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"Tutta la comunità scientifica"
- CharlieMike
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Se "non dobbiamo spostare un bel niente", allora domande e risposte possono stare su LuogoComune.Non dovete spostare un bel niente, voi siete liberi di realizzare video e contenuti dove vi pare e piace, lo stesso deve valere per C&S.
Nessuno nega la libertà a C&S di fare video di risposta a AM sul suo canale Youtube, ci mancherebbe altro.
Quello che si chiede e di sintetizzare le sue risposte per iscritto su LuogoComune.
Vedi sopra.Mi fa piacere che possa replicare liberamente, ma se ritiene necessario condividere i contenuti anche con la sua platea di spettatori ha il sacrosanto diritto di farlo.
"Dimentichi" che le missioni Apollo sono durate mediamente un paio di settimane l'una, bombardate h24 (sai cosa vuol dire, vero?) da tutti i tipi di radiazioni conosciute e sconosciute.Saranno anche inferiori, ma devi considerare che vengono svolte decine di migliaia di radiografie ogni anno, e non sempre hanno la durata di un solo secondo, possono arrivare a durare minuti.
Gli specialisti non entrano nelle sale lasciando solo il paziente poiché se dovessero davvero entrare ogni qualvolta che viene effettuata una radiografia riceverebbero delle radiazioni molto elevate.
Le sale radiografiche sono così schermate perché devono proteggere dalle radiazioni per numerosi anni.
In una sala radiografica, in un paio di settimane probabilmente verranno fatte un centinaio di lastre e l'operatore, il tecnico radiologo, si trova in una stanza protetta dal piombo.
Nelle sale radiografiche vengono considerati solo i raggi X, perchè sono quelli emessi dalla macchina omonima, concentrati sul paziente, la cui esposizione dura pochi secondi (o minuti, come dici tu), e per via della pericolosità, le pareti hanno un rivestimento di piombo per proteggere gli specialisti.
Nello Spazio non ci sono solo i raggi X ma tutti i tipi di radiazioni in costante emissione in tutte le direzioni, tra cui, per fare un esempio i raggi Gamma.
it.wikipedia.org/wiki/Raggi_gammaSono delle radiazioni a frequenza molto alta e sono tra le più pericolose per l'uomo, come tutte le radiazioni ionizzanti. La pericolosità deriva dal fatto che sono onde ad alta energia capaci di danneggiare irrimediabilmente le molecole che compongono le cellule, portandole a sviluppare mutazioni genetiche o addirittura alla morte.
it.wikipedia.org/wiki/Raggi_gamma#SchermaturaSchermatura
La schermatura dei raggi γ richiede materiali molto più spessi di quelli necessari per schermare particelle α e β che possono essere bloccate da un semplice foglio di carta (α) o da una lastra sottile metallica (β). I raggi gamma vengono assorbiti meglio dai materiali con un alto numero atomico e con alta densità: infatti, se per ridurre del 50% l'intensità di un raggio gamma occorre 1 cm di piombo, lo stesso effetto si ha con 6 cm di cemento o 9 cm di terra pressata. I materiali per la schermatura sono in genere misurati in base allo spessore richiesto per dimezzare l'intensità della radiazione. Ovviamente maggiore è l'energia dei fotoni, maggiore è lo spessore della schermatura richiesta. Occorrono quindi schermi spessi per la protezione degli esseri umani, poiché i raggi gamma e i raggi X producono effetti come ustioni, forme di cancro e mutazioni genetiche. Ad esempio nelle centrali nucleari per la schermatura si usano l'acciaio e il cemento nel recipiente di contenimento delle particelle e l'acqua fornisce una schermatura dalla radiazione prodotta durante la conservazione delle barre di combustibile o durante il trasporto del nocciolo del reattore.
Da quanto mi hai citato la navicella e il LEM erano protetti solo da pannelli sandwich di alluminio alveolare riempiti di lana di vetro, quest'ultima solo come protezione termica.
Le tute degli "astronauti", esposti direttamente alle radiazioni cosmiche, avevano protezioni ancora più scarse: solo alluminio, teflon e titanio per non compromettere i movimenti.
Quindi siamo al paradosso: minori esposizioni, maggiori protezioni. Maggiori esposizioni, minori protezioni.
La sostanza non cambia.Certamente, hai detto una cosa sensata, però dimentichi di dire che a noi, per dimostrare di essere stati sulla Luna, basta trovare anche una sola "impronta" dell'essere umano sul nostro satellite, non serve che tutte quante quelle trovate appartengano adesso. Al contrario, a voi, se veramente credete che le missioni Apollo fossero false, dovreste anche dimostrare, oltre al porre domande sulle incongruenze, che nessuna delle impronte appartenga al genere umano.
Poniamo l'esempio di un omicidio, all'accusa è sufficiente trovare una sola impronta dell'imputato sulla scena del crimine per portare avanti la causa, non serve dimostrare che tutte quante le tracce lasciate appartengano all'accusato.
E la difesa, che ne sostiene l'innocenza, deve dimostrare che nessuna delle orme corrisponda a quella dell'imputato.
Se effettivamente viene trovata un impronta di una scarpa sul suolo lunare (cosa che finora non è ancora avvenuta), qualcuno dovrebbe spiegare comunque l'incoerenza di alcune foto e filmati.
Similitudine:
Anche se tu puoi provare di avere un frutteto di soli meli, mi devi spiegare perchè in una cesta ho trovato delle pere che non produci.
... tranne quando si parla di fusti di birra.Non lo permettiamo? Figurariamoci, ben vengano.
Uh!? C'era dell'altro a protezione contro le radiazioni cosmiche? Dimmelo perchè mi deve essere sfuggito.Solo? Stai parlando come se stessi descrivendo la carta forno.
Ma anche resistente alle radiazioni.E mi sembra anche ovvio che non vi sia nelle tute, in quanto il piombo è un materiale molto denso e di conseguenza resistente al movimento risultava inadatto per la loro costruzione
Il busto è realizzato in fibra di vetro.
Le tute spaziali, non solo quelle delle missioni Apollo, in generale sono composte da nylon, poliestere, mylar rivestito di alluminio. L'ultimo strato, usato per la schermatura dalle radiazioni solari, per la conservazione termica e per la protezione dell'astronauta dai micrometeoriti, è composto da una o due coperture di Goretex, costituito da TEFLON microporoso.
Se pensavi che le Missioni Apollo fossero un'eccezione ti sbagliavi di grosso. Le tute spaziali sono fatte così.
it.wikipedia.org/wiki/Tuta_spaziale
Cito dal tuo link.
Una tuta spaziale è realizzata con un tessuto formato da undici o dodici strati, ognuno con particolari caratteristiche.
...
Quinto strato: funge da protezione contro calore, abrasioni e perforazioni dovute a micrometeoriti; la funzione termica, antistrappo ed antiradiazioni è svolta dal mylar rivestito di alluminio.
