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Le caratteristiche di luminosità della superficie lunare
Se i tempi non richiedono la parte migliore di te, inventa altri tempi. [Stefano Benni]
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- CharlieMike
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Io non sono così ferrato come te, per cui i miei ragionamenti sono piuttosto terra terra.
Noi, o meglio la macchina fotografica, vediamo la luce proveniente dal Sole riflessa dal suolo, che per forza di cose è una percentuale inferiore di quella diretta.
L'astronauta è in ombra, e questo vuol dire che è illuminato dalla luce riflessa dal suolo, che come ho detto è inferiore a quella diretta del Sole, e a sua volta ne riflette una percentuale verso l'obiettivo della macchina fotografica.
Provo a spiegare impropriamente il mio concetto con dei numeri (scusatemi se non sono realistici).
Se il Sole illumina per un valore di 100, essendo impossibile che il suolo riflette al 100%, questo restituisce una luminosità inferiore. P.es. 70% (valore a caso).
Quindi la macchina fotografica riceverà un valore di illuminazione di 70.
L'astronauta, che è in ombra, è illuminato solo dalla luce riflessa dal suolo, e quindi dal precedente valore stimato di 70.
Noi , o meglio la macchina fotografica, lo vediamo perché riflette la luce a sua volta, ma non essendo uno specchio perfetto (non esiste), riflette un valore percentuale inferiore. Supponiamo 90% per via del tessuto bianco.
Quindi alla macchina fotografica arriverà un valore di:
100x0.7x0.9=63
che, anche se vicino, sempre inferiore alla luce riflessa dal suolo.
Considerando che in natura non esiste lo specchio perfetto con riflessione al 100%, e comunque non sarebbe applicabile alla Luna, che permetterebbe alla luce di arrivare all'obiettivo senza attenuazione, la luce che arriva all'obiettivo riflessa dal suolo ha una sola attenuazione, mentre quella riflessa dell'astronauta ne ha ben due, di cui una è quella del suolo lunare.
In conclusione posso dire che, secondo me, di qualunque tipo di materiale siano fatti suolo lunare e tuta, è impossibile che entrambi abbiano una luminosità risultante identica (senza qualche aiutino).
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Se il suolo alle spalle di Armstrong riflette il 78%, alla macchina fotografica arriva:
100x0.78x0.9=70
uguale al suolo di fronte ad Armstrong.
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- Fabrizio70
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Il lato illuminato della Luna diventa positivamente carico nel momento in cui la radiazione solare colpisce gli elettroni della superficie, il che si traduce in una superficie negativamente carica nel suo lato oscuro.
L'elettrostatica si applica per addizione o sottrazione di elettroni , in ogni caso riguarda solo gli atomi superficiali , che si possa generare un campo che influenzi l'altra faccia della Luna mi sembra eccessivo.
Il campo elettrico crea quindi cariche e scariche continue, le quali, dovrebbero mantenere in sospensione elettrostatica le polveri e i detriti sollevati dai moduli durante la fase di atterraggio.
Una volta avvenuta una scarica elettrostatica i campi si equilibrano , l'unica ragione per cui delle polveri possono rimanere in sospensione a causa dell'elettrostatica è se hanno la stessa carica ma non penso sia sufficiente a respingere la forza di gravità in modo da lasciare sospensioni , se fosse così questo effetto lo avremmo per tutto il sistema solare.
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
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- Fabrizio70
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Se anziche' porre domande a chi non sa' tu ci offrissi le tue nozioni senza una specifica richiesta per cui questo non avviene, ne saremmo tutti piu' lieti
Per offrire una nozione attinente devo prima sapere in base a quale ragionamento è arrivato a quella conclusione, potrebbe pure essere giusto :pint:
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- Fabrizio70
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(scusami ma non sono capace a fare le citazioni
Le citazioni ( quote in inglese ) si creano usando il comando "quote" all'inizio e "/quote" alla fine della frase da evidenziare , per farti vedere i comandi ho dovuto sostituire le parentesi quadre con le virgolette , la sintassi è [inizio comando] - [/fine comando] , altri comandi normalmente usati sono "b" frase "/b" ( grassetto) e "i" frase "/i" (corsivo) , in questo forum si usano i comandi in minuscolo , in altri in maiuscolo.
