Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 6 Mesi fa #2512 da TheNecrons
Ho cercato in questi giorni di convivere con le imposizioni della società, per non creare casini familiari prematuri (non ritengo che ora sia il momento adatto). Nel caso non fosse chiaro, dire ai miei che della scuola m'interessa poco e che non sono musulmano sarebbe una tragedia, i miei impazzirebbero letteralmente e la cosa sarebbe molto seria. E' per questo che fino ad ora ho aspettato, voglio aspettare l'età giusta in modo da poter far fronte alle conseguenze. Ma non c'è modo di convivere con una tale pressione familiare e soprattutto scolastica. In questi periodi sono addirittura arrivato al punto da ritenere "normale" lo stato in cui sto vivendo ora, e solo superficialmente e razionalmente so che la cosa non va bene. Mentre tempo fa, la consapevolezza "profonda" che c'è qualcosa che non va rimaneva con me.
In questo weekend, proprio per il fatto che è un weekend, mi sono sentito leggermente meglio, proprio per questo deciso di scrivere. Prima non provavo più la voglia e la spinta profonda di scrivere qui.
Ora sono in questa trappola della società: consapevole dei danni che sto subendo ora, sono comunque bloccato a livello emotivo/profondo dal prendere misure. E uscire da questa trappola, almeno interiormente, richiede di modificare la propria attitudine interiore e mentale. Un po' come il detto: per raggiungere le felicità bisogna uscire dal libirinto (risolvere i problemi)...ma solo chi è felice può uscirne. Le soluzioni saranno chiare e semplici solo se interiorimente sei un "Essere a posto", da quanto ho capito dalla mia breve e piccola esperienza.
Ma finchè svolgo una vita alienante, non basta sapere questo a mente.

Non saprei cosa chiedere....in questo momento sono spinto a cercare risposte facili e semplici...esattamente come si comporta un'Essere vivente quando si sente in pericolo.

Alla prossima.

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8 Anni 5 Mesi fa #2967 da invisibile
TheNecrons

Grazie per i racconti, molto interessanti e, cosa che mi fa molto piacere, confermano varie cose di cui stiamo parlando.

....è impossibile per la Mente concentrarsi sulla precisione millimetrica, sulla forza esatta richiesta ecc. per fare un passaggio preciso...


Si, per la mente è impossibile ma non perché è"scema" semplicemente perché non è fatta per quello.

Ci hanno addestrato, usando grande violenza anche se non sembra, ad usare un cacciavite per magiare la minestra.

Il Tai Chi, per esempio, permette di diventare consapevoli di questo uso senza senso di se stessi, ed è stato creato in un certo modo anche per mettere in evidenza questo cattivo uso di se stessi.
Perché fino a quando non si riesce a muoversi con la mente al "posto giusto", i movimenti proprio non funzionano.

Sembra assurdo, ma io ho visto ballerini professionisti, quindi teoricamente abilissimi con il corpo, andare in crisi, piangere addirittura, cercando di fare i movimenti del Tai Chi, perché anche a loro (paradosso assurdo) hanno insegnato a dominare il corpo con la mente razionale.
Con un durissimo lavoro ce la fanno, ma è come bastonare per tutta la vita una farfalla.
Quella povera farfalla non potrà mai volare come sarebbe nella sua natura.

Comunque... quando diventerai un calciatore ricco e famoso, non sparire eh :-D

Spesso ho parlato dei miei "momenti no", in cui per cause interiori o esteriori (di solito per entrambi) mi sento consumato (poca energia, ho scoperto che molte delle cose che ho imparato a fare in questi mesi richiedono un tipo diverso di Energia)...


Si, anche l'energia ha moltemanifestazioni e uno dei più importanti per noi è l'energia creativa, essenziale per avere uno stato di equilibrio e per poter "funzionare".

Se manca c'è poco da fare. Si deve recuperare e per recuperare si deve stare giù (senza esagerare), essere pazienti ed evitare di sprecarne ancora.

Una cosa molto importante che ho dovuto imparare sperimentando, è che la natura dell'interpretazione egoica/mentale dei problemi è proprio quella di farti sembrare che non esistano vie di uscita, e farti quindi finire per arrabbiarti, disperarti, piangere o distrarti (con TV, videogiochi, alcol....sappiamo tutti che molti lì usano solo come scappatoia illusoria dalla Realtà). Se quindi (mio parere), provi che stai per sfociare in queste possibilità, vuol dire che c'è un problema più profondo e radicato in te, che non andrà quindi risolto intervenendo esclusivamente sull'esterno (come molti tentano di fare). Forse semplice a dirsi, ma capire questa cosa a livello pratico è molto più difficile. Molti di noi sono spesso portati a credere che "il problema sia là fuori".


Ottimo.
Ma il problema sta proprio "li fuori".

Intendo dire che è vero che il problema percepito è "dentro" di noi, ma la causa originaria è esterna.
Ci danneggia perché non sappiamo come difenderci, perché non lo comprendiamo, perché magari ci hanno convinto che è "normale" subire certe cose.

In realtà tutti i problemi vengono dall'esterno, perché noi nasciamo perfetti (e continuiamo ad esserlo per tutta la vita, anche se inconsapevolmente), ma "prendono dimora" per così dire, dentro di noi e diventano a tutti gli effetti parte di noi, anche se nel "disegno originale" non è prevista la loro presenza.

Ma l'unico modo per riaquisire tale visione, è uscire da quella mentale, come farlo non lo so, ma spesso sono riuscito appunto senza "sapere" come.


Chi è che vuole sapere "come" ? ;-)

La mente è diabolica, proprio non ci sta a non sapere, anche se è evidente che è proprio il non-sapere che ha aiutato la totalità della persona.

Il mio consiglio è di non dargli retta, perché la mia esperienza mi ha insegnato che si ottiene il sapere necessario per quel dato periodo, momento, parte del percorso, proprio quando se ne ha bisogno, ed anche questa acquisizione del sapere è perfetta ed in Armonia con tutto il resto.

Ora guardiamo l'altra possibilità, affrontare i problemi senza l'interpretazione egoica. Questo (secondo me) è quando analizzi è risolvi i problemi con pochissimi pensieri o emozioni, quando la visione è chiarissima e soluzione facile e naturale, fluida. Quella "magia" davvero particolare, che non è tua (se tenti di possederla ti saluta), ma se sei disposto a sperimentarla in modo calmo rimane con te. Il problema principale è questo: riuscire a superare il "desiderio egoico" di ri-sperimentare la magia del vivere. È quasi un paradosso: vuoi quella magia? Bene, non devi volerla. È incredibile, ma è perfettamente normale.


E' proprio così, perché la realtà, per la mente, è un continuo paradosso, semplicemente perché la mente razionale non è in grado di comprenderla, essendo un "qualcosa" di infinitamente vasto e profondo, multidimensionale ed in divenire.
Come può farlo? E' impossibile.

La mente razionale, e questo viene compreso molto chiaramente e concretamente da chi pratica seriamente la Meditazione o il Tai Chi, è estremamente limitata, può analizzare solo una cosa alla volta ed è lentissima nel suo lavoro. Sembra veloce, ma è solo una illusione.
E' fatta così perché serve per certe cose, ma sicuramente non è in grado di portare quella minestra alla tua bocca, perché è un cacciavite.

Per portare quella minestra alla tua bocca, serve la minestra ovviamente, serve un corpo che funzioni (una roba pazzesca in quanto a complessità), un piatto, un cucchiaio che il corpo deve muovere in un certo modo, dei tempi ben precisi, molte azioni molto complesse da parte del corpo, e tutto questo deve avvenire con un ritmo ed una successione di eventi infinitamente complessa ed estremamente precisa, senza parlare delle varie informazioni-sensazioni che vengono coinvolte in questo "semplice" atto (odore, sapore, vista...).

Mangiare una minestra è un vero miracolo.

