In tutta Italia si apprestano a riunirsi attorno a un tavolo madri, padri, fratelli, sorelle, figli, nipoti, zii e cugini per celebrare il Natale.

Ma spesso attorno a quel tavolo ci sarà anche un posto vuoto. Il posto, drammaticamente vuoto, di chi è venuto a mancare di recente.

Non è affatto difficile, infatti, trovare una famiglia in cui sia venuto a mancare da poco un parente stretto, e la sua mancanza si fa sentire a Natale più che in qualunque altro giorno dell’anno. Di solito ad andarsene sono i più anziani, quando la natura segue il proprio corso. Ma spesso capita che, per malattie o incidenti, se ne vada anche chi non aveva ancora compiuto il ciclo naturale della sua vita. E in quel caso il dolore di chi resta si fa ancora più acuto, perchè alla mancanza fisica della persona scomparsa si aggiunge anche quel senso di ingiustizia per chi non ha potuto realizzare fino in fondo la sua missione terrena.

Ora qui io non voglio aprire un discorso filosofico sulla vita e sulla morte. Vorrei solo invitare tutti a mandare un pensiero di affetto a tutte quelle persone che si trovano nella condizione di non poter giore in pieno del momento di felicità familiare, proprio a causa di un lutto recente.

Trovandomi io stesso in quella situazione (quest’estate ho perso mia moglie), so benissimo che non esistono parole di conforto che possano consolare chi ha subito quel tipo di perdita: la morte di una persona cara è una ferita che non scompare più. Si rimargina, col tempo, ma non se ne andrà mai del tutto. Resterà con noi finchè vivremo, e tornerà a bussare con prepotenza nei nostri pensieri più intimi, quando meno ce lo aspettiamo. Dobbiamo semplicemente imparare a conviverci.

Ma c’è un pensiero che ci può aiutare ad attraversare questi momenti difficili. E’ il pensiero dell’immortalità dell’anima. Io ho la convinzione assoluta che il corpo fisico sia solo un aspetto marginale del nostro essere, uno strumento biologico che l’anima utilizza per un certo periodo di tempo, per fare le sue esperienze. Dopodichè ritorna da dove era venuta, in attesa di un nuovo ciclo di incarnazione. E là, in quella “zona di parcheggio” dove l’anima galleggia leggera fra le stelle, essa vede e sente tutto ciò che accade qui da noi.

Non può comunicare con noi in modo diretto, non può interferire nel nostro cammino, non può condizionare ciò che accade attorno a noi. Ma vede, sente, e prova emozioni pari alle nostre nell’osservare le nostre azioni quotidiane.

Sedetevi quindi a tavola con un pensiero positivo. Quel posto non è affatto vuoto, è semplicemente “vacante” dal punto di vista fisico. Ma la presenza c’è tutta, l’amore che quella persona vi ha dato c’è tutto, e lei stessa sente l’amore che voi continuate a provare per lei. Provate un attimo a chiudere gli occhi, a concentrarvi sul battito del vostro cuore, e sentirete un brezza gentile che vi accarezza per un attimo la pelle. E’ la carezza dell’anima.

Massimo Mazzucco

Comments  

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Io ho la convinzione assoluta che il corpo fisico sia solo un aspetto marginale del nostro essere, uno strumento biologico che l’anima utilizza per un certo periodo di tempo, per fare le sue esperienze. Dopodichè ritorna da dove era venuta, in attesa di un nuovo ciclo di incarnazione. E là, in quella “zona di parcheggio” dove l’anima galleggia leggera fra le stelle, essa vede e sente tutto ciò che accade qui da noi.

E questo, a mio parere, è il miglior augurio che possiamo confezionare.

Buon Natale a tutti gli utenti di luogocomune.
Grazie per le bellissime parole.

Un piccolo pensiero anche alle persone meno fortunate di noi che vivono in zone martoriate dai conflitti.

Auguro a tutti di trascorrere un sereno Natale.
Bellissimo pensiero ! Chapeau !
Pensiero meraviglioso grazie Massimo.
Io non ho la capacità di descrivere i miei sentimeni mi appoggero a chi è piu bravo di me.

Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.
William Shakespeare.
Quando ti feci le condoglianze ti ricordi cosa ti dissi ??
Un giorno la rivedrai !!!!
Sono cose che senti e che non si possono spiegare.
Io credo che le persone che incontriamo nella nostra vita non siano banali coincidenze, ma qualcosa di molto più profondo che ancora purtroppo non possiamo comprendere.
Il più bello deve ancora venire
Dimenticavo, un caloroso augurio di buone feste a tutti e che la vita vi sorrida.
Grazie per queste riflessioni. Pensare all’anima come a una presenza che trascende il tempo e lo spazio mi porta a vedere la continuità dei legami e l’eternità dell’essenza.
Un forte abbraccio Massimo e un felice augurio a tutti Voi.
Ps: quel posto vuoto (da ieri 23 dicembre) dura da 18 anni, non mi sono mai sentito solo un attimo...sono sempre con me tutti i giorni e le notti.
Wlady
Grazie di questa bellissima descrizione di quello che accade alle persone "che vanno avanti".
Noi tutti abbiamo una persona che ci ha lasciato qui.
Tutti i periodi natalizi creano un'atmosfera particolare e ricordare i nostri cari in questo modo può , a volte, essere di sollievo.
Buon Natale caro Massimo..
e grazie per quello che fai.
ANIME PARALLELE


