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La storia nascosta
E come fai a mettere il monolite sopra i tronchi?
Dovresti chiedere a qualche archeologo sperimentale.
Comunque io che non sono né archeologo né ricercatore posso ipotizzare che abbiano usato un terrapieno. Un po' come hanno fatto i Romani a Masada o come hanno fatto sull'isola di Pasqua per mettere il "cappello" sulle statue degli antenati.
O magari una serie di argani di dimensioni ciclopiche.
Ma secondo me era un terrapieno... soluzione facile facile per raggiungere qualsiasi altezza riducendo la pendenza al minimo. Poi - tolta la terra - non si capisce come cazzo hanno fatto!!! Sono stati gli Dei!!! Una civiltà superiore!!! Gli alieni!!! Tecnologie dimenticate!!!
E invece no, era un terrapieno. :hammer:
Perche' se non si polverizzano con il peso (1000 tonnellate = quintale * 10000) si polverizzano con il movimento + peso + attrito
Prova a mettere qualche quintale sopra delle canne e poi verifica il loro stato finale
Questo lo dici tu. Tronchi e canne sono cose ben diverse.
Però se mi paragoni dei tronchi pieni - magari di legno di Cedro - a delle canne che ne parliamo a fare?
Anche perché - lo sanno tutti - le canne si fumano... non si usano per spostare i monoliti. :goof:
Cerchiamo di renderci conto delle proporzioni: questo è un tronco di Cedro - materiale oggi rarissimo ma di cui i Fenici avevano grandi disponibilità - secondo te una pista di tronchi del genere non tiene un monolite? Ne tiene due uno sopra l'altro!
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E qui secondo me casca l'asino.
Perché io sarei anche disposto a fidarmi di chi "ne sa di più" se non ci fossero interessi economici in gioco... come per esempio nel caso dei vaccini.
Davvero dovrei fidarmi ciecamente di chi lavora per una multinazionale farmaceutica perché "lui ha studiato"?
Apprezzo comunque il suo intervento: una voce fuori dal coro male non può fare.
Ma sono un filino off-topic, no?
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Il moderatore mi dice che non c'è niente di male in qualche botta e risposta di carattere generale. :ok:
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Probo, mi permetto di darti anch'io dei consigli: un forum è come una piazza virtuale, non come un circolo o un'associazione, perciò bisogna stare attenti a generalizzare, perchè si rischia di passare per chi vuole etichettare gli interlocutori, che a differenza di chi frequenta un'associazione specifica spesso e volentieri hanno ben poche cose in comune, se non il fatto di ritrovarsi insieme nella stessa piazza. Dico questo perchè, abbi pazienza, ma i tuoi continui riferimenti a teorie bislacche che rimandano a "alieni" e teorie pseudoscientifiche, sono critiche talmente vaghe che non si capisce quale contributo vogliano portare ad una discussione. Voglio dire, la figura che rischi di fare è della cara nonnina che raccomanda al nipote adolescente di non fare cose pericolose, vedendolo uscire dal garage con la moto da cross... Mi spiego?
Vorrei aggiungere a quanto ha fatto notare Falchetto, che cito:
gli interessi, oltre che economici, sono di natura politica, religiosa, culturale, ecc.Perché io sarei anche disposto a fidarmi di chi "ne sa di più" se non ci fossero interessi economici in gioco... come per esempio nel caso dei vaccini.
L'ambiente accademico ha tanta più forza quanto più dialoga, ovvero quanto più è eterogeneo e permeabile a critiche. Il che ci porta alla grande questione: quanto può diventare granitica una verità? Quali meccanismi di difesa intervengono per difendere una verità piuttosto che un'altra? Quali interessi interverranno? La nascita dell'archeologia alternativa è dovuta ad ignoranza o alla censura dovuta agli interessi in gioco? e in che misura?
Capisci Probo che questo non è il luogo adatto per generalizzare; semplicemente perchè non porta alcun contributo, come la nonnina del mio esempio, che è cara, saggia, e tutto quel che vogliamo, ma il nipote potrà tuttalpiù dirle due parole per rassicurarla e farle un dolce sorriso :wink:
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Shavo ha scritto:
L'ambiente accademico ha tanta più forza quanto più dialoga, ovvero quanto più è eterogeneo e permeabile a critiche. Il che ci porta alla grande questione: quanto può diventare granitica una verità? Quali meccanismi di difesa intervengono per difendere una verità piuttosto che un'altra? Quali interessi interverranno? La nascita dell'archeologia alternativa è dovuta ad ignoranza o alla censura dovuta agli interessi in gioco? e in che misura?
