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Nuova Cronologia
Correggo la mia ipotesi sulla riforma del calendario. Perché avrebbero dovuto collocare la data chiamata Santa Lucia/Idi di dicembre al 13? Il 13 è il giorno col tramonto più anticipato solo nell’Europa del nord, contrariamente a quanto avevo scritto. La spiegazione più semplice è che il 13 dicembre avviene il culmine dello sciame meteorico delle Geminidi.
Gli storici sostengono che in origine le idi fosse il giorno di luna piena e le calende quello di luna nuova. Immagino che potrebbe anche essere stato il contrario: le calende i giorni di luna calante e le idi i giorni di luna nuova, ma non è importante.
Quello che conta è che calende ed idi sono al plurale: probabilmente risalgono ad un’epoca in cui gli uomini contavano i giorni dividendoli in giorni di luna piena, giorni di luna calante eccetera.
Quindi: primo giorno di luna calante, secondo giorno di luna calante, e così via.
Un tale calendario avrebbe dovuto precedere la partizione rigida dell’anno in mesi fissi e col tempo i mesi lunari si sarebbero spostati all’indietro. Ad un certo punto le autorità avrebbero deciso di slegare le date di riferimento (idi e calende) dalla Luna e di farle cadere in giorni particolari, per evitare lo scostamento.
E’ ovvio che il giorno più lungo o più corto dell’anno è un ottimo candidato a diventare un riferimento: guardando i primi orologi dotati di lancetta dei minuti, gli uomini dell’Italia centrale vedevano che il sole tramontava prima tra il 4 ed il 14 dicembre e avrebbero collocato la data di riferimento all’8. Poi,scoprendo che le giornate più brevi avvenivano invece al solstizio, avrebbero spostato 10 giorni avanti il riferimento, lasciando all’8 il residuo di una festa dedicata alla Madonna (anziché a Santa Lucia). Gli storici sostengono che fu proprio nel XV secolo, l’epoca dell’introduzione della lancetta dei minuti, che fu inventata la cecità della santa.
Può anche essere che il giorno delle comete fosse il riferimento originario, precedente all’introduzone delle lancette, e che il casino combinato dopo per farlo coincidere col ciclo solare sia finito nel nulla per via della diffusione del calendario di 12 mesi fissi: non ha senso misurare il tempo contando “sette giorni prima delle calende, sei giorni prima delle calende, il giorno dopo le idi” quando hai il 25, il 26, il 12, eccetera. E’ ovvio che un sistema come quello antico poteva essere in uso solo in assenza dei mesi fissi. Quindi le riforme per spostare le idi sarebbero naufragate, ma i presunti storici falsificatori, conservandone il ricordo sbiadito, avrebbero inventato la riforma gregoriana.
Infine, le autorità del passato potrebbero aver compiuto la seguente operazione: collocare le calende di dicembre 12 giorni prima delle idi, la festa del Natale 12 giorni dopo e la festa dell’Epifania dopo altri 12 (1 + 12 = 13, + 12 = 25, + 12 = 6). In questo modo si sarebbe formato un periodo di 37 giorni e quindi il calendario a 10 mesi di Romolo ( 365:10 = 36,5 ).
Mi sa che stai facendo un po' di confusione……
Le Geminidi sono uno sciame meteorico annuale causato dall’asteroide 3200 Phaeton (Fetonte)
Questo asteroide è stato scoperto solo nel 1983 grazie ad un satellite.
Lo sciame di meteoriti (Geminidi perché provengono dalla zona della costellazione dei Gemelli) sono state osservate, all’improvviso, SOLO A PARTIRE dal 1860 ed infatti non ci sono notizie di pioggia di meteoriti nell’antichità a metà dicembre.
web.archive.org/web/20080517113622/http:...ne.com/geminids.html
Quindi, che c’azzeccano le Geminidi con S. Lucia e le Idi ???
Tutti i calendari antichi erano a base LUNARE, ovvero si basavano sostanzialmente sul ciclo della luna, perché lo scopo era l’agricoltura.
Nel primo calendario di Romolo l’anno iniziava con il plenilunio di marzo (15 marzo), c’erano solo 10 mesi che seguivano la luna, con il novilunio all’inizio (Calende), il plenilunio a metà (Idi) e le None fra le due. Da qui ci sono rimasti i nomi di settembre e ottobre: settimo e ottavo mese da inizio anno.
Da dicembre a marzo non si contavano più i giorni…... (Catone – De Agri cultura)
La riforma di Numa Pompilio (Tito Livio - Ab Urbe Condita - I.19) è, in breve, consistita nell’aggiungere i mesi di gennaio e febbraio modificando un po' la durata degli altri e inventandosi un mese “intercalare” (o mercedonio) per riallineare il calendario con quello solare. Questo mese in più veniva inserito ogni 2 o 3 anni o quando così decideva il Pontefice Massimo, unica autorità in materia. Insomma un gran casino……..
C’è un affresco in una villa romana ad Anzio, scoperto ad inizio ‘900 e datato circa 60 a.C., che riporta il calendario di Numa completo (compreso il mese in più, aggiunto ogni tanto per far tornare i conti……)
Le Idi (Eidus) si vedono chiaramente come le None (Non) 9 giorni prima delle Idi.
A dicembre, già allora, le Idi erano il giorno 13
Con il passaggio al calendario solare Giuliano, le Idi sono rimaste ferme dove erano
Come puoi vedere dal Cronografo del 354 d.C. (link nel post precedente) le Idi di dicembre sono sempre il giorno 13.
Il calendario gregoriano non ha spostato una virgola di tutto ciò: ha solo detto che (da allora ad ora) il 1700, il 1800 e il 1900 NON sono anni bisestili, estendendo la stessa regola per il futuro.
Pensa che tremenda modifica ha fatto papa Gregorio !!!
Inoltre penso che tu debba metterti d’accordo con te stesso……
Se l’italiano non è un’opinione, “il giorno più breve” è quel giorno con il tempo MINORE che intercorre dall’alba al tramonto; tutt’altra questione è invece il giorno in cui il “sole tramonta prima”
Tu sei partito e continui a citare la “tradizione” di S. Lucia che dice “il giorno più corto che ci sia” e non dice affatto “il giorno in cui il sole tramonta prima”.
Si tratta di 2 concetti diversi e indipendenti…….
Il “giorno più corto” è ovunque il solstizio d’inverno anche se le durate cambiano in funzione della latitudine; il “giorno in cui il sole tramonta prima” invece cambia sia in base alla latitudine sia perchè la rivoluzione della terra non è a velocità costante per cui varia il ritardo o anticipo del sole medio sul sole vero (seconda legge Keplero)
Ma il giorno in cui “il sole tramonta prima” è un aspetto a cui nessuno (salvo gli astronomi) ha mai dato nessuna importanza proprio per la sua doppia variabilità e perché il giorno in cui il sole tramonta prima, sorge anche prima e allora a cosa serve ??
