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Il bene il male, armonia e disarmonia.
- flor das aguas
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Bravo Volano, diglieloVolano49 ha scritto: Flor das aguas
Io infatti non mi fido di nessuno mi fido solo di me stessa
Io non i fido di nessuno, nemmeno di me stesso
:::::::::..............
Mi sia concesso caro Dr. Invi. Questa volta Flor ti batte per una fiduciaria a zero...
- flor das aguas
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Pure io mi fido di Gesu' Cristo ma vai a capire se e' lui che comunica o il tedesco sotto mentite spoglieinvisibile ha scritto: Mi fido dello Spirito.
- invisibile
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Per quello è necesario perfezionare il contatto con lo Spirito.
Le antiche pratiche, Tai Chi, Meditazione, portano proprio (anche) a quello fino ad arrivare al punto di non avere più dubbi, perché lo Spirito, essendo totalmente puro, è infallibile.
Provare per credere
- flor das aguas
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Si', sono d'accoro, attraverso amore, armonia e tutto quello che vuoi, frequenze in cui certe entita' non possono accedere, abbiamo la capacita' di eliminarlo, ma non e' solo questo.TheNecrons ha scritto: Sembra che tu, @flor das agaus, sia d'accordo, cioè sostenga che il punto fondamentale, è il nostro stato interno (che elevato, secondo te, toglierebbe tutto il potere agli agenti esterni).
Allora perché parlare degli agenti esterni, in primo luogo? Cosa me ne faccio del sapere che il male è causato da agenti esterni, se alla fine la capacità di nutrirlo al 100% o di eliminarlo al 100%, ce l'ho io?
Bisogna essere consapevoli che queste entita' sono forze manipolatrici che ci tengono in una illusione percettiva con l'inganno, una prigione, altrimenti non saremo in grado di uscirne.
La conoscenza, il sapere vero,, sono la nostra arma per liberarci, l'ignoranza e' quello che ci tiene nella prigione. Questo e' quello che io sostengo.
Ma bada bene, perche' su questo mi sa non mi hai capito leggendo i tuoi commenti precedenti. Il male non ha nessun potere reale, ha quello che noi gli concediamo. L'inganno e' la loro specialita'. Quindi questa e' la chiave.
La loro forza si basa sulla nostra ignoranza, il non sapere che il castello di carta delle loro bugie sta in piedi perche' noi ci crediamo. Cambiando la percezione cambierai la realta'. Se lo facessimo tutti, o comunque una buona parte dell'umanita', il castello crollerebbe in un battito di ciglia.
Il male crea illusioni e inganni in continuazione, e' in costante lavoro per nutrire se stesso, per rinforzare le sue bugie, non puo' durare nel tempo, e' di per se destinato all'autodistruzione. L'oscurita', dice Thoth, esiste in assenza di luce, lascia filtrare la luce e sparira'. Ogni essere umano contiene la scintilla luminosa, proveniente dalla sorgente di luce. Ogni coscienza "risvegliata" fara' filtrare un raggio di luce sulla terra, piu' luce filtra piu' l'oscurita' sparisce. Il male, per mantenere l'oscurita', accelera e accelera in un tentativo che alla fine sara' talmente grottesco da crollare su se stesso. Questo e'.
Dici non e' importante saperlo? Per me lo e'.
- flor das aguas
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Esatto, conosci te stesso e sarai in grado di accedere alla fonte infallibile di purezza e verita', per questo mi fido di me stessa.invisibile ha scritto: flor das aguas
Per quello è necesario perfezionare il contatto con lo Spirito.
Le antiche pratiche, Tai Chi, Meditazione, portano proprio (anche) a quello fino ad arrivare al punto di non avere più dubbi, perché lo Spirito, essendo totalmente puro, è infallibile.
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- invisibile
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Su questi temi mi sa che non ci capiremo mai in modo completo, anche perchè diamo a certi termini significati molto dversi.
"Fidarsi di sé stessi " per me significa, "così come non mi fido di nessun altro non mi fido di me stesso", perché nell'espressione "me stesso" (e "altri") è compresa la mia mente, quindi personalità, ego etc (anche le loro ovviamente). Quindi fidarsi di me stesso sarebbe assurdo, sarebbe come giudicare la mia mente infallibile.
Invece non uso "me stesso" per lo Spirito perché lo Spirito non sono io, siamo "noi", è Uno ma che si manifesta in infinite "forme", quindi i due concetti per me sono molto diversi.
- flor das aguas
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invisibile ha scritto: "Fidarsi di sé stessi " per me significa, "così come non mi fido di nessun altro non mi fido di me stesso", perché nell'espressione "me stesso" (e "altri") è compresa la mia mente, quindi personalità, ego etc (anche le loro ovviamente). Quindi fidarsi di me stesso sarebbe assurdo, sarebbe come giudicare la mia mente infallibile.
Invece non uso "me stesso" per lo Spirito perché lo Spirito non sono io, siamo "noi", è Uno ma che si manifesta in infinite "forme", quindi i due concetti per me sono molto diversi.
Quando ho detto a TheNecrons mi fido solo di me stessa, intendevo non sono una che si affida a guide o maestri di luce. Mi fido della mia "percezione", mi fido solo di quello che viene da me, direttamente, la mia coscienza, il mio cuore o come lo vuoi chiamare, non ho bisogno di intermediari, sono in grado di ricercare dentro di me quello che proviene dalla Fonte. Si parlava di situazioni oltre la vita quotidiana, quindi non parlavo certo di ego o roba simile.
