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Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali
- FrancescaR
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Un augurio di buona primavera a tutti!
Proprio un bell'inizio di primavera, quello che ci hanno regalato i nostri padroni psicopatici.
O no? Attentato con contorno hollywoodiano; ma i morti sono veri.
Li voglio impiccati.
Qui sono arrivate le chiaccherine, ovvero le rondini
Anche qui, e sono simpaticissime. Però, per quanto mi riguarda, il Re indiscusso rimane sempre
quel superfigo qui alla mia sinistra.
Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.
Comunque grazie e buona primavera a Voi, amici.
Un caro saluto anche a Effeviemme.
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FrancescaR ha scritto:
Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.
Invece io dico che, anche questa, è solo una illusione.
Certo il dolore c'è, ma è proprio l'aumento della pressione che indica una cosa molto importante.
Stanno perdendo.
L'aumento della violenza, della propaganda-paura-perdita della speranza, indica che stanno perdendo e siccome sono bambini arrabbiati, non conoscono altro modo per cercare di salvare il loro potere.
Per millenni ha funzionato così, cambiando solo la forma esteriore.
Ora sta succedendo un qualcosa di nuovo, di invisibile di cui non comprendono la Natura e che non sanno integrare nei loro sistemi di dominio.
La reazione è l'aumento della pressione sulle persone e quindi più violenza, più paura, più disperazione.
Io li ignoro totalmente perché il "punto di accesso" alle loro trappole è proprio l'attenzione.
La mia attenzione, la tua attenzione. Il sistema si nutre della nostra attenzione e della nostra energia, perché "loro" non possono in nessun caso mantenerlo da soli.
Gli va negata.
Purtroppo non vedo altro modo e penso che non accetteranno mai il cambiamento in atto. Per cui ci sarà molta sofferenza, perché non conoscono altro modo essendo persone che rinnegano la realtà spirituale.
Ma tutta questa sofferenza è solo una briciola nell'immenso universo, mentre lorsignori si credono di fare chissà cosa.
Sono solo bambini egoisti e capricciosi a cui noi abbiamo dato il potere.
"Basta" toglierglielo.
Stanno perdendo e hanno molta paura, perché una cosa simile non accadeva da molti millenni su questa terra.
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TheNecrons ha scritto:
Una cosa che ho sperimentato e notato con interesse tante volte negli ultimi periodi, riguarda semplicemente il modo di muovermi in alcune situazioni. Quando sono un pochino in equilibrio e in armonia, noto con interesse che i miei movimenti sono fluidi, precisi e poco stancanti. E questo riguardo movimenti "banalissimi" (camminare, girarsi). E' ancor più evidenti quando compio gesti motori complessi...che mi vengono estremamente "adatti" (alla situazione) e fluidi. La cosa l'ho notata bene conforntando le due esperienza: il muovermi (e qui parlo anche di camminare) da "stressato", e il muovermi da tranquillo e "energico". Questa, per me, è una consapevolezza nuova. "Per quanto riguardo i movimenti semplici".
E' proprio così.
Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.
E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.
Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.
Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote"

Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.
Non ho difese, in senso psicologico e spirituale e per cui mi adeguo e progressivamente smetto di ascoltare il mio corpo, fino a quando la separazione diventa permanente.
Guardate i bambini molto piccoli che hanno appena imparato a stare seduti.
Hanno la schiena assolutamente dritta senza fare nessuno sforzo.
La testa è perfettamente in asse, sia da seduti che in piedi.
Questo perché sono ancora uniti con il proprio corpo e per loro è naturale assecondare i suoi bisogni.
Una certa pare dell'educazione provoca grandi danni.
Il Tai Chi permette di rimediare.
Un vero dono del Cielo.
Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".
Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".
E' fatto di proposito e sempre per lo stesso motivo: noi siamo perfetti, in tutti i sensi, ed un essere straordinario come l'uomo non può in nessun modo essere sfruttato, controllato.
C'è solo un modo per controllare un essere umano: metterlo in disequilibrio, in stato di debolezza, di modo che abbia un nuovo bisogno, essere "aiutato".
Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.
Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.
Wow. Sì è proprio quello che sentivo. Da una parte mi sentivo solo, perchè non ero attaccato a niente, per esempio giudizi , pensieri, ricordi (cose che ci danno sempre l'illusione di essere in compagnia). Dall'altra sentivo che il Mondo, la palla, il campo...ma anche la tranquillità...il fiato, il respiro, la Mente, le gambe, il corpo, il Cuore...erano con me.
E la cosa "stupefacente", è che tutto questo è sempre così.
Siamo solo noi che non ne siamo consapevoli.
Io, in questo periodo, sto avendo molte esperienze interessanti con i bambini e le bambine a casa mia (che sono 5, due neonati, uno di 2 anni, una di 3 e una di 4 quasi 5). Sono sempre a contatto con loro, perchè cinque in casa hanno bisogno di essere tenuti costantemente d'occhio per evitare mini risse o che si facciano male in altri modi. Tempo fa cercai di scrivere qualcosa a riguardo, ma allora più che mai notavo che le parole proprio non rendevano. Provo ora a farlo in modo veloce (anche perchè se ne PARLO troppo, finisce che mi esplode la testa).
Dico subito, che è davvero "speciale" quello che succede. Inizio ad essere più consapevole di un legame, di una connessione non puramente fisica o mentale tra me e i singoli bimbi, che in un certo senso trovo più aperti nell'accettare questo legame rispetto agli adulti, o meglio lo considerano più come una cosa normale. Diciamo che quel che succede, in modo grossolano è che li guardo mentre cerco di "connettermi" a loro, e sotto forma...bhe di non so cosa, riesco a percepire le loro paure, le loro preoccupazioni o meglio dire i loro bisogni. E li soddisfo sempre seguendo le indicazioni di quel tipo. Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo. E i risultati "esterni" sono questi: mentre quando mi arrivano li trovo spenti, alienati a causa delle sole sgrida e dei soli ordini che ricevono dai loro genitori e dai nonni, dopo 10 secondi che stanno con me torno a vederli attivi, felici, energici. Come i bambini...appunto.
