Trovare le parole

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11 Ore 14 Minuti fa #54949 da robyale
Trovare le parole è stato creato da robyale
Non è una cosa da poco, ma proprio da sempre ha continuato a persistere questa difficoltà che rasenta quel livello esistenziale di comprensione.
Potrei sbagliarmi a dire che lo rasenti e che invece ci sta in pieno. Ed io credo con il pensiero dubitativo che ci stia essendo che la comprensione dell'utilizzo specifico delle parole appropriate e giuste.

Una difficoltà per me notevole perché ho avuto, nella totalità di visione d'insieme, un basso livello di istruzione; riscontrabile quando, se qualcuno li legge, scrivo quei messaggi poco comprensibili che trovano quel limite-problema giacente in quella complicazione di non riuscire ad unire la focalizzazione della propria concezione, la conoscenza linguistica in tutte le svariate innumerevoli sfumature e poi credo, in quella problematicità originale: l'indifferenza completa per quella comprensione a sé stante, che infine si abbandona nel corso del proprio cammino.

Partendo dalla concezione, questa per ribadire è propria ed anche unica. Di conseguenza differisce da quella altrui.
Resta secondo il mio parere inevitabile un'associazione con quella altrui per affinità, raggiunta sia per attivo che per passivo per intenderci; ma Ognuno avrà la propria ed unica visione.
Quando sento quell'istinto di sfidare le proprie limitazioni e colgo quel sentimento particolare entro vaghi limiti, vado a scheggia con un classico flusso di coscienza senza strutturazione coerente. Ciò è di per sé un problema perché unisce quel sentimento è stato espresso, ma manca di governabilità di quel messaggio da far conoscere.
Alcuni lo comprenderanno grossomodo, ma tanti superficialmente, e non di certo per una discriminazione ma perché chi lo coglie è perché ne è affine in qualche modo.

La conoscenza linguistica per me resta un tasto molto dolente.
Non avrò avuto le persone vicine giuste, tuttavia resterà che probabilmente ebbi una pochissima voglia di studiare e leggere.
Inevitabilmente questa mancanza gigantesca ha limitato notevolmente la mia preparazione sulla conoscenza strutturale della lingua. E sapremo tutti molto bene di quelli che come me per via di quelle scivolate, che ci si è resi proprio conto quanto a lungo andare si sono rivelate problematiche.
Si avvertono tutte quelle mancanze cruciali che mi fanno sentire povero nella propria espressione. E le cose si sentono quando non si trovano i modi per dirla in un'altra maniera. Esiste in mente solo quella formula che resta univoca, senza colori sfumati (bianco-nero o al massimo qualche grigio), banale, noiosa, risaputa, stancante, che contiene il messaggio e la sua espressione. Nient'altro.
Non so se posso dichiarare di essere stato completamente circonciso dal sistema d'istruzione vigente, perché è sempre importante tenersi quei dubbi che relativizzano un po' il tutto. Comunque quel grosso che gli spetta non lo nego.

Quando parlo di quella terza categoria è perché c'è quel qualcosa di ben più speciale, che non è facilmente definibile.
Io ho parlato di 'quella comprensione a sé stante', ma è importante dire che potrebbero trattarsi di plurali. Singolare come generico preso per sé.
Io credo nell'idea affascinante a mio parere che sono delle vocazioni. Sono tipo dei miscugli spirituali mobili nell'etere che accompagnano l'aria, compresi nello spazio.
Queste Vocazioni sono forse la concretizzazione dell'astrazione, ma che a dispetto di tutto, queste vengono soventemente ignorate. Sono tipo un retaggio non testuale che evocano delle immagini che a volte riesci a vederle in modo molto nitido, ed altre volte serve molto più tempo per riuscire a comprenderli in una grandezza maggiore.
Io credo che queste Vocazioni facciano raggiungere una comprensione superiore di un tipo di elemento. Non saranno esattamente come le Gemme dell'Infinito, ma si è nella strada nell'immaginarseli in quella maniera, e forse le Gemme si possono invece sottintendere come un inizio per cerare di comprendere quella Strada di comprensione. Non solo l'oggetto in sé ma quella diversità che mettono tra loro, nel quale quei luccichii variabili rappresentano la multi-dimensionalità maggiore di quel vasto. Ha quelle sue sfumature che variano nei momenti, tuttavia l'oggetto del colore proprio resta.

Io dissi che queste "comprensioni a sé stanti"/Vocazioni vengono abbandonate. Ebbene si, ma non è detto che non possano essere recuperate.
Ogni cosa viene colta a proprio tempo individuale, e purtroppo alcuni si trovano esclusi, seppur momentaneamente, quando queste brillano nei loro periodi di intensità vivida ed esplosiva. Fa venire l'acme ad esserci.

Io credo che l'elemento fondante del proprio inizio di comprensione poetica stia proprio in queste tre cose.
Questa Vocazione è come In quel nucleo nel quale trasmigrano con tramite quelle Parole, il tutto con la coordinazione unica e specifica della propria Concezione.

Mi piacerebbe poi Comprendere, Concepire e Contemplare una poesia perché è questa per me quella costruzione umana che simboleggia questa convergenza di Cose.

La Giustizia esiste . . . quindi Repetita Iuvant!

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