Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 3 Mesi fa #4340 da invisibile

Calvero ha scritto: Ok, adesso a un fraintendimento:


Invece dissento sulla non importanza di "tutto ciò che segue", perché io credo che tutto sia importante.

Non sostengo che non sia importante, attenzione, non sbagliarti; sostengo che non sia importante valutarlo come rischio e come vantaggio. Non mi interessa della sua importanza inteso come valore o disvalore tale da influenzarmi prima.


Capito.

Domanda: - forse prima bisognerebbe ragionare su quali equilibri dare alla soggettività e all'oggettività in questa discussione?

Mi segui?


Si, infatti adesso mi sembra di vedere più chiaramente perché non ci troviamo.

C'è un errore nel capire cosa si vuole identificare. Deve essere chiarito.

Perché a questo punto il discorso può essere anche: - tutta la vita intera, e anche se alla fine varrà per la tua vita, non si può considerare cosa significhi voler fare una cosa bene, in termini di tutta l'esistenza: sennò la tua domanda doveva essere "Cosa è per Te la vita?" e non ci siamo, perché non è questa la domanda.

Nel caso specifico invece di quello che io ho chiamato "Film" ti ho portato un'ipotesi di ciò che ritengo una cosa fatta bene. Quindi o adesso tu mi dici dove era il percorso in quell'ipotesi (voglio vedere dove lo trovi, se non forzando la stessa logica del tuo problema), oppure quella era una cosa fatta bene e punto. Fine del discorso, e fine della cosa fatta bene. Al limite puoi giudicare che non era stata fatta bene, ci mancherebbe, ma questo sarebbe un altro discorso.

Oppure, mi può stare bene anche un'altra contestazione, e cioè ritenere che il seguire l'istinto non possa riguardare una cosa fatta bene. Accetterei la contestazione. Ma non posso accettare una contestazione riguardo l'istinto quando cioè si vuole sostenere che è connesso con un percorso e al punto che anche lo spirito seguirà la cosa fatta bene.


Qui c'è un punto fondamentale.
Lo Spirito non "segue una cosa fatta bene", lo Spirito è il Nulla e quindi è "fuori" dal tempo.
Per quello è la guida infallibile e totalmente affidabile.

Sei "tu" che hai intenzione di "fare bene" una data cosa e lo Spirito ti guida a farla bene (e quindi per riallacciarmi al tema in modo più vicino, ti guida anche a non creare blocchi in te di qualche tipo eccetera).

Poi, io penso che l'istinto sia una delle forme in cui lo Spirito comunichi con "noi" ed è per quello che alla fine non ci trovo grandi differenze. E' uno dei "canali di comunicazione" con cui comunica ed in questo caso è un canale che condividiamo anche con gli animali. Ma noi abbiamo accesso anche ad altri canali che gli animali non hanno, ma questo è un altro discorso, per ora.

Lo Spirito,come la vedo io chiaramente, è "li a disposizione" di ogni entità esistente per permettere che esista (ogni cosa esiste nel nulla) e per guidarla nel suo divenire. Quindi non segue la cosa fatta bene in sé ma guida ogni entità a seconda della sua Natura e facoltà.

Noi uomini siamo creatori, abbiamo il potere decisionale e varie altre facoltà uniche. Quindi lo Spirito guida noi per tutto ciò che siamo e in questo caso è la nostra decisione di fare una data cosa, e di volerla fare bene che verrà guidata in tal senso e sotto tutti i suoi aspetti.
Ma siccome per lo Spirito esiste solo la realtà, e i nostri giudizi per lui è come se non esistessero perché non sono reali in senso di oggettivi, ecco che si arriva a l'unica cosa che è effettivamente reale, ovvero che la cosa che si aveva intenzione di fare (bene) funzioni secondo le intenzioni che si avevano.

Se nel dare il calcio nei coglioni tu avevi l'intenzione di far svenire il tizio, ma lui piange solo e non sviene (o viceversa non importa), ecco che non hai fatto quella cosa bene, perché non ha funzionato secondo la tua intenzione.


Ora da quel che segue mi sembra di ravvedere una tua "aggiunta" al discorso "fare bene", ma per trovarne la definizione deve essere universale (diciamo che io cercavo quella):

Fare una cosa fatta bene a mio avviso rispecchia ciò che per Te senti come integrità. Ma mica è detto che rappresenti l'integrità di qualcun altro.

Se si fa una cosa liberi da costrutti e da maschere, hai fatto una cosa fatta bene, a patto che la senti tua. Però ci risiamo, ed ecco allora che quello che sento mio, non è detto che riguardi ciò che senti Te a differenza di Me.


Appunto, e questo è il punto (scusa il gioco). Invece la rappresenta totalmente, perché io intendo l'integrità in Natura, considerata come "disegno dell'essere umano", non altro. Per cui non sto parlando di etica, morali od opinioni, non sto parlando di "sentire come integrità", sto parlando dell'integrità oggettiva quella che è nell'ordine naturale (balsfemia! :-D ) di una data entità, in questo caso noi esseri umani.
Qui è dove mi sembra di ravvisare una tua aggiunta rispetto a come la volevo mettere io. Mica te lo contesto sia chiaro, non potrei, è solo che io la vedo così ed ecco perché il discorso "test funzionale" è quanto considero sufficiente per poter dire che una cosa è fatta bene, perché fino ad ora qualsiasi aggiunta che ho trovato non fa che far diventare soggettiva, e per cui non universale, la descrizione.


Domanda: - forse prima bisognerebbe ragionare su quali equilibri dare alla soggettività e all'oggettività in questa discussione?

Mi segui?


Come vedi ti seguo. Infatti il punto è quello. Io cerco una definizione che possa descrivere bene l'evento (fare bene) ed allo stesso tempo che sia libera da qualsiasi soggettività e finora quella che ho trovato è "fare quello che intendi di fare, che funzioni e che tu non ne sia danneggiato".

Tutto questo perché volevo sensibilizzare sull'importanza di fare bene le cose, perché quando quei "requisiti" sono presenti, il fare stesso diventa curativo-istruttivo, perché i blocchi progressivamente scompaiono e siccome l'Essere ne viene vivificato, per usare un termine a te caro che qui è perfetto, l'apprendimento diventa profondo e completo, e soprattutto non è più solo mentale il che rappresenta il modo di accedere alla vera conoscenza.

Ecco un aspetto pratico-spirituale del Tai Chi, in particolare, perché è un "fare in Armonia" ed i risultati sono quelli descritti sopra.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4341 da Calvero

invisibile ha scritto: Qui c'è un punto fondamentale.
Lo Spirito non "segue una cosa fatta bene", lo Spirito è il Nulla e quindi è "fuori" dal tempo.
Per quello è la guida infallibile e totalmente affidabile.


Non avrei nessun risentimento nei confronti della vita ad accettare serenamente questa formula.
Comunque, come per ogni cosa, questo significherebbe un'altra serie di cose.

Ti chiederò allora delle cose per comprendere il diagramma delle tue considerazioni.
Sarò essenziale, manicheo, logico e infantile, ma solo per comodità e per snodare velocemente le posizioni, non certo per minimizzare la portata. Salto i passaggi che ritengo abbiano già confermato quello che precedentemente hai sostenuto e quindi sono già compresi nelle questioni che pongo. Così si fa meno confusione possibile.

1) Se lo spirito è "fuori" dal tempo e noi siamo mortali, allora lo spirito non ci appartiene ma lo usiamo. Se lo usiamo non è nostro. Se non è nostro, usiamo qualcosa che non ci appartiene, di là della facoltà di usarlo. Sì o No.

Sei "tu" che hai intenzione di "fare bene" una data cosa e lo Spirito ti guida a farla bene (e quindi per riallacciarmi al tema in modo più vicino, ti guida anche a non creare blocchi in te di qualche tipo eccetera).


