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La storia nascosta
Roberto70 ha scritto:
Ma come?? Gli egizi avevano il microscopio per vedere gli spermatozoi?
Ah no no, erano solo dei girini e gia' perche' diventa VERAMENTE difficile giustificarli
presa da questo video
Girini... spermatozoi... Ma cosa vi andate a... bere?! Lo si dice anche nel video che si tratta della cd "parete della purificazione" e ovviamente uno dei mezzi di purificazione dell'antichità era rappresentato dall'acqua, infatti il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa (presumibilmente) acqua, come del resto anche l'altro simbolo che nel secondo frame si trova al di sotto del presunto girino/spermatozoo, che è un altro ben noto geroglifico (in questo caso si tratta di un recipiente allungato e in posizione verticale, dal quale fuoriesce ugualmente del liquido)...
Nell'antico egitto il segno sinuoso che viene ipotizzato come "codina" di girino o spermatozoo si può trovare anche isolato e indica acqua in movimento!
Si ha a che fare con una purificazione e di conseguenza è del tutto normale trovare dei recipienti che versino dei liquidi, però... vi sembra plausibile che, se non l'Odifreddi, almeno il Biglino (o altri per lui) non si fosse preso il disturbo di informarsi un po' e perciò non fosse già al corrente del classico e acclarato significato di quel geroglifico?!... :hammer:
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I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa (presumibilmente) acqua
Un vaso senza una base di appoggio, dotato inoltre di un foro secondario (che non si vede) per consentire alla pressione dell'aria di entrare e spingere l'acqua fuori e a getto?Bravo ItalHik, quando si fanno osservazioni intelligenti e' giusto riconoscerlo. In effetti potrebbe essere un vaso.
A cosa poteva servire un vaso del genere?
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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In ogni caso se inclini una bottiglia piena l'acqua esce più o meno copiosamente anche senza foro secondario: è sufficiente che il collo del recipiente sia abbastanza largo da fare passare sia acqua che aria.
Comunque i geroglifici sono la rappresentazione grafica di un concetto, e non un disegno che imita la realtà. Quella che a te ennemila anni dopo sembra acqua che esce a getto (che poi io 'sto getto onestamente non lo vedo) per chi ha scolpito ennemila anni prima magari era semplicemente la rappresentazione grafica del concetto "versare un liquido"... o magari di un concetto molto più specifico. Boh. Purtroppo non leggo il geroglifico.
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(curriculum)
www.bgbunict.it/Html/Ragusa/Ragusa%20home%20page.htm
Il Misterioso Homo sapiens
Un convinto darwiniano (adesso un po meno) :popcorn:
Ci sono da spiegare misteri, tipo:
1) Deriviamo dalla scimmie, che pero' hanno 48 cromosomi e noi 46 (traslocazione robertsoniana)
2) Le scimmie non hanno la possibilita' di parlare, noi si
3) L'evoluzione è stata troppo rapida (le scimmie non si sono evolute e sono rimaste piu' o meno come erano milioni di anni fa)
4) L'uomo è un animale addomesticato, che pero', a differenza di tutti gli altri, si è addomesticato da solo :wink:
5) solo l'uomo ha la possibilita' di pensare al futuro per, eventualmente, modificare il presente.
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qilicado ha scritto:
il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa (presumibilmente) acqua
Un vaso senza una base di appoggio, dotato inoltre di un foro secondario (che non si vede) per consentire alla pressione dell'aria di entrare e spingere l'acqua fuori e a getto?Bravo ItalHik, quando si fanno osservazioni intelligenti e' giusto riconoscerlo. In effetti potrebbe essere un vaso.
A cosa poteva servire un vaso del genere?
Maddài, non rendiamoci sempre e comunque ridicoli! In tutti i casi l'oggetto "misterioso" è inserito in un insieme di elementi ideografici evidentemente scelti per raccontare qualcosa, segni sufficientemente riconoscibili per rappresentare cose ben note, ma sicuramente non per esserne disegni tecnici con tanto di dettagli in scala!...
Che dire allora del secondo "coso" che si trova sotto un altro dei nostri presunti semi? Hanno entrambi la medesima sinuosa "codina", pertanto come dovremmo considerare quest'altro oggetto misterioso?!
