Ogni anno mi viene voglia di scrivere su Sanremo, poi ci rinuncio. Oggi invece ci provo. Non voglio parlare della competizione canora, ovviamente, ma del carrozzone mediatico che le gira intorno. O meglio, vorrei cercare di capire come una semplice competizione canora si possa trasformare in carrozzone mediatico di importanza nazionale.
Secondo me il termine giusto per definire questo fenomeno è autopoiesi, ovvero la generazione di qualcosa da sè stesso. Si parte da uno semplice concorso di canzonette, nel quale presentatori e cantanti si alternano sul palcoscenico per intrattenere il pubblico. E questo potrebbe essere un evento limitato ad una qualunque località della riviera, del quale al massimo si parla sui giornali locali. Ma se i media nazionali decidono di dare importanza all’evento, ecco che l’evento stesso – senza cambiare di una virgola nei suoi contenuti – diventa qualcosa di diverso. Diventa famoso per il fatto stesso che se ne parli.
E’ un pò come quello che succede con personaggi come Chiara Ferragni, oppure Paris Hilton, o altre dozzine di nullità che sono famose per il semplice fatto di essere famose. E Sanremo è la stessa cosa. Il nulla riesce a far parlare così tanto di sè stesso che diventa famoso per quel motivo. Autopoiesi del successo allo stato puro.
Naturalmente, nulla avviene per caso. Una volta che i media hanno creato questo mostro basato sul nulla, sanno benissimo che il popolo abbocca e si mette a seguire con fanatica attenzione il vuoto pneumatico che questo mostro rappresenta. Le teste vengono così piallate regolarmente, ogni anno, nel caso fosse emersa nel frattempo qualche asperità in forma di pensiero critico.
Sanremo è come un grande termometro al contrario: invece di misurare la temperatura del pensiero nazionale, stabilisce questa temperatura, riabbassandola ogni anno a livelli di sicurezza. Quelli del nulla rivestito di niente.
Altro che festival della canzonetta.
Massimo Mazzucco
Kosmo
Aggiungerei che quest'anno si sono superati (e di molto).
Infatti hanno cominciato a rompere i coglioni con sanremo già a inizi di novembre (o era ottobre?)
con la presenza di amadeus al tg1.......
L'altro giorno poi al tg ho sentito pronunciare dalla conduttrice: "siamo all'antivigilia dell'inizio festival di sanremo!"
(credo che ormai abbiamo oltrepassato il punto del non ritorno)
ps: autopoiesi "è un sistema che ridefinisce continuamente se stesso e si sostiene e riproduce dal proprio interno"
praticamente, masturbazione compulsiva
Da questi a me risulta evidente che la mediocre competizione canora è solo di contorno ad una gigantesca macchina di propaganda mainstream e sì, l'autopoiesi ci sta tutta.
Prima, molto prima, ci pensò Arbore. Non a parlarne. A fare direttamente Tv, prendendo fortemente per il c..o la televisione tutta.
Con Quelli della notte ed Indietro tutta dimostrò plasticamente che la TV è fortissimamente autoreferenziale e che sul "nulla" si possono montare fenomeni mediatici incredibili. Cito, ad esempio, tutta la parodia del Cacao Meravigliao (la gente lo cercava veramente nei supermercati) e la puntata fantastica in cui, ospite Massimo Troisi, questi veniva appellato "Rossano Brazzi" perchè così era scritto sulla busta del notaio, e poichè la TV non può sbagliare, anche Troisi alla fine si convinse di essere Brazzi.
Ricordo che si rideva da morire. Ora vien da piangere a pensare a quanto oltre si sia andati.
tgcom24.mediaset.it/.../...
ostentarle in questo modo fa parte in qualche maniera di un processo di normalizzazione di un qualcosa che di normale non ha niente.
Come il tumore (pseudo) del carletto britannico, ostentazione e anche un modo di levarlo dalle stanze e metterci l'aitante e sicuramente più "gradito" guglielmo?
Infatti dai social evinco che trattasi di evento che interessa soprattutto alle donne, come d'altronde tutte le trasmissioni trash stile Maria De Filippi.
E questo non è un aspetto secondario. Li sopra infatti hanno capito quale sia l'anello debole della catena e operano proprio in quel settore.
Per cambiare la società con la propaganda modernista della sinistra fucsia (cit Fusaro) si è capito che si poteva lavorare solo da una parte perché gli uomini hanno meno attitudine al cambiamento.
Proprio ieri mi sono fatto 10 ore di viaggio in auto. La natura del mio lavoro mi porta spesso in autostrada su e giù per la penisola.
E di solito cerco sempre di stare collegato con la rete Isoradio - RAI -, per le notizie sulla viabilità (quando c'è segnale, perchè è spesso disturbata).
Per chi non conosce Isoradio, sappia che ogni 20 min circa si trasmette notizie sullo stato della viabilità, e nel resto trasmette musica, interventi, interviste, ed i conduttori si cambiano mediamente ogni due ore.
Ragazzi, ieri (qualsiasi conduttore ci fosse) una celebrazione totale del festival e dei suoi successi. Tutti appena cominciavano avviavano la tiritera grande di qua, grande di là...
Penserete che siccome Isoradio è RAI, avranno certo avuto ordine tutti di pestare forte sulla celebrazione, vero?
Beh, anche RTL (unica che trasmette bollettini e privata) continuava a parlare di Sanremo, come se fosse un'ossessione... ed altre reti che man mano selezionavo per disperazione (per le reti private vale la legge del marketing. "se se ne parla, parlane tu di più").
Goebbels gli spiccia casa, a questi....
Il problema è la mediocrità del livello innanzitutto delle canzoni, ma anche dei cantanti, e la causa sta nel fatto che il mondo della musica italiana è monopolizzata dal duopolio Rai-Mediaset, come tutta l'Italia del resto. Per questo Sanremo è diventato un baraccone autoreferenziale, non il festival della canzone italiana ma quello della televisione (ed infatti si parla più dei vestiti e delle acconciature di chi sale su quel palco che della musica).
Non solo, ma anche quello della musica italiana è un mondo chiuso dove il talento viene raramente apprezzato, se hai idee ma non sei nessuno ti lasciano alla porta e ti danno un tozzo di pane. Persone che hanno scritto e composto canzoni anche di successo mi hanno confermato che anche i cantanti famosi (che hanno tutti la loro società di produzione, si gestiscono in proprio insomma) ti pagano niente per un testo che magari andrà a Sanremo, e tu devi anche rinunciare ai diritti. Un mio amico mi disse sconsolato: "mi piaceva scrivere ed ero apprezzato, ma dopo anni continuavo a non contare e guadagnare nulla e ho lasciato perdere". Tutto questo porta ad una selezione al ribasso degli autori.
