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Il materiale di RA secondo Dipende
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riguardo il libero arbitrio, se ci pensi, per quante variabili ci possano essere, sono tutte contemplate nel "Creando". Il libero arbitrio dal mio punto di vista ( non di Malanga) è un'illusione. Sono arrivata alla conclusione che prima di incarnarci prepariamo un percorso dettagliato di tutte le scelte che faremo. Poi l'oblio fa sì che tali scelte ci sembrino fatte sul momento, dettate dalle circostanze. In realtà ci reincarniamo per vivere nella materia e capire ogni passaggio del progetto di vita costruito in precedenza.
Se questa idea (tutto è stato "scritto" e prestabilito da qualche parte) comprende anche il fatto che "l'oblio fa sì che tali scelte ci sembrino fatte sul momento, dettate dalle circostanze", allora mi chiedo su cosa sia effettivamente basata questa teoria. Sai dare una risposta?
Chi ti parla è una donna che in passato era parecchio incavolata di trovarsi qui in questo spazio/tempo e non accettava per niente l'idea di dover rifare sempre le stesse cose. Non ricordavo cosa avessi fatto nelle vite precedenti, sia chiaro, ma ero come annoiata, con la costante sensazione di aver già vissuto molte volte e di non voler tornare più qui.
E dimmi un po', da bambina soffrivi la stessa cosa? Se ricordi.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Ciao!!
riguardo il libero arbitrio, se ci pensi, per quante variabili ci possano essere, sono tutte contemplate nel "Creando".
Sono tutte contemplate “potenzialmente” perché il “creando” è sempre in divenire alla ricerca di un equilibrio.
Per me ovviamente, non è una storia già scritta, esistono tutte le parole possibili per poterla scrivere, ma la storia la scriviamo assieme scegliendo le parole che più si adattano alla trama che abbiamo scelto.
Sono arrivata alla conclusione che prima di incarnarci prepariamo un percorso dettagliato di tutte le scelte che faremo.
Sempre secondo me, noi prepariamo il percorso, le prove da sperimentare o da risperimentare le scelte che faremo durante la prova sono oggetto della sperimentazione/risperimentazione stessa.
Difatti come dici dopo:
Un po' come Neo quando l'Oracolo gli dice: "Tutte le scelte le hai già fatte, adesso devi capirle."
Noi scegliamo di sottoporci a determinate scelte per capire quello che non abbiamo ancora capito e la scelta che facciamo, tra quelle possibili, è quello che può dimostrarci se abbiamo capito o no.
Ci sono situazioni che si ripresentano proprio perché non abbiamo capito, o che abbiamo capito, ma non riusciamo a superare e che per questo ci fanno star male ….
Per esempio io ho capito che il saper perdonare gli atti degli altri è cosa saggia e giusta, ma non riesco a farlo, perché non riesco a fare la scelta giusta che è quella di perdonare con un sorriso ed una abbraccio.
Questa mia scelta dimostra che non ho capito veramente il mio handicap, perché non l’ho concretizzato con una azione reale, è solo un concetto appreso, ma non realizzato … quindi finché non lo realizzo materialmente, sceglierò di ripetere materialmente situazioni analoghe.
Un altro giro di giostra ….
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TheNecrons ha scritto: @Alroc:
riguardo il libero arbitrio, se ci pensi, per quante variabili ci possano essere, sono tutte contemplate nel "Creando". Il libero arbitrio dal mio punto di vista ( non di Malanga) è un'illusione. Sono arrivata alla conclusione che prima di incarnarci prepariamo un percorso dettagliato di tutte le scelte che faremo. Poi l'oblio fa sì che tali scelte ci sembrino fatte sul momento, dettate dalle circostanze. In realtà ci reincarniamo per vivere nella materia e capire ogni passaggio del progetto di vita costruito in precedenza.
Se questa idea (tutto è stato "scritto" e prestabilito da qualche parte) comprende anche il fatto che "l'oblio fa sì che tali scelte ci sembrino fatte sul momento, dettate dalle circostanze", allora mi chiedo su cosa sia effettivamente basata questa teoria. Sai dare una risposta?
Chi ti parla è una donna che in passato era parecchio incavolata di trovarsi qui in questo spazio/tempo e non accettava per niente l'idea di dover rifare sempre le stesse cose. Non ricordavo cosa avessi fatto nelle vite precedenti, sia chiaro, ma ero come annoiata, con la costante sensazione di aver già vissuto molte volte e di non voler tornare più qui.
E dimmi un po', da bambina soffrivi la stessa cosa? Se ricordi.
Sì, da bambina già avevo questa percezione di inutilità del tutto. Ero distaccata, l'agire degli altri mi sembrava "primitivo" .
La mia svolta è cominciata nel 2009. Come se fossi rismersa da un lungo sonno, ho cominciato a intuire tante cose e più indagavo, più mi arrivavano conferme al mio sentire. Su internet ho trovato tanti come me, come te, come Al2012, come Dipende, etc. Ho capito che non ero sola...pensa a quei poveretti che in epoche passate non potevano scambiare due parole su certi argomenti! Come minimo venivano considerati pazzi. Oggi abbiamo la possibilità di comunicare e scambiare opinioni in tempo reale e questa è una grande risorsa.
Tutto è contemplato: ogni variabile prevede la eventuale conseguenza. Altrimenti che creazione sarebbe! Una creazione fatta bene include tutto, o no?
Prima di incarnarti crei uno scenario con tutte le possibili varianti, ma questo scenario è in potenza, tutto teorico. Un'altra cosa è poi viverlo davvero. Quando sei immerso nello spazio/tempo, è tutto dannatamente coinvolgente. Ogni cosa ti lacera e ti tocca profondamente a livello emozionale. Secondo me, quando non sei incarnato hai una percezione distaccata delle emozioni che proverai. Penso che le emozioni siano più una sorta di frequenza/musica e gli esseri disincarnati un po' come degli esecutori, dei pianisti, i quali producono quella musica, ma non la vivono nella carne.
Solo quando sei incarnato invece diventi esecutore di emozioni e anche "strumento" che vibra a quelle frequenze.
TheNecronos, dimentica per un momento i miei interessi per Malanga e prova a leggermi senza giudizio.
Grazie
Ciao
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Perdona il mio quotare tutto, ma non riesco ad essere tecnologica....o forse è solo pigrizia, non so.Al2012 ha scritto: @ Alroc
Ciao!!
riguardo il libero arbitrio, se ci pensi, per quante variabili ci possano essere, sono tutte contemplate nel "Creando".
Sono tutte contemplate “potenzialmente” perché il “creando” è sempre in divenire alla ricerca di un equilibrio.
Per me ovviamente, non è una storia già scritta, esistono tutte le parole possibili per poterla scrivere, ma la storia la scriviamo assieme scegliendo le parole che più si adattano alla trama che abbiamo scelto.
Sono arrivata alla conclusione che prima di incarnarci prepariamo un percorso dettagliato di tutte le scelte che faremo.
Sempre secondo me, noi prepariamo il percorso, le prove da sperimentare o da risperimentare le scelte che faremo durante la prova sono oggetto della sperimentazione/risperimentazione stessa.
Difatti come dici dopo:
Un po' come Neo quando l'Oracolo gli dice: "Tutte le scelte le hai già fatte, adesso devi capirle."
Noi scegliamo di sottoporci a determinate scelte per capire quello che non abbiamo ancora capito e la scelta che facciamo, tra quelle possibili, è quello che può dimostrarci se abbiamo capito o no.
Ci sono situazioni che si ripresentano proprio perché non abbiamo capito, o che abbiamo capito, ma non riusciamo a superare e che per questo ci fanno star male ….
Per esempio io ho capito che il saper perdonare gli atti degli altri è cosa saggia e giusta, ma non riesco a farlo, perché non riesco a fare la scelta giusta che è quella di perdonare con un sorriso ed una abbraccio.
Questa mia scelta dimostra che non ho capito veramente il mio handicap, perché non l’ho concretizzato con una azione reale, è solo un concetto appreso, ma non realizzato … quindi finché non lo realizzo materialmente, sceglierò di ripetere materialmente situazioni analoghe.
Un altro giro di giostra ….
In qualche modo ho risposto indirettamente anche a te nel post su The Necronos. Sì, le variabili sono in potenza. Un po' come teoria e pratica. Quando ti trovi qui è tutto estremamente difficile. Da lì sembra un giochetto da ragazzi, ma quando sei immerso nella materia! Il nostro pianeta è una melma....Quando andremo in quarta densità, saremo dei veterani dell'esistenza presumo. :cool:
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Malanga vede la divisione iniziale come una separazione tra fotone e antifotone. Una divusione speculare. Che tu sappia, Ra parla di antifotoni?
Grazie
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TheNecronos, dimentica per un momento i miei interessi per Malanga e prova a leggermi senza giudizio.
Ti assicuro che su Malanga ho letto pochissimo, per cui non posso giudicarlo. Non ti sto guardando attraverso il filtro di Malanga.
Sì, da bambina già avevo questa percezione di inutilità del tutto. Ero distaccata, l'agire degli altri mi sembrava "primitivo" .
Capito. Io da piccolo (4-7 anni) ero sempre distaccato, come tutti i bambini penso, e provavo un senso di banalità verso il mondo attorno a me, però in ogni caso lo vivevo sempre come se fosse nuovo e affascinante.
Oggi abbiamo la possibilità di comunicare e scambiare opinioni in tempo reale e questa è una grande risorsa.
Eh sì mi immagino io se 3 anni non avessi aperto Luogocomune...
