La storia nascosta

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28817 da Aigor
Risposta da Aigor al topic La storia nascosta
@Charlie

Più che il libro "Scoperte Archeologiche non Autorizzate" consiglierei Archeologia proibita, di Cremo e Thompson.
Sono 350 pagine nella versione italiana, quella inglese è di più di 900 pagine perché ha in allegato tutta la documentazione a sostegno di quanto affermato nelle 350 precedenti :wink:

E' una vera e propria enciclopedia sull'argomento ed evidenzia come gli "scienziati" vadano troppo, troppo, troppo spesso dietro ad interessi e bias cognitivi che con la "scienza" hanno ben poco a che fare.
Non è di facile lettura, ma è un must imperdibile.

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Aigor.

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5 Anni 2 Mesi fa #28818 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto: Un contributo sulla questione sollevata da Fomenko sulle datazioni in cui al posto dell'uno veniva usata la i o la j di Jesus, o Joshua.



Fomenko sostiene che questo dimostrerebbe la datazione in più di mille anni nel calcolo del calendario.

Io invece penso che ci siano dei buoni motivi per non considerarla una prova e che il mistero abbia una soluzione apparentemente più semplice.
................................

Non sono cose rare. A voler cercare ce ne sono un bel pò.

Può essere che le tipografie risparmiassero producendo un solo grafema da usare sia per la I sia per l'1. Ma bisogna considerare che in certi casi usavano proprio la J, come qui archive.org/details/completaraccolt00metgoog/page/n112 In questo caso non si tratta di una data, ma a quell'epoca sarebbe già stata diffusa la cronologia attuale e l'uso di quei simboli avrebbe rappresentato solo uno strascico di una tradizione precedente.

E' vero anche che i simboli J e I non venivano usati solo all'inizio del numero, ma potrebbe anche trattarsi di falsificazioni, nell'ottica della nuova cronologia. Una volta ho visto non ricordo quale serie TV ambientata nel rinascimento in cui comparivano queste J, quindi gli autori o avevano letto Fomenko o questa cosa è abbastanza nota da essere usata anche da eventuali falsari.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28821 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
la stampa o è falsa tutta o non può esserlo per metà. Non è come un dipinto. Quindi, per portare il discorso a Fomenko, anche se diffido dal tizio, e per diversi motivi, nel Rinascimento ed età barocca ovviamente se inserivano delle lettere al posto dei numeri non le inserivano a caso. La J è un 1 rovesciato, ma al tempo stesso è JESUS , e la I, che, ripeto, uso anche io nello scrivere l' 1, altro non è che un 1.
La stampa è una forma d'arte dove si può incappare in un falso se è estremamente raro, quindi una "prova di stampa", e cosa , come si è soliti dire, "l'ira di Dio". Ma in quel caso l'esperto sa riconoscerla sempre e comunque.
Comunque no, Nomit, non si tratta di un fatto di risparmio. Anche nella stampa e nella scrittura vi è uno stile che cambia nelle epoche; ma come in tutte le cose. Così come cambia anche la moda nel vestire.
Interessante, tornando a Fomenko, il discorso della monetazione e di come egli stesso affermi che nel Medioevo ci fu un grandissimo uso e grandi coniazioni di monete da parte delle Zecche, anche grazie alle "attrattive lavorative" che fornivano le grandi città e grazie anche alle fiere che presero piede in quell'epoca. Ci fu un grande aumento della popolazione, grazie anche all'espansione agricola così come l'aumento degli scambi commerciali. Milano ad esempio: a cavallo fra il XIII e XIV secolo faceva 200 mila abitanti. I Comuni italiani emisero grandi quantità di monete nel corso del XIII e XIV secolo, come Siena e Perugia, tanto per citarne due. Per non parlare di Roma ovviamente.
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5 Anni 2 Mesi fa #28822 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta
@Aigor
Grazie, ma mi sto riempendo casa di libri che non leggerò mai.
Ho già ordinato il libro di Pizzuti. Un altro mi sa che starà a prendere polvere.

