La storia nascosta

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5 Anni 4 Mesi fa #28876 da Tonki
Risposta da Tonki al topic La storia nascosta
I capelli invece sono interessanti evoluzionisticamente, tra le tante - troppe - altre cose. Perché la loro eventuale utilità non risponde a logiche estetiche, eppure...

Non si capisce perché la lunghezza massima vari - in linea generale - per razza: gli asiatici li hanno tendenzialmente più lunghi ( perché, a che scopo d'adattamento? ) gli africani più corto, il caucasico una via di mezzo, e variano tutti per spessore e durata della vita massima media ( generalmente tra i 2 e 6 anni circa, con eccezioni come sempre ). Per il resto sappiamo esattamente quali sono i geni responsabili della densità delle sopracciglia, dei peli, dei capelli, i geni responsabili del loro colore, quelli responsabili della loro forma. E le loro varie interazioni. Sappiamo anche come mutano, come portano all'ingrigimento. Persino la calvizie, un po' più misteriosa, e che adesso si evita generalmente inibendo un enzima prodotto dai testicoli agendo quindi solo sulle cause, parebbe genetica, almeno potenzialmente.
Poi certo, ci sono tutti i fattori ambientali e alimentari che fanno mutare un gene così o cosà. Ma di fatto, ci si potrebbe "giocare" molto già adesso con quei geni.

Ma il punto è che restano tutti aspetti fenotipici che non hanno alcun senso pratico. La varietà caucasica poi è impressionante. Gli asiatici e gli africani almeno, in quanto a colori di occhi e capelli, e anche la pelle, sono come gli animali di razza, più o meno tutti molto simili all'interno dei più grossi macrogruppi. Gli europei proprio no, e sembrano rispondere a logiche opposte. A che scopo?

Immaginare anche qui che qualcuno si sia divertito avendo accesso a quei geni, o che più semplicemente si derivi da modelli iniziali diversi, non è poi un idea campata in aria. Anche se non piace pensare quest'ultima per via del relativo razzismo che potrebbe generare, dal colore dei capelli si passa alle dimenzioni del cranio, al q.i, alla creatività e via dicendo. Certamente si può anche rispondere di no, che è così per grazia di madre natura; ma allora bisogna inserire nell'evoluzionismo logiche che niente hanno a che fare con l'adattamento e proporre mutazioni che non rispondono a nessun tipo di razionalità apparente.

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5 Anni 4 Mesi fa #28877 da horselover
Risposta da horselover al topic La storia nascosta
non c'è bisogno di scomodare gli alieni (ma ci piace tanto essere animali d'allevamento?) , anche gli sciamani amazzonici interagiscono con il dna.

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5 Anni 4 Mesi fa #28878 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Mrexani ha scritto: I peli non crescono indefinitamente, hanno una vita più o meno breve, sicuramente molto più breve della vita di chi li porta, passata la quale cadono e vengono sostituiti. Lo stesso vale per le pecore, che pure sono state selezionate per il vello. Non sta scritto da nessuna parte che debbano morire per mancata tosatura.

Senza arrivare a limiti estremi e fenomeni da baraccone, ci sono donne che portano i capelli lunghi fino alla schiena, e non sono poche.
E comunque l'uomo ha "peli" solo sulla testa. Tutto il resto è praticamente glabro.
Che funzione avrebbero? Tenere calde le idee?
Quanti animali conosci che vivono nel folto della foresta con il pelo lungo mezzo metro?

Le pecore devono essere tosate, altrimenti il vello cresce a tal punto che l'animale non potrebbe più muoversi.
Allo stato brado non potrebbe sopravvivere.

Le unghie, come gli artigli o gli zoccoli dei cavalli, o i denti dei roditori, crescono perché sono soggetti a forte usura, per tanto il tessuto deve essere prontamente sostituito. Converrai che questo fatto non é uno scherzo degli aglieni, ma una cosa molto utile e funzionale.

Io ho parlato di capelli non di unghie e denti.
E comunque quelli a disposizione dell'uomo sono niente in confronto a quelli del leone e dell'orso, p.es.
Lo vedo male un uomo a cacciare un antilope nella savana senza la velocità necessaria, gli artigli e i denti.

Per acchiappare una preda non è necessario inseguirla, ma appostarsi bene. Ma poi di che prede stiamo parlando? Di cozze, lumache, cinghiali? Certo la tartaruga di Achille è irraggiungibile anche per un falco.

Che si debba inseguirla o tenderle un agguato, prima o poi la preda deve essera acchiappata.
Anche un coniglio è difficile da prendere.
Un cinghiale poi si difende a forza di morsi, e sappiamo tutti quanto può essere pericoloso.
Solo successivamente l'uomo ha capito come organizzarsi e cacciare in gruppo, così come fa il lupo, ad esempio (forse ha imparato proprio da lui).

