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Nuova Cronologia
le cifre romane IV oppure IX...
a cosa servivano?
che numero rappresentavano?
era come scrivere III oppure VIII ?
e con il metodo base 8 si avrebbe:
I = 1
V = 4
X = 8
L = 40
C = 80
D = 400
M = 800
giusto?
A parte la grafia delle cifre, le parole latine "centum" e "mille" quanto valevano, prima della riforma ipotizzata? 80 e 800?
Anche, le parole che "contano" sono estranee alle cifre, ma bisognerebbe capire perché le parole sono in ordine dieci mentre le cifre in ordine otto.
Cioè: le parole (in tutte le lingue indoeuropee) seguono un ordine a base dieci (ventUNO, ventiDUE, ventiTRE... ventiNOVE) e se da da un certo momento in poi fosse cambiata la base di numerazione inserendo le cifre "otto" e "nove" ("otto" in base otto è "dieci") la parola "venti" prima significava 16 e da quel momento in poi 20, invalidando di fatto non solo le date, ma ogni informazione numerica.
Quindi, a titolo di esempio, potresti tradurre la seguente frase?
censa civium capita centum quattuor milia septingenta quattuordecim dicuntur praeter orbos orbasque
che ufficilamente è "si dice che furono censiti 104714 cittadini, esclusi orfani e vedove"
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anche secondo me in base otto non hanno senso, sarebbero comparse solo dopo la conversione in base 10zeppelin ha scritto:
Ma quindi...
le cifre romane IV oppure IX...
a cosa servivano?
che numero rappresentavano?
era come scrivere III oppure VIII ?
L = 32, C = 64 D = 256, M = 512e con il metodo base 8 si avrebbe:
I = 1
V = 4
X = 8
L = 40
C = 80
D = 400
M = 800
giusto?
A giudicare dal numero di soldati di una centuria, sì, ma in realtà il cento ottale è 64, per cui immagino che le informazioni sull'esercito romano provengano da un'epoca in cui il ricordo del sistema ottale era già svanito e che gli storici dell'epoca abbiano frainteso i documenti.A parte la grafia delle cifre, le parole latine "centum" e "mille" quanto valevano, prima della riforma ipotizzata? 80 e 800?
Vale lo stesso per l'ipotetica conversione di 192 in 240, di cui parlavo prima: 192 è 64x3. Qualcuno deve aver letto questo valore in un'epoca in cui si serbava il ricordo del vecchio metodo ma non si era più abituati ad usarlo, per cui CCC venne interpretato come 80x3.
Vero. E' ovvio che i termini per i numeri dopo l'undici dovrebbero essere stati coniati dopo la conversione.Anche, le parole che "contano" sono estranee alle cifre, ma bisognerebbe capire perché le parole sono in ordine dieci mentre le cifre in ordine otto.
Cioè: le parole (in tutte le lingue indoeuropee) seguono un ordine a base dieci (ventUNO, ventiDUE, ventiTRE... ventiNOVE) e se da da un certo momento in poi fosse cambiata la base di numerazione inserendo le cifre "otto" e "nove" ("otto" in base otto è "dieci") la parola "venti" prima significava 16 e da quel momento in poi 20, invalidando di fatto non solo le date, ma ogni informazione numerica
Fino alla lettura di quell'articolo pensavo che l'etimologia più probabile per il termine "dieci" fosse una parola per indicare le dita. Ma non credo che i nostri avi non contassero il pollice come dito e che la parola dieci potesse riferirsi al numero 8. Ho pensato che potrebbe aver voluto dire "due dopo otto", perché DIS è il prefisso greco per "due". Ma è ovvio che i termini undici, dodici, tredici eccetera derivino dal termine "dieci".
Quindi dovremmo riuscire a trovare delle tracce di vecchi nomi di numeri.
Questa frase è sicuramente stata scritta dopo la conversione al sistema decimale.Quindi, a titolo di esempio, potresti tradurre la seguente frase?
censa civium capita centum quattuor milia septingenta quattuordecim dicuntur praeter orbos orbasque
che ufficilamente è "si dice che furono censiti 104714 cittadini, esclusi orfani e vedove"
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Un autore conosciuto da Fomenko ha scritto The lost Millennnium ipotizzando un millennio perduto -se ho ben capito inventato- cosicchè l'opera si allinei con la storia "più corta" di Fomenko.
Ma potrebbe anche darsi che quel millennio sia realmente esistito in altra forma , anzi, come alter Christi, cioè una società e una cultura che avevano eletto il Cristo a paradigma e questo ha uniformato anche il sistema di calcolo che infatti voi dite poter essere stato su base 8.
