Nuova Cronologia

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5 Anni 1 Mese fa #31972 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Nuova Cronologia
O.T. ma non troppo …….

Sono sempre più convinto dell’attualità e della validità di Socrate: ecco qualcuno degli aforismi più famosi

“La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere” (da Platone in Apologia di Socrate)

“Esiste un solo bene, la conoscenza e un solo male l'ignoranza” ( da Diogene Laerzio in Vite dei filosofi)

“Non é la più vituperevole ignoranza, il credere di sapere quello che uno non sa?” (da Platone in Apologia di Socrate)

P.S. Per chi non lo ricorda, Socrate è quel famoso ginecologo, ovviamente medievale (perché la Cronologia di Tolomeo è fraudolenta), fautore del metodo della “maieutica” (dal greco μαιευτική - arte ostetrica).
O no ??

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #32006 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
I più potenti magistrati di Roma erano i DUE CONSOLI.
A Sparta regnavano DUE RE.

Roma era governata dal senato, il cui significato originario è "assemblea degli anziani".
Sparta era governata dalla gherusia, cioè l'assemblea degli anziani.

Il centro politico, economico e religioso di Roma era il FORO.
I magistrati più potenti di Sparta erano gli EFORI.

Gli imperatori romani fecero costruire CINQUE fori imperiali.
Gli efori spartani erano cinque.

L'esercito romano era noto per la sua coordinazione e la formazione a testuggine.
L'esercito spartano era famosa per la sua coordinazione e la sua formazione chiusa.

Roma sorge sul fiume TEVERE.
La città che pose fine all'egemonia di Sparta fu TEBE.

Roma divenne la capitale del CLERO cattolico.
Gli appezzamenti di terra degli spartiati si chiamavano KLEROI.

La prima azione militare di Roma fuori dall'Italia fu la battaglia di MESSINA.
La potenza di Sparta ebbe origine con la conquista della MESSENIA.

Roma sottomise i LATINI.
Sparta sottomise gli ILOTI.

I romani discendevano dai troiani. L'altro nome di Troia era ILIO. Come potevano chiamarsi gli abitanti di Ilio? Potevano tranquillamente chiamarsi ILIOTI. Ed infatti Ilio fu conquistata in seguito all'iniziativa del re di Sparta Menelao (a questo punto potrebbe essere che i troiani che fondarono Roma non fossero quelli usciti sconfitti dalla Guerra di Troia, ma fossero i discendenti degli achei conquistatori).

Ma soprattutto, cosa c'era scritto sulle bandiere romane? C'era scritto "spar"! Solo che gli storici hanno scambiato la a minuscola per una Q!
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Nomit. Motivo: odio modificare i post, ma era sparita una parola

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5 Anni 1 Mese fa #32008 da Abido
Risposta da Abido al topic Nuova Cronologia
ma senti che cazzate !! Ma vai a studiare storia, e studiala bene.
Essendo questa la mia materia ho tutte le ragioni per dirti che spari cazzate complottiste.
Sì, questo è veramente il mio ultimo commento.

Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (O. Wilde)

L'ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza (C. Darwin)

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #32009 da ZORG
Risposta da ZORG al topic Nuova Cronologia

Abido ha scritto: ma senti che cazzate !! Ma vai a studiare storia, e studiala bene.
Essendo questa la mia materia ho tutte le ragioni per dirti che spari cazzate complottiste.
Sì, questo è veramente il mio ultimo commento.

PREMESSA necessaria: sono serio :wink:

Essendo tu una fonte autorevole (in materia), perché non ci erudisci invece di criticarci.
Sarebbe più costruttivo per tutti e (credo) anche più divertente per te, essendo la tua materia.

Molti son qui per imparare, e per condividere quel che sanno.
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da ZORG.

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5 Anni 4 Settimane fa #32055 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Da "History: Fiction or Science Vol 4 pag 472

La Grande Permia ricordata nelle Cronache Russe e rappresentata nello stemma che data al XVI secolo.
La vera localizzazione di Permia
Due grandi Principati del XVI secolo rappresentati nell’antico stemma Russo e cioè Permia e Vyatka appaiono solo nelle carte dell’Impero Russo Romanoviano alla fine del XVIII secolo – lo stesso anno, nel 1781. Prima di tutto non ci sono mai state aree con quei nomi a Est del Volga, che è dove gli storici Romanoviani le collocano oggi.

