Il materiale di RA secondo Dipende

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8 Anni 6 Mesi fa #4544 da Al2012
@ FranZeta

…. matematico Luigi Fantappiè , in cui introduce il concetto di sintropia, opposto e complementare all'entropia, come causa dei fenomeni biologici, …..


Brindo con sommo gaudio al fatto che tu abbia citato Luigi Fantappiè .

:pint: :pint: :pint:

Io sono tra i “fan” di questo grande matematico, ma anche uno dei più grandi scienziati del XX secolo.
Un uomo di Scienza (S maiuscolo) che non può essere compreso da chi è schiavo del riduzionismo e delle sue barriere …..

Link alla rivista Sintropia con articoli in inglese e articoli in italiano.
www.sintropia.it/rivista.htm

Luigi Fantappié e l'altra idea della scienza
www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=15534

(…)Per entrare nel cuore della sua idea di scienza e del rapporto tra scienza e fede, riportiamo un brano di Luigi Fantappié esplicitamente dedicato a tale questione, breve e conciso, in cui con mirabile chiarezza il grande scienziato mette in evidenza gli errori in cui sono caduti molti divulgatori scientifici nel XIX secolo e come le ultime scoperte della fisica, e specialmente gli indizi di quel principio sintropico, da lui studiato e che egli considerava il naturale completamento del principio entopico operante in natura, andassero in tutt'altra direzione e cioè verso un'idea finalistica dell'universo, della vita e dell'essere umano. (…)

Scusate l’OT, ma non potevo resistere al desiderio di testimoniare il mio apprezzamento per questo grande uomo di Scienza.

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8 Anni 6 Mesi fa #4545 da alroc

Il nostro mondo si basa e ha le sue fondamenta su modelli fuorvianti e per uscire da questo stato contorto c'è bisogno di una scelta forte e netta, non credo ci sia il tempo.
Mah...staremo a vedere.
Forza umani...forza.


Ciao Dipende,
dal mio punto di vista c'è tutto il tempo che serve. L'umanità prima o poi spezzerà questo loop e riuscirà ad andare avanti.

Anni fa la pensavo esattamente come te, adesso invece tendenzialmente comprendo che certe scelte "sbagliate" sono mosse da implicazioni profonde che vanno osservate attentamente. Pensa per esempio al narcisismo imperante e in continuo aumento dell'ultimo decennio. Più siamo smarriti nella nostra identità, più la cerchiamo erroneamente nel nostro aspetto ripetutamente immortalato nei selfie. Ma non è forse un processo di modellamento comportamentale?

Siamo indotti a cercare ossessivamente noi stessi, ma non dei modelli autentici piuttosto quelli propinati dalla cultura imperante.

La verità è che non è facile fare i conti con il nostro vero io, spesso cerchiamo di crearne un altro che possa soddisfare l'occhio sociale, ma è un'illusione. Da qui l'idiozia, imperante soprattutto nell'ultimo decennio, di cui tu parli. Noi esseri umani siamo sicuramente lenti a capire, se però aggiungiamo che c'è anche chi desidera modellare i nostri pensieri, ecco che il gioco/giogo si fa davvero duro per tutti noi. La competizione è il motto di questo secolo, sembra produrre personalità vincenti, ma nel profondo esse sono spesso fragili e disturbate. Non a caso si fa grande uso di antidepressivi in occidente, no?

Per manovrarci ben bene, basta puntare tutto sul desiderio atavico che abbiamo di piacere agli altri, questo è un forte impulso che spinge l'uomo a comportamenti stupidi e delle volte (o forse dovrei dire spesso) privi di morale. Poi viviamo in Italia e quindi già questo storicamente spiega molte cose. ;)

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8 Anni 6 Mesi fa #4546 da alroc

PS Comunque non pensare che ce l'abbia con te, è che quando sento parlare di Malanga ho questa reazione istintiva...


Ciao FranZeta,
non ti preoccupare so che non ce l'hai con me, si dialoga, tutto qui. Malanga fa questo effetto...lo so. :)
Comunque non so se hai letto altro, magari articoli più recenti...gli ultimi descrivono la struttura simmetrica dell'ologramma. Per fare ciò si deve "aggiungere" l'idea dell'antifotone...ma non voglio insistere sull'argomento, non ho interesse a farlo. Mi piaceva il tono tranquillo e costruttivo che si era creato in queste ultime pagine e ho voluto solo aggiungere qualcosa. Torno a leggervi in "silenzio" .
Buon proseguimento.

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8 Anni 6 Mesi fa #4551 da alroc
Ciao FranZeta,
ho letto questo PDF su Fantappiè.
Trovo molti elementi convergenti con Malanga: la coesistenza di presente, passato e futuro; l'idea che esistano due forme di energia simmetriche (energia dissipativa ed energia coesiva).

La simmetria è alla base delle teorie di Malanga, essa è speculare rispetto all'oggetto di riferimento, per cui apparentemente sembra il doppione identico, ma in realtà ne rappresenta la "copia" inversa cioè come se "vista" allo specchio . Questo aspetto speculare descrive l'impossibilità di creare un vero e proprio doppio. Non può esistere un essere vivente identico a un altro perchè la struttura del creando prevede l'unicità del soggetto che interagisce con lo spazio/tempo, solo lui può occupare la materia in quel preciso punto dove esiste. Se si cerca di creare un essere identico, esso sarà speculare ma mai identico all'originale. Da qui l'indivisibilità di ogni essere dotato di coscienza.

Ogni coscienza interagisce nel proprio spazio/tempo e la sua attività esperienziale costituisce una fonte di informazione nello scacchiere. Questa informazione viene poi "raccolta" una volta terminato il ciclo vitale.
La simmetria tra l'altro è frattalica. Il frattale si snoda in ottanti, il nostro universo è simmetrico rispetto a un altro che ne rappresenta il suo opposto speculare. Come in un contrappeso continuo, siamo il risultato di un "bilanciamento" tra opposti: entropia/sintropia (Fantappiè); fotone/antifotone (Malanga).
Mi fermo qui. Non desidero andare fuori tema.

Per quanto riguarda Michelangelo, lui scorticava i cadaveri per studiarne i tendini e i muscoli, una sezione perfetta del cranio senza sbavature penso fosse un'operazione un tantino più complicata per l'epoca.
Nella ricerca si tende delle volte a trovare strutture "nascoste", si ipotizza sulla loro formulazione consapevole o no da parte dell'autore, ma credo la verità risieda nel linguaggio artistico in senso stretto. L'arte è una forma di indagine della realtà che travalica i processi razionali. L'artista quando è spirato mette in atto molti processi che sono incosci. L'inconscio si esprime per archetipi ed essi sono un linguaggio a sè stante, capace di "svelare" autonomamente significati universali. Poi la mente razionale decodifica, ma gli artisti ci arrivano per altre strade. Un po' come gli strutturalisti che scarnificano le poesie decodificandone le "impalcature" fonetiche, metriche, etc. Il tutto può aggiungere ulteriori informazioni al significato del testo che si legge, ma non si può entrare nella testa del poeta per capire se la scelta di paricolari suoni piuttosto che altri sia voluta o semplicemente frutto di processi creativi dell'incoscio.

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #4555 da Al2012
@ Dipende

Per la Terra il discorso è un po' più complesso vista l'anomalia che s'è venuta a creare per i fatti di Marte, ma continuerò sull'esempio generale.


I fatti di Marte: dal tuo intervento 2445

(…) Poi avrebbe dovuto passare in terza densità naturalmente, ma è successo qualcosa dalle nostre parti che ha cambiato radicalmente il destino della Terra.
Il “casino” è successo sul pianeta Marte.

Fino a circa 76.000 anni fa, Marte era abitato dai marziani.
I marziani non erano dei piccoli omini verdi con le antenne, ma erano coloro che poi sono diventati la maggioranza dei terrestri.
Avevano cominciato il loro ciclo di sperimentazioni di terza densità quando la Terra era da poco passata alla seconda densità.
Le cose in principio andarono bene, al punto che i marziani riuscirono ad arrivare ad una buona conoscenza dell'Energia e a sfruttarla per i propri fabbisogni.
Poi è successo qualcosa, molto probabilmente per merito del gruppo di Orione, su Marte si è persa l'armonia e fondamentalmente si sono venute a formare due fazioni contrapposte.
Questo ha generato dei conflitti talmente aspri e distruttivi che hanno compromesso irrimediabilmente l'atmosfera di Marte ed hanno reso il Pianeta invivibile.

Ad un certo punto le entità marziane si sono trovate senza Pianeta e senza aver concluso il terzo ciclo di sperimentazione.
Bisognava trovare un nuovo scenario adatto al proseguo dell'apprendimento.
Il Pianeta scelto, non ancora pronto, ma adattabile, fu il pianeta Terra.

Questo ha generato numerose anomalie che si sono sommate alle distorsioni già insite nella terza densità e hanno generato un nuovo campo di gioco “anomalo”.

La Terra non essendo ancora pronta, non disponeva di complessi genetici giusti per il passaggio delle entità di Marte per cui si è dovuto intervenire con del patrimonio genetico “aggiunto”.


Per quello che posso comprendere deduco che la posizione così anomala del pianeta Terra è conseguenza di forzatura del passaggio da seconda a terza dimensione, per poter dare un pianeta a quelli di terza che avevano reso inutilizzabile il loro.
Quello che ho compreso è che su Marte il processo positivo è stato interrotto da un processo fortemente negativo, che ha creato conflitti interni tali da rendere inutilizzabile il pianeta Marte.

Però non comprendo.
Su Marte le cose di terza dimensione stavano procedendo bene, come sappiamo lo scopo di questa dimensione è fare una scelta, la scelta tra ‘io e gli altri’ o ‘solo io’ (che io traduco nel mio linguaggio con una scelta ‘olistica’ o una scelta ‘riduzionistica’).
Se i conflitti interni sono degenerati in uno scontro tra fazioni tale da causare la distruzione del pianeta, non si può dire che le entità di terza dimensione non abbiano fatto una scelta, hanno distrutto la casa dove sperimentare, perché hanno scelto la strada negativa.
Lo scopo della scelta tipico della terza densità è stato fatto.
Chi ha causato ed ha partecipato a tale evento ha fatto una scelta libera e la conseguenza dovrebbe essere quella di passare in quarta dimensione negativa.

(…) Comunque ad un certo punto cronologico delle sperimentazioni nel nostro sistema solare, ci siamo venuti a trovare con un Pianeta inutilizzabile e delle entità che non avevano più una casa dove sperimentare.
Contestualmente nei paraggi c'era un altro Pianeta che non aveva ancora finito il proprio ciclo di sperimentazioni di seconda e che è stato adattato in fretta e furia per ospitare “gente di terza”.


Quello che mi domando a questo punto: chi sono le entità di terza dimensione che sono state trasferite sulla Terra?
Quelle che hanno causato ed hanno partecipato alla distruzione, hanno fatto una scelta negativa.
Quelle che in qualche modo hanno cercato di evitare tale deriva distruttrice perché consocie della idiozia che porta ad una inevitabile distruzione, direi che hanno fatto una scelta positiva.
Entrambe hanno fatto una scelta, quindi hanno esaurito il compito di terza dimensione.