Carlo Magno si fece incoronare la notte dell'800 perché 800 è la ghematria di colomba in greco e la colomba è simbolo dello Spirito Santo. Ma non solo: la ghematria greca di Gesù, quella che anche Ireneo di Lione considera,, , è 888 e dunque quella notte dell'800 introdusse in un millennio che si credette sabbatico, mentre oggi lo si ritiene perduto, ma alla sua base rimane l'800 di colomba e l'888 di Gesù, cosicchè potrebbe darsi che quel sistema a base 8 ne sia un aspetto
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... oppure erano lo stesso che VI e XI.zeppelin ha scritto:
Ma quindi...
le cifre romane IV oppure IX...
a cosa servivano?
che numero rappresentavano?
era come scrivere III oppure VIII ?
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Andronico I avrebbe cominciato a regnare nel 1182 e sarebbe stato l'originale di Cristo. Secondo Fomenko, un primo errore di cento anni trasferì la sua biografia nel XI secolo, per cui l'evento astronomico descritto nel Vangelo sarebbe stato erroneamente datato al 1054 (la supernova SS1054).
Ma quanto è un errore di cento anni nel sistema ottale? E' di 64 anni. 1182-64 = 1118, anno di nascita di Andronico Comneno.
Il 1118 è anche l'anno dell'inizio del pontificato di Gelasio II.
"Poco dopo l'elezione i filo-imperiali [...] presero Gelasio [...] lo percossero a sangue e lo fecero prigioniero, mentre il resto della soldataglia continuava a infierire contro i cardinali ivi presenti [...] Cencio Frangipane lo fece rinchiudere in catene dentro una sua torre, da dove il Pontefice venne subito liberato grazie ad una sollevazione popolare dei Romani. Papa Gelasio, uomo mite, perdonò il suo carceriere e a Roma si festeggiò l'avvenimento [...] il 2 settembre 1118 il pontefice decise di partire via mare per la Francia".
Papa Gelasio consacrò la cattedrale di Pisa e la leggenda narra che l'anfora posta su una colonnina a destra nell'abside sia quella usata nelle nozze di Cana, in cui Gesù mutò l'acqua in vino.
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Perché otto è il doppio di quattro e ci sono almeno due ragioni per cui è più comodo il quattro.gio65 ha scritto: Se permettete, ho seguito un po' la discussione perché esula dai miei interessi che non sono matematici. Tuttavia non ho scorto un contesto che giustifichi una "base 8" di calcolo, insomma il perché la si è preferita
1) Il quattro viene riconosciuto immediatamente dal nostro cervello, mentre da cinque in poi il cervello deve contare:
"Sul piano fisiologico sembrerebbe che la capacità di percepire visivamente, senza dover contare, il numero di elementi si fermi a quattro. È significativo al riguardo che in taluni linguaggi vi sia la declinazione delle forme al singolare, duale, triale, quattriale e plurale; anche in latino solo i primi quattro numeri (unus, duo, tres, quatuor) sono declinabili. Alcuni esperimenti effettuati sulle cornacchie indicano la capacità di distinguere fino a quattro elementi di un insieme" it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_matematica
2) E' più facile dividere una figura in 4 o in 5?
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Nomit ha scritto: Perché otto è il doppio di quattro e ci sono almeno due ragioni per cui è più comodo il quattro.
1) Il quattro viene riconosciuto immediatamente dal nostro cervello, mentre da cinque in poi il cervello deve contare:
"Sul piano fisiologico sembrerebbe che la capacità di percepire visivamente, senza dover contare, il numero di elementi si fermi a quattro. È significativo al riguardo che in taluni linguaggi vi sia la declinazione delle forme al singolare, duale, triale, quattriale e plurale; anche in latino solo i primi quattro numeri (unus, duo, tres, quatuor) sono declinabili. Alcuni esperimenti effettuati sulle cornacchie indicano la capacità di distinguere fino a quattro elementi di un insieme" it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_matematica
2) E' più facile dividere una figura in 4 o in 5?
Non solo.
8 è 2 elevato a 3.
... e 2 è la base del sistema numerico più semplice esistente: quello binario
ON/OFF, Acceso/spento, 1/0, positivo/negativo, vuoto/pieno.
Tutti i nostri PC, dalla loro prima primitiva realizzazione, ragionano con il sistema binario che si basa fondamentalmente su addizioni.
Passare una informazione tradotta nel sistema binario (una sequenza di "uno" e "zeri") è molto più semplice (sebbene complessa) che trasmetterla con un sistema numerico in qualsiasi altra base.
Pertanto qualunque numero su base 2 è più facilmente condivisibile rispetto ad altri numeri.
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(Eventualmente aprirò, con il consenso di Massimo un thread apposito).