Che l'uomo non sia in grado di difendersi poi... Ma difendersi da chi? Dal morbillo, dalle vespe,?

Difendersi da chi??
Stiamo parlando di un epoca dove vigeva la legge del più forte, non di un paese civilizzato (che comunque, anche lì...), dove se non eri in grado di difenderti dai predatori e procacciarti il cibo da solo facevi una brutta fine.
Prova solo a pensare di bivaccare in una foresta africana, e hai già un'idea da cosa ti devi difendere.
(Senza contare che le vespe attaccano in sciame ed è impossibile difendersi: solo scappare e sperare di essere più veloci di loro.)

Un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna, ammazzerebbe a mani nude gran parte degli animali di stazza media del cosmo.
Immagina cosa farebbero due o tre uomini mediamente coordinati dai propri cervelli, della iena del lupo o della vespa.

Mi immagino un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna che cerca di avere la meglio contro una innoqua vacca a mani nude.
Ma anche contro un cinghiale, che pure è piuttosto piccolo, è una bella sfida.
Due o tre uomini coordinati potrebbero spostare l'ago della bilancia, è vero, ma sappiamo pure che questo è un comportamento piuttosto comune in alcuni animali.
Resta sempre il fatto però, che senza armi "artificiali" l'uomo soccomberebbe se la preda è in grado di difendersi.
E mentre un gruppo di uomini può sperare, senz'armi naturali, di prendere una gazzella, un gruppo di leoni la mangiano quasi sicuramente.

E quanto all'intelligenza per realizzare le armi e vestiti, dobbiamo sempre tenere presente che le scimmie selvatiche (i nostri parenti più simili di cui condividiamo buona parte del DNA), dal macaco a gorilla, sono ancora ferme a usare i rametti per estrarre gli insetti dai tronchi, da millenni.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 4 Mesi fa #28879 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

charliemike ha scritto:

Nomit ha scritto: Magari non avevano una laurea in agraria, ma sicuramente disponevano di armi laser, astronavi, bombe atomiche e biotecnologie avanzatissime.

Chi aveva questa tecnologia non erano sicuramente i primitivi, ma chi li governava.


Giudici 6,21

Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.



Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28880 da qilicado
Risposta da qilicado al topic La storia nascosta

Tonki ha scritto:

Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.

Sitchin l'ho letto poco, conosco solo di fama. Diciamo però che ha senso: al di la della bibbia, dove è noto che nelle genealeogie matusalemme e gli altri vivono esageratamente tanto (almeno fintanto non vengono cacciati dall'Eden con vita ridotta a 120), anche nella lista reale sumerica conservata ad Oxford, le vite dei re sono esorbitanti, e i regnanti pre-diluvio superano tutti i 10mila anni di vita.

Dando però credito a questa tesi, dagli stessi testi antichi si deduce che le conoscenze genetiche di queste "falsi dei" ( cit:stargate ;D ) sono molto primitive: commettono errori grossolani di clonazione, necessitano di vari esperimenti. E persino lo conoscenze di fisica nucleare sembrano frammentarie, considerato che Nergal quando lancia quelle che vengono tradotte come "armi del terrore" sono costretti a scappare per via del vento, ossia il fallout nucleare. Ma gli esempi sono tanti, sempre "facendo finta che".

Più verosimilmente, si tratta di esseri umani che per qualche ragione hanno un dna più ottimizzato del nostro o che da qualche parte, non certo per merito loro, hanno implementato qualche codice biologico superiore. Ancora una volta scritto da non si sa chi, non certo da loro che a mala pena sanno usarlo. Civiltà superiori, se esistono o esistettero ( e c'é da sospettarlo ) sono ben altre.

Mentre da un altro punto di vista, non credo che la vita breve serva per "equilibrio energetico". Serve per avere una razza inconsapevole, direi schiava. D'altro canto un sistema socio-economico come il nostro o come quelli precedenti non potrebbero esistere se la vita fosse anche solo triplicata. Chi vangherebbe i campi per 400 anni, chi lavorerebbe in fabbrica per altrettanto? Inevitabilmente la troppa esperienza e maturazione porterebbe a ben altri equilibri. Ha senso pensare che i nostri deva/anunna/arconti hanno accorciato la vita per evitare la troppa esperienza, che avrebbe portato inevitabilmente a un risveglio, anche di tipo spirituale, che non è necessariamente una cosa "religiosa".
Voglio dire: noi immaginiamo un allungamento della vita con mezzi tecnologici, cioé usare interfaccie e strumenti informatici, chimici e meccanici per rapportarsi con il dna e modificarlo per eliminare eventuali limiti e programmazioni precedenti.