Ovviamente questa cosa richiede energia...infatti non è detto che ogni volta ci riesco. Se sono stressato è difficile che riesca ad aiutarli (più che altro a fare il mio dovere, visto che un'essere umano, quando può, deve aiutare il prossimo...e dato che sono bambini è nostro dovere farli crescere per bene, anche perchè i genitori non stanno facendo bene questo mestiere, secondo me).
Dai, ci sono riuscito a trasmettere quest'esperienza senza scervellarmi.
Hai fatto molto di più che trasmettere questa esperienza.
Se qualcuno ha l'umiltà di accettare la realtà, la tua diventa una lezione.
Si, l'energia è "migliore" in certi posti piuttosto che in altri.
Si, i bambini rispondono immediatamente all'Amore.
Si, per aiutare il prossimo è necessario prima aiutare se stessi. E quindi se manca l'energia per prima cosa bisogna recuperare.
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Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.
Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.
Esatto. Se ti senti giù di morale ti danno videogiochi, cibi, tv. E' scandaloso.
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Interessante la primavera. Ora il sole, l'aria, la vegetazione e tutto...trasmettono energie diverse...
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E' proprio così.
Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.
E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.
Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.
Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote"e per cui ne siamo i padroni. Lui obbedisce totalmente alla nostra volontà, anche se questo porta ad autodanneggiarsi.
Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.
E' un esempio di come aspetti fondamentali vengono distorti e manipolati.
TheNecrons: Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".
Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".
Ultimamente sto scoprendo ancora di più quanta pressione o meglio dire influenza possa fare l'esterno. Proprio a livello concreto e praticissimo. Negli ultimi giorni ho fatte varie passeggiate, soprattutto in luoghi nuovi. E ho notato che la permanenza in un certo "posto" ha un effetto diretto nello stato in cui vivo. Anche se in quei posti "non sembrerebbe ci sia nulla di tanto particolare"....molti direbbero che quella è una semplice via, quello è un semplice bar...quello è un semplice marciapiede. Ma, cavolo, cambia tutto tra il marciapiede vicino a casa mia e quest'ultimo da me "sperimentato".
A volte però mi stacco da questo tipo di "consapevolezza" (ma chissà se è autentica o meno), perchè sento di non poter più tornare ad una stabilità. Il punto è che uno può anche lasciarsi andare da questo tipo di energie e ambienti, ma secondo me non deve distaccarsi troppo dalla sua ancora, dal suo equilibrio. Credo infatti, dopo le mie ultime esperienze, che c'è bisogno di trovare un equilibrio tra "aprirsi", "essere partecipi" e "proteggersi" e "negare l'accesso" a questi tipi di..."cose" che possono penetrare in te. Nella storia dell'albero, mi sono aperto, me lo ricordo bene. Ma spesso ho dovuto chiudermi, per esempio quando vedo una scena brutta e non voglio esserne partecipe (ossia non voglio che la sua visione mi influenzi...perchè tentare di non vederla prorprio è più difficile), o proprio quando ritengo che sta cosa di sentire..."l'energia" attorno a sé mi stia scappando di mano. Che sarebbe lo stesso tipo.
Mi sembra però che chiudersi non sia facile ed è faticoso. Molte volte non ci sono riuscito, ed è dovuto passare molto tempo prima che sfugga dall'influenza ricevuta.
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TheNecrons ha scritto:
Esatto. Se ti senti giù di morale ti danno videogiochi, cibi, tv. E' scandaloso.
E' "normale".
Lo scopo è il controllo e lo sfruttamento e l'unico modo di controllare un altro essere umano è quello di metterlo in disequilibrio e confusione.
Quindi ti danno cose che apparentemente ti fanno "sentire meglio" ma che in realtà ti fanno stare-essere peggio.
Fa parte del sistema.
Interessante la primavera. Ora il sole, l'aria, la vegetazione e tutto...trasmettono energie diverse...
Certo, perché è la stagione del risveglio e della crescita.
Ultimamente sto scoprendo ancora di più quanta pressione o meglio dire influenza possa fare l'esterno. Proprio a livello concreto e praticissimo. Negli ultimi giorni ho fatte varie passeggiate, soprattutto in luoghi nuovi. E ho notato che la permanenza in un certo "posto" ha un effetto diretto nello stato in cui vivo. Anche se in quei posti "non sembrerebbe ci sia nulla di tanto particolare"....molti direbbero che quella è una semplice via, quello è un semplice bar...quello è un semplice marciapiede. Ma, cavolo, cambia tutto tra il marciapiede vicino a casa mia e quest'ultimo da me "sperimentato".
Si.
A volte però mi stacco da questo tipo di "consapevolezza" (ma chissà se è autentica o meno),....
Questo lo puoi sapere solo tu. Verifica, miliardi di volte se ritieni che sia una cosa importante.
Per me, come sai, lo è e quindi ho verificato infinite volte e continuo a verificare.
Poi, dopo aver verificato miliardi di volte... uno inizia a sospettare che sia reale

Ed in questo, personalmente, la visione taoista mi piace molto perché se una cosa funziona, significa che è reale.
Si, è meraviglioso,mistico eccetera, ma se non funziona allora non mi convince.
Se funziona non c'è spazio per i dubbi

...perchè sento di non poter più tornare ad una stabilità. Il punto è che uno può anche lasciarsi andare da questo tipo di energie e ambienti, ma secondo me non deve distaccarsi troppo dalla sua ancora, dal suo equilibrio. Credo infatti, dopo le mie ultime esperienze, che c'è bisogno di trovare un equilibrio tra "aprirsi", "essere partecipi" e "proteggersi" e "negare l'accesso" a questi tipi di..."cose" che possono penetrare in te. Nella storia dell'albero, mi sono aperto, me lo ricordo bene. Ma spesso ho dovuto chiudermi, per esempio quando vedo una scena brutta e non voglio esserne partecipe (ossia non voglio che la sua visione mi influenzi...perchè tentare di non vederla prorprio è più difficile), o proprio quando ritengo che sta cosa di sentire..."l'energia" attorno a sé mi stia scappando di mano. Che sarebbe lo stesso tipo.
