Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 5 Mesi fa #4372 da invisibile

Franco893 ha scritto:

invisibile ha scritto:

Franco893 ha scritto: []

Lo "spirito" potrebbe essere una proiezione mentale?


Certo, infatti cosi come non è possibile dimostrare la sua esistenza alla mente, così potrebbe essere una proiezione

Ma di indizi ''forti'' della sua esistenza ce ne sono e si sono studi e pratiche che possono confermarci certi suoi aspetti.

Ma anche un ragionamento logico ☺

Le ''cose'', dove esistono se non nel nulla?


Io vedo lo "spirito" ( anche se ammetto non mi piace chiamarlo così perchè non sono credente ) nelle "diversità" tra razze.


Forse sono io che sono rimbambito :-) ma anche la tua risposta non l''ho capita.

Per "cose" intendevo "tutte le cose esistenti" (entità-esseri-oggetti e ogni cosa che possa essere riconosciuta come esistente nell'universo intero).

La domanda è molto basilare, semplice e non presuppone credenze di tipo spirituale o religioso, e indica che per esistere una "cosa" ha bisogno di un "posto" dove esistere.

Riformulo in modo ancora più basilare, di modo da eliminare ogni possibile "obbligo" in senso spirituale o religioso (credenza).

Dove esistono le cose?

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8 Anni 5 Mesi fa #4373 da Franco893

invisibile ha scritto:

Franco893 ha scritto:

invisibile ha scritto:

Franco893 ha scritto: []

Lo "spirito" potrebbe essere una proiezione mentale?


Certo, infatti cosi come non è possibile dimostrare la sua esistenza alla mente, così potrebbe essere una proiezione

Ma di indizi ''forti'' della sua esistenza ce ne sono e si sono studi e pratiche che possono confermarci certi suoi aspetti.

Ma anche un ragionamento logico ☺

Le ''cose'', dove esistono se non nel nulla?


Io vedo lo "spirito" ( anche se ammetto non mi piace chiamarlo così perchè non sono credente ) nelle "diversità" tra razze.


Forse sono io che sono rimbambito :-) ma anche la tua risposta non l''ho capita.

Per "cose" intendevo "tutte le cose esistenti" (entità-esseri-oggetti e ogni cosa che possa essere riconosciuta come esistente nell'universo intero).

La domanda è molto basilare, semplice e non presuppone credenze di tipo spirituale o religioso, e indica che per esistere una "cosa" ha bisogno di un "posto" dove esistere.

Riformulo in modo ancora più basilare, di modo da eliminare ogni possibile "obbligo" in senso spirituale o religioso (credenza).

Dove esistono le cose?


Dicevo che "vedo" la "presenza" dello-di uno spirito nelle evidenti differenze razziali fra esseri umani.
Spero di rispondere correttamente, le cose esistono su diversi piani, cose materiali e cose che potrei definire sensazioni o sentimenti. Ma lo sono anche le credenze.
Non è che tutto-tutto è una creazione della mente, voglio dire, io classifico come prodotto della mente i casi di alien abduction per esempio, nello specifico credo che la mente giochi un ruolo decisivo nelle sedute di Malanga.
Spero di aver capito.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4374 da Calvero

invisibile ha scritto: Dici che sono contraddittorio nella forma ma non mi sembra tu abbia spiegato il perché.


Questo può essere probabile proprio in ragione, non lo so, di premesse che non consideri o in qualche modo c'è qualcosa che ostacola il nostro dialogo. Stavo cerando di arrivarci con le domande che ti ho fatto, ma ho visto che non mi hai potuto rispondere.

Mi fai una domanda in cui nell'ipotesi c'è la tua convinzione di essere reincarnato e poi dici che qualcuno "contesterà" che non è vero, ma non ho capito in cosa consisterebbe questa contestazione, ovvero cosa significa che ti si contesterà quanto tu affermi. Quindi non so se quanto sostieni sia logico oppure no e non capisco nemmeno la pertinenza di tale domanda rispetto a quello di cui stavamo parlando.


Un'ipotesi, come tutte le ipotesi, servono come espediente esplicativo, non devono essere valide in sé. Tant'è vero che io non ho posizioni categoriche sulla reincarnazione.

Detto questo, se non è comprensibile la mia domanda, servirà che un altro utente super-partes si intrometta per dire se sono io impreciso a formularla (può essere) o tu a non coglierla. Non lo so.

Anche la seconda domanda mi è incomprensibile, perché non capisco cosa tu intenda, in questo caso, per "percorsi spirituali". A me sembra che questa espressione possa essere interpretata in vari modi e per cui non so che dirti.


Come sopra, senza rancori

Ti giuro che mi sono perso...


Fa niente :wink: ma non so che dirti

Sul positivismo ti ho già risposto mi sembra in modo argomentato. Puoi non concordare, ci mancherebbe, ma non spieghi dove io sarei in errore.


DI questo potremmo parlarne solo se riusciamo a intenderci alla base. Altrimenti ora non ci è possibile.

Il resto, sulle tue intenzioni, non era necessario, davvero.



Non è vero. La mia era ed è una forma di gentilezza, anche per Necrons, che non mi conosce bene e, viste le ultime diatribe, magari crede che voglia percularti. Ci tenevo a sottolinearlo.

Mi spiace, dico sul serio, ma trovo dei passaggi contraddittori, e anche dando per scontato che lo spirito sia ciò che intendi, non trovo corrispondenza e coerenza nel percorso o nel dibattito che dir si voglia.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4375 da invisibile
Franco

Io sto cercando di illustrare la mia concezione di "Spirito" nel modo più semplice possibile e per cui ogni aggunta non fa che complicarmi il compito :-)

Non ho detto che ho ragione, cerco solo di far vedere" una certa prospettiva (e lo so che non è facile).

Prova a rispondere semplicemente, così come è semplice la domanda.

Cioè, se io ti chiedo dove sta quel gatto? Tu mi dici nella scatola.

Dove esistono le cose (tutte le "cose")?

Puoi iniziaare anche solo con le "cose" materiali (ma tutte le cose materiali, ovunque nell'universo, in questo caso) e tralasciare i pensieri-emozioni-sensazioni, che potrebbero complicare la ricerca della risposta.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4376 da Franco893

Io sto cercando di illustrare la mia concezione di "Spirito" nel modo più semplice possibile e per cui ogni aggunta non fa che complicarmi il compito :-)


Ok, ammetto di non aver seguito la discussione dall'inizio.
Cioè per te spirito è questo "tutto"?

Prova a rispondere semplicemente, così come è semplice la domanda.

Cioè, se io ti chiedo dove sta quel gatto? Tu mi dici nella scatola.

