Il complotto del Coronavirus

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4 Anni 3 Mesi fa #35758 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Il complotto del Coronavirus
Scusa Gino, già il postulato 2 della seconda versione dice "non essere presente in individui sani" quindi l'esistenza degli "infetti asintomatici" è un controsenso esso stesso?
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4 Anni 3 Mesi fa #35761 da biga63
Risposta da biga63 al topic Il complotto del Coronavirus
giorni fa, su un blog russo è apparsa la notizia che gli scienziati russi venuti in Italia hanno scoperto che i morti non sono dovuti al Coronavirus ma ad un altro vettore che è nascosto dalla pandemia di Coronavirus . Ciò spiegherebbe anche le anomalie di distribuzione dei decessi, frutto di rilasci intenzionali di un secondo patogeno in quelle zone. L'articolo non riporta la natura del vettore mortifero. Se tutto questo fosse vero saremmo sotto un deliberato attacco biologico e chiunque dovesse ribellarsi o minacciare di disobbedire ai Diktat degli assalitori sarebbe bersaglio dei prossimi rilasci. Naturalmente aspettiamo, scettici, ulteriori sviluppi di una incredibile ipotesi che ha però il pregio di spiegare tutte le incongruenze ed anomalie della attuale situazione. L’articolo era stato segnalato da Blondet ma non lo trovo più sul suo sito….
strategika51.org/2020/03/28/alerte-les-e...-due-au-coronavirus/
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4 Anni 3 Mesi fa #35773 da Ste_79
Risposta da Ste_79 al topic Il complotto del Coronavirus
Il virus è presente da molto prima del primo caso a codogno

C'è un resoconto sul sito corvelva di strane cose accadute in una clinica di Piacenza.

A metà febbraio, quando il Coronavirus sembra non essere ancora arrivato in Italia, il paziente anziano Gino B., ricoverato alla clinica Sant’Antonino, si sente male. Comincia ad avere una febbre costante, che non scende. In clinica pensano che dipenda dal fatto che il suo letto è situato di fianco al calorifero. Quella febbre però non passa e a un certo punto si ammala anche il suo vicino di letto. Stanno male anche alcuni dottori. Il 24 febbraio, in clinica, arriva notizia che il dottor Cremonesi, un medico in pensione che svolgeva alcune operazioni presso la clinica Piacenza, è stato ricoverato a Tenerife mentre si trovava in vacanza: ha il Coronavirus. Ne parlano anche i giornali e i tg, ma il nome della Clinica Piacenza non viene mai associato al fatto.

Qui ci sono decine e decine di persone positive da più di un mese. Tutto inizia con il paziente anziano Gino B., nella stanza 8, vicino al termosifone bollente. Aveva sempre la febbre altissima, dal 10 febbraio circa.


Corvelva

Sulla tipologia del virus

Da questo articolo pubblicato si evince che i coronavirus sono in realtà due. Uno derivante dall'altro, tipo "L" e tipo "S".
Il tipo L dovrebbe essere a quanto ho capito più contasgioso ma meno pericoloso, mentre il tipo S meno cotagioso ma più pericoloso.

Thus far, we foundthat,although the Ltypeis derived from the S type, L (~70%)is more prevalent than S (~30%) among thesequencedSARS-CoV-2 genomeswe examined. This pattern suggests that L has a higher transmission rate than the S type. Furthermore, our mutational load analysis indicated that the L type had accumulated a significantly higher number of derived mutations than S type

If the L type is more aggressive than the S type, why did the relative frequency of the L type decreasecompared to the S typein other places after the initial breakout in Wuhan? One possibleexplanation is that,since January 2020, the Chinese central and local governments have takenrapidandcomprehensiveprevention and control measures. Thesehuman intervention efforts might have caused severe selective pressure against the L type, which might be more aggressive and spread more quickly. The S type, on the other hand, might have experienced weaker selective pressure by human intervention, leading to an increase in its relative abundance among the SARS-CoV-2viruses. Thus, we hypothesized that the two types of SARS-CoV-2viruses might haveexperienced different selective pressures due todifferent epidemiological features.

The sample of USA_2020/01/21.a was collected from a 63-year-old female patient living in Chicago (fromGISAID). Based on thereport from the United States Centers for Disease Control and Prevention ( www.cdc.gov/media/releases/2020/p0124-se...vel-coronavirus.html ), we inferred this patient returned to the United Statesfrom Wuhan on January 13, 2020




fonte

Ho evidenziato il fatto della paziente americana perchè c'è scritto chicago. Nella esercitazione che aveva presentato fracassi chiamata crimson contagion, il primo caso viene ritrovato proprio a chicago.