Ora sono "vittima" di un problema che spesso mi si è ripresentato: il fumo passivo di cannabis. Da quando ho smesso e ho iniziato a praticare questo percorso, mi basta anche solo annusarlo per mezzo secondo (in tram o semplicemente in giro), e già gli effetti si ripresentano tutti, in ordine temporale. Una brutta esperienza, vedo crollare una montagna di lavoro fatto in due giorni (mi sento consumato, offuscato...ma soprattutto stupido). Effetto che dura tutto il giorno (in vari livelli), e anche per metà del giorno dopo. Sono poco intuitivo, molto incontrollato mentalmente, riesco più difficilmente ad organizzare discorsi (riesco comunque, ma non sento quella spinta interiore che mi indica dal profondo come fare... è tutto così mentale....). La cosa non è drammatica per le altre persone, ma io parlo di cambiamenti sottili, "piccoli" per la Mente, ma enormi per l'Essere. Infatti, pochissimi riescono a notare una piccola differenza in me (ma che sarò sincero, m'influenza molto), ma tutti son abituati a vedere funzionare solo la Mente.


Che posso dirti... tappati il naso, trattieni il respiro ... :-)

Comunque, se capita c'è poco da fare. Sii stupido, sii inabile, lascia passare e non preoccuparti.

Ho cercato in questi giorni di convivere con le imposizioni della società, per non creare casini familiari prematuri (non ritengo che ora sia il momento adatto).
Nel caso non fosse chiaro, dire ai miei che della scuola m'interessa poco e che non sono musulmano sarebbe una tragedia, i miei impazzirebbero letteralmente e la cosa sarebbe molto seria. E' per questo che fino ad ora ho aspettato, voglio aspettare l'età giusta in modo da poter far fronte alle conseguenze.


Questo è molto personale e quindi molto delicato.
Posso solo dire che vista la tua giovane età, di solito è saggio affrontare con molta calma questi problemi.

Tanti anni fa (tanti), andai in seria crisi con la mia famiglia.
Il Maestro mi fa: vista la situazione "estrema" in quanto ad ingarbugliamento e difficoltà, hai due scelte, o te ne vai ad aiutare i bambini africani e risolvi i tuoi problemi personali così, o rimani e li affronti qui.
Scelsi la seconda e devo dire che sono molto contento di averlo fatto, perché affrontare i problemi nell'ambiente dove sono stati creati permette di fare un lavoro veramente "come si deve", perché è l'ambiente stesso che, proprio grazie alle sue difficoltà, non ti permette di ignorare quello che non ti va di affrontare, e tutti siamo in qualche misura pigri.
Difficile, ma molto efficace ed una volta fatto è per sempre.

Ma non c'è modo di convivere con una tale pressione familiare e soprattutto scolastica. In questi periodi sono addirittura arrivato al punto da ritenere "normale" lo stato in cui sto vivendo ora, e solo superficialmente e razionalmente so che la cosa non va bene. Mentre tempo fa, la consapevolezza "profonda" che c'è qualcosa che non va rimaneva con me.
In questo weekend, proprio per il fatto che è un weekend, mi sono sentito leggermente meglio, proprio per questo deciso di scrivere. Prima non provavo più la voglia e la spinta profonda di scrivere qui.


Allora vedi che il modo c'è?

Lo so che non è affatto facile, ma chi dice che "non c'è modo" è solo la parte pessimista, quella che "vede tutto nero".

Cerca di capire come puoi "portare" quel "leggermente meglio" nel mondo del "peggio".
Ma è il "tuo segreto", nel senso che è una cosa molto delicata, perché l'equilibrio è una cosa molto delicata.

Si può fare, te lo dico per esperienza, ma è essenziale avere quell'energia di cui parlavamo prima, quindi cura di se stessi come prima cosa.

Ora sono in questa trappola della società: consapevole dei danni che sto subendo ora, sono comunque bloccato a livello emotivo/profondo dal prendere misure. E uscire da questa trappola, almeno interiormente, richiede di modificare la propria attitudine interiore e mentale. Un po' come il detto: per raggiungere le felicità bisogna uscire dal libirinto (risolvere i problemi)...ma solo chi è felice può uscirne. Le soluzioni saranno chiare e semplici solo se interiorimente sei un "Essere a posto", da quanto ho capito dalla mia breve e piccola esperienza.
Ma finchè svolgo una vita alienante, non basta sapere questo a mente.

Non saprei cosa chiedere....in questo momento sono spinto a cercare risposte facili e semplici...esattamente come si comporta un'Essere vivente quando si sente in pericolo.


Le soluzioni sono sempre semplici, ma questo non significa che siano facili.

Anche questo è molto personale ed ognuno deve trovare il proprio modo per trovare e mantenere la propria integrità.
Un consiglio del mio Maestro che a me ha aiutato moltissimo è stato quello di non ascoltare nessuno (nemmeno lui).
Questo significa che ascolti tutti ma non credi a nessuno, nemmeno alle eventuali "voci" che si hanno nella mente.
Significa non mettere nulla nel proprio Cuore se non con il tuo consapevole permesso.

Questa mattina al bar una bambina mi sorrideva. L'ho guardata bene, per vedere se erano sorrisi genuini e vedendo che lo erano li ho messi nel mio Cuore, ed ho risposto ai suoi sorrisi.

Poi la barista mi parla di una notizia che hanno detto alla tv (gelosa del nostro scambio di sorrisi), io ho ascoltato come se fosse una voce che mi arrivava dal fondo di un canyon e poi ho immediatamente dimenticato cosa mi ha detto.

Senza il proprio equilibrio nulla è possibile.
Senza la "propria" energia nulla è possibile.
Senza la consapevolezza non si può fare nulla.

Tanto, a mio avviso, praticamente tutto quello che questa società ci propone non ha nessun valore reale, o se lo ha è stato inquinato, manipolato, distorto a tal punto che non è più "digeribile".

E' una realtà difficile da accettare, ma il grande lavoro si deve fare da soli, per poi "scoprire" che non si è affatto soli, anzi, non si è mai soli perché lo Spirito è sempre presente.

Quando stai in quella condizione di "percezione e consapevolezza" del campo di calcio, che ti permette di essere così efficace, chiaro nella visione, consapevole di cosa sta succedendo, sono sicuro che, allo stesso tempo, ti senti solo ma in qualche modo sai di non essere affatto solo.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3114 da TheNecrons
@Invisibile:

Perché fino a quando non si riesce a muoversi con la mente al "posto giusto", i movimenti proprio non funzionano.


Una cosa che ho sperimentato e notato con interesse tante volte negli ultimi periodi, riguarda semplicemente il modo di muovermi in alcune situazioni. Quando sono un pochino in equilibrio e in armonia, noto con interesse che i miei movimenti sono fluidi, precisi e poco stancanti. E questo riguardo movimenti "banalissimi" (camminare, girarsi). E' ancor più evidenti quando compio gesti motori complessi...che mi vengono estremamente "adatti" (alla situazione) e fluidi. La cosa l'ho notata bene conforntando le due esperienza: il muovermi (e qui parlo anche di camminare) da "stressato", e il muovermi da tranquillo e "energico". Questa, per me, è una consapevolezza nuova. "Per quanto riguardo i movimenti semplici".

Comunque... quando diventerai un calciatore ricco e famoso, non sparire


Manco per sogno. Non diventerò mai un calciatore ricco e famoso. Che senso ha "giocare" e sperimentare la meravigliosità del Creato per fare soldi?

Si deve recuperare e per recuperare si deve stare giù (senza esagerare), essere pazienti ed evitare di sprecarne ancora.


Ci vuole cura di sé stessi, in tutti i suoi sensi.

Ma il problema sta proprio "li fuori".

Intendo dire che è vero che il problema percepito è "dentro" di noi, ma la causa originaria è esterna.
Ci danneggia perché non sappiamo come difenderci, perché non lo comprendiamo, perché magari ci hanno convinto che è "normale" subire certe cose.

In realtà tutti i problemi vengono dall'esterno, perché noi nasciamo perfetti (e continuiamo ad esserlo per tutta la vita, anche se inconsapevolmente), ma "prendono dimora" per così dire, dentro di noi e diventano a tutti gli effetti parte di noi, anche se nel "disegno originale" non è prevista la loro presenza.


Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".

Mangiare una minestra è un vero miracolo.


Secondo me, la Vita è un miracolo. In riferimento a quel che viene detto nel topic "Scontro idealogici..."

Si può fare, te lo dico per esperienza, ma è essenziale avere quell'energia di cui parlavamo prima, quindi cura di se stessi come prima cosa.


