Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 10 Mesi fa #245 da 1k8
@invisibile

La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.


La maraviglia dellesistenza si trova tra tutto puro e tutto che non e puro che sensa uno o laltro non esisterebe ne uno o laltro. La realta e luce e buyo, su e giu, caldo e fredo, puro e non puro.

Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?


Se davero stai meditando il tuo cervelo non dovrebe avere ne suno di tipo di percipizione che domandi -Se la definitzione di "quando mediti" eh il risultato del stacamento del spirito e corpo. <--chervelo stacatto :popcorn:

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #246 da invisibile

1k8 ha scritto: @invisibile

La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.


La maraviglia dellesistenza si trova tra tutto puro e tutto che non e puro che sensa uno o laltro non esisterebe ne uno o laltro. La realta e luce e buyo, su e giu, caldo e fredo, puro e non puro.


Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"

Io lo intendo come "assenza di giudizio" e come "assenza di sovrastrutture mentali", che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista soggettivo ed in particolar modo da quello dell'ego.

Se davero stai meditando il tuo cervelo non dovrebe avere ne suno di tipo di percipizione che domandi -Se la definitzione di "quando mediti" eh il risultato del stacamento del spirito e corpo. <--chervelo stacatto :popcorn:


Si, hai fatto bene a specificare. Intendevo dopo, quando esci dallo stato meditativo che visione si ha di come si è percepito il tempo durante la Meditazione.

EDIT

Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #249 da 1k8

La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.

Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"

Io lo intendo come "assenza di giudizio"


Mi sa che ai capito male, eh non sembra che sai dacordo.. Io ti sto spiegando che anche con "giudizio" e "assenza di guidizio" si trova le meraviglia dell'esistenza. Perche la realta e "giudizio" e "assenza di guidizio".

che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista



Seconda me, esiste solo un punto di vista che chi sono infiniti punti di vista.

Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?


www.iep.utm.edu/dualism/

*Facho girare le pale per professione infinitivamente :poke:


-EDIT Scusa , mia avertito massimo che non sifa il "legi qui" su luogocomune. Per la domanda che mi chiedi io intendo semplicimente che il cervelo del corpo non cha nulla da fare con la anima / spirito se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema, ma del atuale conceto di OBE "outer body experience".

Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da 1k8. Motivo: Errore di NOOB - fato il "leggi qui" che non sapevonon difare, scussa

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8 Anni 10 Mesi fa #258 da TheNecrons
@Invisibile:

Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?


Dare una risposta è molto difficile. Prima di continuare però vorrei descrivere meglio la mia esperienza Meditativa: quando medito, in alcuni tratti, entro per alcuni secondi in uno stato molto....non so trovare le parole. E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora (ma col tempo riesco a mantenere quello stato più a lungo). L'unico stato in cui sento una variazione della percezione del tempo è proprio quello che dura pochi secondi. Allora io stesso non so "com'è" di preciso la percezione del tempo, ma di sicuro non è la stessa di quando "sei normale". Se proprio devo pensarci logicamente, potrei dire questa frase, così come mi esce: quando medito sento che il tempo è un "paramentro ininfluente", un parametro di cui non c'è bisogno. Punto.

Devo cercare di usare più parole/parole diverse?

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #275 da invisibile

1k8 ha scritto:

La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.

Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"

Io lo intendo come "assenza di giudizio"


Mi sa che ai capito male, eh non sembra che sai dacordo.. Io ti sto spiegando che anche con "giudizio" e "assenza di guidizio" si trova le meraviglia dell'esistenza. Perche la realta e "giudizio" e "assenza di guidizio".


Si, non siamo d'accordo.

I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.

Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.

Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto.

Chi di noi è in grado di creare con la mente un mondo in Armonia? Nessuno perché la mente non può farlo e quindi il "mondo" creato dal giudizio non può essere meraviglioso.

Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.

che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista

Seconda me, esiste solo un punto di vista che chi sono infiniti punti di vista.


Levando la fine della mia frase dal tuo quote, hai cambiato il senso: ..."dal punto di vista soggettivo ed in particolar modo da quello dell'ego."

Il punto di vista dell'ego non è uno "qualsiasi" degli infiniti punti di vista :wink:

Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?

www.iep.utm.edu/dualism/

*Facho girare le pale per professione infinitivamente


Tranquillo, quando una cosa mi interessa sono peggio di te :wink:


-EDIT Scusa , mia avertito massimo che non sifa il "legi qui" su luogocomune. Per la domanda che mi chiedi io intendo semplicimente che il cervelo del corpo non cha nulla da fare con la anima / spirito se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema, ma del atuale conceto di OBE "outer body experience".


Grazie Massimo :sun:

Perdonami ma non sono sicuro di avere capito.

Cerco di chiarire i concetti che mi sembra di vedere:

-Il cervello (fisico) non ha nulla a che fare con l'anima/spirito. E' quello che intendi? Se si, in che senso?

-Con "se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema" mi sembra che tu parli di un altra cosa, che non è meditazione. Puoi chiarire?

-Poi parli delle OBE ma non ho capito in che relazione rispetto alla Meditazione. Sembra che tu consideri le OBE lo scopo della Meditazione.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 10 Mesi fa #276 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?


Dare una risposta è molto difficile. Prima di continuare però vorrei descrivere meglio la mia esperienza Meditativa: quando medito, in alcuni tratti, entro per alcuni secondi in uno stato molto....non so trovare le parole. E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora (ma col tempo riesco a mantenere quello stato più a lungo). L'unico stato in cui sento una variazione della percezione del tempo è proprio quello che dura pochi secondi. Allora io stesso non so "com'è" di preciso la percezione del tempo, ma di sicuro non è la stessa di quando "sei normale". Se proprio devo pensarci logicamente, potrei dire questa frase, così come mi esce: quando medito sento che il tempo è un "paramentro ininfluente", un parametro di cui non c'è bisogno. Punto.


Si.

TheNecrons ha scritto: Devo cercare di usare più parole/parole diverse?


No :wink:

Magari più in la se ti vengono spontaneamente.
Consiglio di non cercare di capire con la mente (parole-pensieri) le esperienze di Meditazione, ma di lasciare che la consapevolezza cresca naturalmente, e in questo modo una maggiore comprensione arriva nel modo e nei tempi giusti per la persona.

