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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26437 da paglia53
Testimoni al Pentagono: Steve Anderson - Director of Communications al giornale USA Today
Data della testimonianza: 2 ottobre 2001.
Luogo da cui ha assistito: il suo ufficio al 19° piano del palazzo di USA Today ad Arlington, con vista sul Pentagono. Il palazzo si trova, stando a una prima ricerca, al 1100 di Wilson Boulevard (38°53'39.21"N; 77°4'9.21"O), a 2700 metri dal punto d'impatto, e ora è noto come Twin Towers. Precedentemente era noto come Gannett/USA Today Building.

Io ho visto il jet colpire il Pentagono l'11 settembre. Dal mio ufficio al 19° piano del palazzo di USA Today ad Arlington, in Virginia, posso vedere il Cimitero di Arlington, Crystal City, il Pentagono, l'Aeroporto Nazionale [Reagan] e il fiume Potomac. ... Poco dopo aver visto [alla televisione] la seconda tragedia, udii dei motori a getto che passavano il nostro palazzo, cosa molto comune, visto che è così vicino all'aeroporto. Ma pensavo che l'aeroporto fosse chiuso. Pensai fosse un aereo che si avvicinava per atterrare. Pochi istanti dopo, mentre guardavo la mia scrivania, l'aereo colse la mia attenzione. Non capii subito. Pensai che non riuscivo a credere che il pilota stesse volando così basso. Poi mi resi conto di quello che stava per succedere. Guardai con orrore mentre l'aereo volava all'altezza degli alberi, si inclinava leggermente a sinistra, trascinava l'ala lungo il terreno e si schiantava contro la parete ovest del Pentagono, esplodendo in una palla di fuoco gigantesca. Poi fumo nero. Poi fumo bianco.


Testimoni al Pentagono: Penny Elgas - Dipendente presso la Federal Deposit Insurance Corporation.
Luogo da cui ha assistito: La propria auto, su una strada accanto al Pentagono, ferma nel traffico.
Data della testimonianza: 2002.

Avevo un appuntamento presto, l'11 settembre 2001, perciò mi recai al lavoro in auto più tardi del solito. Lavoro alla Federal Deposit Insurance Corporation [un'agenzia governativa che si occupa di garantire i depositi delle banche commerciali da insolvenza, N.d.T.] vicino alla Casa Bianca. Dalla mia casa, a Springfield, in Virginia, mi diressi verso nord sulla I-395 verso Washington e imboccai l'autostrada poco dopo le 9 del mattino per poter prendere la corsia preferenziale [la "HOV express lane", normalmente riservata ai veicoli con più passeggeri].

Come al solito, il traffico era molto intenso e dopo aver lasciato la I-95 mi trovai bloccata nel traffico di punta della tarda mattinata, praticamente di fronte al Pentagono. Per gran parte del tragitto mi ero concentrata totalmente sulla radio ed ero ben consapevole degli eventi che si stavano svolgendo a New York. Sebbene i giornalisti della radio fossero cauti, ero già convinta dal primo impatto che non si trattasse solo di uno sfortunato errore di pilotaggio. Tuttavia pensavo che fosse New York ad essere sotto attacco e non avrei potuto immaginarmi cosa sarebbe accaduto davanti a me.

Il traffico era bloccato. Sentii un rombo, guardai fuori dal finestrino del lato guida e mi resi conto che stavo guardando il muso di un aereo che arrivava dritto verso di noi da sopra la strada (la Columbia Pike) che corre perpendicolare alla strada sulla quale ni trovavo. L'aereo comparve improvvisamente, molto basso, di lato (e non molto al di sopra) della stazione di rifornimento della CITGO, che non sapevo neppure esistesse. Il mio primo pensiero fu “Mio Dio, questa dev'essere la terza guerra mondiale!”

In quell'attimo il mio cervello si inondò di adrenalina e vidi tutto svolgersi al rallentatore. Vidi l'aereo avvicinarsi al rallentatore alla mia auto e poi inclinarsi lievemente di lato in virata davanti a me, verso l'eliporto. Nel nanosecondo in cui l'aereo si trovava proprio sopra le auto davanti alla mia, l'aereo sembrava essere a non più di 25 metri dal suolo e circa 4 o 5 auto davanti a me. Era abbastanza lontano, di fronte a me, da poter vedere l'estremità dell'ala più vicina a me e il ventre dell'altra ala mentre quest'ultima oscillava leggermente verso il suolo. Ricordo di averlo riconosciuto come un aereo della American Airlines, potevo vedere i finestrini e le bande colorate. E ricordo di aver pensato che era proprio come gli aerei in cui avevo volato tante volte, ma a quel punto non mi resi conto che si poteva trattare di un aereo con passeggeri [a bordo].

Nel mio stato mentale pieno di adrenalina, ero sopraffatta dal senso della vista. La giornata era cominciata con il bel tempo e il sole, e mi ero diretta al lavoro col tettuccio aperto. Credo di aver avuto anche uno o più finestrini aperti, dal momento che il traffico comunque era immobile. Nell'istante in cui vidi l'aereo, il senso della vista prese totalmente il sopravvento e non udii né sentii più nulla: né il rombo dell'aereo, né la forza del vento, né i rumori dell'impatto.

Il velivolo pareva fluttuare come un aereo di carta e lo guardai con orrore mentre oscillava leggermente e scivolava lentamente dentro il Pentagono. Quando la fusoliera colpì il muro, parve semplicemente fondersi nell'edificio. Vidi un anello di fumo circondare la fusoliera mentre impattava contro il muro. Pareva un anello di fumo che circondava la fusoliera nel punto di contatto e pareva spesso qualche metro. Mi resi conto più tardi che erano probabilmente i detriti rimescolati, composti dai rottami dell'aereo e dal cemento. L'anello di fumo che ribolliva iniziò alla sommità della fusoliera e simultaneamente avvolse sia il lato destro che il sinistro della fusoliera fino al ventre, dove le sue volute si incrociarono e risalirono. Poi riprese di nuovo, ma questa volta vidi anche del fuoco, un fuoco luminoso nell'anello di fumo. A quel punto, le ali scomparvero dentro il Pentagono. Poi vidi un'esplosione e guardai la coda dell'aereo infilarsi nell'edificio. Fu a quel punto che chiusi gli occhi per un istante e quando li aprii tutta l'area era invasa da spesso fumo nero.

Non ero sicura di cosa fare a quel punto. Tutti uscivano dalle proprie auto e, con sguardi di orrore e incredulità, molti cominciarono a chiedere cellulari per chiamare il 911 [l'equivalente statunitense del 113, N.d.T.], la famiglia o riferire la storia ai propri giornali. Continuavo ad ascoltare la radio ed ancora si parlava soltanto degli eventi di New York. Ero assolutamente convinta che un altro aereo era diretto verso di noi, perché c'erano stati due aerei al World Trade Center e mi sentivo come se tutti fossimo bersagli facili, su quella strada. Avrei voluto che il traffico invertisse la marcia. Non sapevo cos'altro fare, e così uscii dall'auto e tornai di corsa verso l'autostrada, urlando “Tornate indietro! Hanno appena colpito il Pentagono!” Ma naturalmente nessuno poteva muoversi in nessuna direzione a causa dell'ingorgo.

Una giovane, circa ventenne, che proveniva dall'auto che precedeva la mia stava in piedi davanti alla mia auto, era visibilmente affranta e diceva che non sapeva cosa fare. Le dissi che avrebbe potuto sedersi con me per un po' nella mia auto, poi raggiunsi la mia auto e cominciai a buttare dietro tutto ciò che stava sul sedile anteriore, per farle posto. Ricordo di aver pensato per un attimo che c'era qualcosa di strano nelle cose che stavo buttando dietro, ma non mi soffermai sulla cosa. A quel punto, un uomo di corporatura piuttosto grande (proveniente dalla corsia del traffico normale) in uniforme militare marroncino gridò a tutti coloro che erano a portata d'orecchio: “Tornate alle vostre auto!” E così facemmo.