Tutto è contemplato: ogni variabile prevede la eventuale conseguenza. Altrimenti che creazione sarebbe! Una creazione fatta bene include tutto, o no? ]
Il fatto che la Creazione debba essere "questo o quello", è un pensiero umano. Ma non sto dicendo che è vero o falso quello che hai detto, solo che può essere vero o falso, indipendentemente dai nostri pensieri. Stai (mi sto riferendo a tutti) giudicando la Creazione, ci stai spiegando come è stato creato il tutto.
Il punto del mio discorso è questo: quanta validità hanno i nostri pensieri? A meno che tu non usi qualcos'altro oltre al pensiero per parlare di questo, allora lì la questione è diversa. Tempo fa, Invisibile mi disse che il mondo ci ama. Io concordavo su questa cosa senza aver mai avuto qualsiasi riscontro reale. Credevo semplicemente ad un mio pensiero che mi sembrava corretto. Poi un giorno mi sono sentito veramente amato dal Mondo attorno a me, anche solo per qualche attimi, e la cosa iniziava ad influenzarmi molto profondamente e concretamente. Qui non si tratta di pensieri. Ed infatti esperienze così dette a parole non rendono quasi nulla della loro realtà. Per cui dico: riflettere su ciò è perfettamente inutile se si usa solo la Mente. Qui non si tratta di opinioni, io non ho giudicato quello che mi è successo, non ho avuto opinioni a riguardo, non ho fatto ipotesi o altro, allora. Come faccio a dirlo? Perchè per più volte ho provato la differenza tra entrembe le cose (giudicare e non giudicare). Le opinioni su come è stata fatta la Creazione, non valgono nulla. I pensieri non hanno collegamento diretto con la Realtà, sono invenzioni e sono soggettivi. Esistono le cose, non i giudizi su di loro. Alla Creazione "non importa nulla" di quel pensi di essa. Alla Realtà non importa nulla. Per cui mi chiedo, cosa oltre al pensiero, ti ha spinto a pensare ciò della Creazione? Partendo dal presupposto che i pensieri valgono poco sia da un punto di vista ontologico (la Realtà è una cosa, i pensieri son un'altra, sono due cose diverse distaccate), che gnosologico (pensare è soggettivo e "interno", non ha niente a che fare col mondo oggettivo e "esterno").
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i pensieri non sono solo miei. Per me la mente è parte individuale e parte collettiva. I campi morfogenetici e le forme pensiero "ruotano" continuamente intorno a noi. Tutto sta a mantenere un equilibrio tra le varie tendenze. Per esempio i tifosi, i maniaci dell'estetica, e tutte quelle categorie sociali che sono fissate in modo maniacale su qualcosa, sono preda di forme pensiero.
La creazione la intuisco tramite "connessioni" con il mio io profondo. In altri termini le intuizioni sono la mia fonte di conoscenza. Delle volte mi arriva un'idea, un pacchetto completo di informazioni fatto di immagini, come una sorta di film corto strano. Poi con i passare dei giorni mi si chiarisce man mano il senso e infine comprendo. Tutto questo accade quando entro in una sorta di predisposizione alla ricettività che in genere per me avviene quando scrivo o quando sono in stato di riposo e rilassatezza. Il più delle volte arriva e basta.
Ciao
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Tutto sta a mantenere un equilibrio tra le varie tendenze.
Per favore, puo spiegare meglio? Non sono sicuro di aver compreso.
La creazione la intuisco tramite "connessioni" con il mio io profondo. In altri termini le intuizioni sono la mia fonte di conoscenza. Delle volte mi arriva un'idea, un pacchetto completo di informazioni fatto di immagini, come una sorta di film corto strano. Poi con i passare dei giorni mi si chiarisce man mano il senso e infine comprendo. Tutto questo accade quando entro in una sorta di predisposizione alla ricettività che in genere per me avviene quando scrivo o quando sono in stato di riposo e rilassatezza. Il più delle volte arriva e basta.
Ok, ma a priori ti consiglio (come consiglio a me stesso e a tutti) di stare attenta a non confondere l'esperienza con l'interpretazione (mentale).
Non posso sapere nulla dell'attendibilità queste tue esperienza, per cui non ne parlo.
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Il punto del mio discorso è questo: quanta validità hanno i nostri pensieri?
Un potere stratosferico che non immagini!
E' questo che tento di spiegare in ogni mio intervento. Per questo vi consiglio di rimanere il più tranquilli che potete. Tranquilli non significa passivi, ma calmi per poter gestire al meglio le opportunità che verranno.
Questa è una questione che mi ha sempre intrigato.
Quando i due (Ra e Don) discutono sulle proprietà dei cristalli e degli adepti che sono in grado di manovrarli, viene fuori che, si è vero che l'energia intelligente ha un potenziale infinito, si è vero che ogni entità ha dentro di sé il Creatore per cui può usufruire di questa energia in modi che per la maggiorana degli umani sono ancora inimmaginabili, ma è anche vero che non è cosa semplice.
Non deve esserlo da incarnati, o non avrebbe un senso. Non basta leggere un libro.
Comunque l'adepto, o l'equilibrato, cioè colui pronto a gestire queste “manovre” deve dissociarsi dal giudizio. Ripeto, questo non significa essere passivi, ma è più un elevarsi e guardare la cosa dall'alto come se succedesse a qualcun altro. Non necessariamente si deve arrivare a tanto, ma agire spassionatamente a volte serve.
Ribadisco che non serve ai fini di un affinamento di vibrazione conoscere la Legge dell'Uno e le sue distorsioni, o come è stato creato l'Universo, ma bisogna applicarle se uno sente di poterle applicare. Ed è anche per questo motivo c'è il rischio che, adesso avendo queste nuove informazioni, un'entità potrebbe perdere la propria “spontaneità” e rimurginare su qualsiasi iniziativa debba intraprendere. Sarò nella Legge dell'Uno? Mi starò meritando la vibrazione giusta? Sono un Errante? Devo salvare il mondo? E così facendo uno si ferma e non si diverte più a stare su questa “giostra che gira”.
Ed è per questo motivo che io qualche post fa, ho scritto che “non conviene” stare su questi concetti per sempre, basta capire quel che uno vuol capire, fare un sorriso e reimmergersi in questo “gran casino”.
Però può capitare benissimo il contrario. Un'entità potrebbe, da queste informazioni, rincuorarsi, o pensare: “cazzo lo sapevo io che era così” e non sentirsi più “sola” e vedere la “comicità” di tutto questo, o meglio la genialità dell'Uno Infinito Creatore che si manifesta come lezione anche nel più insolente figlio di puttana che incontrerete.
In definitiva, la cosa a cui dovremmo prestare maggiormente attenzione, è tutto quel che non riusciamo a fare con facilità e che si ripresenta di tanto in tanto. Ognuno di noi, arrivati a questo punto, ha un'indole, chi se ne frega che questa indole possa essere giudicata “giusta” o “sbagliata” dagli altri, il mio consiglio è di non soffocarla. Non siate categorici, ci sono mille modi per affrontare una stessa lezione, bisogna trovare quello che si reputa migliore.
Un arma per affrontare queste lezioni, secondo il mio punto di vista, è la positività ed il buon umore. Su questo Pianeta ne ha ammazzati più un pensiero triste/pauroso/negativo che tutti i “cattivi” messi assieme che sono venuti a giocare quaggiù.
@Alroc
Antifotone nello specifico proprio no, però logicamente l'esistenza dell'antifotone è insito nel gioco perché ad ogni cosa corrisponde sempre un “anti”, sperimentabile, o meno.
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Parlare di ‘boiata’ in modo superficiale proprio non si può, non penso ci sia al mondo mente ordinaria, diciamo così, che può inventarsi cose del genere. Pualtrimentiosse tutto falso, e io non lo credo perché penso che soprattutto in queste cose c’è sempre un fondo di verità, andrebbe dato atto agli autori di grandissima fantasia
Non ero assolutamente superficiale...ho parlato di boiata per moltissime dichiarazioni farlocche...
...grandissima fantasia? O enorme scopiazzatura raccattata qua e la...
Perché questo Ra comunica solo con tre gatti e non con tutti?...quel famoso UNO...!
...io all'inizio ho posto dubbi profondi...mica per polemizzare ma..la reazione è quella tipica di un seguace di Osho... mai domandare il perché girava in Rolls...altrimenti non sei interassato al discorso....
Anteater
La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
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per varie tendenze intendo tutte le ideologie, religioni, ambiti in cui ci si ostina a indagare o a rimuginare. Fissarsi in generale su qualcosa è indice di "inquinamento" da parte di forme pensiero che prevalgono. Se una forma pensiero diventa dominante, si rischia di perdere le coordinate, a mio parere. Per questo è sempre bene cercare di rendersi conto quando si è diventati un po' troppo fissati su qualcosa...e variare per tempo riaprendo gli interessi su altre attività.
Non so forse perchè sono donna o perchè molto indietro evolutivamente, ma per me la comprensione è globale. Per me l'esperienza è interpretazione. Non scindo le due cose le inglobo in un unico atto esistenziale. Ogni qualvolta vivo un'esperienza, è coinvolto tutto il mio essere. La mente non è isolata a interpretare, la mia mente è parte attiva nell'esperienza perchè corrisponde alla consapevolezza che ho di quell'evento.
Ciao
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un'altra domanda.
Ra ha mai parlato di entità che non si sono mai incarnate e che si trovano nelle densità più "alte"?
A quanto pare Malanga afferma che tali entità non siano mai scese in terza e che abbiano una paura folle di farlo. Le entità che sono davvero scese rappresentano solo il 20% dell'umanità.
Ti risulta qualcosa in merito?
Grazie
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Riguardo alla mia domanda:
Credo che non hai risposto, forse l'hai interpretata male. In ogni caso dal discorso precedente credo si capisca. Ecco il post completo:Il punto del mio discorso è questo: quanta validità hanno i nostri pensieri?