Non vedo scritto che tra le sue proprietà c'è la protezione contro le radiazioni.Mylar
Polietilene tereftalato
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Mylar)
Viene utilizzato anche per le sue proprietà elettriche, resistenza chimica, prestazioni alle alte temperature, autoestinguenza, rapidità di stampaggio.
Ripeto nuovamente.
Se fosse così facile proteggersi dalle radiazioni, le pareti delle sale radiografiche sarebbero costituite da questi materiali senza nessuna presenza di piombo.
YTERNOS ti stai arrampicando sugli specchi per difendere ciò che è indifendibile.
Le navicelle, i LEM e a maggior ragione le tute, nonostante fossero costantemente esposti a radiazioni cosmiche di tutti i tipi avevano meno protezioni (niente) rispetto a una sala radiografica che al massimo poteva avere una esposizione saltuaria di pochi secondi o minuti una decina di volte al giorno.
C'è solo una spiegazione per cui la navicella è stata realizzata in questo modo (i materiali sopra descritti proteggono dalle radiazioni come la carta velina dalla pioggia):
le navicelle non sono mai andate oltre l'orbita bassa, zona protetta dalle radiazioni cosmiche dalle FvA.
Per andare oltre le FvA, in un ambiente saturo di radiazioni cosmiche, negli anni '70 non era tecnicamente fattibile.
La schermatura adeguata della navicella l'avrebbe resa esageratamente pesante, e non si poteva risolvere (come probabilmente ancora adesso) il problema della flessibilità delle tute.
I russi probabilmente lo avevano capito e si sono ritirati, rimanendo a vedere come avrebbero "risolto" il problema gli americani.
Ecco il significato dell'augurio dei russi agli americani.
Per cui, se un giorno si riuscisse a "tornare" sui luoghi degli allunaggi dubito fortemente che troverebbero delle impronte di esseri umani.
Premettiamo che nessuno di noi ha mai obbligato voi a porre domande in una determinata maniera, al contrario voi ci state imponendo come dare le risposte.
Ma detto questo, come più volte ti ho fatto notare, la domanda numero tre l'ho già abbondantemente eviscerata, te l'ho ripetuto quattro volte.
Direi che è ora di finirla, quantomeno di assillarmi con la stessa richiesta.
luogocomune.net/forum/missioni-apollo/61...fica?start=810#48019Ho spiegato che l'ingegnere della Nasa si riferiva alla Missione Orion, che ha dato esito positivo. Lo scopo della missione era inviare una capsula priva di esseri viventi per studiare un'eventuale missione SU MARTE di durata di alcuni anni, che non c'entra nulla con le missioni lunari della durata di pochi giorni, per verificare la possibilità che i meccanismi elettronici basati sulla microtecnologia, non assolutamente presente negli anni 70, della navicella non venissero danneggiati dal transito della zona radioattiva, poiché il danneggiamento di essi avrebbe potuto compromettere la vita di eventuali uomini a bordo. Prima di mandare essi a bordo era necessario studiare il comportamento della microtecnologia, non presente negli anni 70, poiché se si fosse guastato qualche meccanismo l'incolumità degli stessi esseri umani avrebbe potuto essere pregiudicata, in quanto nessuno avrebbe potuto essere in grado di salvare eventuali esseri umani a milioni di km di distanza, in caso di malfunzionamento tecnologico in orbita marziana. Ribadisco, si parla di testare la zona per una futura missione su Marte, non sulla Luna, e della durata di alcuni anni, non di giorni, e l'ingegnere parla di testare un eventuale malfunzionamento tecnologico prima di mandare degli uomini a bordo per evitare che la loro stessa vita venisse compromessa, questo perché, oltre alla durata e al fatto che si trattasse di Marte, la microtecnologia dei sistemi di bordo è diversa da quella degli anni '70. Non è quindi strano che l'ingegnere propenda per questa strada, poiché pregiudicare l'incolumità degli esseri umani in una missione su Marte è parecchio pericoloso, alla luce del fatto che il pianeta rosso si trova a 254 milioni di km di distanza dalla Terra, contro i 384 mila km della Luna
Sulla vicenda Van Allen, ti ho già fatto presente cosa ha realmente detto, sia prima degli sbarchi sia dopo, ma voi continuate a fare tabula rasa delle sue dichiarazioni postdatate rispetto alle Missioni Apollo, inoltre è presente una dichiarazione dello scienziato datata 1960, il quale non escludeva un possibile passaggio attraverso la zona dei poli. Non provare a citare Apollo 14 e "il cuore delle fasce", perché ne ho abbondantemente parlato almeno una dozzina di volte. Sul fatto che fossero impreparati non è vero, erano già stati effettuati dei test in precedenza, come nelle precedenti missioni Apollo, prima mandando delle navicelle in orbita bassa, in seguito, come nel caso di Apollo 8, si spinsero ad inviare degli esseri umani oltre l'orbita bassa, per arrivare ad orbitare attorno alla Luna.
Sulla storia delle radiografie, ho già dichiarato ieri che rispecchia l'opinione personale di Attivissimo, senza che essa sia necessariamente corrispondente a quella della Nasa.
Le fasce di Van Allen sono una zona pericolosa, nessuno l'ha mai negato, ma allo stesso tempo non sono invalicabili.
Se vuoi una mia opinione del perché lo stiano facendo ti rispondo:stanno testando nuove tute con nuovi tipi di schermature
a) la missione Artemis 1 ha una durata di 42 giorni, contro la settimana circa delle Missioni Apollo
b) la missione Artemis si spinge 48 mila chilometri più lontano rispetto al record stabilito da Apollo 13.
www.passioneastronomia.it/artemis-i-perc...a-luna-dopo-50-anni/
@charliemike
Fate le domande dove vi pare e piace, nessuno ha mai avuto da ridire, consentiteci di dare le risposte dove ci pare e piace. Fine.Se "non dobbiamo spostare un bel niente", allora domande e risposte possono stare su LuogoComune.
Circa una settimana l'una, contro gli anni e decenni di radiazioni delle sale radiografiche. In ogni caso, sono stati pubblicati su un documento pdf le dosi di radiazioni assorbite a seconda dei mm di alluminio contenuti. 7 millimetri di alluminio consentivano la percezione di 2.1 mSv, equivalenti a 0.21 rad, dose al di poco superiore a quella assorbita dalla Missione Apollo 11, la quale ha registrato i livelli di radioazioni più bassi di tutti."Dimentichi" che le missioni Apollo sono durate mediamente un paio di settimane l'una, bombardate h24 (sai cosa vuol dire, vero?) da tutti i tipi di radiazioni conosciute e sconosciute.
arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1805/1805.01643.pdf
Pagina 6. Lo mostrai giusto ieri a Decalagon
Le tute spaziali sono fabbricate così, con il teflon. Telefona all'Esa e alla Nasa per avvertirli dei pericoli in cui potrebbero incorrere.solo alluminio, teflon e titanio per non compromettere i movimenti.