Entrambi avevano un cognome di sette lettere.
Entrambi avevano ricevuto lo stesso nome del loro nonno: Abraham Lincoln e John Francis Fitzgerald.
Entrambi erano secondogeniti della propria famiglia: i primogeniti erano, rispettivamente, Sarah Lincoln Grigsby e Joseph Patrick Kennedy Jr..
Entrambi avevano combattuto in guerra: la guerra di Falco Nero e la seconda guerra mondiale.
Entrambi persero un figlio durante la permanenza alla Casa Bianca: William Wallace Lincoln (1850-62) e Patrick Bouvier Kennedy (1963).
Entrambi, al momento della morte, avevano avuto quattro figli, di cui solo due ancora in vita.
Abramo Lincoln fu eletto per la prima volta al Congresso americano nel 1846.
John Kennedy fu eletto per la prima volta al Congresso americano nel 1946.
Lincoln fu eletto Presidente nel 1860.
Kennedy fu eletto Presidente nel 1960.
Sia la moglie di Lincoln che quella di Kennedy persero, a causa di un aborto, un figlio mentre i mariti erano alla Casa Bianca.
Sia l’attentato a Lincoln che quello a Kennedy ebbero luogo di venerdì.
Tutti e due furono colpiti alla testa.
Il segretario di Lincoln si chiamava Kennedy.
Il segretario di Kennedy si chiamava Lincoln.
Kennedy fu assassinato mentre viaggiava su una limousine Lincoln Continental, fabbricata dalla Ford; il Teatro Ford è il luogo in cui Lincoln fu ucciso.
Ambedue furono assassinati da un Sudista.
Tutti e due furono sostituiti da un Vice Presidente originario del Sud.
Entrambi erano accompagnati da una coppia: il maggiore Henry Rathbone e la sua fidanzata Clara Harris, e il governatore del Texas John Connally e sua moglie Nellie Connally. In entrambi i casi l'uomo accanto al presidente rimase ferito.e i successori si chiamavano Johnson.
Andrew Johnson (successore di Lincoln) era nato nel 1808.
Lyndon Johnson (successore di Kennedy) era nato nel 1908.
Ambedue gli assassini avevano tre nomi: John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald.
Booth (assassino di Lincoln) era nato nel 1839.
Oswald (assassino di Kennedy) era nato nel 1939.
Quindici in totale le lettere che compongono nomi e cognomi dei due assassini.
Il primo fu catturato in un magazzino, dopo che era fuggito da un teatro.
Il secondo fu catturato in un teatro, dopo che era scappato da un magazzino.
Booth e Oswald furono entrambi uccisi prima del processo.
Entrambi gli attentatori erano nati nello Stato confinante a est di quello in cui fu compiuto l'assassinio
Entrambi gli attentatori si sentivano estranei in patria
Entrambi gli assassini morirono attorno alla stessa ora della propria vittima:
Entrambi gli assassini morirono per ferite da arma da fuoco.

Solo coincidenze ???
Oh la stessa anima che ritorna in infinite vite parallele ???
E con lei tutte quelle che affrontano lo stesso viaggio
Quando stasera mi siederò a tavola sarò più felice che mai , devo solo aspettare .


Di casi come questo ne è piena la storia !!!!!!
Buon Natale a tutti
:hammer:
#Redazione

Quote:

E’ il pensiero dell’immortalità dell’anima. Io ho la convinzione assoluta che il corpo fisico sia solo un aspetto marginale del nostro essere, uno strumento biologico che l’anima utilizza per un certo periodo di tempo, per fare le sue esperienze. Dopodichè ritorna da dove era venuta, in attesa di un nuovo ciclo di incarnazione.

oggi ci sono anche evidenze scientifiche
cercate su YT Piero Calvi Parisetti

buone feste a tutti
Bellissime parole Massimo. Davvero. Anch'io, ultimamente, sto cominciando a pensare che l'anima sia qualcosa di immortale, contrariamente al corpo che la ospita per il brevissimo lasso di tempo della nostra avventura terrena.
Auguri Massimo e grazie di tutto. E auguri a tutti gli utenti di questo bellissimo sito e un ringraziamento per i post, i link, i video e tutto quanto.

BUONE FESTE!
Auguri di buona Natività, e buon anno nuovo.
Nella mia famiglia abbiamo il tácito accordo di ricordare quelli che non ci sono piú ridendone. Ti ricordi la volta che... Ti ricordi quando si mise e fece... É il nostro modo di tener vicini quelli che non ci sono piú senza piangerli. E specie su mio nonno mía nonna, oramai novantenne, porta fuori ogni volta decine di aneddoti. La finiamo sempre a lacrime, ma dal ridere. Io auguro a tutti la serenità di arrivare ad essere come mia nonna.