Armonia nel divenire.

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8 Anni 10 Mesi fa #277 da 1k8
@the necrons

E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora


Per questo le mantra aiutano per mettere il cervelo in "loop" automatico per evitare di essere distrato. Io personalmente ne o fati differenti ma il "om" e "omnamashivayia" non mi ano mai risultati effetivamente come una mantra del japone "na myoho renghe kyo". Pio darsi perche mi sono abituato prima con il japonese. Ti sugerisco di fare queste cose in gruppo che dasolo e molto dificile mantenere un loop di mantra con li intervali del tuo stesso rispiro. Se ti puo essere di aiuto to facho link di seguire con un audio, o seno puoi provare con laqua della doccia che fa da ambiente distrato costante.



@invisible

I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.


Alora tu vuoi dire se tu giudizi che un quadro e molto bello puoi cambiare o influenzare la belletsa di quel quadro? - Mi sembra che lunica cosa che influenza o modificha il tuo giudizio e propio sollo tuo giudizio.

Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.


Non sappevo che il umano non fa parte dell'armonia.. Per favore elabora questo giudizio.

Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto.


Nella realta, noi creamo giudizi. Il mondo e proprio vero con o sensa giudizi. Chi vuole la tua definizione di armonia prima che aggiungo soto.

Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.


Tutto cho che e creato con odio/paura e anche in armonia o non esisterebe nulla dei due. Per creare qualcose con amore, deve prima essitere lamore, per lamore di esistere deve esistere il oposito. Per essempio se tu crei lidea di un diavolo, a quel stesso momento stai creando lidea di un angelo. Lamore e lamore, giudizio e giudizio, Lamore e assenza totale di giudizio e solo un tuo giudizio.

Il punto di vista dell'ego non è uno "qualsiasi" degli infiniti punti di vista


Ah ok, tutti li infiniti + 1 quelo del ego. La mia citazione originale quando lo prima pensato era "Che un punto di vista, che chi sonopiu di un punto di vista" Mia venuto sbagliato scrivendo veloce, anche se non mi sembra invalida pure cosi.

Per le tre domande che mi fai.
1. Il spirito/anima non e materia come il corpo.
2+3. Stavo semplichemente individuando le 2 confusioni tra meditare su un problema (praticamente concentrarsi), e meditare come la pratica spirituale di stacharsi dal corpo.
[img size=300]http://oi68.tinypic.com/ixaucz.jpg http://oi68.tinypic.com/ixaucz.jpg[/img]

^^^Come questo qua che doppo 200 ani non ancora retornato al suo corpo :hammer: (non e morto dicono)

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #278 da invisibile

1k8 ha scritto: @the necrons

E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora


Per questo le mantra aiutano per mettere il cervelo in "loop" automatico per evitare di essere distrato. Io personalmente ne o fati differenti ma il "om" e "omnamashivayia" non mi ano mai risultati effetivamente come una mantra del japone "na myoho renghe kyo". Pio darsi perche mi sono abituato prima con il japonese. Ti sugerisco di fare queste cose in gruppo che dasolo e molto dificile mantenere un loop di mantra con li intervali del tuo stesso rispiro. Se ti puo essere di aiuto to facho link di seguire con un audio, o seno puoi provare con laqua della doccia che fa da ambiente distrato costante.


Sconsiglio di praticare i mantra se non guidati da un vero Maestro spirituale.

Ci sono molte falsificazioni (non dico che quelle che proponi lo siano 1k8), e la questione è delicata e seria.
Praticare una disciplina non genuina può arrecare danno alla persona.

Inoltre il "metere in loop" la mente (preferisco usare questa parola perché "cervello" da l'idea della "cosa fisica") può essere utile all'inizio, come esempio diciamo per far vedere al praticante altre possibilità ed aiutare a iniziare ad entrare in altri stati dell'essere.
Ma è solo un trucco che di solito ha breve efficacia, perché la mente è abilissima e ben presto trova il modo di riprendere il controllo nonostante apparentemente non lo abbia, perché recitando si crede di tenerla occupata.
In questi casi la mente "passa" ad un altra parte di sé la recitazione, che diventa totalmente automatica, e riprende il dominio.

1k8 ha scritto: I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.

Alora tu vuoi dire se tu giudizi che un quadro e molto bello puoi cambiare o influenzare la belletsa di quel quadro? - Mi sembra che lunica cosa che influenza o modificha il tuo giudizio e propio sollo tuo giudizio.


Certo, ma stai sottovalutando l'effetto che questo ha sulla realtà.

Tu giudichi una donna bellissima e questo potrebbe cambiare totalmente la tua vita, per sempre (magari diventa un inferno :D).

Ecco che a causa del tuo giudizio hai creato una realtà perché gli effetti sono assolutamente reali.

Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.

Non sappevo che il umano non fa parte dell'armonia.. Per favore elabora questo giudizio.


Io non ho detto questo.

Ho parlato di giudizio, non di "umano" e ho specificato che è la mente-ego che giudica.

Noi siamo immensamente di più della mente-ego e le pratiche spirituali portano a comprendere anche questa cosa fondamentale, e a dare gli strumenti per cambiare le cose in sé.

L'uomo può vivere senza giudicare assolutamente nulla, e così diventare veramente umano.


Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto (Tao).

Nella realta, noi creamo giudizi. Il mondo e proprio vero con o sensa giudizi.


E' quello che dico io.

Ma aggiungo che il nostro giudicare modifica la realtà.
E siccome il giudizio è un atto mentale e per cui incompleto rispetto alla totalità che siamo (corpo, mente e Spirito), queste modifiche sono in disarmonia con il tutto.

Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.

Tutto cho che e creato con odio/paura e anche in armonia o non esisterebe nulla dei due.


Confondi "opposti" con "Armonia".

Tutto ciò che è creato con odio/paura, e ricorda che qui io sto parlando di creazione solo per quanto riguarda l'essere umano, non è mai in Armonia, perché l'odio non esiste in Natura.
L'odio è una conseguenza delle paure umane che non si vogliono affrontare.

La Paura si, esiste in Natura, ma ha una funzione precisa che è quella dello stimolo alla crescita della Vita e solo in certe fasi.

Nel vecchio thread (nel vecchio sito), ho postato il racconto del seme che illustra bene questa cosa.