Le terrò a mente per il futuro.


@Roberto70
Ho sentito questa cosa di Wallace in una conferenza di Biglino.
In effetti quello che Wallace dice è che la teoria dell'evoluzionismo si può applicare a tutti gli esseri viventi, ad esclusione dell'uomo.
A ben guardare noi siamo simili geneticamente agli scimpanzé, ma loro sono indietro evolutivamente rispetto a noi di un milione di anni.
L'uomo nei millenni ha avuto una accelerazione evolutiva incredibile, e questo si può spiegare in un solo modo: l'uomo è una creatura artificiale realizzata mediante ingegneria genetica sotto controllo.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28823 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
Alfred Wallace disse che l'uomo è una creatura sì animale ma anche spirituale. Per questo egli rifiutava la teoria di Darwin, fra l'altro suo amico. C'è però anche da notare, in questa presa di Wallace "contro" Darwin, che il primo era un credente e condivideva la scienza attraverso la Spiritualità, ma anche spesso allo spiritismo (molto in voga al suo tempo). Quando diceva che una mano superiore, una intelligenza superiore aveva messo mano alla creazione dell'uomo, faceva riferimento a Dio.
PS dimenticavo: probabilmente Darwin fregò anche gran parte della Teoria dell'Evoluzione a Wallace, che inviò le sue intuizione previa lettera all'amico che, sembrerebbe, aggiunse qualcosa ma per il resto fregò tutto :)
Per ora sono supposizioni
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5 Anni 2 Mesi fa #28824 da Roberto70
Risposta da Roberto70 al topic La storia nascosta
"ma anche spirituale" cosi' vuoi confondere le acque

Ho messo il link ieri ma EVIDENTEMENTE non lo hai letto:

Si certo era una spiritualista ma non c'enta niente con quello che ha detto a Darwin

Wallace, l'uomo che gettò nel panico Darwin

30/08/2006
Ritratto di Alfred Wallace

Federico Focher dell'Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia pubblica la prima monografia in italiano dedicata al naturalista vittoriano
che elaborò, indipendentemente dal più celebre 'collega', l'idea dell'evoluzione delle specie attraverso la selezione naturale


Alfred Russel Wallace, naturalista vittoriano (1823-1913), è un nome ancora pressoché sconosciuto al grande pubblico,
almeno nel nostro Paese. Eppure, vanta un primato straordinario: essere stato 'l'altro uomo' che scoprì la selezione naturale; ovverosia,
colui che nel 1858 (un anno prima della pubblicazione dell'Origine delle specie!) gettò letteralmente nel panico Charles Darwin con un manoscritto nel
quale sosteneva con sorprendente chiarezza e concisione l'idea, maturata indipendentemente dal 'collega', della trasmutazione delle specie attraverso la selezione naturale.
L'uomo che gettò nel panico Darwin (Bollati Boringhieri) è proprio il titolo del libro di Federico Focher -
ricercatore presso l'Istituto di Genetica Molecolare (Igm) del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia - che per la prima volta raccoglie compiutamente in italiano gli scritti autobiografici, naturalistici, antropologici e sociali di Wallace. Un testo rivolto non solo e non tanto agli storici della scienza ma, più in generale, agli appassionati di letteratura scientifica e naturalistica.

