Le risposte di C&S alle 42 domande di AM

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2 Settimane 20 Ore fa #56593 da dartor

Dartor wrote:

According to the U.S. Food and Drug Administration (FDA), <strong>an item</strong> that fully passes through the airport x-ray luggage scanner <strong>is exposed to 0.01 milligray (mGy) or less</strong> of radiation.

Certo ma per quanto tempo rimane esposto un oggetto in uno scanner areoportuale? facciamo 3 secondi? Sto abbondante.
Allora facciamo la proporzione: se in 3 secondi assorbe 0,01 milligray in un'ora quanto ne assorbirebbe? 0,01 x 3600/3 = 12 milligray che confrontati con i 0,013 milli gray l'ora della radiazione lunare, vuol dire che la fonte è quasi 1000 volte più potente di quella lunare (12/013=923).
 
Tizio viene assunto per fare un lavoro di 3 secondi, viene pagato 10€.
Caio lavora 8 ore guadagnando 13€ l'ora.
Secondo il tuo chilometrico ragionamento (per intontire la gente??), a fine giornata Tizio avrebbe guadagnato 1.000 volte di più di Caio.

Peccato che Tizio abbia ricevuto solo quei 10€, mentre Caio 104€.

O stai dicendo che la gente lascia apposta i rullini all'aeroporto 8 ore sotto allo scanner?????

Mi chiedo se stai a tentare di prendere in giro le persone o se ci credi davvero in quello che dici.

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2 Settimane 20 Ore fa #56594 da Andrea_1970
O forse non sa quel che dice. Remember...

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2 Settimane 20 Ore fa - 2 Settimane 20 Ore fa #56595 da Venusia
Ricapitolando: il programma Apollo inizialmente prevedeva soltanto due missioni lunari, Apollo 11 e Apollo 12.
Proprio queste due sono quelle di cui, guarda caso, si sono persi tutti i filmati originali. Una coincidenza decisamente scomoda, che ha finito per attirare l’attenzione dei primi scettici con giornali e servizi.
La NASA, ufficialmente, fu poi costretta a raccattare materiali da stazioni TV esterne, archivi privati e registrazioni di bassa qualità, archiviate nei formati più disparati.
Coincidenza alquanto scomoda anche la missione Apollo 13, naufragata giusto in tempo per creare uno spazio di salvataggio per la  nascita delle non previste missioni salva faccia successive.
Apollo 11, seguita in diretta da tutto il mondo, offrì un'ora circa di trasmissione dell’allunaggio, mescolata a simulazioni, interviste, commenti tecnici e immagini spesso poco chiare. Dopo quell'evento, però, l’interesse dei media crollò bruscamente.
La diretta fu presentata come storica, ma la narrazione era già ben confezionata. La copertura si concentrò su tre momenti: il lancio, l'allunaggio e la passeggiata. Tutto il resto era riempitivo o ignorato.
Con Apollo 12, le cose andarono ancora peggio: il razzo fu colpito da un fulmine al decollo, e la telecamera sulla Luna si bruciò poco dopo l'inizio dell'attività extraveicolare. Risultato? Niente diretta. Solo qualche servizio nei telegiornali e una generale noia tra il pubblico.
Per Apollo 13, la narrazione si trasformò in un’operazione di salvataggio interna, drammatica ma utile a distrarre e risvegliare un minimo di interesse.
Le successive missioni, Apollo 14, 15, 16 e 17 furono praticamente ignorate dai media. I lanci e i rientri furono seguiti brevemente, ma le passeggiate lunari, anche quelle con il rover, furono trasmesse in orari marginali o interrotte da soap opera. Alcuni canali nemmeno le coprivano. Eppure, queste sarebbero state le missioni più spettacolari.