Esatto, sagge parole.

ma il grande lavoro si deve fare da soli, per poi "scoprire" che non si è affatto soli, anzi, non si è mai soli perché lo Spirito è sempre presente.

Quando stai in quella condizione di "percezione e consapevolezza" del campo di calcio, che ti permette di essere così efficace, chiaro nella visione, consapevole di cosa sta succedendo, sono sicuro che, allo stesso tempo, ti senti solo ma in qualche modo sai di non essere affatto solo.


Wow. Sì è proprio quello che sentivo. Da una parte mi sentivo solo, perchè non ero attaccato a niente, per esempio giudizi , pensieri, ricordi (cose che ci danno sempre l'illusione di essere in compagnia). Dall'altra sentivo che il Mondo, la palla, il campo...ma anche la tranquillità...il fiato, il respiro, la Mente, le gambe, il corpo, il Cuore...erano con me.

Questa mattina al bar una bambina mi sorrideva. L'ho guardata bene, per vedere se erano sorrisi genuini e vedendo che lo erano li ho messi nel mio Cuore, ed ho risposto ai suoi sorrisi.


Io, in questo periodo, sto avendo molte esperienze interessanti con i bambini e le bambine a casa mia (che sono 5, due neonati, uno di 2 anni, una di 3 e una di 4 quasi 5). Sono sempre a contatto con loro, perchè cinque in casa hanno bisogno di essere tenuti costantemente d'occhio per evitare mini risse o che si facciano male in altri modi. Tempo fa cercai di scrivere qualcosa a riguardo, ma allora più che mai notavo che le parole proprio non rendevano. Provo ora a farlo in modo veloce (anche perchè se ne PARLO troppo, finisce che mi esplode la testa).
Dico subito, che è davvero "speciale" quello che succede. Inizio ad essere più consapevole di un legame, di una connessione non puramente fisica o mentale tra me e i singoli bimbi, che in un certo senso trovo più aperti nell'accettare questo legame rispetto agli adulti, o meglio lo considerano più come una cosa normale. Diciamo che quel che succede, in modo grossolano è che li guardo mentre cerco di "connettermi" a loro, e sotto forma...bhe di non so cosa, riesco a percepire le loro paure, le loro preoccupazioni o meglio dire i loro bisogni. E li soddisfo sempre seguendo le indicazioni di quel tipo. Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo. E i risultati "esterni" sono questi: mentre quando mi arrivano li trovo spenti, alienati a causa delle sole sgrida e dei soli ordini che ricevono dai loro genitori e dai nonni, dopo 10 secondi che stanno con me torno a vederli attivi, felici, energici. Come i bambini...appunto.
Ovviamente questa cosa richiede energia...infatti non è detto che ogni volta ci riesco. Se sono stressato è difficile che riesca ad aiutarli (più che altro a fare il mio dovere, visto che un'essere umano, quando può, deve aiutare il prossimo...e dato che sono bambini è nostro dovere farli crescere per bene, anche perchè i genitori non stanno facendo bene questo mestiere, secondo me).
Dai, ci sono riuscito a trasmettere quest'esperienza senza scervellarmi.

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Oggi (19/03) è il mio compleanno, ed è passato circa 1 anno e 1 mese da quando abbiamo iniziato a scambiare discorsi sul serio. Grazie di tutto.

Per evitare incompressioni, che su questo forum sono quasi doverosi, il grazie rivolto a Invisibile non è segno di fede cieca. Non avrei mai pensato di doverlo scrivere, ma evidentemente devo.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 5 Mesi fa #3120 da FrancescaR
:sun: :sun: :sun: :sun: :sun:







Felice Compleanno, TheNecrons.

TANTI AUGURI !

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8 Anni 5 Mesi fa #3122 da effeviemme
BUON COMPLEANNO, TheNecrons.

Ed un sentito GRAZIE per quello che mi stai trasmettendo quando
esponi le tue esperienze e dialoghi con invisibile e con chi partecipa
a questo forum.
Mi sento un po' "lontano" da qualche tempo ma vi leggo sempre.

Ciao
fvm

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.

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8 Anni 5 Mesi fa #3124 da invisibile
Auguri TheNec!

Per il tuo post ti rispondo con calma. E' un periodo in cui ho bisogno di tempo per certe cose.

Un augurio di buona primavera a tutti!

Qui sono arrivate le chiaccherine, ovvero le rondini :sun:

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8 Anni 5 Mesi fa #3186 da FrancescaR

Un augurio di buona primavera a tutti!


Proprio un bell'inizio di primavera, quello che ci hanno regalato i nostri padroni psicopatici.
O no? Attentato con contorno hollywoodiano; ma i morti sono veri.

Li voglio impiccati.


Qui sono arrivate le chiaccherine, ovvero le rondini :sun:


Anche qui, e sono simpaticissime. Però, per quanto mi riguarda, il Re indiscusso rimane sempre
quel superfigo qui alla mia sinistra.

Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.

Comunque grazie e buona primavera a Voi, amici.
Un caro saluto anche a Effeviemme.

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8 Anni 5 Mesi fa #3209 da invisibile

FrancescaR ha scritto:
Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.


Invece io dico che, anche questa, è solo una illusione.

Certo il dolore c'è, ma è proprio l'aumento della pressione che indica una cosa molto importante.

Stanno perdendo.

L'aumento della violenza, della propaganda-paura-perdita della speranza, indica che stanno perdendo e siccome sono bambini arrabbiati, non conoscono altro modo per cercare di salvare il loro potere.

Per millenni ha funzionato così, cambiando solo la forma esteriore.
Ora sta succedendo un qualcosa di nuovo, di invisibile di cui non comprendono la Natura e che non sanno integrare nei loro sistemi di dominio.

La reazione è l'aumento della pressione sulle persone e quindi più violenza, più paura, più disperazione.

Io li ignoro totalmente perché il "punto di accesso" alle loro trappole è proprio l'attenzione.

La mia attenzione, la tua attenzione. Il sistema si nutre della nostra attenzione e della nostra energia, perché "loro" non possono in nessun caso mantenerlo da soli.
Gli va negata.

Purtroppo non vedo altro modo e penso che non accetteranno mai il cambiamento in atto. Per cui ci sarà molta sofferenza, perché non conoscono altro modo essendo persone che rinnegano la realtà spirituale.

Ma tutta questa sofferenza è solo una briciola nell'immenso universo, mentre lorsignori si credono di fare chissà cosa.

Sono solo bambini egoisti e capricciosi a cui noi abbiamo dato il potere.

"Basta" toglierglielo.

Stanno perdendo e hanno molta paura, perché una cosa simile non accadeva da molti millenni su questa terra.

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8 Anni 5 Mesi fa #3210 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Una cosa che ho sperimentato e notato con interesse tante volte negli ultimi periodi, riguarda semplicemente il modo di muovermi in alcune situazioni. Quando sono un pochino in equilibrio e in armonia, noto con interesse che i miei movimenti sono fluidi, precisi e poco stancanti. E questo riguardo movimenti "banalissimi" (camminare, girarsi). E' ancor più evidenti quando compio gesti motori complessi...che mi vengono estremamente "adatti" (alla situazione) e fluidi. La cosa l'ho notata bene conforntando le due esperienza: il muovermi (e qui parlo anche di camminare) da "stressato", e il muovermi da tranquillo e "energico". Questa, per me, è una consapevolezza nuova. "Per quanto riguardo i movimenti semplici".


E' proprio così.

Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.

E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.

Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.

Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote" :-) e per cui ne siamo i padroni. Lui obbedisce totalmente alla nostra volontà, anche se questo porta ad autodanneggiarsi.

Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.

Non ho difese, in senso psicologico e spirituale e per cui mi adeguo e progressivamente smetto di ascoltare il mio corpo, fino a quando la separazione diventa permanente.

Guardate i bambini molto piccoli che hanno appena imparato a stare seduti.
Hanno la schiena assolutamente dritta senza fare nessuno sforzo.

La testa è perfettamente in asse, sia da seduti che in piedi.

Questo perché sono ancora uniti con il proprio corpo e per loro è naturale assecondare i suoi bisogni.

