Il complotto del Coronavirus

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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #35975 da JProctor
Risposta da JProctor al topic Il complotto del Coronavirus
@Sertes
Il paragone con fatti controversi non farebbe che indebolire la tesi, come ricordato anche da Pandroid. Non perché le prove di un complotto non siano innumerevoli, ma perché non vuoi avere lo stesso epilogo. E' come se ammettessi di non avere altri esempi incontestabili. E che quindi la tua tesi avrà al massimo la stessa, o una frazione della solidità dell'esempio. Anche i risvegliati farebbero fatica a non storcere il naso leggendo 11/9 in un articolo sul Covid...

Il documento comincia con: «Quello su cui l'articolo verte è di mostrare quali e quanti FATTI sono a supporto della teoria secondo cui questi eventi siano stati scatenati volontariamente ed appositamente dalle Elite mondiali.»

questi eventi? quali eventi? di cosa si occupa l'articolo (in realtà "documento powerpoint")?
Sarebbe consigliabile aggiungere una sinossi riepilogativa sullo scoppio e la diffusione dell'epidemia 2020. Così da contestualizzare anche il primo punto delle premesse e fornire al documento un soggetto.

"Quello su cui l'articolo verte"... forse suonerebbe meglio "Il tema su cui l'articolo verte", oppure "il presente articolo ha lo scopo di mostrare", ma le permutazioni sono infinite.

Rammentando sempre che questo non è un articolo, ma un documento...

"dalle Elite mondiali"... visto che si parla di materia molto nebulosa, se si vogliono citarle sarebbe meglio usare la formula "da delle Elite mondiali".

La frase di McLuhan... meh... sarebbe calzata se questo fosse stato un trattato sulla manipolazione in generale, ma qui si parla della diffusione intenzionale di un virus.
Ecco delle citazioni che ho selezionato in tema col argomento:
“Quasi tutti gli uomini muoiono per le loro medicine, e non per le loro malattie.”
MOLIÈRE
“La malattia è un male per il malato, ma un bene per il medico.”
PROTAGORA
“Si credeva che Apollo, dio della medicina, fosse anche quello che mandava le malattie. In origine i due mestieri ne formavano uno solo; ed ancora è così.”
JONATHAN SWIFT
“Non è segno di salute mentale essere ben adattati ad una società profondamente malata.”
JIDDU KRISHNAMURTI
“Sembra che la natura sia in grado di darci solo malattie piuttosto brevi - la medicina ha inventato l'arte di prolungarle.”
MARCEL PROUST
“La medicina, in questo secolo, ha fatto enormi progressi: pensate a quante nuove malattie ha saputo inventare.”
ENZO JANNACCI
“L'influenza dura otto giorni se viene curata e una settimana se non si fa nulla.”
RAYMOND DEVOS
“I programmi di immunizzazione sono futili e basati sull'assurda presunzione che la legge di causa ed effetto possa essere annullata.”
HERBERT MACGOLFIN SHELTON
“Se qualcuno evita la sala operatoria perché ha adottato una dieta sana, non contribuisce al PIL.”
T. COLIN CAMPBELL

Ma ce ne sono infinite dello stesso tenore.
Visto che il documento in copertina ha lo slogan del grande fratello, si potrebbe pensare anche ad una citazione presa proprio dal romanzo di Orwell.

War is Peace
Freedom is Slavery
Ignorance is Strength
Influenza is Death
Ripropongo senza pretese la mia variante allo slogan di copertina, nel caso si fosse persa:
War is CoV
Freedom is Reclusion
Ignorance is Cooperation
Mouth is Shut
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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #35977 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Il complotto del Coronavirus
Vorrei rassicurarvi sul fatto che mancano ancora molti contenuti sul fondo, e anche qualcuno nel mezzo. Devo risistemare quello sullo stare in casa, aggiungere 8-10 schede sulle fregature che abbiamo già preso e che stiamo per prendere, come la notizia dell'altro ieri di Zingaretti che vuole mettere il OBBLIGATORIO il vaccino anti-influenzale per 2,5 milioni di sfortunati abitanti del Lazio

www.lastampa.it/cronaca/2020/04/06/news/...a-tappeto-1.38685706

Dopo 2 slide che ricordano come l'anti-influenzale AUMENTI IL RISCHIO, mostrare che i nostri politici vogliono metterla obbligatoria dovrebbe ulteriormente demolire la credibilità dei "camerieri dei banchieri".