The virus rapidly spreads via human -to -human transmission around the world and to the
continental U .S ., where the virus is first detected in Chicago




Tengo a precisare, sono solo coincidenze, niente è mai così come appare a prima vista.
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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #35776 da Ste_79
Risposta da Ste_79 al topic Il complotto del Coronavirus
Uno studio islandese identifica mutazioni del coronavirus: ci si può infettare con diverse varianti

Riprendo l'articolo tratto da come donchisciotte perchè non ho trovato l'originale e nei link inglesi messi a fonte non ho trovato una miglore esposizione di quanto fatto dall'articolo già tradotto:

Il sequenziamento genetico dei tamponi di quasi 10.000 soggetti in Islanda, dove lo scorso martedì sono stati riportati 648 casi, ha rivelato 40 differenti mutazioni del nuovo coronavirus. Il sequenziamento dei risultati ha anche rivelato che una persona può essere infettata da due varianti del virus.

I ricercatori della deCODE genetics hanno anche raccolto i campioni prelevati da 5.571 volontari che non avevano sintomi né erano a rischio COVID-19 al momento del test. Degli oltre 5000 campioni, 48 sono risultati positivi. Tuttavia, questi soggetti erano del tutto asintomatici. Inoltre, le analisi genetiche dei quasi 10.000 campioni hanno rivelato la presenza di ben 40 mutazioni specifiche per luogo che le collegavano geneticamente alle infezioni da coronavirus di altri paesi.

Thomsen si aspetta che una dinamica simile si verifichi in tutto il mondo. Il nuovo coronavirus, ha affermato, si sta comportando da manuale e, alla velocità con cui sta mutando, evolverà in una versione più contagiosa ma meno patogena di sé.

È simile al modello che vediamo con l’influenza e possiamo conviverci. Non sto dicendo che tutte le varianti si comporteranno così, ma c’è una tendenza a svilupparsi in questo modo. Ciò significa che il virus può infettare di più perché si è adattato meglio, ma non sopravviveranno le varianti di virus che causano la malattia. Sopravviveranno le varianti meno pericolose”.


come don chisciotte

Sempre dallo studio islandese:

Iceland lab's testing suggests 50% of coronavirus cases have no symptoms

"The results of the additional tests performed by deCODE have given an indication that efforts to limit the spread of the virus have been effective so far," the government wrote last week, adding "testing in the general population will continue to elicit a much clearer picture of the actual spread of the SARS-CoV-2 virus in Iceland."
Some of the revelations have been stark. Although fewer than 1% of the tests came back positive for the virus, the company's founder Dr. Kári Stefánsson told CNN that around 50% of those who tested positive said they were asymptomatic, confirming multiple studies that show that asymptomatic, or mildly symptomatic, people have played an important role in spreading the virus.


CNN
Ultima Modifica 4 Anni 3 Mesi fa da Ste_79. Motivo: Integrazione
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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #35808 da gino sighicelli
Sertes #35758

Scusa Gino, già il postulato 2 della seconda versione dice "non essere presente in individui sani" quindi l'esistenza degli "infetti asintomatici" è un controsenso esso stesso?

I postulati di Koch stanno al centro di una battaglia ideologica

ovviamente, lo standard corrente è quello supportato da BigPharma
(avendo infiltrato e occupato tutte le più prestigiose posizioni di comando, in ogni importante istituzione sanitaria, a cominciare dalle Università ... per finire con l’Accademia dei Lincei …)

l’interpretazione standard dei nostri tempi prevede la seguente modifica, di comodo (BigPharma), dei postulati di Koch:

poiché « Recentemente è stato effettuato un tentativo di riformulare i postulati di Koch alla luce delle attuali conoscenze di biologia molecolare, a partire dal principio di base che una sequenza di acido nucleico appartenente a un ipotetico patogeno (e non più l'agente stesso) dovrebbe essere presente in molti casi della malattia in studio »