Dovete pur considerare la possibilità che il genere femminile sapesse controllare a volontà il suo utero e quindi tutto quello che accadeva prima, durante e dopo il concepimento. Quindi l'ipotesi del limite energetico dato da un ecosistema che produce a sua volta una soglia di età massima in tutte le specie, possa non valere per creature con una tale consapevolezza.
E' ipotizzabile all'origine una manciata di umanoidi capaci di sopravvivere migliaia di anni e che sapessero riprodursi esattamente dello stesso numero di individui per generazione.

Dai testi di tutto il mondo, però, come nel taoismo, nell'alchimia europea, nello yoga di Patañjali e così via, si deduce che le facoltà umane superiori, presenti in potenza nel codice biologico, sono attivabili attraverso un tirocinio mentale e spirituale. Se si vuole giocare "a far finta che", come fa Biglino, Sitchin e altri, bisogna far anche finta che un Patañjali o un Ge hong, quando parlano di come avere la chiaroveggenza, l'immortalità o altro, e ti spiegano come fare, dicono sul serio. Uno come Biglino è alienante perché fa finta di non leggere tutto questo ( o non lo legge ) e cerca solo riferimenti tecnologici screditando gli insegnamenti spirituali ( quelli pratici ) che specie in oriente sono tantissimi ( non ci sono in effetti nei testi veterotestamentari ). E probabilmente invece, non è tramite un computer e un laboratorio che si interagisce con il dna, e non è tramite la nostra linea tecnologica o altre simili che è stato redatto, e farlo è come usare un grimaldello per forzare una porta. Entri lo stesso, ma rompi qualcosa. E per qualche porta non basta. L'interazione uomo-macchina è stupida anche per questo, la nostra linea di tecnologia informatica e meccanica è primitiva rispetto alla genetica e alla biologia. E lo è per noi che utilizziamo un sviluppo ridicolo delle nostre potenzialità come genoma e che non abbiamo accesso a chissà quali altri codici. Figurarsi per chi questi limiti non li ha.

Se si vuol fare il gioco del "facciamo finta che" bisogna pure aggiungere quello che sosteneva Carlos Castaneda, come pure Florinda Donner Grau e Taisha Abelar.
Verrebbe fuori un quadro straordinario.
Prima di tutto la possibilità di alterare DNA e morfologia del corpo, manipolando direttamente gli allineamenti energetici che stanno alla base della realtà. Infatti è ricorrente nei loro libri la destrizione di uomini e donne di conoscenza in grado di alterare il loro aspetto con la stessa facilità che ognuno di noi dimostra fare normalmente con uno scenario di un sogno.
Un altro aspetto notevole è che l'utero avrebbe uno seconda funzione oltre a quella della gestazione. Sarebbe l'organo principe della percezione e della consapevolezza. E' proprio tale funzione a permettere il controllo a volontà della riproduzione.
L'ultimo elemento che mi sento di citare è quella che nei loro libri chiamano "regola dell'Aquila". Questa è una sorta di schema - o di mappa - che eseguito alla perfezione consente a chi lo mette in pratica di mantenere la propria consapevolezza anche dopo la morte; poiché di norma la consapevolezza accumulata nel corso di un intera vita è destinata a far ritorno alla fonte dalla quale si è staccata originariamente, ma arricchita dalle esperienze compiute.
La regola dell'Aquila è notevole perché prevede fra le varie cose una cerchia di persone ognuna appartenente ad una particolare tipologia, tratta da una particolare configurazione energetica.
Lo schema prevede un uomo Nagual e una donna Nagual, dotati di una conformazione energetica a quattro scompartimenti. Poi quattro donne, ognuna di una tipologia differente. Ed infine tre uomini, anche in questo caso con una configurazione energetica ti tre tipologie differenti.
A questi si aggiungono altre quattro donne uguali alla quartina su citata, ma diverse da queste per la funzione che svolgono nel gruppo; poi un uomo, più altri quattro individui indifferentemente se uomini o donne.
Per farla breve tutto questo schema fa pensare ad un numero perfetto: il nove. Solo nove umanodi c'erano in origne.

"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)

χιλικάδο
Ultima Modifica 5 Anni 4 Mesi fa da qilicado.

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5 Anni 4 Mesi fa #28881 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic La storia nascosta
charliemike
Io voglio dire che l' uomo, anche esclusi gli oggetti utensili più semplici, perché la clava, la zappa e la rete da pesca ce le hanno portate gli alieni, non sarebbe un deficiente come lo vorresti descrivere e troverebbe una via di sopravvivenza. D altra parte in africa ci son uomini che rubano la carne ai leoni senza colpo ferire.
Se poi ci vogliamo togliere l' handicap della esclusione di tecnologia e intelligenza, beh allora...