Poi mi accorsi del fiume di gente che usciva dal lato posteriore del Pentagono e si radunava sui marciapiedi. Mi pare che fu solo un minuto o due dopo l'impatto, perché non guardavano ancora il punto dello schianto e sembravano perplessi sul motivo per cui si trovavano fuori. Forse trascorse solo qualche minuto fra il momento effettivo dell'impatto e quello in cui qualcuno urlava al [alla gente nel] traffico “Via! Via! Via!”, ma parve un'eternità. Quando ripresi a guidare, sentii un scricchiolio (come guidare sulla ghiaia) e vidi sulla strada un pezzo di metallo delle dimensioni di una palla da softball [una variante del baseball, N.d.T.] (pareva un rullo di un nastro trasportatore con dei perni). Ricordo di aver pensato che avrei potuto forare le gomme, ma con lo stesso pensiero giurai di continuare a guidare, a costo di arrivare a casa sui cerchioni. Mentre l'auto avanzava lentamente nel traffico, mi resi conto che ero ancora diretta verso il mio ufficio e non volevo assolutamente andarci: si trova in Pennsylvania Avenue, a poca distanza dalla Casa Bianca.

Perciò attraversai le corsie ed uscii invece nel parcheggio del Pentagono. Girai a destra ed uscii sotto la strada su cui mi trovavo prima, diretta verso la I-66, ad ovest. Fu allora che mi resi conto che la mia auto sembrava vibrare e pensai di aver forse forato. Mi sembrava anche che l'auto fosse molto lenta e di essere ferma alla seconda marcia. Guardai la leva del cambio [automatico, N.d.T.] e verificai che fosse su “Drive”. Poi guardai il tachimetro e rimasi sbalordita nel notare che viaggiavo a oltre 130 km/h e mi sembrava di non muovermi affatto. Le gomme erano a posto, ma la mia piccola Dodge Neon vibrava perché non l'avevo mai spinta prima a quella velocità. Mi resi conto che sentivo ancora gli effetti dell'adrenalina e mi imposi di rallentare.

Mentre guidavo, ricordo che mi sentivo frustrata e di aver pensato che tutti gli altri, lungo la strada, sembravano troppo normali e troppo inconsapevoli dell'atrocità che si era appena svolta di fronte ai miei occhi. Lasciai la I-66 e quando raggiunsi l'incrocio tra Glebe Road e la Columbia Pike, sentii un terribile rumore esplosivo (che mi fu detto poi essere stato il boom sonico dei nostri caccia). Pensai fosse un segno di un altro attacco. Il traffico si immobilizzò e la gente uscì dai negozi, dalle auto e dalle case per guardare il cielo. Accesi la radio per scoprire cosa fosse successo e sentii che una torre del WTC era crollata. Così accostai per riprendere fiato e piansi per tutte le vite perdute e per quello che mi pareva allora l'inizio della fine. Voltai verso sud sulla Columbia Pike e mi diressi verso casa, fermandomi una volta per tentare di chiamare da un telefono pubblico, ma le linee erano tutte occupate. Mentre mi allontanavo dal luogo dell'impatto [l'originale scrive "sight", "vista", al posto di "site", "luogo"; dal contesto si evince l'errore, N.d.T.], i veicoli d'emergenza continuavano a sfrecciarmi accanto, diretti verso Arlington, in Virginia, e il Pentagono.

Un secondo shock...

Quando arrivai a casa, accesi ogni radio ed ogni televisore della casa; non so bene se cercavo di zittire i miei pensieri o se semplicemente ero affamata di notizie. Mi feci una tazza di tè per calmarmi i nervi e chiamai mio marito per fargli sapere che stavo bene. Gli dissi che c'era un pezzo dell'aereo nella mia auto ma per qualche ragione ancora non riuscivo ad occuparmene. Chiamai anche mio figlio al college per tranquillizzarlo che stavo bene. A quanto pare, preparai parecchie tazze di tè di cui non mi ricordo, perché più tardi quel giorno ritrovai quattro bustine di tè fradice allineate sul bancone della mia cucina. Ora credo che agii come se avessi attivato il pilota automatico e rimasi probabilmente sotto shock per gran parte di quella giornata. Ad un certo punto scelsi il silenzio e spensi tutto il rumore tranne la radio in cucina. Poi andai alla mia auto e affrontai quel pezzo d'aereo che si trovava sul sedile posteriore. Pareva una parte della coda. Non c'era metallo su di esso e pesava molto poco: tutta plastica e fibra di vetro. Era lungo 60 centimetri e largo 40. Non so come sia finito nella mia auto, perché non ricordo di aver visto alcun detrito volarmi attorno mentre ero sul luogo dell'impatto. Credo sia caduto dentro passando dal tettuccio o attraverso un finestrino. Il pezzo d'aereo era formato da uno strato di vernice bianca e da strati di fibra di vetro gialli e grigi oltre che da un sottile materiale ondulato marrone.

Raccolsi il pezzo con cautela e lo portai in casa. Entrando in cucina, sentii l'annuncio alla radio WMAL che si era trattato di un volo della American Airlines e pensai “Questo lo sapevo”. Ma poi l'annunciatore disse che era il volo 77 e parlò del numero dei passeggeri e dell'equipaggio e mi ferì rendermi conto che l'aereo era pieno di vittime innocenti. L'annunciatore disse che stavano raccogliendo chiamate dalle persone che volevano condividere la propria esperienza personale. Chiamai la radio. Ricordo di aver detto loro che ero “Penny da Springfield” e che avevo un pezzo dell'aereo. Mi misero immediatamente in onda e Chris Core disse “Penny da Springfield, cosa hai visto?” Non ricordo nient'altro della nostra conversazione e i colleghi che l'ascoltarono dissero che era piuttosto incoerente. La sola cosa che ricordo è che alla fine, Chris Core disse “Non è incredibile?” e ricordo di aver pensato che il suo commento non mi faceva sentire meglio affatto.


Nota: La Elgas donò il frammento di aereo alla collezione dedicata all'11 settembre dello Smithsonian Institute, come riportato dal Washington Post e dalla pagina dell'istituto dedicata alla Elgas ed alla sua “patriotic box” ("scatola patriottica"). Tutta la vicenda viene riportata, corredata di foto, sia presso il sito dello Smithsonian Institute, sia sul blog di Steven Warran. La fotografia del frammento nella scatola in questione, riportata qui sotto, proviene dal sito dello Smithsonian, che precisa che si tratta di un frammento "strappatosi dall'aereo nel colpire un lampione mentre si avvicinava al Pentagono".
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26438 da paglia53

gbhnjk ha scritto: Occorre anche dire che non ci sono filmati perchè requisiti tutti dalle autorità competenti.


There are a number of valid reasons why only 4 of the 85 videos were released by the FBI in response to a FOIA (Freedom Of Information Act) request filed in 2004, which was fulfilled in 2006. Because of a number of factors (listed below and detailed in the footnotes) only 2 of the 85 cameras captured any useful footage of the plane-impact event[1].