Intanto, i problemi precedenti al 1969 venivano sistematicamente ignorati: ritardi, rapporti critici, test falliti, dimissioni. Tutto veniva fatto passare come normale iter di preparazione. Il racconto ufficiale punta dritto agli allunaggi come una naturale conseguenza tecnica, senza sottolineare che fino al '69 tutto il programma era in crisi
.Secondo il racconto dei debunker, falsificare sei missioni lunari sarebbe stato troppo complesso. Decine di ore di dirette, migliaia di foto, centinaia di ore di filmati: sarebbe stato impossibile senza commettere errori.
 (ma essi dimenticano che nessuno ha mai visto decine di ore di dirette, migliaia di foto o centinaia di filmati in quel periodo !!! )
E invece, gli errori ci sono eccome, ma vengono giustificati come "restauri", "interpolazioni", "problemi tecnici".
Curiosamente, le prime accuse di complotto non arrivarono da Bill Kaysing nel 1974, come si tende a dire.
Già tra il 1969 e il 1970 cominciarono a circolare articoli e libri che mettevano in dubbio la veridicità dell’intera faccenda Apollo. Il dubbio nasce da Apollo 11, non dopo.Finiti gli allunaggi, tutto finisce nel silenzio.
Per decenni nessuno ha più visto nulla. Solo all’inizio degli anni Ottanta, su pressione del pubblico, la NASA ha iniziato a raccogliere e ordinare i materiali video delle missioni.
E soltanto dai primi anni Duemila ha cominciato a pubblicare qualcosa. Nel 2004 sono usciti i primi video SCF, poi restauri nel 2009 e nel 2019, in corrispondenza degli anniversari.
Ma per oltre trent’anni non si è visto praticamente nulla.Un tempo lunghissimo, sufficiente a ricreare tutto da capo se necessario: usando attori, modellini, set in scala, montaggi, simulazioni., Tutto  ricostruito, alterato, adattato.
E all’epoca, senza YouTube, senza social, senza siti di controinformazione, il tutto poteva ancora funzionare
.Falsificare sei missioni non è una passeggiata, certo. Ma lo è anche giustificare ogni falla come semplice "restauro", o colpa del tempo, e pretendere che l’enorme macchina mediatica americana dell’epoca fosse inerte di fronte a simili incongruenze
.Nel frattempo, certi debunker italiani come  C&S si sono costruiti uno spazio nel web più sulla figura di Mazzucco che sul contenuto. Usano Luna e 11 Settembre come lasciapassare per un pubblico di fedeli.
Ma nessun confronto diretto, nessuna apertura, solo negazione sistematica. Sull'11 settembre nemmeno ci si sbilancia. Sulla Luna, si gioca di sintesi e omissione.
Ma chi ha la pazienza di scavare un po’ capisce che la storia è molto più torbida di quanto ci vogliono far credere.
Ultima Modifica 2 Settimane 20 Ore fa da Venusia.

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2 Settimane 20 Ore fa - 2 Settimane 20 Ore fa #56596 da CharlieMike
C&S #56592

Certo che l'hanno alleggerita, ma delle cose che non servivano come tutto il sistema di puntatura che ha una reflex. Invece è stata rinforzata la struttura metallica esterna, utilizzando anche una colorazione chiara, che respingeva i raggi solari, e che avrebbe schermato il 100% della radiazione del vento solare (quella radiazione arriva al massimo a 14 keV, si scherma con un foglio di alluminio) ma non completamente la radiazione da GCR galattici.

Sento le tue unghie aggrapparsi (inutilmente) sugli specchi fin da quì.
Hanno rinforzato la struttura metallica esterna. Dove e come?
Anche in questa tua risposta, il NULLA.

Ma li hai letti gli spessori minimi necessari per una protezione dalle radiazioni?
Ipotizzando che sia acciaio occorrono come minimo alcuni millimetri, mandando affanculo l'alleggerimento.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 2 Settimane 20 Ore fa da CharlieMike.

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2 Settimane 20 Ore fa - 2 Settimane 20 Ore fa #56597 da CharlieMike
Rimosso


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 2 Settimane 20 Ore fa da CharlieMike.

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2 Settimane 20 Ore fa - 2 Settimane 20 Ore fa #56599 da egilos

La tua preoccupazione per la mia reputazione è davvero commovente, Egilos. Ho pianto un quart’ora, dopo aver letto.

Anzi, quasi quasi farei una cosa: quando dovrò replicare a C&S chiederò a te cosa devo scrivere, così almeno sono sicuro di non sbagliare. In fondo, il vero esperto qui sei tu.


Guarda Massimo, questo tuo post mi ha fatto riflettere e oggi, dopo avere ricevuto un feedback non molto positivo da chi sai tu e che mi ha messo in guardia di non fare QUELLO CHE ALLENA I GERMI PATOGENI A RESISTERE AGLI ANTIBIOTICI, ho deciso di mettermi in standby, continuerò a leggervi ma resisterò all'impulso di ribattere, per cui auguro a tutti una buona continuazione.
​​
Ultima Modifica 2 Settimane 20 Ore fa da egilos.

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2 Settimane 19 Ore fa #56600 da Venusia
Nelle missioni apollo la protezione dalle radiazioni era estremamente limitata !!!
Questo , dicono , era dovuto al fatto che le missioni erano di breve durata.
Le tute avevano una protezione esterna in Fiberglass ( vetroresina), che forniva protezione contro particelle a bassa energia e raggi uv, ma inefficace contro i raggi cosmici.
Mylar alluminizzato multistrato ,rifletteva il calore e assorbiva qualche particella carica, ma non era progettato per schermare radiazioni ionizzanti.
Infine teflon e nomex, che resistevano alle radiazioni UV e alle alte temperature, ma non alle particelle ad alta energia (protoni o ioni pesanti).
Le tute Apollo non erano schermate attivamente contro le radiazioni.
Gli astronauti erano esposti a dosi elevate, ma accettabili per missioni brevi

In poche parole per 8 giorni si sono beccati, Gcr, Sep, infrarossi, microonde, radiazioni non ionizzanti, protoniche e ioni pesanti.

Tutt' a pposto ingegne.... !!!
Sentito nulla 


 

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2 Settimane 19 Ore fa - 2 Settimane 19 Ore fa #56601 da redazione

EGILOS: dopo avere ricevuto un feedback non molto positivo da chi sai tu

In questo caso C&S ha perfettamente ragione. Lo ha fatto per il tuo bene. Ne stavi calpestando una dietro l'altra, e manco te ne rendevi conto.
Ultima Modifica 2 Settimane 19 Ore fa da redazione.