Mi sembra però che chiudersi non sia facile ed è faticoso. Molte volte non ci sono riuscito, ed è dovuto passare molto tempo prima che sfugga dall'influenza ricevuta.
Perfetto.
E hai visto quanto queste "influenze sottili" possono essere forti e durature*
Ma manca una cosa nella tua consapevolezza, a mio avviso.
Manca il fatto che questo equlibrio tra "te e il mondo", a qualsiasi livello, deve esistere per tutto ciò che è manifesto e quindi solo lo Spirito ne è escluso.
Non bisogna MAI dimenticare se stessi, non bisogno MAI lasciarsi "possedere" da nulla, se non, appunto, dallo Spirito.
Se ti lasci possedere da una energia bellissima dimenticando totalmente te stesso, non va bene perché tu devi esistere, devi essere consapevole. Puoi sperimentare questi stati dell'essere, ma mai lasciarsi andare per troppo tempo. E' necessario sempre tornare a sé (in sé) perché noi siamo si qui per imparare e conoscere, ma non per perdersi perché in quel momento ti stai precludendo tutte le conoscenze e la crescita futura.
E' come per la mente, se è piena non ci può entrare nient'altro e quindi è sano riempirla ma altrettanto sano svuotarla.
Infatti tu hai sentito che con l'albero c'era un limite nel contatto, che riguarda il rispetto vero di lui ma anche, ed è questo che forse non hai ancora compreso, il rispetto verso te stesso.
* Per tutti (ovviamente)
Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.
Ma la realtà è che sta peggio di prima e questa realtà non tarderà a manifestarsi, mettendolo in confusione e facendogli perdere la fiducia, in se stesso e nel mondo, fino ad arrivare alla totale perdita di fiducia nella Vita.
Questo è lo scopo, perché è solo così che un essere umano può essere controllato e di conseguenza sfruttato.
Il mio Maestro a volte sceglieva dei posti tremendi per i suoi seminari, un vero "incubo energetico" e lo faceva apposta, sia per insegnarci certe cose sia per guarire quei posti.
Ha funzionato.
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Ed in questo, personalmente, la visione taoista mi piace molto perché se una cosa funziona, significa che è reale.
Si, è meraviglioso,mistico eccetera, ma se non funziona allora non mi convince.
Se funziona non c'è spazio per i dubbi
Non ritengo di essere taoista, ma mi piace il fatto che ci siano pochi insegnamenti, e il resto esperienze. Non voglio agitare gli animi, ma questa è una differenza sostanziale col material RA.
E hai visto quanto queste "influenze sottili" possono essere forti e durature*
Ma manca una cosa nella tua consapevolezza, a mio avviso.
Manca il fatto che questo equlibrio tra "te e il mondo", a qualsiasi livello, deve esistere per tutto ciò che è manifesto e quindi solo lo Spirito ne è escluso.
Non bisogna MAI dimenticare se stessi, non bisogno MAI lasciarsi "possedere" da nulla, se non, appunto, dallo Spirito.
Volevo chiederti di parlare in privato di una questione, ma vedo che ne hai parlato qua. Da non molto tempo, a seguito da questo percorso, hanno iniziato a non starmi simpatici i film cinematografici e alcuni tipi di testi, come romanzi... Il punto è che mi sento trascinar via dal mio stato "iniziale", spesso in modo che non mi piace. Non mi piace (non come anni fa) immedesimarmi in un'altra storia...sentirmi simile agli attori e vivere le scene. Con sentirmi simile intendo questo: quando ultimamento ho guardato film, inizialmente "mi difendevo", rifiutavo molte idee che venivano trasmesse. Come incazzarsi per una partita di calcio, provare vendetta per qualcosa di futile, e molte altre cose che io stesso sperimentavo continuamente tempo fa. Ma difendersi da questi "contatti", è vero che dà sollievo, perchè ti senti libero e non influenzato, ma è faticoso, e alla fine inizio a "lasciarmi possedere" e a vivere un'esperienza diversa dalla realtà (quella del film). Questo processo è a base del gradimento per ogni film (più ti "prende", meglio è)...ma a me fa schifo. Finito di vedere il film, basta, non voglio pensare come i personaggi, sentirmi come loro per tutta la giornata o per qualche altro giorno. Questo non è cosa riguardante solo i film...qualsasi esperienza nella vita può influenzare. Anche quando poche settimane fa ero rimasto a contatto con dei "tamaretti" per circa 2 ore....dopo per un po' mi son sentito ancora condizionato. Penso che molti provino una cosa simile, anche per i film, ma non la ritengono un problema (esattamente come me, tempo fa). Bhe, io ultimamente sì, molto. Lavoro molto per portarmi in uno stato di equilibrio e mi trovo trascinato e allontanato dalla Realtà. Ma molti sono abituati a vivere così, costantemente posseduti da qualcosa. Penso che si avrà una certa percezione del "problema" solo quando si esperimenta per un po' di tempo lo stato di relativo equilibrio.
Ultimamente ho visto "Inception". Per chi l'ha visto, lascio immaginare. Disastro. Ero un'altra persona (molti non se ne accorgevano, e io tempo fa non mi sarei posto il problema...ma queste differenze sottili di stato...sono enormi in realtà). Sapevo che era tutto falso e che era solo un film. Ma ero colpito emotivamente e profondamente. Ci son voluti giorni per tornare a sentirmi più libero.
