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Cos'é un virus?
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Stefano Scoglio
Ieri alle ore 13:16 · 6 minuti per la lettura ·
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Credo di aver abbondantemente dimostrato che i tamponi Covid sono del tutto inaffidabili, e servono solo per mantenere in piedi la tragica farsa degli asintomatici positivi che proroga all’infinito questa devastante falsa pandemia. Ma oggi ho scoperto un nuovo elemento di questa vera e propria truffa, la scelta di ridurre la positività al tampone al rilevamento di uno solo dei 3 geni che definirebbero il SARS-Cov 2.
Sapete anche che, pur sostenendo che il virus non è mai stato isolato e non esiste prova della sua patogenicità, cerco sempre di trovare le contraddizioni all’interno dell’impianto ufficiale che sostiene la narrativa pandemica. Ed è facendo questo che ho scoperto quest’ulteriore tassello della truffa. Altri magari l’avevano già scoperto. In effetti, sono stati allertato inizialmente da una dichiarazione del Prof. Palù, riportata proprio nell’articolo de La Verità che ha parlato anche di me e della nostra denuncia contro i tamponi:
“Se si usa un kit di tamponi che amplifica un solo gene, come si fa oggi per velocizzare, si amplifica la sensibilità con il rischio di falsi positivi.”
Quando ho letto questa frase mi si è acceso un campanello di allarme. Ma è solo quando mi è capitato per mano un certificato di un tampone Covid, che ho capito. Questo è il certificato:
Come vedete, il test ha cercato 3 geni, il gene E, il gene RdRp e il gene N. Si tratta di 3 geni che sarebbero tutti e 3 caratterizzanti il SARS-Cov 2. Dunque, se il virus fosse presente, dovrebbero essere trovati tutti e 3, perché se il virus è integro, l’unico caso in cui può avere un ruolo patogeno e infettare, è chiaro che il test deve trovare tutti e 3 i geni che lo compongono. Se ne trova solo uno, o è un test negativo, oppure deve ammettere che del virus ce n’è solo un pezzo.
E in effetti, all’inizio era così: eri positivo solo se il test rilevava tiutti e tre i geni. Ma, come spiega lo stesso certificato, tutto è cambiato nell’Aprile scorso:
”dal 02/04/2020, in accordo con il centro coordinatire regionale, la rilevazione anche di un singolo gene target di SARS-Cov2 viene interpretata come esame POSITIVO”.
Quindi, se si fosse mantenuto l’approccio originario, quasi sicuramente la massa di positivi asintomatici che abbiamo oggi non ci sarebbe stata. Invece, con questo cambio in corso d’opera, improvvisamente basta rilevare un solo gene dei 3, per essere dichiarati positivi!
E come ho spiegato nel mio documento sui tamponi, la necessità di rilevare tuti e tre i geni diventa evidente quando si guarda alla scarsa specificità di ciascun gene. Sotto vediamo le sequenze geniche della equipe tedesca di Drosten, colui che ha fatto il test-tampone dichiaratamente solo al computer, senza avere nessun virus fisico a disposizione. Si tratta comunque di un test-tampone tra i più diffusi in Europa:
Come si vede, il tampone di Drosten utilizza tutti e 3 i geni: E, N e RdRP. Ma se confrontiamo la sequenza genica del SARS-Cov 2 con quella del SARS-Cov originario (al penultimo posto nella lista), vediamo che:
- il gene E del SARS-Cov 2 è identico al 100% a quello del SARS-Cov1, e probabilmente a quello di tutti i SARS coronavirus (nella penultima riga non ci sono variazioni di lettere);
- Il gene N ha una sola variazione, una C invece di una T, al 15° posto della sequenza del Reverse primer. Questa è una variazione di appena 1/64esimo, ovvero di appena l’1.5%. Le possibilità di confusione e cross-reattività (rilevare un SARS virus diverso dal SARS-Cov2) è molto elevata.
- Il gene RdRP è l’unico che ha 5 variazioni su 64, di nuovo non una grande differenza, anche se meglio degli altri due.
