La storia nascosta

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2 Anni 2 Settimane fa #47455 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Avevo già linkato questo divulgatore, Medardo Arduino 

Conferenza - L’Ytalia al tempo degli Svevi e la storia negata per la ragion di stato - YouTube

perché la sua teoria (il regno dei franchi era nelle Marche) collima in modo completamente indipendente con quanto notato da alcuni blogger russi sulla corrispondenza tra la geografia politica medievale dell'Italia e dell'Europa (posto sotto un esempio semplificato)



Riassunto:

- il regno dei franchi si trovava nelle Marche;

- nell'età cortese esisteva un'unica lingua parlata dal Portogallo all'Italia, il "roumanc", sviluppatasi all'interno delle miriadi di castelli della civiltà cortese, vera lingua madre degli idiomi neolatini moderni;

- ci furono delle regine medievali oggi disconosciute, Berta di Lotaringia e Matilde di Canossa furono molto più potenti di quanto si crede oggi;

- lo Stato della Chiesa ha origine dopo il 1350;

- l'episodio di Roncisvalle avvenne in realtà nei Balzi Rossi, in Liguria, prima del XIV secolo Roncisvalle non si chiamava così perché le località basche avevano solo nomi baschi.
I seguenti utenti hanno detto grazie : horselover

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2 Anni 2 Settimane fa #47498 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
Mi scuso ma leggo solo ora.
Ho provato a cercar quella frase nella pagina da te linkata...ma non c'è.
Non è che hanno modificato la pagina??

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2 Anni 2 Settimane fa #47507 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
Il problema con i film Marvel (TUTTI) è che le storie sono completamente stravolte rispetto ai fumetti originali.
Personaggi, date, caratteri, chi fa cosa o chi sta con chi... TUTTO.
Sarebbe come fare un film sul calcio mettendo Maradona al Bologna, o Pelè al Cagliari, siamo a 'sti livelli qui.

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2 Anni 2 Settimane fa #47513 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
"Omero quello che vedeva con i suoi occhi lo descriveva per come era, con una precisione maniacale."

...egraziearca: se è vero che era cieco...

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2 Anni 2 Settimane fa #47518 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
A me risulta che una buona parte delle enormi spese le pagò lui (ovviamente non erano soldi suoi), mi pare 500.000 maravides...


Ecco qua:

E visto che siamo in tema soldi, facciamo i conti in tasca anche ai re cattolici che sostengono l’impresa. L’intera spedizione, le tre navi, gli equipaggi e i viveri necessari, costano due milioni di maravedìs, la valuta spagnola di allora. Un milione e 140 mila maravedìs è sborsato dai monarchi, un altro mezzo milione da Colombo stesso, che ottiene un prestito dai banchieri genovesi Pinello, e i 360 mila maravedìs mancanti, sono l’onere imposto agli abitanti di Palos da cui l’impresa parte, costretti ad armare due caravelle di tasca loro.

www.remocontro.it/2020/06/07/luovo-di-co...ia-tante-uova-rotte/


Ma tutta la storia della scoperta "puzza": come faceva a sapere che bisognava A) fare proprio quella rotta B) cambiare le vele C) aspettare proprio quella data D) che dopo tot giorni si arrivava E) che sarebbero serviti specchi e perline F) che servina mettere croci templari sulle vele G) etc etc etc

Poi , per dividersi terre che secondo le Bibbia NON esistevano..si faun Trattato pochi mesi dopo dal suo ritorno... ma se non esistono, perchè dovrei dividerle??
L'impressione che mi sono fatto io è che tramite il suocero avesse appreso quel segreto, che i Portoghesi avevano ereditato dai Templari lì rifugiati, e l'abbia venduto alla Spagna.
Ovvio che i Portoghesi non potevano dire "c''eravamo prima noi", perchè avrebbero dovuto spiegare troppe cose.
Poi puzzano tante cose...

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2 Anni 2 Settimane fa #47528 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
Tizio 8020
cit: Pelè al Cagliari, siamo a 'sti livelli qui.

