COVID: Il numero dei morti

Riporto di qua il post così non si perde nelle discussioni.
Se usciranno questi dati sarà comunque un passo avanti, se non fosse altro perchè andranno a contrapporsi subito a quelli che AIFA produsse al tempo, in quella tabella-magia diverse volte analizzata qui dentro, grazie alla quale con magnifici giochi di prestigio veniva fuori che i vaccini donavano l'immortalità.

Ricordo che in quella tabella AIFA affermava che il rapporto standardizzato di mortalità (RSM) per i vaccini covid, per varie fasce d'età, era prossimo allo zero: i decessi erano statisticamente inesistenti.

Ricordo che:

Si definisce RSM come il rapporto nella popolazione in studio tra il numero di morti osservato e quello atteso, assumendo che i tassi di mortalità nella medesima siano gli stessi di quelli della popolazione generale [5].

In quella tabella, più volte male interpretata, AIFA rapportava una stima dei decessi complessivi per tutte le cause ai decessi ottenuti tramite farmacovigilanza passiva (che erano talmente pochi da dare 0 come risultato), invece che prendere in considerazione ad esempio dati come quelli richiesti tramite questa sentenza. Infatti scrivevo:

Citazione:

In definitiva, sebbene si rilevino problemi anche nella valutazione dei decessi attesi che portano ad una riduzione dei Rapporti Standardizzati di Mortalità (sovrastimando come visto i valori settimanali previsti), è proprio sulla valutazione dei decessi osservati che l’analisi perde di ogni significato statistico. Un corretto modo di procedere sarebbe stato quello di registrare nel tempo ogni decesso verificatosi ad una settimana dalla prima dose, per una data fascia d’età e a prescindere dalla causa di morte, e confrontare tale valore con i decessi attesi. Va da sè come questo avrebbe però richiesto l’istituzione di un sistema di sorveglianza attivo, quantomeno su un consistente gruppo di controllo. Operando come fatto da AIFA, invece, si possono trarre soltanto due possibili esiti: o i vaccini rendono sostanzialmente immortali, oppure l’intera analisi si poggia su premesse statistiche del tutto errate.

L'articolo era questo, purtroppo su CDC per un cambio di server è andato perduto (la questione relativa alla tabella AIFA è affrontata nella seconda parte).

vocidallastrada.org/.../...

Servirà a qualcosa? Sicuramente no, ma magari qualche avvocato desideroso di rovinarsi la carriera si potrà avvalere di qualcuno che calcolerà un RSM di 0,6 (esempio a caso), ben diverso dallo 0,000012 che ci forniva al tempo quella cricca di mafiosi.
E a quel punto potrà magari chiedere delucidazioni più complete sul come siano arrivati a quei dati. In sede legale dico.
Appena prima di perdere l'abilitazione, chiaramente.

ildieffe ha scritto: il covid ha ucciso e il vaccino no.

 

Forse i rispettabili complottisti trovano di cattivo gusto autopsie ed analisi cliniche?
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10193189/


Peccato perchè negli ultimi 2/3 anni se ne trovano in abbondanza nelle pubblicazioni scientifiche


La (lunghissima) lista completa:
nederland.unofficialbird.com/DrJohnB2/with_replies
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=%28covid%2...e+report%29&size=200

#Aigor

Un morto contro 3700 non fa che dimostrare proprio quello che dicevo. Grazie della risposta 
​​

#Sertes

Quando la gente periva per/di/con covid era tutto un fiorire di "bisogna prima o poi morire tutti", siamo allo 0,0001 per cento, fate del terrorismo psicologico. Adesso si va a cercare pure il gazzettino di Canicattì per trovare malori, pustole o miocarditi. Questa è la vera vergogna

No caro, la lingua italiana è chiara, la tua affermazione pure.
E la tua affermazione è, ripeto, una menzogna.
Se non sei capace di riconoscerlo e di ammettere che hai scritto una stronzata rimani solo un buffone come tanti che girano da queste parti.
Puoi girare il discorso quanto vuoi.

Cercare di dire la verità non è vergognoso. 
Ad oggi abbiamo capito che:
Il virus uccideva o per meglio dire contribuiva ad uccidere persone prevalentemente di una certa età e con altri problemi. 
Al posto del vaccino si sarebbero potute usare medicine tradizionali (antinfiammatori) ed una attenzione maggiore per i pazienti. 
Il vaccino non è sicuro al 100% e non assicura l'immunità e non impedisce la diffusione del virus.