Comunque sia, beccati questo:
www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/02...32-684096c7068f.html

Ciao

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5 Anni 4 Mesi fa #28882 da Primus eccetera
Risposta da Primus eccetera al topic La storia nascosta
tre anelli ai re degli elfi sotto il sole che risplende
sette ai principi dei nani nelle lor rocche di pietra
nove agli uomini mortali che la triste morte attende

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5 Anni 4 Mesi fa #28883 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

ahmbar ha scritto: Perdonami Nomit,. ma devo sottolineare che alcune tue supposizioni fanno a cazzotti una con l'altra
Era frugivoro? Chi si nutre di frutta non preda gli animali per cibarsene, in acqua od in terra, chi avrebbe interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici?

Poteva essere onnivoro negli stadi precedenti dell'evoluzione, poi sarebbe divenuto frugivoro, altrimenti avrebbe affrontato la scarsità di frutta e semi aumentando il consumo di carne.

Se ti sei spostato in una zona dove il cibo non e' sufficiente, ritorni dove il cibo si trova, (io farei cosi' almeno)

Ma... non parliamo del viaggio di una persona, parliamo di spostamenti involontari e cambiamenti impercettibili avvenuti nel corso di milioni di anni. E' come dire che i cammelli invece di evolvere le gobbe dovrebbero tornare dove vivevano i loro antenati…

Tonki ha scritto: Ma il punto è che restano tutti aspetti fenotipici che non hanno alcun senso pratico. La varietà caucasica poi è impressionante. Gli asiatici e gli africani almeno, in quanto a colori di occhi e capelli, e anche la pelle, sono come gli animali di razza, più o meno tutti molto simili all'interno dei più grossi macrogruppi. Gli europei proprio no, e sembrano rispondere a logiche opposte. A che scopo?

Immaginare anche qui che qualcuno si sia divertito avendo accesso a quei geni, o che più semplicemente si derivi da modelli iniziali diversi, non è poi un idea campata in aria. Anche se non piace pensare quest'ultima per via del relativo razzismo che potrebbe generare, dal colore dei capelli si passa alle dimenzioni del cranio, al q.i, alla creatività e via dicendo. Certamente si può anche rispondere di no, che è così per grazia di madre natura; ma allora bisogna inserire nell'evoluzionismo logiche che niente hanno a che fare con l'adattamento e proporre mutazioni che non rispondono a nessun tipo di razionalità apparente.

OOOOOOOOOh :handup: Non è più semplice pensare che dove c'è maggiore varietà si trova l'origine della popolazione? Io credo semplicemente che la razza dai capelli neri si sia diffusa in tutto il mondo dando origine prima agli asiatici, poi ai koishan e poi ai negroidi.

charliemike ha scritto: Senza arrivare a limiti estremi e fenomeni da baraccone, ci sono donne che portano i capelli lunghi fino alla schiena, e non sono poche.
E comunque l'uomo ha "peli" solo sulla testa. Tutto il resto è praticamente glabro.
Che funzione avrebbero? Tenere calde le idee?
Quanti animali conosci che vivono nel folto della foresta con il pelo lungo mezzo metro?

Guarda Jacopo Fo che illustra la teoria della scimmia acquatica


charliemike ha scritto: Giudici 6,21

Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.

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5 Anni 4 Mesi fa #28884 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic La storia nascosta

Io voglio dire che l' uomo,.... non sarebbe un deficiente come lo vorresti descrivere

Non era l'intento di charliemike, lui ha descritto aolo un essere fuori posto rispetto a tutti gli altri abitanti di questo pianeta

Non per niente non esiste esempio in natura in cui una creatura abbia quasi raddoppiato le dimensioni del proprio cervello a causa dell'evoluzione (presunta) non in milioni di anni, ma apparentemente dall'oggi al domani come raccontano sia successo nella transizione da sapiens a sapiens sapiens
Chi o cosa ovviamente non lo so, men che meno il motivo, se ne esiste uno, ma qualcuno ha voluto creare la nostra specie
I seguenti utenti hanno detto grazie : CharlieMike

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5 Anni 4 Mesi fa #28885 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Nomit ha scritto:

charliemike ha scritto: Giudici 6,21

Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.

Leggi bene. Non c'è scritto: "appoggiò la torcia e la carne prese fuoco.", ma che toccò la carne e dalla roccia salì un fuoco.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 4 Mesi fa #28886 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic La storia nascosta
Immaginare anche qui che qualcuno si sia divertito avendo accesso a quei geni, o che più semplicemente si derivi da modelli iniziali diversi, non è poi un idea campata in aria. Anche se non piace pensare quest'ultima per via del relativo razzismo che potrebbe generare, dal colore dei capelli si passa alle dimenzioni del cranio, al q.i, alla creatività e via dicendo. Certamente si può anche rispondere di no, che è così per grazia di madre natura; ma allora bisogna inserire nell'evoluzionismo logiche che niente hanno a che fare con l'adattamento e proporre mutazioni che non rispondono a nessun tipo di razionalità apparente.