Ciao Massimone, Buon Natale. Un abbraccio.
Buon Natale a tutti.
Grazie Massimo, bellissime e toccanti riflessioni. Buone Feste a tutti noi!

#10 venusia
Belle coincidenze peccato che Oswald non ha ucciso JFK :pint:

Quote:

15 udire 24-12-2024 18:08

Assolutamente !!!!!!


Ecco perchè il destino ha voluto che fosse Oswald l'attore di questa storia.
Solo con lui le 2 vite diventano uno specchio e ci dicono qualcosa !!!
Qui si parla di fede non di complotti
Ciao Massimo,
anche se sono ateo riesco ugualmente ad apprezzare la delicatezza del tuo pensiero
e faccio i miei migliori auguri di buone feste a tutti gli utenti di LC

p.s. personalmente mi ritengo una persona fortunata e vivo con la filosofia di "passa il favore" ogni giorno della mia vita.
Scusate se condivido questa stupida suggestione con voi: sono un giocatore d'azzardo incallito - anche abile volendo - ma sarete coscienti delle vulnerabilità tipiche dei giocatori d'azzardo che comunque per quanto possano essere abili i loro schianti li prendono irrimediabilmente.

L'altro giorno mentre mi facevo male più che mai giocandomi live Premier e Bundesliga, ho avuto l'opportunità di prendere un cash out promettente con cui avrei ammortizzato le perdite. In quel momento mentre ero isolato nella falegnameria ho sentito una sorta di soffio che usava fare mio padre - non saprei minimamente come spiegarlo, un ibrido fra soffio e fischio che era un espressione tipica del mio defunto genitore, non so definirlo perché è un verso che posso ricondurre solamente a lui che non immagino essere riproducibile da nient'altro se non appunto da un essere umano ed in quel momento ero completamente solo.
Fatto sta che non ho preso quel cash out ed ho perso - ho perso davvero tanto settimana scorsa. Riflettendo sull'accaduto, ho raggranellato ogni grammo di serenità che potevo e mi sono rassegnato che per questa settimana era andata così avevo perso e pace. Non fosse stato per quel soffio, avrei giocato "di recupero" la Juventus vincente contro il Venezia e/o il Dortmund vincente contro l'Hoffenheim e/o la Roma vincente contro il Como e/o il Milan vincente contro il Genoa in ogni caso non ne avrei presa nessuna assolutamente nessuna ed avrei davvero dilapidato un capitale e rovinato il mio umore per tutte le festività, non fosse stato per quel soffio che ho sentito e mi ha fatto sentire la presenza di mio padre.

Io comunque per indole, esperienza e formazione credo tanto a questi segnali. Siamo noi che non siamo predisposti ad ascoltare e crediamo l'universo non abbia nulla da dirci.
Perdonatemi la trivialità dell'aneddoto.
@ AJeX-97
Non giocare mai più
p.s.
Il titolo migliore (almeno per i mei studi sulle n.d.e.) non sarebbe il Natale di chi non c'è, ma il Natale di chi non è con noi
Jung diceva che la mente viola le leggi dello spazio-tempo
È importante continuare a fare progetti come se non si dovesse mai morire

Buon Natale e buon anno. Vi auguro di concretizzare i vostri progetti per il 2025
È triste leggere le parole del post di quest'oggi,purtroppo anche se non vogliamo mai pensare alla morte,essa è costantemente presente nella nostra vita,delle volte lontana e la guardiamo indifferenti altre volte nella nostra vita,e anche se il tempo lenisce..il dolore resta,conoscere la verità sulla morte e perché accade,è di grande aiuto,soprattutto conoscere la verità e scoperchiare le frottole che anche sulla morte ci hanno raccontato..credo che sia il lavoro che ognuno di noi deve fare nella propria vita.
Un abbraccio Massimo..anche se non ci conosciamo personalmente.
“Ho in Dio la speranza . . . che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. — ATTI 24:15.
Il calcio, il calcio è veramente una trappola di fatto non è la mia specialità.
Tendo a giocare pesante le live, ma comunque si il vero segreto per vincere è non giocare il calcio purtroppo alle volte ci cado.
Questa esperienza mi ha insegnato a dare più valore al denaro che ho vinto, mi auguro di farne tesoro. Ero un po' in una spirale per cui volevo sempre di più sempre di più senza apprezzare quello che avevo già ottenuto.

Direi che è stato tutto quasi terapeutico. Mi sono sempre considerato uno che sa cavarsela, ma a volte il demone è fortissimo e chi si crede più furbo del banco spesso finisce gambe all'aria.