Stupido io che pensavo che le sale radiografiche rimanessero in funzione per anni o addirittura decenni costringendone il personale a convivere con esse per questi lunghi periodi di tempo, contro la settimana delle Missioni Apollo.esposizione saltuaria di pochi secondi o minuti una decina di volte al giorno.
Parli di alluminio, titanio e teflon come fossero carta da forno. In ogni caso, dimentichi di dire che il modulo di comando fosse composto da ben due unità, una interna e una esterna. Non si trattava di "solo" alluminio contenente vetro che facesse isolanto termico. Leggiamo da wikipedia en com'era costituito:C'era dell'altro a protezione contro le radiazioni cosmiche? Dimmelo perchè mi deve essere sfuggito.
en.wikipedia.org/wiki/Apollo_command_and_service_moduleLa struttura interna era una struttura sandwich in alluminio costituita da una pelle interna in alluminio saldato, un'anima a nido d'ape in alluminio incollata e un foglio esterno. Lo spessore del nido d'ape variava da circa 1,5 pollici (3,8 cm) alla base a circa 0,25 pollici (0,64 cm) al tunnel di accesso anteriore. Questa struttura interna era il compartimento dell'equipaggio pressurizzato.La struttura esterna era realizzata in acciaio inossidabile a nido d'ape brasato brasato tra lamiere frontali in lega di acciaio. Variava in spessore da 0,5 pollici a 2,5 pollici. Parte dell'area tra i gusci interno ed esterno è stata riempita con uno strato di isolamento in fibra di vetro come ulteriore protezione dal calore. [10]
Premettiamo che nessuno di noi ha mai obbligato voi a porre domande in una determinata maniera, al contrario voi ci state imponendo come dare le risposte.
Cioé io ti starei imponendo a scrivere una risposta sotto la domanda, e questo non ti andrebbe bene? Ma sei serio?
Se vuoi una mia opinione
No, non la voglio. Voglio una risposta a quelle tre domande (attenzione, non voglio "opinioni", ma fonti a supporto delle affermazioni).
Ce la facciamo o dobbiamo stare qui a menarla per altre 30 pagine? Guarda che poi ci sono altre 39 domande.
AHAHAHAHAHAHAH
Non sono in grado di andare mezza giornata a fare un giretto intorno alla luna CON DEI MANICHINI dopo CINQUANTATRE ANNI e pensano a Marte..
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
- CharlieMike
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Hai "dimenticato" il mio paragrafo sottostante a quello che hai citato.Fate le domande dove vi pare e piace, nessuno ha mai avuto da ridire, consentiteci di dare le risposte dove ci pare e piace. Fine.
Nessuno nega la libertà a C&S di fare video di risposta a AM sul suo canale Youtube, ci mancherebbe altro.
Quello che si chiede e di sintetizzare le sue risposte per iscritto su LuogoComune.
Premesso che in una sala radiografica:Circa una settimana l'una, contro gli anni e decenni di radiazioni delle sale radiografiche. In ogni caso, sono stati pubblicati su un documento pdf le dosi di radiazioni assorbite a seconda dei mm di alluminio contenuti. 7 millimetri di alluminio consentivano la percezione di 2.1 mSv, equivalenti a 0.21 rad, dose al di poco superiore a quella assorbita dalla Missione Apollo 11, la quale ha registrato i livelli di radioazioni più bassi di tutti.
arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1805/1805.01643.pdf
Pagina 6. Lo mostrai giusto ieri a Decalagon
- le esposizioni sono saltuarie e mentre nello Spazio sono costanti,
- le radiazioni sono solo Raggi X mentre nello Spazio sono TUTTI i raggi cosmici,
- nelle sale radiografiche le radiazioni sono concentrate in un unico punto mentre nello Spazio provengono da tutte le direzioni,
... a parità di tempo l'esposizione alle radiazioni degli astronauti è di molto più alta.
Puoi portare tutti i documenti che vuoi ma questo fatto è incontestabile.
Per quanto l'alluminio non mi sembra un metallo solitamente usato per la protezione dalle radiazioni a terra (se hai qualche esempio con tanto di spessore usato, ti prego di documentarci), non puoi portare come riferimento proprio le missioni Apollo di cui si sta mettendo in dubbio la veridicità.
Sarebbe come chiedere ai Testimoni di Geova chi garantisce la veridicità della bibbia e sentirsi rispondere: "La bibbia".
Questa risposta è l'ultima spiaggia del debunker che non riesce più a sostenere le proprie affermazioni.Le tute spaziali sono fabbricate così, con il teflon. Telefona all'Esa e alla Nasa per avvertirli dei pericoli in cui potrebbero incorrere.
Ti manca solo l'anatema di Attivissima memoria: "Tu offendi i mortiii!!" (aggiungere un effetto di riverbero stile cattedrale.)
Leggi attentamente quello che ho scritto prima.Stupido io che pensavo che le sale radiografiche rimanessero in funzione per anni o addirittura decenni costringendone il personale a convivere con esse per questi lunghi periodi di tempo, contro la settimana delle Missioni Apollo.
... a parità di tempo l'esposizione alle radiazioni degli astronauti è di molto più alta.
Quindi, secondo te, i tecnici radiologi sono costretti a convivere nelle sale radiologiche per decenni, senza mai uscire, bombardati tutti i giorni dalle radiazioni?
Per quel che posso immaginare, i tecnici radiologi effettuano al massimo una dozzina di lastre al giorno, per una esposizione cadauna da 1 secondo a pochi minuti, con lunghi intervalli tra una lastra e l'altra, in periodi di lavoro che potrebbero essere di 8 ore al giorno, meno se considerato lavoro usurante.
Gli astronauti invece, sono stati costretti a convivere per svariati giorni consecutivi, esposti costantemente a tutte le radiazioni cosmiche, senza possibilità di pause.
Non ho mai ritenuto alluminio, titanio e teflon "carta da forno" ma materiali poco idonei ad una efficace protezione contro le radiazioni. (Non mettermi in bocca frasi mai dette).Parli di alluminio, titanio e teflon come fossero carta da forno. In ogni caso, dimentichi di dire che il modulo di comando fosse composto da ben due unità, una interna e una esterna. Non si trattava di "solo" alluminio contenente vetro che facesse isolanto termico. Leggiamo da wikipedia en com'era costituito:
La struttura interna era una struttura sandwich in alluminio costituita da una pelle interna in alluminio saldato, un'anima a nido d'ape in alluminio incollata e un foglio esterno. Lo spessore del nido d'ape variava da circa 1,5 pollici (3,8 cm) alla base a circa 0,25 pollici (0,64 cm) al tunnel di accesso anteriore. Questa struttura interna era il compartimento dell'equipaggio pressurizzato.La struttura esterna era realizzata in acciaio inossidabile a nido d'ape brasato brasato tra lamiere frontali in lega di acciaio. Variava in spessore da 0,5 pollici a 2,5 pollici. Parte dell'area tra i gusci interno ed esterno è stata riempita con uno strato di isolamento in fibra di vetro come ulteriore protezione dal calore.