"Darwin ricevette il saggio di Wallace il 18 giugno 1858", spiega Focher. "E capì subito che in quel manoscritto era esposta una teoria identica alla sua nel nucleo essenziale delle proprie idee, considerando i punti non perfettamente consonanti nulla più che sfumature di secondaria importanza. Il fatto sostanziale era che stava per perdere la priorità dell'idea sulla quale lavorava da vent'anni!". In preda allo smarrimento, Darwin comunque "spedì subito il manoscritto al geologo e suo amico Charles Lyell, dal quale era stato già più volte esortato a pubblicare la sua teoria sulla selezione naturale prima che qualcun altro potesse precederlo". La soluzione adottata, onestamente, fu quella di presentare in un'opera congiunta alcuni inediti di entrambi gli studiosi, il 1° luglio. "E' opportuno però sottolineare che la selezione naturale venne intuita da Darwin intorno al 1838, vent'anni prima di Wallace, che infatti attribuì sempre il merito maggiore all'autore dell'Origine delle specie, uscito l'anno successivo", precisa Focher.

Al di là della vicenda, il libro rende in modo vivo e coinvolgente proprio il clima di una attività scientifica cavalleresca, eclettica (Wallace spaziò dall'entomologia all'antropologia, geologia, glaciologia, agronomia, etc.) e appassionante. Alla teoria, unì una pratica naturalistica avventurosa, fatta di ricerche condotte in ambienti 'estremi' e drammatici naufragi, segnata da eventi curiosi come l''adozione' di un cucciolo di orango e la 'caccia' agli scarafaggi necessari per nutrire due pappagalli portati in Inghilterra dal Sudamerica. Un personaggio segnato da molte intuizioni ma anche ingenuità: fu un 'ecologista' ante litteram, un passionale socialista, un convinto spiritista, secondo il quale - aspetto che rende la sua ricerca ancor più interessante, considerato come l'evoluzionismo ancora accenda roventi polemiche culturali e confessionali - "l'evoluzione umana si inseriva in una concezione finalistica, volta alla creazione da parte di un Essere Superiore di una futura razza umana 'perfetta'. Una visione anacronistica che finì per trascinare nell'oblio la sua opera e la sua grande personalità", osserva Focher. Ma Wallace fu anche un uomo dotato di una

coerenza e di un coraggio da eroe avventuroso, che il libro mette in grande rilievo: "Appartenente ad un'epoca e a un immaginario la cui scomparsa, probabilmente, incide nello scarso interesse dei giovani di oggi verso gli studi scientifici", conclude l'autore.

www.cnr.it/it/comunicato-stampa/4441/wal...to-nel-panico-darwin

Sto aspettando ancora un parere di tua cuggina su Pietro Buffa :popcorn:

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
I seguenti utenti hanno detto grazie : Azrael66

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5 Anni 2 Mesi fa #28825 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
voglio precisare che non sto esprimendo una mia opinione, ma solo ho scritto il pensiero di questo grande scienziato. Difatti io non nego il suo genio. Se Darwin gli ha "fregato" (?) la "Legge di Ternate" - agosto 1858, per scrivere la sua "Teoria dell'Evoluzione" - dicembre 1859, evidentemente Wallace era un grande :)
Le sue teorie oggi sono molto usate anche dai Creazionisti, vista la fede di Wallace

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28826 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
Roberto non la prendere però sul personale. E' una piazza questa e si fa per parlare. Che io abbia le mie idee e tu le tue ben venga. Mia cugina, o se meglio vuoi "cuggina" :) non vive accanto a me ed ha il suo lavoro. E' piccoletta (25 anni), laureata e specializzata in biologia molecolare. Non ho detto che sia la migliore al mondo. Io non sono uno scienziato giacché faccio ben altro. Ricerco sì ma non sono un biologo o un evoluzionista.
Conosco la storia anche per ciò che esercito ma uno storico della scienza ne sa sicuramente e ovviamente meglio di me.
Difatti ho postato, se hai letto, un commento dicendo che riporto quanto conosco della vicenda e non sto denigrando il genio di Wallace, anzi: è molto interessante e trovo che un dibattito scientifico , ma ad altissimi livelli mondiali debba essere fatto; anche facendo studiare, oltre che Darwin anche Wallace. Per quanto mi riguarda furono entrambi dei grandi scienziati.
Wallace infatti non era contrario all'evoluzione dei vegetali e degli animali, ma aveva a che ridire con l'evoluzione umana. Potrebbe però avere avuto questa "avversione" all'evoluzione umana perché egli era credente? Visto che spesso parlava di "anima"
Per me potrebbe, come non potrebbe essere stata questa la sua idea di avversione
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5 Anni 2 Mesi fa #28827 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Marci2 ha scritto: Interessante, tornando a Fomenko, il discorso della monetazione e di come egli stesso affermi che nel Medioevo ci fu un grandissimo uso e grandi coniazioni di monete da parte delle Zecche

