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Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali
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PS
La casa è già un caos?
No, "badare a una casa" (pulizie, cucina, lavaggi...) è in Realtà una delle cose più facili che ci siano. Penso che tutti, magari non da bambini, abbiano le capacità interiori (quindi non insegnamenti esterni) e la consapevolezza per farlo. Perchè se c'è un reale bisogno di fare tutto ciò (per esempio lavare i propri vestiti), la Vita ci dà gli strumenti per farlo in modo corretto, armonioso e magicamente divertente. Tuttavia bisogna saper ascoltare questo reale bisogno, e non ordini a priori ricevuti dall'esterno. Prima che se ne andassero, io "sapevo" (per modo di dire) già esattamente come sistemarmi, sentivo come e quando avrei dovuto lavare i miei panni, come e quando dare una scopata alla casa, come quando andare a fare la spesa. E questa mia spinta interiore era sempre ostacolata dai miei, che per testa loro, in modo "cattivo" e senza Amore, decidevano loro come e quando fare tutto questo, seguendo delle pure indicazioni mentali, e quindi il tutto risultava noioso, meccanico e soprattutto disarmonico.
Questa mia consapevolezza ho poi potuto verificare che era veritiera, dato che esattamente come pensavo, ho potuto badare a tutto questo in modo rilassato e realizzato. Tuttavia anche prima di verificare, sapevo che era vera, perchè queste percezioni sono nella Realtà, non sono una "possibilità". Come ha detto Invisibile, lo Spirito non mente mai.
I primi giorni ho avuto problemi, reduce da un'esperienza negativa, in cui ho fatto un ampio uso della Mente, e in cui quindi sono facilmente influenzabile, mi sono dovuto sentire le infinite ramanzine dei miei "ora vedrai quant'è difficile fare quello facciamo, ora dovrai lavarti da solo i vestiti ecc ecc", e ammetto per i primi giorni ho ascoltato la Mente e ci ho creduto. E ho passato un periodo molto difficile, perchè questa iniziale confusione ha poi scatenato un mucchio di altre cose, che ora sto risolvendo una per una piano piano.
Nel nostro immaginario, ci hanno inculcato che "badare alla casa" è una cosa da "grandi", e con "grandi" non s'intendono certo i ragazzi di 16 anni. Più in particolare, ci insegnano che tutto quello che fa nostra madre in casa, noi non saremmo poi così in grado di farlo. E anche quello che "fa il padre" (lavoro, bollette e le questioni burocratiche secondo l'idea comune), oltre ad un problema puramente legale di maggior età, non saremmo in grado di farlo. Personalmente penso che le cose veramente "serie" e da "Esseri Umani" maturi, siano ben altre. Fare quelle "mansioni da casa" non ha quel tipo di valore trascendentale che trasmettano ai ragazzini. Con una po' di calma e ludicidtà, ho trovato e imparato facilmente un modo poco faticoso per fare soldi (una quantità significativa per essere indipendenti economicamente), e non trovo difficoltà nell'organizzarli. Tant'è che ho speso poco dei soldi che ci hanno lasciati i miei, pur spendendo per tutto quello che riguarda la casa, e soddisfando tutti i miei veri bisogni. Senza il ronzio fastidioso dei genitori, molte cose diventano facili .
Tuttavia, non è questo il momento di esaltarsi, la vera "vittoria" è risolvere la questione coi miei. I problemi sono interiori, non si risolvono semplicemente allontanandosi dai propri. Perchè metti che appena tornino, io ceda alla loro cattiva influenza. Questo vorrà dire, che interiormente non ho risolto il problema.
Comunque, preciso: io non sono solo in casa, ci sono le miei 3 sorelle con i loro 5 bambini, ma dato che sopportano i miei e dato che sono l'unico maschio in casa (secondo la folle visione islamica, è fortemente sconsigliato che le femmine escano di casa da sole anche solo per far la spesa o pagare la bolletta, in presenza di un maschio in casa), hanno lasciato a me gran parte di tutto, ma io sono felice così (beffandoli ). E anzi, se provassero ad intromettersi in quello che riguarda l'Armonia della casa, distruggendo l'equilibrio che piano piano si sta creando, sarei costretto a fermarli.
Perché per conoscere qualcosa, lo "strumento che tocca" (noi) deve essere a posto, "calibrato" secondo la sua natura, altrimenti l'esperienza sarà in qualche misura distorta.
Concordo fortissimamente. Per vivere le esperienze nella loro Realtà, dobbiamo essere "a posto" spiritualmente, energeticamente, mentalmente e fisicamente. Tante mi è capitato di passare in una via, e tuttavia sentire che mi sono "perso qualcosa", perché non ho ascoltato quello che c'era da ascoltare. Allora mi fermo, torno indietro, "mi ascolto" (ascoltarsi veramente, significa anche ascoltare il resto) e vado avanti di nuovo e scopro che effettivamente mi sono perso molte cose. Quel fiore voleva dirmi qualcosa, nelle vicinanze c'era una fila di formiche che avrei sicuramente danneggiato se non ne fossi stato accorto prima. Sinceramente, è da un po' che non inciampo su niente e non sbatto più contro qualcosa, "è strano", dato che per me era quotidiano.
Le pratiche spirituali portano la persona in un "viaggio a ritroso in se stessi", permettendo di rivivere, consapevolmente questa volta, tutte le cause dei problemi che si hanno e così dando la possibilità di superarli consapevolmente e definitivamente.
Esatto, se precedentemente abbiamo vissuto in modo disotorto un'esperienza e ci siamo aperti delle ferite, ora dobbiamo riviverla in modo consapevole. I sogni aiutano a capire quali problemi si hanno, e ci danno la possibilità di risolverli. Se risolvi il problema nel sogno infatti, l'hai risolto definitivamente. Mi è capitato di sognare mio padre che mi rincorreva in un supermercato (precentemente, durante la giornata, mi ero sentito di dover ascoltare i suoi ordini, e questo ha generato il sogno), io mi sono stufato, mi sono fermato e l'ho guardato. Mi sono confermato che effettivamente era un bambino. Ho visto che era molto debole, ridicolo, infantile...appena mi ha visto girare non credeva ai suoi occhi ed è scappato via piangendo. Ed è la Realtà. Se io non voglio, mio padre non ha nessun potere su di me (anche per una questione fisica, lui non può vincermi con la forza). Sono io che scelgo di obbedirgli. E' così che funziona il potere globale. Noi, in ogni momento, possiamo demolire il potere, ma scegliamo (per paura dovuta alla confusione interiore) di obbedirgli.
C'è una cosa che diceva Invisibile, che ritengo molto fondamentale: un Essere Umano, pienamente consapevole di sé e del Mondo accanto, non è sfruttabile
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I sogni aiutano a capire quali problemi si hanno, e ci danno la possibilità di risolverli.
Si.
Se risolvi il problema nel sogno infatti, l'hai risolto definitivamente.
Su questo non concordo.
Non è così "immediato", nel senso che può anche essere ma se non c'è la verifica "da svegli" non si può sapere se un dato problema è stato effettivamente risolto.
Se "porti" la soluzione dal sogno alla "realtà", e funziona, allora si, ma non è una cosa "automatica", per così dire.
C'è stato un periodo che sognavo di essere molto arrabbiato e di sgridare una persona.
Poi sono arrivato a sgridarla davvero, anche se con poca o nessuna rabbia, a causa della consapevolezza della situazione-problema che avevo ottenuto anche grazie a quei sogni, ed in modo diverso rispetto al sogno, diciamo in modo meno "diretto" cosa che era più vicina al mio modo di fare innato.
Ha funzionato. Quella persona ha modificato il suo comportamento e quel sogno non è più arrivato.
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Su questo non concordo.
Non è così "immediato", nel senso che può anche essere ma se non c'è la verifica "da svegli" non si può sapere se un dato problema è stato effettivamente risolto.
Quando si tratta di problematiche che interessano parti non direttamente controllabili da noi, allora sì, è vero. Non ho sepcificato cosa intendevo col termine "problema" nel mio post: io intendevo questioni prevalentemente "interiori" come paure, dubbi dovuti a confusione ecc. Nei sogni, riviviamo queste sensazioni, come se fossero reali. E per cui, secondo me, se affronti le paure nel sogno, e la superi (ossia quando nel sogno non provi più tali paure), allora significa che l'hai realmente superata. Una volta che decisi di voltarmi e vedere mio padre per quello che è (invece di voltargli le spalle e correre), questa paura non si fece più vedere per varie settimane. L'equilibrio però va mantenuto nel tempo, secondo dopo secondo, dato che è tutto è in mutamento. Se ad un certo punto, ignori i segnali che ti dà il tuo Essere, perché ritieni una problematica ormai superata (nel passato), è probabile che torni.
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Prestare attenzione al proprio Essere, più che "un lavoro impegantivo", è un dono.
Pochi giorni fa, ho rifatto pratica in bici (dato che per anni non l'ho più toccata), solo che ero in una posizione scomoda, dato che non era calibrata a me. Una volta che mi sono rimesso in piedi, sentivo che c'era un problema, ma non capivo quale. Le ore passavano, c'era qualcosa di strano che non andava, e questo portava a svariati altri problemi, ma con la Mente non lo scrogevo. Poi, all'improvviso ho "capito". Nonostante apparentemete mantenessi una postura corretta, la mia schiena e altri parti del mio Corpo, erano ancora "danneggiate" e "offese" da tutta quella tortura che hanno dovuto subire per decine di minuti, perché li ho ignorati. Quello che era successo, ha toccato altri parti in me, non solo quella fisica. Partendo dalla Meditazione, si viene guidati anche al lavoro fisico che bisogna fare per riparare i danni commessi, e riacquisire l'Amicizia con quelle parti dell'Essere. Per esempio, lo stretching (che è solo una parte del processo), non va fatto seguendo indicazioni della Mente, ma insieme con la Meditazione.
In questo modo, oltre ad risolvere i danni fisici dovuto alla posizione scorretta, si prende consapevolezza e si "agisce" anche sugli squilibri generati su vari livelli. Un danno fisico alla schiena, comporta contemporaneamente un danno ad altre parti. Ma più in generale, qualsiasi "modifica". Quando abbiamo paura, ci chiudiamo fisicamente in noi stessi. Lo stesso andare in bici, quando ero tranquillo ero molto preciso, equlibrato e preciso nei movimenti. Il contrario se avevo timore
E' necessario ascoltarsi in modo serio e con Amore, per agire su queste alterazioni sottili ma enormi.