Da quanto scrivi le tue ipotesi di legame delle Idi di dicembre con S.Chiara, di spostamenti delle Idi o di falsi storici per arrivare al calendario gregoriano nonché di strane invenzioni medioevali non hanno il minimo riscontro come fatti o documenti.
Siamo in piena “fantasy”; la “storia” è tutt’altro.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Se qualcuno, alla lettura di The crime of Claudius Ptolemy si chiedesse cosa abbai mai commesso Tolomeo e la sua cronologia, glielo dico io: ha ucciso Teresa D'Avila, cioè la chiesa amica di Dio e per ora l'ha fatta pure franca
Sei sicuro di star bene ??
Tu stai dicendo che Claudio Tolomeo è colpevole dell'omicidio di Teresa D'Avila, a distanza di circa 13 secoli.
A parte che da quanto ho letto (Wiki) costei è morta nel suo letto e non è stata affatto uccisa, ti spiacerebbe, almeno una volta, spiegare e motivare queste tue affermazioni sconcertanti (eufemismo...) ???
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In questo caso l'ipotesi è che la conoscenza della durata dei giorni si sia diffusa solo dopo l'introduzione della lancetta dei minuti e che quindi i calendari solari che conosciamo siano venuti dopo.
Confronta con la storia ufficiale: i romani avrebbero istituito dei mesi, ma invece di contare 1 settembre, 7 settembre, 17 settembre eccetera avrebbero contato "il giorno dopo le calende di settembre", "il settimo giorno prima delle idi", "il diciassettesimo giorno prima delle calende", e avrebbero continuato così per 16 secoli. Ti sembra plausibile?
Io invece penso che la storia del calendario si divida in quattro fasi:
1) conta dei giorni di luna crescente, piena, calante e nuova
2) abbandono del calendario lunare e collocazione di idi e calende in giorni fissi riconoscibili
3) spostamento delle idi di dicembre nel giorno ritenuto più breve
4) correzione del precedente spostamento alla luce di misurazioni più accurate
Riguardo al calendario di Romolo: qui la storia ufficiale è abbastanza plausibile. Può essere benissimo che in origine non sentissero la necessità di contare i mesi in cui i lavori agricoli erano fermi, inoltre, senza coprire l'intero anno coi mesi, si evitava lo spostamento eccessivo delle date dovute al calendario lunare. Non avrei niente da dire su questo.
Se non fosse per una coincidenza.
Santa Lucia, il Natale e l'Epifania, che evidentemente sono i tre re magi, sono separati da 12 giorni l'uno dall'altro. Ma anche il primo di dicembre fa parte di questa sequenza. Per questo motivo si può ipotizzare che l'istituzione del mese di dicembre sia avvenuta proprio stabilendo questa sequenza partendo dalle idi. Ma l'intera sequenza dura 37 giorni! E se i mesi del calendario di Romolo avessero coperto l'intero anno, sarebbero durati proprio 36 e 37 giorni! Quindi ipotizzo che il calendario di Romolo sia stato istituito dopo la collocazione delle tre festività di cui sopra.
E se, come ipotizzo io, ad un certo punto furono tolti 5 giorni alle idi per portarle all'8 (giorno col tramonto più anticipato a Firenze e Roma), allora potrebbe essere avvenuto lo stesso con le altre date: l'ultima sarebbe diventata l'uno gennaio. Andando avanti con la sequenza dall'uno, arriviamo al 13 gennaio, battesimo di Gesù, e al 25 gennaio, conversione di San Paolo. E quindi alla formazione del mese di gennaio.
"Anticamente, nel calendario tridentino tale commemorazione non esisteva, ma si leggeva il Vangelo del Battesimo del Signore nel giorno dell'ottava dell'Epifania"
Ma nel calendario ortodosso il battesimo di Gesù è il 18, cinque giorni dopo!
Ma come, tutto il mio ragionamento si basa proprio su questa distinzione…Inoltre penso che tu debba metterti d’accordo con te stesso……
Se l’italiano non è un’opinione, “il giorno più breve” è quel giorno con il tempo MINORE che intercorre dall’alba al tramonto; tutt’altra questione è invece il giorno in cui il “sole tramonta prima”
Prima dell'invenzione dell'orologio ci saranno anche state diverse persone, nel corso dei millenni, che si saranno impegnate per misurare esattamente la durata dei giorni di dicembre per scoprire quale fosse quello più breve. Ma questo non significa che queste conoscenze si sarebbero diffuse e che venissero prese in considerazione.
Con la diffusione degli orologi con la lancetta dei minuti, moltissime persone avranno visto quali sono i giorni dell'anno in cui il Sole scende prima, solo guardando il campanile al ritorno dal campo.
Ma ci saranno voluti altri decenni prima che si diffondesse la consapevolezza che quei giorni in realtà non erano i più brevi. Se pensi a quanto possano essere stati lunghi i tempi di questi processi, tutto entra abbastanza bene tra il XV secolo ed il 1582!
Per quanto riguarda le geminidi, se esse sono visibili da terra e senza strumentazioni, potevano essere osservate anche nella preistoria
A meno che prima del XIX secolo non esistessero, in quel caso mi sarei sbagliato.
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E' vero, siamo in pieno fantasy, tuttavia le ipotesi che propongo si riferiscono a teorie di una serie di studiosi seri per cui anche la storia che conosciamo è fantasy. Questi studiosi dicono: la storia è un'invenzione e i documenti antichi che la testimoniano sono in realtà falsi o copie recenti. Quello che ci stiamo chiedendo è: hanno ragione? Se stiamo discutendo di una serie di teorie per le quali esiste una gigantesca opera di falsificazione della storia e di produzione di finti documenti antichi, come possiamo smentirla citando gli stessi documenti antichi la cui autenticità è in discussione? Dobbiamo trovare altri metodi e quello che posso usare io è formulare ipotesi che mi sembrano più plausibili della storia ufficiale.
In questo caso l'ipotesi è che la conoscenza della durata dei giorni si sia diffusa solo dopo l'introduzione della lancetta dei minuti e che quindi i calendari solari che conosciamo siano venuti dopo.
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La differenza è che ci sono tonnellate di fatti, testimonianza e documenti su cui si basa gran parte della “storia che conosciamo”: qualche piccolissimo esempio l’ho riportato nei post precedenti.
Che ci siano dei buchi, delle imprecisioni o delle inesattezze è fuori di dubbio: anche allora alcuni “derapavano” o si inventavano le cose per mille motivi, principalmente politici (“la storia la scrivono i vincitori” - concetto che credo risalga ad Aristotele).