Qualcuno mi saprebbe spiegare l'origine e l'utilità dei numeri romani?
Mi sembra alquanto difficile pensare che i Romani, che hanno realizzato opere ingegneristiche incredibili in mezzo mondo, si siano basati su un sistema numerico così incasinato.
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Fomenko ha ipotizzato che siano stati ideati dai taglialegna per numerare le confezioni di legname con pochi colpi di ascia (adesso non è più off-topic!).charliemike ha scritto: Piuttosto vorrei fare una domanda che forse è Off Topic.
(Eventualmente aprirò, con il consenso di Massimo un thread apposito).
Qualcuno mi saprebbe spiegare l'origine e l'utilità dei numeri romani?
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Nomit ha scritto:
Fomenko ha ipotizzato che siano stati ideati dai taglialegna per numerare le confezioni di legname con pochi colpi di ascia (adesso non è più off-topic!).charliemike ha scritto: Piuttosto vorrei fare una domanda che forse è Off Topic.
(Eventualmente aprirò, con il consenso di Massimo un thread apposito).
Qualcuno mi saprebbe spiegare l'origine e l'utilità dei numeri romani?
Grazie. Per numerare dei tronchi con l'ascia può avere la sua convenienza, anche se quando arrivi alle migliaia diventa un macello.
Ma per fare i conti è un casino. Eppure non credo che i Romani costruissero "a occhio".
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si, il sistema di rappresentare i numeri è decisamente poco funzionale, ma in effetti non venivano utilizzati per i calcoli che erano invece fatti con l'abaco.
Comunque l'argomento è interessante e una prima risposta può venire dal papiro di Rhind [ it.wikipedia.org/wiki/Papiro_di_Rhind ], nel quale è presentato il metodo egizio per effettuare i calcoli che i romani devono aver forza conosciuto.
P.S.
Nel libro di Schwaller de Lubicz "Il Tempio dell'Uomo" c'è tutta una lunga sezione dedicata alla matematica egizia.
Il libro lo puoi consultare qui:
www.esonet.org/il-tempio-dell-uomo-vol-1/
e il capitolo in questione incomincia da pagina 131
Buona fortuna!!!
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In realtà la teoria di Stepanenko può essere collegata alla tua ipotesi sul Natale del 10 agosto. Io non so come sei arrivato a questa conclusione, ma ci sono degli indizi che mi fanno pensare che potresti avere ragione. La spiegazione di come sia potuto succedere il trasferimento da agosto a dicembre potrebbe avere a che fare con l'abbandono del sistema ottale.Non mi sbagliavo: esula dai miei interessi
I romani dividevano l'anno in otto stagioni. Non è facile trovare questa informazione, ma il sistema romano viene illustrato bene in un testo del diciottesimo secolo "Completa raccolta di opuscoli, osservazioni, e notizie diverse contenute nei giornali astro-metereologici" di Giuseppe Toaldo, a pagina 189 books.google.it/books?id=jOM4AAAAMAAJ&pr...age&q=plinio&f=false
Stepanenko fa notare che i mesi il cui nome non contiene un numero (diversamente da settembre, ottobre, novembre, dicembre) sono proprio 8. Per cui i nomi dei mesi da gennaio ad agosto potrebbero aver indicato in origine le stagioni romane. Ma in questo caso ad agosto seguirebbe di nuovo gennaio e di conseguenza anche il periodo immediatamente precedente gennaio, cioè il periodo natalizio, cadrebbe in agosto.
Questa potrebbe essere la spiegazione anche per i proverbi "primo d'agosto, capo d'inverno" e "per san donato l'inverno è nato".
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romani dividevano l'anno in otto stagioni. Non è facile trovare questa informazione
Ma in che senso non è facile?
it.m.wikipedia.org/wiki/Calendario_bizan...chiamati%20indizioni .
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Vedo che ti piacciono i proverbi, mentre a me piace inventarli, per cui sappi che "Il pesciolino/a sciocco/a finisce sempre in acqua dolce". Riflettici, vedrai che non è dolce, pardon, sciocco
Ps: dopo lunga riflessione, fammi sapere, se del caso
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Da “History: Fiction or Science?” riassunto di pagg 492-494
archive.org/stream/AnatolyFomenkoBooks/H...4#page/n513/mode/2up
“Una storica dimostrazione esemplare della genealogia dei Russi come la prima nazione dopo il diluvio”, libro scritto da Johannes Heinrich Driemel (o Driimel) pubblicato a Norimberga nel 1744.