Poi, giustamente, a lavoro finito metterò un sommario verso la cima della presentazione che aiuterà a capire meglio il modo con cui si presenteranno i contenuti.

Dai che stiamo andando bene
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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #35979 da CatOrcio
Risposta da CatOrcio al topic Il complotto del Coronavirus
Suggerisco di valutare se dire qualcosa specificatamente su Brescia-Bergamo, essendo il luogo (o tra i luoghi) dove più al mondo ufficialmente si moriva, o ancora si muore, a causa di polmoniti. Se non ci fossero i morti di quelle zone, reali o televisivi che siano, non staremmo nemmeno a parlare di pandemia.
In realtà li l’epidemia di polmoniti la c’era già nel 2018 (si trovano tantissimi articoli a proposito, per esempio Gianni Lannes ne riporta alcuni). Non è mai stata ufficializzata la causa, ma si parlava di Legionella, che può arrivare dall’acqua.
E anche in questa ultima occasione la polmonite si è presentata molto prima di quanto ufficialmente diffuso, già forse da dicembre 2019.

Riassumendo le polmoniti Bresciane e dintorni sono iniziate nel 2018, e poi si sono ripresentate a dicembre 2019 o gennaio 2020. Quindi come possono essere attribuite al pipistrello cinese? Faceva il pendolare da Wuhan a Brescia, senza fermate intermedie? Era pure retroattivo?
Se il virus è così contagioso e pericoloso, com’è possibile che abbia poi impiegato mesi per provocare il primo caso ufficiale?
Che senso ha rinchiuderci in casa dopo mesi o anni dalla comparsa di un virus? C’è anche stato il rientro al sud dei meridionali fuori sede al nord, in seguito alla volontaria fuga di notizie a proposito dell’inizio del confinamento. Come mai non ha trasferito l’epidemia con simile entità al sud?
Se l’epidemia è rimasta sempre localizzata nella stessa zona, almeno nella sua forma più grave, non è un’epidemia, ma qualcos’altro.

Alcuni articoli di spunto:

sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/...no-legionella-e.html

(riprendendo l’articolo già inserito da Dusty, che oltre ad evidenziare una correlazione alle vaccinazioni antinfluenzali retrodata la comparsa delle polmoniti)
www.avvenire.it/attualita/pagine/a-berga...l-giallo-dei-focolai
“Già nel mese di gennaio, a partire dal periodo post-natalizio, in Bergamasca si sarebbe registrato un numero atipico di broncopolmoniti e polmoniti interstiziali. Certificate da un vero boom di radiografie al torace, prescritte con una frequenza «mai verificatasi in precedenza». Anzi, addirittura già «da metà dicembre vari pazienti si presentavano con febbri anomale, tra 37.5 e 40 gradi, tosse, perdita di olfatto e sintomi gastroenterici».

Lo denuncia Pietro Poidomani, da 35 anni medico di base di Cividate al Piano, piccolo paese di 5mila abitanti nella Bassa bergamasca, al confine con Brescia. Qui ci sono stati «33 morti nel giro di un mese, quando di solito in un anno ce ne sono al massimo 50», racconta il medico. “

Non solo Cividate, dunque, ma anche i paesi limitrofi contano diversi malati anomali: Martinengo, Ghisalba, Palosco. Poidomani prescrive radiografie al torace per capire il perché di questi sintomi. In un numero assolutamente inconsueto. «Tra i primi di gennaio e il 21 febbraio, vigilia del primo caso di Covid-19 a Codogno, ne avrò richieste almeno cinquanta, tutte per lo stesso motivo. E nel 70-80% dei casi il referto evidenziava addensamenti, cioè focolai di broncopolmonite o di polmonite interstiziale ». Il dottore non può evitare di farsi una domanda: «Possibile che nessuno si sia accorto di questo eccesso di radiografie al torace? Forse in Ats o in Regione sarebbe potuto suonare un campanello d’allarme.

un prete di Nembro, don Matteo Cella, ha rivelato: «Secondo noi questo virus gira dall’inizio dell’anno o addirittura da Natale, senza essere stato riconosciuto. La casa di riposo di Nembro, per prima, ha avuto un picco di decessi anomalo: a gennaio sono morte di polmonite 20 persone. In tutto il 2019, lì, i morti erano stati 7». Perché non sono stati notati questi segnali? Con il “senno del poi” parlare è certamente facile, perché indiscutibilmente il virus ha colpito con violenza e all’improvviso nella profonda provincia lombarda, dove meno ce lo si aspettava.