Ma l’impianto generale regge alla prova dei fatti come nel caso dei vari calendari, dall’antico romano, al giuliano e al gregoriano, delle Idi che sono sempre state a metà mese e dei solstizi/equinozi che sono sempre stati CIRCA dove sono ora.
Ad esempio, il calendario di Numa (post precedente), scoperto ai primi del ‘900, in un AFFRESCO di una antica villa romana di Anzio, non può che essere romano e di epoca repubblicana
Nella tua “fantasy”, invece, di reale e di concreto, io non trovo nulla: tu mi parli solo di “teorie” di una serie di “studiosi seri” (??!!) che affermano, senza dimostrarlo, che i documenti antichi sono “falsi” o “copie recenti” (medioevali).
Una teoria deve partire da una serie di osservazioni su cui si costruisce un modello che deve reggere alle prove sperimentali, fatte da chiunque e dovunque. Mi pare fosse Einstein che diceva, più o meno, “non importa che ci siano 100 esperimenti che convalidano la mia teoria, è sufficiente uno solo negativo per dimostrare che la teoria è falsa”.
Per rimanere nel ns ambito è il caso della teoria geocentrica di Aristotele con cui abbiamo convissuto fino al ribaltamento di Copernico, Keplero, Galileo…ecc.
Ma tutta la teoria eliocentrica si basava sull'analisi razionale di DATI sperimentali VERIFICABILI che dimostravano la teoria.
Se una teoria non é confermata da verifiche sperimentali ripetibili, significa semplicemente che é sbagliata.
Entrando nel merito, la dimostrazione della tua teoria ( semplifico: i calendari romani sono falsi perché risalgono al medioevo) e' l'IPOTESI che "la conoscenza della durata dei giorni sia avvenuta solo dopo l'introduzione della lancetta dei minuti".
Errore logico: una teoria non la dimostri con una ipotesi perche' la teoria e' l'ipotesi stessa per cui è il gatto che si morde la coda, fermo sempre al punto di partenza.
Errore tecnico (che smentisce subito l'ipotesi ): servono i minuti per stabilire la durata del giorno.
Niente di più sbagliato: l’alba e il tramonto sono gli elementi astronomici più facili da tenere sotto controllo e lo sono sempre stati fin dal neolitico (vedi Stonehenge)
Forse non sai che nel mondo greco, romano e arabo le ore erano “diseguali” ( o giudaiche o planetarie o canoniche) fra il giorno e la notte e fra le diverse stagioni per cui i minuti non esistevano anche perché non servivano a nulla, si usavano le meridiane o le clessidre ad acqua; le ore diseguali sono state di impiego comune fino al '400.
Forse non sai che per tarare gli orologi meccanici si usava una meridiana, molto più affidabile almeno fino al '700 degli orologi meccanici.
Forse non sai quanto erano bravi i Caldei/Babilonesi e gli Egizi in astronomia tanto che, ad esempio, sono i progenitori di tutti i calendari nonché delle clessidre ad acqua e delle meridiane; penso tu non conosca il Mulapin, il più antico trattato di astronomia babilonese che risale almeno al 1.000 a.C. e già contiene, tra le altre tante cose, un calendario lunisolare di 12 mesi più il mese intercalare con relativi solstizi ed equinozi e la descrizione delle costellazioni. Il tutto in caratteri cuneiforme su tavolette d'argilla, pervenuto in più copie. Anche questo un falso medioevale ?
Se vuoi approfondire le incredibili capacità astronomiche dei Babilonesi può essere sufficiente la Treccani.
www.treccani.it/enciclopedia/vicino-orie...oria-della-Scienza)/
Capitolo ancor più corposo andrebbe dedicato agli Egizi e agli allineamenti stellari delle piramidi (per caso, anche le piramidi sono medioevali ?): non a caso il vero autore del calendario giuliano (il ns attuale) è l'egiziano Sosigene.
Se proprio vogliamo fare un po' di "fantasy", le vere domande da farsi sono altre, ad esempio, come facevano i Caldei e gli Egizi, senza nulla o quasi, a fare tutte queste osservazioni astronomiche e a farle così bene (Sosigene, ad esempio, sbaglia la durata dell'anno di soli 11 minuti e 14 secondi – siamo circa nel 50 a.C).
Perché il " tempo" e sempre stata una prerogativa esclusiva della casta sacerdotale (a Roma era il Pontifex Maximus - da cui deriva il ns nome "Sommo Pontefice") ??
Sembra quasi che ci siano state conoscenze o strumenti segreti o da tener nascosti..... e, se cosi fosse, da dove venivano ??
Per rimanere in tema di “misura del tempo", conosci la Macchina di Anticitera ??
E’ uno straordinario congegno meccanico trovato in mare, vicino ad un’isola greca agli inizi del ‘900 che viene datato fra il 100 e il 200 a.C.
Era ovviamente in pessime condizioni e per oltre 50 anni nessuno ci ha capito nulla: solo ultimamente (forse) sono riusciti a capirne il funzionamento e a leggere le molte iscrizioni su questa macchina di dimensioni ridottissime (cm 30 per 18 per 9), quasi un calcolatore tascabile
A quanto pare, sa fare tutto: calcola il sorgere del sole, le fasi lunari, gli equinozi e solstizi, i movimenti dei pianeti, i giorni della settimana (?) e le date dei giochi olimpici (fonte Wiki: it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Anticitera )
C’è un bel sito dedicato ( www.antikythera-mechanism.gr ) al cui interno c’è questa animazione decisamente impressionante (insieme ad altri video)
Penso che una domanda sorga spontanea: da dove viene questa tecnologia, molto sofisticata, di cui non c’è traccia nei testi greci ?? E’ impossibile che una macchina così complessa sia nata “isolata”; prima devono esserci state altre macchine più semplici, delle prove, magari imprecise o sbagliate. C’è solo qualche accenno posteriore di Cicerone riferito ad un Planetario di Archimede ma senza alcuna descrizione.
Siamo sicuri che sia una tecnologia coerente con l’epoca ???
E’ talmente “factotum” che penso sarebbe stato il sogno di ogni astronomo dell’epoca ma nessuno ne hai mai parlato prima. Perché ??
Certamente nel medioevo non erano in grado neppure di pensarla una macchina del genere…….
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Non pretendo di averla "dimostrata". Semplicemente, la conoscenza della durata esatta delle ore di luce è la naturale conseguenza della diffusione degli orologi.Entrando nel merito, la dimostrazione della tua teoria ( semplifico: i calendari romani sono falsi perché risalgono al medioevo) e' l'IPOTESI che "la conoscenza della durata dei giorni sia avvenuta solo dopo l'introduzione della lancetta dei minuti".