Cosa simile mi accade (e accade a tutti) durante i sogni. Se ci si risveglia da un incubo o da alcuni sogni premonitori, si rimane influenzati per un po' di tempo. Preciso, che per me "lasciarsi toccare" mentalmente, emotivamente o "energeticamente" non è necessariamente negativo. Alcuni sogni e esperienze fanno stare meglio, come stare un po' di tempo in un posto con un'energia buona. Comunque, parlando di un incubo, una volta risvegliati, proviamo ancora paura e le stesse emozioni che provavamo nel sogno. Non basta "sapere" che si è ora svegli, e che era solo un incubo. Noi in quei momenti abbiamo perso il contatto con la Realtà, e il contatto con la realtà non si stabilisce mentalmente. Per cui non si gioca con queste cose, non ci si lascia influenzare così (non parlando di sogni, ma di "scelte" quotidiane di lasciarsi influenzare....ma è ovvio che si può lavorare anche sul proprio equilibrio interiore durante la giornata, per evitare sogni di questo tipo). Tanto per farvi capire, uno dei modi per ristablire il contatto con la Realtà, detto in modo molto semplice e schematico, è per esempio usare "intensamente" tutti i 5 sensi: toccare tutto ciò che è a portata di mano, annusare il suo odore, udire il suono generato, vederlo e contemplarlo. E nel frattempo domandarsi: perchè sono qui sul letto ora? Perchè sto facendo sta cosa? ecc. fino ad arrivare alla consapevolezza profonda (non solo mentale) che questa è la Realtà, e che prima era un sogno. Ma per farlo veramente, non bisogna eseguire questa cosa in modo dettato dalla Mente. Ma è un inizio di solito necessario.
Proprio poche ore fa ho avuto un sogno "strano"...e ho avuto un'altra di quelle brutte dormite che capitano quando povo a dormire di pomeriggio. Ero in camera da solo, e mi stavo rilassando perchè ultimamente avevo bisogno di farlo (ma ero sveglio e non avevo intenzione di dormire), poi entra mio fratello e tutto l'ambiente cambia. Addio tentativo di "allegerirsi" la Mente e l'Essere (quando sono debole, ho proprio bisogno di un ambiente adatto, perchè non riesco a difendermi da bene da un eventuale negatività esterna). E son rimasto sul letto per pensare cosa fare, ma avevo sonno e ho dormito. Spesso ho dormito in condizioni simili: costantemente circondato da energia "negativa": persone incazzate, bambini che vengono picchiati, persone che mi odiano che si muovono accanto a me. Casa mia è così, camera mia, inoltre, non è proprio "camera mia", condivisa con 2 fratelli, che con gli altri famigliari ci entrano quando vogliono e ci urlano e litigano quanto vogliono, e provare a dormire in queste condizioni è auto-lesionismo quasi. Non a caso 9 volte su 10 che ho dormito di pomeriggio, mi son sentito di merda, al risveglio. Di notte è meglio, c'è più silenzio e in maggior parte dormono. Anche se per 2 giorni ho dormito con solo una persona in camera (anzichè due) ed era molto meglio. In ogni caso, oggi mi sono svegliato condizionato da un sogno. Dopo vari passaggi, ora mi sento meglio. Forse dal mio scritto, si vede che non sono così tanto tranquillo e calmo.
La questione era se è normale che ultimamente abbia così paura di farmi influenzare, anche da cose ritenute banali, ma ora penso sia normale, e che per tanto tempo ero abituato a non pensarlo.
Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.
Chiesa? Moschea? Quindi non solo io ci trovo un ambiente palesemente e percepibilmente cattivo e contro-crescita. Ma anche casa mia non scherza: quando sono fuori, voglio stare fuori più tempo possibile, e appena rientro è come venir investiti da una nube pesantissima.
Quasi mi viene da piangere pensando che ci sto vivendo dentro con persone così. E mi viene da piangere quando penso che ci siano anche i bambini...e non so se pensare a me o a loro. Spesso mi chiedo: cosa devo fare? Devo aiutare loro o aiutare me? E sento una pressione fortissima quando comprendo non riesco a fare bene entrambe le cose. E poi mi chiedo: e gli altri adulti? Anche loro hanno bisogno di aiuto. Che dire...
Ciao.
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TheNecrons ha scritto:
Non ritengo di essere taoista, ma mi piace il fatto che ci siano pochi insegnamenti, e il resto esperienze. Non voglio agitare gli animi, ma questa è una differenza sostanziale col material RA.
E' una differenza sostanziale con qualunque dottrina, religione, filosofia etc. che abbia una struttura complessa a livello di informazioni (sapere) e che pretenda di spiegare "tutto" con le parole.
Sempre dal punto di vista taoista-pratico, io mi dico sempre: ok, figata gli alieni, le quinte dimensioni-livelli o quello che ti pare. Vero o non vero? Bho

Ma il punto è: se io non riesco nemmeno a controllare me stesso, se non riesco nemmeno a mantenere la calma, se non riesco ad essere onesto con me stesso, magari quando queste cose (esempi) sono assolutamente necessarie, che cavolo me ne faccio del sapere degli alieni, dei fotoni di Malanga o di descrizioni straordinarie dell'universo?
Nulla, non mi servono a nulla e quindi, personalmente, non me ne curo.
Non curandomene, con il tempo, ho riscontrato l'abilità di percepire con molta facilità le potenziali trappole presenti in queste "dottrine", che, "guardacaso", sono speculari a quelle del cosiddetto "sistema imperante".
Voglio dire che alla fine è la stessa roba e a "te" non serve a superare i tuoi problemi.
Per la stragrande maggioranza delle persone, quello che serve è ritrovare il proprio equilibrio ed integrità, non sapere cose, per quanto affascinanti possano essere.
Il punto è che questi affascinanti racconti diventano molto facilmente ennesime "vie di fuga" da se stessi, quando il bisogno reale è proprio riportare l'attenzione su cosa non va in sé.