Most of those 85 cameras were not aimed in the direction of the Pentagon and/or at the part of the Pentagon in question.
Most cameras were located a considerable distance from the impact event, and virtually all surveillance cameras had wide-angle (fisheye) lenses which cause some geometric distortion and render distant objects at very low resolution.
Many cameras had obstructed views of the Pentagon impact area.
In 2001, virtually all surveillance cameras had low spacial resolution.
In 2001, most surveillance cameras recorded at low frame rates (low temporal resolution), in the range of one to eight frames per second. By comparison, American TV is most often 30 frames/second.
The high speed of the plane, accelerating to around 550 mph, resulted in image blurring, and offered a low chance of catching more than a single frame of the plane, given the low-recorded frame rate (one frame/sec).

www.9-11tv.org/the-pentagon-plane-puzzle...surveillance-cameras


pilotsfor911truth.org/forum/index.php?showtopic=14873


The FBI are talking about 85 videos, but this is just the result of an initial search that includes (for example) all videos obtained by the Washington Field Office.
If we move on from that then the numbers begin to fall dramatically.
56 "of these videotapes did not show either the Pentagon building, the Pentagon crash site, or the impact of Flight 77 into the Pentagon on September 11."
Of the remaining 29 videotapes, 16 "did not show the Pentagon crash site and did not show the impact of Flight 77 into the Pentagon."
Of the 13 remaining tapes, 12 "only showed the Pentagon after the impact of Flight 77."
Only one tape showed the Pentagon impact: the Pentagon's own security camera footage, that would later be released.

www.911myths.com/index.php?title=FBI_hides_84_Pentagon_videos
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26440 da paglia53
Testimoni al Pentagono: Don Mason
Qualifica: Communications Specialist in congedo dall'U.S.A.F., ha lavorato a partire dal 1996 per il Pentagon Renovation Program Office nel settore della gestione informatica e delle telecomunicazioni.

Data della testimonianza: 8 gennaio 2002.

Luogo da cui ha assistito: al momento dell'impatto si trovava fermo nel traffico a ovest del Pentagono.

Fonte: Pentagon Building Performance Report, pagg. 12-13; intervista fatta l'8/1/2002 da Paul Mlakar dell'ASCE.

L'aereo si avvicinò a bassa quota, volandogli direttamente sopra e forse tranciando l'antenna del veicolo che stava direttamente dietro di lui.

Vide il proprio collega Frank Probst situato direttamente lungo la traiettoria del velivolo e una piccola esplosione nel momento in cui il generatore mobile fu urtato dall'ala destra.

L'aereo colpì l'edificio tra la stazione dei vigili del fuoco presso l'eliporto e il generatore, con l'ala sinistra leggermente più bassa della destra. Mentre l'aereo penetrava nell'edificio ricorda di aver visto la coda del velivolo.

La palla di fuoco prodotta dall'impatto s'innalzò al di sopra della struttura. Mason notò poi delle fiamme fuoriuscire dalle finestre a sinistra del punto d'impatto e notò piccoli pezzi della facciata che cadevano al suolo. Gli agenti fecero procedere il veicolo di Mason e il resto del traffico e così non poté assistere al successivo collasso parziale dell'edificio.

The plane approached low, flying directly over him and possibly clipping the antenna of the vehicle immediately behind him.

He saw his colleague Frank Probst directly in the plane's path, and he witnessed a small explosion as the portable generator was struck by the right wing.

The aircraft struck the building between the heliport fire station and the generator, its left wing slightly lower than its right wing. As the plane entered the building, he recalled seeing the tail of the plane.

The fireball that erupted upon the plane's impact rose above the structure. Mason then noticed flames coming from the windows to the left of the point of impact and observed small pieces of the facade falling to the ground. Law enforcement personnel moved Mason's vehicle and other traffic on, and he did not witness the subsequent partial collapse of the building.


Nota: Mason, come altri testimoni, nota l'assetto inclinato delle ali dell'aereo, con l'ala sinistra più bassa di quella destra; assiste all'impatto contro il generatore mobile, specificando che l'impatto è avvenuto in corrispondenza dell'ala destra; e vede la coda dell'aereo durante l'impatto. Questo suggerisce che le interpretazioni di una delle immagini della telecamera di sicurezza in videolento dell'ingresso al parcheggio del Pentagono (come quella mostrata qui sotto), che secondo alcuni mostrerebbe la coda dell'aereo scagliata in alto oltre la facciata, sono errate e che quindi l'oggetto sia in realtà un frammento più piccolo ma vicino alla telecamera.

Testimoni al Pentagono: Vin Narayanan
Qualifica: all'epoca dei fatti, giornalista del quotidiano USA Today. Attualmente è managing editor di Casino City, guida online alla città di Las Vegas, che riporta la sua foto (qui accanto), il suo numero di telefono e il suo indirizzo di e-mail.

Data della testimonianza: (1) 11 settembre 2001; (2) 17 settembre 2001.

Luogo da cui ha assistito: una strada adiacente al Pentagono, probabilmente il Washington Boulevard.

Fonti: (1) USA Today dell'11 settembre 2001; (2) USA Today del 17 settembre 2001.

1. USA Today, 11/9/2001

"L'aereo esplose dopo l'impatto, la coda si staccò e immediatamente prese fuoco. Nel giro di cinque minuti iniziarono ad arrivare la polizia e i veicoli d'emergenza."

"The plane exploded after it hit, the tail came off and it began burning immediately. Within five minutes, police and emergency vehicles began arriving."


2. USA Today, 17 settembre 2001

"Alle 9.35 del mattino sono arrivato sulla strada in fianco al Pentagono. Dato che il traffico era fermo, il mio sguardo ha vagato lungo la strada alla ricerca della causa dell'ingorgo. A quel punto ho guardato in alto, alla mia sinistra, e ho visto un jet della American Airlines che volava dritto verso di me. Il jet mi è passato sopra la testa, una decina di metri sopra la mia auto. La coda dell'aereo ha tranciato [o toccato] il cartello sospeso dell'uscita sopra di me, mentre si dirigeva dritto verso il Pentagono. I finestrini erano scuri sul volo American Airlines 77 mentre sfrecciava verso il suo obiettivo, a soltanto una cinquantina di metri di distanza. L'aereo dirottato si è schiantato sul Pentagono a velocità impressionante.

Ma le mura del Pentagono hanno resistito magnificamente: si sono spostate a malapena quando il muso dell'aereo si è incurvato in su e si è accartocciato prima di esplodere in una grande palla di fuoco. Chi ha costruito quella facciata dovrebbe essere orgoglioso: la sua resistenza all'impatto iniziale del jet probabilmente ha salvato migliaia di vite.

Balzai fuori dalla mia auto dopo l'esplosione del jet, quasi non rendendomi conto di un secondo jet che volteggiava in cielo. Con le mani che mi tremavano, ho preso in prestito un cellulare per chiamare mia madre e avvisarla che stavo bene. Poi ho chiamato in redazione per informarli dell'accaduto. Ma non sono riuscito nemmeno una volta a distogliere lo sguardo dall'inferno davanti a me. Credo di aver visto i corpi dei passeggeri che bruciavano, ma non ne sono certo. Potevano anche essere impiegati del Pentagono. Forse la mia mente mi stava giocando un brutto scherzo. Spero che sia stato così. La strada era piena di pendolari sotto shock, che vagavano storditi."

“At 9:35 a.m., I pulled alongside the Pentagon. With traffic at a standstill, my eyes wandered around the road, looking for the cause of the traffic jam. Then I looked up to my left and saw an American Airlines jet flying right at me. The jet roared over my head, clearing my car by about 25 feet. The tail of the plane clipped the overhanging exit sign above me as it headed straight at the Pentagon. The windows were dark on American Airlines Flight 77 as it streaked toward its target, only 50 yards away. The hijacked jet slammed into the Pentagon at a ferocious speed.

But the Pentagon's wall held up like a champ. It barely budged as the nose of the plane curled upwards and crumpled before exploding into a massive fireball. The people who built that wall should be proud. Its ability to withstand the initial impact of the jet probably saved thousands of lives.

I hopped out of my car after the jet exploded, nearly oblivious to a second jet hovering in the skies. Hands shaking, I borrowed a cell phone to call my mom and tell her I was safe. Then I called into work, to let them know what happened. But not once was I able to take my eyes off the inferno in front of me. I think I saw the bodies of passengers burning. But I'm not sure. It could have been Pentagon workers. It could have been my mind playing tricks on me. I hope it was my mind playing tricks on me. The highway was filled with shocked commuters, walking around in a daze.”



