Un grazie a Matteo Gracis per aver ripubblicato questo meraviglioso discorso di Silvano Agosti.



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Comments  
...e domani mattna tutti a lavurà!
Bha io trovo questo video sterile perché cosa potrà essere reale per una persona caricarsi di una coscienza che non è mai stata sua, e nemmeno del suo contesto?
Io penso che andare a fare questi pensieri sul concetto di lavoro la gente normale (diciamo un pò tutti alla fine) banalmente, li fa qualche volta nella vita riflettendo su ciò in cui si è che si sta lavorando, e poi casi ben più inerenti in questo discorso, diciamo, quelli che si aspettano di arrivare subito alla meta dei suoi sogni senza troppe difficoltà, con un buon stipendio, esperienze importanti, prestigio, reputazione, orgoglio, cioè allora dinamico positivamente.

Per il resto del discorso sulla lotta al padrone della ditta e allo stato per me è un discorso fuorviante.
chapeau
Mi sembrava un mio compaesano!Sinceramente non lo conoscevo,non so come fosse negli anni 60,ma studiare cinematografia a Roma adesso è improponibile,ho un nipote che studia regia,dopo lo sdam a Bologna,a Milano e vi assicuro che fa la vita quasi da barbone(lavora part-time verticale Sabato e Domenica),mia sorella fa la cartolaia e mio cognato l'operaio.
Tutto questo per dire che proprio morto di fame il sig.Agosti magari non era,fare certi discorsi con la "pancia piena" è più facile,certo,alcune parti le condivido anche io che sono un operaio metalmeccanico,penso piuttosto che finchè non si vive per lavorare,ma viceversa e si trovano anche delle soddisfazioni nel proprio lavoro non ci sia niente di male.
Quì a Brescia al sig.Agosti direbbero "Se ta fet el regista,ma che laorà fet?" cioè"Si fai il regista,ma che lavoro fai?"la mentalità quì è per la maggioranza quella.........
wow ,esattamente come la penso io
La realtà è un po diversa, nel mio caso, imparando il mestiere da mio padre, sono io che scelgo con chi trattare per avere quello che mi spetta, se vuoi essere "libero"devi anche saper fare qualcosa di concreto nella vita, e all occorrenza si può anche servire un padrone finché conviene, Poi alla fine, se rifiuti qualsiasi compromesso, allora devi vivere di caccia e agricoltura, e il sacrificio non è da meno.
Non c'è da prendersela sul personale...
Non mi sembra che qualcuno sia stato accusato, anzi, lui stesso dice che se si è costretti allora lo si fa; ma nel mentre che lo si fa si dovrebbe capire come funziona il sistema.
Si può anche essere fieri del lavoro che si ha, ma rimane comunque il fatto che ci potremmo organizzare diversamente e vivere davvero, non un giorno a settimana. O credete veramente che questo, parafrasando, sia l'unico modo possibile?
Ma a nessuno di voi negli ultimi 2 anni è venuto in mente che molto probabilmente i responsabili (occidentali) del disastro combinato nel 2020 non abbiano calcolato che nella testa della gente, in maniera istintiva e non ragionata, si sia rotto qualcosa e l'accettazione dello status di schiavo nella massa non pensante inizi a scricchiolare?
Parlo di istinto e non perché l'utente di Maria De Filippi e Barbara D'Urso abbia miracolosamente iniziato a ragionare.

Non c'è più un ristorante o un hotel che trovi personale, neanche i clandestini che arrivano a palate riescono piu a coprire il fabbisogno di manodopera.
Nessuno lavora più.
Il mio lavoro era diventato off limits per molti a causa della saturazione del settore e ora non trovano più nessuno e sono costretti ad alzare gli stipendi in maniera assurda.

Voi non avete avuto questa impressione ?
Alcuni lavori sono come "leccare il pavimento" come dice il video. Ma generalizzare è sbagliato e fuorviante.