Certo, infatti più sopra parlo di ambienti accademici autoreferenziali e miopi.
Però se le "critiche" vengono mosse da chi dell'argomento non capisce assolutamente un cazzo fanno bene gli accademici ad incazzarsi e ad invitare l'interlocutore a STUDIARE.
Obiezioni tipo questa:
come hanno fatto a mettere i tronchi sotto il monolite ? oppure Prova a mettere qualche quintale sopra delle canne e poi verifica il loro stato finale
sono francamente ridicole e dimostrano solo la pigrizia di chi non vuole neanche fare la fatica di capire di cosa si sta parlando.
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Tu non ti sei comportato così con Roberto70. Hai mosso critiche puntuali e argomentate. Dopo averlo fatto semmai puoi anche dirgli di andare a STUDIARE ma, se proprio, fallo senza usare le maiuscole o risulti cafone.Falchetto ha scritto: Però se le "critiche" vengono mosse da chi dell'argomento non capisce assolutamente un cazzo fanno bene gli accademici ad incazzarsi e ad invitare l'interlocutore a STUDIARE.
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Stranamente in quel caso non hai avuto nulla da obiettare.
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La mitologia greca narra dell'esistenza di un grande numero di NINFE. Queste creature erano classificate sotto diversi nomi a seconda del loro habitat e popolavano ogni sorta di luogo naturale, foreste, alberi, paludi, fiumi, mari, montagne, valli, ad ogni ambiente naturale corrispondeva un tipo di ninfa.
La domanda è: dov'erano I MASCHI delle ninfe? Non sto parlando dei satiri, sto parlando di entità maschili che affiancassero le ninfe in ognuno dei rispettivi habitat. Dei satiri si dice solo che abitavano boschi e montagne, ma non si dice che esistessero satiri dei mari, satiri degli stagni, satiri delle querce, satiri dei frassini, eccetera. Infatti le ninfe di solito sono rappresentate come gruppi isolati di sole donne che nuotano, riposano o danzano.
In questo modo sembra che il mondo mitologico greco fosse popolato da un numero di femmine molto più alto rispetto al numero dei maschi.
Il "collo di bottiglia del cromosoma Y" è un misterioso evento genetico avvenuto tra i cinque e i settemila anni fa: la varietà genetica del cromosoma Y crollò, nonostante aumentasse la popolazione, come se ad un certo punto della storia per ogni uomo ci fossero state 17 donne .
Tra le ipotesi avanzate per spiegare il fenomeno, quella ritenuta più credibile è che ci sia stata un'epoca di scontri violenti tra clan familiari e che pochi clan vincitori abbiano ucciso i membri maschi degli altri gruppi prima che potessero riprodursi, per poi prendersi tutte le donne.
Personalmente trovo difficile che una dinamica del genere possa essersi verificata in tutto il mondo nello stesso periodo e che da sola abbia potuto portare ad una sproporzione così alta.
In ogni caso, le spiegazioni possono essere due: o si riproduceva solo un uomo su 17, oppure nascevano pochi maschi e tante femmine (o una combinazione delle due). Ma come sarebbe possibile che nella popolazione di tutto il mondo si verifichi una tale sproporzione nelle nascite?
Questo articolo esamina i diversi fattori che possono influenzare il genere del nascituro: tra questi, l'apporto calorico, l'età dei genitori, il periodo del concepimento all'interno del ciclo mestruale, la stagione, l'esposizione al fumo, lo stress psichico e fisico. Ne manca uno: l'apporto alimentare di minerali. Più calcio e magnesio oppure più sodio e potassio favorirebbero rispettivamente la nascita di una femmina o di un maschio.
Un esperimento è riuscito, agendo sull'apporto di minerali e sul periodo di concempimento, ad abbassare la percentuale di neonati maschi al 19%.