Pelè al Cagliari in quegli anni avrebbe scaldato la panca, Nenè lo avrebbe "seduto" in tre passi e gli stopper di serie A gli avrebbero scomposto le tibie in tre giorni. Hai ragione ma hai sbagliato l'esempio. :-D

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2 Anni 2 Settimane fa #47532 da Tizio.8020
Risposta da Tizio.8020 al topic La storia nascosta
Azz...purtroppo di calcio non so assolutamente nulla... mai seguito.
Diciamo che ho messo il nome più assurdo tra quelli che potevano venire qui.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Giano

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2 Anni 2 Settimane fa #47535 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
Non te ne faccio una colpa, non crucciarti! :-D
Sono scattato perché qualche anno fa un utente di peso (tipo il doppio di me e te messi insieme...) per descrivere un'assurdità la paragonò alla Juve che pareggiava con l'Albinoleffe e si da (si diede) il caso che due domeniche prima, la Juve, punita per degli illeciti sportivi con la retrocessione in serie B (perdona l'inciso, gli anni in cui Del Piero fu osannato per aver tenuto fede alla maglia giocando on B quando l'unico reale motivo per cui la pippa rimase a Torino fu che non trovò nessun malato di mente in qualsiasi categoria o nazione che gli offrisse uno stipendio come quello percepito alla giuventus), giocò con l'Albinoleffe e...porca miseria pareggiò!! Po' nai...
Messi, per dire, vale tre Pelè, ti lo dico. :-D
Messi, please, vieni a Cagliari a giocare!

p.s.
questo è un vero mistero, pierpiero fuoriclasse! E allora Foden? :-D

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2 Anni 2 Settimane fa #47536 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
Tizio, sai da cosa si capisce che siamo in recessione? Nessun club in Europa ha fatto un offerta o mostrato interesse per Foden, il ragazzetto più forte visto negli ultimi vent'anni! Non è che io la vedo più lunga degli altri, mi dico, è che non ci sono gli schei! :-D Il calcio, che è un po' diventato una merda, ècomunque un ottimo indicatore delle condizioni economiche di chi lo rappresenta.
Oh Bruto, proprio a te cercavo!

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2 Anni 2 Settimane fa #47562 da teopare
Risposta da teopare al topic La storia nascosta
che parola può andare bene per dire sia misero, sconcertante che desolante?... Vorrei usarla per descrivere il tuo commento su Del Piero...

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2 Anni 2 Settimane fa #47628 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
ma guarda che Giano ha ragionissima su Del Piero

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2 Anni 2 Settimane fa #47636 da teopare
Risposta da teopare al topic La storia nascosta
Quindi Del Piero rimase per una questione di stipendio..certo.. ha preso palate di soldi quando era a fine carriera verso i 40 all'estero e non gliene davano quando aveva 32 anni da campione del mondo..
lui come sopratutto Buffon potevano andare all'estero in qualunque top club, in Inghilterra lo hanno sempre voluto Del Piero per dire, e avrebbe guadagnato uguale , ma di cosa stiamo parlando. Se nessuno ha fatto offerte concrete è perche lui non si rese disponibile a traferimenti. Queste furono le dichiarazioni dei diretti interessati, dei dirigenti e pure di Allenatori esteri a lui interessati. E' come dire del perchè il discorso di essere un simbolo indossolubile valse per Totti per rifiutare addirittura proposte migliori e perchè non poteva valere per Del Piero scusate.?
Altrimenti se sostieni questa cosa, o porti degli elementi che la avvalorano oppure rimane la tua mera opinione che ti sei creato . Poi se del piero messaggia con te e te lo ha detto lui mi ricredo per carità,
detto questo chiusa parentesi per me, sennò si divaga off topic

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2 Anni 2 Settimane fa #47685 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
ma dai! Del Piero non sarebbe durato due minuti nel Cagliari, Nenè gli avrebbe sfondato le tibie!