Ti ringrazio comunque della premura, so benissimo che mio padre mi darebbe lo stesso identico suggerimento, purtroppo non potrò seguirlo spero di fare tesoro dell'esperienza.
Credo che stiamo vivendo solo una brutta copia della vita vera, in rarissimi momenti è possibile percepire l'armonia perfetta con chi si ama e l'ambiente che ci circonda, brevi attimi.
In un modo o nell'altro avremo un'altra opportunità.
Un caro saluto a Massimo
Bellissime e ispirate parole Massimo. Bello vedere questo avvicinamento ad una spiritualità che indica un'anima evoluta e profondamente sensibile. Non ho potuto ringraziarti di persona a Vittorio Veneto a causa della gente che ti contornava e dell'orario che mi costringeva a riaccompagnare a casa un'amica alla quale volevo far conoscere una persona che stimo moltissimo. Sono partito da Ancona per onorare ciò che per me e la mia compagna sei stato nel periodo buio che abbiamo vissuto in questi anni. Anche noi abbiamo aspettato e tuttora aspettiamo ogni appuntamento in video in cui tu sia presente. La perdita che hai subito ci ha toccato come quella che possa aver subito un amico caro. Ti auguriamo un Natale in cui tu possa però sentire vicino anche l'affetto di tutti quelli che ti vogliono bene, e sai, e l'hai visto in quella sala che sono tanti.

Giorgio P.
Un augurio anche a tutti gli utenti del gruppo. Non scrivo quasi mai, forse perchè ho paura di essere bastonato :roll: , ma vi leggo appena ho un momento libero perchè amo la vostra varietà e libertà di pensiero.
Come cantava Battiato: "Siamo esseri immortali caduti nelle tenebre, destinati a errare nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione", cosa di cui sono convinto anche io. Un augurio di buone feste a tutti, a chi c'è nel fisico e a chi, momentaneamente, solo nello spirito. Un abbraccio particolare a te Massimo, buon Natale.
#18 AJeX-97 24-12-2024 19:09


AJeX, se entri in questa agorà scrivendo quanto scrivi spero non ti disturbino queste mie due parole.

Giocatore d'azzardo , abile per giunta, e poi scommetti sullo sport piú corrotto al mondo. Come se il caso Lentini non fosse mai successo. Permettimi di dubitare sulla tua abilità.

E permettimi anche di dubitarne anche perché parli sempre di perdere e mai di vincere( cazzo, rileggiti!).


Forse tuo padre ti ha voluto fare un regalo, risparmiandoti una vincita, sicuramente insufficiente a coprire tutte le tue perdite.

Vinci 4 soldi, una bella dose di dopamina e domani sei dentro ancora di piú.

Si, tuo padre ti ha proprio fatto un bel regalo. E io ti auguro di non vincere mai piú.

Attento, il gioco d'azzardo é una dipendenza. Ha gli stessi meccanismi di innesco, le stesse dinamiche e la stessa conclusione nefasta. Fatti furbo e spenditi quel denaro in troie alto standing piuttosto. Almeno ti fai una trombata.
Una riflessione moto bella; sì, qui, nella Materia, c'è solo un frammento fugace, fragile e spesso difficilmente comprensibile, di un Tutto, un Oltre infinito che l'odierna "civiltà" con enorme supponenza, superbia e infine ottusità, cerca di negare e cancellare.

Buon Natale, Santo Natale, come si diceva in tempi lontani, a tutti e soprattutto a Massimo.
Lysmata di fatto come ho scritto nella postilla nel calcio tendo a non giocare o giocare poco.

Nell'aneddoto perdo - troverei anche volgare parlare delle vincite e in generale aprire questo discorso in genere su questo sito.
I nostri cari, le persone che abbiamo amato saranno sempre con noi, e per me finché resta vivo il loro ricordo in noi è come se non se ne fossero mai andati.

Grazie Massimo e tanti auguri di buon Natale
Questa l'ho copiata per metà

A Natale quando si fa un regalo di solito si dice "se non ti piace lo puoi cambiare".
Io quest'anno voglio regalarvi il mondo e ricordatevi che "se non vi piace lo potete cambiare"

Se invece vi piace, ci penso io a farvi cambiare idea
Ahahahah
Buon Natale e buone feste a tutti! :pint:
ASCENSIONE di Colleen C. Hitchcock

E se me ne andrò, mentre tu sei ancora qui...
Sappi che io continuo a vivere, vibrando con diversa intensità,
dietro un sottile velo che il tuo sguardo non può attraversare.
Tu non mi vedrai:
devi quindi avere fede.
Io attenderò il momento in cui di nuovo potremo librarci assieme in volo, entrambi sapendo che l'altro è lì accanto.
Fino ad allora, vivi nella pienezza della vita.
E quando avrai bisogno di me, sussurra appena il mio nome nel tuo cuore ...e io sarò lì.
Le mando un piccolo pensiero di vicinanza Sig. Mazzucco.
#23 AJeX-97


Quote:

Ero un po' in una spirale per cui volevo sempre di più sempre di più senza apprezzare quello che avevo già ottenuto.

