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Biglino
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento non è un libro di religione;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che nell'antico testamento non esiste il concetto di Satana per come ce lo propone la dottrina Cristiana;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che gli angeli non erano esseri incorporei, ma comuni esseri umani con un compito;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che i cherubini erano robot meccanici avanzatissimi;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento parla di ingegneria genetica.
Fonte: consulenzaebraica.forumfree.it/?t=58603864&st=165
Le differenze nascono dopo: ad esempio secondo Biglino, che ha scritto un libro intitolandolo "il Dio alieno della Bibbia", esistono sono riferimenti in testi extra-biblici che fanno pensare che gli Elohim fossero esseri venuti dalle stelle, da altri pianeti. Mentre secondo gli esegeti ebrei, che hanno teorie non meno estreme, i testi extra-biblici del Talmud rivelerebbero come tali conoscenze siano da ricondursi ad esseri umani che abitavano il pianeta terra prima del diluvio universale, scientificamente avanzati, e la cui vita si misurava nelle centinaia d'anni.
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- CharlieMike
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Il video l'ho visto.
Si contesta a Biglino gli errori di traduzione, ma sono state le Edizioni S.Paolo, dopo avere esaminato il suo lavoro sulla Genesi, che gli hanno offerto una collaborazione e lui ha tradotto per loro ben 11 libri.
Non lo avrebbero fatto se il suo testo fosse "pieno di errori". Quei testi sono tutt'ora usati nelle università, anche se nelle ristampe la S.Paolo ha ben pensato, per ovvi motivi, di eliminare il nome di Biglino.
Cùscito ha detto che l'editore ha dovuto fare un lavoro di limatura, ma allora la sua collaborazione avrebbe dovuto interrompersi dopo il secondo libro, oppure sono stati così idioti da continuare a correggere le sue traduzioni sbagliate per ben 11 libri?
Gli si contesta la polisemia di Ruach, ma appunto per via della polisemia Biglino chiede sempre di non tradurre quella parola, ma di dedurre il significato dal contesto.
Cùscito dice che Biglino parla di alieni e UFO, ma Biglino ha sempre detto che nella bibbia non ci sono riferimenti alla provenienza degli Elohim, e che comunque a lui non inporta la provenienza: quello che gli importa dimostrare è che il dio descritto nella bibbia non è il dio religioso.
Cùscito parla di paleoastronautica. Biglino mai. Biglino parla di mezzi anacronistici descritti (o meglio, dedotti dal contesto) nella bibbia ma non entra mai nello specifico.
Cùscito dice che Biglino non porta prove. Ma che prova deve portare? Le coordinate della posizione dei Gan Eden sulla Terra? Non ci sono nella bibbia, solo le descrizioni: un giardino cintato, protetto dall'esterno dove risiedevano gli elhoim e gli adamiti. Nemmeno Cùscito ha portato prove.
Ha detto che Biglino sceglie i passi della bibbia che gli fanno comodo, ma lui non ne ha contestato nemmeno uno, nè ne ha portato altri a suo favore.
Cùscito dice che Biglino non accetta contraddittori, ma qualcuno lo ha mai invitato a un dibattito? Biglino ha sempre detto di volere discutere con le più alte cariche ed è quello che ha fatto con quell'incontro con i massimi esperti, tra cui il firmatario del dizionario di ebraico biblico Daniele Garrone.
Con sua sorpresa le risposte alle domande erano coerenti con le sue idee (il testo dell'incontro è gratuitamente scaricabile: "archeosofia.altervista.org/multimedia/Cosa dice davvero la bibbia.pdf"). Sul termine eloham che viene sempre tradotto con eternità dai teologi, (Cùscito definisce il Dizionario di Ebraico e Aramaico Biblico della Socità Biblica Britannica, che scrive di "non tradurre con eternità", un (sic.) "dizionario da principianti", ma nemmeno un dizionario da principianti può comunque riportare un commento inesatto), è lo stesso Daniele Garrone che dice "... Per quel che mi riguarda sfondano una porta aperta. ... Tutti i grandi dizionari riportano quella cosa li, compresi i dizionari teologici... "
Certo che le domande erano preconfezionate. Era previsto un certo numero di domande rivolte a tutti i relatori a turno, ma l'argomento principe era la bibbia non le traduzioni di Biglino.