Certo la nostra mente non e' infallibile, ma se ti affidi allo Spirito, devi fidarti di te stesso, che sei il tramite di connessione con lo Spirito, o no? questo intendevo.
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Mi fido della mia "percezione", mi fido solo di quello che viene da me, direttamente, la mia coscienza, il mio cuore o come lo vuoi chiamare,
Per me sono cose diverse, non riesco a mettere tutto questo nello stesso significato.
non ho bisogno di intermediari, sono in grado di ricercare dentro di me quello che proviene dalla Fonte.
Si questo è sano ma io non posso sapere se è vero sempre e comunque, ovviamente lo puoi sapere solo te, per quelo parlavo di perfezionare il contatto con lo Spirito perché è l'unico di cui ci si può fidare.
Si parlava di situazioni oltre la vita quotidiana, quindi non parlavo certo di ego o roba simile.
Anche qui non posso sapere se la tua mente/ego possa averti fatto credere delle cose che non sono vere o lo sono in parte. Tu dici di no ma siccome non mi fido di nessuno...
Certo la nostra mente non e' infallibile, ma se ti affidi allo Spirito, devi fidarti di te stesso, che sei il tramite di connessione con lo Spirito, o no? questo intendevo.
Lo sei quando lo sei. Lo siamo sempre? Direi di no quindi direi che su queste cose, che per me sono della massima serietà, ci vuole molta cautela e soprattutto verifica, verifica ed ancora verifica.
- flor das aguas
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Non mi sembra di aver detto che tu ti debba fidare di me, ho detto che io mi fido di me stessa.
Come fai a entrare in contatto con lo spirito se non ti fidi di te stesso? Conoscere te stesso, sapere da dove vengono pensieri emozioni... Riconoscere eventuali intrusioni o meno... dovrebbe essere la base per un lavoro spirituale.
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@Invisibile
Non mi sembra di aver detto che tu ti debba fidare di me, ho detto che io mi fido di me stessa.
Io non ho pensato che tu lo abbia detto. Non capisco.
Come fai a entrare in contatto con lo spirito se non ti fidi di te stesso?
E perché ti defi fidare di te stesso, nella'accezione che io do a questa espressione, per entrare in contatto con lo Spirito?
E' dello Spirito che ci si deve fidare per entrarci in contatto, poi ovviamente è necessario trovare lo stato dell'essere che lo permette. Ecco perché ho citato le pratiche antiche, aiutano proprio a fare questo.
Conoscere te stesso, sapere da dove vengono pensieri emozioni... Riconoscere eventuali intrusioni o meno... dovrebbe essere la base per un lavoro spirituale.
Si certo, anche, ma non solo come ho detto.
- flor das aguas
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Il concetto banalissimo di fiducia in se stessi si e' trasformato in un dibattito surreale :o
Io non ho pensato che tu lo abbia detto. Non capisco.
"Si questo è sano ma io non posso sapere se è vero sempre e comunque, ovviamente lo puoi sapere solo te, per quelo parlavo di perfezionare il contatto con lo Spirito perché è l'unico di cui ci si può fidare.
Anche qui non posso sapere se la tua mente/ego possa averti fatto credere delle cose che non sono vere o lo sono in parte. Tu dici di no ma siccome non mi fido di nessuno... "
E perché ti defi fidare di te stesso, nella'accezione che io do a questa espressione, per entrare in contatto con lo Spirito?
E' dello Spirito che ci si deve fidare per entrarci in contatto, poi ovviamente è necessario trovare lo stato dell'essere che lo permette. Ecco perché ho citato le pratiche antiche, aiutano proprio a fare questo.
A questo punto dubito di aver capito cosa intenda tu per spirito, quindi chiedo:
Lo spirito parla al cuore? Come ci entri in contatto? Come ci comunichi? Come ti si "manifesta"? E' uno stato paragonabile vagamente al Nirvana?....
Se si', ripeto devi avere quantomeno fiducia in te stesso, che vuol dire che devi sapere che si tratta di un "contatto" reale e non frutto di qualche manipolazione percettoria. Devi aprire le frequenze del cuore, e come ci riesci o come puoi solo sperare di "avere successo" se non ti fidi del tuo cuore, dei "segnali ricettivi" che vengono dal tuo cuore.
Se no, allora e' solo un atto di fede, quindi dimentica cio' che ho detto e fidati di chi vuoi te.
Ma siccome io agli atti di fede non ci ho mai creduto, come san tommaso devo fidarmi di me stessa.
La Verita' e' nascosto dentro di noi, e' li' che va ricercata, attraverso tutte le pratiche millenarie che vuoi, che sono diverse, ma e' quello il viaggio spirituale, e' un viaggio interiore non cerchi fuori (e mi pare che su questo siamo d'accordo). Se non ti fidi di te stesso non riuscirai a fare il primo passo che ti portera' alla consapevolezza, perche' non sarai in grado di ricevere nulla
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@Invisibile
Il concetto banalissimo di fiducia in se stessi si e' trasformato in un dibattito surreale :o
No te l'ho detto perché, diamo significati diversi a termini ed espressioni.
Io non ho pensato che tu lo abbia detto. Non capisco.