OOOOOOOOOh :handup: Non è più semplice pensare che dove c'è maggiore varietà si trova l'origine della popolazione? Io credo semplicemente che la razza dai capelli neri si sia diffusa in tutto il mondo dando origine prima agli asiatici, poi ai koishan e poi ai negroidi.

Le mie sono solo osservazioni che nulla hanno di scientifico, ma la stessa considerazione di Tonky (qualcuno ha "giocato" con noi umani) mi e' venuta dall'osservare non solo le evidenti variazioni fisiche fra le popolazioni dei diversi continenti, ma i colori della pelle che le caratterizzano e contraddistinguono
Posso capire i neri in Africa (l'epidermide scura per difendere dal sole cocente), ok, ma perche' la pelle gialla in Asia?, la pelle rossa in America del nord? al pelle marrone in America del sud?la pelle bianca in Europa e limitrofi?
Siamo/eravamo pedine di un risiko?

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5 Anni 4 Mesi fa #28887 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Si vede che sulla roccia o sotto di essa c'era del materiale infiammabile.

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5 Anni 4 Mesi fa #28888 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
@ ahmbar - anche le foglie in autunno sono perlopiù gialle nelle specie europee e rosse in quelle americane, anche tra gli stessi generi, per esempio, querce europee e quercia rossa americana, oppure aceri europei e acero da zucchero

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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28889 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Nomit ha scritto: Si vede che sulla roccia o sotto di essa c'era del materiale infiammabile.

A Zena se dixe: Dagghene di nummi!. (trad. "Dagliene di nomi!")
(per i non genovesi significa: lo stai chiamando in tanti modi diversi per non chiamarlo con il suo vero nome.)


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 5 Anni 4 Mesi fa da CharlieMike.

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5 Anni 4 Mesi fa #28891 da macco83
Risposta da macco83 al topic La storia nascosta
@ahmbar
ma basta vedere i cani..nessuno si sognerebbe di dire che un alano e un maltese si sono generati casualmente..il dna è talmente flessibile che generare diversi pigmenti è un'inezia per chi lo sa fare..

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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5 Anni 4 Mesi fa #28892 da ahmbar
Risposta da ahmbar al topic La storia nascosta

il dna è talmente flessibile che generare diversi pigmenti è un'inezia per chi lo sa fare..

Intendi la natura, ovviamente

:laugh: :laugh:

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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28893 da macco83
Risposta da macco83 al topic La storia nascosta

ahmbar ha scritto:

il dna è talmente flessibile che generare diversi pigmenti è un'inezia per chi lo sa fare..

Intendi la natura, ovviamente

:laugh: :laugh:

su quello possiamo disquisire..per me è naturale anche un computer :-)

Inoltre vorrei aggiungere nelle stranezze tipiche solo nel sapiens, la sproporzionata pancia della donna gravida rispetto a quella degli altri mammiferi..per di più molti mammiferi ne fanno più di uno di figlio..

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
Ultima Modifica 5 Anni 4 Mesi fa da macco83.

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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28894 da Tonki
Risposta da Tonki al topic La storia nascosta
@nomit

Si può pensare anche, ovviamente, che nessuno abbia giocato con i geni. Però, di corollario, bisogna smettere di credere anche che ci sia una logica nell'evoluzione delle specie e che senz'altro non è legata all'adattamento all'ambiente. I fenotipi ne sono l'esempio più visibile, non servono.
Pensare che all'"origine della specie" esistesse già raccolta tutta la varietà esistente oggi, in un non so quale melting pot, direi che è improbabile. Anche perchè dagli studi mitocondriali parrebbe che la popolazione umana 75mila anni fa fu ridotta a poche migliaia di individui ( eruzione di Toba ), ed è difficile pensare che una così ampia varietà originaria si sia conservata.
Ma può darsi.

