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Il materiale di RA secondo Dipende
Fatta questa necessaria introduzione, ecco l'analogia. Diciamo che la nostra densità, la terza, è questa galassia comprendente i numeri reali. Noi possiamo prendere un punto a piacere e indagarne l'infinitamente piccolo che gli sta intorno. Non solo, se scegliamo come punto lo 0, indagandone l'infinitamente piccolo che gli sta intorno scopriamo un universo con caratteristiche simili a quelle del nostro intero universo, ma il tutto rimpicciolito di un fattore infinito.
Il Creando è regolato da leggi gerarchiche in modo frattale. Dalla posizione in cui ti trovi (incarnato di terza densità) tu hai percezione di tutto il Creando, ma operi in maniera limitata dalla comprensione specifica di terza densità. In un mio intervento precedente scrivevo che è come se l'intera percezione fosse suddivisa in diverse frequenze. Diciamo che nella prima densità il potenziale è al massimo (come sempre), ma la percezione si limita alla comprensione degli elementi, in seconda (il potenziale è sempre al massimo)ma la percezione è limitata dalla comprensione della crescita, la terza densità dall'autoconsapevolezza...etc.
In effetti sarebbe questo principio a determinare la scoperta dell'Uno Infinito Creatore per gradi (il ritorno a Casa). A far da motore c'è l'energia intelligente che porta le entità ad una evoluzione della comprensione. Per rimanere nell'esempio che tu proponi, si potrebbe dire che il Creando (o Universo) contiene dentro di se tutte le informazioni, tutti i numeri possibili ed immaginabili, ma noi scegliamo di sperimentare solo porzioni di questi numeri alla volta. Per cui quando ti trovi in terza densità puoi indagare e misurare forze/meccanismi che rientrano nel range delle specifiche regole/conoscenze percepibili in terza densità. Ovviamente le leggi e le regole sono molte di più di quelle che tu percepisci in terza e da qui nasce il paradosso e nasce Dio.
Però, se uno indaga in maniera più profonda, si rende conto che il nostro metodo d'indagine (intendo quello che usiamo sul Pianeta Terra) è assai viziato dalla disonestà terrestre che è onnipresente in qualsiasi iniziativa si intraprenda quaggiù. Noi basiamo le nostre certezze su regole imposte, non su regole naturali, da cui un casino (doloso) che fa apparire questo mondo unico e questo nostro modo di vivere l'unico possibile. Questo assunto sembrerebbe falso.
Un po' come se noi umani vivessimo in una prigione, ma non ce l'hanno mai detto.
In una prigione tu hai percezione solo delle cose che i secondini e le istituzioni carcerarie filtrano e sicuramente non potrai mai avere una visione completa di tutta la storia (anche se solo di terza densità)
Sul perché sia così io ho solo accennato, ma si potrebbe scrivere all'infinito.
A noi umani hanno tolto la possibilità di studiare le nostre lezioni in pace.
D'altro canto indagare densità superiori non ci sarebbe possibile perchè si troverebbero ad una distanza infinita. Chi invece in una densità superiore già ci sta potrebbe raggiungere la nostra nello stesso modo in cui noi possiamo raggiungere le nostre inferiori, questo perchè sostanzialmente se la nostra unità di misura è il numero 1, chi è in densità superiore ha come unità di misura un numero infinito.
Giusto. Solo che parliamo di distanze infinite “fittizie”, o meglio queste distanze sono percepibili come infinite, ma strutturalmente queste distanze non esistono davvero per come noi siamo abituati a credere cosa sia “davvero”. Un umano di terza vedrebbe la distanza tempo/spazio che lo separa da RA come irraggiungibile dal suo punto di vista, ma è comunque un'illusione. Dal punto di vista tecnico la Struttura Creando in origine non prevedeva tempo e non prevedeva spazio e nell'essenza sua più profonda, non li prevede manco adesso. Per cui, ogni entità in effetti opera su tutti i livelli contemporaneamente, cioè esiste adesso un Dipende che opera in prima densità, in seconda, in terza (io che vi scrivo) in quarta, in quinta e in sesta.
Ho percezione solo di questa densità per il motivo che devo ( ho scelto) imparare per gradi e adesso ho coscienza di questa, perché nella mia cronologia limitata, questa conoscenza viene dopo la seconda densità e dovrei limitarmi a questa, o meglio dovrei imparare per benino tutte le percezioni raggiungibili dall'autoconsapevolezza e anelare ad altre conoscenze applicabili però nel mondo materiale solo da incarnato di quarta densità.
In effetti ognuno di noi ha adesso un corrispettivo in sesta densità (Superanima), ed era per questo motivo che quando vi ho esposto il funzionamento dei catalizzatori ho scritto che questi non è che ce li piazziamo proprio noi disincarnati di terza, ma in realtà è il nostro essere di sesta che fa questo lavoro.
C'è da aggiungere che ogni porzione dell'ottava prevede delle “sottoclassi” percepibili. Ad esempio prendiamo due umani terrestri di terza densità, uno fa il parcheggiatore abusivo, assomiglia fisicamente ad una scimmia, non è acculturato si esprime solo in dialetto borbottando più che argomentando, l'altro invece scrive e comprende/discute di argomenti del genere come stiamo facendo noi qui adesso. Potreste mai contestualizzare i due allo stesso livello? Certo sono percepibili entrambi come umani, ma il paragone non è comunque possibile. Questa è una sottoclasse o sub livello. La stessa cosa accade per ogni densità.
Lo so che è difficile ragionare in questi termini, ci si riesce solo se si consapevolizza che tutto è un'illusione....un Gioco per l'appunto.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Dipende ha scritto: Non so se sono riuscito a comprendere il tuo ragionamento fino in fondo, ma è affascinante per me la tua visione matematica della struttura Creando. Noi siamo abituati a discernere la scienza/matematica dalla spiritualità, i numeri sono numeri che non hanno nulla a che fare con lo “spirito religioso” . Per gli umani è un sacrilegio mischiare le due cose.
Embè, se ci sei riuscito sei bravo :shake:
Esiste anche la concreta possibilità che abbia scritto un mare di minchiate...
Comunque, seriamente, faccio parte di quella categoria che si potrebbe etichettare come platonica, credo che gli enti matematici, per quanto astratti, abbiano un loro grado di esistenza reale, e quindi indagare queste strutture non sia poi molto diverso da guardare dentro un telescopio.
Il Creando è regolato da leggi gerarchiche in modo frattale. Dalla posizione in cui ti trovi (incarnato di terza densità) tu hai percezione di tutto il Creando, ma operi in maniera limitata dalla comprensione specifica di terza densità. In un mio intervento precedente scrivevo che è come se l'intera percezione fosse suddivisa in diverse frequenze. Diciamo che nella prima densità il potenziale è al massimo (come sempre), ma la percezione si limita alla comprensione degli elementi, in seconda (il potenziale è sempre al massimo)ma la percezione è limitata dalla comprensione della crescita, la terza densità dall'autoconsapevolezza...etc.
Sì in effetti l'idea è quella, tutto esiste già nella più piccola porzione indagabile, in modo frattale e olografico, è solo la nostra unità di riferimento che causa l'illusione della diversità fra infinitamente piccolo e infinitamente grande.
Giusto. Solo che parliamo di distanze infinite “fittizie”, o meglio queste distanze sono percepibili come infinite, ma strutturalmente queste distanze non esistono davvero per come noi siamo abituati a credere cosa sia “davvero”. Un umano di terza vedrebbe la distanza tempo/spazio che lo separa da RA come irraggiungibile dal suo punto di vista, ma è comunque un'illusione. Dal punto di vista tecnico la Struttura Creando in origine non prevedeva tempo e non prevedeva spazio e nell'essenza sua più profonda, non li prevede manco adesso. Per cui, ogni entità in effetti opera su tutti i livelli contemporaneamente, cioè esiste adesso un Dipende che opera in prima densità, in seconda, in terza (io che vi scrivo) in quarta, in quinta e in sesta.
Non ho precisato che i numeri infiniti della mia analogia non vanno intesi in senso metafisico, l'infinito assoluto, sono solo numeri più grandi di ogni numero a noi noto (numero reale), per cui non abbiamo un nome per chiamarli, come potrebbe essere "un miliardo di miliardi di miliardi....", dobbiamo creare un nome appositamente per loro. Normalmente si usano lettere greche, per esempio un infinito lo possiamo chiamare "omega", dopodichè abbiamo un nome per tutti gli altri che gli stanno a una distanza finita: omega+1, omega+3,141592....e via dicendo. Quindi da questo punto di vista il loro essere infiniti può benissimo essere considerata un'illusione.
In effetti ognuno di noi ha adesso un corrispettivo in sesta densità (Superanima), ed era per questo motivo che quando vi ho esposto il funzionamento dei catalizzatori ho scritto che questi non è che ce li piazziamo proprio noi disincarnati di terza, ma in realtà è il nostro essere di sesta che fa questo lavoro.
Ecco, mi pareva che ci fosse una sottigliezza di questo tipo. Ma questo significa che Ra è in contatto con dei terrestri di sesta densità...o no? D'altronde, anche se noi siamo lontani milioni di anni da quel livello di evoluzione, se il tempo in sesta densità è un concetto privo di significato, dovrebbe più o meno essere così. Certo che è un bel casino ragionare in questo modo....
C'è da aggiungere che ogni porzione dell'ottava prevede delle “sottoclassi” percepibili. Ad esempio prendiamo due umani terrestri di terza densità, uno fa il parcheggiatore abusivo, assomiglia fisicamente ad una scimmia, non è acculturato si esprime solo in dialetto borbottando più che argomentando, l'altro invece scrive e comprende/discute di argomenti del genere come stiamo facendo noi qui adesso. Potreste mai contestualizzare i due allo stesso livello? Certo sono percepibili entrambi come umani, ma il paragone non è comunque possibile. Questa è una sottoclasse o sub livello. La stessa cosa accade per ogni densità.
Si in effetti, sempre restando nell'analogia numerica, queste differenze si spiegherebbero con differenze nell'unità di misura di riferimento: per qualcuno è il numero 1, per qualcuno il numero 1/100000000; per qualcuno 100000000, a seconda di questa unità (potremmo benissimo interpretarla come frequenza) saresti più vicino a una densità inferiore piuttosto che superiore. Il salto di densità sarebbe comunque una cosa chiaramente distinta da questi livelli intermedi, proprio perchè richiederebbe un infinito. Non ho approfondito per brevità e per non annoiare, ma in effetti più che ai numeri iperreali tout court pensavo a una loro versione proiettiva, ma non esageriamo con le seghe mentali....
Lo so che è difficile ragionare in questi termini, ci si riesce solo se si consapevolizza che tutto è un'illusione....un Gioco per l'appunto.
Appunto!
FranZη
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Ma questo significa che Ra è in contatto con dei terrestri di sesta densità...o no?
Boh, non saprei, ma non credo, o almeno non per fare questo tipo di lavoro, però tecnicamente potrebbe, come ha potuto contattare la roccia per “organizzare” le piramidi.
L'Oversoul (Superanima) è una conseguenza delle cose. Visto che la struttura non prevede alcuna rigidità né di tempo né di spazio, è logico, più che plausibile, che ogni entità sia fondamentalmente un po' dappertutto, spalmata per il tempo e per lo spazio, la chiave di tutto sarebbe la coscienza.