"Si questo è sano ma io non posso sapere se è vero sempre e comunque, ovviamente lo puoi sapere solo te, per quelo parlavo di perfezionare il contatto con lo Spirito perché è l'unico di cui ci si può fidare.
Non vedo dove tu mi abbia chiesto di fidarmi di te, continuo a non capire.
A questo punto dubito di aver capito cosa intenda tu per spirito, quindi chiedo:
Lo spirito parla al cuore?
Lo Spirito è nel cuore, nell'essere umano, ed è ovunque nel Tutto.
Non è un caso che per la medicina tradizionale cinese il cuore non è un organo ma un "vuoto", perché è la sede dello Spirito.
Lo Spirito non parla, informa. Tu chiedi e lui ti informa. Tu chiedi e lui ti guida.
Lo Spirito è il Nulla universale, totalmente puro, creato proprio per proteggere e guidare tutte le "entità" nel loro divenire in Armonia.
Come ci entri in contatto? Come ci comunichi?
Non con la mente. Si con il Cuore ma il cuore deve essere puro.
La mente riceve parte delle informazioni, quelle che può capire, il resto arriva al corpo ed allo "spirito individuale". Ma dipende non è che la cosa sia "standardizzata" è lo Spirito e quindi di volta in volta decide lui come comunicare con chi chiede assistenza.
Per esempio ogni volta che ti alzi da una sedia stai chiedendo la sua assistenza, perché avvenendo l'azione nel futuro, ed essendo l'azione di una complessità pazzesca anche solo dal punto di vista fisico, da sola non ce la farai mai. Ovviamente siamo praticamente sempre inconsapevoli di come funzione, ma funziona, sempre.
Come ti si "manifesta"? E' uno stato paragonabile vagamente al Nirvana?....
No quello è uno stato dell'essere, non è lo Spirito. Ovviamente essendo lo Spirito "la guida universale" è anch'egli "coinvolto" negli stati dell'essere. Quando c'è Armonia lo Spirito è sempre presente.
Se si', ripeto devi avere quantomeno fiducia in te stesso, che vuol dire che devi sapere che si tratta di un "contatto" reale e non frutto di qualche manipolazione percettoria. Devi aprire le frequenze del cuore, e come ci riesci o come puoi solo sperare di "avere successo" se non ti fidi del tuo cuore, dei "segnali ricettivi" che vengono dal tuo cuore.
Il cuore può non essere puro, ecco perché.
Se no, allora e' solo un atto di fede, quindi dimentica cio' che ho detto e fidati di chi vuoi te.
Certo, la fede è essenziale, senza fede lo Spirito non può manifestarsi e guidare.
Ma siccome io agli atti di fede non ci ho mai creduto, come san tommaso devo fidarmi di me stessa.
Quando dici che ti fidi di te stessa compi un atto di fede.
Ogni "azione" è basata sulla fede, anche se non ne siamo consapevoli, ti alzi da quella sedia perché hai fede altrimenti non ci riusciresti.
La Verita' e' nascosto dentro di noi, e' li' che va ricercata, attraverso tutte le pratiche millenarie che vuoi, che sono diverse, ma e' quello il viaggio spirituale, e' un viaggio interiore non cerchi fuori (e mi pare che su questo siamo d'accordo).
La Verità è ovunque, è nel Tutto che va ricercata. Poi certe cose, certe verità, le trovi solo dentro te stessa.
Se non ti fidi di te stesso non riuscirai a fare il primo passo che ti portera' alla consapevolezza, perche' non sarai in grado di ricevere nulla
Ho già spiegato che se continui ad usare questa espressione in modo diverso da come la uso io non ci capiremo mai.
Ora che ho esposto meglio come la vedo sullo SPirito spero che tu possa capire che quando dico che mi fido solo dello Spirito significa che mi fido anche "dello Spirito che è in me". Ma della mente, personalià, ego etc. non mi fido minimamente, nemmeno delle mie.
- flor das aguas
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Non vedo dove tu mi abbia chiesto di fidarmi di te, continuo a non capire.
Ma infatti non te l'ho detto! Tu dici che non ti fidi di me e che solo io lo posso sapere... e certo, infatti non ti ha chiesto di fidarti di me! Io ho detto mi fido solo di me stessa.
Lo Spirito è nel cuore, nell'essere umano, ed è ovunque nel Tutto.
ok
Non è un caso che per la medicina tradizionale cinese il cuore non è un organo ma un "vuoto", perché è la sede dello Spirito.
Mi piace questa immagine
Lo Spirito non parla, informa. Tu chiedi e lui ti informa. Tu chiedi e lui ti guida.
Lo Spirito è il Nulla universale, totalmente puro, creato proprio per proteggere e guidare tutte le "entità" nel loro divenire in Armonia.
Concordo... quindi lo spirito e' dentro e fuori di te (nulla universale)
Non con la mente.
Mi pare ovvio, per quello dicevo a TheNecrons da non confondersi con messaggi telepatici, quello che succede con molti cosidetti canalizzatori
è lo Spirito e quindi di volta in volta decide lui come comunicare con chi chiede assistenza.