Una certa pare dell'educazione provoca grandi danni.
Il Tai Chi permette di rimediare.
Un vero dono del Cielo.

Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".


Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".

E' fatto di proposito e sempre per lo stesso motivo: noi siamo perfetti, in tutti i sensi, ed un essere straordinario come l'uomo non può in nessun modo essere sfruttato, controllato.

C'è solo un modo per controllare un essere umano: metterlo in disequilibrio, in stato di debolezza, di modo che abbia un nuovo bisogno, essere "aiutato".

Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.

Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.

Wow. Sì è proprio quello che sentivo. Da una parte mi sentivo solo, perchè non ero attaccato a niente, per esempio giudizi , pensieri, ricordi (cose che ci danno sempre l'illusione di essere in compagnia). Dall'altra sentivo che il Mondo, la palla, il campo...ma anche la tranquillità...il fiato, il respiro, la Mente, le gambe, il corpo, il Cuore...erano con me.


E la cosa "stupefacente", è che tutto questo è sempre così.
Siamo solo noi che non ne siamo consapevoli.

Io, in questo periodo, sto avendo molte esperienze interessanti con i bambini e le bambine a casa mia (che sono 5, due neonati, uno di 2 anni, una di 3 e una di 4 quasi 5). Sono sempre a contatto con loro, perchè cinque in casa hanno bisogno di essere tenuti costantemente d'occhio per evitare mini risse o che si facciano male in altri modi. Tempo fa cercai di scrivere qualcosa a riguardo, ma allora più che mai notavo che le parole proprio non rendevano. Provo ora a farlo in modo veloce (anche perchè se ne PARLO troppo, finisce che mi esplode la testa).
Dico subito, che è davvero "speciale" quello che succede. Inizio ad essere più consapevole di un legame, di una connessione non puramente fisica o mentale tra me e i singoli bimbi, che in un certo senso trovo più aperti nell'accettare questo legame rispetto agli adulti, o meglio lo considerano più come una cosa normale. Diciamo che quel che succede, in modo grossolano è che li guardo mentre cerco di "connettermi" a loro, e sotto forma...bhe di non so cosa, riesco a percepire le loro paure, le loro preoccupazioni o meglio dire i loro bisogni. E li soddisfo sempre seguendo le indicazioni di quel tipo. Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo. E i risultati "esterni" sono questi: mentre quando mi arrivano li trovo spenti, alienati a causa delle sole sgrida e dei soli ordini che ricevono dai loro genitori e dai nonni, dopo 10 secondi che stanno con me torno a vederli attivi, felici, energici. Come i bambini...appunto.
Ovviamente questa cosa richiede energia...infatti non è detto che ogni volta ci riesco. Se sono stressato è difficile che riesca ad aiutarli (più che altro a fare il mio dovere, visto che un'essere umano, quando può, deve aiutare il prossimo...e dato che sono bambini è nostro dovere farli crescere per bene, anche perchè i genitori non stanno facendo bene questo mestiere, secondo me).
Dai, ci sono riuscito a trasmettere quest'esperienza senza scervellarmi.


Hai fatto molto di più che trasmettere questa esperienza.

Se qualcuno ha l'umiltà di accettare la realtà, la tua diventa una lezione.

Si, l'energia è "migliore" in certi posti piuttosto che in altri.
Si, i bambini rispondono immediatamente all'Amore.
Si, per aiutare il prossimo è necessario prima aiutare se stessi. E quindi se manca l'energia per prima cosa bisogna recuperare.

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8 Anni 5 Mesi fa #3218 da TheNecrons
@Invisibile:

Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.

Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.


Esatto. Se ti senti giù di morale ti danno videogiochi, cibi, tv. E' scandaloso.

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Interessante la primavera. Ora il sole, l'aria, la vegetazione e tutto...trasmettono energie diverse...

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8 Anni 5 Mesi fa #3262 da TheNecrons
@Invisibile:

E' proprio così.

Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.

E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.

Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.

Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote" :-) e per cui ne siamo i padroni. Lui obbedisce totalmente alla nostra volontà, anche se questo porta ad autodanneggiarsi.

Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.


E' un esempio di come aspetti fondamentali vengono distorti e manipolati.

TheNecrons: Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".

Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".


Ultimamente sto scoprendo ancora di più quanta pressione o meglio dire influenza possa fare l'esterno. Proprio a livello concreto e praticissimo. Negli ultimi giorni ho fatte varie passeggiate, soprattutto in luoghi nuovi. E ho notato che la permanenza in un certo "posto" ha un effetto diretto nello stato in cui vivo. Anche se in quei posti "non sembrerebbe ci sia nulla di tanto particolare"....molti direbbero che quella è una semplice via, quello è un semplice bar...quello è un semplice marciapiede. Ma, cavolo, cambia tutto tra il marciapiede vicino a casa mia e quest'ultimo da me "sperimentato".
A volte però mi stacco da questo tipo di "consapevolezza" (ma chissà se è autentica o meno), perchè sento di non poter più tornare ad una stabilità. Il punto è che uno può anche lasciarsi andare da questo tipo di energie e ambienti, ma secondo me non deve distaccarsi troppo dalla sua ancora, dal suo equilibrio. Credo infatti, dopo le mie ultime esperienze, che c'è bisogno di trovare un equilibrio tra "aprirsi", "essere partecipi" e "proteggersi" e "negare l'accesso" a questi tipi di..."cose" che possono penetrare in te. Nella storia dell'albero, mi sono aperto, me lo ricordo bene. Ma spesso ho dovuto chiudermi, per esempio quando vedo una scena brutta e non voglio esserne partecipe (ossia non voglio che la sua visione mi influenzi...perchè tentare di non vederla prorprio è più difficile), o proprio quando ritengo che sta cosa di sentire..."l'energia" attorno a sé mi stia scappando di mano. Che sarebbe lo stesso tipo.
Mi sembra però che chiudersi non sia facile ed è faticoso. Molte volte non ci sono riuscito, ed è dovuto passare molto tempo prima che sfugga dall'influenza ricevuta.

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8 Anni 5 Mesi fa #3310 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Esatto. Se ti senti giù di morale ti danno videogiochi, cibi, tv. E' scandaloso.


E' "normale".

Lo scopo è il controllo e lo sfruttamento e l'unico modo di controllare un altro essere umano è quello di metterlo in disequilibrio e confusione.
Quindi ti danno cose che apparentemente ti fanno "sentire meglio" ma che in realtà ti fanno stare-essere peggio.

Fa parte del sistema.

Interessante la primavera. Ora il sole, l'aria, la vegetazione e tutto...trasmettono energie diverse...


Certo, perché è la stagione del risveglio e della crescita.

Ultimamente sto scoprendo ancora di più quanta pressione o meglio dire influenza possa fare l'esterno. Proprio a livello concreto e praticissimo. Negli ultimi giorni ho fatte varie passeggiate, soprattutto in luoghi nuovi. E ho notato che la permanenza in un certo "posto" ha un effetto diretto nello stato in cui vivo. Anche se in quei posti "non sembrerebbe ci sia nulla di tanto particolare"....molti direbbero che quella è una semplice via, quello è un semplice bar...quello è un semplice marciapiede. Ma, cavolo, cambia tutto tra il marciapiede vicino a casa mia e quest'ultimo da me "sperimentato".


Si.

A volte però mi stacco da questo tipo di "consapevolezza" (ma chissà se è autentica o meno),....


Questo lo puoi sapere solo tu. Verifica, miliardi di volte se ritieni che sia una cosa importante.
Per me, come sai, lo è e quindi ho verificato infinite volte e continuo a verificare.
Poi, dopo aver verificato miliardi di volte... uno inizia a sospettare che sia reale :)

Ed in questo, personalmente, la visione taoista mi piace molto perché se una cosa funziona, significa che è reale.