Secondo le cronache Russe, la terra di Permia confinava con la Yougra, o Ungheria. La terra fu battezzata Cristiana da Stefano di Permia (Che aveva… fondato la Diocesi di Permia nel 1383 e compilato un alfabeto)” ( [85] , Volume 31, pag. 511).

“Nel 1434 Novgorod fu costretta a dare parte dei tributi raccolti dalla Terra di Permia a Mosca... Nel 1472 la Grande Permia . . . diventa una provincia di Mosca... i principi locali diventavano così vassalli del Gran Principe” ([85], Volume 32, pag. 511).

Perciò viene detto che la Terra di Permia aveva principi propri fino al XV secolo, che erano di fatto indipendenti e aveva il suo proprio vescovo e il suo proprio alfabeto. Lo stesso nome (Grande Permia) indicava il fatto che questa provincia dell’Impero fosse in qualche modo speciale.

Oggi ci viene detto che sia stato molto difficile rendere i Komi Permiayaki parte dello Stato Russo. Infatti, “il territorio dei Komi Permiayaki (cui ci si riferisce come Grande Permia’ nelle fonti Russe) divenne parte della Russia nel XV secolo” (ibid, pag. 1 50). In altre parole, secondo l’interpretazione Romanoviana delle cronache Russe, la Russia dell’Orda era riuscita a conquistare i Permiayaki o Komi, nell’epoca della Conquista Ottomano = Ataman facendo diventare le loro desolate terre parte dell’Impero. Dopo di ciò lo “Stemma di Permia”fu incluso tra i 12 stemmi che corrispondevano alle principali provincie dello stemma Russo – con una grande cerimonia si può supporre. L’orgoglioso titolo di “Gran Principe di Permia” si suppone ereditato dagli Zar, o Khan, di Vladimir, Mosca e Novgorod dall’ipotetico sovrano del lontano villaggio di Yegoshikha (così si chiamava il villaggio da cui si presume nascesse Permia) – a essere precisi nemmeno il villaggio esisteva fino al XVII secolo. Non ci sono tracce del nome Permia da nessuna parte in quest’area fino al XVIII secolo.

Questo è ciò che sappiamo della moderna città di Permia: il precedente villaggio ricevette questo orgoglioso nome nel XVIII secolo e questo deve essere stato il più grande insediamento che i Romanov abbiano trovato qui – nemmeno una cittadina!

“La città fu fondata sul sito del precedente villaggio di Yegoshikha, la cui fondazione data all’inizio del XVII secolo. Nel 1723 fu costruito qui un impianto per lavorare il rame e il villaggio vicino fu rinominato Permia nel 1781 e divenne il centro della provincia di Permia” (ibid, pag. 154).

Ora possiamo formulare la nostra ricostruzione. La vera Grande Permia medievale riflessa dalle cronache risulta essere la Germania del Sud (senza la Prussia), l’Austria e il Nord Italia.

L’antica città di Parma esisteva già nel Nord d’Italia; il suo nome suona molto simile a Permia. Come per Vienna, la capitale d’Austria troviamo qui la Cattedrale di Santo Stefano – una delle più grandi d’Europa. Il nome stesso di Germania (GRM senza le vocali) è una possibile versione del nome BJRMA (Biarma), da noi conosciuta attraverso le fonti Scandinave medievali ([523], pag. 197). Come abbiamo già detto, Biarma e Permia sono probabilmente la stessa cosa. Ricordiamo al lettore che il nome Germania veniva anche trascritto come “Jermanie” nel Medio Evo ( [517]; vedi Chron5 per maggiori dettagli). Perciò B-Jarma, o Biarma, e Jermanie (Germania) devono essere versioni dello stesso nome.