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2 Settimane 19 Ore fa - 2 Settimane 19 Ore fa #56602 da Venusia
Veniamo al LEM

La sua protezione per le missioni Apollo era limitata ma sufficiente alle missioni secondo gli addetti ai lavori.
Aveva uno strato  isolante o rivestimento multistrato in mylar e kapton (materiali termoriflettenti) per proteggersi dalle escursioni termiche estreme .
 Aveva una pellicola dorata metalizzata della Ferrero rocher    per riflettere le radiazioni solari
Aveva una schermatura leggera e non una protezione pesante, fatta in strati multipli di materiale (come alluminio e tessuti resistenti ????) per assorbire l'impatto di piccole particelle.
La sua protezioni contro le radiazioni era definita Protezione minima:  non aveva schermature pesanti contro le radiazioni cosmiche . Ma il rischio era calcolato.

Alla bersagliera

 
Ultima Modifica 2 Settimane 19 Ore fa da Venusia.

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2 Settimane 19 Ore fa - 2 Settimane 19 Ore fa #56604 da veljanov
insaccate le pive, avrebbe potuto congedarsi riconoscendo che a lui interessa demolire la persona, e non affermare la verità.... sempre più poveraccio. 
Ultima Modifica 2 Settimane 19 Ore fa da veljanov.

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2 Settimane 19 Ore fa #56605 da redazione
DARTOR: Ti ho risposto.

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2 Settimane 18 Ore fa - 2 Settimane 16 Ore fa #56607 da SAM
[Risposta alla domanda 1: "Gli sbarchi lunari, avvenuti tra il 1969 e il 1972, furono preceduti da un lungo processo di preparazione durato almeno 11 anni, che iniziò col primo lancio del primate Gordo (1958), seguito poi dai lanci di altri primati, Sam, Ham, Enos ecc. all’interno del programma Mercury (1959). Nonostante l’America fosse stata preceduta nel primo volo orbitale dall’Unione Sovietica con Jurij Gagarin (1961), la Nasa, prima di mandare astronauti in orbita, volle completare i test sulla risposta fisiologica ai voli in organismi simili a quelli umani, com’erano appunto gli organismi dei primati. In particolare si misurò lo stress gravitazionale relativo ai decolli, alla prolungata assenza di gravità e al successivo stress da rientro, tutte situazioni allora ancora ignote. Gli animali furono dotati di molti sensori che misurarono i parametri vitali e ovviamente furono testate anche le dosi radioattive ricevute, seppur in riferimento all’orbita bassa"...]

Tutte righe che l’autore avrebbe potuto risparmiarsi e risparmiarci.
Stiamo parlando delle FVA, non delle radiazioni relative all'orbita bassa, non dello "stress gravitazionale relativo ai decolli", non della "prolungata assenza di gravità", non del "successivo stress da rientro", ecc.

[prosegue risposta alla domanda 1: ... ci fu il primo sconfinamento nelle FdVA di un equipaggio umano</strong>. Infatti Gemini XI raggiunse nel settembre 1966 la quota di 1368 km. In questa breve escursione nella zona radioattiva, vennero testate mediante accurati esami del sangue, le reazioni fisiologiche dei due astronauti (Conrad e Gordon) e furono implementati due esperimenti (il Spaceflight Radiation Interaction Experiment 1 e 2)"]

Il mio scopo qui non è quello di sminuire l'impresa immensa dei due astronauti (Conrad e Gordon), quella è di indubbia e di sacrosanta valenza. Il punto è che bisogna rimanere in tema. Il tema è LO SBARCO DELL'UOMO SULLA LUNA, dunque bisogna focalizzarci SOLO sulla radioattività delle FVA, sulla radioattività dello spazio interplanetario durante TUTTO IL PERCORSO FINO ALLA LUNA (andata e ritorno), e delle attività (extraveicolari) svolte sulla superficie lunare, e dunque si rende necessario ragionare in relazione al tempo di esposizione. Gemini 11 ha percorso 44 orbite (ellittiche) attorno alla terra, con apogeo (massimo) di 1368 Km e perigeo di 298 Km. La quota media dell'intera missione è stata di circa 800 Km.
Giova precisare che la quota record di 1368 Km in apogeo è stata toccata una sola volta e per qualche ora durante il terzo ed ultimo giorno della missione. L'obiettivo/scopo di questa missione NON era tanto quello di studiare le FVA, la radioattività ecc.
Di fatto la missione principale era quella di raggiungere ed attraccare il veicolo bersaglio Agena, per effettuare due test di attività extraveicolare (EVA), per effettuare esercitazioni di attracco (“parcheggio” del veicolo bersaglio Agena) e verificare/testare il rientro automatico. Inoltre sono stati condotti alcuni esperimenti scientifici.
Fra i quali:
- effetto SINERGICO della gravità zero e radiazioni sui globuli bianchi (ATTENZIONE: quel “radiazioni” NON è specificatamente riferito alle FVA, ma è relativo al fatto che microgravità + radiazioni spaziali possono alterare il sistema immunitario circa la produzione e l'attività dei globuli bianchi, dato che l'assenza della Forza Peso può portare ad un aumento delle cellule T naive esponendo l'individuo allo sviluppo di malattie autoimmuni);
- fotografia della Terra, fotografia meteorologica, fotografia astronomica;
- studio con rilevatore delle tracce lasciate dalle particelle cariche, ovvero le misurazioni della scia ionica Gemini.

