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Film da vedere assolutamente?
- monsieur Verdoux
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La scena del ritorno alla casa di campagna del protagonista ( il figlio di un agricoltore ) con la ragazza conosciuta al ristorante in città dove si era recato per vendere il raccolto, li mostra raggianti ed innamorati e parte del mondo che li circonda, la natura e la loro felicità, non desiderano altro.
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(The Bedford Incident)
Un buon film che ruota intorno al confronto tra un cacciatorpediniere americano ed un sommergibile russo durante la guerra fredda. Una buona sceneggiatura e tre attori giusti reggono un film la cui tensione cresce fino a raggiungere l'apice nel finale.
Racconta, e molto bene, la psicologia delle parti nel "gioco" della guerra fredda, e, considerando che è stato realizzato nel 1965, lo si può quasi considerare un film socialmente impegnato dove l'"uomo comune" si identifica con il giornalista interpretato dall'ottimo Sidney Poitier.
Un film di guerra senza guerra e senza buoni e cattivi.
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Miss Sloane – Giochi di Potere
trailer:
mi è piaciuto molto...
al di la dello stereotipo della donna americana in carriera con le palle, la storia è avvincente...anche se non permette molte distrazioni pena il rischio di non capirci molto.
PS: un bug di sceneggiatura c'è pure in questo film ma solo verso la fine avrete l'elemento per rendervene conto...
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flor das aguas ha scritto: In effetti quello che dici e' molto interessante, pero' spiegami per favore come un errore di sceneggiatura possa essere fatto in malafede, come possa essere insomma un atto propagandistico... scusa ma non mi viene in mente nessun esempio da accostare a film che conosco... :question:
Flor, da quello che scrivi e da come hai risposto, ritengo, credo con alte probabilità, che tu sia a digiuno da certe nozioni - proprio base - che riguardano il cinema, cinema inteso come struttura e critica. Anche dopo la spiegazione di Ghilgamesh hai rifatto un po' di confusione; io stesso ti ho parlato di stronzate riguardo la malafede, mentre per ciò che concerne i "buchi nella sceneggiatura" ho detto che ci sono ANCHE quelli. Poiché sono più rari rispetto alle stronzate in sé, di un film nel suo totale, se parliamo di propaganda.
Il concetto di "americanata", lascialo fuori, perché confonde il discorso ed è fuorviante. Ed è molto più complesso di quel che sembra. Per dire: prima si parlava di errori e di "Bloopers", beh, se tieni conto che questi errori ci sono anche nei film di Kubrick, abbiamo detto tutto. Quindi l'errore, che di solito è di mancanza di continuità e/o coerenza e/o di anacronismi, non c'entra né con la propaganda, né con le americanate, né con la malafede.
Detto ciò, dovresti capire: prima, cosa s'intenda con sceneggiatura, in questo senso :decide: .... ché se non hai bene chiara la funzione in questi termini, non puoi neanche comprendere cosa sia un "buco". Per dirtela in modo elementare, devi pensare a una sceneggiatura come a qualcosa di spezzettato e scomposto e che, allo stesso tempo, quasi paradossalmente, così non deve essere percepita dallo spettatore; che garantisca insomma un processo di continuità (un continuum); e sia - sul piano emotivo, e sia - sul piano logico, e sia - sul piano narrativo in sé (e altro ancora), ci sei fin qui?
Se parliamo quindi di "errori/buchi di sceneggiatura" in malafede, così come li ho intesi nel mio intervento, in realtà non sarebbero neanche errori, perché non ci sono termini precisi per questo tipo di analisi; diciamo che questi "buchi" sono dovuti a un assoggettamento, a un inginocchiarsi della narrazione, ai Diktat "ideologici/politici di turno" che, essendo quest'ultimi diventati più importanti del soggetto cinematografico stesso (indi della sceneggiatura), ne ledono il potenziale, la coerenza, le logiche, la struttura ...
... quindi ecco che, ad esempio, in un film che aveva un potenziale immenso (AVEVA e/o avrebbe avuto) come Interstellar (di quel venditore di fumo chiamato Nolan) per sottostare alle logiche di un «lieto fine» per bimbominkia, cioè che non disturbi il popolo medio-mongolo, lì dove la propaganda deve garantire un processo di galvanizzazione per il pubblico (attraverso i processi di identificazione) cioè ove l'Americano salva il mondo e comunque ri-ottiene l'ammmmmoore che aveva perso; ecco che ti trovi un finale a cui la sceneggiatura è dovuta correre ai ripari e ha fatto finta di "rattoppare" tutto quello che non era rattopabile; così, per garantire una precisa catarsi, sempre per il popolo medio mongolo, ci si trova in una fase del Film che è corsa avanti senza che questo avesse un reale senso e una reale coerenza, e non ha permesso che rimanesse allineato con quanto la storia - sin lì - aveva narrato.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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- Fabrizio70
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
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- flor das aguas
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Ma anche se non si era capito (a volte scrivo di getto e uso termini che possono essere fraintesi) avevo chiara la differenza tra errori e buchi di scenggiatua da Ghilgamesh, io credevo che il termine blooper definisse un po' tutto, ma ovviamente mi sbagliavo.