Il contenuto può essere riassunto così: La storia del mondo incomincia con il Regno Assiro, che Driemel identifica anche con il Regno degli Sciti o Cosacchi o Gog e Magog o il Regno Russo. Il Biblico Nimrod era di discendenza Scita o Russa. Nel XIII secolo i Russi, conosciuti come Tartari all’Ovest, invasero l’Europa Occidentale.
“La parte a Nord di questa terra [Kurdistan], che comprende la maggior parte dell’Assiria, è chiamata Adiabene. . . È menzionata da Strabone nel nono libro della sua “Geografia” dove dice che gli abitanti di questa terra sono chiamati Sacopodi o Sac… Tolomeo nelle sue “Tavole Asiatiche” cita la Scizia Saca come il posto dove Noè si era fermato... Gaio Giulio Solino nel Libro XLIX scrive che i Persiani erano inizialmente conosciuti come Korsaks, nome che si traduce come “Cordian Sacs” ([261], pagg. 26-27).
“Il nome Scita si traduce come ‘cacciatore’... la parola ‘cacciatore’ si traduce con ‘gigante’ nella Bibbia Greca; altre nazioni usano la parola ‘Scita’… Perciò le parole “Cacciatore”, “Curdo”, “Gigante” e “Scita” sono sinonimi… la Bibbia si riferisce ai ‘Cacciatori’ come a una nazione” ([261], pag. 30). Driemel sostiene che il Re Biblico Nimrod, il fondatore del primo regno sulla faccia della terra dopo il diluvio, era uno Scita. Questa ultima parola è erroneamente tradotta come “cacciatore” nella versione moderna della Bibbia. Driemel più avanti identifica gli Sciti come Russi.
“I nomi di Gog and Magog sono originariamente Sciti anch’essi” ([261], pag. 33). Il commento di Driemel sul passaggio di Ezechiele che cita Gog and Magog è il seguente: “I 70 Traduttori traducono come segue: ‘Rivolgi la tua faccia verso Gog, Principe di Rosh, Meshech e Thubal’… Poiché Magog si traduce come ‘Rosh’, che è il nome di una nazione che i traduttori conoscevano, essi [Gog and Magog - Aut.] erano Sciti poiché le nazioni di Magog, Meshech, Thubal, Homer e Farhaman erano Scite – le prime nazioni del Nord (Mosé, Libro I, Capitolo X 2.3), la maggior parte delle quali erano conosciuti come Sciti nell epoca di cui ci parla questa profezia… Giuseppe Flavio, storico Giudeo, stabilisce esplicitamente che Gog e Magog siano Sciti (Libro VII, Capitolo 1)... Stromberg, vissuto presso i discendenti degli Sciti, una fonte molto affidabile, scrive in ‘Descrizione di Europa e Asia’ (pag. 42), che gli Sciti si riferiscono a sé stessi come Goug e Gioug, e che l’affisso Ma sta per Oriente; e così, Gog e Gioug sono la stessa cosa e Magog è il nome degli Sciti Orientali” ([261], pagg. 34-36).
Dopo questo Driemel sostiene che gli Sciti possono essere identificati con i Persiani, citando una voce da un’enciclopedia medievale: “Proprio dopo la voce “Magic” leggiamo che i Persiani sono conosciuti come Magog e Nagouzei [un riferimento a Nogaisk? - Aut.] dai loro vicini… L’Assiria Superiore è la terra di origine degli Sciti. La Persia si trova a Est... Comunque nessun’altra nazione rappresenta gli Sciti dell’Est meglio dei Persiani… Ci si riferisce a Hodollogomor, Re di Elim o Persia (Genesi, Capitolo XIV) come al Re degli Sciti (vedi i suoi commenti alla Genesi, Capitolo X) - perciò, Gog, Magog e Giug sono tutti nomi degli Sciti” ([261], pagg. 37-38).
Continuiamo con le citazioni di Driemel: “Gli avi dei Tedeschi erano conosciuti come Sciti (Plinio, ‘Storia Naturale’, Libro IV, Capitolo 25), i Geti, gli Alemanni Celtici, i Franchi e i Tedeschi... ‘Jafet’ è tradotto come ‘gigante’, che è anche la parola utilizzata nella Cronaca Sarmaziana, laddove la Cronaca di Alessandria dice che ‘Sciti’... Le Genti Germaniche (Gudlingian, Libro 1) e traduce il termine Greco ‘gigante’ in Tedesco come ‘Riesen’ ... la Scrittura Sacra si riferisce a genti di altezza, forza e coraggio eccezionali come i Nephaim, Emim e Enakkim…. Le cronache Norvegesi e Danesi riferiscono che i Risi sono una nazione Baltica che firmò un trattato di pace con i Normanni” ([261], pagg. 39 and 42).