Il Spaceflight Radiation Interaction Experiment 1 e 2 (riportato nella risposta per impressionare il lettore) altro non è che il punto 3 (studio con rilevatore delle tracce lasciate dalle particelle cariche, ovvero le misurazioni della scia ionica Gemini). E le "minuziose analisi del sangue" altro non sono che lo studio riportato al punto 1 (effetto sinergico microgravità + radiazioni spaziali, ovvero analisi tese a rilevare eventuali cellule T naive), il tutto concentrato per lo più in orbita bassa, dato il brevissimo passaggio della durata di qualche ora durante QUELLO specifico apogeo record.

Da Wikipedia infatti leggiamo:

"IMPORTANZA PER IL PROGRAMMA GEMINI":
"La missione fu un pieno successo. La manovra rendezvous e l'aggancio avvennero in un tempo record. Inoltre poterono essere guadagnate importanti esperienze per future manovre di questo tipo. Pure i cambiamenti di traiettoria mediante l'utilizzo della spinta dell'Agena riuscirono senza incontrare problemi e l'orbita raggiunta, alquanto più alta delle precedenti, non significò semplicemente un nuovo record, bensì diede importantissimi risultati scientifici. I problemi maggiori furono incontrati durante le attività extraveicolari. L'esperienza di Gordon fu la semplice conferma di quanto precedentemente constatato da Cernan e Collins: anche il maneggio delle cose più semplici può diventare problematico in assenza di forza di gravità. Inoltre si prevedeva che la tuta spaziale e i rispettivi sistemi di sopravvivenza non fossero idonei, concepiti in maniera insufficiente, per essere impegnati durante un volo verso la Luna e pertanto necessitavano di ulteriore perfezionamento".

Leggete da qualche parte "con Gemini 11 abbiamo finalmente studiato e compreso le FVA"?
No, non c'è scritto.
Con Gemini 11 s'è "solo" capito che la tuta spaziale ed i sistemi di sopravvivenza erano buoni magari per un'escursione sul Monte Terminillo a Rieti, ma non per una missione lunare.
Dunque, fin qui, nulla di nuovo sotto al sole. 

[prosegue risposta alla domanda 1 ... "Col programma Apollo si approfondirono ancor più i test, in particolare con Apollo IV, (novembre 1967, missione senza equipaggio), ci si spinse con un modulo di comando identico a quello utilizzato nelle successive missioni, fino a 18.100 km di quota, entrando abbondantemente nella zona più pericolosa delle fasce di VA, (ossia la prima fascia, che si estende fino a 12.000 km di quota) e si simulò il rientro in atmosfera ad una velocità di 43.891 km/h. Furono implementati ben 4098 dispositivi, tra strumenti di bordo e sensori, che raccolsero una grande quantità di informazioni, incluse quelle relative ai livelli radioattivi misurati dagli esposimetri durante il doppio passaggio attraverso le FdiVA. Unitamente ad Apollo VI, che si spinse fino a 22,550 km, per cui ben oltre la prima fascia e nella zona più intensa della seconda, si conclusero i test senza equipaggio e come scritto in questo documento della Nasa si misurò in modo approfondito il livello radioattivo in ogni suo aspetto"]

Esattamente: "missione senza equipaggio".
Qui è inutile soffermarci e dilungarci sui dati sulle FVA dato che l'autore rimanda a due link, senza ne estrapolare nella circostanza (almeno) qualche dato, ne interpretare i valori riscontrati dalle missioni.
Inoltre ricordiamoci sempre che stiamo parlando di missione umana sulla Luna, dunque soffermarsi solo alle FVA ignorando tutto il resto (radiazioni cosmiche, vento solare, tutti i fenomeni legati al sole -di cui tuttavia ne parlerò più avanti-) non ha senso.

[prosegue risposta alla domanda 1 ... "Come si legge nell’immagine “Questi obiettivi sono stati raggiunti con successo da entrambi le missioni”. Ma allora perché non si testò tutta l'estensione delle fasce, fino a 40.000 km? Perché con CM senza equipaggio si attraversò la zona più pericolosa delle FdVA, assicurandosi che fosse una rotta sicura, e comunque, prima dell’allunaggio, ci furono altre due missioni, Apollo VIII e Apollo X che portando 6 astronauti in orbita lunare, dove si potè misurare accuratamente il livello radioattivo complessivo assorbito dagli astronauti lungo tutta la rotta che avrebbe portato al primo sbarco, A questo punto è lampante come la domanda n.1 del documentario rispecchi una totale ignoranza riguardo la storia dell’esplorazione spaziale, e taccia volutamente sull’incredibile mole di dati tecnico-scientifici, medici" ...+ link]

Non ci siamo. Non so come la pensi Massimo riguardo i 6 astronauti in orbita lunare, ma personalmente, essendo scettico sull'allunaggio, lo sono anche riguardo tali missioni in orbita lunare. Dunque portare come prova dell'allunaggio un allunaggio (anche se “solo” in orbita lunare), non ha molto senso.