Errore logico: una teoria non la dimostri con una ipotesi perche' la teoria e' l'ipotesi stessa per cui è il gatto che si morde la coda, fermo sempre al punto di partenza.
Quindi tu ti accorgi spontaneamente di quando la giornata dura un minuto in più o in meno?Errore tecnico (che smentisce subito l'ipotesi ): servono i minuti per stabilire la durata del giorno.
Niente di più sbagliato: l’alba e il tramonto sono gli elementi astronomici più facili da tenere sotto controllo e lo sono sempre stati fin dal neolitico (vedi Stonehenge)
Come ho scritto, può anche essere che qualcuno abbia scoperto questi dati anche molto prima, ma questo non porta automaticamente né alla diffusione di questa conoscenza, né al suo utilizzo. La macchina di Anticitera è un ottimo esempio di questo, come spiega Jared Diamond in Armi Acciaio e Malattie.
Inoltre, io non sto parlando delle conoscenze dell'intera umanità, ma della popolazione del Centro-Italia.
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Interessante lo studio della psicologa dell'educazione Deanna Khun: il complottista ha una istruzione superiore (liceo) ma non ha specializzazioni (laurea ed oltre).
Inutile parlarci se studiano su libri pseudoscientifici.
Fanno riferimenti a Ciapanna, ma cosa ci vogliamo aspettare da chi pratica arti divinatorie del cazzo !
Ahah
Il potere ! I dominatori !! Ci controllano !!
Si certo, come no
fate ridere !
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ci sarebbero sicuramente molte osservazioni da fare: la prima è che la parte sui calcoli matematici dei testi esaminati e sui calcoli delle eclissi di luna e di sole devono essere contestate da matematici e scienziati, non lo si può fare su un forum. mi sono ripromesso di cercare smentite circostanziate al riguardo della matematica e dell'astronomia.
secondo, che la Chiesa abbia fatto il bello e il cattivo tempo per secoli e secoli nel 'sapere' (copie, traduzioni, falsi d'autore, ecc) non credo che ci volesse Fomenko per capirlo, dato che se per centinaia di anni 'il sapere' è praticamente in toto in mano mia, io trovo il modo di farne quello che voglio, come quando e quanto voglio.
Che qualsiasi testo 'antico', di cui non esistono originali, vada preso con le pinze, lo scrive anche uno storico e filologo come Canfora, per esempio..
Avendo letto anche il testo di Fomenko sugli "Et-Ruschi", per quanto molto suggestivo, ho avuto anch'io l'impressione che F. sia un pò troppo 'nazionalista', come sottotraccia scriveva qualcun altro in questo topic: quasi della serie, "tutto il mondo l'abbiamo creato noi russi". è vero però che noi 'occidentali' siamo certi che tutto il mondo sia greco-romano, quindi forse tutto è possibile.
Comunque in quel libro ci sono molte cose che fanno pensare, è molto suggestivo ma purtoppo, seppur diverse cose sembrano verosimili, non ho trovato la pistola fumante. (anche se leggo proprio adesso che www.fanpage.it/cultura/sacra-sindone-di-...icipano-di-300-anni/ ), che potrebbe essere anche un punto a favore di fomenko :)
ci sono tante altre cose da dire ma ora devo andare a pranzo
per farla breve credo tuttavia che 'nuovacronologia si/no' possa diventare un dibattito infinito, credo che una soluzione o quanto meno un aiuto a conferma o smentita delle tesi di F. ci possa venire soltanto dalla cultura e archeologia cinese e/o 'americana', incrociandone testi e reperti. Sapete se è già stata fatta questa comparazione?
grazie, saluti a tutti.
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
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Ci fu un tipo, che si firmava k1, che tentò di replicare i calcoli di Fomenko con risultati negativi. Ne parlò su questo forum e su quello di Termometropolitico. Riteneva che Fomenko fosse valido solo fino al suo primo libro e che bisognasse ripartire da Morozov.dubbioso ha scritto: ho letto '400 anni di inganni', l'ho letto ovviamente con spirito ultracritico dalla prima all'ultima riga.
ci sarebbero sicuramente molte osservazioni da fare: la prima è che la parte sui calcoli matematici dei testi esaminati e sui calcoli delle eclissi di luna e di sole devono essere contestate da matematici e scienziati, non lo si può fare su un forum. mi sono ripromesso di cercare smentite circostanziate al riguardo della matematica e dell'astronomia
Fomenko si è occupato anche di loro con gli stessi risultati.credo che una soluzione o quanto meno un aiuto a conferma o smentita delle tesi di F. ci possa venire soltanto dalla cultura e archeologia cinese e/o 'americana', incrociandone testi e reperti. Sapete se è già stata fatta questa comparazione?
grazie, saluti a tutti.
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Il giorno del solstizio d'inverno l'ombra a mezzogiorno è la più lunga dell'anno, poi giorno dopo giorno l'ombra si accorcia fino ad arrivare alla sua lunghezza minima nel giorno del solstizio d'estate per poi fare il giro contrario.
lunghezze delle ombre per un palo piantato nel terreno ad angolo retto e sporgente 1 metro.
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Ultimamente sto riflettendo sul fatto che il più grande stato del mondo secondo l’Enciclopedia Britannica del 1771, la Tartaria – capitale Tobolsk, è scomparso senza lasciare tracce. Vaporizzato.
Già qui vedo una voragine della Storia.
Nel 1775 viene conclusa la repressione dei “contadini” di Pougachev. Secondo Fomenko è la fine della guerra contro la Tartaria da parte della Moscovia (capitale Mosca). Nel 1776 gli Stati Uniti nascono ufficialmente e la “Corsa all’Ovest” è, sempre secondo Fomenko, la corsa ad accaparrarsi più territori possibile dell’America Nord-Occidentale ormai senza governo e mentre i Russi avanzavano da Ovest gli Statunitensi avanzavano da Est. Mi sembra una spiegazione ragionevole della scomparsa della Tartaria. Altre non ne conosco e questo è già sospetto. Certamente non è possibile che tutte le ipotesi di Fomenko siano corrette, non sarebbe umano ma adesso c’è un elefante nella stanza e andrebbe valutato con la massima attenzione. Che l’impianto generale di Fomenko sia scorretto va ancora dimostrato per quanto ne so. Se io fossi uno storico avrei il sangue agli occhi e muoverei tutti i contatti possibili per smascherare l’imbroglione. Invece calma piatta o generiche ironie.
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Se fossero dei falsi, perché mettersi a decorare con tanta cura (quasi) ogni pagina di (quasi) ogni volume?
Se m'invento il contenuto, m'invento anche lo stile, e ne invento uno che mi faccia produrre il massimo col minimo impegno.