La stessa frase usando le parentesi quadre:
Le citazioni ( quote in inglese ) si creano usando il comando
alla fine della frase da evidenziare , per farti vedere i comandi ho dovuto sostituire le parentesi quadre con le virgolette , la sintassi è [inizio comando] - [/fine comando] , altri comandi normalmente usati sono frase ( grassetto) e frase (corsivo) , in questo forum si usano i comandi in minuscolo , in altri in maiuscolo.all'inizio e
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Wilhelm Richard Wagner-1849
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- kamiokande
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È interessante notare come ci sia una strana anomalia nei dati, che corre lungo tutta l'immagine, proprio vicino alla posizione del LEM
Ho provato ad allargare l'area di interesse ma è l'unico punto dove sembra manifestarsi. Ovviamente questo non prova nulla, ma lo trovo comunque un fatto strano.
Appena trovo del tempo libero cerco di chiudere il tutto. Abbiate pazienza.
***
Riguardo ai campi elettrostatici sulla Luna ci sono dati sperimentali moto recenti (2016) che mostrano come non ci sia alcuna levitazione elettrostatica della polvere lunare, smentendo così anche un esperimento eseguito sulla superficie lunare durante l'Apollo 17, oltre che il famoso avvistamento del fenomeno dell'Horizon Glow fatta da Cernan in orbita dal modulo di comando. C'è poi un modello NASA, sempre molto recente, che mostra come sulla superficie illuminata dal Sole non ci può essere accumulo di carica elettrostatica, cosa che rende difficile da comprendere anche l'adesione elettrostatica della regolite alle superfici. Stesso discorso come sopra, appena ho tempo posto tutti i dati.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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Parli della stessa ricerca riportata su questo articolo? Se è un'altra, potresti linkarmela così mi studio anche quella? Te ne sarei molto grato.
Non c'è aria né scorrimento di fluidi, eppure la regolite si muove sulla Luna e le particelle di polvere si spostano tra gli anelli di Saturno. Come mai? Uno studio del Solar System Exploration Research Virtual Institute (SSERVI) della NASA cerca di rispondere alla domanda, visto che comprendere il movimento dei corpi in assenza di aria è importante sotto tanti punti di vista, riguardanti anche i viaggi su Marte.
Lo studio verte sulle osservazioni delle missioni Apollo ma anche su quelle molto più recenti di Rosetta e risponde a molte questioni aperte in tema di polvere elettrostatica trasportata su corpi privi di masse in movimento.
Il fenomeno si presenta come flussi ad elevata altitudine sulla superficie lunare, nei dati delle Apollo, ma anche come intermittenze che appaiono sotto forma di raggi radiali, osservate anche dalla Voyager sugli anelli di Saturno, e come depositi di particelle. Si tratta di esempi di polvere trasportata lungo ampie regioni senza la presenza di vento o liquidi, esempi che hanno sempre fatto pensare a processi elettrostatici ma finora non esistevano studi a supporto.
Alla University of Colorado sono state invece osservate particelle micrometriche saltare per diversi centimetri sotto la radiazione ultravioletta o dopo una esposizione al plasma. Sulla Luna, queste particelle potrebbero essere fatte "saltare" per più di dieci centimetri sulla superficie, il che spiegherebbe benissimo il fenomeno di "horizon glow" osservato nelle immagini delle Surveyor 5, 6 e 7
L'emissione e il riassorbimento di elettroni nei pressi delle particelle di polvere possono generare cariche elettriche inaspettatamente forti e forze repulsive, il che può provocare il fenomeno di spostamento osservato. Non solo singole particelle di polvere, ma anche aggregati più grandi. Il tutto dovrebbe avvenire sull'intera superficie lunare e ovunque, in presenza di corpi privi di atmosfera.
Fonte: phys.org/news/2016-12-lunar-surfaceelect...urfaces-airless.html
Dust 'floats' above lunar surface—electrostatic dust transport reshapes surfaces of airless planetary bodies - December 15, 2016 by Teague Soderman
Read more at: phys.org/news/2016-12-lunar-surfaceelect...ces-airless.html#jCp
As millions on Earth enjoy a spectacular view of a supermoon on Dec. 14, a NASA-funded research team is reviewing the results of recent laboratory experiments that explain why dust "levitates" on the moon.
