Evoluzione, Creazionismo e Disegno Intelligente

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46885 da CharlieMike

    invisibile ha scritto: Charlie non ho detto che non capisci ma che non conosci bene certi concetti che riguardano lla TdE.


OK.

Con microevoluzione si intendono quei mutamenti che avvengono in una specie.
Per esempio le giraffe che X milioni di anni fa avevano un collo corto ed ora ce l'hanno lungo, ma sempre giraffe sono, e non hanno generato altre specie. Cioè l'allungamento del collo non ha causato la nascita di altre specie.
(Prendo un esempio a caso ma non l'ho studiato, dicono che sia avvenuto e la prendo per buona).

Quindi, allargando il concetto, per macroevoluzione abbiamo un animale che, attraverso piccole mutazioni, nel corso di milioni di anni è passato dall'essere piccolo, con le zampe corte, magari pure di colore diverso, ad essere molto più grande, zampe lunghe e il collo sproporzionato.
Cosa impedirebbe quindi il processo inverso, ovvero un animale grande che per successive mutazioni diventa piccolo?

Con macroevoluzione si intendono quei mutamenti che portano alla speciazione, ovvero alla nascita di una nuova specie da una precedente, per esempio dagli anfibi ai rettili, oppure dai dinosauri agli uccelli, e quindi alla fine del processo si ha una specie che prima non esisteva.

A questo punto ti domando cosa si intende per specie? Io non sono biologo.

Perchè, per quanto hai descritto sopra (per micromutazioni successive nel corso del tempo), un anfibio non può diventare un rettile?
Supponiamo che il ns anfibio inizi a passare sempre più tempo fuori dall'acqua e a tal scopo la sua pelle si ispessisca, a perdere tutte quelle caratteristiche indispensabili a nuotare ma inutili sulla terraferma, non potrebbe diventare un rettile?

    In rete trovi di tutto e di più ed anche pareri discordanti su certi meccanismi, ma quanto sopra in linea di massima è condiviso da tutti.
    Per la microevoluzione ci sono moltissime evidenze e di vario tipo. Invece per la macroevoluzione di evidenze non ce n'è manco una, ma ci sono solo ipotesi ed il dibattito scientfico è aperto. C'è chi afferma che le prove ci sono e chi le nega decisamente, io di vere evidenze scientifiche non ne ho vista manco una finora ed oviamente se non si dimostra che la macroeoluzine sia un fenomeno reale la TdE va a farsi friggere.



Ok.
Se per la microevoluzione si accetta il fatto che un animale piccolo con il collo corto può lentamente diventare una giraffa, dove sono le evidenze che tu dici?
Come possiamo dimostrare che p.es . un determinato animale del passato sia diventato oggi una giraffa?
(Ovviamente npon ti posso chiedere le prove della non-esistenza della macroevoluzione).


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46886 da invisibile
Cancellato.
Ti avevo fatto una risposta articolata, poi volevo fare delle correzioni ma è sparita tutta.
Maledetto sistema non evoluto.
Te la riscrivo domani.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

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2 Anni 2 Mesi fa #46888 da CharlieMike

invisibile ha scritto: Cancellato.
Ti avevo fatto una risposta articolata, poi volevo fare delle correzioni ma è sparita tutta.
Maledetto sistema non evoluto.
Te la riscrivo domani.
 

E' successo anche a me.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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2 Anni 2 Mesi fa #46889 da invisibile
Cit.
Quindi, allargando il concetto, per macroevoluzione abbiamo un animale che, attraverso piccole mutazioni, nel corso di milioni di anni è passato dall'essere piccolo, con le zampe corte, magari pure di colore diverso, ad essere molto più grande, zampe lunghe e il collo sproporzionato.