2) Se è così, dov'è il libero arbitrio e la responsabilità?

Poi, io penso che l'istinto sia una delle forme in cui lo Spirito comunichi con "noi" ed è per quello che alla fine non ci trovo grandi differenze. E' uno dei "canali di comunicazione" con cui comunica ed in questo caso è un canale che condividiamo anche con gli animali. Ma noi abbiamo accesso anche ad altri canali che gli animali non hanno, ma questo è un altro discorso, per ora.


A questo ci torniamo alla fine.

Noi uomini siamo creatori, abbiamo il potere decisionale e varie altre facoltà uniche. Quindi lo Spirito guida noi per tutto ciò che siamo e in questo caso è la nostra decisione di fare una data cosa, e di volerla fare bene che verrà guidata in tal senso e sotto tutti i suoi aspetti.
Ma siccome per lo Spirito esiste solo la realtà, e i nostri giudizi per lui è come se non esistessero perché non sono reali in senso di oggettivi, ecco che si arriva a l'unica cosa che è effettivamente reale, ovvero che la cosa che si aveva intenzione di fare (bene) funzioni secondo le intenzioni che si avevano.


3) Se le intenzioni sono guidate, per quanto il concetto di "guida" possa essere messo tra virgolette, non sono intenzioni, ma disposizioni. C'entra nulla che io sia libero di abbracciarle oppure no [dirette o indirette]: disposizioni rimangono.

Se nel dare il calcio nei coglioni tu avevi l'intenzione di far svenire il tizio, ma lui piange solo e non sviene (o viceversa non importa), ecco che non hai fatto quella cosa bene, perché non ha funzionato secondo la tua intenzione.


4) OK

Ora da quel che segue mi sembra di ravvedere una tua "aggiunta" al discorso "fare bene", ma per trovarne la definizione deve essere universale (diciamo che io cercavo quella):


5) OK e mi sta bene. Ma devi convenire che il concetto di cercare qualcosa non significa necessariamente che stai cercando una cosa che esiste.

Quindi due sono le cose: A) o la tua è una questione di forma nello scambio/dibattito B) o è una questione di sostanza. Cioè, la differenza è se il tuo è un ragionamento adesso pedagogico, quindi tieni a far sì di far trovare, seguendo un percorso deduttivo, ciò che tu sai già esistere; oppure stai proponendo un percorso figlio delle deduzioni in corso d'opera.

In soldoni: - la differenza sta nel costruire un ragionamento in sé - ... dal portarlo a una conclusione. Uno o l'altro.

Appunto, e questo è il punto (scusa il gioco). Invece la rappresenta totalmente, perché io intendo l'integrità in Natura, considerata come "disegno dell'essere umano", non altro. Per cui non sto parlando di etica, morali od opinioni, non sto parlando di "sentire come integrità", sto parlando dell'integrità oggettiva quella che è nell'ordine naturale (balsfemia! :-D ) di una data entità, in questo caso noi esseri umani.
Qui è dove mi sembra di ravvisare una tua aggiunta rispetto a come la volevo mettere io. Mica te lo contesto sia chiaro, non potrei, è solo che io la vedo così ed ecco perché il discorso "test funzionale" è quanto considero sufficiente per poter dire che una cosa è fatta bene, perché fino ad ora qualsiasi aggiunta che ho trovato non fa che far diventare soggettiva, e per cui non universale, la descrizione.


6) Sono d'accordo, ma rimane la riserva sul comprendere come l'universale possa essere un fatto e non debba diventare un "fatto".

Come vedi ti seguo. Infatti il punto è quello. Io cerco una definizione che possa descrivere bene l'evento (fare bene) ed allo stesso tempo che sia libera da qualsiasi soggettività e finora quella che ho trovato è "fare quello che intendi di fare, che funzioni e che tu non ne sia danneggiato".


7) Il problema dell'essere danneggiati o meno, è un problema di portata oserei dire infinita e non so - sinceramente - se se ne possa venire a capo. Ti porto un esempio estremo, sempre per comodità, al fine d'individuare i concetti interessati [comunque un esempio attinente la realtà]: - io ritengo che colui che decide di suicidarsi - così come sinora ho argomentato delle cose fatte bene, non è un danneggiamento; è una cosa fatta bene.

Tutto questo perché volevo sensibilizzare sull'importanza di fare bene le cose, perché quando quei "requisiti" sono presenti, il fare stesso diventa curativo-istruttivo, perché i blocchi progressivamente scompaiono e siccome l'Essere ne viene vivificato, per usare un termine a te caro che qui è perfetto, l'apprendimento diventa profondo e completo, e soprattutto non è più solo mentale il che rappresenta il modo di accedere alla vera conoscenza.


8) Ottimo;

- non lo trovo in conflitto con quanto sto portando nel discorso.

Ecco un aspetto pratico-spirituale del Tai Chi, in particolare, perché è un "fare in Armonia" ed i risultati sono quelli descritti sopra.


9) Lo trovo sensato e veritiero.
________________________________


E ora ritorno al punto che ti ho detto che lasciavo alla fine. Un altro problema credo irrisolvibile.

Ma noi abbiamo accesso anche ad altri canali che gli animali non hanno, ma questo è un altro discorso, per ora.


10) Assolutamente in disaccordo :fedora:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4342 da TheNecrons
Ciao.

@Calvero:

Rispondo per quello che posso.

Se lo spirito è "fuori" dal tempo e noi siamo mortali, allora lo spirito non ci appartiene ma lo usiamo.


Bhe, di certo non "ci appartiene", nel senso che on fa parte dell'idea "di possesso" che abbiamo, perchè "possedere" è temporaneo e sfuggente. Infatti non è "cosa tua o sua", non è una "cosa", e infatti non ha i limiti che hai esposto. Io, basandomi solo sulle mie esperienze, ti direi che è tutto tranne che "qualcosa". Sembra che non ci sia, però in qualche modo ti guida Perchè dico che "sembra non ci sia"? Perchè sembrerebbe che in Realtà non sei guidato priorpio da niente. Perchè quando sei libero e non giudichi...senti che non c'è niente con te che influenza il tuo agire, proprio niente. Invisibile diceva che lo Spirito è il Nulla, forse è proprio così. Siamo abituati a pensarlo come "qualcosa", però in realtà è proprio il niente. Ovviamente mi sono trovato di fronte a questo quesito: "quindi c'è o è il niente?". Bho. L'esperienza diretta manda a fanculo il valore di questa domanda.

Se lo usiamo non è nostro.


Per me non è "un oggetto di nostro possesso" e non può essere usato in ogni caso. Però non capisco la correlazione, "se non lo usiamo non è nostro?".

Se è così, dov'è il libero arbitrio e la responsabilità?


Il libero aribitrio lo rappresenti tu quando decidi di seguire o meno lo Spirito. La responsabilità....bho, se segui la Natura che responsabilità dovresti avere? :D Casomai è la Natura che deve avere responsabilità :D Detto più seriamente, la tua responsabilità è fare le cose bene, ossia seguire la Natura.

Invisibile: Noi uomini siamo creatori, abbiamo il potere decisionale e varie altre facoltà uniche. Quindi lo Spirito guida noi per tutto ciò che siamo e in questo caso è la nostra decisione di fare una data cosa, e di volerla fare bene che verrà guidata in tal senso e sotto tutti i suoi aspetti.
Ma siccome per lo Spirito esiste solo la realtà, e i nostri giudizi per lui è come se non esistessero perché non sono reali in senso di oggettivi, ecco che si arriva a l'unica cosa che è effettivamente reale, ovvero che la cosa che si aveva intenzione di fare (bene) funzioni secondo le intenzioni che si avevano.

Calvero: 3) Se le intenzioni sono guidate, per quanto il concetto di "guida" possa essere messo tra virgolette, non sono intenzioni, ma disposizioni.


