- Messaggi: 52
- Ringraziamenti ricevuti 1
La storia nascosta
Ha molto più "senso" Fomenko a questo punto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
E la Blackburn - nobel pure lei - che ha scoperto il ruolo dei telomeri nei cromosomi e dell'enzima telomerasi, praticamente ha messo davanti a tutti la chiave per bloccare l'invecchiamento ( sebbene anche qui si rischia il cancro allo stadio attuale, e non si ha un accesso pratico significativo per questa ragione).
Cosa se ne deduce?
Se ne deduce due cose: la prima, che i testi antichi che parlano di vite millenarie, guarigioni assurde o altro, anche fossero solo miti, sono potenzialmente stadi raggiungibili, previsti scientificamente. Viene persino da sospettare, come fa Biglino e Buffa, che siano in parte cronoche di fatti interpretati in un qualche modo da parte degli uomini di allora. La stessa immortalità non è poi che un fatto, esistendo già adesso colture di cellule di fatto immortali. E potrebbe essere un risultato naturale per qualunque civiltà riesca a controllare la telomerasi ( invecchiamento cellulare/tumori ) e produrre qualunque tipo di cellula sostitutiva abbia bisogno ( clonazione, creazione di organi ad hoc, riparazioni di qualunque tessuto etc ).
Non è quindi necessariamente né fantascienza né mito, ma semplice stadio culturale-scientifico di una civiltà. ( trallaltro, se si vuol dare credito a questa interpretazione, dai testi antichi viene da pensare che le conoscienze di queste eventuali civiltà non fossero poi estremamente più elevate della nostra, e certamente non sono che manipolatori del codice genetico come lo siamo noi adesso, semplicemente più avanzati di qualche secolo. Per arrivare a immaginare chi ha redatto il dna stesso, direi che bisogna cercare altrove. Da qui, scambiarli per creatori è del tutto fuori luogo )
La seconda cosa che si deduce, è che essendo l'uomo provvisto di tutta una serie di geni attivi del tutto inutili, e di altri geni che si sono attivati senza alcun adattamento all'ambiente che li giustifichi, e altri che magari sarebbero stati utili, l'evoluzionismo nell'uomo è un idea sciocca, direi ottocentesca. Poteva avere senso fintanto non si conosceva il dna, e ha senso anche adesso laddove rimane un adattamento situazionale e specifico che avviene in circostanze non controllate, come in natura. Ma nel caso umano non ha aderenza con la realtà nè con la storia genetica.
L'evoluzione spontanea è un'idea probabilisticamente assurda se si guardano ai dettagli tecnici, come ad esempio come sia possibile che il dna mitocondriale si sia evoluto molecolarmente dalla stessa "eva miticondriale", o come sia anche lontanamente immaginabile che un numero ragionevole di "antenati" scimmieschi abbiano subito in contemporanea e nella stessa area geografica la traslocazione robertsoniana che ha portato la scimmia a divenire un sapiens di 46 cromosomi, quindi sopravvivendo a un aberrazione genetica di questo tipo, e riproducendosi fino a diventare persino la specie dominante su questo pianeta.
Tanto vale a questo punto credere al creazionismo, perché serve davvero un intervento divino.
E infatti essendo il dna una realtà estremamente complessa e precisissima, viene da chiedersi mentre si decifra il codice biologico come sia possibile non immaginarsi una intelligenza codificatrice ( da non scambiarsi con chi è capace semplicemente di manipolarlo ). A me pare assurdo, come sarebbe assurdo scambiare chi sa programmare e scrivere in C con chi il C l'ha scritto. Infatti è atto di fede pensare che aberrazioni come quelle scritte sopra possano davvero essere accadute senza una guida intelligente, non il contrario.