Nota: Narayanan vede bene l'aereo, da distanza ridottissima ("una decina di metri"), e lo descrive senza esitazioni come un velivolo della American Airlines. Anche in questo caso non vi è dubbio che si tratti di un aereo, non di un missile. E' difficile pensare che una persona, anche non addetta ai lavori, veda un missile passarle a una decina di metri e lo scambi per un aereo di linea.

Narayanan segnala alcuni particolari non confermati da altri testimoni: l'impatto della coda con un cartello stradale, il distacco della coda stessa e l'incurvamento verso l'alto del muso all'impatto. Nelle immagini dell'attentato non vi è riscontro di quest'impatto contro il cartello stradale. Tuttavia, se le deduzioni sull'ubicazione di Narayanan (dettagliate qui sotto) sono corrette, vicino al cartello stradale in questione c'era un palo di una telecamera di monitoraggio del traffico che riporta un segno d'impatto: è possibile che dal suo punto di osservazione, il giornalista abbia confuso i due oggetti.

Ha assistito direttamente all'impatto del velivolo contro il Pentagono e ne descrive la palla di fuoco e l'accartocciamento.

Non specifica su quale strada si trovasse: l'indicazione "la strada in fianco al Pentagono" potrebbe indicare sia il Washington Boulevard (la strada parallela alla facciata colpita), sia la Henry G. Shirley Memorial Highway (I-395). Tuttavia l'indicazione dell'urto del velivolo contro un cartello stradale che stava sopra Narayanan, combinata con la sua dichiarazione di aver guardato a sinistra e di essersi trovato fermo nel traffico, sembra suggerire che il giornalista di USA Today si trovasse sul Washington Boulevard, sulla carreggiata più vicina al Pentagono, come mostrato nella figura qui sotto: è l'unica posizione in cui vi è un cartello stradale sulla traiettoria del velivolo (dedotta dai lampioni colpiti) e occorre voltarsi a sinistra per vedere l'arrivo dell'aereo (vi è anche un altro cartello stradale lungo la traiettoria del velivolo, ma si trova su una bretella che porta fuori da uno dei parcheggi del Pentagono, e sembra improbabile che Narayanan avesse motivo di trovarsi in uscita da lì).

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5 Anni 6 Mesi fa #26441 da alerivoli
"Non servono i testimoni, serve "l'arma del delitto" (aereo passeggeri) che nel caso del pentagono non c'e'! Se ci fosse stato una delle decine di telecamere lo avrebbe filmato. Non solo non ci sono filmati, ma pure negli unici 2 video ufficiali non c'e' nessun aereo passeggeri ma solo "il suo" fumo. E l'aereo passeggeri non c'e' nemmeno nella buca di shanksville. Sfido i 4 trolletti a negare questa EVIDENZA. "

invece di parlare a vanvera, si potrebbe avere una lista di queste decine di telecamere puntate verso il cielo o verso l'alto che avrebbero dovuto filmare questa scena?

In un distributore ci saranno anche decine di telecamere, ma TUTTE puntano verso le targhe di chi fa rifornimento o verso le pompe di benzina o le casse; nei dintorni degli edifici "sensibili" ci sarano anche decine di telecamere ma TUTTE puntano verso gli ingressi gli accessi e i punti sensibili.

In pratica da 18 anni state chiedendo delle immagini prese da telecamere IMPOSSIBILI!!

Qualcuno è a conoscenza di webcam messe lì a cazzo che puntavano il Pentagono, oppure di telecamere disposto lungo l'autostrada che invece di puntare il traffico erano regolate verso il cielo??

Se ci fossero, BENE! Altrimenti non rompete più le balle con ste storie delle telecamere!!
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5 Anni 6 Mesi fa #26442 da paglia53

alerivoli ha scritto: "Non servono i testimoni, serve "l'arma del delitto" (aereo passeggeri) che nel caso del pentagono non c'e'! Se ci fosse stato una delle decine di telecamere lo avrebbe filmato. Non solo non ci sono filmati, ma pure negli unici 2 video ufficiali non c'e' nessun aereo passeggeri ma solo "il suo" fumo. E l'aereo passeggeri non c'e' nemmeno nella buca di shanksville. Sfido i 4 trolletti a negare questa EVIDENZA. "

invece di parlare a vanvera, si potrebbe avere una lista di queste decine di telecamere puntate verso il cielo o verso l'alto che avrebbero dovuto filmare questa scena?

In un distributore ci saranno anche decine di telecamere, ma TUTTE puntano verso le targhe di chi fa rifornimento o verso le pompe di benzina o le casse; nei dintorni degli edifici "sensibili" ci sarano anche decine di telecamere ma TUTTE puntano verso gli ingressi gli accessi e i punti sensibili.

In pratica da 18 anni state chiedendo delle immagini prese da telecamere IMPOSSIBILI!!

Qualcuno è a conoscenza di webcam messe lì a cazzo che puntavano il Pentagono, oppure di telecamere disposto lungo l'autostrada che invece di puntare il traffico erano regolate verso il cielo??

Se ci fossero, BENE! Altrimenti non rompete più le balle con ste storie delle telecamere!!



commento #26438
traduzione
La maggior parte di quelle 85 telecamere non erano dirette nella direzione del Pentagono e / o nella parte del Pentagono in questione.
La maggior parte delle telecamere si trovava a una distanza considerevole dall'evento di impatto e praticamente tutte le telecamere di sorveglianza avevano obiettivi grandangolari (fisheye) che causano una certa distorsione geometrica e rendono oggetti distanti a una risoluzione molto bassa.
Molte telecamere avevano viste ostruite sull'area d'impatto del Pentagono.
Nel 2001, praticamente tutte le telecamere di sorveglianza avevano una bassa risoluzione spaziale.
Nel 2001, la maggior parte delle telecamere di sorveglianza registrava a frame rate bassi (bassa risoluzione temporale), nell'intervallo da uno a otto fotogrammi al secondo. In confronto, la TV americana è più spesso di 30 fotogrammi al secondo.
L'alta velocità dell'aereo, che accelerava a circa 550 miglia all'ora, provocava una sfocatura dell'immagine e offriva una bassa probabilità di catturare più di un singolo fotogramma dell'aereo, data la bassa frequenza dei fotogrammi registrata (un fotogramma al secondo).

www.9-11tv.org/the-pentagon-plane-puzzle...surveillance-cameras
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5 Anni 6 Mesi fa #26443 da alerivoli
Inoltre chiedo che siano ben specificate le "prestazioni" di queste telecamere, ricordo che siamo nel 2001, diciotto anni fa!!

Esigo di sapere di quale frame rate fantascientifico dovrebbero essere dotate per captare un oggetto che si muove così velocemente!

Sia ben chiaro che si parla di "videocamere di sorveglianza", non di telecamere per riprese TV in alta definizione!!

Non mi risulta che ci siano state troupe in giro che riprendevano casualmente la zona per un servizio televisivo, nemmeno che negli USA a quel tempo ci fossero tutti i veicoli dotati di dash cam (probabilmente qualche veicolo fermo in coda avrebbe potuto riprendere la scena).

QUINDI: che cavolo di filmati vi potete aspettare?
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5 Anni 6 Mesi fa #26444 da Decalagon
Steve Anderson: nessun accenno alla traiettoria del velivolo.

Penny Elgas: "Sentii un rombo, guardai fuori dal finestrino del lato guida e mi resi conto che stavo guardando il muso di un aereo che arrivava dritto verso di noi da sopra la strada (la Columbia Pike) che corre perpendicolare alla strada sulla quale mi trovavo. L'aereo comparve improvvisamente, molto basso, di lato (e non molto al di sopra) della stazione di rifornimento della CITGO [...] Vidi l'aereo avvicinarsi al rallentatore alla mia auto e poi inclinarsi lievemente di lato in virata davanti a me."

La signora Elgas invece descrive un passaggio SOPRA la Columbia Pike e una virata che nella VU non esiste nemmeno.