The research by a member of NASA's Solar System Exploration Research Virtual Institute (SSERVI), hosted by NASA's Ames Research Center in Silicon Valley, California, explains how dust may be transporting across vast regions above the lunar surface and rings of Saturn, without winds or flowing water.
Learning about these fundamental processes is helping scientists understand how dust and static electricity behave on airless bodies, and how they affect surface mechanical and electrical systems. This and other SSERVI research is helping NASA address key strategic knowledge gaps for airless bodies such as asteroids or the moons of Mars, Phobos and Deimos, which are likely stepping stones along our journey to Mars.
The study builds on observations from the Apollo era to the recent Rosetta comet mission, and brings to closure a long-standing question about electrostatic dust transport seen on the moon and other airless planetary bodies. The research was conducted at the Institute for Modeling Plasma, Atmospheres and Cosmic Dust at the University of Colorado Boulder, and was published recently in the journal of Geophysical Research Letters.
The phenomenon shows up as high-altitude ray-pattern streamers above the lunar surface reported by Apollo astronauts, as well as intermittently appearing radial spokes first seen by the Voyager spacecraft over the rings of Saturn, and the fine dust deposits, or "dust ponds" in craters on Eros. These are all the examples of dust transporting across vast regions without winds or flowing water. Scientists believed electrostatic dust processes could explain these space observations, but until now there were no studies to support these explanations.
Mihaly Horanyi at the University of Colorado in Boulder and his team recorded micron-sized dust particles jumping several centimeters high under ultraviolet (UV) radiation or exposure to plasmas. On Earth's moon, these dust particles would have been lofted more than 4 inches (10 centimeters) above the lunar surface, leading researchers to conclude that the moon's "horizon glow"—seen in images taken by Surveyor 5, 6, and 7 five decades ago—may have been caused in part by sunlight scattering in a cloud of electrostatically lofted dust particles.
"This new 'patched charge model' resolved a fundamental mechanism of dust charging and transport, which has been puzzling scientists for decades," said Xu Wang, the paper's first author.
One of the key science findings is that the emission and re-absorption of photo/secondary electrons at the walls of micro-cavities formed between neighboring dust particles can generate unexpectedly large electrical charges and intense particle-particle repulsive forces. This can cause dust particles to move and lift off the surface, or "levitate." And not just single-sized dust particles—large aggregates can be lofted as well.
"We expect dust particles to mobilize and transport electrostatically over the entire lunar surface, as well as the surface of any other airless planetary body," Wang said. "If so, electrostatic dust activity may be also responsible for the degradation of retroreflectors on the lunar surface."
The laboratory observations also showed dusty surfaces becoming smooth as a consequence of dust mobilization. These electrostatic dust processes could help to explain the formation of the "dust ponds" on asteroid Eros and comet 67P, and the unexpectedly smooth surface on Saturn's icy satellite Atlas.
Explore further: Static electricity may transport dust across airless planetary bodies
More information: For more information about SSERVI and select member teams, visit sservi.nasa.gov X. Wang et al. Dust charging and transport on airless planetary bodies, Geophysical Research Letters (2016). DOI: 10.1002/2016GL069491 , onlinelibrary.wiley.com/doi/10 … 02/2016GL069491/full
Journal reference: Geophysical Research Letters search and more info website
Provided by: NASA search and more info website
Read more at: phys.org/news/2016-12-lunar-surfaceelect...ces-airless.html#jCp
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Qui dicono che il fenomeno avviene solo sulla linea del terminatore.
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Wilhelm Richard Wagner-1849
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Aspetto con ansia. Tu sai quanto sia importante per me poter escludere i fenomeni elettrostatici.C'è poi un modello NASA, sempre molto recente, che mostra come sulla superficie illuminata dal Sole non ci può essere accumulo di carica elettrostatica, cosa che rende difficile da comprendere anche l'adesione elettrostatica della regolite alle superfici. Stesso discorso come sopra, appena ho tempo posto tutti i dati.
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Allora aspetto te perché tutto quel che trovo sono pubblicazioni scientifiche e mi chiedono dai 20 ai 40 dollari per i pdf :V
ps
comunque da quel che ho finora letto il sole attenua certi fenomeni ma non li annulla.
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però di materiale ne ho accumulato abbastanza. Solo di quest'anno, sull'argomento, ho raccolto 15 pdf risalenti a gennaio 2017 di un workshop patrocinato dalla NASA. Se vuoi te li giro (ma è circa 257mb di materiale).