Il fatto che la Creazione debba essere "questo o quello", è un pensiero umano. Ma non sto dicendo che è vero o falso quello che hai detto, solo che può essere vero o falso, indipendentemente dai nostri pensieri. Stai (mi sto riferendo a tutti) giudicando la Creazione, ci stai spiegando come è stato creato il tutto.
Il punto del mio discorso è questo: quanta validità hanno i nostri pensieri? A meno che tu non usi qualcos'altro oltre al pensiero per parlare di questo, allora lì la questione è diversa. Tempo fa, Invisibile mi disse che il mondo ci ama. Io concordavo su questa cosa senza aver mai avuto qualsiasi riscontro reale. Credevo semplicemente ad un mio pensiero che mi sembrava corretto. Poi un giorno mi sono sentito veramente amato dal Mondo attorno a me, anche solo per qualche attimi, e la cosa iniziava ad influenzarmi molto profondamente e concretamente. Qui non si tratta di pensieri. Ed infatti esperienze così dette a parole non rendono quasi nulla della loro realtà. Per cui dico: riflettere su ciò è perfettamente inutile se si usa solo la Mente. Qui non si tratta di opinioni, io non ho giudicato quello che mi è successo, non ho avuto opinioni a riguardo, non ho fatto ipotesi o altro, allora. Come faccio a dirlo? Perchè per più volte ho provato la differenza tra entrembe le cose (giudicare e non giudicare). Le opinioni su come è stata fatta la Creazione, non valgono nulla. I pensieri non hanno collegamento diretto con la Realtà, sono invenzioni e sono soggettivi. Esistono le cose, non i giudizi su di loro. Alla Creazione "non importa nulla" di quel pensi di essa. Alla Realtà non importa nulla. Per cui mi chiedo, cosa oltre al pensiero, ti ha spinto a pensare ciò della Creazione? Partendo dal presupposto che i pensieri valgono poco sia da un punto di vista ontologico (la Realtà è una cosa, i pensieri son un'altra, sono due cose diverse distaccate), che gnosologico (pensare è soggettivo e "interno", non ha niente a che fare col mondo oggettivo e "esterno").
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@Alroc:
per varie tendenze intendo tutte le ideologie, religioni, ambiti in cui ci si ostina a indagare o a rimuginare. Fissarsi in generale su qualcosa è indice di "inquinamento" da parte di forme pensiero che prevalgono. Se una forma pensiero diventa dominante, si rischia di perdere le coordinate, a mio parere. Per questo è sempre bene cercare di rendersi conto quando si è diventati un po' troppo fissati su qualcosa...e variare per tempo riaprendo gli interessi su altre attività.
Capito, ora. In linea generale concordo.
Non so forse perchè sono donna o perchè molto indietro evolutivamente, ma per me la comprensione è globale. Per me l'esperienza è interpretazione. Non scindo le due cose le inglobo in un unico atto esistenziale. Ogni qualvolta vivo un'esperienza, è coinvolto tutto il mio essere. La mente non è isolata a interpretare, la mia mente è parte attiva nell'esperienza perchè corrisponde alla consapevolezza che ho di quell'evento.
Come detto prima, qui bisogna avere sempre dei riferimenti diretti alla Realtà, e non limtarsi a fare ipotesi astratte (è una premessa generale non specifia per il tuo psot).
Se l'interpretazione è costituita da giudizi non necessari, per me limitano il significato dell'esperienza. Sì, perchè non giudicare non significa non essere consapevoli e non significa partecipare a tutto come uno zombie. Forse ci hanno insegnato che è solo giudicando che si è partecipi a quello che succede intorno...che dire, o uno lo esperimenta di suo (operare senza giudicare) oppure rimarrà (giustamente) nella credenza che il giudizio e la continua filtrazione del mondo siano necessari alla sua sopravvivenza. Certo, concordo sul fatto che bisogna essere consapevoli di quello che accade, ma pensiamoci un momento: sono i pensieri che ci distraggono e ci limitano la visione. Cosa fa uno (di solito) quando vuole concentrarsi? Scaccia i pensieri non necessari. Se io vado nello spazio cosmico solo per ammirare la sua oscurità, è probabile che perda di vista il resto. Se vado in un posto solo per cercare il supermercato, perdo di vista il resto (e questo capita spessissimo a tutti noi). Se leggo il Ra material con l'unico obbiettivo di trovare il senso della vita, è probabile che non veda tutto quello che ha da dare (anche perchè per comprendere cose come il senso della vita, bisogna essere puri, liberi e aperti...se la "conoscenza" vede che tu ritieni già di sapere, ti lascia). Se medito con l'unico pensiero di vedere quanto è bello meditare, è impossibile che riesca a meditare e a sentire la sua magia. Se mi metto a pensare all'incontro di ieri col mio amico mentre taglio il pomodoro, posso farmi male, perchè perdo di vista l'esperienza attuale, non ne sono più consapevole e non vivo più nel presente. Sì, perchè la domanda è: il presente lo vivo immerso nei pensieri o pensando il meno possibile? Sono esempi di tipo diverso (ho cercato di mostrare la situazione da angolazioni differenti), ma la radice è la stessa.Per me l'esperienza è interpretazione.
Ultimo chiarimento: si potrebbe pensare che è impossibile tagliare un pomodoro senza pensare. Voglio che guardiate questo esempio: non so se avete mai calciato un pallone, ma dovreste sapere che per portare il pallone in un punto preciso anche a 30-40m di distanza (come fanno i "fuoriclasse") bisogna mettere in gioco un infinità di fattori e parametri: il punto della palla da colpire (su una distanza di 30m, 1mm di troppo è un altro paio di maniche), il punto del piede con cui colpire (alcuni punti sono più adatti di altri riguardo a certi tiri, e anche qui sbagliare di poco manda il pallone da tutta un'altra parte), la forza da dare (anche qui...), il movimento tridimensionale della testa, delle braccia, del tronco, delle gambe, dei piedi e delle dita dei piedi (soprattutto quando si tratta di beachsoccer) e chi ne ha più ne metta....e se pensate che alla fine non sia così difficile vi sfido a provarlo. Ma ve lo dico per esperienza, che è impossibile pensare a tutti questi fattori quando si sta per tirare. Eppure migliaia di giocatori nella storia erano capaci di compiere questi gesti con pochissimi secondi di riflessione. Come ci sono riusciti? Esattamente come un violinista che deve compiere infiniti micro movimenti degli arti superiori mentre suona (differenza tra un dilettante e un artista che è diventato parte della sua arte), o come un illusionista che maneggia le carte con movimenti complessissimi ecc. dopo mesi di pratica il Corpo impara questi movimenti super-complessi, e ci permette di farli senza pensarci.."ci vengono naturali". Se noi utilizziamo questo modo naturale di imparare le cose, la "necessità di pensare" viene sempre meno. Ovviamente la metodologia precisa è molto complessa, ho solo dato un'idea del suo funzionamento. Quindi prendete con le pinze quello che scritto, e non tirate conclusioni troppo in fretta.
Il punto del mio discorso: giudicare non è necessario alla comprensione e alla consapevolezza dell'esperienza, anzi li limita. E ricordiamoci: non giudicare, non significa dormire. Concordo con Alroc quando dice che bisogna essere consapevoli.
Quindi giudicare è una cosa cattiva da evitare? No, basta usarlo nel modo giusto, solo quando è necessario. Se devo scrivere un captcha, meglio che penso. Se sto facendo un test per l'ammissione a qualche università, meglio giudicare. Ma qui il quesito è un altro: in un mondo "ideale", la difesa contro i falsi utenti, le università, la scuola, la moda (per cui è necessario giudicare) e blablabla...sono necessari? In ogni caso, molte persone pensano e giudicano molto più del necessario, facendosi male, e io sono il primo.
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anche io ti faccio i complimenti per la chiarezza espositiva e per come hai impostato la discussione.
Ma devo dirti che anche per me tutto questo rientra a pieno titolo nell'ambito new age.
Gli elementi ci sono tutti e non mi sembra il caso di riparlarne, ma devo dire che questa versione è particolarmente ricca e dettagliata, frutto evidentemente di una mente intelligente e sottile ma proprio per questo ancor più insidiosa e dannosa.
Solo un punto tengo a ricordare, tutto ciò che possiamo definire come appartenente alla new age ha tra i suoi scopi principali quello di ingannare e depistare il ricercatore. Questo viene fatto con una tecnica molto ben conosciuta da chi si interessa di queste cose, ovvero il mischiare verità a falsità, perché chi opera in questo modo nel mondo sa benissimo che la verità è la cosa che più attrae lo spirito umano in modo innato.
La verità è l'esca, il verme, tutto il resto è amo, lenza ... e la padella.
Io che mi interesso di questioni spirituali e filosofiche, non sento la minima attrazione verso il desiderio di sapere di alieni, di storia galattica e di erranti e compagnia, perché so che non serve a nulla se non a portare in un vicolo cieco, che è il vero scopo di queste visioni del mondo, vicolo cieco che serve proprio a far dimenticare l'indagine più importante, quella su se stessi fatta senza sapere acquisito, senza la quale nessun passo reale può essere fatto.
In questa particolare versione c'è molta seduzione e molta più verità che in altre, e per questo che risulta particolarmente affascinante, ma proprio per questa è peggiore di altre in quanto in definitiva falsa come le altre.
Falsa se non nei contenuti (magari RA esiste davvero e ha detto tutte quelle cose tramite la signorina), nei modi e nelle direzioni che sottilmente indica, seducendo l'ascoltatore facendolo sentire (solo nella fantasia mentale e non realmente) parte di un tutto, e per cui offrendo una facile e comoda via nel ritrovare il senso della vita che molti hanno perso.