Ciò significa che se ottomila anni fa la popolazione europea non solo fosse stata sottoposta alle condizioni di quell'esperimento (alto introito di calcio e magnesio, basso introito di sodio e potassio, rapporti sessuali perlopiù durante il picco ovulatorio), ma in più avesse anche avuto un apporto calorico modesto, avesse concepito perlopiù in alcuni periodi dell'anno, fosse stata esposta a stress psicofisici e avesse concepito in età avanzata (magari per via di una bassa fecondità dovuta alla dieta e alla fatica), i maschi all'interno della popolazione avrebbero potuto essere ancora meno!
MA ...questo significa....
WOWWWWW!!
:excited: :excited:
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i suoi post di regola non li leggo; i tuoi sì perchè hai dimostrato un certo gusto in fatto di musica, e io a quello do molto peso. ciò non toglie che sei un rompicoglioni :wave:Falchetto ha scritto: Stranamente in quel caso non hai avuto nulla da obiettare.
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E lo ribadisco.
Dire che si puo' trasportare un blocco di 20mx4mx4m che pesa 1000 tonnellate sopra dei tronchi di albero per 1 km è una cazzata sesquipedale a meno che non me lo spieghi dettagliando ogni singolo movimento.
Che poi baalbek è solo uno delle decine se non centinaia di "stranezze" a livello mondiale.
In ogni caso ALIENO non significa necessariamente EXTRATERRESTRE ma semplicemente ALIENO a noi, quindi una civilta' precedente ai sumeri che secondo i miti , appunto, sumeri , prima che arrivassero gli dei, brucavano (i sumeri) l'erba come animali.
Poi ci sarebbe da giustificare questa immagine "porno" nel tempio di LUXOR
Ma come?? Gli egizi avevano il microscopio per vedere gli spermatozoi?
Ah no no, erano solo dei girini e gia' perche' diventa VERAMENTE difficile giustificarli
presa da questo video
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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Non so se il tuo post è serio, però si può dire questo.
Se usiamo il metodo del "facciamo finta che", è possibile rispondere alla domanda dicendo: le Ninfe erano delle creature reali, ma che si riproducevano per partenogenesi telitoca. www.treccani.it/enciclopedia/partenogenesi/La domanda è: dov'erano I MASCHI delle ninfe?
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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Der monolithische Block im Steinbruch von Baalbek ist 19,60 m lang, 6 m breit und mindestens 5,5 m hoch. Sein Gewicht wird auf ca. 1650 Tonnen geschätzt. Nun soll erforscht werden, warum der Steinblock nicht fertiggestellt wurde und im Steinbruch verblieb – und mit welchen Mitteln er überhaupt hätte transportiert werden können.
(l blocco monolitico nella cava di Baalbek è lungo 19,60 m, largo 6 m e alto almeno 5,5 m. Il suo peso è stimato in circa 1650 tonnellate. Ora è da indagare sul motivo per cui il blocco di pietra non è stato completato e rimasto nella cava - e con quale mezzo avrebbe potuto essere trasportato)
www.dainst.org/it/ergebnis/-/asset_publi...teinblock-in-baalbek
Da questa immagine presa da google earth a me sembra che il sito sia in collina (ma non ci metto la mano sul fuoco - probo c'e' stato e magari ha una piantina)
Il quarto monolite (stone of the pregnant woman) e' questo:
Boh, da ignorante pensavo che le cave di pietra fossero solo ai piedi delle montagne (ripeto da ignorante) ma l'idea di "trovare" 4 monoliti da (da 5000 tonnellate) in quel buco mi sembra molto strano.
In ogni caso in quel buco c'e' il quarto monolite da 1650 tonnellate. I tedeschi non capiscono "con quale mezzo avrebbe potuto essere trasportato" mi sorprende: ma come?? 1000 tonnellate si e 1650 no?
E dai e metti qualche tronco in piu' no?!
i suoi post di regola non li leggo;
Bravo, continua cosi' e visto che lo hai fatto sapere a tutti io faccio sapere a tutti che non me ne po frega' de meno
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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ah, ho capito. Il mito delle ninfe era solo un pretesto per un altro problema: il collo di bottiglia del cromosoma y avvenuto all'incirca nel quinto millennio a.C.le ninfe erano donne e si riproducevano normalmente, quello che sto ipotizzando è che 7000 anni fa nascessero molte più donne che uomini e che quindi esistessero molte bande formate solo o quasi solo da donne, questo ha dato origine alla figura delle ninfe
In questo caso non so che dirti. Possiamo raggionarci sopra.
