Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 7 Mesi fa #918 da FrancescaR
:sun: Ciao Invisibile.

Ho trovato questa versione critica di Attilio Andreini, edita da Einaudi:
"Laozi - Genesi del «Daodejing»".
È un altro libro che mi incuriosisce e mi invoglia all'acquisto, e si va ad aggiungere
alla mia già nutrita lista. Nuove letture, nuovi approfondimenti; libri che entrano
per rimanere e libri inutili che vanno a morire nella raccolta differenziata, com'è
giusto che sia (qui in Veneto si ricicla anche un coriandolo).

Devo riconoscerti il merito di avermi fatto avvicinare a questa meravigliosa realtà
(cosa per me impensabile tempo addietro), solleticando il mio interesse che ora
sta diventando via via sempre più serio. E tutto avviene con naturalezza; splendido.
Grazie dunque per il tuo parere, che come sempre considero prezioso.
Penso che la scelta migliore sia quella di mettere a confronto le varie versioni.

Gradirei conoscere la tua opinione anche riguardo alla storicità di Lao Tzu, ma ora
non vorrei che mi paragonassi alla gramigna :-D
Magari prossimamente, se vorrai.

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8 Anni 7 Mesi fa #929 da invisibile

FrancescaR ha scritto: :sun: Ciao Invisibile.

Ho trovato questa versione critica di Attilio Andreini, edita da Einaudi:
"Laozi - Genesi del «Daodejing»".
È un altro libro che mi incuriosisce e mi invoglia all'acquisto, e si va ad aggiungere
alla mia già nutrita lista.


Ti di lo stesso consiglio che ho dato a TheNecrons.

Leggi i libri "originali" senza cercare di capire. Lascia piuttosto "che entrino in te" senza cercare di "afferrare".

Questi testi sono molto profondi e pieni di significati che la mente razionale non può "tradurre" nel modo giusto, anche dopo studi "accaniti" di anni.

Sono "messaggi dello Spirito" e per cui meno usi la razionalità nel leggerli, meglio è.

Il modo migliore è di leggerli più volte a distanza di tempo, perché essendo descrizioni della realtà (in senso omnicomprensivo), molte cose hanno bisogno di tempo per trovare la "strada interiore" affinché si rivelino nella loro pienezza, anche alla mente razionale e questo è anche perché siamo tutti diversi.

E' difficle spiegare a parole questo processo interiore e forse impossibile, Prova se ti va e poi tra un po' ne riparliamo.
Per TheNec pare che stia funzionando.
Per me ha funzionato e funziona.

Dopo tanti anni ancora emergono significati che proprio non avevo "visto"...

Quindi consiglio lo stesso tipo di approccio che è quello che si deve avere verso le pratiche spirituali, ovvero il non sapere, non presumere, non giudicare, mettere da parte la mente insomma.

"Leggere con il Cuore" di modo che la magia si possa compiere.

Dopo (ad un certo punto-quando ti va), ovviamente, si può leggere e studiare tutto quello a cui ci si è interessati, compresi studi comparati, ma a mio avviso più il primo approccio è "ingenuo, innocente", come i bambini ;) meglio è.

Gradirei conoscere la tua opinione anche riguardo alla storicità di Lao Tzu...


Impossibile avere una certezza a riguardo.

Io credo che sia esistito e che più o meno abbia fatto e detto quelle cose.
Ma anche i cinesi hanno una passione per "abellire" la realtà e per le leggende ;-) e quindi dobbiamo rimanere con quello che è arrivato a noi, che a mio avviso è immenso.

E poi secondo me non ha nessuna importanza chi ha detto o fatto cosa, l'importante è se è verità e cosa possiamo imparare.

Uno dei temi ricorrenti negli scritti taoisti è proprio quello che "Il Santo non lascia traccia di sé".

Infatti la leggenda vuole che, dopo aver scritto il Tao Te Ching,Lao Tzu scomparve per sempre... ma altri dicono che...

...ma ora
non vorrei che mi paragonassi alla gramigna :-D


:-D

Ma dai... tu appari come un fiorellino di campo di quelli che spuntano solo ogni tanto...

Ciao.
I seguenti utenti hanno detto grazie : FrancescaR

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8 Anni 7 Mesi fa #969 da TheNecrons
Mi scuso per l'inattività di questi giorni, ho avuto qualche casino e il poco tempo che sono stato su Luogocomune l'ho impiegato per leggere i due topic sui miti e sul Tempo.
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@Invisibile: spero che la cosa sia "parlabile", vorrei tentare di approfondire la questione del "collegamento" tra le parti dell'Essere. Cosa ne pensi, per esempio, del "dolore riferito" (l'influenzamenoto di alcuni parti del Corpo influenza anche parti "sane", che rappresentano quindi solo un sintomo del problema e non l'origine)? Un esempio, sono i dolori cronici alla muscolatura del collo e della schiena, causati (secondo le ultime ricerche, COMUNQUE discutibili) da eccessivo stress e bisogno di "scaricare" e non da problemi propri dei muscoli di quella zona come si pensa di solito. Questo è un esempio grossolano per rendere l'idea.

Da quando ho iniziato questo percorso, ho iniziato ad avere più percezione del mio Corpo, del calore e di altro ancora che ora non saprei descrivere bene. E quindi mi son subito saltate all'occhio influenzamenti a cui spesso non ho dato importanza.
Io non credo di avere dolori cronici, ma uno dei problemi che spesso mi si presenta è la fredezza di alcuni parti del Corpo, circondati da parte calde. È "strano" (è "Realtà") che tutte le mie dite siano belle calde tranne l'anulare o il mignolo ecc, che sembrano "tagliati" in modo netto e preciso dal calore che raggiunge il resto del Corpo. É strano che tutto il piede sia quasi bollente tranne la base dell'alluce.
Un po' di Meditazione aiuta la cosa, ma non la uso per quello.

Questi influenzamenti sembrano essere correlati alle esperienze appena passate. Dopo una partita di calcio (piuttosto intensa), sono tutto caldo tranne l'indice, a volte tranne il mignolo. Inoltre anche la rabbia, la paura influenzano la cosa.

Io sto piano piano osservando la cosa, ma se vuoi puoi aiutarmi.
Grazie in anticipo.

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8 Anni 7 Mesi fa #988 da invisibile

TheNecrons ha scritto: Mi scuso per l'inattività di questi giorni


Non c'è l'obbligo di frequenza coma a scuola qui :-)

..automatismo? ;-)

vorrei tentare di approfondire la questione del "collegamento" tra le parti dell'Essere. Cosa ne pensi, per esempio, del "dolore riferito" (l'influenzamenoto di alcuni parti del Corpo influenza anche parti "sane", che rappresentano quindi solo un sintomo del problema e non l'origine)? Un esempio, sono i dolori cronici alla muscolatura del collo e della schiena, causati (secondo le ultime ricerche, COMUNQUE discutibili) da eccessivo stress e bisogno di "scaricare" e non da problemi propri dei muscoli di quella zona come si pensa di solito. Questo è un esempio grossolano per rendere l'idea.


Questa è una cosa che dimostra che tutto è collegato "all'interno" di un essere.

Se vivi in modo disequilibrato, nel tuo esempio con eccessivo stress, e quindi la causa del problema è un comportamento squilibrato (eccesso di qualcosa), il corpo ne viene danneggiato perché corpo mente e Spirito sono una unica entità e tutto è collegato.

Se un certo disequilibrio, nell'esempio stress che causa dolori ai muscoli del collo e della schiena, viene protratto nel tempo, questi diventa cronico.

Quello che succede a livello "invisibile", ovvero al Chi, è che anche la sua "forma" (in divenire ovviamente) si modifica e questo succede perché "noi" abbiamo un grande potere su noi stessi.