Uno spermatozoo scafandrato con il flagello eccentrico, oppure un'avveniristica anfora ipertecnologica dove... "il liquido esce da un ugello laterale sospinto a comando da un gas compresso come in un sifone da seltz"?!... :hammer: :hammer:
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Fammi degli esempi, e se hai tempo trovamene un esemplare rinvenuto in alcuni scavi in Egitto.Falchetto ha scritto: Beh considera che recipienti senza base d'appoggio erano la norma fino a tempi anche più recenti.
Grazie a Graziella.In ogni caso se inclini una bottiglia piena l'acqua esce più o meno copiosamente anche senza foro secondario: è sufficiente che il collo del recipiente sia abbastanza largo da fare passare sia acqua che aria.
Quel che dici è vero se l'acqua ancora nella bottiglia è solo metà del volume totale della bottiglia stessa, altrimenti l'acqua zampillerebbe.
Io non so nulla di egittologia, ma occhio e croce ti posso dire che stai scambiando i geroglifici con la scrittura dei cinesi.Comunque i geroglifici sono la rappresentazione grafica di un concetto, e non un disegno che imita la realtà. Quella che a te ennemila anni dopo sembra acqua che esce a getto (che poi io 'sto getto onestamente non lo vedo) per chi ha scolpito ennemila anni prima magari era semplicemente la rappresentazione grafica del concetto "versare un liquido"... o magari di un concetto molto più specifico. Boh. Purtroppo non leggo il geroglifico.
Come fate a dire che è un vaso, boh?
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χιλικάδο
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Ah! Ti è venuto il dubbio che non sia un vaso. :peace:ItalHik ha scritto: Maddài, non rendiamoci sempre e comunque ridicoli! In tutti i casi l'oggetto "misterioso"
Ma che centra la scala, ho fatto notare che l'acqua uscirebbe a getto.è inserito in un insieme di elementi ideografici evidentemente scelti per raccontare qualcosa, segni sufficientemente riconoscibili per rappresentare cose ben note, ma sicuramente non per esserne disegni tecnici con tanto di dettagli in scala!...
Come sarebbe a dire che è "la medesima".Che dire allora del secondo "coso" che si trova sotto un altro dei nostri presunti semi? Hanno entrambi la medesima sinuosa "codina", pertanto come dovremmo considerare quest'altro oggetto misterioso?!
Guarda l'immagine inferiore. Per il tratto iniziale quella che tu chiami codina scorre su un piano inclinato, e poi precipita. Nell'altra non scorre affatto come fosse un liquido, senza poi considerare l'inverosimiglianza che ho evidenziato dell'acqua che esce a getto.Uno spermatozoo scafandrato con il flagello eccentrico, oppure un'avveniristica anfora ipertecnologica dove... "il liquido esce da un ugello laterale sospinto a comando da un gas compresso come in un sifone da seltz"?!...
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Comunque ho vinto io. Siete voi che avete l'onere di dimistrare che sia un vaso.
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Beh io non sono convinto al 100% che sia un vaso, anche perche' se ascolti il video che ho linlkato sopra, c'e' un piccolissimo problema con "l'arrivo" dell 'homo sapiens sul pianeta terra e questo è difficilmente contestabile .
Quindi se l'uomo arriva da un'altra parte gli spermatozoi sono una goccia nell' oceano :popcorn:
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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qilicado ha scritto: Fammi degli esempi, e se hai tempo trovamene un esemplare rinvenuto in alcuni scavi in Egitto.
Scusa ma davvero non hai mai visto un'anfora? :question:
Questa puoi vederla con i tuoi occhi al Museo Egizio di Torino, ritrovata nella tomba di tale Kha.
Hai notato che è IDENTICA a quelle raffigurate nel dipinto? Dipinto affrescato nella tomba di tale Nakht nella necropoli di Sheikh Abd el-Qurna, rappresenta una vendemmia.
E a questo punto direi che il mistero del "vaso senza una base di appoggio" è risolto.
Qui non ti seguo. Non capisco proprio cosa cerchi di dire.Grazie a Graziella.
Quel che dici è vero se l'acqua ancora nella bottiglia è solo metà del volume totale della bottiglia stessa, altrimenti l'acqua zampillerebbe.
Quello che mi è evidente è che per versare un liquido da un recipiente - anche in maniera copiosa - non ho bisogno di un "buco aggiuntivo".
Io non so nulla di egittologia, ma occhio e croce ti posso dire che stai scambiando i geroglifici con la scrittura dei cinesi.