Ripeto.
Non mi risulta che questi materiali siano usati a terra per la protezione delle radiazioni.
Ti ricordo che per ridurre il passaggio di radiazioni è necessario un materiale ad alta densità atomica come il piombo, che ha numero atomico 82 (cosa è il numero atomico vattelo a cercare).
Il titanio ha numero atomico 22 e l'alluminio 13.
L'acciaio è composto da Ferro, numero atomico 26 e Carbonio, numero atomico 6.
Ovviamente si possono usare anche materiali meno densi, ma aumentandone considerevolmente lo spessore.
Una struttura in alluminio a nido d'ape o sandwich è notevolmente meno densa di una struttura in alluminio piena.
Vorrei ricordarti che le emissioni di calore, per quanto abbiano in comune la parola "radiazioni", non sono radioattive.
Macché, il punto è che il metodo che utilizziamo per fornire le risposte non è importante, siano esse sotto forma di video o di documento scritto.Cioé io ti starei imponendo a scrivere una risposta sotto la domanda, e questo non ti andrebbe bene? Ma sei serio?
Se ti fossi almeno premurato di leggerla risponderesti diversamente. In ogni caso, un risposta ho cercato di darla, la puoi leggere nel mio commento precedente che tu, volente o nolente, hai evitato di menzionare.No, non la voglio
Roberto70:
La missione Orion di cui parla l'ingegnere si riferiva ad un futuro viaggio su Marte. Il fatto che dopo 53 anni siano costretti ad andare attorno alla Luna non è propriamente corretto, poiché, punto primo la missione Artemis 1 ha una durata di 42 giorni, contro la settimana prevista di media per le Missioni Apollo, punto due, se ti fossi premurato di leggere il mio commento precedente sapresti che Artemis 1 ha come obiettivo spingersi 48 mila chilometri più lontano rispetto al record stabilito da Apollo 13, a ben 64 mila km oltre la Luna.Non sono in grado di andare mezza giornata a fare un giretto intorno alla luna CON DEI MANICHINI dopo CINQUANTATRE ANNI e pensano a Marte..
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Punto numero 3, potrei azzardare al paragone con le automobili, ossia ogni volta che viene lanciata sul mercato un'autovettura è indispensabile ripetere il crash test, perché ogni macchina fa storia a sé, lo stesso vale per le missioni spaziali.
Questa è solo la mia opinione, però come puoi vedere una risposta ho cercato di fornirla.
@charliemike
C&S spiegò oltre due anni fa il perché avrebbe voluto evitare di sintetizzare in poche righe quanto detto nei video. Ne parlò nel maggio del 2020, arrivare a settembre del 2022 continuando a rigirare la frittata mi sembra scorretto.Nessuno nega la libertà a C&S di fare video di risposta a AM sul suo canale Youtube, ci mancherebbe altro.
Quello che si chiede e di sintetizzare le sue risposte per iscritto su LuogoComune.
No, ed è per questo che evitano di entrare nelle sale radiografiche ogni qualvolta che viene effettuata una radiografia, poiché se dovessero entrarvi 20 volte al giorno per decenni, gli effetti a medio-lungo termine potrebbero essere catastrofici per il loro organismo, posto anche che vi siano "pause" fra una radiografia e un'altraQuindi, secondo te, i tecnici radiologi sono costretti a convivere nelle sale radiologiche per decenni, senza mai uscire, bombardati tutti i giorni dalle radiazioni?
Premetto che il documento che ho linkato non è prodotto dalla Nasa, inoltre le dosi di radiazioni assorbite sono state calcolate, a seconda dei vari materiali usati, a seconda della dimensione di essi, e anche a seconda della rotta percorsa. Apollo 14, avendo attraversato il cuore delle fasce ha registrato livelli pari a 6 volte quelli captati da Apollo 11.Per quanto l'alluminio non mi sembra un metallo solitamente usato per la protezione dalle radiazioni a terra (se hai qualche esempio con tanto di spessore usato, ti prego di documentarci), non puoi portare come riferimento proprio le missioni Apollo di cui si sta mettendo in dubbio la veridicità.
Sarebbe come chiedere ai Testimoni di Geova chi garantisce la veridicità della bibbia e sentirsi rispondere: "La bibbia".
Anche perché, nella tabella indicata, il valore non è perfettamente combaciante con i dati di Apollo 11, ma è al di poco superiore, quindi la barzelletta che avessero copia-incollato i dati della Nasa va a farsi benedire.
Inoltre è bene che tu tenga presente che l'alluminio è stato impiegato come materiale di costruzione per le navicelle spaziali anche in alte occasioni oltre alle già menzionate Missioni Apollo
E hai detto molto bene. Sottolineamolo, a parità di tempo. Durata Missioni Apollo: circa una settimana. Sale radiografiche: devono rimanere intatte per anni, o in certi casi per decenni.... a parità di tempo l'esposizione alle radiazioni degli astronauti è di molto più alta.
Io ti ho mostrato che il teflon viene normalmente usato per la produzione delle tute spaziali, NON unicamente per le Missioni Apollo, per tutte quante le tute spaziali, quindi se tu possiedi conoscenze diverse dalle mie puoi sempre telefonare all'Esa e far presente delle tue scoperte.Questa risposta è l'ultima spiaggia del debunker che non riesce più a sostenere le proprie convinzioni.
Rileggi bene. Io ho affermato "descrivi questi materiali come se stessi parlando della carta da forno".Non ho mai ritenuto alluminio, titanio e teflon "carta da forno" ma materiali poco idonei ad una efficace protezione contro le radiazioni. (Non mettermi in bocca frasi mai dette).
Ripeto.
E ripeto, al minuto 9.39, lo stesso C&S in questo video, che ho proposto in tutte le salse, ha mostrato le vere schermature del modulo di comando. A me non pare che fosse semplice carta da forno.
E ripeto ancora, il teflon e il titanio furono usati per la realizzazione delle sole tute.
Scusami, ma credevi che io non sapessi riconoscere una differenza così lampante?Vorrei ricordarti che le emissioni di calore, per quanto abbiano in comune la parola "radiazioni", non sono radioattive.
- Andrea_1970
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- Andrea_1970
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Macché, il punto è che il metodo che utilizziamo per fornire le risposte non è importante, siano esse sotto forma di video o di documento scritto.
Certo, fare video di ore senza indicare delle risposte precise a delle domande circostanziate è la tecnica di strawman più nota qui su Luogocomune, te lo ha spiegato anche Sertes nel caso non lo avessi notato. Per questo non sei capace di indicarmene UNA di risposta di C&S, perché pure tu non riesci a capire dove stiano all'interno dei suoi video!