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Mi auguro di leggere quando torno solo i post sul render di kamiokande, oltre ad eventuali approfondimenti a quanto attualmente in esame (colori, polvere, etc)
E' un thread incredibilmente "pulito" dalle sterili dispute fra utenti che hanno reso pesanti altre discussioni interessanti, vorrei ritrovare lo stesso clima tranquillo
Un abbraccio a chiunque ci legge
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Per quanto riguardo l'adesione della polvere abbiamo a disposizione due dati:
1) gli esperimenti condotti dalla NASA con cui hanno dimostrato che l'adesione sia esclusivamente dovuta ad effetti elettrostatici, altri effetti sono di ordini di grandezza più piccoli
Si veda per esempio le conclusioni del documento "Adhesion in a Vacuum Environment and its Implications for Dust Mitigation Techniques on Airless Bodies"
È da notare che questi esperimenti sono stati fatti sotto vuoto spinto ma in assenza di flussi di plasma come invece accade sulla luna. Dei flussi di plasma sono stati usati prima di iniziare l'esperimento per preparare il simulante della regolite ed i materiali da testare ( "atomically clean materials" si riferisce a questo trattamento), ma non durante.In a UHV (Ultra High Vacuum) environment, triboelectric charging has been seen in this study to be the single greatest contributor to adhesion, particularly for atomically clean materials with large triboelectric affinities.
Per effetto triboelettrico si intende quello che sperimentiamo quando prendiamo la scossa toccando oggetti metallici, che è dovuto appunto all'accumulo di cariche elettrostatiche che sviluppano dallo sfregamento di materiali differenti( Wikipedia ).
mi scuso per l'orrenda rappresentazione, ma non ho trovato di meglio
2) un modello sviluppato dalla NASA esclude la possibilità di accumulare cariche elettrostatiche sulla superficie lunare illuminata dal Sole. Il potenziale elettrostatico accumulato da un astronauta è di circa -14V, e si dissipa nel giro di qualche decimo di secondo per via del vento solare che arriva direttamente sulla luna.
Il modello ed i risultati sono descritti nell'articolo "Discharging of Roving Objects in the Lunar Polar Regions "JOURNAL OF SPACECRAFT AND ROCKETS" del 2011 (di cui esiste un analogo documento NASA Discharging of Roving Objects in the Lunar Polar Regions )
Quindi in presenza del vento solare qualunque accumulo di carica elettrostatica si dissipa quasi istantaneamente. Se non si possono accumulare cariche è dunque evidente che la polvere non può aderire, ma anche se volessimo considerare che la tuta faccia eccezione, non c'è motivo per cui le attrezzature lasciate ferme sul suolo possano attrarre la polvere.Astronauts/Objects in the Lunar Polar Electrical Environment
As an astronaut steps along the lunar surface, charge will accumulate due to the differing contact potentials between the astronaut's suit and the surface. In essence, the astronaut becomes tribocharged. However, this tribocharge can be dissipated to either the surface or the surrounding plasma. Figure 1 represents the astronaut charging as an equivalent circuit. [...] In essence, the astronauts (and all human systems) are electrically grounded to the plasma in the polar regions.
I risultati sopra riportati sono riassunti nella presentazione The Electrostatic Environments of the Moon and Mars: Implications for Human Missions di Carlos Calle , che dirige l 'Electrostatics and Surface Physics Laboratory della NASA, a pag. 8 si legge
- Repeated wheel regolith contact and separation would generate triboelectric charging on both surfaces
- In the photoelectron dominated daylight plasma region the charge dissipates almost instantly in all cases.
Inoltre la presentazione di Calle è estremamente interessante perché si trovano queste affermazioni a pagina 6:
- Lunar Horizon Glow experiment on the 1994 Clementine mission was not carried out due to conflicts with other experiments
- Clementine's tracker camera detected a faint glow above the brighter glow of zodiacal dust particles. Interpretation of these images is complicated and has never been completed satisfactorily [Hahn et al ].
- NASA's Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE), launched in 2014 to study the moon from orbit until it was crashed on the lunar surface discovered that the moon is surrounded by a permanent dust cloud lofted from the surface by the impacts of interplanetary dust particles at 34 km/s, vaporizing part of the soil and releasing heat (ovviamnete ho anche i dati riguardo a questa affermazione).