La new age ha la stessa funzione del fast-food in ambito esistenziale-spirituale.
Fast-spiritualism, si potrebbe definire, proprio a misura di quel progetto luciferino che si adatta ad ogni tipo di persona comprendendo le sue problematiche culturali ed individuali.
Non siamo più noi che dobbiamo imparare a salire la montagna, e così facendo crescere e conoscere la realtà, è la montagna che deve entrare in un pacchettino che posso mettermi in tasca, o magari ce ne facciamo un app, così è ancora più comoda.
Mi spiace, la Vita è ben altro, grazie a Dio.
Sinceramente non capisco perché si dia credibilità a queste sedute di channeling. Quali strumenti mi vengono dati a me per verificare anche solo una delle miriadi di informazioni che mi vengono proposte siano reali?
E poi davvero la base di tutto questo che hai esposto è solo una copia (fatta anche male per certe cose, ma probabilmente è fatto appositamente così) della antichissime conoscenze (plurimillenarie) che sono giunte a noi grazie alle filosofie e alle religioni orientali.
Solo un esempio tra i vari.
La legge dell'uno descrive semplicemente, con un linguaggio parzialmente diverso, quelle che sono conoscenze plurimillenarie senza apportare assolutamente nulla di nuovo alle descrizioni già fatte dagli antichi mistici taoisti, induisti, buddisti (e altri).
Qui si presenta come se fosse una novità, per sedurre l'ascoltatore (con un po' di verità) integrandola in un racconto in cui ci sono gli alieni, le varie densità eccetera e, a quanto ho capito, accennando solo di sfuggita che questa legge era conosciuta grazie a "comunicazioni" già avvenute in passato, come se fosse una cosa di poco conto.
La realtà è che queste filosofie e scuole spirituali antichissime, hanno avuto un effetto globale e universale oserei dire, visto che sono state la base di visioni dell'esistenza che hanno creato intere culture e civiltà, che in parte ancora esistono.
Quindi in definitiva l'unica novità sono questi racconti degli alieni e degli esseri nelle varie "densità", il che non ha nessuna utilità concreta per le persone, caratteristica tipica della new age, in quanto creata per confondere le persone.
Ho aspettato di vedere se c'erano altri elementi che potessero completare il quadro prima di dire la mia, ma finora tutto conferma in pieno la natura new age di questi racconti.
Una domanda per te: cosa ti fa credere (o cosa ti fa tendenzialmente credere) all'utilità di tutto questo?
In altre parole, a cosa ti serve a te sapere degli alieni, delle cosiddette densità eccetera quando non hai modo (immagino) di verificare in prima persona la realtà di questi racconti?
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Io che mi interesso di questioni spirituali e filosofiche, non sento la minima attrazione verso il desiderio di sapere di alieni, di storia galattica e di erranti e compagnia, perché so che non serve a nulla se non a portare in un vicolo cieco, che è il vero scopo di queste visioni del mondo, vicolo cieco che serve proprio a far dimenticare l'indagine più importante, quella su se stessi fatta senza sapere acquisito, senza la quale nessun passo reale può essere fatto.
Se mi permetti, questa è una visione prettamente antropocentrica, aldilà del credere alle canalizzazioni o meno ( per me sono dei mitomani, dalla confederzione galattica di luce fino ad Adamski ) non vedo niente di sbagliato, anzi, nè di malvagio o deviante ( addirittura ) nel "desiderare" di sapere e conoscere lo spazio che ci circonda..
da una parte capisco che il fatto stesso di ammettere che non siamo soli nell'universo può essere destabilizzante per chi crede nella vita dopo la morte, nello spirito etc perchè appunto toglie quell'aurea di "sacralità" della vita, come cosa unica che accade solo a noi umani perchà siamo "speciali"
quando invece altro non siamo che l'animale con il cervello più grande fra gli animali e ch ealla fine la vita altro non è che un ciclo, nasci, caghi, pisci, cresci, ti riproduci, mangi, dormi e crepi. Finito.
Una chicca, questa tizia postava video della confederazione galattica, dice di essere una argana o robe del genere, nel 2012 dovevano venire gli alieni buoni a portarci via
dimmi te se ti sembra che ci stia con la testa.
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Ra ha mai parlato di entità che non si sono mai incarnate e che si trovano nelle densità più "alte"?
A quanto pare Malanga afferma che tali entità non siano mai scese in terza e che abbiano una paura folle di farlo. Le entità che sono davvero scese rappresentano solo il 20% dell'umanità.
Ti risulta qualcosa in merito?
No, Ra non ha mai parlato in questi termini. Esistono delle entità che non si reincarnano più e sono di densità più alta, ma non credo non si siano mai incarnate.
La cosa funziona suppergiù così. La consapevolezza deriva dalle esperienze. Nei mondi non materiali le esperienze sono molto, molto diluite, nei mondi materiali non lo sono quasi per niente.
Visto che l'obiettivo è accumulare vibrazione tramite esperienza, nel caso un entità decidesse di non incarnarsi, avrebbe una limitazione non da poco.
La terza densità è, si materiale e distante dal concetto “io sono il Creatore” ma non sempre è terrificante e spaventosa.
La terza densità che viviamo noi qui sulla Terra potrebbe spaventare, ma non tutti i mondi di terza sono così.
Questa percentuale del 20% di Malanga è un po' ambigua, io ricordo che anni fa lui sosteneva che solo il 20% degli umani aveva anima, non so se lo sostiene ancora, ma devo dirti che di questo non ho trovato alcun riscontro nel materiale di Ra.
No no no no! Avrete notato dal mio modo di esporre questi argomenti che io non dico mai no, ma questa volta non ne posso fare a meno.
Invisibile, io e te ci siamo già “scontrati” una volta quando parlavamo di cannabis, ma ho rispettato il tuo punto di vista e amen, ora sei venuto a riportarmi la tua visione delle cose anche qui.
Sai che c'è? A me i tipi come te mi hanno stufato. Questa vostra gravità così religiosa e intransigente che va insegnando in giro la professionalità del sapere, è alquanto fastidiosa.
Mettete paletti e catenacci proprio come fa la religione, ma rilassati un po'.
Nessuno di noi ha mai parlato di novità, dove lo vedi scritto?
Io avrei potuto scrivere altre 50 pagine, sempre attenendomi al materiale di Ra e altre 5000 attenendomi al mio di materiale, ma non mi è parso il caso. Esiste un'essenza delle cose e la puoi ritrovare anche in 2 righe se sei capace, tu dal mio punto di vista, almeno per quello che scrivi e come lo scrivi, non lo sei ancora,
Questa tua “pesantezza” spirituale non ti da modo di accettare qualsiasi altra visione delle cose, ma ripeto per l'ennesima volta che va bene così.
E poi, non ho mai scritto che questa sia la verità, ho solo scritto che a me convince, certamente molto, ma molto di più delle altre visioni, specie della tua.
Io continuerò a parlar della vita come di “una giostra che gira” perché per me quello è. E in questa giostra ci puoi trovare gli alieni, le densità, Ra, e anche i tipi come te.
Non ho mai pubblicizzato questo materiale perché sinceramente a me non interessa che si creda a queste cose. Ho esposto del materiale che a me è servito per agganciarmi ad altro materiale (per primo la fisica quantistica) ma soprattutto dopo aver letto questa roba sono diventato molto meno intransigente e categorico di quanto non lo fossi prima.
Questo tuo modo di fare è molto simile al modo di fare di chi ha instaurato un èlite su questo Pianeta, sia di pensiero che di persone. E anche se questa fosse spiritualità for dummies? Da così fastidio alla tua persona così saggia? Pensi che qualcuno possa dannarsi per sempre dopo aver letto queste cose? E tu vorresti fare il paladino della Luce vero?
Il Pianeta non ne può più di voi, dei vostri codici, dei vostri segreti, delle vostre gerarchie spirituali.
Ti prego di non ribattere ancora, primo perché la tua visione mi piace molto meno di quella di Ra e secondo perché questo è il thread del materiale di Ra e si discute di questo. Tu potresti aprire una sezione intitolata “Il materiale di invisibile” o aprire una discussione dal titolo” le boiate new age” se liberissimo di farlo, ma non in questo luogo.
Io non sono il “profeta di RA” come vuol far intendere quell'altro imbecille, che me lo ha riscritto per la seconda volta. A me non entra alcunchè in tasca e per fortuna che l'ho scritto più volte .
Comunque per me questo thread può anche terminare qui, la mia esposizione l'ho fatta, non dovevo dimostrare, non dovevo difendere, non dovevo avvertire... volevo solo esporre questo materiale secondo il mio punto di vista, se vi piace bene, se non vi piace, oltre a fregarmene altamente, va bene comunque.
Ringrazio tutti voi che comunque avete aspettato che terminassi la mia esposizione per postare video del genere, lo apprezzo.
Vi lascio nella pace dell'Uno Infinito Creatore, voi fate un po' come vi pare. Buona vita a tutti
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Franco893 ha scritto: Io che mi interesso di questioni spirituali e filosofiche, non sento la minima attrazione verso il desiderio di sapere di alieni, di storia galattica e di erranti e compagnia, perché so che non serve a nulla se non a portare in un vicolo cieco, che è il vero scopo di queste visioni del mondo, vicolo cieco che serve proprio a far dimenticare l'indagine più importante, quella su se stessi fatta senza sapere acquisito, senza la quale nessun passo reale può essere fatto.
Se mi permetti, questa è una visione prettamente antropocentrica...
Per niente, è una visione pratica ma anche sana a mio avviso, perché evita di cadere nei vicoli ciechi tipo new age.