Infine si sono persi a discutere sulla corretta pronuncia delle parole, e quì mi sono rotolato sotto al tavolo :laugh:
Ma come? L'ebraico biblico è scritto solo con le consonanti, senza spazi fra le parole, i suoni vocalici (non le vocali) sono stati aggiunti dopo secoli con puntini e lineette, il testo che conosciamo è stato volutamente rimaneggiato per secoli al punto da essere completamente diverso dall'originale e Cùscito pretende di conoscere l'esatta pronuncia? Di un testo che in origine non era nemmeno scritto in ebraico perchè non esisteva? UN GRANDE!
Cùscito afferma che Biglino porta acqua ai suoi libri. E allora? Dove sta il problema? E' diventato un reato scrivere libri e trarne profitto?
Ultima chicca: nemmeno Cùscito è un traduttore certificato. E' un ex informatico e web designer. Nel suo sito lui stesso dice di avere studiato l'ebraico e l'aramaico ma non dice dove e nemeno porta certificazioni o titoli di studio. Il bue che dice cornuto all'asino.
Cuscìto è un altro di quelli che sparano a salve solo per fare tanto rumore ma di concreto porta pure lui solo aria fritta.
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Per l' occasione faccio notare come nel suo libro il Dr Biglno si ostini a dire Reah NiCHOCHA' per questa espressione scritta ריח ניחוח. La het ח״" in fine di parola prende la "a" della vocalizzazione prima e non dopo di essa e quindi la lettura è " Reah nihoah" In Israele per un errore del genere alle scuole elementari metterebbero all' allievo le orecchie d'asino, perché si tratta di una regola grammaticale banale ed è evidente che chi commette un errore del genere non parla ebraico e non conosce l' Alef bet dell' ebraico. per potere leggere Nihohà si sarebbe dovuto trovare dopo la het una he che ne avrebbe cambiato la vocalizzazione da " hà" in " ah"
In definitiva, come si può dare peso e credibilità in teorie becere a chi ignora tutto dell'ebraico: regole banali di vocalizzazione, uso indifferente della forma assoluta e della forma costrutta, plurale di indefinibilità e di astrazione, per non parlare di scempiaggini come il grasso dei bambini gradito " agli" elohim", quando nella Toreh è condannata severamente l' idolatria e, ancora peggio, il sacrificio umano, carattiristico dei popoli cananei idolatri.
Comunque continuiamo a divertirci con questo fumetto di fantascienza
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Ho letto uno dei due libri di Biglino. Vi sono un paio di spunti interessanti, ma non possono essere supportati dalle invenzioni linguistiche e grammaticali che egli ne dà. Vi sono ben altre possibilità di spiegazione ad alcune sue giuste idee, ma credo che non possa saperlo, perché dovrebbe conoscere a fondo la letteratura talmudica che è una cosa estremamente difficile per un non ebreo, se non impossibile.
Nel Tanach, dal teso ebrtaico non vi sono incongruenze. Queste vengono fuori dalle traduzioni e, ciome ho già detto molte altre volte, dalla mancanza della conoscenza della tradizione che l'accompagna
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L’errore di Mauro, sta nello strumentalizzare alcuni termini biblici per costruirvi, su questi pochi, tutte le sue “teorie”. Altri termini sono stati trattati correttamente da Mauro, altri sono stati di proposito amplificati ed adattati ad un contesto assolutamente inesistente nella Bibbia, altri ancora attribuendogli significati totalmente inventati, se non lui direttamente, attraverso la letteratura che usa da supporto.
Gli ingegneri genetici erano i “refaim” vocalizabile altrimenti con “rofim”=medici, e non gli “elohim”. Questi c’entrano in parte, nell’era prediluviana per l’appoggio a questi concesso come rappresentanti del potere.
Y-H-W-H non è, come dice Mauro, il governatore di una parte del territorio; ma Egli è “konè shammaim waArez” = padrone del Cielo e della Terra, ovvero della totalità dell’Universo.
Non si può fare affidamento a quattro pezzi di coccio per interpretare una letteratura così ricca come la Bibbia. Per questa ci vuole conoscere bene la tradizione orale ebraica che ci istruisce su come venivano letti ed interpretati nell’antichità i termini biblici che oggi altrimenti ci risulterebbero assoluti arcani e ciò comunque rimangono realmente per chiunque l’ignora. Mauro Biglino non fa alcun cenno a questa assolutamente indispensabile letteratura da cui noi ebrei abbiamo imparato il linguaggio per leggere la Bibbia.
