Danni da radiazione su pellicole - link4universe

pjam831 ha scritto: La cosa fantastica é che gli ho chiesto esplicitamente link e pubblicazioni in un commento. Non mi ha risposto nemmeno.
Peccato, almeno poteva tentare:)

Ma perchè non ha nessun link e nessuna risposta solida e certificata da fornire in risposta ai tuoi (legittimissimi) dubbi.Se Fartade avesse anche solo un minimo appiglio,anche pretestuoso, al quale attaccarsi per farti vacillare, e sopratutto per far valere la sua tesi, stai tranquillo che te l'avrebbe fornito in tempo zero. Invece stranamente ha smesso di considerarti, a quanto pare.

Ma link4universe è del cazzaro fartade, stanno dimostrando di essere ai ferricorti anche sulle fasce, insieme a quell'altro di limpidoesemplice, stanno dedicando parecchio del loro tempo alla faccenda, buon segno.

gbhnjk ha scritto: Ma link4universe è del cazzaro fartade, stanno dimostrando di essere ai ferricorti anche sulle fasce, insieme a quell'altro di limpidoesemplice, stanno dedicando parecchio del loro tempo alla faccenda, buon segno.

aboutcreators.it/link4universe-youtube-wiki/

Link4Universe, il cui vero nome è Adrian Fartade, è nato il 2 aprile 1987 nella città rumena di Bacău, trasferendosi solo successivamente a Firenze. Appassionato di Informatica e di Scienze, dopo aver perseguito il proprio percorso in un ITIS, frequenta la facoltà di Antropologia Culturale di Siena. Queste però non sono le uniche attitudini di Adrian, è infatti laureato in Storia della Filosofia e ha lavorato come attore teatrale. Dopo che con rigore e professionalità si è occupato della gestione di un sito web volto all’ambito scientifico, il 7 luglio del 2012 decide di aprire un canale su YouTube improntato sul medesimo argomento.

... e meno male che bisogna essere esperti del settore per poter parlare.

Gli oltre 3000 ingegneri e architetti non possono esprimersi sull' 11/9 perchè (sic.) "non sono esperti in demolizioni."

Questo almeno in "qualcosa" è laureato. (Interessante il fatto che abbia lavorato come attore.)
attivissimo non ha nemmeno una laurea.
(la mancanza di maiuscola non è un errore: è voluto.)

Comunque non ha risposto ancora a nessuno dei miei commenti. L`ultima volta mi rispose su un video riguardante i video degli ufo confermati dai militari. In quell`occasione gli feci notare che a mio parere il suo video era molto sbilanciato nella direzione del "pompierismo", lo chiamo cosi, ovvero che tutto era quasi sicuramente un glitch dei sensori. Dopo il secondo commento scomparve allo stesso modo.

pjam831 ha scritto: Comunque non ha risposto ancora a nessuno dei miei commenti. L`ultima volta mi rispose su un video riguardante i video degli ufo confermati dai militari. In quell`occasione gli feci notare che a mio parere il suo video era molto sbilanciato nella direzione del "pompierismo", lo chiamo cosi, ovvero che tutto era quasi sicuramente un glitch dei sensori. Dopo il secondo commento scomparve allo stesso modo.

... e non ti risponderà più.
Una volta che ha capito da che parte stai, evita accuratamente il confronto.

Tipico dei debunker.

charliemike ha scritto:

pjam831 ha scritto: Comunque non ha risposto ancora a nessuno dei miei commenti. L`ultima volta mi rispose su un video riguardante i video degli ufo confermati dai militari. In quell`occasione gli feci notare che a mio parere il suo video era molto sbilanciato nella direzione del "pompierismo", lo chiamo cosi, ovvero che tutto era quasi sicuramente un glitch dei sensori. Dopo il secondo commento scomparve allo stesso modo.

... e non ti risponderà più.
Una volta che ha capito da che parte stai, evita accuratamente il confronto.

Tipico dei debunker.

Faratade, come ho scritto nel topic dei fondali, secondo me stà cercando di entrare nel mondo del mainstream sfruttando la popolarità ottenuta sul web.Tant'è vero che è a quanto pare è già culo e camicia con Attivissimo e Polidoro, due a caso proprio.Questo Adrian Fartade, che tutto è tranne che scemo, ha già capito perfettamente come funziona la giostra: gli basta entrare nelle grazie del Cicap ed è sistemato per tutta la vita, e questo è proprio il momento di spingere, perchè anche in quei lidi c'è bisogno di un ricambio generazionale: Piero Angela ha 90 anni, Patti è ormai improponibile (e comincia pure lui ad avere la sua età).C'è bisogno di facce nuove per rifarsi il trucco, e Fartade stà proprio andando a riempire quel "vuoto", capita come il cacio sui maccheroni proprio.