Questo spiega perché l’alfabeto di S. Stefano (Stepan) sia scomparso dalla storia Romanoviana del villaggio di Yegoshikha senza lasciare traccia. Non è che i Komi da oltre il Volga, più tardi soprannominati Permiayaki, avessero avuto difficoltà a impararlo e a mantenerlo ma piuttosto S. Stefano lo aveva inventato e insegnato da un’altra parte - ossia, Austria, Germania e Nord Italia ed è per questo che rimane nella memoria grata della popolazione locale. L'enorme Cattedrale di S. Stefano a Vienna fu costruita in suo onore. Perciò S. Stefano e Stepan deve aver insegnato il suo alfabeto agli Europei nel XIV secolo che è realmente un epoca antica nella nostra ricostruzione. Dobbiamo anche notare che sembra essere stato il primo Vescovo di Permia da cui il titolo - “Stefano della Grande Permia” ([936], Volume 2, pag. 635).

A proposito, potrebbe Stefano, o Stepan, aver inventato l’alfabeto Romano, che si sarebbe poi propagato attraverso molti altri paesi dell’Europa Occidentale utilizzato dal Latino, stimato linguaggio dei medici, raffinata letteratura e Catechismo e quindi dichiarato “antichissimo” nel XVII secolo e attribuito a grandi autori come Tito Livio come loro linguaggio nativo? Di fatto, questi ultimi appaiono essere vissuti nel XVI-XVII secolo d.c. Lo stesso si può dire di Giulio Cesare – un famoso imperatore Romano “Antico” la cui vita non precede il XII secolo d.c.

L’identificazione della Grande Permia come descritta nelle cronache come Germania medievale rende una delle storie di Karamazin, precedentemente ritenuta piuttosto strana, perfettamente plausibile e ovvia. Karamazin seguiva alcune antiche fonti ed evidentemente non riuscì a capire che erano relative al periodo. Riporta il seguente fatto sorprendente: “L’espansione Mongola continuò e gli invasori aveano raggiunto Permia attraverso la Bulgaria di Kazan; molti dei Permiayaki fuggirono spaventati verso la Norvegia” ([362], Volume 4, Capitolo 2, Colonna 58). Anche un solo veloce sguardo alla cartina è sufficiente per capire quanto sia improbabile tutto ciò considerando la Grande Permia come la città moderna sulle rive del Kama. Scappare in America partendo da lì sarebbe altrettanto facile; comunque, identificando la Grande Permia come Germania ogni cosa diventa chiara – i rifugiati dalla Germania avrebbero potuto attraversare uno degli stretti che separavano la Germania e la Scandinavia e finire in Svezia o Norvegia.

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5 Anni 4 Settimane fa #32057 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Nuova Cronologia

Nomit ha scritto: Ma soprattutto, cosa c'era scritto sulle bandiere romane? C'era scritto "spar"! Solo che gli storici hanno scambiato la a minuscola per una Q!


Sono Pazzi Questi Romani
:laugh:


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 4 Settimane fa #32062 da zeppelin
Risposta da zeppelin al topic Nuova Cronologia
"Perciò S. Stefano e Stepan deve aver insegnato il suo alfabeto agli Europei nel XIV secolo che è realmente un epoca antica nella nostra ricostruzione."

Scusa, ma non ho capito bene...
Sostieni che l'alfabeto latino è comparso sei secoli fa?
Che prima di allora (se esite un prima di allora) in tutta Europa non s'è mai scritto nulla in caratteri latini?
E neanche in altri caratteri, visto che non si trovano molte iscrizioni cirilliche, runiche, geroglifiche o simili?

:question:

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5 Anni 4 Settimane fa - 5 Anni 4 Settimane fa #32065 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Nuova Cronologia
Anche peggio è quello che c’è scritto dopo:
Di fatto, questi ultimi ( NdR. Credo si riferisca a Tito Livio) appaiono essere vissuti nel XVI-XVII secolo d.c. Lo stesso si può dire di Giulio Cesare – un famoso imperatore Romano “Antico” la cui vita non precede il XII secolo d.c.”

La prova REGINA di tutto ciò è questo Stefano della Grande (?!) Permia.
Una logica davvero stringente e inoppugnabile………
In effetti, cosa vuoi obiettare ??