No, tuto questo non basta per poterla chiamare macroevoluzione, perché queste mutazioni potrebbero avvenire all’interno di una specie.
Ci sono cani piccolissimi e cani enormi, cani di tutti i colori, con il muso schiacciato e con il muso lunghissimo, con gambe corte e con gambe lunghe, ma sono sempre cani ovvero la stessa specie e quindi queste mutazioni non hanno portato alla nascita di una nuova specie (speciazione).

Cit.
Cosa impedirebbe quindi il processo inverso, ovvero un animale grande che per successive mutazioni diventa piccolo?


Come sopra, se queste mutazioni non portano alla nascita di una nuova specie siamo sempre all’interno della microevoluzione.
Il punto centrale di questa differenziazione tra micro e macro è la nascita o meno di una nuova specie.

Cit.
A questo punto ti domando cosa si intende per specie? Io non sono biologo.


Wikipedia, per le basi, anche se è dubbia per certi aspetti visto che assumono la macroevluzione come cosa appurata, il che è falso:

“La specie è alla base della classificazione degli organismi viventi, trattandosi del livello tassonomico obbligatorio gerarchicamente più basso. La scelta di un criterio univoco e universale per identificare le specie è però difficile, soprattutto in quanto esse sono entità non statiche, ma che si modificano nel tempo e nello spazio e, pertanto, ciò che osserviamo è un momento di un processo evolutivo che è in realtà continuo; da qui la difficoltà a creare confini certi e di conseguenza l'incertezza nella definizione. Quello di specie è un concetto multidimensionale sotto il quale ricadono varie definizioni che dipendono dall'aspetto che si considera: la specie può essere dunque biologica, morfologica, tipologica, cronologica e filofenetica. “
it.wikipedia.org/wiki/Specie

Ma qui devi tener presente una cosa importante, la TdE dice che la nuova specie per essere considerata causata dalla macroevoluzione, DEVE avere delle facoltà e caratteristiche SUPERIORI a quella da cui è nata, quindi deve avere qualcosa in più perché solo così il processo ha un senso logico in quanto derivato dall’altro fattore in gioco, ovvero la selezione naturale, perché la teoria dice che sono le mutazioni che danno vantaggi evolutivi che poi si tramandano e finiscono per generare una nuova specie, mentre le mutazioni che non danno questi vantaggi o rimangono uguali o si estinguono.

Cit.
Perchè, per quanto hai descritto sopra (per micromutazioni successive nel corso del tempo), un anfibio non può diventare un rettile?
Supponiamo che il ns anfibio inizi a passare sempre più tempo fuori dall'acqua e a tal scopo la sua pelle si ispessisca, a perdere tutte quelle caratteristiche indispensabili a nuotare ma inutili sulla terraferma, non potrebbe diventare un rettile?


La TdE dice proprio questo, per microevoluzione si arriva alla macroevoluzione ma la domanda è mal posta, perché il problema è che questo è puramente ipotetico in quanto non esiste una singola evidenza seria, scientifica senza la acca, che questo sia accaduto anche solo una volta nella storia della vita.
Il nostro anfibio dovrebbe modificare anche degli organi interni (polmoni), creare zampe adatte alla terraferma, eccetera e questo non è stato mai dimostrato che sia avvenuto, questo è il problema di questa teoria.
Il massimo che gli evoluzionista hanno sono dei fossili che ipoteticamente potrebbero essere riconducibili a questa transizione in un punto X (ignoto) della stessa, e sono pure pochi.
Ecco perché è solo una ipotesi ed una davvero molto debole, oltre a le varie problematiche come quella esposta da Tianos sopra.

Cit.
Se per la microevoluzione si accetta il fatto che un animale piccolo con il collo corto può lentamente diventare una giraffa, dove sono le evidenze che tu dici?
Come possiamo dimostrare che p.es . un determinato animale del passato sia diventato oggi una giraffa?