Si, è meraviglioso,mistico eccetera, ma se non funziona allora non mi convince.
Se funziona non c'è spazio per i dubbi ;)

...perchè sento di non poter più tornare ad una stabilità. Il punto è che uno può anche lasciarsi andare da questo tipo di energie e ambienti, ma secondo me non deve distaccarsi troppo dalla sua ancora, dal suo equilibrio. Credo infatti, dopo le mie ultime esperienze, che c'è bisogno di trovare un equilibrio tra "aprirsi", "essere partecipi" e "proteggersi" e "negare l'accesso" a questi tipi di..."cose" che possono penetrare in te. Nella storia dell'albero, mi sono aperto, me lo ricordo bene. Ma spesso ho dovuto chiudermi, per esempio quando vedo una scena brutta e non voglio esserne partecipe (ossia non voglio che la sua visione mi influenzi...perchè tentare di non vederla prorprio è più difficile), o proprio quando ritengo che sta cosa di sentire..."l'energia" attorno a sé mi stia scappando di mano. Che sarebbe lo stesso tipo.
Mi sembra però che chiudersi non sia facile ed è faticoso. Molte volte non ci sono riuscito, ed è dovuto passare molto tempo prima che sfugga dall'influenza ricevuta.


Perfetto.

E hai visto quanto queste "influenze sottili" possono essere forti e durature*

Ma manca una cosa nella tua consapevolezza, a mio avviso.
Manca il fatto che questo equlibrio tra "te e il mondo", a qualsiasi livello, deve esistere per tutto ciò che è manifesto e quindi solo lo Spirito ne è escluso.

Non bisogna MAI dimenticare se stessi, non bisogno MAI lasciarsi "possedere" da nulla, se non, appunto, dallo Spirito.

Se ti lasci possedere da una energia bellissima dimenticando totalmente te stesso, non va bene perché tu devi esistere, devi essere consapevole. Puoi sperimentare questi stati dell'essere, ma mai lasciarsi andare per troppo tempo. E' necessario sempre tornare a sé (in sé) perché noi siamo si qui per imparare e conoscere, ma non per perdersi perché in quel momento ti stai precludendo tutte le conoscenze e la crescita futura.

E' come per la mente, se è piena non ci può entrare nient'altro e quindi è sano riempirla ma altrettanto sano svuotarla.

Infatti tu hai sentito che con l'albero c'era un limite nel contatto, che riguarda il rispetto vero di lui ma anche, ed è questo che forse non hai ancora compreso, il rispetto verso te stesso.

* Per tutti (ovviamente)

Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.
Ma la realtà è che sta peggio di prima e questa realtà non tarderà a manifestarsi, mettendolo in confusione e facendogli perdere la fiducia, in se stesso e nel mondo, fino ad arrivare alla totale perdita di fiducia nella Vita.
Questo è lo scopo, perché è solo così che un essere umano può essere controllato e di conseguenza sfruttato.

Il mio Maestro a volte sceglieva dei posti tremendi per i suoi seminari, un vero "incubo energetico" e lo faceva apposta, sia per insegnarci certe cose sia per guarire quei posti.
Ha funzionato.

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8 Anni 5 Mesi fa #3324 da TheNecrons
@Invisibile:

Ed in questo, personalmente, la visione taoista mi piace molto perché se una cosa funziona, significa che è reale.

Si, è meraviglioso,mistico eccetera, ma se non funziona allora non mi convince.
Se funziona non c'è spazio per i dubbi ;)


Non ritengo di essere taoista, ma mi piace il fatto che ci siano pochi insegnamenti, e il resto esperienze. Non voglio agitare gli animi, ma questa è una differenza sostanziale col material RA.

E hai visto quanto queste "influenze sottili" possono essere forti e durature*

Ma manca una cosa nella tua consapevolezza, a mio avviso.
Manca il fatto che questo equlibrio tra "te e il mondo", a qualsiasi livello, deve esistere per tutto ciò che è manifesto e quindi solo lo Spirito ne è escluso.

Non bisogna MAI dimenticare se stessi, non bisogno MAI lasciarsi "possedere" da nulla, se non, appunto, dallo Spirito.


Volevo chiederti di parlare in privato di una questione, ma vedo che ne hai parlato qua. Da non molto tempo, a seguito da questo percorso, hanno iniziato a non starmi simpatici i film cinematografici e alcuni tipi di testi, come romanzi... Il punto è che mi sento trascinar via dal mio stato "iniziale", spesso in modo che non mi piace. Non mi piace (non come anni fa) immedesimarmi in un'altra storia...sentirmi simile agli attori e vivere le scene. Con sentirmi simile intendo questo: quando ultimamento ho guardato film, inizialmente "mi difendevo", rifiutavo molte idee che venivano trasmesse. Come incazzarsi per una partita di calcio, provare vendetta per qualcosa di futile, e molte altre cose che io stesso sperimentavo continuamente tempo fa. Ma difendersi da questi "contatti", è vero che dà sollievo, perchè ti senti libero e non influenzato, ma è faticoso, e alla fine inizio a "lasciarmi possedere" e a vivere un'esperienza diversa dalla realtà (quella del film). Questo processo è a base del gradimento per ogni film (più ti "prende", meglio è)...ma a me fa schifo. Finito di vedere il film, basta, non voglio pensare come i personaggi, sentirmi come loro per tutta la giornata o per qualche altro giorno. Questo non è cosa riguardante solo i film...qualsasi esperienza nella vita può influenzare. Anche quando poche settimane fa ero rimasto a contatto con dei "tamaretti" per circa 2 ore....dopo per un po' mi son sentito ancora condizionato. Penso che molti provino una cosa simile, anche per i film, ma non la ritengono un problema (esattamente come me, tempo fa). Bhe, io ultimamente sì, molto. Lavoro molto per portarmi in uno stato di equilibrio e mi trovo trascinato e allontanato dalla Realtà. Ma molti sono abituati a vivere così, costantemente posseduti da qualcosa. Penso che si avrà una certa percezione del "problema" solo quando si esperimenta per un po' di tempo lo stato di relativo equilibrio.
Ultimamente ho visto "Inception". Per chi l'ha visto, lascio immaginare. Disastro. Ero un'altra persona (molti non se ne accorgevano, e io tempo fa non mi sarei posto il problema...ma queste differenze sottili di stato...sono enormi in realtà). Sapevo che era tutto falso e che era solo un film. Ma ero colpito emotivamente e profondamente. Ci son voluti giorni per tornare a sentirmi più libero.
Cosa simile mi accade (e accade a tutti) durante i sogni. Se ci si risveglia da un incubo o da alcuni sogni premonitori, si rimane influenzati per un po' di tempo. Preciso, che per me "lasciarsi toccare" mentalmente, emotivamente o "energeticamente" non è necessariamente negativo. Alcuni sogni e esperienze fanno stare meglio, come stare un po' di tempo in un posto con un'energia buona. Comunque, parlando di un incubo, una volta risvegliati, proviamo ancora paura e le stesse emozioni che provavamo nel sogno. Non basta "sapere" che si è ora svegli, e che era solo un incubo. Noi in quei momenti abbiamo perso il contatto con la Realtà, e il contatto con la realtà non si stabilisce mentalmente. Per cui non si gioca con queste cose, non ci si lascia influenzare così (non parlando di sogni, ma di "scelte" quotidiane di lasciarsi influenzare....ma è ovvio che si può lavorare anche sul proprio equilibrio interiore durante la giornata, per evitare sogni di questo tipo). Tanto per farvi capire, uno dei modi per ristablire il contatto con la Realtà, detto in modo molto semplice e schematico, è per esempio usare "intensamente" tutti i 5 sensi: toccare tutto ciò che è a portata di mano, annusare il suo odore, udire il suono generato, vederlo e contemplarlo. E nel frattempo domandarsi: perchè sono qui sul letto ora? Perchè sto facendo sta cosa? ecc. fino ad arrivare alla consapevolezza profonda (non solo mentale) che questa è la Realtà, e che prima era un sogno. Ma per farlo veramente, non bisogna eseguire questa cosa in modo dettato dalla Mente. Ma è un inizio di solito necessario.
Proprio poche ore fa ho avuto un sogno "strano"...e ho avuto un'altra di quelle brutte dormite che capitano quando povo a dormire di pomeriggio. Ero in camera da solo, e mi stavo rilassando perchè ultimamente avevo bisogno di farlo (ma ero sveglio e non avevo intenzione di dormire), poi entra mio fratello e tutto l'ambiente cambia. Addio tentativo di "allegerirsi" la Mente e l'Essere (quando sono debole, ho proprio bisogno di un ambiente adatto, perchè non riesco a difendermi da bene da un eventuale negatività esterna). E son rimasto sul letto per pensare cosa fare, ma avevo sonno e ho dormito. Spesso ho dormito in condizioni simili: costantemente circondato da energia "negativa": persone incazzate, bambini che vengono picchiati, persone che mi odiano che si muovono accanto a me. Casa mia è così, camera mia, inoltre, non è proprio "camera mia", condivisa con 2 fratelli, che con gli altri famigliari ci entrano quando vogliono e ci urlano e litigano quanto vogliono, e provare a dormire in queste condizioni è auto-lesionismo quasi. Non a caso 9 volte su 10 che ho dormito di pomeriggio, mi son sentito di merda, al risveglio. Di notte è meglio, c'è più silenzio e in maggior parte dormono. Anche se per 2 giorni ho dormito con solo una persona in camera (anzichè due) ed era molto meglio. In ogni caso, oggi mi sono svegliato condizionato da un sogno. Dopo vari passaggi, ora mi sento meglio. Forse dal mio scritto, si vede che non sono così tanto tranquillo e calmo.