Dove esistono le cose (tutte le "cose")?


Il gatto però potrebbe essere morto, vivo, in coma etc ovvero si aprono mille variabili, almeno a mio modo di vedere, non è solo "il gatto è lì, punto".
La risposta a "dove esistono tutte le cose" è quindi:
le "cose" esistono, hanno forma, ovunque, almeno all'interno di quello spazio percettivo che sta nella mia mente, come nella realtà.
Oppure non ho capito niente.

Puoi iniziaare anche solo con le "cose" materiali (ma tutte le cose materiali, ovunque nell'universo, in questo caso) e tralasciare i pensieri-emozioni-sensazioni, che potrebbero complicare la ricerca della risposta


Gli alberi sono "cose"?I trattori sono "cose"? Mi chiedi *dove* esistono?
Mi sembra una cosa surreale, col beneficio che non ho capito niente
:popcorn:
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da Franco893. Motivo: riaggiunta

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8 Anni 5 Mesi fa #4377 da invisibile
@Calvero

Un'ipotesi, come tutte le ipotesi, servono come espediente esplicativo, non devono essere valide in sé. Tant'è vero che io non ho posizioni categoriche sulla reincarnazione.


Lo so, ma è che proprio non colgo il senso della domanda.

Non capisco come potrebbe essere "logica o non logica" la tua "convinzione", visto che si parla di reincarnazione e quindi con il presupposto che l'Anima ... eccetera.

Detto questo, se non è comprensibile la mia domanda, servirà che un altro utente super-partes si intrometta per dire se sono io impreciso a formularla (può essere) o tu a non coglierla. Non lo so.


Oppure, se ti va, puoi provare a riformularla in modo diverso.
Davvero è possibile che sia io che non ci arrivi, anche perché è un periodo molto intenso e sono stanco. Ma ci ho pensato e proprio non capisco.


Mi spiace, dico sul serio, ma trovo dei passaggi contraddittori, e anche dando per scontato che lo spirito sia ciò che intendi, non trovo corrispondenza e coerenza nel percorso o nel dibattito che dir si voglia.


Io non trovo nulla di cui dispiacersi quando si parla di queste cose con buonafede e rispetto reciproco.

Se non ti va di riprovare in altro modo a chiarire non succede niente.

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8 Anni 5 Mesi fa #4378 da invisibile

Franco893 ha scritto:

Io sto cercando di illustrare la mia concezione di "Spirito" nel modo più semplice possibile e per cui ogni aggunta non fa che complicarmi il compito :-)


Ok, ammetto di non aver seguito la discussione dall'inizio.


Grazie per averlo detto, così mi regolo meglio.

La discussione è sulle pratiche spirituali, ma in questa fase stiamo esaminando la mia proposta di definizione dello Spirito, o quello che io credo si possa dire a riguardo visto che io credo che con questo strumento, le parole e la mente razionale, non si possa descrivere le realtà spirituali in modo esaustivo.

Cioè per te spirito è questo "tutto"?


No, per me lo Spirito si può definire "il Nulla".

Il gatto però potrebbe essere morto, vivo, in coma etc ovvero si aprono mille variabili, almeno a mio modo di vedere, non è solo "il gatto è lì, punto".
La risposta a "dove esistono tutte le cose" è quindi:
le "cose" esistono, hanno forma, ovunque, almeno all'interno di quello spazio percettivo che sta nella mia mente, come nella realtà.
Oppure non ho capito niente.


Ci deve essere qualche cosa nell'aria. Oggi è la "giornata delle incomprensioni" :-)

Però forse qualcosa adesso c'è...

Il gatto era solo un esempio per cercare di spiegare la domanda. Ma sembra che non abbia funzionato...

Dunque la risposta è "le cose esistono nello spazio percettivo della mente, come nella realtà". Giusto?

Se è giusto non è una risposta, perché io intendevo dove esistono "le cose in sé", a prescindere dalle percezioni che noi ne abbiamo, e quindi si elimina la mente e le sue percezioni "a monte".

Cioè, "quell'albero" esiste a prescindere se io lo percepisco o meno. *

Quindi, dove esiste quell'albero? (e vale per tutte le "cose").

Eliminando la mente e le sue percezioni come ho fatto prima, dalla tua risposta rimarrebbe "nella realtà", e io concordo. Ma "dove" nella realtà?

* Ma è possibile che tu non creda a questa interpretazione, "le cose esistono in sé" a prescindere dalle nostre percezioni. Nel qual caso non credo che troveremo un accordo (una comprensione), perché mi sembra che si tratta di relativismo, concetto che a mio avviso non è reale, almeno nella sua forma più "pura" per così dire.

Gli alberi sono "cose"?I trattori sono "cose"? Mi chiedi *dove* esistono?
Mi sembra una cosa surreale, col beneficio che non ho capito niente


Si, sono "cose". Ogni "entità" (ogni cosa a cui possiamo dare un nome) qui è intesa come "cosa".

Perché ti sembra surreale? A me sembra logico e anche naturale che per esistere una "cosa" debba avere un posto dove esistere.

Ma è solo la mia visione, non è che se non sei d'accordo cade il mondo...

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4380 da TheNecrons
@Calvero:

Questo OT il primo è l'ultimo, dopo se vuoi puoi scrivermi in privato.

Tu: Il Logos penetra anche l'adamantio e può sondare l'intero Universo.
Niente è impossibile, ragazzo :wink:

Io: E tu devi evitare di postare frasi dottrinali e scolastici, che non tengono conto (almeno non espressamente) di quanto scritto prima.

Tu: Non vedo perché non sarebbe meno dottrinale sostenere che lo spirito è fuori dal tempo, queste e altre affermazioni comunque altisonanti


Per me un'affermazione diventa più o meno dottrinale e "scolastica", quando è presentata come Verità e senza argomentazioni (e confutazione a quanto è già stato detto prima) chiare.

La tua affermazione è stata: "Il Logos penetra anche l'adamantio e può sondare l'intero Universo.
Niente è impossibile, ragazzo :wink:


E sarò sincero (sono onesto): a me sembra una frase tirata fuori da un libro di filosofia di scuola superiore. Quella è l'impressione.

Tu che argomentazioni hai dato sul fatto che "l Logos penetra anche l'adamantio e può sondare l'intero Universo."? Non è una cosa da poco, lo capisci? Perchè detta così, pare proprio una frase dottrinale. Bada non ho detto che dici "cose dottrinali e scolastiche", ma che usi "frasi" che fanno pensare ciò, almeno per me. Infatti il mo invito è stato più serietà e impegno per esporre. Più onestà intelletuale.