Inoltre Mauro commette un comune errore grossolano: Il termine ebraico “Elohim” è nella sua forma più frequente al singolare, un tipo di singolare caratteristico delle lingue semitiche, e non, come egli dice, un plurale riferito ad una classe di extraterrestri. Nella Bibbia sono comuni termine il cui numero singolare è assolutamente indiscusso, come ad esempio “be’alim” e “adonim” ed anche nella forma femminile come per esempio la “behemot” del libro di Giobbe.
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Non credo che qualcuno le abbia detto che non conosce l’ebraico. Semplicemente qualcuno ha notato che da come ha riportato la pronuncia di alcune parole le manca una certa dimestichezza, una certa padronanza con la lettura. Se avesse rivisto bene il testo prima di pubblicarlo sicuramente avrebbe evitato simili commenti. Ma ora leggendo il suo libro mi accorgo che di errori o sviste ve ne sono di più gravi di quelli che già le hanno fato notare: a pag 51 del suo libro, nella traduzione di Gen 3.20, riporta la pronuncia del pronome personale הוא con “hiwà”. Cos’è un’integrazione del kerì uctiv? Mi astengo dal commentare per rispetto alla sua persona.
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Pensava che il primo commento di Abramo gli desse ragione. Non hai letto come ha reagito quando sono stati puntualizzati gli errori in ebraico? lo ha chiamato arrogante.
Poi ha definito me "il capo". Non ha capito proprio nulla, povero Biglino. Certamente non si aspettava che arrivasse qualche madre lingua a spiegargli l'ebraico
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Egli parla di dischi volanti ed attribuisce ciò che la Bibbia descrive chiaramente come fenomeni vulcanici ad oggetti più meglio identificabili come terrestri (motori a reazione, turbine, piloti ominidi creatori, etc.).
Egli usa i significati dei termini ebraici che sono ignoti al mondo cristiano, ma perfettamente noti agli ebrei che studiano la Bibbia in ebraico. Tutti i termini ebraici che lui usa e spiega adornandoli per adattarli alle sue teorie come meglio può.
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egli afferma che "zelem" contiene anche il significato di "tagliato fuori". Chissà in quale contesto lo avrà letto?!? Fatto sta che zelem non contiene affatto il concetto di "tagliare fuori". La pelle di Mosè era divenuta cornea a causa dei raggi emessi dal vulcano perché il monte Sinai era un vulcano, questo la Bibbia lo dice chiaramente. Nella rivelazione del cosidetto "roveto ardente" il "senè" è vero che non è un roveto, ma non centra nemmeno nulla il discorso della pietra bagnata di sostanza grassa, di cui parla ridicolizzando. Appunto, come dicevo, sbagliato è l'approccio.
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Biglino non fa differenza fra ingegneri genetici e D-o, per lui sono un tutt'uno. La Bibbia usa il termine Elohim in diversi contesti, talvolta sono i giudici, talvolta i governanti del mondo in veste di legislatori; poi questo termine quando è un singolare di astrazione è riferito chiaramente a D-o. Abbiamo vari termini ebraici che all'apparenza sembrano dei plurali pur essendo chiaramente dei singolari (ci sono anche casi inversi). Chi nega questa caratteristica della lingua ebraica ciò vuol dire che non padroneggia bene la lingua e tanto meglio è bene che non si avventuri troppo a formulare teorie alternative se non perché rischia di fare brutte figure.
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Ora cominciamo a prendere in esame qualche considerazione in qualche capitolo dei libri di Biglino. Nel libro "Il dio alieno della bibbia" a pag.37 abbiamo l'inizio del capitolo 2 intitolato in ebraico רוח (ruach) e in italiano: Lo "spirito"?
Sono rimasto molto sorpreso nel leggere certe affermazioni di Biglino considerando che egli si identifica come un traduttore della Bibbia e dunque come chi la Bibbia dovrebbe conoscerla bene.
Egli afferma che il termine ruach oltre ai normali significati di vento, respiro e aria in movimento indichi anche, in senso estensivo, "ciò che viaggia rapidamente nello spazio aereo".
Non c'è alcuna espressione biblica in cui è usato il termine ruach per designare un oggetto che viaggia rapidamente.
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A questo punto, fin quando il lettore è ignorante di ebraico è chiaro che tutto fila liscio, ma se uno scrive un libro e lo rende pubblico tutta la sua responsabilità e su se stesso. Insomma è meglio occuparsi d'altro, di cose che si padroneggiano bene invece di entrare in un terreno così spinoso come l'ebraico, che è già difficile per noi ebrei che lo parliamo quotidianamente. A parte poi le limitazioni che hanno gli studiosi occidentali ancorati ancora al Gesenius e alla povera letteratura a disposizione in lingua anglosassone. Chi padroneggia bene la lingua ebraica ha accesso ad una vastissima letteratura che riguarda la nostra stessa cultura ebraica in cui siamo nati e cresciuti.