[prosegue risposta ala domanda 1: ... "ottenuti dalle missioni che hanno preceduto gli allunaggi, dati tecnici che riguardavano ovviamente anche le fasce di Van Allen e le radiazioni che potevano essere assorbite durante il loro attraversamento e oltre. Da qui risulta ovvio che mandare ancora scimmie per testare le FdiVA, come suggerisce il documentario, non avrebbe prodotto alcuna informazione in più rispetto a quelle ottenute dai contatori geiger e dai dosimetri installati in ogni missione, e infatti chiunque per motivi professionali opera in ambienti radioattivi, non porta scimmie appese al camice, bensì un dosimetro personale e a quello strumento affida la propria sicurezza rispetto al rischio radiazioni. Esattamente ciò che fece la Nasa in tutte le sue missioni, prima senza e poi con equipaggio, e che ha fatto tuttora con la missione Artemis I. Comunque test sugli animali nelle fasce di Van Allen furono fatti dai Sovietici nel 1966 con la sonda Zond 7 e le sue 4 tartarughe, e con Cosmos 110, en.wikipedia.org/wiki/Kosmos_110  dove due cani e diverse piante furono fatti orbitare in un’orbita ellittica che periodicamente entrava nella fascia interna a quasi 900 km di quota e questo per 330 volte in 22 giorni. I cani pur soffrendo di disidratazione tornarono sani e salvi e si ripresero completamente senza rilevare alcun tipo di danno da radiazione. Qui un video che illustra un telegiornale russo dell’epoca con i cani al ritorno della missione]

Quindi abbiamo quattro tartarughe, due cani e diverse piante che “volano” in orbita bassa (quasi 900 Km di quota). Ne prendiamo atto. Successivamente l’autore fa personalissime considerazioni sulle parole di Van Allen circa le fasce a suo nome che possiamo tranquillamente saltare, e passare direttamente alle domande 2 e 3 (che trattano sempre le FVA).

[risposta alle domande 2 e 3: “La domanda n. 2 e 3 sono di una disarmante ingenuità. Si parla di pericolosità delle fasce di VA, quando durante le missioni c’erano momenti di pericolosità ben superiori rispetto a quell’attraversamento, e mi riferisco al decollo, all’allunaggio su di un terreno sconosciuto e impervio, alla ripartenza dalla Luna, ai randez-vous tra Lem e modulo di comando, al rientro in atmosfera con temperature sullo scudo termico di migliaia di gradi, e infine all’apertura dei paracadute prima dell’impatto in mare”]

Questa risposta la trovo veramente fuorviante con ricorso al benaltrismo. L’oggetto delle domande sono le FVA, dunque le risposte devono essere in tema senza inutili giri di parole.

[prosegue risposta alle domande 2 e 3: … “Come mai la Nasa intraprese attività così rischiose? Semplicemente perché in quegli anni c'era la guerra fredda contro l'Urss, guerra che in alcune zone del globo, come l'Indocina, si era trasformata per l'America in una guerra guerreggiata contro l'espansione di alcuni regimi comunisti sostenuti dall'URSS e dalla Cina, e per questo motivo il governo americano, insieme alla Nasa, misero in conto rischi e benefici, e impegnandosi a minimizzare i primi, decisero che la competizione per la conquista dello spazio, (tra l'altro lanciata dall'Urss col primo satellite Sputnik, col primo volo orbitale umano, coi satelliti che per primi raggiunsero la Luna, Marte e Venere ecc.), andava raccolta in un ottica di sfida, e visto il ritardo iniziale accumulato, poteva essere vinta solo sul fronte più ambizioso e cioè uno sbarco lunare con astronauti, anche se questa scelta avrebbe comportato rischi che in tempo di pace sarebbero risultati non giustificabili. Per questo motivo i rischi legati alla conquista della Luna non possono essere compresi se non li si inquadra in questo scenario di sfida epocale, e dove a confrontarsi non erano solo due nazioni, ma piuttosto due ideologie contrapposte, due modi antitetici di intendere la società e gestire l'economia, e soprattutto due modelli da esportare nel mondo: il capitalismo liberista da una parte e il socialismo in versione sovietica dall'altra”]

Queste sono mere opinioni personali. Esse valgono quanto le opinioni di Mazzucco, quanto le mie, e quanto quelle di chiunque altro, ne più ne meno.

