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Biglino
ho provato a leggere Luca Cascioli e lo trovo francamente disgustoso.
La Bibbia, innanzi tutto, é il testo sacro degli Ebrei e le sue interpretazioni stupide e peregrine se le puó anche tenere per sé. Pensare che gli Ebrei fossero (siano) disposti a lasciar stuprare le loro figlie a cuor leggero é ridicolo e pazzesco.
Non solo non ha nessun rispetto per un popolo che, ricordo, se ne sarebbe stato volentieri a casa sua. Sono sempre stati altri che sono andati a rompere i cosiddetti e a costringerli a emigrare. Dopo di ché abbiamo pure i Cristiani che si sono impadroniti del loro testo sacro, lo hanno tradotto e interpretato come meglio piaceva a loro senza il loro permesso e si permettono pure di giudicare. Dopo di ché arrivano gli atei che, dopo essere andati vicini a sterminare il genere umano (ed essere stati fermati solo dalla bontá divina, checché ne pensino), adesso mettono mano ai testi sacri e fanno la stessa cosa.
Io non dico che Cascioli possa anche dire cose interessanti, ma é talmente disgustoso che non riesco a leggerlo.
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- CharlieMike
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"Pensare che gli Ebrei fossero (siano) disposti a lasciar stuprare le loro figlie a cuor leggero é ridicolo e pazzesco."
Può essere ridicolo quanto vuoi ma è scritto qui:
Genesi 19,8
"Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto»."
www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citaz...=Gen+19&VersettoOn=1
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Luigi, non Luca, Cascioli è un ex seminarista tra le altre cose, Tranfo viene da una devota famiglia cattolica, per dire da che basi sono partiti e dove sono arrivati; capisco il tuo disgusto,, ma presuntuosamente sono portato a pensare che possa ben essere dovuto a una qualche forma di rifiuto, magari dovuto a condizionamenti fortemente radicati che certamente non aiutano a vedere le cose in un'ottica diversa che potrebbe aiutare affrontando le cose con uno spirito critico come hanno fatto sia Cascioli che Tranfo malgrado le loro posizioni di partenza; penso che dovresti provare anche tu (come tutti i cattolici ma anche e più ancora ebrei e musulmani nel caso della critica alla religione) a lasciare da parte atavici condizionamenti non del tutto casuali e magari riuscirai a superare quel disgusto che dici di provare, e vedrai che molte cose troveranno spiegazione logica una volta che riuscirai a superare quella barriera dogmatica che tende a non spiegare l'inspiegabile nel tentativo di spiegarlo, arrivando ad arroccarsi nel "mistero della fede"; io il libro di Cascioli lo trovo persino divertente ed ironico seppur avvicinandosi talvolta al sarcasmo, che dire, riprova e magari riuscirai ad andare oltre, bisogna volerlo però
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la questione omosessualità sembra piuttosto generalizzata, anche re Davide non ne è immune, Cascioli se leggi offre diversi spunti interpretando passi biblici; certe pratiche riguardano anche i musulmani per tua tranquillità, e sembrano avere, a detta degli psicologi e psicanalisti, basi sessuofobiche che le religioni promuovono nel tentativo di distogliere l'uomo dai piaceri carnali, probabilmente per non fargli disperdere energie altrimenti utili ad altri scopi come quelli lavorativi-produttivi, vedi ad esempio " tu uomo guadagnerai il pane con il sudore della fronte tu donna partorirai con dolore (per produrre altri uomini che si guadagnano il pane con il sudore della fronte o che tornino utili come carne da macello ossia guerrieri, ragione quest'ultima per la quale il fascismo e il nazismo erano e sono avversi all'omosesualità che avrebbe impedito di procreare disperdendo le energie altrimenti procreative in epicureistiche ricerche del piacere); certo che gli angeli sono una bella invenzione per ammantare tutto questo in modo sfumato, indefinito, indistinguibile senza dargli quei contorni netti che la distinguerebbero maggiormente, addirittura alati, per volare meglio nella fantasia e magari anche di tenda in tenda magari con il favore dell'oscurità
quanto al link che mi hai allegato, ti ringrazio, gli ho dato un'occhiata sommaria, e penso che anche tu non abbia trovato le risposte contrarie alle interpretazioni di Cascioli che probabilmente cercavi, tanto che sembri rifugiarti in un'umile ammissione di incompetenza,cosa pur vera anche per me d'altronde; penso che il problema di fondo nell'interpretazione di certe questioni sia insito in ulteriori insabiamenti, omissioni e manomissioni ossia sabotaggi tesi a ostacolare e impedire l'emergere di verità scomode, torna utile quel che dice Tranfo a proposito dei rotoli del Mar Morto e a chi furono affidati, ne riprendo il captolo da "la Croce di spine", penso possa tornare utile:
LO STUDIO DEI ROTOLI
Tuttavia, il governo israeliano riconfermò l’incarico a Padre Vaux (come già detto, svolto in precedenza per conto della Giordania su una sola parte dei rotoli) ed egli, prendendo in carico anche la parte di rotoli precedentemente esaminata dagli studiosi israeliani, riuscì ad esercitare un controllo indiscusso sui componenti della commissione e sugli esiti dello studio che si arrogò di pubblicare.