Quindi. Ho cercato una stima delle pergamene esistenti in Europa ma non sono riuscito a cavare un ragno dal buco.
Però sarebbe interessante stimare QUANTI FOGLI di pergamena esistono in Europa, QUANTE ORE di lavoro sono stimate per scriverle e illustrarle e QUANTE PECORE sono state necessarie per la loro produzione.
E allora si vede se quexsta teoria è POSSIBILE o no.
In secondo mi che sembra d'aver capito che F. sia molto Occidentocentrico.
Non dimentichiamoci che esistono documenti fuori dall'Europa le quali, sebbene non riportino ovviamente fatti occidentali, testimoniano l'esistenza di civiltà millenarie.
Quindi: anche cinesi, arabi, indiani e giapponesi (solo per citarne alcuni) hanno creato documenti farlocchi?
Perché? Ma sopratutto: perché in modo coerente con i falsificatori occidentali (non si parla solo dell'imperatore Ginseng succeduto a Pingpong o dei mille modi di bollire la soia) ma (almeno nei testi cinesi) di supernove e comete.
Da notare che il lavoro di falsificazione deve tenere conto di fattori come lo stile, la lingua, i caratteri, la miscela degli inchiostri oltre ad una serie infinita di possibilità di errore, che -al momento- non è stato trovato.
Siccome una cosa del genere non può essere messa in piedi senza una necessaria progettazione accuratissima e un controllo severissimo la domanda è: CHI tiene le fila di questo?
Tra l'altro, le pergamene sono ottime per il test al carbonio e la loro datazione "recente" permette una stima con pochi anni di scarto. Qual'è la posizione di F. sulla datazione al carbonio?
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La Tartaria non è scomparsa, o meglio, all'inizio è solo scomparsa dalle mappe.
Qualcuno fa risalire la formazione degli stati nazionali (occidentali, io dico) verso il 1810-12. Nei libri di storia dei falsificatori, la data è posta nel 1815, dopo Waterloo, e viene chiamata restaurazione. Ma non è stato restaurato un bel niente. Si sono solamente divisi l'Europa, delimitando i confini di ciascun regno. Automaticamente l'impegno primo di tutte queste nuove "potenze" è stato di impegnarsi a demolire l'unico ostacolo che ancora rimaneva da togliere per conquistarsi il potere e distruggere tutte le tracce della storia vera. Tutte le guerre successive al periodo della restaurazione, (dal 1830 al 1918) sono state dirette contro l'impero austro ungarico: le guerre d'indipendenza da uno a tre, la guerra di Crimea, fino alla prima guerra mondiale che ha spazzato via l'impero asburgico e quello ottomano. Praticamente poi hanno annientato qualsiasi ricordo storico dell'europa precedente alla nascita delle nazioni.
Il motivo per cui l'Italia non è diventata nazione è perché non solo c'era il Vaticano, ma anche perché noi gli slavi ce li avevamo in casa. Gli slavi e gli arabi al centro sud.
Quindi è ovvio che la Tartaria sia sparita dalle cartine.
Anche nella Sardegna del Nord c'è un capoluogo di provincia che anticamente si chiamava Thathari.
Mah!
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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Quando compare sul campanile del tuo paese uno strumento che misura con precisione lo scorrere del tempo, non vai a misurare le ombre col righello. Ci sarà un gran numero di persone che che lo hanno fatto nel corso dei millenni, ma questo non significa che i risultati siano divenuti noti. Nel caso dell'orologio, invece, tutti vedevano il campanile ed un gran numero di persone in ogni parte del Centro-Italia ed in tempi brevi hanno notato che tra il 4 ed il 13 dicembre il tramonto finisce un minuto prima.zeppelin ha scritto: ciao a tutti mi inserisco solo per far notare che il conteggio dei minuti non è il solo modo di verificare la durata del giorno e, tra l'altro, nemmeno il più preciso.
Il giorno del solstizio d'inverno l'ombra a mezzogiorno è la più lunga dell'anno, poi giorno dopo giorno l'ombra si accorcia fino ad arrivare alla sua lunghezza minima nel giorno del solstizio d'estate per poi fare il giro contrario
Ma mi è venuto in mente un altro meccanismo che avrebbe potuto portare alla riforma. Prendendo sempre come riferimento il giorno delle stelle cadenti di dicembre, andiamo avanti di 30 in 30. Passando per San Lorenzo che diventa l'inizio del nono mese, ci troviamo al 7 dicembre. L'8 dicembre diventa il primo di 5 giorni intercalari. Provate con un foglio di calcolo. Ma anche i giorni di solstizio sono 5, quindi quando se ne sono accorti hanno deciso di togliere 10 alla data (che poi nella storia ufficiale è diventata un'aggiunta), o meglio di spostare avanti le idi, senza che questa riforma abbia avuto seguito per via dell'abbandono del sistema di conto romano.
Non sono affatto sicuro che sia andata così, ma sono abbastanza convinto che il periodo compreso tra il XV secolo ed il 1582 sia stato cruciale per la formazione del nostro calendario molto più di quanto la storia ufficiale non dica.
Fomenko cita molti studiosi che lo hanno preceduto che si sono occupati di questi aspetti.Da notare che il lavoro di falsificazione deve tenere conto di fattori come lo stile, la lingua, i caratteri, la miscela degli inchiostri oltre ad una serie infinita di possibilità di errore, che -al momento- non è stato trovato.
Siccome una cosa del genere non può essere messa in piedi senza una necessaria progettazione accuratissima e un controllo severissimo la domanda è: CHI tiene le fila di questo?
Tra l'altro, le pergamene sono ottime per il test al carbonio e la loro datazione "recente" permette una stima con pochi anni di scarto. Qual'è la posizione di F. sulla datazione al carbonio?
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
I Thatharesi poi allargano ancora il fronte, chissà s l'odio con i Cagliaritani ha radici laggiù.
@ zeppelin
W. F. Libby è l’autore del metodo del radiocarbonio. Scriveva nel suo “Carbon-14: a nuclear Chronometer of Archaeology”:
"... non c'erano contraddizioni con gli storici per ciò che riguardava l'antica Roma e l'Egitto. Non abbiamo condotto alcuna ricerca approfondita relativa a questa epoca [sic! - A.F.], poiché in generale la cronologia è nota agli archeologi molto meglio di quanto potrebbero stimare i nostri metodi; quindi gli archeologi ci hanno fatto un favore fornendoci i campioni [che si sono effettivamente distrutti, si sono bruciati nel processo di misurazione con il radiocarbonio – A.F.]".
…..