Insomma Sanremo è lo specchio del nostro paese.
Personalmente non l'ho mai seguito perche' la musica italiana che ascoltavo e che ascolto non passava e a maggior ragione oggi , non passa per sanremo, trovavo e trova tuttora il festival,come una apologia dello sfarzo, della ipocrisia e della cultura italica piu' becera, quindi non provo neanche a sintonizzarmi su canali radio e tv che lo trasmettono e indovinate un po'? Sanremo non esiste! Praticamente uso la stessa arma del mainstream che dice che se non passi per i loro canali non esisti, ha ragione non passo per i loro canali e il festival e tutti i loro prodotti non esistono.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comodo-comode.
Ahhh, San Remo.
SANREMO: la storia del santo che non esiste
Fino a max ore 19:00 primeggia una qualunque notizia seria, Gaza, decisioni USA, pandemie, cristi in croce ecc. , poi basta, le tragedie planetarie hanno l`obbligo di non intralciare i piani di Sanremo.
E Franco Fracassi che ha dichiarato apertamente di aver guardato tutta la prima puntata. Ormai non si torna più indietro
Dovevamo correre ai ripari riguardo al forfait di Sinner, hanno trovato subito il rimpiazzo in uno dei soliti sbruffoni del cazzo messo lí a fare il duro proclamato simpatico...
e questo SOLO per convenienza professionale personale.
Questa gente, proprio in virtù della loro visibilità e popolarità, potrebbe davvero cambiare il mondo (o almeno dare un significativo contributo affinché cambi), invece no, nulla di nulla. Codardamente tacciono su tutto.
Non solo intascano lauti ingaggi, ma prendono pure per il culo lo spettatore medio con i loro sketch per ritardati ed il sorriso da idiota stampato sulla bocca.
Il tutto mentre a Gaza è in atto un genocidio, o mentre i lavoratori di Mirafiori sono stati messi in cassa integrazione, o mentre i politici nostrani fanno gli sguatteri nel palcoscenico atlantista.
A loro di tutto ciò non frega un cazzo, ridono, scherzano e intascano. E se qualcuno (come Sinner) rifiuta di salire sulla loro giostra, fanno anche i risentiti.
Ad ogni modo ragazzi, se date un occhiata all audience (sempre se i dati siano attendibili) della 74a giostra italiana, vuol dire che l'italiano medio merita questo.
- E che ne so? - risposi - Sono qui, mica a casa (riferendomi al fatto che io sono di San Remo)...
Un meccanismo che mi fece venire in mente molte cose.
Che "San Remo" non esiste lo disse già ancora prima un certo Beppe Grillo, ligure anche lui, durante uno dei suoi ultimi interventi proprio sul palco dell'Ariston, ma allora si facevano ancora le 3 serate, puro concorso canoro, forse straniato dai voti attraverso totip, o altre volte alla famosa "giuria demoscopica" (e dite "popolare", no?) che poi nessuno sapeva chi cazzo erano e dove stavano seduti...
Altra volta un amico non residente mi chiese dove avrebbe potuto prendere i biglietti per il festival, era estate e gli dissi: - Senti, domani passo dall'Ariston e glielo chiedo.
Al che al botteghino non sapevano quando sarebbero stati emessi i biglietti e che se ne occupava esclusivamente una agenzia di Milano, azzz. Niente biglietti, eppure se ero in anticipo ad Agosto.
Personalmente da ragazzino seguivo il concorso, ma poi ho smesso, non ero comunque il tipo da farsi ore di coda per inseguire un vip per gli alberghi della città come facevano altre bande di ragazzini, seguivo proprio solo il concorso, le 3 serate e basta.
Francamente, scemato l'interesse, oggi vedo la cosa più come un fastidio: tanto traffico, impossibile farsi le proprie cose per una settimana intera (una volta persi anche un appuntamento perché passai in mezzo a un mucchio di gente che voleva vedere il Red carpet, che a me fregava meno di zero, ma purtroppo dovevo raggiungere un ufficio lì vicino, sic,)
Il tutto mentre si ripete, anno dopo anno, una scena già vista mille volte che, a mio giudizio, non fa il bene della città e nemmeno quello di noi che ci abitiamo, se si esclude il provincialismo estremo di 4 negozi e di 4 abitanti che per una settimana si sentono al centro del Mondo (tristezza).
Nel frattempo il comune di San Remo pensa di realizzare le stupide zone 30 km/h sulla scia di Bologna. E di Genova.
Ma questo non è evidentemente interessante.
In seguito le case discografiche hanno iniziato a specularci sopra, dato che le canzoni e i cantanti di Sanremo avevano un enorme presa, e quindi hanno preso le redini in mano imponendo i propri pupilli fino a determinare in anticipo il "vincitore" ogni anno.
Esperienza personale, in un negozio di dischi anni fa, mi è stato fatto vedere il disco che conteneva tutte le canzoni tranne quella vincitrice, che per ovvi motivi era venduta come singolo a parte. Il disco era uscito quasi in contemporanea alla fine del Festival.
Visto l'enorme audience che riscuoteva e riscuote il "fenomeno" non mi stupisce affatto che sia diventato uno strumento di propaganda e non solo: per aumentare ancora di più l'audience hanno inserito la sempre più prepotente presenza del trash da sensazione, fino ad oscurare il fine che ne ha caratterizzato 70 anni fa la sua ideazione.
Non è lo stesso percorso?
Il (quasi) nulla, pompato in maniera incredibile che genera un mostro
Come nel cinema, dove sono in molti ad essere figli di attori o registi. Di conseguenza la qualità degli interpreti, dei registi e anche degli sceneggiatori ( e naturalmente dei film) cala sempre di più.
Forse anche in ambito musicale vale il detto: “E’ sempre meglio che lavorare”.
Non bisogna dimenticare poi l’influenza che questi cantanti hanno sui giovani con le loro canzoni, Jovanotti insegna, quando venne invitato a quella importante riunione (Davos?).
Consiglio di guardare il filmato sotto dove vengono intervistati Bob Dylan, Katy Perry e altri.
Dante Bertello.
In altre parole chi ci mette i soldi (e quanti), a chi vanno e da chi arrivano gli introiti (e quanti) ovvero, per differenza, il guadagno.
Seguendo la catena, credo che si riesca ad arrivare al vero motivo per cui il festival sia ancora in piedi nonostante tutto.
Mi riservo la facoltà di approfondire in merito
Sanremo è lì per imbonire (panem et circenses), lanciare messaggi ( mi mandarono il video di Fiorello e il suo sketch sui no vax), distrarre (pensiamo a quanti bambini muoiono in Palestina nel tempo delle dirette di Sanremo).
Anche no grazie.
Si, è vero, ricordo il fatto.