Fomenko afferma che non possono essere passati dei millenni - mmmmh…. questo però non è "storia nascosta" ma piuttosto "revisionismo della storia" (topic caotico abbandonato per ottime ragioni), quindi in realtà siamo leggermente OT - ma vabbè, non potrebbero essere passati dei millenni tra l'invenzione della moneta e quella della stampa, perché si basano sullo stesso principio. Io non sono d'accordo, perché la stampa dell'epoca poteva essere conveniente solo se ci fosse stata la necessità di stampare da un certo numero di copie in su, altrimenti era meglio scrivere.

Ci dev'essere stato quindi un periodo immediatamente precedente alla stampa in cui si verificò una grande richiesta di libri e, per soddisfarla, la scrittura dovette adottare due caratteristiche: uniformità e corsivo. Se si fossero mantenuti troppi stili diversi, gli i acquirenti (provenienti da diversi territori) non avrebbero potuto intendere la scrittura utilizzata; e, dovendo produrre un grande numero di copie, i copisti avrebbero per forza finito per usare il corsivo.

Infatti la scrittura slegata si chiama "stampatello", nome che tradisce la sua introduzione con la stampa. Inoltre: è possibile che prima della stampa gli scrittori perdessero tempo a praticare una scrittura stampatella complicata come IL GOTICO? Non credo. Il gotico sembra creato apposta per la stampa!

Per cui io credo che la reale evoluzione della scrittura alfabetica sia stata:
scrittura originaria --> scritture differenziate --> corsivo e arabo --> stampatello e gotico
Di conseguenza, credo che tutti i documenti gotici scritti a mano siano o falsi o successivi alla diffusione della stampa.

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5 Anni 2 Mesi fa #28828 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
ti rispondo brevemente Nomit per mancanza di tempo: prima della Stampa la scrittura ovviamente andava a rilento e i libri venivano scritti praticamente dai monaci nei monasteri (Montecassino e Bobbio tanto per citarne alcuni). La scrittura gotica antica è detta "Textura", fa la sua comparsa nel XIII secolo fino al XVI per poi essere sostituita dal gotico"moderno", o "Fraktur". La prima si è adottata anche con l'origine della stampa e la seconda, durata per duecento anni, ha seguito il corso della stampa. Combaciano, ma il gotico c'era anche prima.
Il tuo "perdere tempo" degli scrittori :) non credo sia corretto; i monaci benedettini amanuensi dedicavano la loro vita alla scrittura che veniva vista, nel Medioevo come nel Rinascimento, "Gloria di Dio" e per "Gloria di Dio".
E' corretto il pensiero di uso nella stampa del gotico poiché la stampa nasce in piena vita della scrittura gotica.
Per quanto riguarda i "falsi", lascia che siano i filologi a dire cosa sia un falso e quale documento sia un falso. Le indagini per scoprire un falso vanno dall'esame filologico alla Spettroscopia di Raman alla XRF e XRD

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5 Anni 2 Mesi fa #28829 da Roberto70
Risposta da Roberto70 al topic La storia nascosta
Roberto non la prendere però sul personale.