Noi tutti ora che viviamo qui sulla Terra, a prescindere da dove veniamo (altri Pianeti, altre densità) viviamo in coscienza solo questo tempo cronologico e questo spazio circoscritto. Questa azione annulla (in coscienza) tutte le altre. Il fatto è che noi tutti siamo una piccola parte del Creatore e siccome il Creatore è eterno ed infinito senza tempo e senza spazio, lo siamo fondamentalmente anche noi. E' questo che RA continua a ripetere in ogni seduta.
Potremmo dire che tutto esiste già, sia nello spazio che nel tempo, solo che noi accendiamo delle piccole porzioni di Creando alla volta e le viviamo in coscienza e non necessariamente in modo strettamente cronologico. Poi c'è la figura dell'errante (come lo chiamano durante le sedute) questi è un'entità di livello superiore (non di terza) che decide di incarnarsi come terrestre per dare una mano. Logicamente anche loro una volta incarnati non ricordano alcunchè e pensano di essere dei terrestri come tutti gli altri e a meno che non si risveglino rimarranno quasi anonimi e molti di loro non solo non riusciranno a portare a termine il loro compito, ma spesso si deprimono clinicamente.
Tutte le più grandi figure/entità che noi abbiamo iconizzato (RA e Geova compresi) sono esseri di sesta densità, la maggioranza degli erranti che operano sulla Terra sono di sesta densità, cioè fra di noi girano entità della stessa esperienza di colui che noi abbiamo inteso (c'hanno costretto ad intendere) come Dio supremo.
Io credo di aver compreso nell'essenza la tecnica, solo che mi riesce difficile esporla perché anche io come voi sono un terrestre e anche io ho una parte del cervello infognata dall'andazzo che si è seguito per millenni quaggiù e a volte mi perdo perché sono stato abituato a credere a ciò che vedo, a ciò che è indubbiamente reale, ieri era ieri e non può più tornare, domani è domani e non è ancora venuto.
Non credo assolutamente che l'umano medio possa adesso arrivare a questo tipo di conoscenza, o meglio a capirla. Se uno considera che a tutt'oggi la maggioranza degli umani crede in un unico Dio personificato giudice di cosa sia giusto e cosa sbagliato, potrebbe comprendere non solo fin dove la stupidità umana riesce ad arrivare se manipolata, ma anche il perché capita che qualcuno si faccia saltare in aria in un luogo pubblico credendo che Dio sia d'accordo. Questo avviene perché hanno scambiato una vibrazione evolutiva che è empirica e che non giudica, ma che muta e si evolve secondo le tue esperienze, con un Dio-personaggio che può soggettivamente decidere cosa sia giusto e cosa sbagliato, chi ammazzare e chi no. Più distorto di così non si può.
In quasi tutto l'Universo, la conoscenza è una normale conseguenza dell'evoluzione, da noi invece è soprattutto potere.
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@ Dipende
Io provo una profonda stima per Nassim Haramein , lo considero un Scienziato (“S” maiuscola) degno di questo titolo.
Riesce ad avere una visione completa di cosa dovrebbe essere la Scienza, di cosa è fare Ricerca Scientifica senza “tabù”, perché, probabilmente, ha compreso che non ci si può avvicinare alla comprensione delle leggi della natura solo dal punto di vista materiale e delle energie più appariscenti.
Mi fermo se no parto per la tangente, consiglio solo, per chi non lo conosce, ed è privo di dogmi scientifici, di fare un ricerca ……
Però te lo devo chiedere…. Hai mai visto il mio topic “il campo del punto zero” sul vecchio sito?
Tutto il Creando è un potenziale di energia staminale sempre in essere, questo stesso potenziale viene/venne sfruttato dai Logos (Creatori) galattici, dai Logos planetari e da tutte le entità in gioco che sono sub Logos.
Questo flusso di energia intelligente, che parte direttamente dalla Fonte, è la base di ogni cosa verrà poi in seguito realizzata tramite un atto di volontà che RA chiama “Amore”.…
“Creando” è il termine che non riuscivo a trovare, quel termine che potesse rendere l’idea di un Creatore che coincide con la Creazione, in modo da eliminare la “madre” di tutte le frammentazioni, la separazione tra Creatore e Creazione. (Non so se sei d’accordo con questa mia interpretazione del tuo termine).
La mia ipotesi, quella evidenziata in grassetto, nasce dal fatto che, se Tutto e Uno, non può esistere qualcosa di separato da esso, quindi Uno è in Tutto.
Inoltre, “Creando”, dà l’idea di una “creazione” in divenire, cioè “qualcosa” di non dettagliatamente già in essere, ma di “qualcosa” potenzialmente in essere, ma non nei dettagli che sono oggetto del Divenire .
“è un potenziale di energia staminale sempre in essere” è un’altra genialità, perché rappresenta quella energia da cui “emergono” tutte le altre energie (per esempio le quattro fondamentali ufficialmente riconosciute) che compongono l’universo e la materia in esso contenuta.
Quando parliamo di materiale sarebbe utile tenere a mente un dato che solitamente ignoriamo: gli atomi sono per il 99,9999% costituiti di spazio, spazio vuoto, e solo il 0,0001 % è materia.
In pratica la parte (per così dire) “materiale” dell’atomo è immersa in una campo di spazio (vuoto/etere) enorme rispetto alla sua quantità.
Date le proporzioni in gioco tra “campo” e “materia” dovrebbe essere logico pensare che sia il campo a determinare la materia e non viceversa.
“Questo flusso di energia intelligente, che parte direttamente dalla Fonte, è la base di ogni cosa verrà poi in seguito realizzata tramite un atto di volontà che RA chiama “Amore””.
Seguendo il mio ragionamento la “Fonte” è il(o nel) vuoto, che è onnipresente, sia a livello macroscopico che microscopico.
Il vuoto è tutt’altro che vuoto è un “campo” di “energia/informazione” (energia intelligente).
Grazie alla informazione che contiene il vuoto, oltre che onnipresente (“non locale” perché ovunque), si può definire onnisciente (perché informatissimo), non a caso anche l’informazione ha la caratteristica della “non località” (caratteristica dimostrata scientificamente).
Da questa combinazione, tra energia (forza che può compiere un lavoro) ed informazione (nozioni che dirigono il lavoro), tutto quello che può o potrebbe esistere emerge dal vuoto (etere).
“…. questo stesso potenziale viene/venne sfruttato dai Logos (Creatori) galattici, dai Logos planetari e da tutte le entità in gioco che sono sub Logos.”
Leggendo questo paragrafo in me nasce una domanda spontanea: questi “Logos (Creatori)” e sub Logos … chi sono? Chi li ha creati?
Poi mi do la risposta, ovviamente a modo mio.
Chi sono?
I Logos gallatici sono “Coscienza Collettiva” ovvero un insieme di coscienze individuali consapevolmente in “coerenza quantica” , ovvero componenti elementari che oscillano “in fase” , volendo possiamo visualizzare il concetto immaginando uno stormo di uccelli che vola raggruppato in cielo compiendo varie evoluzioni in modo sincrono, senza urtarsi mai, come se fossero un “corpo unico”.
Lo stesso si può dire per i Logos planetari.
Probabilmente in questo collettivo sono raggruppare individualità con potenzialità “acrobatiche” più limitate, perché la consapevolezza della propria “coerenza collettiva” è inferiore rispetto a quella galattica.
Ovviamente il “corpo unico” dello stormo è dovuto ad un fattore istintivo di specie, ogni individualità/uccello è inconsapevole che, il quel determinato momento insieme ad altri suoi simili, è un “corpo unico”.
Cosa che non avviene nelle individualità dei Logos perché esse sono pienamente consapevoli di essere parte di un “corpo unico”.
Il grado di consapevolezza determina le qualità/capacità del Collettivo e la percezione della propria Individualità.
I “sub Logos” (mi riferisco solo a quelli di terza densità) sono anch’essi formati da individualità (autocoscienti) che fanno parte di una “Coscienza Collettive”, ma in modo inconsapevole.
A causa di questa non consapevolezza non posso raggiungere una “coerenza collettiva” e per questo non sono “in fase” tra loro, e non possono sentirsi parte di un “corpo unico”.
Questa ignoranza esalta l’individualità, trasformandola in individualismo oscurando totalmente il senso di collettività.
Da questa ignoranza nasce la frammentazione materialistica, la competizione tra individualismi più o meno egocentrici.
E’ l’individualismo di specie, che niente a che vedere con il senso di Coscienza Collettivo, che, per “bisogni esistenziali” propri, immagina un dio creatore dell’universo fatto a propria immagine e somiglianza.
Chi li ha creati?
Questa domanda sottintende l’esistenza di un Creatore.
Ammetto una mia paranoia, che è l’allergia al termine “Creatore”, perché questo termine significa colui che Crea. (Che altro non è che il dio creato dalle religioni)
Volutamente uso il termine “emergere” invece di “creare”, perché il primo (emergere) indica “qualcosa” che potenzialmente esiste in un mare di possibilità/probabilità e che, emergendo da questo mare, assume una forma, in base alle “informazioni percepite”.
Il secondo (creare) mi dà più l’idea di un “qualcosa” che non esiste e per questo viene creato con atto di volontà ed è separato dal soggetto che lo ha creato.
Un chiarimento su cosa intendo con “informazioni percepite”:
Questo tipo di “informazioni” sono vibrazioni e come tali hanno una propria frequenza.
La percezione è legata alla capacità di entrare in risonanza con determinate frequenze piuttosto che con altre.
Questo non va confuso con il range di frequenze dei nostri sensi, perché è effetto delle quattro forze fondamentali che costituiscono la nostra “materialità”, che è dipendente dalla capacità di risonanza con determinate frequenze che compongono l’oceano di vibrazioni in cui siamo immersi e di cui siamo fatti, ovvero quella “energia staminale”
Le filosofie orientali, in senso spirituale, ci dicono che la realtà è illusoria (maya) e che il tutto è composto da vibrazioni.
La scienza quantistica, in senso materiale, ci dice che quello che percepiamo come materia solida in realtà è composto da vibrazioni.
Vibrazioni che sono insite nella “energia intelligente” che impregna l’etere, quello spazio pieno di vibrazioni “staminali” che hanno la potenzialità di far emergere le “forme vibrazionali” che compongono quel fenomeno che noi chiamiamo Vita.
Per me, non è l’universo che contiene la vita, ma è la Vita che contiene l’Universo.
L’Uno che è in Tutto, il Tutto che in Uno.
Detto questo la risposta alla domanda “Chi li ha creati”? è: Nessuno, perché potenzialmente già esistenti, come tutto quello che può/potrebbe esistere, sono emersi.
Quindi nessuna entità esterna all’oceano di vibrazioni (staminali).
Sono la conseguenza di una emersione che si manifesta come “Coscienza collettiva/individuale” che è subordinata alla capacità di risonanza con determinate frequenze, che è conseguenza della consapevolezza collettiva/individuale acquisita dalla Coscienza, ma non solo, siccome non c’è separazione, se non nella percezione “distorta” che fa parte del “Gioco”, le varie densità/coscienza sono tra loro collegate e reciprocamente condizionate.