...aldilà del credere alle canalizzazioni o meno ( per me sono dei mitomani, dalla confederzione galattica di luce fino ad Adamski ) non vedo niente di sbagliato, anzi, nè di malvagio o deviante ( addirittura ) nel "desiderare" di sapere e conoscere lo spazio che ci circonda..
E' il credere che impiegando il proprio tempo a sentire questi racconti e seguire questo modo di "sapere", porti una qualche vera conoscenza che è deviante e "malvagio", non l'impulso alla conoscenza (che non è sapere), la quale è una delle caratteristiche innate che ci rende esseri umani.
Non hai letto con attenzione quello che ho scritto.
da una parte capisco che il fatto stesso di ammettere che non siamo soli nell'universo può essere destabilizzante per chi crede nella vita dopo la morte, nello spirito etc perchè appunto toglie quell'aurea di "sacralità" della vita, come cosa unica che accade solo a noi umani perchà siamo "speciali"...
Appunto, non hai capito quello che ho scritto e dai per scontate cose su di me che non sono reali.
Io sono convintissimo che l'universo sia popolato da altri esseri intelligenti e consapevoli, probabilmente proprio da esseri come noi e la loro esistenza non cambia di una virgola alla sacralità della vita, o per essere più corretti, dell'esistenza di tutto ciò che esiste..
Come vedi quello che mi attribuisci non mi appartiene.
Io ho detto cose molto diverse.
quando invece altro non siamo che l'animale con il cervello più grande fra gli animali e ch ealla fine la vita altro non è che un ciclo, nasci, caghi, pisci, cresci, ti riproduci, mangi, dormi e crepi. Finito.
Se permetti io questa stupidaggine propagandata proprio dal luciferismo non me la bevo.
Io ho indagato su me stesso, sugli altri e sul mondo, e anche se ho magari fatto solo un minuscolo passetto verso la realtà, so per certo che questo è falso.
Il video me lo sono risparmiato, ma grazie lo stesso
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Dipende ha scritto: No no no no! Avrete notato dal mio modo di esporre questi argomenti che io non dico mai no, ma questa volta non ne posso fare a meno.
Infatti ti ho fatto i complimenti per come hai esposto. Apprezzo sinceramente.
Però... si, si e si
Invisibile, io e te ci siamo già “scontrati” una volta quando parlavamo di cannabis, ma ho rispettato il tuo punto di vista e amen, ora sei venuto a riportarmi la tua visione delle cose anche qui.
Sai che c'è? A me i tipi come te mi hanno stufato. Questa vostra gravità così religiosa e intransigente che va insegnando in giro la professionalità del sapere, è alquanto fastidiosa.
Mi spiace che tu sia infastidito, ma se chiedi le opinioni degli altri (aprire un thread in un forum aperto al pubblico lo è implicitamente), non è un problema mio se il dire come la penso ti dia fastidio, ma tuo.
Mettete paletti e catenacci proprio come fa la religione, ma rilassati un po'.
Sono rilassatissimo e non so di quali paletti e catenacci tu stia parlando, se non entri nel merito come posso capire?
Nessuno di noi ha mai parlato di novità, dove lo vedi scritto?
Bè, a me sembra che la cosa sia stata presentata (non da te, a suo tempo), come una specie di "rivelazione" su come stanno le cose, ma magari sono io che ho avuto una impressione errata.
Però tutto questo è effettivamente in "salsa new", con RA che ci spiega come stanno le cose perché "prima non lo sapevamo" dai...
Io avrei potuto scrivere altre 50 pagine, sempre attenendomi al materiale di Ra e altre 5000 attenendomi al mio di materiale, ma non mi è parso il caso. Esiste un'essenza delle cose e la puoi ritrovare anche in 2 righe se sei capace, tu dal mio punto di vista, almeno per quello che scrivi e come lo scrivi, non lo sei ancora,
Rispetto la tua opinione Dipende, ma nel merito non vedo nulla e quindi non posso dartela per buona.
Questa tua “pesantezza” spirituale non ti da modo di accettare qualsiasi altra visione delle cose, ma ripeto per l'ennesima volta che va bene così.
Ma di che parli quando dici "pesantezza spirituale" (che poi è un ossimoro) ???
Parli dei paletti? Quali paletti? Veramente non capisco cosa tu abbia capito di quello che ho detto...
E poi, non ho mai scritto che questa sia la verità, ho solo scritto che a me convince, certamente molto, ma molto di più delle altre visioni, specie della tua.
E infatti ti ho fatto i complimenti per l'equilibrio dimostrato.
Ma sono quasi sicuro che tu della mia tu non abbia capito quasi nulla e per cui dubito che tu la possa valutare equilibratamente.
Questo tuo modo di fare è molto simile al modo di fare di chi ha instaurato un èlite su questo Pianeta, sia di pensiero che di persone.
Il mio "modo di fare" è l'esatto opposto di quello delle elites.
L'esatto opposto (lo ripeto così magari c'è speranza che il messaggio arrivi...).
E anche se questa fosse spiritualità for dummies? Da così fastidio alla tua persona così saggia? Pensi che qualcuno possa dannarsi per sempre dopo aver letto queste cose? E tu vorresti fare il paladino della Luce vero?
Se fosse spiritualità for dummies sarebbe cosa buona e giusta. Ma non lo è, è new age.
Spero proprio che solo per aver letto queste cose non basti a "dannarsi per sempre".
La fai un po' troppo drammatica dai..."paladino della luce... essù...
Il Pianeta non ne può più di voi, dei vostri codici, dei vostri segreti, delle vostre gerarchie spirituali.
Non so di cosa tu stia parlando. Io non ho segreti, non ho "codici spirituali" (altro ossimoro).
Anzi sai cosa penso? Penso che i segreti non esistono, penso che sia una favola messa in giro per fregare il prossimo con "fantastiche rivelazioni" date con sapiente misura nel tempo ... tipo quelle di RA
Ti prego di non ribattere ancora, primo perché la tua visione mi piace molto meno di quella di Ra e secondo perché questo è il thread del materiale di Ra e si discute di questo. Tu potresti aprire una sezione intitolata “Il materiale di invisibile” o aprire una discussione dal titolo” le boiate new age” se liberissimo di farlo, ma non in questo luogo.
Cioè fammi capire... tu apri un "forum" per esporre il materiale di RA, ma non si può parlarne se a te "non piace" quello che si vuole dire?
Ma allora questa non è una discussione aperta a tutte le opinioni.... Basta saperlo eh ma a me sembrava che come l'avevi messa dall'inizio la cosa non creava problemi...
E poi scusa, io ho parlato del materiale di RA, inquadrandolo in un contesto più ampio. Anche questo "non ti piace" e per cui non se ne può parlare?
Io non sono il “profeta di RA” come vuol far intendere quell'altro imbecille, che me lo ha riscritto per la seconda volta.
Perdonami, ma se reagisci così alle mie pacate osservazioni, dai l'impressione di esserlo...
...anche perché, ti faccio notare, che non sei entrato nel merito di nulla di quello che ho scritto.
Vi lascio nella pace dell'Uno Infinito Creatore, voi fate un po' come vi pare. Buona vita a tutti
Buona vita anche a te.
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TheNecrons ha scritto: @Dipende:
Riguardo alla mia domanda:Credo che non hai risposto, forse l'hai interpretata male. In ogni caso dal discorso precedente credo si capisca. Ecco il post completo:Il punto del mio discorso è questo: quanta validità hanno i nostri pensieri?
Il fatto che la Creazione debba essere "questo o quello", è un pensiero umano. Ma non sto dicendo che è vero o falso quello che hai detto, solo che può essere vero o falso, indipendentemente dai nostri pensieri. Stai (mi sto riferendo a tutti) giudicando la Creazione, ci stai spiegando come è stato creato il tutto.
Il punto del mio discorso è questo: quanta validità hanno i nostri pensieri? A meno che tu non usi qualcos'altro oltre al pensiero per parlare di questo, allora lì la questione è diversa. Tempo fa, Invisibile mi disse che il mondo ci ama. Io concordavo su questa cosa senza aver mai avuto qualsiasi riscontro reale. Credevo semplicemente ad un mio pensiero che mi sembrava corretto. Poi un giorno mi sono sentito veramente amato dal Mondo attorno a me, anche solo per qualche attimi, e la cosa iniziava ad influenzarmi molto profondamente e concretamente. Qui non si tratta di pensieri. Ed infatti esperienze così dette a parole non rendono quasi nulla della loro realtà. Per cui dico: riflettere su ciò è perfettamente inutile se si usa solo la Mente. Qui non si tratta di opinioni, io non ho giudicato quello che mi è successo, non ho avuto opinioni a riguardo, non ho fatto ipotesi o altro, allora. Come faccio a dirlo? Perchè per più volte ho provato la differenza tra entrembe le cose (giudicare e non giudicare). Le opinioni su come è stata fatta la Creazione, non valgono nulla. I pensieri non hanno collegamento diretto con la Realtà, sono invenzioni e sono soggettivi. Esistono le cose, non i giudizi su di loro. Alla Creazione "non importa nulla" di quel pensi di essa. Alla Realtà non importa nulla. Per cui mi chiedo, cosa oltre al pensiero, ti ha spinto a pensare ciò della Creazione? Partendo dal presupposto che i pensieri valgono poco sia da un punto di vista ontologico (la Realtà è una cosa, i pensieri son un'altra, sono due cose diverse distaccate), che gnosologico (pensare è soggettivo e "interno", non ha niente a che fare col mondo oggettivo e "esterno").
*********************************************************************************************************************************************************************
@Alroc:
per varie tendenze intendo tutte le ideologie, religioni, ambiti in cui ci si ostina a indagare o a rimuginare. Fissarsi in generale su qualcosa è indice di "inquinamento" da parte di forme pensiero che prevalgono. Se una forma pensiero diventa dominante, si rischia di perdere le coordinate, a mio parere. Per questo è sempre bene cercare di rendersi conto quando si è diventati un po' troppo fissati su qualcosa...e variare per tempo riaprendo gli interessi su altre attività.