Conosco anche molte persone soddisfatte e che ci tengono al proprio lavoro (normali dipendenti, non parlo di manager ricchi). Per loro il lavoro non è "rubare la vita agli esseri umani", anzi è un elemento della propria identità. E non li considero certo schiavi solo per questo.

Certe conquiste del passato han permesso di ottenere un contesto lavorativo in molti casi accettabile. Si tratta di fare in modo che ci siano sempre meno di quei lavori "leccare il pavimento" e di difendere i diritti acquisiti dei lavoratori che purtroppo vengono erosi anno dopo anno (ad es. l'inflazione che erode i salari).

Che poi la tecnologia abbia permesso di aumentare i profitti di pochi senza un adeguato beneficio per la collettività sono d'accordo. Le disuguaglianze tra ricchi e poveri sono arrivate a livelli incredibili.

E condivido in pieno il fatto che l'occidente ha basato il suo benessere sul furto delle risorse del resto dell'umanità.

Bella la frase: "Lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà". Solo che ridurla al solo tema del lavoro come fa il video è riduttivo. Oggigiorno ci sono altre libertà sotto attacco, più importanti di quante ore si fanno o no in ufficio.
#karparov
e chiunque dice che si sta generalizzando.

Il discorso di agosti non è del lavoro in se, ma di come è strutturato sotto moltissimi aspetti.
Nel medioevo si fece una rivoluzione nel sangue per una tassa chiamata la "decima2 perché richiedeva la decima parte di quello che si era prodotto, oggi non ci muoviamo con tassazioni al 60%.
Il lavoro dovrebbe essere tanto ben retribuito da permettere almeno a un solo componente della famiglia di mantenerla, mentre oggi servono due persone e a volte si fa pure fatica.
Oggi e quasi d'obbligo la perenne disponibilità, la gente ha persino paura di ammalarsi.
8 ore di lavoro come una catena di montaggio (quando non arrivano addirittura a 14) per massimizzare la produzione di magliai di oggetti che spesso vengono semplicemente distrutti (basta guardare le auto, con parchi macchine grandi come interi aeroporti pieni di mezzi lasciati a marcire, o case lasciate sfitte per tenere alti i prezzi mentre si costruisce altre case), o dare servizi per cui nessuno sente l'utilità (università per la toelettatura del cane)
8 ore quando potrebbero essere 4 se non addirittura 3 o meno, lasciando alla persona la possibilità di vivere, ma sopratutto pensare (e forse questo fa paura perché, potrebbero nascere tossici ma anche grandi filosofi che minaccerebbero lo status quo)
t.co/NEOzFsjyyE - a proposito del gran pas ....
Silvano Agosti - questi pensieri sono come ventate di aria fresca. Poi uno fa quel che può nella vita. Mi ricordo ... quella volta che una vecchia amica mi incontrò nelle piazze, dopo tanto che non ci vedevamo, e attaccò con vecchi discorsi ammuffiti. Era una caldissima giornata d'estate. Aprii bocca per dirle: senti che bella arietta fresca. Tra i vecchi palazzi e l'acciottolato bollente si insinuavano incredibilmente dei refoli di aria fresca, deliziosi in quella calura. Lei non ci badò, continuò con quei discorsi ritriti come un disco rotto, esattamente gli stessi discorsi che mi aveva fatto l'ultima volta che mi aveva vista, l'inverno precedente. Ripetei: senti che bella arietta fresca. Niente da fare. Quando si stufò se ne andò. Non l'ho più vista.
#8 bushfamilyguy2024-03-08 00:58


Si è un caso sociale credo l'abbiano etichettato come "burnout" o parola simile, cioè lasciare il tempo indeterminato senza evere alternativa....

Poi basta ascoltare il filosofo Frank Gramuglia per rendersene conto

Tutto è iniziato nel giorno più buio per l'Occidente la caduta del muro di Berlino

Quote:

#10 Tianos

8 ore quando potrebbero essere 4 se non addirittura 3 o meno, lasciando alla persona la possibilità di vivere, ma sopratutto pensare (e forse questo fa paura perché, potrebbero nascere tossici ma anche grandi filosofi che minaccerebbero lo status quo)

Se portassero il lavoro da 8 ore a 3 sei sicuro che la gente penserebbe di più e che ciò sarebbe una minaccia per lo status quo? Secondo me impiegherebbe il maggior tempo libero come fa oggi, cioè per andare sui social, o a caccia di pokemon, o in altri svaghi degradanti (parlo delle masse).