Ricordo che fu un mezzo scandalo ma che poi risultò una prassi ogni anno e passò tutto nel dimenticatoio.
#21 ildivergente
Si, aggiungerei anche Vasco che, in risposta, si mise il microfono in tasca e se ne andò mentre la canzone doveva ancora finire (mitico )
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,,,,che dire, sarebbe bello un giorno affrontare un thread che parli della tragedia musicale italiana, della compolicità delle case discografiche, dell'imposizione dei nuovi personaggi attraverso programmi tv completamente gestiti dalla mafia discografica e la tv che occupa i programmi.
Si ricordi infatti l'avvento dell'ondata di nuovi personaggi musicale tutti quanti provenienti dal programma della de filippi (and co.)
E infine la tragedia della radiofonia FM italiana che, nell'arco degli ultimi 20 anni, ha distrutto tutte le radio locali favorendo i soliti 4 o 5 networks dei soliti personaggi detentori dell'fm italiana collusi con le leggi parlamentari e i giri di lavaggio di soldi sporchissimi delle mafie attraverso il canale FM.
La Fm italiana indottrinata dalle case discografiche (e chissà da chi altro) per promuovere, non solo certi personaggi, ma anche e soprattutto un certo tipo di musica.
Ad esempio il rock, hard rock, heavy metal (e simili) sono sempre stati boicottati e esclusi dalla messa in onda di tutte le radio!
A parte qualche sporadico caso di radio locale rock (es: KRock), e l'attuale sotto prodotto di RTL102.5 e cioè RADIOFRECCIA o anche volendo VIRGIN RADIO, il rock in italia è stato bannato fin da subito.
Ricordo quegli anni, c'erano addirittura i metallari oltre che i paninari....
Ma nelle radio ascoltavi i Duran Duran e mai gli IRON MAIDEN , OZZY, TWISTED SISTER, ALICE COOPER, WHITESNAKE, MOTLEY CRUE, VAN HALEN ecc......
Mentre invece su Videomusic, MTV, ma anche djtelevision alla fine, facevano vedere i videomusicali di quei gruppi heavy (ma le radio NO).
Un certo genere musicale completamente boicottato nel territorio italiano con l'aggiunta del discorso che si è ripetuto per anni come pappagallie cioè: "il rock è morto!".
A si???????
E allora come mai basta uscire dall'italia e negli altri paesi ascoltano anche e soprattutto il rock?
Come mai, ad esempio, il più grande festival europeo è sempre sold-out per l'anno dopo appena due giorni dopo il termine dei tre giorni di festival???
Il festival è il WACKEN FEST.
Chissà se un giorno se ne parlerà anche dell'indottrinamento musicale in italia...
(si noti anche il fatto che da sempre nei tg di rock parlano dei soliti Springsteen, U2, Rolling Stones, Beatles, Lou Reed........)
Spero che se ne parli, prima che muoia definitivamente la radio locale (ormai se ne contano pochissime).
ps: ci sono addirittura dei videomusicali che sono stati letteralmente bannati in italia per motivazioni assurde.
Addirittura il ban risale agli anni '80 (e permane tutt'oggi)
ad es. il video dei "Reo Speedwagon - I dont' wanna know" bannato dal lontano 1984 e non lo puoi vedere manco oggi anche se all'epoca MTV, videomusic, e djtelevision lo proponevano giornalmente!
scusate se sono andato OT, ma è una cosa a cui tengo molto.
En resumidas quentas, seguendo come mia abitudine il mytyco Max Mazzucco, un consiglio glielo devo... mi consenta...Sanremo non andrebbe MAI visto per non amplificare i problemi esistenziali sommersi, per non entrare in depressione...
Ciao Max
Bè complimenti! Non conoscevo nessuno fino ad ora che non ne possedesse una.
Io per esempio non vedo trasmissioni TV (tranne 15 minuti Rainews 24 la mattina alle 6 che utilizzo come sveglia) ma la uso comunque per vedere contenuti streaming (film o serie che siano). Questo mi obbliga di fatto a pagare il canone Rai.. e Amadeus.
(Ma secondo te io sto a guardarte degli idioti che cantano?)
Eddai Massimo. Dieci minuti del tuo tempo li puoi anche perdere.
(Ma secondo te io sto a guardarte degli idioti che cantano?)
.. ma si dai redazione.. un pochino ti ci vedo eh..
ahahaha
Infatti, proprio le persone come te, possono tranquillamente evitare di pagare sto pizzo mafioso.
Come?
Semplicissimo, le spiegazioni te le da sia la mamma rai che la ag entrate.
Il canone non è più RAI ma sul televisore.
Significa che chiunque abbia un televisore deve pagare il pizzo.
Ma allora come fare?
Si toglie di mezzo il televisore, perchè contiene la scheda acquisizione del DT e quindi ha l'ingresso della presa del cavo antenna.
Al posto del televisore si prende un bel monitor PC e si guarda la tv da internet.
Ogni anno, entro il 30 gennaio bisogna mandare raccomandata (6,80 euro = ladri) all'ufficio TV RAI di Torino
contenente il modulo di "autocertificazione del non possesso TV" (modulo scaricabile dal sito RAI o AG ENTRATE).
Così facendo, nella bolletta della luce, non troverai la voce e la trattenuta relativa al pizzo.
E' una questione di principio.
Per quale fottuto motivo devo pagare sto pizzo a coloro che costantemente giornalmente mi prendono per il culo???
(devo pagare il pizzo che va comunque alla rai che però non mi fa vedere Sinner e nemmeno la F1 nemmeno nel gran premio d'italia.........eehehehehhehehehe e vi devo pure pagare? giammai,:)
e riscusatemi OT, ma ste cose mi premono troppo.
30 anni fa sono stato professionista del settore, scrivevo canzoni e piccole colonne sonore.
Nella palestra dove andavo a tenermi in forma fisicamente veniva anche un discografico di una certa importanza, ne avevo approfittato per proporgli dei miei brani che non ha voluto.
La parte interessante inizia dopo: siamo a fine anno e gli chiediamo, come sarà Sanremo?
Dice 4 cose e aggiunge che lui ha stima in un certo cantante.
Arriva il festival e vince proprio il tizio (mai sentito) di cui lui ci ha parlato.
L'anno successivo gli chiediamo direttamente: "chi vince Sanremo quest'anno?"
E lui "ah io non so nulla!"
Noi "poche cazzate, S., fuori il nome"
E lui "deciderà la giuria, ma mi hanno parlato bene di x"
E x quell'anno vince Sanremo.
Così, per 4 o 5 anni abbiamo conosciuto in anteprima il vincitore.
Poi il discografico ha smesso di venire in palestra, ma credo che, in compenso, tutti noi che frequestavamo la palestra abbiamo smesso di vedere Sanremo.