Invisibile ha detto che lo Spirito non tiente conto dei nostri giudizi, ma solo della Realtà. Infatti tu puoi anche avere intenzione di fare qualcosa di innaturale, ma non ti aspettare che lo Spirito ti aiuti.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 3 Mesi fa #4344 da TheNecrons
@Invisibile:

Una nota veloce e un'esperienza che voglio raccontare.

Spesso dopo aver giocato a calcio, riesco a prendere atto di nuove esperienze. Credo di aver capito perchè: quando sono stanco, c'è più bisogno di quello stato, e le barriere mentali-egoiche vengono superate più facilmente.

Parlando dell'esperienza che volevo raccontare invece, nell'ultimo periodo sentivo anche cosa e in che modo avrei dovuto mangiare, similmente a quando mi muovevo nel modo raccontato un po' fa.
Mi è capitata però un'esperienza relativamente intensa, che mi ha reso le idee ancora più chiare su questo, chiamiamolo "fenomeno". Ad un certo punto mi sono sentito stanchissimo (non sapevo esattamente per cosa), ma la mia Mente mi diceva "sarà bisogno di zuccheri..." e io mangiavo dolci e bevevo molto acqua. Tuttavia niente. Ad un certi punto mi dissi "bene, dai, proviamo a vedere se queste percezioni riguardo al cibo, sono attendibili o meno". Allora feci ciò che sentivo dovrei fare, e in meno di 3 minuti mi sono prosciugato mezzo limone, direttamente in bocca. Migliorai velocemente, e mi son sentito di nuovo bene.

E' triste però che non riesca sempre a fare ciò che voglio, non posso mangiare quello che mi sento di mangiare. I soldi chi me li dà?

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4348 da Calvero

TheNecrons ha scritto: Ciao.

@Calvero:

Rispondo per quello che posso.


Ciao

Ci mancherebbe, è un dibattito, mica un interrogatorio :wink:


Bhe, di certo non "ci appartiene", nel senso che on fa parte dell'idea "di possesso" che abbiamo, perchè "possedere" è temporaneo e sfuggente. Infatti non è "cosa tua o sua", non è una "cosa", e infatti non ha i limiti che hai esposto. Io, basandomi solo sulle mie esperienze, ti direi che è tutto tranne che "qualcosa". Sembra che non ci sia, però in qualche modo ti guida Perchè dico che "sembra non ci sia"? Perchè sembrerebbe che in Realtà non sei guidato priorpio da niente. Perchè quando sei libero e non giudichi...senti che non c'è niente con te che influenza il tuo agire, proprio niente. Invisibile diceva che lo Spirito è il Nulla, forse è proprio così. Siamo abituati a pensarlo come "qualcosa", però in realtà è proprio il niente. Ovviamente mi sono trovato di fronte a questo quesito: "quindi c'è o è il niente?". Bho. L'esperienza diretta manda a fanculo il valore di questa domanda.


Ma non è questo il punto.
Se leggi attentamente quello che avevo detto, parlo di una semplice questione logica.
La sintetizzo al massimo - in una formula:

1) Spirito di là del tempo = infinito (quindi impersonale, quindi è da prima - - - e sarà dopo di Te)

2) Essere umano = mortale (quindi determinato in una porzione del tempo)

3) Mortale + infinito = incongruenza

Ergo, ad esempio, se fosse come dici o dite, nulla vieterebbe [tra tante altre cose] che tu possa usare il mio spirito...

... vedi che non ci siamo? :wink:

Per me non è "un oggetto di nostro possesso" e non può essere usato in ogni caso. Però non capisco la correlazione, "se non lo usiamo non è nostro?".


Rifletti bene su quanto ti ho detto sopra.


Il libero aribitrio lo rappresenti tu quando decidi di seguire o meno lo Spirito. La responsabilità....bho, se segui la Natura che responsabilità dovresti avere? :D Casomai è la Natura che deve avere responsabilità :D Detto più seriamente, la tua responsabilità è fare le cose bene, ossia seguire la Natura.


Ma anche no. Nelle considerazioni di Invisibile, il discorso - sia diretto che sotteso, parla comunque di una Guida, quella è l'accezione. Se sei guidato non c'è libero arbitrio. Ahimé, end of story. Logica. Tutto qui. Non è un'opinione eh. Se poi [- e se fosse così -] vogliamo discutere della bontà o meno del libero arbitrio, è un altro discorso ancora.

Il fatto che il seguire la natura (anche se il termine seguire non è appropriato) possa essere cosa buona e giusta, a me sta benissimo.

Ma nelle considerazioni che ho contestato, il mio problema è a monte. E cioè: se la si segue [la natura] poiché guidati o perché liberi nell'arbitrio, questo è da chiarirsi; ancora da risolversi nel dibattito, viste le incongruenze che ravviso (fino a prova contraria) per ciò che concerne cosa è spirito, appunto in relazione alle risposte di Invisibile.

Invisibile ha detto che lo Spirito non tiente conto dei nostri giudizi, ma solo della Realtà. Infatti tu puoi anche avere intenzione di fare qualcosa di innaturale, ma non ti aspettare che lo Spirito ti aiuti.


Siamo sempre lì.
Potrebbe anche starmi bene.
Ma non è questo il punto.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 3 Mesi fa #4349 da invisibile

Calvero ha scritto:
1) Se lo spirito è "fuori" dal tempo e noi siamo mortali, allora lo spirito non ci appartiene ma lo usiamo. Se lo usiamo non è nostro. Se non è nostro, usiamo qualcosa che non ci appartiene, di là della facoltà di usarlo. Sì o No.


Ni.

Qui stiamo oltre i limiti della mente razionale, e per cui del linguaggio che qui possiamo usare e qualsiasi definizione possiamo dare, è necessariamente incompleta.

Ma delle cose si possono dire.

Noi siamo forme spirituali, ovvero una delle infinite (?) manifestazioni dello Spirito.

Quindi noi siamo "anche" Spirito perché lo Spirito è uno e moltitudine allo stesso "tempo".

Inoltre siamo sia mortali che immortali, nel senso che in questa forma spirituale in questa manifestazione, siamo mortali. Ma l'Anima (Essenza, Scintilla divina, o come vogliamo chiamarla) è immortale in quanto anch'essa esistente "fuori" dal tempo.

Quindi non è che lo Spirito "non ci appartiene" e "lo usiamo", punto.

Lo usiamo in questa forma-manifestazione ma allo stesso "tempo" siamo anche Spirito.

Questo la mente razionale non può accettarlo e capirlo, perché senza il tempo non funziona.
La stessa logica è basata sul tempo. Infatti se levi il tempo alla logica, semplicemente non funziona, non esiste, perché basata su successioni di eventi.

Per lo Spirito non esiste la "successione di eventi" (suddivisa in fotogrammi per fare una metafora), ma solo il perenne divenire o come è stato descritto da molti "l'eterno presente", che contiene "tutti i tempi" ed il non-tempo.

Sei "tu" che hai intenzione di "fare bene" una data cosa e lo Spirito ti guida a farla bene (e quindi per riallacciarmi al tema in modo più vicino, ti guida anche a non creare blocchi in te di qualche tipo eccetera).

2) Se è così, dov'è il libero arbitrio e la responsabilità?

.

Il libero arbitrio sta nella tua decisione di fare una cosa che, se sei libero interiormente, è assolutamente libera da costrizioni.
La responsabilità sta nelle conseguenze che la tua decisione comporta, perché la tua responsabilità sta proprio nella libertà decidere.

Ecco un motivo per cui decidere per gli altri comporta grandissime responsabilità, perché ti accolli responsabilità che non erano previste fossero tue, perché tutti (nel disegno naturale) sono stati disegnati con la libertà di decidere.

Ecco perché la politica, per esempio, non funziona, perché delle persone credono di poter decidere per gli altri (e gli "altri" credono di poter non avere quelle responsabilità) e questo, visto che parliamo di esseri umani disegnati con quella facoltà, non può funzionare.