Per le tre domande che mi fai.
1. Il spirito/anima non e materia come il corpo.


Ok.

2+3. Stavo semplichemente individuando le 2 confusioni tra meditare su un problema (praticamente concentrarsi), e meditare come la pratica spirituale di stacharsi dal corpo.


Capito.

Per quanto riguarda la pratica di staccarsi dal corpo (OBE), anche qui io sconsiglio di cercare queste esperienze.
E' sempre la stessa indicazione: non desiderare, non concludere, non giudicare, non presumere.

Nulla.

Sono realtà dell'esistenza molto vaste e profonde e a mio avviso il modo giusto e sano di indagare in questi campi è quello della massima cautela.

Il mare è immenso, l'universo è (forse) infinito.

Quel signore della foto chissà dove è e chissà se mai ritornerà qui con noi...

Io credo che la Natura (Dio) non fa niente per caso, e quindi se io sono qui in questo corpo, e per il tempo in cui ci sarò, credo che debba stare qui, almeno la maggior parte del tempo per così dire.

Spesso Meditando non ci sono, ma non cerco mai quel risultato.

Se accade va bene, ma non è quello lo scopo che mi prefiggo.

Le pratiche genuine sono strumenti creati da Maestri spirituali per aiutarci a ritrovare la nostra Armonia, e così facendo si ritrova la Via per la vera conoscenza.

Quindi io credo che non è sano desiderare e cercare esperienze come le OBE, fino a quando non si è ritrovata la propria Armonia.

1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 10 Mesi fa #280 da 1k8

1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.


Da non capire le sempliche analysi che discuto dal yin e yang e dualismo, sconsilgiare la gente di utilzare mantra, e far finta di essere dacordo pero aggiungere cose in piu.. io esco dal discusione che non o interesso di rovinare o confedere il tuo thread specifico ala tua visone. Scusami

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #284 da invisibile

1k8 ha scritto:

1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.


Da non capire le sempliche analysi che discuto dal yin e yang e dualismo,...


A me sembrava che fosse chiaro che quello l'avevo capito.

Forse è un problema di lingua...

...sconsilgiare la gente di utilzare mantra...


Si, ma non è così semplice. Ho spiegato perché io lo sconsiglio.

... e far finta di essere dacordo pero aggiungere cose in piu..


Questa non l'ho capita... in cosa avrei fatto finta di essere d'accordo?

... io esco dal discusione che non o interesso di rovinare o confedere il tuo thread specifico ala tua visone. Scusami


A me pareva che invece certe cose si stessero chiarendo, e non rovini o confondi affatto la discussione.

Anzi, per me è molto utile confrontarmi con chi ha diverse visioni.

Non è il "mio" thread, è un thread per parlare di queste tematiche e quindi non hai nulla di cui scusarti.

Se te ne vai mi spiace.
Se rimani però forse è bene affrontare una cosa alla volta, anche perché perché per me è difficile capire certe cose che scrivi, e viste le tematiche complesse (e visto che io certi termini li uso in modo preciso ma non so te), così ci diamo una possibilità :sun:
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 10 Mesi fa #320 da Grappa

invisibile ha scritto: Ma il mio Maestro diceva spesso due cose:

"Non fidatevi di nessuno; nemmeno di voi stessi"

"Non ascoltate nessuno (magari dopo che ci aveva stordito con ore di discorsi) .... nemmeno me"

Questo, ovviamente, significa che è imprescindibile verificare tutto in prima persona.


Salute invisibile :-)

... innanzi tutto Grazie e Complimenti per il Topic.
Lo sto seguendo dall'inizio e definisco, senza mezzi termini, la mia attenzione e interesse sono pari all'ignoranza che li nutre.

Colgo quest'intervallo che si è aperto nella discussione ed entro nel merito della domanda che desideravo porgerti già da qualche tempo. Preciso, non l'ho fatto prima, perché ritenevo un gesto scomposto interrompere l'energia che coglievo nello svilupparsi del thread.
La domanda: mi aiuti a capire il significato delle parole che spesso diceva il tuo Maestro?
La tua affermazione finale, quella che nella citazione ho messo in grassetto, mi è chiara, quel che mi manda in loop è invece negare valore alla Fiducia.

Rivolgo un attributo assoluto alla Fiducia. A mio avviso è il più potente ed etereo collante esistente in Natura. Per me è una bellezza portarla, offrirla e quando con dolore decido di negarla è perché è stata tradita.
Il tradimento è una delle facce della menzogna e a quel punto il primo soggetto che patisce questo dolore è il Cuore. il mio migliore Amico ... e mi fermo qui, seduto in attesa del tuo aiuto. Grazie!

Hic ;-)

... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #324 da invisibile
Ciao Grappa

La domanda: mi aiuti a capire il significato delle parole che spesso diceva il tuo Maestro?
La tua affermazione finale, quella che nella citazione ho messo in grassetto, mi è chiara, quel che mi manda in loop è invece negare valore alla Fiducia.

Rivolgo un attributo assoluto alla Fiducia. A mio avviso è il più potente ed etereo collante esistente in Natura. Per me è una bellezza portarla, offrirla e quando con dolore decido di negarla è perché è stata tradita.


La fiducia, che nella sua forma "assoluta" è la fede, è, come hai giustamente detto usando una espressione molto significativa, il collante esistente in Natura.
Ma è molto di più.

Ogni atto avviene nel futuro, nel senso che se decidi di chiudere una mano, l'atto in sé avverrà sempre nel futuro rispetto alla tua decisione.
Siccome nessuno conosce il futuro, l'unico modo di mettere in atto la propria intenzione, ovvero quello che ci permette di agire, è la fiducia.
Perché senza non è possibile fare niente.

Non ne siamo consapevoli, ma noi viviamo "immersi nella fiducia".

Non stiamo noi tutti costantemente fidandoci del nostro corpo, che continui a respirare per conto suo?

E questa fiducia è ovunque, in miliardi di aspetti della vita.

L'uomo è un creatore e quindi può creare realtà, come dicevo a 1k8, anche fuori dall'Armonia, il che significa che in quelle realtà le leggi universali possono non esistere, completamente o parzialmente.