Padre De Vaux era un integralista, votato alla difesa ad oltranza della dottrina cattolica.
Egli, in quanto tale era più preoccupato (a ragione) di tenere sotto controllo tutto quanto potesse insidiare l’impianto dottrinale posto a fondamento della fede cristiana, piuttosto che promuovere uno studio autentico, privo di condizionamenti e mirato alla scoperta della verità.
Nonostante i silenzi e le reticenze, il mondo scientifico di ispirazione laica comprese subito l’importanza di quei rotoli, e di quell’antico ordine che duemila anni prima aveva nascosto quegli scritti per preservarli, forse, dalla certa distruzione della repressione di Roma, nell’inferno che era scaturito dalla guerra giudaica.
Il monopolio di De Vaux sullo studio dei rotoli, tuttavia, durò a lungo e fu sempre condizionato dalla necessità di evitare che gli esiti dello studio potessero costituire motivo di turbativa nell’interpretazione ufficiale della figura storica di Gesù Cristo.
Soltanto in un tempo relativamente recente (anni 90 dello scorso secolo), sotto la giusta pressione dell’ambiente scientifico ed in particolare del prof. R. H. Eisenman, direttore del dipartimento di Studi Religiosi dell'Università di California (4), gran parte del contenuto dei rotoli fu resa nota e, anche se tuttora la Chiesa si sforza di raccontare a se stessa e al mondo che in fondo poco o nulla cambia, emerge l’immagine storica di un messia profondamente diverso dal “Soter” cristiano.
Oggi, un approccio storico-scientifico serio al Cristianesimo delle origini non può più prescindere dall’ipotesi che il personaggio nascosto sotto le vesti del Cristo paolino abbia avuto a che fare con i movimenti che fanno riferimento a Qumran, e che sia stato egli stesso un esponente di rilievo di questi movimenti che nel I secolo d.c. persero le caratteristiche ascetico- meditative dei periodi più antichi, per ispirarsi al giudaismo messianico e in parte confluire e confondersi nel movimento insurrezionale di quel tempo.
Solo recentemente, la Chiesa cattolica attraverso la penna del Papa, per evitare l'anacronismo al quale si era votata negando per decenni l'evidenza, ha iniziato timidamente ad ammettere la possibilità che " Giovanni il Battista, ma forse anche Gesù e la sua famiglia, fossero vicini a questa comunità"(5).
Benedetto XVI si sarà accorto che con questa affermazione ha ammesso l'appartenenza di "Gesù di Nazareth" ad una comunità che proprio in quegli anni, aveva abbandonato l’innocuo isolamento per abbracciare la causa del movimento zelota (6)?
Il vago possibilismo espresso con l’affermazione che "Giovanni il Battista abbia vissuto per qualche tempo in questa comunità e abbia in parte ricevuto da essa la sua formazione", può portare molto più lontano di quanto Benedetto XVI non abbia voluto spingersi nel suo cauto sforzo di adeguamento alle evidenze storiche.
È straordinario come, in solo colpo di penna, il pontefice abbia potuto creare tanto imbarazzo agli stessi “studiosi allineati” alla cristianità ufficiale. Oltre a negare qualsiasi legame di Cristo con la comunità qumranica, pur di allontanarlo con i suoi discepoli dal fondamentalismo rivoluzionario zelota strettamente imparentato con essa, si sono ostinati per anni ad attribuire all’appellativo di “zelota” assegnato all’apostolo Simone, il significato di “colui che ama ardentemente Dio” anziché di appartenente al movimento messianico-insurrezionale tristemente noto.
D’altra parte, si tratta degli stessi studiosi che si sono sempre ostinati a sostenere la tesi secondo la quale l’appellativo di “Iscariota”, abbinato al nome di Giuda, indica la provenienza dalla città di Keriot, anziché lo stato di militante della setta dei “sicari” considerata da Giuseppe Flavio un’ala oltranzista dello stesso movimento zelota.
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Ho notato che per semplificare i detrattori (di Gesù) accomunano Gesù Bar con Gesù Cristo, focalizziamo un punto che li accomuna: la tempistica e duale entrata in Gerusalemme. Non è proprio così. Ora, sappiamo bene che Barabba in quei giorni era incatenato in prigione in attesa di pena capitale, dopo processo e condanna, per i vari suoi crimini. Certo non aveva attorno una folla acclamante che gli stendeva tappeti rossi....
A differenza di Gesù Bar, La folla stendeva i propri mantelli e i rami di palma davanti a Gesù mentre entrava in città. Chi si va a studiare il perchè, si renderà conto che questo era un insolito tributo, un onore riservato fino ad allora solo a 2 (DUE) eroi nazionali: Giuda Maccabeo (2MC 18,7), che aveva purificato e riconsacrato il tempio dopo la sua profanazione ad opera di Antioco IV Epifane, e il Re Ieu (2Re 9,13). Non risulta in NESSUN passo che Barabba fosse entrato in Gerusalemme in contemporanea a Gesù e ugualmente venissero stesi tappeti e palme al suo incedere, aveva ben altro da pensare che a farsi notare dalla folla.