Prima di tutto dovresti indagare quanto è antico il mito nelle ninfe. Se è più antico dell'evento demografico.
Poi ti dovresti chiedere se ci sono stati altre diminuzioni relative e consistenti del cromosoma y in tutto il mondo prima del V millennio; ed infine se ci sono altri miti analoghi a quello delle ninfe in altre parti del mondo e quanto sono antichi, anche se qui è più dura rispondere, perché se non c'è scrittura i miti erano giocoforza orali.
Se l'ipotesi di lavoro è un altra, allora ti dovresti porre altre domande.
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'Craccato' il codice del più misterioso dei manoscritti
Un altro studioso del manoscritto è piuttosto scettico sull'ipotesi di Cheshire.
Anche su Il Post sono scettici .
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Le ninfe, il collo di bottiglia e le ricerche sul sesso dei nascituri sono i tre argomenti che ho usato per sostenerlo.
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Roberto70 ha scritto:
Ma come?? Gli egizi avevano il microscopio per vedere gli spermatozoi?
Ah no no, erano solo dei girini e gia' perche' diventa VERAMENTE difficile giustificarli
presa da questo video
Girini... spermatozoi... Ma cosa vi andate a... bere?! Lo si dice anche nel video che si tratta della cd "parete della purificazione" e ovviamente uno dei mezzi di purificazione dell'antichità era rappresentato dall'acqua, infatti il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa (presumibilmente) acqua, come del resto anche l'altro simbolo che nel secondo frame si trova al di sotto del presunto girino/spermatozoo, che è un altro ben noto geroglifico (in questo caso si tratta di un recipiente allungato e in posizione verticale, dal quale fuoriesce ugualmente del liquido)...
Nell'antico egitto il segno sinuoso che viene ipotizzato come "codina" di girino o spermatozoo si può trovare anche isolato e indica acqua in movimento!
Si ha a che fare con una purificazione e di conseguenza è del tutto normale trovare dei recipienti che versino dei liquidi, però... vi sembra plausibile che, se non l'Odifreddi, almeno il Biglino (o altri per lui) non si fosse preso il disturbo di informarsi un po' e perciò non fosse già al corrente del classico e acclarato significato di quel geroglifico?!... :hammer:
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I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa (presumibilmente) acqua
Un vaso senza una base di appoggio, dotato inoltre di un foro secondario (che non si vede) per consentire alla pressione dell'aria di entrare e spingere l'acqua fuori e a getto?Bravo ItalHik, quando si fanno osservazioni intelligenti e' giusto riconoscerlo. In effetti potrebbe essere un vaso.
A cosa poteva servire un vaso del genere?
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In ogni caso se inclini una bottiglia piena l'acqua esce più o meno copiosamente anche senza foro secondario: è sufficiente che il collo del recipiente sia abbastanza largo da fare passare sia acqua che aria.
Comunque i geroglifici sono la rappresentazione grafica di un concetto, e non un disegno che imita la realtà. Quella che a te ennemila anni dopo sembra acqua che esce a getto (che poi io 'sto getto onestamente non lo vedo) per chi ha scolpito ennemila anni prima magari era semplicemente la rappresentazione grafica del concetto "versare un liquido"... o magari di un concetto molto più specifico. Boh. Purtroppo non leggo il geroglifico.
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(curriculum)
www.bgbunict.it/Html/Ragusa/Ragusa%20home%20page.htm
Il Misterioso Homo sapiens
Un convinto darwiniano (adesso un po meno) :popcorn:
Ci sono da spiegare misteri, tipo:
1) Deriviamo dalla scimmie, che pero' hanno 48 cromosomi e noi 46 (traslocazione robertsoniana)
2) Le scimmie non hanno la possibilita' di parlare, noi si
3) L'evoluzione è stata troppo rapida (le scimmie non si sono evolute e sono rimaste piu' o meno come erano milioni di anni fa)
4) L'uomo è un animale addomesticato, che pero', a differenza di tutti gli altri, si è addomesticato da solo :wink:
5) solo l'uomo ha la possibilita' di pensare al futuro per, eventualmente, modificare il presente.