Con il protrarsi del disequilibrio noi stiamo "dicendo" al Chi che è così che deve essere, che è quella la forma che desideriamo avere e lui obbedisce perché il Chi (così come il corpo e la mente) è li per "servire" noi. Se in noi comanda l'ego e/o se questo atto di volontà è inconsapevole, per il Chi non cambia nulla perché risponde solo ai fatti.

Fatto: ci mettiamo ripetutamente (costantemente) in una certa "configurazione" di disequilibrio, mentale, energetica e quindi fisica.

Risposta: "ok capo" e il diesequilibrio diventa cronico.

Da quando ho iniziato questo percorso, ho iniziato ad avere più percezione del mio Corpo, del calore e di altro ancora che ora non saprei descrivere bene. E quindi mi son subito saltate all'occhio influenzamenti a cui spesso non ho dato importanza.


Questo è naturale perché le pratiche spirituali risvegliano la sensitività che è una facoltà spirituale assolutamente normale per qualunque essere e l'uomo è proprio l'essere in cui può svilupparsi nel modo più completo e preciso.

Non siamo "giardinieri del mondo" che usano la zappa e la vanga per curare la terra, ma lo Spirito e la sensitività per curare l'Armonia.

Io non credo di avere dolori cronici, ma uno dei problemi che spesso mi si presenta è la fredezza di alcuni parti del Corpo, circondati da parte calde. È "strano" (è "Realtà") che tutte le mie dite siano belle calde tranne l'anulare o il mignolo ecc, che sembrano "tagliati" in modo netto e preciso dal calore che raggiunge il resto del Corpo. É strano che tutto il piede sia quasi bollente tranne la base dell'alluce.


Questi sono "blocchi" del Chi.

Freddo = Ying = staticità e quindi dove senti freddo il Chi non circola come dovrebbe ovvero è presente una situazione di mancanza di Yang (movimento = calore) o eccesso di Yin.

Un po' di Meditazione aiuta la cosa, ma non la uso per quello.


Questo accade perché le pratiche spirituali riequilibrano l'essere e quindi riequilibrano anche il Chi e il suo circolare e divenire nel corpo.

Io in gioventù soffrivo molto il freddo, avevo sempre le mani ed i piedi freddi (mancanza di Yang), grazie al Tai Chi questi problemi sono totalmente scomparsi.
Mi ricordo molto bene il periodo della "trasformazione", in cui con stupore mi trovavo all'aperto e al freddo e con le mani molto calde, una esperienza per me del tutto nuova per quanto potessi ricordare.
Ormai non ci faccio più caso ma anzi, ci faccio caso se alle volte mi si raffreddano le mani, un "campanello di allarme per me".

Questi influenzamenti sembrano essere correlati alle esperienze appena passate. Dopo una partita di calcio (piuttosto intensa), sono tutto caldo tranne l'indice, a volte tranne il mignolo. Inoltre anche la rabbia, la paura influenzano la cosa.


Ogni singola cosa influenza altro, perché tutto è collegato, tutto è Uno.

Sembra che l'usare la forza (partita di calcio) faccia risaltare questo tuo disequilibrio, questi blocchi che hai e dico "risaltare" perché è possibile che tu li abbia sempre ma senza esserne consapevole.

Facciamo una prova, se ti va. Prova a sentire anche in altri momenti se questi "freddi" sono presenti nei punti che hai indicato, ma se è così sarà più difficile sentirli perché non c'è il "contrasto" con le parti che hai riscaldato con l'attività fisica e quindi la differenza sarà molto più sottile.
Ma se c'è significa che si è instaurato un disequilibrio energetico ed in quel casi il mio consiglio è di cercare una soluzione (ne parliamo dopo eventualmente).

Certo che anche la rabbia e la paura influenzano lo stato del Chi.
Non sono anch'esse modificazioni forti dello stato dell'essere? E siccome tutto è collegato anche gli stati psichici (mentali-emotivi) influenzano tutto il resto.

Nella medicina tradizionale cinese ad ogni organo è collegato un stato emotivo che se diventa abituale crea problemi anche fisici.

Se non sei contento della tua vita, il cuore soffre. Un Cuore sano ha bisogno di contentezza ma troppa gioia diventa anch'esso un eccesso e quindi si danneggia il cuore, perché la salute è equilibrio ( che caso eh... la nostra "civiltà" così "progredita" piena di gente con problemi al cuore...).

L'eccesso di rabbia danneggia il fegato.

La paura e l'eccesso di "grinta" nel fare le cose, danneggiano i reni.

Solo qualche esempio di carattere generale per dare l'idea di quanto siamo complessi e delicatissimi e di come tutto è collegato.

Vuoi aiutare un amico che ha problemi di cuore?
Obbligalo ad essere contento della sua vita :-) (io ci sto provando con un mio amico che ha proprio questo problema, ma lui non vuole abbandonare ciò che lo rende scontento e per cui sono in un impasse...).

Questo apre il discorso sull'aspetto curativo delle pratiche spirituali, a cui stavo pensando da tempo ma non mi ero deciso come affrontarlo, perché molto vasto e per certi aspetti delicato e complesso.

Ecco, mi hai dato il LA :-) ed in seguito vorrei scrivere alcune cose su questo aspetto, ma le domande, da chiunque ovviamente, sono le benvenute (così mi aiutate ad impostare il discorso).

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8 Anni 7 Mesi fa #989 da polaris
invisibile

Se non sei contento della tua vita, il cuore soffre.

Interessante, ormai il legame psiche/corpo, psiche/materia è chiaro a chiunque non abbia le fette di salame sugli occhi. Un problema però rimane: come si fa ad essere contenti della propria vita?

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #997 da invisibile

polaris ha scritto: invisibile

Se non sei contento della tua vita, il cuore soffre.

Interessante, ormai il legame psiche/corpo, psiche/materia è chiaro a chiunque non abbia le fette di salame sugli occhi.


Considera che queste conoscenze sono plurimillenarie, infatti le antiche scienze mediche, come quella cinese ed indiana, non si sa nemmeno quanti millenni hanno.

Un problema però rimane: come si fa ad essere contenti della propria vita?


Facendo cose che ci rendono contenti.

A te cosa è che ti rende contento?

Non pazzo di gioia... contento.

A me una delle cose che mi rendono contento è fare bene le cose.

Ne ho tate di cose che mi rendono contento, ma cito questa perché secondo me è fondamentale per tutti e perché ha un legame con l'effetto che le pratiche spirituali hanno sulle persone.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 7 Mesi fa #1008 da FrancescaR
Facendo cose che ci rendono contenti.

A me una delle cose che mi rendono contento è fare bene le cose.


Sono d'accordo. E le *cose* che ci possono appagare, quasi mai coincidono con attività o imprese
strabilianti. Tutt'altro; se non abbiamo perduto la capacità di guardare la realtà con occhi incantati,
gli stessi che avevamo da bambini, riusciamo a cogliere la meraviglia di cui sono permeate le cose
semplici, anche ordinarie, troppo spesso svilite e considerate come banalità.
Invisibile, tu ritieni sia possibile riuscire a riconciliarsi con questa abilità/dote spontanea, abbandonata
lungo il cammino, e quindi recuperare la capacità di apprezzare e dare valore alla semplicità, a ciò
che è *normale*? Si può "imparare" a vedere la bellezza?