Un più che probabile errore interpretativo, del quale Biglino, interprete magnum dei testi antichi dovrebbe farsi carico, sono le grida della folla rivolte a Gesù entrante: "osanna nel più alto dei cieli" (Mc11,10 - Mt21,9). Frase che contiene un possibilissimo errore di traduzione. Infatti l'espressione Osanna, Hoshia'na, significa "aiuta dunque!" o "salva dunque", e l'espressione "ba-meromim (nel più alto") è quasi identica a "mi-haromim (dai romani), rendendo plausibile che la folla in quel contesto, abbia acclamato Gesù come Re, gridandogli: salvaci (liberaci) dai romani.
Proprio da questo "salvaci dai romani", parte l'azione (e contromisura) politica di Pilato con la conseguente ritorsione fino alla croce. Quel dirompente ingresso regale in Gerusalemme, e la speranza della folla di ritrovare l'indipendenza e di liberarsi dal giogo delle TASSE romane, spiega bene il senso della condanna a morte, e il titulus, che recitava: "Gesù Nazareno Re dei Giudei", non fa, per così dire, una grinza.
Un saluto
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ho scoperto Biglino e le sue traduzioni della Bibbia pochi giorni fa, mi hanno interessata moltissimo.
Il mio interesse non è tanto per Biglino che non conosco, e neanche ho un particolare interesse “storico” per la Bibbia.
Il mio interesse principale è per quello che succede adesso.
Ho visto che le forme sono diverse ma solo le forme, in realtà mi trovo in situazioni che mi fanno ricordare la stanza del patronato delle suore dove mi mandavano a lezione di catechismo 60 anni fa.
Nella sostanza, è la stessa cosa.
Mi viene naturale chiedermi il cosa, e il come e il perchè, ci hanno raccontato.
Sapere che oltretutto neanche c'era scritto quel che ci hanno iniettato in testa con tanta cura, è interessante.
Non intendo con questo attaccare o criticare le fedi religiose di nessuno.
Per chiarire: amo molto Aldo Moro, che era religiosissimo.
Ricordo quel che succedeva concretamente a quelle lezioni di 60 anni fa, e in generale come si concretizzava “l'educazione cristiana” dappertutto, e vedo gli esiti di quella educazione.
Lo so che E'CAMBIATO TUTTO. So che negli anni hanno modificato il catechismo, c'è stata anche una legge che non rendeva più obbligatoria la lezione di religione a scuola ecc. ecc.
Eppure il meccanismo è lo stesso, lo riconosco.
Ricordo come battevano sul “ non sappia la tua mano sinistra cosa fa la destra”!
Ognuno può pensarla come vuole … vedo che davvero tanta gente non sa “mettere insieme” tutte e due le mani e ripenso a quell'educazione ricevuta.
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A un certo punto sono riuscita a chiedermi a cosa servisse farci imparare fin dall'infanzia queste storie così edificanti, e a rispondermi. Col tempo ho anche trovato autori che avevano visto la cosa dallo stesso punto di vista.
Forse posso dirlo in questo modo: guardare il dito invece che la luna che indica, anche se ti hanno messo in testa che chi lo fa è un idiota. Non è così facile, visti i contesti in cui è stata usata questa formula. A volte bisogna anche chiarire cosa è il dito e cosa la luna.
Mi sono chiesta a cosa serviva, per esempio, continuare a metterci sotto il naso quell'Isacco sul ceppo, ho visto che qualcun altro se lo è chiesto e l'ha scritto, e anche che spazio ha ottenuto questo tipo di ricerca.
Adesso?
Già l'anno scorso qualcuno mi ha detto: io quel trattamento sanitario non lo voglio, ma se diventa obbligatorio lo farò, il governo non può volere qualcosa che ci fa male perchè sa che non verrebbe più eletto. Ricordo che restai muta, non avevo parole. Col passare del tempo ho scoperto che questa teoria era diffusa, e anche che alcuni di loro il trattamento sanitario se lo sono fatto senza che diventasse obbligatorio, solo era insistentemente consigliato.
Posso liberamente chiedermi cosa ce lo hanno messo a fare quell'Isacco sul ceppo?
Cosa ci sia scritto davvero nella Bibbia mi interessa, ma in seconda istanza.
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quanto al link che mi hai allegato, ti ringrazio, gli ho dato un'occhiata sommaria, e penso che anche tu non abbia trovato le risposte contrarie alle interpretazioni di Cascioli che probabilmente cercavi
è più importante chiedersi se anche Cascioli abbia fatto le stesse ricerche e come sia giunto ad una conclusione che altri non sono riusciti a definire.
Comunque capisco quello che vuoi dire, ciò nonostante penso che nessuno può risultare immune dai condizionamenti, nemmeno gli autori dei libri nei quali troviamo (o pensiamo di trovare) delle risposte (certe). Hanno tutti una loro personalità, una loro attitudine plasmata da pensieri, considerazioni, esperienze personali (vedasi i post di danielas che ringrazio).