Volevo chiederti di parlare in privato di una questione, ma vedo che ne hai parlato qua. Da non molto tempo, a seguito da questo percorso, hanno iniziato a non starmi simpatici i film cinematografici e alcuni tipi di testi, come romanzi... Il punto è che mi sento trascinar via dal mio stato "iniziale", spesso in modo che non mi piace. Non mi piace (non come anni fa) immedesimarmi in un'altra storia...sentirmi simile agli attori e vivere le scene. Con sentirmi simile intendo questo: quando ultimamento ho guardato film, inizialmente "mi difendevo", rifiutavo molte idee che venivano trasmesse. Come incazzarsi per una partita di calcio, provare vendetta per qualcosa di futile, e molte altre cose che io stesso sperimentavo continuamente tempo fa. Ma difendersi da questi "contatti", è vero che dà sollievo, perchè ti senti libero e non influenzato, ma è faticoso, e alla fine inizio a "lasciarmi possedere" e a vivere un'esperienza diversa dalla realtà (quella del film). Questo processo è a base del gradimento per ogni film (più ti "prende", meglio è)...ma a me fa schifo. Finito di vedere il film, basta, non voglio pensare come i personaggi, sentirmi come loro per tutta la giornata o per qualche altro giorno. Questo non è cosa riguardante solo i film...qualsasi esperienza nella vita può influenzare. Anche quando poche settimane fa ero rimasto a contatto con dei "tamaretti" per circa 2 ore....dopo per un po' mi son sentito ancora condizionato. Penso che molti provino una cosa simile, anche per i film, ma non la ritengono un problema (esattamente come me, tempo fa). Bhe, io ultimamente sì, molto. Lavoro molto per portarmi in uno stato di equilibrio e mi trovo trascinato e allontanato dalla Realtà. Ma molti sono abituati a vivere così, costantemente posseduti da qualcosa. Penso che si avrà una certa percezione del "problema" solo quando si esperimenta per un po' di tempo lo stato di relativo equilibrio.
Ultimamente ho visto "Inception". Per chi l'ha visto, lascio immaginare. Disastro. Ero un'altra persona (molti non se ne accorgevano, e io tempo fa non mi sarei posto il problema...ma queste differenze sottili di stato...sono enormi in realtà). Sapevo che era tutto falso e che era solo un film. Ma ero colpito emotivamente e profondamente. Ci son voluti giorni per tornare a sentirmi più libero.
Cosa simile mi accade (e accade a tutti) durante i sogni. Se ci si risveglia da un incubo o da alcuni sogni premonitori, si rimane influenzati per un po' di tempo. Preciso, che per me "lasciarsi toccare" mentalmente, emotivamente o "energeticamente" non è necessariamente negativo. Alcuni sogni e esperienze fanno stare meglio, come stare un po' di tempo in un posto con un'energia buona. Comunque, parlando di un incubo, una volta risvegliati, proviamo ancora paura e le stesse emozioni che provavamo nel sogno. Non basta "sapere" che si è ora svegli, e che era solo un incubo. Noi in quei momenti abbiamo perso il contatto con la Realtà, e il contatto con la realtà non si stabilisce mentalmente. Per cui non si gioca con queste cose, non ci si lascia influenzare così (non parlando di sogni, ma di "scelte" quotidiane di lasciarsi influenzare....ma è ovvio che si può lavorare anche sul proprio equilibrio interiore durante la giornata, per evitare sogni di questo tipo). Tanto per farvi capire, uno dei modi per ristablire il contatto con la Realtà, detto in modo molto semplice e schematico, è per esempio usare "intensamente" tutti i 5 sensi: toccare tutto ciò che è a portata di mano, annusare il suo odore, udire il suono generato, vederlo e contemplarlo. E nel frattempo domandarsi: perchè sono qui sul letto ora? Perchè sto facendo sta cosa? ecc. fino ad arrivare alla consapevolezza profonda (non solo mentale) che questa è la Realtà, e che prima era un sogno. Ma per farlo veramente, non bisogna eseguire questa cosa in modo dettato dalla Mente. Ma è un inizio di solito necessario.
Proprio poche ore fa ho avuto un sogno "strano"...e ho avuto un'altra di quelle brutte dormite che capitano quando povo a dormire di pomeriggio. Ero in camera da solo, e mi stavo rilassando perchè ultimamente avevo bisogno di farlo (ma ero sveglio e non avevo intenzione di dormire), poi entra mio fratello e tutto l'ambiente cambia. Addio tentativo di "allegerirsi" la Mente e l'Essere (quando sono debole, ho proprio bisogno di un ambiente adatto, perchè non riesco a difendermi da bene da un eventuale negatività esterna). E son rimasto sul letto per pensare cosa fare, ma avevo sonno e ho dormito. Spesso ho dormito in condizioni simili: costantemente circondato da energia "negativa": persone incazzate, bambini che vengono picchiati, persone che mi odiano che si muovono accanto a me. Casa mia è così, camera mia, inoltre, non è proprio "camera mia", condivisa con 2 fratelli, che con gli altri famigliari ci entrano quando vogliono e ci urlano e litigano quanto vogliono, e provare a dormire in queste condizioni è auto-lesionismo quasi. Non a caso 9 volte su 10 che ho dormito di pomeriggio, mi son sentito di merda, al risveglio. Di notte è meglio, c'è più silenzio e in maggior parte dormono. Anche se per 2 giorni ho dormito con solo una persona in camera (anzichè due) ed era molto meglio. In ogni caso, oggi mi sono svegliato condizionato da un sogno. Dopo vari passaggi, ora mi sento meglio. Forse dal mio scritto, si vede che non sono così tanto tranquillo e calmo.
La questione era se è normale che ultimamente abbia così paura di farmi influenzare, anche da cose ritenute banali, ma ora penso sia normale, e che per tanto tempo ero abituato a non pensarlo.
Non posso rispondere in modo esaustivo a tutte queste cose, dovrei scrivere un libro e non so nemmeno se ne sono in grado.
A voce credo di poter dare delle indicazioni, ma comunque vedo che tu hai già una tua idea di cosa fare ma non molto chiaro come farlo.