Chi resta?
A parte che decidere di non scegliere da che parte stare è una scelta, specialmente in una situazione così dirompente.
Però comprendo che uno può essere costretto a fare cose che non condivide o non comprende pienamente.
Quindi restano quelli che hanno solo subito, senza manifestare in alcun modo una scelta conscia sia negativa, sia positiva.

Da questo accadimento sono poi partite un mucchio esagerato di anomalie/distorsioni in più che hanno enormemente compromesso il percorso originale del pianeta Terra.

Ra dice che la metà delle entità che compongono l'umanità terrestre, sono originarie di Marte, l'altra metà è formata da “autoctoni” terrestri cioè entità che hanno sperimentato la seconda densità sulla Terra e sono poi state “promosse” e da entità che hanno sperimentato in altri sistemi solari.

Questa situazione di diversa provenienza, sommata al carattere “guerrafondaio” dei marziani hanno generato guerre continue fra i terrestri. Se a questo fattore ci si aggiunge l'ingerenza del gruppo di Orione e il loro concetto d'élite, ecco a voi il nostro mondo


Sul pianeta Terra abbiamo una promiscuità di entità di terza dimensione: quelli provenienti da Marte (la maggioranza), quelli provenienti da altri pianeti extrasolari e quelli “autoctoni” cioè della Terra.

Quello che sembra certo e che gli “autoctoni” sono all’interno di evoluzione, per così dire, non anomala, (se non si considera la forzatura) in quanto sono passati dalla seconda alla terza senza migrare di pianeta.
I marziani sono “extra pianeta” sono alieni al pianeta, così come quelli che provengono da altri sistemi solari, di questi ultimi non sappiamo le cause di migrazione. Resta il fatto che gli “autoctoni” sono in minoranza.

Dei marziani sappiamo che hanno un bagaglio storico, anche se dimenticato, non edificante in quanto appartengono ad un gruppo di entità che hanno causato una distruzione immane.
Se sono ancora di terza dovrebbe certificare la loro “non scelta” in tale evento.

Quando si è dovuti intervenire in maniera così drastica (modificare l'andamento originario di un Pianeta per riparare ad un danno su di un altro Pianeta non è cosa semplice) logicamente sono stati fatti alcuni esperimenti/aggiustamenti che hanno creato nuove condizioni e numerose nuove anomalie, queste nella loro somma, dal punto di vista dei responsabili di settore, sono state percepite come una netta minaccia della Legge del caos per cui si è deciso di mettere il Pianeta Terra in “quarantena”.


Quello che non comprendo è il perché di un intervento drastico, che coinvolga un pianeta forzandone il passaggio a terza densità, quando non ha ancora terminato il suo percorso di seconda densità.
Nell’universo forse c’è scarsità di pianeti di terza già maturati pronti a ricevere entità di terza extra pianeta?
La migrazione di entità neopromosse o ripetenti tra vari pianeti (classi) idonei dovrebbe essere una prassi possibile, quindi non sconvolgente, considerando anche il fatto che le entità in gioco sono pur sempre parte di una unità e che la loro provenienza da un pianeta piuttosto che un altro è illusoria, lo scopo resta sperimentare quello che la densità a cui appartiene l’entità deve comprendere.

Non si comprende bene qual'è stata la ragione principale per cui si è deciso di allontanare il terrestri dal resto del “laboratorio” Universo, io la vedo come una specie di precauzione.
Diciamo che i marziani si sono rivenuti a trovare nei panni di una simil scimmia nonostante avessero già cominciato il loro ciclo su di un altro Pianeta e questa è già una minaccia alla libera scelta, poi si sono venuti a trovare con la necessità di operare/cooperare con altre entità venute da altri posti e poi c'è da considerare che queste entità già quando erano su Marte avevano mostrato una certa propensione all'attacco verso altre entità.
Questi fattori, secondo me, hanno determinato la scelta di mettere in quarantena questo Pianeta.


Io non so a quali entità appartengo, ma leggendo questo, mi verrebbe voglia di appellarmi a qualche “convenzione” perché sicuramente gli “autoctoni” sono vittime di una “scelta” imposta da altri.
Come minimo il libero arbitri di questi è stato calpestato, la loro libertà di scelta condizionata da eventi e cause che provengo da situazioni estranea alla loro classe (pianeta).
Questo, ovviamente, nell’ottica di una possibile promiscuità di entità che mantengano una netta separazione di origine planetaria, cosa che mi suona un po’ stonata.

Mettere un Pianeta in quarantena genera ulteriori distorsioni perché mettere in quarantena non significa isolare completamente gli individui, ma da la possibilità ai “medici” e agli “infermieri” di far visita ai pazienti di tanto in tanto.
Questa possibilità sporadica d'intervento, visto la Legge dell'equilibrio, ha permesso l'intrusione di “falsi medici” e “falsi infermieri” (Orione)che lavorano un po' come lavora “Big Pharma”.
E allora Dei, Dio, alieni, oggetti luminosi nel cielo, spiriti, fantasmi, magia, paradiso, inferno e chi ha più distorsioni le metta.


Ma chi ha deciso dimettere in quarantena la Terra?
E, soprattutto, quale è il fatto che ha determinato questa situazione?
Non è forse cosa usuale trasferire le entità in pianeti idonei alla loro dimensione?
Non è forse contrario al principio che ci rende tutti parte di una unità il considerare “autoctoni” e “alieni” ad un determinato pianeta quando si passa da un cicli di rincarnazioni.
Perché forzare la “maturazione” di un pianeta, quando si hanno altri pianeti disponibili?

Spero che tu comprenda la motivazione delle mie perplessità, che non sono certo una critica a quello che tu hai esposto e tanto meno al tuo modo di ragionare o a quello in cui tu credi :ok:

Sono dubbi e come tali non voglio esprimere un giudizio, se non il dubbio stesso ….:question:
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da Al2012.

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #4561 da Dipende

Però non comprendo.
Su Marte le cose di terza dimensione stavano procedendo bene, come sappiamo lo scopo di questa dimensione è fare una scelta, la scelta tra ‘io e gli altri’ o ‘solo io’ (che io traduco nel mio linguaggio con una scelta ‘olistica’ o una scelta ‘riduzionistica’).
Se i conflitti interni sono degenerati in uno scontro tra fazioni tale da causare la distruzione del pianeta, non si può dire che le entità di terza dimensione non abbiano fatto una scelta, hanno distrutto la casa dove sperimentare, perché hanno scelto la strada negativa.
Lo scopo della scelta tipico della terza densità è stato fatto.
Chi ha causato ed ha partecipato a tale evento ha fatto una scelta libera e la conseguenza dovrebbe essere quella di passare in quarta dimensione negativa


I marziani la scelta non l'hanno fatta, hanno solo distrutto il loro Pianeta. Fai conto fosse successo ora sulla Terra. Due fazioni di “illuminati” si fanno guerra per il dominio del pianeta. Una di loro ha nel suo arsenale un'arma al cristallo o nucleare molto potente e distruttiva e decide di mettere in atto un attacco totale in modo da neutralizzare l'avversario. Ciò porterà ad un progressivo deterioramento dell'atmosfera planetaria. Per far ciò questa fazione ha incitato l'odio, la guerra, il conflitto in molti terrestri che hanno partecipato alla distruzione. Tu credi che loro (gli abitanti planetari) abbiano fatto una scelta sentita? Un po' come sta gente che sul nostro Pianeta si fa saltare in aria in nome di una puttanata, credi che abbiano fatto una scelta? O forse sono stati condizionati?
Una volta che il tipo, dopo essersi fatto esplodere assieme ad altri innocenti capirà che non esistono vergini bonus, che nessuno nell'aldilà gli dirà “bravo era proprio quello che volevamo” capirà anche che è stato condizionato, che gli hanno mentito e che è stato un gran cazzone. Si presume che il tizio in questione debba scontare la sua azione se vuole equilibrare il suo stato d'inerzia che si è interrotto. Gli tocca reincarnarsi sperando che abbandoni questa visione della vita così distruttiva.
Su Marte è successa una cosa simile. Gli abitanti sono stati portati ad odiare, sono stati indirizzati subdolamente verso l'aggressione, ma non l'avevano scelto, almeno la maggioranza della gente non lo ha fatto.

Quello che mi domando a questo punto: chi sono le entità di terza dimensione che sono state trasferite sulla Terra?


Tutti gli stronzoni che hanno permesso che quattro lestofanti distruggessero un Pianeta e tutti gli stronzoni che non hanno fatto alcunchè per impedirlo. I mandanti e l'èlite dominante (pochi) che hanno organizzato la cosa, si stavano polarizzando verso il negativo e ad alcuni di loro questa azione è servita per essere promossi in quarta negativa, ma la maggioranza non voleva una cosa del genere, è solo stata deviata da un comportamento indotto contorto.
Se succedesse adesso anche qui, questi stessi stronzoni continueranno a farsi la guerra non perché lo hanno scelto (per un dominio sugli altri) ma solo perché sono appunto dei cazzoni facilmente manipolabili. La maggioranza dei marziani una volta compromesso il loro scenario di gioco non era assolutamente pronta né nel positivo, né nel negativo, proprio come adesso qui e se adesso scoppiasse una guerra nucleare globale, dopo la distruzione del nostro Pianeta, andremmo a finire su di un altro Pianeta perché pochi di noi vorrebbero il dominio come stile di vita.

Però comprendo che uno può essere costretto a fare cose che non condivide o non comprende pienamente.
Quindi restano quelli che hanno solo subito, senza manifestare in alcun modo una scelta conscia sia negativa, sia positiva.


Perfetto.

Quello che sembra certo e che gli “autoctoni” sono all’interno di evoluzione, per così dire, non anomala, (se non si considera la forzatura) in quanto sono passati dalla seconda alla terza senza migrare di pianeta.


La forzatura bisogna comunque considerarla, Quando sono successi i fatti di Marte, la Terra non era pronta. La perdita dei peli, il pollice opponibile non erano ancora programmati dall'energia intelligente, si è dovuti intervenire con modifiche genetiche. Hanno aggiunto del loro DNA ai complessi già esistenti.

Quello che non comprendo è il perché di un intervento drastico, che coinvolga un pianeta forzandone il passaggio a terza densità, quando non ha ancora terminato il suo percorso di seconda densità.
Nell’universo forse c’è scarsità di pianeti di terza già maturati pronti a ricevere entità di terza extra pianeta?


Mi sono fatto la stessa domanda. Don questa domanda però non la fa (cazzo) Possiamo andare per ipotesi. Forse perché la Terra era vicina? E' sempre meglio rimanere nei pressi. Forse perché comunque la Terra da lì a poco sarebbe passata in terza densità e allora hanno solo affrettato un po' i tempi? Forse perché i Guardiani responsabili di settore erano sia i responsabili di Marte che della Terra e hanno voluto giocare in casa? Bisogna però considerare una cosa. I pianeti non sono ad uso esclusivo, la Terra non è dei terrestri, come Marte non era dei marziani, sono scenari di gioco. Se non avessero scelto la Terra, ma un altro Pianeta comunque ci sarebbe stata una anomalia e un Pianeta "occupato illegalmente", il risultato finale dall'ottica dell'Uno non cambia.
Comunque questa azione non è andata liscia, cioè tutto l'Universo ha risentito della scomparsa di Marte come scenario usufruibile e tutte le entità in gioco hanno dovuto sperimentare un'anomalia. Questa anomalia ha incasinato anche l'intervento dei responsabili di settore e alla fine si è deciso di mettere questo Pianeta in quarantena.