[prosegue risposta alle domande 2 e 3: … “Anche oggi entrare nelle fasce rimane un’operazione delicata, come ci ricorda giustamente l’ingegnere della Nasa Kelly Smith, ma grazie alle conoscenze pregresse, alle rotte studiate e ai test preliminari senza equipaggio, il rischio può essere gestito e reso accettabile. L’ingegnere fa riferimento ai test della (ai tempi) nuova capsula Orion, conclusi nel 2014 con successo, test ottenuti nel passaggio all’interno delle fasce fino a 5700 km di quota, con una procedura molto simile a quella implementata per Apollo IV e VI con un CM senza equipaggio. Perché Orion dovette rifare i test? Non bastavano quelli già effettuati con il CM Apollo? Orion è molto diversa dal CM Apollo tanto che può ospitare il doppio degli astronauti (6 in orbita bassa e 4 oltre), per cui nuovi test erano indispensabili. La missione Artemis 1 ha ulteriormente confermato che le dosi radioattive misurate dai manichini all'interno della capsula Orion, durante l'attraversamento delle FdVA, sono accettabili, soprattutto se rapportate alle dosi di radiazione ben superiori assunte dagli astronauti sulla ISS, nei lunghi mesi di permanenza nello spazio.
Qui una tabella:
"]
Ultima Modifica 2 Settimane 16 Ore fa da SAM.

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2 Settimane 17 Ore fa #56609 da Crotti

La tua preoccupazione per la mia reputazione è davvero commovente, Egilos. Ho pianto un quart’ora, dopo aver letto.

Anzi, quasi quasi farei una cosa: quando dovrò replicare a C&S chiederò a te cosa devo scrivere, così almeno sono sicuro di non sbagliare. In fondo, il vero esperto qui sei tu.


Guarda Massimo, questo tuo post mi ha fatto riflettere e oggi, dopo avere ricevuto un feedback non molto positivo da chi sai tu e che mi ha messo in guardia di non fare QUELLO CHE ALLENA I GERMI PATOGENI A RESISTERE AGLI ANTIBIOTICI, ho deciso di mettermi in standby, continuerò a leggervi ma resisterò all'impulso di ribattere, per cui auguro a tutti una buona continuazione.
​​
Mi dispiace che ti sei "autosospeso" SAW, volevo portare alla tua attenzione una foto di JFK in Dealy Plaza, poco prima che gli sparassero....ti svelo un segreto: in realtà l'omicidio di Kennedy è avvenuto sulla Luna! Guarda com'è devastata dalle radiazioni la foto, è evidente l'effetto della granulazione da radioattività, che è sinistramente uguale quella che si vede nelle foto lunari!  upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1...ar_on_Elm_Street.jpg

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2 Settimane 17 Ore fa - 2 Settimane 17 Ore fa #56611 da SAM
@redazione

Avevo tirato giù il post con word prima di metterlo qui copiato e incollato.
Mi ha stravolto tutta la forma. E' tutto appiccicato e inguardabile, e se lo vado a modificare toglie tutti i grassetto e i corsivo.
Ora non ho tempo di correggerlo, mi dispiace. 
Ultima Modifica 2 Settimane 17 Ore fa da SAM.

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2 Settimane 17 Ore fa #56612 da redazione
Perdonami SAM, questo forum non è il massimo. Purtroppo succede anche a me: se modifichi il post dopo la pubblicazione iniziale, la formattazione va affanculo.

Ho chiesto a mio figlio se riesce a metterci una pezza, ci sta lavorando.

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2 Settimane 17 Ore fa #56613 da veljanov
considerate che con un po' di pazienza e quando i post non sono troppo lunghi, gli aggiustamenti non sono poi così complicati, il grassetto, il corsivo e le emoji si recuperano eliminando le parti in < > e ripetendo l'operazione intesa nella prima stesura. 

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2 Settimane 16 Ore fa - 2 Settimane 16 Ore fa #56614 da Venusia
Massimo puoi chiedere a tuo figlio di alzare i kb per le foto
Se si può
Per favore




 
Ultima Modifica 2 Settimane 16 Ore fa da Venusia.

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2 Settimane 16 Ore fa #56615 da dartor
@egilos non voglio infierire visto che non vuoi più rispondere, ma te l'avevo già detto io giorni fa..... più "prove" portavi, più dubbi e incoerenze portavi.
Ora mi toccherebbe leggere tutte le risposte (e non ho voglia, sono illeggibili).
Anche in attività hai lasciato aperte diverse questioni, concentrandoti su dettagli evitando i grandi problemi. E soprattutto l'ultima sulla quantità di radiazioni.... o pensavi di parlare con gente che ha la quinta elementare ed eri convinto di fregarci, oppure eri convinto di quello che hai scritto, e non so cosa sia meno peggio. Forse ha influito sul "gentile consiglio"?

DARTOR: Ti ho risposto.
 
Risposto.

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2 Settimane 16 Ore fa - 2 Settimane 15 Ore fa #56616 da SAM
Se ben notate l’autore, parlando delle FVA, utilizza spesso termini come “entrare” e/o “attraversare”, come se il problema radioattività in un viaggio verso la Luna, fosse solo ed esclusivamente confinato alle FVA.

(*) ci torniamo.