Lincoln Leibner: "Nella mia mente non c'erano dubbi su cosa stessi vedendo. Neppure per un secondo. Stava accelerando"

Leibner descrive invece un'accelerazione che non avrebbe dovuto esistere. Secondo la VU l'aereo era a piena potenza durante tutto il tratto finale prima dell'esplosione. Nessun altro dettaglio sulla rotta dell'aereo.

Don Mason: nessun dettaglio sull'avvicinamento finale.

Vin Narayanan: nessun dettaglio sull'avvicinamento finale. Descrive inoltre l'impatto con un cartello autostradale che non è mai avvenuto.

A proposito di Probst, più volte nominato qui dentro...

Frank Probst: "Mentre si avvicinava all'eliporto, notò un aereo che volava basso sull'Annex [il Navy Annex, situato sulla Columbia Pike a circa 800 m dal punto d'impatto, N.d.T.] e si dirigeva direttamente verso di lui. [...] Poi, all'incirca alle 9.35 del mattino, vide l'aereo nel cielo terso di settembre. Il volo American Airlines 77 si avvicinò da ovest, arrivando basso sopra il vicino Navy Annex"

Probst posiziona l'aereo SOPRA la Navy Annex, ovvero AL DI FUORI della south path.

Complimenti per non aver portato ancora nessun testimone della rotta sud, come nemmeno una risposta alle 50 domande.
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5 Anni 6 Mesi fa #26445 da Marauder

alerivoli ha scritto: Inoltre chiedo che siano ben specificate le "prestazioni" di queste telecamere, ricordo che siamo nel 2001, diciotto anni fa!!

Esigo di sapere di quale frame rate fantascientifico dovrebbero essere dotate per captare un oggetto che si muove così velocemente!

Sia ben chiaro che si parla di "videocamere di sorveglianza", non di telecamere per riprese TV in alta definizione!!

Non mi risulta che ci siano state troupe in giro che riprendevano casualmente la zona per un servizio televisivo, nemmeno che negli USA a quel tempo ci fossero tutti i veicoli dotati di dash cam (probabilmente qualche veicolo fermo in coda avrebbe potuto riprendere la scena).

QUINDI: che cavolo di filmati vi potete aspettare?


Fai bene ad ESIGERE di conoscere il framerate di quelle telecamere, così come fai male a dare per scontati i contenuti visto che non li hai mai visti.
I filmati sequestrati non mostrano nulla? Bene, lasciateci vedere questo nulla e tanti saluti così vi si da pure ragione. Non capisco dove stia il problema e francamente non capisco perché tu ti incazzi con chi vuole vedere quei video piuttosto con chi li ha sequestrati e vietato la visione.

=====

Paglia, hai messo dei neretto nelle trascrizioni delle testimonianze.
C'è molto scritto in quelle righe e non mi va di essere accusato di fare cherry picking, però ti chiedo cosa ne pensi della testimonianza della tizia che afferma di aver visto tutto l'incidente, dall'approccio all'esplosione, ponendo particolare enfasi sulla coda dell'aereo che si infila nel Pentagono.

Visto che, come dicevo, ho riportato solo una delle molte affermazioni che hai postato, non sentirti obbligato a rispondere: la domanda l'ho fatta perché hai evidenziato quel testo.

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5 Anni 6 Mesi fa #26446 da alerivoli
"Leibner descrive invece un'accelerazione che non avrebbe dovuto esistere. Secondo la VU l'aereo era a piena potenza durante tutto il tratto finale prima dell'esplosione. Nessun altro dettaglio sulla rotta dell'aereo."

Un'accelerazione che non avrebbe dovuto esistere???

Ma ti sei guardato BENE il video con il volo tratto dai dati FDR?
Il dirottatore ha messo i motori al massimo pochi secondi prima di schiantarsi e l'aereo era a piena potenza e ha continuato ad accelerare fino all'impatto!! (da circa 300 nodi a 450, un accelerazione costante negli ultimi secondi prima dell'impatto, PROPRIO COME SCRITTO NELLA VU!!

"Vin Narayanan: nessun dettaglio sull'avvicinamento finale. Descrive inoltre l'impatto con un cartello autostradale che non è mai avvenuto."

MA CHE DIAVOLO DICI?? dice che gli è passato sopra!! (guardacaso Vin era proprio nel tracciato dei pali abbattuti!!) e ha pure toccato QUALCOSA (che col senno di poi era uno dei lampioni vicino a lui) PERDONALO, dato che si è confuso con un cartello stradale!!
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26447 da ahmbar
Alirevoli@

invece di parlare a vanvera, si potrebbe avere una lista di queste decine di telecamere puntate verso il cielo o verso l'alto che avrebbero dovuto filmare questa scena?

Sempre attiva la funzione "stronzate" per coprire le assurdita' piu' evidenti, vero?

Io mi accontenterei delle immagini delle telecamere puntate verso il basso, quelle che avrebbero dovuto immortalare un piccolo oggetto delle dimensioni di un Boeing
Hai presente? Quelle che, di solito, ti fanno vedere chiunque si avvicini ad un edificio militare da piu' angolazioni?


in pratica da 18 anni state chiedendo delle immagini prese da telecamere IMPOSSIBILI!

L'edificio militare piu' importante degli stati uniti non possiede nemmeno una telecamera puntata nella direzione da cui sarebbe provenuto l'aereo.....

Ilriga, eri tu che dicevi di essere disposto ad ascoltare racconti di fantascienza, che ne dici di questo?
Ultima Modifica 5 Anni 6 Mesi fa da ahmbar.
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26448 da paglia53

Decalagon ha scritto: Steve Anderson: nessun accenno alla traiettoria del velivolo.

Penny Elgas: "Sentii un rombo, guardai fuori dal finestrino del lato guida e mi resi conto che stavo guardando il muso di un aereo che arrivava dritto verso di noi da sopra la strada (la Columbia Pike) che corre perpendicolare alla strada sulla quale mi trovavo. L'aereo comparve improvvisamente, molto basso, di lato (e non molto al di sopra) della stazione di rifornimento della CITGO [...] Vidi l'aereo avvicinarsi al rallentatore alla mia auto e poi inclinarsi lievemente di lato in virata davanti a me."

La signora Elgas invece descrive un passaggio SOPRA la Columbia Pike e una virata che nella VU non esiste nemmeno.

Lincoln Leibner: "Nella mia mente non c'erano dubbi su cosa stessi vedendo. Neppure per un secondo. Stava accelerando"

Leibner descrive invece un'accelerazione che non avrebbe dovuto esistere. Secondo la VU l'aereo era a piena potenza durante tutto il tratto finale prima dell'esplosione. Nessun altro dettaglio sulla rotta dell'aereo.

Don Mason: nessun dettaglio sull'avvicinamento finale.

Vin Narayanan: nessun dettaglio sull'avvicinamento finale. Descrive inoltre l'impatto con un cartello autostradale che non è mai avvenuto.

A proposito di Probst, più volte nominato qui dentro...

Frank Probst: "Mentre si avvicinava all'eliporto, notò un aereo che volava basso sull'Annex [il Navy Annex, situato sulla Columbia Pike a circa 800 m dal punto d'impatto, N.d.T.] e si dirigeva direttamente verso di lui. [...] Poi, all'incirca alle 9.35 del mattino, vide l'aereo nel cielo terso di settembre. Il volo American Airlines 77 si avvicinò da ovest, arrivando basso sopra il vicino Navy Annex"

Probst posiziona l'aereo SOPRA la Navy Annex, ovvero AL DI FUORI della south path.