È un po´come dire di essere sani, e dover dimostrare di NON essere malati per entrare in un cazzo di supermercato... non succederá mai, giusto?
una 30ina di anni fa la Gialappa`s band cominciava le puntate con "perché hanno vinto i Pooh" a Sanremo manco cominciato...
Non aggiungo altro per non calcare la mano sull'OT (complimenti anche agli altri sfanculatori di TV)
Scusate, la finisco qui.
Io avevo un TV da 21" a tubo catodico con un decoder (25 euro) esterno.
Quando rientravo a casa alla sera dopo il lavoro lo accendevo, facevo zapping e poi lo spegnevo disgustato.
Accendevo il PC e guardavo qualcosa che avevo scaricato.
In seguito nemmeno l'accendevo più.
Poi hanno cambiato le codifiche e il decoder è diventato un soprammobile assieme al TV e ho buttato tutto.
Sono almeno 10 anni (forse di più) che non ho un TV.
Quoto #33 Stolypin, d'altronde striscia lo aveva fatto bene intendere con "rosa fumetto, lino banfi, vince tempera" l'anno che vinse Ron...
Son curioso di vedere il trash fin dove arriva, curioso di ascoltare quanto in basso possono andare le canzoni, ma anche curioso di sentire musica che, devo dire, ogni tanto mi piace pure.
D'altronde c'è chi riesce a guardare Open o i video di C&S io nemmeno mi ci provo.
Ho un tv dove guardo, più che altro, le serie TV di Netflix: sono istruttive se si sa come guardarle
Io ho un televisore che non è nemmeno collegato all'antenna, e lo uso per vedere film e qualche partita di calcio.
Vale come "non averlo"?
(Peraltro si può vedere la "TV" sul PC, quindi non avere una televisione, in sè e per sè, non significa nulla).
Non guardo programmi dei canali "mainstream" (RAI, Mediaset, LA7, ecc), e Sanremo non fa eccezione.
Mai piaciuto.
Per quanto riguarda la tv in generale sono fermo a Bim Bum Bam!
Mi sono perso qualcosa?
PS:
tempo fa avevo un locale che tra le altre cose faceva ospitate di personaggi "VIP" più o meno importanti, non mi sembra il caso di sparare pubblicamente certi fatti, dico solo che, dietro a quel mondo fatato si nasconde un mondo di uno squallore fuori dalla grazia di dio, certe cose se non le vedi non ci credi.
Magari un ex cantante ben classificato a qualche Sanremo anni 90 sará finito per elemosinare un aperol spritz dagli altri vip, e senza noccioline.
Hai centrato il punto, anzi uno dei punti
Qualsiasi dispositivo atto all'acquisizione del DT è considerato come un televisore e ci devi pagare il pizzo.
Infatti la tv ha dentro la scheda acquisizione del dt e la presa cavo antenna.
Il monitor pc no.
Se viene l'agente a casa tua a verificare e hai un televisore allora devi pagare il canone.
Se hai il monitor tv l'agente se ne va con le pive nel sacco.
Ma figurati se guardo quella merda. Io mi riferisco ai tremila annunci, alle anticipazioni, ai servizi speciali, alle notizie sui giornali e sui telegiornali che ne parlano in continuazione. Tre mesi prima che inizi, e per un altro mese dopo che è finito.
(Ma secondo te io sto a guardarte degli idioti che cantano?)
§
"Specola" www.luogocomune.net/images/sanremo2.jpg
"Affascinante parallelismo". pint: pint:
IDEM io, paro paro (come si dice a Roma).
Aggiungo che guardo anche calcio (solo Champions e Europa League)
Viviamo in un mondo pieno di ingiustizie
youtu.be/_-loWblQCVE?si=KD3YQH8yok_5rFCN
Non mi mi riferivo agli aspetti fiscali/esattoriali. Certo che c'è differenza.
E subisco supinamente il furto del canone per il solo fatto che mi piace vedere un film su uno schermo grande ed ad alta definizione.
Rispondevo, con bonaria ironia, a chi raccontava di non avere la tv (o di averla buttata), e di averne tratto gran beneficio.
Il beneficio c'è, assolutamente. Ma deriva dal non "guardare" la TV, non dal non possedere un televisore.
Per ciò chiedevo se si poteva essere ricompresi nel gruppo.
Quello che dice in conferenza stampa, pur nel registro dell'ironia, mette nuovamente in evidenza l'intelligenza di questa attrice.
Chiedo venia, non avevo colto l'ironia
Si, dipende da cosa si guarda e non dal non guardarla del tutto.
In vita mia non ho mai guardato una puntata del Festival di San Remo perché non mi piace, ma se mi piacessero quel tipo di trasmissioni, le guarderei.
Come mi è capitato di dire in recenti discussioni, mi ritengo in grado di comprendere quando una notizia sia vera, oppure falsa ed architettata ad arte per ingannare.
Io guardo il cazzo che mi pare e non permetto a chicchessia, sia esso facente parte del mainstream o, al contrario, sia antisistema e “complottista”, possa venirmi a dire cosa debba oppure no guardare.
Chiunque ami la LIBERTA’ e sia sicuro in se stesso e nelle proprie idee, non può che pensarla come me.
Dante Bertello.
Vivendo qui in Russia ormai da piu' di 6 anni, ho cambiato opinione sul festival canoro sanremese.
Primo e' un festival conosciutissimo nei paesi dell'est. dagli albori direi.
Secondo, qui in Russia la maggior parte dei russi di epoca sovietica conoscono noi italici attraverso Sanremo, eccetto un ristretto numero di miei concittadini, ma noi dei russi, non conosciamo nulla di nulla e ancora di nulla.
Qui tutti i russi che ho incontrato in questi anni, tutti a dirmi per primo in scaletta in ordine di importanza nelle loro teste, Celentano in primis che per lui stravedono con la canzone datatissima di susanna mon-amour, poi a ruota Albano e Romina, piace la canzone felicita’, perche era cantata nelle scuole d'infanzia russe, dove per molto tempo leggevano anche le favole di Gianni Rodari. A ruota poi saltano fuori per i piu’ preparati, Sanremo, Toto Cotugno, Ricchi e poveri e Pupo. molto dopo mi dicono zum-zum-zum berlusconi e mi fanno la classica mossa volgare. Ora con il conflitto, non c’e’ piu’ nessuno che incontro e mi dice sorridendo mi ricorda dei classici stereotipi italici. C’e’ il vuoto assoluto. A noi ci chiamano paese ostile. Oppure in modo generico, Occidente collettivo. I russi poco inclini a leggere di politica, ma qui tutti hanno capito che anche l’itaglia e’ paese di stronzi. Anzi forse peggio di altri europei perche gli italici amano lanciare la pietra, ma nascondere ben bene la mano. Noi diciamo non c’entriamo con le scelte di governo, ma che bello tenere il nostro bel sederino al caldo… intanto l’itaglia arma l’esercito ucraino con le unita’ patriot di stanza nelle basi militari americane italiane. Addestra soldati ucraini all’uso di materiali Nato. ecc.