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1 Anno 11 Mesi fa - 1 Anno 11 Mesi fa #48209 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
In "Vita nuova" Dante narra di diverse "trasfigurazioni" che subiva a causa di quelli che lui chiamava "spiriti del viso" e che venivano provocate dalla vicinanza di Beatrice. Cosa intendeva dire? Lo si capisce da un sonetto legato proprio ad uno di questi episodi:

Appresso la nuova trasfigurazione, mi giunse uno pensamento forte, lo quale poco si partìa da me, anzi continuamente mi riprendea, ed era di cotale ragionamento meco: «Poscia che tu perviene a così dischernevole vista, quando tu se' presso di questa donna, perché pur cerchi di vedere lei? Ecco che tu fossi domandato da lei, che avrestù da rispondere, ponendo che tu avessi libera ciascuna tua vertude, in quanto tu le rispondessi? » Ed a costui rispondea un altro umile pensero, e dicea: «S'io non perdessi le mie vertudi, e fossi libero tanto che io le potessi rispondere, io le direi che, sì tosto com'io imagino la sua mirabile bellezza, sì tosto mi giugne uno desiderio di vederla, lo quale è di tanta vertude, che uccide e distrugge ne la mia memoria ciò che contra lui si potesse levare; e però non mi ritraggono le passate passioni da cercare la veduta di costei». Onde io, mosso da cotali pensamenti, propuosi di dire certe parole, ne le quali, escusandomi a lei da cotale riprensione, ponesse anche di quello che mi diviene presso di lei; e dissi questo sonetto, lo quale comincia: Ciò che m'incontra .

Ciò che m'incontra ne la mente, more,
quand'i' vegno a veder voi, bella gioia;
e quand'io vi son presso, i' sento Amore
che dice: «Fuggi, se 'l perir t'è noia».
Lo viso mostra lo color del core,
che, tramortendo, ovunque pò s'appoia;
e per la ebrietà del gran tremore
le pietre par che gridin: «Moia, moia».
Peccato face chi allora mi vide,
se l'alma sbigottita non conforta,
sol dimostrando che di me li doglia,
per la pietà, che 'l vostro gabbo ancide,
la qual si cria ne la vista morta
de li occhi, c'hanno di lor morte voglia.

Quindi Dante ci dice che lui da giovane arrossiva vistosamente.
Qual è il problema? Il problema è che Boccaccio descrive Dante in questo modo:

Fu adunque questo nostro poeta di mediocre statura, e, poi che alla matura età fu pervenuto, andò alquanto curvetto, e era il suo andare grave e mansueto, d’onestissimi panni sempre vestito in quell’abito che era alla sua maturità convenevole. Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso. Per la qual cosa avvenne un giorno in Verona, essendo già divulgata pertutto la fama delle sue opere, e massimamente quella parte della sua Comedia, la quale egli intitola Inferno, e esso conosciuto da molti e uomini e donne, che, passando egli davanti a una porta dove più donne sedevano, una di quelle pianamente, non però tanto che bene da lui e da chi con lui era non fosse udita, disse all’altre: «Donne, vedete colui che va nell’inferno, e torna quando gli piace, e qua su reca novelle di coloro che là giù sono?» Alla quale una dell’altre rispose semplicemente: «In verità tu dèi dir vero: non vedi tu com’egli ha la barba crespa e il color bruno per lo caldo e per lo fummo che è là giù?». Le quali parole udendo egli dir dietro a sé, e conoscendo che da pura credenza delle donne venivano, piacendogli, e quasi contento ch’esse in cotale oppinione fossero, sorridendo alquanto, passò avanti.

In pratica descrive un nordafricano. Ma è possibile che un uomo dalla pelle così scura arrossisca così vistosamente? Forse Boccaccio non aveva delle informazioni corrette su Dante. E se fosse così, è possibile che anche le informazioni anagrafiche che lo fanno nascere nel 1265 fossero errate? Perché se fosse così sparirebbe il mistero del matrimonio: sembra che Dante e Gemma Donati si siano sposati nel 1278, ma a quell'epoca Dante avrebbe avuto solo 12 anni! Forse Boccaccio non è una fonte attendibile e Dante nacque qualche anno prima.
Ultima Modifica 1 Anno 11 Mesi fa da Nomit.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Volano49