Da un lato c’è il metodo scientifico, dall’altro c’è la religione, la superstizione, la magia, i veggenti e…..i ciarlatani.
Io sto nel mondo del metodo scientifico…….
Ultima Modifica 5 Anni 4 Settimane fa da FZappa.

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5 Anni 4 Settimane fa #32067 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
ah, meno male! pensavo che ce l'avevate solo con me! >:-(
... anche se neanch'io capisco perché la Permia dovrebbe essere stata in Nord-Italia, manca un pezzo di ragionamento

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5 Anni 4 Settimane fa #32069 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Cosa vi sembra?

[img

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5 Anni 4 Settimane fa #32072 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Ci sono grandi chiese, basiliche, cattedrali a Vienna, Venezia, Milano, Bologna, Parma, Reggio Emilia, Genova, Budapest dedicate a S. Stefano. Precisamente nella zona indicata da Fomenko che ha a Nord la Germania del Sud, al centro l’Austria-Ungheria al Sud l’Italia del Nord fino all’Emilia Romagna.

Jermania - B-jarma - Permia - Parma

È più probabile che Parma abbia preso il nome da Permia piuttosto che il contrario.

Da quella di Parma nel 1805 Napoleone rubò nel 1805

La Vergine Gloriosa tra San Giovanni Battista e Santo Stefano

di Michelangelo Anselmi del 1530/1549.

@Nomit
un aiutino per la cartina?...

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5 Anni 4 Settimane fa #32077 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
non posso dirlo subito, sono le isole tirreniche viste da nord e voglio sapere se anche a voi ricordano quello che ricordano a me

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5 Anni 4 Settimane fa #32080 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Questo topic mi dà la possibilità di rimediare al peggior casino retorico della mia vita, combinato sul vecchio forum cinque anni fa riguardo alla collocazione fomenkiana del colosseo.

- COLISEO DE' SPIRITI 2: LA VENDETTA - :mac:

Fomenko identifica la Roma medievale con la moderna Istanbul. Di conseguenza, si è chiesto se anche il Colosseo si trovasse a Costantinopoli. La sua risposta è stata sì, per i seguenti motivi.

A) Il Colosseo di Istanbul è menzionato direttamente nel codice di leggi bizantine "Raccolta di regole patristiche di Matteo Vlastar":
"Dell'annullamento dei matrimoni (si parla) molto di più nella storia di Giustiniano, che espone in modo chiaro le ragioni per cui marito o moglie possono dare l'atto di divorzio o di ripudio al proprio convivente … Il marito dà il divorzio alla moglie e ne trattiene la dote … per le seguenti ragioni: a) … b) … c) … d) … e) … se va a vedere le corse dei cavalli, gli spettacoli o va al COLOSSEO a insaputa del marito, o nonostante il suo divieto"

B) Il Colosseo viene raffigurato in alcune vecchie mappe di Costantinopoli.

Guardiamo questa mappa datata 1572 i.pinimg.com/originals/28/63/39/28633933...b1a0a455355388f2.jpg
Al centro vediamo un’immagine con la didascalia "Coliseo de spiriti". Ma, come fece pacatamente notare anche un utente di questo forum, in quella posizione non si trova nessun anfiteatro! Tuttavia la didascalia è chiara e altrettanto chiari sono i riferimenti nei testi antichi.

Fomenko ha quindi fatto questo ragionamento: quell’edificio è raffigurato in prossimità di tre colonne e quella centrale è chiamata “colonna serpentina”. Questa sequenza corrisponde a quella dei tre obelischi dell’ippodromo:



Così Fomenko è giunto alla conclusione che il Colosseo originario si trovasse all'estremità opposta dell'ippodromo di Costantinopoli rispetto alla cattedrale di Santa Sofia e, andando a vedere, ha effettivamente trovato un enorme edificio circolare chiamato dai locali “arena”.
A me sembra che in effetti anche nella mappa dietro l’ippodromo c’è una figura simile ad un anfiteatro. Presumibilmente l’immagine centrale è un doppione.