Ho avuto uno scambio con Fartade sul suo canale Youtube sotto il video di "Cosa abbiamo lasciato sulla luna".Ho anche invitato i suoi fedelissimi a venire quì a confrontare le loro teorie, visto che a parole per loro è tutto spiegabilissimo e lineare.Casualmente però, NESSUNO ha accettato l'invito, con le scusanti che vedrete voi stessi nei commenti sotto al video, che è questo:

Faccio presente che io sono l'utente Andrea Crotti su Youtube, lo stesso nome che uso quì, non ho certo bisogno di nascondermi dietro dei nickname per esporre le mie idee.Io la faccia la metto sempre e comunque, e ci mancherebbe.

Hanno smesso di rispondere anche a me. Purtroppo questo tizio si rivela poca roba, mentre in tanti video sembra ci metta abbastanza passione. Peccato.

Ho risposto anche io al topic su youtube;)

Edit : ed al solito, la discussione e` andata in vacca. Vabbe.

Se vi può interessare io ho anche la prova che Link4Universe ignora le problematiche del discorso di Kelly Smith. Siccome gestisco una page cospirativa su Instagram, ho recentemente fatto un post riguardante Smith, Link4Universe ha commentato che non c'è niente di anomalo perchè Smith si riferiva soltanto alle apparecchiature tecnologiche, non altro.

@DKW
Perché vorresti dire che un ingegnere della NASA abbia deliberatamente ammesso su youtube che la NASA non sia mai andata con umani oltre le FdVA?
Ha ancora il suo posto di lavoro?

Pigna ha scritto: @DKW
Perché vorresti dire che un ingegnere della NASA abbia deliberatamente ammesso su youtube che la NASA non sia mai andata con umani oltre le FdVA?
Ha ancora il suo posto di lavoro?

Dopo queste affermazioni sicuramente la Cristoforetti non ha andrà mai più sulla ISS. Anzi no, parte tra pochi mesi...

Belin, hanno problemi a schermare gli apparati elettronici che puoi mettere sicuramente più agevolmente dentro una cassa di piombo e non hanno problemi per gli esseri umani che hanno bisogno di un minimo spazio vitale?
Che strane queste astronavi moderne... ai miei tempi (1969) sulla Luna ci si andava con una tuta di canapa (che poi ci fumavamo bellamente sul Satellite!)

Da tecnico del settore posso dirti che le dimensioni medie di un transistor si sono ridotte infinitamente rispetto agli anni 70 e sicuramente, essendo il danno da radiazione per sua intrnseca natura "localizzato",immagina una pallina che disloca atomi nel reticolo cristallino del silicio, si puo` pensare che l`elettronica moderna sia piu` sensibile.

Stranemente ( ) su wikipedia c`e` una pagina fatta bene sulla radiation hardening electronics :

en.wikipedia.org/wiki/Radiation_hardening

Tuttavia, passando nelle fasce di VA, mi aspetto che anche su transistor molto vecchi ci sia stato qualche effetto. Per non parlare della materia biologica umana e le pellicole fotografiche. La questione non e` facile purtroppo, perche` i dati sulle radiazioni ionizzanti nelle fasce di VA sono stati presi dalla Nasa e altre agenzie spaziali. Basta taroccare quelli e/o fare traiettorie particolari magicamente i transiti nelle FVA diventano facili...

In merito alle radiazioni e l'elettronica c'è un thread a riguardo

www.luogocomune.net/forum/missioni-apoll...%C3%A8-l-elettronica

Nel quale sono stati portati diversi dati sull'argomento, dimostrando che per Orion non solo non era previsto alcun problema per l'attraversamento delle fasce, ma i sistemi hanno performato meglio del previsto.

@Kamiokande
Direi che il discorso delle Fasce di Van Allen sia definitivamente chiuso, ti consiglio di chiedere a Mazzucco una rettifica per American Moon dato che sei il suo consulente scientifico per il documentario e sei di opinione diversa sull'argomento.

Giusto che ci sei, mi daresti anche una tua opinione sul LEM di cartapesta e i suo sistemi di schermatura per le temperature e i micrometeoriti? No perchè da ingegnere aerospaziale, la tua sarebbe sicuramente un'analisi autorevole.
Sarebbe molto interessante se aprissi un nuovo 3d sull'argomento.

Da tecnico del settore posso dirti che le dimensioni medie di un transistor si sono ridotte infinitamente rispetto agli anni 70 e sicuramente, essendo il danno da radiazione per sua intrnseca natura "localizzato",immagina una pallina che disloca atomi nel reticolo cristallino del silicio, si puo` pensare che l`elettronica moderna sia piu` sensibile.

Stranemente ( ) su wikipedia c`e` una pagina fatta bene sulla radiation hardening electronics :

Resta sempre il fatto che se una cosa l'hai fatta prima a maggior ragione la puoi fare adesso, mal che vada, con gli stessi mezzi che hai usato la prima volta. Se la cosa è vera, naturalmente.
Poi, ripeto, ma non voglio essere esaustivo: oggi un computer lo potresti mettere in una scatoletta metallica, se il metallo è sufficientemente pesante e bello spesso le radiazioni le sopporta bene.

Quindi mi vorresti dire che dovremmo tornare sulla luna oggi con la tecnologia Apollo?

L’elettronica di bordo non è fatta solo dei computers ma di tutta la strumentazione che contiene chip integrati, monitors, periferiche e quant’altro. Quindi devi schermare tutta la navicella.