Sullo Spirito, invece, se ne parla da mesi, almeno per quanto riguarda la mia permanenza qui.

Ti ho detto prima che non posso dedicare le stesse energie a entrambi


Infatti ho detto "...se vuoi parlare...". Io non mi permetterai mai di scrivere una singola frase che dice tutto il contrario di quello che è già stato detto prima, lasciandola lì da sola, e poi dire "scusa non ho avuto tempo". Magari, per te non è così. Ma a me è parso poco rispettoso. E anche per sé stessi. Di dispetti se ne ricevono da tutte le parti, tutti i giorni, spesso da noi stessi, e anche se quello che ritengo sia il tuo non mi sembra particolarmente significativo, di solito, quando ho speranze nelle persone con cui parlo, glielo faccio notare, quasi sempre.

Dove non sarei stato rispettoso con Te? indicamelo serenamente, così magari ti capisco meglio.


Bhe, una cosa è sicuramente quella. Per il resto è un discorso molto generale, su si si dovrebbero dire un po' di cose, e questa non è la sede.

Leggerò la tua risposta, ma non risponderò, a meno che non mi contatti in privato.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 5 Mesi fa #4381 da TheNecrons
@Invisibile:

Esperienza da raccontare.

Ho avuto una piccola crisi poco fa (ho visitato luoghi di cui non avevo buoni ricordi), e ho notato alcune cose interessanti. Per "uscirne" (è questione di superare più che altro), ho usato il modo che ho sempre usato, ossia quello di non pensare a quanto mi stava succedendo, e lasciar che scorra e che le cose si sistemino da sole. Contavo cioè su un "modo di vivere naturale", per cui bastasse non pensare per poterlo sperimentare. Ha quasi sempre funzionato, ma questa volta è stato diverso. Ho provato a non pensare ma non ho notato lo scorrimento di ciò che non volevo. C'era bisogno di molta più presenza. Sembrava che il "modo naturale" non sia più quello di prima, o non sia poi così naturale come prima. Sembrava che oltre ad una questione di pensare o non pensare, ci fosse anche qualcos'altro di più profondo, però non so esattamente cosa. Allora ho provato a forzare, e piano piano sentivo un apparente miglioramento: riuscivo a riacquistare parte della freddezza e della lucidità, ma avevo bisogno di focalizzarmi continuamente per riuscirci (era una forzatura appunto, un mondo da ricreare continuamente). Tuttavia dopo un po' anche questo è diventato sempre più naturale, fino a non richiedere, nella stessa misura, quella concentrazione.

Sono quindi arrivato alla conclusione (logica) che forse esiste qualcos'altro oltre all'azione della Mente (pensare o non pensare). Forse esiste anche un "non pensare" riguardante l'interiorità, o comunque la parte non riguardante la Mente. Esiste un tipo di controllo per quello.

Invisibile diceva che la disposizione del Chi può "stabilirsi" quando una persona decide di creare un'abitudine. E mantenersi quindi, anche quando egli non ci pensa, ossia non la ricrea. E a volte c'è bisogno di una piccola forzatura iniziale in modo che il Chi possa riacquistare la sua naturale (e secondo me immensa) mobilità/influenzabiltà.

Io però non credo di aver sentito niente riguardante il Chi. Ho solo capito che non c'era solo la Mente. Più avanti, si vedrà.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4382 da Calvero

TheNecrons ha scritto: Per me un'affermazione diventa più o meno dottrinale e "scolastica", quando è presentata come Verità e senza argomentazioni (e confutazione a quanto è già stato detto prima) chiare.



L'adamantio in natura non esiste, Necrons, è preso dai fumetti della Marvel, ... quindi adesso due sono le cose: - o tu pensi che io sia scemo se per Te io credo che esista l'adamantio, oppure, visto che c'era anche la formula del "ragazzo" in tono confidenziale e l'occhiolino/emoticon, che sta a intendere che sto usando toni giocosi, è ovvio che ti sto dicendo una cosa tipo ...

"L'amore può spostare anche le montagne" ... ci sei?

Quindi, Sì - la mia formula si propone in quest'ottica, come per "l'amore che sposta le montagne". Perché comunque il LOGOS ha, per quel che concerne la mia esperienza, questa stessa forza e detto in toni sereni mi piace dipingerla giocosamente, o non si può?

Non c'era la minima intenzione a essere esaustivo in quella risposta, come ti ho spiegato: ti ho portato un indizio in maniera palesemente giocosa :wink: ; che tu non l'abbia colto, visto che ho parlato di Adamantio, mi spiace, ma se forse stai più rilassato sarebbe meglio.

Si può parlare seriamente, ma di parlare SERIOSAMENTE, a me non me ne frega un cazzo. Senza offesa. Qui non siamo in chiesa. Né sotto processo alla Santa inquisizione.

Sullo Spirito, invece, se ne parla da mesi, almeno per quanto riguarda la mia permanenza qui.


Per me se ne può parlare anche da ANNI. Gli utenti non sono obbligati a leggersi 4000 POST per poter intervenire.

L'importante è intervenire senza pretendere che ti si spieghi tutto e subito, e io non l'ho preteso. End of story

Senza contare che qua ci sono state discussione che hanno portato a infinite litigate molto violente, con tanto di espulsione di un utente, quindi, se permetti, ho tutto il diritto di non diventare scemo a studiarmi la genesi di questo Topic ...

... ovvio che chi ci entra dopo, non possa pretendere di capire tutto, ma io sono entrato per rispondere a una domanda posta da Invisibile, e lì ho indirizzato il mio focus.

Infatti ho detto "...se vuoi parlare...". Io non mi permetterai mai di scrivere una singola frase che dice tutto il contrario di quello che è già stato detto prima, lasciandola lì da sola, e poi dire "scusa non ho avuto tempo". Magari, per te non è così. Ma a me è parso poco rispettoso. E anche per sé stessi. Di dispetti se ne ricevono da tutte le parti, tutti i giorni, spesso da noi stessi, e anche se quello che ritengo sia il tuo non mi sembra particolarmente significativo, di solito, quando ho speranze nelle persone con cui parlo, glielo faccio notare, quasi sempre.


Che dica il contrario è una tua opinione, e difendila pure, ma non è la mia. Spiacente.

Se tu credi che sia poco rispettoso, non mi riguarda, non ne ravvedo gli estremi; e non ho la minima intenzione di fare dispetti. Il mio non è uno "scusa non ho avuto tempo" intanto.

Ti ho scritto più di qualche frase per dirti che sono disposto e accomodante, ma Te persisti in maniera assurda per "Lesa maestà".