Un mese fa, per una lesione al legamento del pollice sinistro, mi ero fatto ingessare la mano. Riporto ciò che avevo scritto a riguardo nel topic "Libero Arbitrio":
Mi sono lesionato il pollice sinistro, e quando mi hanno detto che era un problema di legamenti, tutto il mio braccio sinistro si paralizzò e diventò molto freddo, per la preoccupazione. Non ho fatto ricorso all'acqua calda, perchè sapevo che il problema era più un passaggio da "invisibile a fisico", che da "fisico a invisibile". E appena ho potuto, mi sono tranquillizzato, ho iniziato a non giudicare quanto accaduto, e ho scoperto che per natura dovevo comunque amare il mio braccio, la mia mano, le mie dite e via diacorrendo, nonostante la paura (quando ci preccupiamo ci perdiamo in pessimismi, non è proprio l'atto di "amare"), e cioè evitare di bloccare l'Energia in alcuni punti. Allora un flusso di Energia partito dal Cuore (vicino al punto in cui l'ho sentito bloccarsi) è tornato a scorrere ed è fluito nel mio braccio, poi nella mia mano, poi nelle mie dite, in ogni loro punto, e in 2 minuti era tornato caldo. Inoltre ho sentito anche una particolare movimentazione dell'Energia vicino al punto lesionato, e il dolore è diminuito.
Io penso, che non bisogna mai cercare di "curarsi" con la logica. Il mio dito aveva bisogno di altro, mica solo di gesso. Le prime due settimane, ho sempre cercato di tenerlo "vivo". Pur essendo ingessato e immobile, lo sentivo sempre caldo ed energico (chi ha mai avuto un gesso, sa che prima o poi si inizia a dimenticare di avere un pezzo del Corpo sotto quel gesso). Ma poi, causa altri problemi quotidiani, ho iniziato ad avere confusione a dimenticarmi della mia mano, e ha iniziato ad essere fredda, e immobile anche energeticamente. E' stato piacevole "ri-incontrare" e "ri-conoscere" la mia mano dopo che mi sono tolto il gesso. Me la ero proprio dimenticata.
I "metodi curativi" della "medicina ufficiale sono molte volte vergongnosi. Anzi, sempre.
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Mi sono capitate delle esperienze, molto interessanti che vorrei condividere.
Come già detto varie volte, ascoltando lo Spirito (o quel che è) si viene guidati nel fare tutto ciò che porta bene a noi e al Mondo. Ultmamente, ho "usato" questa cosa per risolvere questioni puramente fisiche, come i danni causati dall'andatura scomoda e prolungata, in bici. Tuttavia, una volta mentre cercavo di consapevolizzarmi di queste problematiche e di risolvere, mi sono trovato a fare movimenti nuovi per la mia Mente, ma che ho sentito che in qualche modo "li ho sempre saputi". Infatti, pur aver fatto una cosa "che non ho mai fatto prima", non ho provato nessuno stupore o meravilgia (sembrava una cosa che ho sempre fatto). Ma ad un certo punto mentre li eseguivo, la mia Mente ha parlato: "Cavolo! Ma sono esattamente i movimenti che hai visto fare in quel Tai Chi nei video di youtube", quindi ovviamente mi sono fermato.
Ho notato (tuttavia senza accorgermene inizialmente) di aver eseguito questi movimenti che si vedono qui da min 0:00 a 0:22, e da 0:22 a 0:39:
Non saprei ora descrivere ciò che provavo...se non che mi sentivo di essere naturalmente portato a fare ciò.
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- invisibile
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Hai notato qualche effetto o cambiamento nel tuo stato, anche solo fisico, dopo aver fatto quei movimenti?
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invisibile ha scritto: TheNec
Hai notato qualche effetto o cambiamento nel tuo stato, anche solo fisico, dopo aver fatto quei movimenti?
Sì, parecchi. Prima di parlarne però, vorrei che una cosa davvere interessante, è che li ho fatti senza accorgermene. Finché ho ascoltato la Mente.
Iniziamo da capo. La posizione iniziale apparentemente immobile, come nel video, è molto rigenerativa. E' una posizione in cui, aggiustando la tua postura eretta (tramite le sensazioni e insieme alla respirazione), senti scivolare molti dei problemi interiori che ti avevano tenuto bloccata la schiena (e altri parti del Corpo) in posizioni scorrette. Infatti dopo questi movimenti, ho sentito ancora di più come il mio Corpo conservasse e registrasse tutti i conflitti interiori che mi erano capitati. Ed erano distribuiti in maniera quasi spaventosa: punte dei piedi, piede stesso, caviglie, gambe, ginocchia, cosce....la pelle, i singoli muscoli, tendini e fasci delle parti citati..funzionavao tutti in modo errato. Per esempio, o erano spostati di qualche millemtro rispetto alla posizione più efficiente per quel tipo di postura (eretta e traqnuilla), oppure c'erano tensioni muscuolari non utili. Tutto questo dovuto a cause non direttamente legate al fisico stesso. Insomma, il semplice aggiustare la posizione del tutto Corpo, grazie anche alla respirazione, mi ha fatto scivolare tutti questi problemi. L'aggiustare la posizione delle gambe e delle ginocchie, accompagnarli nella posizione più corretta e più efficiente, mi ha fatto capire cose le teneva bloccate in quelle posizioni scomode (paure, confusione e altro), e ha fatto scivolare tali problemi. Tuttavia, non basta semplicemente cercare di aggiustare la posizione del Corpo usando la logica, l'ho fatto tante volte senza particolare effetto. Questa volta era diverso, perché era più una Meditazione (infatti ho nominato tanto la Respirazione). E per cui era un modo di agire molto più profondo (e quindi molto più chiaro) del ragionamento razionale.
Dopo di che, ho anche fatto un passo laterla rilassato e fluido per allargare leggermente i piedi. Mi ha liberato da un senso di "debolezza" che provavo. Mi ha fatto sentire più forte...ma meglio dire più libero. Mi ha fatto sentire, pronto ad "andare avanti".
Dopo di che, insieme ad un intenso e complicato lavoro di tutto il mio Corpo, ho iniziato ad alzare le mani lentamente, ma non era un semplice alzare le mani (come ho detto poco prima), c'era qualcosa che si stava movimentando grazie a questi movimenti del mio Corpo. Le ho alzate respirando profondamente ma in modo rilassato, e poi arrivato ad un certo punto ho sentito che il movimento era completato, e quindi le ho abbassate lentamente, espirando.
La sensazione, era di "riequilibrare" altre "cose" nel mio Essere. Alzare le mani e abbassarle, due movimenti opposti...che sembravano riequilibare "due forze oposte" nel mio Essere. Ora provo a dare un'ulteriore descrizione, ma non garantisco l'attinenza alla Realtà: quel movimento di alzarle sembrava di "darmi" e di "intensificare" tutto quello che mi serviva, mentre quello abbassarle, di "affievolire" o "togliere dolcemente", ciò che non mi serviva.
Poi il mio Corpo, come se si muovesse da solo (non proprio eh), ha iniziato a svolgere quei movimenti obliqui. E' una parte per me ancora difficile da spiegare: provavo perfezione, compattezza, stabilità. Ero perfetto e stabile in quel movimenti. E' la parte in cui la cosa si era fatto più intensa, e la mia Mente "mi è sfuggita dal guinzaglio". E il motivo, è che mai prima d'ora ho sentito Armonia e "collaborazione" in tutto il Corpo. Sentivo che i movimenti erano semplicemente perfetti. Ma cosa importante, durante questo "viaggio" (questi movimenti erano talmente intensi, che sembrava che il mio braccio che si muoveva come se stesse compiendo un viaggio), e ho percepito e superato molti ostacoli e blocchi. Alcuni dei conflitti profondi in me, interferivano con i movimenti che mi sentivo naturalmente di fare. Qualcosa ostacolava la rotazione del busto, per esempio ma l'ho superato e sono riuscito a ruotarlo. Per cui questi "movimenti" mi hanno liberato da molte cose, e mi hanno fatto capire come devo realmente muovermi.
Mi sono interessato alle arti marziali ultimamente (un po' "tutti"), e inutile dire che dopo quella piccola esperienza ho capito molte cose. Il fatto che in tantissime discipline i calci (per esempio) si tirano allo stesso modo mi aveva incuriosito, o il fatto che tantissimi calciatori, pure allenati in posti diversi e in tempi di diversi, i diversi tipi di movimenti, li facessero sempre allo stesso modo "il passaggio corto al compagno che sta a 10m" lo fanno tutti allo stesso modo. Avevo concluso con la logica che il Corpo poteva muoversi solo in quel modo per un movimento efficiente, ma ora ho una piccola conferma diretta.
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Sottolineo che è una supposizione, poi sta a te indagare e/o praticare se sei interessato.
TheNecrons ha scritto: La posizione iniziale apparentemente immobile, come nel video, è molto rigenerativa.
Si. Anche solo mantenere la posizione iniziale, applicando le regole del Tai Chi, è "fare Tai Chi" e può aiutare per molte cose.
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Per chi fosse interessato, le regole del Tai Chi sono:
Rilassarsi
Essere calmi, essere fermi
Vuotare la mente
Muoversi lentamente, dolcemente
Non usare la forza
Nel movimento tutto deve "essere"
L'attenzione mantiene quanto sopra
Non andare indietro ne avanti, stare
Stimolare costantemente il Chi
Esercitarsi ogni giorno
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E' una posizione in cui, aggiustando la tua postura eretta (tramite le sensazioni e insieme alla respirazione), senti scivolare molti dei problemi interiori che ti avevano tenuto bloccata la schiena (e altri parti del Corpo) in posizioni scorrette.
Vivendo in modo disarmonico danneggiamo il corpo, in vari modi, e lo forziamo in "stati" non naturali.
Il corpo è delicatissimo ed inteligentissimo.
Noi gli "diciamo" con i fatti (mentalmente, energeticamente) che "quel" movimento vogliamo farlo in un certo modo, gli "diciamo" (migliaia di volte durante la vita) che per bere un bicchiere d'acqua deve bloccare il Chi e tendere un certo numero di muscoli nel piede sinistro.
Lui sa benissimo che non è necessario, anzi che è stupido e che fa male. Ma siccome deve obbedirci lo fa, fino a diventare il modo abituale di bere un bicchiere d'acqua.
Il capo siamo "noi" e lui deve eseguire i nostri desideri.