Noi uomini siamo creatori, abbiamo il potere decisionale e varie altre facoltà uniche. Quindi lo Spirito guida noi per tutto ciò che siamo e in questo caso è la nostra decisione di fare una data cosa, e di volerla fare bene che verrà guidata in tal senso e sotto tutti i suoi aspetti.
Ma siccome per lo Spirito esiste solo la realtà, e i nostri giudizi per lui è come se non esistessero perché non sono reali in senso di oggettivi, ecco che si arriva a l'unica cosa che è effettivamente reale, ovvero che la cosa che si aveva intenzione di fare (bene) funzioni secondo le intenzioni che si avevano.

3) Se le intenzioni sono guidate, per quanto il concetto di "guida" possa essere messo tra virgolette, non sono intenzioni, ma disposizioni. C'entra nulla che io sia libero di abbracciarle oppure no [dirette o indirette]: disposizioni rimangono.


Mi sono spiegato in modo non chiaro.

La decisione è facoltà umana (esclusivamente umana, tra gli esseri manifesti in questo "mondo").

La guida dello Spirito è nel divenire da quella decisione in poi, nella realizzazione (nel fare bene).

Possiamo chiamarle disposizioni e va bene uguale, ma questo solo perchéfare in Armonia è una cosa talmente immensa che noi non siamo in grado di compierlo senza la guida dello Spirito.

Ma in qualsiasi momento del percorso, del fare (divenire), noi siamo sempre liberi di scegliere anche di non seguire le "disposizioni" dello Spirito e cercare di "fare da soli" anche la realizzazione, perché la libertà di scelta è una delle peculiarità che fanno di un essere umano quello che è, quindi è sacra e niente e nessuno (nemmeno Dio, e sono serio) può negarla.

La scelta è il nostro "campo di azione", il divenire è quello dello Spirito.

Ora da quel che segue mi sembra di ravvedere una tua "aggiunta" al discorso "fare bene", ma per trovarne la definizione deve essere universale (diciamo che io cercavo quella):

5) OK e mi sta bene. Ma devi convenire che il concetto di cercare qualcosa non significa necessariamente che stai cercando una cosa che esiste.

.

Certo. Ma osservando il mondo e soprattutto la Natura, io vedo perfezione nel divenire, e quindi mi sembra senza senso che noi non possiamo farne parte e quindi trovare cosa significa "fare bene le cose" in senso universale.

Poi grazie al Tai Chi ho verificato che esiste questo significato universale, perché se seguo la Natura (ed in questo ovviamente c'è "chi e come sono io" e quindi il fatto che il mio "campo" è il decidere e quello dello Spirito è il guidare la realizzazione della mia intenzione) il risultato è la perfezione.

La chiamo "perfezione" perché funziona secondo le intenzioni che avevo e non mi danneggio.

Quindi due sono le cose: A) o la tua è una questione di forma nello scambio/dibattito B) o è una questione di sostanza. Cioè, la differenza è se il tuo è un ragionamento adesso pedagogico, quindi tieni a far sì di far trovare, seguendo un percorso deduttivo, ciò che tu sai già esistere; oppure stai proponendo un percorso figlio delle deduzioni in corso d'opera.

In soldoni: - la differenza sta nel costruire un ragionamento in sé - ... dal portarlo a una conclusione. Uno o l'altro.

.

Pedagogico ma lasciando sempre la possibilità che io non sia nel vero.
E poi siamo in un forum e quindi è normale che sia così.
Per quello sono partito dalla domanda, per vedere le riflessioni degli altri e vedere come inserire la mia visione (e magari veniva fuori qualcosa che cambiava la mia visione).

Appunto, e questo è il punto (scusa il gioco). Invece la rappresenta totalmente, perché io intendo l'integrità in Natura, considerata come "disegno dell'essere umano", non altro. Per cui non sto parlando di etica, morali od opinioni, non sto parlando di "sentire come integrità", sto parlando dell'integrità oggettiva quella che è nell'ordine naturale (balsfemia! :-D ) di una data entità, in questo caso noi esseri umani.
Qui è dove mi sembra di ravvisare una tua aggiunta rispetto a come la volevo mettere io. Mica te lo contesto sia chiaro, non potrei, è solo che io la vedo così ed ecco perché il discorso "test funzionale" è quanto considero sufficiente per poter dire che una cosa è fatta bene, perché fino ad ora qualsiasi aggiunta che ho trovato non fa che far diventare soggettiva, e per cui non universale, la descrizione.


6) Sono d'accordo, ma rimane la riserva sul comprendere come l'universale possa essere un fatto e non debba diventare un "fatto".

.

Non sono sicuro di aver capito il senso.

Per me "universale" significa "valido universalmente" e per cui è un fatto. Valido per tutti sempre e comunque.

Come vedi ti seguo. Infatti il punto è quello. Io cerco una definizione che possa descrivere bene l'evento (fare bene) ed allo stesso tempo che sia libera da qualsiasi soggettività e finora quella che ho trovato è "fare quello che intendi di fare, che funzioni e che tu non ne sia danneggiato".


7) Il problema dell'essere danneggiati o meno, è un problema di portata oserei dire infinita e non so - sinceramente - se se ne possa venire a capo. Ti porto un esempio estremo, sempre per comodità, al fine d'individuare i concetti interessati [comunque un esempio attinente la realtà]: - io ritengo che colui che decide di suicidarsi - così come sinora ho argomentato delle cose fatte bene, non è un danneggiamento; è una cosa fatta bene.

.

Lo posso accettare come "linea di principio", visto che quel tale ha deciso di togliersi la vita (e la sua decisione è sacra in ogni caso), e quindi può farlo anche bene se lo Spirito lo guida effettivamente.

Ma nessuno può verificare questa cosa ;-) nessuno potrà mai sapere se lo Spirito lo ha guidato in quell'atto, visto che poi non ci sarebbe più per testimoniarlo (ance a se stesso, chissà...).

Ma io sospetto che, a meno di non aver prima passato sofferenze inumane (per cui elimino a priori l'infinito lamento umano per cause che lui stesso ha creato), e di essere quindi arrivato al punto che oggettivamente non ha più speranze, lo Spirito non lo guiderebbe a fare benne un suicidio, perché lo Spirito esiste proprio per guidare nel divenire (naturale) tutto ciò che esiste e io credo che molti suicidi non siano in accordo con la Natura.

Quindi credo che a quella persona toccherebbe fare da solo, e quindi lo farebbe male.

Ma noi abbiamo accesso anche ad altri canali che gli animali non hanno, ma questo è un altro discorso, per ora.

10) Assolutamente in disaccordo :fedora:

.

Lo so ma io credo che tu sia in errore.

Solo per fare un esempio, la nostra mente è diversa da quella degli animali, ed essendo anch'essa una "entità" necessita della guida dello Spirito.
La nostra mente è composta da parti simili a quelle degli animali, ma anche da parti esclusivamente umane, anche fisicamente il cervello è diverso da qualunque animale.
Quindi servono dei "canali di comunicazione" anche per quelle parti e quelle facoltà.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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8 Anni 3 Mesi fa #4350 da invisibile

TheNecrons ha scritto: Parlando dell'esperienza che volevo raccontare invece, nell'ultimo periodo sentivo anche cosa e in che modo avrei dovuto mangiare, similmente a quando mi muovevo nel modo raccontato un po' fa.
Mi è capitata però un'esperienza relativamente intensa, che mi ha reso le idee ancora più chiare su questo, chiamiamolo "fenomeno". Ad un certo punto mi sono sentito stanchissimo (non sapevo esattamente per cosa), ma la mia Mente mi diceva "sarà bisogno di zuccheri..." e io mangiavo dolci e bevevo molto acqua. Tuttavia niente. Ad un certi punto mi dissi "bene, dai, proviamo a vedere se queste percezioni riguardo al cibo, sono attendibili o meno". Allora feci ciò che sentivo dovrei fare, e in meno di 3 minuti mi sono prosciugato mezzo limone, direttamente in bocca. Migliorai velocemente, e mi son sentito di nuovo bene.