La migrazione di entità neopromosse o ripetenti tra vari pianeti (classi) idonei dovrebbe essere una prassi possibile, quindi non sconvolgente, considerando anche il fatto che le entità in gioco sono pur sempre parte di una unità e che la loro provenienza da un pianeta piuttosto che un altro è illusoria, lo scopo resta sperimentare quello che la densità a cui appartiene l’entità deve comprendere.


Ecco appunto...dal punto di vista dell'Uno non c'è danno, non c'è grosso problema, ma dal punto di vista da incarnati il problema c'è, cazzo se c'è!! Vedi che fine di merda che abbiamo fatto.

Io non so a quali entità appartengo, ma leggendo questo, mi verrebbe voglia di appellarmi a qualche “convenzione” perché sicuramente gli “autoctoni” sono vittime di una “scelta” imposta da altri.


Sei un grande Al, ho pensato la stessa cosa, anzi mi ero ripromesso che una volta ritornato su mi sarei fatto sentire, avrei protestato, poi ho compreso che la drammaticità dell'evento è tutta qui e che le anomalie servono comunque a creare nuovo Creando che è la manifestazione dell'Uno Creatore comunque. Mi riderebbero in faccia (in senso affettuoso) se protestassi una volta nell'aldilà e poi riderei anche io.

Ma chi ha deciso dimettere in quarantena la Terra?


Il consiglio dei nove.

Spero che tu comprenda la motivazione delle mie perplessità, che non sono certo una critica a quello che tu hai esposto e tanto meno al tuo modo di ragionare o a quello in cui tu credi


Al io comprendo benissimo le tue perplessità perché sono anche le mie e devo dirti che da umano terrestre ci sono parecchie cose che non mi sono andate giù, sai quante volte ho pensato: “se avessero fatto fare a me, avrei fatto meglio”, come del resto l'intervento di RA, dal nostro punto di vista potrebbe sembrare idiota, poi subito dopo mi viene da sorridere perché so che sono immerso totalmente nella distorsione e che vedo solo un piccola parte del quadro e questa piccola parte è estremamente corrotta dalla dimenticanza e dalle infinite distorsioni a cui sono sottoposto ogni santo giorno. Pensare di fare meglio del Creatore non è una bestemmia, è un modo per migliorarsi.
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da Dipende.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Al2012

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #4587 da FranZeta
Ciao alroc,
non ho letto altri libri di Malanga, diciamo che quello mi è bastato...
Guarda non ho nessuna intenzione di dimostrarti che Malanga è un pazzo furioso, a me ha fatto quell'effetto, pur con qualche barlume di lucidità ogni tanto, però se tu trovi convincenti le sue teorie è giusto che prosegua su quella strada.

Visto che siamo un tantino OT cerco di essere breve. Secondo me il problema grosso di Malanga, al di là delle sue teorie in quanto tali, è la straordinaria confusione mentale nella sua esposizione, secondo me lui è il primo a non avere capito dove vuole andare a parare. Per questo avevo proposto il confronto con Fantappiè. Ho dato un'occhiata al pdf che hai letto, sì, diciamo che è un'introduzione di massima a certe sue teorie, sono però convinto che quando si parla di grandi pensatori, e come diceva giustamente Al2012 Fantappiè è uno dei grandi del XX secolo, è sempre imprescindibile leggere le opere originali.

In realtà, pur non conoscendo bene le teorie di Malanga a cui ti riferisci, io ci trovo differenze abissali. Fantappiè, nel libro citato, parte da una considerazione molto chiara e logica. Considera inizialmente tre risultati fondamentali della fisica del suo tempo, che ritiene acquisiti:

a) natura atomico-corpuscolare di tutti gli enti fisici più importanti;
b) natura ondulatoria di tutti i fenomeni fisici;
c) validità della teoria della relatività ristretta.

Passando anche dal parallelo con l'equazione di Dirac (quella citata nel tuo pdf), che ha consentito la scoperta teorica del positrone sulla base di simmetrie nell'equazione, con ragionamenti puramente matematici, arriva alla conclusioni:

A) le equazioni che governano i fenomeni fisici, per quanto ancora ignote, devono avere certe proprietà per essere in accordo con i punti a-b-c;
B) secondo queste proprietà queste equazioni sconosciute ammettono due tipi di soluzioni, chiamate dei potenziali ritardati e anticipati.

I potenziali ritardati rappresentano un'onda che si diffonde nel tempo da una sorgente, i potenziali anticipati rappresentano un'onda che converge a un punto partendo dal futuro, cioè è l'esatto opposto dei primi. Questo ragionamento, lo ripeto ancora, è matematica, non opinione.

La grande intuizione di Fantappiè è che questi potenziali anticipati, che normalmente vengono scartati come fisicamente impossibili, siano invece legati alla sintropia e alla finalità in contrapposizione all'entropia e la causalità dei potenziali ritardati classici.

Ora, questo è solo un breve accenno alla teoria di Fantappiè, che come ripeto andrebbe letta negli scritti originali dell'autore, ma dovrebbe essere sufficiente a chiarire che coi ragionamenti di Malanga non c'azzecca niente. Scusa ma se parte dalla dualità fotone-antifotone, che per quanto ne so non esiste nemmeno a livello teorico ma appartiene piuttosto al regno del fantastico, può arrivare dove vuole ma la logica l'abbiamo persa già al via.

Anche la teoria dell'universo gemello l'ho già trovata negli scritti ummiti, e ne parla in modo egregio l'astrofisico "alternativo" Jean-Pierre Petit ( ecco il suo sito, ci sono molte cose interessanti ), insomma ho l'impressione che Malanga butti di tutto e di più in un frullatore mentale, schiaccia "start" e il risultato la chiama teoria.

Chiudo qui l'OT e il discorso su Malanga, poi come dicevo all'inizio se tu trovi un senso in quello che scrive è giusto che segui il tuo sentire.

FranZη
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da FranZeta.

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8 Anni 6 Mesi fa #4592 da Dipende
Vorrei approfondire la risposta al quesito di Al (che è anche il mio) perché questo aspetto della questione può far comprendere alcuni concetti che necessitano di essere compresi per poter proseguire nell'indagine. Sono dell'idea che per capirsi e capire questi argomenti, bisogna prima di tutto capire cosa siano davvero il Bene e il Male e i loro valori operativi, poi bisogna capire cosa significa davvero fare una scelta con Coscienza dell'io totale, da cui il valore del libero arbitrio, poi solo dopo si dovrebbe discutere se sia giusto, o meno la deriva che ha preso il nostro settore di “gioco” dopo i fatti di Marte. Almeno bisogna capire cosa RA intende in questo caso.

Quando da noi qui è scoppiata la seconda guerra mondiale quanti terrestri decisero in coscienza di abbattere un nemico? Quando quel demente burattino di Hitler gridava a milioni di persone che la Germania era superiore a tutte le altre nazioni, quanti di questa milionata di entità nonostante lo incitasse con un braccio alzato, hanno ponderato la cosa con coscienza e hanno deciso che era giusto e saggio entrare in guerra ed uccidere altre entità? Quanti soldati di ogni fazione ha ucciso e uccide ancora adesso un nemico per un tornaconto personale o addirittura per un guadagno spirituale? Solo qualche generale.

Quando si fa una guerra, non è il popolo a deciderla e nemmeno i soldati, ma le circostanze e le circostanze le crea chi vuol polarizzarsi verso il male, che ricordo non significa distruzione, ma schiavitù e dominio.

All'epoca Marte era abitata da persone molto simili ai miliardi di abitanti del Pianeta Terra di adesso. Non so se esisteva un telegiornale di merda come esiste qui, non so nemmeno se esisteva la TV, o i servizi segreti, ma di sicuro l'informazione cominciò a diventare contorta e pilotata e nessuno ci capì più una mazza.
A me la cosa che sorprende di più non è tanto sta massa di deficienti marziani che ha finito per distruggere il proprio Pianeta natio e manco il fatto che poi li abbiano spostati sulla Terra, a me, la cosa che sconvolge non poco, è che la maggioranza di queste entità in definitiva continuano a comportarsi come quando erano su Marte, nonostante 3 cicli da 25.000 anni l'uno, le entità in questione, ex marziane e ora terrestri, continuano a farsi trasportare verso atti di intolleranza, odio, razzismo e paura che sono ben diversi dai sentimenti di dominio assoluto che sono prerogativa di una polarizzazione negativa.

Se uno pensa che addirittura negli stadi sportivi di tutto il mondo c'è ancora gente che elimina/abbatte un tifoso avversario per il solo fatto di tifare per un'altra squadra, non perché da questa azione l'entità ci ricava un tornaconto, si può comprendere quanto in alto può arrivare la stupidità degli incarnati

Diciamo che esiste l'opportunità di fare del Male. Questa opportunità te la fornisce il concetto di Lucifero. Da questa opportunità c'è chi ci ricava un tornaconto (pochi) e chi invece un rallentamento (tanti). Facendo un esempio stupido potrei dire che Lucifero si limita ad organizzare un concorso di bellezza (che può generare, competizione, invidia, rancore etc.) chi vuol polarizzarsi verso il negativo, approfitta della situazione e incita le concorrenti ad eliminarsi l'un l'altra, casomai mettendo una bella bomba sotto al palco. Lo fa perché questa azione poi genererà instabilità nei successivi concorsi e lui dall'instabilità ne trae vantaggio (inserendo nuove regole, nuovi comportamenti deviati) Chi abbocca e mette la bomba, è, nella quasi totalità dei casi, il cazzone rallentato del caso, che dovrà imparare a non farsi fottere la prossima volta.

Ed è per questo motivo che bisogna spegnere sta cazzo di TV e allontanarsi da qualsiasi etichetta e, se volessimo cominciare davvero a cambiare rotta, bisognerebbe fare esattamente il contrario di quello che umanamente si sarebbe fatto....ma temo sia pura utopia.

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8 Anni 6 Mesi fa #4595 da alroc
Ciao FranZeta,
giuro che faccio l'ultimo intervento su Malanga! :wink:
Lui sembra mischiare varie cose e questo può creare rifiuto per gli addetti ai lavori, mi rendo conto anche della difficoltà oggettiva di seguirlo su terreni non proprio canonici, ma il suo intento è proprio quello di non fermarsi a uno studio su una disciplina, quanto piuttosto quello di unire fisica e psicologia umana in primo luogo. Pensa a John Nash, i cui studi di matematica hanno trovato utilità in economia. Alla stesa stregua quelli di un chimico come lui troveranno probabilmente utilizzi in psicologia. Egli in sostanza ha cercato di spiegare una fisica dell'uomo, dove l'individuo come entità/coscienza si muove nello spazio come un fotone e agisce secondo determinati tipi umani. Il percorso da lui intrapreso gli ha permesso di unire differenti campi, mostrando una natura "fotonica" dell'esistenza. Mi rendo conto però che il suo approccio non specialistico può risultare difficile da digerire.