Complimenti per non aver portato ancora nessun testimone della rotta sud, come nemmeno una risposta alle 50 domande.


io le testimonianze le prendo per quello che sono, e prendo atto del fatto che tutti abbiano visto un aereo

la mente umana è affidabile se quello che viene visto è confermato da altri testimoni indipendenti.

questo, sommato ai detriti antistanti al punto d'impatto e all'identificazione delle vittime tramite dna concludo che un aereo di linea abbia impattato al pentagono.

detto questo, io parto dal presupposto che le testimonianze in generale siano molto poco affidabili

Elizabeth F. Loftus (16 ottobre 1944) è una psicologa statunitense.
La dottoressa Loftus ha dedicato gran parte delle proprie ricerche alla memoria umana[1], con particolare attenzione all'“effetto dell'informazione sbagliata” (misinformation effect) e alla natura dei falsi ricordi (confabulations).
Ha pubblicato 18 libri e più di 250 articoli scientifici. Il suo lavoro è riconosciuto in tutto il mondo; ha ricevuto numerosi premi e qualifiche accademiche onorarie.
Nel 2002 la Loftus si è classificata cinquantottesima in una lista dei 100 ricercatori più influenti in psicologia nel XX secolo pubblicata dal giornale Review of General Psychology.
In qualità di esperta di falsi ricordi è stata richiesta come consulente in numerosi casi giudiziari.


Loftus and Palmer
www.simplypsychology.org/loftus-palmer.html
Loftus’ findings seem to indicate that memory for an event that has been witnessed is highly flexible. If someone is exposed to new information during the interval between witnessing the event and recalling it, this new information may have marked effects on what they recall. The original memory can be modified, changed or supplemented.

Eyewitness Testimony
www.simplypsychology.org/eyewitness-testimony.html
Eyewitness testimony is a legal term. It refers to an account given by people of an event they have witnessed.

For example they may be required to give a description at a trial of a robbery or a road accident someone has seen. This includes identification of perpetrators, details of the crime scene etc.

Eyewitness testimony is an important area of research in cognitive psychology and human memory.

Juries tend to pay close attention to eyewitness testimony and generally find it a reliable source of information. However, research into this area has found that eyewitness testimony can be affected by many psychological factors:
Anxiety / Stress
Reconstructive Memory
Weapon Focus
Leading Questions (Loftus and Palmer, 1974)


Eyewitness Testimony
Elizabeth F. Loftus
Harvard University Press, 1996
Ogni anno centinaia di imputati sono condannati per poco più di un cittadino. Sebbene gli psicologi abbiano sospettato per decenni che un testimone oculare possa essere altamente inaffidabile, nuove prove non lasciano dubbi sul fatto che le giurie sovrastimano ampiamente la credibilità dei resoconti dei testimoni oculari. È un problema che i tribunali devono ancora risolvere o affrontare direttamente.

In Testimone oculare, Elizabeth Loftus affronta il caso psicologico contro il testimone oculare. Partendo dalle basi della fallibilità dei testimoni oculari, come le pessime condizioni visive, la breve esposizione e lo stress, Loftus si sposta su fattori più sottili, come aspettative, pregiudizi e stereotipi personali, ognuno dei quali può intervenire per creare segnalazioni errate. Loftus mostra anche che la memoria dei testimoni oculari è cronicamente inaccurata in modi sorprendenti. Un'ingegnosa serie di esperimenti rivela che
la memoria può essere radicalmente modificata dal modo in cui un testimone oculare viene interrogato dopo il fatto.
Nuovi ricordi possono essere impiantati e quelli vecchi alterati inconsciamente sotto interrogatorio.

Questi risultati hanno importanti implicazioni per la riforma della corte, i metodi di interrogatorio della polizia, la strategia di difesa e molti altri aspetti della procedura penale e civile. Testimone oculare è un libro potente che dovrebbe essere richiesto per gli avvocati di prova, gli psicologi sociali e chiunque consideri l'agghiacciante prospettiva di affrontare un'accusa di testimone oculare in un tribunale.



Scholarly articles for elizabeth loftus eyewitness testimony

scholar.google.co.uk/scholar?q=elizabeth...as_vis=1&oi=scholart
Eyewitness testimony: The influence of the wording of a question
scholar.google.co.uk/scholar_url?url=htt...&nossl=1&oi=scholarr
Ultima Modifica 5 Anni 6 Mesi fa da paglia53.
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5 Anni 6 Mesi fa #26449 da alerivoli
"L'edificio militare piu' importante degli stati uniti"

Ma se è un edificio soprattutto pieno di burocrati!!

ADESSO, mi dimostri che al Pentagono ci sono più telecamere e sistemi di sicurezza rispetto ad un obiettivo sensibile come una base militare con arsenale nucleare et similia...

AVANTI.. prego..
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5 Anni 6 Mesi fa #26451 da Roberto70
Trolletto Alerivoli,

nel 2001 le telecamere digitali da 800$ erano gia' piu' che sufficienti per riprendere un aereo che ti veniva addosso FIGURIAMOCI le telecamere del pentagono!

In ogni caso il tuo problema si chiama "VIDEO UFFICIALI" dove viene ripreso il FUMO di un aereo che non c'e'!


I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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5 Anni 6 Mesi fa #26452 da paglia53
Frank Legge
911blogger.com

La credenza, diffusa fra coloro che mettono in dubbio la versione ufficiale dell'11/9, che un aereo di grandi dimensioni non colpì il Pentagono l'11/9, non è supportata dalle prove. Il fallimento del movimento per la verità sull'11 settembre nel raggiungere un consenso su questa questione dopo quasi un decennio è dovuto in gran parte alla mancata applicazione rigorosa del metodo scientifico alle prove nella loro interezza. Il presente articolo, applicando secondo questo metodo le prove a ciascuna tesi proposta, mostra che la tesi di gran lunga più plausibile è che un aereo di grandi dimensioni abbia colpito il Pentagono.

Ci sono due articoli che hanno bisogno di una revisione per essere sottoposti al Journal of 9/11 Studies.

Uno è di David Chandler e del sottoscritto. Fornisce prove che i testimoni della rotta dell'aereo diretto verso il Pentagono che avevano dichiarato che era passato a nord della stazione di servizio Citgo devono essersi sbagliati. L'articolo conclude che l'unica descrizione plausibile dell'avvicinamento è che l'aereo non deviò intorno alla stazione di servizio ma volò sostanzialmente diritto e colpì il Pentagono, come descritto dalla stragrande maggioranza dei testimoni oculari.




Un ulteriore esame delle prove conferma che la teoria del cavalcavia del Pentagono è impossibile
911blogger.com/blogs/frank-legge
911blogger.com/news/2012-01-08/further-e...theory-be-impossible

David Chandler e io abbiamo pubblicato un addendum al nostro articolo "The Pentagon Attack on 9/11:
Una confutazione dell'ipotesi del sorvolo del Pentagono basata sull'analisi del percorso di volo "
stj911.org/legge/Legge_Chandler_NOC_Refutation.html

L'addendum attinge a due ulteriori elementi di prova per rivedere i calcoli dell'angolo di banchina e del carico alare che sarebbero necessari se l'aereo seguisse il percorso curvo a nord della stazione di servizio Citgo. Ciò rafforza le conclusioni precedenti contenute nel documento originale. In precedenza, il fallimento di molti testimoni che menzionavano una sponda ripida era una prova che il percorso curvo non si verificava, mentre la sopravvivenza dell'aeromobile, se deviava intorno alla stazione di servizio, era considerata improbabile. Con questa nuova analisi della testimonianza dei testimoni, mostrando che l'aereo stava volando a livello di ali vicino all'Allegato Navale, la sopravvivenza dell'aereo ora risulta assolutamente impossibile. Non vi è quindi alcuna spiegazione razionale dell'evento se non che l'aereo è passato praticamente dritto oltre l'allegato navale e la stazione di servizio fino al punto d'impatto.
www.foreignpolicyjournal.com/2011/12/27/...-flyover-hypothesis/

Il documento revisionato da poco pubblicato da John Wyndham sul Journal of 9/11 Studies supporta i risultati dei nostri studi. Il suo articolo mostra come l'applicazione del metodo scientifico alle prove può essere utilizzata come uno strumento per chiarire la nostra comprensione di questo evento.
www.journalof911studies.com/volume/2010/Wyndham1.pdf

In allegato è una versione aggiornata del foglio di calcolo che consente il calcolo della forza g che il piano sperimenterebbe su un approccio rettilineo.