Capito, ora. In linea generale concordo.
Non so forse perchè sono donna o perchè molto indietro evolutivamente, ma per me la comprensione è globale. Per me l'esperienza è interpretazione. Non scindo le due cose le inglobo in un unico atto esistenziale. Ogni qualvolta vivo un'esperienza, è coinvolto tutto il mio essere. La mente non è isolata a interpretare, la mia mente è parte attiva nell'esperienza perchè corrisponde alla consapevolezza che ho di quell'evento.
Come detto prima, qui bisogna avere sempre dei riferimenti diretti alla Realtà, e non limtarsi a fare ipotesi astratte (è una premessa generale non specifia per il tuo psot).Se l'interpretazione è costituita da giudizi non necessari, per me limitano il significato dell'esperienza. Sì, perchè non giudicare non significa non essere consapevoli e non significa partecipare a tutto come uno zombie. Forse ci hanno insegnato che è solo giudicando che si è partecipi a quello che succede intorno...che dire, o uno lo esperimenta di suo (operare senza giudicare) oppure rimarrà (giustamente) nella credenza che il giudizio e la continua filtrazione del mondo siano necessari alla sua sopravvivenza. Certo, concordo sul fatto che bisogna essere consapevoli di quello che accade, ma pensiamoci un momento: sono i pensieri che ci distraggono e ci limitano la visione. Cosa fa uno (di solito) quando vuole concentrarsi? Scaccia i pensieri non necessari. Se io vado nello spazio cosmico solo per ammirare la sua oscurità, è probabile che perda di vista il resto. Se vado in un posto solo per cercare il supermercato, perdo di vista il resto (e questo capita spessissimo a tutti noi). Se leggo il Ra material con l'unico obbiettivo di trovare il senso della vita, è probabile che non veda tutto quello che ha da dare (anche perchè per comprendere cose come il senso della vita, bisogna essere puri, liberi e aperti...se la "conoscenza" vede che tu ritieni già di sapere, ti lascia). Se medito con l'unico pensiero di vedere quanto è bello meditare, è impossibile che riesca a meditare e a sentire la sua magia. Se mi metto a pensare all'incontro di ieri col mio amico mentre taglio il pomodoro, posso farmi male, perchè perdo di vista l'esperienza attuale, non ne sono più consapevole e non vivo più nel presente. Sì, perchè la domanda è: il presente lo vivo immerso nei pensieri o pensando il meno possibile? Sono esempi di tipo diverso (ho cercato di mostrare la situazione da angolazioni differenti), ma la radice è la stessa.Per me l'esperienza è interpretazione.
Ultimo chiarimento: si potrebbe pensare che è impossibile tagliare un pomodoro senza pensare. Voglio che guardiate questo esempio: non so se avete mai calciato un pallone, ma dovreste sapere che per portare il pallone in un punto preciso anche a 30-40m di distanza (come fanno i "fuoriclasse") bisogna mettere in gioco un infinità di fattori e parametri: il punto della palla da colpire (su una distanza di 30m, 1mm di troppo è un altro paio di maniche), il punto del piede con cui colpire (alcuni punti sono più adatti di altri riguardo a certi tiri, e anche qui sbagliare di poco manda il pallone da tutta un'altra parte), la forza da dare (anche qui...), il movimento tridimensionale della testa, delle braccia, del tronco, delle gambe, dei piedi e delle dita dei piedi (soprattutto quando si tratta di beachsoccer) e chi ne ha più ne metta....e se pensate che alla fine non sia così difficile vi sfido a provarlo. Ma ve lo dico per esperienza, che è impossibile pensare a tutti questi fattori quando si sta per tirare. Eppure migliaia di giocatori nella storia erano capaci di compiere questi gesti con pochissimi secondi di riflessione. Come ci sono riusciti? Esattamente come un violinista che deve compiere infiniti micro movimenti degli arti superiori mentre suona (differenza tra un dilettante e un artista che è diventato parte della sua arte), o come un illusionista che maneggia le carte con movimenti complessissimi ecc. dopo mesi di pratica il Corpo impara questi movimenti super-complessi, e ci permette di farli senza pensarci.."ci vengono naturali". Se noi utilizziamo questo modo naturale di imparare le cose, la "necessità di pensare" viene sempre meno. Ovviamente la metodologia precisa è molto complessa, ho solo dato un'idea del suo funzionamento. Quindi prendete con le pinze quello che scritto, e non tirate conclusioni troppo in fretta.
Il punto del mio discorso: giudicare non è necessario alla comprensione e alla consapevolezza dell'esperienza, anzi li limita. E ricordiamoci: non giudicare, non significa dormire. Concordo con Alroc quando dice che bisogna essere consapevoli.
Quindi giudicare è una cosa cattiva da evitare? No, basta usarlo nel modo giusto, solo quando è necessario. Se devo scrivere un captcha, meglio che penso. Se sto facendo un test per l'ammissione a qualche università, meglio giudicare. Ma qui il quesito è un altro: in un mondo "ideale", la difesa contro i falsi utenti, le università, la scuola, la moda (per cui è necessario giudicare) e blablabla...sono necessari? In ogni caso, molte persone pensano e giudicano molto più del necessario, facendosi male, e io sono il primo.
The Necronos, perdona la mia trasandatezza nel risponderti. Quoto tutto e rispondo brevemente. Se le mie frasi non sono abbastanza comprensibili fammelo sapere che riscrivo. Grazie
Il giudizio è ciò che dobbiamo abbandonare via via nel corso della nostra vita. Perchè?
Perchè il giudizio il più delle volte è prerogativa dell'ego. L'ego tende a farci incavolare per cose che poi negli anni comprendiamo essere stupidaggini. Il più delle volte ormai opero su due livelli: uno di calma interiore...come se guardassi ciò che accade da fuori; l'altro in cui mi incavolo, ma moderatamente giusto quel tantino che serve per risolvere la questione con il minimo consumo di energia. In genere lavorare su problematiche utlizzando poca energia permette di tenere sotto controllo sia il proprio ego che quello degli altri. Se l'ego dell'interlocutore però si anima nonostante i tentativi di pacificazione, allora mi pongo il problema se la persona in questione è uno specchio da cui apprendere. Se però giudico che è solo un cretino lo lascio perdere.
Ciao
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Dipende ha scritto:
Ra ha mai parlato di entità che non si sono mai incarnate e che si trovano nelle densità più "alte"?
A quanto pare Malanga afferma che tali entità non siano mai scese in terza e che abbiano una paura folle di farlo. Le entità che sono davvero scese rappresentano solo il 20% dell'umanità.
Ti risulta qualcosa in merito?
No, Ra non ha mai parlato in questi termini. Esistono delle entità che non si reincarnano più e sono di densità più alta, ma non credo non si siano mai incarnate.
La cosa funziona suppergiù così. La consapevolezza deriva dalle esperienze. Nei mondi non materiali le esperienze sono molto, molto diluite, nei mondi materiali non lo sono quasi per niente.
Visto che l'obiettivo è accumulare vibrazione tramite esperienza, nel caso un entità decidesse di non incarnarsi, avrebbe una limitazione non da poco.
La terza densità è, si materiale e distante dal concetto “io sono il Creatore” ma non sempre è terrificante e spaventosa.
La terza densità che viviamo noi qui sulla Terra potrebbe spaventare, ma non tutti i mondi di terza sono così.
Questa percentuale del 20% di Malanga è un po' ambigua, io ricordo che anni fa lui sosteneva che solo il 20% degli umani aveva anima, non so se lo sostiene ancora, ma devo dirti che di questo non ho trovato alcun riscontro nel materiale di Ra.
Dipende, grazie per la disponibilità.
Ti facevo questa domanda perchè Malanga sostiene che alcuni di questi esseri hanno usato una scorciatoia per arrivare dove sono senza mai passare dal via. Queste entità sembrerebbero essere proprio quelle che dovevano incarnarsi sulla Terra e che invece hanno fatto un patto con le èlite dominanti sul nostro pianeta per "surrogare" esperienze altrui in cambio della loro scelta di non incarnarsi. In sostanza Malanga sostiene che esistono solo il 20% di esseri incarnati, mentre la restante parte, che doveva "scendere", non l'ha fatto. Quindi l'80% di esseri umani senza anima sarebbero sostanzialmente dei corpi pronti a riceverli, ma senza speranza che possano essere "abitati" da queste entità. Se ci pensiamo un attimo, esistono tanti esseri umani che si comportano come un gregge e questo potrebbe essere un significativo esempio di mancanza di consapevolezza. Una consapevolezza che manca in quanto mancanti di quella individualità che l'entità dovrebbe dargli.
Per l'èlite è più facile dominare con una maggioranza inconsapevole che si lascerà manovrare.
La cosa divertente è che queste entità devono dire la verità, quindi se si facesse una domanda come questa netta e precisa dovrebbero rispondere sinceramente.
Grazie
Ciao
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Del resto è cosa scontata in una esperienza dinamicamente squilibrata come quella in cui tutti noi siamo immersi , esperienza che ci impone la ricerca di questo equilibrio.
Io non ho una certezza solida che mi possa dare questo equilibrio, anche per questo penso che nessuno, tra quelli che sperimentano questa vita materiale, possano vantarsi di averlo raggiunto, se non altro per il solo fatto di essere qui, in questa manifestazione fisica.
Questo è quello che penso io, per questo che, quando sento qualcuno che pensa di avere in tasca la verità assoluta, mi scappa un sorriso ironico, giusto o sbagliato che sia.