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1 Anno 11 Mesi fa #48211 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic La storia nascosta
Passo interessante che non conoscevo. Forse a quella boccaccia di Boccaccio la figura di Alighieri non era molto simpatica, sia per il successo della sua conclamata opera che, per molti versi era tutt'altro che una commedia..., che per una vita amorosa più casta (si fa per dire...) rispetto ai personaggi dello scrittore nativo di Cataldo. Penetrare compiutamente tra le righe ed i significati occulti delle "Commedia" è tuttora impresa ardua. Per alcuni i significati più nascosti del suo capolavoro si possono paragonare all'Apocalisse di S. Giovanni, considerato (a ragione) un iniziato se diamo valore alla sua frase: "una domenica fui rapito in spirito" e, soprattutto, ai sette candelabri e alle sette stelle in mano a Gesù, senza contare i sette angeli al servizio di Dio, val la pena di considerarli anche come i sette livelli iniziatici di antica matrice egizia.

Dante era davvero un iniziato? nel "Purgatorio" si fa menzione ad un angelo che toccandolo gli cancella i sette "P" che dice di avere stampati in fronte, sono ad intendersi come sette peccati (per la teologia cattolica) o le sette iniziazioni? In ogni caso un passo del purgatorio, il XXVII, pone il poeta di fronte ad un muro che egli oltrepassa, trovandosi immediatamente in un'altra dimensione, oltrepassando pure il fiume dei morti, il Lete. Nella sua opera "Vita Nova" (XIV) a cui Nomit fa riferimento, è ancora più esplicito quando dice: "Io tenni li piedi in quella parte della vita di là della quale non si puote ire più per intendimento di ritornare".

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1 Anno 11 Mesi fa - 1 Anno 11 Mesi fa #48250 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Passo interessante che non conoscevo

E' nel Trattatello in laude di Dante.
Invece, nel presunto primo ritratto disegnato da Giotto, Dante era così:



... carnagione chiara, soppraciglia marroni, probabilmente un nordomediterraneo. Oltretutto, è facile immaginare che la persona qui raffigurata sia di statura media e di indole emotiva ed insicura, anche senza sapere che questo è il ragazzo della Vita Nuova. Mentre l'uomo spigoloso  e scuro dei ritratti successivi mi dà l'impressione di essere di alta statura e di carattere freddo.
Ultima Modifica 1 Anno 11 Mesi fa da Nomit.

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1 Anno 11 Mesi fa #48273 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta


Mi sembra evidente dalla mappa che noi parliamo italiano perché i toscani hanno popolato l'intera penisola portando con se il loro idioma e i loro geni, e non perché gli intellettuali lo abbiano selezionato, e che quindi i dialetti italiani sono alterazioni del toscano, non lingue indipendenti derivate dal latino come dicono gli storici.

Ma quando è avvenuto questo popolamento? I libri di storia non riportano un evento del genere!

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1 Anno 11 Mesi fa #48326 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic La storia nascosta

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1 Anno 11 Mesi fa - 1 Anno 11 Mesi fa #48329 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic La storia nascosta
A Tarquinio Prisco seguirono migliaia e migliaia di bischeri che resero l'urbe una città prevalentemente bischera che in seguito invase l'italia sotto il nome di Roma.
Ultima Modifica 1 Anno 11 Mesi fa da Mrexani.

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1 Anno 11 Mesi fa #48350 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Immaginavo una risposta del genere, ma secondo gli storici etruschi e latini non parlavano l'italiano. Il punto è che la zona intorno all'epicentro italiano dell'aplogruppo più diffuso in Italia (secondo etnopedia, altre pagine lo collocano un po' più a nord) coincide con la zona di origine della lingua italiana. 

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1 Anno 11 Mesi fa - 1 Anno 11 Mesi fa #48443 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Ancora sull'anno di nascita di Dante...

Lo riportano Villani e Boccaccio. Ho scritto prima perché penso che Boccaccio (o il relativo falsificatore) non avesse informazioni corrette sulla persona di Dante.