Uno che padroneggia bene la lingua ebraica non legge "hiwà" il pronome femminile (frequente in quel ctiv). Errore già fatto notare insieme ad altri nel suo blog.
A pag. 205 del libro già citato traduce "ויקרא אליו" di Gen. 22:11 con "e venne incontro": da quando la radice קרא ha acquistato il senso di "incontrare"?
A pag 71 confonde la he con het e scrive "חיה" invece di "היה"; scrive poi nello stesso verso e a distanza di due parole, con 'ain (עיה) il termine "חיה".
Poi parla spesso di senso letterale.
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Dalla letteralità si discosta parecchio Biglino: a pag 323 traduce "הן" di Gen 3:22 con "ecco", così riporta la LXX, che è un'interpretazione e non il senso letterale. Il TM ha: "הן", che significa "si" oppure "nonostante". Ancora "היה" traduce al tempo presente e "ממנו" con "di noi", che è sempre un interpretazione della LXX. Tutti i targumim aramaici compreso il samaratino intendono "ממנו" come riferito alla terza persona singolare e non alla prima plurale. Il testo qui usa un'espressione ebraica difficile da tradurre in italiano il cui senso è:"nonostante che l'uomo scelse una delle due (condizioni)".
A pag 279 il testo di Num 12:8 "פה אל פה" letteralmete dice "bocca a bocca" (come anche la CEI traduce) e non "faccia a faccia" (come anche la Nuova Diodati). Certo se fosse stato "פנים אל פנים" Biglino avrebbe certo tradotto con "facce a facce" come traduce tutte le volte il termine "panim". Questo è uno dei termini che pur avendo il suffisso plurale il suo significato è sempre al singolare pur ammettendo l'uso di verbi al plurale. Va tradotto sempre con "faccia" e non "facce" come spesso fa ove il senso è del tutto diverso da facce/faccia.
Il senso biblico di "פנים אל פנים" (panim el panim) non è nemeno "faccia a faccia", questo è il solito luogo comune. Né tantomeno "facce a facce".
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Mi fermo per rispetto a Sertes, ma si potrebbe DAVVERO continuare.
Un saluto
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Ora prova a rimarcare le cose su cui sono d'accordo... ah, no, l'avevo già fatto io e su quello hai sorvolato.
Allora mi ripeto, visto che sono cose FONDAMENTALI:
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento non è un libro di religione;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che nell'antico testamento non esiste il concetto di Satana per come ce lo propone la dottrina Cristiana;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che gli angeli non erano esseri incorporei, ma comuni esseri umani con un compito;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che i cherubini erano robot meccanici avanzatissimi;
- sia Biglino che gli esegeti ebrei sono d'accordo nel dire che l'antico testamento parla di ingegneria genetica.
Un commentino su queste cose, no?
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Ma caro amico, l'imput iniziale partiva PROPRIO da queste (sostanziali differenze traduttive che dall'aringa ne usciva una balena...). NON era un semplice denigrare, ma una costatazione. Posso capire, davvero, che prospettare Biglino come non padrone assoluto della lingua ebraica possa anche non piacere, ma tantè, è questa una realtà. Un'istrione non è una lingua... permettimi la licenza...
Questa REALTA' con le cose FONDAMENTALI a cui accenni, ben poco c'entrano:
Che la Bibbia NON sia un libro di religione l'avevo già detto a più riprese, mancando (di fatto) il fondatore, non certo inquadrabile nel genocida Yhwh.
I famosi "robot" a guardia dell'Arca, se leggi bene, TALI non vengono considerati dagli esegeti, ma alla stregua (per esempio) del meccanismo di Antikitera, erano niente altro che trappole antifurto, complicate se vuoi, ma niente a che vedere con dei robot.
Inutile che poi io mi esprima di nuovo sul concetto di Satana, l'ho fatto alcuni post addietro rispondendo a Giovanni.
Sull'ingegneria genetica a cui alludi, riferendoti all'A.T. non mi sembra di aver colto il nesso in senso letterale. Ma andrò senz'altro a rivedere.