Su questo non credo di essere d'accordo, chiunque puo' facendo un adeguato lavoro su se stesso comunicare con "lo spirito" visto che e' in noi
Per esempio ogni volta che ti alzi da una sedia stai chiedendo la sua assistenza, perché avvenendo l'azione nel futuro, ed essendo l'azione di una complessità pazzesca anche solo dal punto di vista fisico, da sola non ce la farai mai. Ovviamente siamo praticamente sempre inconsapevoli di come funzione, ma funziona, sempre.
Oddio, non saro' piu' giovanissima, ma ad alzarmi dalla sedia ancora ci riesco senza chiedere aiuto allo spirito Comunque scheri a parte sta cosa non l'ho capita, funge da guida nella quotidianita' vuoi dire?
Quando c'è Armonia lo Spirito è sempre presente.
Si', sono fondamentalmente d'accordo, era quello che cercavo di spiegare attraverso le frequenze, espanendo la coscienza si accede a livelli superiori di connessione e trasmissione
Il cuore può non essere puro, ecco perché.
Non credo di aver capito, che intendi per "puro", spiegami questa cosa per favore
Certo, la fede è essenziale, senza fede lo Spirito non può manifestarsi e guidare.
Si' in un certo senso hai ragione, serve fede se no nemmeno cominci il viaggio.
Quando dici che ti fidi di te stessa compi un atto di fede.
Hai ragione, pero' parlavo di fede cieca, io invece mi conosco
Ho già spiegato che se continui ad usare questa espressione in modo diverso da come la uso io non ci capiremo mai.
Ora che ho esposto meglio come la vedo sullo SPirito spero che tu possa capire che quando dico che mi fido solo dello Spirito significa che mi fido anche "dello Spirito che è in me". Ma della mente, personalià, ego etc. non mi fido minimamente, nemmeno delle mie.
Sei tu che per primo hai travisato il modo in cui intendevo io il fidarmi di me stessa, mi sembra ovvio che nel contesto in cui l'ho espresso non intendessi alludere alla mie qualita' personali.
Io mi fido solo di me stessa, nel campo della mia esperienze, non credo a cose dette da altri ne' scritte (o comunque nei limiti). Quello che mi puo' dire qualcun'altro sara' senz'altro arricchimento e spunto di indagine, ma per me per essere considerato "vero" devo "sperimentarlo" in qualche modo. Quindi conoscenza e esperienza (in ordine sparso) portano alla consapevolezza
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Reset ci siamo incartati ma magari è colpa mia...
Tu hai scritto:
Non mi sembra di aver detto che tu ti debba fidare di me, ho detto che io mi fido di me stessa.
Ed io ti ho chiesto perché tu avessi pensato che io avessi creduto che tu mi avessi detto che dovevo fidarmi di te (LOL)
Te l'ho chiesto perché non mi sembra che io abbia mai espresso un simile pensiero.
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è lo Spirito e quindi di volta in volta decide lui come comunicare con chi chiede assistenza.
Su questo non credo di essere d'accordo, chiunque puo' facendo un adeguato lavoro su se stesso comunicare con "lo spirito" visto che e' in noi
Non hai considerato la parola "come", che era il senso della frase.
Per esempio ogni volta che ti alzi da una sedia stai chiedendo la sua assistenza, perché avvenendo l'azione nel futuro, ed essendo l'azione di una complessità pazzesca anche solo dal punto di vista fisico, da sola non ce la farai mai. Ovviamente siamo praticamente sempre inconsapevoli di come funzione, ma funziona, sempre.
Oddio, non saro' piu' giovanissima, ma ad alzarmi dalla sedia ancora ci riesco senza chiedere aiuto allo spirito
Se non chiedi aiuto allo Spirito non potrai mai farlo, è impossibile. Il CORPO ha BISOGNO della guida dello Spirito altrimenti non può fare nulla. "Noi" possiamo ignorarlo, ma il corpo no non può. Alzarsi da una sedia è un atto di una complessità incredibile, nessuno di "noi" può fare una cosa simile è al di la della nostra portata. Ovviamente per "noi" intendo la nostra mente, coscienza, personalità etc.
Il corpo è sempre in contatto con lo Spirito.
Comunque scheri a parte sta cosa non l'ho capita, funge da guida nella quotidianita' vuoi dire?
Funge da guida in ogni senso. E' la guida uiversale.
Il cuore può non essere puro, ecco perché.
Non credo di aver capito, che intendi per "puro", spiegami questa cosa per favore
Desideri, passioni, rabbia, odio, invidia, giudizio... se siamo "abitati" da queste emozioni il cuore ne risente, non è puro.
Certo, la fede è essenziale, senza fede lo Spirito non può manifestarsi e guidare.
Si' in un certo senso hai ragione, serve fede se no nemmeno cominci il viaggio.
Esatto, senza fede nemmeno ti alzi dalla sedia
Quando dici che ti fidi di te stessa compi un atto di fede.
Hai ragione, pero' parlavo di fede cieca, io invece mi conosco
Eh ma non puoi portare una tua convinzione come argomentazione. Io che ne so se ti conosci davvero... Ci conosciamo mai davvero? Considerando che tutto ciò che è manifesto è uin perenne mutamento, quindi anche noi stessi, direi che è il caso di essere cauti con queste convinzioni.
E la fede è sempre "cieca", o c'è fede o non c'è, non ci sono "vie di mezzo" con la fede.
Ho già spiegato che se continui ad usare questa espressione in modo diverso da come la uso io non ci capiremo mai.