Il padre di Giovanni Boccaccio lavorava a Napoli per la COMPAGNIA DEI BARDI ed era sposato con una parente dei Portinari, a loro volta legati coi Bardi tramite Beatrice.
La compagnia dei Bardi era una delle più ricche e potenti dell'Europa di allora. Finanziava i governi, possedeva diverse cappelle, dava il nome ad una strada, fondarono l'ospedale principale della città e si imparentarono coi Medici. Beatrice Portinari sposò uno di loro, tralaltro proprio quello che si imparentò coi medici tramite una figlia.

Ora, all'epoca non c'era l'anagrafe, quindi per sapere quando era nato qualcuno o lo conoscevano o dovevano chiedere in giro. E' facile che i cronisti avessero più accesso ad informazioni sulla moglie di Simone De Bardi piuttosto che su un nemico pubblico esiliato che era stato famoso per qualche canzone. E' facile anche che il padre di Boccaccio conoscesse l'età di Beatrice, che probabilmente era quasi coetanea.
E se l'anno di nascita di Beatrice fosse davvero stato il 1266, i cronisti avrebbero concluso che quello di Dante fosse il 1265.

Il problema è che Dante non scrive che la donna di cui parla si chiamava Beatrice. Scrive invece

fu chiamata da molti Beatrice, li quali non sapeano che si chiamare

... 
per capire che Dante parla proprio di un soprannome, si può leggere al capitolo 24 (Vita Nuova) :

 io vidi venire verso me una gentile donna, la quale era di famosa bieltade, e fue già molto donna di questo primo mio amico. E lo nome di questa donna era Giovanna, salvo che per la sua bieltade, secondo che altri crede, imposto l'era nome Primavera; e così era chiamata

... 
c'è una chiara distinzione tra il nome ufficiale della donna e come veniva soprannominata.
Inoltre, Dante aveva sempre celato l'identità della donna che amava, lasciando credere che fosse un'altra, anche se la donna amata e le sue amiche alla fine avevano capito.

Quindi Dante non parlava di Bice Portinari, ma di un'altra donna soprannominata Beatrice, ma i cronisti successivi non lo avevano capito e questo significa che se si fosse conosciuto l'anno di nascita di Bice Portinari se ne sarebbe anche ricavato un anno di nascita falso per Dante!

 
Ultima Modifica 1 Anno 11 Mesi fa da Nomit. Motivo: Infatti, in un'altra opera Boccaccio scrive che l'identità di Beatrice gli è stata rivelata da una di lei parente ("fededegna persona"). Ecco perché Boccaccio può descrivere com'era Bice da piccola.

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1 Anno 11 Mesi fa #48512 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Terzo capitolo della trilogia sull'anno di nascita di Dante.

Riassunto: la famiglia di Boccaccio doveva conoscere Beatrice Portinari e quindi l'età di Dante dev'essere stata stabilita sullla base di quella di Beatrice, la donna di cui parla Dante però non si chiamava davvero Beatrice e inoltre Boccaccio non aveva informazioni corrette su Dante perché lo descrive come un uomo con un fototipo alto mentre dalla Vita Nuova si capisce che il fototipo di Dante era basso.

C'è un'altra cosa che non torna: Boccaccio scrive che Dante si sarebbe sposato poco tempo dopo la morte di Beatrice, grazie all'intervento dei suoi parenti. Ma la Vita Nuova arriva fino ad almeno più di un anno dopo il decesso e anzi probabilmente anche quattro, e non parla affatto di matrimonio, anzi, si capisce che Dante è ancora depresso per Beatrice. Nel Convivio Dante scrive che passano due rivoluzioni di Venere tra la morte di Beatrice e l'incontro con la donna di cui parla alla fine della Vita Nuova, e se questa rivoluzione è intesa come quella apparente che vediamo dalla Terra, si tratta di più di 3 anni, mentre se intendeva la rivoluzione vera intorno al Sole, si tratta di un anno e qualche mese. Quindi anche la storia del matrimonio veloce è sbagliata.