I geroglifici consistono di tre tipi di caratteri:
- caratteri fonetici, inclusi quelli di un unico fonema, come un alfabeto, ma anche molti caratteri rappresentanti una o più sillabe
- ideogrammi, rappresentanti una parola (come la "scrittura dei Cinesi", per l'appunto)
- determinativi, i quali indicano la categoria semantica della pronuncia di una parola senza specificarne il significato preciso
Contiene un liquido che viene versato... cosa potrà mai essere?Come fate a dire che è un vaso, boh?
Comunque si chiama ANFORA!!!
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Falchetto ha scritto:
Contiene un liquido che viene versato... cosa potrà mai essere?
Comunque si chiama ANFORA!!!
Ma appunto, è chiaramente un glifo che indica un determinato recipiente (vaso, anfora o qualcosa di simile - tra i geroglifici ce n'era pure uno simboleggiante il "boccale da birra"!) che sta versando un qualche genere di liquido, presumibilmente acqua...
.
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Se il resto del testo parlasse di vendemmia il liquido versato - ragionevolmente - potrebbe essere vino, se parlasse di purificazione potrebbe essere acqua etc...
Ma anche birra... :pint:
Comunque volendo scervellarsi su geroglifici misteriosi c'è di meglio:
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In questo video spiega la controversa (in pratica DISTRUGGE tutte le spiegazioni degli scettici) storia dello starchild
Per chi non lo sapesse, lo starchild e' un teschio trovato, in messico, negli anni 30 che di umano ha ben poco.
- cervello di 1600 cm3 ( invece di 1400)
- non ha le arcate sopraccigliari (tutti i primati le hanno)
- le ossa sono decisamente differenti
e molte altre differenze
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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Trovami per piacere la riga dove ho scritto che sia una seme, o qualsiasi altra cosa. Sei tu che hai scritto che è un vaso. Assumiti la responsabilità di quello che sostieni. Non nasconderti dietro ad un dito.ItalHik ha scritto: No, tocca a te provare ch'è un semino, e se non lo fai lo dico a Mamma, ecco!... :smash:
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Evidentemente non sapevi quello che scrivevi quando inizialmente hai postato .
Mentre al contrario non è affatto evidente che quel simbolo rappresenti un vaso e neppure un anfora. Usi il metodo deduttivo alla maniera del dio Min. Sareste in grado di dire che la "a" in stampatello minuscolo e la "a" in corsivo minuscolo sono la stessa cosae ovviamente uno dei mezzi di purificazione dell'antichità era rappresentato dall'acqua, infatti il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa
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χιλικάδο
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Priva di base di appoggio e di manici, no.Falchetto ha scritto:
Scusa ma davvero non hai mai visto un'anfora?
Ed infatti ce ne fosse una, dico una, fra tutte le immagini che hai postato con questi due requisiti.
Come sarebbe a dire che è identica. Ma non lo vedi che ha un manico, ha una base di appoggio ed è priva della stessa forma ovoidale?Hai notato che è IDENTICA a quelle raffigurate nel dipinto?
Di nuovo: quelle anfore (non vasi) hanno manici e basi di appoggioDipinto affrescato nella tomba di tale Nakht nella necropoli di Sheikh Abd el-Qurna, rappresenta una vendemmia.
Sìì, come no.E a questo punto direi che il mistero del "vaso senza una base di appoggio" è risolto.
Ho parlato di getto d'acqua e non della quantità d'acqua che asce da un contenitore in un'unità di tempo. Quando fai pipi produci un getto di liquido che non è copioso se paragonato alla pioggia.Qui non ti seguo. Non capisco proprio cosa cerchi di dire.
Quello che mi è evidente è che per versare un liquido da un recipiente - anche in maniera copiosa - non ho bisogno di un "buco aggiuntivo".
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E' chiaro ed evidente che il "vaso" ha perduto la gamba.ItalHik ha scritto:
Ma appunto, è chiaramente un glifo che indica un determinato recipiente.
Scusa ma secondo te la "e" di "elicottero" e la "e" di "e=mc^2" sono le medesime?
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Ma non sei mai entrato in un museo neanche per sbaglio? Le grandi anfore quasi mai hanno una base.qilicado ha scritto: Priva di base di appoggio e di manici, no.
I manici invece ci sono sempre.