@quilicado

Castaneda non è un testo antico, per cui non lo prendo a eventuale testimonianza di cosagli uomini poterono o non poterono fare. Tuttavia che il modo giusto per rapportarsi con il dna e la sua malleabilità non è certamente il nostro, è abbastanza intuitivo. E dai testi antichi se ne può dedurre che è tramite un utilizzo mentale o comunque un tirocinio interiore che si può avere accesso a una serie di funzioni ( simboliggate con chakra, sephirot o altro, a seconda della cultura di riferimento ) che di norma sono disattivate. Accedere una funzione significa far mutare dei geni, attivarli, materialisticamente parlando, senza inserire niente di necessariamente mistico o esoterico. D'altro canto già adesso sappiamo da analisi da laboratorio che la meditazione o altre pratiche di intervento sullo stato coscienziale ordinario, producono modificazioni elettro-chimiche in tutto il corpo, quindi variazioni delle onde celebrali e della produzione ormonale. E tutto questo, nel lungo periodo, è causa di alterazioni genetiche. Chi vi ha dedicato una vita, magari sotto guida esperta, come un monaco induista del 2 millennio a.c, ha sicuramente variazioni e abilità che noi non abbiamo. Che il dna sia un destino è un dogma vecchio, smentito migliaia di volte. Se nell'uomo inconsapevole è modificato solo da ambiente e alimentazione e stile di vita, in chi è più consapevole è sicuramente modificato - pur se involontariamente: cioè pur mirando ad altri obbiettivi, magari spirituali - anche tramite un autointervento.
Ultima Modifica 5 Anni 4 Mesi fa da Tonki.
I seguenti utenti hanno detto grazie : macco83

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5 Anni 4 Mesi fa #28895 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
La carnagione dipende dall'esposizione al sole. Il colore del manto in almeno una specie di scimmia ( il presbite di Francois ) segnala i cuccioli. Ha effetto anche sulla quantità di luce riflessa e può essere più o meno mimetico con l'ambiente naturale.

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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28896 da Roberto70
Risposta da Roberto70 al topic La storia nascosta
LA SCRITTURA HARAPPA E L’ISOLA DI PASQUA, UN ENIGMA SENZA TEMPO!

Il rongorongo praticamente uguale alla scrittura della civilta Harappa


L’oscurità più completa regna sulla scrittura della civiltà Harappa. Indecifrata e indecifrabile da oltre 5000 anni è stata rinvenuta su sigilli e lamine di rame in tutto il bacino della Valle dell’Indo, giungendo fino in Mesopotamia e in Egitto, evidentemente attraverso attività commerciali durante la prima metà del III millennio a.C.

Questa lingua è stata riconosciuta come parte integrante e probabile capostipite del sanscrito, un proto-brahmi, ma la brevità delle iscrizioni rappresenta uno dei più grandi ostacoli per la sua decifrazione.

A distanza di quasi un secolo dalla sua scoperta non esiste accordo tra gli studiosi nemmeno sul numero dei segni da cui sarebbe composta; taluni ne contano 400 altri soltanto 150[1].

Per lo più, si suppone, che siano costituiti da una combinazione di ideogrammi e segni fonetici, propriamente dei segni sillabici. Gli scritti più antichi risalgono a 5500 anni[2] fa e sono stati effettuati tentativi per stabilire una relazione fra la scrittura di Harappa e quella delle civiltà minoica, cananea e ittita. Nel difficile compito di decifrazione si cimentarono luminari come Piero Meriggi e ‪Bedrich Hrozny ottenendo scarsi risultati.

Lo studioso ungherese Guillaume De Hevesy, nel 1932, identificò[3] invece una curiosa coincidenza, una convergenza che sembrava legare la scrittura Harappa con quella di una civiltà distante ben 20.000 km e separata da quasi 3500 anni di storia. Era il Rongorongo dell’Isola di Pasqua, situata nell’estrema parte orientale dell’arcipelago polinesiano, che dimostrò possedere una somiglianza impressionante con la scrittura della Valle dell’Indo. Anche in questo caso tale scrittura risulta, ad oggi, indecifrata e, per quanto siano stati compiuti numerosi sforzi per rompere il suo silenzio, ogni tentativo, come nel caso dell’Indo, è stato vano.

La scrittura rongorongo fu incisa su tavolette di legno che si iniziò a rinvenire dal 1870 ma, già a quell’epoca, nessuno degli indigeni era più in grado di leggerle. In questo caso sono stati contati circa 500 segni.



www.enricobaccarini.com/la-scrittura-har...-enigma-senza-tempo/


Un' isola che, partendo dall' india, si farebbe molta fatica a trovare con mappe e gps e' stata trovata dagli abitanti di harappa che sono probabilmente scappati via prima della distruzione di mohenjo daro e delle altre citta della valle dell' indo nel 2000 a.c.

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Ultima Modifica 5 Anni 4 Mesi fa da Roberto70.

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5 Anni 4 Mesi fa #28898 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Un' isola che, partendo dall' india, si farebbe molta fatica a trovare con mappe e gps e' stata trovata dagli abitanti di harappa che sono probabilmente scappati via prima della distruzione di mohenjo daro e delle altre citta della valle dell' indo nel 2000 a.c.

L'Isola di Pasqua fu colonizzata dagli austronesiani e gli austronesiani in teoria provengono da Taiwan e si spinsero anche ad ovest fino al Madagascar, è possibile che siano passati anche dall'India.