La questione era se è normale che ultimamente abbia così paura di farmi influenzare, anche da cose ritenute banali, ma ora penso sia normale, e che per tanto tempo ero abituato a non pensarlo.

Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.


Chiesa? Moschea? Quindi non solo io ci trovo un ambiente palesemente e percepibilmente cattivo e contro-crescita. Ma anche casa mia non scherza: quando sono fuori, voglio stare fuori più tempo possibile, e appena rientro è come venir investiti da una nube pesantissima.
Quasi mi viene da piangere pensando che ci sto vivendo dentro con persone così. E mi viene da piangere quando penso che ci siano anche i bambini...e non so se pensare a me o a loro. Spesso mi chiedo: cosa devo fare? Devo aiutare loro o aiutare me? E sento una pressione fortissima quando comprendo non riesco a fare bene entrambe le cose. E poi mi chiedo: e gli altri adulti? Anche loro hanno bisogno di aiuto. Che dire...

Ciao.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3361 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Non ritengo di essere taoista, ma mi piace il fatto che ci siano pochi insegnamenti, e il resto esperienze. Non voglio agitare gli animi, ma questa è una differenza sostanziale col material RA.


E' una differenza sostanziale con qualunque dottrina, religione, filosofia etc. che abbia una struttura complessa a livello di informazioni (sapere) e che pretenda di spiegare "tutto" con le parole.

Sempre dal punto di vista taoista-pratico, io mi dico sempre: ok, figata gli alieni, le quinte dimensioni-livelli o quello che ti pare. Vero o non vero? Bho :)
Ma il punto è: se io non riesco nemmeno a controllare me stesso, se non riesco nemmeno a mantenere la calma, se non riesco ad essere onesto con me stesso, magari quando queste cose (esempi) sono assolutamente necessarie, che cavolo me ne faccio del sapere degli alieni, dei fotoni di Malanga o di descrizioni straordinarie dell'universo?

Nulla, non mi servono a nulla e quindi, personalmente, non me ne curo.

Non curandomene, con il tempo, ho riscontrato l'abilità di percepire con molta facilità le potenziali trappole presenti in queste "dottrine", che, "guardacaso", sono speculari a quelle del cosiddetto "sistema imperante".
Voglio dire che alla fine è la stessa roba e a "te" non serve a superare i tuoi problemi.

Per la stragrande maggioranza delle persone, quello che serve è ritrovare il proprio equilibrio ed integrità, non sapere cose, per quanto affascinanti possano essere.
Il punto è che questi affascinanti racconti diventano molto facilmente ennesime "vie di fuga" da se stessi, quando il bisogno reale è proprio riportare l'attenzione su cosa non va in sé.

Volevo chiederti di parlare in privato di una questione, ma vedo che ne hai parlato qua. Da non molto tempo, a seguito da questo percorso, hanno iniziato a non starmi simpatici i film cinematografici e alcuni tipi di testi, come romanzi... Il punto è che mi sento trascinar via dal mio stato "iniziale", spesso in modo che non mi piace. Non mi piace (non come anni fa) immedesimarmi in un'altra storia...sentirmi simile agli attori e vivere le scene. Con sentirmi simile intendo questo: quando ultimamento ho guardato film, inizialmente "mi difendevo", rifiutavo molte idee che venivano trasmesse. Come incazzarsi per una partita di calcio, provare vendetta per qualcosa di futile, e molte altre cose che io stesso sperimentavo continuamente tempo fa. Ma difendersi da questi "contatti", è vero che dà sollievo, perchè ti senti libero e non influenzato, ma è faticoso, e alla fine inizio a "lasciarmi possedere" e a vivere un'esperienza diversa dalla realtà (quella del film). Questo processo è a base del gradimento per ogni film (più ti "prende", meglio è)...ma a me fa schifo. Finito di vedere il film, basta, non voglio pensare come i personaggi, sentirmi come loro per tutta la giornata o per qualche altro giorno. Questo non è cosa riguardante solo i film...qualsasi esperienza nella vita può influenzare. Anche quando poche settimane fa ero rimasto a contatto con dei "tamaretti" per circa 2 ore....dopo per un po' mi son sentito ancora condizionato. Penso che molti provino una cosa simile, anche per i film, ma non la ritengono un problema (esattamente come me, tempo fa). Bhe, io ultimamente sì, molto. Lavoro molto per portarmi in uno stato di equilibrio e mi trovo trascinato e allontanato dalla Realtà. Ma molti sono abituati a vivere così, costantemente posseduti da qualcosa. Penso che si avrà una certa percezione del "problema" solo quando si esperimenta per un po' di tempo lo stato di relativo equilibrio.
Ultimamente ho visto "Inception". Per chi l'ha visto, lascio immaginare. Disastro. Ero un'altra persona (molti non se ne accorgevano, e io tempo fa non mi sarei posto il problema...ma queste differenze sottili di stato...sono enormi in realtà). Sapevo che era tutto falso e che era solo un film. Ma ero colpito emotivamente e profondamente. Ci son voluti giorni per tornare a sentirmi più libero.
Cosa simile mi accade (e accade a tutti) durante i sogni. Se ci si risveglia da un incubo o da alcuni sogni premonitori, si rimane influenzati per un po' di tempo. Preciso, che per me "lasciarsi toccare" mentalmente, emotivamente o "energeticamente" non è necessariamente negativo. Alcuni sogni e esperienze fanno stare meglio, come stare un po' di tempo in un posto con un'energia buona. Comunque, parlando di un incubo, una volta risvegliati, proviamo ancora paura e le stesse emozioni che provavamo nel sogno. Non basta "sapere" che si è ora svegli, e che era solo un incubo. Noi in quei momenti abbiamo perso il contatto con la Realtà, e il contatto con la realtà non si stabilisce mentalmente. Per cui non si gioca con queste cose, non ci si lascia influenzare così (non parlando di sogni, ma di "scelte" quotidiane di lasciarsi influenzare....ma è ovvio che si può lavorare anche sul proprio equilibrio interiore durante la giornata, per evitare sogni di questo tipo). Tanto per farvi capire, uno dei modi per ristablire il contatto con la Realtà, detto in modo molto semplice e schematico, è per esempio usare "intensamente" tutti i 5 sensi: toccare tutto ciò che è a portata di mano, annusare il suo odore, udire il suono generato, vederlo e contemplarlo. E nel frattempo domandarsi: perchè sono qui sul letto ora? Perchè sto facendo sta cosa? ecc. fino ad arrivare alla consapevolezza profonda (non solo mentale) che questa è la Realtà, e che prima era un sogno. Ma per farlo veramente, non bisogna eseguire questa cosa in modo dettato dalla Mente. Ma è un inizio di solito necessario.
Proprio poche ore fa ho avuto un sogno "strano"...e ho avuto un'altra di quelle brutte dormite che capitano quando povo a dormire di pomeriggio. Ero in camera da solo, e mi stavo rilassando perchè ultimamente avevo bisogno di farlo (ma ero sveglio e non avevo intenzione di dormire), poi entra mio fratello e tutto l'ambiente cambia. Addio tentativo di "allegerirsi" la Mente e l'Essere (quando sono debole, ho proprio bisogno di un ambiente adatto, perchè non riesco a difendermi da bene da un eventuale negatività esterna). E son rimasto sul letto per pensare cosa fare, ma avevo sonno e ho dormito. Spesso ho dormito in condizioni simili: costantemente circondato da energia "negativa": persone incazzate, bambini che vengono picchiati, persone che mi odiano che si muovono accanto a me. Casa mia è così, camera mia, inoltre, non è proprio "camera mia", condivisa con 2 fratelli, che con gli altri famigliari ci entrano quando vogliono e ci urlano e litigano quanto vogliono, e provare a dormire in queste condizioni è auto-lesionismo quasi. Non a caso 9 volte su 10 che ho dormito di pomeriggio, mi son sentito di merda, al risveglio. Di notte è meglio, c'è più silenzio e in maggior parte dormono. Anche se per 2 giorni ho dormito con solo una persona in camera (anzichè due) ed era molto meglio. In ogni caso, oggi mi sono svegliato condizionato da un sogno. Dopo vari passaggi, ora mi sento meglio. Forse dal mio scritto, si vede che non sono così tanto tranquillo e calmo.