La storia delle giraffe non si può dimostrare se non attraverso i fossili, visti i tempi in gioco, e come ti ho detto non l’ho studiata. Quindi dimentica le giraffe :-)

Le evidenze di microevoluzione sono davvero tantissime, infatti questo fenomeno non lo contesta più nessuno.
Per esempio c’è il classico caso delle farfalle:
“La Biston betularia ha le ali che possono essere o nere o grigio chiaro; vivendo sulle betulle (inizialmente di colore chiaro, ma divenute scure per via dell'inquinamento) quelle bianche erano sottoposte a una certa pressione evolutiva, in quanto non si mimetizzavano e finivano così preda di altri organismi, mentre le nere erano in sintonia con l'ambiente. Successivamente le fabbriche inglesi sono state dotate di filtri che hanno reso l'aria meno inquinata, e le betulle tornate bianche hanno creato una modificazione ambientale tale da far sopravvivere perlopiù le B. betularia chiare. !
it.wikipedia.org/wiki/Microevoluzione

Un altro esempio che riguarda l’uomo, gli Sherpa che vivono a quote altissime:
www.galileonet.it/vita-alta-quota-geni/

Tianos aveva postato le foto di animali e piante che erano mutati in modi spettacolari, eppure sempre le stesse specie sono rimaste, la “lucertola” con la coda a forma di foglia è sempre una lucertola.

I cani, benché in questo caso ci sia la mano dell’uomo con incroci forzati, hanno forme e dimensioni diversissime ma sempre cani sono quindi siamo sempre all’interno di una specie, quindi si tratta di microevolzione artificiale.

Preciso che il termine “microevoluzione” non viene sempre usato e non sempre in modo corretto. Molti usano “adattamento” ovvero le microevoluzioni all’interno di una specie alle mutate condizioni ambientali. Inoltre, siccome gli evoluzionisti sostengono che la micro porti alla macro (o che può farlo), non è raro trovare confusione tra i due termini perché molti la vedono come la stessa cosa. Ma siccome la macro non è dimostrata questa è la classica fallacia del mettere l’ipotesi come presupposto, e da li tutti i ragionamenti sono inevitabilmente fallaci.

 

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2 Anni 2 Mesi fa #46892 da zeppelin
Dal punto di vista biologico, si definisce specie l'insieme di organismi con caratteristiche simili in grado di accoppiarsi e dare prole feconda; gli individui appartenenti a una stessa specie hanno un patrimonio genetico (pool genico) comune. 

www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafac...-la-speciazione.html

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2 Anni 2 Mesi fa #46893 da zeppelin
Dalla definizione sopra si arriva ad un ulteriore problema.
Ammesso che per caso venga generata una prole con diffenziazioni tali da considerarla una specie nuova, maschio e femmina devono essere generati in contemporanea, altrimenti si estinguerebbero in un amen,a meno che capiti una nuova nascita casuale della stessa specie con le stesse caratteristiche in uno spazio tempo compatibile con l accoppiamento, e non oso pensare quanto infinitesimale sia la probabilità...
Per cani o gatti è facile, ma i parti gemellare di elefanti, ad esempio, sono molto rari.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46894 da invisibile
zeppelin

Gli evoluzionisti a questo rispondono che l'evoluzine è lentissima e quindi per loro è un falso problema. Perché non sarebbe che ad un certo punto nasce una nuova specie, ma sarebbe un processo graduale di milioni di anni che porta alla fine a nuove specie.
Ma questo è il clasico esempio della toppa peggio del buco, perché se così fose ci sono due problemi:

1) dove sono le innumerevoli specie in formazione che se è vero quanto sopra devono per forza esserci?
Cioè abbiamo i cavalli; dai cavalli si starebbe sviluppando una nuova specie ma che non c'è, non abbiamo nessun cavallo+qualcosa che potrebbe diventare una nuova specie tra X anni e di queste "specie+qualcosa" dovrebbero essercene davvero tante vista l'enorme varietà delle specie esistenti. Invece non ce n'è nemmeno una.