Il sistema non ha paura di lasciare al popolo più tempo, infatti sia Draghi che la Von der Leyen hanno parlato a favore del reddito di cittadinanza. E forse in futuro lo estenderanno come reddito universale.

Il libero pensiero, che se fosse diffuso potrebbe davvero essere una minaccia per lo status quo, non dipende solo dal numero delle ore di tempo libero a disposizione (condizione necessaria ma non sufficiente).

Dipende molto di più dal contesto e dall'educazione ricevuta. Il sistema di oggi è pervasivo proprio nell'educare i sudditi mantenendoli zombizzati, superficiali, poco curiosi, disattenti.

Posto qui un brano di un filosofo geniale. Consiglio la lettura della sua opera "L'uomo è antiquato" (Gunther Anders). Spiega molto meglio di me quel che voglio dire:

“Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L’ ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale. Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario. Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia. Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l’emotività o l’istintivo. Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso. È buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana. E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, l’unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’ uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge. Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale, tutto ciò che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali”.
#Karpov

D'accordissimo con la seconda parte del discorso meno col primo perché non tutti hanno la capacità di divenire pensatori.
La persona stupida cerca il divertimento per scaricare le proprie frustrazioni, quella intelligente il silenzio per la creazione del pensiero (lavoro odierno)
Tu parli di reddito universale di cittadinanza, ma per quanti anni hanno promesso che il progresso avrebbe portato ad una riduzione del lavoro e un maggior benessere?
Il reddito universale è un'altra vuota promessa su un futuro idilliaco che mai verrà, anche se applicato il reddito sarà a malapena sufficiente per non morire di fame, sperando di non ammalarsi (distruzione della sanita pubblica) o di aver bisogno di qualcosa in più (distruzione del welfare) e tutti si danneranno per lavorare in posti in cui lo stipendio sarà ancora più basso e gli orari più lunghi con il capro espiatorio che è necessaio tassare ancor di più per pagare a tutti il reddito.
Di tanto in tanto non so da dove iniziare, questo ne è un esempio.
Sono assolutamente daccordo, direi che è lampante e chi lo nega è uno...schiavo
Agosti deve aver letto Paulo Freire.
E' stato pubblicata quasi tutta la sua opera in Italia negli anni '70, poi "stranamente" piu' nulla. Chi volesse leggere Freire, deve cercare, anzi raspare. Nelle biblioteche universitarie, sicuramente ne rimasta traccia.
Ovvio che leggere se non sei gia' un pochino "aperto" non porta nulla. Io non dico di essere chissa' chi, ho anche fatto studi differenti nella mia vita. Ma quando una mia amica nel 1977 mi consiglio' di leggere "La Pedagogia degli Oppressi" rimasi come Gracis, letteralmente folgorato. Perche? perche nel libro non solo ti spiega il tema e i suoi meccanismi, ma anche come venirsene fuori.
Per chi volesse approfondire: it.wikipedia.org/.../...
Quello che mi piace di Agostl è la capacità di ricordare a chiunque si imbatte nel suo pensiero, che bastano 10 parole e 10 secondi di onestà intellettuale per descrivere la condizione di sudditanza psico emotiva che vive il 99.99% degli occidentali.
Agosti fa questa roba qua, parla da uomo libero a una massa di zombie e in genere dopo le sue parole c'è un gran silenzio con un bel gusto di vergogna.
Senza nessuna polemica con Agosti vorrei dire che se il suo problema è il lavoro, presto o tardi verrà risolto.
Con l'avvento delle nuove tecnologie digitali, l'eliminazione del contante e l'agenda 2030 "non avrai nulla e sarai (in)felice", lavorare non sarà più necessario.
Rimarranno solo quei lavori dove la presenza umana non sarà possibile eliminarla.