Nel 1984, la rivista Technology and Science pubblicò i risultati delle discussioni relative al
metodo al radiocarbonio, attraverso i due simposi di Edimburgo e Stoccolma (n. 3, pagina 9):
"Sono stati riportati centinaia [sic!] di esempi di analisi con errori di datazione che vanno dai 600
ai 1800 anni. A Stoccolma gli scienziati si sono lamentati del fatto che il metodo al radiocarbonio
sembra produrre le distorsioni più grandi quando viene applicato alla storia dell'antico Egitto,
nell'epoca precedente alla nostra di 4000 anni. Ci sono altri esempi, alcuni dei quali relativi alla
storia delle civiltà balcaniche ... Gli specialisti hanno raggiunto il parere solidale che il metodo al
radiocarbonio rimane ambiguo a causa dell'impossibilità di una corretta calibrazione, il che lo
rende inaccettabile dal momento che non fornisce datazioni da calendario."
“History:Fiction or Science? Pagg74-75” traduzione Claudiordali
Credo che l'unico modo per demolire Fomenko sia dimostrare che il suo metodo è truccato. Tra l'altro utilizza metodi incrociati quindi dovrebbe aver elaborato un sistema veramente geniale per far corrispondere i risultati. Oppure è un ciarlatano che dovrebbe essere facile smontare. Sugli errori o forzature che probabilmente ci sono si rischia di entrare in un territorio che sterilizza il problema reale ossia: la sequenza di fatti storici può ripetersi non una ma quattro volte? Secondo me è il nocciolo da cui può partire una ricerca storica. Non è la prima volta che uno specialista di una disciplina diversa indica una strada rivoluzionaria.
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bisogna considerare che ci sono stati secoli in cui i monasteri erano vere e proprie officine del libro, fare il prete era uno dei pochi lavori che probabilmente esistevano (del tipo, o fai il contadino, o fai il maniscalco o il tessitore, o fai il soldato, oppure ti fai prete.. ma non credo che gli dessero da mangiare così gratuitamente, secondo me li facevano lavorare e parecchio..zeppelin ha scritto: Sono molto dubbioso non sul fatto che si siano creati in pochi secoli documenti che testimonierebbero millenni mai esistiti, ma sul fatto che una tale operazione sia fisicamente possibile considerando che la pergamena (il normale supporto di documenti importanti per oltre un millennio) è una pelle di pecora e che il lavoro di scrivere, illustrare e decorare il volume è fatto a mano (appunto da un amanuense).
Se fossero dei falsi, perché mettersi a decorare con tanta cura (quasi) ogni pagina di (quasi) ogni volume?
Se m'invento il contenuto, m'invento anche lo stile, e ne invento uno che mi faccia produrre il massimo col minimo impegno.
Da notare che il lavoro di falsificazione deve tenere conto di fattori come lo stile, la lingua, i caratteri, la miscela degli inchiostri oltre ad una serie infinita di possibilità di errore, che -al momento- non è stato trovato.
Siccome una cosa del genere non può essere messa in piedi senza una necessaria progettazione accuratissima e un controllo severissimo la domanda è: CHI tiene le fila di questo?
per quanto riguarda le decorazioni/miniature, io le ho sempre viste come un segno distintivo di diverse 'scuole' di amanuensi, un tratto distintivo, inserito in un lavoro 'a catena' che parte dalla produzione delle pergamene prima e della carta poi, della copiatura (o del ri-tratteggio di stampe poi), e della decorazione/miniatura finale, perché no fatto da altre mani rispetto al copista del testo.
quei testi, non tutti sicuramente, ma molti venivano appunto venduti a chi aveva le possibilità economiche, era quindi un lavoro industriale vero e proprio, piu che la lodevole corsa al salvataggio dei testi antichi che ci vogliono far credere. l'ho sempre vista come la creazione di un parco di Ferrari fiammanti e decorate partendo da vecchi telai di carcasse, per dire...
voglio dire che 'progettazione accuratissima e un controllo severissimo' secondo me c'era eccome.
se leggo bene F. lui, ed altri che lui cita, ritengono il c14 inutile per la datazione in quanto lo scarto di 1000-2000 anni può ritenersi trasurabile per le ere geologiche o di decine o centinaia di migliaia di anni, ma risulta improponibile se si va a datare qualcosa, appunto di relativamente recente come 500 1000 o anche 2000 anni fa. a supporto di questa tesi cita i clamorosi test incrociati di molti laboratori sugli stessi frammenti, che riportano fra di loro scarti temporali al limite del grottesco. inoltre cita anche il fatto che la stessa concentrazione di c14 in atmosfera, idrosferra e tessuti vegetali e altri tessuti (pag.130) è influenzata da diversi fattori, quali emissioni radio artificiali e naturali, gas vulcanici, i neutroni liberati dai test atomici.. quindi tutto ciò che viene analizzato dai laboratori potrebbe ragionevolmente essere stato 'invecchiato' da quanto sopra (anche qui comunque occorrerebbe sapere il parere di fisici al riguardo, altrimenti noi comuni mortali andiamo di fiducia).Tra l'altro, le pergamene sono ottime per il test al carbonio e la loro datazione "recente" permette una stima con pochi anni di scarto. Qual'è la posizione di F. sulla datazione al carbonio?
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
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Uno di questi è il Mappamundi di Hans Rust, che è interessante per tre motivi:
1) conferma Fomenko per via della posizione di Roma;
2) conferma questo
che non è stato notato da Fomenko, ma da un polacco che scrive sull'internet russa: infatti il regno di Macedonia è collocato in Africa Nord-Occidentale;
3) tempo fa avevo ipotizzato sul vecchio forum che il popolo dei tirreni avesse preso il nome dal mar Tirreno (anziché il contrario), che provenisse dalla Corsica e che avesse colonizzato l'Italia a partire dalla Toscana diffondendo la lingua corsa, cioè in pratica l'italiano-toscano, e nella mappa di Hans Rust un'isola posta ad ovest dell'Italia viene chiamata "campania tusia" (tuscia).
artsandculture.google.com/asset/mappa-mu...agEOXx2l9pU2Bw?hl=en
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Invece si, perché è proprio la misura dell'ombra che permette una misurazione accurata. E' proprio l'ombra più corta proiettata a mezzogiorno che permette la regolazione degli orologi.
Gli orologi solari sono sempre esistiti:
www.arcetri.astro.it/~ranfagni/gnomone/gnomo.html
Nella meridiana è graficamente evidente la differenza delle ore di luce/notte tra i solstizi.
www.ilpaesedellemeridiane.com/simulatori.../13curveSolstizi.htm
" Ci sarà un gran numero di persone che che lo hanno fatto nel corso dei millenni, ma questo non significa che i risultati siano divenuti noti."
Fai da te la tua meridiana:
www.gnomonica.it/realizza.html
"Nel caso dell'orologio, invece, tutti vedevano il campanile ed un gran numero di persone in ogni parte del Centro-Italia ed in tempi brevi hanno notato che tra il 4 ed il 13 dicembre il tramonto finisce un minuto prima."