The Pentagon Attack on 9/11:
A Refutation of the Pentagon Flyover Hypothesis
Based on Analysis of the Flight Path

By Frank Legge and David Chandler
stj911.org/legge/Legge_Chandler_NOC_Refutation.html

The Pentagon Attack: Problems with Theories Alternative to Large Plane Impact
By John D. Wyndham (PhD, Physics)
Abstract: The widespread belief among those who question the official account of 9/11, that a large plane did not hit the Pentagon on 9/11, is unsupported by the evidence.
The failure of the 9/11 truth movement to reach consensus on this issue after almost a decade is largely due to a failure to rigorously apply the scientific method to the evidence as a whole. This paper, by so applying the evidence to each proposed theory, shows that a large plane hitting the Pentagon is by far the most plausible theory.

www.journalof911studies.com/volume/2010/Wyndham1.pdf
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26453 da Marauder
@alerivoli

La fotografia del frammento nella scatola in questione, riportata qui sotto, proviene dal sito dello Smithsonian, che precisa che si tratta di un frammento "strappatosi dall'aereo nel colpire un lampione mentre si avvicinava al Pentagono".

Ringraziano per il messaggio: alerivoli

alerivoli, ammetto di essere un po' confuso su quale sia la tua posizione sui danni che un'ala subisce quando colpisce un lampione. Fino a ieri avrei giurato che sostenevi che non avrebbe avuto danni (vedi citazioni a seguire), ora invece ringrazi in un messaggio in cui si afferma che il contatto ala-lampione avrebbe addirittura strappato pezzi di ala invece che magari ammaccarla un po': quale delle due? Ad ora sembra entrambe, ma magari mi sbaglio. Vorresti spiegare per favore?

#26125

alerivoli ha scritto: Vorresti dire che un palo della luce colpito da un ala di un 757 a oltre 800 km/h ha un qualche effetto sull'assetto di volo?


#26134

alerivoli ha scritto: Hai dimostrato con foto un volatile che danneggia l'ala di un Piper/Cessna !!!
Pensi che la fragilità delle ali di un Piper/Cessna sia paragonabile a quella di un 757?? Lo PENSI DAVVERO??
QUINDI, domanda secca: "Un ala di un 757 a 850 km/h contro un palo della luce cosa comporta?"


#26144 grassetto mio

alerivoli ha scritto: Pezzi di ali?
Magari si è un pò ammaccata, perchè doveva perdere dei pezzi?


#26183

alerivoli ha scritto: qui dentro sono in DIVERSI a credere che un impatto di un'ala a 850 km/h contro un palo della luce provochi danni devastanti al velivolo


Io non so bene cosa tu intenda con "danni devastanti" ma credo che "strappare pezzi di ala" non sia proprio un danno di tipo, come dire, cosmetico?

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5 Anni 6 Mesi fa #26456 da Ilriga
Posso fare una semplice e banale considerazione personale anche se non ve ne fregherà un cazzo?
Io ritengo che gli usa abbiano fatto di tutto per far sì che l’attentato riuscisse.
Ritengo gli usa uno stato capace di commettere le peggiori nefandezze, e del resto indizi e storia ce n’ è a bizzeffe, non c’è bisogno di essere complottisti.
Il complottismo secondo me rappresenta un danno all’umanita Intera perché sposta l’attenzione, e l’accostamento a chi ritiene gli Stati Uniti capaci di commettere le peggiori atrocità al complottismo è deleterio.
Fare 5 ore di documentario con cretinate tipo l’aereo non c’è, le torri crollano perché demolite, tutto questo copre di ridicolo chiunque possa portare testimonianze o possa provare ad investigare seriamente sul coinvolgimento degli usa in queste porcate.
Se cerco complotti in rete li trovo tutti, e i maggiori complottisti abbracciano tutto indistintamente, dal falso allunaggio alle scie chimiche passando per l’undici settembre.
, ai vaccini...vale tutto, i complottisti non si fanno mancare nulla.
È inutile che ve la prendiate con gli idioti della terra piatta, quello è solo la punta dell’iceberg.
Che si cominci a fare un po’ di pulizia, che si distinguino gli argomenti, non è un problema credere al fatto che siamo andati sulla luna, che gli usa si siano agevolati un paio di attentati e che le scie chimiche sono delle clamorose stronzate.
Altrimenti i complottisti saranno sempre ritenuti degli innocui cialtroni.
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26457 da finzi78
Vorrei capire una cosa.
Secondo i dati della scatola nera del volo AA77, come già riportato da Alerivoli nel corso del thread, il Boeing a 2 secondi dall'impatto rasoterra contro la facciata del Pentagono si trovava a circa 100 metri di quota.

Quindi il 757 in DUE SECONDI é sceso di 100 metri e ha avuto il tempo di livellarsi a pochi metri per tranciare 5 lampioni e infine impattare a 850 kmh rasoterra la facciata del Pentagono.
A pilotare c'era un principiante che non aveva mai pilotato un 757 in vita sua.

Come ho sempre specificato, non sono né un pilota, né un ingegnere aeronautico né un costruttore di aerei di linea.
MA come un Boeing 757 da più di 50 tonnellate, pilotato da un esordiente, abbia potuto fare una cosa del genere, per me rimarrà sempre e solo fantascienza.

Ognuno é libero di credere (o far finta di credere) a quello che vuole e di fare del proprio cervello l'uso che preferisce.
Ma per arrivare a credere a questo bisogna aver rinunciato completamente a due cose: dignità e Intelligenza.

"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
Ultima Modifica 5 Anni 6 Mesi fa da finzi78.
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26458 da finzi78
@ Ilriga

che si distinguino gli argomenti


A Ilrí, perché intanto non cominci a imparare l'italiano?
O hai visto troppi film di Fantozzi ultimamente?

"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
Ultima Modifica 5 Anni 6 Mesi fa da finzi78.
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5 Anni 6 Mesi fa #26459 da Ilriga

finzi78 ha scritto:

che si distinguino


A Ilrí, perché intanto non cominci a imparare l'italiano?
O hai visto troppi film di Fantozzi ultimamente?


Scritto con iPad.
È il fatto che evidenzi questo senza un minimo di considerazione sui contenuti, beh, non denotano da parte tua ne intelligenza ne dignità.
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5 Anni 6 Mesi fa #26462 da finzi78
Grazie caro!
È che i contenuti so le stesse quattro cazzate che continuate a buttare là da 20 anni.
Che ci vuoi fare? Di tutto quello che hai scritto la cosa più interessante che ho trovato é stata la tua coniugazione ad ignorantiam.
E non essere tanto suscettibile, via

"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26467 da Marauder

Ilriga ha scritto: Posso fare una semplice e banale considerazione personale anche se non ve ne fregherà un cazzo?
Io ritengo che gli usa abbiano fatto di tutto per far sì che l’attentato riuscisse.
Ritengo gli usa uno stato capace di commettere le peggiori nefandezze, e del resto indizi e storia ce n’ è a bizzeffe, non c’è bisogno di essere complottisti.

Infatti "complottisti" è un'etichetta di comodo e a questo serve: a delegittimare agli occhi dei (molti) non attenti quelle che sono analisi dei fatti come raccontati dai vari governi.


Il complottismo secondo me rappresenta un danno all’umanita Intera perché sposta l’attenzione, e l’accostamento a chi ritiene gli Stati Uniti capaci di commettere le peggiori atrocità al complottismo è deleterio.


Però funziona e fa quello per cui è stato pensato. Guarda i vari post di Learjet, solo per fare un esempio a portata di mano.p

Fare 5 ore di documentario con cretinate tipo l’aereo non c’è, le torri crollano perché demolite, tutto questo copre di ridicolo chiunque possa portare testimonianze o possa provare ad investigare seriamente sul coinvolgimento degli usa in queste porcate.