E ancora una volta guardi ad un GLIFO (rappresentazione grafica) come se fosse un disegno realistico. Per rappresentare graficamente un recipiente non devi per forza disegnare anche i particolari.qilicado ha scritto: Ed infatti ce ne fosse una, dico una, fra tutte le immagini che hai postato con questi due requisiti...
In parole povere: quando scolpisci il geroglifico i manici non ce li metti. Aggiungere i manici non sarebbe semplice, allungherebbe il lavoro e aumenterebbero le probabilità di commettere piccoli errori. Errori a cui era difficile rimediare visto che scolpivano su pietra. Anche la semplicità e l'eleganza del tratto hanno molta importanza. Un glifo arzigogolato, barocco, troppo ricco di particolari non solo è difficile da scolpire ma è anche BRUTTO.
Ma soprattutto aggiungere i manici non serve ai fini della comprensione e quindi è di troppo.
Idem per la base eh. Magari il vaso in questione una base ce l'aveva (solo le grandi anfore da trasporto ne erano prive) e non è stata scolpita.
Magari era un otre. O un gavettone in budello.
Alla fin della fiera chissenefrega... il messaggio che il glifo comunica è un liquido che sgorga da un recipiente, e tanto basta alla comprensione del testo.
Falchetto ha scritto: Hai notato che è IDENTICA a quelle raffigurate nel dipinto? Dipinto affrescato nella tomba di tale Nakht nella necropoli di Sheikh Abd el-Qurna, rappresenta una vendemmia.
qilicado ha scritto: Come sarebbe a dire che è identica. Ma non lo vedi che ha un manico, ha una base di appoggio ed è priva della stessa forma ovoidale?
Scusa ma stiamo guardando le stesse immagini? :question:
Io parlo di dipinti, posto immagini di dipinti... e tu guardi i glifi? :question:
Se vuoi una rappresentazione più o meno realistica (al netto dello stile) di un oggetto devi guardare un dipinto. Non un geroglifico.
L'anfora ritrovata nella tomba e quelle raffigurate nel dipinto sono IDENTICHE... non è che ci sia molto da discutere. E dimostra che anche gli Egizi, come d'altronde Greci, Romani etc... per quanto strano a te possa sembrare, usavano recipienti senza una base d'appoggio.
Sei stato tu a chiedermi di postarle... siccome ci ho messo un po' a trovarle, upparle su tinypic e postarle almeno fammi la cortesia di guardarle.
Falchetto ha scritto: Beh considera che recipienti senza base d'appoggio erano la norma fino a tempi anche più recenti.
qilicado ha scritto: Fammi degli esempi, e se hai tempo trovamene un esemplare rinvenuto in alcuni scavi in Egitto.
Siccome di tempo ne ho avuto :peace: ho fatto esempi e trovato esemplare.
Ho parlato di getto d'acqua e non della quantità d'acqua che asce da un contenitore in un'unità di tempo. Quando fai pipi produci un getto di liquido che non è copioso se paragonato alla pioggia.
Il "getto" lo vedi solo tu. Come ti è stato spiegato il ricciolino simboleggia l'acqua in movimento. In questo caso sgorga da un recipiente: si tratta di acqua versata.
Il problema è che continui imperterrito a guardare ai geroglifici come fossero dei disegni che rappresentano con precisione la realtà.
Ma a questo punto davvero ti giuro comincio ad avere l'impressione che tu lo faccia apposta... stai buttando tutto in caciara.
Prima ti stupisci che un "vaso" possa non avere una base d'appoggio. La cosa è sospetta!
Ti viene fatto notare che - tralasciando il fatto che i glifi non sono rappresentazioni precise della realtà - recipienti senza base d'appoggio erano normali all'epoca... ma tu non sei contento: vuoi le prove. Giustamente eh.
Allora ti vengono mostrati dipinti che raffigurano anfore e addirittura un'anfora intera ritrovata in una tomba. Tomba dell'antico Egitto eh... non è roba dell'epoca di Tolomeo e compari, altrimenti sarebbe roba greca. No no, è proprio roba EGIZIA.
Ma tu ancora non sei contento... perché il vaso non ha un foro secondario e allora il getto come fa a uscire?
Ma quale foro secondario? Ma quale getto? :question:
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qilicado ha scritto:
Trovami per piacere la riga dove ho scritto che sia una seme, o qualsiasi altra cosa. Sei tu che hai scritto che è un vaso. Assumiti la responsabilità di quello che sostieni. Non nasconderti dietro ad un dito.ItalHik ha scritto: No, tocca a te provare ch'è un semino, e se non lo fai lo dico a Mamma, ecco!... :smash:
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Evidentemente non sapevi quello che scrivevi quando inizialmente hai postato .