Ti ho spiegato che non mi ero accorto che Invisibile mi aveva risposto e che lui ha la priorità, perché con lui ho iniziato il discorso. Che facciamo, te la scrivo sulla pietra? o vuoi farne una tragedia greca?

A mio avviso, ti ripeto, stai prendendo troppo seriosamente questa cosa, io non mi sono MAI tirato indietro dai confronti (chiedi a Invisibile o a chi vuoi). Come ti ho spiegato, era una frase di passaggio, giocosa. Detta in tono simpatico. Per questo nel forum hanno messo gli emoticons.


Bhe, una cosa è sicuramente quella. Per il resto è un discorso molto generale, su si si dovrebbero dire un po' di cose, e questa non è la sede.



Questa è la sede.
Dei discorsi in generale non mi interessa. Dimmi dove ti avrei mancato di rispetto.

Non possiamo starci tutti simpatici, ma questa è una cosa che se siamo sereni si può affinare col tempo.

Se tu ritieni che ti abbia offeso, mi segnali bene e dove, altrimenti non accusarmi.
Così magari vediamo insieme se è vero e se è vero, non avrei problemi a chiederti scusa o a darti delle spiegazioni.

Leggerò la tua risposta, ma non risponderò, a meno che non mi contatti in privato.


Fai come vuoi.
Ovviamente non ti scriverò in privato per una cosa che trovo così ridicola e che alla fine si tratta solo di avere opinioni diverse.

Ultima cosa. Questo Topic è responsabilità di Invisibile, ma non è di Invisibile. Occhio.
Non solo, il fatto che sia sua la responsabilità, MINIMAMENTE significa che - né lui né chi la pensa come lui - detenga qualche diritto particolare in merito a dove sia la ragione.

Questo lo chiariamo a scanso di equivoci.

Senza nessun risentimento :wink:

Un saluto e stai easy :cheer:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4383 da Anteater
Un problema connesso con l'intelletto e la comprensione intellettuale è questo: se cerchiamo e costruiamo risposte, conclusioni e deduzioni logiche, tendiamo a formarci un'alta considerazione della nostra capacità di capire. Sviluppando solo questo aspetto, non sapremo sperimentare nel modo giusto le cose né imparare dagli insegnamenti. Ci sclerotizziamo nello studio...Questo approccio insinua che l'"io" debba trasformarsi all'istante, in erudito!

Allora, se la giusta comprensione intellettuale e il giusto affinamento mentale non stanno nell'ingerire miliardi di informazioni per trasformarci in una biblioteca ambulante, dove stanno?

Nello sviluppo dell'affilatezza e dell'accuratezza in relazione con la natura della "realtà"...evitar di osservarci da osservatori pregni di nozioni statiche... L'esperienza personale...deve esser fusa, martellata e forgiata come l'oro...Così facendo saremmo più aperti, liberi da atteggiamenti preconcetti, liberi dal desiderio che accada qualcosa di diverso da quello che sta accadendo, dal desiderio di sostituire l'ignoranza con l'informazione... apprendere così la propria mutevole natura, sarà un modo di vivere fluendo con le "cose", con ciò che si avverte, senza pensar di farlo...e "quell'io" sarà fertile abbastanza da partorire "tutto" evitando l'ansia di dover conoscere tutto...

Slobbysta Ante◆Ater

La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da Anteater.

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8 Anni 5 Mesi fa #4384 da invisibile
@Slobbysta

La tua "soluzione" potrebbe essere la descrizione di vari effetti che hanno le pratiche sprituali.

Infatti il Tai Chi, per esempio ma vale anche per la Meditazione e altre pratiche, è proprio un affinare il contatto con la realtà mettendo se stessi "alla prova" ogni volta e facendo tabula rasa mentale ogni volta, proprio per cercare di non essere influenzati nell'esperienza concreta dai propri costrutti.

Perché non è che puoi fare quei movimenti in modo rilassato, con la mente vuota, lentamente e dolcemente (eccetera), lo devi fare in quel modo altrimenti non stai facendo Tai Chi.

Inoltre questo rimanere aderenti alla realtà e all'intenzione che si ha, per collegare e spiegare ulteriormente il perché "fare bene le cose" è importante, ha dei "meccanismi" interni che aiutano affinché questo contatto con la realtà sia continuo, per ché nel Tai Chi quelle "regole" vanno mantenute durante tutta l'esecuzione.

Non è che "tocchi di sfuggita" la realtà e poi torni nei tuoi costrutti, la tocchi e rimani in contatto, perché è solo così che molte cose possono rivelarsi a noi, ed è solo così che i cambiamenti desiderati (Armonia, equilibrio) possono andare in profondità e così arrivare anche la comprensione di quanto sono importanti, basilari, per avere una vita sana.

Le pratiche spirituali sono state create anche considerando questi aspetti, per dare degli strumenti che possano essere usati individualmente ed indipendentemente da scuole, Maestri o quello che è.

Sono, per così dire, auto-istruttive.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #4389 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Esperienza da raccontare.

Ho avuto una piccola crisi poco fa (ho visitato luoghi di cui non avevo buoni ricordi), e ho notato alcune cose interessanti. Per "uscirne" (è questione di superare più che altro), ho usato il modo che ho sempre usato, ossia quello di non pensare a quanto mi stava succedendo, e lasciar che scorra e che le cose si sistemino da sole. Contavo cioè su un "modo di vivere naturale", per cui bastasse non pensare per poterlo sperimentare. Ha quasi sempre funzionato, ma questa volta è stato diverso. Ho provato a non pensare ma non ho notato lo scorrimento di ciò che non volevo. C'era bisogno di molta più presenza. Sembrava che il "modo naturale" non sia più quello di prima, o non sia poi così naturale come prima. Sembrava che oltre ad una questione di pensare o non pensare, ci fosse anche qualcos'altro di più profondo, però non so esattamente cosa. Allora ho provato a forzare, e piano piano sentivo un apparente miglioramento: riuscivo a riacquistare parte della freddezza e della lucidità, ma avevo bisogno di focalizzarmi continuamente per riuscirci (era una forzatura appunto, un mondo da ricreare continuamente). Tuttavia dopo un po' anche questo è diventato sempre più naturale, fino a non richiedere, nella stessa misura, quella concentrazione.


Quindi non si tratta di "non-naturale", ma di imparare qualcosa. E sembra che non si tratti di "usare forza", ma di conoscere cosa-come fare.

Io quando mi trovo in qualche esperienza nuova, aspetto molto prima di dire a me stesso se è naturale o meno, o di concludere qualunque cosa.
Solo con la verifica fatta più volte si può iniziare a trarre qualche conclusione, che però so poter essere sempre rimessa in discussione, magari vivendo altre esperienze o andando più in profondità.