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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28900 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
Se ho ben capito, ma penso di no, il ragionamento: degli alieni non meglio precisati vengono sulla Terra, vedono che siamo una specie (non razza) primitiva, ci buttano in vena un qualcosa che modifichi il DNA e ci rendono più forzuti e intelligenti per lavorare. Noi, da matti come siamo poi divenuti, non paghi di lavorare da soli abbiamo rotto le balle anche agli animali che se ne stavano da milioni di anni per i beati affari loro con la loro evoluzione per far trasportare anche carichi pesanti.
Ricorda vagamente, quest'ultima parte, il film Stargate e 10.000 a.C.

PS le razze canine di oggi sono il frutto dell'accoppiamento voluto dagli umani nel corso dei secoli. Ci sono alcuni cani che sono ancora simili nel dna ai lupi. Accoppiamenti che magari in Natura non potevano verificarsi data la distanza geografica fra i due animali. Ma siccome l'uomo non si fa i cavoli suoi, li hanno presi, gli hanno fatto fare l' "amore" ed ecco lì una razza nuova. Ma sempre di animali si tratta, ergo dovrebbero essere rispettati.
Poveri asinelli e muli che gli hanno anche fatto fare le guerre, ed i cavalli...
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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28901 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Marci2 ha scritto: Se ho ben capito, ma penso di no, il ragionamento: degli alieni non meglio precisati vengono sulla Terra, vedono che siamo una specie (non razza) primitiva, ci buttano in vena un qualcosa che modifichi il DNA e ci rendono più forzuti e intelligenti per lavorare. Noi, da matti come siamo poi divenuti, non paghi di lavorare da soli abbiamo rotto le balle anche agli animali che se ne stavano da milioni di anni per i beati affari loro con la loro evoluzione per far loro trasportare anche carichi pesanti.
Ricorda vagamente, quest'ultima parte, il film Stargate e 10.000 a.C.

PS le razze canine di oggi sono il frutto dell'accoppiamento voluto dagli umani nel corso dei secoli. Ci sono alcuni cani che sono ancora simili nel dna ai lupi. Accoppiamenti che magari in Natura non potevano verificarsi data la distanza geografica fra i due animali. Ma siccome l'uomo non si fa i cavoli suoi, li hanno presi, gli hanno fatto fare l' "amore" ed ecco lì una razza nuova. Ma sempre di animali si tratta, ergo dovrebbero essere rispettati.
Poveri asinelli e muli che gli hanno anche fatto fare le guerre, ed i cavalli...


Ci sei quasi, anche se l'hai buttata sull'ironico, ma ci sta. :ok: :wink:

Premesso che è comunque oltremodo egoistico pensare di essere l'unica civiltà intelligente nell'intero Universo, ma anche solo nella nostra galassia, chi ci fosse sulla Terra milioni di anni fa non è dato sapere.
Alieni? Una precedente civiltà? Non ci sono certezze per stabilire se si tratta degli uni o dell'altra.

Quello che ci raccontano i testi antichi (e che ci raccontano tutti la stessa storia, presi con la dovuta cautela in quanto nei millenni sono stati modificati e adattati secondo le esigenze del tempo) è che una civiltà, che la Bibbia Ebraica chiama Elohim (di cui nessuno conosce il significato esatto della parola), ha abitato la Terra.
Questa civiltà si è servita degli ominidi autoctoni per realizzare dei lavoratori per i propri laboratori, e per fare in modo che potessero comprendere ed eseguire correttamente gli ordini impartiti li hanno modificati geneticamente.
Il risultato è stato l'Homo Sapiens Sapiens, completamente diverso dall'ominide Neanderthaliano di origine, che era molto più simile ad uno scimmione per corporatura e intelligenza.

Successivamente, quando questi ominidi modificati, gli Adamiti, che in origine erano sterili in quanto non c'era bisogno che si riproducessero (a questo ci pensavano gli Elohim per mezzo della clonazione quando era necessario), hanno iniziato a riprodursi per via di un Elohim che ha trasgredito un ordine, sono stati preventivamente allontanati in quanto giudicati troppo pericolosi (potevano pure scoprire le tecniche genetiche per l'allungamento della vita) e lasciati in balia di loro stessi.

Grazie alla loro intelligenza potenziata e alla loro istruzione ricevuta questi Adamiti sono riusciti a sopravvivere e a moltiplicarsi, anche grazie all'unione con le altre specie umane autoctone.
Avendo lavorato nei centri degli Elohim, gli Adamiti conoscevano le tecniche agricole e dell'allevamento, e quindi hanno pure sfruttato gli animali per i loro scopi.


Voglio rivedere il film Stargate, ma da quello che ricordo, penso che gli sceneggiatori abbiano preso spunto dai testi antichi.