Questo solo per dire che il libro, il video o qualsiasi altro mezzo di divulgazione che ci viene proposto, in sintesi, può diventare esso stesso uno strumento condizionante, esattamente come i libri e i condizionamenti dai quali cerchiamo di emanciparci. La discussione tra specialisti che parlano di Gesù-Barabba (non sono andato oltre la pagina 1 del topic) penso rappresenti un buon esempio di come, con gli strumenti della scienza ed i manoscritti a disposizione, risulti complicato arrivare ad una conclusione condivisa...anche tra esperti del settore.
Per la questione omosessualità, nei passaggi citati, davvero non riesco a trovarne il nesso...ma probabilmente è un mio limite.
danielas
Posso liberamente chiedermi cosa ce lo hanno messo a fare quell'Isacco sul ceppo?
Me lo domando anche io, a volte colgo la risposta, altre volte mi sfugge.
L'importante è continuare a chiederselo penso.
Mi scuso con Volano se ho alimentato l' OT.
Un saluto.
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Bisogna partire dal nome Isacco (in ebraico Yishàq: "egli ride") che, secondo Gn. 17,19, proprio i vecchi Sara ed Abramo si sganasciarono fino al mal di pancia dal ridere (Gn 21,6) dopo aver udito che avrebbero avuto un figlio in un'età non più fertile. "Dio" così pronto all'ira se la legò al dito e solo poco prima che ad Abramo gli venisse uno sciòpone per l'orrore che gli aveva ordinato di fare, pugnalare suo figlio, pensò bene di soprassedere, tanto più che Abramo e la sua discendenza gli sarebbero stati in seguito utili per i suoi scopi.
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Il link alla discussione Gesù-Barabba era stato aperto dall'utente Hard-Rain che è presente in altri forum (con lo stesso nick).
Ebbene, ho trovato (attirato dalla preparazione dell'utente Hard-rain) un forum in cui dialoga direttamente con Giancarlo Tranfo che hai citato qualche post addietro, ed un'altro topic (stesso forum) in cui si discute del testo "La croce di spine".
cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=22992756
cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=28218592
La cosa che mi colpisce positivamente è che, nonostante le diverse prospettive, ben evidenziate dai post, Tranfo si è sentito libero di mandare una copia autografata con dedica ad Hard-Rain (Gianluigi Bastia):
digilander.libero.it/Hard_Rain/dedica_tranfo.jpg
Solo per questo, e senza aver letto il libro, mi sento istintivamente di stimarlo.
Non entro nel merito della questione tecnica di cui discutono perchè non ho gli strumenti ne la preparazione per farlo.
Un saluto.
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ringrazio per i regali, rimango ammirato dal tuo animo nobile e dalla tua generosità! dunque, dei due link al forum che mi hai allegato, il primo, per quanto eccessivamente tecnico anche per me, non mi è dispiaciuto per quello che ho capito non senza qualche sforzo, il secondo non lo ho trovato molto gradevole, anzi, a parte Hard Rain e l'amministratore Frances, altri mi sembravano un po' chiusi, come dire i soliti reazionari bigotti che quando toccati nelle loro credenze reagiscono con un certo senso di strafottente superiorità, celandosi dietro uno scudo di molteplici studi "ufficiali", come a voler dire "siamo in molti, siamo più dotti, quindi più forti" rigettando così il confronto, cosa che invece hard rain non fa, dimostrandosi invece ammirato della disponibilità al confronto di Tranfo a prescindere dalle differenze di vedute e posizioni e dimostrandosi anche lui aperto al confronto come cosa costruttiva e indispensabile a una crescita, al raggiungimento di verità seppur parziali altrimenti impossibili; comunque, spero che tu abbia aperto due link offerti uno da hard rain nel primo link, l'altro da un utente del forum nel secondo link che mi hai così gentilmente omaggiato, comincio dal secondo, che viene presentato come "a questo link vari commenti" quando in realtà a me sembra un'unica recensione a "la croce di spine" da parte di Enrico Gavalotti di Homolaicus cui lo stesso Tranfo come lui dice "offre in pasto il suo libro" e ne pubblica la recensione per quanto a tratti critica nel suo sito (riprendo per brevità solo quella cui si accede direttamente dal link offerto dall'utente barioniu, dentro si trovano anche altri link a recensioni a singoli capitoli del libro di Tranfo sempre ad opera di Homolaicus, a te il piacere )
www.yeshua.it/Recensioni/la_croce_di_spine_recensioni.htm
poi, per darti l'idea di cosa si discute in quel forum, allego anche il secondo riguardante il rotolo P90, come dice lo stesso hard rain in una risposta a Frances "Le immagini ad alta definizione di P90 si trovano qui":
163.1.169.40/cgi-bin/library?e=q-000-00-...9d4f303a12d8574cc1e2
come vedi ho già riciclato i "regali natalizi", consideralo un regalo nel regalo, un saluto :
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- CharlieMike
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Cosa c'è di strano?marco_it ha scritto: Gli dei volavano con lo skateboard
www.facebook.com/YahooCanada/videos/flyi...es/1080707655418348/
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ah, giovà, sono così generoso che ti allego un altro regalo
LA FELICITA’ NEL PENSIERO DI EPICURO
Di Franco Ceresa
Franco Ceresa*Le origini del dibattito filosofico della felicità