Negli anni scorsi, erano attesi più di una volta e sono stati sul palco dell’Ariston si esibivano quelli de il coro dell’Armata Rossa, dove in perfetto partenopeo cantavano funiculì, funiculà. Quest’anno hanno già detto che privilegeranno l’Ucraina soprattutto per la trasmissione di sabato, quella conclusiva, che verrà trasmessa in eurovisione a Kiev e dintorni. Dunque a questo che serve il festival canoro quest'anno. Cementare il terreno culturale tra fascisti vecchi e nuovi? Spero proprio di no. Io spero che sia una gioiosa anteprima per archiviare una guerra ingiusta, per mano dei soliti stronzi imperialisti per eccellenza che vivono altrove oltre l'oceano.
Poraccio.
Da uno che ha fatto cinema ci si aspetterebbe maggiore rispetto per il lavoro altrui, che sia artistico o tecnico.
A prescindere dal genere musicale preferito www.youtube.com/watch?v=vwSRqaZGsPw
Mi verrebbe da aggiungere:
Siamo al solito qualunquismo tipo quelli che vanno a votare perché hanno capito tutto, poi scopri che non sanno nulla di politica.
Quando era un po' meno brutto e meno pervasivo (fino a 15-20 anni fa, ché non c'erano i Social Network) non mi interessava e non seguivo Sanremo (la cosa finiva lì e il fatto di non averlo visto non aveva ripercussioni lacunose sul mio futuro sociale/mondàno); ora che ha raggiunto vette di bruttezza epiche e una pervasività totale di tutti gli aspetti sociali, lo guardo per interesse antropologico... per stupirmi di ciò che piace alla gente di oggi, ... per capire dove stiamo andando (sia in ambito musicale, sia dell'intrattenimento)... e per essere un minimo aggiornato su ciò che oggi "fa cultura" / "tendenza" per il popolo italiano.
Insomma: il "mostro basato sul nulla che si auto-alimenta" lo si è montato talmente tanto e bene che (se vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità dell' Italia del 2024 e non essere "tagliato fuori") è quasi impossibile da ignorare!!
Comunque dà soddisfazione immergersi in questo bagno di retorica e frivolezza, in questo "mondo estraneo", ed essere completamente immune da ogni sorta di "piallamento del cervello".
È come... non so... andare a un raduno di punkabbestia pur non condividendone la filosofia, infiltrarsi in una babygang e studiare il fenomeno dall'interno, andare a un convegno di terrapiattisti, andare a un raduno di satanisti, un raduno di fascisti a Predappio, ecc.
Per me il Festivàl di Sanremo è un'immersione in un altro mondo (totalmente estraneo da me), per essere consapevole di quello che sta succedendo nel presente più aggiornato possibile.
Ma neanche, guarda.
Il fatto è che sto San Remo nemmeno si capisce da dove abbia origine.
Alcuni dicono che era la dialetizzazione di San Romolo vescovo di Genova, altri sostengono che San Romolo di Genova mai si sia presentato in vita sua da queste parti.
Altri ancora dicono che sia la dialetizzazione di Santo Eremo, evidentemente riferito a qualche sparuto convento che una volta (forse) dominava il borgo originale da qualche altura, ma volete sapere qual'è la cosa più bella? Che dopo che l'istituto nazionale di statistica nel 1925 aveva imposto il nome "San Remo" staccato (come peraltro tutti i documenti storici fino a lì riportano) agli organizzatori di un festival non troppo indietro negli anni è venuto in mente di riproporre la questione sul modo di scrivere e perché non esiste un santo (e chissene frega, dico io, mica deve esserci un santo per forza. Questo è un nome di una città, punto). L'amministrazione comunale qualche anno fa ha deciso "di accontentarli" (sic).
A scanso di equivoci io continuo imperterrito a scrivere San Remo, come capitò mesi fa in un ufficio comunale dove l'operatore mi disse: - Ma tu lo scrivi ancora staccato? - e io, impassibile: - Lo scrivo come deve essere scritto - al che mi ribatté - Eh, è vero, è colpa di Pippo Baudo sta cosa lì...
Sanremo é pura propaganda di regime.
Sulla qualità delle canzoni non mi pronuncio perché sarà un pezzo che non lo vedo, ma quando lo vedevo qualche pezzo coraggioso c'era, e pezzi di buona qualità ogni tanto pure. Purtroppo la qualità della musica lascia a desiderare in generale ma non è colpa dei produttori. Loro sfruttano la potenza dei mass media per vendere quello che hanno indipendentemente dalla qualità del prodotto.
A me hanno fatto notare che i produttori sono, oggi, meno disposti a rischiare. Un po' penso che siano i costi elevatissimi delle campagne musicali, un po' una certa logica aziendale che non favorisce l'assunzione di rischi, un po' il mercato che è diventato più difficile (credo sia più difficile fare soldi oggi che 20 anni fa, prima di internet), ma essi tendono a lanciare meno nuovi gruppi e preferiscono pompare gli stessi gruppi che hanno avuto successo. Per questo abbiamo il ritorno dei Rolling Stones, dei Beatles etc.
Ci sono delle difficoltà obiettive e dobbiamo riconoscerle onestamente.
Poi vi è il fatto che il regime procura circensem alle masse e in qualche modo deve rientrare dei soldi spesi. Sanremo è gratis, e gli ascolti determinano gli introiti pubblicitari. Poi è anche un veicolo di propaganda politica, di coesione sociale, e non ci sarebbe niente di male in tutto ciò, solo che, non so perché, oggi non c'è un solo elemento della propaganda recente che mi trova d'accordo! O mi da fastidio il contenuto (es. farsi i vaccini), oppure la forma (io condivido l'idea di non inquinare l'ambiente, ma le auto elettriche sono una soluzione a momenti peggiore del male), oppure la quantità (certo che non approvo la violenza sulle donne, ma il problema è molto meno grave di altri).
Insomma, io Sanremo non lo guardo ma lo capisco.
E ogni anno ci riprovo, sicuro che qualche stronzo che se ne uscirà con la frase "ma allora hai visto sanremo" ci sarà sempre.
Impressionante.
#64 Fraber
Mah, su questo non sono troppo d'accordo. La "deriva" musicale è solo conseguenza della necessità del sistema di stupire sempre di più, e il modo più semplice per farlo è proponendo robe palesemente ridicole. Il fatto che il sistema debba stupire implica a mio avviso che sta perdendo l'interesse della gente, e questo vale non solo in ambito musicale, ma anche televisivo (seguiti le crociate dei fan della marvel contro prodotti ormai privi di qualsiasi decenza, o la voce sempre più ampia contro le serie sempre più politicamente corrette).