Questo riguarda gli strumenti interiori che si formano con il tempo e con la serietà.
Anche io ho sofferto per molti anni di queste "confusioni" e questa discussione l'ho aperta proprio per indicare che questi strumenti si possono acquisire grazie alle pratiche spirituali ed al serio lavoro con se stessi.
Ma ci vuole tempo e considera che, a mio avviso, partiamo da una situazione disastrosa, e questa parola la dico senza paura di esagerare.
Io vedo il mondo degli uomini tutto al contrario di come dovrebbe essere. Nulla è "al suo posto", che non è una credenza o una dottrina, è come la Natura (Dio) ha disegnato il mondo affinché funzioni.
Quindi secondo me va "ribaltato" praticamente tutto, soprattutto del cosiddetto "mondo moderno".
E' tutto "fuori posto", fuori "tempo", fuori equilibrio e per cui è normalissimo che per chi inizia a percepire che qualcosa non va sentirsi a volte perso, confuso, debole.
E' proprio qui che le pratiche spirituali danno un ulteriore aiuto, perché la costanza e la serietà che richiedono sono "lo specchio" della realtà, perché nessun albero si permette di ignorare le basi della sua esistenza, nessun albero "decide" questo anno di non fare semi, non esiste perché sarebbe andare contro l'equilibrio, l'Armonia e quindi anche contro se stessi.
L'uomo invece crede di poter fare come gli pare sempre e comunque, ed è vero, lo può fare perché ha questo potere, ma ne paga il prezzo perché "dimentica" (molto comodo apparentemente) che non è che esiste lui e basta, lui esiste in un universo e soprattutto grazie ad esso e alle sue leggi, e queste nessuno può infrangerle senza andare in rovina.
Tempo, calma e costanza. Non è così che tutti gli esseri crescono e si rafforzano?
Anche per noi è così.
Inoltre noi siamo deboli ed estremamente vulnerabili. Siamo delicatissimi ed è proprio il "disegnatore universale" che ci ha fatto così.
Un essere così delicato e vulnerabile, deve rispondere agli attacchi con la forza? E' ovvio che non ha senso.
Un altra cosa che le pratiche spirituali indicano, è che le nostre qualità non sono la forza ma sono le abilità, e questo riguarda tutti gli aspetti ed i "piani" di esistenza.
E' proprio per levarci le nostre qualità che il sistema ci convince ad abbandonare l'abilità e ad usare la forza.
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Tu mi attacchi e mi insegnano, fin dalla più tenera età, a rispondere con la forza.
Scusate un attimo signori sapientoni... io quando osservo la mia pelle vedo che è delicatissima, basta niente a danneggiarla... non mi sembra molto intelligente usare questo "strumento" delicatissimo e di assoluta precisione come se fosse una clava...
...posso scansarmi?
Certo che posso!!!
Ed ecco che hanno pensato pure a questo (i diavoli che ci comandano) ----> allora sei un codardo, non sei "un uomo", eccetera ecetera eccettera....
Nel Tai Chi, per esempio, tutto deve essere fatto in modo dolce e rilassato, e chi acquisisce la maestranza diventa inattaccabile.
Impossibile danneggiare un Maestro di Tai Chi, proprio non esiste. Tu lo attacchi? Non lo troverai, ma se per caso sei molto abile e riesci a trovarlo, l'enorme quantità di attenzione, intenzione ed energia che hai dovuto impiegare per "trovare il bersaglio", ti farà stare in disequilibrio (legge della Natura invalicabile), e per il Maestro sarà un giochetto da ragazzi darti una spintarella, senza usare nessuna forza di nessun tipo perché "usa" la realtà e i tempi giusti (perfetti perché sono quelli dello Spirito), che basta e avanza a mandarti a gambe all'aria

Preciso che vale per tutti i "livelli di esistenza", fisico, mentale e spirituale (energetico).
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Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.
Chiesa? Moschea? Quindi non solo io ci trovo un ambiente palesemente e percepibilmente cattivo e contro-crescita.
Si, ma io ho detto "molti posti", non "tutti i posti".
Anche nelle chiese e moschee ci sono persone serie che rendono questi posti "buoni posti".
Bisogna separare le istituzioni dagli uomini che le compongono, perché non tutto è male.
Per esempio io sono molto critico con la chiesa cattolica, eppure conosco preti bravissimi, sinceri che fanno un lavoro che ammiro.
Ma anche casa mia non scherza: quando sono fuori, voglio stare fuori più tempo possibile, e appena rientro è come venir investiti da una nube pesantissima.
Quasi mi viene da piangere pensando che ci sto vivendo dentro con persone così. E mi viene da piangere quando penso che ci siano anche i bambini...e non so se pensare a me o a loro. Spesso mi chiedo: cosa devo fare? Devo aiutare loro o aiutare me? E sento una pressione fortissima quando comprendo non riesco a fare bene entrambe le cose. E poi mi chiedo: e gli altri adulti? Anche loro hanno bisogno di aiuto. Che dire...
Ti dico quello che ho appena scritto ad una amica.
Tu non devi niente a nessuno se non ad una persona: te stesso.
Immagino che, visto ormai il tempo che discutiamo di questi argomenti, non sia necessario sottolineare che non mi riferisco all'ego... e poi l'ego mica è una "persona"

La convinzione di dover aiutare gli altri, è parte della trappola creata per metterci in prigione ed è totalmente falsa.
"Tu" hai un solo dovere, curare e mantenere in Armonia la meraviglia che sei, che è già un compito molto difficile ed impegnativo.
Aiutare gli altri deve essere una scelta libera e consapevole, e personalmente io mi tolgo il cappello di fronte a chi lo fa.
Ma se questo causa danno a se stessi significa che si è in errore, perché considero ognuno di noi un vero miracolo vivente e trascurare se stessi significa non considerare il vero valore di ognuno di noi.