Ora che ho esposto meglio come la vedo sullo SPirito spero che tu possa capire che quando dico che mi fido solo dello Spirito significa che mi fido anche "dello Spirito che è in me". Ma della mente, personalià, ego etc. non mi fido minimamente, nemmeno delle mie.
Sei tu che per primo hai travisato il modo in cui intendevo io il fidarmi di me stessa, mi sembra ovvio che nel contesto in cui l'ho espresso non intendessi alludere alla mie qualita' personali.
Io mi fido solo di me stessa, nel campo della mia esperienze, ...
Ma le tue esperienze sono condizionate dalle tua qualità personali, è inevitabile, per tutti è così. Quindi, almeno in una certa misura, non puoi essere sicura di tutto quello che hai dedotto dalle tue esperienze. Ecco perché non mi fido nemmeno di me stesso e cerco di verificare sempre tutto, e quando non posso o non ci riesco sospendo il giudizio.
Ci vuole cautela, molta cautela in queste cose...
non credo a cose dette da altri ne' scritte (o comunque nei limiti).
Si questo lo faccio anche io.
Quello che mi puo' dire qualcun'altro sara' senz'altro arricchimento e spunto di indagine, ma per me per essere considerato "vero" devo "sperimentarlo" in qualche modo.
Per me "in qualche modo" non è sufficiente, e proprio questo che cerco di dirti fin dal'inizio. Non mi basta "un qualche modo" per convincermi che esiste un ologramma, pretendo una esperienza che sia definitiva non vaghe ipotesi di vaghi scienziati che poi si aggiungono ad antiche conocenze e finisce per essere un minestrone.
Sono cose troppo serie per non verificarle fino in fondo, a mio avviso ovviamente.
- flor das aguas
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Reset ci siamo incartati ma magari è colpa mia...
Mi pare ovvio sia colpa tua
Te l'ho chiesto perché non mi sembra che io abbia mai espresso un simile pensiero.
Questa e' una tua citazione
"Anche qui non posso sapere se la tua mente/ego possa averti fatto credere delle cose che non sono vere o lo sono in parte. Tu dici di no ma siccome non mi fido di nessuno... "
Da cui io deduco, ripeto deduco, che tu stia sostenendo -giustamente- che non ti fidi di me, e a me viene da dire, chi te lo ha mai chiesto di fidarti di me! Io ho detto mi fido di me, e ritengo la fiducia in se stessi sia essenziale per un percorso spirituale, tu sostieni di no, pace!
In sostanza mi pare che qualsiasi cosa io dica, tu cerchi di "debunkarla", quando su certi argomenti non ci sono "link" fonti che possano essere portati come verita' assoluta, si cerca di ragionare e magari portare all'attenzione percorsi propri, esperienze proprie, ma lungi da me, ripeto lungi da me, cercare di convincere. Mi piacerebbe questo fosse chiaro e si discutesse piu' in questo senso.
Desideri, passioni, rabbia, odio, invidia, giudizio... se siamo "abitati" da queste emozioni il cuore ne risente, non è puro.
Non sono sentimenti che "abitano" il cuore. Il cuore di per se' e' "puro", perche' e' collegato al Tutto ed e' il Tutto, e' parte della Coscienza Universale ed il suo tramite. Non puo' essere abitato da forze di bassa frequenza, perche' semplicemente non possono esistere alla frequenza del cuore. Se volessimo darne una immagine, queste energie negative aleggiano intorno alla nostra aura. La consapevolezza profonda e' intrinseca in ognuno di noi, nel nostro cuore, nella nostra anima, bisogna fare "pulizia" di rabbia passioni e giudizi vari prima di mettersi in ascolto col proprio cuore ed essere in grado di ricevere e dare. Allora si raggiunge uno stadio di ricezione profondo. Quindi quella e' la condizione in cui sai.
Non e' l'astrale, forse avrei dovuto spiegarlo meglio. La dimensione cosidetta astrale e' la prima dimensione, o piano, prossima alla nostra, ma non e' li' che si "comunica con il cuore". Il luogo astrale e' un piano dove ci sono molti esseri inferiori o entita' negative, ma e' anche un luogo dove la realta' appare "per quello che e'" per certi versi. Spero con questo di aver chiarito meglio
Io che ne so se ti conosci davvero... Ci conosciamo mai davvero?
Va bene, non sono qui per convincerti, io ritengo, e solo io, mi pare ovvio, di conoscermi, non vorrei sembrare arrogante, ma ho lavorato su me stessa e so di cosa parlo. Non vuole essere un'argomentazione per convincere nessuno a pensarla come me, sono solo esperienze personali che ritengo possano essere di interesse, poi ognuno ne fa quello che vuole.
E la fede è sempre "cieca", o c'è fede o non c'è, non ci sono "vie di mezzo" con la fede.
No, non credo sia cosi', la fede cieca e' ignoranza per come la vedo io, anche se serve avere fede nel senso che l'ateismo totale non puo' portare all'illuminazione (che e' cio' a cui obbiamo aspirare), serve "volonta'"
Ci vuole cautela, molta cautela in queste cose...
Si', lo so, ti sembrera' strano, ma non sei l'unico ad usare cautela
Per me "in qualche modo" non è sufficiente, e proprio questo che cerco di dirti fin dal'inizio. Non mi basta "un qualche modo" per convincermi che esiste un ologramma, pretendo una esperienza che sia definitiva non vaghe ipotesi di vaghi scienziati che poi si aggiungono ad antiche conocenze e finisce per essere un minestrone.