Per esempio, il flusso incontrollato dei pensieri che praticamente tutti hanno nella mente, è una realtà vera e propria, perché esiste e perché genera risultati concreti, reali.
Questa è una realtà creata da noi stessi e se è inconsapevole, perché divenuta abitudinaria, automatica, non cambia nulla rispetto agli effetti reali che provoca (crea).

Se tu, a causa della tua subordinazine al tuo flusso incontrollato dei pensieri, mi dici "io dico che questa cosa è XY", io credo che faccio benissimo a non darti fiducia, perché so che è una "tua" creazione e non ho nessun elemento per sapere se è reale nel senso che è in accordo con le leggi del Mondo.

Solo con la verifica personale potrò, eventualmente, sapere se quello che dici è vero e quindi darti fiducia non è ragionevole.

Ora, io dico che esistono delle persone, che chiamo Maestri spirituali, che sono arrivati a "pulire" tutte le proprie sovrastrutture e che grazie a questo ritorno a Sé hanno ritrovato l'accesso alla vera conoscenza e per cui quello che dicono è sempre vero.

Ma il punto è: come ce lo dicono?

Se ce lo dicono usando le parole, che è il mezzo che qui abbiamo, noi non possiamo avere la certezza che quello che dicono è tutto vero, perché sempre di parole si tratta.
Quindi non è ragionevole credere, dare fiducia, solo in base a delle parole.

E' solo con l'esperienza in prima persona che si può verificare la realtà di una data affermazione, così come è solo con l'esperienza in prima persona che tu sai che ti puoi fidare del tuo corpo e che anche il prossimo respiro verrà fatto.

Ma la certezza non esiste e questo è un aspetto dell'esistenza fondamentale, perché l'esistenza è divenire e quindi non ci può essere certezza, perché la certezza è staticità, ovvero l'opposto del divenire.

Negli anni io ho dato molta fiducia al mio Maestro, perché ho verificato personalmente che ogni singola cosa che ha affermato come vera, si è rivelata sempre vera.

Sempre.


E questo, ho capito dopo molto tempo, è "semplicemente" perché era in accordo con il Mondo, con il Tao e non rinunciava mai alla pura visione della realtà per soddisfare il proprio ego o personalità.

Ma nonostante lui sapesse che molti dei suoi allievi, compreso me, avessimo molta fiducia il lui, ci esortava sempre a verificare in prima persona, perché è solo così che puoi sapere se una cosa è vera o meno.

Se con questo non sei uscito dal loop, fammi sapere :)

Aggiungo: le pratiche spirituali sono uno straordinario strumento anche per poter verificare in prima persona la realtà.
Il Tai Chi viene anche definito "pratica della realtà" perché è un costante verificare i propri atti e la loro funzionalità nel reale, e questo accade in vari modi e in tutti i "piani dell'esistenza", fisico, psichico e spirituale.

Ecco anche perché viene definito "la somma arte".

L'arte della realtà, ovvero l'arte di agire (e non-agire) in accordo con il Tao.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #327 da TheNecrons
@Grappa:

Penso che tu debba comunque provare a porre le tue domande, se no mi fai sentire quasi in colpa. Poi sarà Invisibile a valutare il tempo e l'impegno richiesti, e decidere se e quando rispondere.

Per te va bene, Invisibile? :-D

*******************************************************************************************************************************************************

Riguardo alla fiducia, c'è un punto che non mi è chiaro: ma la fiducia è "essere certi di qualcosa nonostante in realtà non abbia nulla di certo alla Mente razionale"?.
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 10 Mesi fa #329 da invisibile

Per te va bene, Invisibile?


Certo :)

Riguardo alla fiducia, c'è un punto che non mi è chiaro: ma la fiducia è "essere certi di qualcosa nonostante in realtà non abbia nulla di certo alla Mente razionale"?.


In un certo senso.

Ma si da fiducia non sapendo, altrimenti è certezza.

Si può dire che la fiducia è avere certezza dell'ignoto (perché si da fiducia NEL futuro di qualcosa), nonostante si sappia che non ci può essere certezza.

Infatti per la fede di dice "fare un atto di fede".

Io riesco ad aprire la mano ANCHE perché ho fiducia che ciò avverrà, perché senza quella fiducia non si può mettersi in atto.

Questo a mio avviso è molto interessante, perché mostra che, come dicevo, ogni atto è basato sulla fiducia.

Ma rimane "cieca", perché nessuno conosce il futuro e quindi ogni cosa che facciamo è "un salto nel buio", anche se non ce ne rendiamo conto.

Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.

Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.

Ma la Vita è proprio così, è proprio basata sul non sapere, perché tutto è in divenire ed il sapere significa fermare le cose.

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8 Anni 10 Mesi fa #347 da effeviemme
invisibile cit.:

Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.


Della presenza della paura riesco a darmi una spiegazione; penso che nasca da un certo
grado di consapevolezza della nostra "incapacità" ad influire "come crediamo meglio per noi
su avvenimenti o eventi che ci "condizionano" la vita, ma che non conosciamo abbastanza
a fondo per sapere come "modificarli" o affrontarli ( o confrontarsi) .

Sulla pigrizia, alle volte ho l'impressione che possa essere invece, una forma di
"tranquilla incoscienza".
Penso che la pigrizia la si "supera" ( non necessariamente la "si vince" ) nel momento
in cui si rende consapevolezza che questa possa essere un ostacolo a "percorsi" o "progetti"
che si vogliano realizzare.

Potrebbe anche "nascere" (la pigrizia) da un senso di "traquillità", di rilassatezza, di una
sensazione di un "benessere" di fondo: una forma di " mi sento bene così"?
Per "spiriti vivaci" questo probabilmente può essere visto come un "limite" al "vivere".
Per " menti stanche" ( o solo "calcificate" ) può essere una "ricerca di un po' di pace" ?

Forse ho "intrapreso" a praticare meditazione non con la "costanza" consigliata, ma mi
accade che ultimamente mi "riesce" con maggior difficoltà lo "svuotare la mente" rispetto
a come mi sembrava di riuscire a fare nei primi tempi.
E questo "scombussola" un poco "l'interesse" per tale attività.
"Capisco" che non è che con l'esercizio si possono riscontrare "progressioni regolari",
come probabilmente vorrebbe la mente ( il consolidato metro umano ) ed in "certi momenti"
mi chiedo : perchè ?
perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?
cioè, perchè fare una cosa che "non sai" che cosa è?
anche se la mente "sa" che puoi conoscere solo "toccando il muro"

che sia questa la ragione?
cit.:
Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.