Sono quindi arrivato alla conclusione (logica) che forse esiste qualcos'altro oltre all'azione della Mente (pensare o non pensare). Forse esiste anche un "non pensare" riguardante l'interiorità, o comunque la parte non riguardante la Mente. Esiste un tipo di controllo per quello.


Questo non m è molto chiaro, ma forse è perché non ti è chiaro a te.

Che esista "qualcosa" oltre "l'azione della mente" diciamo che è uno dei temi centrali di questo topic ;-) e quindi per me è scontato.
Per quanto riguarda il nome che gli hai dato, "controllo", direi di andarci cauti, non perché sia sbagliato a prescindere, ma perché è una parola che può dare adito a fraintendimenti, anche nel dialogo con se stessi, in quanto tipica della mente razionale-ego.

Invisibile diceva che la disposizione del Chi può "stabilirsi" quando una persona decide di creare un'abitudine. E mantenersi quindi, anche quando egli non ci pensa, ossia non la ricrea.


Non è esatto.
La ri-creazione di uno stato disarmonico è sempre fatta dalla persona stessa e questo può accadere anche inconsapevolmente, anzi di solito è così.
Non-pensare non significa non-ricreare. Inoltre "pensare" è un fenomeno che accade a più livelli, e certi sono molto profondi e spesso non percepiti.

La Meditazione porta a diventare consapevoli anche dei livelli profondi.

Un esempio:
Una persona ha ricevuto un abuso psicologico reiterato nell'infanzia.
Non avendo gli strumenti per comprendere, credendo che gli adulti "sanno" ed essendo stato ingannato che "era colpa sua" (tipico trucco dei predatori), si convince che è così, che lui merita la punizione (l'abuso).
La reiterazione "fissa" questa "nuova configurazione" fino a che la persona, per difesa psicologica, smette di ascoltare se stessa e si convince che quella situazione è normale.
Quell'abuso crea una disarmonia nel suo Chi (oltre ai problemi psicologici ed emotivi che sono collegati "a doppio filo" con il suo Chi, come è per tutti) e siccome ormai crede che sia normale, quella disarmonia non viene più percepita come tale ma come una cosa da accettare.
E' a quel punto che si è "fissata" e può anche rimanere in quello stato per tutta la vita.

Quindi "non ci pensa" più, come dicevi, ma in realtà "ci pensa", solo che lo fa ad un livello molto profondo e non per forza con le parole, perché ormai è diventata "una cosa normale".

Gli hanno "insegnato" con i fatti, ed obbligandolo-ingannandolo, che lui deve essere così.

E a volte c'è bisogno di una piccola forzatura iniziale in modo che il Chi possa riacquistare la sua naturale (e secondo me immensa) mobilità/influenzabiltà.


No, non c'è bisogno di nessuna forza se si fa amicizia e se si ha il rispetto dovuto alla sorgente della Vita.

Il Chi è sottilissimo, delicatissimo. E' così sottile e delicato che nessuno strumento materiale (scientifico) può rilevarlo. Al massimo si possono rilevare dei suoi effetti (manifestazioni) con questi strumenti.

Una cosa così sottile e delicata non accetta nessuna forzatura, perché non fa parte della sua Natura.

Noi siamo esseri umani e quindi anche creatori. Si può forzare il Chi e lui all'inizio può anche rispondere, ma se non si rispetta la sua Natura, se non si fa amicizia e se non si comprende come si comprende un amico, ben presto non risponderà più come è naturale che sia, così come noi non accettiamo di essere forzati contro la nostra volontà.

Perché non è una cosa, è una entità intelligente, è l'origine e la base di tutta la Vita.

Non è un gioco è una cosa molto seria.

Ci sono pratiche che cercano di "possedere più Chi", di "avere più Chi", che cercano di forzare il Chi per proprio scopi (desideri) e all'inizio funziona, ma ben presto arrivano i guai, guai molto seri, perché se la Vita riceve da te un messaggio che la vuoi piegare ai tuoi desideri è possibile che si offenda, così come farebbe un amico che ti vuole bene e tu lo sfrutti oltre la sua naturale disponibilità (che in questo caso è più che sufficiente per vivere ottimamente).

Non sto dicendo che hai fatto questo, sia chiaro, è solo per cercare di comunicare che sono cose molto serie e quindi è bene essere molto cauti, in tutti i sensi.

I veri Maestri di Tai Chi non dicono mai all'allievo di "concentrare il Chi" da qualche parte nel corpo, a meno che una persona sia molto debole in una parte e ha bisogno di fare un lavoro specifico ma che è comunque sempre temporaneo.
E' il Chi stesso che, una volta ri-fatta amicizia, istruisce la persona a "fare bene" quei movimenti e che si concentra, si disperde, scorre, rallenta, accelera e si trasforma continuamente, a seconda dell'intenzione dell'istante.

E' una entità intelligente, non una cosa e la sua natura è il divenire, lo scorrere, la perenne trasformazione.

Ci conosce molto meglio di quanto noi conosciamo noi stessi, in tutti i sensi, perché è la "prima" manifestazione dello Spirito e per cui sa benissimo cosa deve fare, come essere in ogni istante.
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8 Anni 4 Mesi fa - 8 Anni 4 Mesi fa #4391 da invisibile
@Calvero

Ho riflettuto ulteriormente sulla tua affermazione che io sarei in contraddizione nella forma e forse ho capito dove sta il problema.
Se ho visto giusto il problema è presto risolto, anzi è già stato risolto tempo fa ma forse a te è sfuggito.

Io faccio affermazioni oggettive, come "lo Spirito è il Nulla ed esiste per dare un posto alle "cose" affinché esistano ed è la guida universale".
Oppure dico che "il Chi è la "prima" manifestazione dello Spirito".

Però affermo anche che le realtà spirituali non possono essere dimostrate alla mente e non possono essere descritte esaustivamente con il linguaggio delle parole, quindi con lo stesso linguaggio che sto usando.

Qui tu diresti che sono in contraddizione, perché ho appena fatto una descrizione di realtà spirituali e quindi nella forma non sarei corretto.

Se il problema che credi di rilevare è questo, non esiste, perché ho sempre detto (e l'ho detto molte volte nei thread in cui si è parlato di questi temi) che tutte le mie affermazioni oggettive sono mie convinzioni e credenze proprio per il fatto che sono convinto che queste realtà non possono essere dimostrate alla mente. Uso questa forma per non dover ogni volta (sarebbero migliaia) dover ripetere "secondo me" o cose simili.