E il dna stesso è intelligente e scritto con criterio: non è una legge della natura, come, mettiamo, la legge di gravitazione universale o le leggi della termodinamica, che esistono "perché ci sono", non è un assioma. E' qualcosa di infinitivamente più preciso e complesso di un supercomputer moderno e infinitivamente più piccolo e specializzato del più piccolo chip, ed è ciò che informa tutto ciò che vive. E' una "cosa" che esiste ma potrebbe non esserci. L'universo esisterebbe anche senza dna, quindi senza questo tipo di vita.
Ma per chi crede che la vita possa svilupparsi in senso democriteo, tutto è possibile; e quindi anche che tra 5 minuti, in una serie di circostanze fortuite, avvengano aberrazioni e variazioni genetiche impensabili che mi trasformino in una superscimmia come goku: non è poi molto meno assurdo a pensarci bene. Ma le conoscenze genetiche, raccontano un'altra storia e queste possibilità suonano come favole.
D'altro canto, ma questa è un idea mia, anche gli adattamenti che l'evoluzionismo cerca di individuare negli animali e nelle piante avvengono perché sono, mi si passi la parola, "permessi" e previsti a livello genetico da qualche parte. Non avvengono per caso, perché non avviene proprio nulla per caso, e da qualche parte la possibilità di mutare o non mutare in qualcosaltro è prevista.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
L'uomo può vivere senza protesi tecnologiche come qualsiasi animale, adattandosi e conoscendo il proprio habitat ovviamente. Ma in questo non è diverso dagli altri animali. Pure le altre specie se gettate seduta stante in habitat che non conoscono, crepano in una settimana.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- horselover
- Offline
- Utente
- Messaggi: 254
- Ringraziamenti ricevuti 14
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Tutti questi si sono uniti per prendere in giro il mondo?
Meglio dar credito alla numerologia, onomanzia ed agli anagrammi.
PS, compravo quella rivista con mio padre negli anni '80. Ereditai la passione per la storia, in particolare numismatica grazie a lui che era uno storico. Ridevamo quando si arrivava alle ultime paginette di quella rivista.
Nessuno prendeva seriamente Ciapanna, nessun accademico lo ha mai fatto. Ma ovviamente fanno tutti parti del complotto universale.
Mi tiro fuori da questo discorso.
Buona serata
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- horselover
- Offline
- Utente
- Messaggi: 254
- Ringraziamenti ricevuti 14
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Buona serata
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Nessuno dice che formiche e castori non vivano in natura perché abitano in rifugi costruiti da loro. Perché per gli esseri umani non è lo stesso?Mrexani ha scritto: Puttanate.
L'uomo può vivere senza protesi tecnologiche come qualsiasi animale, adattandosi e conoscendo il proprio habitat ovviamente. Ma in questo non è diverso dagli altri animali. Pure le altre specie se gettate seduta stante in habitat che non conoscono, crepano in una settimana.
Attualmente è così, ma non deve esserlo per forza. Per la maggior parte della nostra storia non lo è stato.Falchetto ha scritto: Non ho mai detto che siamo l'unica specie a disporre di tecnologia... le formiche addirittura ALLEVANO gli afidi come noi facciamo con le mucche. Pazzesco no?
I castori poi... gli ingegneri migliori del pianeta.
Ma l'impatto che la nostra tecnologia ha sull'ecosistema non è neanche lontanamente paragonabile a quello di altre specie.
Non intendevo dire quello, se ho dato questa impressione scusa.Qui non ti seguo continui a dire in maniera più o meno velata cosa dovrebbe e non dovrebbe essere postato su questo thread.
Lo hai già fatto in due o tre occasioni. Le dimensioni degli eserciti romani sono offtopic. Le formiche e i castori invece sono ok.