In ogni caso, un risposta ho cercato di darla
Bene, ora cerca anche di rispondere alle altre, e magari questa volta inserisci le fonti per le affermazioni che fai. Perché, come ti ripeto, le opinioni non interessano alla discussione.
Su Yternos, forza:
1 - Sai spiegare perchè la NASA, nonostante tutto quello che van Allen aveva scritto sul pericolo delle radiazioni, abbia spedito i primi astronauti attraverso le fasce radioattive senza protezioni particolari, e senza prima averci mandato almeno una scimmia, allo scopo di verificare gli effetti delle radiazioni su un organismo biologico complesso come l'essere umano?
2 - Se fosse vero, come sostengono i debunkers, che "una missione lunare comporta radiazioni complessivamente equivalenti a una radiografia", perchè oggi la NASA definisce le fasce di Van Allen "una zona di radiazioni pericolose"?
3 - Se è vero, come sostiene la NASA, che 50 anni fa il viaggio sulla luna ha comportato dosi di radiazioni "trascurabili" per gli astronauti, perchè oggi la stessa NASA, parlando delle fasce di Van Allen, dichiara che "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio"?
Altrimenti continua pure a menare il can per l'aia che ci fai sicuro una bella figura.
- Andrea_1970
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Continuare a vendere fumo è un suo diritto.C&S spiegò oltre due anni fa il perché avrebbe voluto evitare di sintetizzare in poche righe quanto detto nei video. Ne parlò nel maggio del 2020, arrivare a settembre del 2022 continuando a rigirare la frittata mi sembra scorretto.
Non altrettanto a noi di respirarlo.
Invece gli astronauti sono stati esposti h24 per giorni senza alcun effetto catastrofico.No, ed è per questo che evitano di entrare nelle sale radiografiche ogni qualvolta che viene effettuata una radiografia, poiché se dovessero entrarvi 20 volte al giorno per decenni, gli effetti a medio-lungo termine potrebbero essere catastrofici per il loro organismo, posto anche che vi siano "pause" fra una radiografia e un'altra
Come ho già detto le missioni Apollo sono sotto accusa di essere farlocche. Non puoi prendere i loro dati come riferimento.Premetto che il documento che ho linkato non è prodotto dalla Nasa, inoltre le dosi di radiazioni assorbite sono state calcolate, a seconda dei vari materiali usati, a seconda della dimensione di essi, e anche a seconda della rotta percorsa. Apollo 14, avendo attraversato il cuore delle fasce ha registrato livelli pari a 6 volte quelli captati da Apollo 11.
Anche perché, nella tabella indicata, il valore non è perfettamente combaciante con i dati di Apollo 11, ma è al di poco superiore, quindi la barzelletta che avessero copia-incollato i dati della Nasa va a farsi benedire.
Inoltre è bene che tu tenga presente che l'alluminio è stato impiegato come materiale di costruzione per le navicelle spaziali anche in alte occasioni oltre alle già menzionate Missioni Apollo
Uh!? ci sono state altre missioni che hanno superato le FvA con uomini a bordo oltre alle già menzionate Missioni Apollo?
Evidentemente non sai (o fingi, che è peggio) cosa vuol dire "a parità di tempo".E hai detto molto bene. Sottolineamolo, a parità di tempo. Durata Missioni Apollo: circa una settimana. Sale radiografiche: devono rimanere intatte per anni, o in certi casi per decenni.
Inutile perdere tempo a spiegartelo.
Quindi oltre le missioni Apollo abbiamo tute spaziali per uomini che sono andati oltre le FvA?Io ti ho mostrato che il teflon viene normalmente usato per la produzione delle tute spaziali, NON unicamente per le Missioni Apollo, per tutte quante le tute spaziali, quindi se tu possiedi conoscenze diverse dalle mie puoi sempre telefonare all'Esa e far presente delle tue scoperte.
E' difficile capire quando dici str....te e quando sei ironico.Rileggi bene. Io ho affermato "descrivi questi materiali come se stessi parlando della carta da forno".
E ripeto, al minuto 9.39, lo stesso C&S in questo video, che ho proposto in tutte le salse, ha mostrato le vere schermature del modulo di comando. A me non pare che fosse semplice carta da forno.
Le stesse schermature che ha descritto C&S le avevo sulla mia roulotte 40anni fa.
Però nelle sale radiografiche continuano a usare il piombo.
... che sono state anch'esse esposte, e pure senza la protezione della navicella, alle radiazioni cosmiche.E ripeto ancora, il teflon e il titanio furono usati per la realizzazione delle sole tute.
Teflon, alluminio, titanio, e sulla Terra si continua a usare il piombo. Che cretini.
Francamente si.Scusami, ma credevi che io non sapessi riconoscere una differenza così lampante?
Continuare a vendere fumo è un suo diritto.
Così come è diritto nostro non respirarlo.
DecalagonFiumi di parole che potrebbero essere utilizzate per rispondere per Iscritto alle 42 domande di AM. Siete solo dei pagliacci e chi legge lo ha capito perfettamente.
Bene, hai ignorato, come già verificatosi precedentemente, la porzione del commento relativa alla risposta alla terza e alla seconda domanda, dei dettagli inerenti alla prima ho già abbondantemente parlato.Bene, ora cerca anche di rispondere alle altre, e magari questa volta inserisci le fonti per le affermazioni che fai. Perché, come ti ripeto, le opinioni non interessano alla discussione.
Dare risposte alle vostre domande è un dovere, non è un diritto non incazzarsi quando queste vengono ignorate oppure etichettate come supercazzole, perché se ritenete che esse siano delle supercazzole siete VOI a doverlo dimostrare.Continuare a vendere fumo è un suo diritto.
Non altrettanto a noi di respirarlo.
@charliemike
Un articolo menzionato la scorsa settimana l'esatto contrario, sebbene in quel caso io ti abbia concesso il beneficio del dubbio riconoscendo la tua saggia obiezione.Invece gli astronauti sono stati esposti h24 per giorni senza alcun effetto catastrofico.
Ho capito il significato delle parole "a parità di tempo", ma qui non lo puoi affermare, poiché in un caso si tratta di una settimana di media, nell'altro caso si parla di rimanere intatte per decenni. Conosci il significato del termine "intatte"?Evidentemente non sai (o fingi, che è peggio) cosa vuol dire "a parità di tempo".
Sì, sicuramente, soprattutto la struttura era uguale, tant'è che se me le mettessi di fianco non riuscirei a distinguere l'una dall'altra.Le stesse schermature che ha descritto C&S le avevo sulla mia roulotte 40anni fa.
Da questo tuo commento si evince che state piano piano perdendo sempre più argomenti su cui poggiarvi.
E ripeto, lo studio non è stato effettuato dalla Nasa, e la tabella non ha preso per buoni alla cieca i risultati ottenuti dalle misurazioni delle radiazioni delle missioni Apollo.Come ho già detto le missioni Apollo sono sotto accusa di essere farlocche. Non puoi prendere i loro dati come riferimento.