Driemel quindi ci dice direttamente che “i Risi sono i Russi” ( [261 ], pag. 43). “Il nome Russia in Latino laddove i Greci usano la parola ‘Ross’ (che sono indicati dagli autori Greci come una Nazione Scita; nel X-XIII secolo, Kedren scrisse quanto segue nella sua ‘Breve Storia’ (pag. 453): ‘I Ross sono una tribù Scita tribe che occupa la parte Nord della Tauride). Chiamano sé stessi Reis (Russi)’... nome come ‘ Riesen ’” ( [261 ] , pagg. 42-43).
“E perciò mi chiedo – qual’è l’origine del Monte Reisen, da dove arrivò il nome fino alle colline tra la Boemia e la Slesia? L’unica ragione possibile credo sia che i Tartari, conosciuti anche come Rises e Russi purtroppo abbiano invaso la Slesia come una forza ostile nel XIII secolo” ([261], pag. 45).
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Fermarsi ogni volta a scrutare i particolari di un'opera non è buona cosa, ma stavolta lo potrebbe essere perché Fomenko ha fatto un caposaldo della sua ricerca l'analisi delle opere d'arte alla ricerca di contraddizioni e, appunto, anacronismi.
In questo caso, poi, l'anacronismo è evidente perché a fronte di una datazione dell'opera ferma, secondo wiki, al 1688, compare nella stampa un 986 che potrebbe essere o la datazione dell'opera stessa, oppure un rifermento cronologico che al momento magari sfugge, ma che tradisce ugualmente un'altra epoca rispetto a quella conosciuta.
Tutto questo non sarebbe di per sé importante, ma di mezzo stavolta ne va un fatto epocale: la cristianizzazione delle Americhe e della Groenlandia ad opera, sempre secondo wiki, del figlio di Erik, tanto che forse quel qui pro quo riguardo alla datazione potrebbe far luce sulla vera storia dell'evangelizzazione del Nuovo Mondo.
Personalmente non so tirare le fila del discorso, ma magari qualcuno più bravo e informato di me saprà valutare l'importanza del caso
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Il riferimento al 986 è probabilmente dovuto alla data del suo ritorno in Groenlandia. Ho verificato anche su altre fonti e sembra confermato.
Puoi dare un'occhiata qui
www.ancient.eu/article/1208/viking-age-greenland/He went back to Iceland in 985 or 986 CE, hustling up people for a second expedition to Greenland.
Personalmente, non ho mai creduto fino in fondo alla motivazione per cui il nome di Terraverde avesse solo il fine di attirare altri coloni, per il semplice fatto che se, una volta arrivati lì, avessero trovato una landa ghiacciata e desolata, lo avrebbero fatto a pezzi per un tale e rischioso viaggio, oltre che per l'inganno.
da.wikipedia.org/wiki/Erik_den_RødeNel 986 salpò con 25 navi, 700 persone e articoli per la casa in Groenlandia. Sono arrivate solo 14 navi.
Grazie al tuo spunto, casualmente ho avuto conferme ai miei sospetti.
E' vero che molto probabilmente, come riferisce la stessa pagina di Wikipedia norvegese.
la parte occidentale della Groenlandia era effettivamente gelata, ed inaccessibile per delle navi di legno, ma in quel periodo hanno avuto la fortuna di non essere ancora entrati nella mini era glaciale, e quindi effettivamente le zone di verde potevano essere abbastanza estese in certe zone da poter credere, non essedoci resoconti dettagliati di altri esploratori, che si potesse estendere indefinitamente nell'entroterra o anche molto più a nord.La Groenlandia orientale era impossibile sbarcare su una nave di legno a causa del gelato, ed Erik viaggiò a sud e sbarcò nei fiordi senza ghiaccio della Groenlandia meridionale. La terra lungo i fiordi era verde e rigogliosa con buone opportunità di pascolo a differenza dell'Islanda nord-orientale da dove proveniva. Ecco perché ha chiamato il paese Groenlandia .
Dicevo, le conferme ai miei sospetti le hanno trovate gli archeologi, che hanno scoperto resti e tracce di coltivazione di cereali nella Groenlandia di mille anni fa
tinyurl.com/y65z8moz
Per cui il clima in quelle zone meridionali era quasi sicuramente più mite di adesso, tanto da poterci coltivare qualcosa che richiedesse tempi di maturazione più lunghi ma che rientrassero tra un periodo freddo e l'altro, e quindi di conseguenza effettivamente le zone in questione potevano essere chiamate Terraverde anche per chi arrivava a colonizzare, senza che questo fosse necessariamente un forzare troppo le cose rispetto alla realtà, cioè la gran parte gelata del resto della Groenlandia.