Altri tre elementi:
1) la struttura individuata e visitata dalla squadra di Fomenko è piena d'acqua e la leggenda narra che il Colosseo sorse su un terreno in precedenza coperto da un lago artificiale;
2) l'ippodromo è troppo stretto per le corse dei cavalli, probabilmente in origine era solo una strada che conduceva al vero ippodromo, cioè il Colosseo;
3) il nome ufficiale del Colosseo era "Anfiteatro Flavio" e l'ippodromo di Istanbul venne fatto costruire appunto da Flavio Valerio Aurelio Costantino.

Тайна Колизея- 7-я книга серии "Малый ряд"
translate.google.it/translate?hl=it&sl=r...dex.html&prev=search

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5 Anni 3 Settimane fa #32090 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Ci sono una serie di effetti concatenati su cui so ancora troppo poco per dare giudizi tuttavia le spiegazioni ufficiali sono poco convincenti. A naso sapere dove andavano in vacanza i Rothschild in quel periodo servirebbe a chiarire meglio le dinamiche.

russiaintranslation.com/2017/03/19/alask...-e-ricco-territorio/

Nel 1867 l’Alaska venne concessa (non venduta) agli USA.

L’accordo non riguardò solo gli Stati Uniti e la Russia. In esso furono coinvolti a diverso titolo anche l’Inghilterra, la Francia, la Spagna.

La procedura di vendita dell’Alaska iniziò nel dicembre 1866 per terminare nel Marzo 1867.

Il trasferimento dell’Alaska iniziò con una famosa lettera del grande principe Konstantin Nikolaevič, fratello dell’imperatore Alessandro II, al ministro degli esteri Aleksandr Gorčakov (vedi fondo pagina) sul come fosse necessario concedere questo territorio agli USA.

L’accordo venne concluso tenendo all’oscuro la Compagnia russo-americana. La lettera di Konstantin Nikolaevič venne scritta esattamente dieci anni prima l’effettiva vendita dell’Alaska cioè nel 1856 (nel 1856 termina la guerra di Crimea tra Impero Ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna).

Nel documento della vendita di questo territorio venne previsto che tutti gli archivi presenti a quel tempo nell’America Russa venissero completamente trasferiti agli USA.

Secondo alcuni la causa della vendita furono le casse vuote dei Russi. Tuttavia i 7,2 milioni di dollari ricevuti non è che avrebbero fatto una grossa differenza. A quel tempo il bilancio Russo era di appena 500 milioni di rubli  e 7,2 milioni di dollari corrispondevano a non molto più di 10 milioni di rubli. E il debito Russo ammontava ad 1,5 miliardi di rubli (chi lo possedeva?).

Nel 1863 per ordine del grande principe Konstantin Nikolaevič furono inviate due squadriglie: una a New York, dove rimase in incursione e un’altra a San Francisco. Fu così che si impedì che la guerra civile americana si trasformasse in un conflitto internazionale (?).

Nel 1863 la Russia sottoscrisse un accordo con gli americani circa il passaggio della linea telegrafica attraverso la Siberia con uno sbocco sull’America russa. Ma nel febbraio del 1867, ad un mese dall’accordo sulla vendita dell’Alaska, gli americani annullarono tale accordo dichiarando di voler far passare la linea telegrafica attraverso l’Atlantico. Per quattro anni gli americani avevano di fatto compiuto operazioni di spionaggio sul territorio e nel febbraio del 1867 si defilarono dal progetto.

Si tratta di un accordo tra un vincitore e un vinto. A leggere i suoi sei articoli e il tipo di formule usate, salta all’occhio come l’America avesse dei diritti mentre la Russia dovesse solo adempiere alle condizioni indicate.

Una versione un po’ debole dell’invio delle navi in America si trova su:
www.madrerussia.com/il-genio-della-diplo...ichajlovic-gorcakov/ :
Nel 1863, Alessandro II autorizzò un’azione molto rischiosa, il transito di due squadroni della flotta russa verso le coste statunitensi dell’Atlantico e del Pacifico, dimostrando così il proprio sostegno per il Nord. Fu una vera e propria sfida che fruttò alla Russia un nuovo alleato, al quale, in seguito, su iniziativa di Gorčakov, l’Alaska sarà venduta. Oggi questa mossa politica sembra logicamente ingiustificata, ma nella seconda metà del XIX secolo, permise alla zar Alessandro II di completare le riforme e migliorare l’economia del Paese.