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8 Anni 6 Mesi fa #4596 da FranZeta
@alroc

Sì guarda un'ultima risposta veloce prima che Dipende perda il suo aplomb, visto che sta giustamente cercando di riportare la discussione su binari più consoni...

Capisco che le tesi di Malanga ti interessino e non voglio certo farti cambiare idea, l'unica cosa che mi piacerebbe chiarire è che non è un problema di essere addetto ai lavori, o che non seguo chi si spinge troppo oltre, il problema per me è la mancanza di un filo logico e l'inconsistenza delle basi di certe teorie. Detto senza fronzoli: le teorie di Malanga valgono quanto un romanzo fantasy, non sono necessariamente tutte sbagliate ma sono pura fantasia.

John Nash, per quanto pazzerello, lavorava alla teoria dei giochi, che ha fra le applicazioni principali l'economia, insomma non è mica un caso che i suoi risultati abbiano avuto riscontri in quel campo. Ma quella di Nash è matematica, e pure di alto livello, non credo che il paragone possa reggere anche un nanosecondo.

Quello che più non capisco, o meglio lo capisco nel senso del delirio, è che se Malanga ha deciso che esiste l'antifotone allora deve buttare via tutta la fisica delle particelle, non può dire che un po' gli va bene e un po' no. Ovviamente quello dell'antifotone non è l'unico problema di questo tipo con le sue teorie.... Passo e chiudo.

FranZη

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8 Anni 6 Mesi fa #4611 da Al2012
@ Dipende

Sono dell'idea che per capirsi e capire questi argomenti, bisogna prima di tutto capire cosa siano davvero il Bene e il Male e i loro valori operativi, poi bisogna capire cosa significa davvero fare una scelta con Coscienza dell'io totale, da cui il valore del libero arbitrio, poi solo dopo si dovrebbe discutere se sia giusto, o meno la deriva che ha preso il nostro settore di “gioco” dopo i fatti di Marte. Almeno bisogna capire cosa RA intende in questo caso


Le azioni/reazioni di un animale, sono determinate da un istinto di specie e da una abitudine acquisita, non sono una prerogativa di una scelta consapevole, in quanto entità non coscienti della propria coscienza.
Per le entità di seconda dimensione non può esistere il concetto di bene o male, così come non può esistere il concetto del libero arbitrio, almeno così credo.

Diverso è il discorso quando l’entità entra in terza dimensione.

Interpretando il tuo pensiero, potrei dire, per semplificare, che il male può essere suddiviso in “gradi di valore”.
La “gradazione” non è determinata dalla azione in se stessa, ma dal grado di partecipazione conscia (consapevole) della entità che compie l’azione e dal fine che la determinata.
Direi che la consapevolezza determina la finalità dell’azione, il fine vero per cui si è fatta la scelta.

Per questo motivo anche chi fa il bene per “guadagnarsi” un posto in paradiso, per ottenere la ricompensa, il premio invece di una eventuale punizione, è “un rallentato”.
Anche in questo caso, dietro al velo della azione, c’è un desiderio egoistico, anche se gli effetti della azione sono meno drammatici.

In un certo senso abbiamo il bene e il male (b/m minuscolo) che rappresentano concetti di una manifestazione duale che per loro natura non possono determinare la scelta oggetto della condizione di terza densità.

A questo punto allora che cos’è il Bene e che cosa il Male (B/M maiuscolo) che possono determinare questa scelta?

Per definire il Bene, forse, occorre comprendere quale sia la vera essenza di ogni entità.
L’essenza di ogni entità va ricercata nella origine della entità stessa, che è l’origine di tutte le entità.

L’Uno, l’unità “non duale” da cui tutto emerge, questa è l’essenza.
Quando l’individualità raggiunge la consapevolezza della sua vera essenza, l’individualità svanisce, la goccia d’acqua diventa oceano, il gorgo nel fiume diventa fiume …..
Il Bene rappresenta la ricerca di questa unione con il conseguente annullamento della propria e altrui individualità.

In contrapposizione il Male rappresenta l’attaccamento morboso alla propria individualità.
Il desiderio di restare entità individuale, la paura di perdere la propria individualità, la paura della morte della propria individualità.

Seguendo questa logica, l’entità di terza che scelgono la negatività, sono quelli che consapevolmente voglio mantenere vivo il loro senso di individualità, in un certo senso cercano la immortalità della propria individualità e di conseguenza la conflittualità che questa scelta morbosa determina.

Concludendo questa mia ipotesi, il Bene è la ricerca dell’Amore che unisce dissolvendo il senso di individualità, il Male è la paura del dissolversi del senso di individualità, che si esalta in individualismo.

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8 Anni 6 Mesi fa #4613 da Dipende
Buongiorno Al, le domande che ti fai sono giuste, ma il bello è che anche le risposte che ti dai lo sono.

Interpretando il tuo pensiero, potrei dire, per semplificare, che il male può essere suddiviso in “gradi di valore”.
La “gradazione” non è determinata dalla azione in se stessa, ma dal grado di partecipazione conscia (consapevole) della entità che compie l’azione e dal fine che la determinata.
Direi che la consapevolezza determina la finalità dell’azione, il fine vero per cui si è fatta la scelta.


E' proprio così. E' l'intenzione a far da valore aggiunto, non l'azione in quanto tale ed è per questo motivo che dalle previsioni di RA, la maggioranza degli umani questa scelta ancora non l'ha fatta e deve necessariamente ripetere il ciclo (o parte di un ciclo) di terza.
Sembrerebbe una scelta facile questa, eppure su questo Pianeta, complice una grossa distorsione, ma soprattutto la poca dignità umana, solo poche entità, rispetto la massa, riescono alla fine dei giochi a portare a termine il compito.

Io credo che paradossalmente questa condizione di indecisione viene molto condizionata dalla religione, anzi dal lato sacro della religione. L'istituzione di un Dio ha permesso soprattutto l'annullamento decisionale da parte di tantissime entità che credono basti andare in chiesa, o aborrire il male per principio, o mettersi nelle mani di Dio per aver salva l'anima. La figura del divino, come la figura del demonio, sono tecniche del rallentamento a tutti gli effetti, ma non sia mai tu provi a dirglielo, rischi anche che ti fanno fuori.

Da quanto ho appreso sembrerebbe che sia tutto legato. Il Karma, il Libero Arbitrio, il Bene e il Male sono componenti di un'unica equazione che porta a numerose variabili sperimentabili, ma tutto in funzione di un'elevazione (o miglioramento) tecnica (o vibrazionale)
Ti feci l'esempio dell'entità intervistata da Michael Newton che, una volta giunto nell'aldilà, si accorge della maggiore validità di un abbraccio rispetto ai tanti dollari che donava alle cene di beneficenza. In effetti questo concetto non è nuovo per noi umani, ma in sostanza tutto quel che sto scrivendo da quando ho cominciato, non è roba nuova.

Da quanto ho appreso, chi ha scelto per la polarizzazione negativa non sta quasi mai in galera. Nelle prigioni per lo più sono rinchiusi novizi, entità troppo emozionali e poco sagge, o al limite stanno equilibrando la forza di inerzia interrotta (Karma) La stragrande maggioranza dei “negativi” terrestri è a capo di aziende, di lobby, di governi, di culti religiosi.

Concludendo questa mia ipotesi, il Bene è la ricerca dell’Amore che unisce dissolvendo il senso di individualità, il Male è la paura del dissolversi del senso di individualità, che si esalta in individualismo


Nell'essenza è proprio così.

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8 Anni 6 Mesi fa #4661 da Dipende
Ora scriverò un post che sembrerebbe OT, ma non lo è perché io in più di un intervento ho scritto che dal mio punto di vista gli umani nella media, non solo sono una massa di coglioni, ma a meno di una grossa calamità distruttiva , non hanno alcuna possibilità di cambiare atteggiamento. Quando RA nel 1981 diceva che la maggioranza degli umani è troppo disonesta e incostante per raggiungere la vibrazione necessaria per cambiare scenario di gioco, non diceva una inesattezza e non peccava di alcuna presunzione nel dirlo.

Ho visto Cowspiracy.
Per chi non sa, è' un documentario realizzato da un giovane americano che scopre alcuni meccanismi ed ingenuamente pensa che basti parlarne per risolvere il problema.
E' un documentario come migliaia di altri realizzati negli ultimi 20 anni, non importa che il tema principale sia l'inquinamento, o la medicina, o l'istruzione, o l'alimentazione, o la finanza, il motivo di fondo è sempre lo stesso, la crudele ignoranza dell'umano e il lurido andazzo che la gente di questo Pianeta segue per inerzia.

In questo caso il documentario mette in luce un aspetto inquietante ed inquinante dell'allevamento animale intensivo. Il tema principale però non è se sia giusto mangiare carne, o meno, (non scrivo questo post per questo motivo) ma il fatto che per produrre tutta la carne che consumiamo distruggiamo intere foreste, inquiniamo l'atmosfera e imbrattiamo le nostre risorse idriche. Non solo, per mantenere in piedi questa enorme mattanza di animali consumiamo milioni di tonnellate d'acqua, per un solo hamburger bisogna utilizzare un fottio di acqua, ma non ho deciso di scrivere questo post per questo motivo, anche perché la cosa si ripete ogni volta che la grande industria si muove (non immaginereste mai quanta acqua ci vuole per fare un I phone)

Io voglio porre l'attenzione su come si svolgono le cose qui, sul “nostro” Pianeta.

In questo caso l'autore del documentario, dopo aver scoperto che l'allevamento intensivo è la maggiore causa non solo dell'emissione di CO2, ma anche del consumo e dell'inquinamento dell'acqua a nostra disposizione, come prima cosa che fa? Contatta, prima le istituzioni, poi le più grandi associazioni ambientaliste. Voi dovete vedere le facce di merda degli intervistati (sia istituzionali che non) quando il tizio pone le sue ingenue domande. Dal lato governativo, cioè quando si rivolge ad enti istituzionali per il controllo delle emissioni tossiche, o lo sfruttamento delle risorse, le risposte non sono risposte, ma alzate di braccia e spallucce. E' un susseguirsi di “Ehm...” di sguardi persi nel vuoto, di espressioni che sembrano dire: “Ma tu che cazzo vuoi mo' da me?” Poi c'è qualcuno che ammicca o sorride, cioè che ti guarda con la tipica faccia di cazzo del personaggio che sta lì solo per prendere uno stipendio che userà per sfamare la propria famiglia. E che se anche conosce il problema se ne strafotte.

