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Io non so come funzionino questi software, ma una cosa la posso affermare con certezza: in una situazione reale la tuta di Armstrong non arriva MINIMAMENTE ad incidere sulla luminosità di Aldrin in cima alla scaletta. Z-E-R-O.Nel rendering è ancora più luminosa, ma questo accade senza pannelli riflettenti, soltanto con la luce riflessa dalla regolite e dalla tuta di Armstrong, che contribuiscono rispettivamente per l'87% e il 13%.
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L’unica spiegazione che mi viene in mente è che la prima immagine non sia veramente un rendering di una possibile vista dall’alto ma una sorta di grafico del comportamento della luce sulla Luna.
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Human ha scritto: Il risultato è che il riflesso della tuta di Armstrong contribuisce solo per il 13%. Chiunque dia tutto il merito alla tuta di Armstrong dice cavolate.
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Eppure la questione è tutta qui. Se tramite simulatore riusciamo a escludere che le riflessioni di tuta e regolite non bastano (con adeguato margine di scarto), il che mi sembra a questo punto fattibile, si può andare diretti in tribunale a farsi dire dalla NASA dove sono realmente finiti i soldi che hanno ricevuto per la loro ignobile truffa.
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La mia intenzione è comunque quella di mettere a disposizione tutto il materiale che ho usato per produrre il rendering. Visto la mia cronica mancanza di tempo da dedicare a queste cose (devo ancora finire l'aggiornamento allo studio degli effetti delle radiazioni sulle pellicole a colori, con la comparazione con le missioni Skylab, oltre che il calcolo delle orbite di uscita e di rientro attraverso le fasce di Van Allen delle varie missioni...ho lasciato un po' tutto a metà ), credo che l'idea di github non sia niente male.Che ne diresti di mettere il tutto su un progetto pubblico (tipo github) in modo che ognuno possa dare un contributo?
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Io come te ero convinto che solo l'Apollo 11 fosse stato falsificato per i motivi che dici, ma studiando la questione radiazioni ritengo che sia dimostrabile con un ragionevole grado di certezza che le missioni Apollo 14, 16 e 17 (e per proprietà transitiva anche l'Apollo 15) si siano svolte in un orbita bassa.ahmbar ha scritto: Ci sono numerosi motivi per pensare che Apollo 11, la missione sotto gli occhi dell'intero mondo, NON POTEVA FALLIRE, in quanto doveva ristabilire il predominio americano, pesantemente intaccato dai successi russi
E per me non hanno rischiato con quella, simulando l'evento
Ma poi e' stato prodotto tantissimo materiale video e fotografico che sembra proprio reale, dove i difetti di profondita' degli sfondi e le altre anomalie presenti nelle riprese della prima missione non ci sono piu'
E diventa molto piu' complicato contestarne l'autenticita'
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Qui purtroppo c'è poco da spiegare, abbiamo misurazioni dirette dalla terra, dirette di campioni lunari russi e americani e misurazioni indirette di sonde in orbita lunare che dicono tutte la stessa cosa: la regolite ha quel comportamento che spiega l'opposition effect, ovvero il fatto che la luna piena sia molto più luminosa delle fasi intermedie (e anche questo è un fatto anche se puskin non lo vuol capire, o fa finta di non capirlo). Un simile effetto lo si ha anche sulla terra su terreni con vegetazione o su materiali molto "ruvidi" e porosi.Ammetto che i vostri post con grafici e paroloni non li ho capiti. Ho capito solo che la regolite riflette di più all'indietro che in avanti e personalmente non me lo spiego.
Metti pure tutto in discussione, fin tanto che lo si fa argomentando non mi faccio alcun problema, siam qui apposta per discutere.Non voglio assolutamente mettere in discussione i calcoli di Kamiokande,[...]
Il mio scopo non è correr dietro alle foto. L'idea di base è: prediamo tutti i parametri fisici noti che possono influenzare l'illuminazione sulla superficie lunare, buttiamoli con criterio dentro un software che ci dice essere physically-based (quindi che simuli la realtà) e vediamo quel che ne esce. Ci sono due possibilità:[...]ma non vedo molta somiglianza con i suoi rendering.
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Capisco. Eppure avendo per le mani i campioni di suolo lunare e non solo delle ipotesi basate sull'osservazione telescopica, si dovrebbe arrivare ad una spiegazione. Perlomeno dagli scienziati russi o statunitensi.Qui purtroppo c'è poco da spiegare, abbiamo misurazioni dirette dalla terra, dirette di campioni lunari russi e americani e misurazioni indirette di sonde in orbita lunare che dicono tutte la stessa cosa
Anche volendo non sono in grado di farlo. Non ho le vostre competenze.Metti pure tutto in discussione
Neanche il mio, K.Il mio scopo non è correr dietro alle foto [...]
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Il comportamento, con tutta probabilità, è dovuto alla particolare struttura della regolite che si forma in condizione di vuoto spinto, temperature elevate e forze elettrostatiche. Riproducendo questi effetti in laboratorio si è riusciti ad ottenere un materiale con caratteristiche simili.charliemike ha scritto: Capisco. Eppure avendo per le mani i campioni di suolo lunare e non solo delle ipotesi basate sull'osservazione telescopica, si dovrebbe arrivare ad una spiegazione. Perlomeno dagli scienziati russi o statunitensi.
Anche se a me sembra il traballante tentativo di spiegare l'illuminazione anomala delle fotografie.
Farcire una spiegazione con enormi quantitativi di dati incomprensibili ai più, e grafici altrettanto incomprensibili mi sembra un sistema alla Attivissimo per confondere le idee e fare rinunciare a cercare spiegazioni.
(Non mi sto riferendo a te K, ne a nessun altro in questo sito, ma a NASA e c.)
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Infatti:E infatti è così. Nella registrazione delle comunicazioni, Aldrin dice (traduzione mia - la riporto di nuovo qui) [...] Se è una messinscena, Aldrin sta recitando un copione, scritto comunque da esperti NASA che conoscevano questa proprietà della regolite.
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A prescindere dal motivo per cui sia stato necessario modificare l'apertura del diaframma, questo fatto però introduce un alterazione che non ci permette di valutare l'origine della differenza di luminosità del suolo.Questo panorama copre circa 180°. Come si può notare, c'è un improvviso aumento di luminosità tra la 2a e la 3a foto: questo significa che Aldrin ha aperto il diaframma prima di rivolgersi verso il sole, come da istruzioni.
Questa è un ulteriore modifica, che annulla l'originalità dell'immagine.Ho corretto le esposizioni rendendole tutte uguali, senza sbalzi di luminosità
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Quello è il comportamento di default di Hugin, rende costante la luminosità variando l'esposizione. Se sei interessato ai dettagli del paesaggio, questa impostazione ti restituisce un panorama bello ma irreale.Una volta corretta la luminosità, la panoramica appare perfetta
Secondo te la regolite può variare luminosità così di botto lungo una linea retta? Anche in un set cinematografico come lo spieghi? Come direbbe Mazzucco, sabbia magica!Infatti come possiamo essere sicuri che la differenza di luminosità sia dovuta alla regolite o all'apertura del diaframma?
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