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Heitz ha scritto:
Ste_79 ha scritto:
Sulla Campania ho trovato gli open data regionali, non so se fanno a caso tuo. Si possono fare anche dei grafici sul sito.
Però mancano i casi testati. Ci ho dato un occhio.
l'unico problema che in Campania il numero dei malati (i malati sono quelli che hanno sintomi) in ospedale e' impossibile da ottenere, in quanto come confermato da De Luca,in ospedale ci sono anche gli asintomatici positivi al tampone. E se ci sono in Campania perche' non dovrebbero esserci anche altrove? e se fosse stato cosi anche a Marzo?
In merito a questo lunedì c'è stato quello strano picco di ingressi in terapia intensiva (+20), di cui ben 6 venivano dalla toscana (quasi 1/3).
Dal sito della USL toscana nord ho ricavato un +1, ma gli altri 5 mi mancano perchè l'USL toscana centro e quella toscana sud non comunicano quel genere di dati.
La cosa "strana" è che il giorno dopo si è avuto un -4 in terapia intensiva (in toscana dico, ma ho visto ora anche a livello nazionale), senza decessi.
La prima volta che osservo un'oscillazione del genere da quando ho iniziato il lavoro sulla regione.
Inoltre, e ora comincio a chiedere in giro, la storia dei picchi di lunedì continua sospetta a ripetersi.
Domenica avevo scherzato con un amico che il giorno dopo avremmo avuto 2000 positivi con 3,5% di rapporto, sono stati 2250 con 3,75% di rapporto.
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QUELLA "SVISTA" SUL MOLTIPLICATORE DEL TEST PCR
La soluzione a questa "pandemia di test" fuori controllo, sarebbe imporre un limite al numero di cicli di amplificazione del test PCR.
La maggior parte dei test imposta il limite a 40, alcuni a 37.
Ciò significa che sei ritenuto positivo e "contagiato" con il Coronavirus se il processo di test ha richiesto fino a 40 cicli.
"I test con soglie così elevate possono rilevare non solo virus vivi ma anche frammenti genetici, residui di infezioni che non presentano rischi particolari...
come trovare un capello in una stanza molto tempo dopo che una persona se ne è andata", ha detto il dott. Mina.
"Qualsiasi test con una soglia del ciclo superiore a 35 è troppo sensibile, concorda Juliet Morrison, virologa dell'Università della California, Riverside.
"Sono scioccata dal fatto che la gente pensi che il valore 40 possa rappresentare un positivo".
Il dottor Mina dice che fisserebbe il valore a 30, o anche meno.
Un tale livello richiederebbe che la quantità di materiale genetico nel campione di un paziente fosse da 100 a 1.000 volte quella dello standard attuale, affinché il test restituisca un risultato positivo, e sul quale valga la pena agire.
[Inciso di aggiornamento: ho steso questo articolo a poche ore dalla pubblicazione della notizia sul NYT.
Mi sono quindi preso qualche giorno per osservare gli eventi: infatti, in seguito a queste dichiarazioni il Dott.Mina è stato aggredito, come accade ormai di routine nel dibattito scientifico, di cui è rimasto veramente nulla sia del dibattito che dello scientifico.
Così il Dott. Mina ha voluto mettere in chiaro un paio di concetti che riporto: che lui non intendeva dire che sopra i 30 cicli il test sia da considerarsi negativo, e che comunque a 40 cicli è probabile che la persona sia venuta in contatto in passato col virus e presenti tracce residue.
Mina dice: chiedo solo che vengano dichiarati i valori di amplificazione per riportare un'informazione completa e corretta.
Va bene. Eppure, sinceramente, che sia chiamato "positivo" qualcuno che non ha alcun sintomo né tantomeno ha alcuna possibilità di essere contagioso, non cambia il fatto che si tratti di una persona sana, quindi è comunque irragionevole e irresponsabile che sia conteggiata nelle liste degli infettivi pericolosi né messa in quarantena.
D'altra parte in queste ore si sono susseguiti numerosi pareri dello stesso tenore, tra i quali una ricerca del Center for Evidence-Based Medicine di Oxford, la quale sostiene che i test oltre un certo limite di amplificazione dovrebbero riportare risultato negativo; che l'infettività si protrae non oltre i 10 giorni; che ci sono troppe persone tracciate e messe in quarantena inutilmente; che questa confusione di dati ha condotto ad una sovrastima della portata della pandemia. Fonte: BBC]
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Non c'è quindi una sola banca dati reale per capire oggettivamente l'andamento del virus e la sua effettiva presenza.