Ah, chiedo venia, credevo che propendessi per l'ipotesi dello spermatozoo, mentre adesso sembreresti non saperlo neanche tu cosa potrebbe rappresentare quel simbolo (o sì?)... In attesa che mi/ci faccia conoscere per cos'altro potrebbe essere preso, quel segno (oltre al vaso o al semino)... torno a nasconderni dietro a mammà... :stuckup:
Bottiglie e vasi ornamentali e d'uso quotidiano dell'antico Egitto... (La terza immagine raffigura un'anforetta di alabastro di cui neanche a dirlo ho in casa una riproduzione, che si può tranquillamente tenere in mano...)
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1) Nei testi sumero-accadici gli dei svolgono un lavoro troppo gravoso e chiedono un lavoratore che possa aiutarli
2) Enki risponde che tale creatura ESISTE GIA'*, bisogna solo infonderle l'immagine degli dei
3) Nammu dice che non può creare l'uomo da solo, ma che ha bisogno dell'aiuto di Enki
4) A questo punto vengono descritte una serie di invalidità che affliggerebbero i vari proto-uomini creati:
- problemi alle mani
- problemi agli occhi (rifuggiva la luce)
- problemi ai piedi
- incontinenza urinaria
- donna che non poteva partorire
- creatura senza né pene né vagina
5) Infine viene creato un essere inetto chiamato UMUL
6) Gli uomini diventano troppo fastidiosi e per questo gli dei provocarono un diluvio
7) La bibbia narra che quando Dio espulse Adamo ed Eva dal Giardino dell'Eden pronunciò la frase "partorirai con dolore"
1) Le donne costituiscono la maggior parte dell'umanità e si trovano a dover svolgere i lavori più pesanti, così decidono che dovranno nascere più maschi affinché svolgano le mansioni più dure
2) L'uomo esiste già, bisogna solo che inserisca il suo seme nella donna per produrne altri
3) Ovviamente Nammu ha bisogno di Enki per essere fecondata
4) In seguito alla gravidanza sono comuni alcuni disturbi, oltre alla nausea:
- tunnel carpale
- problemi di vista, occhi secchi, lampi di luce
- piedi gonfi e dolori alle gambe
- incontinenza urinaria
- problemi durante il parto
- perdita del desiderio sessuale nel primo trimestre
5) Infine nasce una creatura completamente inetta, il neonato
6) Alla fine della gravidanza avvengono delle contrazioni dolorose e la rottura delle acque
7) Quando la donna espelle il bambino dall'utero, partorisce con dolore
Una serie di antichi pittogrammi o raffigurazioni o descrizioni in un linguaggio troppo arcaico di questa storia avrebbe potuto essere fraintesa e dare origine al mito sumero-accadico.
* traduzione di Sitchin, quella convenzionale è "avrà luogo"
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Ma tu sei mai entrato a casa tua? Perché ho una domanda retorirca da porti, che è la seguente.Falchetto ha scritto: Ma non sei mai entrato in un museo neanche per sbaglio? Le grandi anfore quasi mai hanno una base.
I manici invece ci sono sempre.
Le sedie di casa tua hanno una base di appoggio? Rispondo io: sì, ne hanno quattro e tre se sono sgabelli (per forza, altrimenti passeresti tutto in il tempo in casa a rotolare). Così l'anfora ne ha una.
La palla non ne ha affatto, così il cerchio in astratto. Neppure l'uovo ha una base di appoggio.
Di cosenguenza il famigerato vasetto, che assomiglia ad un uovo, e che ha perduto una gamba non ha basi di appoggio.
Ma ti pare che vada a contestare l'operato di uno sculture, per di più di un paese e di una cultura diversa dalla mia, e che è morto stecchito da un pezzo. Io contesto voi altri che dicevate che era evidente vedere in quel glifo un vaso. Al contrario, non assomiglia né ad un vaso e né ad un'anofora. Assomiglia semmai ad un manufatto di vetro soffiato.E ancora una volta guardi ad un GLIFO (rappresentazione grafica) come se fosse un disegno realistico. Per rappresentare graficamente un recipiente non devi per forza disegnare anche i particolari.