++++++
@ FranZeta
Ovviamente non entro in un discorso matematico, ma voglio solo dire quello che alcuni paragrafi mi hanno fatto passare per la mente. Pendila come una battuta da “bar”.
I paragrafi sono: Il primo quello che hai trascritto in merito a Ra, il secondo è quello che hai scritto tu.
INTERVISTATORE: Puoi definire il termine densità, per come lo stiamo utilizzando?
RA: Sono Ra. Il termine densità è, come voi direste, matematico. L’analogia che più si avvicina è quella della musica: dopo le sette note della vostra scala, l’ottava nota inizia una nuova ottava. Nella vostra grande ottava di esistenza, che noi condividiamo, ci sono sette ottave o densità. In ogni densità ci sono sette sub-densità. In ogni sub-densità ci sono sette sub-sub-densità. All’interno di ogni sub-sub-densità ci sono sette sub-sub-sub-densità e così via.
Noi possiamo prendere un punto a piacere e indagarne l'infinitamente piccolo che gli sta intorno. Non solo, se scegliamo come punto lo 0, indagandone l'infinitamente piccolo che gli sta intorno scopriamo un universo con caratteristiche simili a quelle del nostro intero universo, ma il tutto rimpicciolito di un fattore infinito.
Queste caratteristiche simili che si riproducono dall’infintamente piccolo all’infinitamente grande, e vice versa, mi ricorda la geometria frattale ……
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Non ho letto il tuo topic sul campo del punto zero, lo farò certamente
Creando” è il termine che non riuscivo a trovare, quel termine che potesse rendere l’idea di un Creatore che coincide con la Creazione, in modo da eliminare la “madre” di tutte le frammentazioni, la separazione tra Creatore e Creazione. (Non so se sei d’accordo con questa mia interpretazione del tuo termine).
La mia ipotesi, quella evidenziata in grassetto, nasce dal fatto che, se Tutto e Uno, non può esistere qualcosa di separato da esso, quindi Uno è in Tutto.
Inoltre, “Creando”, dà l’idea di una “creazione” in divenire, cioè “qualcosa” di non dettagliatamente già in essere, ma di “qualcosa” potenzialmente in essere, ma non nei dettagli che sono oggetto del Divenire .
Si, “Creando” era il termine migliore per indicare che la Creazione non si è mai fermata e mai si fermerà. “Creando” sta a significare che anche noi siamo Creatori e il concetto che tu esprimi “Creatore che coincide con la Creazione” è l'essenza di tutto il materiale. La chiave di interpretazione è tutta qui. Grazie per questa definizione.
Se volessimo trasportare questo concetto al concetto religioso, direi che gli umani non sono figli di Dio, ma parte di una mitosi cominciata eoni di tempo/spazio fa.
Seguendo il mio ragionamento la “Fonte” è il(o nel) vuoto, che è onnipresente, sia a livello macroscopico che microscopico.
Il vuoto è tutt’altro che vuoto è un “campo” di “energia/informazione” (energia intelligente).
Grazie alla informazione che contiene il vuoto, oltre che onnipresente (“non locale” perché ovunque), si può definire onnisciente (perché informatissimo), non a caso anche l’informazione ha la caratteristica della “non località” (caratteristica dimostrata scientificamente).
Si, è così, o almeno a me così risulta. Sia noi terrestri di terza densità che tutte le altre entità nei vari livelli di Gioco, usano continuamente questo campo di energia che è la base di tutto quel che è. Non potrebbero fare altrimenti. Le entità in definitiva non creano nel senso stretto del termine che intendiamo noi, si potrebbe dire che agiscono sul potenziale. Ti faccio un esempio per rendere meglio l'idea. Prendi un umano che costruisce/crea una casa. La casa non esiste che nella sua testa, ma nella realtà non c'è. Però l'uomo non è che la crea/costruisce dal nulla, ma ha bisogno dei materiali. Mattoni, travertini, pannelli etc. Questi materiali sono il campo che forma il Creando, la casa poi te la costruisci tu come meglio credi. Decidere di costruire la casa è l'atto di volontà, o Amore.
Questo campo è dovunque, è chiunque, è qualunque.
Leggendo questo paragrafo in me nasce una domanda spontanea: questi “Logos (Creatori)” e sub Logos … chi sono? Chi li ha creati?
Se intendi chi sia stato in origine il principio di creazione dei Logos, la risposta è semplice, la Fonte che tutto genera e che ha generato anche noi, se intendi invece, questi Logos galattici come sono arrivati a questo livello di grande creazione? Allora la risposta che ti dai in seguito è quella che mi sono dato anche io
I Logos galattici sono “coscienza collettiva” . Sono esseri di settima densità. Avrai notato che io non parlo mai della settima densità perché il discorso è diverso dalle altre densità. Le entità di settima densità, come del resto quelle di sesta non sono più individui, ma diventano coscienza collettiva, anche Ra lo è con il suo gruppo e con quelli della Confederazione, però Ra opera in sesta densità dove c'è ancora il Gioco delle reincarnazioni e delle interazioni con gli altri esseri, in settima ciò non accade più. Queste entità Logos non si reincarnano più e non interagiscono con gli altri elementi della Creazione se non quando creano le condizioni per cui un livello di Gioco si sviluppi.
Noi tendiamo a voler a tutti costi personificare i concetti che esprimiamo, RA ad esempio non è possibile paragonarlo ad una persona fisica, certo ha un corpo (fatto di luce) ma non è possibile pensare a lui come se fosse un nostro amico, ma molto più strano degli amici che in genere frequentiamo. Dal nostro punto di vista RA potrebbe essere più un concetto, un principio che un personaggio. Figurati in settima densità.
RA dice che il nostro Logos Galattico, cioè colui che ha creato (grazie l'energia intelligente) questo campo specifico di Gioco (la Via Lattea) è un Logos molto potente, più potente del Logos che ha creato in nostro sistema solare.
Bisogna immaginare la cosa così secondo me: Ogni sub Logos crea seguendo le direttive del Logos precedente, in pratica è una creazione nella creazione, nella creazione. Più vai in alto nella gerarchia più le regole creative si modificano e diventano incomprensibili.
I “sub Logos” (mi riferisco solo a quelli di terza densità) sono anch’essi formati da individualità (autocoscienti) che fanno parte di una “Coscienza Collettive”, ma in modo inconsapevole.
A causa di questa non consapevolezza non posso raggiungere una “coerenza collettiva” e per questo non sono “in fase” tra loro, e non possono sentirsi parte di un “corpo unico”.
Non sono “in fase” è il termine migliore per esprimere questo concetto. Diciamo pure che non devono esserlo necessariamente, almeno in genere questo non è un lavoro di terza densità. In terza si impara soprattutto l'individualità perché la cosa che conterebbe di più adesso qui, non è riunirsi in un'unica coscienza planetaria (anche se esistono civiltà che riescono in terza) ma individualizzarsi e fare una scelta. Io e gli altri, o solo io.
Ammetto una mia paranoia, che è l’allergia al termine “Creatore”, perché questo termine significa colui che Crea. (Che altro non è che il dio creato dalle religioni)
Al, non immagini le difficoltà che ho riscontrato io ogni volta che dovevo proporvi un concetto per evitare nomi ed etichette scomode (Luce, Amore, Creatore), ma poi mi sono detto “ma chi se ne fotte” se chi legge s'attacca ancora ai nomi, vuol dire che non ci sta capendo una fava e va bene così.
A prescindere dal materiale di RA, credo che io e te siamo arrivati a conclusioni molto, molto simili.
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Questa dei livelli, o dimensioni, o densità è la chiave d'interpretazione di tutta la STORIA. Nessuno dei Credi ufficiali su questo Pianeta tiene in considerazione questo fattore. I credenti religiosi classici prevedono un'unica vita che ti serve per essere giudicato idoneo, o meno alla beatitudine eterna. Le filosofie orientali, o alternative hanno ampliato questo concetto, ma anche qui sta storia dei livelli non c'è e tutto si riduce al fatto che devi fare il bravo (purificarti) per essere migliore.
Che uno lo chiami paradiso, nirvana o valhalla il risultato è comunque errato e forviante.
L'unico concetto che si avvicina in alcuni casi al concetto di densità è lo studio dei Chakra, anche se molto molto adattato al concetto umano distorto delle cose.
Questo totale menefreghismo per i livelli di Gioco, crea più di una incomprensione e genera demoni, Dei, leggende, alieni buoni, alieni, cattivi, angeli, demoni etc.
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Al2012 ha scritto:
Chi li ha creati?
Questa domanda sottintende l’esistenza di un Creatore.
Ammetto una mia paranoia, che è l’allergia al termine “Creatore”, perché questo termine significa colui che Crea. (Che altro non è che il dio creato dalle religioni)
Volutamente uso il termine “emergere” invece di “creare”, perché il primo (emergere) indica “qualcosa” che potenzialmente esiste in un mare di possibilità/probabilità e che, emergendo da questo mare, assume una forma, in base alle “informazioni percepite”.
Il secondo (creare) mi dà più l’idea di un “qualcosa” che non esiste e per questo viene creato con atto di volontà ed è separato dal soggetto che lo ha creato.
[....]
Vibrazioni che sono insite nella “energia intelligente” che impregna l’etere, quello spazio pieno di vibrazioni “staminali” che hanno la potenzialità di far emergere le “forme vibrazionali” che compongono quel fenomeno che noi chiamiamo Vita.
Secondo me nel momento stesso in cui si definisce l'energia "intelligente" hai già trovato il creatore. Che ovviamente non va confuso col creatore antropomorfo della bibbia (ammesso poi che nella bibbia ci sia un creatore, ma non divaghiamo). Certamente non tutti riescono ad accettare o anche solo comprendere questa differenza, un po' come accade in questo famosissimo affresco
dove tutti vedono Dio in sembianze umane ma qualcuno ha scorto questo:
Dio è....intelligenza!
Anch'io anni fa avrei avuto seri problemi ad accettare un creatore, ho un passato da ateo convinto, poi ho dovuto ricredermi. Non perchè sia rimasto folgorato da qualche testo sacro o da un maestro spirituale, ma perchè i miei studi scientifici mi hanno portato a questa conclusione. Mi sono accorto che il mio ateismo era solo un'altro tipo di fede, fra le più bigotte tra l'altro: credevo nel Caso e l'avevo innalzato a divinità. E' più o meno ciò che fa ogni ateo.
Queste caratteristiche simili che si riproducono dall’infintamente piccolo all’infinitamente grande, e vice versa, mi ricorda la geometria frattale ……
Si, come dicevo nell'ultimo commento sono caratteristiche sia frattali che olografiche. Frattale perchè nasce da semplici regole iterate all'infinito, olografico perchè ogni parte, per quanto piccola, contiene un'immagine del tutto, solo più sfocata.
Una piccola parentesi sui frattali: dato che noi usiamo i numeri reali, un frattale è in realtà un processo di limite, l'immagine che disegna il tuo computer è un'approssimazione dell'oggetto matematico tanto migliore quanto più è potente il calcolatore. Se il tuo computer potesse fare i calcoli coi numeri iperreali di cui parlavo, il frattale sarebbe semplicemente una funzione di un numero infinito, cioè da potenziale diverrebbe attuale.