La questione della felicità ha una lunga storia nella tradizione filosofica occidentale. Si può dire che nascacon la filosofia, quando ad Atene, tra V e IV secolo a.C., intorno alla figura di Socrate si sviluppa il dibattitosu quale sia il modo migliore di vivere. Tutti i filosofi antichi si cimentarono con il problema della eudaimonia (il nome greco della felicità), considerandola il fine ultimo della vita, l’oggetto del desiderio ditutti gli uomini. I pensatori antichi cercavano di allontanare una visione tragica dell’esistenza, secondo cui il destino degli uomini è affidato al caso, alla fortuna, al gioco delle passioni umane o al capriccio degli dei.Controllo della ragione sulle passioni, stabilità psicologica e autonomia rispetto al mondo e ai falsi beni(ricchezza, successo, potere) costituiscono il modello base della saggezza antica, entro cui la felicità può essere pensata come risultato dell’esercizio della virtù. La cultura cristiana si contrappone frontalmente aquesta prospettiva e ne contesta la principale pretesa: controllare la vita e respingere da essa il male.Pensare di poter essere felici senza riuscire a sconfiggere il dolore e la morte è un’illusione e un inganno;solo la speranza nell’amore di Dio e nella possibilità di una vita eterna (orizzonte sostanzialmente estraneo alla cultura antica) aprono una prospettiva di felicità superiore. Tra speranza nell’aldilà e fiducia nel valore
di riscatto del dolore, la cultura cristiana del medioevo tende a deprimere l’aspirazione naturale al piacere e a considerare ingannevole la sua attrazione psicologica naturale. Una diversa concezione della felicità si affaccia in Italia, nell’età dell’Umanesimo, con la riabilitazione del piacere. La nuova cultura umanistica abbandona la diffidenza che il cristianesimo medievale aveva mantenuto nei confronti dei filosofi pagani;tra essi, proprio Epicuro, il più disprezzato di tutti perché aveva fatto del piacere il fine della vita, viene riscoperto come primo teorico del benessere psicofisico dell’uomo, di quell’equilibrio tra anima e corpo che diventerà il grande ideale del Rinascimento. Ma è il ‘600 il secolo nel quale si riapre il dibattito filosofico sulla felicità, con nuovi e importanti modelli. Ciascuno di essi contiene un’immagine dell’uomo e delle sue possibilità di realizzazione nella vita; li accomuna l’idea, in gran parte nuova, che la felicità sia legata più all’espansione di potenzialità che al mantenimento di una forma acquisita, più a fattori di dinamismo che di stabilità
il resto lo trovi qui:
www.scuolabiodanzaliguria.it/files/abstr...OVA--18-gen-2015.pdf
ti confido che oltre che felicemente Ateo (qualcuno asserisce che anche l'ateismo sia esso stesso una religione, un qualche "credo", una forma di fede, pensa un po' quando si vuole ricondurre tutto sotto certi canoni, come tirare continuamente l'acqua a certi soliti e monotoni mulini...) mi ritengo, come mi sembra di aver già detto, a torto o a ragione, un epicurèo...
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se sei felice a me basta e avanza, che tu sia ateo o diversamente credente .
L'importante è avere il rispetto per le convinzioni altrui e magari volersi anche bene, nonostante la diversità delle strade che percorriamo, il che è fattibilissimo.
Certe strade possono risultare più irte di altre, ma la scelta di incamminnarvisi è personale, ciò nonostante spesso i sentieri si incrociano il che offre momenti di condivisione.
Come questi due personaggi, di cui una si autodefinisce (come te) epicurea.
Un caro saluto.
PS: perdona la mia prigrizia nel non leggere per intero i testi che proponi.
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Se in futuro la Bibbia e Omero non gli offriranno ulteriori spunti per divagare oltre il lecito del "facciamo finta che", magari Biglino entrerà a piè pari anche sugli enigmatici protagonisti dei Promessi Sposi.... Mah! La parola ebraica Ruàch, così cara a Biglino (assieme alle altre 10 che ben conosce...) sta assumendo contorni cumulativi sempre più ampi e onusti, sta diventando inarrestabile, senza più confini, spaziando dal vecchio obsoleto e circoscritto "SPIRITO" di Yhwh fino a: mezzo aereo-aquila-fumo-svegliarsi-aleggiare-superficie-vento-percorso-sorvolare-nuvola-carattere-visuale-visioni-spostamento.
Orcocan... più che una parola che informa, Biglino gli sta fornendo i connotati di una parola informe, d'altronde una parola così VARIOPINTA, ben plasmata da Biglino, sta assumendo sempre più una globalità di termini inusuali e differenti tra loro, ma tantè ...
Il mio, verso il venerabile Biglino, NON è ostracismo, anzi, ammiro il suo modo di proporsi, di vendersi (intendo il suo lavoro di scrittore) Il suo, come quello di tanti scrittori, è un mezzo, una modalità per sbarcare il lunario, non si vive solo d'aria. Non può risultare un'offesa, dal momento che un'opera letteraria viene definita tale soprattutto quando ha un vasto seguito (la critica lasciamola stare...). La capacità di Biglino di interessare una certa fascia di lettori, fino a far loro trattenere il respiro, è sintomo di capacità psicologiche che solo i grandi scrittori hanno. Certo, va da sè che Biglino allarga tempi modi e concetti all'inverosimile, dilatando sempre più l'iniziale trama. E' un procedere (il facciamo finta che) che non troverà mai una fine, con soluzioni librarie che, come un sasso gettato in uno stagno, allargherà sempre i propri cerchi, l'imput iniziale continua imperterrito con trame sempre più improbabili. E non finisce qui, tra una trentina di libri, Biglino svelerà finalmente la provenienza di Yhwh. Io aspetto con ansia, mordendomi i gomiti .