Per essere contenti, un buon inizio può essere l'allontanamento degli individui negativi e malevoli,
altrimenti detti psicopatici, dalla propria vita, i quali sono a piede libero anziché essere confinati nelle
colonie penali :-D. Soggetti pericolosi che hanno il potere di far ammalare le persone più vulnerabili
e sensibili; ti potrei portare a riguardo alcuni esempi addirittura drammatici.
Non sempre, è ovvio, si ha la possibilità di mantenere a distanza tali brutture "umane"; pensiamo ad
esempio ai luoghi di lavoro, dove la convivenza è forzata.
Ecco dunque la mia ennesima domanda, Invisibile:
esiste, a beneficio delle persone più indifese, un modo per creare una schermatura verso la pervasività
delle emozioni negative e vampirizzanti che quei soggetti provocano, così da preservare l'integrità
psicofisica, o per lo meno limitare i danni? Grazie se vorrai rispondere. :-)

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8 Anni 7 Mesi fa #1010 da TheNecrons
@Invisibile:

Facciamo una prova, se ti va. Prova a sentire anche in altri momenti se questi "freddi" sono presenti nei punti che hai indicato, ma se è così sarà più difficile sentirli perché non c'è il "contrasto" con le parti che hai riscaldato con l'attività fisica e quindi la differenza sarà molto più sottile.
Ma se c'è significa che si è instaurato un disequilibrio energetico ed in quel casi il mio consiglio è di cercare una soluzione (ne parliamo dopo eventualmente).


Diciamo che a meno che non sia pressato fisicamente o psicologicamente (e quindi anche energeticamente e spiritualmente), sono sempre caldo. Non provo alcuna sostanziale e marcata differenza di calore tra le varie parti del corpo (e non perchè siano tutte fredde, ma perchè sono tutte calde). Ma basta un "turbamento" dell'equilibrio, quindi paura, agitazione, grinta, scarica di adrenalina ecc. ed ecco alcune parti del Corpo (soprattutto mani, piedi, braccia, gambe) iniziano a diventare più fredde.

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@FrancescaR:

Sono d'accordo. E le *cose* che ci possono appagare, quasi mai coincidono con attività o imprese
strabilianti. Tutt'altro; se non abbiamo perduto la capacità di guardare la realtà con occhi incantati,
gli stessi che avevamo da bambini, riusciamo a cogliere la meraviglia di cui sono permeate le cose
semplici, anche ordinarie, troppo spesso svilite e considerate come banalità.
Invisibile, tu ritieni sia possibile riuscire a riconciliarsi con questa abilità/dote spontanea, abbandonata
lungo il cammino, e quindi recuperare la capacità di apprezzare e dare valore alla semplicità, a ciò
che è *normale*? Si può "imparare" a vedere la bellezza?


Provo a rispondere sia per allenare me stesso a parlare di questi argomenti, sia per raccontare la mia esperienza a riguardo.
Allora, diciamo che imparando a non-giudicare (e non s'impara come una nozione o come la tabellina del 2, s'impara solo dopo esperienze), le cose hanno iniziato a non annoiarmi più. Non saprei benissimo identificare mentalmente i modi con cui questo funziona. Azzardo a dire che che non-giudicando (quando la Mente funziona poco e nella misura giusta), lo Spirito (e parti di te più profonde) hanno lo spazio per aiutarti naturalmente, e quindi "tutto" è più facile e naturale. Io non mi stufo più facilmente quando mi dicono di riordinare la casa. Se ho avuto la possibilità di essere in "quello" Stato, in quel momento, allora ordino la casa con pochi pensieri, e non mi annoio. Non saprei dire se provo "appagamento", se provo la "voglia" di fare una cosa. CREDO che in quello stato non c'è bisogno di avere voglia per "decidere di fare quella cosa". Non ti annoi anche se non hai "voglia". Ma non è quello che sembra, non è passività....è naturalezza.
Ammetto però che da quando ho iniziato questo percorso la "voglia" di fare, di scoprire, di leggere, di discutere ecc. è in me aumentata (quindi se devo rispondere alla tua domanda, la risposta è per me sì, è possibile ritrovare lo speciale di ogni momento), ma non so in che modo è correlato al percorso che che sto facendo. Non ne ho proprio idea....
Finchè si tratta di collegare il non-giudicare col "fare le cose (nel modo descritto rima)", allora, più o meno e non a livello razionale, riesco ad individuare un collegamento. Ma quella voglia, quell'energia di scoprire le cose, di analizzarle, di farle...quel divertirsi facendole non so da dove sia venuta, e non ho la possibilità di usufruirne sempre. Quella va e viene.

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8 Anni 7 Mesi fa #1013 da invisibile

FrancescaR ha scritto: Facendo cose che ci rendono contenti.

A me una delle cose che mi rendono contento è fare bene le cose.


Sono d'accordo. E le *cose* che ci possono appagare, quasi mai coincidono con attività o imprese
strabilianti. Tutt'altro; se non abbiamo perduto la capacità di guardare la realtà con occhi incantati,
gli stessi che avevamo da bambini, riusciamo a cogliere la meraviglia di cui sono permeate le cose
semplici, anche ordinarie, troppo spesso svilite e considerate come banalità.
Invisibile, tu ritieni sia possibile riuscire a riconciliarsi con questa abilità/dote spontanea, abbandonata
lungo il cammino, e quindi recuperare la capacità di apprezzare e dare valore alla semplicità, a ciò
che è *normale*? Si può "imparare" a vedere la bellezza?


Si.

Ma non si tratta di "imparare" perché "vedere la bellezza" è una cosa assolutamente naturale.

Se noi non avessimo in modo innato la facoltà di vedere la bellezza, che è Armonia, come potremmo fare il nostro "mestiere" di giardinieri del mondo?
E' proprio grazie alla facoltà di sentire e vedere l'armonia e la disarmonia che possiamo sapere se e cosa fare per curare il paradiso i cui viviamo.

I bambini sono tutti immersi nella realtà del paradiso i cui nasciamo, ma questo stato poco a poco si perde, si dimentica che esiste e che è reale, perché ci insegnano ad usare la mente (soprattutto quella razionale), a creare un ego e una (o più) personalità e a dare a queste sovrastrutture il dominio su noi stessi fino ad identificarci completamente con esse.

Delle piccole sovrastrutture mentali non possono "vedere" la bellezza e non perché sono "cattive", semplicemente non è nelle loro facoltà e quindi vivendo sempre in esse la bellezza non è più percepita.

Quando vediamo un bambino piccolo che si lancia con le manine tese e con entusiasmo per afferrare la cacca di un cane, noi vediamo solo il pericolo (che effettivamente c'è). Lui vede la cacca del cane come una cosa bellissima, interessante ed irresistibilmente attraente, perché tutto ciò che esiste nell'Armonia è così, questa è la realtà dell'esistenza.

Parlo della cacca del cane per un motivo, perché un giorno il mio Maestro mi disse che quando avrei iniziato a vedere la cacca del cane come una cosa meravigliosa, avrebbe significato che ero sulla strada giusta :-)

Non ha scelto a caso una delle cose che ci disgustano di più... ;-)

Il bambino parte in quarta, la madre strilla e gli dice "Brutto! cattiva la cacca! Sporca la cacca!"

Avete notato lo sguardo dei bambini in quel preciso momento?

Guardano la mamma con perplessità; guardano la cacca bellissima e poi di nuovo la mamma... non capiscono perché la mamma dice che è brutta... infatti la mamma è in errore.

L'unica cosa che la mamma deve insegnare al bambino è che la cacca non fa per le sue manine e per la sua bocca e la cosa no è affatto facile lo ammetto, ma quello è il compito dei genitori, non decidere al posto dei bambini cosa è bello e cosa è brutto.

Quindi si, si può tornare indietro e ritrovare quello stato di purezza, di totale assenza di giudizio, e tornare a vivere nella realtà.

Le pratiche spirituali in definitiva sono strumenti che aiutano a fare questo percorso, sono uno strumento di purificazione che aiutano a ritrovare la nostra natura.

Ma un adulto che ritrova la sua purezza, la sua Natura, non è come un bambino in senso assoluto, perché è comunque un adulto e per cui la responsabilità di se stesso è tutta nelle sue mani.