Quindi, in base alla nuova diposizione secondo cui un solo gene è sufficiente, se il gene che si rileva è il gene E, il test non dovrebbe avere nessun valore, dato che si tatta di un gene aspecifico, ovvero proprio di tutti i coronavirus; e invece, oggi, se ti rilevano il gene E, sei positivo, con tutte le conseguenze del caso.
Se, come in questo caso, ti trovano solo il gene N, il rischio di cross-reattività, cioè che il test reagisca ad altri virus o particlle virali, è molto alto, dato che il gene N ha solo un nucleotide di differenza su 64, quindi basta un niente (specie se si considera che si insiste sempre sulla mutevolezza del virus), per “beccare” un virus diverso , magari del tutto innocuo (da cui l’asintomaticità). Quindi, anche qui, col solo gene N, si è quasi certi di risultare positivi a qualsiasi particella simil-virale, come spiegano alcuni ricercatori che hanno valutato la cross-reattività dei test tampone:
““…abbiamo trovato che solo uno di loro (il gene RdRP-SARSr-P2) è quasi specifico per il nuovo coronavirus, mentre le altre “sonde” (sequenze geniche) rilevano anche altri tipi di coronavirus. Sotto questo aspetto, i risultati con falsi positivi possono ampliarsi in rapporto al Covid-19”. (Kakhki RK et al, COVID-19 target: A specific target for novel coronavirus detection, Gene Reports 20 (2020) 100740).
Quindi, per concludere, anche se ritengo che non ci sia nessun virus patogeno, è chiaro che, ponendosi dal punto di vista di chi crede a questo super-patogeno SARS-Cov2, data la sua “forza” patogenica, non dovrebbe essere difficile trovare tutti e 3 i geni indicati come costitutivi del virus. E allora, perché si è deciso che per la positività è sufficiente trovarne 1 solo? Palù, diplomatico, afferma che è stato per velocizzare le cose; io, che come Andreotti ritengo che a pensar male si può far peccato ma spesso ci si prende, penso che abbiano fatto questa decisiva modifica perché quando hanno visto che i morti causati dalle terapie sbagliate di Marzo stavano iniziando a scemare, e c’era bisogno di tenere altro il livello di guardia coi positivi, per quanto asintomatici, hanno stabilito una procedura che garantisse di trovare quanti più positivi possibile, per quanto asintomatici, che è quello che è successo e sta continuando a succedere.
Ora, io faccio appello a tutti coloro che, in buona fede, credono al virus super-patogeno: OK, ma non si dovrebbe far sì che tale virus venga rilevato in modo corretto, e senza trucchi?
E a questo proposito, si guardi l’altra affermazione contenuta nel certificato Covid:
“Rilevata positività con valori di CT > 35. Si ricorda che tale condizione, in più del 95% dei casi, non è associata a presenza di infettività.”
Questo significa che l’unico gene rilevato, come se non bastasse la sua aspecificità e cross-reattività, è stati rilevato con un numero di cicli di PCR superiore a 35, il che, a detta di tutti gli esperti seri di PCR, genera risultati non affidabili, e generalmente “spazzatura”. Almeno, in questo laboratorio, hanno scritto che il positivo in questione non è infettivo; ma pensate che ciò venga riportate nelle terroristiche statistiche nazionali?
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Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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A volte mi fai davvero dubitare di avere (io, non tu) un cervello pensante...
Cazzo non avevo mai fatto il ragionamento inverso. Non si finisce mai di imparare.
Forse non avrò mai la risposta, ma ora ho almeno una domanda.
Grazie di esserci
:pint:
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Sì, la spiegazione c'è! Gli europei avrebbero ricevuto i loro patogeni dai capi di bestiame con cui hanno convissuto per millenni, che a loro volta mantenevano popolazioni di germi contagiosi perché vivevano da sempre in grandi branchi (pecore, capre, mucche).
In America del Sud avevano solo qualche alpaca, qualche lama e i porcellini d'india, mentre nel Nord l'allevamento non c'era (solo qualche recinto predisposto per la caccia).
Inoltre, gli euroasiatici vivevano in popolazioni numerose, dense e connesse dal Portogallo fino alla Cina, mentre i popoli amerindi analoghi erano piuttosto isolati sia tra loro sia rispetto alle tribù più primitive, essendo separati da alte montagne, dense foreste paludose e deserti.