Dante inizia a scrivere la Vita Nuova a 25 anni, lo dice lui stesso sempre nel Convivio ( "a l'entrata della mia gioventute" e la "gioventute" secondo Dante inizia a 25 anni) e la Vita Nuova si interrompe quando la relazione con l'ultima donna non è ancora compiuta e non sappiamo come va a finire.
Il documento di cui parla Barbero data il matrimonio al '77, la morte di Beatrice avviene in un anno multiplo di 9 e quindi nel '72, quindi Dante avrà avuto 25 anni nel '73, nel '74, nel '75 o al massimo nel '76, perché nel '77 si sposa e di questo non fa alcuna menzione, quindi nasce tra il '48 ed il 51.

Ora: dopo la battaglia di Montaperti i ghibellini presero il potere a Firenze e i guelfi fiorentini lasciarono la città, rifugiandosi a Bologna e a Lucca. Fuggirono nel settembre del '60 e tornarono nell'aprile del '67. Se Dante fosse nato nel '49, avrebbe conosciuto Beatrice nel maggio del '58 e il famoso saluto di 9 anni dopo sarebbe avvenuto proprio nel '67 e proprio appena dopo il ritorno dei guelfi in città! Dante apparteneva ad una famiglia guelfa! E se avesse anche lui trascorso la sua adolescenza in esilio? Il racconto di Dante si riempirebbe di significato ed il carico emotivo degli eventi avrebbe una spiegazione che oggi, dopo la vicenda del green pass, possiamo capire bene: Dante è appena tornato a Firenze quanto rivede Beatrice dopo nove anni, ha passato la sua adolescenza in esilio come nemico politico, per questo è così insicuro e per questo il fatto che Beatrice lo riconosca e lo saluti normalmente assume quell'importanza che a prima vista sembra esagerata! Infatti Dante narra che dopo il primo incontro da bambini aveva rivisto Beatrice molte volte durante l'infanzia, ma si capisce dal racconto che da allora c'è stata una cesura!
Il '49 è perfetto, c'è perfino la coincidenza con l'arrivo dei guelfi in aprile e la data del primo maggio indicata da Boccaccio.

Quindi Dante raggiunge Leonardo Da Vinci e Cristoforo Colombo nel club dei personaggi storici che sono morti molto più vecchi di quello che si crede.

Guelfi e ghibellini - Wikipedia (archive.org)

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1 Anno 8 Mesi fa - 1 Anno 8 Mesi fa #49587 da alessandro.c
Risposta da alessandro.c al topic La storia nascosta
Vorrei sottoporvi (in particolar modo a @Nomit) una 'scoperta' fatta da me poco più di un paio d'anni fa e che ho scritto in qualche forum straniero. A voi decidere se si tratta solo di coincidenze o se la cosa non è casuale. Ovviamente io sono per la seconda, ma non ho idea dei motivi e delle circostanze... ma bando alle ciance!

Ci viene detto che il calendario gregoriano 'corregge il vecchio calendario giuliano in vigore dal 46 a.C. al 1582.'
( it.wikipedia.org/wiki/Calendario_gregoriano ).
Ciò sarebbe dovuto ad un errore creatosi nel tempo poiché 'il calendario giuliano presuppone erroneamente che l'anno solare medio sia lungo esattamente 365,25 giorni ... La riforma gregoriana ha accorciato l'anno medio (calendario) di 0,0075 giorni per fermare la deriva del calendario rispetto agli equinozi.'
( en.wikipedia.org/wiki/Gregorian_calendar )
A quel tempo si era 'scoperto', grazie ai miglioramenti in campo tecnico-astronomico, che l'anno medio solare era di 365,2425 giorni, da qui la necessità di accorciare l'anno di 0,0075 giorni.
(Oggigiorno la misurazione è ancora più precisa, ma qui dobbiamo considerare il 1582 come punto di riferimento)
La soluzione adottata con la riforma fu di aggiungere 10 giorni al calendario e di conseguenza si passò da Giovedì 4 Ottobre 1582 a Venerdì 15 Ottobre 1582.