Un altra cosa su cui avevo dimenticato di replicare:

Quindi dopo ti farò una domanda e prima ripeto ancora una volta un'ipotesi, poi basta però - perché c'è un'ostinazione che non posso certo battere con l'ostinazione e mi ritirerò in altri lidi:


Non c'è nessuna ostinazione in me. Io ho delle convinzioni e delle credenze che espongo, e fino a quando non si presentano argomentazioni convincenti non vedo perché dovrei rimetterle in discussione, anche perché sono frutto di molti anni di studio, lavoro, e verifiche concrete, non è che "le ho lette in un libro" o che "ripeto a pappagallo le parole di un santone", come in modo assai scorretto qualcuno ha cercato di far credere (non parlo di te).

E perdonami, ma dire che "sono in contraddizione nella forma" senza poi spiegare il perché lo sarei, non è una argomentazione che può farmi rimettere in discussione le mie convinzioni a cui sono arrivato grazie a molti anni di lavoro.

Quindi la mia non è affatto ostinazione, è pretendere chiarezza perché reputo questi temi della massima serietà ed importanza, perché reputo che la conoscenza di queste realtà sia l'unica via per la liberazione dell'uomo.
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8 Anni 4 Mesi fa - 8 Anni 4 Mesi fa #4394 da incredulo
Calvero

Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.


Non c'è niente di veramente "nostro" nel mondo, neanche l'Anima, figurarsi lo Spirito.

La dimensione dell'Avere, è una dimensione completamente umana, qualcuno la definirebbe una dimensione caratteristica della "terza dimensione" di consapevolezza.

Hai letto sicuramente "Avere o Essere" di Erich Fromm, un bel libro in cui si analizzano in profondità queste due dimensioni.

La dimensione dell'Avere, dipende da quella dell'Essere è una dimensione inferiore all'Essere e non può esistere da sola, l'Essere è una dimensione superiore, la dimensione della Vita e della Verità, una dimensione che invece esiste da sola a differenza di quella dell'Avere .

Quando si parla di Anima, di Spirito si parla di Essere al 100%, si parla di una dimensione assoluta in cui la dimensione dell'Avere si annulla fino a scomparire.

Per trovare la dimensione dell'Essere puro, al 100%, ci sono insegnamenti precisi di ogni scuola spirituale del mondo.

Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana.

Per gli insegnamenti di Gesù Cristo è la stessa azione che bisogna mettere in pratica per raggiungere "Il Regno dei Cieli".

40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Matteo 5


19Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. Matteo 6



Gesù Cristo va anche oltre il Bhudda, perchè Gesù Cristo si identifica Egli stesso con la Verità e con la Vita, si identifica al 100% con l'Essere puro incarnato.



Gv 8,24 “ … se infatti non crederete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”

Gv 8,28 “Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e …”

Gv 8, 58 “Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono»”

Gv 13,19 “Ve lo dico fin d'ora prima che accada, perché quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono”

Gv 18,5 "Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: Io Sono. Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra."


Quindi Gesù Cristo è l'IO SONO, quell'IO eterno ed immutabile che è la "roccia eterna" , da cui nascono gli altri innumerevoli IO che vogliono usurpare il Suo trono assoluto.

Gesù Cristo è L'IO primo da cui tutto nasce e tutto torna, è l'alfa e l'omega, il Re dei Re.

Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza senso.

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
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8 Anni 4 Mesi fa - 8 Anni 4 Mesi fa #4395 da Calvero

Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.

Non c'è niente di veramente "nostro" nel mondo, neanche l'Anima, figurarsi lo Spirito.


A me sta bene.

Ma senza intenti provocatori, potrei dirti: chi se ne frega.

Ho paura che tu abbia creato un preconcetto per il quale sospetti che io in qualche modo voglia sostenere sia inaccettabile che qualcosa non sia nostro. Se è così sei fuori strada, ma prima di rispondermi, domandati se veramente sei scevro da preconcetti - in questo senso - nei miei confronti.

Troppe ambiguità possono appoggiarsi al discorso che mi porti.

Adesso ti rispondo.

Anche la Vita in un certo senso la si potrebbe definire "non nostra", e sia. Il concetto e l'oggetto del contendere è di responsabilità, Incredulo.

Perché se "tu" mi chiedi (come mi è stato chiesto) quand'è che faccio una cosa fatta bene, quella cosa l'ho fatta io, non l'ha fatta Attivissimo.

Sì o NO?

(e rispondimi, l'ho fatta io o Attivissimo?)

Quindi cerchiamo di capirci.

Perché lo spirito legato al concetto "di fare bene le cose", lo ha considerato Invisibile, no Calvero. L'affermazione è la sua, non la mia. Per me non lo è. Quindi, se tu porti un'affermazione, sai che quell'affermazione comporta delle conseguenze. Queste conseguenze io le trovo contraddittorie.

A me frega un beato cazzo di essere orgoglioso, io non voglio avere ragione.

Per i discorsi che mi hai portato tu adesso, non ti chiedo di non volare troppo alti, perché io adoro parlare di cose che volano alte; ma un problema ha una sua coerenza e ci sono gradi e stadi che vanno riconosciuti della natura umana; siamo tra persone che comunque quando si siedono sulla tazza del water fanno tutti una cosa che puzza, e Gesù se è stato uomo, puzzava pure la sua. Probabilmente anche quella di Siddharta, che dici?


La dimensione dell'Avere, è una dimensione completamente umana, qualcuno la definirebbe una dimensione caratteristica della "terza dimensione" di consapevolezza.

Hai letto sicuramente "Avere o Essere" di Erich Fromm, un bel libro in cui si analizzano in profondità queste due dimensioni.


Non è che sfondi una porta aperta, sei proprio a casa mia, e sia per quel che concerne la speculazione filosofica, sia per ciò che concerne la soggettività dell'uomo, come quella della cosiddetta società, sia per ciò che concerne la dimensione umana in sé, il suo spirito, la sua anima eccetera.

Ma il problema che pongo non si risolve con queste affermazioni.

La dimensione dell'Avere, dipende da quella dell'Essere è una dimensione inferiore all'Essere e non può esistere da sola, l'Essere è una dimensione superiore, la dimensione della Vita e della Verità, una dimensione che invece esiste da sola a differenza di quella dell'Avere .

Quando si parla di Anima, di Spirito si parla di Essere al 100%, si parla di una dimensione assoluta in cui la dimensione dell'Avere si annulla fino a scomparire.

Per trovare la dimensione dell'Essere puro, al 100%, ci sono insegnamenti precisi di ogni scuola spirituale del mondo.