Il campanile lo vedo anch'io, ma mi son ben guardato dal misurare la durata delle ore di luce per un anno intero.
Tu l'hai fatto?
Conosci qualcuno che l'abbia fatto?
Che si sia svegliato prima dell'alba a segnarsi l'ora dello spuntar del sole e segnarsi quella del tramonto per 365 giorni
di fila?
Io no.
________________________
[EDIT]
L'orologio è una macchina progettata per scandire il tempo solare.
E' il moto del solea definisce il "giorno" e il "mezzogiorno".
L'orologio traccia la suddivisione meccanica.
Viene da Babilonia il "polos", una macchina senza ingranaggi che misurava il tempo suddividendolo in ore, minuti e secondi.
www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&...dG52AMCXWF8yiYdXiKXi
[EDIT2]
Cioè: l'orologio è una macchina che scandisce intervalli regolari (minuti, secondi, millisecondi dipendentemente dalla precisione del meccanismo) che intervallano un mezzogiorno all'altro, cioè i momenti in cui il sole è a picco e disegna l'ombra più corta della giornata.
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personalmente no, anzi. sto dicendo che molti testi 'antichi' (secondo A.F., tutti), è molto probabile che siano dei falsi medievali, proprio perché nel medioevo fiorì una vera e propria industria del settore.Nomit ha scritto: Quando parlate della grande quantità di documenti antichi da falsificare lo fate come se tutti i documenti antichi dovessero smentire Fomenko. Invece ce ne sono alcuni che lo confermano.
secondo me, l'introduzione della carta e poi della stampa fu un qualcosa di paragonabile alla creazione di internet e al suo successivo utilizzo pubblico, circa 25 anni fa.
Ovvero, si creò (e si è creata) una nuova 'industria', che aveva (e ha) uno sterminato 'esercito' di operai amanuensi (battitori di tastiere e cliccatori compulsivi) piu o meno inconsapevoli che sfruttavano (e sfuttano) tecnologie nuove e dal quale veniva (e viene) generata sia conoscenza e divulgazione, sia (nel 99,9% dei contenuti della rete, immagino piu o meno la stessa percentuale nel medioevo) pura m3rda, o guazzabugli, calderoni, revisioni, mescolanze di tutto con tutto create ad arte per creare tesi (o conferme o analogie 'dagli antichi') che servono fondamentalmente ad autoconferma di quello che si vuole che sia ritenuto vero.
non riesco a vedere nel disegno del link le due immagini/mappe che hai postato. interessante comunque dato che sembra che effettivamente vi siano piramidi anche nei balcani.Uno di questi è il Mappamundi di Hans Rust, che è interessante per tre motivi:
1) conferma Fomenko per via della posizione di Roma;
2) conferma questo
che non è stato notato da Fomenko, ma da un polacco che scrive sull'internet russa: infatti il regno di Macedonia è collocato in Africa Nord-Occidentale;
3) tempo fa avevo ipotizzato sul vecchio forum che il popolo dei tirreni avesse preso il nome dal mar Tirreno (anziché il contrario), che provenisse dalla Corsica e che avesse colonizzato l'Italia a partire dalla Toscana diffondendo la lingua corsa, cioè in pratica l'italiano-toscano, e nella mappa di Hans Rust un'isola posta ad ovest dell'Italia viene chiamata "campania tusia" (tuscia).
artsandculture.google.com/asset/mappa-mu...agEOXx2l9pU2Bw?hl=en
per quanto riguarda gli etruschi Fomenko li fa venire da oriente, dice fossero 'slavi' (il che vuol dire tutto e nulla però). ad ogni modo F. dice cita sue fonti in cui si dice che in siberia vi siano una gran quantità di tumuli estremamente simili a quelli etruschi.
Dichiaro che tutto quanto ho scritto sopra è una metafora
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Pyter ha scritto: Caro Italo,
La Tartaria non è scomparsa, o meglio, all'inizio è solo scomparsa dalle mappe.
Qualcuno fa risalire la formazione degli stati nazionali (occidentali, io dico) verso il 1810-12. Nei libri di storia dei falsificatori, la data è posta nel 1815, dopo Waterloo, e viene chiamata restaurazione. Ma non è stato restaurato un bel niente. Si sono solamente divisi l'Europa, delimitando i confini di ciascun regno. Automaticamente l'impegno primo di tutte queste nuove "potenze" è stato di impegnarsi a demolire l'unico ostacolo che ancora rimaneva da togliere per conquistarsi il potere e distruggere tutte le tracce della storia vera. Tutte le guerre successive al periodo della restaurazione, (dal 1830 al 1918) sono state dirette contro l'impero austro ungarico: le guerre d'indipendenza da uno a tre, la guerra di Crimea, fino alla prima guerra mondiale che ha spazzato via l'impero asburgico e quello ottomano. Praticamente poi hanno annientato qualsiasi ricordo storico dell'europa precedente alla nascita delle nazioni.
Il motivo per cui l'Italia non è diventata nazione è perché non solo c'era il Vaticano, ma anche perché noi gli slavi ce li avevamo in casa. Gli slavi e gli arabi al centro sud.
Quindi è ovvio che la Tartaria sia sparita dalle cartine.
Anche nella Sardegna del Nord c'è un capoluogo di provincia che anticamente si chiamava Thathari.
Mah!
Scusa e Napoleone e i Savoia dove li collocheresti?
Intendo i Savoia prima dell'Unità d'Italia.
I piccoli statarelli italiani?
Il falsificare mi sembra non attuabile, poiché si doveva falsificare anche la storia di ogni altra nazione (terra del mondo). Gli Stati esistevano anche prima.
In 11 secoli il Vaticano (n realtà Stato Pontificio) ha avuti rapporti con diversi Stati europei, fra i quali la Francia
Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (O. Wilde)
L'ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza (C. Darwin)
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Invece con il finire del Potere Temporale, il Vaticano alla fine è quello che ci ha più guadagnato, visto che con la Legge delle Guarentigie alla curia romana venivano dati ben 3.225.000 lire annue. Non male direi
Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (O. Wilde)
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Roma, Svezia, Mar Mediterraneo, Venezia, Europa, Spagna, Francia, Inghilterra.
in quello di Nord-Est appaiono:
Gog e Magog (i "Mongoli"), Circassia, Mesopotamia, Betlemme, Assia o Asia, Nazaret, Bitinia, Tana.
nel quadrante Sud-Ovest appaiono:
Galilea, Macedonia
, Mar Rosso o Arabico, Betulia, Atene?, Efeso?, Filippi, Libia, Cartagine, Mauritania, Ippona, Frisia o Friesen, Campania Tusia.infatti il regno di Macedonia è collocato in Africa Nord-Occidentale
nel quadrante Sud-Est appaiono:
Asia, Saba, Etiopia, Egitto, Alessandria, Samaria, Terra dei Mori.