FranZη
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L'Oversoul (Superanima) è una conseguenza delle cose. Visto che la struttura non prevede alcuna rigidità né di tempo né di spazio, è logico, più che plausibile, che ogni entità sia fondamentalmente un po' dappertutto, spalmata per il tempo e per lo spazio, la chiave di tutto sarebbe la coscienza.
Noi tutti ora che viviamo qui sulla Terra, a prescindere da dove veniamo (altri Pianeti, altre densità) viviamo in coscienza solo questo tempo cronologico e questo spazio circoscritto. Questa azione annulla (in coscienza) tutte le altre. Il fatto è che noi tutti siamo una piccola parte del Creatore e siccome il Creatore è eterno ed infinito senza tempo e senza spazio, lo siamo fondamentalmente anche noi. E' questo che RA continua a ripetere in ogni seduta.
Dipende , questo pensiero di mi ha fatto prendere la decisione di postare quello che avevo scritto qualche giorno fa in risposta ad un tuo precedente intervento.
Il succo di questo tuo pensiero (e del mio), è la non separabilità tra le “manifestazione” del Creando.
La separazione in “entità” è illusoria ed è dovuta alla “distorsione” o al gioco dei ruoli che caratterizzano la manifestazione del Creando.
Manifestazione che può “essere” solo se osservata dall’interno del Creando stesso.
E’ l’atto di osservazione che da “forma” ad una delle innumerevoli possibili manifestazioni.
Per me, colui che osserva è “Coscienza”.
.… la chiave di tutto sarebbe la coscienza
E’ la “Coscienza” il soggetto che percepisce le “vibrazioni staminali” da cui trae le informazioni che danno forma all’immagine di un universo tra gli innumerevoli potenzialmente possibili.
E’ il “campo” che determina la “particella”, per analogia direi: il grado di consapevolezza raggiunto dalla “Coscienza individualizzata” determina l’immagine dell’universo percepibile.
… olografico perchè ogni parte, per quanto piccola, contiene un'immagine del tutto, solo più sfocata.
Come ritagliare una parte maggiore di pellicola di un ologramma con l’aumentare della consapevolezza, più grande è il pezzo, più grande è la riproduzione dell’immagine in cui posso “emergere” dettagli che non erano visibili nell’immagine riprodotta con un pezzo più piccolo di pellicola, l’informazione dei dettagli è presente, ma non visibile perché l’immagine è troppo piccola.
Maggiore consapevolezza corrisponde alla percezione di un immagine/universo più complessa perché più dettagliata.
Secondo me nel momento stesso in cui si definisce l'energia "intelligente" hai già trovato il creatore. Che ovviamente non va confuso col creatore antropomorfo della bibbia…
Certamente non tutti riescono ad accettare o anche solo comprendere questa differenza, un po' come accade in questo famosissimo affresco ecc. (…) Dio è....intelligenza!
FranZeta, al termine “intelligente” preferisco il termine “staminale” perché rende meglio l’idea di “qualcosa” che potenzialmente può dare origine a “funzioni” differenti, esattamente come, per analogia, accade nelle cellule staminali.
Per me intelligenza è un attributo, una qualità che appartiene non al cervello, ma alla coscienza, quindi, per me, Dio è … Coscienza Universale.
Dal mio punto di vista ritengo probabile che Leonardo, in quel dipinto. volesse alludere alla Coscienza più che all’organo cervello ed alle sue funzioni biologiche.
Ovviamente questi sono solo punti di vista differenti e come tali imperfetti.
Alla domanda potrebbe esistere un universo senza coscienza?
La risposta più immediata è: no!, per come noi intendiamo l’universo.
La risposta più meditata è: si!, ma solo in modo “non duale” a-spaziale, a-temporale, in pratica le caratteristiche di “Uno” che racchiude in se le infinite potenzialità espressive.
Essendo la Coscienza Universale ancora non “parcellizzata” in collettivo/individuale manca la capacità di poter percepire parti di questa infinita potenzialità che dà forma al “Creando”.
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Ti rigrazio per il tuo ultimo intervento, condivido totalmente quello che hai espresso.
Come vedi io non sono un ricercatore spirituale, nel senso di uno che ha intrapreso un percorso spirituale.
Se proprio mi devo mettere su un percorso direi che è scientifico/spirituale, nel senso che, da buon occidentale, sento la necessità di coniugare entrambe.
Il risultato è che sono “né carne né pesce”. Amo definirmi “naif” perchè non ho “scuola” causa scarsa disciplina e costanza.
Ovviamente quello che dico non è frutto della mia “sapienza”, ma elaborazione di nozioni raccolte nel mio saltare un po’ di qui e un po’ di là.
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Al2012 ha scritto: Per me intelligenza è un attributo, una qualità che appartiene non al cervello, ma alla coscienza, quindi, per me, Dio è … Coscienza Universale.
Dal mio punto di vista ritengo probabile che Leonardo, in quel dipinto volesse alludere alla Coscienza più che all’organo cervello ed alle sue funzioni biologiche.
Ovviamente questi sono solo punti di vista differenti e come tali imperfetti.
Per come la vedo io l'unico dubbio è se sia davvero una rappresentazione "celata" di un cervello umano. Personalmente sono convinto che lo sia. Una volta stabilito questo non credo ci siano dubbi che si tratti di un riferimento a un'intelligenza creatrice, insomma abbiamo Dio+un cervello umano, quale altro modo per dipingerla? Non è all'intelligenza umana, o alla fisiologia dell'organo, che l'artista si riferiva. Però una puntualizzazione devo fartela: stiamo parlando di Michelangelo.
Alla domanda potrebbe esistere un universo senza coscienza?
La risposta più immediata è: no!, per come noi intendiamo l’universo.
La risposta più meditata è: si!, ma solo in modo “non duale” a-spaziale, a-temporale, in pratica le caratteristiche di “Uno” che racchiude in se le infinite potenzialità espressive.
Essendo la Coscienza Universale ancora non “parcellizzata” in collettivo/individuale manca la capacità di poter percepire parti di questa infinita potenzialità che dà forma al “Creando”.
Qui non ti seguo. Un po' perchè non trovo grandi differenze, a questo livello, tra coscienza e intelligenza (forse è solo un problema semantico, per esempio non credo alla possibilità di un'intelligenza artificiale: una macchina, per quanto evoluta, sarà sempre incapace di comprendere il significato di ciò che elabora). Ma soprattutto perchè se tiriamo in ballo infinite possibilità di realizzazione dell'universo (o degli universi) dobbiamo anche giustificare la nostra esistenza col principio antropico, che col suo spiegare tutto non spiegando niente proprio non mi va giù.
Per essere più preciso: non nego che l'universo abbia infinite possibilità di realizzazione, solo non la accetto come premessa, ma se mai come conseguenza dell'intelligenza da cui tutto origina. Se l'origine non fosse intelligente ma casuale, un mero calcolo statistico ci porterebbe inevitabimente alla conclusione che, dato che noi esistiamo, o abbiamo avuto una botta di culo impressionante, oppure esistono infiniti universi e il nostro è proprio uno di quei pochi "giusti". In entrambi i casi parliamo di principio antropico.
FranZη
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Bisogna immaginare la cosa così secondo me: Ogni sub Logos crea seguendo le direttive del Logos precedente, in pratica è una creazione nella creazione, nella creazione. Più vai in alto nella gerarchia più le regole creative si modificano e diventano incomprensibili.
Anche secondo me, si tratta di un susseguirsi di una serie di “creazioni” strettamente interconnesse tra loro che è più giusto definirle “co-creazioni”.
Non sono “in fase” è il termine migliore per esprimere questo concetto. Diciamo pure che non devono esserlo necessariamente, almeno in genere questo non è un lavoro di terza densità. In terza si impara soprattutto l'individualità perché la cosa che conterebbe di più adesso qui, non è riunirsi in un'unica coscienza planetaria (anche se esistono civiltà che riescono in terza) ma individualizzarsi e fare una scelta. Io e gli altri, o solo io.
Il discorso della scelta (Io e gli altri o solo io) come base della esperienza di terza densità, che io interpreto come passaggio tra uno stato di coscienza ad uno stato di auto-coscienza, scelta che non pregiudica una eventuale evoluzione, ma che ne determina la direzione, è un concetto che non avevo mai preso in considerazione, o per meglio dire su cui non ho riflettuto in modo profondo.
Per me è un concetto nuovo, nel senso che l’eventuale scelta “solo io” precludeva ogni possibilità di evoluzione nell’ottica olistica, perché mantiene inalterato il concetto di separazione tra individualità.
@ FranZeta
Però una puntualizzazione devo fartela: stiamo parlando di Michelangelo.
Non ho scusanti per questa mia svista, se non quella di averla collegata allo studio dell’anatomia umana ….
Per come la vedo io l'unico dubbio è se sia davvero una rappresentazione "celata" di un cervello umano. Personalmente sono convinto che lo sia. Una volta stabilito questo non credo ci siano dubbi che si tratti di un riferimento a un'intelligenza creatrice, insomma abbiamo Dio+un cervello umano, quale altro modo per dipingerla? Non è all'intelligenza umana, o alla fisiologia dell'organo, che l'artista si riferiva
Anch’io sono convinto che la rappresentazione si voluta e il riferimento al cervello sia chiaro.
La tua interpretazione ti porta ad una “intelligenza creatrice” che non è l’intelligenza umana.
Però anche l’uomo, per mezzo della sua intelligenza, crea tecnologia, strutture sociali ed economiche. Elabora concetti matematici sempre più complessi, indaga la struttura della materia e tante altre cose …
Nella mia interpretazione l’intelligenza non è il “soggetto”, ma un mezzo, anche perché abbiamo come minimo due tipi di intelligenza creativa, quella divina e quella umana.
Per questo per me il “soggetto” è la Coscienza.
La Coscienza Universale è un infinito oceano da cui emergono Coscienze collettive/individuali, che possono essere viste in forme di densità differenti, che comunque restano immerse e unite tra loro nell’oceano della coscienza primordiale.
Qui non ti seguo. Un po' perchè non trovo grandi differenze, a questo livello, tra coscienza e intelligenza (forse è solo un problema semantico, per esempio non credo alla possibilità di un'intelligenza artificiale: una macchina, per quanto evoluta, sarà sempre incapace di comprendere il significato di ciò che elabora)
Anche se non so darti una definizione chiara del termine “coscienza” se non con “colui che osserva” l’intelligenza è un mezzo o una qualità.
La scienza ha sempre ignorato il termine “coscienza”, perché considerata come oggetto estraneo alla ricerca scientifica, qualcosa di metafisico da relegare nell’ambito della fede religiosa.
Con la fisica quantistica e con il concetto dell’osservatore, la coscienza è entrata di diritto nell’ambito anche scientifico.
Una intelligenza artificiale, anche se più potente, non potrà mai essere paragonata ad una intelligenza umana perché è un “oggetto” senza “soggetto”.
Ma soprattutto perchè se tiriamo in ballo infinite possibilità di realizzazione dell'universo (o degli universi) dobbiamo anche giustificare la nostra esistenza col principio antropico, che col suo spiegare tutto non spiegando niente proprio non mi va giù.
Come dice Dipende noi stiamo sperimentando la nostra individualità materiale (antropico) per percepire in modo chiaro l’esperienza della “separazione” della frammentazioni in tante unità separate, io e gli altri, in modo di poter effettuare una scelta consapevole tra “io e gli altri, o solo io”, scelta che non pregiudica una eventuale evoluzione, ma che ne determina la direzione.