Un saluto
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Nessun problema, ti aiuto io: per gli esegeti ebrei i cherubini non sono semplici trappole ma robot di alta tecnologia. Allo stesso modo per gli esegeti ebrei nell'antico testamento si parla di ingegneria genetica proprio perché il loro concetto di base è che gli esseri umani fossero scientificamente molto avanti e fossero creature che vivevano ben oltre i 100 anni (come riportato appunto dalle figure bibliche da 400-700 anni) prima del diluvio universale, che ha azzerato tutte queste conoscenze scientifiche avanzatissime.Volano49 ha scritto: Sull'ingegneria genetica a cui alludi, riferendoti all'A.T. non mi sembra di aver colto il nesso in senso letterale. Ma andrò senz'altro a rivedere.
Quando è chiaro cosa intendono gli esegeti ebrei, sono molto più importanti le cose su cui sono d'accordo con Biglino di quelle in cui sono in disaccordo: ci sarebbe come minimo da riscrivere l'intera storia umana per com'è vista secondo le teorie occidentali.
Ti riporto l'importantissimo contributo di Abramo, webmaster del forum Consulenzaebraica:
Che la Bibbia parli di ingegneria genetica è noto da sempre agli ebrei attraverso il Talmud, ma gli autori del Talmud non attribuirono mai tali conoscenze scientifiche avanzate ad esseri provenienti da altri mondi, come appunto vuole la linea interpretativa di Mauro Biglino. L’ingegneria genetica altro non fu che l’eredità degli umani che vissero prima del diluvio universale narrato nella Bibbia (racconto presente in altre forme in varie altre tradizioni distanti nel tempo e nello spazio). In 1656 anni, la durata dell’era prediluviana si raggiunse un livello scientifico clamoroso, in parte derivante dal fatto che i prediluviani sapevano sfruttare pienamente la memoria e le altre parti del cervello con tutte le specialità cui esso è dotato. In parte perché avevano una vita longeva, conseguenza del tipo di atmosfera diverso che vi era prima del diluvio la quale rallentava notevolmente l’invecchiamento.
Gli ingegneri genetici erano i “refaim” vocalizabile altrimenti con “rofim”=medici, e non gli “elohim”.
Ed ecco anche il brano di chiarimento sui cherubini:
I kerubini, è noto agli ebrei attraverso il Talmud, che sono degli oggetti meccanici, una specie di robot che servivano a proteggere l’arca, ovvero la cassaforte che conteneva cose preziosissime e nel frattempo pericolosissime. Questo era un congegno di protezione ad alta tecnologia sicuramente più efficiente dei sistemi oggi usato nelle banche moderne. Ma come detto, l’alta tecnologia, secondo la tradizione ebraica proveniva dalla precedente era prediluviana e non dagli extraterrestri.
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Un certo Ktesibios (IV secolo A.C) inventò una pompa ad aspirazione, alcuni perfetti orologi ad acqua, ed altre stravaganze scientifiche, tra cui un organo pneumatico. Se poi vogliamo parlare solo di robot, si può tra gli altri, citare le straordinarie invenzioni di Erone (I° sec.a.C.), come l'odometro, antenato del tassametro, applicato alle carrozze pubbliche... il "maschio" per filettare gli alloggiamenti delle viti, una lampada a olio in cui lo stoppino si tagliava automaticamente. Un teatrino meccanico, in cui le marionette erano collegate a un asse rotante, e vari sistemi di leve permettevano loro di compiere movimenti diversi. La più nota delle sue "macchine" era costituita da un sistema sotterraneo di pulegge e contenitori che apriva le porte del tempio di Alessandria, quando il fuoco veniva acceso sull'altare, e le richiudeva quando esso veniva spento.
E potrei continuare senza scomodare robot alieni. Dalla trebbiatrice rotante del II sec a.C., alla scoperta delle macchie solari del IV sec.a.C., il paracadute del II sec. a.C, e via via fino agli automi cinesi usati per prepararsi al combattimento. Non ultimo gli occhiali da vista inforcati nel medioevo... Ripeto, questo per dire che a volte bisogna dare all'uomo ciò che gli corrisponde senza scomodare l'E.T. Yhwh...
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Ecco perchè la versione di Biglino è infinitamente più credibile e ha infinite correlazioni in più, anche nell'attualità.
Ma qui volevo semplicemente mostrarti le STRABILIANTI cose che sia Biglino che gli esegeti ebrei dicono in comue
Come ti dicevo, scomodali pure visto che se parli di Biglino e di esegeti ebrei, sono entrambi d'accordo che siano esistiti questi robot a tecnologia avanzatissima. La divergenza è solo su chi sia stato il produttore.E potrei continuare senza scomodare robot alieni.