Con queste premesse mi è venuto in mente di provare a verificare a quanti anni era necessario sottrarre 0,0075 giorni per ottenere l'esatta differenza di 10 giorni. In altre parole, se bisognava 'recuperare' 10 giorni, e considerando che si potevano recuperare un massimo di 0,0075 giorni all'anno, quanti anni erano necessari per raggiungere la quota?
Ad uno verrebbe istintivamente da dire 1628 anni, cioè la differenza tra il 46 a.C. e il 1582 d.C., come riportato nella wiki. Un'altra data da tenere in considerazione, considerata importante da molti per il calendario giuliano è il 325 d.C. (Concilio di Nicea) e in quel caso la differenza è di 1257 anni. Ora vediamo quanti giorni dovrebbero essere tolti nell'uno e nell'altro caso:
  • 1627 x 0,0075 = 12,2025
  • 1257 x 0,0075 = 9,4275
Come potete vedere è molto più probabile che nel 1582 si stesse considerando il 325 come data da tenere in considerazione per l'aggiunta dei 10 giorni mancanti. Eppure come potete vedere si ottengono in realtà 9,4275 giorni, che va bene, ci stà che possano essere arrotondati a 10, però...

... però che data otterremo considerando 10 giorni pieni?
  • 10 / 0,0075 = 1333,33...
Praticamente 1333 o 1334 anni di differenza rispetto al 1582 d.C. E che date otteniamo?
  • 1582 - 1333 = 249
  • 1582 - 1334 = 248
Ora io mi chiedo, e lo chiedo anche a voi, quante probabilità ci sono che la data di partenza del calendario giuliano, corretto dalla Chiesa di Roma nel 1582, sia il 248 d.C.? Il primo anno del secondo Millennio dalla fondazione dell'Urbe?
Oltretutto il regnante di turno, Filippo l'Arabo era appellato fino a non molto tempo fa in un altro modo: Filippo il Cristiano! Esisteva a quanto pare una tradizione secondo cui, ben prima di Costantino, Filippo fosse stato di fatto il primo sovrano cristiano della storia
( en.wikipedia.org/wiki/Philip_the_Arab_and_Christianity ).

Fatemi sapere cosa ne pensate, se ho fatto errori o se avete qualcosa da aggiungere. Ciao
Ultima Modifica 1 Anno 8 Mesi fa da alessandro.c. Motivo: impostazione sbagliata

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1 Anno 8 Mesi fa #49588 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Personalmente seguo teorie ancora più radicali. 
La tua ipotesi assomiglia alla teoria di Heribert Illig, che sostiene che non è vero che l'equinozio fosse in origine il 25 marzo, ma che fosse sempre stato al 21, e che quindi la riforma gregoriana riassestava il calendario all'epoca di Cesare, che però sarebbe stato meno antico di quanto si crede: questo perché intorno al 700 sarebbero stati aggiunti tre secoli al calendario.
A me quel 249 non dice niente, e neanche Filippo l'Arabo.  

A meno che PAPA PIPPO che autorizza il nuovo anno in CIAO 2020 non sia un riferimento segreto a Filippo l'Arabo, visto che i russi vanno forti in questo genere di teorie.

 

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1 Anno 8 Mesi fa #49599 da alessandro.c
Risposta da alessandro.c al topic La storia nascosta
Sì conosco la teoria di Heribert Illig, ma la mia non è ne' una teoria ne' un'ipotesi.

I 10 giorni aggiunti al calendario nel 1582 ci portano ad una data iniziale corrispondente al 248 d.C., primo anno del secondo millennio dell'Urbe. Si tratta di capire se è una coincidenza o se la Chiesa di Roma considerasse quella data come l'inizio del calendario giuliano.
Riguardo a Filippo, la mia è soltanto un'osservazione. Da Cristiano è diventato Arabo. Al Papa avrebbe fatto certamente piacere avere un Imperatore Cristiano nell'anno 1001 AUC e primo anno giuliano...

Ma sono solo osservazioni oggettive. Si tratta di capire se è solo un caso o se c'è qualcosa sotto.

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