Mi ritrovo ogni tanto in conflitto con me stesso ( quale me stesso?) e mi rinfranco un po'
leggendo le esperienze altrui.

Alle volte mi auguro un lungo ... letargo.

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.

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8 Anni 10 Mesi fa #350 da Grappa
Grazie invisibile :-) :shake:

... adesso ho bisogno di metabolizzare il tuo aiuto. Rileggerlo quanto basta ... e lavorare sul "mio" puzzle.

Sono stato attirato dal titolo di questo Topic, scoprendolo per caso nel LC ormai messo in soffitta.
Ho, fin dai primi post, molto apprezzato il garbo e la gentilezza, così come a tratti la severità, che dedichi nel condividere questa tua esperienza e penso di capire quanto possa essere difficile riuscire a descriverla.
Nel mio cammino, non ho incontrato un Maestro come accaduto a te ed vero che non ho neppure mai cercato un sentiero che mi portasse ad incontrarlo.
Quel che mi accaduto invece, è stato un improvviso bisogno di fermarmi. Ero disorientato e l'unica cosa certa che provavo, è che non stavo andando da nessuna parte. Alcuni fatti mi portarono all'azione più semplice e banalmente più ignorata dai miei simili (so comprenderai). Ho ascoltato il mio Cuore.
Non conoscevo Castnañeda e gli insegnamenti di Don Juan e non so descrivere la pace interiore nel turbine di emozioni quando ho letto il primo libro.

Una banalità, ma non troppo. Quando scelsi il nick che ho tutt'ora per connettermi la prima volta a internet, desideravo "indossare" un nomignolo che non fosse per me banale. Mi presentavo con quello pseudonimo e doveva avere qualcosa di originale. Non so dire quanto il mio ego facesse i capricci e ammesso che in quel momento stesse pestando i piedi per avere ragione, restò imbrigliato e scartato nel dualismo della distillazione. Tagliata la testa e poi la coda, la Grappa, è il Cuore del distillato :laugh:

Approfitto di un unico post e ringrazio anche tu, TheNecrons. :sun: non ho pensato nemmeno per un attimo di farti sentire in colpa. Il mio agire è stato dettato dal Rispetto!

... va bin :pint: per ora mi fermo qui.

Hic ;-)

... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:

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8 Anni 10 Mesi fa #351 da invisibile

effeviemme ha scritto: invisibile cit.:

Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.




Della presenza della paura riesco a darmi una spiegazione; penso che nasca da un certo
grado di consapevolezza della nostra "incapacità" ad influire "come crediamo meglio per noi
su avvenimenti o eventi che ci "condizionano" la vita, ma che non conosciamo abbastanza
a fondo per sapere come "modificarli" o affrontarli ( o confrontarsi) .


Si, ma a mio avviso ci sono anche altre possibili ragioni ma che preferisco non esporre per il momento.

Sulla pigrizia, alle volte ho l'impressione che possa essere invece, una forma di
"tranquilla incoscienza".
Penso che la pigrizia la si "supera" ( non necessariamente la "si vince" ) nel momento
in cui si rende consapevolezza che questa possa essere un ostacolo a "percorsi" o "progetti"
che si vogliano realizzare.

Potrebbe anche "nascere" (la pigrizia) da un senso di "traquillità", di rilassatezza, di una
sensazione di un "benessere" di fondo: una forma di " mi sento bene così"?
Per "spiriti vivaci" questo probabilmente può essere visto come un "limite" al "vivere".
Per " menti stanche" ( o solo "calcificate" ) può essere una "ricerca di un po' di pace" ?


Può essere tutto questo ma anche altro.
La pigrizia può nascere anche dall'aver subito molto la paura e ad un certo punto ci si rifugia nella pigrizia (apatia).

Forse ho "intrapreso" a praticare meditazione non con la "costanza" consigliata, ma mi
accade che ultimamente mi "riesce" con maggior difficoltà lo "svuotare la mente" rispetto
a come mi sembrava di riuscire a fare nei primi tempi.


Ricorda che "noi non sappiamo".
Può essere semplicemente mancanza di energia, e come ho detto ce ne vuole molta per meditare, anche se non sembra.
Può essere che adesso stai affinando-estendendo le tue percezioni proprio grazie alla meditazione, e che ora "vedi" parti della tua mente di cui prima non ne eri consapevole, e vedi che sono "piene di roba".

Può essere varie cose...

In genere ci vuole tempo per comprendere "cosa è cosa" in questi campi di indagine, e per cui il mio consiglio, se vuoi sapere, è di continuare senza concludere nulla.

"Capisco" che non è che con l'esercizio si possono riscontrare "progressioni regolari",
come probabilmente vorrebbe la mente ( il consolidato metro umano ) ed in "certi momenti"
mi chiedo : perchè ?
perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?
cioè, perchè fare una cosa che "non sai" che cosa è?
anche se la mente "sa" che puoi conoscere solo "toccando il muro"

che sia questa la ragione?


Possibile.

Alla domanda "perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?" non posso rispondere, solo tu puoi perché è un qualcosa che riguarda strettamente la sfera personale che io considero sacra.

Io ti posso solo dire della mia esperienza e che ho passato varie crisi negli anni (cosa che capita praticamente a tutti coloro che intraprendono simili percorsi).
Forse la cosa che a me mi ha spinto ad andare sempre avanti, è stata la onnipresente "insoddisfazione esistenziale" che il mondo degli uomini offre. Ovvero il fatto di rendermi conto che le soddisfazioni offerte da questo mondo non mi interessavano e non alimentavano le parti di me profonde, generando non solo semplice insoddisfazione ma una sofferenza che trovavo insensata.
Ora so che la maggior parte delle sofferenze create dagli uomini stessi, per me non hanno nessun senso e che ho fatto bene ad insistere nel mio cammino.