Non possedendo più nulla, per ottenere beni e servizi avremo tutti una sorta di punteggio che determinerà il nostro credito sociale che verrà tenuto in considerazione per ricevere gratuitamente beni e servizi e in che quantità.
Maggiore credito, maggiori beni e servizi, e viceversa.

Viene da se che il Credito Sociale potrà essere variato a seconda di come ci comportiamo, ovvero se ubbidiremo come cagnolini pecore al Sistema oppure se gli mettiamo i bastoni fra le ruote.
Non condivido praticamente nulla con quanto detto dal sig. Agosti.

“Qualcuno”, un tempo, disse: “Lavorerai con il sudore della fronte “. Anche se penso che la colpa non sia da attribuire al “peccato originale”, non credo si possa sfuggire a quella regola.

Tutti gli animali, per poter vivere, devono lottare per sopravvivere e noi che siamo la punta dell’iceberg del regno animale, non ne siamo immuni.
Come si possono raccogliere i frutti della terra, per potersi sfamare, senza che vi sia qualcuno che li coltivi? E per fare questo non ci si può limitare a lavorare 4 o 5 giorni alla settimana, e magari 5-6 ore al giorno.
Senza contare che la gente lavora non solo per il necessario, ma anche per il superfluo.

Il sig. Agosti, che, in quanto cineasta (regista-montatore) deve conoscere poco il LAVORO con la L maiuscola, forse crede che per coltivare le patate, allevare le mucche, costruire un automobile, o asfaltare una strada, sia come montare un film.
Ma alle mucche non puoi dire che per due giorni non darai loro da bere o da mangiare, e non le mungerai, perché tu lavori solo 5 giorni alla settimana. E lo stesso vale per anche per le altre attività.

Il sig. Agosti dovrebbe ringraziare chi si è fatto carico di LAVORARE mentre lui si “dedicava” al Cinema.

Ho letto che, nel 1962, con la borsa di studio vinta, è andato a Mosca a studiare montaggio. Questo starebbe a significare che fosse ideologicamente vicino al comunismo, il che indurrebbe a ipotizzare il perché abbia questo tipo di pensiero…

E comunque, Il sig. Agosti, bisognerebbe che ci dicesse come fare a non lavorare e a vivere dignitosamente.
Invece si limita a gettare il sasso nello stagno, senza indicare una soluzione fattibile. Questo perché avendo una ideologia di tipo utopico (comunista), non è in grado di comprendere che esiste una distinzione tra quella che è pura utopia e la realtà tangibile.

Come chi dice che le democrazie occidentali sono in realtà dittature e magari guardano alla Cina come punto di riferimento.

Con questo non voglio dire che siano perfette, questo no, ma, per ora è ancora il meglio che si sia visto a questo Mondo.

Non si può pensare di passare da regimi totalitari o monarchie assolute a Democrazie illuminate, anche perché bisogna che gli esseri umani siano pronti intellettualmente per quel tipo di “passo, e io sinceramente, guardandomi intorno quando sono tra la gente, non vedo ancora una “evoluzione” delle masse in tal senso.

Dante Bertello.

Quote:

#21 dantebert2024-03-08 14:07
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Come chi dice che le democrazie occidentali sono in realtà dittature e magari guardano alla Cina come punto di riferimento.
Con questo non voglio dire che siano perfette, questo no, ma, per ora è ancora il meglio che si sia visto a questo Mondo.
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E pensare che credevo di vivere nel peggiore dei mondi, dove 5 miliardi e mezzo di esseri umani si sono fatti inoculare un farmaco (inutile), dalle conseguenze sconosciute e nefaste, perché ingannati dalle grandi democrazie occidentali che lavorano per contro di noi.
#22 Maya

Quote:

E pensare che credevo di vivere nel peggiore dei mondi, dove 5 miliardi e mezzo di esseri umani si sono fatti inoculare un farmaco (inutile), dalle conseguenze sconosciute e nefaste, perché ingannati dalle grandi democrazie occidentali che lavorano per contro di noi.