Pigna ha scritto: Quindi mi vorresti dire che dovremmo tornare sulla luna oggi con la tecnologia Apollo?

L’elettronica di bordo non è fatta solo dei computers ma di tutta la strumentazione che contiene chip integrati, monitors, periferiche e quant’altro. Quindi devi schermare tutta la navicella.

La frase di Kelly Smith recitava così:
"Dobbiamo risolvere queste sfide prima di mandare delle persone in questa zona dello spazio".

Lui parlava di "risolvere sfide" oltre che di testare le elettroniche.

È palese che devi testare le elettroniche, ma le sfide sono già state risolte 50 anni fa.
Lo sai già quello che ti aspetta, il valore delle radiazioni che si incontrerà e di che tipo, che rotta devi percorrere e a che velocità devi viaggiare, la tipologia di schermatura che devi installare per proteggere uomini e elettroniche.
Ben sei missioni Apollo hanno portato a casa migliaia di dati su questo.

Ma nonostante questo siamo ancora a risolvere le stesse sfide.
:question: :question:

Charlie,
abbi pazienza, ancora perdi tempo con sta gente?
Lasciali parlare e scrivere quello che vogliono la realta' e' che "il ritorno" sulla luna e' stato rimandato al 2028 (altri 4 anni dal precedente 2024)

www.ilmessaggero.it/social/luna_uomo_rit...ie_oggi-4302359.html

Fra 4 anni lo rimanderanno al 2032 e fra una ventina d'anni festeggeranno il 50esimo dal primo annuncio

Bisogna avere proprio delle "pigna" al posto del cervello per credere a sti falsari yankees :laugh:

Si in effetti, si puo` pensare che sia sufficiente riprodurre certe tecnologie. Tuttavia l`elettronica di oggi e` davvero onnipresente, in ogni parte dell`equipaggiamento e onestamente schermare quella non credo sia questione da poco. Oltre che mettere schermature, e dando per scontato siano sufficienti, si deve riprogettare l`elettronica stessa in modo che sia intrinsecamente piu` resistente. Non e` una cosa da poco, per quanto si faccia gia` per satelliti e sonde interplanetarie.

@Roberto70
Ti prego di evitare gli insulti gratuiti, sia verso la mia persona che verso una popolazione. Non ti è permesso su questo forum, la prossima ti segnalo.

@CM
"My name is Kelly Smith and I work on navigation and guidance for Orion. Before we can send astronauts into space on Orion, we have to test all of its systems, and there’s only one way to know if we got it right: fly it in space. For Orion’s first flight, no astronauts will be aboard. The spacecraft is loaded with sensors to record and measure all aspects of the flight in every detail. We are headed 3600 miles above Earth, 15 times higher from the planet than the International Space Station. As we get further away from Earth, we’ll pass through the Van Allen belts, an area of dangerous radiation. Radiation like this can harm the guidance systems, onboard computers or other electronics on Orion. Naturally, we have to pass through this danger zone twice: once up, and once back. But Orion has protection. Shielding will be put to the test as the vehicle cuts through the waves of radiation. Sensors aboard will record radiation levels, for scientists to study. We must solve these challenges before we send people through this region of space."

Prendi tutto il concetto di Smith e poi dimmi se le sfide che devono risolvere sono relative alla navicella Orion o ad un contesto di tutte le navicella spaziali costruite fino ad ora.

pjam831 ha scritto: Si in effetti, si puo` pensare che sia sufficiente riprodurre certe tecnologie. Tuttavia l`elettronica di oggi e` davvero onnipresente, in ogni parte dell`equipaggiamento e onestamente schermare quella non credo sia questione da poco. Oltre che mettere schermature, e dando per scontato siano sufficienti, si deve riprogettare l`elettronica stessa in modo che sia intrinsecamente piu` resistente. Non e` una cosa da poco, per quanto si faccia gia` per satelliti e sonde interplanetarie.

Questo è più che evidente.
Per fare un paragone automobilistico:
negli anni 50 abbiamo risolto il problema di mandare una 500 in cima a un monte. Sappiamo qual è la pendenza della strada e che potenza deve avere il motore per affrontare la salita.
Oggi, a 50 anni di distanza, dobbiamo mandarci una BMW, ma sappiamo che pendenza della strada deve affrontare l'automobile e pure la potenza che il motore deve avere.
Non dobbiamo ricalcolare pendenza e potenza necessaria nuovamente da zero. Questi dati li abbiamo dalla missione precedente.
E' ovvio che dobbiamo poi testare la BMW per vedere se tutto funziona come da progetto, ma non dobbiamo partire da zero come 50 anni prima.

E invece è proprio quello che la NASA ci sta dicendo.

@CM
Il tuo paragone mi sembra abbastanza azzeccato e rende l'idea.
Mi domando per quale motivo ogni nuovo modello di auto faccia test di decine di migliaia di chilometri nelle più disparate condizioni ambientali e atmosferiche quando il modello precedente lo aveva già fatto e superato brillantemente.