In un convegno scientifico, un relatore, in un breve fervorino, con tanto di spiegazioni "scientifiche" riuscì a dimostrare alla platea che una cabina telefonica poteva prendere il volo. L'ultimo Biglino non si discosta poi molto da queste verità (della cabina telefonica). Le sue verità sono intelligenti, soffusamente intriganti, appena appena velate da un sottobosco di "facciamo finta che".
Un saluto
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Allora "facciamo finta che... " tu ci dai una spiegazione razionale alla descrizione di persone che si muovono velocemente da un punto all'altro restando a piedi uniti.Skateboard... ebbè, allora...
Senza invocare divinità però. Così sono buoni tutti.
Solitamente Biglino dice di non tradurla, di leggerla così com'è, come kvod, elohim, yahwhe, elion, e molte altre. Chiede sempre di dedurre il significato dal contesto senza preoccuparsi della traduzione (che nessuno conosce).La parola ebraica Ruàch, così cara a Biglino... sta diventando inarrestabile, senza più confini, spaziando dal vecchio obsoleto e circoscritto "SPIRITO" di Yhwh fino a: mezzo aereo-aquila-fumo-svegliarsi-aleggiare-superficie-vento-percorso-sorvolare-nuvola-carattere-visuale-visioni-spostamento.
Non ti dovrebbe essere difficile smentire quello che afferma Biglino, allora.In un convegno scientifico, un relatore, in un breve fervorino, con tanto di spiegazioni "scientifiche" riuscì a dimostrare alla platea che una cabina telefonica poteva prendere il volo. L'ultimo Biglino non si discosta poi molto da queste verità (della cabina telefonica). Le sue verità sono intelligenti, soffusamente intriganti, appena appena velate da un sottobosco di "facciamo finta che".
Prego, "facciamo finta che... " ci porti le tue dimosttrazioni.
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Leggendo la recensione mi sembra sempre di rimanere incagliato nello stesso punto, c'è infatti chi sostiene fortemente le sue convinzioni. Io personalmente, come già detto, non riesco ad affrontare un dibattito interiore di tipo scientifico per auto-convincermi della bontà dei testi che formano il Vangelo.
È vero quindi anche l'opposto.
Ciò che volevo far notare è l'estrema impossibilità di giungere ad una verità insindacabile. Per quanto mi riguarda c'è dell'altro è và oltre i papiri o i codici, all'interno dei quali però un messaggio è rimasto-tramandato ed è questo ciò che conta. Se ci si aggrappa alla "lettera" ogni cosa si sgretola, se ci si affida allo "spirito" la prospettiva può ribaltarsi.
Mi colpisce molto infatti questo ragionamento del recensore:
I laici devono compiere un'operazione analoga, ma senza infingimenti, semplicemente dimostrando che l'umanesimo laico, democratico e naturalistico è superiore alle "verità cristiane", qualunque esse siano. In tale compito, l'esigenza di andare a cercare la "verità storica" del cristianesimo tradito può risultare un'operazione meramente intellettuale, che non riuscirà a convincere né gli esegeti cristiani né le grandi masse che ancora hanno bisogno di simboli in cui credere. Il mondo laico farebbe meglio a recuperare i significati "pagani" della natura, trasfigurandoli in maniera tale che l'umano non venga tradito dal religioso.Se non compiamo un'operazione del genere, noi rischiamo di relegare il Cristo alla storia anche nel caso in cui venissimo a scoprire come sono andate veramente le cose. E' infatti facile immaginare che anche quando ci sentiremo pienamente autorizzati a esprimere, con dati alla mano, un parere opposto sull'interpretazione dei fatti evangelici, noi non avremo fatto alcun vero progresso circa la soluzione della diatriba che oppone un'opinione a un'altra.
Le verità cristiane non andrebbero scavalcate-superate, bensì comprese. E per farlo è necessario conoscere il cristiano (compito assai difficile oggi giorno) come vive la sua fede, il messaggio in cui crede e come lo realizza.
Mi colpisce il fatto che nulla viene scritto delle azioni e insegnamenti di Gesù, non possono rimanere così drasticamente separati dalla sua storicità se uno dei contesti è quello dell'educazione della massa. Quindi ha ragione, cos'ha da offrire la causa atea ai credenti? Ma io che sono credente cos'ho da offrire alla causa atea? Qualche link che rimanda a studi sulle fonti? troppo poco in effetti.
Il video della Hack ed il sacerdote invece mi dà speranza, perché non è importante convincere o convincersi, l'importante è conoscersi.
Se infatti vivi la tua vita, chi sono io per dire che la stai vivendo nel modo sbagliato? L'unica cosa che posso umilmente fare è farmi conoscere e mostrarti come conduco la mia.