Anche solo mantenere la postura iniziale del Tai Chi, applicando le sue regole, è un esercizio che porta grandi benefici, perché il corpo, dopo un certo tempo ("praticare ogni giorno"), vede che siamo seri, che effettivamente abbiamo deciso di rimettere le cose a posto, e quindi è ben felice di collaborare e di "spiegarci" cosa e come dobbiamo fare per compiere questa cura di noi stessi.
Lui sa, "noi" no, perché la complessità anche solo di bere un bicchiere d'acqua è ENORME e nessun "io" potrà mai fare quell'atto in modo armonico.
E' impossibile.
Per il corpo è una sciocchezza, ma ha bisogno della nostra fiducia ed Amore per poter lavorare come previsto dal suo "disegno naturale".
Invece noi abbiamo deciso che "sappiamo", e lui, poverino, vive in costante ansia per le grandi stupidaggini che gli facciamo fare.
Tanti si lamentano che il loro capo in ufficio è un idiota, ma ha il potere e per cui bisogna fare come dice lui e cercare di limitare i danni.
Per il corpo la situazione è molto spesso questa.
Infatti dopo questi movimenti, ho sentito ancora di più come il mio Corpo conservasse e registrasse tutti i conflitti interiori che mi erano capitati. Ed erano distribuiti in maniera quasi spaventosa: punte dei piedi, piede stesso, caviglie, gambe, ginocchia, cosce....la pelle, i singoli muscoli, tendini e fasci delle parti citati..funzionavao tutti in modo errato. Per esempio, o erano spostati di qualche millemtro rispetto alla posizione più efficiente per quel tipo di postura (eretta e traqnuilla), oppure c'erano tensioni muscuolari non utili. Tutto questo dovuto a cause non direttamente legate al fisico stesso.
Esatto. La causa siamo "noi" e se anche una certa postura scorretta, od un uso scorretto di una parte del corpo, provengono inizialmente da imposizioni sociali, paure o quant'altro di "esterno" a noi, chi "da il comando" siamo "noi", sono io che "dico" al corpo che per aprire la porta devo contrarre i muscoli del collo, e dicendoglielo migliaia di volta alla fine la "povera vittima" (il corpo) lo farà sempre così, perché sono "io" che comando.
Insomma, il semplice aggiustare la posizione del tutto Corpo, grazie anche alla respirazione, mi ha fatto scivolare tutti questi problemi.
Una parola di cautela.
La respirazione non va diretta od obbligata. Anch'essa deve essere spontanea, naturale.
Fa parte dei compiti del corpo e lui sa di cosa hai bisogno.
In pratica bisogna "farsi da parte" (mantenendo però la consapevolezza), lasciare in pace questa creatura meravigliosa, perfetta che sa benissimo come fare quello che deve fare.
L'aggiustare la posizione delle gambe e delle ginocchie, accompagnarli nella posizione più corretta e più efficiente, mi ha fatto capire cose le teneva bloccate in quelle posizioni scomode (paure, confusione e altro), e ha fatto scivolare tali problemi. Tuttavia, non basta semplicemente cercare di aggiustare la posizione del Corpo usando la logica, l'ho fatto tante volte senza particolare effetto. Questa volta era diverso, perché era più una Meditazione (infatti ho nominato tanto la Respirazione). E per cui era un modo di agire molto più profondo (e quindi molto più chiaro) del ragionamento razionale.
Come per il discorso sui sogni, cautela e verifica.
Magari hai sentito un blocco generato da una paura "scivolare via", e questo è ottimo.
Ma è possibile che appena ritrovi nella vita quella situazione che ha generato quella paura, e di conseguenza quel blocco, il problema si ricrei.
Se succede questo è molto importante non preoccuparsi e continuare a sciogliere, a rilassare e a far scivolare via quello che non va.
Poi sta alla persona affrontare le sue paure e superarle, proprio nella vita di tutti i giorni, di modo da non ricreare più quel blocco.
Dopo di che, ho anche fatto un passo laterla rilassato e fluido per allargare leggermente i piedi. Mi ha liberato da un senso di "debolezza" che provavo. Mi ha fatto sentire più forte...ma meglio dire più libero. Mi ha fatto sentire, pronto ad "andare avanti".
Perché la qualità dell'Uomo non è la forza, è l'abilità.
Siamo esseri dall'abilità straordinaria, tipo "supereroi" per usare una metafora che poi è molto simile alla realtà.
Il corpo lo sa, lui sa perfettamente quali sono le nostre potenzialità e che è l'abilità la caratteristica più naturale dell'Uomo. Quindi quando vede che inizi ad andare in quella direzione, è felicissimo e si sente un po' più libero, libero dai blocchi senza senso che gli imponiamo.
Dopo di che, insieme ad un intenso e complicato lavoro di tutto il mio Corpo, ho iniziato ad alzare le mani lentamente, ma non era un semplice alzare le mani (come ho detto poco prima), c'era qualcosa che si stava movimentando grazie a questi movimenti del mio Corpo. Le ho alzate respirando profondamente ma in modo rilassato, e poi arrivato ad un certo punto ho sentito che il movimento era completato, e quindi le ho abbassate lentamente, espirando.
La sensazione, era di "riequilibrare" altre "cose" nel mio Essere
Tutto è collegato e tutto è Uno.
Se curi il corpo ed il Chi nel modo giusto, questo si riflette sulla mente e sullo Spirito.
Poi il mio Corpo, come se si muovesse da solo (non proprio eh), ha iniziato a svolgere quei movimenti obliqui. E' una parte per me ancora difficile da spiegare: provavo perfezione, compattezza, stabilità. Ero perfetto e stabile in quel movimenti. E' la parte in cui la cosa si era fatto più intensa, e la mia Mente "mi è sfuggita dal guinzaglio". E il motivo, è che mai prima d'ora ho sentito Armonia e "collaborazione" in tutto il Corpo. Sentivo che i movimenti erano semplicemente perfetti. Ma cosa importante, durante questo "viaggio" (questi movimenti erano talmente intensi, che sembrava che il mio braccio che si muoveva come se stesse compiendo un viaggio),
Molto bella e giusta questa percezione.
E' giusta perché è così.
Un braccio che si alza in Armonia è un "viaggio", perché è un vero e proprio miracolo.
Accade nel mondo dello Spirito, fuori dal tempo e dallo spazio e noi possiamo viverlo consapevolmente.
Siamo solo "noi" che lo abbiamo dimenticato. I bambini lo vivono costantemente, ecco perché anche solo fare una capriola gli da una gioia immensa, una gioia che noi, quelli che "sanno", abbiamo dimenticato.
Il mio Maestro diceva che quando si vive in Armonia, anche solo andare a comprare il latte è una grande gioia.
Alcuni dei conflitti profondi in me, interferivano con i movimenti che mi sentivo naturalmente di fare. Qualcosa ostacolava la rotazione del busto, per esempio ma l'ho superato e sono riuscito a ruotarlo. Per cui questi "movimenti" mi hanno liberato da molte cose, e mi hanno fatto capire come devo realmente muovermi.
Un altra parola di cautela. Mai forzare i blocchi di cui si diviene consapevoli.
Il corpo spesso ha bisogno di tempo e di ripetizione della "nuova intenzione" che si ha.
Gli abbiamo "detto" per 40 anni (non nel tuo caso) che quel gesto lo volevamo in un certo modo, ed ora ha bisogno di tempo per capire ce veramente vogliamo cambiare e trovare il modo naturale di farlo.
Ma anche nel tuo caso qualcosa potrebbe richiedere del tempo, perché questi blocchi possono essere nati anche in giovanissima età.
Mi sono interessato alle arti marziali ultimamente (un po' "tutti"), e inutile dire che dopo quella piccola esperienza ho capito molte cose. Il fatto che in tantissime discipline i calci (per esempio) si tirano allo stesso modo mi aveva incuriosito, o il fatto che tantissimi calciatori, pure allenati in posti diversi e in tempi di diversi, i diversi tipi di movimenti, li facessero sempre allo stesso modo "il passaggio corto al compagno che sta a 10m" lo fanno tutti allo stesso modo. Avevo concluso con la logica che il Corpo poteva muoversi solo in quel modo per un movimento efficiente, ma ora ho una piccola conferma diretta.
Perché il corpo non è fatto "a casaccio", è fatto in un certo modo e funziona perfettamente se segue la sua Natura.
Il TAi Chi, e quindi tutte la arti marziali che sono sue derivazioni, è stato creato da Maestri, quindi da persone che sapevano chi e come siamo, ed è stato
creato con l'assistenza dello Spirito.
Quindi, se è una forma genuina, è perfetta.
C'è stato un periodo in cui in Cina sono nate varie forme di Tai Chi, tutte diverse ma tutte con dei movimenti identici e questi Maestri non si conoscevano tra loro e vivevano a grandi distanze l'uno dall'altro.
E' stato lo Spirito che ha mostrato loro cosa serviva a noi, anche oggi dopo varie centinaia di anni.
Grazie per la testimonianza e per gli spunti preziosi.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Come già detto varie volte, ascoltando lo Spirito (o quel che è) si viene guidati nel fare tutto ciò che porta bene a noi e al Mondo. Ultmamente, ho "usato" questa cosa per risolvere questioni puramente fisiche, come i danni causati dall'andatura scomoda e prolungata, in bici. Tuttavia, una volta mentre cercavo di consapevolizzarmi di queste problematiche e di risolvere, mi sono trovato a fare movimenti nuovi per la mia Mente, ma che ho sentito che in qualche modo "li ho sempre saputi". Infatti, pur aver fatto una cosa "che non ho mai fatto prima", non ho provato nessuno stupore o meravilgia (sembrava una cosa che ho sempre fatto). Ma ad un certo punto mentre li eseguivo, la mia Mente ha parlato: "Cavolo! Ma sono esattamente i movimenti che hai visto fare in quel Tai Chi nei video di youtube", quindi ovviamente mi sono fermato.
Senza nulla togliere alla sensazione di benessere che tu hai provato, non dubito della cosa, vorrei però far notare che tu già avevi visto quei movimenti, quei movimenti, e se li hai cercati su youtube probabilmente hai una certa curiosità riguardo questo "stile", pertanto è possibile anche supporre che ci sia a priori della tua esperienza una certa propensione verso il "credere" o ritenere quantomeno plausibili se non validi queste tecniche.
Molte cose che vediamo anche solo una volta vengono poi accantonate e messe latenti nella nostra mente, e in alcune situazioni anche in maniera inconscia la mente trova delle associazioni e le ripesca.
Questo per dire che è una possibilità che non vi sia stato un riflesso di natura atavica e a priori dentro di te, ma da quel che hai detto esisteva una conoscenza ben più vicina.