La presenza di un esempio vivente, che era (è) il mio Maestro è stato ovviamente un grande aiuto, perché vedere le proprie idee e valori incarnati concretamente è un incoraggiamento inestimabile.
Ma soprattutto è stato l'atteggiamento sempre presente de mio Maestro, che non permetteva a nessuno di trattarlo come un guru, di rinunciare a se stessi, perché sapeva che il Vero Maestro non era lui, era lo Spirito e che per trovare la sua guida nessun uomo può sostituirsi ad un altro e nessun uomo può fare da tramite con lo Spirito.

E' una cosa che si può fare solo in prima persona.

Ecco le parole di Gesù, incarnazione dello Spirito, che diceva che "nessuno può giungere a Dio se non tramite me", ovvero lo Spirito stesso.

cit.:
Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.



Mi ritrovo ogni tanto in conflitto con me stesso ( quale me stesso?) e mi rinfranco un po'
leggendo le esperienze altrui.

Alle volte mi auguro un lungo ... letargo.


Bè, è inverno e tu sei un orso... :)

Ma se vai in letargo ti aspetto in primavera... che arriva tra pochissimo ;)

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8 Anni 10 Mesi fa #352 da invisibile
Grappa

... adesso ho bisogno di metabolizzare il tuo aiuto. Rileggerlo quanto basta ... e lavorare sul "mio" puzzle.


Se senti il bisogno di chiarire qualche punto, perché non è una cosa scontata quella della fiducia (io su certi aspetti ci ho messo anni a capire certe cose), non esitare.

Ciao e grazie a te.

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #356 da incredulo
invisibile

Ecco le parole di Gesù, incarnazione dello Spirito, che diceva che "nessuno può giungere a Dio se non tramite me", ovvero lo Spirito stesso.


Ottimo. :clap:

Ampliando questo insegnamento del Cristo, si può comprendere meglio questo aspetto.

6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
7 Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre.
Come puoi dire: Mostraci il Padre?
10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. Giovanni 14


A chi si riferisce Gesù Cristo in queste frasi?

Chi è "Il Padre" a cui Gesù Cristo fa riferimento?

Padre-Madre è una similitudine molto semplice da comprendere.

Il Padre è l'elemento Spirituale della creazione, la madre, Mater, Materia, ne è l'aspetto materiale.

La creazione è duale, così come duale è la natura umana.

Noi stessi siamo un indiviDUO, parte destra e parte sinistra, cuore e cervello, ragione e sentimento, angelo e diavolo, bene e male convivono in noi stessi.

Gesù Cristo è la figura che incarna in Sè sia lo Spirito (il Padre), sia la materia, (la Mater), esattamente come noi, ma La Mater del Cristo è senza macchia, è immacolata, è Vergine.

Quindi il Cristo incarna in Sè l'Uomo Spirituale perfetto, il senza "peccato", ovvero lo Spirito stesso in purezza incarnatosi sulla Terra.

Il Cristo è fatto della "stessa sostanza del Padre", Lui ed il Padre sono una cosa sola.

Basta leggere il Nuovo testamento senza pregiudizi, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose, per comprendere come Gesù si sforzi di affermare continuamente che il Dio della legge, quel Dio visto come Dio degli eserciti crudele e vendicativo, non corrisponda a un'immagine autentica di Dio, ma corrisponda invece all'interpretazione che di Lui ne danno gli uomini.

La nascita in una grotta (Mater, materia, utero, Maria), il concetto di incarnazione dello Spirito nella materia un essere spirituale i miracoli della trasfigurazione, della resurrezione (trasmutazione della materia), esprimono concetti difficili da interiorizzare anche oggi, concetti per iniziati.

Per il popolo, questi concetti debbono essere espressi in forma semplice, comprensibile ed è per questo che si sono usate parabole come esempio per semplificare concetti più difficili da afferrare, specialmente in periodi storici dove l'analfabetismo era la regola.

Queste parole, lette con la consapevolezza odierna, acquistano tutto il loro pieno significato.

23 Poiché, passando in rassegna e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: "AL DIO SCONOSCIUTO". Quello dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio.
24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d'uomo, 25 e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo Lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa;
26 or egli ha tratto da uno solo tutte le stirpi degli uomini, perché abitassero sopra tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, 27 affinché cercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo come a tastoni, benché egli non sia lontano da ognuno di noi.
28 Poiché in Lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua progenie". Atti 17,23-28


Nell'annunciare la "Buona Novella", il Cristo annuncia la venuta nel mondo materiale dello Spirito, quello Spirito che domina sulla materia e la rende feconda.

Se è la materia a dominare lo Spirito, quest'ultimo muore con la materia stessa.

Se viceversa è lo Spirito a dominare la materia, questo sopravviverà ad essa, facendola risorgere in forma nuova in un altro corpo, il corpo del Cristo fatto della stessa sostanza del Padre.

L'immortalità, ovvero la vittoria sulla materia dominata dall'"Architetto del mondo", la vittoria sulla morte e la dissoluzione della carne, questo è il dono del Cristo.

Che sia un caso che il mondo dell'Elìte adori invece una "Grande Madre"? :cool:

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da incredulo.

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8 Anni 10 Mesi fa #434 da TheNecrons
@Invisibile:

E' da settimante che sento continuamente il bisogno, o la voglia, di lasciare diciamo tutto. Di lasciare le persone che frequento, di lasciare alcune abitudini molto radicate (come il pc), di lasciare andare alcune emozioni come la paura di non apparire come la mia famiglia vuole (se la mia famiglia sapesse che seguo un topic sul taoismo, sono cazzi), di lasciar andare alcuni sensi di orgoglio e un sacco di altre cose che hanno caratterizzato la mia vita per anni. Una grossa parte del mio ego, diciamo. Quella "voce" che mi dice ste cose è quella che tempo fa abbiamo identificato con lo Spirito. Ecco, è da settimane che mi trovo d'avanti a questo auto-ostacolo. La voce mi dice di lasciare sia fisicamente e soprattutto "psicologicamente" (ma sono sicuro che non sia solo a livello psicologico) un sacco di cose, e io dentro di me "so" che è giusto così, ma per ora non ce l'ho fatta. Ho veramente paura di trovarmi poi in una situazione in cui non saprei gestirmi (quella senza quel tipo di emozioni, di sovrastrutture, senza un sacco di persone che frequento ora, senza alcune canzoni che ascolto spesso e non credo finrei più), ma quella paura è a livello molto superficiale, perchè dentro di me so che sarebbe invece giusto ascoltare quella voce. Questa cosa va avanti da settimane, e sto iniziando a stufarmi. Veramente tra non molto lascierò tutto questo? Accadrà sul serio? Chissà come cambierà la mia vita.
Ribadisco si tratta di lasciare "cose" e pensieri che finora hanno occupato uno spazio abnorme nella mia vita. Io sento il bisogno di farlo, ma ho paura di farlo.