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L'importante è continuare a chiederselo penso."
Giovanni
… mi piacerebbe se volessi dirla qualche tua risposta …
Una mia: mi interessa più Isacco che gli altri due, il padre con la scure e il suo “dio”.
Isacco non è lo stesso prima e dopo essere stato sul ceppo.
Un adulto completamente formato da abbastanza esperienze forse può restare quello che era, un bambino o un ragazzino no.
Se aveva qualche speranza che suo padre arrivasse a salvarlo, qualche possibilità di restare intero poteva avercela, ma visto che proprio suo padre lo ha legato e alzato la scure, di restare intero possibilità non ne ha neanche una.
Ma di cosa succeda a Isacco, nell'educazione impartita non vedo traccia di interesse.
Se a me interessa Isacco, posso chiedermi perchè a chi ha impartito la educazione ricevuta invece non ha interessato per niente.
Si educa con degli scopi, delle finalità.
Ho l'impressione che adesso Isacchi (e Isacche) ce ne siano tanti.
Non è detto che seguano le pratiche “religiose”, ma portano con “fierezza” i simboli del loro credere (o voler far credere) che chi ha il potere è buono e giusto. Anche se ti imbavaglia e alza la scure sulla tua testa …
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forse la lezione del sacrificio serve a tutti i personaggi descritti dal racconto.
Ad Abramo, la cui fiducia in Dio viene scossa.
Ad Isacco, che vede l'amore del padre schiacciato dell'obbedienza.
A Dio, la cui speranza di un'umanità giusta era stata a lungo disattesa.
Le prove d'amore le "subiamo" tutti, tutti i giorni, e se esiste, immagino valga anche per il Signore.
Chi è al potere non è giusto e buono in assoluto, ne ingiusto e cattivo per intero.
Sono persone, nate da altre persone più o meno simili a noi. Penso che le persone di potere siano l'espressione di com'è composta la società, non il contrario.
Non mi fido del potente perché mi è stato tramandato che l'onnipotente è buono e giusto (anche perché nella Bibbia non sembra esserlo pienamente) ma in base a quello che dice e che fà.
O così è oggi, per nostra fortuna.
Poi c'è l'obbedienza di chi non si piega alla tentazione di giudicare, ma cerca anzitutto di comprendere.
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- CharlieMike
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Chiedo scusa per gli eventuali toni. E' che quando mi vedo ripetere ad libitum sempre gli stessi discorsi perdo la calma.Volano49 ha scritto: Mi sembri polemico caro Charlie. Non vedo il perchè. Il relatore che dimostrò che con fantasia ed arguzia si può far volare anche una cabina telefonica, NON ero io. Perchè, mi chiedo, non si vuole ammettere che il "facciamo finta che" di Biglino si sta espandendo a macchia d'0lio: E' questa una realtà anche per i più incalliti fans. Ma l'ho già detto, dilungare e annacquare a dismisura il contenuto del PRIMO (libro) vino novello (visto come una novità assoluta), è indice d'intelligenza. Certo, vi è chi, veri studiosi di ebraico antico (con tanto di laurea ottenuta non in sporadiche scuole serali) hanno molto da correggergli. Logicamente una correzione comporta un cambiamento d'interpretazione. Non mi dilungo oltre, cominciamo a seguire questo VERO Dr....
Vorrei ribadire, nuovamente, alcuni punti su Biglino che vengono costantemente (spero non volutamente) tenuti fuori considerazione.
1) Il concetto di "facciamo finta che..." ribadito sempre da Biglino si riferisce esclusivamente al fatto che della bibbia non si sa nulla e pertanto qualunque interpretazione è campata in aria.
L'unica cosa che si può fare è leggere letteralmente quello che c'è scritto anche se anche pure questo approccio non ha valore dato che i testi sono stati manipolati migliaia di volte nei millenni al punto che le nostre versioni non sono sicuramente uguali agli originali.
2) Biglino ha smesso da diversi anni di usare le sue traduzioni, e nelle sue conferenze utilizza solo i testi tradotti dagli altri, in particolare la bibbia di Famiglia Cristiana.
Ad ogni modo, non vedo il perchè una persona che non possiede un pezzo di carta che lo certifica come traduttore sia meno competente di un altro.
Quì su LC sono ben poche le persone che hanno un titolo universitario sugli argomenti che discutono, eppure chi discute dimostra competenza e preparazione.
Se dovessimo fare dei distinguo sulla base dei titoli universitari LC potrebbe tranquillamente chiudere per mancanza di fonti.
Biglino ha tradotto per le Edizioni S.Paolo ben 11 libri della bibbia, libri che sono andati in mano agli studiosi delle università. Non credo che le Edizioni S.Paolo gli avrebbero affidato questo incarico se le sue traduzioni fossero approssimate o peggio errate.
3) Biglino descrive quello che legge nella bibbia. Il suo mantra nelle conferenze è sempre: "Se tutti quelli che vengono alle mie conferenze leggessero per conto proprio la bibbia, io smetterei di essere chiamato e tornerei ad andare in bicicletta".
Appunto per il fatto che il contenuto della bibbia sia completamente ignoto al mondo, Biglino descrive quello che legge in senso letterale, l'unica interpretazione possibile.