Non è che decidi tu... al massimo lo fa il moderatore. Questa comunque è la sezione STORIA ANTICA.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- horselover
- Offline
- Utente
- Messaggi: 254
- Ringraziamenti ricevuti 14
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
I nostri antenati, quelli che costruirono piramidi ed altro, ci hanno lasciato molteplici testimonianze di un ben diverso modo di vivere, dove armonia era la parola chiave, armonia nelle proporzioni, armonia nelle decorazioni, armonia nei particolari, armonia nelle costruzioniNoi viviamo in un ambiente materiale ma soprattutto culturale troppo artificiale e non conforme alla nostra natura, per cui ci siamo dimenticati quale dovrebbe essere il nostro modo di vivere e questo è una delle possibili utilità di questo pregevole thread
Ora interessano solo i criteri economici e di uitilita', una volta costruivano per il piacere di vedere una cosa bella realizzata, non trovo una spiegazione migliore per la ridondanza di "particolari inutili" che si trovano in ogni complesso megalitico
Inoltre e' sempre presente un allineamento stellare, perche' era cosi' importante riprodurre le costellazioni nei monumenti?
E' semplice da capire un orientamento particolare se si tratta di evidenziare solstizi od equinozi, molto meno quando si costruiscono monumenti o citta' intere seguendo la forma delle costellazioni
Era utile?
O solo bello vedendolo dall'alto? :woa:
Domande, domande...senza gli Hawass del mondo ora avremmo gia' qualche risposta
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.La stessa immortalità non è poi che un fatto, esistendo già adesso colture di cellule di fatto immortali. E potrebbe essere un risultato naturale per qualunque civiltà riesca a controllare la telomerasi
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Tacito, Historiae, Libro V (13)
"Si videro in cielo scontri di eserciti e sfolgorio di armi e, per improvviso ardere di nubi, illuminarsi il tempio. S'aprirono di colpo le porte del santuario e fu udita una voce sovrumana annunciare: «Gli dèi se ne vanno!» e intanto s'avvertì un gran movimento, come di esseri che partono."
digilander.libero.it/Hard_Rain/Tacito-Historiae-Libro-V.pdf
1 - Che tipi di eserciti ha visto nel cielo?
2 - Cosa ha fatto ardere le nubi?
3 - Cosa ha illuminato il tempio?
4 - Voce sovraumana?
5 - Gli dei se ne vanno?
Ah no, stava sognando
Stava sognando pure Plinio il Vecchio o magari Giuseppe Flavio che parlano tranquillamente di carri celesti nei cieli dell' umbria
Tutti ufologi ante litteram
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Sushi Cat 2
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Tutti gli animali si servono di un qualche tipo di rifugio, per difendere, da predatori o dalle intemperie, il proprio riposo, il proprio cibo o la propria prole .
Se non trovano qualche anfratto naturale da adibire ad appartamento, si scavano una tana, si costruiscono un nido, ecc.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- CharlieMike
- Offline
- Utente
- Messaggi: 2971
- Ringraziamenti ricevuti 441
(Ovvio che un antilope non potrebbe sopravvivere nell'Artico, così come un pinguino non resisterebbe nella savana).
Che poi qualcuno si sia evoluto al punto da utilizzare artifici e utensili per procacciarsi il cibo è un di più, ma un castoro p.es. è in grado di procurarsi il cibo anche senza costruire dighe di tronchi.
L'uomo, nudo e senza protesi di alcun tipo, non sarebbe in grado di sopravvivere in nessun ambiente naturale.
Non è in grado di inseguire una preda.
Non è in grado di difendersi.
Il suo corpo non è adatto a difenderlo dal calore o dal freddo.
I peli del suo corpo sono più di intralcio che di vantaggio: non esiste in natura un essere vivente i cui i peli crescono indefinitamente (la pecora è l'unico animale che fa eccezione, ma se non viene tosata periodicamente dall'uomo, muore).
I capelli lunghi sono anzi, un ricettacolo di sporcizia e insetti che possono portare malattie.
Gli animali che vivono nei continenti polari non posseggono il pelo che cresce indefinitamente.
Quello che distingue l'uomo è la sua intelligenza, ma se guardiamo la sua evoluzione a rispetto ai primati di cui è il parente più prossimo, c'è un abisso.
Nell'arco di poche migliaia di anni è passato dall'ascia di pietra al telefono cellulare.
Le scimmie sono ancora ferme a raccogliere banane sugli alberi.