Ecco il famoso detto delle scuole spirituali "Diventa Maestro di te stesso", cosa che per un bambino non è possibile fare.

Per essere contenti, un buon inizio può essere l'allontanamento degli individui negativi e malevoli,
altrimenti detti psicopatici, dalla propria vita, i quali sono a piede libero anziché essere confinati nelle
colonie penali :-D. Soggetti pericolosi che hanno il potere di far ammalare le persone più vulnerabili
e sensibili; ti potrei portare a riguardo alcuni esempi addirittura drammatici.
Non sempre, è ovvio, si ha la possibilità di mantenere a distanza tali brutture "umane"; pensiamo ad
esempio ai luoghi di lavoro, dove la convivenza è forzata.


Concordo.

esiste, a beneficio delle persone più indifese, un modo per creare una schermatura verso la pervasività
delle emozioni negative e vampirizzanti che quei soggetti provocano, così da preservare l'integrità
psicofisica, o per lo meno limitare i danni? Grazie se vorrai rispondere. :-)


Si e no. Il modo di creare una "schermatura" esiste, ma per fare questo è necessario indurirsi e la nostra natura è l'esatto opposto.
Siamo esseri delicatissimi, fragilissimi e sensibilissimi. Eco perché la nostra pelle è così delicata, perché per essere i giardinieri del mondo dobbiamo poter sentire tutto.
Quindi se ci si indurisce si danneggia noi stessi. Noi dobbiamo sentire le emozioni negative degli altri, dobbiamo sentire l'intenzione vampirizzante di una persona.

Ma il modo naturale per difendersi c'è, anzi ce ne sono vari.

Non è un caso che il Tai Chi è la base di tutte le arti marziali orientali ;-)

Noi siamo esseri dalle abilità straordinarie.

La nostra qualità più straordinaria e peculiare è l'abilità. Nessun altro essere vivente ha la nostra abilità e le infinite forme che questa può assumere, a livello fisico, mentale, energetico e spirituale.

Per esempio il Tai Chi, che è una meditazione in movimento, ovvero una pratica che aiuta a ritrovare il modo naturale ed armonico di muoversi, ed in questo è compreso lo stato psichico e spirituale (ovvero è una pratica che lavora su tutti gli aspetti contemporaneamente), insegna che si hanno a disposizione infinite possibilità per difendersi da un attacco.

Qualche esempio di carattere generale.

Una persona mi attacca.

Posso contrastarlo (attaccare a mia volta usando la mia energia), posso prendere la forza e l'energia delll'attacco e manipolarla di modo che gli si ritorca contro per mandarlo in disequilibrio, posso scansarmi ma anche scappare :-) posso diventare non-esistente, trasparente, invisibile-impercettibile di modo che l'attaccante vada sempre a vuoto (qui siamo a livelli di maestranza spirituale, perché significa non-essere).

Abbiamo abilità straordinarie a nostra disposizione ma abbiamo dimenticato di averle.

E poi abbiamo l'intelligenza, una straordinaria intelligenza che va usata anche quella per valutare caso per caso cosa fare.
Io reagisco in modo sempre diverso ed a seconda dei casi.
La mia guida principale è il sentire perché ho potuto constatare che è infallibile. Ma uso anche l'intelligenza e considero anche il mio rapporto con la persona in questione.
A volte anche un amico si comporta male ;-) e in quei casi reagisco considerando anche il mio rapporto con quella persona e cosa vorrei che succedesse anche grazie al modo di reagire che adotto.


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TheNecrons ha scritto:
Diciamo che a meno che non sia pressato fisicamente o psicologicamente (e quindi anche energeticamente e spiritualmente), sono sempre caldo. Non provo alcuna sostanziale e marcata differenza di calore tra le varie parti del corpo (e non perchè siano tutte fredde, ma perchè sono tutte calde). Ma basta un "turbamento" dell'equilibrio, quindi paura, agitazione, grinta, scarica di adrenalina ecc. ed ecco alcune parti del Corpo (soprattutto mani, piedi, braccia, gambe) iniziano a diventare più fredde.


Quindi succede quanto entri in uno stato di emergenza.

E' il Chi che reagisce a questi stati di emergenza (glielo stai dicendo tu che c'è una emergenza, con le tue emozioni ed i tuoi turbamenti) ed il fatto che succeda in certe parti del corpo (il freddo) significa che tendenzialmente quelle parti anno una circolazione del Chi più debole.
E' un disequilibrio che c'è ma che non percepisci normalmente, ma solo quando c'è uno stato di emergenza.

La Meditazione può rimettere a posto questo disequilibrio, ma ci vuole tempo e molte pazienza perché devi imparare anche a non farti turbare e ad arrabbiarti quando lo decidi tu, non quando gli altri fanno in modo che tu lo sia ;-)

E' un po' come addestrare un cane cresciuto selvatico. Ci vuole tempo, serietà, comprensione e Amore e ovviamente non-giudizio.

Anche i Tai Chi è molto efficace in questo, ma agisce in modo un po' diverso. Diciamo che le modalità ed il ritmo (nel tempo) sono in parte diversi ma il principio è lo stesso, come lo è per tutte le cure antiche, ovvero il trovare il disequilibrio e curarlo. Poi il corpo, con l'assistenza del Chi è dello Spirito, si cura da solo essendo un essere intelligente e sapiente.

Io non sono un medico e quindi parlo di questi aspetti sono a livello generale, per cercare di spiegare i principi basilari.

Provo a rispondere sia per allenare me stesso a parlare di questi argomenti, sia per raccontare la mia esperienza a riguardo.
Allora, diciamo che imparando a non-giudicare (e non s'impara come una nozione o come la tabellina del 2, s'impara solo dopo esperienze), le cose hanno iniziato a non annoiarmi più. Non saprei benissimo identificare mentalmente i modi con cui questo funziona. Azzardo a dire che che non-giudicando (quando la Mente funziona poco e nella misura giusta), lo Spirito (e parti di te più profonde) hanno lo spazio per aiutarti naturalmente, e quindi "tutto" è più facile e naturale. Io non mi stufo più facilmente quando mi dicono di riordinare la casa. Se ho avuto la possibilità di essere in "quello" Stato, in quel momento, allora ordino la casa con pochi pensieri, e non mi annoio. Non saprei dire se provo "appagamento", se provo la "voglia" di fare una cosa. CREDO che in quello stato non c'è bisogno di avere voglia per "decidere di fare quella cosa". Non ti annoi anche se non hai "voglia". Ma non è quello che sembra, non è passività....è naturalezza.


Ottimo.

Dopo viene l'imparare a fare bene anche le cose di cui non abbiamo voglia.

...perché se devo comunque fare una cosa che non ho voglia di fare, non posso farla bene? anzi benissimo? Perché perdere l'occasione di farsi comunque contenti? ;-)

Ammetto però che da quando ho iniziato questo percorso la "voglia" di fare, di scoprire, di leggere, di discutere ecc. è in me aumentata (quindi se devo rispondere alla tua domanda, la risposta è per me sì, è possibile ritrovare lo speciale di ogni momento), ma non so in che modo è correlato al percorso che che sto facendo. Non ne ho proprio idea....


E' perché anche la cacca del cane è meravigliosa, ma lo avevi dimenticato.
Ora sembra che stai iniziando a ricordarlo ma ricorda anche che non va messa in bocca :-D

Quando inizia a risvegliarsi lo Spirito, molte cose "riprendono vita", tra le quali gli impulsi innati peculiari dell'essere umano ed uno dei più straordinari e che unico tra tutti gli esseri è la facoltà di indagare l'ignoto consapevolmente.