Niente di personale, ti ho provocato solo perche' ti sei messo a ridere quando parlavi di creazionisti come se fossero dei coglioni.
Considerando che NESSUNO al mondo sa come si è evoluto l'homo sapiens sarebbe meglio evitare i sorrisini di scherno o l'aiuto di parenti (inutile visto che nessuno li conosce)
Qui ognuno porta le proprie idee e si discute su quelle e, a meno che non siano palesemente delle sciocchezze (leggi terra piatta) il resto va analizzato senza ilarita', come hai fatto tu per i giganti, perche' tu non hai
nessuna certezza che NON siano esistiti come non ce l'ho io che siano esistiti, quindi mente aperta a quasi tutte le possibilita' (no tp)

Il problema dei darwiniani è che l'uomo ha 46 cromosomi mentre tutti gli altri animali ne hanno 48 (dal min 36.40 del video di buffa linkato sopra)
Come mai?
Se deriviamo dalle scimmie per quale motivo loro continuano ad avere 48 cromosomi?
Perche' sono rimaste (piu o meno) allo stesso livello evolutivo di milioni di anni fa?
Perche' non parlano?
Perche' non hanno il pensiero astratto?
Perche' non vanno sulla luna? (vabbe' si fa per dire)

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5 Anni 2 Mesi fa #28830 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Roberto70 ha scritto:
Il problema dei darwiniani è che l'uomo ha 46 cromosomi mentre tutti gli altri animali ne hanno 48 (dal min 36.40 del video di buffa linkato sopra)
Come mai?
Se deriviamo dalle scimmie per quale motivo loro continuano ad avere 48 cromosomi?
Perche' sono rimaste (piu o meno) allo stesso livello evolutivo di milioni di anni fa?
Perche' non parlano?
Perche' non hanno il pensiero astratto?
Perche' non vanno sulla luna? (vabbe' si fa per dire)


Perché evidentemente non discendiamo dalle scimmie.
Se facciamo finta che la Bibbia dica il vero, l'uomo è stato fatto (non creato) da qualche parte e messo nel Gan Eden per lavorare.
Ed è stato fatto per dare della forza lavoro agli Elohim (chi o cosa fossero non è dato sapere).
Ma il punto fondamentale è che l'uomo è stato fatto partendo da qualcosa che era già esistente sulla Terra, e poi geneticamente modificato per permettergli di lavorare e comprendere gli ordini che gli venivano impartiti.

Mentre in tutta la Terra gli esseri viventi seguivano la loro naturale lenta evoluzione, l'uomo era invece assistito, controllato, opportunamente modificato, spinto ad evolversi artificialmente.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 2 Mesi fa #28831 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
ti posso rispondere in base a ciò che conosco della scienza evolutiva; ovvero che la diversità di cromosomi è dovuta alla fusione di due coppie di cromosomi dello scimpanzé che hanno generato la coppia cromosomica 2 di noi umani. Il nostro genoma è diverso dal loro per lì 1,4%. E' sempre un percorso evolutivo. Gli scimpanzé sono rimasti come sono giacché non tutti gli animali evolvono allo stesso modo e nei tempi evolutivi pari agli altri, e poi noi non discendiamo da loro ma abbiamo un medesimo antenato in comune. Magari ad essere rimasti come loro. Gli animali non parlano come noi, ma non è vero che non abbiano un linguaggio. Il loro anzi è più complesso del nostro. Non parlano come noi poiché il loro apparato fono-articolatorio è differente dal nostro.
Molti animali, dopo la morte di componenti a loro cari (siano uomini o loro simili familiari) si sono anche lasciati morire. E' molto interessante uno studio di etologia cognitiva in merito.
Penso che si sopravvaluti molto l'essere umano. La Natura, ergo gli animali sono molto ma molto meglio di noi in tutto. Io ho trovato molto più amore nella mia vita e meno pericolo accanto agli animali che non accanto ai miei simili. Difatti quando ho tempo libero passo le mie giornate fra i boschi con il "mio" cane senza rotture di coglioni umane :) (il sorrisino non è rivolto a nessuno, preciso)
E' solo un mio pensiero naturalmente.
Ciao

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5 Anni 2 Mesi fa #28832 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
PS per quanto riguarda la Bibbia debbo dire che io personalmente non le do alcun credito, se non teologico, ma non spetta a me giudicare in tal caso poiché non sono né un teologo né un credente.