Per esempio, la peste si sarebbe spostata dall'Asia centrale fino a tutta l'Europa nel giro di pochi anni; questo in America sarebbe stato impossibile, un'epidemia non poteva spostarsi dalle Ande al Messico e poi in Canada.
In breve, solo i popoli eurasiatici potevano ricevere e mantenere attive diverse malattie contagiose, ed ecco perché gli esperti hanno ragione e tu sei un complottista.
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Però visto che Aigor adesso ha una domanda in più sul groppone, è nostro dovere darci da fare per trovare una risposta.
Immaginiamo quindi di essere dei fantasiosi al servizio del potere, un Think-tank, un brain-storming con il compito di dare una risposta alla domanda suddetta, partendo dal fatto che la risposta non sia 42, se no si scoprono gli altarini.
Io posso tentare dando il la, anche se so già che in pochi mi seguiranno; vabbè, io tento.
1) gli spagnoli prima di partire da P-a-l-o-s (S-a-l-p-o) hanno fatto tutti il vaccino Amerinda Gates.
Qualcuno dirà che nel 500 i vaccini con c'erano. Vero, ma un giorno potrebbe esserlo, chi può dire che cosa ci scriveranno nei libri tra cinquant'anni? (A parte Jacques Attali, ovviamente).
E ovviamente scherzo.
Passiamo a un tentativo più serio.
2) Tutti sanno che il popolo civile esporta, mentre il primitivo importa.
Questa potrebbe essere più valida anche se generica. Secondo me è sbagliata, perché sono sicuro che al primitivo non importa.
(continua)
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Pyter
Qualcuno sa spiegare in modo razionale perché quando gli amerindi sono venuti a contatto con gli europei sono morti a causa di malattie europee mentre nessun europeo è mai morto per una malattia presa da un amerindo?
Aggiungo la mia domanda.
Qualcuno mi sa spiegare come facciamo noi a sapere che gli amerindi sono morti di malattie infettive?
Non potrebbero essere morti, per esempio, per percosse, schiavitu, violenza, uccisioni, malnutrizione ecc....?
Non credete che nel 2100 quando la popolazione sarà ridotta a 500 000 000, i superstiti crederanno che a uccidere l'umanità sia stato una serie di coronavirus violenti che per fortuna, l 'elite del 2100 è risucita a debellare grazie alla medicina e alla tecnologia?
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Qualcuno mi sa spiegare come facciamo noi a sapere che gli amerindi sono morti di malattie infettive?
Non potrebbero essere morti, per esempio, per percosse, schiavitu, violenza, uccisioni, malnutrizione ecc....?
Domanda molto opportuna, pungente, intelligente, che apparentemente sembra tagliare la testa al toro.
Si, siamo sulla strada giusta.
E sono contento perché questo ci risparmia fatiche e la risposta per Aigor appare più vicina.
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Il punto però è: avrà altri 57 anni per aspettare la risposta? :woa:
Mitakuye Oyasin
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Il punto però è: avrà altri 57 anni per aspettare la risposta
Non li ho nemmeno io eh...:omg:
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Per questo ho chiesto una risposta razionale. Perché è evidente che se noi prendiamo per veri i dettami della medicina moderna, non possiamo dare risposta al perché gli spagnoli non si siano ammalati di una qualche malattia amerinda.
Come dice Nomit quindi, le malattie sono qualcosa che sembra riguardi solo Europa e Asia.
Perché lo stesso discorso degli amerindi si può fare per africani e aborigeni australiani.
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Il virus è materiale inerte e come tutti i materiali inerti non può riprodursi.
L'rna è parte del dna e questo si replica solo nelle cellule vive. I virus sono materiali di scarto delle cellule, scorie. Queste vengono prelevate, fatte passare per virus infettivi, messi dentro cocktail e spacciati per virus e poi iniettati nei corpi umani.
Il dr Montanari parla di polveri sottili che aiutano il virus.
Le scorie (fatte passare per virus) vengono iniettate e diversamente dalle polveri sottili che finiscono solo nei polmoni o nello stomaco da cui comunque possono venire espulsi, vengono messe in circolo in tutto il corpo corpo umano producendo danno non solo nei polmoni ma anche agli altri organi.