Finchè si tratta di collegare il non-giudicare col "fare le cose (nel modo descritto rima)", allora, più o meno e non a livello razionale, riesco ad individuare un collegamento. Ma quella voglia, quell'energia di scoprire le cose, di analizzarle, di farle...quel divertirsi facendole non so da dove sia venuta, e non ho la possibilità di usufruirne sempre. Quella va e viene.


E non devi cercare di "usufruirne", va lasciata "andare e venire" perché una delle altre falsificazioni di cui siamo quasi tutti vittime, è una visione fondante direi della nostra civiltà:

"più è meglio", "sempre è meglio".

Questo non è possibile perché tutto è in divenire ed ogni cosa ha il suo "posto" in un dato "momento" del suo divenire.

Spesso "meno è molto meglio" proprio perché avendo questa visione distorta della realtà si accumula moltissimo, troppo.
Inoltre ogni "entità" passa attraverso diversi stati dell'essere.
Noi soggiorniamo per un po' nella "casa della tristezza", poi passiamo a visitare la casa della rabbia, poi passiamo a fare una visitina in quella del riposo per poi passare in quella dell'attività. Poi arriva la contentezza e magari la gioia. Poi si sta nella casa della contemplazione, della Meditazione, della meraviglia...

Cercare di rimanere aggrappati ad uno stato dell'essere porta solo grande dolore, perché tutto è in divenire compresi noi stessi ed in tutti i nostri aspetti (parti-dimensioni esistenziali).

Ma quando si ritrova la propria Armonia, tutto questo si vive in modo assolutamente normale ed equilibrato. Quindi la tristezza non diventa disperazione ma, al contrario, si trovano in essa delle importanti qualità, degli insegnamenti.

Per esempio è solo nella "casa della tristezza" che si possono comprendere certi aspetti della compassione.

Quando la casa della gioia ci dice che è ora di andare, si impara che è bene andare altrove perché in quella bellissima casa si consuma molta energia e dopo c'è altro da fare che richiede la nostra energia.

Questo introduce in modo generale l'aspetto dei "cicli" della vita, del divenire di ogni entità, ed il rifiutare di seguire la Vita cercando di rimanere giovani, o di provare sempre piacere, o di essere sempre intelligenti, o di vedere sempre la bellezza (eccetera eccetera eccetera...), significa non accettare come la Vita è, e pretendere si sapere come "dovrebbe essere".

Il risultato di questa decisione (legittima di per sé: libero arbitrio), è il disastro del mondo che abbiamo creato.

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8 Anni 7 Mesi fa #1022 da TheNecrons
@Invisibile:

E non devi cercare di "usufruirne", va lasciata "andare e venire" perché una delle altre falsificazioni di cui siamo quasi tutti vittime, è una visione fondante direi della nostra civiltà:

"più è meglio", "sempre è meglio".

Questo non è possibile perché tutto è in divenire ed ogni cosa ha il suo "posto" in un dato "momento" del suo divenire.

...

Cercare di rimanere aggrappati ad uno stato dell'essere porta solo grande dolore, perché tutto è in divenire compresi noi stessi ed in tutti i nostri aspetti (parti-dimensioni esistenziali).

Ma quando si ritrova la propria Armonia, tutto questo si vive in modo assolutamente normale ed equilibrato. Quindi la tristezza non diventa disperazione ma, al contrario, si trovano in essa delle importanti qualità, degli insegnamenti.

Per esempio è solo nella "casa della tristezza" che si possono comprendere certi aspetti della compassione.

Quando la casa della gioia ci dice che è ora di andare, si impara che è bene andare altrove perché in quella bellissima casa si consuma molta energia e dopo c'è altro da fare che richiede la nostra energia.

Questo introduce in modo generale l'aspetto dei "cicli" della vita, del divenire di ogni entità, ed il rifiutare di seguire la Vita cercando di rimanere giovani, o di provare sempre piacere, o di essere sempre intelligenti, o di vedere sempre la bellezza (eccetera eccetera eccetera...), significa non accettare come la Vita è, e pretendere si sapere come "dovrebbe essere".


Sono stra d'accordo. Poco tempo fa, quando entravo in uno stato "bello", volevo mantenerlo sempre. Ma era impossibile, perchè ad un certo punto esserci dentro non è più naturale, ma forzato. E continuare a forzare non porta bene, come ho raccontato un po' di tempo fa. E inoltre, sembrava che non esisteva neache uno stato che andasse bene per tutto. Lottavo per nulla. Infatti più avanti ho scoperto molti altri stati, tutti meravigliosi, e ci ho messo un po' a capire che non esiste che quello "sempre perfetto" che desideravo possedere, e che bisogna entrare ed uscire nei diversi stati in modo naturale (a seconda della situazione, e solo lo Spirito "sa" come bisogna comportarsi in ogni situazione) senza forzarne né l'entrata né l'uscita, senza cercare di possederli, perchè la Vita è in divenire e non bisogna "imanere in un certo stato per sempre", anche perchè voler possederli, porta di per sé, dei danni. Ovviamente, ogni giorno scopro qualcosa di nuovo. Per cui le mie sono solo conclusioni temporanee.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1035 da FrancescaR
:sun:


Ma non si tratta di "imparare" perché "vedere la bellezza" è una cosa assolutamente naturale.


Sì, credo anch'io che sia innata. Ma purtroppo viene sottovalutata, come dicevo.



Quindi si, si può tornare indietro e ritrovare quello stato di purezza, di totale assenza di giudizio, e tornare a vivere nella realtà.

Le pratiche spirituali in definitiva sono strumenti che aiutano a fare questo percorso, sono uno strumento di purificazione che aiutano a ritrovare la nostra natura.


Grazie, Invisibile.
Però io penso che la purificazione e la riconciliazione con la nostra autentica natura, si possano
ottenere anche grazie ad un percorso diverso. Un percorso che, nostro malgrado, in certi momenti
della vita siamo obbligati ad affrontare. Ad esempio una profonda crisi psicologica.
O una malattia.
Il risultato che ne deriva può essere, appunto, una rinascita. Inaspettata e stupefacente, senza
nemmeno averla cercata.



Ma il modo naturale per difendersi c'è, anzi ce ne sono vari.

Non è un caso che il Tai Chi è la base di tutte le arti marziali orientali ;-)


:ok:


La nostra qualità più straordinaria e peculiare è l'abilità. Nessun altro essere vivente ha la nostra abilità e le infinite forme che questa può assumere, a livello fisico, mentale, energetico e spirituale.

Per esempio il Tai Chi, che è una meditazione in movimento, ovvero una pratica che aiuta a ritrovare il modo naturale ed armonico di muoversi, ed in questo è compreso lo stato psichico e spirituale (ovvero è una pratica che lavora su tutti gli aspetti contemporaneamente), insegna che si hanno a disposizione infinite possibilità per difendersi da un attacco.

Qualche esempio di carattere generale.

Una persona mi attacca.

Posso contrastarlo (attaccare a mia volta usando la mia energia), posso prendere la forza e l'energia delll'attacco e manipolarla di modo che gli si ritorca contro per mandarlo in disequilibrio, posso scansarmi ma anche scappare :-) posso diventare non-esistente, trasparente, invisibile-impercettibile di modo che l'attaccante vada sempre a vuoto (qui siamo a livelli di maestranza spirituale, perché significa non-essere).

Abbiamo abilità straordinarie a nostra disposizione ma abbiamo dimenticato di averle.


Capisco, e forse questi esempi potrebbero essere applicati anche alla comunicazione verbale,
sbaglio? Penso ai luoghi di lavoro, ai soprusi e alle situazioni di forte stress...
A parte il contrattacco (troppo dispendioso in termini di energia), le altre "tattiche" sarebbero
ottime come schermatura, ma difficili da mettere in pratica per le persone eccessivamente
emotive, o già compromesse.