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5 Anni 2 Mesi fa #28833 da Falchetto
Risposta da Falchetto al topic La storia nascosta
L'uomo non può discendere dalla scimmia. Al massimo un bambino, se la scimmia è molto grossa. (cit.)

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28834 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Marci2 ha scritto: PS per quanto riguarda la Bibbia debbo dire che io personalmente non le do alcun credito, se non teologico, ma non spetta a me giudicare in tal caso poiché non sono né un teologo né un credente.

Come ho scritto in un post precedente la Bibbia non è un libro di religione, ma solo la trascrizione della storia di una famiglia di ebrei, quella di Giacobbe/Israele. Solo una famiglia, non tutti gli ebrei.
Poi è stata presa in mano dai teologi e fatta diventare un libro di religione, ma non lo è mai stata. Basta leggerla per capirlo.
Ma questo è OT

Marci, prova a chiedere a tua cugina (senza ironia) se la fusione di due coppie di cromosomi di scimmia possono dare vita ad un altro essere vivente con meno cromosomi di quelli di partenza, ma soprattutto se questo essere può sopravvivere.
Tieni anche presente che questo essere deve anche trovare un altro essere vivente con medesimo patrimonio genetico per procreare, e la prole deve anch'essa sopravvivere.

(ho usato troppi "essere" ?)

Un suo parere potrebbe essere illuminante (senza ironia).


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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5 Anni 2 Mesi fa #28835 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Falchetto ha scritto: L'uomo non può discendere dalla scimmia. Al massimo un bambino, se la scimmia è molto grossa. (cit.)

La scimmia invece discende dagli alberi, se ne ha voglia.
:laugh: :laugh:


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5 Anni 2 Mesi fa #28836 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Roberto70 ha scritto: Perche' sono rimaste (piu o meno) allo stesso livello evolutivo di milioni di anni fa?
Perche' non parlano?
Perche' non hanno il pensiero astratto?
Perche' non vanno sulla luna? (vabbe' si fa per dire)

Non esistono i livelli evolutivi. L'evoluzione non è una spinta verso la parola e il pensiero astratto. L'evoluzione è un processo di adattamento all'ambiente. Un uomo non è più o meno evoluto di un cane. Se le scimmie sono rimaste uguali è perché andavano bene così.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28837 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Nomit ha scritto:

Roberto70 ha scritto: Perche' sono rimaste (piu o meno) allo stesso livello evolutivo di milioni di anni fa?
Perche' non parlano?
Perche' non hanno il pensiero astratto?
Perche' non vanno sulla luna? (vabbe' si fa per dire)

Non esistono i livelli evolutivi. L'evoluzione non è una spinta verso la parola e il pensiero astratto. L'evoluzione è un processo di adattamento all'ambiente. Un uomo non è più o meno evoluto di un cane. Se le scimmie sono rimaste uguali è perché andavano bene così.


Osservando le varie specie di esseri viventi che popolano la Terra osserviamo che tutte si sono evolute per sopravvivere in un determinato ambiente.
Chi ha la pelliccia di un certo colore, chi il collo lungo per arrivare sui rami degli alberi, chi ha le zanne per afferrare le prede, chi ha una corazza ossea sulla schiena, chi può vivere sott'acqua, ecc.

La morfologia dell'uomo a cosa si è adattata?
Non ha corazza ne una pelle spessa, anzi basta un graffio per ferirsi.
Non ha denti acuminati, per azzannare le prede.
Non ha artigli per colpire le prede.
Non ha pelo per difendersi dalle basse temperature, e la sua pelle si deteriora rapidamente all'esposizione prolungata al Sole.
Non può resistere per lungo tempo sott'acqua, ne può correre velocemente sulla terra.
Non può volare.
Gli unici peli, che crescono indefinitamente, li ha solo sulla testa, e sono più di impaccio che d'aiuto.
A paragone di un qualunque animale, l'uomo è debole e fragile.