Qualche info in più sui "soprannomi" norreni
irishhistoryfiles.wordpress.com/2015/10/
Non saprei però dire se queste condizioni climatiche abbiano favorito ulteriori penetrazioni nel continente Americano, ma dopo aver visto tutta la serie "America sepolta" su Focus, direi che è probabile, alla luce delle prove ed indizi trovati.
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Infatti, a fronte della lettera che Temistocle scrisse ad Artaserse nel 471 a.C., nella didascalia di un'antologia di liceo, si leggeva che "evidentemente" Temistocle non sapeva a chi stava scrivendo, perché Artaserse regna dal 465 a.C.
Il problema è, però, che noi lo facciamo regnare dal 465 a.C., ma quella lettera è datata 471 a.C., per cui sostenere che Temistocle non sapesse di preciso a chi stesse scrivendo, oltre che ridicolo, è pure in rotta con Plutarco che nelle Vite parallele lo giudica un genio dell'antichità, per cui un indirizzo di posta, trattandosi di un re, lo conosceva di sicuro nel 471 a.C
Sapessi quante cose vano al loro posto con quel 471 a.C. che regge l'intero asse cronologico della costruzione del secondo tempio di Gerusalemme! Per questo temevo un'altra didascalia illuminata.
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A questo proposito, Italo, c'è una razza di cani che ho avuto la fortuna di possedere che potrebbe -e dico potrebbe- contribuire alla riflessione: i Riesenschnauzer.Italo ha scritto: Ho trovato questo link everything.explained.today/Hereford_Mappa_Mundi/ , sembrerebbe un buon punto d'appoggio riguardo alla carta di Hereford.
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Da “History: Fiction or Science?” riassunto di pagg 492-494
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“.
Driemel quindi ci dice direttamente che “i Risi sono i Russi” ( [261 ], pag. 43). “Il nome Russia in Latino laddove i Greci usano la parola ‘Ross’ (che sono indicati dagli autori Greci come una Nazione Scita; nel X-XIII secolo, Kedren scrisse quanto segue nella sua ‘Breve Storia’ (pag. 453): ‘I Ross sono una tribù Scita tribe che occupa la parte Nord della Tauride). Chiamano sé stessi Reis (Russi)’... nome come ‘ Riesen ’” ( [261 ] , pagg. 42-43).
“E perciò mi chiedo – qual’è l’origine del Monte Reisen, da dove arrivò il nome fino alle colline tra la Boemia e la Slesia? L’unica ragione possibile credo sia che i Tartari, conosciuti anche come Rises e Russi purtroppo abbiano invaso la Slesia come una forza ostile nel XIII secolo” ([261], pag. 45).
Ragiona sul nome della razza Riesen schnau zer, che potrebbe non essere semplicemente "Schnauzer gigante", ma bensì "russo (riesen)"; "delle nevi (schnau, neve, schnee in tedesco"); zar (zer) cioè "zar russo delle nevi" cosa possibilissima alla luce di un cane in dotazione all'Armata russa in tutto e per tutto simile allo Schnauzer e che dorme a -40 all'aperto, cioè il Terrier russo, quando il Terrier è molto simile (forse proprio ad esso si ispira) allo standard dello Schnauzer come scrivono i cinofili.
Rifletti, forse sbaglio, ma è sempre stato un mio pallino quell'etimo.
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Ma bisogna vedere anche se davvero quella terra fosse l'odierna Groenlandia.
York è al centro della Gran Bretagna, un'isola dalla forma allungata. Sotto la Gran Bretagna c'è il territorio di Parigi. Se dall'isola di York ci spostiamo a sinistra, finiamo in un'isola più piccola (l'Irlanda). Sopra e a sinistra dell'Irlanda c'è un'altra isola (Islanda). Sopra e a sinistra dell'Islanda si trova un'isola triangolare (Groenlandia). Ad ovest della Groenlandia si trova l'America.
Adesso prendiamo una mappa del mediterraneo e giriamola mettendo l'Ovest in alto.
Sotto la Turchia si trova la Persia. A sinistra della Turchia c'è un'isola più piccola (Cipro). Sopra Cipro c'è un'altra isola (Creta). Sopra Creta si trova un'isola triangolare (Sicilia). Ad ovest della Sicilia si trovano le isole tirreniche (che hanno una forma simile a quella dell'America).
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nomit
Non posso argomentare oltre sul fatto che gli abiti siano o meno anacronistici o addirittura sul nome, davvero non ne so abbastanza né dell'una che dell'altra cosa, ho giusto portato qualcosa che a qualcun altro può servire per fare ulteriori valutazioni in base ad altre conoscenze.