Per precisare non conosco il Tai Chi, e altre pratiche simili, e non ho mai approfondito la mia curiosità per aspetti di tipo spirituale, ma non nego assolutamente che vi possa essere un importante parte spirituale in noi, fondamentale e basilare per il nostro manifestarci nel complessivo.
Per il momento mi sono concentrato più su un aspetto "meccanico" o fisico.
E il tuo caso mi pare possa rientrare perfettamente in questo ordine. Per quanto riguarda il benessere che comunque ne è derivato non ne dubito perchè sostengo che lo stato mentale, il comando della nostra mente liberare certe tensioni è senza ombra di dubbio una facoltà che ho osservato e di facile osservazione. Dopotutto come diceva anche invisibile il nostro cervello è a comando di tutto, da degli impulsi nervosi, se questa è libera magari riesce a regolare meglio il funzionamento del corpo e a dare armonia al suo movimento. Non solo ma anche i dolori che proviamo non sono altro che proiezioni nel nostro cervello di segnali da tutti i vari sensori che la mente ha nel nostro corpo per avvertirla di un cattivo funzionamento.
Da ignorante sugli aspetti spirituali sono portato dalla mia esperienza a credere che suddette pratiche funzionino realmente ma potrebbero farlo attraverso un "inganno mentale" o meglio sarebbe a dire un "auto convincimento" e in questo modo riusciamo a far dare alla nostra mente il comando di liberare certe tensioni, a regolare i nostri nervi.
La meditazione, in sostanza, quale sia la ragione che spinge ad eseguirla è fondamentale per tenere ben tarato il nostro corpo. E' un modo e forse l'unico per evitare che questo proceda sempre con la parte inconscia la quale può esser turbata dalle sollecitazione di tutti i giorni e attraverso la meditazione si va con il conscio a regolare i sistemi e apportare le dovute correzioni.
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".senza nulla togliere alla sensazione di benessere che tu hai provato, non dubito della cosa, vorrei però far notare che tu già avevi visto quei movimenti, quei movimenti, e se li hai cercati su youtube probabilmente hai una certa curiosità riguardo questo "stile", pertanto è possibile anche supporre che ci sia a priori della tua esperienza una certa propensione verso il "credere" o ritenere quantomeno plausibili se non validi queste tecniche.
Certamente, non è per niente improbabile che inizialmente mi sia lasciato offuscare da preconcetti. Ma di fronte a questi dubbi, ho deciso di non pensarci troppo (con la logica), ma di continuare la pratica.
Molte cose che vediamo anche solo una volta vengono poi accantonate e messe latenti nella nostra mente, e in alcune situazioni anche in maniera inconscia la mente trova delle associazioni e le ripesca.
Non nego.
Per precisare non conosco il Tai Chi, e altre pratiche simili, e non ho mai approfondito la mia curiosità per aspetti di tipo spirituale, ma non nego assolutamente che vi possa essere un importante parte spirituale in noi, fondamentale e basilare per il nostro manifestarci nel complessivo.
Non è la propria opinione qui ad essere importante, ma l'esperienza in sé. Anche prima di praticare, avevo un sacco di opinioni. Inutile dire, che quelle opinioni si sono poi rivelati...inutili. La mia Mente non sa mica conoscere quello che non conosce ancora
Da ignorante sugli aspetti spirituali sono portato dalla mia esperienza a credere che suddette pratiche funzionino realmente ma potrebbero farlo attraverso un "inganno mentale" o meglio sarebbe a dire un "auto convincimento" e in questo modo riusciamo a far dare alla nostra mente il comando di liberare certe tensioni, a regolare i nostri nervi.
Come detto prima...sono opinioni derivati da ragionamenti puramenti logici.
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Ciao a tutti.
Come forse avrete letto da qualche parte qui, di solito non mi piace scrivere qui se ho delle questione (abbastanza profonde) da risolvere. La scuola è ri-iniziata, e i miei genitori sono ritornati dopo 2 mesi di assenza. Ma con la risposta che ho dato a PK, ho deciso di parlare anche d'altro.
Sono successe molte cose nell'ultimo mese. Per ora penso di voler raccontare la mia esperienza con il "Tai Chi" (per adesso chiamo così la pratica che sto seguendo) e le arti marziali. Nell'ultimo periodo infatti, mi sono interessato molto alle arti marziali. Con "arti marziali", intendo tutti gli atteggiamenti (interiori...fisici...) che si rivelano utili nel caso di una situazione di aggressione fisica da parte di altre persone (non parlo quindi di una disciplina nello specifico). La pratica l'ho eseguita per lo più da solo, non sono il tipo che si iscrive a palestre/corsi (già ne ho abbastanza con la scuola...e il metodo pedagogico delle palestre/corsi è simile, con orari precisi, movimenti precisi che "devi" fare un certo tot di tempo ecc. ma ora non mi dilungo). Dopo già poco tempo (1 mese), ho imparato moltissime cose (e mi sono divertito un mondo). Il Tai Chi, mi permetteva di..."sentire" i movimenti (calci, proiezioni...), e mi permetteva, cosa importantissima, di avere un po' di consapevolezza della battaglia (le distanze che cambiano ogni secondo, il mio Corpo, il terreno, le intenzioni dell'aversario e il suo Corpo ecc ecc). Ormai dovrebbe essere chiaro, che i movimenti pre-programmati, in una battaglia non funzionano. Normalmente, è solo con la pratica che i combattenti ritrovano....la consapevolezza e l'istinto necessari per poter affrontare veramente una battaglia.
Inizialmente, in realtà mi ero interessato di una sola disciplina (kickboxe), ma poi imparando i movimenti tramite il Tai Chi (tant'è come molte persone che lo praticavano da anni giudicavano molto positivamente la mia tecnica), ho sentito che per natura non potevo fermarmi a pungi e calci. E che tutte quelle "arti marziali", che ammettono cose e ne escludono altre sono puttanate. L'unica vera forma di movimento (quindi anche riguardante il combattimento) è quella libera, o almeno questo è ciò che ho capito dopo circa 2 settimane di "allenamento" (allenamento molto divertente tra l'altro, ribadisco ancora).
Continuando su questa strada (per altre 4-5 settimane), molte cose sono cambiate in me. Perché chiaramente, una volta che scopri che il tuo Corpo può fare molte più cose di quello che pensavi prima, e che le può fare bene (se può servire come piccola dimostrazione, vi dico che a detta di molti "esperti nel settore", i movimenti complessi riuscivo a farli in modo praticamente perfetto), le cose dentro di te cambiano. Sono diventato molto più sicuro e stabile, e mi sentivo libero. Inoltre mi sentivo (che è la seconda cosa di cui voglio parlare) più "ampio", più "grande" ed ero sempre caldo, e sentivo che questo era legato alla sicurezza interiore. Io per anni, sono sempre stato molto suscittibile al freddo. Non c'è stata una giornata di inverno/autunno in cui avessi le mani gelate, e capitava anche d'estate. La cosa è migliorata negli ultimi 2 anni, ma di pochissimo. Invece quest'anno, è stato molto diverso. E' stata un'esperienza talmente nuova, che dopo pochi minuti (che ero fuori di mattina), mi sono detto: "aspetta un attimo! E' molto strano quello che sto sentendo". Era strano sentirsi "più ampio, più grande e caldo" in una giornata fredda. Ho compreso che la situazione a cui ero abituato, era il contrario: "sentirsi stretti, piccoli e freddi".
Inoltre questa nuova sensazione (di "grandezza" e calore) è legata anche al modo in cui affronto tutte le esperienze quotidiane. Quando inizio a sentirmi freddo (di solito dopo una situazione che mi ha offeso) mi sento anche insicuro, e inizio a svolgere male le cose. Di solito, risolvo la questione chiarendomi su quello che è veramente successo in quell'occasione, e risento il calore e l'energia tornare. Alla fine, non c'è nessun motivo per cui una persona debba sentirsi insicura. Minchia, quando siamo tutti sicuri (non spavaldi eh, che spavalderia e tirannia sintomi di insicurezza), siamo degli Esseri fantastici, molto capaci e davvero...utili a tutto l'universo.
Comunque, non vorrei far sembrare che bisogna sempre sentirsi come ho descritto prima. Per esempio, prima di addormentarmi sento un leggero rilascio di calore e una più "passività", ed è bellissimo così.
Per ora, ho deciso di finire qui. Ci si sente.
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In strada non hai tempo di fare "forme" etc, in palestra non ti insegnano ad affrontare piu' di un avversario, mentre in strada potresti essere attaccato anche da tre persone nello stesso momento, magari armate di spranghe. Ma sopratutto in palestra il tuo "avversario" sara' leale con te etc..per strada no.
Le arti marziali sono valide nel senso che insegnano all individuo la disciplina ed il sangue freddo ma se volete difendervi molto megio il pugilato o un semplice corso di difesa personale.
Lasciamo i film d'azione ai ragazzini
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Qualche precisazione:
P.K.89 ha scritto:
...Questo per dire che è una possibilità che non vi sia stato un riflesso di natura atavica e a priori dentro di te, ma da quel che hai detto esisteva una conoscenza ben più vicina.
Certo che è possibile, ma quello che ho cercato di sottolineare, in vari modi, è che non possiamo sapere e che l'unico modo di sperimentare tali "realtà" (tra virgolette per rispetto) è appunto darsi da fare.
Essendo "fenomeni" che appartengono alla sfera spirituale, non ci potrà mai essere la "prova" per la mente che un dato giorno questi movimenti siano la manifestazione di un qualcosa di "atavico", per usare la tua espressione, e non una "proiezione mentale" derivata da qualcosa che è inconscio.
Uno dei motivi del perché nel Tai Chi o nella Meditazione si DEVE praticare tutti i giorni, è proprio quello di sperimentare in prima persona questi "stati dell'Essere", di modo che, dopo un certo tempo (che per qualcuno può essere anche molto lungo) si siano "accumulate" molte esperienze di modo da poter compararle con i cosiddetti "stati normali" e "funzionamenti" abituali.
Se dopo 15 anni ogni volta che, seguendo seriamente le regole, il fenomeno è "quello" (o "quelli"), non è che la mente avrà la "prova provata", ma diciamo che ci sono buone possibilità che quella manifestazione sia di un "qualcosa" che mente non è.
Se a questo aggiungi fenomeni "straordinari", come quello che dopo 4 ore di computer causa lavoro ci si ritrova con il corpo bloccato in vari punti, stanchi morti e con la mente in pappa, ci si può alzare e muoversi immediatamente come una farfalla, ecco che la mente ha un altro "forte indizio" che qualcosa oltre se stessa sembra effettivamente esistere, perché in quello stato pietoso lei non può far altro che stramazzare sul letto.