Sorry, c'è stato un misunderstanding.Scusa ma stiamo guardando le stesse immagini? :question:
Mica è colpa mia se ti sei interstadito con le anfore. Se pensavi al vetro, potevi usare parole di ricerca come: "provetta", "ampolla", "vetro soffiato nell'antico egitto". (tra parentesi la provetta è priva di basi di appoggio)Sei stato tu a chiedermi di postarle... siccome ci ho messo un po' a trovarle, upparle su tinypic e postarle almeno fammi la cortesia di guardarle.
Ma tutto sommato, se fossi riuscito a trovare un ampolla di vetro egizia, ritornavi al punto di partenza perché non potevi spiegare il presunto getto di liquido del glifo.
Il "getto" lo vedi solo tu. Come ti è stato spiegato il ricciolino simboleggia l'acqua in movimento. In questo caso sgorga da un recipiente: si tratta di acqua versata.
Il problema è che continui imperterrito a guardare ai geroglifici come fossero dei disegni che rappresentano con precisione la realtà.
Ti ricordo che in questa discussione non sono stato io ad aver dato un interpretazione per quel glifo.
C'è stato ItalHik che prima ha proposto un interpretazione utilizzando il metodo induttivo (ricordi la storia dello spermatozoo scafandrato) traendo la conclusione da un immagine sottostante a quella del glifo. Ma gli è andata male perché come giustamente hai ricordato, l'intepretazione dei geroglifici ha tutta questa serie di problematiche (la vicenda della Stelle di Rosetta docet). Poi si è buttatto con la una spiegazione deduttiva consultando il vocabolario, e lì gli è andata bene solo per parare la scivolata iniziale.
Per concludere ,senza un indagine archeologica e filologica seria è impossibile trarre induttivamente la conclusione che il glifo rappresenti un contenitore di un liquido. E' un procedimento anti intuitivo, lontano dall'osservazione diretta dei fatti reali.
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χιλικάδο
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qilicado ha scritto: Ti ricordo che in questa discussione non sono stato io ad aver dato un interpretazione per quel glifo.
C'è stato ItalHik che prima ha proposto un interpretazione utilizzando il metodo induttivo (ricordi la storia dello spermatozoo scafandrato) traendo la conclusione da un immagine sottostante a quella del glifo. Ma gli è andata male perché come giustamente hai ricordato, l'intepretazione dei geroglifici ha tutta questa serie di problematiche (la vicenda della Stelle di Rosetta docet). Poi si è buttatto con la una spiegazione deduttiva consultando il vocabolario, e lì gli è andata bene solo per parare la scivolata iniziale.
Per concludere ,senza un indagine archeologica e filologica seria è impossibile trarre induttivamente la conclusione che il glifo rappresenti un contenitore di un liquido. E' un procedimento anti intuitivo, lontano dall'osservazione diretta dei fatti reali.
Eh?! Andata male, andata bene, metodo induttivo, spiegazione deduttiva, indagine archeologica e filologica seria?!...
Ma... ROTFL!... qui le vere scivolate continua a farle soltanto chi insiste nel contestare l'interpretazione di un geroglifico che, come anfora (vaso, boccale o come altro lo si voglia chiamare) dal quale fuoriesce del liquido (acqua, vino, birra, unguento o quello che ti pare), è talmente acclarato da ritrovarsi in qualsiasi manualetto che tratti la materia!!...
E tutto per non ammettere d'essere considerati da certi Esimi Studiosi Tuttologi alla stregua del classico turista credulone cui si racconta volentieri una storiella per rendere più eccitante e meno faticosa la costosa gitarella a sfondo culturale!...
Tie', leggiti 'sto pezzetto (del 2010) e poi dicci come ti sembrano i... fatti reali!... :goof:
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Sul libro "le basi esoteriche della microbiologia", l'autore accosta l'immagine di una tavoletta sumera raffigurante alcuni demoni, con delle moderne immagini al microscopio di una diatomea e di un protozoo. Effettivamente sono identici.
Poi cerco l'immagine su google.
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Stai sfondando delle porte aperto, mio caro.ItalHik ha scritto: Ma... ROTFL!... qui le vere scivolate continua a farle soltanto chi insiste nel contestare l'interpretazione di un geroglifico
Comunque sia ti dico che contesto l'interpretazione di questo glifo come contenitore che versa un liquido
Invece non contesto affatto, anzi non entro minimamente nel merito, sul significato di questo glifo
poiché non sapendo nulla di egittologia, non ho la minima idea di come l'archeologia sia giunta a quella conclusione.