"Il vero povero non è chi ha poco ma chi vuole di più."
Non ricordo l'autore della citazione ma è di certo una grande verità. Chi è contento di quel che ha è veramente felice.
Chi vuole di più, anche se molto ricco materialmente.sono convintissimo che al di la dei sorrisi pubblici, felice non lo sia affatto e mai lo sarà perchè sempre roso dall'avidità.
Saranno i più ricchi del cimitero ma solo di fama poichè da qui si diparte senza portarsi nulla.
Un felice Natale e serene feste a tuttti.
Doppio
Tanti auguri a tutti voi, redazione ed utenti. Possiate passare un Sereno Natale con i vostri cari.
Le parole di M. M. sono da incorniciare...
Buon Natale e buon 2025 a tutti.
Quando anche solo una persona
si addolora per la tua assenza
allora l'Umanità
ha vinto
Questo è il ventiquattresimo Natale senza mia moglie. Un brutto male ha spento il più bel sorriso al mondo a soli 31 anni.
youtu.be/cRstUCBjcUo?si=3hzG59OmoMzbTnJK


Lo spettatore
È così Massimo. Grazie e Buon Natale a te e a tutti voi del forum e rispettive famiglie
Che belle parole.
Grazie.
Grazie Massimo per le toccanti parole.
Un caro augurio a te e a tutta la "famiglia" di LC.

Nel nostro cammino di vita siamo contornati dai nostri cari scomparsi, sempre, e ne sono convinto ogni giorno di più
questo è il primo anno che vivo nella famiglia di Luogocomune.
la tavola si è improvvisamente allungata e arricchita di voci e persone.
a capotavola siede Massimo
un'anima gentile che rincuora tutti noi

vi voglio bene
alberto
Considerando la somma algebrica dei momenti belli e tristi,spero che la reincarnazione sia un'invenzione giornalistica....Una vita puo'anche bastare....
Buon Natale a tutti
Il buio in cui ci alleniamo a vivere e' ignorare lo scopo delle nostra vita e immaginare che lo scopo di altre vite sia funzionale alla soddisfazione della nostra.
Le esperienze insieme alle persone che amiamo fanno di noi cio' che siamo anche in loro assenza, e' per questo che ci siamo scelti, per sentire vicino anche cio' che non vediamo. Per imparare a riconoscere lo Spirito ci si costringe alla perdita.
L'ingiustizia che rileviamo e' solo la fine dell'abitudine tra la correlazione dell'azione e la sensazione ma e' cosi che cambia la realta'.
Senza piu' il corpo, loro vorrebbero starci vicini quanto noi li cerchiamo con lo sguardo.
Vivere la nostra rovina, fa di noi questa ricerca, e' il nostro modo per scoprirci diversi e darci un'altra possibilita'.
Caro Massimo, purtroppo vivo la tua stessa esperienza e questo è il secondo natale che passo solo con le mie bambine. Però, poco dopo la morte di Antonella, la sognai e mi disse le stesse cose, poteva vederci, poteva sentirci ma non poteva dirmi se poteva aiutarci...queste furono le risposte alle domande che le feci nel sogno. Non so quanto possa valere ,ma di certo è un sogno singolare.
Tanti auguri di buon natale a tutti!
I momenti peggiori di chi ha perso una persona cara sono all’inizio, quando oltre alla sua assenza, senti che una parte di te se ne è andata con lei.

Lentamente, poco alla volta, ci fai l’abitudine a convivere con queste due perdite.

Poi ci sono questi altri momenti, durante le feste o gli avvenimenti, che radunavano le persone che si volevano bene attorno ad un desco.

E’ la VITA, che ci riserva momenti lieti e dolori devastanti, inframmezzati da... (mettetecelo voi).

Quello che ci aiuta a trovare un po' di conforto è pensare che lo spirito (l'essenza di noi) possa non finire con la morte terrena, ma continuare dopo.
Non è un idea così folle, se pensiamo che da della materia inerte, siano nate tutte le forme di vita che vediamo sul nostro Pianeta.

AUGURI A TUTTI .

Dante.
Buon Natale a tutti voi ed in particolare a MM.
Ed anche a Peterpan
Caro Massimo,
le tue parole e la tua convinzione mi hanno dato una speranza ed un conforto.
Grazie.

Buon Natale a te e a tutti i lettori di Luogo Comune.

Alberto

Quote:

Guybrush 25-12-2024 11:05

Monkey island
Quanti ricordi
Caro Massimo, sento il tuo dolore per la mancanza di Anna, e ti sono vicina con affetto. Hai detto cose molto belle molto vere... grazie!
Ti abbraccio e ti faccio tanti auguri, di cuore
Caro Massimo, stavo pensando, in generale, al di là del soggetto in discussione, che pur trattando abitualmente argomenti inquietanti, curiosamente il suono della tua voce e il tuo modo di esprimere i concetti, hanno un effetto tranquillizzante ed energizzante allo stesso tempo. Viene naturale volerti bene. Un abbraccio grande.
PEONIA: Confesso che mentre scrivevo l'articolo ho pensato spesso a te. Ci capiamo a vicenda.