2) Che è come il primo problema ma rispetto al passato, ovvero ci dovrebbero essere miliardi di fossili di transisione ed invece non ce nè nemmeno uno, i pochi che gli evoluzionisti affermanno essere tali sono quantomeno discutibili.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

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2 Anni 2 Mesi fa #46896 da redazione
nei prossimi giorni intervisterò Enzo Pennetta.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46897 da SAM
Ma che mi tocca leggere ragazzi!
Quì credo che nessuno sia il figlio o il nipote di Darwin, quindi credo che nessuno abbia interesse a difendere la sua posizione e quella dei suoi seguaci! Ma devi portare argomentazioni serie, non le prime puttanate che ti passano per la tastiera!

Ma che te vuoi vedè il "cavallo+qualcosa" o "specie+qualcosa"?!?! Ma di cosa stai parlando? Stai parlano di qualcos'altro o della teoria dell'evoluzione della specie?

Ma saresti davvero in grado di notare un'aumento (o riduzione) medio e costante della lunghezza del pelo di un cavallo di un centomillesimo di millimetro/anno? o l'aumento (o riduzione) di un centomillesimo di millimetro/anno dei suoi arti, che andrebbero anche a cambiarne la conformazione? Saresti in grado di notare un aumento (o riduzione) di un centomillesimo di millimetro/anno dei bulbi oculari di un cavallo, che andrebbe a cambiarne anche la forma? Saresti in grado di notare un organo "nuovo" che cresca alla medesima velocità su un macaco?

Ma cosa vuoi vedere nell'arco della nostra vita? Capisci che noi rispetto a milioni, decine, centinaia di milioni di anni viviamo la durata di uno schiocco di dita al rallentatore? La "velocità" dell'evoluzione è piu o meno quella che ti ho indicata.

Ripeto, la teoria non è mia, e di nessun altro qui dentro, non ho alcun interesse a difenderla o confutarla, ma vanno fatte obiezioni serie e appropriate, non scemenze! buttate li!
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da SAM.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46898 da invisibile

redazione ha scritto: nei prossimi giorni intervisterò Enzo Pennetta.

 

Bela notizia.
Se è possibile chiedere, mi piacerebbe che parlasse dei fossili di transizione, cioè quelli che gli evoluzionisti considerano tali tipo il cavallo, e anche del problema della complessità irriducibile.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

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2 Anni 2 Mesi fa #46899 da giovanni
SAM

Se ti interessa ci sono questi due video che parlano dell'argomento:


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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46900 da invisibile
@SAM

Per dire che qualcuno ha detto una "scemenza" o addirittura una "puttanata", prima bisogna capire quello che ha detto e tu non l'hai capito.
Il cavallo è solo un animale preso a caso ed io non ho mai detto che il processo evolutivo di un animale X bisognerebbe vederlo nel corso di una vita umana.
Ti invito a rileggere con attenzione.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46901 da CharlieMike

zeppelin ha scritto: Dal punto di vista biologico, si definisce specie l'insieme di organismi con caratteristiche simili in grado di accoppiarsi e dare prole feconda; gli individui appartenenti a una stessa specie hanno un patrimonio genetico (pool genico) comune. 

www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafac...-la-speciazione.html


La modificazione di una popolazione per selezione naturale può procedere fino al punto in cui le diversità della popolazione attuale rispetto a quella originaria saranno tali da poter considerare la popolazione attuale come una nuova specie.

I meccanismi della speciazione
Il processo che porta alla formazione di una nuova specie prende il nome di speciazione. Si forma una nuova specie quando i componenti di una popolazione hanno subìto cambiamenti genetici (divergenza) tali per cui non possono più accoppiarsi tra loro o comunque dare prole feconda (isolamento riproduttivo ).I meccanismi della speciazione che favoriscono la divergenza sono ricollegabili all'isolamento geografico, alla radiazione adattativa e alla poliploidia.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46902 da SAM
@ invisibile

Fortuna che il tuo post è scritto poche righe sopra di me.

Tuttavia chiedo scusa, rileggendomi trovo di essere stato irrispettoso!