[prosegue risposta alle domande 2 e 3: … “Aggiungo che il voler intendere le parole dell'ingegnere "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio" come una confessione sfuggita involontariamente all'ingegnere che affermerebbe che nessuno abbia mai superato le FdVA, rispetto alla più ovvia dobbiamo completare i test con questa nuova capsula prima di metterci dentro delle persone da mandare in quella regione dello spazio", è davvero fuorviante. Infatti equivarrebbe ad ascoltare le parole di un ipotetico ingegnere che parla di auto a guida autonoma e che ad un certo punto dica: "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone nel traffico cittadino", supponendo che quelle parole confessino che nessun passeggero sia mai entrato nel traffico cittadino in un'auto, e non all'opposto che nessun passeggero sia entrato nel traffico cittadino con quell'auto a guida autonoma in fase di test. Davvero... attaccarsi a questi giochetti retorici sulle frasi di un ingegnere che tra l'altro progetta una capsula per missioni non solo sulla Luna, ma anche su Marte è sconsolante"]

Qui non c’è nulla da dire, se non che Mazzucco non ha voluto intendere una beneamata minchia, ha tradotto alla perfezione dall'inglese all'italiano ciò che Kelly Smith ha detto (punto)

(*) Torniamo su queste benedette radiazioni:

Perché le FVA si trovano in quel luogo esatto della magnetosfera terrestre, e da cosa sono generate?
Erroneamente siamo portati a pensare che l'ostacolo tra noi e luna sia solo questa zona radioattiva, limitata e circoscritta, e che quindi “l’itinerario radioattivo” in una missione verso la luna sia: superficie terrestre - orbita bassa - FvA - vuoto - Luna.
Partiamo dal sole. Esso emette costantemente nello spazio il cosiddetto "vento solare", un flusso ad altissima energia di particelle cariche composto da elettroni e protoni fortemente accelerate dal sole. Tutto lo spazio attorno alla stella è permeato di vento solare, e dunque tutti i pianeti del sistema solare ne sono costantemente investiti (terra compresa ovviamente). Cosa ci protegge dal vento solare? Da cosa è deviato?
Dal campo magnetico terrestre.

Esso "intrappola" le particelle cariche del vento solare che, a loro volta, dissipano l'energia cinetica sotto forma di radiazioni, formando -appunto- le cosiddette FvA.
(Ovviamente non intrappola tutto il vento solare; molte particelle le "frena" tenendole intrappolate, molte altre semplicemente "rimbalzano", ovvero vengono deviate oltre la terra per continuare il loro viaggio nel sistema solare)

In sostanza le particelle cariche intrappolate e deviate, “disegnano” per noi il campo magnetico terrestre, lo rendono praticamente visibile alle strumentazioni (e non solo, vedasi ad esempio le aurore boreali, che non sono altro che vento solare mentre "impatta" sul campo magnetico), formando appunto le FVA.

Abbiamo quindi un problema molto più serio di quello che sembra dato che la sfida non è solo quella di oltrepassare le FVA.  
Ricapitolando, nelle FvA troviamo particelle cariche intrappolate dal vento solare che dissipano energia cinetica sotto forma di radiazioni; ma oltre le FvA troviamo il vento solare stesso, particelle cariche ad altissima energia che viaggiano alla velocità media di 200-300 Km/s, altamente nocive PER QUALSIASI ORGANISMO, e che ci accompagnano per tutto il viaggio fino alla Luna.
Il vento solare è talmente nocivo che senza un campo magnetico, la vita sulla terra non si sarebbe mai sviluppata. Senza il campo magnetico tutta la superficie terrestre sarebbe una sorta di gigantesco forno a micro-onde.

L'ostacolo dunque NON SONO solo le FvA, ma DALLE FvA (comprese) in poi fino alla luna (per continuare anche sulla superficie lunare dato che la Luna NON POSSIEDE un campo magnetico proprio, altrimenti anch’essa avrebbe le sue FvA).

Parlare delle FvA omettendo di parlare del vento solare, è come preoccuparsi di come scavalcare/bypassare una diga, evitando però di accennare al mare d’acqua di fogna che c’è oltre, considerato che la meta da raggiungere sia un’isoletta posta a 400mila Km di distanza.
Puoi anche trovare il modo di oltrepassare la diga, ma poi c'hai tutta l’acqua radioattiva da navigare.

Partendo dalle FVA, questo articolo di MEDIA INAF ad esempio

www.media.inaf.it/2021/02/03/elettroni-u...tivistici-van-allen/

parla della scoperta di elettroni ultrarelativistici nelle FdV.
Molto sinteticamente si tratta di elettroni con Energie che corrispondono a velocità prossime a quella della luce, dunque parliamo di energie che variano da centinaia di KeV (KiloElettronVolt) fino a più di 7 MeV (MegaElettronVolt).
Qualche tempo fa nel suo canale l’autore afferma(va) (non so francamente se abbia cambiato il tiro oppure no) che il vento solare è composto per lo più da particelle (elettroni e protoni) da 1,5 a 10 KeV e quindi -dice- “poco penetranti”.
Proseguiva poi sempre nello stesso video asserendo che lo chassis dell’Hasselblad poteva schermare le particelle fino a 10 MeV (10000 KeV).