La situazione non migliora, anzi forse peggiora, quando si rivolge ad enti specifici che non dovrebbero essere governativi, o a scopo di lucro. Greenpeace, WWF e altre associazioni di ambigui individui. Queste associazioni funzionano in tutto e per tutto come gli enti governativi, esiste al loro interno un gerarchia di potere, esiste una diplomazia che viene messa in gioco ogni volta che queste associazioni bussano a soldi. Qui però si nota un meccanismo diverso. Oltre fondamentalmente a non sapere di cosa cazzo stiamo parlando, ogni associazione ha la sua battaglia personale e in pratica non gliene frega un cazzo delle altre problematiche anche se legate indissolubilmente alle battaglie che che loro portano avanti.
E allora vedi le stesse facce di cazzo di prima. Anche qui sguardi persi nel vuoto, lunghi silenzi imbarazzanti, risatine del cazzo e un mucchio di “Ehm..” E 'sta gente qui dovrebbero essere coloro che ci dovrebbero difendere dalle potenti lobby che sfruttano il Pianeta.

Ho voluto scrivere questo post per favi comprendere come un complotto viene alimentato inconsciamente da una massa di idioti che fondamentalmente non sono cattivi, ma solo tanto stupidi.

La stessa cosa capita quando qualcuno fa domande ingenue che poi risultano per forza di cosa scomode per quanto riguarda la medicina. Che sia il cancro, o i vaccini, tranne qualche lurido luminare che ha interessi enormi in ballo e mantiene le proprie posizioni ad oltranza, la maggioranza dei medici assume la stessa espressione di merda tipica di chi non vuol capire come esattamente stanno le cose. La lobby che detta legge è sempre la stessa solo che in questo caso si chiama Big Pharma.

Capita lo stesso quando si parla di droga e dei danni organici/sociali derivanti. Le istituzioni preposte che dovrebbero arginare il problema, non hanno nemmeno capito quale sia il problema. Le associazioni antiproibizioniste, una volta diventate organismi assumono lo stesso aspetto organizzativo e lo stesso spirito che assumono coloro che vorrebbero contrastare.
E anche qui alzate di braccia, ammiccamenti, spallucce e la tipica faccia di cazzo di colui che in definitiva saprebbe anche, ma che a scelto di non sapere. E questi qui dovrebbero essere gli addetti ai lavori, per il resto l'umanità vaga nella più perfetta oscurità e si nutre di piccole informazioni deviate che non comprende nemmeno tanto bene, ma che usa unicamente per sfogarsi.

E' l'atteggiamento tipico che io notavo tutte le volte che guardavo Report su Rai3 quando anni fa guardavo la TV. Ogni indagine portata avanti dalla redazione di Report terminava in un “Ehm” seguito dalla solita faccia di idiota dell'intervistato che preso dall'imbarazzo non sa che rispondere, poi passato il Santo, passata la festa. E ogni anno nuove trasmissioni di denuncia, nuovi documentari di denuncia, ma il referente intervistato è sempre lo stesso, un personaggio/ameba senza curiosità, senza un senso morale, senza passione, senza competenza, messo lì unicamente per bellezza, per far apparire un contraddittorio che in realtà non esiste. Per non parlare poi della massa enorme di assenteisti che rubano lo stipendio.
Ma la cosa più bizzarra è che questi personaggi, cioè questi ignoranti scaldapoltrona sono gli stessi che si lamentano che questo mondo è una merda. Fanno parte di quel popolo che noi vogliamo difendere, ma da chi? Da cosa? Da loro stessi?

Gli ultimi 3 film che ho visto sono tutti e 3 ispirati a storie vere e tutti e 3 mi hanno depresso.

Il caso Spotlights, Zona d'ombra e La grande scommessa.

Il primo film parla dello “scandalo” dei preti pedofili americani uscito fuori dopo l'indagine di alcuni giornalisti. Il secondo film parla di un medico africano che lavora negli stati uniti e che scopre che quei caproni degli americani a furia di darsi testate mentre giocano a football diventano più scemi di quel che sono e il terzo film/documentario racconta della recente bolla finanziaria esplosa negli USA riguardo il mercato mobiliare.

Questi 3 film se non fossero tratti da storie vere, avrebbero avuto finali molto diversi. In tutti e 3 film lo spettatore viene portato a credere che ci sia un lieto finale, cioè si presume che quando scoppia uno scandalo che vede un numero impressionante di preti molestare dei bambini e soprattutto vede una rete di potenti prelati nascondere ed insabbiare la cosa, la reazione della popolazione sia violenta e come minimo il potere della chiesa ridimensionato. E invece come se non fosse successo un cazzo.

Stessa cosa per il film Zona d'ombra. Un medico nigeriano che fa autopsie scopre nel cervello di un ex giocatore di football delle micro lesioni che portano ad un alzheimer prematuro. Per scoprire queste lesioni c'è bisogno di analisi specifiche non previste. Individuato il primo caso, poi viene da sé altri numerosi casi di ex giocatori morti per suicidio o in cura perché dementi, quando la cosa diventa ufficiale la NFL non solo cerca di insabbiare tutto, ma il medico comincia a ricevere minacce e non solo dalla NFL, ma dagli americani stessi. “Tornatene in Africa!”
Anche qui lo spettatore penserebbe ad un finale in cui sti cazzoni degli americani la smettino di darsi testate...e invece no....come fosse successo nulla.

Il terzo film è girato quasi come fosse un documentario. La storia la conoscete, è quella dell'ultima crisi del 2008. Viene fuori un quadro torbido fatto di meccanismi meschini dove ognuno ci mette del suo, ma soprattutto si riscontra di nuovo una lurida copertura da parte di istituzioni governative e non (agenzie di rating) che manipolano i dati e nascondo la merda sotto al tappeto. Anche qui uno normale si aspetterebbe come minimo la fine del mondo finanziario internazionale come lo conosciamo e invece...tranne alcuni effetti collaterali di poco conto rispetto al grosso danno...come fosse successo nulla.

Sembra che tranne pochi di noi, questo mondo sia già morto e cominci pure a puzzare di cadavere.

In queste condizioni, cioè con una umanità per la maggior parte divisa in lestofanti e inutili coglioni che non sanno quel che davvero stanno facendo, come possiamo non dare ragione a RA e alle sue previsioni?
E se davvero esiste un raccolto e se davvero il tempo è agli sgoccioli, c'è ancora qualcuno di voi ottimista?
Non so voi, ma io, dal punto di vista di umano terrestre, ne ho le palle piene.

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8 Anni 6 Mesi fa #4672 da FranZeta
Scusa l'intervento cazzaro, Dipende, ma a me questi discorsi continuano far venire in mente questa scenetta....


FranZη

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8 Anni 6 Mesi fa #4676 da Alimento

Dipende ha scritto: Ora scriverò un post che sembrerebbe OT, ma non lo è perché io in più di un intervento ho scritto che dal mio punto di vista gli umani nella media, non solo sono una massa di coglioni, ma a meno di una grossa calamità distruttiva , non hanno alcuna possibilità di cambiare atteggiamento. Quando RA nel 1981 diceva che la maggioranza degli umani è troppo disonesta e incostante per raggiungere la vibrazione necessaria per cambiare scenario di gioco, non diceva una inesattezza e non peccava di alcuna presunzione nel dirlo.

Ho visto Cowspiracy.
Per chi non sa, è' un documentario realizzato da un giovane americano che scopre alcuni meccanismi ed ingenuamente pensa che basti parlarne per risolvere il problema.
E' un documentario come migliaia di altri realizzati negli ultimi 20 anni, non importa che il tema principale sia l'inquinamento, o la medicina, o l'istruzione, o l'alimentazione, o la finanza, il motivo di fondo è sempre lo stesso, la crudele ignoranza dell'umano e il lurido andazzo che la gente di questo Pianeta segue per inerzia.

In questo caso il documentario mette in luce un aspetto inquietante ed inquinante dell'allevamento animale intensivo. Il tema principale però non è se sia giusto mangiare carne, o meno, (non scrivo questo post per questo motivo) ma il fatto che per produrre tutta la carne che consumiamo distruggiamo intere foreste, inquiniamo l'atmosfera e imbrattiamo le nostre risorse idriche. Non solo, per mantenere in piedi questa enorme mattanza di animali consumiamo milioni di tonnellate d'acqua, per un solo hamburger bisogna utilizzare un fottio di acqua, ma non ho deciso di scrivere questo post per questo motivo, anche perché la cosa si ripete ogni volta che la grande industria si muove (non immaginereste mai quanta acqua ci vuole per fare un I phone)

Io voglio porre l'attenzione su come si svolgono le cose qui, sul “nostro” Pianeta.

In questo caso l'autore del documentario, dopo aver scoperto che l'allevamento intensivo è la maggiore causa non solo dell'emissione di CO2, ma anche del consumo e dell'inquinamento dell'acqua a nostra disposizione, come prima cosa che fa? Contatta, prima le istituzioni, poi le più grandi associazioni ambientaliste. Voi dovete vedere le facce di merda degli intervistati (sia istituzionali che non) quando il tizio pone le sue ingenue domande. Dal lato governativo, cioè quando si rivolge ad enti istituzionali per il controllo delle emissioni tossiche, o lo sfruttamento delle risorse, le risposte non sono risposte, ma alzate di braccia e spallucce. E' un susseguirsi di “Ehm...” di sguardi persi nel vuoto, di espressioni che sembrano dire: “Ma tu che cazzo vuoi mo' da me?” Poi c'è qualcuno che ammicca o sorride, cioè che ti guarda con la tipica faccia di cazzo del personaggio che sta lì solo per prendere uno stipendio che userà per sfamare la propria famiglia. E che se anche conosce il problema se ne strafotte.

La situazione non migliora, anzi forse peggiora, quando si rivolge ad enti specifici che non dovrebbero essere governativi, o a scopo di lucro. Greenpeace, WWF e altre associazioni di ambigui individui. Queste associazioni funzionano in tutto e per tutto come gli enti governativi, esiste al loro interno un gerarchia di potere, esiste una diplomazia che viene messa in gioco ogni volta che queste associazioni bussano a soldi. Qui però si nota un meccanismo diverso. Oltre fondamentalmente a non sapere di cosa cazzo stiamo parlando, ogni associazione ha la sua battaglia personale e in pratica non gliene frega un cazzo delle altre problematiche anche se legate indissolubilmente alle battaglie che che loro portano avanti.
E allora vedi le stesse facce di cazzo di prima. Anche qui sguardi persi nel vuoto, lunghi silenzi imbarazzanti, risatine del cazzo e un mucchio di “Ehm..” E 'sta gente qui dovrebbero essere coloro che ci dovrebbero difendere dalle potenti lobby che sfruttano il Pianeta.

Ho voluto scrivere questo post per favi comprendere come un complotto viene alimentato inconsciamente da una massa di idioti che fondamentalmente non sono cattivi, ma solo tanto stupidi.

La stessa cosa capita quando qualcuno fa domande ingenue che poi risultano per forza di cosa scomode per quanto riguarda la medicina. Che sia il cancro, o i vaccini, tranne qualche lurido luminare che ha interessi enormi in ballo e mantiene le proprie posizioni ad oltranza, la maggioranza dei medici assume la stessa espressione di merda tipica di chi non vuol capire come esattamente stanno le cose. La lobby che detta legge è sempre la stessa solo che in questo caso si chiama Big Pharma.