Un abbraccio grande. E grazie a tutti per i pensieri affettuosi.
Caro Massimo, mi commuovi...
aggiungo un mio pensiero al tuo scritto "si aggiunge anche quel senso di ingiustizia per chi non ha potuto realizzare fino in fondo la sua missione terrena". Io sono convinta ma proprio convinta che ogni Anima ha un suo percorso nella propria incarnazione umana... per tanti motivi che non mi dilungo a spiegare qui.. e se ne va quando è il momento... anche se ciò fa male sia alla persona che la incarna che ai suoi cari.
Io ho elaborato il lutto di mio figlio con tante vicende, dolore, letture ect. che alla fine ho accettato e rispettato la sua scelta di anima...
Tra l'altro chi ci lascia, lascia anche tanti insegnamenti e ci fa crescere...
Un libro che mi ha molto rasserenata è stato "Accanto a Dio" di Neal Donald Walsh.
Ti abbraccio forte!
Un abbraccio forte Massimo a te ed i tuoi cari.
Buon Natale a tutti.
Che la pace sia con tutti voi.

Io, ahimè non ho la possibilità di poter festeggiare una pace mia, ed infatti non sto vivendo affatto un sincero pensiero genuino sul Natale, pur apprezzandone l'inestimabile valore intrinseco.
come mai robyale? in che senso?
sbagliato thread
Signori un augurio a voi. A chi non è più con noi, un pensiero faccio. Proprio in ottobre una cara amica di famiglia è venuta a mancare. Brindiamo anche a chi non "c'è", ma il loro ricordo è sempre nel cuore. Poi a loro farebbe piacere anche. Quindi Avanti tutta! ;-)
Auguri , Purtroppo con il passare degli anni i posti vuoti aumentano inesorabilmente e chi rimane è sempre più stanco e debole nell' affrontare le avversità della vita.

Dubito che ci sia redenzione ma solo il nulla prima e dopo di noi.

Shakespeare nel soliloquio sul senso della vita del Macbeth aveva centrato il punto
Quelle mancanze ... sono diventate le nostre guide a cui pensiamo silenziosamente quando torniamo ad essere anima e non corpo. Grazie Massimo per questo tuo pensiero che ci ha uniti nel ricordare chi ci è stato tanto vicino.
Caro Massimo
sei proprio una bella persona. Come sicuramente lo è quella che ti manca, ma ti è vicina. Buon Natale a tutti!
Grazie Massimo. Splendide parole e condivido al 100%. SIamo qui con i nostri bei corpicini per esperienziare in terra, una, cento, mille volte per una universale evoluzione dell'anima. Buon Natale
Le persone care che non ci sono più rivivono anche nelle generazioni successive (figli e nipoti soprattutto).
Vedere negli eredi alcuni dettagli di chi non c'è più è quasi magico ed è una delle poche cose che ci tiene in forza.
Un augurio a tutti per questi momenti difficili.
Grazie Massimo!
Credevo, che quando si parla con il Cuore (senza nessun interesse personale) la persona che riceve lo sente.
Ma mi sono reso conto che, anche quando si "scrive" con il Cuore funziona uguale! :-)
Amore porta sempre e solo Amore!
Buone Feste a tutti!
Se a qualcuno può interessare (non lo faccio per pubblicità) vada pure a questo link l'ho fatto semplicemente per trasmettere Amore. Tutto qui!
by Olindo
www.youtube.com/watch?v=EabH7AifWa8
... grazie Olindo, grazie Massimo, grazie a tutti gli innamorati di LC...
... volevo solo aggiungere una piccola riflessione sui posti vuoti, di persone mancanti... ma Peterpan dov'è?

L'unico posto vuoto che potrebbe essere riempito ancora... anche tu ci manchi...
(con toccata apotropaica) :-D ;-) ...
...Yu..hu..c'è nessuuuuuno?...



...è ovvio che a trattare di tanatologia poi finisce che è un mortuorio...
Qualcuno ha fatto un video da questo articolo:


Quote:

#72 redazione 26-12-2024 10:47:

Lo merita
Un applauso
... da cosa nasce cosa, sempre...
e un pensiero, si arricchisce con la compartecipazione dell'umana natura.
Nella fragilità delle nostre esistenze,
quel fuoco sacro che arde in ognuno di noi
talvolta tremola, finché un giorno
arriva un'appuntamento ineludibile.
Vuoti ancestrali che compaiono all'improvviso sotto i nostri piedi,
nell'incerto cammino della vita.
Quel grande vuoto,
quel baratro di tristezza che ci circonda
è l'incontro con noi stessi,
con il senso della vita.
Quel grande vuoto
è la misura della nostra umanità.
Quel grande vuoto
è una voragine che ogni giorno della nostra esistenza
tentiamo di riempire di consapevolezza.
Ma il nostro cammino
non potrà mai divenire sicuro se non impareremo a volare...

P.s, ...oggi, mi è venuta così...
Buone feste

Quote:

La perfezione dell’evoluzione e il ruolo della morte

Immaginate per un momento un sistema in cui ogni elemento è progettato per adattarsi, migliorarsi e sopravvivere alle sfide del tempo. L'evoluzione è, in un certo senso, il meccanismo più vicino alla perfezione che possiamo osservare. Non perché sia privo di difetti, ma perché ogni sua imperfezione contribuisce al miglioramento continuo del sistema stesso. Ed è in questo contesto che la morte, spesso vista come una sconfitta o una fine, assume un ruolo straordinario e profondamente significativo.