- A single interplanetary dust particle can kick up thousands of surface dust particles. Total estimated mass of the lunar dust cloud is 120 kg.
- However LADEE did not find evidence for the horizon glow.
- Submicron particle densities were measured at less than 100 particles/m³, too low to produce a horizon glow
- Issue of the electrostatic lofting of submicron dust particles generating a horizon glow on the moon remains unresolved
- Le foto della sonda Clementine sono Zodiacal Lights dovute a polvere cosmica tra il Sole e la Luna e non all'atmosfera lunare
- La nuvola di polvere che avvolge la luna è dovuta ad impatti di micro-meteoriti che polverizzano il suolo e ne sollevano le particelle, e non da effetti elettrostatici
- La densità di particelle è troppo bassa per consentire il fenomeno dell'Horizon Glow, che infatti non è stato osservato.
During preliminary attempts to analyze the data it became evident that the events registered by the sensors could not be attributed to cosmic dust but could only be identified with the lunar surface and the local sun angle. The nature of these data coupled with post-flight studies of instrument characteristics , have led to a conclusion that the LEAM experiment is responding primarily to a flux of highly charged, slowly moving lunar surface fine
cosa che è in netto contrasto con quanto invece mostrato da LADEE.
A mio avviso i writer delle missioni Apollo si sono lasciati influenzare dalle foto delle missioni Surveyor, e dalla iniziale spiegazione che tale effetto fosse dovuto ad una nuvola di polvere dovuta a fenomeni elettrostatici, e quindi non hanno potuto che "confermare" queste ipotesi con l'esperimento LEAM dell'Apollo 17, e lo spettacolare avvistamentoavvistamento dell'Horizon Glow fatto da Cernan mentre era in orbita nel modulo di comando.
Per completezza mostro i grafici dello studio "Discharging of Roving Objects in the Lunar Polar Regions":
Dove ho colorato le curve interessanti, rappresentanti un astronauta che cammina sulla superficie illuminata, si vede che il potenziale rimane limitato (-14V) e va a zero in meno di un secondo.
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Secondo la tua teoria, che cos'era l'horizon glow visto dalle sonde Surveyor?A mio avviso i writer delle missioni Apollo si sono lasciati influenzare dalle foto delle missioni Surveyor, e dalla iniziale spiegazione che tale effetto fosse dovuto ad una nuvola di polvere dovuta a fenomeni elettrostatici, e quindi non hanno potuto che "confermare" queste ipotesi con l'esperimento LEAM dell'Apollo 17, e lo spettacolare avvistamentoavvistamento dell'Horizon Glow fatto da Cernan mentre era in orbita nel modulo di comando.
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Posso solo dirti quello che non è, ovvero la polvere lunare mossa da cariche elettrostatiche. In 7 mesi di missione LADEE, espressamente progettata per lo studio dell'atmosfera lunare, dell' horizon glow non c'è stata alcuna evidenza. Esistono dei fenomeni che si manifestano sulla superficie della luna non ancora indentificati, i transient lunar phenomena , dovuti ad attività geologica nel sottosuolo lunare, quindi è possibile che siano stati alcuni di questi fenomeni.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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Ci sono ancora alcuni dettagli da aggiustare ma il più è fatto, il prima possibile creerò un progetto su git-hub su cui caricherò il modello.
Il rendering è stato effettuato con la versione 0.51-layered di mitsuba, al momento disponibile solo sotto forma di codice sorgente da compilare. Il materiale del suolo è ricavato dal modello fenomenologico sviluppato da Bruce Hapke nel 1966 nell'articolo "An Improved Theoretical Lunar Photometric Function" . Un modello realmente fisico del suolo lunare non è ancora disponibile e non lo sarà ancora per molto tempo, quindi tanto meglio non si può fare. Comunque il modello di Hapke è in grado di riprodurre il fenomeno dell'heiligenschein e ben si adatta al comportamento dei campioni di suolo lunare disponibili. Riguardo al modello di Shevchenko, non sono ancora sicuro al 100% di averne ricavato una bidirection scattering density fuction corretta, quindi per il momento lo lascio da parte. Il modello del suolo è ricavato dai dati altimetrici ottenuti dal Lunar Reconnaissance Orbiter con cui ho ricostruito la scena grazie a questo diagramma dell'Apollo 11 landing site pubblicato dalla NASA
Il resto dei materiali sono tutti fisicamente consistenti, in gran parte ricavati dalla libreria MERL . Nel modello è presente anche Armstrong ovviamente dietro alla fotocamera. Questo è il risultato
Ho aumentato l'esposizione ad un valore di 5.6 cercando di equalizzare la luminosità del suolo a quella della foto. Un valore di 5.6 significa che rispetto al valore di partenza il parametro f-stop è stato ridotto di 5.6, ma essendo un parametro relativo nulla ci dice rispetto al settaggio reale della Hasselblad. Per ricavarne informazioni utili al dibattito occorrerebbe analizzare la quantità di luce presente nella scena usando delle apposite sonde virtuali disponibili in mitsuba.