Per me questi sono buoni segnali, alla fine anche la mente umana più semplice cerca il bello, lo stimolo, e prima o poi si stufa del vuoto.
Chissà, magari una volta toccato il fondo si ricomincerà a salire, e le decine e decine di artisti musicali italiani di enorme qualità (tornando alla musica) praticamente sconosciuti proprio a CAUSA della loro qualità, riusciranno almeno a vivere decentemente della loro arte.
Bravo !
Stanno normalizzando le conseguenze del veleno iniettato.
E' un'evidente tattica psicologica per "abituare" il gregge a quello che che succederà ancora di più entro i prossimi anni: una strage (a me dispiace solo per i bambini/ragazzi).
Solo nel Triveneto, solo in questi ultimi tre giorni, decine e decine di morti improvvisamente, anche giovanissimi.
O morti di tumori fulminanti nell'arco di due-tre mesi.
Hanno utilizzato perfino il reale inglese con le dita a salsiccia, per questa presa per il culo.
Nelle famiglie reali, le malattie vengono/venivano taciute fino all'ultimo.
Ma chi crede a questi cialtroni ?
(Invece il mediocre e sopravvalutatissimo per motivi di "stirpe intoccabile", Giovanni Allevi, ci è cascato in pieno con l'iniezione. Ma si fa utilizzare lo stesso dal sistema. Incredibile).
P.S.: Su Sanremo:
E' un veicolo di simboli massonici per chi di dovere, per chi deve recepire e poi mettere in atto i "loro" piani contro il popolaccio.
"Loro" comunicano sempre per simboli.
Inoltre NON è vero che è seguitissimo come vogliono far credere.
Molti magari, distrattamente, per noia, qualcosa sbirciano, ma si fermano lì.
Ma sono "loro" che "FANNO CREDERE CHE" sia seguitissimo, con numeri a caso.
Ma qualcuno crede ancora all'Auditel e cagate del genere ?
SI INVENTANO !
E' il solito, ripeto, "far credere che", utilizzato a suo tempo per convincere le pecore ad assumere il veleno,
O per far credere al popolaccio dell'esistenza della finta pandeminkia del finto virus.
E ora a far credere che è figo, per un maschio, vestirsi da pervertito.
Uguale.
Penso anche io che l'obiettivo originale del festival musicale fosse quello che molti utenti qui hanno già descritto, ma poi è subentrato il commercio.
E finché quantomeno il nome "San Remo" tirava, cioè era simbolo di mondanità e spensieratezza magari di tipo vacanziero allora è diventato facilissimo associarlo alla musica commerciale.
Ricordo che negli anni 80 c'è stato il boom delle canzonette che, insieme alla italo disco, faceva vendere un botto di copie di dischi e cassette e, soprattutto, attraverso il festival, molti autori in declino o di nicchia trovavano un modo perfetto per riciclarsi. In più gli interessi delle case discografiche (e della rai, nel senso la rai paga e quindi la rai decide cosa si deve fare) hanno orientato la kermesse in un senso che ha preso questa deriva. Non è importante che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli. Quindi spesso e volentieri prodotto per la vendita, non concorso per gli emergenti. Per poi non parlare dei correlati, l'importanza dell'Orchestra Sinfonica di San Remo, che potrebbe e dovrebbe suonare la musica dal vivo che invece è demandata all'orchestra della RAI, ma almeno una volta, nel 2004 mi pare, alla Fondazione Orchestra Sinfonica è stato dato da curare il festival, gli altri anni sempre a un "direttore artistico" scelto in base a boh.
Non mi intendo molto di mondo musicale, ma di sicuro ho capito bene una cosa: un conto è fare musica, un altro è fare spettacolo e spesso le 2 cose non ci azzeccano l'uno con l'altra.
top
E... Lo sfondo, come mi ha fatto giustamente notare la mia compagna, è una stilizzazione, con tanto di corna, indovinate un po' di chi/cosa ..?
poi è un businnes, è tante cose, fa solo sorridere lo snobismo di chi non sa nemmeno quante sono le note
Comunque è una forma artistica certamente più per intrattenere il pubblico (mica vogliono fare la fine di John Lennon)
Poi probabilmente per motivi di diritti d'autore, contratti o esclusive varie i media raccattano quello che possono ammorbandoci con l'articolo sul vestito o il tatuaggio altro, questo è evidente, a me quegli aspetti non interessano, e come alle elezioni io voto pure, spendo ben 51 centesimi.
Perché io ho capito tutto
legambiente.it/.../i-dati-di-malaria-di-citta-2024
Appunto.
È il voler mostrare a chi sa interpretare, CHI comanda.
Ed è anche un rituale di evocazione a satana, affinché i "loro" piani vadano a buon fine.
Sono eggregore.
Come i massacri di innocenti, come ora a Gaza.
Servono da "carburante" per i loro piani.
A molti sembreranno ragionamenti deliranti.
Ma non è importante che "noi" ci crediamo.
La cosa fondamentale è che "loro" ci credono fermamente.
Eccome se ci credono...
Spassosissimo
#74
E adesso ci vuole pure il diploma al Conservatorio per snobbare
PS - grazie a chi mi ha risposto su San Remo. Era per rimarcare il mio diritto all'ignoranza dell'evento, ma come dice Pandroid, e' impossibile.
però sarebbe consigliabile almeno avere una qualche idea di quello di cui si sta parlando
(il famoso "argomentareh")
Allora, sono stati capaci addirittura di spendere dei soldi per la livrea di un Frecciarossa.
rainews.it/.../...
Che va bene, per carità, se i soldi fossero i loro e non quelli degli utenti che dovrebbero poi pagare per un servizio, non per degli adesivi. Ma lasciamo stare. Pensiamo piuttosto alla nuova costruzione della linea ferroviaria, la prima tratta aperta nel 2001, la seconda nel 2016, attraverso quasi metà della Regione Liguria... Uno dei peggiori "cantieri alla italiana" aperto nel lontano 1980 e incapace di accogliere guarda guarda... proprio i treni ad alta velocità. Linea nuova e inadatta all'alta velocità. Tempi per la realizzazione eterni e lavoro che lascia a desiderare in quanto le stazioni, ridotte e poco funzionali, sono state fatte tutte fuori mano.
Tutto prevalentemente per il solo apparire.
Si diceva dello specchio dell'Italia? E mi sa che è vero!
Il verbo snobbare lo hai introdotto tu.
Se devo scegliere io, uso questo: aborrire.
E credo di avere il diritto di aborrire questo evento senza dover prima prendere una laurea correlata alla materia.