La morte, in un sistema evolutivo, non è un errore. Al contrario, è una necessità intrinseca e perfettamente armonizzata con il ciclo della vita. Senza di essa, non ci sarebbe spazio per il nuovo, per il cambiamento, per l'innovazione genetica o culturale. La morte è il motore silenzioso che libera risorse, che spezza l’immobilità, che consente alle specie di adattarsi meglio al proprio ambiente.

Pensate agli alberi in una foresta. Quando uno cade, non lascia solo un vuoto; apre spazio alla luce, nutrendo il terreno con i propri resti e creando opportunità per nuovi alberi, nuove vite, nuovi equilibri. Lo stesso accade in ogni aspetto della vita: la morte rimuove ciò che non è più funzionale e permette al sistema di crescere, migliorare e prosperare.

Ma perché definire "perfetta" la morte? Perché non è un evento casuale o crudele, ma una conseguenza naturale di un sistema che cerca continuamente di migliorarsi. Ogni essere vivente porta con sé un pacchetto di informazioni – genetiche, esperienziali, culturali – che trasmette e arricchisce prima di lasciare spazio a ciò che viene dopo. In questo passaggio, la morte non è un fallimento, ma un contributo fondamentale alla bellezza dell'evoluzione.

In un sistema davvero perfetto, ogni elemento deve servire uno scopo. La vita e la morte sono parti complementari di un unico processo. La vita crea, esplora, tenta nuove strade; la morte rifinisce, seleziona, prepara il terreno per il futuro.

Quindi, anziché temerla o combatterla, possiamo provare a vederla per ciò che è: una compagna necessaria della vita, il respiro invisibile che dà ritmo all'universo. Perché la vera perfezione dell’evoluzione non sta nell’evitare la morte, ma nel darle un senso, una funzione e una bellezza intrinseca.

.
Grazie Anna, ( apprendo il nome dal post Peonia ) per quello che ha fatto Massimo in tutti questi anni,
perché, come ha detto lui stesso, tutto quello che ha fatto, lo ha fatto con il Tuo sostegno... con il Tuo appoggio, Lo ha fatto con Te.

Grazie.

edit
Massimo, grazie per queste parole. E buon anno.

Quote:

Di solito ad andarsene sono i più anziani, quando la natura segue il proprio corso. Ma spesso capita che, per malattie o incidenti, se ne vada anche chi non aveva ancora compiuto il ciclo naturale della sua vita.

Questo non si può affermare con sicurezza. In una visione più spirituale intendo. Il tuo è uno sfogo amaro, condivisibile per certi versi, ma solo se non si esce dalle apparenze. Non che sia facile farlo, tutt'altro. E' possibile solo allargando il pensiero in conformità di uno spirito che, in simbiosi, ci accompagna nella vita, e questo con lo scopo di un contatto fisico con la terra e tutto ciò che concerne la Natura, necessario (allo Spirito) per recepire e "filtrare" le esperienze terrene, altrimenti a lui avulse per "consistenza vibrazionale", diciamo così, "più leggera".

Va da sé che LE CARATTERISTICHE, il "tipo", la necessità, l'accumulo di esperienze di una persona variano, così come gli anni di vita, e possono bastare allo Spirito anche pochi anni, anche solo pochi momenti di vita del soma. Hai accennato al Karma. In un'altra successiva vita, in un altro corpo, con altri strumenti fisici e parafisici (corpo, cervello e psiche) saranno (questi nuovi "strumenti") diversi ma utili e necessari allo Spirito per soddisfare (fare tangibilmente proprie altre esperienze umane) il suo bisogno di conoscenza materiale, e questo non è mai uguale: può variare, come detto, da pochi istanti ad oltre un secolo di vita.

Forza e coraggio Max
Mi associo a questi pensieri cara redazione ed anche io credo che terminata l’esperienza con questo contenitore le nostre anime torneranno nella loro sede naturale dove molte di esse non avendo raggiunto o appreso appieno la coscienza integrata , mente spirito e anima, , saranno chiamate ad altre prove in questo mondo duale .

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#78 Volano49

... quanto hai scritto si avvicina a ciò che che è il mio pensiero:
si muore solo quando lo decidiamo noi, e la decisione non è razionale, nè logica ma nemmeno inconscia, è di tipo spirituale e come tale esula dal ragionamento logico e dalla "volontà" umana e terrena. Esula pertanto anche dal fattore tempo e dai nostri progetti di vita. Decidiamo noi quando è il momento del "passaggio" e questo momento è totalmente slegato dalle dinamiche della vita organica. È una decisione ad un livello superiore, nascosto a chi vive come bruto, la dinamica spirituale sovrasta la volontà mentale, potremmo non essere mentalmente pronti ma spiritualmente si, potremmo umanamente pensare che è troppo presto, o potremmo invocare la dipartita per smettere di soffrire, ma la decisione è solo spirituale. Quando per il nostro spirito è il momento, si va... né prima, né dopo. Ma è il nostro "Noi" spirituale a deciderlo.
Questo, se vogliamo, spiegherebbe dalle sopravvivenze "miracolose", alle morti precoci prima di aver compiuto il ciclo naturale della vita.
Poi, per me, esiste qualcosa di simile al Karma, sempre legato allo stato spirituale, che incide sugli avvenimenti della storia personale di ognuno di noi ma conseguente alla relazione da ciò che è altro da noi...
peonia #60 | 25-12-2024 15:14;

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come mai robyale? in che senso?