Il corpo è sempre guidato dallo Spirito. E' costantemente in contatto e quindi anche il corpo "sa tutto".

Questo che hai raccontato ormai per me è cosa quotidiana, o quasi, se non sono oberato di lavoro e per cui "allontanato da me stesso".

Se si ristabilisce il contatto con il corpo, lui ti dice di cosa ha bisogno.

In fondo è molto semplice, ma il problema è che noi abbiamo deciso che "sappiamo" e quindi "la tazza" è sempre piena. Anche il corpo ha bisogno di un "luogo" dove mettere le sue comunicazioni.

E' triste però che non riesca sempre a fare ciò che voglio, non posso mangiare quello che mi sento di mangiare. I soldi chi me li dà?


Si è triste, ma soprattutto assurdo, folle. Ma è questo il mondo che abbiamo creato, quello che viene considerato "evoluto".

Ma io credo che se il tuo è un bisogno reale (e per cui non un desiderio), e se tu lo chiarisci perfettamente in te, a suo tempo si risolverà. Perché io credo che la Vita prima o poi risponde sempre ai bisogni reali.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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8 Anni 3 Mesi fa #4351 da TheNecrons
@Calvero:

Se leggi attentamente quello che avevo detto, parlo di una semplice questione logica.

Ergo, ad esempio, se fosse come dici o dite, nulla vieterebbe [tra tante altre cose] che tu possa usare il mio spirito...


Secondo me la logica non può arrivarci a concepire una cosa universale e unico allo stesso tempo. E' folle pensare di comprendere cos'è lo Spirito usando la logica. Ricordati che non è una conoscenza da libro di geografia, e applicare questo concetto non è facile e richiede tempo.
La logica può a volte servirci come passo iniziale, ma ad un quesito come il tuo "come fa lo Spirito ad essere atemporale e fuori dalle spazio e contemporaneamente essere mio o tuo?" non può rispondere. Ma è arbitrario, una volta arrivati a questo punto, convincersi che allora la risposta non c'è.

Nelle considerazioni di Invisibile, il discorso - sia diretto che sotteso, parla comunque di una Guida, quella è l'accezione. Se sei guidato non c'è libero arbitrio.


Se vuoi essere guidato dallo Spirito non puoi pensare ai tuoi voleri egoici. Però hai sempre la facoltà di scegliere se seguirlo o meno.

E cioè: se la si segue [la natura] poiché guidati o perché liberi nell'arbitrio


La domanda è se esiste qualcos'altro oltre allo Spirito che "conosce" la Natura nella sua complessità. Vuoi seguire la Natura senza appoggiarti allo Spirito, no? (la seconda persona è generica).

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8 Anni 3 Mesi fa #4352 da Franco893

Secondo me la logica non può arrivarci a concepire una cosa universale e unico allo stesso tempo. E' folle pensare di comprendere cos'è lo Spirito usando la logica. Ricordati che non è una conoscenza da libro di geografia, e applicare questo concetto non è facile e richiede tempo.


Lo "spirito" potrebbe essere una proiezione mentale?

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8 Anni 3 Mesi fa #4353 da Calvero

TheNecrons ha scritto: Secondo me la logica non può arrivarci a concepire una cosa universale e unico allo stesso tempo.


Grazie al piffero, Necrons.

A parte che stai confondendo la logica con la razionalità.

Non credo tu abbia le idee chiare di cosa sia la logica.

Chiunque propone una discussione di QUALSIASI tipo deve essere logico.

Se io ti dicessi che credo nella reincarnazione di un'anima che va a prendere il posto di un altro corpo, e poi ti dico che la mia anima è di Mario Rossi ma Mario Rossi è ancora vivo, tu mi dirai "Ma che cazzo stai dicendo Calvero?" e io ti dico "Perché?" tu mi risponderai che "è illogico" ...

..... insomma, a Necrons, ma che cazzo stai a dì??? :blank:


Che uno debba pensare di comprendere lo spirito con la logica, non solo non è stato sostenuto da me, non solo non l'ho mai sostenuto, non solo non è possibile, ma è solo un problema tuo :goof:


Comunque mi sono accorto solo adesso che sono rimasto indietro con Invisibile, ero convinto che non mi avesse ancora risposto

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.

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8 Anni 3 Mesi fa #4354 da TheNecrons
Ahahahah, Calvero fai due respiri.
Un post intero fatto al 80% di derisioni, con poca sostanza utile.
Detto ciò, pare che non hai capito bene quella parte del mio post, te la ripropongo:

La logica può a volte servirci come passo iniziale, ma ad un quesito come il tuo "come fa lo Spirito ad essere atemporale e fuori dalle spazio e contemporaneamente essere mio o tuo?" non può rispondere. Ma è arbitrario, una volta arrivati a questo punto, convincersi che allora la risposta non c'è.


E in questo caso stai facendo un uso errato della logica: stai cercando di usarla per avere risposta a questa domanda.

Buonasera.

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8 Anni 3 Mesi fa #4355 da Calvero

TheNecrons ha scritto: Ahahahah, Calvero fai due respiri.
Un post intero fatto al 80% di derisioni, con poca sostanza utile.


.... azzo, hai anche le percentuali

Detto ciò, pare che non hai capito bene quella parte del mio post, te la ripropongo:


Sentiamo

La logica può a volte servirci come passo iniziale, ma ad un quesito come il tuo "come fa lo Spirito ad essere atemporale e fuori dalle spazio e contemporaneamente essere mio o tuo?" non può rispondere. Ma è arbitrario, una volta arrivati a questo punto, convincersi che allora la risposta non c'è.


Peccato tu stia parlando ancora della razionalità.

La logica in una discussione non è un passo iniziale né finale, informati. La logica è parte integrale di qualsiasi discorso.

La logica di una spiegazione, non è la logica che uno vorrebbe usare per capire. Infatti io parlo del primo caso.

Quindi prendo atto che non hai una risposta, fammi sapere quando ce l'hai. Ti ascolto volentieri.

E in questo caso stai facendo un uso errato della logica: stai cercando di usarla per avere risposta a questa domanda.


Non so di cosa stai parlando, mi spiace.

Se vuoi te lo firmo che con la logica non si può capire lo spirito. Cosa in cui credo, oltretutto.

L'analogia di cosa si intende con logica te l'ho dimostrato. Prova a smontarlo se ti riesce :wink:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4356 da TheNecrons
@Calvero:

La logica in una discussione non è un passo iniziale né finale, informati. La logica è parte integrale di qualsiasi discorso.


Parlavamo della realtà dello Spirito.

In una "discussione" non è possibile spiegare ciò. Io te l'ho detto, e non ho intenzione di raccontare falsità usando il discorso.
Io non ritengo affatto che sia possibile andare oltre con le parole, mantenendo l'attinenza alla Realtà. Per cui mi fermo. E ho consigliato anche a te di farlo. Se chiedi una risposta diversa, secondo me stai chiedendo una falsità.

Per cui la mia risposta rimane:

La logica può a volte servirci come passo iniziale, ma ad un quesito come il tuo "come fa lo Spirito ad essere atemporale e fuori dalle spazio e contemporaneamente essere mio o tuo?" non può rispondere


Edit: non tengo conto di alcuni particolari di ciò che scrivi, perchè voglio risparmiare l'energia e il tempo per le cose che ritengo più utili.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4357 da Calvero

invisibile ha scritto: Ni.

Qui stiamo oltre i limiti della mente razionale, e per cui del linguaggio che qui possiamo usare e qualsiasi definizione possiamo dare, è necessariamente incompleta.