Non ho parlato di ologramma, quella e' una teoria che ho elaborato a modo mio e mi pare possibile come spiegato nelle conversazioni precedenti.
Cosa invece di cui ho consapevolezza e' che la realta' in cui viviamo e' manipolazione di forze oscure che hanno fatto una brutta copia di quello che era in origine con l'intenzione di impedirci di uscirne e connetterci con la sorgente da cui proveniamo. Non sto qui a spiegare come lo so, ci ho provato, ma non rende. Civilta' antiche ne parlano, ne ho avuto la prova a modo mio, non cerco di rendere nessuno "edotto", in questo senso. Ma alla luce della conversazione che stiamo avendo, mi sembra importante parlarne.
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In sostanza mi pare che qualsiasi cosa io dica, tu cerchi di "debunkarla",
Questo non è vero e direi che proprio non me lo merito.
Ho argomentato su ogni cosa in modo più possibile chiaro. Non è vero che ho cercato di "debunkare tutto" anche perché su varie cose la vediamo allo stesso modo.
Questa tua mi ha definitivamente convinto che non vuoi riesaminare le tue certezze, nemmeno parzialmente e nemmeno solo per via ipotetica, e quindi reputo inutile continuare anche perché le cose su cui non sei d'accordo le hai già esposte e quindi direi che siamo alla fine di questo scambio.
Io ho proposto dei concetti.
Tu hai detto la tua.
Io dico che su certe cose sei in errore ed ho spiegato il perché lo penso.
Tu non vuoi nemmeno rifletterci su e riproponi la tua visione, il che è legittimo sia chiaro (non ho nessuna pretesa) ma questo modo di confrontarsi non lo reputo costruttivo e quindi mi fermo qui.
Ciao
- flor das aguas
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Anche per me l'argomento e' esaurito, comunque che ci creda o no, e' stato molto stimolante e per me di arricchimento scambiare opinioni e idee con te e ho avuto modo sicuramente di riflettere su molti concetti importanti.
Grazie, ciao
- invisibile
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Ti suggerisco, e lo dico con il cuore, di riesaminare le cose che ho evidenziato.
Ecco spiegata la frase "persona senza cuore"
- invisibile
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"Non puo' essere abitato da forze di bassa frequenza, perche' semplicemente non possono esistere alla frequenza del cuore."
Ecco spiegata la frase "persona senza cuore"
Secondo me non è così.
Il cuore è un "vuoto" che è tale per poter fare da "dimora" allo Spirito.
Ma noi siamo esseri umani ed abbiamo grandi facoltà, soprattutto su noi stessi, e quindi possiamo metterci dentro cose diverse. Come accennavo possiamo metterci odio, invidia, gelosia etc. ma siccome quelle cose non dovrebbero esserci la conseguenza è che ne soffriamo. E quando il cuore è riempito di cose che non dovrebbero esserci ecco che le esperienze dello Spirito non possono avvenire, perché "la casa" è abitata da altro che lo impedisce. Se si protrae questo tipo di stato nel tempo ecco che si diventa "senza cuore".
Ed ecco perché nelle pratiche spirituali c'è sempre, in qualche misura e modo, una parte che riguarda la purificazione.
Quindi non è che le forze di bassa frequenza non possono stare nel cuore, è lo Spirito che non può manifestarsi in esso quando queste forze sono presenti.
::::::::::.........
Intervengo mio malgrado (non volevo disturbare il dotto e Dottò Invi che, a sua insaputa, tendo ad ammirare), ma le sue affermazioni, su citate, le ritengo fondamentalmente errate. Mi sia concesso quindi di dire la mia, e che il maestro mi perdoni...
Ciao Invi. GUAI SE "QUELLE COSE" NON CI FOSSERO non avrebbe senso la stessa umanità. Se credi nello spirito, così come sembra, il Grande Principio dell'evoluzione (dello Spirito) si basa esclusivamente sulla causa/effetto (sulla legge che noi definiamo come Karma), si rapporta SEMPRE su ciò che relativisticamente definiamo come bene e/o male. Questo "bene" - "male" è FONDAMENTALE solo se visto come Principio di Evoluzione, inteso (come in altre circostanze ho fatto notare) come principio di acquisizione COSCIENTE da parte dello Spirito. Spero caro INVI che tu intenda il mio procedere.
Lo scopo dello Spirito che alberga in noi, ha come fondamento, attingere tramite la nostra esistenza, più consapevolezza della materia/materialità, comprensiva ovviamente di azioni più o meno "positive" e più o meno "negative". Sotto questo aspetto, per lo spirito i condizionamenti umani non eleveranno mai il "bene" al di sopra del "male", dal momento che ambedue gli risultano fondamentali. Con raziocinio (spirituale), queste polarità sono equidistanti, fondamentalmente di similare importanza, e quindi, per ricollegarmi a quanto inizialmente ti ho (bonariamente) contestato, NON può esistere.
Il nostro scontrarsi quotidianamente, il nostro dibattersi tra queste due polarità, nel conflitto delle leggi che subiamo, in sè nè "buone" nè "cattive", non toccano lo Spirito che ha una struttura integra, immortale, intoccabile. I particolari del nostro vissuto, non sono mai "un caso" ma sono la risposta del Karma (per comodità continuiamo a definirlo così) ai nostri comportamenti precedenti, sono una SCELTA PRECISA dello Spirito per dare un salutare... scossone alla nostra esistenza e procedere avanti.