Chi ha obbligato i governi a prendere decisioni criminali (William Gates III e compagnia cantando), sono i nemici della democrazia.

Chi attacca le libertà della gente non si può dire che facciano parte di una nazione democratica, e non deve essere messo nello stesso novero di chi invece ha lottato per quelle stesse libertà (Falcone, Borsellino in Italia, Kennedy in USA ) e magari ci ha pure perso la vita. Sono proprio quelli che stiamo cercando di combattere.

L’essere stati sotto attacco non significa che un giorno i colpevoli non verranno giudicati per quello che hanno fatto, ma non per questo dobbiamo “gettare il bambino con l’acqua sporca”.

Forse non sai come si viveva nei paesi comunisti negli anni ’50-’60-’70, se ti capita di incontrare qualche persona che ha vissuto in quegli anni e proviene da Romania, Russia, Ungheria, ecc. prova a chiedergli se preferiva i regimi di allora o vivere in Italia oggigiorno.

Dante Bertello.

Quote:

#21 dantebert

Per me è uno degli amici di Barbareschi.
Silvano Agosti è stato un regista/autore.

Ha fatto pochissimi film, ma era avanti anni luce.

Chi riesce, si scarichi e si guardi assolutamente il suo film "N.P.-Il segreto".

Film profetico...

Anticipa di 50 anni, quello che "loro" hanno un mente per noi.

Qui un link con una brevissima descrizione:

cinemaestremo.wordpress.com/.../n-p-il-segreto
E' incredibile come l'essere umano pensi ancora come il cacciatore-raccoglitore della preistoria: teme la penuria di risorse e di perdere quelle che ha accumulato.
Ed è disposto ad ogni nefandezza pur di accumulare.
L'uomo ha paura della propria libertà, il "devo" lavorare per vivere (duramente, intensamente) è anche una scusa per non trovarsi di fronte a questa realtà, al vuoto, per non trovarsi di fronte a se stesso, alla propria "incapacità di vivere" di godere intensamente della vita. Non ammettere questo ha come conseguenza la difesa del lavoro che occupa i preoccupanti spazi liberi. E la difesa del lavoro fa ben comodo a chi gestisce gli schiavi.
Capire di essere tra quelli che pensano che lo sono stati, e' solo il primo stadio. Ritengo che sia opportuno capire che continuiamo ad esserlo. Ma gia' parlarne o meditare su esso, comincia ad appartenerci l'idea che c'e', che esiste un altrove. Io penso che questo e' quello che al massimo possiamo fare.
Top! aveva capito tutto....Siamo e saremo tutti morti.
Ieri non sapevo da dove iniziare, l'ultima di Agosti mi ha messo di buon umore. ...
Osservante esclamò: di eventi concomitanza inesplicabile, sposi il 7 marzo, si unirono per aggiornare di Agosti il Top. Armamira.
Armamira non era perfetta al punto tale da Svegliare i Morti, cosa si assumerebbe la portata di tale lattea deflagrazione. OHIBO', non lo so.
apperò il bambino venuto al mondo prima, molto prima della loro unione. Riunione avente a che fare con Armamira: Svegliare la Vita. Ops.
Inizio superlativo quando dice che ci fanno credere che "la nostra" sia l'unica cultura...però

Al resto del video manca l'alternativa
Poche volte ho sentito un discorso pieno di così tante banalità.
La stessa banalità dei miliardi di post sui social con frasi ad effetto su amore/tramonti/coraggio/ ecc ecc.
Sono stanco delle lamentele sul lavoro che ci ruba il tempo che si sentono ovunque; mi dispiace che questo tipo del video, che ovviamente è semplicemente vinto (nel senso verghiano del termine) e frustrato dalla vita, non sia riuscito a trovare motivazioni nel suo lavoro. Io ci sono riuscito e sono orgoglioso di ciò che faccio per tante ore al giorni e per molti giorni a settimana. A volte rispondo come faceva Block di Dylan Dog...io sono in ferie da '93. E comunque, non è stato facile riuscirci.
Comunque, ognuno scriva quel che vuole.
Semplicemente sono stanco di sentire lamentele ovunque.
Comunque sì, la prima frase era bella ;-)
lo stesso che penso io...

ecco perché nella discussione dell' AI di qualche settimana fa cercavo di immaginare un diverso sistema sociale (addirittura ipotizzando l'idea di eliminare il concetto di "mercato" ... o un Sistema chissà in quale altro modo strutturato... ma comunque diverso da quello attuale).