Possibile che solo l'uomo abbia avuto una così eccezionale accelerazione evolutiva?
Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero), "qualcuno" agli albori della storia umana, ha preso degli ominidi esistenti sulla Terra, li ha geneticamente modificati per farli lavorare nei propri centri di ricerca (Gan Eden) dotandoli di una intelligenza, istruzione e la facoltà di parola allo scopo di comprendere ed eseguire gli ordini impartiti?
Per questi esseri modificati era del tutto inutile, se non svantaggioso, avere corazze, corna, denti, artigli e/o pelo per sopravvivere, dato che dentro ai vari Gan Eden erano debitamente protetti e nutriti.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.
Sitchin l'ho letto poco, conosco solo di fama. Diciamo però che ha senso: al di la della bibbia, dove è noto che nelle genealeogie matusalemme e gli altri vivono esageratamente tanto (almeno fintanto non vengono cacciati dall'Eden con vita ridotta a 120), anche nella lista reale sumerica conservata ad Oxford, le vite dei re sono esorbitanti, e i regnanti pre-diluvio superano tutti i 10mila anni di vita.
Dando però credito a questa tesi, dagli stessi testi antichi si deduce che le conoscenze genetiche di queste "falsi dei" ( cit:stargate ) sono molto primitive: commettono errori grossolani di clonazione, necessitano di vari esperimenti. E persino lo conoscenze di fisica nucleare sembrano frammentarie, considerato che Nergal quando lancia quelle che vengono tradotte come "armi del terrore" sono costretti a scappare per via del vento, ossia il fallout nucleare. Ma gli esempi sono tanti, sempre "facendo finta che".
Più verosimilmente, si tratta di esseri umani che per qualche ragione hanno un dna più ottimizzato del nostro o che da qualche parte, non certo per merito loro, hanno implementato qualche codice biologico superiore. Ancora una volta scritto da non si sa chi, non certo da loro che a mala pena sanno usarlo. Civiltà superiori, se esistono o esistettero ( e c'é da sospettarlo ) sono ben altre.
Mentre da un altro punto di vista, non credo che la vita breve serva per "equilibrio energetico". Serve per avere una razza inconsapevole, direi schiava. D'altro canto un sistema socio-economico come il nostro o come quelli precedenti non potrebbero esistere se la vita fosse anche solo triplicata. Chi vangherebbe i campi per 400 anni, chi lavorerebbe in fabbrica per altrettanto? Inevitabilmente la troppa esperienza e maturazione porterebbe a ben altri equilibri. Ha senso pensare che i nostri deva/anunna/arconti hanno accorciato la vita per evitare la troppa esperienza, che avrebbe portato inevitabilmente a un risveglio, anche di tipo spirituale, che non è necessariamente una cosa "religiosa".
Voglio dire: noi immaginiamo un allungamento della vita con mezzi tecnologici, cioé usare interfaccie e strumenti informatici, chimici e meccanici per rapportarsi con il dna e modificarlo per eliminare eventuali limiti e programmazioni precedenti.