L'uomo è costretto ad adattare se stesso ai vari ambienti mediante protesi, perché altrimenti non potrebbe sopravvivere.
Un animale ha adattato il suo corpo evolvendosi per sopravvivere nel suo ambiente, e lo può fare senza l'uso di protesi.

Dal punto di vista evolutivo l'uomo è un perfetto fallimento.
Eppure la sua origine è la stessa dello scimpanzé. Ma lo scimpanzé abbandonato in una foresta, [strike]nudo[/strike] e senza la parola, sopravvive.
L'uomo abbandonato nudo nella foresta resiste, nella migliore delle ipotesi, una settimana.


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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28838 da Falchetto
Risposta da Falchetto al topic La storia nascosta
Beh che l'uomo sia "diverso" da questo punto di vista è lampante.
La tecnologia offre soluzione che gli animali non hanno.
Noi non ci adattiamo, viceversa adattiamo l'ambiente a noi. Senza dubbio siamo una anomalia.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Falchetto.

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5 Anni 2 Mesi fa #28839 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Falchetto ha scritto: Beh che l'uomo sia "diverso" da questo punto di vista è lampante.
La tecnologia offre soluzione che gli animali non hanno.
Noi non ci adattiamo, viceversa adattiamo l'ambiente a noi. Senza dubbio siamo una anomalia.

Non del tutto: castori, formiche, termiti e uccelli creano ambienti di vita artificiali e si sono adattati a viverci.

Noi viviamo in un ambiente materiale ma soprattutto culturale troppo artificiale e non conforme alla nostra natura, per cui ci siamo dimenticati quale dovrebbe essere il nostro modo di vivere e questo è una delle possibili utilità di questo pregevole thread :ok:

charliemike ha scritto: Osservando le varie specie di esseri viventi che popolano la Terra osserviamo che tutte si sono evolute per sopravvivere in un determinato ambiente.
Chi ha la pelliccia di un certo colore, chi il collo lungo per arrivare sui rami degli alberi, chi ha le zanne per afferrare le prede, chi ha una corazza ossea sulla schiena, chi può vivere sott'acqua, ecc.

La morfologia dell'uomo a cosa si è adattata?

Ad un ambiente parzialmente artificiale creato dall'umanità stessa analogamente a quello che succede tra le formiche.

Non ha corazza ne una pelle spessa, anzi basta un graffio per ferirsi.

Mi chiedo se i capelli, in tempi remotissimi, potessero coprire l'intero corpo, formando uno strato di protezione. Ma in ogni caso, vivendo in una foresta priva di spine (cioè la vegetazione originaria, non robinie e gledizie), su di un soffice suolo di foglie morte, usando armi, mani libere e piedi per difendersi dalle belve, vivendo comunque in gruppo e abitando in rifugi ben costruiti, mi stupirei del contrario.

Non ha denti acuminati, per azzannare le prede.
Non ha artigli per colpire le prede.

Potrei rispondere "perché era fruttariano", ma in realtà l'uomo produce armi e non ha bisogno di avere artigli e zanne. Metti dei rami dritti e lunghi sulla strada di un gruppo di bambini maschi: istintivamente li raccoglieranno e cominceranno ad simulare combattimenti tra loro.

Non ha pelo per difendersi dalle basse temperature, e la sua pelle si deteriora rapidamente all'esposizione prolungata al Sole.