Per essere più preciso: non nego che l'universo abbia infinite possibilità di realizzazione, solo non la accetto come premessa, ma se mai come conseguenza dell'intelligenza da cui tutto origina. Se l'origine non fosse intelligente ma casuale, un mero calcolo statistico ci porterebbe inevitabimente alla conclusione che, dato che noi esistiamo, o abbiamo avuto una botta di culo impressionante, oppure esistono infiniti universi e il nostro è proprio uno di quei pochi "giusti". In entrambi i casi parliamo di principio antropico.
Sempre secondo la mia logica, dall’Uno, non duale, a-spaziale, a-temporale emerge la “molteplicità” (dualità) che in forme spaziali e temporali differenti (densità) “immaginano” (pensano) un proprio universo.
Cito Dipende
Sia noi terrestri di terza densità che tutte le altre entità nei vari livelli di Gioco, usano continuamente questo campo di energia che è la base di tutto quel che è. Non potrebbero fare altrimenti. Le entità in definitiva non creano nel senso stretto del termine che intendiamo noi, si potrebbe dire che agiscono sul potenziale…
(…)
I Logos galattici sono “coscienza collettiva” . Sono esseri di settima densità. Avrai notato che io non parlo mai della settima densità perché il discorso è diverso dalle altre densità. Le entità di settima densità, come del resto quelle di sesta non sono più individui, ma diventano coscienza collettiva, anche Ra lo è con il suo gruppo e con quelli della Confederazione, però Ra opera in sesta densità dove c'è ancora il Gioco delle reincarnazioni e delle interazioni con gli altri esseri, in settima ciò non accade più. Queste entità Logos non si reincarnano più e non interagiscono con gli altri elementi della Creazione se non quando creano le condizioni per cui un livello di Gioco si sviluppi.
Quindi la molteplicità degli universi non è una premessa, ma, come dici tu, una conseguenza non casuale, e la causa è da ricercarsi nella emersione della molteplicità, una sequenza di causa/effetto, ma non solo anche di feedback intrecciati tra loro.
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Già dalla prima pagina ho trovato parecchi spunti di discussione e alcune “finezze” che solo da pochi anni ho davvero compreso. Nel 2006 non avrei potuto discutere in questi termini anche se conoscevo la materia, ma erano milioni di pezzi sparsi, che anche se intuivo fossero legati da qualcosa, non avevo ancora capito cosa fosse. L'esperimento del dott. Randolph Byrd ad esempio.
Conoscevo già all'epoca la forza del pensiero nell'eggregore, cioè nella preghiera e non ho mai sottovalutato le energie psichiche che anche all'epoca non credevo fossero limitate allo spazio del nostro cranio, quello che nel 2006 non avrei colto, è in questa frase:
In termini statistici dì probabilità, i risultati erano altamente significativi. Il gruppo per il quale veniva pregato aveva, a livello di probabilità, cinque volte meno bisogno di antibiotici rispetto a quelli del gruppo di controllo (tre pazienti contro 16); aveva tre volte meno probabilità di sviluppare un edema polmonare (6 pazienti contro 18) ; nessuno nel gruppo per il quale si pregava aveva bisogno d'intubazione endotracheale (mentre 12 pazienti nel gruppo di controllo ne avevano bisogno); e morirono meno pazienti nel primo gruppo che nel secondo gruppo (sebbene questo particolare risultato non fosse statisticamente significativo ).
La cosa che ho compreso in seguito, non è nei risultati altamente significativi, ma in quello non statisticamente significativo, cioè la morte dei pazienti del primo gruppo paragonata a quelli del secondo gruppo.
Io ho già scritto, mentre esponevo il materiale di RA, della malattia e del suo significato e a rileggere quello che ho scritto qualche post addietro si potrebbe trovare anche il motivo per cui la differenza fra le morti nei 2 gruppi di pazienti sia non significativa. La cosa molto importante, che non lede alcun libero arbitrio e che è puro e vero Amore incondizionato, è che i pazienti del primo gruppo hanno sofferto di meno di quelli del secondo gruppo, a prescindere dal fatto che siano morti, o meno . E' qui la chiave! Comprendi?
Un'altra cosa poi, non so i volontari a chi, o cosa rivolgessero le loro preghiere, però so che c'è bisogno di un “target”. Che sia Dio, Gesù, la madonna, i santi, un parente morto, o il Grande Polpo Creatore, tu per essere incisivo hai bisogno di un obiettivo, un punto su cui focalizzare la tua richiesta, un qualcosa di definito che faccia da recettore e possa agire come “specchio” e far ritornare l'energia impiegata all'altro “target” terrestre che in questo caso è l'ammalato...e la richiesta devi farla in maniera “sacrale” cioè pura e ingenua, se vuoi l'effetto desiderato.
Il materiale di RA mi ha aiutato molto a mettere assieme dei pezzi che io già avevo, ma che non riuscivo a sistemare, questo non vuol dire che ora ho completato il mosaico, per niente e direi che non mi sento nemmeno tanto più saggio di allora, però da quello che intravedo, io adesso noto molta genialità in tutta la STORIA, cosa che non avevo mai trovato negli scritti sacri e manco in quelli filosofici. Dio non gioca a dadi, ma li trucca.
E’ il “campo” che determina la “particella”, per analogia direi: il grado di consapevolezza raggiunto dalla “Coscienza individualizzata” determina l’immagine dell’universo percepibile
Ma si, se uno riflette, questa condizione capita anche da incarnati in maniera “frattale”. Prendiamo un bambino terrestre di 5 anni, cosa percepisce del mondo in cui vive? Secondo le informazioni che fino ad allora ha ricevuto, avrà una percezione del mondo abbastanza limitata, poi crescendo, facendo esperienza, le informazioni aumenteranno e il bambino avrà una visione/percezione diversa, più completa, poi sta a lui decidere come comportarsi.
FranZeta:
per esempio non credo alla possibilità di un'intelligenza artificiale: una macchina, per quanto evoluta, sarà sempre incapace di comprendere il significato di ciò che elabora).
Se parliamo di terza densità, allora sono d'accordo anche io, ma non bisogna dimenticare che esistono anche densità superiori dove le entità godono di libero arbitrio come noi ed è capitato/potrebbe capitare che qualcuno di quarta (altra percezione, altra tecnica, altre informazioni) abbia concepito una cosa del genere. Questo avrebbe generato, potrebbe generare entità robo-biologiche intelligenti, ma prive di “anima” (nel senso stretto del concetto di anima). Molto probabilmente queste “macchine” (con conoscenze di quarta densità) ora si sono associate con quelli di Orione. Qualche notizia ci arriva dai W56 e dalle sedute di Corrado Malanga. Non dico che sia vero, ma credo che nei vortici di probabilità, questa condizione possa avverarsi.
Al2012:
Quindi la molteplicità degli universi non è una premessa, ma, come dici tu, una conseguenza non casuale, e la causa è da ricercarsi nella emersione della molteplicità, una sequenza di causa/effetto, ma non solo anche di feedback intrecciati tra loro.
Esatto, solo che è RA a dirlo e io mi trovo d'accordo.
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Al sto leggendo il tuo forum sul campo del punto zero, ma tu ti sei riletto? Sono passati 10 anni da quel giorno che decidesti di aprire una discussione su di un argomento del genere, come vedi l'Al di allora? E quello di adesso?
Quello di adesso è 10 anni più vecchio!
A parte la battuta, quello di allora aveva l’entusiasmo e la gioia di chi intravedere una novità, di chi ritrova la voglia e il desiderio di una ricerca che vada oltre agli schemi comunemente accettati sia scientifici, sia religiosi.
L’entusiasmo e la gioia nel aver trovato quel collegamento tra il pensiero scientifico occidentale, e il pensiero spirituale orientale.
L’aver compreso che la metafisica è una fisica ancora non istitualizzata, scartata dalla scienza materialistica perché estranea a quello che non è altro che un “credo” scientifico contrapposto ad un “credo” religioso.
L’aver compreso l’inganno del paradigma scientifico riduzionistico con la sua frammentazione così innaturale, così lontano dalle leggi della natura che vuole studiare e comprendere.
Essere entrato in paradigma olistico che considero molto più idoneo alla comprensione delle leggi della natura.
Aver scoperto che alcuni scienziati, tra quelli che studiano la materia e le energie che la compongo nell’infintamente piccolo, hanno “sdoganato” la Coscienza e con essa i fenomeni (così detti) paranormali.
Per esempio la visione a distanza.
La “realtà” del pensiero, di quella “energia psichica” che non può essere circoscritti nella ambito di un organo biologico (cervello) che non è il “soggetto”, ma un sistema biologico di ricezione/trasmissione, ma potrei anche affermare che tutta la nostra biologia, nel suo insieme, forma un complesso sistema di ricezione/trasmissione interconnesso non solo al suo interno, ma anche con l’esterno. In Natura non esiste il concetto di “sistema isolato” .
L’assioma del “sistema isolato”, su cui poggiano le leggi riduzionistiche, è irreale, perché tutto è interconnesso e il pensiero di entità o sistemi isolati tra loro è solo il frutto di una ragionamento errato, un dogma che crea reciti, muri che separano, isolano quello che in “realtà” è immerso in un “campo” privo di separazioni.
Quello di adesso è un po’ “stanchino” gli entusiasmi iniziali si sono affievoliti, e il desiderio della condivisione sta perdendo forza ….
Io ho già scritto, mentre esponevo il materiale di RA, della malattia e del suo significato e a rileggere quello che ho scritto qualche post addietro si potrebbe trovare anche il motivo per cui la differenza fra le morti nei 2 gruppi di pazienti sia non significativa. La cosa molto importante, che non lede alcun libero arbitrio e che è puro e vero Amore incondizionato, è che i pazienti del primo gruppo hanno sofferto di meno di quelli del secondo gruppo, a prescindere dal fatto che siano morti, o meno . E' qui la chiave! Comprendi?
Quello che comprendo è che morire è una dato di fatto, così come la sofferenza fisica, inevitabile dal punto di vista biologico.
La sofferenza che accompagna questi “fatti”, è collegata ad una sofferenza psichica, come del resto molte malattie.
E’ probabile che la “psiche” del primo gruppo si sentisse meno “isolata”, meno chiusa su se stessa, grazie alla testimonianza di un Amore incondizionato e partecipato (compassione) trasmesso dall’atto di una preghiera profondamente sincera.
Un'altra cosa poi, non so i volontari a chi, o cosa rivolgessero le loro preghiere, però so che c'è bisogno di un “target”. Che sia Dio, Gesù, la madonna, i santi, un parente morto, o il Grande Polpo Creatore, tu per essere incisivo hai bisogno di un obiettivo, un punto su cui focalizzare la tua richiesta, un qualcosa di definito che faccia da recettore e possa agire come “specchio” e far ritornare l'energia impiegata all'altro “target” terrestre che in questo caso è l'ammalato...e la richiesta devi farla in maniera “sacrale” cioè pura e ingenua, se vuoi l'effetto desiderato
E’ sicuramente un atto di “Fede” non egocentrico. Forse il termine fede non è veramente esatto, perché più che aver fede è avere la “consapevolezza” di essere parte di un insieme non centrato sulla propria persona, più che chiedere un aiuto è un ringraziare per l’aiuto.