Non mi interessa la mente razionale. Oltre la mente razionale ci sono andato.

Io non ho perso il focus del discorso, e cioè "Quali cose sono fatte bene?" .. ricordi?

OK

Noi siamo forme spirituali, ovvero una delle infinite (?) manifestazioni dello Spirito.

Quindi noi siamo "anche" Spirito perché lo Spirito è uno e moltitudine allo stesso "tempo".


Mi stai dicendo che se tu domani ammazzi dieci persone, lo spirito di The Necrons non potrà più avere pace? Anche perché tu ne ammazzerai 10 ogni tre mesi, per vent'anni, insieme ad altre azioni deplorevoli.

Lo spirito è uno e moltitudine allo stesso tempo, no?

Sei tu il primo che parli di realtà, e non mi pare tu voglia fare filosofia, no?

Perché se si parla di pratiche spirituali che possono migliorare la nostra esistenza, la cosa è anche pratica e attinente la nostra vita ed esistenza materiale.

Inoltre siamo sia mortali che immortali, nel senso che in questa forma spirituale in questa manifestazione, siamo mortali. Ma l'Anima (Essenza, Scintilla divina, o come vogliamo chiamarla) è immortale in quanto anch'essa esistente "fuori" dal tempo.


Definizioni che ripeto mi stanno benissimo, le trovo valide. Ma potrebbero essere valide molte altre. Come che la mia anima tornerà alla fonte e lì rimarrà. Quindi, o tu mi dici che sai che questo può essere riconosciuto come cosa univoca, oppure non puoi considerarla tale. Perché allo stesso modo, io posso sostenere che questa è una realtà olografica e siamo dentro il sogno di qualcun altro. La credibilità è la stessa. E non lo dico per sminuire nulla.

Quindi non è che lo Spirito "non ci appartiene" e "lo usiamo", punto.

Lo usiamo in questa forma-manifestazione ma allo stesso "tempo" siamo anche Spirito.


Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.

Questo la mente razionale non può accettarlo e capirlo, perché senza il tempo non funziona.
La stessa logica è basata sul tempo. Infatti se levi il tempo alla logica, semplicemente non funziona, non esiste, perché basata su successioni di eventi.


Negativo. Stai parlando della razionalità e del pensiero positivista, non della logica.

La logica, informati, una volta che viene posta su di un'altro piano, basta esserne a parte e accettarlo, può discutere logicamente anche di rettiliani e di mutaforma, puoi parlare di fantascienza e di teletrasporti che funzionano con la forza delle scuregge. Per questo si dice "Secondo QUESTA logica" ...

... tu parli di razionalità. Sei tu che sbagli.

La logica di una realtà che ci attraversa e che lo spirito è al di là del tempo, a me sta bene.

Non solo io accetto che lo spirito è al di là del tempo, io accetto anche l'anima.

... io ti sto dicendo che nel momento in cui per me un azione fatta bene è l'istinto che me la fa fare bene, io ti ho dato la mia opinione in merito, ci sei? E se tu mi dici che lo spirito la guida, allora io ti contesto che non solo non ho avuto il libero arbitrio, ma anche che per me non ho fatto nulla di fatto bene. Perché la mia decisione è istintiva, e che possa fare bene al mio spirito è LA consueguenza. Se questo tu ritieni sia un discorso sconclusionato, a me sta bene; ma sappi che per me è il tuo a essere sconclusionato e non lo dico certo per dispetto. Non solo perché sto facendo un discorso sensato, ma anche perché non è che io sia un cretino e non possa già aver sperimentato ciò che concerne la mia anima e il mio spirito

Finché non si scioglie questo nodo, non serve proseguire, si mette troppa carne al fuoco. Sciolto questo nodo, parleremo anche del resto.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4358 da Calvero

TheNecrons ha scritto: Parlavamo della realtà dello Spirito.


Necrons, ti invito serenamente anche io a fare due respiri.

Non sono qua per rompere le balle a nessuno, e con il MIO orgoglio in questi ambiti mi ci pulisco il culo.

Non credo tu sia qui per vincere qualcosa e io nemmeno, ci siamo, no?

La spiritualità la vivo e la sento, e se vuoi ti parlo di esperienze che ti farebbero capire che per me la logica non è niente nella vita.

Ma se discutiamo si deve essere omni-comprensivi.

In una "discussione" non è possibile spiegare ciò.


Ma è possibile parlarne, come si deve. Quindi impegniamoci. Tutti.

Io te l'ho detto, e non ho intenzione di raccontare falsità usando il discorso.


E mi sta bene.

Io non ritengo affatto che sia possibile andare oltre con le parole, mantenendo l'attinenza alla Realtà. Per cui mi fermo. E ho consigliato anche a te di farlo. Se chiedi una risposta diversa, secondo me stai chiedendo una falsità.


Il punto è che L'HO FATTO e non mi torna, è permesso?

Per cui la mia risposta rimane:

La logica può a volte servirci come passo iniziale, ma ad un quesito come il tuo "come fa lo Spirito ad essere atemporale e fuori dalle spazio e contemporaneamente essere mio o tuo?" non può rispondere


Perché ti sei puntato sul principio e non hai capito bene cosa sto chiedendo.

Permettimi di seguire uno alla volta però, non posso mettere tutta l'energia con Te e con Invisibile.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 3 Mesi fa #4359 da TheNecrons
@Calvero:

Riassunto veloce:

Ma è possibile parlarne, come si deve.


Non fino ad un certo punto. E il tuo quesito rappresenta il limite.

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8 Anni 3 Mesi fa #4360 da invisibile

Calvero ha scritto:
Ni.

Qui stiamo oltre i limiti della mente razionale, e per cui del linguaggio che qui possiamo usare e qualsiasi definizione possiamo dare, è necessariamente incompleta.

Non mi interessa la mente razionale. Oltre la mente razionale ci sono andato.

Io non ho perso il focus del discorso, e cioè "Quali cose sono fatte bene?" .. ricordi?


Non c'entra se ci sei andato oppure no, in questo discorso.
Il punto è che è un fatto che con la razionalità e la logica non si possono descrivere certe realtà ed il fattore tempo è l'indicatore di questo limite.

Ho parlato di questo limite dal primo post e l'ho fatto proprio perché lo conosco bene e quindi per evitare certe situazioni.

Noi siamo forme spirituali, ovvero una delle infinite (?) manifestazioni dello Spirito.

Quindi noi siamo "anche" Spirito perché lo Spirito è uno e moltitudine allo stesso "tempo".

Mi stai dicendo che se tu domani ammazzi dieci persone, lo spirito di The Necrons non potrà più avere pace? Anche perché tu ne ammazzerai 10 ogni tre mesi, per vent'anni, insieme ad altre azioni deplorevoli.

Lo spirito è uno e moltitudine allo stesso tempo, no?

Sei tu il primo che parli di realtà, e non mi pare tu voglia fare filosofia, no?

Perché se si parla di pratiche spirituali che possono migliorare la nostra esistenza, la cosa è anche pratica e attinente la nostra vita ed esistenza materiale.


Infatti l'uomo soffre e soffre soprattutto spiritualmente, anche se no lo capisce.

E soffre anche a causa del male che gli altri fanno.
Tu pensa che ogni azione disarmonica si ripercuote in tutto l'universo. Poi, grazie a Dio, l'universo ha le "spalle larghe", ma la sofferenza c'è.

Ma non è che "non potrà avere pace", perché possiamo fare altrimenti, possiamo decidere di non ammazzare più.

Inoltre siamo sia mortali che immortali, nel senso che in questa forma spirituale in questa manifestazione, siamo mortali. Ma l'Anima (Essenza, Scintilla divina, o come vogliamo chiamarla) è immortale in quanto anch'essa esistente "fuori" dal tempo.