Dipende dal tipo di pelle: i fototipi più bassi si sono evidentemente evoluti nella foresta, al riparo dalla luce del sole.
L'esistenza di estese foreste però non viene mai considerata quando si danno spiegazioni sul passato…

Non può resistere per lungo tempo sott'acqua, ne può correre velocemente sulla terra.
Non può volare.
Gli unici peli, che crescono indefinitamente, li ha solo sulla testa, e sono più di impaccio che d'aiuto.
A paragone di un qualunque animale, l'uomo è debole e fragile.

L'uomo è costretto ad adattare se stesso ai vari ambienti mediante protesi, perché altrimenti non potrebbe sopravvivere.
Un animale ha adattato il suo corpo evolvendosi per sopravvivere nel suo ambiente, e lo può fare senza l'uso di protesi.

Dal punto di vista evolutivo l'uomo è un perfetto fallimento.
Eppure la sua origine è la stessa dello scimpanzé. Ma lo scimpanzé abbandonato in una foresta, nudo e senza la parola, sopravvive.
L'uomo abbandonato nudo nella foresta resiste, nella migliore delle ipotesi, una settimana.

Forse intendi dire "senza protesi", ma la natura umana prevede la creazione spontanea di tali protesi, come anche la natura di altri animali.

Riguardo ai capelli: Capelli, barba e unghie: perché ho deciso di non tagliarli più - Canale Youtube "Sottoalmelo"
Ma può anche essere che una volta i capelli venissero tagliati ed usati come materiale, visto che l'uomo è naturalmente portato a fare questo genere di cose, come lo sono altri animali.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28840 da Falchetto
Risposta da Falchetto al topic La storia nascosta
Non ho mai detto che siamo l'unica specie a disporre di tecnologia... le formiche addirittura ALLEVANO gli afidi come noi facciamo con le mucche. Pazzesco no?
I castori poi... gli ingegneri migliori del pianeta.
Ma l'impatto che la nostra tecnologia ha sull'ecosistema non è neanche lontanamente paragonabile a quello di altre specie.

quale dovrebbe essere il nostro modo di vivere e questo è una delle possibili utilità di questo pregevole thread

Qui non ti seguo continui a dire in maniera più o meno velata cosa dovrebbe e non dovrebbe essere postato su questo thread.
Lo hai già fatto in due o tre occasioni. Le dimensioni degli eserciti romani sono offtopic. Le formiche e i castori invece sono ok.

Non è che decidi tu... al massimo lo fa il moderatore. Questa comunque è la sezione STORIA ANTICA.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Falchetto.

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5 Anni 2 Mesi fa #28842 da horselover
Risposta da horselover al topic La storia nascosta
la datazione che usiamo (d.c.) è una presa in giro assoluta perchè l'anno zero (convenzionale) è stato anticipato di molto per fare credere che la chiesa, il cristianesimo, la bibbia etc fossero autorevoli in quanto antichi, mentre nei vocabolari più vecchi (fine 1700) la bibbia nemmeno esisteva (e nemmeno gli ebrei)

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28843 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
mi sa molto di Cesco Ciapanna :)
numerologia, onomanzia e anagrammi non sono nemmeno presi in considerazione dagli storici. Rientrano nelle pseudoscienze. Le datazioni scientifiche sono una cosa, Ciapanna e le sue fantasticherie appartengono all'esoterismo, ergo al nulla di nulla.
Ciapanna non era uno storico , ergo non poteva neppure lontanamente accedere agli archivi ove attingono gli storici.
La storia non la si studia con i numeri.
1612: Vocabolario degli Accademici della Crusca, stampato a Venezia. Ci lavorarono dal 1597 quattro accademici: Carlo Macinghi, Piero Segni, Francesco Sanleolini e Francesco Marinozzi.
Tutta questa fede in Ciapanna; che non era uno storico, né filologo, né archeologo.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Marci2.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #28844 da Marci2
Risposta da Marci2 al topic La storia nascosta
Secondo Ciapanna in che anno siamo ? Nel 300? Recentismo allo stato puro
Ha molto più "senso" Fomenko a questo punto
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Marci2.

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