Lo so che non puoi aiutarmi in modo diretto, volevo solo condividere la mia esperienza.

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #437 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Lo so che non puoi aiutarmi in modo diretto, volevo solo condividere la mia esperienza.


No, non posso aiutarti in modo diretto.
Ma qualcosa posso dirti.

Io quando mi trovo in situazioni paragonabili alla tua, quando sento di dover prendere decisioni che influiranno seriamente sulla mia vita, mi fermo.

Mi fermo e mi do tutto il tempo che sento di avere bisogno per esaminare fino in fondo tutti gli aspetti della questione, perché l'esperienza mi ha insegnato che quando ci si trova in questo tipo di situazioni esistenziali, la cosa più importante è la calma e la serietà.
Inoltre ho imparato che la mente non può comprendere la complessità di simili situazioni e per cui il mio "fermarmi" è soprattutto un fermare la mente, per permettere alle altre parti di me di "dire la loro", cosa che può richiedere anche molto tempo per completare questa fase.

La mente la uso molto lentamente e esamino una cosa alla volta con estrema calma e pazienza, perché la cosa peggiore in queste situazioni è farsi prendere dall'ansia e dalla fretta di concludere.

Quindi il mio consiglio è avere estrema cautela e di darti tutto il tempo che reputi necessario per esaminare in modo completo tutti gli aspetti della tua situazione, prima di prendere qualsiasi decisione.

Se alla fine di questo esame decido di cambiare qualcosa della mia vita, lo faccio sempre poco alla volta e sempre con molta cautela, perché un albero a cui si vuole cambiare conformazione ha bisogno di tempo e di dolcezza, di estrema attenzione e di cura costante nella sua trasformazione.
Noi siamo molto più sensibili e fragili di un albero, e quindi per noi è necessaria ancora più dolcezza e cautela per poter cambiare in modo equilibrato.
Così passa anche la paura, perché si procede mantenendo la consapevolezza di cosa sta succedendo.

Poco alla volta, dolcemente, rispettosamente e con Amore.

Veramente tra non molto lascierò tutto questo? Accadrà sul serio? Chissà come cambierà la mia vita.


Nessuno può saperlo.

...(se la mia famiglia sapesse che seguo un topic sul taoismo, sono cazzi)...


Questo non è propriamente un topic sul taoismo.
"Pende" in quella direzione solo perché io, che seguo principalmente quella filosofia, sono l'utente più propositivo diciamo.
Ma è aperto a tutti e a tutti gli aspetti di qualsiasi filosofia che abbia che vedere con il tema.

Io stesso esito a definirmi taoista, perché sono solo parole e la realtà è che amo il taoismo ma anche Gesù, il buddismo ma soprattutto la semplice Verità, che è la "filosofia per eccellenza".
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 9 Mesi fa #502 da TheNecrons
@Invisibile:

Davvero grazie. Sto mettendo in pratica il tuo consiglio, e non è una cosa che dura qualche giorno. E' vero, meno la Mente lavora (a sproposito) e meno forzata sarà la Vita. Ogni giorno capisco di aver preso conclusioni esclusivamente mentali, e non attinenti alla Realtà. Null'altro d'aggiungere per ora.


Condivido delle esperienze: da quando ho iniziato a meditare, molti stati d'animo hanno prodotto anche delle sensazioni fisiche sul corpo. Per esempio, quando finisco di meditare mi trovo in uno stato semplice e sereno, in cui penso molto meno, e per cui tutto è facile e naturale. Questo mi produce sensazioni tutto attorno al corpo (qualcosa come formicolii ma non fastidiosi), concentrati verso la testa che si "aprono" verso qualcosa più in alto della testa (esterna al Corpo). E' come se attraverso un punto molto sottile situato più o meno al centro della testa, dell'energia esce dal Corpo (senza "lasciarlo") e si collega ad una nuvola di energia sopra la testa. Ma dopo qualche decina di minuti, la pressione e l'atmosfera in cui vivo iniziano a prendere il sopravvento, e sento letteralmente chiudersi il punto da cui passava l'energia, perdendo la percezione di quella "cosa" sopra la testa. Di conseguenza perdo tutte quelle capacità aquisite prima.
Tempo fa mi disperavo quando questo accadeva, e cercavo di forzare la Meditazione. Ora per fortuna ho perso buona parte dell'interesse egoico verso quel tipo di esperienza, e la forzo molto di meno.

Questo è solo un esempio, ma ci sono un sacco di situazioni o eventi che mi producono sensazioni fisiche sul corpo. Quando mi vengono ondate di allegria improvvise (ogni tanto mi arrivano senza motivo, io me le godo e poi le lascio andare, senza trattenerle), provo tantissima energia attorno alla testa, ma non sento molto il collegamento con quella "cosa" sopra la testa. Quando sono arrabbiato sento molte sensazioni nel ventre e nelle gambe. E così via.

Anche per te è così? (dai proviamo a vedere se ci accadono o se ci sono accadute le stesse cose :) )

Alla prossima.

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8 Anni 9 Mesi fa #561 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Sto mettendo in pratica il tuo consiglio, e non è una cosa che dura qualche giorno.


Quasi sempre è necessario tempo, a volte molto.
Perché siamo stati "automatizzati" a fare in un certo modo, in modo innaturale, e per ritrovare il modo naturale, che è anche un po' diverso per ognuno, spesso ci vuole tempo per disinnescare l'automatismo.

Le pratiche spirituali fanno anche e soprattutto questo, ci aiutano a distruggere il meccanismo.

E' vero, meno la Mente lavora (a sproposito) e meno forzata sarà la Vita. Ogni giorno capisco di aver preso conclusioni esclusivamente mentali, e non attinenti alla Realtà. Null'altro d'aggiungere per ora.