Molti risolvono la propria ricerca spirituale nei dogmi della religione, altri in forme alternative ad esse, correndo il rischi di far entrare dalla finestra quello che hanno fatto uscire dalla porta.
Tra questi ci sono certamente quelli che accettano acriticamente queste forme alternative, sia per moda o per pigrizia o per reazione.
I motivi posso essere tanti e diversi, giusti sbagliati che siano, non si può banalizzarli con generalizzazioni, che anche esse possono essere dovute a moda, pigrizia o reazione.
C’è anche chi ascolta il suono di altre campane, per curiosità o per trovare spunti utili ad una propria ricerca.
Spunti su cui riflettere, non verità da accettare acriticamente.
Io penso di essere tra questi, ovviamente la mia autocritica non mi permette certezze assolute, penso di … ma non sono certo di …
Questa critica si ripercuote anche verso eventuali “guru”, in questo sono un pessimo discepolo, anche perché in fatto di “disciplina” scarseggio …
Parlo di me perché, per ovvie ragioni, non posso essere nella testa di altri, ho già diversi problemi nel capire quello che io in testa.
Per esempio io non ho la certezza che non siamo solo “ciccia”, l’unica certezza che posso avere è che, se fosse così, non avrei l’opportunità di restarne deluso.
Se non siamo solo il nostro corpo fisico, allora si apre un ventaglio di possibilità (quasi) infinito.
L’ indagare su queste possibilità è il compito di ogni ricercatore spirituale o meno, che possono essere viste come “vie” da scegliere e da provare.
A questo punto desidero riportare quanto detto dallo sciamano tolteco Don Juan a Castaneda:
Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili.
Perciò dovete sempre tenere presente che una via è soltanto una via.
Se sentite di non doverla seguire, non siete obbligati a farlo in nessun caso.
Ogni via è soltanto una via.
Non è un affronto a voi stessi o ad altri abbandonarla, se è questo che vi suggerisce il cuore.
Ma la decisione di continuare per quella strada, o di lasciarla non deve essere provocata dalla paura o dall’ambizione.
Vi avverto: osservate ogni strada attentamente e con calma.
Provate a percorrerla tutte le volte che lo ritenete necessario.
Poi rivolgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi.
Questa strada ha un cuore?
Tutte le strade sono eguali. Non conducono in nessun posto. Ci sono vie che passano attraverso la boscaglia, o sotto la boscaglia.
Questa strada ha un cuore? E’ l’unico interrogativo che conta.
Se ce l’ha è una buona strada.
Se non ce l’ha, è da scartare...
Ho riproposto questo pensiero perché in esso ci sono dei concetti che spesso dimentichiamo quando ci confrontiamo con altri (compreso il sottoscritto) . Concetti che ho evidenziato in grassetto.
Una via è soltanto una tra innumerevoli possibili e in realtà nessuna di esse porta in un posto preciso, perché non è la meta ciò che conta, ma è la motivazione che hai durante il tuo cammino che fa la differenza.
La scelta della via è un fattore totalmente personale, che non può essere etichettato da terzi, specialmente in modo generico, seguendo concetti o preconcetti che spesso fiorano la paranoia di chi usa con disinvoltura l’etichettatrice.
Solo il soggetto che sta percorrendo la via può giudicare se questa ha “un cuore” , gli altri soggetti devo preoccuparsi del “cuore” della propria via.
Lo so è facile e umano criticare le vie altrui specialmente quando si è conviti di essere sulla via giusta, dimenticandosi che una via è soltanto una fra innumerevoli.
Io penso che uno dei concetti spirituali di base si possa trovare nel “non giudicare” proprio perché il problema non è nella via in se, ma nel “cuore” che chi la segue percepisce.
Questa percezione è individuale, giusta o sbagliata che sia, non può essere oggetto di giudizio altrui, specialmente da quelli che si sento spiritualmente in ricerca della propria via.
Spesso mi son chiesto: “come cavolo posso capire se la via ha un cuore?”
Penso che la risposta la si possa cercare nelle sensazioni di “benessere”, di “non conflitto” di “non separazione” di “pace interiore” che un prova.
Probabilmente un modo coretto di confrontarsi con gli altri sarebbe quello di non cadere nella generalizzazione (per esempio fuffa new age), ma quello di esporre il proprio pensiero, che non vuol dire esprime un giudizio sul pensiero altrui, ma esprimere il proprio pensiero, non so se mi sono spiegato?
Dire è tutta “fuffa new age” è una critica sterile che non aiuta la comunicazione, e anche dire perché si pensa che sia fuffa serve a poco, perché esprime un pensiero proprio, che non è detto che sia valido per il pensiero espresso dall’altro.
La comunicazione o il confronto, deve essere tra l’esposizione del proprio pensiero rispetto al pensiero altrui.
Il confronto, se si desidera questo e non lo scontro, deve avvenire tra due pensieri, il criticare il pensiero altrui non equivale ad esporre il proprio, si può esprimere un pensiero anche opposto, facendo così il “gioco” del confronto è equilibrato.
Per esempio si critica la “confederazione della luce” opposta all’ “ordine di Orione” però si accetta senza batter ciglio l’idea di “entità spirituali angeliche” contrapposte ad “entità spirituali demoniache”, dal mio punto di vista è solo una denominazione diversa che nel “succo” esprime concetti identici o simili.
Concetti che in ogni caso ognuno di noi percepisce in modo del tutto personale, come è giusto che sia.
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Molte delle cose che hai detto le condivido, e non entro nel merito di quelle che non mi trovano del tutto d'accordo proprio per accogliere il tuo "appello", visto che in fondo non sono importanti e qui sarebbero anche OT.
Ma questa lodevole ed equilibrata visione sulle "vie degli altri" non tiene conto di una realtà, ovvero che certe vie sono state falsificate appositamente per danneggiare chi ricerca in questi campi.
Infatti, personalmente, non ho detto "è tutta fuffa new age", ma "la new age è stata fatta così e colà per certi scopi precisi (etc)".
Perché il punto è che se qualcuno trova conferma che "non siamo solo ciccia", e questo implica delle verità che coinvolgono tutto ciò che si è e che si vive, per cui anche le proprie motivazioni di vivere, per chi ha sfruttato questa inarrestabile spinta innata dell'uomo per proprio tornaconto, è finita.
Ecco perché mi preme in particolar modo mettere in guardia sulle falsificazioni e sulle "confezioni attraenti" che sono state fatte, perché dentro c'è il veleno e questo non è soggettivo, perché in questi casi la Via non c'è proprio, c'è una falsificazione della via.
Il problema che osservo in molte situazioni simili, Malanga tanto per fare un esempio che va per la maggiore, deriva in buona parte dal convincimento inconscio che ci è stato indotto fin dalla più tenera età, ovvero che siamo evoluti, moderni, che oggi sappiamo più di "prima", che siamo più fighi insomma.
In ambito della "non-ciccia" questo è falso. E' l'esatto opposto, rispetto alla diffusione della conoscenza spirituale.
Oggi c'è una grande ignoranza ma soprattutto una grande mistificazione (sic) sulle realtà spirituali, mistificazioni che si basano proprio sul convincimento moderno di essere "più avanti", che siccome ci ficchi dentro la forlmula quantistica allora si che è valida quella tale teoria.
Gli uomini indagano, sperimentano e confermano le realtà spirituali da non si sa quanti millenni, e molte Vie sono arrivate alle stesse identiche conclusioni anche partendo da presupposti molto diversi tra loro, confermando certe cose e che certe cose sono reali.
Per cui quando vedo che si prendono pezzetti di queste conoscenze per sostenere un racconto (visione) che in realtà è centrato sugli alieni o cose simili, so per certo che c'è una manipolazione, perché sinceramente, quale importanza ha per noi che dobbiamo compiere un passo alla volta sapere cosa succede in "sesta dimensione" sul pianeta AIU√∫ßu456/∆∞ƒ ???
Nulla, non serve a nulla e invece ci troviamo di fronte ad un racconto basato su queste cose inutili.
Tutte le tradizioni spirituali concordano, dopo molti millenni di conferme in molte parti del mondo ed in molte diverse culture, che la cosa basilare è conoscere se stessi.
Se stessi, non gli alieni di Orione o quello che è, perché anche se sai come è fatto tutto l'universo fin nel più piccolo dettaglio, se non conosci te stesso questo sapere non ti serve a niente, non ti sarai mosso di un millimetro dal "punto" in cui ti trovavi, e non avrai acquisito nessuna facoltà che ti permette di superare la condizione che ti fa soffrire e che ti tiene bloccato in quella che sembra una condizione senza uscita.
La conoscenza c'è già da molti millenni e tutto questo non aggiunge nulla di utile che possa aiutare le persone a crescere spiritualmente, perché la crescita spirituale non è fatta di sapere, è fatta di atti concreti.
Se poi questo sapere è anche falso, in parte o totalmente, diventa un ulteriore fattore di sofferenza ed un ulteriore ostacolo, come se non ne avessimo già abbastanza
Ciao
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Io non sono il “profeta di RA” come vuol far intendere quell'altro imbecille, che me lo ha riscritto per la seconda volta.
E chi sarebbe quell'altro imbecille che ti ha fatto intendere che saresti, per ben due volte, bollato come il profeta di RA....? Il primo è Invisibile e l'altro...?
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C'è...
Qualcuno cerca di spiegare cosa significa una ricerca spirituale, e a volte sostiene che può contribuire pure la pigrizia...lo stesso dice che non è costruttivo anzi sterile riconoscere questo RA come conseguenza di un periodo chiamato new age...
...anzi non una sola parola per l'AutoreDellaDiscussione che sviolina la parola imbecille così gratuitamente...quando, forse ci sarebbe da ripensare la parola imbecillità proprio per le persone che piuttosto che ascoltare la propria spiritualità, se la fanno imboccare...