Gerusalemme sta sul mare e sul cartiglio col nome c'è una croce con una mezzaluna.
Alcuni nomi tipici della geografia della Palestina appaiono un po’ fuori posto ma considerando che quelli che conosciamo attualmente potrebbero essere stati aggiunti dopo le campagne Napoleoniche in Egitto (penso a nomi come Samara/Samaria) - e comunque sono troppo vicini fisicamente a Gerusalemme - potrebbero non essere considerati imprescindibili.
Ho applicato questi dati a una carta dell’Eurasia mantenendo l’orientamento dei meridiani con la verticale del disegno e cercando di considerare la sfericità della terra. Il risultato è che il centro, e cioè Gerusalemme, si trova molto più ragionevolmente su Costantinopoli che sulla Gerusalemme attuale.
Sarebbe interessante identificare gli altri nomi della carta per verificare ulteriormente. Purtroppo il tedesco è per me troppo duro.
History: Fiction or Science? Vol. 4 pag 654:
“Nel XI-XII secolo la città (Istanbul) era conosciuta come Gerusalemme o Troia”
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………………………
Quindi. Ho cercato una stima delle pergamene esistenti in Europa ma non sono riuscito a cavare un ragno dal buco.
Però sarebbe interessante stimare QUANTI FOGLI di pergamena esistono in Europa, QUANTE ORE di lavoro sono stimate per scriverle e illustrarle e QUANTE PECORE sono state necessarie per la loro produzione.
E allora si vede se quexsta teoria è POSSIBILE o no.
………………………………………………
Non so se esista nulla del genere e non so nemmeno se sarebbe attendibile.
Le pergamene erano un supporto da ricchi, costavano parecchio e non ebbero una gran diffusione in epoca romana; inoltre, era abitudine riutilizzare le pergamene più volte, raschiando e riscrivendo un nuovo testo ritenuto più importante: così i primi amanuensi cattolici, riutilizzando pergamene antiche, probabilmente fecero grandi disastri !!
Il concorrente più utilizzato nell’antichità era il papiro, molto meno costoso e più facilmente disponibile ma il papiro ha il problema che dopo 50-100-200 anni si deteriora irrimediabilmente, soprattutto nelle ns condizioni di temperatura e umidità; per questo occorreva fare copie su copie (con errori che si moltiplicavano) e, ovviamente si facevano copie solo dei documenti ritenuti più importanti.
Hanno in parte resistito i papiri nelle aree con clima molto caldo e secco e conservate ben chiuse come i rotoli di Qumran o in alcune tombe egiziane o in casi particolarissimi come i papiri, in parte carbonizzati, della villa di Ercolano (a proposito, se anche Pompei ed Ercolano sono medioevali bisogna concludere che, a quei tempi, erano meglio di Hollywood !).
Le maggiori, più rilevanti e sicure testimonianze scritte dell’antichità sono le EPIGRAFI, ovvero tutto ciò che era scritto su un supporto solido, dalle tavolette dei sumeri alle innumerevoli scritte su pietra o marmo o metallo. L’altro ambito che ha lasciato tracce indiscutibili è la NUMISMATICA.
Solo per rimanere in ambito di epigrafi romane, dovrebbe essere abbastanza noto il CIL (Corpus Inscriptionum Latinarum) di Mommsen e altri che raccoglie iscrizione romane relative a tutto l’impero romano fino alla fine dell’impero romano d’occidente. Si tratta di 17 volumi (+ 13 supplementari) che registrano circa 180.000 iscrizioni; ogni iscrizione è trascritta, interpretata e commentata con la localizzazione.
Sulla pg di Wiki c’è il link ad alcune parti del CIL: it.wikipedia.org/wiki/Corpus_Inscriptionum_Latinarum
Come esempio, di una delle più significative epigrafi romane si può citare il “Res gestae divi Augusti”;
si tratta del “testamento politico” di Augusto (che molti politici attuali dovrebbero imitare….) che certamente era stato collocato sul Mausoleo di Augusto nel Foro Romano ma è andato perso (ovvio, era in bronzo…).
A noi è arrivato un testo completo bilingue (latino e greco) inciso sulla parete in pietra di un tempio ad Ancira (Ankara) e altri 2 testi ad Antiochia (solo latino) e Apollonia (solo greco).
Il solo testo latino occupa uno spazio di metri 4 per 2,70, Su Wiki il testo completo con la traduzione:
it.wikipedia.org/wiki/Res_gestae_divi_Augusti
Non oso pensare al lavoraccio degli scalpellini per falsificare tutte queste epigrafi, compresa questa di Augusto che si trovava in una area che nel 1500 era in pieno territorio musulmano (o erano complici ??)
Questa è la sola parte ovest della iscrizione latina.
E di epigrafi datate è piena l’Italia medievale; è sufficiente entrare in una chiesa del 1100-1200 per trovarne parecchie; nelle chiese, i ricchi (pagando) facevano seppellire i loro defunti e le pietre tombali ne sono una testimonianza, comprendendo spesso l’anno, espresso con riferimento alla nascita di Gesù (cioè c’è scritto “Anno Domini”, spesso abbreviato in A.D.).
Anche nelle città di origine medievale, si trovano diverse epigrafi “civili”: ad es, una molto caratteristica è quella di Firenze che segna il livello della alluvione del 1.333 (confrontata con quella del 1963): è murata su una parete in via S. Remigio, angolo Via Neri, ed è addirittura in versi – questo il testo:
M CCC XXXIII
Dì quatro di novembre, giuovedì,
la nocte poi vengnendo-l venerdì
fu alta l’acqua d’Arno i(n)fino a quì.
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"Console per quinta volta[N 36], restituii trentacinquemila libbre di oro coronario[N 37] ai municipi e alle colonie d'Italia che lo donavano per i miei trionfi, e in seguito, tutte le volte che fui proclamato imperator, non accettai l'oro coronario"
… ma è Di Maio!!
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Nomit ha scritto: Beh, è curioso che in Turchia si trovi un testo di un imperatore che accenna alle colonie da lui fondate in Italia, anche ritenen :woa: no, ma aspetta un momento!
"Console per quinta volta[N 36], restituii trentacinquemila libbre di oro coronario[N 37] ai municipi e alle colonie d'Italia che lo donavano per i miei trionfi, e in seguito, tutte le volte che fui proclamato imperator, non accettai l'oro coronario"
… ma è Di Maio!!
Si vede che hai studiato storia romana
Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (O. Wilde)
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