Giusto per buttare lì un pensiero sull'immagine, l'affermazione in oggetto (di cui dovrei cercare altri riscontri oltre a quello che chissà chi ha scritto su Wiki, perché appunto non ne so) si basa su una rappresentazione artistica di un personaggio precedente di ben 700 anni. Quindi dovrei sapere se l'autore del disegno era ben documentato sui costumi dell'epoca, se avesse avuto accesso ad una qualche sorta di museo o di altri scritti a cui ispirarsi, o se abbia lavorato un po' di fantasia aggiungendo, togliendo o modificando qualcosa per dare comunque un'idea ai suoi contemporanei.
Per me lascia il tempo che trova, mentre che si potesse coltivare e sopravvivere lo trovo molto più significativo di una singola stampa di un singolo autore di cui, purtroppo per me, non so nulla.
Sulle date "certe" della storia ufficiale poi...io le ho sempre odiate, come ho sempre odiato un certo approccio monolitico alle fonti per cui poi una cosa un tempo data per certa ma evidentemente sbagliando (anche in buona fede), poi diventa un punto fisso, un vincolo che impedisce movimenti del pensiero se le cose non tornano quando invece basterebbe un minimo di logica.
Nomit, per il resto capisco cosa intendi, ho già affrontato le rotazioni delle mappe per altre storie, da Atlantide al viaggio di Ulisse e guerra di Troia, Divina commedia, i popoli del mare ed altro che non ricordo, ma a sensazione penso di poter essere sufficientemente sicuro che quelli erano popoli che conoscevano molto bene il nord europa conosciuto già allora, e sapevano bene come andare per mare, visto anche che si narra che il viaggio di Erik non fosse iniziato proprio alla cieca, ma su racconti di 100 anni prima.
Insomma, credo che abbia scoperto ex novo un po' come Colombo, non esattamente un salto completamente al buio.
Su origini e significati del nome sono totalmente ignorante, mi basta sapere che ci siano prove di un insediamento di quella etnia ed in quel periodo, poi, per me, potevano pure chiamarla Eriklandia, ma le isole britanniche dovevano conoscerle molto bene, e quando punti il sole e segui le stelle in navigazione, lo vedi che stai andando a sud, ed a sud, quando arrivi, trovi gente e non una terra senza anima viva.
Poi, come detto, non so se ci sono altri elementi per mettere in dubbio la storia, ma rune e simboli vari sul continente americano ce ne sono, quindi qualcuno fin lì è arrivato ed è pure penetrato molto nell'interno, più probabilmente partendo dalla vicina Groenlandia che dalla Scandinavia o l'Islanda.
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Non conoscevo questa razza di cavalli ma suppongo che in una discussione possa essere sbagliato dargli torto
proxy.duckduckgo.com/iu/?u=https%3A%2F%2...fault.jpg&f=1&nofb=1
Se non ha la faccia da Cosacco questo:
s1.1zoom.me/prev/477/476986.jpg
:laugh:
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26 . SUL BATTESIMO DELLA RUSSIA
Secondo la Povest Vremennyh Let il battesimo della Russia ebbe luogo sotto il Principe Vladimir nel 986-989 d.c. Ma vediamo come il battesimo in Russia fu descritto nella letteratura canonica ecclesiastica dei primi del XVII secolo.
Consideriamo la Grande Catechesi, pubblicata a Mosca sotto lo Zar Mikhail Fyodorovich Romanov e il Patriarca Filarete nel 1627. Secondo la Grande Catechesi la Russia fu battezzata quattro volte. La prima dall’apostolo Andrea, la seconda da Fozio, Patriarca di Zar-Grad “durante il regno del Grande Re Basilio di Macedonia e Ryurik, Gran Principe di Russia con Askold e Dir regnanti a Kiev”. La Grande Catechesi non indica nessuna data per altri battesimi – tutto ciò ai primi del XVII secolo!
In particolare, il quarto battesimo della Russia è quello famoso sotto il Principe Vladimir. La Grande Catechesi lo data al 6497, che è grossomodo il 989 d.c. Questo è ciò che leggiamo: “E così egli ordinò a tutto il popolo della Russia di battezzarsi con il Santo Patriarca nell’anno 6496 - Nikola Khrusovert, o Cicinius, o Sergiy, Arcivescovo di Novgorod, sotto Mikhail, il Metropolita di Kiev” ([86], foglio 29).
Noi “sappiamo” che la Russia era stata pagana prima del battesimo e che non esisteva alcuna gerarchia ecclesiastica prima prima che il Principe Vladimir convocasse i primi membri del clero Cristiano dall’estero. E tuttavia la Catechesi del XVII secolo sostiene che il battesimo sia avvenuto nell’epoca di Sergiy, Arcivescovo di Novgorod, e Mikhail, Metropolita di Kiev, il che significa che due gerarchie ecclesiastiche almeno esistevano - a Novgorod e a Kiev. Comunque, come ci si può aspettare, la versione della storia Scaligeriana e Romanoviana non sa nulla di alcun arcivescovo a Novgorod o metropoliti di Kiev sotto Vladimir.