Tornando a noi, vorrei permettermi di dirti che secondo me hai sbagliato approccio nell'interpretazione dell'evoluzione della specie.

Mi spiego meglio:
Molti credono che per "evoluzione" si intenda "migliormanto/perfezionamento"!
L'evoluzione NON E' questo. L'evoluzione è l'adattamento ai cambiamenti esterni. In sostanza è il continuo "aggiornamento" dell'organismo all'interno dell'ambiente.

Una specie vissuta 300 milioni di anni fa la devi intendere come perfetta/completata in relazione al periodo in cui è vissuta, come lo è oggi ad esempio la specie dei delfini.

Una qualsiasi specie odierna NON E' migliore o "più" perfetta di una qualsiasi specie vissuta 100 milioni di anni fa! Sono bensì alla pari, nelle loro specifiche rispettive epoche.

Le specie sono in continuo incessante "aggiornamento" di pari passo all'ambiente esterno!

Solo a scopo di esempio, prendiamo in considerazione il sistema operativo del PC! Possiamo affermare che Windows 10 sia migliore di Windows 95? No; tali sistemi sono entrambe all'avanguardia, completi e perfetti in relazione alle rispettive epoche! Il sistema odierno non è ne migliorato, ne perfezionato, si è semplicemente evoluto/aggiornato allo stile di vita, alle necessità, alle esigenze, alle abitudini della società odierna. Come lo era, ne piu ne meno, windows 95 nel 1995, in relazione alle esigenze ed alle necessità della società in quegli anni!

Le specie possiamo assimilarle a questo processo, ma solo di concetto ovviamente, tenendo presente che le specie evolvono in milioni di anni, windows in 30 anni! 

Non potrai mai vedere l'inizio di un cambiamento in una specie odierna, perche essa è già completa e perfetta (come lo era in passato) all'epoca corrente; vedere l'inizio di un cambiamento vorrebbe presupporre che il "meccanismo" biologico evolutivo sappia gia come evolva l'ambiente esterno fra 1 milione di anni; tale meccanismo si muove invece in simbiosi con l'ambiente corrente, in un evoluzione estremamente lenta e per nulla scontata!

Spero di essermi spiegato meglio!

Tutti noi abbiamoi dei dubbi; anch'io credo a modo mio ad un progetto intelligente, perchè magari trovo logica l'evoluzione ma non l'inizio di tutto! Sono argomenti troppo complessi da poter smontare o confermare con due link! 

Nessuno ha le risposte in tasca, ma attualmente questa è la teoria più plausibile comunemente accettata!

Ciao 
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da SAM.

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2 Anni 2 Mesi fa #46903 da giovanni
Bhè, solo a titolo di cronaca, i sistemi operativi Windows potevano essere realizzati meglio...altrimenti non si spiega il perchè dei machintosh.

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2 Anni 2 Mesi fa #46904 da SAM
@giovanni

Giovanni, per quanto io mi sforzi non comprendo il senso metaforico della tua risposta. Lo dico senza sarcasmo, ci mancherebbe.

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2 Anni 2 Mesi fa #46905 da giovanni
Figurati SAM, se portiamo ad esempio i sistemi operativi per rapportarli all'evoluzione, volevo far notare che Windows poteva essere programmato meglio...cosa che è avvenuta con sistemi operativi più stabili come quelli presenti su machintosh. I sistemi Windows erano quindi tutt'altro che perfetti, ricorderai certamente i vari crash e disfunzioni.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46906 da invisibile
SAM

Molti credono che per "evoluzione" si intenda "migliormanto/perfezionamento"!

Non so da cosa tu abbia dedotto che io pensi questo. Il discorso che fai può essere condivisibile ma questo non porta nessuna evidenza sull'effettiva esistenza dell'evoluzione delle specie.