...perché se devo comunque fare una cosa che non ho voglia di fare, non posso farla bene? anzi benissimo? Perché perdere l'occasione di farsi comunque contenti? ;-)


Vero, la cura è fondamentale in tutte le cose che si fanno.
Come la cura che mette TheNecrons nel descriverci le sue esperienze, così dettagliate e quindi
utili per tutti, penso. Grazie :-)



Quando inizia a risvegliarsi lo Spirito, molte cose "riprendono vita", tra le quali gli impulsi innati peculiari dell'essere umano ed uno dei più straordinari e che unico tra tutti gli esseri è la facoltà di indagare l'ignoto consapevolmente.


:ok:



Cercare di rimanere aggrappati ad uno stato dell'essere porta solo grande dolore, perché tutto è in divenire compresi noi stessi ed in tutti i nostri aspetti (parti-dimensioni esistenziali).


Quanta verità... Ne riparleremo.



Per esempio è solo nella "casa della tristezza" che si possono comprendere certi aspetti della compassione.


Una frase bellissima e toccante. Mi piacerebbe approfondire.
Senza fretta.

Per il momento ti ringrazio, è un dovere per me.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da FrancescaR. Motivo: Correzione pasticci.

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8 Anni 7 Mesi fa #1044 da invisibile
FrancescaR

Però io penso che la purificazione e la riconciliazione con la nostra autentica natura, si possano
ottenere anche grazie ad un percorso diverso. Un percorso che, nostro malgrado, in certi momenti
della vita siamo obbligati ad affrontare. Ad esempio una profonda crisi psicologica.
O una malattia.
Il risultato che ne deriva può essere, appunto, una rinascita. Inaspettata e stupefacente, senza
nemmeno averla cercata.


Certo, infatti ho detto che le pratiche spirituali sono strumenti.

Non c'è una "regola" per fare il percorso di ritorno a sé ed ognuno ha il suo unico ed irripetibile percorso, perché il divenire non riguarda solo le "cose" ma anche i processi, i percorsi e le trasformazioni.

Ma spesso la situazione è seria per quanto riguarda il disequilibrio e l'allontanamento dalla propria Natura. Spesso non si ha nemmeno la minima idea di cosa sia "la propria Natura", il proprio equilibrio, o se ne ha una idea molto vaga e quindi la direzione non può essere conosciuta in modo chiaro.

Anche in questo le pratiche spirituali danno un grande aiuto, perché sono state create in modo "universale", unisex e di taglia unica :-)

Ogni giorno praticando il Tai Chi, vengo informato di cosa non va o di cosa potrebbe non andare in futuro, e posso aggiustare le cose per riequilibrare o per evitare un disequilibrio in futuro.

Direzione. Proprio come fa un albero che sente che sta sbilanciandosi verso Nord (in modo sottilissimo) e inizia a fare crescere un nuovo ramo verso Sud.

Poi ognuno, anche praticando una certa disciplina, fa comunque il suo personale percorso ed il fatto che sia così è uno degli elementi che fanno capire che una data pratica è genuina.

Nel Tai Chi per esempio, si fanno una serie di movimenti chiamati "forma" che sono sempre quelli.

Ma questa è solo la prima fase del percorso, perché se un allievo rimane ad imitare il suo Maestro o istruttore per lungo tempo, magari per molti anni, in realtà non sta facendo Tai Chi, perché il Tai Chi è una pratica della realtà e quindi non può mai essere uguale, ne tra le persone ne tra le volte che si esegue la forma.

Io ogni giorno faccio il mio Tai Chi in modo un po' diverso, non è mai uguale al giorno prima e così deve essere, perché è impossibile farlo uguale, perché oggi io non sono quello di ieri.

Io so che il Maestro era veramente bravo anche perché nella nostra scuola tutti fanno la stessa forma in modo un po' diverso,e visto che tutto è in divenire questo significa "semplicemente "essere aderenti alla realtà.

Capisco, e forse questi esempi potrebbero essere applicati anche alla comunicazione verbale,
sbaglio? Penso ai luoghi di lavoro, ai soprusi e alle situazioni di forte stress...
A parte il contrattacco (troppo dispendioso in termini di energia), le altre "tattiche" sarebbero
ottime come schermatura, ma difficili da mettere in pratica per le persone eccessivamente
emotive, o già compromesse.


Si, quegli esempi (di carattere molto generale) son applicabili a tutte le dimensioni esistenziali, fisica, mentale (psichica) e spirituale (per cui anche energetica).
I seguenti utenti hanno detto grazie : FrancescaR

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1198 da TheNecrons
Ciao a tutti voi.

Nelle ultime due settimane ho dovuto lottare per salvarmi il primo quadrimestre. Non mi sono mai impegnato così tanto per la scuola. All'inizio si stava "decentemente" (preciso che è solo un vago giudizio), ma negli utlimi 3-4 giorni sono diventato uno zombie, sia durante lo studio, ma soprattutto durante la vita "normale" (imparare a memoria una serie di informazioni, spesso inutili, per pigliarsi un 6 in pagella non è "normale"...ricordo che a scuola m'impegno avendo come obbiettivo solo la concretezza: è difficile trovare lavoro senza una qualunque licenza...anche se in realtà si potrebbe). Ora che il quadrimestre è finito, cerco di riprendermi in questo weekend. Piano piano mi sto ricaricando...ma è difficile e complesso e soprattutto richiede tantissima...tantissima serietà.

Voi come state? :-)
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da TheNecrons. Motivo: Errori

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8 Anni 7 Mesi fa #1232 da FrancescaR
Ciao TheNecrons :wave:


È una bella notizia e sono felice per te.


negli utlimi 3-4 giorni sono diventato uno zombie, sia durante lo studio, ma soprattutto durante la vita "normale"


A chi non è successo almeno una volta..? Accade perché tendiamo ad accantonare i compiti
più ostici, e di conseguenza ci troviamo a dover affrontare un sovraccarico di lavoro in tempi
ristretti. È la solita minestra fatta col dado, insipida perché non ci nutre, ma che spesso siamo
costretti a mangiare. E allora è preferibile diluirla in piccole razioni, un piattino ogni tanto risulta
più digeribile rispetto a una dieta forzata e intensiva di sola minestra sciapa, a colazione pranzo
e cena. Vuoi mettere? Poi succede che ci nausea e magari pure ci intossica... :-)


...ricordo che a scuola m'impegno avendo come obbiettivo solo la concretezza: è difficile trovare lavoro senza una qualunque licenza...


Questo è il tuo attuale pensiero; non puoi sapere cosa accadrà in futuro e nessuno può ipotecare
nulla. Chissà, forse tra qualche anno vorrai proseguire gli studi; nel frattempo ti innamorerai di una
materia che per il momento ti sfugge, e ti verrà il *desiderio* di approfondirla iscrivendoti all'università.


Voi come state?


Un po' stanca dell'inverno, grazie.

Ciao, con affetto :wave:





Per Invisibile: Ciao, ho trovato il video che cercavi, quello che Peonia pubblicò un annetto fa.
I meridiani del Chi.



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8 Anni 7 Mesi fa #1243 da TheNecrons
@FrancescaR:

E allora è preferibile diluirla in piccole razioni, un piattino ogni tanto risulta
più digeribile rispetto a una dieta forzata e intensiva di sola minestra sciapa, a colazione pranzo
e cena.


Mi son sempre detto questo, ma non l'ho mai fatto (la scuola fino all'anno scorso era facile per me), ma credo di averlo imparato.

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8 Anni 7 Mesi fa #1269 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
...imparare a memoria una serie di informazioni, spesso inutili, per pigliarsi un 6 in pagella non è "normale"...


E' meno che normale, è una tortura.

Una tortura che serve sempre per lo stesso scopo, mettere in disequilibrio le persone per poterle sfruttare.