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volevo dire che anche le persone di potere, come noi, hanno pregi e difetti, vizi e virtù, punti di forza e debolezze. Lo sò è una ovvietà, ma a volte c'è lo si dimentica.
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seguo tutti i commenti, che trovo interessanti.
A Sertes: non vedo perché gli UFO debbano necessariamente essere astronavi. Potrebbero essere esseri viventi di un genere particolare. Molto piú plausibile che pensare a una civiltá che possieda una tecnologia che non esiste, che potrebbe essere impossibile da sviluppare coi nostri paradigmi tecnologici, e che comunque dovrebbe avere una ragione per interagire con il nostro pianeta. Una ragione economicamente sostenibile...
Ti ricordo che le astronavi sono un prodotto della letteratura fantascientifica e tutta la loro tecnologia si basa sulla possibilitá di bypassare uno o piú limiti fisici. Questo si puó fare nel mondo della fantasia. Nella realtá no.
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Gli esegeti ebraici non sono per niente in sintonia con Biglino.Per esempio sui contestati "robot" a guardia dell'Arca dicono che: "La tradizione ebraica del Talmud ritiene che in quei tempi le conoscenze fossero molto avanzate, quindi dei congegni meccanici a difesa non sono poi tanto ipotetici, non vi erano forse trappole mortali in altre civiltà, a difesa di castelli, abitazioni o luoghi sacri?"
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Qui su Biglino rincarano: "Fategli delle domande precise, leggete bene le parti che cita e controllate i contesti nelle vostre traduzioni. Ho notato che ciò che scrive nei suoi libri è una cosa e ciò che dice nelle sue conferenze è tutt'altra. Biglino continua a ripetere che ciò che ipotizza lo ha letto nella Bibbia e che è il vero senso letterale, ma ciò che dice non corrisponde a ciò che è scritto nella Bibbia. Come abbiamo visto, da ciò che si evince dalle conferenze, che non sa a memoria nemmeno i termini più elementari della lingua ebraica, assolutamente necessari per una lettura di base. Per non parlare degli errori colossali di grammatica e di pronuncia. Cose che non solo dice verbalmente ma li scrive anche sui suoi libri. Bisogna prima chiedersi se la sua preparazione è sufficiente per formulare le sue assurde ipotesi. Ma poi, le ipotesi si presentano in modo da metterle a confronto e come abbiamo visto, ogni volta che gli si contesta qualche errore, si arrabbia sempre e vanta la scusa che chiunque lo contesta lo fa per qualche motivo teologico".
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Sti esegeti non mollano: "Nella seconda parte della conferenza tenuta a Catania a partire del 9 minuto Biglino asserisce che i masoreti non conoscevano bene l'ebraico e nemmeno le radici semitiche. Evidentemente Biglino non ha neppure la minima idea di ciò che è il testo masoretico. Come è possibile imporre ad un testo consonantico dieci tipi di vocali senza conoscere l'ebraico. Quella di Biglino è un'affermazione assolutamente assurda, un errore grossolano di valutazione cui non è chiaro da quali sentimenti sia mosso"
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Altro: ".Non mi è chiaro poi, se su certe cose fa l'ignorante od è veramente ignorante. Per esempio nei codici della Bibbia non è riportata la pronuncia del tetragramma, le vocali riportate sono il kerì di un'altra parola, come avviene di consueto per altre parole. Se a qualcuno interessa apriremo una discussione a riguardo spiegando dettagliatamente il problema. Almeno sfruttiamo quest'occasione per occuparci di studio biblico in modo corretto.
Inviterei le persone che ascoltano e leggono Biglino di non ragionare con la sua testa, ma di ragionare con la loro testa e di porgli delle domande. La Bibbia non dice quello che lui vuol far credere. Noi siamo a disposizione in questo forum per ogni genere di consulenza.
Una cosa che poi sorprende è che fin quando si parla di extraterrestri ecco che un gran numero di persone sono disposte a credere al fatto che l'uomo è un prodotto ingegneristico. Se si dice loro che l'ingegnere è D-o ecco che preferiscono l'idea evoluzionistica. Se non ci sono dubbi che l'uomo fu creato, allora che dire di tutto il resto dell'universo? Che è il sistema di cui l'uomo ne costituisce solo un infimo elemento? E gli animali? Le piante? Le leggi perfette che regolano le stelle ed i pianeti? Se gli anunnaki hanno fatto solo l'uomo chi ha fatto loro e tutto il resto?
Ma tornando a Biglino, fatevi spiegare bene dove è scritto nella Bibbia di questa colonizzazione di extraterrestri.