L'impulso del Cuore ad aiutare gli altri è naturale, perché "tu sei me", ma non deve diventare in nessun caso un danno a "me", proprio perché "io sono te"

Inoltre questo trucco è molto spesso usato dalle persone per cercare di scaricare la propria responsabilità.
E allora piangono.... e tu, che sei di buon Cuore, accorri.
Il vero aiuto è insegnare agi altri come aiutare se stessi.
Ecco un altro aspetto fondamentale delle pratiche spirituali.
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dimostrato nel dichiarare e sostenere le proprie idee contro corrente, sul tragico
tema dell'aborto.
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.
Nel video, un "grumo di sangue" lungo 64mm, alla tredicesima settimana di gestazione.
Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.
Ciao ragazzi.
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FrancescaR ha scritto:
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.
Si che la sai

La libertà individuale ha un limite preciso: finisce quando danneggia l'altro.
Nessuno ha il diritto di decidere per l'altro senza il suo permesso, figuriamoci se ha il diritto di decidere se vive o se muore.
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invisibile ha scritto:
FrancescaR ha scritto:
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.
Si che la sai
La libertà individuale ha un limite preciso: finisce quando danneggia l'altro.
Nessuno ha il diritto di decidere per l'altro senza il suo permesso, figuriamoci se ha il diritto di decidere se vive o se muore.
Ma i fans del diritto all'aborto sono convinti che non viene commesso nessun omicidio quando il ginecologo ( e se pensiamo che il 90% dei ginecologi non praticano l'aborto un motivo ci sarà ) con il forbice entra e tagliuzza il bambino di 3 mesi per estrarlo. Per gli abortisti il "feto" è un come una ciste da estirpare. Come vedi la propaganda se ne fa un baffo anche della natura.
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Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.
Ti dispiace elaborare?
Chi ha subito uno stupro ha il diritto di abortire o no?
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Franco893 ha scritto:
Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.
Ti dispiace elaborare?
Chi ha subito uno stupro ha il diritto di abortire o no?
No.. Diventerà un figlio surrogato. .. cresciuto in un utero in affitto.
Abbiamo visto che sta diventando una moda anche ben pagata..
Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?
E magari tu saresti anche contrario alla pena di morte per il violentatore e vari serial killer ma non batteresti ciglio per la morte di un bambino innocente.
Secondo te quanti sono gli aborti dovuti a stupri ( stupri oltre ogni ragionevole dubbio.. con tanto di verifica del pronto soccorso.. non stupri inventati 3 mesi dopo.. ) in Italia ?
Siamo al ridicolo.. per dei casi limite e rarissimi si vuole permettere l'omicidio-aborto libero.
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Questo, potremmo dire, è "in teoria". Poi non so quanto è difficile per la donna accettare la situazione, requesito necessario per poter amare il figlio.
Non so neanche se l'idea "il seme dev'essere per forza dell'amato" sia una sovrastruttura o un bisogno reale. Se è una sovrastruttura, sappiamo tutti quanto possono sembrarci reali le sovrastrutture. Ma questo se.
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TheNecrons ha scritto: Sì, per il figlio non cambia niente (penso). La difficoltà sarà per la madre. Ma se supera questa difficoltà e accudisce il bambino con Amore, farà crescere un Essere "normale" e di tutto rispetto, la cui unica mancanza è la figura paterna. Molti hanno avuto mancanze nella Vita....anch'io ho avuto pochissima figura paterna (a dire il vero quasi nulla) ma per esempio Invisibile è la dimostrazione (insieme ad altri) la Natura ci dà gli strumenti per riparare i danni ricevuti.
Questo, potremmo dire, è "in teoria". Poi non so quanto è difficile per la donna accettare la situazione, requesito necessario per poter amare il figlio.
Non so neanche se l'idea "il seme dev'essere per forza dell'amato" sia una sovrastruttura o un bisogno reale. Se è una sovrastruttura, sappiamo tutti quanto possono sembrarci reali le sovrastrutture. Ma questo se.
Ma ti sei riletto prima di postare?
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Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?
Aspetta..chi era il papa che aveva detto questa minchiata? Ma certo, Karol Woytila, amicone dello ior, in occasione della campagna di stupri di massa ( propio come l'orda rossa su Berlino ) a danno delle donne bosniache durante la sanguinosa guerra di metà anni novanta.
Divieto d' aborto per le donne stuprate dai serbi. "Trasformate l' atto di violenza che avete subito in atto d' amore e di accoglienza". Il papa parla alle donne bosniache e chiede che ' superino' un' ulteriore prova: quella di accettare, dopo il trauma della violenza, anche il frutto dell' odio, i figli ' imposti' dai militari serbi nel loro folle disegno di ' pulizia etnica'
la pubblicazione di rapporti che forniscono cifre agghiaccianti sulla ' pulizia etnica' , dopo che i giornali di tutto il mondo hanno raccontato il dramma di donne destinate a diventare madri contro la propria volontà. Racconti nei quali ricorreva una parola: odio. Odio non solo per gli stupratori, ma soprattutto per i figli indesiderati.
Nella precisa tattica di guerra dei militari serbo bosniaci c'era la volontaria e studiata intenzione di mettere incinta le donne bosgnacche, tenerle imprigionate fino a quando la gravidanza non avrebbe potuto essere interrotta e solo dopo rimetterle in libertà. In una società in cui il nascituro prende l'etnia del padre, la strategia era di far partorire a donne musulmane un figlio serbo, in modo tale da impiantare il loro seme nella popolazione nemica. In molte hanno cercato di abortire anche in avanzato stato di gravidanza, a volte perdendo la vita, altre si sono suicidate o sono impazzite, in tantissime hanno abbandonato nei boschi quel figlio "venuto dal demonio", concepito da un assassino, spesso senza raccontare nulla a nessuno. Qualcuna, invece, ha tenuto il piccolo, accogliendo quel memorabile appello del febbraio del 1993 di Papa Giovanni Paolo II che chiedeva alle vittime di stupro di non abortire e di trasformare "l'atto di violenza in un atto di amore". In tutti i casi, tuttavia, la maternità è stata vissuta come un dramma.
ricerca.repubblica.it/repubblica/archivi...he-non-abortite.html
it.ibtimes.com/bosnia-erzegovina-larma-d...te-la-guerra-1351561
it.wikipedia.org/wiki/Stupri_di_guerra#S...lla_guerra_in_Bosnia
lepersoneeladignita.corriere.it/2012/03/...osnia-ed-erzegovina/
E magari tu saresti anche contrario alla pena di morte per il violentatore e vari serial killer ma non batteresti ciglio per la morte di un bambino innocente.