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I virus come vengono dipinti non esistono.
Virus in latino significa veleno e non ha niente a che vedere con le azioni virali, che sono svolte dai batteri. Solo i batteri si riproducono così velocemente e sono capaci di un'azione tipo quella che è avvenuta in Lombardia all'inizio dell'epidemia.
Il pipistrello serve solo a veicolare in maniera nascosta non il virus ma il batterio, visto che in inglese pipistrello è bat, mentre il pesce di Wuhan veicola l'uso del codice.
Chiedo conferma a Nomit che lui queste cose le sa da marzo.
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La risposta razionale sembra proprio essere quella, stando ai dettami della medicina moderna che, evidentemente, vanno riscritti daccapo.
Devo ancora chiarire qualche piccolo punto sulla teoria igienista della non esistenza dei virus quali entità patogene, qualcosa ancora non mi torna, ma... beh la versione ortodossa puzza da morire, pertanto procedo lungo il mio cammino e chissà dove arriverò.
Mitakuye Oyasin
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Europei che avevano anticorpi contro le malattie di cui erano "portatori sani": vaiolo, etc.
Anticorpi creati in migliaia di anni di convivenza con animali domestici come bovini ed equini.
In America questa convivenza non c'era stata.
Leggiti "Armi, acciaio, malattie" di Jared Diamond.
Lo trovi in pdf gratis online.
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Confermo che mi hai detto le stesse cose in marzo :pint:Chiedo conferma a Nomit che lui queste cose le sa da marzo.
E lo conferma anche l'ISS, che ha sempre riportato come nella maggioranza dei decessi etichettati come covid sono stati usati antibiotici per combattere le sovra-infezioni batteriche, in una percentuale simile (86% il 28 ottobre) a quella di coloro che avevano la polmonite (89% nell'analisi di quest'estate su 4000 decessi).
E siccome "covid" è definito qualunque caso di paziente positivo al tampone indipendentemente da segni e sintomi, significa che queste persone sono arrivate in ospedale con una polmonite batterica e che sono stati definiti malati di covid in seguito al risultato del test.
Lo conferma anche Hamer, che ha spiegato che la polmonite è il processo di demolizione ad opera dei batteri di una proliferazione cellulare innescata dal panico per la morte propria o altrui o dalla sensazione, reale o simbolica, di mancanza d'aria.
Sappiamo che in Lombardia la polmonite era già diffusa, ciò significa che i lombardi erano portati più di altri a vivere questo conflitto biologico, per due ragioni:
- la predisposizione genetica, perché la malattia in realtà un processo adattativo che potenzialmente comincia un salto evolutivo, quindi i lombardi possono aver ereditato dai loro antenati la tendenza a sviluppare questo processo;
- il "binario", che è una condizione per cui una persona re-innesca un processo biologico ogni volta che avviene una situazione che le ricorda un trauma del passato, che costituisce la vera causa del processo.
Ma resta il fatto che la spiegazione ufficiale sul perché gli europei non subirono epidemie di patogeni americani c'è!
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“ La nostra storia comincia alla fine degli anni ’70, inizio anni ’80, quando un medico tedesco in soggiorno in Italia comincia a scoprire 5 leggi biologiche, e dà una interpretazione rivoluzionaria del concetto di malattia, di ogni malattia, addirittura capovolgendo il concetto di “malignità“. Cosa c’entra questo dottore con la nostra storia? Ci entra di diritto perchè, nonostante nel mondo della medicina esistano svariate pratiche alternative, dalla omeopatia ai fiori di Bach, dalla dieta dei gruppi sanguigni all’agopuntura, ecc., a nessuno è mai successo quello che succede a lui: radiato dall’ordine dei medici prima, incarcerato due volte poi per “esercizio abusivo della professione medica” (la seconda volta aveva risposto al telefono ad una signora che chiedeva informazioni), perseguitato lui e le sue scoperte ed i suoi divulgatori. Avevo sempre creduto che tale accanimento si potesse spiegare solo con la difesa, strenua e con ogni mezzo, legale o meno, di enormi profitti derivanti dalle cure anti cancro; ora, pur essendone ancora convinto, credo che ancora maggiore sia stata la paura di veder sfumare gli enormi profitti derivanti dai vaccini (il famoso farmaco da dare ai sani, secondo un sogno profetico di un manager di una casa farmaceutica), anche perchè le 5 leggi biologiche contraddicono la teoria del microbo, batterio e virus come elemento patogeno.