Quindi, tagliando corto, i rullini non potevano rovinarsi, così come gli astronauti sulla superficie lunare che, secondo l’autore, non erano esposti a grandi rischi perché protetti dalla tuta (ricordate? Solo tre anni prima nel 1966 a seguito della missione Gemini 11 si era capito che quelle tute non valevano una cippa).
Verso la fine del video l’autore introduceva timidamente alle “tempeste solare” (DA NON CONFONDERE CON I BRILLAMENTI SOLARI), definendole come molto pericolose e mortali per gli astronauti ma “facilmente” prevedibili in quanto il sole è costantemente monitorato.

Peccato però che si dimenticava di dire (o lo ometteva consapevolmente) che oltre alle tempeste solari esistono i “Brillamenti Solari (o Eruzioni Solari)”.

Oltre agli elettroni e protoni di energia da 1,5 a 10 KeV, provenienti dal sole, il vento solare è composto anche da PARTICELLE ENERGETICHE SOLARI (SEP).
Queste sono particelle con un'energia compresa tra decine di keV ai GeV e possono raggiungere l’80%  della velocità della luce.
1 GeV (1 GigaElettronVolt) corrisponde a 1 miliardo di ElettronVolt (1000 MeV).
I famosi 10 MeV di schermatura limite dell’Hasselblad?

L’Hasselblad avrebbe dovuto letteralmente fondersi nelle mani dell’astronauta, per non parlare dell’integrità del casco e della relativa visiera che sarebbero messe a durissima prova.

Copio e incollo da Wikipedia:

“le SEP sono di particolare interesse poiché <strong>possono mettere in pericolo la vita degli astronauti nello spazio, specialmente le particelle al di sopra dei 40 MeV” 

it.wikipedia.org/wiki/Particelle_energetiche_solari

 Le SEP, come riporta Wiki nel link sopra, sono dovute ai BRILLAMENTI SOLARI, “Il brillamento solare o anche eruzione solare o stellare in astronomia è una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella, sprigionando una energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche”.
L’aspetto curioso è che i brillamenti solari si verificano da molte volte al giorno (Sole particolarmente attivo), a circa uno alla settimana (Sole quieto).

it.wikipedia.org/wiki/Brillamento

 Anche qui wiki recita: “I brillamenti delle stelle creano delle spettacolari protuberanze solari ed emettono fasci di vento solare energetico; in particolare la radiazione emessa da questi fenomeni nel Sole può rappresentare un pericolo per le navi spaziali al di fuori della magnetosfera terrestre, e interferisce con le comunicazioni radio sulla Terra”.

ASPETTO DEGNO DI NOTA:
i brillamenti non sono prevedibili (sicuramente NON 50 anni fa), quindi (secondo la narrativa) si sarebbe andati sulla Luna a culo.
Da un articolo di Media.INAF.it del 2020 in cui parla di una possibile svolta, ovvero quella di riuscire a prevedere i brillamenti solari almeno 20 ore prima.

www.media.inaf.it/2020/07/30/schema-k-brillamenti-solari/

Anche in questo articolo (tra l’altro) si parla dei pericoli legati all’incolumità degli astronauti.  
Ultima Modifica 2 Settimane 15 Ore fa da SAM.

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2 Settimane 16 Ore fa #56617 da SAM
Con molta pazienza ho dato una sistemata al post che era inguardabile.

I post 56607 e 56616 SONO COLLEGATI (ci tenevo a dirvelo altrimenti non si capisce)

Scusate tutti per l'inconveniente
I seguenti utenti hanno detto grazie : veljanov

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2 Settimane 15 Ore fa #56618 da macco83
@ SAM
tra le altre cose la visiera era in policarbonato (plastica) con un leggero strato dorato per non accecarsi. 

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
I seguenti utenti hanno detto grazie : SAM

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2 Settimane 15 Ore fa #56619 da CharlieMike
OT
Per scrivere i post sul Forum vi consiglio di usare l'editor online:

www.sceditor.com/

Vi permette di vedere in anteprima la formattazione e i codici BBCode che usate.

Selezionate il vostro testo in modalità "editor" NON ANTEPRIMA e incollatelo nella modalità Sorgente.

In più, se non cancellate la pagina, potete ri-editare il post semplicemente correggendolo e re-incollandolo per intero.

Io lo uso spesso.

@Massimo, non so se è possibile ma Riccardo potrebbe mettere un link a questo editor.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
I seguenti utenti hanno detto grazie : SAM

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2 Settimane 15 Ore fa #56620 da Venusia
Io uso solo l'editor

Ma anche li se cerchi di modificare devi rifare tutto da capo

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2 Settimane 14 Ore fa #56622 da CharlieMike

Io uso solo l'editor

Ma anche li se cerchi di modificare devi rifare tutto da capo
Prova a usare www.sceditor.com/

Per rieditare un post ti basta correggerlo in Sceditor e sostituirlo integralmente.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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2 Settimane 14 Ore fa #56624 da macco83
Editor. Non possiamo farci nulla da semplici utenti perchè quando clicchiamo su modifica il formato HTML viene trasformato in formato di testo. 

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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