Scusa ma lo sai che io sto poco ad arrivare al nocciolo delle questioni, e tu non sei da meno.
Ti faccio una domanda che giunge subito al dunque:

Mi stai dicendo che io non posso fare una cosa fatta bene, se prima non ho trovato o non sono nella condizione dell'essere puro al 100%?

Dai, per favore.


Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana.

Per gli insegnamenti di Gesù Cristo è la stessa azione che bisogna mettere in pratica per raggiungere "Il Regno dei Cieli".


Ti conosco e so che tutto sei, tranne che un novizio. So anche di non essere ferrato come Te in certi ambiti, ma la mia conoscenza in merito, non è di passaggio, sia sotto il profilo delle esperienza (che è quella che conta veramente), sia sotto il profilo degli studi. Ho iniziato a studiare la bibbia che avevo 14 anni, e non per farmi prete, né perché fossi assoggettato a un dogma. Non farmi tirare fuori questi discorsi, perché non vorrei si pensasse che qualcuno sa, e altri no. Tutti hanno da imparare. Sarò stato anche scemo a quell'età, visto che avrei potuto divertirmi di più con le ragazze, ma la mia conoscenza su questi temi non poggia su preconcetti o considerazioni da salotto televisivo.

Fatta questa premessa che ritengo doverosa, ti dico che:

Quello che dici è semplicemente vero.

Ma non dà una risposta al problema.

Su tutto ciò che fai seguire: Idem.

Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza senso.


Ma a me sta bene che non sia nostro. A me non interessa Avere, né voglio difendere il concetto di avere. A me interessa che una verità significa qualcosa. Ed è questo qualcosa che incomincio a temere che facciate finta di non capire. Ti metto dentro anche Te, perché sei intervenuto. Se invece non hai seguito bene il dibattito tra me e Invisibile, è un altro discorso. Ma è un problema tuo :chyea:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 4 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 4 Mesi fa #4397 da TheNecrons
Calvero, potresti riportare bene bene la questione a cui pensi non sia stata data una risposta?

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8 Anni 4 Mesi fa #4398 da Anteater

invisibile ha scritto: @Slobbysta

La tua "soluzione" potrebbe essere la descrizione di vari effetti che hanno le pratiche sprituali.

Infatti il Tai Chi, per esempio ma vale anche per la Meditazione e altre pratiche, è proprio un affinare il contatto con la realtà mettendo se stessi "alla prova" ogni volta e facendo tabula rasa mentale ogni volta, proprio per cercare di non essere influenzati nell'esperienza concreta dai propri costrutti.

Perché non è che puoi fare quei movimenti in modo rilassato, con la mente vuota, lentamente e dolcemente (eccetera), lo devi fare in quel modo altrimenti non stai facendo Tai Chi.

Inoltre questo rimanere aderenti alla realtà e all'intenzione che si ha, per collegare e spiegare ulteriormente il perché "fare bene le cose" è importante, ha dei "meccanismi" interni che aiutano affinché questo contatto con la realtà sia continuo, per ché nel Tai Chi quelle "regole" vanno mantenute durante tutta l'esecuzione.

Non è che "tocchi di sfuggita" la realtà e poi torni nei tuoi costrutti, la tocchi e rimani in contatto, perché è solo così che molte cose possono rivelarsi a noi, ed è solo così che i cambiamenti desiderati (Armonia, equilibrio) possono andare in profondità e così arrivare anche la comprensione di quanto sono importanti, basilari, per avere una vita sana.

Le pratiche spirituali sono state create anche considerando questi aspetti, per dare degli strumenti che possano essere usati individualmente ed indipendentemente da scuole, Maestri o quello che è.

Sono, per così dire, auto-istruttive.


Non ho mai praticato il Tai Chi..ma amavo vedere la mia amica pittrice 70enne praticarlo alla mattina, era pure "sexy" per essere blasfemo! Lei ha "guarito" una colonna vertebrale molto problematica...Ma forse anche osservarla con occhi da bambino, mi ha trasmesso armonia...
Quello che hai letto, l'ho scritto perché è difficile far capire il concetto di "non pensare" interagendo con quel che la vita ti passa, che non son sempre rose e fiori...e si tende a desiderare di invertire la rotta di un treno in corsa...al posto di usarla invertendo la propria "brama"..o rabbia che sia...
Facendo così la rabbia si trasforma in cosa buffa..ed è difficile credere in essa...ma spesso rabbia delusioni tradimenti sono il motore di certe azioni "masochiste" perseverando nell'imprecazione...Oh diamine mi capita spesso anche ora, ma ho una via d'uscita spontanea...
Meglio la spontaneità un po' contraddittoria che l'espiazione tramite esercizi volti a soffocare artificialmente e preventivamente le "disarmonie"...esse sono tali per il tempo necessario per "guarirle"...

Slobbysta Ante◆Ater

La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta

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8 Anni 4 Mesi fa #4399 da P.K.89
@incredulo

Mi intrometto umilmente, senza nessuna pretesa ma con spirito di apertura e di comprensione.

Sai che sono affascinato e interessato alla "tua" filosofia, però mi sfugge sempre una cosa: lo scopo.
Con questo non voglio intendere che non sei onesto nel porti e che ci sia un secondo fine non esplicitato, ma prendendo per vero quel che dici, per quanto mi sforzi non ne riesco proprio a trovarne un capo.
Evidentemente sono io ad aver saltato qualche tuo passaggio, in cui hai dato un ordine alle cose, magari in interventi precedenti anche in altri contesti.

Parlando apertamente, nella mia seppur magari breve e poco approfondita in confronto alla tua o di altri utenti quì presenti, esperienza di vita, c'è stato un periodo in cui, vuoi per la mia indole riflessiva, mi son ritrovato in una selva oscura. Non serve essere guru della filosofia o "professionisti" del comportamento umano per comprendere che il nostro agire, il nostro compiere una qualunque azione è mossa da uno scopo, e non credo ci intendiamo senza che faccia esempi sul perchè uno studia, o se conduce un tipo di vita, o sul perchè io stia avendo ora io ti stia interrogando, come si evince anche dalla costruzione delle frasi ricorre un perchè, lo SCOPO appunto.
Purtroppo per mia natura non accetto mai le cose per dato di fatto, non riesco a nascondermi dietro un dito, e questo mi ha portato ovviamente a mettere in discussione il percorso di vita che ci insegnano i nostri genitori, la società in cui viviamo, sfociando in una crisi, poi superata, o meglio ho imparato a conviverci, ad accettare un dato di fatto.

Purtroppo io non riesco a riconoscere la Verità in quel che tu dici. Ne sono affascinato perchè indubbiamente racconta per molti versi egregiamente punti di riflessione. Ma il Dio di cui poi parli, non mi sembra affatto la Verità, potrebbe essere un creatore, o forse sarebbe meglio usare il termine modellatore.