Ma secondo Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, «è un’impressione diffusa che a gennaio ci fossero più polmoniti interstiziali del normale.

(Altri articoli di giornali o autori non propriamente raccomandabili (almeno io non li raccomanderei) parlano comunque di polmoniti atipiche in anticipo rispetto al famigerato primo caso)

cattiviscienziati.com/2020/02/28/il-viru...ibile-buona-notizia/

Ora, se uno va a guardare retrospettivamente ai casi di polmonite in Italia, si scopre che nell’ultima settimana dell’anno (non solo a metà gennaio, come oggi riportano i giornali) nell’ospedale di Piacenza, cioè a pochi Km da Codogno e Casalpusterlengo, si sono avuti in una sola volta oltre 40 casi di polmonite, un picco assolutamente anomalo e già all’epoca giudicato eccezionale ed indipendente da inquinanti o altre condizioni specifiche.

Retrospettivamente, sulla base di ciò che oggi sappiamo dei sintomi causati dal coronavirus, la cosa non poteva che destare ovvi sospetti; ed infatti, è risultato che molti “vecchi” pazienti di polmonite oggi presentano anticorpi contro il coronavirus, a dimostrazione del fatto di essere stati a suo tempo infettati.
Sulla base di questi accertamenti, si deduce che:
•Il virus è presente in Italia da molto più tempo di quanto non sia stato finora affermato, almeno dagli inizi di dicembre, se guardiamo al tempo di raddoppio necessario e al fatto che i pazienti con polmonite, fortunatamente, sono una minoranza dei pazienti infettati;
•Nonostante sia passato tempo, il virus ha sì prodotto un numero anomalo di casi di polmonite, ma non un disastro paragonabile a quello osservato a Wuhan;
•Il numero di individui infetti in Italia, in accordo anche con il numero elevato di casi che stiamo esportando, è molto, molto più alto di quello che finora si è detto, perché la circolazione è cominciata prima.

www.wired.it/scienza/medicina/2020/03/01...mia-girava-silenzio/
Quello che però è ormai evidente, e lo suggerisce la comunità scientifica oltre che il buon senso, è che l’inizio dell’epidemia debba essere spostato indietro nel tempo, retrodatato al 2019 certamente per l’area di Wuhan, e probabilmente anche per il nostro paese.

www.repubblica.it/cronaca/2020/02/28/new...49759796/?refresh_ce
Coronavirus, polmoniti anomale a metà gennaio: "Così è nato il focolaio di Codogno”

www.liberta.it/news/cronaca/2019/12/30/p...ellultima-settimana/
Dal 22 dicembre a ieri (29 dicembre) ben 35 pazienti sono stati ricoverati all’ospedale di Piacenza per polmonite. Altri 9 pazienti sono potuti tornare a casa perché non avevano bisogno di fare l’ossigenoterapia. Solo nel giorno di Natale c’è stato un picco di 7 ricoveri. A tracciare il bilancio è il dottor Andrea Vercelli, responsabile del Pronto soccorso di via Taverna.

Il bilancio complessivo vede 44 casi in questi ultimi giorni dell’anno, soprattutto tra le persone anziane.
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4 Anni 3 Mesi fa #35980 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Il complotto del Coronavirus
Una slide sull'anomalia di Brescia-Bergamo ci sta sicuramente.

Mi scrivo per promemoria sulle schede da aggiungere:

- Bezos che vende 4,3 miliardi di dollari in azioni della sua compagnia (e già in passato aveva venduto per ricomprare a meno)
- I 120 CEO che hanno lasciato il posto

- Il bell'elenco dei membri del comitato scientifico che consiglia Conte

- Enac dà luce verde per usare droni per monitorare i parchi
- Elicotteri per seguire chi va a passeggio
- La app da rendere obbligatoria per legge per seguire gli infetti con il bluetooth

- Zingaretti che propone vaccino anti-influenzale
- Zaia che chiede di sospendere le norme privacy a livello nazionale
- Fontana che mette l'obbligo di uscire con la mascherina "o quantomeno la sciarpa"!