Anteater
La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
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Lo hanno già fatto in molti e mi aggiungo anche io a coloro che hanno sottolineato la invidiabile impostazione che sei riuscito a dare ai tuoi interventi.
Esco da questa lettura arricchito, non tanto dall'aver appreso informazioni su un qualcosa che non conoscevo, ma soprattutto arricchito dal modo in cui mi è stata trasmessa questa esperienza personale.
Mi spiace questa deriva finale negli interventi, perché a mio avviso non colgono correttamente le intenzioni di questo Thread.
Non tutti gli approcci su un argomento possono essere sezionati e smontati per poi essere rimontati secondo il nostro ingegno e la nostra prospettiva, o peggio ancora dei nostri punti di vista.
Dipende, per quanto mi riguarda ho letto i tuoi interventi come una forma di poesia, non certo di prosa ( e con questo non voglio creare una dicotomia reale/irreale ).
E le poesie di solito le leggo senza fare analisi logica e grammaticale... le leggo e dopo un minuto, o magari dopo 5 anni mi rendo conto che quella poesia mi è rimasta dentro e che forse l'ho anche inconsapevolmente utilizzata.
Non entro nel merito di cosa mi abbia convinto e cosa no di tutto il materiale di RA, perché non credo che aggiungerei nulla a questa discussione condividendo alcune perplessità o alcuni entusiasmi del mio ombelico.
Grazie ancora e buon proseguimento di discussione (che spero non diventi un'autopsia itinerante con derive necrofaghe)
Remixing is for talentless pussies who don't know how to tune a drum or point a microphone. (Steve Albini)
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Mi dispiace che Dipende si è arrabbiato. Dipe’, non me l’aspettavo. D’accordo, non conosco il precedente tra te e Invisibile, però ci sta che ci siano voci discordanti. Anzi, tutto sommato niente di che rispetto ad altre discussioni. Io poi voglio sapere di Sirio e tanti altri gossip, mica ti puoi defilare. Anche Alroc e altri ti rivogliono. Ma qua nessuno ti prende per guru(cacchio, non leggerci presa in giro, ci sta troppo bene), intendiamoci. Hai fatto un lavoro ottimo e ne sai molto più di noi sul Ra material, ma ciò non vuol dire che ti si prende per santone o onnisciente.
Mi pare una cosa scontata (e per te lo è, lo so bene Dipende), ma qua bisogna specificarlo se no vai con le etichette.
Anteater, la mia critica era all’approccio che è parso superficiale. Ti sei risentito? Pualtrimentiosse, da come ti sei espresso mi hai ricordato quelli che dicono con leggerezza: ‘i cerchi nel grano li fanno i bontemponi’. Bontemponi? Quei disegni così elaborati fatti nel grano li può fare chiunque? Se è così, allora sto proprio su un altro pianeta e non capisco un kaiser. Però non ti avrei dato dell’imbecille, devo dirlo. Non per ora, almeno. Scherzo.
Ciao.
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A me il pigiamino non piace e non sopporto nemmeno che qualcuno lo abbia indossato, o che addirittura mi associ ad un seguace degli “omini in pigiamino”
Mettersi il pigiamo significa pure salire su di un pulpito e predicare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, ma soprattutto significa annullarsi completamente come essere umano.
Se io sono venuto qui sulla Terra pretendo prima di ogni altra cosa il diritto a comportarmi da umano, anche se so che tu che ora mi sei di fronte, sei me stesso, io continuerò a comportarmi da individuo e posso anche mandarti a cagare se mi sento di farlo.
Certo, dopo aver appreso nozioni del genere il mio punto di vista si è maggiormente aperto, ma dopo aver scoperto che tutto è Uno e tutto è Amore, la mia ricerca non si è fermata.
Chi si ferma invece tende ad amare e...basta e a mettersi il pigiamino, io no.
RA mi sta assai simpatico e mi piace come affronta le domande di Don, ma questo non significa che io aprirò una chiesa “la Chiesa di Ra umile servitore dell'Infinito Creatore” anche se suona meglio delle nostre “Chiesa della santissima Maria addolorata disperata e sconfortata pregna di dolore”.
Che io abbia trovato delle corrispondenze, non significa che debbano trovarle tutti, o tanti, significa solo che io ci ho trovato delle corrispondenze, a volte nette.
Ho usato la mente razionale per fare questo lavoro, non mi sono fatto trascinare da tradizionalismi e fanatismi, perché io di indole sono fatto così.
Avendo usato la mente più di ogni altra cosa posso aver peccato di “sindrome dello scienziato” cioè di essermi fatto condizionare dalla mia tesi e di aver automaticamente scartato tutto ciò che non rientrava nella tesi stessa. Può essere, non posso dirvi che non sia accaduto.
Ma io non vedo più l'errore in questo. Venire qui, nel modo in cui sono venuto, cioè dimenticando tutto il lavoro svolto fino ad ora, prevedeva che io avessi cercato di nuovo l'Uno, che io avessi usato solo l'intelletto e stata una scelta che ho preso qui con tutti gli inconvenienti del caso.
Questi argomenti qui non vanno ribattuti, non ha senso schierare due fazioni di pensiero che possano giocarsi la ragione, o il torto. Ho scritto all'inizio che avrei agito come anti Piero per cui chiedermi conferme o dimostrazioni è come sparare sulla croce rossa.
Che questo mondo sia zeppo di malati di mente non è colpa mia, io non posso paragonarmi alla tizia del video, non è giusto che lo faccia, anche se molto probabile alla tizia abbiano riferito cose molto simili a quelle scritte nel materiale di Ra, non è giusto identificare chi indaga su queste informazioni al primo sciroccato trovato in rete. Ognuno dalle informazioni ci ricava quello che può.
Ed è proprio questo il punto che mi distingue da altri ricercatori e che mi spinge ad essere di servizio agli altri. La giustezza delle cose, non l'amore incondizionato per le cose.
Che io scriva la mia impressione sul materiale di Ra condendola con così tanta visione personale mi mette nella posizione scomoda di risultare agli occhi di alcuni utenti in due posizioni ben specifiche entrambe negative per me.
Quella di “imbroglione” cioè colui che vi sta passando informazioni false per un proprio tornaconto, o quella di mentecatto simile alla tipa del video, ma con un po' più di intelletto e humor.
In entrambe le configurazioni io non mi ci vedo e non ho manco voglia di controbattere ad ogni post di invisibile, non solo perché l'ho già fatto e mi annoia rifarlo, ma perchè così facendo passerei per sostenitore della tesi di Ra, il che in definitiva non è vero.
Io sono convinto sostenitore della Mia di tesi, che so essere fallace e quantistica, cioè imperfetta e aperta a nuovi risvolti che potrebbero smontare la tesi precedente, ma solo quando lo deciderò io e la mia intenzione di base era quella che voi facesse la stessa cosa.
Ora, dire che è “boiata new age” o “ spiritualità da fast food” non solo è un'offesa/aggressione alla mia persona, ma manda in vacca anche tutto il thread.
C'è da dire anche che io in definitiva avrei terminato davvero, ho riletto i miei interventi e direi che l'essenza del messaggio c'è e secondo la visione di Ra, è l'essenza, il midollo della questione, in definitiva ad essere la cosa veramente importante.
A me dispiaceva che qualcuno non avesse ancora avuto l'opportunità di riceve questo tipo di informazioni in questa forma, per poi farsi una personale idea....tutto qui.
Caro G-luka, sei tu l'assurdone non io
Lo so che fa gola il gossip di Ra, ma non credo sia il caso di esporlo. A parte il fatto che abbiamo visto col “santo in paradiso” che questo materiale è altamente distorto e io sono stato capace di distorcerlo ulteriormente con un paragone poco azzeccato, ma anche essendo comunque parte del materiale di Ra, è roba davvero inutile dal punto di vista spirituale e comunque potrei inquinarlo con corrispondenze che ho trovato io.
C'è gente che prende queste cose molto sul serio.
Non so, potremmo aprire un nuovo thread in un'altra sezione meno “grave” e intitolarlo “il gossip di Ra” così nessuno si sentirà offeso e potremmo anche discorrere in maniera più lieve.
Scherzo, comunque il materiale di Ra non è roba esclusiva si trova in rete sia in lingua originale che in versione tradotta (solo i primi tre libri) è accessibile a tutti e tutti possono farsi una idea. Il mio consiglio se lo accettate, e quello di non “spulciarlo” ma di leggerlo attentamente. Prendetevi il tempo che occorre, per metabolizzare o trovare riscontri, ma fatelo in maniera lieve, come se stesse leggendo un poema (grazie Regom) perché nessuno di noi deve salvare il mondo a tutti i costi, questi sono si argomenti di una certa importanza, ma la “teatralità” umana ha fatto divenire questi concetti “pesanti”, “gravi” , drammatici e“pericolosi” dall'approccio assai difficile ed elitario.
Questi argomenti saranno “pericolosi” solo se voi li reputerete tali.
Mah, forse questa cosa andava bene 6,000 anni fa, o nel medio Evo, ma adesso “in zona Cesarini” io non ne sento più l'urgenza.
Io dentro di me, davvero vi Amo tutti, ne sono certo, ma l'espressione di alcuni di voi che mi viene mostrata mi da ancora fastidio, non tanto per antipatia, quanto per la quantità assurda di energia e tempo che bisogna perdere per stargli dietro.
Vorrei impiegare questa energia per badare alle mie faccende quotidiane terrestri.
Vi auguro di riscoprire presto gli esseri stupendi quali davvero siete e sono certo che da ciò troverete conforto e fiducia, ognuno a suo modo, a prescindere da cosa dica Ra.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.