(probabilmente avevano seguito i consigli della Commissione Europea).

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5 Anni 3 Settimane fa #32102 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
@Italo

I luoghi dove le elite si incontravano a cavallo dell'800 e il 900 per le vacanze lavorative si fa in fretta a enumerarle, almeno le principali.
Ovviamente qualcosa è cambiato dopo la seconda guerra mondiale, ma suppergiù possiamo elencare Spa in Belgio, Bath in Inghilterra, Aachen (Aquisgrana) in Germania, ai primi del novecento Sanremo e poi Taormina in Italia.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)

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5 Anni 3 Settimane fa #32103 da zeppelin
Risposta da zeppelin al topic Nuova Cronologia
Nomit:
dalla la foto le isole mi sembrano la angedraS e la acisroC.
Ma... quindi?

Ricordo sul vecchio sito la questione del colosseo...
Ma qual'è e dov'è il "vero" colosseo è secondaria.
La domanda principale è: cosa pensi tu di Roma?
Colosseo a parte, ritieni che ogni pietra che oggi si classifica come "reperto archeologico" sia in realtà un prodotto recente intenzionalmente messo lì per farci credere che è esistita una grande città a capo di un impero inventato?
Perché nell'altro forum è stato chiesto:
ma tu sei mai stato a Roma?
E te lo chiedo senza ironia o sarcasmo.

E poi...
durante il ventennio Mussolini fa radere al suolo le case adiacenti i fori imperiali.
Quindi: prima costruiscono il falso sito archeologico, poi ci costruiscono le case sopra e quindi le abbattono per dar lustro al falso sito archeologico.
:question:

La domanda è: Roma che cos'è?
Un enorme agglomerato di finti reperti archeologici creati come tali negli ultimi, diciamo, tre-quattrocento anni?
Se la tua risposta fosse "si":
E perché invece a Istambul i reperti sono autentici?
Chi lo stabilisce e su quali basi?

Cioé: che cosa ti fa preferire un colosseo che non c'è (e che è difficile perfino immaginarselo visto che son rimaste tre colonne a dir tanto) ad un colosseo che invece esiste in (quasi) tutta la sua enorme mole?

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5 Anni 3 Settimane fa #32104 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia

Nomit:
dalla la foto le isole mi sembrano la angedraS e la acisroC.
Ma... quindi

Non è un segreto che siano la Sardegna e la Corsica. Volevo sapere se anche per voi, viste da nord, assomigliano a qualcos'altro.

Ricordo sul vecchio sito la questione del colosseo...
Ma qual'è e dov'è il "vero" colosseo è secondaria.
La domanda principale è: cosa pensi tu di Roma?
Colosseo a parte, ritieni che ogni pietra che oggi si classifica come "reperto archeologico" sia in realtà un prodotto recente intenzionalmente messo lì per farci credere che è esistita una grande città a capo di un impero inventato?

Io personalmente? Non so valutare i reperti archeologici. Senza Fomenko forse non avrei mai dubitato dell'antichità di Roma.
Sì, ci sono stato anni fa, ma non è che abbia pensato "mmmmh… si vede che questo muro ha almeno 2200-2250 anni" ...

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5 Anni 3 Settimane fa #32105 da zeppelin
Risposta da zeppelin al topic Nuova Cronologia
Non si tratta di saper valutare quanti anni ha un muro.
Ogni angolo della città scopre una città letteralmente sepolta.
I muri definiti "romani" hanno la loro base diversi metri sotto l'attuale piano.
Tutti!
E in ogni dove ci sono pasticci come (ed è l'esmpio più famoso) Teatro di Marcello:


Scritte dovunque, catacombe, chiese con pezzi di templi pagani, il Pantheon, Archi, teatri e anfiteatri rimasti magari solo nella pianta della città nuova (piazza Navona), terme, porticati...
Il palazzo sull'Aventino...
Tutto estremamente coerente: materiali, posizione, stile...