Il materiale di RA mi ha aiutato molto a mettere assieme dei pezzi che io già avevo, ma che non riuscivo a sistemare, questo non vuol dire che ora ho completato il mosaico, per niente e direi che non mi sento nemmeno tanto più saggio di allora, però da quello che intravedo, io adesso noto molta genialità in tutta la STORIA, cosa che non avevo mai trovato negli scritti sacri e manco in quelli filosofici. Dio non gioca a dadi, ma li trucca
Io penso che completare il mosaico sia impossibile, l’importante è continuare a trovare pezzi e riuscire a collegarli tra loro, a volte si sbaglia, a volte i pezzi combaciano perfettamente.
La meta è un orizzonte che si allontana di un passo ogni volta che si fa un passo.
La “Via” è una via tra tante. Penso che il vero scopo sia percorrere una “Via che ha un Cuore”, il “Cuore” di chi la sta percorrendo.
Il mio paragrafo che hai quotato sopra a questo tuo:
Esatto, solo che è RA a dirlo e io mi trovo d'accordo.
Non era rivolto a te, ma una risposta al commento di FranZeta che avevo quotato prima di quotare i tuoi in appoggio al mio commento.
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:wink: :pint:Quello di adesso è 10 anni più vecchio!
L’aver compreso l’inganno del paradigma scientifico riduzionistico con la sua frammentazione così innaturale, così lontano dalle leggi della natura che vuole studiare e comprendere...
...Aver scoperto che alcuni scienziati, tra quelli che studiano la materia e le energie che la compongo nell’infintamente piccolo, hanno “sdoganato” la Coscienza e con essa i fenomeni (così detti) paranormali.
Si comprendo, però sembra esistere una conoscenza molto limitata, di tipo universitario alla portata di tutti (o almeno alla portata dei tecnici) poi esiste una conoscenza molto più vasta che è prerogativa di pochi.
Se uno scienziato capace e geniale trova un metodo “esoterico” (non ortodosso e rivoluzionario) non gli danno il premio Nobel, ma lo reclutano. Se questo scienziato poi fa l'”eroe” lo fanno fuori.
Arrivati a questo punto, non dico che sia giusto così, ma dico che non si potrebbe fare altrimenti. L'umano nella media è uno stupido, poco curioso, molto fraccomodo, poco colto, molto approfittatore, poco collaborativo, molto disonesto e troppo emozionale. Immaginati questo tipo di tecnologia “esoterica” in mano a questi idioti. Io credo che distruggerebbero il Pianeta. Non perché gli umani siano crudeli, ma sono diventati talmente stupidi che è meglio che questa tecnologia gli sia negata, o gli sia proposta col contagocce.
Dal mio punto di vista l'umano terrestre inteso come civiltà/massa non ha alcuna possibilità di arrivare a questo tipo di consapevolezza, ma non solo perché l'èlite (i potenti, i consapevoli, le famiglie, le linee di sangue ibride, gli illuminati, chiamateli come vi piace) gli ha nascosto la conoscenza, ma perché l'umano medio è oramai un idiota a tutti gli effetti.
L'umano per secoli ha preso come buona la storia/versione ufficiale, senza farsi troppe domande, o se le ha fatte, subito dopo si è dato una risposta idiota, o conveniente per se stesso, a volte cercandoci più un tornaconto che un'utilità evolutiva. Adesso che le informazioni circolano un po' più liberamente, l'umano rimane comunque un idiota per cui tratta questo nuovo tipo di informazioni come faceva per le vecchie.
Un po' quando gli dicevano che il vicino di casa (altro Stato, altra civiltà, altro credo) era pericoloso e che bisognava preventivamente abbatterlo, adesso gli dicono che esiste un “nuovo ordine mondiale” che va abbattuto. Lui (l'umano idiota) non capì all'epoca e non capisce adesso e l'unica cosa che gli rimane è la paura e il concetto di abbattere/distruggere. Questo asino sembrerebbe non comprendere nient'altro che la distruzione.
Così su questo Pianeta si è passati dall'informazione deviata, alla controinformazione deviata, perché il problema non sta nell'informazione, ma nello schema mentale (idiota) che l'umano medio/mediocre usa come base di pensiero.
Come se l'umanità fosse un muro fradicio, ammuffito e pericolante e qualcuno decidesse di pittarci su. E' inutile pittare su di un muro marcio, bisogna rifare la camicia di stucco, rinforzare la struttura, scartavetrarla e solo dopo ci puoi pittare. E allora senti in giro che dei mostri potenti vogliono atrofizzarti la ghiandola pineale, che dei mostri alieni vogliono rubarti l'anima, che dei mostri incappucciati usano la griglia energetica del nostro Pianeta per incarcerarci, mostri che vanno abbattuti preventivamente, prima che sia troppo tardi. Non si riesce a generare nient'altro che mostri su di questo Pianeta.
Questa massa di idioti che generalmente ora fa controinformazione usa gli stessi metodi di merda che usa l'informazione ufficiale, cioè generare confusione, rabbia e spavento nel lettore. Non sto dicendo che chi fa questo tipo di controinformazione istiga la parte negativa dell'umano consapevolmente, no non è questo il punto, ma è proprio la stupidità dell'umano medio a generare queste nuove distorsioni.
Ed è anche per questo motivo che in tantissimi contatti fra gli umani e gli alieni (entità, spiriti superiori chiamateli come meglio vi piace) dalle apparizioni nella bibbia fino alle canalizzazioni di oggi, le informazioni appaiono così confuse e contorte, a volte stupide, ma quasi sempre c'è qualcuno, o qualcosa da abbattere, o distruggere (il maligno compreso)
In pratica sembrerebbe che l'èlite in definitiva lanci solo l'idea, poi sarà l'umano stesso, complice la sua idiozia atavica contorta e radicata, a creare i vari mostri, o meglio a potenziarli e a farli divenire reali.
Logicamente questa è solo la mia impressione, RA non considera mai gli umani degli idioti, non potrebbe nemmeno se volesse, ha troppe informazioni per poter pensare una cosa del genere.
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Cosa ne pensi del raccolto? Secondo la visione di Ra doveva verificarsi più o meno 30 anni da quando è avvenuta la canalizzazione quindi 2011-2012.
Naturalmente il fatto che non sia avvenuto non sconferma tutto sapendo come il tempo, soprattutto dalla prospettiva proveniente da un'altra dimensione sia totalmente diverso, così che le previsioni diventano inutili, ma appunto si parla appunto di un evento ciclico, in cui si inserisce l'anno platoniano, i vari cicli cosmici ed ere zodiacali. Visto che è una parte importante (che ha fatto si che Ra negli ultimi anni sia stato inserito nel calderone delle profezie Maya), tu cosa ne pensi?
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Apro una parentesi per chiudere un interrogativo che nasce dalla rivelazione che l'ultimo ciclo terrestre di terza densità sarebbe dovuto terminare nel solstizio invernale del 2012, com'è che siamo al 2016 e siamo ancora tutti qui a far casini?
Ra calcola una trentina d'anni dalle sedute (1981-2011)
Il fatto che il ciclo termini nel 2012 lo si intuisce anche da un calcolo tecnico dei cicli che solo i Maya sotto la guida di Queztcoatl sono riusciti a schematizzare e a farci un calendario. Il nostro Pianeta ha cominciato a cambiare velocità di rotazione dell'energia all'incirca nel dopoguerra e man mano passa il tempo, questa vibrazione si allineerà con la vibrazione di quarta densità e avrebbe dovuto portare a termine questo “aggiustamento” alla fine del 2012.
Ogni Pianeta interagisce con le entità che ci vivono su molto più di quanto ci si immagini. Bisogna vedere il nostro Pianeta come un grande organismo, come fosse un cane gigante. Su di questo cane abitano all'incirca 7 miliardi di “pulci”. Dopo tanti anni di convivenza è nata una sorta di legame tra il cane e le pulci che ci vivono su.
Il cane è arrivato ad un punto in cui deve per forza di cose cambiare cuccia, logicamente una volta che il cane cambierà cuccia, anche tutte le pulci dovranno farlo per cui il cane non può andare e zitto, ma deve comunque tener conto delle pulci che ha addosso.
Basterebbe una scrollata e fanculo le pulci (e in effetti questa possibilità è ancora in essere) ma il cane preferirebbe che ci fosse una unione d'intenti (almeno ci spera fino alla fine)
In questo caso, le pulci sul cane non hanno per nulla la stessa idea sul se andare e dove andare, anzi molte di loro hanno idee nettamente contrastanti, questo porta il cane a ritardare la decisione. Logicamente più il ritardo si protrarrà, più la vecchia cuccia diventerà una latrina invivibile. Il cane deve cambiare la cuccia per necessità non per vezzo.
Questa situazione porta il nostro Pianeta a dilatare il tempo del raccolto per cercar di dar tempo alle distorsioni di uniformarsi. Questo porterà comunque un surplus di “doglie” che nella realtà si trasformerà in attrito (per cui calore) e grossi cambiamenti planetari.
Come se, riferendomi all'esempio di prima, questa indecisione delle pulci, porti il cane ad avere la febbre, anche perché in una situazione del genere ci veniamo a trovare con un mucchio di energia che serve al passaggio che resta inutilizzata e può crear “danni”.
Se le entità (pulci) continueranno nella disarmonia, il cane non potrà fare altro che cambiar cuccia ugualmente e chi si è visto si è visto.
All'epoca delle sedute con Ra il quadro generale credo sia stato abbastanza grave, o in qualche modo peggiore di adesso.
Ra usa una similitudine quando Don gli chiede cosa succederà nel 2011?
Ra dice suppergiù, immagina che uno della tua famiglia sia andato al supermercato per comprare la colazione ed ora sia immobile davanti lo scaffale dei prodotti per la colazione.
Al momento non sappiamo con certezza cosa sceglierà, vediamo che al momento sta guardando i cereali, ma vicino ai cereali ci sono anche le frittelle e le merendine, c'è anche la possibilità che giri lo sguardo all'improvviso e rivolga la sua attenzione verso un altro prodotto per cui non possiamo dirvi cosa mangerete per colazione, possiamo dirvi solo che farete colazione.
Questo 2012 potrebbe protrarsi anche addirittura fino al 2712 (speriamo non sia così) se il tizio nel supermercato non si da una mossa.
Posso ribadire che sembrerebbero essere le discordanze umane a ritardare la cosa. Su questo Pianeta c'è chi la vuole verde, chi gialla, chi rossa, chi blu, chi addirittura la vuole di un colore, ma dentro di sé la vorrebbe di un altro. C'è assai confusione, molto timore e titubanza, le energie non riescono a definirsi. Però si nota anche un accelerarsi degli eventi sia negativi che positivi ed una certa criticità che anni fa mancava. Sembra quasi che le regole a cui ci eravamo attaccati fino ad ora, si stiano gradualmente sgretolando.
Il passaggio ci sarà, i tempi e i modi sono ancora indefiniti.