a causa di presunte sue lacune, « l'impostazione dei postulati di Koch non può più essere ritenuta valida ed è stata soggetta a profonda revisione critica. In particolare, si può osservare che, ancora oggi, è indiscutibile che un microrganismo che risponde ai postulati è la causa della malattia in questione. Tuttavia, la domanda importante è: questo microrganismo è la sola e completa causa? […] oggi esistono molte malattie infettive che non soddisfano lo schema rigido di Koch, che ignora i fattori ambientali e associa «una sola causa a una malattia e una sola malattia a una causa». Il principale limite dei postulati è proprio quello di non considerare la possibilità di una eziologia multipla (una malattia, molte cause – o meglio: il concetto di determinante di malattia «determinanti») né l'eventualità che una stessa causa possa indurre malattie differenti. »

pertanto



« ESEMPIO. Una malattia degli animali emblematica dell'inadeguatezza dei postulati di Koch è la «polmonite enzootica del vitello», malattia respiratoria che colpisce un gran numero di soggetti dell'allevamento (morbosità fino al 100%) e non raramente a esito mortale (mortalità 20%). Questa malattia non è sostenuta da un singolo agente, ma da una triade di fattori:
1) stress correlati alle tecniche e alle condizioni di allevamento (management);
2) una infezione primaria da parte di un virus;
3) una infezione secondaria da parte di un batterio.
Notare che in questo caso il termine infezione «primaria» e «secondaria» è da riferire al tempo (la primaria avviene prima della secondaria) e non alla gravità dell'infezione stessa. »

Il mio personalissimo parere è che tutto ciò è inconsistente, ma anche che lo è al limite del ridicolo.


Di seguito espongo le ragioni del mio parere, utilizzando il precedente esempio come caso esplicativo.

In biologia esistono tre principali e più fondamentali tipi (uno inerte e due viventi): 1) virus; 2) batteri; 3) ‘animalia’

3) gli ‘animalia’ sono organismi prevalentemente costituiti da cellule eucariote; le cellule eucariote sono mediamente in volume 1 milione di volte più grandi dei batteri; si ipotizza che i mitocondri originariamente fossero comunissimi batteri, in seguito poi diventati ospiti simbionti delle cellule eucariote; la misura in volume dei mitocondri è equivalente alla misura mediana dei batteri; i mitocondri sono l’unica fonte di approvigionamento energetico delle cellule eucariote (mediante produzione di ATP)

2) i batteri in gran parte sono organismi chemiorganotrofi (metabolismo fondato su trasformazioni nel campo della chimica organica); di questi una gran parte è costituita da batteri decompositori: batteri il cui metabolismo è fondato soprattutto sull’ingestione e sulla digestione di virus

1) i virus più che altro consistono in un nucleo fatto di DNA o RNA avvolto da molecole lipidiche che anche includono altre proteine (enzimi e/o detriti di recettori), a cui sono inoltre normalmente collegate dei carboidrati
(probabilmente le (minacciosissime) 'atenne' dei virus a mina (quelle delle continuamente sbandierate immagini di coronavirus) sono proprio immagini di carboidrati, essendo questi ultimi normalmente attaccati alle proteine (enzimi e recettori) tipicamente inserite nelle membrane lipidiche cellulari, di batteri o di cellule eucariote)

1.1) « DNA […] include phosphoric acid, a sugar called deoxyribose, and four nitrogenous bases (two purines (adenine and guanine) and two pyrimidines (thymine and cytosine). The phosphoric acid
and deoxyribose form the two helical strands that are the backbone of the DNA molecule, and the nitrogenous bases lie between the two strands and connect them »

1.2) « The basic building blocks of RNA are almost the same as those of DNA, except for two differences. First, the sugar deoxyribose is not used in the formation of RNA. In its place is another sugar of slightly different composition, ribose, containing an extra hydroxyl ion appended to the ribose ring structure. Second, thymine is replaced by another pyrimidine, uracil. »

va notato che adenina, guanina, timina, citosina e uracil sono le più fondamentali tra le proteine.