Domanda #1:
perchè tanto accanimento contro quest’uomo e le sue scoperte, quando tante altre teorie e pratiche vengono lasciate in pace? Se erano fandonie di un ciarlatano, non si sarebbero estinte da sole, prima o poi? Non è che forse, proprio perchè erano veritiere, era necessario combatterle e censurarle con ogni mezzo possibile www.ingannati.it/2020/08/28/covid-le-evidenze-di-un-complotto/
Ho qui www.teosofia-bernardino-del-boca.it/categorie/vaccinazioni/ scritto : Il riduzionismo scientifico basa prevalentemente le ricerche su dati di laboratorio e statistici e non considera l’aspetto psico-spirituale delle persone di cui si occupa invece sempre di più la medicina olistica che investiga sugli effetti nocebo-placebo, sulla trasmissione del pensiero attraverso i campi morfogenetici scoperti da Rupert Sheldrake , sulle credenze consce o inconsce , sulla biologia delle credenze o epigenetica di Bruce Lipton- ecc.
Più ricercatori si interrogano attualmente, relativamente al ruolo dei microbi in Natura, se siano più vere le scoperte dal chimico Louis Pasteur o quelle del medico suo contemporaneo Antoine Béchamp che riteneva che i microbi, nella maggior parte dei casi, si trovano allorché il terreno biologico è già alterato. E quale fattore lo altera? Mancanza d’igiene, alimentazione errata, inquinamento terrestre, atmosferico, elettromagnetico, nucleare, armi biologiche, batteriologiche, droghe, farmaci, ecc. o anche i pensieri e shock emozionali , come affermano ora molti ricercatori e da sempre tanti teosofi? …
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16,58: “vado in cima alla montagna. Cado in un crepaccio. Mi becco l’acqua del Monte Rosa ghiacciata. Mi tirano fuori dopo due ore, vado al rifugio Capanna Margherita 4.000 mt; di notte mi viene la broncopolmonite: cos’è stato? Il virus che è venuto su in funivia o io avevo dentro di me la capacità di creare malattia? Bisogna cambiare paradigma.”
Un altro semplice esempio: la mia vicina di casa affetta da sclerosi multipla mi disse nel 1981 che prima di quella diagnosi aveva avuto la poliomielite che le venne diagnosticata poche settimane dopo essere caduta in montagna in un burrone mentre stava sciando. Era accaduto a fine anni cinquanta e non contagiò nessun familiare anche se non erano vaccinati. Hamer afferma che la polio è un conflitto motorio e, dopo lo tsunami in Indonesia, nonostante la popolazione tutta vaccinata, ci fu un’epidemia di polio consistente. E’ evidente il conflitto motorio. Il conflitto motorio può accadere anche in modo virtuale: alcune persone con diagnosi di sclerosi mi dissero che allorchè hanno scoperto il tradimento del proprio partner o altro si sono sentite franare la terra sotto i piedi. Ora si afferma che la polio è stata debellata. In realtà spesso ha solo cambiato nome: sclerosi o paralisi flaccida.
Altro sono i cosiddetti virus chimerici che sarebbe più opportuno chiamare armi biologiche o batteriologiche. Come ha detto Miclavez, che in passato aveva giustamente contestato con altri anche la scoperta dell’hiv, occorre cambiare paradigma
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magazine.5lb.eu/2020/11/campi-morfici-so...5.html#ixzz6dHtXOXRE “
Rupert Sheldrake “L’illusione della scienza” (video rimosso da TED)
Ho risposto ad alcuni commenti, pervenutimi a seguito delle mie riflessioni sulla lettera del Preside del Liceo Volta di Milano ai suoi studenti, qui pubblicate altracalcata-altromondo.blogspot.com/.../il ..., con alcune affermazioni dello scienziato Rupert Sheldrake, tratte dal suo intervento “L’illusione della scienza”
www.youtube.com/watch?time_continue=14 ...