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Per me siamo già all'interno del vortice, basta vedere la dinamica dei cambiamenti (molto più veloci rispetto al passato e non mi riferisco solo a situazioni storico-economiche), da questo punto di vista varie ricerche tra cui anche quelle di terence mckenna portano verso una sorta di punto zero, attrattore storico che serve come una sorta di stargate. Da quello che ho letto di Ra, non tutti dovrebbero riuscire a passare dall'altra parte, quindi per chi non ce la fa, la vita continuerà normalmente, ma su condizioni completamente nuove. Immaginando un ciclone, siamo ai bordi dell'occhio, del suo centro, ma non ancora all'interno, ma la forte pressione si fa già sentire.
E comunque il 2011 per vari motivi e studi personali è stato in realtà un molto importante, ma evitiamo l'off topic.
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Si comprendo, però sembra esistere una conoscenza molto limitata, di tipo universitario alla portata di tutti (o almeno alla portata dei tecnici) poi esiste una conoscenza molto più vasta che è prerogativa di pochi.
Se uno scienziato capace e geniale trova un metodo “esoterico” (non ortodosso e rivoluzionario) non gli danno il premio Nobel, ma lo reclutano. Se questo scienziato poi fa l'”eroe” lo fanno fuori.
Il punto non è nella conoscenza più o meno limitata che è un fattore soggettivo, è che, alcuni uomini di scienza e forse il numero sta aumentando, hanno sdoganato la “coscienza”.
La stessa “interpretazione di Copenaghen”, che mi risulta accetta da diversi scienziati, introduce il concetto che è l’atto della osservazione a determinare il “collasso d’onda” che concretizza uno “evento” tra quelli possibili, senza l’osservazione l’evento resterebbe una possibilità tra altre potenzialmente possibili.
Le “stranezze” della quantistica hanno eliminato la separazione tra il soggetto che osserva e l’oggetto osservato.
Ha incrinato la convinzione di una realtà fissa ed unica del tutto indipendente da “colui che osserva”.
Questi concetti sono difficili da digerire per stomaci incancreniti nel riduzionismo, lo stesso Bohr, uno degli ideatori della interpretazione di Copenaghen, affermò che chi non resta scioccato dalla teoria quantistica significa che non l’ha capita.
Dal mio punto di vista l'umano terrestre inteso come civiltà/massa non ha alcuna possibilità di arrivare a questo tipo di consapevolezza, ma non solo perché l'èlite (i potenti, i consapevoli, le famiglie, le linee di sangue ibride, gli illuminati, chiamateli come vi piace) gli ha nascosto la conoscenza, ma perché l'umano medio è oramai un idiota a tutti gli effetti.
In merito alla stupidità della massa umana in parte ti do ragione, ma questa stupidità non è un fattore naturale, ma è condizionata dalla cultura, che a sua volta è condizionata da chi la pilota, la indirizza in un modo piuttosto che un altro.
Non so se questo sia dovuto ad un evento precostituito o sia il frutto di una condizione che mano a mano si sia sviluppata incancrenendosi sempre di più, come una distorsione che è diventata sempre più distorta nel tempo.
L’èlite stessa non è immune da questa distorsione, il trarne benefici materiali la incatena sempre di più ad essa, per questo fanno il possibile perché resti sempre in essere.
Ma questo probabilmente fa parte del “Gioco” che dobbiamo sperimentare e superare.
Logicamente questa è solo la mia impressione, RA non considera mai gli umani degli idioti, non potrebbe nemmeno se volesse, ha troppe informazioni per poter pensare una cosa del genere.
Non considerando gli umani degli idioti di natura o irrecuperabili, ma solo vittime/carnefici di una idiozia culturalmente indotta, sono più vicino al pensiero di Ra, più che alla tua pessimistica impressione, anche se mi rendo conto che non è facile essere ottimistici.
Chissà, possiamo sempre sperare nei prossimi giri di giostra …. Nel caso non ci fossero, poco male perché non avremo modo per provarne delusione. :wave:
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Aumento che avrebbe dovuto interessare anche la “coscienza collettiva” della nostra specie, se tale aumento di consapevolezza avesse raggiunto la “massa critica” necessaria ad un aumento sostanziale della “consapevolezza collettiva”, di conseguenza la riduzione dei conflitti sia tra nazioni sia sociali grazie al fatto della maggiore consapevolezza.
Per come la penso io c’è uno scambio bidirezionale tra coscienze individuali e coscienza collettiva.
Più coscienze individuali entrano in “fase” con una determinata frequenza, più questa frequenza diventa rilevante anche nella coscienza collettiva, che a sua volta la trasmette ad altre coscienze individuali non ancora in “fase” rifasandole.
Stando a questa ipotesi e analizzando la situazione attuale, la massa critica non è stata raggiunta, almeno nei termini temporali di una eventuale profezia relativa al 2012.
La nostra specie ha perso il treno o il treno si è fermato in stazione in attesa di un maggior numero di passeggeri?
Boh!!!!
Adesso entro nel discorso quotato da Dipende : cambiamento dimensionale della Terra.
Il fatto che la Terra sia pronta al passaggio alla quarta dimensione, mentre la stragrande maggioranza degli esseri di terza densità che vivono su di essa non è idonea a questo passaggio, mi lascia perplesso.
Non ho alcuna perplessità nel paragonare l’eco sistema della Terra ad un organismo, non solo dal punto di vista biologico, ma anche dal punto di vista dimensionale.
La mia perplessità è nel considerare la Terra separabile dagli esseri che in essa vivono, perché non lo ritengo possibile.
Nel tentativo di esprime meglio la mia perplessità, mi è venuto in mente che sulla Terra sono avvenute diverse estinzioni di massa delle specie che ospitava, per esempio all’era dei dinosauri.
E’ probabile che a quell’epoca la Terra fosse di seconda dimensione e che l’estinzione dei dinosauri fosse in qualche modo conseguenza del passaggio dimensionale da seconda a terza.
Potrebbe essere una ipotesi.
La mia perplessità stava diminuendo, ma restano ancora dei dubbi che l’hanno rivitalizzata.
Il primo che se è vero che l’estinzione dei dinosauri ha permesso un maggiore sviluppo dei mammiferi, resta altrettanto vero che essi erano esseri di seconda dimensione.
Il secondo è che adesso dovrebbe avvenire un passaggio tra terza e quarta dimensione, coinvolgendo esseri che, bene o male, hanno raggiunto uno stato di autocoscienza la cui estinzione porterebbe alla eliminazione dei rappresentanti di questa autocoscienza di terza densità sulla Terra.
Eliminando i rappresentanti di terza densità sulla Terra, che rappresentanza resterebbe su di essa se no elementi di seconda e prima densità?
Per me l’eco sistema Terra è un insieme formato da esseri di terza, seconda, prima densità, anche se è un concetto non perfettamente corretto, perché è un sistema multidimensionale così come ogni elemento in esso contenuto, è la consapevolezza che ne determina la dimensionalità predominante.
In altre parole, per come la vedo io, l’eco sistema Terra è strettamente collegato, è olisticamente connesso con ciò che lo compone e il suo progredire o regredire è un tutt’uno con ciò che lo forma.
Poi c’è un altro quesito, se la Terra cambia dimensione passando in quarta gli “elementi” in seconda e prima dimensione restano sempre tali o no? :question:
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In merito alla stupidità della massa umana in parte ti do ragione, ma questa stupidità non è un fattore naturale, ma è condizionata dalla cultura, che a sua volta è condizionata da chi la pilota, la indirizza in un modo piuttosto che un altro.
Non so se questo sia dovuto ad un evento precostituito o sia il frutto di una condizione che mano a mano si sia sviluppata incancrenendosi sempre di più, come una distorsione che è diventata sempre più distorta nel tempo.
L’èlite stessa non è immune da questa distorsione, il trarne benefici materiali la incatena sempre di più ad essa, per questo fanno il possibile perché resti sempre in essere.
Ma questo probabilmente fa parte del “Gioco” che dobbiamo sperimentare e superare.
Non dico che sia naturale , nessuna entità è stupida di natura, si diventa stupidi appena si arriva qui. Il problema è che è molto facile diventare stupidi in queste condizioni, per non esserlo bisogna fare dei sacrifici e gli umani (nella massa) non vogliono farli. Fanno solo sacrifici utili all'èlite, dei sacrifici possiamo dire tradizionali.
Hai scritto bene, questo fa parte del Gioco solo che soltanto i “cattivi” stanno facendo la loro parte e la stanno facendo benissimo, tranne pochi il resto gira in tondo.
RA non considera gli umani degli idioti perché non ci vede come umani, ma come entità parte del Creatore e non puoi dare dello stupido al Creatore, non è giusto e non è saggio farlo.
Per quanto riguarda il raccolto io credo di aver compreso che la cosa funzioni così.
Prendiamo un Pianeta di seconda densità. Il ciclo per il raccolto in questo caso è molto più lungo (circa 3 miliardi di anni) In questo tempo/spazio non esistono civiltà umane di terza densità come le conosciamo ora, ma esseri di prima densità e esseri di seconda densità (animali, piante, rocce). Quando è il momento, è la vibrazione planetaria stessa a consentire la condensazione e l'agglomeramento e a determinare le condizioni utili allo sviluppo di un corpo umano (perdita dei peli, pollice opponibile etc.)
Tutti coloro che hanno raggiunto la vibrazione necessaria, si reincarneranno sullo stesso Pianeta non più come animali, ma come umani, chi non ha raggiunto la vibrazione necessaria invece continuerà a sperimentare come animale. Per la Terra il discorso è un po' più complesso vista l'anomalia che s'è venuta a creare per i fatti di Marte, ma continuerò sull'esempio generale.
Quando viene poi il tempo del raccolto di terza (il ciclo maggiore è di circa 76.000 anni) tutti coloro che hanno raggiunto la vibrazione necessaria al passaggio in quarta densità si reincarneranno sullo stesso Pianeta che nel frattempo è diventato anch'esso di quarta densità. Tutti coloro che non hanno raggiunto la vibrazione necessaria, non potranno logicamente incarnarsi sul “nuovo” Pianeta oramai di quarta, e dovranno cambiare Pianeta e si reincarneranno su di un Pianeta molto simile a quello che hanno abbandonato. Logicamente loro, una volta incarnati non avranno ricordo di aver cambiato Pianeta.
Nel nostro caso è come se ci fosse (adesso) una Terra di terza (che stiamo ancora vivendo) e una Terra di quarta densità già in essere ma non ancora pronta ad essere sperimentata. Quando sarà il momento ci saranno due “pianeti Terra” uno utilizzato dai “promossi” (molto pochi) e un altro utilizzato dai “ripetenti” (tanti).
Quando ci sarà il raccolto verranno promossi anche coloro che hanno raggiunto la vibrazione necessaria al passaggio, ma al momento non sono incarnati.
RA dice che la nuova Terra, quella di quarta, non verrà abitata solo dai terrestri di quarta raccoglibili perché sono talmente pochi che non potranno formare una civiltà, ma verranno incorporati ad altre entità appena giunte in quarta densità da altri sistemi.
Nei Pianeti di quarta densità è sperimentabile anche la prima e la seconda densità, cioè nei Pianeti di quarta esistono gli animali, sono diversi dai nostri animali che vediamo in terza, ma sono a tutti gli effetti degli esseri di seconda.
I Pianeti (non tutti) sono un po' come le entità, anche loro sperimentano e acquistano una nuova vibrazione, anche essendo prevalentemente scenario adatto all'evoluzione delle entità singole, hanno un programma e un loro posto ideale nel tempo/spazio e nello spazio/tempo.