Sono a vostra disposizione per ogni chiarimento"
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Sti esegeti....
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Giovanni
Mi interessa Isacco: liberato dal ceppo dove l'aveva legato suo padre, se trova chi lo cura ( un medico di base di quelli che curano a casa, per esempio …), ha ancora la possibilità di tornare ad essere “come noi”, come dici tu, con pregi e difetti, vizi e virtù, talenti e mancanze, uno che può sbagliare e quando se ne rende conto tornare indietro …
Abramo e il suo dio: l'unico interesse nei loro confronti è accertarsi che non siano nei paraggi, il vizio di alzare la scure non glielo toglie più nessuno.
Con la scure alzata nei paraggi non si riesce a costruire niente.
Come ho detto, il mio interesse per la Bibbia e quindi per le traduzioni di Biglino, è mossa soprattutto per l'educazione e istruzione, di fatto obbligatoria, ricevute, per me sono interessanti i collegamenti che vedo nei comportamenti delle persone, qui e ora, con certi dettami impartiti da quell'educazione comune ricevuta.
Ovviamente ognuno sceglie da che punto di vista interessarsi alla cosa, alla Bibbia come al resto.
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Hai ragione, ma solo se per "letteratura fantascientifica" includi pure l'Antico Testamento, cioè il Libro di Ezechiele dove viene descritta la macchina volante che egli vede e sulla quale ha viaggiato.Davide71 ha scritto: Ti ricordo che le astronavi sono un prodotto della letteratura fantascientifica e tutta la loro tecnologia si basa sulla possibilitá di bypassare uno o piú limiti fisici. Questo si puó fare nel mondo della fantasia. Nella realtá no.
Idem se consideri tutta la serie di Vimana indiani.
Insomma, hai mancato il bersaglio alla grandissima.
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"Come ho detto, il mio interesse per la Bibbia e quindi per le traduzioni di Biglino, è mossa soprattutto per l'educazione e istruzione"
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Sull'educazione rapportata a Biglino non commento, non ritenendolo nè maleducato nè disistruito. Il mio accento lo pongo sulla sua limitatissima facoltà traduttiva, che poi è il centro, il fulcro, dei suoi libri.
::::::::::::::::::.......Per esempio:
La bet di compiacimento non esiste, ברא non può essere composto di bet + רא col senso di "vedere" (come dice Biglino). "Vedere" è infatti di radice "ראה" e "רא" è invece di radice "ירא"(temere). Biglino può far dire quello che gli piace al primo verso di Genesi se estrapolato dal suo contesto, ma poi... della grammatica che se ne fa? Il primo termine "בראשית" significa "nel principio di" e non semplicemente "nel principio", questo termine si attacca sempre al successivo. Quindi abbiamo " nel principio di creare" con "ברא" vocalizzato all'infinito. Biglino ha poi detto che il testo parli di elohim al plurale. Una cosa che desta non poca meraviglia che un professore di ebraico non sappia distinguere un semplice plurale da un plurale di astrazione, che è un singolare a tutti gli effetti. I verbi ad esso collegati sono infatti singolari ed "Elohim" non ha l'articolo determinativo ed è quindi un nome proprio essendo i nomi propri autodeterminati. Il singolare è "Eloha" di radice "alah"=comporre norme giuridiche. Quindi significa "Legislatore" che con il plurale di astrazione ("Elohim) diviene: Legislatore Supremo.
Il termine "shemim" di cui parla Biglino NON ESISTE, il termine rimane "shammaim" anch'esso plurale di astrazione, che significa "Cielo". Il termine "רקיע" è di radice "רקע" da cui deriva anche il termine "קרקע" che significa "suolo".
Biglino dice che le sue deduzioni provengono dalla Bibbia, ma a me pare che sono solo frutto della sua fantasia o qualcos'altro.
Secondo voi ci verrebbe sui nostri forum per chiarire gli altri punti?
Ma questo Biglino ha davvero tradotto la Bibbia delle edizioni paoline come egli stesso dichiara? Se tutti i traduttori sono come lui...
Questo è per rimarcare che TUTTO l'ambaradan iniziale che ha portato Biglino a confezionare di getto i suoi libri, nasce proprio da qui, dall'errore PRIMARIO di una sua traduzione (traduzione??) riguardo i molteplici dei biblici che, in realtà la VERA traduzione letterale ne contempla solo uno- Se tanto mi da tanto...