- CharlieMike
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Gli astronauti non sono stati esposti h24?? Ne sei sicuro? Può darsi nell'orbita bassa, forse.@charliemike
Invece gli astronauti sono stati esposti h24 per giorni senza alcun effetto catastrofico.
Un articolo menzionato la scorsa settimana l'esatto contrario, sebbene in quel caso io ti abbia concesso il beneficio del dubbio riconoscendo la tua saggia obiezione.
Mi sa di no, dato che lo interpreti a modo tuo.Ho capito il significato delle parole "a parità di tempo", ma qui non lo puoi affermare, poiché in un caso si tratta di una settimana di media, nell'altro caso si parla di rimanere intatte per decenni. Conosci il significato del termine "intatte"?
"A parita di tempo" significa che devi considerare lo stesso intervallo di tempo per entrambi.
Se consideri una settimana per gli astronauti, devi considerare una settimana per la sala radiologica.
In una settimana gli astronauti sono stati esposti costantemente a tutte le radiazioni cosmiche.
In una settimana il tecnico radiologo si sarebbe esposto al massimo a una dozzina di lastre al giorno, con tempi massimi di pochi minuti cad. (La maggior parfte solo 1 secondo).
Ti faccio un analogia (che so già che interpreterai a modo tuo).
Se metti poche gocce di Amuchina in un litro d'acqua (= tante lastre spaziate nel tempo), la disinfetti e la puoi bere tranquillamente, un bicchiere ogni due/tre ore.
Se ne bevi un litro, tutta in un colpo solo (= esposizione degli astronauti) ti avveleni.
Ciononostante le sale radiologiche sono protette dal piombo.
(Se non lo capisci così vuol dire che lo fai apposta ed eviterò di perdere ulteriore tempo).
No. Da questo commento si evince che le protezioni usate erano totalmente inefficaci per lo Spazio esterno alle FvA.Sì, sicuramente, soprattutto la struttura era uguale, tant'è che se me le mettessi di fianco non riuscirei a distinguere l'una dall'altra.
Da questo tuo commento si evince che state piano piano perdendo sempre più argomenti su cui poggiarvi.
Ovviamente per te è meglio criticare la similitudine per assurdo (ironica) anzichè accettare l'evidenza.
E' lo stesso.E ripeto, lo studio non è stato effettuato dalla Nasa, e la tabella non ha preso per buoni alla cieca i risultati ottenuti dalle misurazioni delle radiazioni delle missioni Apollo.
Anche se lo studio "non è stato effettivamente effettuato dalla Nasa", i dati provengono dalla NASA.
Sarebbe come analizzare gli spostamenti di un sospettato di furto chiedendo le informazioni al sospettato stesso: non possono essere attendibili.
Occorre una verifica indipendente con rilevazioni indipendenti.
Bene, hai ignorato, come già verificatosi precedentemente, la porzione del commento relativa alla risposta alla terza e alla seconda domanda, dei dettagli inerenti alla prima ho già abbondantemente parlato.
Tu hai detto che hai "provato" a rispondere, non che hai risposto. E infatti hai avuto la gentilezza di condividermi le tue opinioni personali, ma come ho già detto quelle non interessano a questa discussione. Quando metterai sotto quelle domande delle risposte per le quali potrai fornire delle fonti a supporto, allora potremo analizzarle insieme.
Ma finché non lo fai è inutile che continui a dire "io ho risposto sei tu che mi ignori", perché sai bene anche tu che non è così.
Ma se preferite fare la parte delle vittime ignorate invece che fare quello che siete venuti a fare, per me va benissimo, significa che in mancanza di obiezioni ho ragione io
- Andrea_1970
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1 - Sai spiegare perchè la NASA, nonostante tutto quello che van Allen aveva scritto sul pericolo delle radiazioni, abbia spedito i primi astronauti attraverso le fasce radioattive senza protezioni particolari, e senza prima averci mandato almeno una scimmia, allo scopo di verificare gli effetti delle radiazioni su un organismo biologico complesso come l'essere umano?
Risposta di YTERNOS: I sovietici tramite la Missione Zond 5 mandarono delle tartarughe, delle mosche e altri organismi viventi sulla sonda, la quale attraversò le fasce e sorvolò il nostro satellite.
In seguito anche la Nasa studiò approfonditamente la pericolosità delle VARB, difatti nel 1968, con la Missione Apollo 8, vennero spediti 3 esseri umani oltre l'orbita terrestre, tale che essi potessero orbitare attorno al nostro satellite.
Inoltre già all'epoca V Allen non escludeva un possibile aggiramento delle fasce attraverso i poli, cosa che non è avvenuta nel caso di Apollo 14, ma C&S ha calcolato, anche in quel caso, le dosi di radiazioni ricevute da parte degli astronauti.
Anche se quello che hai scritto sugli esperimenti sovietici fosse vero (non ci sono fonti verificabili nella tua risposta), i dati derivanti da tali spedizioni spaziali russe non venivano certo condivisi con i rivali. Inoltre non hai spiegato perché abbiano mandato i primi astronauti verso la Luna senza aver studiato protezioni particolari né aver studiato prima le radiazioni e l'effetto che queste avrebbero potuto avere sull'organismo umano.
Poi, come ti ripeto, Pigna afferma il contrario di quello che dici, ovvero che abbiano mandato gli astronauti alla cieca nello spazio per farli arrivare prima dei russi in barba alla loro sicurezza.
Come mai le risposte differiscono così tanto da debunker a debunker? Regà, mettetevi d'accordo.
2 - Se fosse vero, come sostengono i debunkers, che "una missione lunare comporta radiazioni complessivamente equivalenti a una radiografia", perchè oggi la NASA definisce le fasce di Van Allen "una zona di radiazioni pericolose"?
Risposta di YTERNOS: "Solo Attivissimo ha parlato di dosi equivalenti a una radiografia e di quello che afferma lui risponde lui.
Ad oggi le fasce di V Allen sono pericolose, ma è anche vero che grazie allo studio approfondito siamo riusciti a far orbitare dei satelliti geostazionari oltre il cuore delle stesse fasce, come ad esempio i satelliti GPS e Galileo.
Io ritengo che le VARB siano pericolose, ma non impossibili da oltrepassare"
Allora: se anche fosse stato solo Attivissimo a parlarne, alla domanda bisogna rispondere comunque. In ogni caso mi spiace deluderti, ma pure Chiaro & Semplice concorda con le conclusioni di Paolo, e lo ha detto in questo video (dove però si è dimenticato la risposta alle domande) al minuto 0:44. Addirittura, afferma sia la NASA stessa a confermare i dosaggi di radiazioni paragonabili "a qualche radiografia".
Infine, la domanda non chiede se a tuo parere sia possibile o meno attraversare le FVA, né se sia possibile farlo con satelliti e moduli robotici.
Quindi come fai a sostenere di aver risposto?