Vicevera è acclarato che induttivamente non è possibile giungere a tale conclusione. Il glifo assomiglia più a un girino o a uno speramtozoo, perché è a forma di uovo, piuttosto che di un anfora che vomita il suo contenuto.che, come anfora (vaso, boccale o come altro lo si voglia chiamare) dal quale fuoriesce del liquido (acqua, vino, birra, unguento o quello che ti pare), è talmente acclarato da ritrovarsi in qualsiasi manualetto che tratti la materia!!...
E tutto per non ammettere d'essere considerati da certi Esimi Studiosi Tuttologi alla stregua del classico turista credulone cui si racconta volentieri una storiella per rendere più eccitante e meno faticosa la costosa gitarella a sfondo culturale!...
Tie', leggiti 'sto pezzetto (del 2010) e poi dicci come ti sembrano i... fatti reali!... :goof:
METODO DEDUTTIVO: metodo che muove da assiomi e postulati per ricavare dimostrazioni e spiegare i fenomeni. Dal latino deducere, cioè trarre da, per ragionamento. digilander.libero.it/eruffaldi/5B/induttivo.htm
In questo caso: visto che per osservare uno spermatozoo occorre un microscopio e gli antichi egizi ne erano sprovvisti, allora il geroglifico non può essere uno spermatozzo. Questa che ti ho sottolineato è una deduzione.
Un altro esempio di deduzione può essere il seguente: nel vocabolario il geroglifoc /s3t/ significa "erogare acqua, schiumare", e visto e considerato che il geroglifico in questione è costituito da un ovale perfetto, posto di traverso e unito al basso da una curvilinea ondulata, allora non rappresenta un spermatozoo o un girino, bensì un contenitore che versa dell'acqua.
METODO INDUTTIVO: metodo che muove dallo studio delle esperienze sensibili per arrivare ad una definizione generale ed universale. Dal latino inducere, cioè condurre, trarre per mezzo del particolare.
Empiricamente sappiamo che non è possibile la fuoriuscita a getto di un liquido contenuto in un recipiente ovale dotato di un unico foro di uscita. Occorre come minimo un foro secondario affinché la pressione dell'aria entrando possa spingere fuori con forza costante il liquido. Un'altra soluzione è quella di mettere a contatto la massa del liquido contenuto del recipiente con la massa d'aria contenuta in una camera d'aria dotata di un minimo di pressione supplementare. Da queste comuni osservazioni si è indotti a pensare che il glifo non possa rappresentare un contenitore che versa del liquido. Questa è una induzione.
Un'altra può essere questa. Visto che non ci sono evidenze dell'esistenza nell'antico Egitto di contenitori ovoidali per liquidi, privi di manici, privi di basi di appoggio e dotati di un foro secondario, oppure di una camera d'aria sulla quale applicare una pressione supplementare da trasmettere al liquido, si è indotti a pensare che il glifo non rappresenti un contenitore che versa del liquido.
Tu ci ridi sopra su questa storia: "ah, ah, poriscemi!"
In realtà hai di fronte due modi operativi della mente legittimi che fanno drammaticamente a cazzoti fra loro.
Per concludere vorrei spezzare una lancia a favore di Biglino.
Ti dico che è fuor di luogo, e in più diffamante, annoverarlo fra gli "Esimi Studiosi Tuttologi", perché nel particolare della conferenza ha lasciato che parlasse quella dottoressa (che ha gli stessi titoli del pizzicarolo che ho sotto casa in quanto ad egittologia), la quale ha mostrato le sue di slide. Le conclusioni sono sue non di Biglino.
Mentre nel generale ti dico che le pubblicazioni bigliniane che hanno argomenti che esulano in parte dalle sue traduzioni della bibbia, vengono da lui scritte a quattro mani con altri ricercatori che operano in altri campi di studio.
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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Non vorrei esternare delle stupidaggini, perché non ho le documentazioni sotto mano (se ho tempo le cerco), ma è certamente possibile la visione senza l'uso degli occhi e la visione da remoto; ed è forse possibile che la vista dell'essere umano possa osservare i particolari di un oggetto a km di distanza, come farebbe comunemete chiunque con l'uso di un binocolo o di un cannocchiale.