Per me il discorso potrebbe essere un po' complicato da spiegare. Oltreché mi farebbe pure sentire a disagio.

Se magari il Natale stesse mantenendo la sua aura magica, purtroppo una cosa persa nel percorso da lungo tempo , magari me ne starei più rilassato perché almeno c'è un attimo di maggiore comprensibilità collettiva, ma neanche quello.

Da tantissimo tempo sento una forte complicanza a sentirmi rilassato, e se devo essere sincero sembra una utopia per me.

Immagino poi che numerosi di voi come te Peonia prima del 2020, pur con tutti quei problemi di percepibile gravità, stavate con i vostri modi rilassati e tranquilli perché non avevate ancora compreso bene o neanche conosciuto questi ultimi svolgimenti sociali molto drammatici creatisi.

Ebbene io queste risvolti già li conoscevo percependoli, o forse li conoscevo solo molto più profondamente, ma a causa della discrepanza sociale di diversità così marcata con chi avevo vicino, mi faceva sentire come se io fossi una sorta di alieno.

Ci ho convissuto molto con queste idee, e non dovrei sentirmi rallegrato dal fatto che ora una platea incommensurabile conosce da diverso tempo una forma simile.

Il fatto è che psicologicamente non potrei essere minimamente recuperabile per gli attuali standard di esigenza per la propria serenità.
Hai ragione Massimo, a suo tempo ci passai anch'io e non sappiamo se le esperienze della vita ci metteranno ancora in quelle circostanze, noi o altri, quindi bisogna agire con saggezza.

E' un'esperienza personale, ciascuno reagisce a suo modo: secondo esperienze, cultura, letture, informazioni varie, condizionamenti o un profondo ascolto di sé stessi.

Si rimargina col tempo forse, o più facilmente con una riflessione e successiva consapevolezza.

Anche io ho certezza che questo non sia l'unico piano di "esistenza".
“Al momento della morte, non avviene una morte “reale”, perché la nostra natura innata è al di là del tempo. Nel Bardo le fiamme non possono bruciarci, le armi non possono ferirci, tutto è illusorio e privo di sostanza: tutto è vacuità. Le esperienze che appariranno al momento della morte sono inconcepibili. La cosa più importante è ricordare di non essere tristi o depressi, non ve ne sarebbe motivo. Bisogna mantenere piuttosto l’atteggiamento di un viaggiatore che ritorna a casa. Tutti, più o meno, siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l’ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina.” Franco Battiato
www.youtube.com/watch?v=xvzkR5j5pBw
AUGURI PER LA NUOVA TAPPA A TUTTI!
Bellissimo pezzo di Massimo, in effetti, ho perso mio padre il 23 dicembre di tanti anni fa e mi sembrava strano vedere la gente che si accalcava nei negozi per acquistare i regali, che correva apparentemente gioiosa mentre io mi disperavo dentro di me di fronte a quella che per me e solo per me e i miei cari era una tragedia. Ma è la vita. Anche io penso che quel posto vacante che, nonostante da allora siano passati più di 20 anni, torna puntuale tutti gli anni a Natale, resta solo vacante ma denso di ricordi e di un amore che resta immutato negli anni e, proprio come dice Massimo, quell'anima che vaga in un posto dell'universo o in quel Paradiso che tutti immaginiamo si ricongiungerà a noi, quando faremo il grande saltò verso l'aldilà, a nostra volta.
La vigilia di Natale del 2012 ho perso il mio migliore amico, un ragazzo emofilico di nome Pietro che all'epoca aveva 38 anni, compagno d'infanzia fin dalle scuole medie. Abbiamo riso insieme sulle profezie Maya solo un paio di giorni.
In questo 2024 è mancata mia suocera ad ottobre, improvvisamente, una suocera fuori dall'immaginario collettivo, una donna serena e sempre cordiale, fumatrice incallita, la stessa età di mia madre, quest'ultima ancora viva.
Vedova da poco più di un mese, però, poiché il 29 novembre è morto mia padre, dopo un trimestre allettato a causa di una amiloidosi cardiaca. Un uomo sempre vitale, di quegli stampini che non fanno più. Lui classe 1938.
La tavolata delle feste di fine anno è ahimè tristemente vuota, senza di loro, le sedie vuote aumentano.
Sono ateo anche io e quindi le speranze scarseggiano...
Spero di essere anche ignorante: quando toccherà a me mi auguro che qualcuno mi venga a dire: "Cretino! Hai visto che siam tutti qua!"