(O forse prima della laurea in musica mi deve piacere per forza? )
Considerando poi che la musica e' la componente minore dell'evento stesso.
Argomentah pure tu, che sai le note.
E poi che ne sai tu di cosa ne sanno gli altri? Boh.
La comica e showgirl Teresa Mannino non le ha certo mandate a dire e lo ha fatto molto diplomaticamente. Amadeus non saprei se ha risposto o se ha mandato giù il rospo.
m.facebook.com/.../
dovresti dimostrare con un ragionamento tipo:
anche quella dei Sex Pistols all'epoca non era considerata musica adesso ci fanno gli spot dei supermercati
e già ti saresti elevato a livello bar
anche un analfabeta può dire che i politici fanno tutti schifo
Quale fa più schifo degli altri? (domanda di controllo)
risposta dell'analfabeta: tutti
(ovvio non sa nemmeno leggere)
se non è chiaro rispiego
Hai dimenticato che oggi abbiamo un'altra categoría molto suscettibile al mercato/propaganda/+Europa ecc ancora peggio delle donne...
#Cangrande
Una domanda stupida sul tuo nick...percaso si rifá alla famiglia veronese degli Scaligeri che tra i suoi componenti piú illustri aveva nomi canini come mastino e, uno su tutti Cangrande della Scala?
Anche perché piace ciò che piace, e se anche mio figlio che ha dieci in musica e ha acquisito l'esperienza di un pianista di 6-7 anni in soli 3 e mi ha costretto a guardare Sanremo ma alla fine della serata non lo ha mai finito di guardare pure lui forse un motivo ci sarà.
Io di mio che non amo particolarmente la musica (la mia sola vera musica è ascoltare un temporale) rispetto a canzoni degli anni 80-90 quelle di oggi non solo soltanto inascoltabili ma pure irritanti.
Già... ma lo sai cosa mi rattrista di più? Il fatto che, visto il livello di imbecillità ormai raggiunto, di queste "tattiche" non avrebbero nemmeno più bisogno
Avevo già guardato altre immagini relative a diversi momenti dello Spettacolo (carrozzone), ma già quella che tu Massimo hai pubblicato PER ME è strana.
Sì. Il Veltro prefigurato da Dante.
Fonte: ria.ru/20240209/intervyu-1926385398.html?in=t
I discografici attribuiscono al pubblico il loro gusto volgare, la loro ignoranza e le loro inclinazioni depravate.
E siccome il pubblico è costretto ad ascoltare quello che vogliono loro, hanno pure la faccia tosta di dire: "Vedi? Funziona!"
Non esattamente, è sempre più un laboratorio dove aprire finestre di Overton.
Se la nostra società è degenerata è colpa anche di Sanremo.
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Ho commentato insieme questi due interventi che sostengono in qualche modo la neutralità dell'arte e la necessità che essa segua in qualche modo le leggi di mercato.
L'arte ha indubbiamente una funzione educativa (quindi pessima arte di Sanremo, pessima educazione) nei confronti della musica lo sosteneva già Platone.
Quanto alle leggi di mercato siamo alle solite: se trovi solo zuppa o pan bagnato uno dei due sarai costretto a scegliere senza aver di fatto scelto niente, un po' come democratici e repubblicani, destra e sinistra...
Quindi, no, non esiste neppure un vero mercato della musica ma il regime di monopolio di una specie di casta.
Non per nulla quando Peter Gabriel fu invitato a Davos disse che il talento è sopravvalutato, in ordine al successo di un musicista.
Grazie era solo curiositá!
In un libro di archeoastronomia che sto leggendo metteva in correlazione il nome della famiglia con una supposta antica sapienza astronomica...quella che vedeva la scala come simbologia della via lattea, e il cane che riposava "sotto la scala" nella stella Sirio
@Stolypin
Quel problema c'é sicuramente, ma non credo sia così diffuso da impedire a un artista di talento di emergere. Poi certamente potrebbero usare il loro potere di monopolio per educare il pubblico alla musica classica...
fb.watch/q6_7loe4T4/
"festival della canzone italiana"
tutti sappiamo che la stessa popolazione italiana è cambiata e ci sono molti figli di immigrati, pertanto è più che comprensibile che i gusti musicali riflettano questa evoluzione.
Fonti bene informate mi hanno detto che questo evento è molto seguito non solo in Italia ed all'estero, ma anche molto più lontano...
Sarà vero?
comunque ribadisco che il lavoro che sta dietro rappresenta una delle eccellenze e tutti gli appassionati di tecnologia dovrebbero apprezzare cosa riescano a fare ogni anno in un teatro così piccolo (sempre ovviamente in onore di satana)
vanityfair.it/.../...
youtu.be/.../youtube]
Sicuro non si puo' escludere che ci siano grandi professionisti dietro le quinte.
E con cio'? Un po' come commentare un articolo dove si criticano le crociere come concetto di vacanza e mettersi a lodare gli ingegneri che hanno progettato i motori delle navi.
Mi capito' di vedere in TV uno spettacolo musicale bellissimo.
Pensavo guarda questi, senza menarsela tanto.
Magari gli addetti ai lavori anche dall'estero guardano Sanremo.
Gli altri non se lo inculano, e direi che sono piuttosto sicuro.
hai visto mai
Io non ci posso credere...un anno intero per sparare un'unica "loffa" come Sanremo? ma io penso che dovrebbero farne almeno 4, una a stagione, di festival, dedicati a musica, canto, ma anche altro, in modo che ci siano più forze, piu spinte, più voci, più scelta e anche una ovvia ricerca di qualcosa di migliore da offrire.
invece ci troviamo sto giocattolo su cui il più intelligente del paese si preoccupa di dire IO NON LO GUARDO come se guardarlo indicasse un certo livello di stupidità umana. Ma dovrebbe essere uno spettacolino, intrattenimento, cose così, invece diventa un contenitore di qualsiasi perversione perché è l' unico programma degno di essere chiamato tale, dato che è atteso, crea suspance, ed è seguito. Buttare tutti i soldi lì con tutti i giornalisti, le radio, la gente e i creatori di meme che cercano di seguire ogni loffetta, gaffe, polemica, nel disperato tentativo di appendersi al tram dell' onda del momento....penoso a dir poco
Io vorrei più festival e di più tipi, la TV non la guardo, ma purtroppo tutta la gente che incontro tutti i giorni, la guarda, e mi chiedo ...se avessero più Sanremi all anno...magari starebbero un po' più attenti a tutto anche negli altri 360 GG....
di botto tutti iper acculturati e pronti a fare tardi per seguire duetti, intonazioni, testi..
ma il resto dell anno, mi chiedo, come impegnano tutte queste energie??