Insomma, a prescindere da quanti anni, secoli o millenni hanno i muri, si delinea una città che era qualche metro sotto, con materiali, stili e tutto il resto coerente con la storia che racconta che Roma è stata per un lungo tempo Caput Mundi, o qualcosa di molto simile, almeno per quanto riguarda l'Europa.

:handup:
La domanda che t'ho fatto ma alla quale non hai risposto è:
perchè Istambul ha reperti autentici e noi no?
Cosa li rende tali?

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5 Anni 3 Settimane fa #32106 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Ma Fomenko non dice che tutti i reperti di Roma siano falsi. Nega solo che abbiano duemila anni di età.
Riguardo alla profondità, ipotizzo che possa essere in parte sia artificiale, cioè che abbiano scavato per guadagnare qualche metro. Ma, ripeto, non lo so, non ho modo di fare questo genere di valutazioni!

Mi limito a valutare i racconti. Cosa penso di Roma?

SE UN UOMO, di razza bianca caucasica, apprende una teoria per la quale Roma venne fondata dai profughi di Costantinopoli,

SE prima della caduta di Costantinopoli Costantino XI avrebbe dichiarato "da oggi romani e latini sono lo stesso popolo, uniti in Dio",

SE l'Eneide dice che venne fondata dai profughi di Troia,

SE Tito Livio racconta che Enea, riferendosi ai troiani e ai loro alleati latini, "chiamò latini l'uno e l'altro popolo",

SE, e quando dico se dico "QUEST'UOMO", non sapendo neanche di questa frase di Tito Livio quando già avevo ipotizzato questa cosa, che va oltre Fomenko in quanto Fomenko crede che Enea sia vissuto nel XIII secolo, rimango piacevolmente colpito dalla straordinaria conferma di una teoria già INSITA nella prospettiva d'insieme

SE poco dopo la caduta di Costantinopoli salì al soglio pontificio un uomo chiamato Enea Silvio Piccolomini col nome di PIO,

E SE OLTRE A QUESTE TROVO ALTRE COICIDENZE E PARALLELISMI DI QUESTO GENEREEEEE

E' FINIIIITA!

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5 Anni 3 Settimane fa #32114 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
@ Pyter

Tra l'altro vedo che a Taormina un B&B non va oltre i 110 euri al giorno :laugh:

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5 Anni 3 Settimane fa #32120 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
@ Nomit

Sará mica la Grecia?

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5 Anni 3 Settimane fa #32121 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Riformulo. Le isole tirreniche viste da nord non vi sembrano simili all'America?

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5 Anni 3 Settimane fa #32132 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Torno alla mappa di Hereford, datata dalla storia convenzionale al XIII secolo. Secondo la Nuova Cronologia questa mappa dovrebbe essere molto più recente, in quanto Roma e Costantinopoli sono ben distinte ed ognuna è apparentemente collocata nella sua sede attuale.

C'è un particolare strano: che forma ha l'ITALIA? upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/48/Hereford-Karte.jpg
Hanno toppato completamente la forma della nostra penisola, ma nell'ottica della Nuova Cronologia un errore del genere ha perfettamente senso: la forma è quella del territorio di Costantinopoli! i.pinimg.com/originals/28/63/39/28633933...b1a0a455355388f2.jpg



Evidentemente l'autore della mappa di Hereford disponeva di vecchie carte di Costantinopoli in cui la città era chiamata "Roma" ed attribuì le forme disegnate in quelle mappe alla nuova sede del toponimo.
Questo potrebbe voler dire o che in Inghilterra le informazioni sulle vicende mediterranee non arrivavano, o che la mappa venne disegnata quando ormai il trasferimento del nome di Roma era stato dimenticato (e quindi è un falso).

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5 Anni 3 Settimane fa #32144 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
La forma del Corno d'oro è riconoscibilissima. Vedo la Sardegna che se ne sta andando verso Gibilterra. D'altra parte lì non ci fa nulla. Non vedo nemmeno la Corsica.
Peccato... c'ero affezionato...