A 1 minuto dall’inizio: “fin dal tardo 1800 la scienza è stata condotta come un sistema di credenze e di concezione del mondo che sono essenzialmente quelle del materialismo, materialismo filosofico, e le scienze sono ora società interamente controllate dalla visione del mondo materialista. Penso che non appena usciremo al di fuori di questa visione la scienza verrà rigenerata. Quello che faccio nel mio libro “The science delusion” … è prendere i 10 dogmi, o presupposti della scienza, e trasformarli in domande per vedere se stanno in piedi: guardandoli scientificamente nessuno di essi si regge molto bene. Quello che farò sarà passare in rassegna questi dieci dogmi, dopo avrò solo il tempo di discuterne uno o due più dettagliatamente. Essenzialmente i dieci dogmi, che determinano la visione del mondo predefinita dalla maggior parte delle persone istruite in tutto il mondo, sono:
Dogma 1 – la natura è meccanica, come l’universo, gli animali, le piante, l’umanità….Richard Dwkins afferma che siamo dei “goffi robot” dotati di cervello che sono computer geneticamente programmati
Dogma 2 . la materia è inconsapevole ecc…. quindi le molte filosofie della mente degli ultimi 100 anni cercano di dimostrare che non siamo del tutto consapevoli dato che la materia è inconscia….
Dogma 3 – le leggi della natura sono le stesse oggi come al momento del bing bang….
Dogma 4 – la quantità totale di materia e di energia è sempre la stessa….
Dogma 5 – la natura è priva di uno scopo; non ci sono fini in tutta la natura …
Dogma 6 – l’eredità biologica è materiale. Tutto ciò che ereditate è nei vostri geni….
Dogma 7 – i ricordi sono immagazzinati nei cervelli come tracce materiali….
Dogma 8 – la tua mente è nella tua testa, l’intera consapevolezza è nel tuo cervello e nulla di più
Dogma 9 - è una conseguenza del dogma 8: fenomeni psichici come la telepatia sono impossibili: I vostri pensieri e intenzioni non possono avere alcun effetto a distanza perché la vostra mente è all’interno della vostra testa, perciò tutte le prove evidenti di telepatia e di altri fenomeni psichici sono illusori. …
Dogma 10 – la medicina “meccanicistica” è l’unica a funzionare veramente ed è per questo che i governi finanziano solo la ricerca della medesima e ignorano le terapie complementari e alternative. Per i governi quelle non possono veramente funzionare perché non sono meccanicistiche.
Questa è la visione del mondo predefinita ritenuta, da tutte le persone istruite in tutto il mondo, la base del sistema scolastico, del Servizio Sanitario Nazionale, del Consiglio per la ricerca medica.
Tuttavia io credo che questo dogmi siano veramente discutibili e che possano cadere a pezzi
A 15’ ca: “Lo studio della natura della mente è il problema più grande ….. Le nostre menti si estendono al di fuori dei nostri cervelli fino a toccare le lontane stelle.
Può sembrare sorprendente che questo sia un argomento di dibattito nel ventunesimo secolo, sappiamo così poco della nostra mente; capire dove sono le nostre immagini è un tema scottante di dibattito all’interno degli studi sulla coscienza in questo momento. ….
Penso che non appena metteremo in discussione questi dogmi che hanno tenuto indietro la scienza, il mondo scientifico sarà oggetto di una rifioritura, una rinascita …. Una conferma della Vita.”
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, con alcune affermazioni dello scienziato Rupert Sheldrake, tratte dal suo intervento “L’illusione della scienza”
www.youtube.com/watch?time_continue=14 ...
Paola ho provato il link ma non si apre nulla. Era questo che volevi mettere?