Invece...
Per precisare non conosco il Tai Chi, e altre pratiche simili, e non ho mai approfondito la mia curiosità per aspetti di tipo spirituale, ma non nego assolutamente che vi possa essere un importante parte spirituale in noi, fondamentale e basilare per il nostro manifestarci nel complessivo.
é una delle "tre parti" di ciò che siamo; corpo, mente e Spirito, quindi è certamente fondamentale.
Per il momento mi sono concentrato più su un aspetto "meccanico" o fisico.
Capisco, ma così non potrai mai comprendere la Natura di queste pratiche e perché esistono, come possono aiutarci e perché sono un tesoro inestimabile, un dono del Cielo.
La mente non potrà mai, nemmeno in EONI, capire di cosa si tratta. C'è un solo modo, praticarle seriamente.
Oppure raggiungi l'illuminazione (non importa come) e poi vedi tutto "dall'alto" in modo chiarissimo
Il mio Maestro spesso ripeteva ai suoi allievi che lui e noi eravamo identici e che l'unica differenza è che noi stavamo al piano terra, lui al terzo piano e quindi poteva "vedere" in modo più chiaro.
Avendo la nostra civiltà puntato praticamente tutto sulla mente, e come se l'avessimo portata non al terzo, ma al millesimo piano. Ma così facendo abbiamo portato a quelle "altezze vertiginose" una minuscola parte di noi stessi, ovvero la mente razionale.
L'Uomo è fatto in modo che per poter "vedere" con chiarezza, deve essere integro ed unito nei suoi atti, altrimenti la percezione della realtà è distorta.
Quella che si ha con il solo uso della mente razionale è più che distorta, è un frammento fugace di un sogno di cui non ci si ricorda bene che cosa era.
Le pratiche spirituali riuniscono l'Essere e tutte le sue "parti", facendogli ritrovare l'integrità la completezza naturale, da li incomincia la straordinaria avventura che è la Vita.
E il tuo caso mi pare possa rientrare perfettamente in questo ordine. Per quanto riguarda il benessere che comunque ne è derivato non ne dubito perchè sostengo che lo stato mentale, il comando della nostra mente liberare certe tensioni è senza ombra di dubbio una facoltà che ho osservato e di facile osservazione. Dopotutto come diceva anche invisibile il nostro cervello è a comando di tutto,
Messa così non posso che dissentire.
Forse hai frainteso delle cose che ho detto, perché io credo che il cervello non sia al comando di assolutamente nulla
Ma prima di addentrarci in questo aspetto, eventualmente, è necessario che io capisca cosa intendi tu per "cervello".
Da ignorante sugli aspetti spirituali sono portato dalla mia esperienza a credere che suddette pratiche funzionino realmente ma potrebbero farlo attraverso un "inganno mentale" o meglio sarebbe a dire un "auto convincimento" ..
Praticando tutti i giorni, seriamente, dopo un certo tempo anche se ci si è autoingannati (e succede, eccome) la cosa non funziona più.
Devi considerare che queste pratiche, quando sono genuine, sono letteralmente STRAORDINARIE.
Lo sono perché sono state create da Maestri spirituali con l'assistenza "diretta" del Cielo.
Sono pratiche create tenendo conto di tutti possibili inganni mentali-emotivi-psichici che possiamo fare con noi stessi, dall'inizio dei tempi all'eternità, e non sto minimamente scherzando.
In queste pratiche sono inseriti di proposito dei "meccanismi" che dopo poco tempo che "ci si inganna", la cosa non funziona più, e si è obbligati, se si vuole procedere, a smetterla di ingannarsi.
I Maestri sono diabolici... verso la mente...
Lo so che sono parole forti, ma io so per certo che chi ha creato queste pratiche sa perfettamente cosa e come è un essere umano e perché soffre. e quale è la direzione necessaria per abbandonare tale sofferenza.
La meditazione, in sostanza, quale sia la ragione che spinge ad eseguirla è fondamentale per tenere ben tarato il nostro corpo.
Si.
Come ho detto molte volte, la Meditazione, che sia in movimento come il Tai Chi o "statica", è uno stato dell'Essere assolutamente naturale ed esiste per molte ragioni, una delle quali è quella di rimettere in Armonia il corpo.
Ma c'è molto di più, perché è anche uno strumento di conoscenza spirituale e quindi del più alto livello esistenziale raggiungibile dall'Uomo.
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@TheNecrons
Prima di commentare il tuo post vorrei farti una domanda:
Non ho capito che "pratica" stai facendo, perché parli di "tai Chi" tra virgolette, di arti marziali e di "libertà". Puoi spiegare in modo più concreto cosa stai praticando?
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@TheNecrons
Prima di commentare il tuo post vorrei farti una domanda:
Non ho capito che "pratica" stai facendo, perché parli di "tai Chi" tra virgolette, di arti marziali e di "libertà". Puoi spiegare in modo più concreto cosa stai praticando?
Forse hai ragione, non sono stato chiarissimo.
Inizio col dire, che quello che faccio non segue nessuno schema preciso (è la "libertà" di cui parlo), è eseguito con uno scopo di divertimento, senza troppo pensieri o schemi di vario tipo. Ma questo non seignifica che sia "disordinato".
Tempo fa, ho avuto un periodo in cui ero mi sembrava di essere sempre vicino ad uno scontro fisico, da un momento all'altro, ed era anche il periodo in cui stavo cercando di praticare Tai Chi con serietà, serenità e costanza. Inutile dire, che un po' mi spinsi a curiosare in queste tecniche (arti marziali), per il motivo prima descritto. Con quello che avevo imparato dal Tai Chi, ho iniziato a praticare questi movimenti. Con il Tai Chi, ho notato come fin dall'inizio non mi focalizzavo mai sul movimento (fisico) in sé, ma sulla consapevolezza e sulle sensazioni...che sono esse stesse parte del movimento, anche se tendiamo a dimenticarlo. Un calcio, non è alzare e ruotare il gamba e il bacino per precuotere il Corpo dell'avversario. E' un modo di vivere in quel particolare momento in cui lo tiri. Vale a dire che interessa tutte le parti in te. "Un calcio", è anche quando 5 minuti prima sei sufficentemente consapevole in battaglia da permetterti poi di sentire se e come tirare un calcio. Un calcio è anche quando sai di non dover tirare un calcio (sono serio).... insomma, quello che voglio dire, è che il movimento fisico non racchiude la vera azione, è solo una parte. Questa è una cosa che mi sono trovato d'avanti tantissime volte, finché finalmente ho iniziato ad accettarla. Nel post precedento dicevo che inizialmente mi ero interessato di kickboxe. Ma con la pratica, alla fine arrivavo sempre allo stesso punto: sia che imparavo i tipi di pungi, di calci, di ginocchiate...alla fine sentivo che non era quello il vero movimento. Per cui non mi sono più interessato alle singole discipline (questo è successo due settimane dopo aver deciso di iniziare questo piccolo percorso).
E ho dunque sentito che per natura, ero anche portato ad usare altre parti del Corpo (oltre a pungi e calci), ed è stato veramente divertemente, praticare e imparare nuovi movimenti, era bello lasciarsi liberi di fare quello che si vuole. Dopo poco tempo mi ero trovato a sapere lottare (proiezioni, leve, immobilizzazioni o limitazioni del movimento ecc.) molte bene (ho "sfidato" alcuni vecchi conoscenti che praticavano jiu jitsu e judo), loro erano più forti di me ma parlando di attenzione verso il proprio Corpo, verso il terreno ecc ecc non eravamo molto diversi. E cosa molto interessante: senza aver mai fatto sparring prima (alla lotta aggiungiamo anche colpi di percussione tirati in modo amichevole, ed ecco lo sparring per me), ero comunque in grado di tenere testa a kickboxers e praticanti di MMA (mi sono difeso da quasi tutti i colpi, e ne ho messo a segno parecchi). La domanda è: come si fa ad essere preparati ad una cosa, se non si è mai fatto pratica specifica prima? La risposta potrebbe essere: grazie al Tai Chi, quei movimenti s'imparano realmente in modo legato alla Natura delle cose. Ma questa non è l'unica esperienza che me lo fa pensare.
Forse mi son perso un pezzo: come pratico esattamente?
A volte, inizio facendo Tai Chi come descritto nel vecchio post, e quando inizio a sentirmi più in connessione con il mio Corpo, con il terreno ecc. passo lentamente ad un comportamento più rivolto alle arti marziali. A quel punto mi viene naturale iniziare a praticare i movimenti che avevo in testa, anche nuovi. Non inizio subito a tirare calci, chiaramente. Cerco di sentire tutto ciò che c'è da fare prima, durante, dopo. Inoltre faccio un sacco di sparring con miei amici, anche con "coltelli" (pennarelli rossi), e vi assicuro che senza aver mai praticato contro coltelli, la prima volta non mi sono lasciato trovare impreparato (nel senso che sono riuscito a difendermi piuttosto bene, e a disarmare). Ma le volte successive, sono migliorato.
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Ok, ora è più chiaro.
Direi che non stai facendo Tai Chi, ma che hai preso degli elementi del Tai Chi per "sperimentarli a modo tuo".
La mia esperienza mi ha insegnato che questo tipo di pratica può andare bene per un po' di tempo, ma è sconsigliabile e questo per vari motivi.
Il principale sta in quello che ho detto a PK, ovvero che queste pratiche sono state create in quei "modi" e con quelle "regole" per dei motivi precisi, motivi che sono molto profondi, in quanto i Maestri conoscono chi è e come è fatto un essere umano.
Praticando il Tai Chi, per esempio, si (ri-) mettono in "moto" molte "cose", aspetti profondi e molto seri di ciò che siamo ed è sconsigliabile procedere in questa ricerca senza una guida e/o una "forma".
Il Tai Chi ha varie forme, certe più "esteriori" e certe più "interiori", ma sempre forme sono (intendo forme-sequenze di movimenti).
Queste forme sono state create in un certo modo, modo che permette, insieme all'applicazione delle regole (calma, mente vuota, muoversi lentamente e dolcemente etc.) di avere i numerosi benefici che tale pratica porta.
Ma questo deve anche avvenire nei modi e nei tempi giusti, e questo è diverso per ogni persona.
Nelle forme sono inseriti "meccanismi invisibili" che permettono tutto questo.