Riassuntino relativo alla Terra di Vyatka da History: Fiction or science vol 4 pagg 276-278
Nelle insegne Russe del XVI secolo, lo stemma di Vyatka viene subito dopo quello di Permia. Inoltre le cronache Russe riferiscono che Yougra, Permia e Vyatka erano aree confinanti e questo è il motivo per cui gli storici Romanoviani le raggrupparono tutte grossomodo nella stessa area tra il Volga e gli Urali.

Secondo l’Enciclopedia Sovietica, “Vyatka... fu fondata dagli abitanti di Novgorod alla fine del XII secolo col nome di Khlynov... nel XV-XVII secolo Khlynov, o Vyatka, era stata un importante centro commerciale. Dopo l’introduzione della reggenza di Vyatka nel 1781 , Klynov fu rinominata Vyatka”. Quindi una città di Vyatka non è mai esistita tra il Volga e gli Urali – la città di cui si parla era conosciuta come Khlynov.

“Prima della Rivoluzione... Vyatka era stata un centro regionale essendo le sue industrie principali piccole attività artigiane… I reperti architettonici sopravvissuti comprendono la Cattedrale Ouspenskiy (1689), case classiche del tardo XVIII – inizio XIX secolo, un portale, due padiglioni e una recinzione in ferro del parco cittadino fatta dall’architetto A. L. Vitberg, che visse a Vyatka in esilio degli anni 1835-40”. Non c’è un reperto che si possa far risalire alle guerre medievali che le cronache descrivono come le famose “Guerre contro la terra di Vyatka”.

Poiché si parla degli eventi del XV-XVI secolo d.c., siamo già nell’ “antichità” secondo la ricostruzione della Nuova Cronologia. Perciò val ela pena utilizzarel’ “antico” trattato di Strabone, una collezione di molti dati che si riferiscono alla geografia dei paesi dell’ “Età Classica” ovvero, nella ricostruzione della Nuova Cronologia, il XIV-XVI secolo d.c.

Strabone dice: “Betica, una regione dell’Iberia; Betius, una città in Iberia; Betius, o Betis (conosciuta oggi sotto il nome di Guadalquivir) – un fiume in Iberia”. Iberia si identifica con la Spagna il che conduce alla conclusione che la terra storica di Vyatka descritta nelle cronache sia la Spagna medievale del XIV-XVI secolo.

Lo stesso indice geografico contiene una voce a proposito di “Vatica, una città in Campagna”. La Campania si trova nell Italia Centrale come il Vaticano, perciò il Vaticano “Mongolo” in Italia sarebbe il candidato ideale per il centro di Vyatka descritto nelle cronache.

Oltre la regione di Betica (o Vyatka), Strabone cita la Vettonia come parte dell’Iberia. Un altro nome medievale che prende un nuovo significato è quello di Helvetia Prima, che si trova nelle carte medievali dell’Europa Occidentale della Geografia di Tolomeo. Il paese della carta è la Svizzera. Il nome Helvetia contiene una radice virtualmente identica a “Vyatka”, laddove “Prima” potrebbe avere una relazione con Permia in qualche modo. Il nome stesso di Helvetia potrebbe semplicemente significare “Vyatka Gallica”. Vetica Gallica, o Vyatka Gallica. La Svizzera si trova tra l’Austria (a cui ci si riferisce come Permia nelle cronache), Francia (Gallia nelle cronache) e Italia = Vatican = Vyatka.

Quindi probabilmente esistevano almeno tre “macroregioni” medievali al centro dell’Europa:
Permia comprendeva zone della Germania meridionale, Austria, Italia del Nord.
Vyatka poteva comprendere zone della Spagna del Sud, Svizzera e Italia del Sud (questa macroregione è un po’ troppo sfilacciata, a meno che non comprendesse anche parte della Francia e dell’Italia del Nord-Ovest)
Yougra era la zona dell’Ungheria.

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5 Anni 3 Settimane fa - 5 Anni 3 Settimane fa #32145 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Trovata anche la Corsica. Ma non ce la fa a star dietro alla Sardegna, troppo veloce.:laugh:
Ultima Modifica 5 Anni 3 Settimane fa da Italo.

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