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Ottimo lavoro.
Qualche informazione utile al dibattito si può già ricavare.
Misuriamo la luminosità della tuta (punto A) e confrontiamola col suolo. Quest'ultimo non è omogeneo, quindi misuriamolo in tre punti, a luminosità bassa (, media (C) e alta (D):
Estraiamo dall'immagine il colore dei quattro punti, espresso nelle componenti RGB (rosso, verde e blu; scala 0-255), e da questi calcoliamo la luminanza relativa Y, che è proporzionale alla quantità di luce che raggiunge l'obiettivo (in questo caso virtuale) e con un solo valore ci permette un confronto più immediato:
A: RGB = (112, 96, 88) Y = 0.125
B: RGB = (113, 95, 85) Y = 0.124
C: RGB = (165, 139, 126) Y = 0.280
RGB = (187, 158, 143) Y = 0.370
Facciamo lo stesso con la scansione originale non elaborata:
A: RGB = (144, 144, 142) Y = 0.278
B: RGB = (126, 127, 130) Y = 0.212
C: RGB = (153, 155, 157) Y = 0.326
RGB = (175, 178, 180) Y = 0.443
Conclusione: nella foto lo zaino è più luminoso del punto B, a metà strada fra B e C, mentre nel rendering ha la stessa luminosità di B.
Possono esserci almeno due motivi: 1) la vignettatura scurisce leggermente le aree vicine ai bordi, portando a sottostimare B, C e D nella foto; 2) un errore nel modello di riflettanza potrebbe incrementare la luminosità del suolo di fronte, portando a sovrastimare B, C e D nel rendering.
Al di là di queste differenze, nel rendering Aldrin appare correttamente esposto senza la necessità di pannelli riflettenti e flash, e questo conferma ciò che era già emerso dal mio rendering (e anche da quello Nvidia, se vogliamo).
Ora servirebbe la prova del nove, un rendering delle seguenti foto:
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- kamiokande
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ovviamente io non concordo con le tue conclusioni, ma ora non ho il tempo di argomentare.
Lascio invece il confronto tra l'immagine originale e quella con un pannello bianco di 7mx3m come nel rendering di charliemike.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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Ho rieseguito le misure, stavolta non su singoli punti, ma calcolando la luminanza media dell'intero suolo visibile.
Nella foto, il suolo ha una media di 0.252, lo zaino lo supera arrivando a 0.278 (110%).
Nel tuo rendering, il suolo ha una media di 0.226, ma lo zaino si ferma a 0.125 (55%).
Dire che la differenza è significativa è un eufemismo.
Aspetto la pubblicazione del modello per capire dove hai sbagliato :hammer:
Comunque il pannello, se proprio vuoi metterlo, non metterlo sulla luna. :wink:
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Human ha scritto: @ kamiokande
Ho rieseguito le misure, stavolta non su singoli punti, ma calcolando la luminanza media dell'intero suolo visibile.
Nella foto, il suolo ha una media di 0.252, lo zaino lo supera arrivando a 0.278 (110%).
Nel tuo rendering, il suolo ha una media di 0.226, ma lo zaino si ferma a 0.125 (55%).
Dire che la differenza è significativa è un eufemismo.
Aspetto la pubblicazione del modello per capire dove hai sbagliato
Quindi SE la simulazione è corretta, ciò significa che la foto "sulla Luna" è stata fatta con una quantità di luce che arriva allo zaino che non sarebbe dovuta esserci.
Dico bene?
Non ti preoccupare che il pannello era molto al di sotto delle fasce di Van Allen...Comunque il pannello, se proprio vuoi metterlo, non metterlo sulla luna. :wink:
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