E magari te lo stai inventando tu
Fai prima a sceglierne una tu:
www.nobeliefs.com/fallacies.htm
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Franco893 ha scritto:
Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?
Aspetta..chi era il papa che aveva detto questa minchiata? Ma certo, Karol Woytila, amicone dello ior, in occasione della campagna di stupri di massa ( propio come l'orda rossa su Berlino ) a danno delle donne bosniache durante la sanguinosa guerra di metà anni novanta.
Cambia qualcosa se la frase fosse detta da un filosofo o da uno qualunque ?
Procedi per pregiudizi quando devi argomentare?
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Qui è OT visto che non c'è nessun riferimento alle pratiche spirituali.
Ognuno ha esposto la propria posizione, compreso me, e direi che come OT è sufficiente.
Grazie.
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Bravo, ringrazia, che hai scritto una cazzata.
OT finito
continua su Radio Spada con la moderaizone di mangog *
*già bannato nell altro sito, a volte ritornano
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Se vuoi discutere dell'aborto e contestare le opinioni altrui apri una discussione sull'argomento nel forum e continuate li.
Non è corretto dire ad un altro che "ha scritto una cazzata" dopo che ho chiesto di interrompere l'OT.
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invisibile ha scritto: Franco, per favore...
Se vuoi discutere dell'aborto e contestare le opinioni altrui apri una discussione sull'argomento nel forum e continuate li.
Non è corretto dire ad un altro che "ha scritto una cazzata" dopo che ho chiesto di interrompere l'OT.
Ho scritto:
OT finito.
e due.
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Franco893 ha scritto: Ringraziano per il messaggio: TheNecrons
Bravo, ringrazia, che hai scritto una cazzata.
OT finito
continua su Radio Spada con la moderaizone di mangog *
*già bannato nell altro sito, a volte ritornano
Non frequento altri siti.. e sono stato assente ( non bannato ) per molto tempo per un valido motivo.
Mia moglie è stata operata di cancro al rene.
Era entrata in sala operatoria per una "semplice" ciste ed invece dentro la ciste si stava sviluppando un tumore maligno.
Asportato tutto il rene ed anche una costola.
Con successiva chemioterapia un po' pesante per 2 mesi.
Ora sta bene per fortuna.. ma devono passare altri 3 anni perché venga dichiarata "guarita".
Purtroppo l'anno scorso ho anche perso ben 3 amici per il cancro.
Uno aveva 59 anni... tumore al cervello ( alla scoperta gli avevano dato 6 mesi di vita ed il 3% di chance .. è morto 7 mesi dopo lasciando moglie e figli nella disperazione ) gli altri 2 erano due fratelli di 58 e 60 anni.. morti tutti e due di linfoma a 8 mesi di distanza l'uno dall'altro.. la sorella rimasta si ritrova con la mamma ed il papà malati di Alzheimer..
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Ora ci troviamo al solito problema: mettere giù usando le parole. Bhe dico che nell'ultima decina di minuti mi sto muovendo in maniera particolare, che mi tocca a livelli molto diversi dell'Essere. In primis, mi sto muovendo in maniera molto rilassata, contraendo meno muscoli con la minor intensità possibile. Un motivazione logica non c'è, questo viene fatto dal mio Corpo e basta. Non saprei che altro aggiungere, ma ci provo, perchè so che se mi rileggessi tra 1 ora, probabilmente penserei che ho scritto molto poco, con pochi dettaglio e in modo poco "capibile".

Allora, muoversi in questo modo è..."perfetto". Nel senso che è perfettamente efficiente. Non ha senso fare molti movimenti che facciamo tutti i giorni nello svolgere tutte le nostre attività. Facciamo molti movimenti superflui, e in modo troppo veloce, vittima di questa sensazione (che ho provato, come tutti, un numero infinito di volte) di una...fretta spazientata, dovuta...a nulla. Vado in cucina a prendere un bicchier d'acqua...posso, anzi devo farlo in modo molto lento, tranquillo e rilassato con i meno muscoli possibili..camminando lentamente, respirando con calma, "assaporare" e contemplare ogni respiro, fermarsi con calma quando si è arrivati al bicchiere, osservarlo, contemplarlo e per cui comprendere come afferarlo e agire, poi prendere atto della sicurezza della presa, girarsi con calma e osservare il rubinetto, capire come posizionarci sotto il bicchiere e ruotare la maniglia. Ma qualcosa ci dice che è noioso allungare il tempo di 20-30 secondi solo per rilassare il Corpo e l'Essere in generale, e per cui agisco in modo veloce e rapido, i passi li faccio veloci, le mani le muovi veloci ecc.....assecondando una sensazione di fretta..dovuta a cosa? Ma qui, si capirà forse l'inutilità di agire in quel modo dopo aver sentito e preso atto della Realtà di un movimento "migliore". E' stato incredibile sperimentare quest'esperienza, con tutte le conseguenze ai vari livelli. E' anche un modo di vivere.
Considerazioni abbastanza logiche: muoversi in quel modo è possibile negli innumerevoli casi in cui agiamo senza una vera fretta. E' chiaro che alcune volte è utile muoversi velocemente, ma quando ci è possibile non farlo, è da pazzi farlo.
Alla prossima.
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