Quando parli delle due dimensioni, dei due livelli... io credo che stiamo solo rappresentando in un altra forma quello che viene detto in altre mille salse, una rappresentazione delle cose FALSA, una realtà di comodo, un illusione millenaria, che forse nasce insieme alla "ragione" umana, per darsi uno scopo, e l'illusione di esser libero e artefice del proprio destino.

Ma dimmi incredulo, nella Verità in cui credi perchè lo spirito si è fatto carne, perchè Gesù si è fatto uomo, qual'era il suo scopo. E raggiunto il regno dei cieli quale sarà lo scopo del essere che ne rimane?

Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana

Ho preso a caso una tua frase, ma quando parla di libertà, di che libertà parliamo? Io intendo libertà con autodeterminarsi, e io personalmente non credo affatto esiste la Libertà, come può un essere venuto al mondo non per sua volontà, quindi senza un suo scopo essere libero? Il "peccato originale" (ho solo preso in prestito le parole) è già evidente alla nascita, sia in questa dimensione per un volere altrui figlio di una cascata di eventi che hanno portato al concepimento.

Quindi Gesù Cristo è l'IO SONO, quell'IO eterno ed immutabile che è la "roccia eterna" , da cui nascono gli altri innumerevoli IO che vogliono usurpare il Suo trono assoluto.

Gesù Cristo è L'IO primo da cui tutto nasce e tutto torna, è l'alfa e l'omega, il Re dei Re.

Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza sensoo


Se IO è eterno e immutabile, immutabile significa che non cambia, come poi può essere che da esso nascono, se è immutabile è fermo, non si muove, perchè nascono? Quindi forse proprio immutabile non può essere, e se quindi si è mosso c'era uno scopo ---> usurpare il Suo trono assoluto ?
Intanto io mi chiedo di che trono si parla, ma anche senza pormi questa domanda, non è forse il conflitto la ragione della NASCITA nascono.
Pertanto in quali termini possiamo considerare la figura del Regnante dei cieli una figura portatrice di libertà?

Mi scuso se ho portato tante domande, che magari escono fuori dal filo discorso che facevi.

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8 Anni 4 Mesi fa - 8 Anni 4 Mesi fa #4400 da invisibile

Anteater ha scritto: Meglio la spontaneità un po' contraddittoria che l'espiazione tramite esercizi volti a soffocare artificialmente e preventivamente le "disarmonie"...esse sono tali per il tempo necessario per "guarirle"...


Io non ho mai parlato di espiazione e nel Tai Chi, così come nella Meditazione, il concetto non esiste proprio e per cui non capisco la pertinenza di questo concetto in questa discussione.

Gli "esercizi" di cui parla questo thread sono molto di più che semplici esercizi, sono pratiche spirituali che hanno innumerevoli effetti anche molto profondi, e sicuramente non "soffocano artificialmente e preventivamente" nulla, perché se così fosse sarebbero il contrario di quello che sono.

E' il "meccanismo", il sistema, che soffoca artificialmente molte cose che non dovrebbero esserlo, mentre queste pratiche liberano la persona proprio da questi soffocamenti. Parlavo di blocchi proprio per evidenziare questo aspetto.

Per quanto riguarda le disarmonie e la loro funzione fondamentale in favore della Vita, ne ho parlato a lungo partendo dalla "storia del seme", ma forse non ricordi o ti è sfuggito.
Ultima Modifica 8 Anni 4 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 4 Mesi fa #4401 da Anteater
Mi riferivo alla rabbia, esercizi contro Rabbia delusione eccetera...non al Tai Chi...infatti non lo conosco sul mio corpo, ma lo visto positivo sul corpo della mia amica...

Slobbysta

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8 Anni 4 Mesi fa #4402 da invisibile
@Slobbysta

Non avevo capito.

Anche per me il Tai Chi ha avuto vari effetti curativi sul corpo. Ho già raccontato di un disturbo serio, cronico ma non "grave" che avevo fin dall'infanzia e che progressivamente è totalmente scomparso.

E' il principio delle antiche medicine che si basano sul ri-armonizzare il Chi (Prana nella medicina ayurvedica) che è proprio uno degli effetti più importanti della pratica del Tai Chi.

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8 Anni 4 Mesi fa #4403 da Anteater
Il Tai Chi è una danza nella quale la "musica" viene dal proprio intimo...e i pensieri liberi volteggiano insieme al corpo...di più non mi azzardo!

Differente sarebbe comprare un DVD e copiare quel che si vede nel video...spesso ci sono libri con la dicitura 35 NUOVI ESERCIZI...che a mio avviso sono lontani dallo spirito di questa pratica...

Slobbysta

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8 Anni 4 Mesi fa - 8 Anni 4 Mesi fa #4404 da invisibile

Anteater ha scritto: Il Tai Chi è una danza nella quale la "musica" viene dal proprio intimo...


Viene anche dallo Spirito universale.

...e i pensieri liberi volteggiano insieme al corpo...


No, la mente "pensante" è a riposo. Se pensi non stai praticando Tai Chi, al massimo stai imparando a vuotare la mente per poi praticarlo nel modo giusto.

"Vuotare la mente" è proprio una delle istruzioni di base.

Differente sarebbe comprare un DVD e copiare quel che si vede nel video...spesso ci sono libri con la dicitura 35 NUOVI ESERCIZI...che a mio avviso sono lontani dallo spirito di questa pratica...


Questo tipo di informazioni possono servire solo per iniziare ad imparare i movimenti di una data forma, ma è sempre consigliabile imparare da qualcuno esperto.

Perché i movimenti non si imparano con la mente ma con il corpo.

La mente può al massimo sapere di certe posizioni, di certe "fotografie" tra un movimento e l'altro, ma essendo il Tai Chi l'Arte del movimento continuo in Armonia, è impossibile per la mente sapere cosa sia, come funziona e tanto meno controllare tale flusso.

Se non si va oltre l'apprendimento mentale non si può progredire nel Tai Chi e si rimane ad un livello molto basso.
Anche questo livello aiuta per varie cose, ma il vero tesoro è altrove.

E' uno strumento per accedere alla vera conoscenza,.
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8 Anni 4 Mesi fa #4405 da Anteater
...io proprio non me ne intendo...ho osservato compiaciuto le mie impressioni...

PENSIERI LIBERI...per me significa qualcosa di diverso dal pensare!

Se mentre si pratica il Tai Chi, disgraziatamente si calpesta una puntina...beh... la "testa" non penso sia così assente dall'evitare di accorgersene...Comunque son dettagli interpretativi...

Slobbysta

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