Oltretutto, aggiungo, ma lo mettono in cultura il virus dopo aver fatto il tampone? Se non lo fanno è addirittura inattendibile anche a un numero di cicli normale. No?
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Grazie! Questo video merita la Home page!Ste_79 ha scritto:
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The research group of French professor Didier Raoult has recently shown that at a cycle threshold (ct) of 25, about 70% of samples remained positive in cell culture (i.e. were infectious); at a ct of 30, 20% of samples remained positive; at a ct of 35, 3% of samples remained positive; and at a ct above 35, no sample remained positive (infectious) in cell culture (see diagram above).
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Tonki ha scritto:
Potrebbero terminare la pandemia domani abbassando entrambi i valori ( cicli e n tamponi ), o farla esplodere aumentandoli.
Tonki ha scritto:
Gli unici dati realistici rimangono quindi il numero di morti ( ma ci infilano di tutto ) e il numero di ricoverati in terapia intensiva ( ma non è specificata la gravità, e potrebbero essere ricoveri precauzionali o addirittura eccessivi ).
Non c'è quindi una sola banca dati reale per capire oggettivamente l'andamento del virus e la sua effettiva presenza.
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ourworldindata.org/coronavirus-testing
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Dipende ha scritto: Dal punto di vista investigativo, uno dei fattori che proprio non torna, è assolutamente il metodo di propagazione di questo virus. [snip]
Visionando tutte le mappe che mostrano gli schemi di diffusione del virus, si nota in principio una piccola macchia in Cina (Wuhan appunto) che diventa sempre più rossa, mentre nel resto della Cina e del mondo, la situazione è calma. Quando la macchia rossa nella provincia dell'Hubei diventa più grossa e rossa, si accendono quasi in contemporanea, due nuovi focolai che in brevissimo tempo (e non tre mesi) si allargano e si colorano di rosso. Questi due punti sono una provincia iraniana e la Lombardia. [snip]
Le stranezze poi continuano perchè i lombardi in primis e gli italiani poi, avrebbero dovuto essere delle “bombe infettive” da almeno la metà di febbraio, a prescindere da dove andavano e avrebbero dovuto distribuirlo un po' in giro, ma stranamente la stessa emergenza (ospedali presi d'assalto e al collasso) scoppiata prima a Wuhan e poi i Iran e a Bergamo, scoppia a Madrid.
O esiste una nutritissima comunità di lombardi a Madrid, o ancora una volta questo virus si comporta in modo anomalo.
E prosegue così scegliendo degli epicentri focolaio, un po' alla cazzo di cane. [snip]
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grazie Dipende, è una teoria estremamente interessante, e purtroppo plausibile. Mi chiedevo se tu hai qualche link sul modo in cui hai osservato questa propagazione a "cazzo di cane"
del virus. Magari c'è nelle 30 pagine precedenti, chiedo scusa ma non ho ancora avuto tempo di guardarmele tutte.
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Dipende ha scritto: Per quanto riguarda il ricovero di asintomatici, ci sono parecchie testimonianze e anche un video che riprende ricoverati sani allettati, o a zonzo per le camere d'ospedale.
La Campania è vicina ad un nuovo lockdown.
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A pag 40 dello studio del CDC del 13 Luglio:Since no quantified virus isolates of the 2019-nCoV are currently available, assays designed for detection of the 2019-nCoV RNA were tested with characterized stocks of in vitro transcribed full length RNA
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Pandroid
Scusate, di questo avevamo già parlato?
Ciao e Ben venutoa Dam al topic Il complotto del Coronavirus
Ste_79
Ciao, io il francese lo so. Se non sbaglio, si potevano aggiungere direttamente i sottotitoli su youtube, ma in questo momento non mi da questa opzione cliccando sulle impostazioni...ne sai di piu?
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Ho scaricato anche lo studio sul remdesivir di cui parlava Marco nell'altra discussione, per vedere quanto fosse attendibile.
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Io avevo gi letto studi dove si dimostrava che il remdesivir accorciava solo di qualche giorno la permanenza in ospedale, ma nessun effetto sulla mortalità, oro forse nemmeno questo
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