E non è affatto vero che la TdE sia comunemente accettata nella comunità scientifica. Ci sono davvero molti scienziati che la contestano o che hanno dubbi a riguardo.
Per esempio:
antidarwin.files.wordpress.com/2009/09/i...ellevoluzionismo.pdf

Per quanto riguarda il "sucesso" di tale teoria nella nostra civiltà, invito anche te a vedere il video di Pennetta dove spiega bene il perché tale teoria fu scelta dalle elites inglesi per essere inculcata alle masse:




PS
Windows fino al 10 faceva cagare. Se non ci fosse stata una posizione dominante da parte di kill gates Linux avrebbe conquistato il mondo perché superiore e di gran lunga (infatti la migliore stabilità di Mac di cui parla giovanni c'era perché a base UNIX dalla versione X).
Comunque il paragone per me non ha senso, l'evoluzione naturale è, appunto, naturale e se esiste deve sottostare alle leggi naturali, l'informatica è totalmente artificiale e quindi inparagonabile se non, forse,  per aspetti marginali.



 
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da invisibile.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46907 da SAM
@giovanni
@invisibile

Ragazzi, la mia era una metafora, un esperimento mentale, come ad esempio quella del motore a scoppio per spiegare la complessità irriducibile da parte di chi confuta la tde.

Essu ragazzi, e voi mi state a spiegare i sistemi operativi?

Cerchiamo di capirci!

Per quanto riguarda invisibile non ho mai detto che TU consideri l'evoluzione come fosse miglioria, ma parlavo in generale.

La tde è la teoria accettata dalla comunità scientifica, anche se ha molti dissidenti dall'esterno. Nessuno lo nega.

Come già detto precedentemente, non è una teoria fisica/matematica e sperimentata da cui è nata e nasce tutta la tecnologia che ci circonda, per cui uno puo dire "funzionaaa"! Bensì è un "pensiero" un analisi molto profonda, più o meno riscontrabile. Tutto qui, l importante è non fraintendere alcune nozioni su cui si regge!
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da SAM.

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2 Anni 2 Mesi fa #46908 da picco2006
Gli autori dell'enciclopedia treccani sono dei convinti evoluzionisti, eppure scrivono:

Anche se incomplete, le serie fossili non sono spiegabili se non accettando l’insieme di un processo evolutivo. I fossili più antichi che sono stati trovati finora sono residui di organismi microscopici, simili agli odierni batteri, reperiti in rocce che risalgono a 3,5 miliardi di anni fa. Fossili simili agli attuali cianobatteri, presumibilmente fotosintetici, compaiono in rocce di circa 2 miliardi di anni, mentre cellule con strutture simili a quelle degli eucarioti risalgono a circa 1,7 miliardi di anni fa. In un periodo molto più recente, e cioè nel Cambriano (570 milioni di anni fa), si assiste a un’incredibile diversificazione degli esseri viventi: quasi all’improvviso compaiono i rappresentanti di tutti i principali gruppi animali attualmente esistenti. Ancora oggi non esiste una spiegazione convincente di come nel giro di pochi milioni di anni (un tempo evolutivamente brevissimo) vi sia stata una simile esplosione delle forme viventi.”
www.treccani.it/enciclopedia/evoluzione

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2 Anni 2 Mesi fa #46909 da giovanni
No problem SAM.

Faccio un pò la Peonia della situazione e mi chiedo come mai non commentate i due video che ho inserito.
Risponde, anche se solo in minima parte, al quesito-problema che ti ponevi ossia la mancanza di milioni di anni a disposizione per notare le mutazioni.

Le specie possiamo assimilarle a questo processo, ma solo di concetto ovviamente, tenendo presente che le specie evolvono in milioni di anni

Ebbene, qualcosa è stato notato in certo tipo di batterio nell'arco di 30 anni e ciò che si evince non è una vera e propria mutazione del gene, piuttosto lo spegnimento dello stesso per consentire al batterio di vivere più a lungo. Come a dire che le informazioni ci sono sempre state tutte ma una di queste è stata "inibita" per uno scopo.
Dicasi de-evoluzione.