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Ciao Danielas, a mio modesto parere non ci sono correlazioni cosi marcate tra l'educazione ricevuta ed il comportamento delle persone in ambito sanitario. Se poi l'argomento è quello di "fidarsi" di qualcuno rispetto ad un altro, ciò vale ne più ne meno anche per le parole/insegnamenti di Biglino. La capacità critica riguarda la volontà, penso. Posso essere più o meno religioso e mantenere l'autonomia intellettuale per pormi delle domande.per me sono interessanti i collegamenti che vedo nei comportamenti delle persone, qui e ora, con certi dettami impartiti da quell'educazione comune ricevuta.
Biglino in particolare dice qualcosa nel merito?
Comunque, ripensandoci, mi viene in mente l'episodio dei primogeniti d'Egitto, uccisi quando la porta delle abitazioni non veniva marcata col sangue. Potremmo paragonare la marcatura al vaccino, però dubito che qualcuno faccia questo accostamento (razionalmente o nel subconscio) quando decide di vaccinarsi.
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... mi viene da ridere ... sembra il gioco del telefono senza fili di quando ero piccola io: alla fine veniva fuori una parola che non c'entrava niente con quella iniziale!
Neanche io ho particolari motivi di interessarmi all'educazione di Biglino!
Mi hanno colpito le sue traduzioni della Bibbia (ne ho ascoltate alcune).
Le sue traduzioni non mi hanno interessata per questioni di fede religiosa, di teologia, storia filosofia archeologia ecc. ecc.
La Bibbia per me è interessante perchè la maggior parte di noi, di fatto, ha ricevuto una educazione e istruzione a colpi di "la Bibbia dice che...", come ho cercato di dire negli altri interventi, ho notato correlazioni tra quella educazione ricevuta e certi comportamenti attuali ...
Come dire, sì la tv influenza, ma ci sono state altre "TV", ci hanno condizionato in modo diverso ma forse non meno invasivo ...
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Giovanni
Abbiamo opinioni diverse, ognuno esprime la sua e va bene così.
Sì, per me la correlazione tra l'educazione ricevuta e il comportamento in ambito sanitario c'è. L'educazione influenza (e vuole influenzare), cosa una persona debba ritenere meglio per la propria salute, chi debba ritenere autorevole e chi no ...
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alla mancanza di scrupoli però si, si può paragonare ...
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Buona Domenica."
non hai niente da scusarti, si cerca di spiegarsi, uno può aver capito male ma può anche essere stato l'altro a non spiegarsi bene!
Buona Domenica anche a te!
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brava danielas, hai centrato il punto del come mai qua in Italia siamo più inclini per "educazione" e tradizione cattolica a sottometterci in modo pressoché dogmatico al nuovo vangelo covid-vaccinale secondo il quale dobbiamo rinunciare ai nostri più fondamentali diritti costituzionali in nome della "guerra santa" al covid, anche a me sarebbe venuto da spiegarlo a Giovanni, ma poi avevo desistito, probabilmente sconfortato dal riprendere da parte sua un vecchio cavallo di battaglia dei cattolici che chiedono di essere rispettati nella loro libertà di fede talvolta alquanto cieca e sorda a ogni altra ateistica ragione e logica, salvo essere proprio loro i primi a non rispettare per nulla le libertà altrui, vedi per esempio il diritto all'aborto faticosamente sancito con referendum e reso impossibile di fatto consentendo l'accesso negli ospedali quasi esclusivamente a medici antiabortisti di comodo che si sottraevano e si sottraggono tutt'ora ai loro doveri di medici trincerandosi dietro l'obiezione di coscienza; analogamente oggi c'è chi dice che siamo sì liberi di scegliere se vaccinarci o meno, di sottostare o meno a restrizioni di ogni tipo delle libertà personali ma di doverle comunque da parte nostra accettare e da parte del potere si ribadisce il diritto/dovere di imporci norme e obblighi nel nome di un interesse superiore quale possa essere la tutela della salute pubblica (sic...), un po' come dire: tu sei libero di non vaccinarti, io sono libero di fotterti, salvo pretendere comunque il dovuto rispetto seppur alquanto a senso unico a quel che sembra
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mi puoi spiegare in che modo io, Giovanni, visto che mi citi a titolo di esempio, venga meno al rispetto della libertà altrui?
NB. non intendo vaccinarmi, ma mi sento obbligato a rispettare la scelta di chi invece vuole farlo. E parlo delle persone che conosco, ognuna con motivazioni simili ma non per forza uguali. Delle altre, che non conosco, evidentemente non posso e non voglio dire nulla, vorrebbe dire generalizzare.
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