Quindi praticare senza seguire una data forma non permette di avere tutti i benefici e difficilmente questi arriveranno nei modi e nei tempi adatti alla persona stessa.
Se si insiste a praticare "a piacere", per così dire, col tempo la cosa può anche risultare dannosa.
I bambini "fanno Tai Chi" 24 al giorno e non hanno bisogno di seguire nessuna forma, ma loro non hanno una mente orami formata ed un ego con cui fare i conti, e quindi lo Spirito li tutela sempre, anche dagli errori che possono commettere.
Tu sei molto giovane e quindi immagino che non corri grossi rischi, ma non sei più un bambino
Quindi il mio consiglio per te, se sei interessato a praticare, è quello di trovare un istruttore o Maestro che ti insegni una forma di Tai Chi e praticare quella.
******************************
TheNecrons ha scritto: Continuando su questa strada (per altre 4-5 settimane), molte cose sono cambiate in me. Perché chiaramente, una volta che scopri che il tuo Corpo può fare molte più cose di quello che pensavi prima...
Si. Il problema è che la mente è molto limitata e non è assolutamente in grado nemmeno di "vedere" un movimento.
Quando si lasci al corpo la libertà di fare il suo lavoro, i risultati sono letteralmente straordinari.
Tutti stupefatti dell'abilità di Bruce Lee. Quell'abilità non è di Bruce Lee, lui non ha mai fatto quelle cose straordinarie, nessuno può.
Ma [/b]ogni corpo umano può fare altrettanto[/b] e anche con molta facilità.
Poi, essendo lui un "combattente", ha anche sviluppato una certa muscolatura etc. e quindi certe cose erano "estremizzate", ma l'abilità appartiene ad ogni corpo umano, senza eccezioni.
Sono diventato molto più sicuro e stabile, e mi sentivo libero. Inoltre mi sentivo (che è la seconda cosa di cui voglio parlare) più "ampio", più "grande" ed ero sempre caldo, e sentivo che questo era legato alla sicurezza interiore. Io per anni, sono sempre stato molto suscittibile al freddo. Non c'è stata una giornata di inverno/autunno in cui avessi le mani gelate, e capitava anche d'estate. La cosa è migliorata negli ultimi 2 anni, ma di pochissimo. Invece quest'anno, è stato molto diverso. E' stata un'esperienza talmente nuova, che dopo pochi minuti (che ero fuori di mattina), mi sono detto: "aspetta un attimo! E' molto strano quello che sto sentendo". Era strano sentirsi "più ampio, più grande e caldo" in una giornata fredda. Ho compreso che la situazione a cui ero abituato, era il contrario: "sentirsi stretti, piccoli e freddi".
Sono invidioso
Io avevo lo stesso identico problema e ci ho messo molti anni ad ottenere quello che tu hai ottenuto in così poco tempo. Ma tu parti avvantaggiato a causa delle minori "calcificazioni mentali" (cit l'orso) dovute alla tua giovane età.
E' il Chi che sta ritrovando la sua Armonia e questi sono solo certi aspetti, che hai percepito, rispetto alla totalità di quello che succede.
Anche per questo è importante praticare una forma, perché nelle forme ci sono istruzioni anche per il Chi, istruzioni che vengono dal Tao (la totalità) "passate attraverso" i Maestri che hanno creato queste pratiche.
Il Chi è la sorgente della Vita, o per meglio dire la sua "prima" manifestazione e quindi va trattato con profondo rispetto e cautela.
Sono cose molto serie. Bello divertirsi,anche io a volte mi diverto un sacco, ma non dimentico mai la serietà delle "forze in gioco".
Inoltre questa nuova sensazione (di "grandezza" e calore) è legata anche al modo in cui affronto tutte le esperienze quotidiane. Quando inizio a sentirmi freddo (di solito dopo una situazione che mi ha offeso) mi sento anche insicuro, e inizio a svolgere male le cose. Di solito, risolvo la questione chiarendomi su quello che è veramente successo in quell'occasione, e risento il calore e l'energia tornare. Alla fine, non c'è nessun motivo per cui una persona debba sentirsi insicura.
Come abbiamo già detto, tutto è collegato.
Se una persona subisce un abuso di qualunque tipo (e la nostra civiltà è proprio basata su innumerevoli abusi), questo si ripercuote su tutti gli aspetti di ciò che si è.
Una paura ricorrente crea una insicurezza. Questa insicurezza va a "depositarsi" in una parte del corpo bloccandola e rendendola più debole di come dovrebbe essere. Il Chi viene alterato in quella parte del corpo e con la ripetizione nel tempo di quella insicurezza-blocco-alterazione, questa si ripercuote anche in tutto l'Essere.
Poi ci si "abitua" a quell'alterazione della propria Armonia (perché dobbiamo lavorare, sposarci, avere successo, insomma ci sono cose "molto più importanti" di cui occuparsi...) e quella condizione non si percepisce più.
Ma c'è e può rimanere per tutta la vita generando molti problemi, anche fisici.
Ecco uno dei motivi del perché è fondamentale praticare tutti i giorni, perché si ri-pratica l'Armonia perduta e le forme sono fatte in modo da permettere alla persona di rimettere a posto ogni possibile ed immaginabile "distorsione" che è stata creata nel passato.
Nelle forme di Tai Chi non c'è un atomo del nostro corpo che è stato dimenticato o considerato meno importante di un altro.
Nel Tao tutto è contato.
Ecco perché chiamo Maestri coloro che hanno creato le forme.
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Avevo iniziato a scrivere una risposta, ma poi ho ritenuto non esser sufficientemente chiare ed esaustiva, appena ho un po più di tranquillità ritorno :wink:
cit. (perché dobbiamo lavorare, sposarci, avere successo, insomma ci sono cose "molto più importanti" di cui occuparsi...) :baby: :sos:
@TheNecrons
Io sono sempre più convinto che la tua sia una suggestione frutto di quel che hai letto quà e là.
Ma in ogni caso se funziona per te ...
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P.K.89 ha scritto: @invisibile
Avevo iniziato a scrivere una risposta, ma poi ho ritenuto non esser sufficientemente chiare ed esaustiva, appena ho un po più di tranquillità ritorno :wink:
Nessuna fretta.
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@TheNecrons
Io sono sempre più convinto che la tua sia una suggestione frutto di quel che hai letto quà e là.
Ma in ogni caso se funziona per te ...
Il bello è che non ho letto quasi niente di molte cose di cui ho parlato ultimamente. Ho letto solo ciò che mi scriveva Invisibile, e se stai attento non è che scendesse proprio in poemi descrittivi.
Inoltre, le cose che esperimentivo, poi si ripetevano tantissime volte nel tempo, e (soprattutto) evolvendosi nel tempo.
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@Invisibile:
Direi che non stai facendo Tai Chi, ma che hai preso degli elementi del Tai Chi per "sperimentarli a modo tuo".
La mia esperienza mi ha insegnato che questo tipo di pratica può andare bene per un po' di tempo, ma è sconsigliabile e questo per vari motivi.
Il principale sta in quello che ho detto a PK, ovvero che queste pratiche sono state create in quei "modi" e con quelle "regole" per dei motivi precisi, motivi che sono molto profondi, in quanto i Maestri conoscono chi è e come è fatto un essere umano.
Personalmente, io ho pensato al fatto che non è proprio naturale usufruire delle capacità del Corpo per dedicarsi ad un tipo di movimento nello specifico per lungo tempo. Io posso prendere degli elementi del Tai Chi per essere più bravo a basket, a cantare, a ballare, a disegnare ecc. ecc. ma non penso sia corretto cercare di "adeguare" il Corpo a quei movimenti in particolare per troppo tempo. Un cantante, per dire, può aver superato molti blocchi legati all'uso della voce (imbarazzo di alzare la voce, incapacità di usare molti toni, cosa utile per esprimersi con più sicurezza ecc...insomma puoi capire qualcosa dello stato delle persone, anche dal modo in cui usano la propria voce). Ma non siamo fatti per "abituarci a cantare".
E' innegabile che con le arti marziali abbia imparato molte cose, ma non ho intenzione di continuare a focalizzarmi su di essi per troppo tempo.
E' naturale applicare i principi del Tai Chi nelle azioni di tutti i giorni, ma secondo me non bisogna avere troppo abitudini.
Io avevo lo stesso identico problema e ci ho messo molti anni ad ottenere quello che tu hai ottenuto in così poco tempo. Ma tu parti avvantaggiato a causa delle minori "calcificazioni mentali" (cit l'orso) dovute alla tua giovane età.
Guarda che la cosa non è così stabile, mi capita spesso ancora di raffreddarmi più del dovuto, (soprattutto in questi periodo di scuola e crisi familiari), solo che ora conosco di più il problema.
Poi ci si "abitua" a quell'alterazione della propria Armonia (perché dobbiamo lavorare, sposarci, avere successo, insomma ci sono cose "molto più importanti" di cui occuparsi...) e quella condizione non si percepisce più.
Mi ritrovo molto. Mi capita spesso di ritrovarmi un problema interiore che inizialmente mi sembra molto facile da risolvere. Se però, mi lascio distrarre e mi occupo di altro, il problema pare più complicato, molto più ambiguo (insomma, si perde chiarezza) e diventa difficile trovarlo. Ma se lo trovi, capisci che era facilissimo da risolvere. Come tu hai detto, è confondendolo che l'Essere umano può venir sfruttato.
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TheNecrons ha scritto: La mia esperienza mi ha insegnato che questo tipo di pratica può andare bene per un po' di tempo, ma è sconsigliabile e questo per vari motivi.
Il principale sta in quello che ho detto a PK, ovvero che queste pratiche sono state create in quei "modi" e con quelle "regole" per dei motivi precisi, motivi che sono molto profondi, in quanto i Maestri conoscono chi è e come è fatto un essere umano.
Personalmente, io ho pensato al fatto che non è proprio naturale usufruire delle capacità del Corpo per dedicarsi ad un tipo di movimento nello specifico per lungo tempo. Io posso prendere degli elementi del Tai Chi per essere più bravo a basket, a cantare, a ballare, a disegnare ecc. ecc. ma non penso sia corretto cercare di "adeguare" il Corpo a quei movimenti in particolare per troppo tempo. Un cantante, per dire, può aver superato molti blocchi legati all'uso della voce (imbarazzo di alzare la voce, incapacità di usare molti toni, cosa utile per esprimersi con più sicurezza ecc...insomma puoi capire qualcosa dello stato delle persone, anche dal modo in cui usano la propria voce). Ma non siamo fatti per "abituarci a cantare".