- Il club privato "patto trasversale per la scienza" che denuncia Montanari e chiede l'oscuramento di Byoblu
- Le 200 persone infette trovate fuori casa denunciate per tentato omicidio e quello che ha fatto la soffiata sull'istituzione delle zone rosse che ha fatto fuggire al sud 1000 persone e nemmeno lo stanno cercando

- Poi sul business del vaccino almeno 2-3 slide ci vanno

- L'editoriale di Kissinger sul Wall Street Journal ci potrebbe pure entrare

Quindi mancano almeno 14 slide + il sommario + le conclusioni
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4 Anni 3 Mesi fa #35981 da LaoTzu
Risposta da LaoTzu al topic Il complotto del Coronavirus
Nella voce: "profezie" , nel caso vi sia sfuggito ...


Solo i piccoli segreti devono essere protetti. I grandi sono tenuti segreti dall'incredulità del pubblico.
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4 Anni 3 Mesi fa #35983 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Il complotto del Coronavirus
Segnalato dall'utente Taize in home:

www.lastampa.it/torino/2020/04/08/news/c...to-a-casa-1.38691866

In pratica a Torino, all'ospedale Mauriziano, era stato scoperto un paziente positivo al coronavirus il 17 febbraio.
Il paziente è stato spedito a casa, non è stato più contattato e all'ospedale non è stata presa alcuna ulteriore precauzione.
Nessuno ha tracciato i contatti del paziente, nessuno ha isolato la famiglia, nessuno ha chiuso e sanificato il pronto soccorso, nessuno ha reso pubblica la notizia, in barba a tutti i protocolli per il contenimento iniziale dell'epidemia.

Vi ricordo che il famoso paziente 1 di Codogno era stato reso noto il 21 febbraio.

- - -

Segnalato dall'utente Incredulo in home, l'articolo di Massimo Mazzucco del 2/8/2010

Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte
Inviato da Redazione il 2/8/2010 5:30:00 (8630 letture)

La Rockefeller Foundation ha pubblicato un interessante documento, intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, nel quale ipotizza quattro possibili situazioni in cui potrebbe venire a trovarsi il mondo intorno al 2025.

Naturalmente, in questo gioco “ad indovinare il futuro”, la linea fra quello che potrebbe accadere e quello che si vorrebbe veder accadere è sempre molto sottile, ed è questo che rende il documento particolarmente interessante.

L’elemento su cui si focalizza la ricerca è il progresso tecnologico, e la domanda centrale che si pone è la seguente: “Che effetto potrà avere la tecnologia nel superare gli ostacoli verso la stabilità e la giusta crescita nel mondo dei prossimi 15-20 anni?”

Per rispondere alla domanda gli autori hanno identificato due elementi variabili, che ritengono di fondamentale importanza nel determinare il futuro assetto del mondo. Queste variabili sono l’”allineamento politico-economico” delle varie nazioni, che potrà risultare “debole” o “forte”, e la “capacità adattiva” dei popoli che ne fanno parte, che potrà risultare “alta” o “bassa”......

...Nel 2012, la pandemia che il mondo aspettava da anni è finalmente arrivata. Diversamente dal H1N1 del 2009, questo nuovo ceppo di influenza, portato dalle anatre selvagge, è stato estremamente violento e letale. Persino le nazioni meglio preparate alla pandemia sono state rapidamente travolte, quando il virus ha invaso il mondo, contagiando circa il 20% della popolazione globale, e uccidendo 8 milioni di persone in soli sette mesi, in maggioranza giovani adulti sani. La pandemia ha avuto anche un effetto letale sulle economie: il movimento internazionale, sia di persone che di beni, si è improvvisamente bloccato, indebolendo industrie come quella del turismo, ed interrompendo le catene globali di rifornimento. Persino a livello locale, negozi ed uffici normalmente pieni di attività sono rimasti improvvisamente vuoti. La pandemia ha colpito tutto il mondo, ma ha fatto vittime in maniera sproporzionata soprattutto in Africa, nel Sud Est Asiatico e in America Centrale, dove il virus si è sparso con la rapidità del fuoco in assenza di protocolli ufficiali per contenerlo. Ma persino nei paesi più sviluppati, il contenimento è stato un grosso problema. La politica iniziale degli Stati Uniti di “scoraggiare vivamente“ i cittadini dal viaggiare in aereo si è dimostrata letale per la sua troppa indulgenza, ed ha accelerato la diffusione del virus, non solo negli Stati Uniti ma anche oltre frontiera. Nonostante tutto, alcuni paesi se la sono cavata meglio, in particolare la Cina: la rapida imposizione da parte del governo cinese di una quarantena obbligatoria per tutti i suoi cittadini, accompagnata dalla chiusura ermetica istantanea di tutte le sue frontiere ha salvato milioni di vite, fermando la diffusione del virus molto prima che in altri paesi, e permettendo in seguito un più rapido recupero.