Non sembrera' ma ho una certa infarinatura dell'argomento, ho lavorato nel teatro, quindi ho familiarita' con la sceneggiatura, anche se tra il teatro e il cinema c'e' un abisso...
Ho usato il termine "americanata", nel senso di propaganda del modello usa, il mito della terra della liberta' e delle opportunita', il volevamo stupirvi con effetti speciali, il sogno americano per capirci. Questa parola nel mio immaginario la associo ad una propaganda.
Questo purtroppo e' comune in molti film, la stragrande maggioranza.
Interessante sarebbe analizzare altri cosidetti buchi in film famosi
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- monsieur Verdoux
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I mostri invece, è un film del 1963 ed è altrettanto educativo, quando sento parlare di commedia all'italiana in riferimento ai film di Monicelli, Germi, Pietrangeli ed altri, oltre a venirmi l'orticaria, penso anche non ci sia limite alla sfacciataggine nell'inventare un termine così fuorviante per definire dei film che parlano di critica sociale, di vita reale, in definitiva dell'essere umano, con le sue vette e le sue profondità.
Questo è il primo episodio di Dino Risi, intitolato l'educazione sentimentale.
In 6 minuti si può dire tanto.
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- OrtVonAllen
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I grandi autori han fatto pure miserie, Fellini fece dei capolavori, ma anche NO!
Altman fece un capolavoro:
Quintet (Robert Altman)
La metafora di un "sole" che si spegne e il senso della vita, nel giuoco, e nell'intuito, se non nella perseveranza!
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Chaplin era un genio, Monsieur Verdoux è meraviglioso, dove mangia la scarpa, un po' meno..un Re a New York è potentissimo! Che dire, Godard è in parte invecchiato, mentre Mary Poppins no! e neppure Fantasia della Disney!
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Uno dirà, Tinto Brass, beh
Snack Bar Budapest
Almeno di nota!
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- monsieur Verdoux
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Una ironia tagliente per questo divertentissimo film, un misto tra Bunuel e Chaplin, la storia racconta dell'invenzione di una fibra indistruttibile che rende anche invisibili coloro che vestono abiti fatti con la medesima.
La metafora riguarda il lavoro inteso come mezzo per il mantenimento dei privilegi per quanto riguarda il capitale e l'incapacità delle masse di desiderare una vita diversa che non sia quella dello sfruttamento.
Quindi se li troverà tutti contro, operai e padroni, i primi incapaci di sognare qualcosa di diverso ed i secondi impegnati ad acquistare la sua invenzione per poi non commercializzarla in modo che vada tutto come sempre è stato.
Il capitale veste i panni di un vecchio moribondo su una sedia a rotelle, la scena dove tentano di catturare l'inventore è oltremodo esilarante, il vecchio pur moribondo tenta di colpire l'inventore con un bastone da passeggio, della serie sputo veleno fino all'ultimo respiro.
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- flor das aguas
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Donnie Darko
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- Ghilgamesh
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Uscito più o meno in contemporanea, che tratta di argomenti simili, a mio avviso decisamente meglio, MA che non si è filato nessuno: The Butterfly Effect
Se ti è piaciuto DD, dovresti apprezzare anche questo.
Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...
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- flor das aguas
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No, hai solo un tuo senso critico, che si stacca da opinioni altrui. :wink:
A me e' piaciuto molto, soprattutto il fatto che si presti a differenti interpretazioni, e la rappresentazione della schizofrenia del personaggio. E' come se fosse intrappolato in una sorta di dimensione onirica.
Uscito più o meno in contemporanea, che tratta di argomenti simili, a mio avviso decisamente meglio, MA che non si è filato nessuno: The Butterfly Effect
Non lo conosco, me lo guardero' :wink:
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- Ghilgamesh
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Però, nello stesso periodo, tutti mi parlavano di Donnie Darko, QUANDO The Butterfly Effect è molto meglio ... erano usciti nello stesso periodo, li avevo visti entrambi e non c'erano proprio paragoni ... quindi non mi capacitavo della differenza di apprezzamento, tutto qua.
Infatti pure tu, hai visto DD, MA non butterfly! Proprio non lo conosci!