E' innegabile che con le arti marziali abbia imparato molte cose, ma non ho intenzione di continuare a focalizzarmi su di essi per troppo tempo.
E' naturale applicare i principi del Tai Chi nelle azioni di tutti i giorni, ma secondo me non bisogna avere troppo abitudini.
Credo che tu stia mischiando un po' le cose.
Le arti marziali non sono Tai Chi, e su questo approvo quello che dici, ovvero che non è bene applicare in modo sistematico i principi del Tai Chi ad una qualsiasi attività, comprese le arti marziali.
Esiste un Tai Chi che è proprio una applicazione marziale, che si chiama Tai Chi Chuan (Taijichuan; "chuan" significa "pugno"), ma non è Tai Chi, il Tai Chi non è un arte marziale.
Il Tai Chi è, in un certo senso, moto "particolare" e non è corretto considerarlo come il cantare e nemmeno come un arte marziale.
Le forme del Tai Chi, quelle genuine create da veri Maestri, sono manifestazioni "dirette" dello Spirito e quindi sono perfettamente in Armonia.
Se praticate seguendo le "regole", non possono in nessun modo creare problemi al corpo,alla mente ed allo Spirito, mai ed in nessun caso.
Sono come il volo degli uccelli od il tuo passeggiare senza sforzarti, puoi farle sempre e senza timore alcuno.
Così come il corpo è perfetto, anche queste forme lo sono perché come ho detto, tengono conto di tutto ciò che siamo e non sono mai innaturali in nessuna delle loro parti o aspetti.
Al contrario, proprio perché sono fatte perfettamente a misura d'uomo, ri-portano la persona alla perfezione dell'Armonia e sono anche uno strumento di conoscenza, di se stessi e del mondo, fisico, mentale e spirituale.
Per quello le definisco "straordinarie", perché sono perfette in tutti i sensi.
E sono molto profonde, sono infinite.
Sempre uguali e sempre diverse, proprio perché il mondo è in perenne divenire ed una pratica onesta e genuina, una pratica della realtà come è il Tai Chi. non può che essere anch'essa così.
Quello che vedi con i tuoi occhi, nei filmati ma anche "dal vivo", non è nulla.
Non è possibile che il Tai Chi diventi una "abitudine", è letteralmente impossibile, perché i Maestri hanno inserito certe "cose" in queste forme che rendono tale "abitudine di abituarsi" impossibile da fare nel Tai Chi.
Se una persona lo fa, semplicemente non funziona più e ben presto arriva anche a dimenticare la forma.
Il Tai Chi "se ne va".
Tutto ha il "suo" Spirito, anche il Tai Chi.
A me è successo più volte nei primi anni di dimenticarmi certe mosse, così come a molte persone che conosco, proprio perché cercavo di "capire", di "memorizzare" le mosse.
Le mosse del Tai Chi non si possono memorizzare, è impossibile, se lo si vuole praticare nel modo giusto.
Se si memorizzano diventa rigido e ben presto l'interesse svanisce e con lui la conoscenza della forma.
Lo so che sembra assurdo, per le nostre menti, in fondo sono solo dei semplici movimenti in sequenza.
Non lo sono, sono molto di più, sono una meditazione in movimento e quindi uno strumento di conoscenza della realtà, realtà che è sempre mutevole.
Ballerini professionisti non riescono a fare questi movimenti e hanno spesso molte difficoltà ad impararli.
Certi arrivano a piangere per il fatto che non capiscono come è possibile che dei movimenti così semplici, per loro che "sanno come è fatto un corpo", risultano impossibili da "memorizzare".
Chi di loro ha avuto il coraggio di smettere di cercare di controllare con la mente quei movimenti li ha imparati, e anche bene.
Chi non ha avuto quel coraggio ha smesso, perché la realtà era troppo difficile da accettare visto che metteva in crisi la loro visione di cosa è e come funziona un corpo (e anni di duro lavoro).
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invisibile ha scritto: Credo che tu stia mischiando un po' le cose.
Le arti marziali non sono Tai Chi, e su questo approvo quello che dici, ovvero che non è bene applicare in modo sistematico i principi del Tai Chi ad una qualsiasi attività, comprese le arti marziali.
Esiste un Tai Chi che è proprio una applicazione marziale, che si chiama Tai Chi Chuan (Taijichuan; "chuan" significa "pugno"), ma non è Tai Chi, il Tai Chi non è un arte marziale.
Il Tai Chi è, in un certo senso, moto "particolare" e non è corretto considerarlo come il cantare e nemmeno come un arte marziale.
Io non ritengo che "fare arti marziali" sia fare Tai Chi. Io penso che il Tai Chi (come pratica), "avvicinando" la persona al suo Corpo e a quello che è veramente, non può che influenzare anche tutte le pratiche a venire.
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TheNecrons ha scritto: Io non ritengo che "fare arti marziali" sia fare Tai Chi.
Ok
Io penso che il Tai Chi (come pratica), "avvicinando" la persona al suo Corpo e a quello che è veramente, non può che influenzare anche tutte le pratiche a venire.
Si.
Tutte le pratiche spirituali hanno questo effetto. Si può dire che "entrano" nella vita in vari modi e per vari aspetti, cambiando il modo di essere e di fare.
Ma quello che volevo sottolineare, è che a mio avviso tu non sai cosa è il Tai Chi e a volte sembra che parli come se lo sapessi.
Mi sembra che hai "visto" e sentito delle cose che reputi buone per te e le stai "facendo tue".
Ottimo, ma ci vuole cautela a trarre conclusioni, soprattutto con se stessi quando si esaminano questi aspetti della vita.
I cinesi dicono che per imparare il Tai Chi ci vogliono venti anni e non posso che confermare.
Ripeto, io non credo che tu stia facendo Tai Chi, non in modo completo, a meno di trovarsi di fronte ad un fenomeno molto singolare (che è possibile, non lo escludo).
Il Tai Chi viene considerato dai cinesi "la suprema arte", l'arte più difficile in assoluto ed è per quello che quando vedono qualcuno che lo pratica seriamente gli mostrano il più profondo rispetto.
Ora non è più così per la maggioranza dei cinesi, ma fino a pochi anni fa questa era la considerazione in cui veniva tenuto.
Dico questo solo per cautela, perché noi parliamo con noi stessi in continuazione, anche se non ne siamo consapevoli, e se ci "diciamo" delle cose che non corrispondono alla realtà finiamo per credere reali cose che esistono solo nella nostra immaginazione.
Io non posso sapere come stanno le cose per te, stiamo solo discutendo in un forum, il mio è un invito alla cautela nel parlare con se stessi.
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Credo che tu stia mischiando un po' le cose.
Le arti marziali non sono Tai Chi, e su questo approvo quello che dici, ovvero che non è bene applicare in modo sistematico i principi del Tai Chi ad una qualsiasi attività, comprese le arti marziali.
Esiste un Tai Chi che è proprio una applicazione marziale, che si chiama Tai Chi Chuan (Taijichuan; "chuan" significa "pugno"), ma non è Tai Chi, il Tai Chi non è un arte marziale.
Il Tai Chi è, in un certo senso, moto "particolare" e non è corretto considerarlo come il cantare e nemmeno come un arte marziale.
Le forme del Tai Chi, quelle genuine create da veri Maestri, sono manifestazioni "dirette" dello Spirito e quindi sono perfettamente in Armonia.
Se praticate seguendo le "regole", non possono in nessun modo creare problemi al corpo,alla mente ed allo Spirito, mai ed in nessun caso.
Sono come il volo degli uccelli od il tuo passeggiare senza sforzarti, puoi farle sempre e senza timore alcuno.
Così come il corpo è perfetto, anche queste forme lo sono perché come ho detto, tengono conto di tutto ciò che siamo e non sono mai innaturali in nessuna delle loro parti o aspetti.
Al contrario, proprio perché sono fatte perfettamente a misura d'uomo, ri-portano la persona alla perfezione dell'Armonia e sono anche uno strumento di conoscenza, di se stessi e del mondo, fisico, mentale e spirituale.
Per quello le definisco "straordinarie", perché sono perfette in tutti i sensi.
E sono molto profonde, sono infinite.
Sempre uguali e sempre diverse, proprio perché il mondo è in perenne divenire ed una pratica onesta e genuina, una pratica della realtà come è il Tai Chi. non può che essere anch'essa così.
Quello che vedi con i tuoi occhi, nei filmati ma anche "dal vivo", non è nulla.
Non è possibile che il Tai Chi diventi una "abitudine", è letteralmente impossibile, perché i Maestri hanno inserito certe "cose" in queste forme che rendono tale "abitudine di abituarsi" impossibile da fare nel Tai Chi.
Se una persona lo fa, semplicemente non funziona più e ben presto arriva anche a dimenticare la forma.
Il Tai Chi "se ne va".
Tutto ha il "suo" Spirito, anche il Tai Chi.
A me è successo più volte nei primi anni di dimenticarmi certe mosse, così come a molte persone che conosco, proprio perché cercavo di "capire", di "memorizzare" le mosse.
Le mosse del Tai Chi non si possono memorizzare, è impossibile, se lo si vuole praticare nel modo giusto.
Se si memorizzano diventa rigido e ben presto l'interesse svanisce e con lui la conoscenza della forma.
Lo so che sembra assurdo, per le nostre menti, in fondo sono solo dei semplici movimenti in sequenza.
Non lo sono, sono molto di più, sono una meditazione in movimento e quindi uno strumento di conoscenza della realtà, realtà che è sempre mutevole.
Ballerini professionisti non riescono a fare questi movimenti e hanno spesso molte difficoltà ad impararli.
Certi arrivano a piangere per il fatto che non capiscono come è possibile che dei movimenti così semplici, per loro che "sanno come è fatto un corpo", risultano impossibili da "memorizzare".
Chi di loro ha avuto il coraggio di smettere di cercare di controllare con la mente quei movimenti li ha imparati, e anche bene.
Chi non ha avuto quel coraggio ha smesso, perché la realtà era troppo difficile da accettare visto che metteva in crisi la loro visione di cosa è e come funziona un corpo (e anni di duro lavoro).
In questi giorni, mi sono accorto che effettivamente avevo preso la questione con un po' di superficialità. Ho deciso di limitare quasi del tutto la pratica marziale, e mi sono accorto che effettivamente l'avevo in un certo modo "confusa" col Tai Chi. Con le parole non è possibile spiegarlo, quando il post precedente ho detto "non ritengo che fare Tai Chi sia fare arti marziali" era vero (che non lo ritenevo..)...ma era anche falso. Grazie per essertene accorto. Ora il tuo precedente post, e quello nuovo, mi appaiono più chiari.