Contestare questa interpretazione significa contestare le bibbia stessa.
Quando p.es. nella bibbia, Genesi 19,8, Lot ha offerto agli abitanti di Sodoma le sue figlie vergini per fargliene abusare per salvare i due personaggi a cui ha dato asilo in casa sua, quello c'è scritto e quello Biglino legge. Punto.
Io personalmente mi sono stupito quando dio ha mandato Mosè ha chiedere al faraone di liberare gli schiavi, e subito dopo leggere che dio ha indurito il cuore del faraone per non concederlo.
Essendoci detto che c'è un dio unico non mi tornava che dio facesse il doppio gioco, eppure quello c'è scritto.
Poi su questo si possono fare tutti i ragionamenti che si vuole e lo stesso Biglino dice sempre che ognuno è libero di fare i propri.
Quando ti ho chiesto di portare le tue dimostrazioni, l'ho fatto perchè continui a contestare Biglino senza portare alcun ragionamento a sostegno.
Biglino non fa traduzioni corrette perchè non ha una laurea o una certificazione? D'accordo. Porta allora le traduzioni corrette.
Biglino non interpreta correttamente ciò che è scritto nella bibbia? Bene. Porta l'interpretazione giusta, allora.
Diversamente possiamo solo fare finta che...
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Interessante disamina che di per sè comporta i limiti umani nel valutare Dio, il vero Dio, quello di Gesù intendo... Non si può anzitutto evitare di considerare che Dio essendo buono non possa esimersi di manifestare la sua bontà. E' presumibile che non possa sfuggire a queste sue doti ed attributi, ai quali il Yhwh nella Bibbia sembra spesso fregarsene altamente.
La questione del male poi, apre una miriade d'interrogativi, per la quale ogni considerazione umana non può che coprire in più che minima parte. Affrontare la questione in separata sede (esoterica) risulta ovviamente più semplice: Dio può fare il bene, e non può fare il male! Significa allora che Dio non può fare tutto? Apparentemente è certamente così, nella regola degli opposti. Ma in realtà (si fa per dire...) Dio non può fare il male perchè il male NON esiste. Il male come opposto a Sè stesso.
Considerando tutto, la questione del male risulta uno pseudo problema, ed è proprio per sanare questo falso problema che nacque la leggenda di Lucifero, di Satana e del Diavolo. Un modo per giustificare che sulla Terra il male c'è, e non riuscendo a sistemare questo fatto nei confronti di un Dio che doveva essere perfetto, si creò l'anti Dio. In questo modo Dio restava salvo e tutto il male veniva attribuito a quel diavolo di un satanasso...
La classica domanda che ci poniamo è: perchè Dio non ci ha fatti perfetti? Non ci ha fatti già buoni? Già completi? Perchè per necessità dobbiamo lottare, andare avanti, piangere soffrire, e via cantante, compreso il recente Covid... Poteva già farci buoni, perfetti, ecc ecc. Per dare risposte a queste domande comporta far propria che queste regole sono del tutto necessarie. Da questa considerazione si ripartiscono innumerevoli sentieri che convergono verso lo spirito, del perchè del nostro pesante incedere qui su questa terra. Per non andare troppo OT, ragioniamo (stringendo all'osso...) che le cose perfette, o assolutamente perfette, ammenochè non siano Dio NON possono esistere.
Un saluto
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Biglino non fa traduzioni corrette perchè non ha una laurea o una certificazione? D'accordo. Porta allora le traduzioni corrette.
Biglino non interpreta correttamente ciò che è scritto nella bibbia? Bene. Porta l'interpretazione giusta, allora.
Io ti leggo con interesse caro Charlie, e provo coerentemente a risponderti, da quello che dici si evince che tu non faccia altrettanto. Sembra che tu non abbia visto il video che TI HO postato dato che mi rifili le stesse domande. Se il tempo ti stringe... considera solo l'inizio di tale video, e poi passa direttamente al minuto 70. (un'ora e 10 min.) e avrai le risposte che chiedi, chi meglio di un letterato ebraico-biblico, e pure ateo può soddisfarti? Io sono solo un ateo... credente.
Va da sè che NON è come tu dici, ovvero che Biglino legge SOLO letteralmente ciò che sta scritto e basta. Quando legge e scrive (lo ha fatto in ogni sua conferenza) traducendo passi ebraici, ci mette del suo, sbagliando tempi e congiunzioni, trae da questi errori di trascrizione (volenti o nolenti fate pure voi) ciò che più può intrigare i suoi "fedeli" lettori.
Sono d'accordo con te, e non può essere altrimenti, quando dici che i libri della Bibbia sono stati più volte scopiazzati nei secoli. Puoi però ovviare, andandoti a studiare i rotoli di Nag Hammadi. Per quanto riguarda le Edizioni San Paolo, queste vengono considerate solo quando fa più comodo. Edizioni che il vaticano non considera poi molto, avendo queste un solo scopo commerciale. Queste secondo te dovrebbero innalzare Biglino come traduttore principe dell'ebraico? C'è chi, essendone in grado, smentisce le sue capacità di traduttore. Guardati qualche minuto del video e poi, se vuoi, ne riparliamo.
Un saluto
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