E ti pare poco ? :wink:


Condivido delle esperienze: da quando ho iniziato a meditare, molti stati d'animo hanno prodotto anche delle sensazioni fisiche sul corpo. Per esempio, quando finisco di meditare mi trovo in uno stato semplice e sereno, in cui penso molto meno, e per cui tutto è facile e naturale. Questo mi produce sensazioni tutto attorno al corpo (qualcosa come formicolii ma non fastidiosi), concentrati verso la testa che si "aprono" verso qualcosa più in alto della testa (esterna al Corpo). E' come se attraverso un punto molto sottile situato più o meno al centro della testa, dell'energia esce dal Corpo (senza "lasciarlo") e si collega ad una nuvola di energia sopra la testa. Ma dopo qualche decina di minuti, la pressione e l'atmosfera in cui vivo iniziano a prendere il sopravvento, e sento letteralmente chiudersi il punto da cui passava l'energia, perdendo la percezione di quella "cosa" sopra la testa. Di conseguenza perdo tutte quelle capacità aquisite prima.
Tempo fa mi disperavo quando questo accadeva, e cercavo di forzare la Meditazione. Ora per fortuna ho perso buona parte dell'interesse egoico verso quel tipo di esperienza, e la forzo molto di meno.

Questo è solo un esempio, ma ci sono un sacco di situazioni o eventi che mi producono sensazioni fisiche sul corpo. Quando mi vengono ondate di allegria improvvise (ogni tanto mi arrivano senza motivo, io me le godo e poi le lascio andare, senza trattenerle), provo tantissima energia attorno alla testa, ma non sento molto il collegamento con quella "cosa" sopra la testa. Quando sono arrabbiato sento molte sensazioni nel ventre e nelle gambe. E così via.


Il consiglio che mi sento di dare, rispetto all'attitudine che bisogna vare con queste manifestazioni, è sempre lo stesso, che poi è una delle istruzioni di base di ogni meditazione: osservare, non giudicare, non presumere, non concludere, non desiderare e non cercare di fare nulla con i fenomeni che si manifestano, perché non sai (stai verificando che questo è vero perché in "qualche modo che non capisci funziona", giusto?).

Quando si acquisisce conoscenza di queste realtà, le cose cambiano ma siccome tutto è in divenire, anche un per un Maestro di altissimo livello ci sono sempre cose nuove da imparare, perché (io credo) la Via (Tao) è infinita e perché il modo equilibrato di procedere nell'ignoto è sempre lo stesso, quello con cui i bambini imparano.

Ignoranza e fede.

Anche per te è così? (dai proviamo a vedere se ci accadono o se ci sono accadute le stesse cose :) )


Dovrei scrivere una enciclopedia per raccontarti cosa io sento :wink:

Inoltre io credo che non è bene raccontare molto dei fenomeni che accadono praticando Meditazione o Tai Chi etc.

Ci sono vari motivi per questo e certi sono molto seri. Raccontare molto può anche danneggiare altre persone ma su questo preferisco non parlare, è un aspetto molto delicato e molto profondo.

Consiglio anche a te (e a tutti) di parlare il meno possibile dei fenomeni che si manifestano, e permettimi di non spiegare il perché. Non dico che parlarne è "peccato" o stupidaggini simili, ma è un aspetto molto delicato che va trattato con la massima cura.

Una cosa la posso dire. I fenomeni che si osservano sono strettamente personali ed in costante mutamento. Sono parte della Via che la persona sta percorrendo e per cui sono sacri, in quanto facenti parte di "chi siamo veramente".

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8 Anni 9 Mesi fa #577 da TheNecrons
@Invisibile:

Grazie mille. Per ora non voglio commentare niente.

Ti volevo chiedere: se la Mente crea l'ego, e sappiamo che l'ego incontrollato danneggia la persona sotto molti aspetti....stiamo dicendo che l'ego danneggia la sua fonte? E' una cosa per me stupefacente.

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8 Anni 9 Mesi fa #599 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Ti volevo chiedere: se la Mente crea l'ego, e sappiamo che l'ego incontrollato danneggia la persona sotto molti aspetti....stiamo dicendo che l'ego danneggia la sua fonte? E' una cosa per me stupefacente.


E' più corretto dire che l'ego viene creato nella mente, ma anche la mente partecipa alla sua creazione.

Quindi possiamo dire che l'ego danneggia l'Essere in cui vive.

Si è stupefacente, ma se conosci bene la natura dell'ego non così tanto.

L'ego vive solo per se stesso. Non è una entità armoniosa perché vive staccato dalla realtà, dall'Armonia.
Inoltre una delle sue caratteristiche principali, è quella di credersi Dio.
L'ego crede di poter fare qualunque cosa anche a dispetto delle più semplici evidenze, proprio perché, non essendo in contatto con la realtà vive in un mondo tutto suo che autocrea in continuazione e nessuna evidenza che non è altro che una piccolissima parte di una essere ben più vasto e complesso, lo farà mai ragionare con buonsenso.

In altre parole, all'ego importa solo ed esclusivamente di se stesso e quindi se per mantenere il suo dominio sull'essere deve ucciderlo, lo farà.

Ecco il significato delle parole di tanti Maestri: "il nemico siamo noi stessi".

Questo fatto dell'ego che autocrea la sua "realtà" in continuazione, è una cosa di fondamentale importanza da capire per chi intraprende un percorso di liberazione spirituale.
Perché praticando Meditazione o Tai Chi, si sta progressivamente distruggendo il meccanismo illusorio su cui l'ego poggia tutta la sua forza ed la sua posizione dominante nella persona.
L'ego è pazzo ma non scemo :wink: e quindi reagisce, spesso in maniera "violenta", forte.

Accade che, quando il flusso dei pensieri inizia a calmarsi, magari grazie alla meditazione, l'ego-mente si rende conto del pericolo, perché si sta dissolvendo la base su cui poggia il suo dominio e per cui può capitare che reagisca facendo un chiasso infernale, magari anche più "rumoroso" di prima.

Un segno che si sta lavorando nel modo giusto :wink:

Se si nota che sta accadendo questo, il consiglio è sempre lo stesso.
Calma, non concludere, continuare a praticare come se nulla fosse.

La volontà è nostra ed è sacra, e nessuno può imporre nulla su di noi, se decidiamo una cosa.
Ma spesso per realizzare certe cose, nel modo più "giusto", armonico, ci vuole tempo.

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