Definizioni che ripeto mi stanno benissimo, le trovo valide. Ma potrebbero essere valide molte altre. Come che la mia anima tornerà alla fonte e lì rimarrà. Quindi, o tu mi dici che sai che questo può essere riconosciuto come cosa univoca, oppure non puoi considerarla tale. Perché allo stesso modo, io posso sostenere che questa è una realtà olografica e siamo dentro il sogno di qualcun altro. La credibilità è la stessa. E non lo dico per sminuire nulla.


Si che può essere riconosciuto, ma non con la mente, o per meglio dire, non con la sola mente.

Può essere riconosciuto con il Cuore, ovvero con il "nostro" Spirito (forma individuale ma anche collettiva) e "tradotto" con la mente (e non solo con le parole ma con i vari linguaggi che la mente può usare). Inoltre può essere riconosciuto tramite il corpo e con la sensitività (Chi) e tutti questi "riconoscimenti" hanno come risultato comune la comprensione di questa (queste) realtà spirituali.

E si soffre, eccome se si soffre, perché senti che c'è tanto male nel mondo. Ma non è una sofferenza "devastante" perché c'è anche la comprensione dei motivi e anche la visione della "cura".

Quindi non è che lo Spirito "non ci appartiene" e "lo usiamo", punto.

Lo usiamo in questa forma-manifestazione ma allo stesso "tempo" siamo anche Spirito.

Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.


Non è che "non so dirti" se è nostro oppure no, non posso dirlo, nessuno può.

Lo Spirito non ha nulla a che vedere con il possesso, perché è.

Tu hai la tua mano? Possiedi la tua mano? Possiamo dire di si ma non è esatto nella realtà dell'esistenza, perché la tua mano è tua e siamo d'accordo, ma tu sei anche la tua mano.
Sono vere entrambe le cose.
Ma siccome la tua mano non è universale, mentre lo Spirito si (e quindi non solo dell'uomo) ecco che ogni risposta che sia limitata alle capacità della mente sarà per forza incompleta e di conseguenza non esaustiva.
La risposta non la possiamo trovare con la mente, è impossibile perché queste realtà contengono anche la mente stessa e sono infinitamente più "vaste".

La mente è una formica. Lo Spirito è la Terra. La formica non potrà mai comprendere la Terra (in senso visivo).
Ma noi non siamo la nostra mente, noi siamo anche il Cuore.

Questo la mente razionale non può accettarlo e capirlo, perché senza il tempo non funziona.
La stessa logica è basata sul tempo. Infatti se levi il tempo alla logica, semplicemente non funziona, non esiste, perché basata su successioni di eventi.

Negativo. Stai parlando della razionalità e del pensiero positivista, non della logica.

La logica, informati, una volta che viene posta su di un'altro piano, basta esserne a parte e accettarlo, può discutere logicamente anche di rettiliani e di mutaforma, puoi parlare di fantascienza e di teletrasporti che funzionano con la forza delle scuregge. Per questo si dice "Secondo QUESTA logica" ...

... tu parli di razionalità. Sei tu che sbagli.

La logica di una realtà che ci attraversa e che lo spirito è al di là del tempo, a me sta bene.

Non solo io accetto che lo spirito è al di là del tempo, io accetto anche l'anima.


Non hai capito cosa intendevo o forse mi sono spiegato male io.

Qualsiasi linguaggio che usi le parole, e quindi anche la logica, avrà il limite temporale ovvero senza il tempo non funziona, non ha più nessun senso e quindi anche la logica ha questo limite.

Infatti se levo la sequenza temporale al tuo esempio, possiamo avere:

"mutaforma scuregge, forza funzionano logica questa" :-D

Io non parlo dell'"uso della logica" o di "piani logici", parlo proprio della facoltà logica che è parte delle facoltà razionali. Non c'entra il positivismo che poi a mio avviso è una "malattia mentale estrema" dell'uso della mente razionale.

La logica senza le parole, e quindi senza una sequenza temporale, non esiste, perché anche per "andare" su un piano logico ("secondo questa logica") hai comunque dovuto prima esporre tale piano logico con le parole e quindi usando una sequenza temporale e questo è per forza di cose limitato dallo "strumento che usi", ovvero la mente ed in particolar modo la mente razionale.

Quello che voglio evidenziare è proprio il "limite intrinseco" d questa nostra "parte", la mente ed in particolar modo quella razionale (quindi tutto ciò che riguarda l'uso delle parole - pensiero verbale - logica - raziocinio) nel poter descrivere le realtà spirituali.

... io ti sto dicendo che nel momento in cui per me un azione fatta bene è l'istinto che me la fa fare bene, io ti ho dato la mia opinione in merito, ci sei?


Questo era chiaro, ma io non sono d'accordo.
Perché nella mia visione non è l'istinto che "te la fa fare" bene, è lo Spirito che ti guida a farla bene.

E se tu mi dici che lo spirito la guida, allora io ti contesto che non solo non ho avuto il libero arbitrio,


Il libero arbitrio ce l'hai avuto perché sei tu che hai deciso di fare quella cosa. Con cosa, istinto o quello che è, non cambia che la decisione è stata tua.

ma anche che per me non ho fatto nulla di fatto bene. Perché la mia decisione è istintiva, e che possa fare bene al mio spirito è LA consueguenza.


Secondo me non puoi fare bene allo Spirito, in quanto è il Nulla.
Io credo che parli dell'Anima e/o dell'Essere (forma spirituale nella sua totalità).

Se questo tu ritieni sia un discorso sconclusionato, a me sta bene; ma sappi che per me è il tuo a essere sconclusionato e non lo dico certo per dispetto.


Non vedo dispetti di nessun tipo e certo che anche il mio appare sconclusionato, anche folle se vuoi :-)

E' un atra "ottica" che richiede, per essere compresa (e non accettata, non mi aspetto nulla sia chiaro) richiede tempo e riflessione, ma soprattutto contemplazione. Perché accettare che lo Spirito esiste, che è universale e personale per ogni entità allo stesso "tempo" e che è sia il "posto" dove tutto esiste e diviene, è roba grossa, è un vero "cambio" di prospettiva che coinvolge moltissime cose, tutto direi.

Io ci ho messo molti anni prima di iniziare a "vedere" delle cose che avrebbero potuto essere delle conferme a questa visione.
Poi, grazie soprattutto al Tai Chi, la cosa mi è apparsa in tutta la sua realtà e chiarezza, perché se dopo 15 anni che tutti i giorni fai una cosa (apparentemente la stessa cosa) non riesci mai, se usi la mente, a farla "bene", ovvero secondo l'intenzione che avevi eccetera, un bel giorno provi a fare diversamente, magari mettendo da parte la mente ed ecco che... "miracolo". Funziona, e non solo funziona, è perfetto.

Ma questo è stato solo il mio percorso e ci sono tanti percorsi quanti siamo. Lo racconto solo in quanto testimonianza.

Allora inizi ad esaminare questa "strana e apparentemente sconclusionata cosa", e sapendo di antiche conoscenze ma anche di "moderne traduzioni" delle stesse, come quelle che ha fatto il mio Maestro, ecco che tutto diventa... logico! :-)

E non solo logico, sensato, funzionale e secondo me è l'unico modo in cui l'universo può funzionare, o almeno finora non ho trovato un "progetto" più funzionale e perfetto di questo.

Pensa; "prima" viene creato il Nulla. Poi "in" questo nulla vengono create le infinite entità e questo Nulla gli da il "posto" dove esistere e divenire ed allo stesso tempo le guida nella infinita complessità e varietà e perenni divenire, ognuno secondo la sua Natura.

Pare una cosa fatta bene ;-)

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8 Anni 3 Mesi fa #4361 da invisibile

Franco893 ha scritto: []

Lo "spirito" potrebbe essere una proiezione mentale?