3 - Se è vero, come sostiene la NASA, che 50 anni fa il viaggio sulla luna ha comportato dosi di radiazioni "trascurabili" per gli astronauti, perchè oggi la stessa NASA, parlando delle fasce di Van Allen, dichiara che "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio"?
Risposta di YTERNOS: "Qui ti attacchi ad un'affermazione di un'ingegnere che parla di risolvere queste sfide prima di mandare delle persone in quella zona dello spazio, a causa dei problemi che l'apparecchiatura tecnologica potrebbe riportare all'attraversamento delle fasce stesse. Inoltre, la missione aveva come scopo il testare la tecnologia del razzo Orion e fu mandato senza equipaggio a bordo. Il risultato fu positivo.
Mi viene da pensare che l'obiettivo fosse quello di testare la tecnologia, altrimenti avrebbero spedito degli organismi biologici a bordo, non credi? Studiare i problemi che potrebbero riscontare gli accessori di microelettronica sofisticatissimi, e non presenti negli anni '70, per un'eventuale missione su Marte era doveroso, e la missione passò nel cuore delle fasce stesse."Prima di inviare delle persone" significa "le vite di quelle persone dipendono dalle stesse tecnologie moderne e sofisticatissime in un'eventuale viaggio su Marte". Se muore la microelettronica muore anche l'essere umano, poiché nessuno lo verrà a salvare su Marte a milioni di km di distanza"
Purtroppo non hai letto bene la domanda e/o non hai ascoltato bene ciò che afferma Kelly Smith. Le sue parole sono state: "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare DELLE PERSONE in questa regione dello spazio". I sistemi elettronici sono più semplici da schermare rispetto agli organismi biologici complessi, e infatti i manichini che avrebbero dovuto partire in questi giorni servivano anche a testare le protezioni delle nuove tute spaziali.
Comunque la domanda chiedeva come mai le missioni Apollo hanno comportato dosi di radiazioni "trascurabili" per gli astronauti, mentre oggi 50 anni dopo "devono risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio". Manca la risposta.
E poi dici che sono io a ignorarle? Dai ben
Ben fatto.
Hai mostrato concretamente il motivo per cui continuano a rifiutarsi di mettere per iscritto le famose risposte.
"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
Verso la fine poi inizia a parlare delle fotografie contestando la domanda 27 che recita così: "Visto che, secondo la NASA, "non esiste alcun metodo pratico per eliminare i danni dovuti alle radiazioni cosmiche", e che "questo fattore di degrado deve essere accettato", dov'è il degrado, significativo ma accettabile, che dovrebbe risultare sulle pellicole delle foto lunari?"
Ovviamente non ha spiegato dove sarebbe questo degrado significativo ma accettabile, ma sentite cosa ci racconta.
Lui ci dice che "le macchine fotografiche non sono state soggette a radiazioni particolarmente intense" (riferendosi all'attraversamento delle FVA), mentre riguardo alle operazioni extraveicolari sulla Luna sostiene che la radiazione ionizzante del vento solare fosse "poco penetrante" in quanto secondo lui la struttura della Hasselblad fosse perfettamente in grado di schermarlo. Gli unici che potevano danneggiare la pellicola, ci dice C&S, sono i raggi cosmici che, sempre a suo parere, sono molto "radi" e che se avessero danneggiato la pellicola la avrebbero solo "strisciata" invece di provocare la velatura dell'immagine tipica dell'esposizione alle radiazioni.
Poi ci fa vedere un'immagine tratta dall'archivio Apollo e ci mostra quella che per lui è un danno prodotto dai raggi cosmici, le famose "strisciate":
Capito il nostro genio incompreso? HA SCAMBIATO UN FIDUCIARY MARKER PER UN DANNO PRODOTTO DAI RAGGI COSMICI!!!
E poi ci si sorprende se non vuole mettere le sue risposte per iscritto sotto alle domande e manda avanti poveretti come Yternos o Matrizoo?
E poi ci si sorprende se non vuole mettere le sue risposte per iscritto sotto alle domande e manda avanti poveretti come Yternos o Matrizoo
No, nessuna sorpresa.
Non ho avuto nessun dubbio sin dal suo primo video, con la foto del bulldozer e promesse di "asfaltature": semplicemente ridicolo e infantile.
La divulgazione é altro, lo dissi già allora e lo confermo in pieno oggi.
Ma é la "Generazione YouTube" ....che vuoi farci?
Edit O.T. :
Ma JProctor che fine avrà fatto?
Si sente la mancanza dei suoi contributi
"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
Intanto vedo che dopo giorni a ripetere questa eterna cantilena sei riuscito a riconoscere che una risposta ho provato a darla, nel mio piccolo.Tu hai detto che hai "provato" a rispondere, non che hai risposto. E infatti hai avuto la gentilezza di condividermi le tue opinioni personali, ma come ho già detto quelle non interessano a questa discussione
Balle:Anche se quello che hai scritto sugli esperimenti sovietici fosse vero (non ci sono fonti verificabili nella tua risposta)
it.wikipedia.org/wiki/Zond_5La sonda includeva un carico biologico composto da tartarughe, mosche, vermi della farina, piante, semi, batteri e altre creature viventi
Questo posso accettarlo.i dati derivanti da tali spedizioni spaziali russe non venivano certo condivisi con i rivali.
Infatti lo stesso Van Allen già nel 1960 parlava di un possibile aggiramento delle fasce stesse e giustamente loro hanno preso per buone le sue parole, cercando di evitare la zona più radioattiva di esse, eccezion fatta per Apollo 14.Inoltre non hai spiegato perché abbiano mandato i primi astronauti verso la Luna senza aver studiato protezioni particolari né aver studiato prima le radiazioni e l'effetto che queste avrebbero potuto avere sull'organismo umano.
Numerose furono le sonde spaziali lanciate verso la Luna gli anni precedenti all'esplorazione del satellite. Il primo passo fu quello di mandare delle sonde in orbita, in seguito queste navicelle erano cariche di esseri umani, i quali si sono spinti ad orbitare attorno alla Luna. Quindi, prima di esplorare il nostro satellite di esperimenti ne erano stati effettuati a bizzeffe.
Adesso la domanda ve la faccio io, perché V Allen è ritenuto attendibile quando mette alla guardia le agenzie spaziali in merito al pericolo radiazioni e andate a prendere una dichiarazione, attendibile, del 1958, ma non vi curate di quelle più recenti postdatate rispetto all'esplorazione lunare, in cui non manifesta il minimo dubbio in merito all'attraversamento?
Opinioni sue, di quello che sostiene lui risponde lui.Come mai le risposte differiscono così tanto da debunker a debunker? Regà, mettetevi d'accordo.
Sulla domanda numero 2, le FvA sono una zona di radiazioni pericolose, mai messo in dubbio da parte mia, ma allo stesso tempo nessuno, nemmeno lo stesso Van Allen che le scoprì, ha mai dichiarato che esse fossero invalicabili.