Perché un essere umano che è in equilibrio (e che sa chi è), non può essere sfruttato.

Questo attacco all'integrità delle persone viene fatto in molti modi e a diversi livelli, perché copre tutti gli aspetti importanti , fisico, mentale e spirituale ed il fatto che sia così diffuso e che vengano impiegate risorse enormi per realizzarlo, la dice lunga su molte cose, come per esempio di quanto è profonda la conoscenza di come siamo da parte di chi comanda il mondo.

Voi come state?


Bene grazie :-)


@Francesca

Grazie per aver ritrovato il filmato.

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8 Anni 7 Mesi fa #1400 da TheNecrons
@Invisibile:

Da un punto di vista fisico, mentale, energetico e spirituale, cosa rappresenta il sonno secondo te?

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8 Anni 7 Mesi fa #1423 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Da un punto di vista fisico, mentale, energetico e spirituale, cosa rappresenta il sonno secondo te?


Il sonno è recupero, da tutti i punti di vista.
Ma per ogni "mondo" (fisico, mentale o spirituale) ci sono differenze.

Parlando in generale nel sonno si "stacca" la mente razionale e di conseguenza le sue sovrastrutture. Questo significa che se una persona è dominata dal'ego-personalità (si identifica con queste sovrastrutture), nel sonno queste parti non hanno più il dominio sull'essere.

Questo permette di "riaggiustare" molte cose che vengono messe in disequilibrio durate questo "dominio" da parte dell'ego (mente razionale), che sono disequilibri che riguardano tutti "mondi" dove si esiste.

Ma il grado e la profondità di "aggiustamento" che il sonno può portare dipendono da molte cose, come la qualità del sonno.
Un sonno "pesante" non sempre permette un riequilibrio così coe un sonno agitato.

Il punto è che siamo, come disse il mio Maestro, come delle Ferrari e per cui siamo infinitamente complessi e delicatissimi nella "messa a punto".
Basta un niente per mandarci fuori equlibrio e se la persona non cura se stessa in modo serio, spesso questi disequilibri se li porta dietro per tutta la vita.

Il sonno è una cura per molte cose, ma anche questa cura ha i suoi limiti e se la persona vive in forte disequilibrio, perpetuandolo (ricreandolo) giornalmente, il sonno può aggiustare solo in modo limitato questi "danni".

Tutto ha un limite, anche l'efficacia del sonno.

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8 Anni 7 Mesi fa #1439 da TheNecrons
@Invisibile:

Quindi il sonno è diciamo una liberazione automatica dalla Mente superficiale e dell'ego.
E' possibile decidere di dormire in qualsiasi momento?
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Ho paura di dirlo, ma credo stia andando di male in peggio riguardo al mio equilibrio. Credo di aver bisogno di un certo spazio e di tempo per riparare i danni. Ma una circostanza così c'è in casa mia una volta su 100. Sta volta (credo) di aver bisogno di più spazio e di più tempo rispetto al "solito".
E ovviamente più si va avanti coi danni, poi si integrano e diventano più difficili da riparare. Dai aspettiamo e vediamo cosa succederà.

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8 Anni 7 Mesi fa #1441 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Quindi il sonno è diciamo una liberazione automatica dalla Mente superficiale e dell'ego.


Non avrei usato la parola "automatica" ... ma si può vederla così.

Il punto è che se la mente è sempre in controllo, moltissime cose non si possono proprio riequilibrare, perché ciò che compie queste azioni è tutt'altro e ha bisogno di "spazio" e di tempo per farlo.

E' possibile decidere di dormire in qualsiasi momento?


Mia madre riusciva a farsi brevi pisolini in piedi, bastava che avesse una parte a cui appoggiarsi :) ma lei era mezza india :-D


Devo dire che anche io ho una certa abilità innata a dormire quando voglio...

Si, è possibile ma è necessario avere il cuore in pace.

Ho paura di dirlo, ma credo stia andando di male in peggio riguardo al mio equilibrio. Credo di aver bisogno di un certo spazio e di tempo per riparare i danni. Ma una circostanza così c'è in casa mia una volta su 100. Sta volta (credo) di aver bisogno di più spazio e di più tempo rispetto al "solito".
E ovviamente più si va avanti coi danni, poi si integrano e diventano più difficili da riparare. Dai aspettiamo e vediamo cosa succederà.


Capisco, ma ricorda che sei molto giovane e di tempo ne hai per trovare soluzioni, per cui non ti angustiare.

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8 Anni 7 Mesi fa #1471 da TheNecrons
@Invisibile:

"Domandona": quando la voglia di essere amati è un bisogno e quando è un desiderio egoico?

Io quando ho intrapreso questo percorso ho perso interesse verso molte cose, tra cui, in parte, il giudizio altrui. Per cui sono stato portato all'idea che l'Essere Umano non abbia realmente bisogno di "essere amato". Ma mi ricordo che un giorno dicesti: "l'Umano ha bisogno di essere amato".

Grazie in anticipo.

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8 Anni 7 Mesi fa #1511 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

"Domandona": quando la voglia di essere amati è un bisogno e quando è un desiderio egoico?


Questo lo devi dire tu.

Non c'è una "regola", dipende se è un vero bisogno o no.

Io quando ho intrapreso questo percorso ho perso interesse verso molte cose, tra cui, in parte, il giudizio altrui. Per cui sono stato portato all'idea che l'Essere Umano non abbia realmente bisogno di "essere amato". Ma mi ricordo che un giorno dicesti: "l'Umano ha bisogno di essere amato".


L'Amore è il nutrimento essenziale per l'essere.
Questo significa che tutti hanno bisogno di Amore.

Senza Amore nulla può crescere in modo sano.

Ma noi siamo anche creatori e per cui "generatori di Amore".

Ogni creazione si basa sull'Amore e quindi il nostro bisogno è sia ricevere che dare Amore.

Quando, come, non è una cosa che la mente può sapere o controllare, è una realtà dello Spirito e solo da Lui si può venire "informati" di cosa e come è adatto alle circostanze.

Il problema sta nel fatto che quasi tutti siamo cresciuti con carenza di Amore e per cui ci sono delle mancanze profonde, delle parti di noi che non sono state "alimentate" nel modo e nei tempi previsti dalla Natura.

Questo genera una "fame" di Amore, soprattutto a livello inconscio, che può condizionare anche una vita intera.
Le persone fanno le cose più assurde solo per cercare di ricevere Amore e questo succede perché essendo stato negato (soprattutto nell'infanzia) ed avendo subito un forte condizionamento sul quando "si merita l'Amore", ci si dedica anima e corpo a cose che in realtà non hanno nulla a che vedere con le "visite" che l'Amore ci fa, ma sono altri strumenti di manipolazioni delle persone.

Una cosa molto crudele perché crea grande frustrazione e perdita della speranza e della fiducia.

L'Amore non viene perché hai avuto successo o perché sei un "vincente". Non viene se ottieni buoni voti (al massimo ricevi un po' di Amore dalla famiglia, ma non è quello che veramente cerchiamo), o se vivi in accordo con le convenzioni sociali (infinite).

L'Amore viene quando c'è purezza e Verità,

Non ci appartiene, perché è una realtà universale, va e viene come ogni cosa esistente, come le onde del mare.

Molte volte l'Amore ci visita, ma noi non abbiamo il "contenitore" per riceverlo, perché pieno di cose che non possono convivere con Lui, e per cui non può far altro che andarsene.

L'Amore è ovunque e si può trovare e dare in infinite situazioni. Ma se si rimane in quel piccolo angolino che è la mente razionale e l'ego, si vivranno esperienze limitate da quelle stesse parti di noi, come è logico che sia.