in buona sostanza, i virus sono detriti, residui della morte cellulare (residuati sia di cellule eucariote che di cellule procariote (batteri));

va ricordato che mediamente in un animale di 70 kg di cellule eucariote ne muoiono circa 200miliardi/giorno, che ogni animale normalmente ospita un numero di batteri circa 10 volte più grande del numero di cellule eucariote che lo compone;

ed anche, infine, che la maggior parte dei residuati conseguenti alla morte di cellule (contenute e/o ospitate da ogni qualsiasi organismo ‘animalia’) viene normalmente eliminato e digerito da batteri che, tipicamente, sono suoi preziosissimi ospiti simbionti; e che, ovviamente. anche i batteri si riproducono e muoiono in continuazione; che quando l’equilibrio tra la loro popolazione e la popolazione di virus e di cellule eucariote andasse in crisi (crisi dell’omeostasi) allora inevitabile parrebbero dover venir previsti almeno alcuni sintomi di malattia
(ad esempio, si provi ad immaginare una crisi dell’omeostasi causata da stress, tale da determinare la morte di un gran numero di cellule eucariote, eccedente il numero normale, e il conseguente incremento nelle popolazioni di batteri decompositori (normalmente ospitate) in conseguenza di maggiore disponibilità di cibo (virus), e poi di seguito si provi ad immaginare cosa dovrà poi pertanto conseguirne; quando la disponibilità di cibo (virus) diventasse infine insufficiente, al fine del sostentamento di quelle popolazioni: quando il cibo normale infine scarseggiasse, i batteri decompositori facilmente possono diventare opportunisti, provvedendo in proprio al proprio sostentamento, diventando aggressori di cellule eucariote, specialmente se in qualche misura esse fossero malate … )

detto ciò, credo ora possa essere lasciato a ciascun lettore il compito di uniri i puntini, ai fini della valutazione dell’ipotesi standard utilizzata, come esempio esplicativo (spiegazione delle cause della «polmonite enzootica del vitello») del molto più ‘moderno’ e nuovo paradigma ...

a ciascun lettore il compito di decidere autonomamente, se aderire alla nuova spiegazione standard della «polmonite enzootica del vitello»:

malattia non sostenuta da un singolo agente, bensì da una triade di fattori:
1. stress correlati alle tecniche ed alle condizioni di allevamento;
2. una infezione primaria da parte di un virus;
3. una infezione secondaria da parte di un batterio

o, viceversa, ritenere invece più plausibile la vecchia ed antiquata ipotesi; ovvero, che la causa di una tale malattia sarebbe una, ed una solamente:

1. stress correlati alle tecniche ed alle condizioni di allevamento
Ultima Modifica 4 Anni 3 Mesi fa da gino sighicelli.
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4 Anni 3 Mesi fa #35817 da Ste_79
Risposta da Ste_79 al topic Il complotto del Coronavirus

poiché « Recentemente è stato effettuato un tentativo di riformulare i postulati di Koch alla luce delle attuali conoscenze di biologia molecolare, a partire dal principio di base che una sequenza di acido nucleico appartenente a un ipotetico patogeno (e non più l'agente stesso) dovrebbe essere presente in molti casi della malattia in st


Grazie Gino. Mi piacerebbe saperne di più. Se hai una blibiografia divulgativa sull'argomento me la puoi fare avere? anche in privato.

Sulla affidabilità dei test.

Aggiungo questa novità che mi pare interessante soprattutto in proiezione futura. Qui di seguito l'assessore Gallera parla di un test sierologico in cui si va a testare il sangue. Non conosco l'attendibilità del test, è in fase sperimentale.
si dovrà capire se è più o meno affidabile dei tamponi, oppure addirittura se va a beccare cose diverse tipo risposta anticorpale.
Ad ogni modo il primo test effettuato, presenta delle sorprese, non per noi ovviamente.

Intervenendo davanti al Consiglio Regionale questo pomeriggio, l’assessore Gallera, era tornato sul tema dei test virologici per affrontare l’emergenza-Coronavirus. «I test del sangue - ha spiegato - saranno molto utili in una fase successiva. Noi abbiamo avviato una valutazione sugli oltre 100 kit che ci sono in commercio. Il primo test che è stato valutato dal San Matteo di Pavia è stato realizzato su 37 pazienti - ha proseguito Gallera -, e i dati sono stati confrontati con il risultato del tampone. Degli otto pazienti che erano negativi al tampone, sette sono risultati negativi, ma uno debolmente positivo. Dei 29 pazienti che invece avevano un tampone positivo, 5 sono risultati debolmente positivi e 24 negativi. Quindi ad usarli ora rischiamo che, sulla base di questi dati, oltre l’80% delle persone possano dire che sono negative e invece sono positive», ha aggiunto.


giornale di brescia

Dico che è importante in prospettiva perchè so che in emilia romagna testeranno con questo test tutti coloro che hanno lavorato nella sanità. A tappeto. Si parla di iniziare con 50000 gia da domani. La fonte è il resto del carlino.
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