Tra l'altro è scritto nei testi antichi (ma non ho fonti, l'ho sentito da Biglino), che Ra attraversasse due portali, uno di partenza e uno di arrivo, viaggiasse a una velocità altissima indipendente dalla sua volontà, per arrivare in un luogo non conosciuto (Olam in ebraico biblico).
Lo stesso lo faceva Yahweh.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28902 da Tonki
Risposta da Tonki al topic La storia nascosta

Marci2 ha scritto: Se ho ben capito, ma penso di no, il ragionamento: degli alieni non meglio precisati vengono sulla Terra, vedono che siamo una specie (non razza) primitiva, ci buttano in vena un qualcosa che modifichi il DNA e ci rendono più forzuti e intelligenti per lavorare. .



I moventi sono ipotesi, difficile pensare che sia legato al lavoro. Dai tavolette e/o testi antichi da cui alcuni lo hanno dedotto, è stata fatta un interpretazione dei perché certe cose sono state fatte. Potrebbe anche essere un semplice esperimento di biodiversità, anche nel mondo vegetale. O mille altre cause. Io ci andrei piano, difficile anche che qualcuno che ha redatto una tavoletta sumerica fosse in grado di comprendere i moventi o quello che accadeva esattamente. Sempre dando credito a queste ipotesi.

Ma i dubbi ci sono, e sono tantissimi. Ad esempio, c'é chi si stupisce di come sia possibile che sequenze genetiche dell'agrobacterium siano entrate nelle patate diecimila anni fa circa, rendendole di fatto quello che sono ora, apportanto aspetti positivi. E' una mutazione transgenica, praticamente quello che si fa ora in laboratorio per creare un ogm. www.pnas.org/content/early/2015/04/14/1419685112

Qualcosa di simile è avvenuto ai cereali. Suona strano che fatti assurdi come questi possano avvenire "spontaneamente". E quelle porzioni di dna del Agrobacterium di cui stiamo parlando, vengono usate proprio per i trasferimenti genici nell'ingegneria genetica moderna.

In quanto all'uomo, la fusione dei due cromosomi da parte di più membri maschi e femmine senza morire nello stesso punto del pianeta è un ipotesi statisticamente assurda. Ma gli studi mitocondriali, e la storia genica, presentano molti interrogativi. Ripeto, l'evoluzionismo, almeno quello classico, mentre decifriamo il codice biologico, a me lascia perplesso.

Certo ci si può rispondere dicendo che allora anche gli ogm sono "naturali", e che ogni tipo di aberrazione genetica può avvenire in natura. E' un modo di rispondersi: tutto è possibile. Buttiamo via però le scienze statistiche ( la storiella neowarwinista che una scimmia che salta abbastanza a lungo su una tastiera può scrivere la divina commedia senza errori ortografici non regge. E le sequenze del dna sono altrettanto complesse, forse di più. Anche ammettendo sia "possibile", servirebbe un tempo superiore all'età dell'universo, un tempo tendente all'infinito. ) e non colleghiamo in alcun modo l'evuluzionismo all'adattamento all'ambiente ( sono cambiamenti non adattivi ). Non ci si può sedere su tre sedie.

Pietro Buffa, pur tra divagazioni personali di ogni tipo, è un biologo molecolare che si pone domande sensate. Espone in modo abbastanza semplice, e può essere un utile approfondimento per chi non ci capisce molto.
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5 Anni 4 Mesi fa - 5 Anni 4 Mesi fa #28903 da Roberto70
Risposta da Roberto70 al topic La storia nascosta
L’oro dei Sumeri: Sudafrica, una metropoli di 200.000 anni

Una civilta' precedente che prima era venuta dallo spazio :wink:

L’area è importantissima, per un aspetto che colpisce subito: l’oro. «Le migliaia di antiche miniere d’oro, scoperte nel corso degli ultimi 500 anni, indicano una civiltà scomparsa che ha vissuto e scavato per l’oro in questa parte del mondo per migliaia d’anni», dice Tellinger. «E se questa è in realtà la culla del genere umano, forse stiamo osservando le attività della più antica civiltà sulla Terra». Se si compie una “ricognizione aerea” con Google Earth (secondo le coordinate fornite da Dan Eden) il risultato è stupefacente. Prima domanda: l’oro ha giocato un certo ruolo sulla densità di popolazione che un tempo viveva qui? Il sito si trova a circa 150 miglia da un ottimo porto, il cui commercio marittimo potrebbe avere contribuito a sostenere una popolazione così importante. Ma stiamo parlando di quasi 200.000 anni fa.

Chi cercava l'oro 200.000 anni fa?
Cosa ci facevano dei cavernicoli con l'oro?

www.libreidee.org/2018/09/loro-dei-sumer...oli-di-200-000-anni/

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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