Le pratiche spirituali danno un grande aiuto a ritrovare le parti di noi che abbiamo trascurato, così come aiutano a "fare pulizia" e a rimettere le cose "a posto" e per cui aiutano anche nel ritrovare quella condizione di purezza e verità che permette di avere il "contenitore" adatto per le visite che l'Amore ci fa.

Ritrovando l'Armonia si impara anche a dare Amore (quello che noi generiamo per tutta la vita anche senza saperlo), cosa fondamentale perché siamo, come diceva il mio Maestro, delle "fabbriche di Amore" e per cui l'Amore è il nostro principale "strumento" per curare gli altri ed il Mondo.

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8 Anni 7 Mesi fa #1558 da TheNecrons
@Invisibile:

Chiaro.
Però mi sorge un dubbio. Come fa l'umano ad essere perfetto se non può difendersi da mancanze esterne, di cui non ha il controllo? Se io per esempio decido di non dare amore a quella persona, e insieme a me molti lo fanno, facciamo dei danni a noi stessi ma quella persona può venir danneggiata senza che possa farci nulla. Che devo fare io se non ricevo Amore? Devo osservarmi mentre indebolisco? (non attendo una risposta personalizzata ovviamente ma una generalizzata).
E poi, penso, questa non è una cosa da accettare tanto, non è un cambiamente della Natura, non è una catastrofe naturale in cui devi accettare di morire. Qui è il volere egoico di altre persone.

Grazie.

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8 Anni 7 Mesi fa #1669 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Però mi sorge un dubbio. Come fa l'umano ad essere perfetto se non può difendersi da mancanze esterne, di cui non ha il controllo?


In quel caso viene reso imperfetto, in quanto quella che doveva essere la sua crescita naturale è stata danneggiata.
Ma il rimedio c'è, perché noi siamo magici.

Se io per esempio decido di non dare amore a quella persona, e insieme a me molti lo fanno, facciamo dei danni a noi stessi ma quella persona può venir danneggiata senza che possa farci nulla. Che devo fare io se non ricevo Amore? Devo osservarmi mentre indebolisco? (non attendo una risposta personalizzata ovviamente ma una generalizzata).
E poi, penso, questa non è una cosa da accettare tanto, non è un cambiamente della Natura, non è una catastrofe naturale in cui devi accettare di morire. Qui è il volere egoico di altre persone.


Accettare o meno questo danno è una scelta individuale.
Personalmente quando ho iniziato a divenire consapevole dei danni che avevo ricevuto a causa di mancanze avvenute durante la fase di formazione, ho reagito e mi sono dato da fare per cercare una soluzione.
Io penso che nessuno dovrebbe accettare questi stato di cose ma ognuno è libero di scegliere, come è giusto che sia.

Chiedi "cosa bisogna fare" e a mio avviso la risposta è proprio il tema del thread: le pratiche spirituali, ma non in quanto tali ma in quanto strumento che aiutano anche a rimediare ai danni di questo tipo ricevuti.

Come ho già detto non è "obbligatorio" praticare qualcosa per rimediare ai danni, c'è chi non ne ha bisogno e che ce la fa senza questo tipo di aiuto-disciplina, ma è un fatto che, essendo state create da Maestri spirituali, queste pratiche danno un grande aiuto in questo processo di guarigione spirituale.

Il funzionamento è sempre lo stesso, Armonia, equilibrio.
Ritrovando progressivamente l'Armonia-equilibrio personale si "rivivono" tutte le fasi in cui ci sono state queste mancanze.
E' un "tornare indietro nel tempo" che non è fantasia, non è "psicologia" (anche) è un vero rivivere quelle fasi di sofferenza interiore, ma questa volta, invece di essere vittime delle circostanze, perché in quelle fasi si era inconsapevoli ed innocenti, si rivivono in piena consapevolezza e, se si sono acquisiti gli strumenti necessari (una buona guida in queste fasi è preziosa), è possibile guarire da quelle profonde ferite dell'Anima.

Per fare un esempio "pratico", la nostra "civiltà" ci insegna (in profondità) che siamo degli sfigati, che non valiamo poi molto. Questa convinzione, che è soprattutto inconscia, viene inserita nelle persone in molti modi e anche chi apparentemente si presenta agli altri come sicuro di sé, come un "vincente", spesso ha nel suo inconscio la convinzione di non valere niente.
Uno dei modi più crudeli e diffusi per convincere l'inconscio di questa "realtà", è proprio il negare l'Amore nelle fasi della crescita, perché "visto che non sono amato, significa che non lo merito, che non valgo nulla".

Grazie all'apprendimento degli "strumenti" di cui parlavo prima, si impara che questo è falso, che non è vero che non si merita Amore e che sono stati altri a commettere questo terribile errore.
Tra questi "strumenti" c'è n'è uno che è fondamentale per la cura: imparare ad amare se stessi.

Il mio Maestro diceva che dovremmo essere tutti innamorati di noi stessi (non riferendosi all'ego ovviamente, ma all'Essere), e che amare se stessi viene considerata una follia, mentre la follia è non esserlo.

Amare se stessi per il semplice fatto di esistere, per le facoltà e potenzialità straordinarie che abbiamo.

Amare se stessi perché esistiamo. Non basta? E chi lo ha detto che non basta? :wink:

Ah già, per meritare Amore dovremmo fare miliardi di cose che gli altri dicono che dobbiamo fare.... il solito crudele trucco per mettere in disequilibrio le persone per poterle sfruttare.

Ma questo imparare ad amare se stessi è solo l'inizio dell'avventura, perché quando si inizia a guarire da queste ferite dell'Anima, il Mondo, quello vero, reale, si accorge che quell'Essere sta diventando quello che era previsto che fosse e viene in soccorso in molti modi, anche in modi inimmaginabili per la visione della realtà che ha la mente razionale-ego, perché noi siamo esseri magici e perché il Mondo è magia.

Ed ecco che si riceve e si da Amore nelle situazioni più inaspettate e magari con delle persone che la nostra mente-ego giudica, in modo crudele, "immeritevoli" della nostra attenzione.

C'è un intero universo "la fuori" che non aspetta altro che noi si ri-diventi noi stessi.

Una volta il mio Maestro ha detto che quando un essere umano ridiventa se stesso ritrovando la sua Armonia, il Mondo prova un sentimento simile a quello di una madre che ritrova un carissimo figlio dopo una lunga separazione.

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8 Anni 6 Mesi fa #1779 da TheNecrons
@Invisibile:

Ho riflettuto sulla cosa. Come al solito, ogni volta che si riflette, si aquisicono nuovi significati. Mi ricorda la sensazione di "infinito" che provavo quando rileggevo i libri che mi hai consigliato. Che poi ho dovuto restituire alla biblioteca. Ora che è passato qualche mese ho intenzione di riprenderli.

Ed ecco che si riceve e si da Amore nelle situazioni più inaspettate e magari con delle persone che la nostra mente-ego giudica, in modo crudele, "immeritevoli" della nostra attenzione.


Sì, sensazioni che provavo nel mio "periodo di libertà" prima che iniziasse questo caos. La "bellezza", il "sostegno" li trovavo in un sacco di cose che sono sempre state accanto a me, e per cui era difficile che mi sentissi male. Una volta, abbastanza di recente però (in questo periodo oppressivo), mentre camminavo per strada ero molto giù di morale (ma non solo giù di morale), e ad un certo punto sento un albero "chiamarmi". Ho richiamato l'attenzione e la concentrazione per non giudicare. La cosa mi è sembrata "buona". Allora mi sono avvicinato all'albero (non in modo qualsiasi, ma esattamente come mi sentivo di fare), ho messo le mani sopra, e ho provato un bellissimo flusso di energia ricaricante. Dopo 20 secondi ero di nuovo carico e rilassato (la bella sensazione di "calma energica").
Pensare l'autosuggestione è difficile, non mi è mai capitata una situazione simile.

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