Purtroppo è facile dire che l'attuale Sistema non va bene... è più difficile dire quale altro Sistema adottare (migliore di quello attuale).
Lo vedo solo adesso sono cose che diceva Grillo anni fa nei suoi spettacoli, nulla di nuovo, l'ennesimo esempio del fatto che si possa parlare per ore evitando accuratamente il dato più importante cioè che il lavoro è necessario.
Ha solo ragione sul fatto che i profitti sono aumentati, ma quello aprirebbe un altro discorso che sarebbe più serio certamente.
A me sembra una supercazzola tendente alla decrescita felice, staremo a vedere se chi sarà sostituito da AI farà i salti di gioia
#35 Red_Max

Quote:

evitando accuratamente il dato più importante cioè che il lavoro è necessario.
...
A me sembra una supercazzola tendente alla decrescita felice, staremo a vedere se chi sarà sostituito da AI farà i salti di gioia

che c'entra?
si sa che se rimaniamo ancorati (come "forma mentis") all'attuale Sistema, chi perde il lavoro non farà i salti di gioia...
il punto è proprio questo: scardinare questo paradigma, e instituirne uno nuovo che non preveda che il sostentamento degli individui debba passare inevitabilmente attraverso il lavoro.

Anche in biologia allora:
le prime forme di vita sfruttavano l'anidride carbonica per alimentarsi... e l'ossigeno era un gas velenoso per qualsiasi forma di vita di allora che ne fosse venuto a contatto! (un prodotto di scarto delle piante).
Quando l'ossigneno è diventato abbondante nell'atmosfera, la Natura ha avviato una "rivoluzione", cambianto totalmente il paradigma su cui si basava precedentemente (CO2 = buono / O2 = velenoso), addirittura ribaltandolo completamente e cominciando a sviluppare esseri che si avvalessero dell'ossigeno per alimetare i propri processi vitali (scelta estemamente più efficiente della precedente, che ha permesso lo sviluppo di esseri più complessi).

Quindi ripeto: occorre RI-immaginare tutto... e trovare un sistema che magari sia persino più efficiente del precedente (come avvenuto in biologia).
Non puoi pensare di cambiare solo dei singoli individui (togliendogli il lavoro) e ironizzare sul fatto che questi si trovino bene nell'attuale Sistema (ovviamente NO! ... visto che sarebbero dei "pesci fuor d'acqua").


"il lavoro è necessario" in questo Sistema (oltre il quale sembra che tu non riesca ad andare, immaginando realtà alternative che bypassano quella necessità)...
Necessità del lavoro che sta diventando un "ostacolo" un "vincolo atavico dell'uomo" sempre più vicino per essere superato (proprio grazie alla tecnica e all'AI)...
Un traguardo (quello del "superamento del lavoro") sempre meno fantascientifico e utopistico, sempre più "possibile"... eppure i politici operano per ostacolarlo, anziché per agevolarlo (preoccupandosi di come evitare che la tecnica ci consenta di non lavorare!!).

Cioè, assurdo:
È come se trovassimo una "lampada magica" che ci permettesse di avere tutto con uno "schiocco di dita" e, anziché accettarla e modificare il nostro Sistema (non basandolo più sul lavoro), noi la rifiutassimo, per permettere alle persone di continuare a spaccarsi la schiena 10 ore al giorno e guadagnarsi il loro pane quotidiano (come si è fatto finora).
Onestamente non mi sembra una scelta molto saggia (mettersi i "bastoni fra le ruote" da soli).