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2 Anni 2 Mesi fa #46910 da invisibile
giovanni

Ho visto i video per acquietare la Peonia che è in te :-D

Questa è un altra delle cose che rende la TdE davvero difficile da credere, ovvero che le mutazioni genetiche non portano mai ad aggiungere qualcosa me sempre a sottrarre qualcosa. Quindi è davvero difficile sostenere la nascita di nuove facoltà partendo dalle mutazioni casuali del DNA che è proprio la base della TdE in salsa moderna.

Sul secondo video non posso che concordare.
Troppo e troppo perfetto per credere che sia casuale.



 

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2 Anni 2 Mesi fa #46912 da CharlieMike

picco2006 ha scritto: . In un periodo molto più recente, e cioè nel Cambriano (570 milioni di anni fa), si assiste a un’incredibile diversificazione degli esseri viventi: quasi all’improvviso compaiono i rappresentanti di tutti i principali gruppi animali attualmente esistenti. Ancora oggi non esiste una spiegazione convincente di come nel giro di pochi milioni di anni (un tempo evolutivamente brevissimo) vi sia stata una simile esplosione delle forme viventi.”
www.treccani.it/enciclopedia/evoluzione
 

Una domanda.
Se 65 milioni di anni fa i dinosauri esistevano ancora www.galileonet.it/il-meteorite-che-uccise-i-dinosauri/ , quali sono i (cit.) "rappresentanti di tutti i principali gruppi animali attualmente esistenti"?


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46913 da CharlieMike

giovanni ha scritto: Ebbene, qualcosa è stato notato in certo tipo di batterio nell'arco di 30 anni e ciò che si evince non è una vera e propria mutazione del gene, piuttosto lo spegnimento dello stesso per consentire al batterio di vivere più a lungo. Come a dire che le informazioni ci sono sempre state tutte ma una di queste è stata "inibita" per uno scopo.
Dicasi de-evoluzione.

Quindi, secondo un ragionamento logico, il succedersi di spegnimenti di geni consentirebbe agli esseri viventi di migliorare.
Ma ciò porterebbe inevitabilmente al paradosso di avere la morte dell'individuo per assenza di geni funzionanti quando questo è un essere perfetto.


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Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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2 Anni 2 Mesi fa - 2 Anni 2 Mesi fa #46914 da CharlieMike

invisibile ha scritto: giovanni

Ho visto i video per acquietare la Peonia che è in te :-D

Questa è un altra delle cose che rende la TdE davvero difficile da credere, ovvero che le mutazioni genetiche non portano mai ad aggiungere qualcosa me sempre a sottrarre qualcosa. Quindi è davvero difficile sostenere la nascita di nuove facoltà partendo dalle mutazioni casuali del DNA che è proprio la base della TdE in salsa moderna.

Sul secondo video non posso che concordare.
Troppo e troppo perfetto per credere che sia casuale.



 

Le mutazioni genetiche sono mutazioni, come dice la parola.
Non sono ne aggiunte, ne sottrazioni.
Il gene responsabile del colore del pelo è uno solo.
Se è spento può causare l'albinismo
it.wikipedia.org/wiki/Albinismo
...ma se funziona correttamente può generare tutti i possibili colori che siamo abituati a vedere negli orsi.
(E gli orsi polari non sono albini, che io sappia).


Come ho già detto se esiste una intelligenza che ha eseguito la progettazione, questa deve necessariamente avere progettato TUTTE le specie viventi sul pianeta, insetti e batteri inclusi: una fatica immane.
Ma poi? Ha abbandonato il progetto? Perchè in questo caso le ipotesi sono due:
1) TUTTE le specie viventi, insetti e batteri inclusi, non sono più cambiati da quelle inizialmente progettate;
2) lasciate a se stesse sono evolute autonomamente per adattamento e selezione naturale, in una parola evoluzione.

Senza contare la domanda delle domande: chi ha progettato il progettista, and so on.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 2 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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