La questione era se è normale che ultimamente abbia così paura di farmi influenzare, anche da cose ritenute banali, ma ora penso sia normale, e che per tanto tempo ero abituato a non pensarlo.


Non posso rispondere in modo esaustivo a tutte queste cose, dovrei scrivere un libro e non so nemmeno se ne sono in grado.
A voce credo di poter dare delle indicazioni, ma comunque vedo che tu hai già una tua idea di cosa fare ma non molto chiaro come farlo.
Questo riguarda gli strumenti interiori che si formano con il tempo e con la serietà.

Anche io ho sofferto per molti anni di queste "confusioni" e questa discussione l'ho aperta proprio per indicare che questi strumenti si possono acquisire grazie alle pratiche spirituali ed al serio lavoro con se stessi.

Ma ci vuole tempo e considera che, a mio avviso, partiamo da una situazione disastrosa, e questa parola la dico senza paura di esagerare.

Io vedo il mondo degli uomini tutto al contrario di come dovrebbe essere. Nulla è "al suo posto", che non è una credenza o una dottrina, è come la Natura (Dio) ha disegnato il mondo affinché funzioni.

Quindi secondo me va "ribaltato" praticamente tutto, soprattutto del cosiddetto "mondo moderno".

E' tutto "fuori posto", fuori "tempo", fuori equilibrio e per cui è normalissimo che per chi inizia a percepire che qualcosa non va sentirsi a volte perso, confuso, debole.

E' proprio qui che le pratiche spirituali danno un ulteriore aiuto, perché la costanza e la serietà che richiedono sono "lo specchio" della realtà, perché nessun albero si permette di ignorare le basi della sua esistenza, nessun albero "decide" questo anno di non fare semi, non esiste perché sarebbe andare contro l'equilibrio, l'Armonia e quindi anche contro se stessi.

L'uomo invece crede di poter fare come gli pare sempre e comunque, ed è vero, lo può fare perché ha questo potere, ma ne paga il prezzo perché "dimentica" (molto comodo apparentemente) che non è che esiste lui e basta, lui esiste in un universo e soprattutto grazie ad esso e alle sue leggi, e queste nessuno può infrangerle senza andare in rovina.

Tempo, calma e costanza. Non è così che tutti gli esseri crescono e si rafforzano?
Anche per noi è così.

Inoltre noi siamo deboli ed estremamente vulnerabili. Siamo delicatissimi ed è proprio il "disegnatore universale" che ci ha fatto così.
Un essere così delicato e vulnerabile, deve rispondere agli attacchi con la forza? E' ovvio che non ha senso.
Un altra cosa che le pratiche spirituali indicano, è che le nostre qualità non sono la forza ma sono le abilità, e questo riguarda tutti gli aspetti ed i "piani" di esistenza.

E' proprio per levarci le nostre qualità che il sistema ci convince ad abbandonare l'abilità e ad usare la forza.

***********************
Tu mi attacchi e mi insegnano, fin dalla più tenera età, a rispondere con la forza.

Scusate un attimo signori sapientoni... io quando osservo la mia pelle vedo che è delicatissima, basta niente a danneggiarla... non mi sembra molto intelligente usare questo "strumento" delicatissimo e di assoluta precisione come se fosse una clava...

...posso scansarmi?

Certo che posso!!!

Ed ecco che hanno pensato pure a questo (i diavoli che ci comandano) ----> allora sei un codardo, non sei "un uomo", eccetera ecetera eccettera....

Nel Tai Chi, per esempio, tutto deve essere fatto in modo dolce e rilassato, e chi acquisisce la maestranza diventa inattaccabile.

Impossibile danneggiare un Maestro di Tai Chi, proprio non esiste. Tu lo attacchi? Non lo troverai, ma se per caso sei molto abile e riesci a trovarlo, l'enorme quantità di attenzione, intenzione ed energia che hai dovuto impiegare per "trovare il bersaglio", ti farà stare in disequilibrio (legge della Natura invalicabile), e per il Maestro sarà un giochetto da ragazzi darti una spintarella, senza usare nessuna forza di nessun tipo perché "usa" la realtà e i tempi giusti (perfetti perché sono quelli dello Spirito), che basta e avanza a mandarti a gambe all'aria :-)

Preciso che vale per tutti i "livelli di esistenza", fisico, mentale e spirituale (energetico).

*****************************

Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.

Chiesa? Moschea? Quindi non solo io ci trovo un ambiente palesemente e percepibilmente cattivo e contro-crescita.


Si, ma io ho detto "molti posti", non "tutti i posti".

Anche nelle chiese e moschee ci sono persone serie che rendono questi posti "buoni posti".

Bisogna separare le istituzioni dagli uomini che le compongono, perché non tutto è male.

Per esempio io sono molto critico con la chiesa cattolica, eppure conosco preti bravissimi, sinceri che fanno un lavoro che ammiro.

Ma anche casa mia non scherza: quando sono fuori, voglio stare fuori più tempo possibile, e appena rientro è come venir investiti da una nube pesantissima.
Quasi mi viene da piangere pensando che ci sto vivendo dentro con persone così. E mi viene da piangere quando penso che ci siano anche i bambini...e non so se pensare a me o a loro. Spesso mi chiedo: cosa devo fare? Devo aiutare loro o aiutare me? E sento una pressione fortissima quando comprendo non riesco a fare bene entrambe le cose. E poi mi chiedo: e gli altri adulti? Anche loro hanno bisogno di aiuto. Che dire...


Ti dico quello che ho appena scritto ad una amica.

Tu non devi niente a nessuno se non ad una persona: te stesso.

Immagino che, visto ormai il tempo che discutiamo di questi argomenti, non sia necessario sottolineare che non mi riferisco all'ego... e poi l'ego mica è una "persona" :)

La convinzione di dover aiutare gli altri, è parte della trappola creata per metterci in prigione ed è totalmente falsa.

"Tu" hai un solo dovere, curare e mantenere in Armonia la meraviglia che sei, che è già un compito molto difficile ed impegnativo.

Aiutare gli altri deve essere una scelta libera e consapevole, e personalmente io mi tolgo il cappello di fronte a chi lo fa.
Ma se questo causa danno a se stessi significa che si è in errore, perché considero ognuno di noi un vero miracolo vivente e trascurare se stessi significa non considerare il vero valore di ognuno di noi.

L'impulso del Cuore ad aiutare gli altri è naturale, perché "tu sei me", ma non deve diventare in nessun caso un danno a "me", proprio perché "io sono te" :)

Inoltre questo trucco è molto spesso usato dalle persone per cercare di scaricare la propria responsabilità.

E allora piangono.... e tu, che sei di buon Cuore, accorri.

Il vero aiuto è insegnare agi altri come aiutare se stessi.

Ecco un altro aspetto fondamentale delle pratiche spirituali.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da invisibile.
I seguenti utenti hanno detto grazie : FrancescaR

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3409 da FrancescaR
Solo un piccolo intervento per dire a Mangog che lo stimo, per il coraggio
dimostrato nel dichiarare e sostenere le proprie idee contro corrente, sul tragico
tema dell'aborto.

Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.