Capita lo stesso quando si parla di droga e dei danni organici/sociali derivanti. Le istituzioni preposte che dovrebbero arginare il problema, non hanno nemmeno capito quale sia il problema. Le associazioni antiproibizioniste, una volta diventate organismi assumono lo stesso aspetto organizzativo e lo stesso spirito che assumono coloro che vorrebbero contrastare.
E anche qui alzate di braccia, ammiccamenti, spallucce e la tipica faccia di cazzo di colui che in definitiva saprebbe anche, ma che a scelto di non sapere. E questi qui dovrebbero essere gli addetti ai lavori, per il resto l'umanità vaga nella più perfetta oscurità e si nutre di piccole informazioni deviate che non comprende nemmeno tanto bene, ma che usa unicamente per sfogarsi.

E' l'atteggiamento tipico che io notavo tutte le volte che guardavo Report su Rai3 quando anni fa guardavo la TV. Ogni indagine portata avanti dalla redazione di Report terminava in un “Ehm” seguito dalla solita faccia di idiota dell'intervistato che preso dall'imbarazzo non sa che rispondere, poi passato il Santo, passata la festa. E ogni anno nuove trasmissioni di denuncia, nuovi documentari di denuncia, ma il referente intervistato è sempre lo stesso, un personaggio/ameba senza curiosità, senza un senso morale, senza passione, senza competenza, messo lì unicamente per bellezza, per far apparire un contraddittorio che in realtà non esiste. Per non parlare poi della massa enorme di assenteisti che rubano lo stipendio.
Ma la cosa più bizzarra è che questi personaggi, cioè questi ignoranti scaldapoltrona sono gli stessi che si lamentano che questo mondo è una merda. Fanno parte di quel popolo che noi vogliamo difendere, ma da chi? Da cosa? Da loro stessi?

Gli ultimi 3 film che ho visto sono tutti e 3 ispirati a storie vere e tutti e 3 mi hanno depresso.

Il caso Spotlights, Zona d'ombra e La grande scommessa.

Il primo film parla dello “scandalo” dei preti pedofili americani uscito fuori dopo l'indagine di alcuni giornalisti. Il secondo film parla di un medico africano che lavora negli stati uniti e che scopre che quei caproni degli americani a furia di darsi testate mentre giocano a football diventano più scemi di quel che sono e il terzo film/documentario racconta della recente bolla finanziaria esplosa negli USA riguardo il mercato mobiliare.

Questi 3 film se non fossero tratti da storie vere, avrebbero avuto finali molto diversi. In tutti e 3 film lo spettatore viene portato a credere che ci sia un lieto finale, cioè si presume che quando scoppia uno scandalo che vede un numero impressionante di preti molestare dei bambini e soprattutto vede una rete di potenti prelati nascondere ed insabbiare la cosa, la reazione della popolazione sia violenta e come minimo il potere della chiesa ridimensionato. E invece come se non fosse successo un cazzo.

Stessa cosa per il film Zona d'ombra. Un medico nigeriano che fa autopsie scopre nel cervello di un ex giocatore di football delle micro lesioni che portano ad un alzheimer prematuro. Per scoprire queste lesioni c'è bisogno di analisi specifiche non previste. Individuato il primo caso, poi viene da sé altri numerosi casi di ex giocatori morti per suicidio o in cura perché dementi, quando la cosa diventa ufficiale la NFL non solo cerca di insabbiare tutto, ma il medico comincia a ricevere minacce e non solo dalla NFL, ma dagli americani stessi. “Tornatene in Africa!”
Anche qui lo spettatore penserebbe ad un finale in cui sti cazzoni degli americani la smettino di darsi testate...e invece no....come fosse successo nulla.

Il terzo film è girato quasi come fosse un documentario. La storia la conoscete, è quella dell'ultima crisi del 2008. Viene fuori un quadro torbido fatto di meccanismi meschini dove ognuno ci mette del suo, ma soprattutto si riscontra di nuovo una lurida copertura da parte di istituzioni governative e non (agenzie di rating) che manipolano i dati e nascondo la merda sotto al tappeto. Anche qui uno normale si aspetterebbe come minimo la fine del mondo finanziario internazionale come lo conosciamo e invece...tranne alcuni effetti collaterali di poco conto rispetto al grosso danno...come fosse successo nulla.

Sembra che tranne pochi di noi, questo mondo sia già morto e cominci pure a puzzare di cadavere.

In queste condizioni, cioè con una umanità per la maggior parte divisa in lestofanti e inutili coglioni che non sanno quel che davvero stanno facendo, come possiamo non dare ragione a RA e alle sue previsioni?
E se davvero esiste un raccolto e se davvero il tempo è agli sgoccioli, c'è ancora qualcuno di voi ottimista?
Non so voi, ma io, dal punto di vista di umano terrestre, ne ho le palle piene.


Le previsioni sono basate in base a come la maggior parte della popolazione mondiale si comporta, non esiste nessuna previsione o profezia, tutto dipende da noi, noi possiamo cambiare il mondo e nemmeno dobbiamo aspettarci che anche gli altri condividono questo, se vogliamo avere un mondo migliore iniziamo ognuno di noi a cambiare atteggiamenti, un film che ci proietta negatività non ci può portare sulla giusta strada, sta ad ognuno di noi ad iniziare a staccarci dalla televisione e dai cinema, tutto queste trasmissioni sono da menti negative, una mente negativa non può creare un mondo migliore.

Amare Dio per tornare a casa con Dio
librolettura.altervista.org/
......................
Per capire meglio questi miei scritti si consiglia di iniziare dall'inizio in modo di evitare le stesse domande
www.luogocomune.net/LC/forum/miracoli-e-...nare-al-padre-dovete


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8 Anni 6 Mesi fa #4718 da Al2012
@ Dipende

Ti potrà sembrare strano, ma anch’io, qualche giorno fa girovagando sul web, sono incappato sul documentario Cowspiracy.

Comprendo pienamente il tuo discorso, perché anch’io ho provato un senso di depressione, di sconforto nel rendermi (nuovamente) conto di quanto sia IDIOTA la società umana.

Comprendo pienamente il tuo pessimismo, che è anche mio a tal punto che mi è difficile cercare un’argomentazione che possa in qualche modo alleviarlo, dare una indicazione per una via di uscita.

Quando ero poco più che ventenne, inizi anni ’70, spesso ripetevo una frase appresa da non so dove che era questa: “fermate il mondo, che voglio scendere”. Ma poi, non sono mai riuscito a scendere, anche perché il mondo non si ferma e quindi se vuoi scendere, come da un mezzo in movimento, devi sapere cadere senza sfracellarti e poi devi trovare le forze per poterti rialzare.

Data la situazione dovrei dire “Fottiamoci fino che possiamo, visto che è l’unica cosa che questa umanità sa fare così bene e con tanto impegno”.

Quando RA nel 1981 diceva che la maggioranza degli umani è troppo disonesta e incostante per raggiungere la vibrazione necessaria per cambiare scenario di gioco, non diceva una inesattezza e non peccava di alcuna presunzione nel dirlo.


Come dare torto a queste affermazioni!
La mia autocritica mi porta a pensare che io non alcuna evidenza che mi possa porre fuori da questa maggiora.
Eppure filmati come Cowspiracy mi sconvolgono emotivamente, con un misto di rabbia e rassegnazione davanti a qualcosa che non si può cambiare ….
Non comprendo neanche perché questo mio turbamento emotivo possa avvenire ogni volta che vedo certi tipi di filmati, visto che è da un po’ di tempo che ho compreso che faccio parte di una specie imprigionata nella sua idiota ignoranza.

Scrivendo quanto sopra, ho incominciato a riflettere sul termine “emozione” ….. e il mio pensiero è ritornato verso un altro tipo di filmato ….. Lo Sfidante ….

°°°

(Riprendo a scrivere questo mio commento interrotto, scusa il ritarando)

Dopo un po’ di ricerca ho trovato il testo relativo alle emozioni:

losfidante.marenectaris.net/testo/nebbia.php

“(…) Le due modalità con le quali interagiamo con l'esistenza ed interpretiamo la realtà sono dunque il dialogo interiore, legato alla Mente di Superficie, e le sensazioni, il "sentire", legato alla Mente Profonda.

Ma attenzione! Quello che qui chiamiamo sensazione NON si riferisce alle emozioni, perché le due cose sono molto diverse tra loro.

Una emozione è tipicamente una reazione del corpo ad una esperienza, o ad una immagine, o addirittura ad un dialogo interiore, che la Mente di Superficie associa alle condizioni che l'hanno provocata.
Tale associazione finisce rapidamente per innescare meccanicamente la stessa reazione del corpo, cioè la stessa emozione, ogni qualvolta si ripresentano le medesime condizioni esteriori. Anche se tali condizioni non comporterebbero alcuna necessità emozionale. (…)

(…) Questo accade perché la Mente di Superficie tenta sempre di tenere in silenzio o contrastare la Mente Profonda, ed in generale riesce nel suo intento perché noi le diamo il nostro consenso come Campo di Consapevolezza, e perché non sappiamo che per noi è possibile osservare le emozioni senza diventarle.


Il consiglio che mi do (che dovrei darmi), e che vorrei darti, tutte le volte che entriamo in un vortice emozionale è nelle parole di E. Tolle che seguono

“Focalizzate l'attenzione sull'emozione dentro di voi.
Accettate la sua esistenza.
Non pensateci, non lasciate che l'emozione diventi pensiero.
Non giudicate o analizzate; osservate.
Diventate consapevoli delle sensazioni legate all'emozione, ma anche di Colui che osserva, l'Osservatore Silenzioso.

Eckhart Tolle”



Di seguito il link al sito dove si può vedere il filmato e leggere il testo

Lo sfidante
losfidante.marenectaris.net/

(Anche di questo argomento avevo a suo tempo aperto un topic sul vecchio sito, come è andato … :baby: )
I seguenti utenti hanno detto grazie : Dipende, alroc

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #4725 da alroc
Sono dell'idea che un comportamento etico possa fare la differenza. Ogni nostro gesto, anche il più insignificante, entra in un ingranaggio gigantesco e contribuisce a modificare il creando. Siamo tutti collegati e interagiamo costantemente.

Il nostro interlocutore, anche il più corrotto e stupido, fa parte di una immensa griglia di eventi. Anche le poche parole scritte qui, un viandante le potrebbe scorgere per caso e trovarvi "qualcosa" che lo aiuti a procedere meglio, chi lo sa?
La stupidità è parte di questo ingranaggio e va accettata per quello che è: una distorsione. Che importa se quest'ultima ci sovrasta tanto da avere a volte la sensazione di esserne sopraffatti. Provare rabbia, disgusto, impotenza può andare bene per un po', ma poi bisogna rialzarsi e tornare al proprio naturale stato di quiete. Se non ci sforziamo di fare questo, rischiamo di aumentare la distorsione stessa. Quando cado preda di questi stati negativi, mi allontano con la mente dalle emozioni (un po' come il signor Spock :wink: )e cerco di guardare "dall'alto" tutta la faccenda. Allora capisco i motivi della stupidità, vedo le cause che l'hanno generata, comprendo il perchè delle cose.

Ciao Dipende, un abbraccio.
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da alroc.