Certo, infatti cosi come non è possibile dimostrare la sua esistenza alla mente, così potrebbe essere una proiezione

Ma di indizi ''forti'' della sua esistenza ce ne sono e si sono studi e pratiche che possono confermarci certi suoi aspetti.

Ma anche un ragionamento logico ☺

Le ''cose'', dove esistono se non nel nulla?

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8 Anni 3 Mesi fa #4362 da Calvero

TheNecrons ha scritto: @Calvero:

Riassunto veloce:

Ma è possibile parlarne, come si deve.


Non fino ad un certo punto. E il tuo quesito rappresenta il limite.


Il Logos penetra anche l'adamantio e può sondare l'intero Universo.
Niente è impossibile, ragazzo :wink:

Alla nostra :pint:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4363 da Calvero

invisibile ha scritto:
Non c'entra se ci sei andato oppure no, in questo discorso.


Lo so che non c'entra. L'ho sottolineato per rendere evidente che conosco e riconosco i distinguo.

Il punto è che è un fatto che con la razionalità e la logica non si possono descrivere certe realtà ed il fattore tempo è l'indicatore di questo limite.


Il punto è che stai sbagliando. Stai ancora parlando di positivismo. Che non si possano descrivere con la razionalità e con la logica, è un fatto.

Ma il tuo essere in contraddizione, a mio avviso, è nella forma e non nella sostanza.
Ed è con la logica che lo si evince.

Quindi dopo ti farò una domanda e prima ripeto ancora una volta un'ipotesi, poi basta però - perché c'è un'ostinazione che non posso certo battere con l'ostinazione e mi ritirerò in altri lidi:

Se io sostengo di essere un anima reincarnata in Calvero, e sostengo che l'anima è di là del tempo, e inoltre sostengo che la mia anima prima si era reincarnata e aveva abitato il corpo fisico di un certo Mario Rossi, sino alla sua morte ovviamente; nel momento in cui qualcuno mi contesterà che in realtà il signor Mario Rossi di cui parlo è ancora in vita, nonostante - cosa è ANIMA - non si possa capire con la logica, è o non è illogico quanto sostengo?

Sì o NO

E ora l'ultima domanda:

Stai asserendo che se si discute di percorsi spirituali significa che si è esclusi a prescindere dal poter sostenere posizioni contraddittorie e/o incongruenti?

Sì o No

Finché non si scioglie questo NODO, onestamente non m'interessa andare avanti.
So cos'è la spiritualità e ritengo che non ci siano Scuole o percorsi che si arrogano di essere gli unici.
Nonostante questo non sostengo che sia il mio l'unico.

Necrons non mi conosce, ma Tu mi conosci BENISSIMO, quindi sai che se mi risponderai con il Sì o con il NO ...

... io certo non mi metterò a rinfacciare qualcosa o approfitterò per sostenere stronzate tipo "Visto che avevo ragione?" ... mi devi rispondere perché ti ho fatto una domanda, precisamente. E sono conscio che il tuo Sì o il tuo NO, sarà relegato a quell'ipotesi che ti ho fatto, non lo sfrutterò per farlo scivolare slealmente in altre posizioni. Ma mi serve la tua risposta precisa.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 3 Mesi fa #4367 da TheNecrons
@Calvero:

Il Logos penetra anche l'adamantio e può sondare l'intero Universo.

Niente è impossibile, ragazzo :wink:


No. E se ne è già stato parlato. E tu devi evitare di postare frasi dottrinali e scolastici, che non tengono conto (almeno non espressamente) di quanto scritto prima.

Calvero, devi più preciso, serio e approfondito con me, Se vuoi discuterne. Devi essere un po' più rispettoso. Ho avuto dei dubbi.

Ciao.

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8 Anni 3 Mesi fa #4369 da Franco893

invisibile ha scritto:

Franco893 ha scritto: []

Lo "spirito" potrebbe essere una proiezione mentale?


Certo, infatti cosi come non è possibile dimostrare la sua esistenza alla mente, così potrebbe essere una proiezione

Ma di indizi ''forti'' della sua esistenza ce ne sono e si sono studi e pratiche che possono confermarci certi suoi aspetti.

Ma anche un ragionamento logico ☺

Le ''cose'', dove esistono se non nel nulla?


Io vedo lo "spirito" ( anche se ammetto non mi piace chiamarlo così perchè non sono credente ) nelle "diversità" tra razze.

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8 Anni 3 Mesi fa #4370 da invisibile
Non ti seguo Calvero.
Non mi è chiaro cosa dici e in che ottica lo dici.

Dici che sono contraddittorio nella forma ma non mi sembra tu abbia spiegato il perché.

Mi fai una domanda in cui nell'ipotesi c'è la tua convinzione di essere reincarnato e poi dici che qualcuno "contesterà" che non è vero, ma non ho capito in cosa consisterebbe questa contestazione, ovvero cosa significa che ti si contesterà quanto tu affermi. Quindi non so se quanto sostieni sia logico oppure no e non capisco nemmeno la pertinenza di tale domanda rispetto a quello di cui stavamo parlando.

Anche la seconda domanda mi è incomprensibile, perché non capisco cosa tu intenda, in questo caso, per "percorsi spirituali". A me sembra che questa espressione possa essere interpretata in vari modi e per cui non so che dirti.

Ti giuro che mi sono perso...

Sul positivismo ti ho già risposto mi sembra in modo argomentato. Puoi non concordare, ci mancherebbe, ma non spieghi dove io sarei in errore.

Il resto, sulle tue intenzioni, non era necessario, davvero.

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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #4371 da Calvero

TheNecrons ha scritto:
No. E se ne è già stato parlato.


Per me Sì, e ne ho fatto esperienza.

E tu devi evitare di postare frasi dottrinali e scolastici, che non tengono conto (almeno non espressamente) di quanto scritto prima.


La mia esperienza è esperienza, la scuola è antitetica la mia concezione dell'esistenza, e credo tu confonda le cose. Sei troppo sulla difensiva.

Non vedo perché non sarebbe meno dottrinale sostenere che lo spirito è fuori dal tempo, queste e altre affermazioni comunque altisonanti, o qui qualcuno ha in mano le tavole della Legge?

Calvero, devi più preciso, serio e approfondito con me, Se vuoi discuterne. Devi essere un po' più rispettoso. Ho avuto dei dubbi.

Ciao.



Ti ho detto prima che non posso dedicare le stesse energie a entrambi, e che non mi ero accorto che Invisibile mi aveva risposto. Quindi sono solo stato essenziale. Prima devo concludere con lui, perché con lui ho iniziato.

Dove non sarei stato rispettoso con Te? indicamelo serenamente, così magari ti capisco meglio.

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da Calvero.

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8 Anni 3 Mesi fa #4372 da invisibile

Franco893 ha scritto:

invisibile ha scritto:

Franco893 ha scritto: []

Lo "spirito" potrebbe essere una proiezione mentale?


Certo, infatti cosi come non è possibile dimostrare la sua esistenza alla mente, così potrebbe essere una proiezione

Ma di indizi ''forti'' della sua esistenza ce ne sono e si sono studi e pratiche che possono confermarci certi suoi aspetti.

Ma anche un ragionamento logico ☺

Le ''cose'', dove esistono se non nel nulla?


Io vedo lo "spirito" ( anche se ammetto non mi piace chiamarlo così perchè non sono credente ) nelle "diversità" tra razze.


Forse sono io che sono rimbambito :-) ma anche la tua risposta non l''ho capita.

Per "cose" intendevo "tutte le cose esistenti" (entità-esseri-oggetti e ogni cosa che possa essere riconosciuta come esistente nell'universo intero).

La domanda è molto basilare, semplice e non presuppone credenze di tipo spirituale o religioso, e indica che per esistere una "cosa" ha bisogno di un "posto" dove esistere.

Riformulo in modo ancora più basilare, di modo da eliminare ogni possibile "obbligo" in senso spirituale o religioso (credenza).

Dove esistono le cose?

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