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il Tai Chi non è un arte marziale, è una Meditazione in movimento.
E' uno strumento di conoscenza, di se stessi e del Tao, qundi di tutto ciò che esiste, compreso il Nulla.
E' anche una pratica curativa, del corpo della mente e dello Spirito, in quanto Meditazione e quindi una pratica che porta a ritrovare l'Armonia.
Essendo "la somma Arte", in quanto totamente vera, autentica e per cui perfettamente funzionale, i suoi principi sono stati presi ed applicati alle tecniche di combattimento in quanto efficaci sempre ed in ogni caso.
Personalmente considero le arti marziali "!inferiori" al Tai Chi, perché se devi applicare tali realtà universali e spirituali ad una cosa come combattere, significa che hai commesso un qualche errore.
L'Uomo è fatto per ben altro, non è fatto per combattere.
Detto questo, un vero Maestro di Tai Chi è invincibile nel combattimento, anche di fronte al più bravo Maestro di un arte marziale.
E questo non perché è più forte, abile od allenato nel combattimento, di solito è vero il contrario, ma perché è come l'acqua che si vorrebbe gestire con le sole mani, impossibile da fare.
Le mani si stancano, l'acqua no.
Un Maestro di Tai Chi viene costantemente rigenerato dal Tao, ovvero da tutto ciò che esiste, compreso il Nulla, quindi è come combattere con l'Universo intero (più il Nulla).
Un corpo umano perfettamente rilassato ed in Armonia, quindi con il Chi in stato di perfetto equilibrio, non può essere spinto per farlo cadere, è impossibile, perché chi spinge tale corpo non sta spingendo quel corpo, sta spingendo il pianeta terra, in quanto l'energia passa attraverso il corpo in Armonia e si scarica completamente a terra.
Io ho avuto la fortuna di provare, con il mio Maestro, e la sensazione è quella di spingere una montagna fatta di Nulla, la mente va in tilt e non riesce a capire cosa cavolo è quella "cosa" che stai spingendo :wink: perché "noi" vediamo un tizio che se ne sta li rilassato e la mente ci dice che è solo un corpo che si può spingere.
Difficile descrivere la sensazione, perché allo stesso tempo senti una resistenza invincibile ma il contatto è assolutamente morbido, debole si può dire.
Un corpo che è unito con la mente e lo Spirito, non è "un tizio che se ne sta li", fa parte del Tutto, è parte del Tao e nessuno può modificare tutto ciò che esiste a suo piacimento.
Questa incapacità di comprensione deriva dalla "inversione della realtà" di cui siamo tutti vittime, specialmente in occidente.
Ci insegnano che essere "forti", "grandi" è la condizione desiderabile, "positiva", quella a cui si deve tendere con tutto se stesso, mentre queste caratteristiche sono solo certi aspetti-manifestazioni della enorme complessità della realtà.
La realtà è che il debole vince sempre sul forte, è solo una questione di tempo, così come l'acqua vince sempre sulle roccia.
L'unica condizione desiderabile è quella dell'equilibrio ed ogni Entità ha il suo ma che è in trasformazione perenne.
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Qui dove abito solo raramente si sente qualcosa. Quello che mi impressiona sono gli uccelli e i piccioni e schizzano via da terra in modo improvviso e all'unisono...in un modo che non ho mai visto in questi anni.
E' da settimane che voglio scrivere un post ma sto avendo alcuni problemi (i terremoti non c'entrano quasi nulla), appena sono pronto lo pubblicherò.
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Io abito nel reatino ma tra Rieti e Roma e quindi non vicinissimo agli epicentri ma abbastanza vicino da sentire le scosse molto forti.
Quello che mi da pensiero è che casa mia è antica e quindi non proprio l'ideale in questi casi... ma in generale va abbastanza bene anche se si dorme non proprio in pace.
Si vede che c'è da vivere anche questo e si prosegue nella speranza che la terra ritrovi la serenità e noi con lei.
Mi è venuto da pensare che nessun indiano d'america o nessun nomade mongolo è mai morto per un terremoto.
In definitiva è solo il nostro desiderio di 'sicurezza' ed il tentativo di ''fissare'' ciò che è in divenire, ovvero tutto ciò che esiste, che danno si che ci mettiamo in pericolo da soli... come degli scemi in fondo...
Questo richiama il discorso su come siamo, esseri delicatissimi e fragilissimi, e per dei tali esseri vivere con le pietre sopra la testa e sotto i piedi, ''sospesi'' a varie altezze, magari in una regione sismica, non è il massimo della genialità...
Eppure a causa di questo desiderio di 'sicurezza' e di 'controllo', ci mettiamo in queste situazioni paradossali e la cosa viene considerata normale...
Tutto questo mi ha fatto riflettere molto e secondo me denota una mancanza di contatto con la realtà molto diffusa e in qualche modo sorprendente, perché basterebbe avere i tetti di canne e paglia per non vivere più questi drammi.
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invisibile ha scritto: Mi è venuto da pensare che nessun indiano d'america o nessun nomade mongolo è mai morto per un terremoto.
In definitiva è solo il nostro desiderio di 'sicurezza' ed il tentativo di ''fissare'' ciò che è in divenire, ovvero tutto ciò che esiste, che danno si che ci mettiamo in pericolo da soli... come degli scemi in fondo...
Questo richiama il discorso su come siamo, esseri delicatissimi e fragilissimi, e per dei tali esseri vivere con le pietre sopra la testa e sotto i piedi, ''sospesi'' a varie altezze, magari in una regione sismica, non è il massimo della genialità...
Eppure a causa di questo desiderio di 'sicurezza' e di 'controllo', ci mettiamo in queste situazioni paradossali e la cosa viene considerata normale...
Tutto questo mi ha fatto riflettere molto e secondo me denota una mancanza di contatto con la realtà molto diffusa e in qualche modo sorprendente, perché basterebbe avere i tetti di canne e paglia per non vivere più questi drammi.
Molto interessante ciò che dici. Ho vissuto un po' di tempo in un ambiente "da campagna", e oltre al fatto che si vive benissimo, mi è venuto il fatto che quell'eccessiva "sostanza" e quell'eccessivo caos della città sia il vero problema di un terremoto. Vivere in città fa schifo, secondo me, secondo tantissimi aspetti (uno dei miei obbiettivi infatti, appena mi troverò ad organizzarmi, è vivere nel modo meno "urbano" possibile). E lo dico perché ho vissuto un po' di tempo in ambienti poco influenzati dalle città.
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invisibile ha scritto: Per riassumere:
il Tai Chi non è un arte marziale, è una Meditazione in movimento.
E' uno strumento di conoscenza, di se stessi e del Tao, qundi di tutto ciò che esiste, compreso il Nulla.
E' anche una pratica curativa, del corpo della mente e dello Spirito, in quanto Meditazione e quindi una pratica che porta a ritrovare l'Armonia.
Essendo "la somma Arte", in quanto totamente vera, autentica e per cui perfettamente funzionale, i suoi principi sono stati presi ed applicati alle tecniche di combattimento in quanto efficaci sempre ed in ogni caso.
Personalmente considero le arti marziali "!inferiori" al Tai Chi, perché se devi applicare tali realtà universali e spirituali ad una cosa come combattere, significa che hai commesso un qualche errore.
L'Uomo è fatto per ben altro, non è fatto per combattere.
Era quello che cercavo di dire col post precedente. Ho interrotto la pratica delle arti marziali, e ho deciso di concentrarmi di più sul Tai Chi. E mi sono sempre più reso conto di come avevo, "sottilmente" confuso le due cose. Negli ultimi periodi non avevo mai praticato sul serio Tai Chi, ero sempre molto orientato verso le arti marziali. Negli ultimi giorni, focalizzandomi maggiormente sul Tai Chi, è cambiato tutto radicalmente.
Inizialmente ho cercato di basarmi solo sulla mia concentrazione, e cercare di vedere come ero "portato a muovermi". Nel tempo, i movimenti cambiavano, ma diventavano più familiari. Ad un certo punto, ho mollato, dato che era un periodo pieno di distrazioni (lo è tuttora) e ho deciso di guardare delle dimostrazioni.
Ho visionato vari video a caso (non so ancora bene cosa voglia dire "forma"), e ho trovato questo, che trovo semplicemente fantastico:
Ho usato questo video come riferimento, e ho iniziato a praticare quella forma (dovrebbe voler dire "sequenza di movimenti"). Chiaramente, il mio intento non era quello di "copiare" quei movimenti, ma utilizzarli solo come riferimento base. Di fatto, col tempo, ho poi scoperto altri aspetti su quei movimenti, e la mia tecnica è cambiata tante volte e in modo radicale negli ultimi 15 giorni, e continua a cambiare. Ci sono delle volte in cui la pratica mi è sembrata molto piacevole e benefica (più avanti spiego in che modo), e, cosa molto interessante, sono state le volte in cui i movimenti mi sono apparsi nuovi e diversi da quelli eseguiti precedentemente. Mentre la maggior parte delle volte, e la pratica mi risultava noiosa e stressante (faceva quasi impazzire non riuscire a rilassarsi). Dopo centinaia di tentativi (decine al giorno per 15 giorni), ancora mi pare che non esista un modo fisso nel tempo con cui eseguire quelle forma.
Quelle volte in cui la pratica mi risultava benefica, non mi era comunque chiaro come riuscissi ad eseguire quei movimenti in modo rilassato e piacevole, ma in ogni caso quei movimenti che ho sempre cercato di eseguire in quel modo, questa volta lo erano (come detto accadeva 1 volta su 10). Ogni movimento sembra avere radici molto profonde, e arrivava a toccare molti parti in me, parti che non riesco a ritrovare sempre (come detto, la proporzione è quella, 1 su 10). Al termine della pratica, molte cose sono cambiare in me. A livello fisico mi sento molto leggero e stabile, e sono stabile anche "nel complesso".
Nella vita di tutti i giorni, mi sono trovato ad usare molto meno la forza nel fare le azioni quotidiane, sono diventato molto meno incline a farlo. Anche con le arti marziali, che avevo tralasciato nel frattempo, ho capito che è necessario pochissimo per ottenere la stessa efficiacia. Il mio sonno è inoltre migliorato, e se mi metto a pensare ci sono molte altre cose che son cambiate, ma uno non è che si accorge di tutto, li vive e basta.
Ho intenzione di pubblicare qua un mio video di quella forma, vedrò più avanti.
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