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8 Anni 6 Mesi fa #4775 da Al2012
Ciao Alroc ( :cool: )

La stupidità è parte di questo ingranaggio e va accettata per quello che è: una distorsione. Che importa se quest'ultima ci sovrasta tanto da avere a volte la sensazione di esserne sopraffatti. Provare rabbia, disgusto, impotenza può andare bene per un po', ma poi bisogna rialzarsi e tornare al proprio naturale stato di quiete. Se non ci sforziamo di fare questo, rischiamo di aumentare la distorsione stessa. Quando cado preda di questi stati negativi, mi allontano con la mente dalle emozioni (un po' come il signor Spock :wink: )e cerco di guardare "dall'alto" tutta la faccenda. Allora capisco i motivi della stupidità, vedo le cause che l'hanno generata, comprendo il perchè delle cose.


Non è facile, specialmente quando sei “preda” di una emozione, quando sei dentro l’emozione a tal punto che sei l’emozione, non è facile riuscire a guardare “dall’alto”, ma questo distacco è l’unico modo per poterti rendere conto che non sei l’emozione, ma sei altro, sei “Colui che osserva”

Non è facile questo distacco emotivo anche perché la nostra biologia non ci aiuta, anzi dal punto di vista fisico le emozioni sono droghe, vere e propri dogre. Le emozioni creano dal punto di vista fisico un vera e propria dipendenza biofisica.

Ogni emozione stimola nel nostro organismo la produzione di determinate sostanze chimiche, i così detti neurotrasmettitori che in pratica materializzano le emozioni, sono il primo anello di una catena di eventi che stimola il rilascio di altre sostanze chimiche.
Questi segnali chimici lasciano la loro traccia nell’organismo, in altre parole la chimica delle emozioni è paragonabile ad una droga, da assuefazione.
Questo vuol dire che il cervello crea o amplifica, una determinata emozione per soddisfare un bisogno chimico dell’organismo assuefatto a ricevere la chimica collegata ad essa.
Questo spiega perché le reazioni, a volte, sono sproporzionate all’evento che le ha stimolate.

Anche questo è un ottimo punto di riflessione per osservare l’emozione da un’angolazione differente, vedendola come il bisogno di una determinata chimica a cui ci siamo assuefatti.

A quanto pare in terza dimensione si fa gran uso di questa dipendenza chimica che ci lega ancora di più alla nostra biologia materiale, condizionando il nostro modo di pensare e, di conseguenza; il nostro modo di agire.

Ho fatto un accenno ad Eckhart Tolle, altro personaggi che ho seguito per un po’, di cui ho letto un libro (Il potere di Adesso) e guardato alcuni video su youtube (video dipendenza).
Non fatevi ingannare dal suo “aspetto” (che io definisco amorevolmente da “orsacchiotto”) i pensieri che trasmette sono profondi e meritano una sincera riflessione.

In merito alle emozioni …….

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8 Anni 6 Mesi fa #4776 da Dipende

Anche questo è un ottimo punto di riflessione per osservare l’emozione da un’angolazione differente, vedendola come il bisogno di una determinata chimica a cui ci siamo assuefatti.

A quanto pare in terza dimensione si fa gran uso di questa dipendenza chimica che ci lega ancora di più alla nostra biologia materiale, condizionando il nostro modo di pensare e, di conseguenza; il nostro modo di agire.


Buongiorno Al, RA parla anche di questo. In genere RA non da consigli, al limite conferma delle intuizioni di Don, ma di sua iniziativa non da mai consigli...tranne due volte.
Ci sono alcune circostanze che dare un consiglio non minaccia tanto il libero arbitrio e RA per due volte, di sua iniziativa, consiglia un comportamento utile che se seguito può giovare all'intera sperimentazione.

Il primo è appunto il consiglio di “elevarsi” e guardare la situazione che ci “tormenta” dall'alto. Questo comportamento da osservatore è utile per non farsi travolgere dal marasma delle emozioni e serve all'adepto per dissociarsi dalla situazione per agire al meglio e conseguire la “magia”.

Dici bene quando scrivi che le emozioni umane sono delle vere e proprie droghe, anche se noi umani oramai associamo il termine “droga” a qualcosa di nocivo, di tossico, perché così ci hanno indotto a credere. Distaccarsi dal momento emotivo è palesemente utile ad evitare il panico, il raptus di rabbia, la cazzata insomma che può innescare spiacevoli conseguenze, per cui il concetto dell'osservatore è sano, sia dal punto di vista galattico, che umano, il problema è che il nostro sistema emozionale è facilmente corruttibile.
La chimica che regola le emozioni e da agio ad azioni, nel suo concepimento originale ha una funzione di mantenimento in vita. La paura ad esempio, è un artificio di cui noi vediamo solo la punta dell'icerberg, sentiamo il malessere e l'imbarazzo di tale emozione, ma alla base ci sono un mucchio di interazioni, di messaggi chimici che portano l'intero organismo ad attivarsi. Viene messa in gioco l'adrenalina e il sangue fluisce più velocemente per darti modo di difenderti, o scappare, il tutto per aiutarti a sopravvivere. In effetti tutte le droghe endogene servono per aiutarti a sopravvivere.
La paura che invece prova la gente di questo Pianeta è indotta, non è reale. La gente tende ad aver paura per associazione, non perché avverte un pericolo imminente, la paura del potrebbe capitare anche a me, anche se non ci sono elementi validi che lo denunciano. In questo caso la paura viene a perdere il suo significato/utilizzo originale e si innesca la paranoia che non è più un'emozione naturale/originale.

Questo discorso si può fare anche per tutte le altre emozioni.

Poi c'è da dire che il sistema emozionale funziona nella sua espressione migliore quando l'organismo è sano. Cibi e bevande nocive, stress indotto dalla vita frenetica e dalle aspettative, sostanze stupefacenti, alterano questo stato di sanità e di conseguenza l'equilibrio precario di tutto il sistema. In questo stato poi, ci vuol poco a “sclerare”.

Il secondo consiglio di RA riguarda la repressione delle emozioni.
RA consiglia, per quanto possibile, di non reprimere mai le proprie emozioni, specie quelle più profonde, ma di utilizzare un “trucchetto” che può aiutare a superare l'ostacolo emozionale e può evitare che questa repressione possa sfociare in una malattia.

Il trucco è sognare al posto di vivere.

Vi faccio un esempio. Facciamo che mi sono infatuato per la tipa del mio migliore amico. Mi piace molto e mi sento attratto da lei, ma so che se decidessi di intraprendere una relazione con lei (anche solo di sesso) incrinerei notevolmente il rapporto col mio amico, fino, molto probabilmente, a distruggerlo. Fra le due azioni, agire, o reprimere, RA inserisce una terza opzione, quella di sognare la storia d'amore con la tipa.
I sogni sono molto più importanti di quanto pensiamo, non servono solo per dar modo al cervello di rielaborare senza condizionamenti situazioni di vita vissuta, ma servono anche per fare esperienza.

Tutto quello che viviamo realmente è strutturato non molto diversamente dai sogni, la differenza sta nella percezione della realtà materiale che noi abbiamo scelto come principale. Il nostro cervello è strutturato in modo da riuscire a percepire la differenza fra i due stati (sonno/veglia) infatti se ti becchi un ceffone in un sogno puoi provare la frustrazione di questo gesto e anche un certo dolore, ma appena sveglio non avrai la guancia rossa. Questo fatto è legato appunto a questa divisione di percezione, ma se si riesce a mettere il cervello in uno stato ipnagogico profondo, il cervello non capisce più quale azione è davvero reale e se gli si dice che la matita che appoggeremo sul braccio dell'ipnotizzato è un tizzone ardente, quando toccheremo il braccio dell'ipnotizzato, questi non solo urlerà per il dolore, ma gli rimarrà la bruciatura.
Tutto questo perché la realtà non è realtà come la percepiamo, ma è appunto percezione.

Noi quando sogniamo, in qualche modo viviamo, certo le emozioni, ma soprattutto le interazioni con le altre entità, sono molto diluite rispetto allo stato di veglia (per la percezione intelligente) ma comunque proviamo emozioni che fanno esperienza, potremmo dire che vivere, dal punto di vista emozionale è 100, sognare è 50.
Anche la vita nell'aldilà genera emozioni, ma sono appunto più diluite rispetto alle emozioni percepite nella realtà materiale in un corpo sveglio.
Ra dice di non reprimere l'emozione, ma se si vuol evitare problemi pratici (il tradimento all'amico) e evitare problemi emozionali che possono formare un blocco e di conseguenza una malattia, meglio sognare la situazione.

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8 Anni 6 Mesi fa #4794 da alroc
Ciao Al2012,
riguardo le dipendenze sono d'accordo, esse si innescano in modo significativo quando nel soggetto è la mente di superficie a dominare.

In ogni caso la mia idea sulla faccenda è che si può tentare di contrastarle, ma non credo si possa acquisire uno stato di libertà permanente, si tende forse a oscillare tra due differenti modalità: dipendenza/non dipendenza. Diciamo che forse ci illudiamo di superare il bisogno che abbiamo di una cosa, ma in realtà tendiamo semplicemente a sostituirla. A un certo punto poi tale scambio avrà le stesse probabilità di diventare ugualmente "tossico" e di innescare una nuova dipendenza.:wink:

Mi sorge sempre il dubbio sulla mia capacità di gestire al meglio tutto questo, per cui forse la mia convinzione di essere libera è solo una mera illusione.:woa:

@Dipende,
i consigli di Ra li applico da sempre, penso siano valvole di sfogo spontanee a cui tutti facciamo ricorso prima o poi, o no.:question:

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8 Anni 5 Mesi fa #4850 da Dipende

@Dipende,
i consigli di Ra li applico da sempre, penso siano valvole di sfogo spontanee a cui tutti facciamo ricorso prima o poi, o no.:question:


Non proprio. Non credo che questi comportamenti siano adottati dai tanti quaggiù. Li applichi tu e molto probabilmente molte persone che bazzicano su LC, ma la maggioranza delle gente non lo fa e se lo fa, lo fa solo raramente quando riesce (per caso) ad essere ispirata, ma capita solo per brevi momenti, o non sarebbero sempre così in balia dell'avversario. C'è qualcosa che non va in tutta la faccenda.

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7 Anni 5 Mesi fa #9905 da Dipende
Leggendo gli ultimi articoli pubblicati in home e molti commenti degli utenti, appare sempre più chiara la sensazione (anche se si ha difficoltà a dirlo) che l'umanità nella sua massa sembrerebbe composta da “analfabeti mentali” , o almeno a me così' appare da incarnato. Avrei potuto scrivere perfetti coglioni, o stupidi imbecilli, ma analfabeti mentali rende meglio l'idea. Io ho provato a quantificare questa massa informe di “carne da macello” e mi è venuta fuori una percentuale di 80% Vs 20% Cioè sembrerebbe ci sia circa un 20% di persone immuni alla stupidità tradizionale terrestre e di conseguenza immuni alla propaganda e li puoi trovare dappertutto, in ogni posizione sociale, cioè esiste un 20% di medici coscienziosi, di scienziati non corrotti....etc.
Considerato il fatto che secondo RA esisterebbero proprio adesso milioni di erranti, entità di livello superiore, mi verrebbe da ipotizzare che questo 20% di immuni sia composto soprattutto da loro.
Ciò porterebbe l'80% restante di umani (che io reputo analfabeti mentali) ad essere i veri terrestri.