Secondo me dovresti scusarti con Mazzucco per aver definito il suo lavoro "cretinate".

Se cerco complotti in rete li trovo tutti

Vero, e secondo te come mai è così?

, e i maggiori complottisti abbracciano tutto indistintamente, dal falso allunaggio alle scie chimiche passando per l’undici settembre , ai vaccini...vale tutto, i complottisti non si fanno mancare nulla.

Ma quando tu su wired leggi un articolo " le VERE scie chimiche", cosa pensi?

È inutile che ve la prendiate con gli idioti della terra piatta, quello è solo la punta dell’iceberg.

È solo il più visibile. Pensa alla faccenda dei manichini della rambla ad esempio, per citarne un altro piuttosto recente. Ma non è il solo, come dicevi, ne trovi per tutti i gusti ma non significa che tutti i maggiori rappresentanti le abbraccino.

Che si cominci a fare un po’ di pulizia, che si distinguino gli argomenti, non è un problema credere al fatto che siamo andati sulla luna, che gli usa si siano agevolati un paio di attentati e che le scie chimiche sono delle clamorose stronzate.

In effetti personalmente la pensavo così fino a qualche tempo fa, con questa configurazione, più che altro perché non mi ero interessato, diciamo che l'articolo di wired fa nascere come minimo dei sospetti.

PS: distinguino non te lo corregge L'iPad, se lo fa lo sostituisce con "distinguono" e non con il corretto "distinguano".
La O è vicina alla I, non alla A.
Dai, capita, ma la difesa è inconsistente. E poi almeno Learjet è contento e magari gli passano i complessi di persecuzione.

Altrimenti i complottisti saranno sempre ritenuti degli innocui cialtroni.

Bisogna ammettere che sono bravi a manipolare il pensiero di massa, non trovi?
Stiamo parlando di un termine che è stato utilizzato a partire dall'omicidio Kennedy per poi avere una nuova spinta proprio con il 9/11.

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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26468 da Decalagon
Ancora zero risposte alle domande del film di Massimo e ancora zero testimoni della rotta sud.

Alè! :-)

Intanto ho trovato questo bell'articolo sui testimoni ANC, che confermano il passaggio a nord.

web.archive.org/web/20110910065150/http:...ington-national.html
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26469 da finzi78

Scritto con iPad.
È il fatto che evidenzi questo senza un minimo di considerazione sui contenuti, beh, non denotano da parte tua ne intelligenza ne dignità.


Ancora problemi con l'iPad?
"Il fatto non denotano".
Ma certo che sta Scuola di addestramento Troll lascia un po' a desiderare

"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
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5 Anni 6 Mesi fa - 5 Anni 6 Mesi fa #26470 da paglia53

Ancora zero risposte alle domande del film di Massimo e ancora zero testimoni della rotta sud.

Alè! :-)

Intanto ho trovato questo bell'articolo sui testimoni ANC, che confermano il passaggio a nord.

web.archive.org/web/20110910065150/http:...ington-national.html


swoosh

Frank Legge
911blogger.com

La credenza, diffusa fra coloro che mettono in dubbio la versione ufficiale dell'11/9, che un aereo di grandi dimensioni non colpì il Pentagono l'11/9, non è supportata dalle prove. Il fallimento del movimento per la verità sull'11 settembre nel raggiungere un consenso su questa questione dopo quasi un decennio è dovuto in gran parte alla mancata applicazione rigorosa del metodo scientifico alle prove nella loro interezza. Il presente articolo, applicando secondo questo metodo le prove a ciascuna tesi proposta, mostra che la tesi di gran lunga più plausibile è che un aereo di grandi dimensioni abbia colpito il Pentagono.

Ci sono due articoli che hanno bisogno di una revisione per essere sottoposti al Journal of 9/11 Studies.

Uno è di David Chandler e del sottoscritto. Fornisce prove che i testimoni della rotta dell'aereo diretto verso il Pentagono che avevano dichiarato che era passato a nord della stazione di servizio Citgo devono essersi sbagliati. L'articolo conclude che l'unica descrizione plausibile dell'avvicinamento è che l'aereo non deviò intorno alla stazione di servizio ma volò sostanzialmente diritto e colpì il Pentagono, come descritto dalla stragrande maggioranza dei testimoni oculari.




Un ulteriore esame delle prove conferma che la teoria del cavalcavia del Pentagono è impossibile
911blogger.com/blogs/frank-legge
911blogger.com/news/2012-01-08/further-e...theory-be-impossible

David Chandler e io abbiamo pubblicato un addendum al nostro articolo "The Pentagon Attack on 9/11:
Una confutazione dell'ipotesi del sorvolo del Pentagono basata sull'analisi del percorso di volo "
stj911.org/legge/Legge_Chandler_NOC_Refutation.html

L'addendum attinge a due ulteriori elementi di prova per rivedere i calcoli dell'angolo di banchina e del carico alare che sarebbero necessari se l'aereo seguisse il percorso curvo a nord della stazione di servizio Citgo. Ciò rafforza le conclusioni precedenti contenute nel documento originale. In precedenza, il fallimento di molti testimoni che menzionavano una sponda ripida era una prova che il percorso curvo non si verificava, mentre la sopravvivenza dell'aeromobile, se deviava intorno alla stazione di servizio, era considerata improbabile. Con questa nuova analisi della testimonianza dei testimoni, mostrando che l'aereo stava volando a livello di ali vicino all'Allegato Navale, la sopravvivenza dell'aereo ora risulta assolutamente impossibile. Non vi è quindi alcuna spiegazione razionale dell'evento se non che l'aereo è passato praticamente dritto oltre l'allegato navale e la stazione di servizio fino al punto d'impatto.
www.foreignpolicyjournal.com/2011/12/27/...-flyover-hypothesis/

Il documento revisionato da poco pubblicato da John Wyndham sul Journal of 9/11 Studies supporta i risultati dei nostri studi. Il suo articolo mostra come l'applicazione del metodo scientifico alle prove può essere utilizzata come uno strumento per chiarire la nostra comprensione di questo evento.
www.journalof911studies.com/volume/2010/Wyndham1.pdf

In allegato è una versione aggiornata del foglio di calcolo che consente il calcolo della forza g che il piano sperimenterebbe su un approccio rettilineo.


The Pentagon Attack on 9/11:
A Refutation of the Pentagon Flyover Hypothesis
Based on Analysis of the Flight Path

By Frank Legge and David Chandler
stj911.org/legge/Legge_Chandler_NOC_Refutation.html

The Pentagon Attack: Problems with Theories Alternative to Large Plane Impact
By John D. Wyndham (PhD, Physics)
Abstract: The widespread belief among those who question the official account of 9/11, that a large plane did not hit the Pentagon on 9/11, is unsupported by the evidence.
The failure of the 9/11 truth movement to reach consensus on this issue after almost a decade is largely due to a failure to rigorously apply the scientific method to the evidence as a whole. This paper, by so applying the evidence to each proposed theory, shows that a large plane hitting the Pentagon is by far the most plausible theory.

www.journalof911studies.com/volume/2010/Wyndham1.pdf
Ultima Modifica 5 Anni 6 Mesi fa da paglia53.
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5 Anni 6 Mesi fa #26472 da Marauder

paglia53 ha scritto:
The Pentagon Attack: Problems with Theories Alternative to Large Plane Impact
By John D. Wyndham (PhD, Physics)

Ah, giusto, le teorie alternative, l'argomento principale di questo thread, dove ogni complottista fornisce la propria, diversa per almeno un aspetto da quello di ogni altro complottista.
D'altronde è da pagina 1 che discutiamo delle "teorie alternative", mica dei documenti ufficiali.

Grazie per il prezioso contributo. :clap:

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