Sarebbe come fare Natale ogni mese... È questione di marketing: non funzionerebbe. Guasteresti l'effetto "evento" e la cosa comincerebbe ad essere ignorata dai più (come le missioni lunari degli anni 70... che dopo un po' non se le filava più nessuno).
... E poi di eventi televisivi da programmare ce ne sono un sacco! ... mica solo Sanremo!
Stai certa che non se ne staranno con le mani in mano.
Tra poco, i "tuoi amici" (ma anche i miei) staranno tutti a parlare del bambino prodigio di "the voice kids", della nuova Fiction di Rai1, del nuovo talent show, del nuovo Reality, ecc. ... non c'è da annoiarsi! ... tranquilla!
Ai produttori non interessano le canzoni di qualità o far emergere gente capace, talenti veri ... gli interessa creare un evento, creare un indotto attorno ad esso, creare degli idoli ... e fare quanti più soldi possibile con questa ricetta.
Inoltre se "crei troppi VIP", ciascuno di loro comincerà a confondersi nella moltitudine di personaggi appartenenti a quell'insieme (i VIP), al punto tale che i margini di tale "insieme" cominceranno ad essere talmente rarefatti, da non vedersi quasi più, confondendosi con la gente comune; mentre, invece, perché il mercato discografico funzioni, è importante che ci sia una netta distinzione tra l' "insieme della plebe" e l' "insieme degli idoli/divi" e che non ci siano troppe figure di riferimento in quest'ultimo insieme (affinché - come dicevo prima - non ci si perda nella moltitudine di proposte, gli idoli siano pochi e chiari, siano ricchi, siano il "sogno americano" per tutti gli altri, si possa creare una "storia della musica" attorno ad essi: se siamo tutti protagonisti, chi la fa la storia? ... chi diventa "personaggio storico" se ci sono così tanti personaggi sulla piazza?).
Di eventi canori in tutta Italia ce ne sono a bizzeffe, solo che i mass-media non ne parlano e rimangono eventi locali.
Così come concorsi di bellezza ce ne sono tanti, ma la TV si occupava (fino a qualche anno fa, oggi non più) solo di Miss Italia.
e forse, proprio perché scevri di interessi economici, i concorsi locali (canori o di bellezza) sono sicuramente più autentici e meno pilotati di quelli esaltati dalle TV.
Lì qualcuno capace forse lo trovi davvero! ... solo che non viene lanciato da nessuno, a meno che non ci sia bisogno di rimpinguare l' "olimpo dei VIP" con nuove proposte, magari perché alcuni idoli del passato si sono ritirati, "non funzionano più" (sono caduti nel dimenticatoio), o sono morti.
Poi non è detto che per rimpinguare l' "olimpo dei VIP" si scelgano quelli capaci, anzi: a giudicare dalle nuove proposte mi sembra proprio che i criteri siano tutt'altri (Non so: evidentemente oggigiorno piace questo... certamente si valuta di più l'apparenza che la sostanza, più l'estetica che la bravura).
È diventato più importante creare un personaggio e "Sapersi vendere", che non essere bravi (ecco perché tutti hanno il "manager" che si occupa di queste faccende... sceglie per l'artista cosa fare/dire e cosa no, a quale evento partecipare e a quale no, ecc.).
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* Se la gente (a causa di un'istruzione assente) spende soldi per cose stupide e di scarsa qualità, allora anche io (mercato/casa discografica) vado a selezionare queste figure qui (che creano soldi) anziché eventuali talenti... bravi quanto vuoi, ma... che non generano mercato.
Cioè: chi se ne frega se c'è un "Dante Alighieri" o un "Ennio Morricone", un "Mogol", un "Gianni Bella" là fuori... se oggi non piace a nessuno eccetto a 4 gatti.
io preferisco far emergere "Sfera Ebbasta" o "Simba la Rue" che mi fanno "sold out" dappertutto e fanno girare un sacco di soldi coi ragazzetti stupidi che li seguono (che sono pronti a comprarsi persino l'acqua a 8€ se c'è la loro faccia stampata sopra!).
È questo il criterio col quale si emerge!! ... come sempre: se uno crea soldi o no (non se uno è bravo o no!).
"e perché oggigiorno, uno bravo non crea più soldi?" ... direte voi... "perché non c'è più questa correlazione tra bravura e successo?" *
Inutile perderci tempo.
Innanzi tutto che il valore del voto popolare (il terzo stato) è nullo perchè vince chi vogliono gli altri due stati (stampa e radio) come prima della rivoluzione francese. Prescindendo da tutto se un cantante prende il 60% dei voti non puoi non tenerne conto a differenza delle radio e della sala stampa hanno anche pagato per votare...
Poi il messaggio di Ghali: stop al genocidio. Tre parole ma che hanno provocato la protesta dell'ambasciatore israeliano. Che abbia capito di quale genocidio si trattava? La gallina che canta ha fatto l'uovo.
Anno 1997 e ancora attualissima, anzi: anticipatrice dei tempi, visto che già criticava:
- L' "era delle immagini" (pur non essendoci ancora i Social Network e i "selfie").
- L' epoca del "tump-tump chà, patu-patum chà !!" (ovverosia: stordirsi in discoteca con musiche assordanti, martellanti, senza senso, senza sentimenti, ogn'uno da solo pur immezzo a una bolgia di persone... e l'ascesa delle "canzoni di merda" sul panorama musicale italiano... che oggi lo sono ancora più di allora!!).
- L' era subdola "... che ti inchioda il cuore e la vita a un televisore" (aka: monitor di un PC, diremmo oggi, col "senno del poi"; Computer che, all'epoca, non era ancora tanto diffuso nelle case degli italiani, soprattutto NON era usato per fini di socializzazione... quindi di nuovo: testo profetico! ... che ha previsto che saremmo finiti tutti davanti a uno "schermo" – di televisore o di PC poco importa – comunque isolati !!).
... esortando invece (il testo della canzone) a uscire insieme a persone in "carne ed ossa", coi quali passare una bella serata in compagnia, fra 4 chiacchiere, 4 risate, un po' di musica e sentimenti autentici, vissuti in prima persona ... a casa di Luca ... ( * CI DEVI VENIRE !!!! * ) :
... un brividino addosso te lo fa venire... almeno a me Sì.
Questo chiedo a una canzone: un'emozione.... per aver toccato (in modo poetico) punti sensibili della nostra anima.
Il festival di San Remo è una macchina che, tra pubblicità, introiti, diritti, case discografiche, indotto e chi più ne ha più ne metta, genera qualche centinaia di milioni di euro. Insomma, una gallina dalle uova d'oro dove principalmente ci guadagnano prima la RAI e poi, grazie ai "prodotti proposti", le case discografiche.
E' chiaro che ne devono parlare fino alla nausea.