Nel 1981 RA disse a Don che la grande maggioranza degli umani terrestri viventi non sarebbe riuscita ad ottenere una “promozione” sul campo e che avrebbe dovuto ripetere il ciclo di terza densità, cioè avrebbero mancato la lezione.
Sappiamo che per RA essere “promossi” significa aver capito le lezioni di terza densità, ma soprattutto significa aver fatto una scelta definitiva fra l'utilizzo dell'energia solo per se stessi, o per l'utilizzo dell'energia per se stessi e gli altri quasi in egual misura, cioè detto in modo terreno, scegliere fra il male e il bene e ancora soprattutto, attivarsi in tal senso.

RA dice anche che un ciclo di terza densità dura all'incirca 76.000 anni. Questo tempo cronologico appare sufficiente per imparare le lezioni e che il ciclo è praticamente agli sgoccioli.
Dalle parole di RA trapela anche che, escludendo gli “Erranti” (esseri di densità superiori incarnatesi umani per non minacciare il libero arbitrio) che non hanno bisogno di “passare il turno”, solo pochi terrestri alla fine del ciclo avranno la vibrazione necessaria per cambiare densità.
Pochi per quanto riguarda la polarizzazione positiva, pochissimi per quanto riguarda quella negativa.

Qualche giorno fa mi sono soffermato a parlare con un tizio in pensione che fa l'ortolano in un appezzamento di terra vicino a dove abito adesso. Non so come, ad un certo punto della chiacchierata, come spesso capita, nel discorso è entrato dio (quello biblico). In effetti è molto probabile che sulla Terra dio entri nei discorsi più disparati perché le nostre conoscenze, i nostri tabù, i nostri modi di fare, la nostra morale e l'atteggiamento tutto si basa sul dio biblico e su cosa lui penserebbe sarebbe meglio fare.
Ce lo mettiamo dappertutto anche in argomenti che sembrano apparire lontani da dio, se non ci fosse questo dio così fatto, sarebbero diverse le storie che le mamme raccontano ai figli, sarebbero diversi i film e le serie TV e sarebbe diverso anche il TG.
Comunque il tizio in questione, anche se pareva di mentalità aperta, non solo credeva nel dio/personaggio biblico (infatti ad un tratto mi ha chiesto: Ma tu non credi che ci sia una persona che abbia creato il tutto? Cioè lo ha chiamato “persona”!!) ma credeva a tutte le storielle sacre, anche a quelle palesemente metaforiche (per non dire stupide)

Logicamente non gli ho parlato di RA e dei concetti espressi che io ho cercato di riproporvi qui, o il contadino mi avrebbe inseguito con la zappa in mano, ma comunque ho protestato e ho cercato soprattutto di fargli vedere quanto sia stata e, lo è ancora ora, marcia la chiesa e tutti i suoi adepti.
Il tizio in questione crede non solo in dio, ma crede in tutto il pacchetto, che vede il medico un saggio/crociato che ha a cuore la salute dei pazienti, gli americani brava gente e gli arabi folli criminali, che vede i governi dirigere i Paesi nell'interesse di tutti e puttanate del genere.
Ho cercato nei limiti di esporre il mio pensiero, ma qualsiasi cosa dicessi sembrava che io volessi dargli del cretino. Chiaramente non era mia intenzione, ma anche prendendo la questione, o meglio le questioni trattate, molto alla larga e, nonostante io non fossi né aggressivo, tanto meno mi fossi elevato a professore, sembrava davvero che lo stessi trattando come un idiota, infatti ad un tratto lui mi fa: “Io non sono mica il solo a credere in queste cose, anzi la maggioranza degli umani ha le stesse mie credenze....e secondo te siamo tutti degli idioti?” io credo che avrebbe voluto aggiungere anche “...e saresti solo tu quello intelligente?” ma non lo ha fatto.

Questa domanda così semplice mi ha spiazzato, non sapevo cosa rispondergli.
Io, nei miei interventi su LC ho sempre fatto intendere quanto reputi la massa degli umani un branco di coglioni, però quando uno di loro ti fa 'sta domanda, non è facile rispondergli: “Si siete tutti degli idioti...perché vi siete fatti ingannare"
Non perché io, avendone uno davanti, non abbia avuto il coraggio di rispondere e nemmeno perché le mie convinzioni comincino a vacillare...e nemmeno perché l'umiltà è una virtù, mi è sembrato solo brutto dire una cosa del genere.
Molto probabilmente il tizio è parte di quella massa di entità di cui parlava RA che non avrebbero avuto il tempo di essere promossi, che io chiamo “idioti” e che faccio rientrare nell'80%

Lui (l'ortolano), facendomi questa domanda è come se si fosse protetto dietro i grandi numeri. In chiesa, in TV, sui giornali, a scuola, al bar la gente non fa altro che ripetersi le stesse cose che oramai non importa più se siano vere, o meno, ma che fanno “senso d'appartenenza”.
Cioè, all'ortolano è scattato questo tipo di pensiero: “Non è possibile che ci siano miliardi di cazzoni che si ripetono le stesse inesattezze da secoli, devo per forza essere io nel giusto...e il cazzone è sto tipo che ho davanti che vuol farmi credere che dio non esiste”
In effetti mi sa di si... che sono passato io per l'idiota e per fortuna che il tipo era da solo, o se fosse giunto qualche suo “compare” avrebbero fatto “maggioranza” e io sarei risultato ancor più un idiota.

Non conosco questo tizio così bene da potervi dire della sua indole, o addirittura della sua Essenza, a me pareva “buono” , spesso mi regala anche degli ortaggi. Non credo che abbia commesso omicidio, o abbia fatto della delinquenza il suo stile di vita e, non credo che picchi la moglie, o i figli, per cui sono quasi certo che il tizio in questione non è venuto sulla Terra per imparare/insegnare il Male e ricavarci del tornaconto, per cui quasi sicuramente non è parte di quei pochissimi che passeranno polarizzandosi negativamente...però si fa “fottere” alla grande!
Come il tizio ortolano ne “conosco” un bel po', direi che sono la maggioranza degli umani che incontro, alcuni più “aggressivi” altri meno.
Se tutti loro avessero diritto di passaggio allora non solo RA avrebbe detto una gran cazzata, ma anche il mio sentire, la mia sensazione di vivere in mezzo a degli zombie, risulterebbe assai errata.
Se invece l'ortolano dovesse far parte di quella massa che RA chiama “di tiepidi” e con lui la maggioranza degli umani con cui ho a che fare, che sono coloro che dovranno ripetere le lezioni, la faccenda mi risulterebbe più plausibile, ma comunque sorgerebbe la domanda: “Cos'è che blocca la gran parte degli umani a tal punto da privarli di una scelta fra un comportamento definito e un altro? Cosa li porta a non essere più curiosi e a fidarsi ciecamente dell'opinione di altri? Cosa fli porta ad ignorare sempre di più il bello e ad imbruttire?

Saranno proprio queste cazzo di credenze religiose sbagliate a rallentarli così tanto? Cioè, tu puoi anche non aver ucciso alcuno, puoi anche non aver rubato, e potresti anche regalarmi degli ortaggi, ma se non fai una cazzo di scelta, cioè se non prendi una posizione netta e la smetti di adorare il Faraone/Imperatore/Dio/Deo/Re/Presidente/Calciatore/Presentatore TV e di fare quel che loro dicono, o fare quel che loro fanno a prescindere, o di aspettare che il mondo che a te causa sofferenza sia cambiato da un nuovo messia, o dagli alieni, o che qualcuno risolva le tue questioni per tuo conto e non alzi quel cazzo di culo dalla sedia, forse non riuscirai a vibrare nel modo consono alla densità successiva....cioè voglio dire...anche se non hai ucciso, o rubato, se non ti attivi, non passi, o metaforicamente, non meriti il “paradiso” , ma un nuovo “inferno” fatto di leader carismatici che decidono per te.

Vabbè, poi a volte sorge un'altra domanda: “E io , come molti di voi, che a tutto il pacchetto non c'ho creduto (per vari motivi) come posso fare per dare una mano? Per fare in modo che qui si imparino le lezioni, ma senza farli sentire degli idioti...o passare io per idiota?”

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7 Anni 5 Mesi fa #9907 da Shavo
Ciao Dipende :peace: provo a rispondere, ma premetto che oramai di RA ho solo un vago ricordo...


Non considerare il fatto che pochi facciano il salto come una sconfitta, magari è tanto meglio così. In fondo che ne sappiamo? Poi metti che le alte sfere si affollino...suona male no? [(mi esprimo terra terra perchè tanto so che ci capiamo ;) )]
..ma magari 20% è pure troppo..... io a naso punterei sul 2 :goof:

poi!! io un bel giorno ho tirato in ballo questo saggio che ho in firma (che per altro non conosco nemmeno così bene..) e insomma, quel che dice mi pare ancora molto bello. Devo sempre rendergli conto perchè ce l'ho qua sotto, e in questo caso secondo me torna d'aiuto.

Già che mi viene in mente, qui aprirei un'altra discussione che non credo sia mai stata sviscerata a dovere sul sito. Se ricordo bene se ne era parlato nel topic sul libero arbitrio di Calvero, ma il discorso era rimasto lì inconcluso.. non il libero arbitrio (cioè, anche) ma questo di cui parlo ora.
Considerare l'individuo come soggetto, parlando di cose alte (passami il termine) può essere fuorviante, o peggio un vero bastone fra le ruote. L'individuo (e qui ci ricolleghiamo al topic sul libero arbitrio) non esiste come soggetto indipendente; se preferite possiamo usare il detto " nessun uomo è un'isola". Un esempio, così pourparler.. se da bambino fossi stato più in gamba a giocare a calcio magari la mia vita avrebbe preso tutta un'altra piega... basta un nulla, che fai altre conoscenze e ti avvii su strade diverse. Eppure sto qua a risponderti , fa caldo, ma son contento di non correre dietro a una palla.

comunque, dicevamo che nessun uomo è un'isola, perciò anche il nostro "risveglio" è merito nostro fino a un certo punto. Magari è merito nostro solo perchè facciamo schifo a giocare a calcio.

Ma metti anche che sciaguratamente io fossi finito in prima squadra nel Genoa.
Metti che qui non c'era un Shavo a rispondere...magari un pirla che ora gioca nel Genoa era qui a dirti le stesse cose.

esempio un po' tirato, sì... però ora son tornato a pensare al topic sul libero arbitrio, e da lì non se ne esce..

mi guardo la mia serie tv che è meglio va. Ciao!

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7 Anni 5 Mesi fa #9909 da macco83
@dipende: grazie a te mi sto leggendo tutto Il Materiale di Ra e lo trovo stupendo..!!! Sto unendo i puntini pian piano.

@shavo: belin forza Genoa (sperando che tu sia Genoano

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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7 Anni 5 Mesi fa #9911 da Al2012
Ciao Dipende!

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