Il governo cinese non è stato l’unico a prendere misure estreme per proteggere i propri cittadini dal rischio del contagio. Durante la pandemia, diversi leader nazionali hanno fatto pesare la propria autorità e hanno imposto regole e restrizioni severissime, dall’obbligo di portare mascherine al controllo della temperatura corporea all’ingresso di spazi comuni come le stazioni o i supermercati. Anche dopo la fine della pandemia, questo controllo autoritario sui cittadini e sulle loro attività è continuato, e si è addirittura intensificato. Al fine di proteggersi dalla diffusione dei crescenti problemi globali – dalle pandemie al terrorismo transnazionale, dalle crisi ambientali all’aumento della povertà – diversi leader nel mondo hanno stretto ancora più fortemente il pugno del potere.

Inizialmente il concetto di un mondo più controllato aveva ricevuto grande accettazione ed approvazione. I cittadini erano disposti a cedere parte della propria indipendenza e della propria privacy a governi più paternalistici, in cambio di maggiore sicurezza e stabilità. I cittadini erano più tolleranti e perfino desiderosi di ricevere direzione e controllo dall’alto, e i leader nazionali ebbero così mano libera nell’imporre l’ordine nel modo in cui preferivano. Nei paesi più sviluppati questa accresciuta forma di controllo si concretizzò in vari modi: documentazione biometrica personalizzata per tutti i cittadini, ad esempio, unita a regole più severe per le industrie ritenute vitali per l’interesse nazionale. In molti paesi sviluppati questa cooperazione forzata, insieme a nuove regolamentazioni ed accordi, ha portato lentamente a restaurare l’ordine, e – cosa molto importante – la crescita economica. Nel mondo in via di sviluppo invece le cose sono andate molto diversamente. L’autorità dall’alto ha assunto diverse forme in paesi diversi, a seconda del calibro, delle capacità e delle intenzioni dei loro leader. Nei paesi con forti leader “illuminati”, il livello economico e la qualità della vita dei cittadini sono generalmente cresciuti. In India, ad esempio, la qualità dell’aria è migliorata drasticamente dopo il 2016, quando il governo ha messo fuorilegge i veicoli inquinanti. Nel Ghana, l’introduzione di ambiziosi programmi governativi per migliorare le infrastrutture di base ed assicurare la disponibilità di acqua pulita per tutta la popolazione, ha portato ad un rapido declino delle malattie dovute all’acqua infettata. Questo tipo di leadership autoritaria però ha funzionato meno bene – ed in certi casi in modo tragico – in paesi comandati da elites irresponsabili, che hanno usato il loro maggiore potere per perseguire i propri interessi sulle spalle dei cittadini.

La narrativa “Lock Step” prosegue spiegando come la forbice del progresso tecnologico si è allargata, fra i paesi avanzati e quelli in via di sviluppo, lasciando però che le grandi corporations arrivassero al totale controllo di tale progresso, che avrebbero finalizzato solamente a scopi di lucro, trascurando la ricerca e le innovazioni dirette a risolvere i problemi globali su larga scala. (Sempre cattivissime, queste corporations).

Intorno al 2025 – conclude la narrativa – la gente cominciava a mal tollerare questo pesante controllo dall’alto, nel quale erano sempre il leaders a fare le scelte per tutti. Dovunque gli interessi nazionali si scontrassero con quelli individuali nascevano conflitti. Sporadiche reazioni di rifiuto iniziarono a comparire e diventare sempre più organizzate e coordinate, man mano che la gioventù, scoraggiata nell’aver visto le proprie possibilità svanire nel nulla – soprattutto nei paesi in via di sviluppo – scatenava sollevazioni popolari. Nel 2026 una protesta popolare in Nigeria abbattè il governo, accusato di nepotismo e di corruzione. Persino coloro che favorivano l’accresciuta stabilità e la prevedibilità di questo mondo iniziarono a sentirsi a disagio, imbrigliati dall’enorme quantità di regole e limitati dai confini nazionali. Si sentiva nell’aria che prima o poi qualcosa avrebbe inevitabilmente travolto il nitido ordine che i governi del mondo avevano lavorato così duramente per stabilire.

Basterebbe l’ultima frase per commentare l’intero articolo.

Massimo Mazzucco
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