Un saluto
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Ma siccome sei tu che rispondi a me, tocca a te fare lo sforzo
Che poi come tu li intendi io lo so, conosco quei significati che si danno a "Spirito" e "bene e male".
In questa discussione ho più volte espresso come io li intendo; lo Spirito è il Nulla universale che esiste per guidare e proteggere ogni "cosa" (entità se preferisci) esistente.
Il bene è l'Armonia (in perenne divenire), il male è l'eccesso o l'eccessiva mancanza (che ovviamente crea disarmonia).
Ora se riesamini il tuo post partendo da queste definizioni vedrai che io non posso rispondere in modo serio, perché ci sono delle cose che "non tornano".
Per esempio parlando di odio, gelosia, invidia etc. che dico non dovrebbero essere nel cuore, tu rispondi con "GUAI SE "QUELLE COSE" NON CI FOSSERO non avrebbe senso la stessa umanità." quando, visto quanto ho detto sopra, risulta charo che "umanità" non ha nulla a che fare con odio, gelosia, invidia nel cuore perché essendo la dimora dello Spirito questi dovrebbe essere puro. E poi, siccome affermo che il male è eccesso o eccessiva mancanza, ecco che si pone necessariamente la domanda "quanto odio"? (etc.)
Come vedi esaminando quanto dici ma con le mie interpretazioni, con i miei significati, la cosa assume dei significati molto diversi.
Come vedi esaminando quanto dici ma con le mie interpretazioni, con i miei significati, la cosa assume dei SIGNIFICATI MOLTO DIVERSI.
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Ciao Invi
No! Non è questione di significati, ma di vera sostanza. Proverò a perdonare me stesso (e a farmi perdonare...) per avere intavolato una parvenza di discussione che, di per sè, si stava già protraendo ad oltranza. L'umanità, la NOSTRA umanità, se vista in FUNZIONE dello Spirito, contempla proprio ciò che tu rifuggi. L'umanità dunque ha proprio a che fare con odio, amore, gelosia, sopportazione, invidia, perdono, ecc ecc, e questo proprio per NECCESSITA' "materiale" in funzione spirituale. In tal senso mi ero già espresso, provo a ripeterlo in modalità più... soft.
Innanzitutto lo Spirito NON sceglie il male, ma si avvale ANCHE del "male", così come del "bene" per il PROPRIO progresso. A parte il contraccolpo karmico di vite sbagliate, esiste spesso la necessità di scuotere una vita abulica, affinchè, APPUNTO, lo Spirito tragga qualche elemento utile dall'incarnazione, e quali possono essere queste "scosse" provvidenziali, se non i GUAI che ci piovono addosso, costringendoci a vivere più intensamente, anche se soffrendo col corpo e con la mente?
In sostanza caro Invi, se fossimo in genere più svegli, più attenti alle PROFONDE ESIGENZE DEL NOSTRO SPIRITO, se (in una parola) vivessimo in un modo più "produttivo", in tutti i sensi, allora i lati spiacevoli della vita tenderebbero a sparire e sarebbero fruibili soltanto quelli "piacevoli", ma sappiamo benissimo che ciò non sarà mai possibile per l'uomo essere diverso da ciò che è. Oltretutto se mai si rasenterebbe la perfezione, questa inibirebbe la presenza dello Spirito in noi, in quanto non troverebbe scopo di conoscenza nelle nostra materialità, così duale tra... "bene" e "male"...
- invisibile
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L'umanità, la NOSTRA umanità, se vista in FUNZIONE dello Spirito, contempla proprio ciò che tu rifuggi.
Io non rifuggo, lo giuro
Innanzitutto lo Spirito NON sceglie il male, ma si avvale ANCHE del "male", così come del "bene" per il PROPRIO progresso.
Se intendi lo Spirito universale per me no. Se intendi la manifestazione dello Spirito nelle "cose" (sasso, ruscello, albero, uomo) allora anche, ma dipende, non è assoluta la cosa perché il male è creato solo ed esclusivamente dall'uomo, in quanto l'unico essere capace di eccesso o eccessiva mancanza.
Per lo Spirito, in senso universale, la cosa non ha senso perché essendo il nulla non compie nessun progresso di per sé. Essendo il nulla sa già tutto, non ha un "suo" percorso da compiere, il nulla non muta, è eterno ed è proprio per quello che ha la funzione di guida e protettore di tutte le "cose" esistenti che invece hanno il proprio percorso da compiere. Essendo il nulla è totalmente puro e totalmente affidabile.
A parte il contraccolpo karmico di vite sbagliate, esiste spesso la necessità di scuotere una vita abulica, affinchè, APPUNTO, lo Spirito tragga qualche elemento utile dall'incarnazione, e quali possono essere queste "scosse" provvidenziali, se non i GUAI che ci piovono addosso, costringendoci a vivere più intensamente, anche se soffrendo col corpo e con la mente?