Nel video, un "grumo di sangue" lungo 64mm, alla tredicesima settimana di gestazione.

Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.


Ciao ragazzi.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da FrancescaR.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3415 da invisibile

FrancescaR ha scritto:
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.


Si che la sai :sun:

La libertà individuale ha un limite preciso: finisce quando danneggia l'altro.

Nessuno ha il diritto di decidere per l'altro senza il suo permesso, figuriamoci se ha il diritto di decidere se vive o se muore.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 5 Mesi fa #3417 da mangog

invisibile ha scritto:

FrancescaR ha scritto:
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.


Si che la sai :sun:

La libertà individuale ha un limite preciso: finisce quando danneggia l'altro.

Nessuno ha il diritto di decidere per l'altro senza il suo permesso, figuriamoci se ha il diritto di decidere se vive o se muore.



Ma i fans del diritto all'aborto sono convinti che non viene commesso nessun omicidio quando il ginecologo ( e se pensiamo che il 90% dei ginecologi non praticano l'aborto un motivo ci sarà ) con il forbice entra e tagliuzza il bambino di 3 mesi per estrarlo. Per gli abortisti il "feto" è un come una ciste da estirpare. Come vedi la propaganda se ne fa un baffo anche della natura.

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8 Anni 5 Mesi fa #3426 da Franco893

Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.


Ti dispiace elaborare?
Chi ha subito uno stupro ha il diritto di abortire o no?

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3429 da mangog

Franco893 ha scritto:

Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.


Ti dispiace elaborare?
Chi ha subito uno stupro ha il diritto di abortire o no?


No.. Diventerà un figlio surrogato. .. cresciuto in un utero in affitto.

Abbiamo visto che sta diventando una moda anche ben pagata..

Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?

E magari tu saresti anche contrario alla pena di morte per il violentatore e vari serial killer ma non batteresti ciglio per la morte di un bambino innocente.

Secondo te quanti sono gli aborti dovuti a stupri ( stupri oltre ogni ragionevole dubbio.. con tanto di verifica del pronto soccorso.. non stupri inventati 3 mesi dopo.. ) in Italia ?


Siamo al ridicolo.. per dei casi limite e rarissimi si vuole permettere l'omicidio-aborto libero.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da mangog.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3432 da TheNecrons
Sì, per il figlio non cambia niente (penso). La difficoltà sarà per la madre. Ma se supera questa difficoltà e accudisce il bambino con Amore, farà crescere un Essere "normale" e di tutto rispetto, la cui unica mancanza è la figura paterna. Molti hanno avuto mancanze nella Vita....anch'io ho avuto pochissima figura paterna (a dire il vero quasi nulla) ma per esempio Invisibile è la dimostrazione (insieme ad altri) la Natura ci dà gli strumenti per riparare i danni ricevuti.

Questo, potremmo dire, è "in teoria". Poi non so quanto è difficile per la donna accettare la situazione, requesito necessario per poter amare il figlio.

Non so neanche se l'idea "il seme dev'essere per forza dell'amato" sia una sovrastruttura o un bisogno reale. Se è una sovrastruttura, sappiamo tutti quanto possono sembrarci reali le sovrastrutture. Ma questo se.
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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3446 da Franco893
Nota: si parla dell'aborto relativo ai casi di stupro

TheNecrons ha scritto: Sì, per il figlio non cambia niente (penso). La difficoltà sarà per la madre. Ma se supera questa difficoltà e accudisce il bambino con Amore, farà crescere un Essere "normale" e di tutto rispetto, la cui unica mancanza è la figura paterna. Molti hanno avuto mancanze nella Vita....anch'io ho avuto pochissima figura paterna (a dire il vero quasi nulla) ma per esempio Invisibile è la dimostrazione (insieme ad altri) la Natura ci dà gli strumenti per riparare i danni ricevuti.

Questo, potremmo dire, è "in teoria". Poi non so quanto è difficile per la donna accettare la situazione, requesito necessario per poter amare il figlio.

Non so neanche se l'idea "il seme dev'essere per forza dell'amato" sia una sovrastruttura o un bisogno reale. Se è una sovrastruttura, sappiamo tutti quanto possono sembrarci reali le sovrastrutture. Ma questo se.



Ma ti sei riletto prima di postare?
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da Franco893. Motivo: spero che thenecrons non abbia più di 16 anni

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3448 da Franco893

Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?


Aspetta..chi era il papa che aveva detto questa minchiata? Ma certo, Karol Woytila, amicone dello ior, in occasione della campagna di stupri di massa ( propio come l'orda rossa su Berlino ) a danno delle donne bosniache durante la sanguinosa guerra di metà anni novanta.

Divieto d' aborto per le donne stuprate dai serbi. "Trasformate l' atto di violenza che avete subito in atto d' amore e di accoglienza". Il papa parla alle donne bosniache e chiede che ' superino' un' ulteriore prova: quella di accettare, dopo il trauma della violenza, anche il frutto dell' odio, i figli ' imposti' dai militari serbi nel loro folle disegno di ' pulizia etnica'

la pubblicazione di rapporti che forniscono cifre agghiaccianti sulla ' pulizia etnica' , dopo che i giornali di tutto il mondo hanno raccontato il dramma di donne destinate a diventare madri contro la propria volontà. Racconti nei quali ricorreva una parola: odio. Odio non solo per gli stupratori, ma soprattutto per i figli indesiderati.

Nella precisa tattica di guerra dei militari serbo bosniaci c'era la volontaria e studiata intenzione di mettere incinta le donne bosgnacche, tenerle imprigionate fino a quando la gravidanza non avrebbe potuto essere interrotta e solo dopo rimetterle in libertà. In una società in cui il nascituro prende l'etnia del padre, la strategia era di far partorire a donne musulmane un figlio serbo, in modo tale da impiantare il loro seme nella popolazione nemica. In molte hanno cercato di abortire anche in avanzato stato di gravidanza, a volte perdendo la vita, altre si sono suicidate o sono impazzite, in tantissime hanno abbandonato nei boschi quel figlio "venuto dal demonio", concepito da un assassino, spesso senza raccontare nulla a nessuno. Qualcuna, invece, ha tenuto il piccolo, accogliendo quel memorabile appello del febbraio del 1993 di Papa Giovanni Paolo II che chiedeva alle vittime di stupro di non abortire e di trasformare "l'atto di violenza in un atto di amore". In tutti i casi, tuttavia, la maternità è stata vissuta come un dramma.

ricerca.repubblica.it/repubblica/archivi...he-non-abortite.html
it.ibtimes.com/bosnia-erzegovina-larma-d...te-la-guerra-1351561
it.wikipedia.org/wiki/Stupri_di_guerra#S...lla_guerra_in_Bosnia
lepersoneeladignita.corriere.it/2012/03/...osnia-ed-erzegovina/

E magari tu saresti anche contrario alla pena di morte per il violentatore e vari serial killer ma non batteresti ciglio per la morte di un bambino innocente.


E magari te lo stai inventando tu
Fai prima a sceglierne una tu:
www.nobeliefs.com/fallacies.htm
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da Franco893.

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8 Anni 5 Mesi fa #3465 da mangog

Franco893 ha scritto:

Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?


Aspetta..chi era il papa che aveva detto questa minchiata? Ma certo, Karol Woytila, amicone dello ior, in occasione della campagna di stupri di massa ( propio come l'orda rossa su Berlino ) a danno delle donne bosniache durante la sanguinosa guerra di metà anni novanta.


Cambia qualcosa se la frase fosse detta da un filosofo o da uno qualunque ?

Procedi per pregiudizi quando devi argomentare?

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8 Anni 5 Mesi fa #3466 da invisibile
Vi prego di interrompere la discussione sull'aborto.

Qui è OT visto che non c'è nessun riferimento alle pratiche spirituali.

Ognuno ha esposto la propria posizione, compreso me, e direi che come OT è sufficiente.

Grazie.
I seguenti utenti hanno detto grazie : TheNecrons

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8 Anni 5 Mesi fa #3483 da Franco893
Ringraziano per il messaggio: TheNecrons

Bravo, ringrazia, che hai scritto una cazzata.
OT finito
continua su Radio Spada con la moderaizone di mangog *

*già bannato nell altro sito, a volte ritornano

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