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Anche in questo caso gli autori concludono che una bassa proporzione di pazienti COVID ha una coinfezione batterica: inferiore alle precedenti pandemie influenzali. Questi risultati non supportano l'uso di routine di antibiotici nella gestione dell'infezione da COVID-19 confermata"
inoltre
"la diagnosi di coinfezione fungina è difficile, ma è fortemente sospettatanei pazienti in condizioni critiche"
www.nbst.it/787-co-infezioni-batteriche-...ibiotici-review.html
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La dr. Maria Grazia Dondini. medico di base di Bologna, rivela come il ministero “abbia disincentivato i pazienti dal ricorrere a noi medici di famiglia. Il mistero delle sovradiagnosi da Covid e dell'attendibilità dei tamponi.” ”La medicina territoriale è stata esclusa dai giochi e si è voluto creare una distanza tra noi e i pazienti, ma io ho continuato a curare e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva». ».. www.luogocomune.net/21-medicina-salute/5...nuato-a-curare%C2%BB . Commento di Massimo Mazzucco, titolare di Luogo Comune: “La dottoressa è stata "sgridata" dalle sue colleghe per aver fatto queste semplici dichiarazioni. Immaginate lo spirito da inquisizione che deve regnare nel mondo della sanità in questo periodo” Penso che il coraggio e competenza dimostrati dalla dr. Maria Grazia Dondini. siano anche frutto della sua conoscenza delle 5 leggi biologiche scoperte dal dr. R. G. Hamer per la minore paura che queste conoscenze comportano, paura che il medico può trasmettere al paziente in modo silente. “quando due o più esseri umani sono legati da una relazione (familiare, di amicizia, terapeutica ecc..), sono connessi da fenomeni “telepatici” che possono fare percepire a distanza sensazioni, emozioni, immagini, idee.” Tutti coloro che criticano gli attuali enunciati della virologia-OMS ecc. vengono spesso tacciati di becero negazionismo, incompetenza scientifica, ecc., escludendo a priori l’esperienza del vissuto/sentito personale. Un esempio può essere dato da questa testimonianza del dr. Antonio Miclavez, comprensibile a tutti. (E’ noto che le menzogne hanno bisogno di fiumi di parole e la verità molto poche). Da : (a 16,58): “ … vado in cima alla montagna. Cado in un crepaccio. Mi becco l’acqua del Monte Rosa ghiacciata. Mi tirano fuori dopo due ore, vado al rifugio Capanna Margherita 4.000 mt; di notte mi viene la broncopolmonite: cos’è stato? Il virus che è venuto su in funivia o io avevo dentro di me la capacità di creare malattia? Bisogna cambiare paradigma.” Che occorra cambiare paradigma lo afferma anche lo scienziato Rupert Sheldrake in questo suo intervento: “L’illusione della scienza” accademiadellaliberta.blogspot.com/2020/...-scienza-rupert.html nel quale scrive: ““fin dal tardo 1800 la scienza è stata condotta come un sistema di credenze e di concezione del mondo che sono essenzialmente quelle del materialismo, materialismo filosofico, e le scienze sono ora società interamente controllate dalla visione del mondo materialista” E la virologia dipende da questa visione materialista perché si basa sullo studio del virus H1N1 riscontrato negli uccelli durante il periodo dell’influenza “spagnola” del 1918-1920, virus che la virologia ritiene aver causato l’influenza di quel periodo, come afferma in questo intervento il prof. Ernesto Burgio che, a 19,10 ca dall’inizio, www.ondarossa.info/redazionali/2020/03/c...LKhJbHcW1vliEv6xznGA paragona addirittura l’attuale Covid-19 all’influenza spagnola. 50 milioni di persone decedute per influenza causata dagli uccelli? Altro sono le patologie causate da veleni, tra i quali i cosiddetti virus chimerici, ovvero armi biologiche/ batteriologiche/genetiche ecc. . ., come pare essere questo Sars-cov2. Dalla lettera che lo scienziato-chiaroveggente russo Grigori Grabovoi scrisse nel 2002 a tutti i governi mondiali: “Per quanto riguarda gli Stati e i Paesi del mondo, secondo le previsioni per maggio 2002, G. Grabovoi afferma che dovrebbero concentrarsi sull'Eurasia, poiché sul suo territorio iniziano a sorgere problemi generali legati alle conseguenze della possibilità di utilizzare armi batteriologiche e chimiche” “http://www.grabovoifoundation.org/wp-content/uploads/2020/03/VIRUS-IN-EURASIA-2002-Grigori-Grabovoi.pdf
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