Dai testi di tutto il mondo, però, come nel taoismo, nell'alchimia europea, nello yoga di Patañjali e così via, si deduce che le facoltà umane superiori, presenti in potenza nel codice biologico, sono attivabili attraverso un tirocinio mentale e spirituale. Se si vuole giocare "a far finta che", come fa Biglino, Sitchin e altri, bisogna far anche finta che un Patañjali o un Ge hong, quando parlano di come avere la chiaroveggenza, l'immortalità o altro, e ti spiegano come fare, dicono sul serio. Uno come Biglino è alienante perché fa finta di non leggere tutto questo ( o non lo legge ) e cerca solo riferimenti tecnologici screditando gli insegnamenti spirituali ( quelli pratici ) che specie in oriente sono tantissimi ( non ci sono in effetti nei testi veterotestamentari ). E probabilmente invece, non è tramite un computer e un laboratorio che si interagisce con il dna, e non è tramite la nostra linea tecnologica o altre simili che è stato redatto, e farlo è come usare un grimaldello per forzare una porta. Entri lo stesso, ma rompi qualcosa. E per qualche porta non basta. L'interazione uomo-macchina è stupida anche per questo, la nostra linea di tecnologia informatica e meccanica è primitiva rispetto alla genetica e alla biologia. E lo è per noi che utilizziamo un sviluppo ridicolo delle nostre potenzialità come genoma e che non abbiamo accesso a chissà quali altri codici. Figurarsi per chi questi limiti non li ha.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Facciamo finta che sia andata in un altro modo.Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero)
Supponiamo che la zona climatica originaria dell'umanità non sia stata la fascia tropicale, ma invece la fascia temperata. Supponiamo che l'uomo non fosse un predatore onnivoro, ma fosse un animale frugivoro (senza finire per discutere di alimentazione). Supponiamo che la scimmia acquatica vivesse nel Nilo e per questo motivo abbia interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici. Supponiamo, che dopo aver colonizzato l'intero Nilo, alcune popolazioni di ominidi del nord abbiano abbandonato il fiume e si siano diffuse nelle zone del Nordafrica e del Medio-oriente a clima mediterraneo.
A questo punto l'umanità si sarebbe trovata ad affrontare un problema: il cibo non cresceva tutto l'anno. Quindi avrebbero dovuto fare quello che fanno tutti i mammiferi frugivori del Nord, e cioè raccogliere ed immagazzinare frutta e semi.
Ma l'uomo è molto più grande delle altre bestiole raccoglitrici dell'emisfero boreale, e quindi per lui riuscire a raccogliere e conservare la giusta quantità di cibo era molto più difficile. Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- CharlieMike
- Offline
- Utente
- Messaggi: 2971
- Ringraziamenti ricevuti 441
E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?Nomit ha scritto: ... Ma l'uomo è molto più grande delle altre bestiole raccoglitrici dell'emisfero boreale, e quindi per lui riuscire a raccogliere e conservare la giusta quantità di cibo era molto più difficile. Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
charliemike ha scritto: E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?
“Ho figli che vanno a scuola e ho scoperto che la maggior parte degli istituti insegna ancora che i popoli dell’Età della Pietra vivevano nelle caverne. Non lo facevano” - Vitantica.net, Case a fossa riutilizzate per oltre 1.000 anni durante l’Età della Pietra
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Nel Magdaleniano si innovò la lavorazione delle ossa degli animali che l'uomo cacciava per nutrirsi, facendo anche dei bastoni e delle meravigliose opere d'arte. La pittura rupestre raggiunse l'apice in questo periodo.
Comunque sì, l'uomo non viveva solo nelle grotte
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
- CharlieMike
- Offline
- Utente
- Messaggi: 2971
- Ringraziamenti ricevuti 441
Nomit ha scritto:
charliemike ha scritto: E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?
“Ho figli che vanno a scuola e ho scoperto che la maggior parte degli istituti insegna ancora che i popoli dell’Età della Pietra vivevano nelle caverne. Non lo facevano” - Vitantica.net, Case a fossa riutilizzate per oltre 1.000 anni durante l’Età della Pietra
Però avevano una laurea in agraria.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
concordo su tutto, ogni parola, ma per l energia ed equilibrio ti consiglio di leggere questo scritto: The Problem of Increasing Human Energy by Nikola Tesla.
Cmq sì sono sempre rimasto stupito di quanto sono approssimate le conoscenze in biologia degli dei di Sitchin però facevano robe incredibili per noi (per es l'adam l'hanno addormentato e gli hanno cambiato tutti i cromosomi con una sola operazione). Prob quelli che chiamano ME (che contengono la conoscenza) non sono loro e li hanno ottenuti in qualche modo o ereditato. Infatti li consultano sempre e cercano sempre di salvarli. Un po' come il tuo esempio dello scrivere il linguaggio C e scrivere con il linguaggio C.
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.