In questo concordiamo, ma "sofferenza" non significa "male". La storia del seme è illuminante in proposito. Il seme dorme pacioso e non vuole fare nulla perché non ne ha motivo, sta una favola. Il sole arriva a svegliarlo e inizia ad attaccarlo cuocendolo, quindi lo fa soffrire. Il seme, se vuole vivere, DEVE reagire e questo provoca altra sofferenza. Ma non una sofferenza terribile devastante, perché lo Spirito agisce in accordo con l'Armonia universale, e quindi manda, tramite il sole, un pò di sofferenza al seme, quanto basta per così dire. E via così.
Come vedi questa dinamica non la si può chiamare male, non c'è nessun eccesso o eccessiva mancanza, il seme non deve diventare albero in un giorno ma ha tanto tempo per farlo e modificare se stesso, in modo dolce ed impercettibile, per crescere trovando sempre il suo equilibrio istante dopo istante. Non c'è il male in questo ma c'è della sofferenza a "fasi" che serve proprio al far risvegliare il dormiglione
Sofferenza - reazione -sollievo. Ripetere quanto basta
Tutto ciò che va oltre questo tipo di processi armoniosi lo abbiamo inventato noi (con la nostra mente), non esiste in Natura, non esiste nella creazione, quello è il male.
In sostanza caro Invi, se fossimo in genere più svegli, più attenti alle PROFONDE ESIGENZE DEL NOSTRO SPIRITO, se (in una parola) vivessimo in un modo più "produttivo", in tutti i sensi, allora i lati spiacevoli della vita tenderebbero a sparire e sarebbero fruibili soltanto quelli "piacevoli", ma sappiamo benissimo che ciò non sarà mai possibile per l'uomo essere diverso da ciò che è.
L'uomo attuale non è l'uomo. Tra di noi ci sono pochissimi uomini che chiamiamo "Santi", "Maestri", "Profeti" eccetera. L'umo è magico, un vero e proprio dio vivente.
Per quanto riguarda i "lati spiacevoli" no non possono sparire, fanno parte del processo che rinnova l'armonia universale. Ma come per il seme non sono un dramma napoletano con le donne che si strappano i capelli e peppino che si butta dalla rupe. Sono un pò di sole che ti scalda troppo e tu devi reagire, ovvero crescere, se vuoi continuare a vivere. Tutto il resto è crudeltà è pazzia umana, il male appunto.
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Su certi tuoi passaggi concordo, su questo assolutamente NO caro amico. Niente è... nulla, e niente sarà MAI statico nell'Universo e negli stadi/strati, partendo dagli strati più densi, fino ai più sottili della spiritualità, siano essi di matrice prettamente umana (conseguenti la dipartita ) che l'evoluzione che subentra incessantemente nello spirito propriamente detto (la parte animica che si (re)incarna). Ti confesso che mi sembravi più addentro a queste verità che, da par loro, surclassano ogni filosofia. L'apprendimento di uno spirito è praticamente senza fine, e non solo per le molteplici reincarnazioni che, in anticipo sui tempi, si è scelto di CONDIVIDERE con l'essere (non solo umano) del momento.
Nel post precedente mi sembrava di essere stato chiaro, lo Spirito si serve delle azioni dell'uomo, piaccia o non piaccia questo. Certe esperienze vanno fatte anche se apparentemente risultano sgradevoli, al punto che alcuni li definiscono "cattive", ma che invece fanno SEMPRE parte di quelle esperienze complesse che costituiscono la via della conoscenza che tanto attrae lo spirito per una sua evoluzione che, altrimenti, resterebbe nel limbo della STATICITA' spirituale. Non è che ogni cosa che ci circonda, uomo incluso, non debba essere rispettato, AL CONTRARIO, ma la sua funzione, la sua "dinamica" in Terra serve ESSENZIALMENTE all'evoluzione dello Spirito e alla "trasformazione" dello stesso Universo, da par suo sempre in movimento. Concetti duretti caro Invi, ch sarebbe meglio esprimerli magari dopo una seduta medianica o, alla peggio/meglio sorseggiando un aperitivo...
Permettimi di... rincarare, affermando ancora una volta che la staticità, la "pace", non sono rapportabili alla conoscenza. All'evoluzione spirituale serve ben altro. La stessa "felicità" resta un sentimento a livello psichico, al limite (e qui mi ricollego con TUTTO quanto ho detto finora) è felice il delinquente quando gli va bene una rapina, un omicidio, un delitto. Dal SUO punto di vista ognuno è felice (diciamo si accontenta...) in base alle proprie qualità, ai propri desideri ed alle modalità di realizzazione di quei desideri.
Caro Invi, riassumo e mi ripeto... l'essere umano va rispettato in ogni sua cellula ma, in definitiva, noi siamo fin d'ora degli spiriti incarnati, e non siamo qui senza uno scopo, per sonnacchiare, ma siamo qui per fare esperienze più o meno complesse e laboriose che spesso ci tolgono pace e forze, appunto per il continuo incessante lavoro fisico e spirituale. Anche la stessa "pace" è SEMPRE derivata, una CONSEGUENZA di qualche cosa. Le conseguenze di delusioni cocenti, le gelosie, le invidie, una volta capite e analizzate nella loro essenza stessa, nel loro perchè (atte come finalità all'esperienza dello spirito), perdono la loro drammaticità.
Postscrittopoi-- Ho innescato qualcosa che avevo volutamente evitato in precedenza, conscio delle difficoltà della materia e della conseguente reciproca comprensione, faccio in tempo a sottrarmi?