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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qilicado ha scritto:
il simbolo "misterioso" che ricorre nella rappresentazione del dio (della fertilità/riproduzione/raccolto e altro ancora) Min (itifallico) rappresenta un vaso che versa (presumibilmente) acqua
Un vaso senza una base di appoggio, dotato inoltre di un foro secondario (che non si vede) per consentire alla pressione dell'aria di entrare e spingere l'acqua fuori e a getto?Bravo ItalHik, quando si fanno osservazioni intelligenti e' giusto riconoscerlo. In effetti potrebbe essere un vaso.
A cosa poteva servire un vaso del genere?
Maddài, non rendiamoci sempre e comunque ridicoli! In tutti i casi l'oggetto "misterioso" è inserito in un insieme di elementi ideografici evidentemente scelti per raccontare qualcosa, segni sufficientemente riconoscibili per rappresentare cose ben note, ma sicuramente non per esserne disegni tecnici con tanto di dettagli in scala!...
Che dire allora del secondo "coso" che si trova sotto un altro dei nostri presunti semi? Hanno entrambi la medesima sinuosa "codina", pertanto come dovremmo considerare quest'altro oggetto misterioso?!
Uno spermatozoo scafandrato con il flagello eccentrico, oppure un'avveniristica anfora ipertecnologica dove... "il liquido esce da un ugello laterale sospinto a comando da un gas compresso come in un sifone da seltz"?!... :hammer: :hammer:
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Fammi degli esempi, e se hai tempo trovamene un esemplare rinvenuto in alcuni scavi in Egitto.Falchetto ha scritto: Beh considera che recipienti senza base d'appoggio erano la norma fino a tempi anche più recenti.
Grazie a Graziella.In ogni caso se inclini una bottiglia piena l'acqua esce più o meno copiosamente anche senza foro secondario: è sufficiente che il collo del recipiente sia abbastanza largo da fare passare sia acqua che aria.
Quel che dici è vero se l'acqua ancora nella bottiglia è solo metà del volume totale della bottiglia stessa, altrimenti l'acqua zampillerebbe.
Io non so nulla di egittologia, ma occhio e croce ti posso dire che stai scambiando i geroglifici con la scrittura dei cinesi.Comunque i geroglifici sono la rappresentazione grafica di un concetto, e non un disegno che imita la realtà. Quella che a te ennemila anni dopo sembra acqua che esce a getto (che poi io 'sto getto onestamente non lo vedo) per chi ha scolpito ennemila anni prima magari era semplicemente la rappresentazione grafica del concetto "versare un liquido"... o magari di un concetto molto più specifico. Boh. Purtroppo non leggo il geroglifico.
Come fate a dire che è un vaso, boh?
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Ah! Ti è venuto il dubbio che non sia un vaso. :peace:ItalHik ha scritto: Maddài, non rendiamoci sempre e comunque ridicoli! In tutti i casi l'oggetto "misterioso"
Ma che centra la scala, ho fatto notare che l'acqua uscirebbe a getto.è inserito in un insieme di elementi ideografici evidentemente scelti per raccontare qualcosa, segni sufficientemente riconoscibili per rappresentare cose ben note, ma sicuramente non per esserne disegni tecnici con tanto di dettagli in scala!...
Come sarebbe a dire che è "la medesima".Che dire allora del secondo "coso" che si trova sotto un altro dei nostri presunti semi? Hanno entrambi la medesima sinuosa "codina", pertanto come dovremmo considerare quest'altro oggetto misterioso?!
Guarda l'immagine inferiore. Per il tratto iniziale quella che tu chiami codina scorre su un piano inclinato, e poi precipita. Nell'altra non scorre affatto come fosse un liquido, senza poi considerare l'inverosimiglianza che ho evidenziato dell'acqua che esce a getto.Uno spermatozoo scafandrato con il flagello eccentrico, oppure un'avveniristica anfora ipertecnologica dove... "il liquido esce da un ugello laterale sospinto a comando da un gas compresso come in un sifone da seltz"?!...
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Comunque ho vinto io. Siete voi che avete l'onere di dimistrare che sia un vaso.
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