Il battesimo si suppone sia stato realizzato o da Nikola Khrusovert, o Cicinius, o Sergiy. Se questi hanno tutti preso parte al battesimo di un paese pagano perché l’ “o”? “e” sarebbe stato più appropriato. Se non hanno preso parte al battesimo perché menzionarli? Se invece il battesimo della Russia deve essere visto come una scelta confessionale ogni cosa comincia a sembrare normale – differenti patriarchi avrebbero rappresentato differenti rami e l’indicazione di una scelta confessionale avrebbe anche contenuto i nomi dei suoi più importanti patriarchi. Avrebbero potuto essere diversi; l’uso dell’ “o” diventa giustificato se assumiamo che tutti loro fossero accettati generalmente – ognuno di loro avrebbe potuto soprintendere la “scelta confessionale” con lo stesso risultato. Perciò la congiunzione “o” è usata dal Grande Catechismo per suggerire l’atmosfera di uno scisma ecclesiastico.
È interessante cercare di capire l’identità di Nikola Khrusovert, Cicinius e Sergiy, Arcivescovo di Novgorod, la cui fede era stata scelta per il battesimo della Russia. Nessun arcivescovo con questo nome esiste da nessuna parte nell’epoca del X secolo, che è l’epoca in cui i libri di testo Milleriani e Romanoviani lo mettono. Infatti – che gerarchia Ortodossa poteva esserci nella Novgorod pagana “prima del battesimo”?
Comunque, guardiamo al XV secolo e cerchiamo i caratteri di cui sopra là. Li troviamo; e sono piuttosto famosi.
Nikola Khrusovert è meglio conosciuto come il famoso Nicolaus Chryppfs Cusano, vissuto nel 1401-1464. È conosciuto come il “più grande umanista Tedesco… teologo, matematico e figura pubblica, ecclesiastica e secolare”. Il soprannome di Cusano si presume derivi dal villaggio di Cusa dove era nato ma ci sembra strano che sia stato chiamato col nome di un villaggio di cui nessuno ha mai sentito parlare. Crediamo che il suo nome si debba tradurre come “nativo di Kazan” - famosa città del XV secolo.
Diventano chiare anche le origini del nome Khrusovert come ricordato anche dalla Grande Catechesi. Nicola Cusano portava anche il nome Chryppfs, che poteva essere letto come “Khrus” in Russo Antico. Ma da dove arriva la parola “vert” e cosa significa? La seguente spiegazione è possibile. Pare che Nicola Cusano avesse scritto un trattato nientedimeno che sulla rotazione terrestre - “cento anni prima di Copernico”, come si ritiene generalmente. In questo caso la parola “vert” potrebbe riferirsi alla sua scoperta (cf. la parola Russa “vertef”, “rotare”, quella Latina “verto” - “giro”. Perciò il nome Khrusovert può stare per “Khrus, lo scopritore della rotazione tellurica” - o anche “il Cristiano che ha scoperto la rotazione della Terra”. Probabilmente khrus + vert potevano stare per “converte alla Cristianità”, visto anche che la Grande Catechesi lo nomina tra i padri fondatori della Cristianità Ortodossa. Il soprannome Khrus avrebbe potuto stare per “Cristiano” ed essere derivato dal nome di Cristo, o Horus. Perciò il Gran Principe Vladimir (Vassily) deve aver battezzato al Russia mentre Khrusovert era ancora vivo o appena dopo la sua morte.
Nicola Cusano (probabilmente, Nicola Khrusovert) “nel 1453, essendo stato profondamente impressionato dalla presa di Costantinopoli da parte dei Turchi, pubblicò un trattato… dove sottolineava ...la possibilità di un accordo Cristiano tra tutte le nazioni. Poi pubblicò anche un lavoro intitolato... ‘Riordinare il Corano’... che intendeva mettere in risalto gli stretti legami esistenti tra Islam e Cristianità”. Questo dimostra la sua disposizione positiva verso gli Ottomani, o Ataman, e suggerisce le sue connessioni con la Russia medievale o l’Orda. Ricordiamo che la conquista Ottomana = Ataman era stata lanciata dalla Russia, o l’Orda, secondo la nostra ricostruzione.
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1066 - conquista normanna della Britannia. 66 è LXVI. Letto in base otto diventa 32+8+4+1= 45
43 d.C. - inizio della conquista romana della Britannia
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