Allora mi chiedo a questo punto se sia possibile l'osservazione diretta di oggetti piccolissimi come le cellule.
EDIT del 20/5/2019
Per la visione che esula dall'uso degli occhi c'è lintressante esperienza di Infovisione di Mark Kommissarov www.youtube.com/user/TheSomebody1911/videos
Bambine che vedono nonostante siano bendate
Bambino sulla bici bendato
Intervista al Prof. Enrico Pierangeli su InfoVisione
Giorgio Cerquetti intervista Mark Komissarov url=https://www.youtube.com/watch?v=yWo507iEAEc
Articolo di debunking (il primo che ho trovato) content.time.com/time/health/article/0,8599,199773,00.html
Ne avevamo parlato su segnalazione di Peonia: www.luogocomune.net/LC/20-varie/4601-com...b-2017#comment-33011
EDIT del 22/5/2019
Avevo scoperto l'esistenza del fenomeno della visione remota grazie a questo video.
E' una conferenza tenuta dal neuroscienziato Micheal Persinger, nella quale oltre a illustrare le basi teoriche ed empiriche delle esperienze extrasensoriali, mostra i risultati di alcuni test sulla visione remota.
Dr. Micheal Persinger Ph. "Niente più Segreti" - SUB ITA
Ma se la visione remota è l'argomento in discussione, come non ricordare coloro che inventarono questa locuzione - "remote viewing", Russell Targ e Harold Puthoff?
In questa intervista Russell Targ racconta alcuni aneddoti accaduti durante la più che decennale ricerca condotta dallo Stanford Research Institute sul remote viewing
(Per chi non lo sapesse, il film del 2009 L'uomo che fissa le capre è ispirato ai fatti ricordati da Russell Targ)
William H. Bates (1860 – 1931) è stato un medico con una esperienza clinica trentennale nel campo della oftalmologia.
Noto sopratutto per un metodo di cura dei disturbi di rifrazione della vista, sono stati per me motivo ulteriore di interesse i suoi riferimenti alla visione telescopica.
Citerò alcuni brani dal suo libro "Il metodo Bates per vedere meglio senza occhiali"
www.militariforum.com/public/upload/1284...9702042012170243.pdf
L'eccezionale capacità visiva dei selvaggi, i quali possono vedere a occhio nudo oggetti che per la maggior parte delle persone civilizzate richiedono l'uso di un telescopio, è questione che riguarda la fissazione centrale. Alcune persone possono vedere a occhio nudo gli anelli di Saturno o le lune di Giove. Ciò non è dovuto a una superiorità strutturale dei loro occhi, bensì al fatto che hanno raggiunto un grado di fissazione centrale superiore a quello della maggior parte delle persone civilizzate.
Un uomo il quale, grazie ai metodi presentati in questo libro, aveva conseguito una capacità visiva telescopica e microscopica, rispondendo alla domanda di chi desiderava conoscere a fondo la cura degli errori di rifrazione senza occhiali, disse che non solo non aveva fatto niente per impedire una ricaduta ma aveva dimenticato in che modo era guarito. La risposta non soddisfece chi gli aveva posto la domanda, ma viene citata per spiegare il fatto che quando la vista viene rettificata non occorre fare niente coscientemente per mantenerla in quella condizione, anche se la cura si può sempre proseguire vantaggiosamente poiché c'è la possibilità di migliorare perfino la capacità visiva paranormale.
Il medico non ebbe ricadute, ma seguitò a migliorare. Circa un anno dopo andai a trovarlo nel suo studio e gli chiesi come stava. Rispose che la sua vista era perfetta, sia da lontano che al punto prossimo. Riusciva a vedere le automobili che passavano sull'altra sponda del fiume Hudson e le persone che trasportavano, riusciva a leggere il nome delle imbarcazioni sul fiume, cosa che altri avrebbero potuto fare soltanto con un telescopio.
In mezzo alla gente civile si è trovata sia la memoria sia l'acutezza visiva dei primitivi e, se si fossero effettuate le prove necessarie, senza dubbio si sarebbe accertato che esse si presentavano sempre insieme, come è avvenuto in un caso che recentemente mi è capitato di osservare. Il soggetto era una ragazza dotata di una vista tanto prodigiosa che riusciva a vedere le lune di Giove a occhio nudo, una realtà che lei dimostrò disegnando un diagramma di questi satelliti perfettamente uguale ai diagrammi fatti da persone che si erano servite di un telescopio.
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