Se studiate opportunamente, quindi, se viene scelta una rotta particolare che eviti le zone a più alto rischio radioattivo e se le navicelle vengono schermate, e complice la brevità del transito (sì, adesso attaccati alla frase "schermare anche per un passaggio rapido"), le dosi registrare risultano non compromettenti per la vita dell'essere umano.
Ti faccio notare che il primo satellite geostazionario è datato 1964, quindi vorrebbe dire che 5 anni prima di Apollo 11 erano in grado di realizzare un satellite geostazionario, ma 5 anni dopo non riuscivamo ad attraversare delle fasce radioattive per venti minuti o poco più.
Guarda che lo so benissimo cosa ha detto. Ho compreso alla perfezione. Probabilmente non hai letto il resto del mio commento, altrimenti avresti contestato nel merito la seconda porzione, invece non lo hai fatto.Purtroppo non hai letto bene la domanda e/o non hai ascoltato bene ciò che afferma Kelly Smith. Le sue parole sono state: "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare DELLE PERSONE in questa regione dello spazio"
Ripeto: se muore la microelettronica, sistemi molto complessi e diversissimi da quelli degli anni '60, muore anche l'essere umano, perché nessuno verrà a salvare una persona a centinaia di milioni di chilometri di distanza dalla Terra.
Quindi, per un eventuale futura missione su Marte (distanza 254 milioni di km, contro i 384 mila della Luna), prima di mandare delle persone a bordo, occorre verificare che i sistemi di bordo non subiscano dei danni significativi dati dal passaggio dalle zone radioattive. E ripeto: ogni missione fa storia a sé. Se la Volvo affermasse "dobbiamo effettuare il crash test sulle nostre automobili prima di permettere che possano entrarvi delle persone" significa che devono testare l'affidabilità dei veicoli prima di lanciarli sul mercato.
Al di là del fatto che la microelettronica di oggi è composta da sistemi estremamente complessi e diversi rispetto a quelli di 50 anni fa, va aggiunto che la missione si riferisce ad una futura esplorazione DI MARTE, non della Luna. E ripeto, ogni missione fa storia a sé, il resto è già stato commentato precedentemente.mentre oggi 50 anni dopo "devono risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio"
In realtà il video probabilmente non lo hai nemmeno visto, e non hai nemmeno visto la controrisposta di C&S a Mazzucco datata ottobre 2020, che si rifà al precedente video che tu millanti di aver visto, seguito e confutato con estrema attenzione.senza mai entrare nel merito di una sola domanda. Probabilmente se ne è dimenticato durante i suoi approfondimenti )
C&S ha svolto dei calcoli estremamente complessi dimostrando la veridicità delle radiazioni percepite da parte delle missioni Apollo, senza prendere alla cieca i dati rilasciati dalla Nasa. C'è chi prende per buono tutto ciò che gli viene detto, c'è chi si premura di calcolare i dati che vengono proposti, scegli con chi stare. È lampante che il video suo non lo hai nemmeno sfiorato, infatti sei andato a spulciare un fotogramma, del minuto 43.53 per cercare di smontare
Su oltre 48 minuti di video sei andato a pescare un fotogramma, senza nemmeno dimostrare che avesse torto, per smontare tutto il suo ragionamento di quasi 50 minuti!
Maledetti quei debunkers che si attaccano alle virgole!
In seguito parla di bagliori che gli astronauti percepirono prima di addormentarsi, ma evidentemente tu quel passaggio hai preferito evitarlo.Poi ci fa vedere un'immagine tratta dall'archivio Apollo e ci mostra quella che per lui è un danno prodotto dai raggi cosmici, le famose "strisciate":
E dimostralo se lo credi. Sono talmente svegli che hanno usato come fiducial marker una foto estremamente sgranata.HA SCAMBIATO UN FIDUCIARY MARKER PER UN DANNO PRODOTTO DAI RAGGI COSMICI!!!
Ma se anche avessi ragione, questo piccolo particolare invaliderebbe un ragionamento stracolmo di calcoli durato 50 minuti?
Se volessi fare il tuo ragionamento ti risponderei che si dice fiducial marker e non fiduciary marker, ma non mi abbasso a quel livello e preferisco rispondere nel merito.
finzi78
Hai ragione, meglio Mazzucco e Bill Kaysing.La divulgazione é altro, lo dissi già allora e lo confermo in pieno oggi.
charliemike
La mia frase si riferiva alle tue parole "senza effetti catastrofici". Io ti ho dimostrato che degli effetti a lungo termine potrebbero averli avuti, come ti ho dimostrato condividendo un articolo basato su uno studio scientifico. Uso il condizionale poiché ti ho concesso il beneficio del dubbio, ovvero che questi effetti collaterali fossero dovuti all'età avanzata contro la quale gli astronauti dovevano fare i conti.Gli astronauti non sono stati esposti h24?? Ne sei sicuro? Può darsi nell'orbita bassa, forse.
E va bene, a parità di tempo le radiazioni cosmiche sono di gran lunga superiori rispetto a quelle radiografiche, mai ho affermato il contrario."A parita di tempo" significa che devi considerare lo stesso intervallo di tempo per entrambi.
Se consideri una settimana per gli astronauti, devi considerare una settimana per la sala radiologica.
In una settimana gli astronauti sono stati esposti costantemente a tutte le radiazioni cosmiche.
In una settimana il tecnico radiologo si sarebbe esposto al massimo a una dozzina di lastre al giorno, con tempi massimi di pochi minuti cad. (La maggior parfte solo 1 secondo).
Non so quali radiografie di durata un secondo tu conosca, ma passiamo oltre.
Se però andassi avanti per 20 anni a bere l'acqua allungata con delle gocce di amuchina (sale radiografiche) potresti avere dei pesantissimi effetti a medio-lungo termine, specialmente per i tuoi poveri organi interni, ed ecco il motivo per il quale si usa il piombo.Se metti poche gocce di Amuchina in un litro d'acqua (= tante lastre spaziate nel tempo), la disinfetti e la puoi bere tranquillamente, un bicchiere ogni due/tre ore.
Se ne bevi un litro, tutta in un colpo solo (= esposizione degli astronauti) ti avveleni.
E ripeto, non sono perfettamente uguali, sono "simili" a quelli rilevati da Apollo 11.Anche se lo studio "non è stato effettivamente effettuato dalla Nasa", i dati provengono dalla NASA.
Inoltre C&S si è premurato di calcolare le dosi di radiazioni captate dagli strumenti a disposizione della NASA, senza fidarsi ciecamente dei dati raccolti dalle Missioni Apollo.
Quindi avranno fior di esperti censori che conoscono la verità, e che verificano le affermazioni ufficiali mantenendo in piedi la balla, ad esempio questa delle esposizioni alle radiazioni che dovranno essere pari a quelle registrate falsate per le missioni apollo, altrimenti salterebbe fuori l'ennesima anomalia.