Ieri un'amica mi ha mostrato un libro che è una raccolta di letterine a Gesù scritte da bambini italiani. Me lo ha presentato come una cosa carina e divertente, ma io sono rimasto quasi sconvolto. La maggioranza dei bambini trattava Gesù come fosse Babbo Natale. Bambini che chiedevano doni, che chiedevano favoritismi, che ringraziavano Gesù per aver creato la pizza. Mancava solo qualcuno che gli chiedesse di mettere in ordine la cameretta al posto suo. I bambini nella maggioranza dei casi credono che tutto sia stato creato dal Signore/Gesù e che gli umani sono solo dei poveri cazzoni in balia delle scelte che arrivano dall'alto. Un Creato, invece di un Creando insomma. La maggioranza di loro crescendo rimarrà con questa idea. Questo Pianeta è una fogna.
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Per come la vedo io l'unico dubbio è se sia davvero una rappresentazione "celata" di un cervello umano. Personalmente sono convinto che lo sia. Una volta stabilito questo non credo ci siano dubbi che si tratti di un riferimento a un'intelligenza creatrice, insomma abbiamo Dio+un cervello umano, quale altro modo per dipingerla? Non è all'intelligenza umana, o alla fisiologia dell'organo, che l'artista si riferiva.
è probabile che tale immagine sia il risultato di un processo all'epoca inconsapevole per Michelangelo. L'arte è in qualche misura espressione dell'incoscio, quest'ultimo probabilmente corrisponde alla famosa informazione che permea l'universo contenuta nel 99% della non materia dell'atomo. La mente dell'artista "capta" ,come in uno stato di leggera trance, tale informazione e la trasferisce nel manufatto artistico. Non a caso i Greci si affidavano alle Muse per farsi ispirare. Ed è per questo che alcuni quadri li consideriamo delle "croste", mentre altri ci colpiscono in modo quasi ipnotico. Ri-conosciamo in loro significati ancestrali, ma non siamo in grado di comprenderli fino a quando il nostro percorso non ci consentirà di raggiungere un maggior grado di entropia che, nel lessico malanghiano, non significa disordine ma al contrario ordine. Un ordine dato dalla capacità che abbiamo, nel tempo, di acquisire maggiore consapevolezza/coscienza. L'entropia può solo aumentare e così anche il nostro livello di "lettura" dei messaggi incosapevoli degli artisti. Il discorso vale anche per i romanzi, le architetture, etc.
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Dal mio punto di vista l'umano terrestre inteso come civiltà/massa non ha alcuna possibilità di arrivare a questo tipo di consapevolezza, ma non solo perché l'èlite (i potenti, i consapevoli, le famiglie, le linee di sangue ibride, gli illuminati, chiamateli come vi piace) gli ha nascosto la conoscenza, ma perché l'umano medio è oramai un idiota a tutti gli effetti.
avrei una visione decisamente più ottimistica sull'umanità. Pochi esseri consapevoli sono un po' come un filo di luce in una stanza buia. Basta poco per rendere visibili le cose. Certo, chi riceve una visuale migliore può anche scegliere di non vedere, ma è anche vero che la natura umana è prevalentemente curiosa e prima o poi si sforzerà di capire, in quanto stanca di ripetere sempre le stesse idiozie.
Come un loop temporale verrà il giorno in cui capirà che deve spezzare il cerchio che ripete e deciderà di cambiare il percorso.
Aggiungo l'interpretazione di Malanga dicendo che molti esseri umani sono come delle auto parcheggiate in attesa che le entità di settima scelgano finalmente di incarnarsi. I famosi "abitanti" di settima, che Ra dice non hanno più la necessità di incarnarsi, in realtà non lo hanno mai fatto e pertanto surrogano le esperienze da altre entità, ma barano perchè toccherà anche a loro prima o poi fare tutto il percorso. Fino ad allora, siccome il sistema delle reincarnazioni prevede corpi per tutte le entità, questi corpi attendono chi di loro deciderà di "scendere" in terza.
Nel frattempo questa umanità può sembrare stupida, ma è solo mancante al momento di una componente che gli consenta di interpretare al meglio il loro percorso. Infatti sono gregari, tendono ad aggrapparsi a dei credo per sostituire quella parte deficitaria della loro personalità. Purtroppo sono la maggioranza e la massificazione e omologazione imperante peggiora volutamente tutto, diffondendo, su più livelli, modelli da imitare fuorvianti come ad esempio le letterine a Gesù di cui parlavi.
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avrei una visione decisamente più ottimistica sull'umanità. Pochi esseri consapevoli sono un po' come un filo di luce in una stanza buia. Basta poco per rendere visibili le cose. Certo, chi riceve una visuale migliore può anche scegliere di non vedere, ma è anche vero che la natura umana è prevalentemente curiosa e prima o poi si sforzerà di capire, in quanto stanca di ripetere sempre le stesse idiozie.
Ciao Alroc, tu dici? Mah...forse, io non credo, comunque negli ultimi anni mi sono concentrato soprattutto sulle brutture che esistono qui, posso essere stato condizionato da questo. Io vedo la massa (e ribadisco la massa) a livello di zombie che operano vagando nel nulla. Non c'è atto di volontà e le prospettive non sono un granchè. Comunque anche se fosse non è grave.
Nel post precedente ho scritto “promossi” e “ripetenti” e ho sbagliato. In effetti tecnicamente si potrebbe anche parlare di “promozione” ma noi associamo questo termine a “bravo” e “non bravo” ma la bravura in questo caso, c'entra molto poco.
Il termine “ripetente” potrebbe far pensare ad una punizione, ma così non è assolutamente. La maggioranza dei “ripetenti” sente che ha ancora bisogno di ripetere e vuole ripetere parte di un ciclo di terza perché non ha compreso ancora alcune tecniche evolutive che servono per proseguire nelle sperimentazioni successive e nel caso si dovessero reincarnare su di un Pianeta simil-cesso come questo che viviamo ora, non solo non se ne accorgerebbero, ma ne sarebbero felicissimi.
Sono io che percepisco gli abitanti medi di questo Pianeta come idioti, che percepisco troppo la disonestà dei meccanismi, la stupidità delle tradizioni, il monotono ripetersi di errori, la menzogna dietro ogni concetto, la poca dignità della massa sempre in attesa che qualcuno dall'alto gli levi le castagne dal fuoco. Sono io ad essere insofferente e nel caso mi dovessi reincarnare su di un Pianeta simile a questo, si che la vedrei come una punizione, la maggioranza della gente invece farebbe carte false per reincarnarsi di nuovo qui. Molti dei terrestri si romperebbero i coglioni di vivere su di un Pianeta di quarta densità dove tutto è efficiente, niente è al caso, dove non si può mentire, dove il bianco è bianco e il nero è nero....e dove non esistono “figli di puttana” (nel concetto sia negativo che positivo del termine).
Nel frattempo questa umanità può sembrare stupida, ma è solo mancante al momento di una componente che gli consenta di interpretare al meglio il loro percorso. Infatti sono gregari, tendono ad aggrapparsi a dei credo per sostituire quella parte deficitaria della loro personalità. Purtroppo sono la maggioranza e la massificazione e omologazione imperante peggiora volutamente tutto, diffondendo, su più livelli, modelli da imitare fuorvianti come ad esempio le letterine a Gesù di cui parlavi.
Il problema è che questa componente di cui tu parli, non arriva dal cielo, ma arriva da dentro. Senza atto di volontà, non arriverà mai, almeno non in questo ciclo.
Il nostro mondo si basa e ha le sue fondamenta su modelli fuorvianti e per uscire da questo stato contorto c'è bisogno di una scelta forte e netta, non credo ci sia il tempo.
Mah...staremo a vedere.
Forza umani...forza.
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alroc ha scritto: è probabile che tale immagine sia il risultato di un processo all'epoca inconsapevole per Michelangelo. L'arte è in qualche misura espressione dell'incoscio, quest'ultimo probabilmente corrisponde alla famosa informazione che permea l'universo contenuta nel 99% della non materia dell'atomo. La mente dell'artista "capta" ,come in uno stato di leggera trance, tale informazione e la trasferisce nel manufatto artistico. Non a caso i Greci si affidavano alle Muse per farsi ispirare. Ed è per questo che alcuni quadri li consideriamo delle "croste", mentre altri ci colpiscono in modo quasi ipnotico. Ri-conosciamo in loro significati ancestrali, ma non siamo in grado di comprenderli fino a quando il nostro percorso non ci consentirà di raggiungere un maggior grado di entropia che, nel lessico malanghiano, non significa disordine ma al contrario ordine. Un ordine dato dalla capacità che abbiamo, nel tempo, di acquisire maggiore consapevolezza/coscienza. L'entropia può solo aumentare e così anche il nostro livello di "lettura" dei messaggi incosapevoli degli artisti. Il discorso vale anche per i romanzi, le architetture, etc.
Scusa ma a costo di risultare del tutto antipatico devo dirtelo: Malanga può pensare e dire quello che vuole ma l'entropia è una definizione matematica che non può rigirare a suo piacimento. O forse si confonde con l'entropia della teoria dell'informazione, che è legata all'informazione-conoscenza, ma è anche legata all'entropia classica S dalla relazione I=-S, cioè l'informazione è l'opposto dell'entropia termodinamica.
Di Malanga posso dire che penso questo: per ogni cosa sensata che dice ci sono almeno cinque cazzate. Lo dico con congnizione di causa, non ho letto solo qualcosa qua e là su internet, parecchi anni fa mi sono letto per intero il suo libro Alien cicatrix , dove ho trovato alcune cose interessanti, ma la gran parte del testo è da TSO con l'aggravante delle manie di onnipotenza. Dai un'occhiata alle pagine 127 e seguenti per esempio, dove parla delle sue teorie del superspin "ristretto" e "generale", proponendosi come novello Einsetein.
Per confronto se provassi a procurarti lo splendido libro
Principi di una teoria unitaria del mondo fisico e biologico
scritto negli anni '40 dal matematico Luigi Fantappiè, in cui introduce il concetto di sintropia, opposto e complementare all'entropia, come causa dei fenomeni biologici, insomma se leggessi questo libro avresti più chiara la differenza fra ipotesi alternative "serie" e ben esposte e delirio malanghiano.
Per quanto riguarda Michelangelo, non credo che abbia molta importanza la discussione su cosa sia e da dove arrivi l'ispirazione, il punto qui è: si tratta di una rappresentazione voluta e cercata o è una casualità? La risposta è soggettiva ma non bisogna dimenticare che:
1 Michelangelo è uno dei più grandi genii della storia dell'umanità
2 anche lui come Leonardo aveva compiuto approfonditi studi anatomici anche dissezionando cadaveri
3 quell'affresco non è l'unico della cappella sistina in cui a Dio è associata un'immagine che ricorda l'anatomia encefalica, questo è un altro esempio .
Secondo me, considerati anche i punti qui elencati, non è affatto azzardato ipotizzare che l'associazione Dio-cervello sia voluta, cercata e assolutamente razionale.
PS Comunque non pensare che ce l'abbia con te, è che quando sento parlare di Malanga ho questa reazione istintiva...
FranZη
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