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Me ne farò una ragione.Se non ci sarà un tuo riscontro nel merito su quanto sopra io mi ritiro, reputo inutile "discutere" in questo "modo".
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Grazie.Tianos ha scritto: Si direi che hai fatto un ottimo riassunto,
unico punto 10, fa riferimento alla complessità irriducibile in altri aspetti della biologia, dall'emoglobina citata da Panetta, della coagulazione del sangue.
Anche in questo la gradualita che necessiti di moltissimo tempo, diventa una lama a doppio taglio.
punto 11, non solo per le grandezze in gioco ma che esse per poter aver la possibilità di avere luogo richiederebbero per forza di un tempo infinito (quindi necessario escludere teoria bigbang) e casualità ripetute nel tempo necessariamente in brevi intervalli.
Visto quanto hai scritto prima mi sarei aspettato una conclusione meno evasiva.Conclusione: è necessario cercare una teoria alternativa alla tde tradizionale.
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Ok. Correggi pure il mio riassunto.Tianos ha scritto: I punti 10 e 11 non parlano dei problemi della creazione della vita come ad inizio post ma dei problemi legati ai cambiamenti nel tempo che essa ha necessariamente affrontato.
Appena trovo il tempo vedo l'intervista a Pennetta su ByoBlu.Per il resto per quanto io tenda a essere creazionista, non sono chiuso a nessuna ipotesi, perché per me la cosa più importante è la verità, e in quel senso la tde la trovo una menzogna in molti suo i aspetti, probabilmente perpetrata per interessi finanziari (un po' come la cura del cancro con la chemio)
Bene Tianos.Tanto per farti capire ho meditato a lungo sulla possibilità di un universo senza creatore, è l'unica risposta lontanamente accettabile a cui sono giunto e che in un universo stabile per tempo pressoché infinito (e per adesso le prove sembrano raccontare il contrario) una forma di vita non basata sul dna ma su di un sistema mooolto più semplice sia riuscita ad evolversi abbastanza da arrivare a programmare ed ingegnerizzare il dna per creare una forma di vita autosufficiente più complessa di quella che era lei originariamente (forse per parassitarlo?), il dna è troppo complesso per essersi prodotto dal caso.
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Ti prendo in parola ma evidentemente nessuno di questi è un utente di LuogoComune.invisibile ha scritto: Non è vero. Su questa cosa ci sono posizioni diverse ed anche qui chi crede, o tende a credere, ha mostrato approocci e pensieri diversi
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Corretto, ma la mutazione dipende dal bagaglio genetico.giovanni ha scritto: Video poco fluido da guardare ma comunque interessante.
Parla il dott. Wolf-Ekkehard Lönnig, che ha condotto diversi esperimenti sulle specie vegetali. Tralasciando il simpatico siparietto per noi italiani, quando parla del pisello che si auto-impollina, im sostanza ha rilevato che negli ibridi ciò che li fà sopravvivere non è la mutazione che si presenta, ma il bagaglio genetico originale proveniente dai genitori.
Da quello che ho capito il virus si adatta per convivere con l'ospite.Altra considerazione che mi è venuta in mente riguarda i virus (molto attuale). I virus all'inizio sono "forti", dopo di che mutano per adattarsi, ma il risultato è che diventano "deboli" e quindi muoiono.
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E' quello che ho sempre pensato io.Tianos ha scritto: L'unica altra ipotesi fantascientifica, e una forma di vita per aggregazione di energia, tipo nube di impulsi elettrici, formata ed arrivata all'autocoscienza già poco dopo la formazione dell'universo, ma sarebbe un po' troppo simile alla descrizione di un Dio :(
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