Che ne so, nello stesso periodo sono usciti anche Matrix e "il 13° piano" ... storia similare, MA Matrix lo conoscono tutti , "il 13° piano" l'abbiamo visto io la mamma del regista! ^__^
Sono cose che mi stupiscono... in questo secondo esempio però, almeno, Matrix ha degli effetti speciali migliori che possono giustificare la differenza di successo, the butterfly effect è migliorre sotto tutti i punti di vista a DD.
Pure il protagonista è più noto, è Ashton Kutcher, che secondo me in quel film ha fatto la sua miglior interpretazione di sempre ... Ma non lo conosce nessuno!
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- flor das aguas
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Mi hai proprio incuriosito con Butterfly Effec, me lo cerco stasera e me lo guardo!
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in chiave musical di Gomorra dei Manetti Bros.
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- Ghilgamesh
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Anche in questo caso, nello stesso periodo, stavano uscendo Avatar e ... Avatar!
Un film basato su un cartone animato chiamato appunto Avatar .., ovviamente sono arrivati a fare un processo per chi avesse diritto di avere il titolo ... la cosa strana, è che l'hanno dato al film di Cameron!
Così il vero Avatar ( era di molto precedente sia la storia, che ovviamente il titolo) si è dovuto chiamare "the last airbender" ... con il risultato che non se l'è guardato nessuno, manco quelli che avevano visto e apprezzato il cartone!
Molti, ancora oggi, manco sanno che è uscito quel film!
E quindi, visto lo scarso successo, non ci saranno mai i necessari seguiti ...
Per stasera ... buona visione!
^__^
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- flor das aguas
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- monsieur Verdoux
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Un film stellare un grande regista con ottimi attori.
A farmelo piacere bastano questi 4 minuti:
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- flor das aguas
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Caro Ghilgamesh, che ti devo dire, visto il film, ma secondo me non c'entra niente con DD.
La prima parte del film per me e' stata difficile da guardare, scene di una violenza gratuita, stavo quasi per spegnere... poi nella seconda parte c'e' una ripresa. Evan riesce a cambiare determinati eventi del suo passato rivivendoli e questo ha un impatto nel presente. Bello, si fa interessante, ma puntualmente ogni volta qualcosa va storto e si ritrova a doversi rifuggiare in quella dimensione spazio temporale spesso,
troppo spesso direi, a comando, gli basta leggere i suoi diari per viaggiare nel tempo...
Questa cosa mi ha annoia dopo la seconda volta, direi banale.
Il finale e' a sorpresa, Evan capisce che non puo' salvare la sua amata e allora decide di allontanarla da lui, bello, romantico, sacrificio d'amore....
In un certo senso anche DD si sacrifica.
Insomma nel complesso non mi e' dispiaciuto, ma c'e' una netta differenza con DD a mio avviso. In BE ci viene detto cosa causa i disturbi mentali di Evan e dei suoi amici, e' dipinto e sviscerato fino alla totale comprensione, quasi fosse un teorema matematico la cui formula cambia le cose. In DD e' tutto nella sua testa, confuso, impercettibile, ineluttabile. La "manipolazione" del tempo non avviene attraverso un processo consapevole, l'autore ci guida e non ci guida, siamo noi a dover viaggiare con il protagonista.
DD e' piu' velato, inspiegabile, sfuggente, libero a diverse interpretazioni, piu' armonico a mio avviso...
E' tutta qui la differenza, ecco perche' scelgo DD.
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- Ghilgamesh
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Poi a me le spiegazioni son piaciute ... mi piace anche il mistero, MA deve essere fatto con del criterio, spesso viene utilizzato solo perchè l'autore non sa dare una spiegazione a questo o quello ... che secondo me era il caso di DD.
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Ma figurati, non era certo compito tuo, ho passato la maggiore eta' da un bel po' di tempo, purtroppo...
"Poi a me le spiegazioni son piaciute ... mi piace anche il mistero, MA deve essere fatto con del criterio, spesso viene utilizzato solo perchè l'autore non sa dare una spiegazione a questo o quello ... "
Ahhaaah!! questo e' vero! E' un po' un trucchetto per passare da intellettuali, dipingere il tutto senza una spiegazione apparente e pretendere che invece vi sia una profonda sintesi nascosta tra le righe, e se non la cogli sei un sempliciotto...
Mi hai fatto venire in mente uno spettacolo teatrale che vidi anni fa con un'amica che si occupava di critica teatrale in dolce attesa (non dimenticare questo particolare!).
Lo spettacolo aveva la pretesa di sviscerare i dogmi e la propaganda occidentale, una specie di teatro d'avanguardia...almeno cosi' si presentava... morale, scene da brivido, senza senso alcuno. Spaziava da immagini sullo schermo di mc donald's, ikea, allevamenti di bestiame in batteria, cataclismi e terremoti... mentre sul palco c'erano giovani nudi, uomini e donne, che correvano, urlavano e si.... beh, come descriverlo... introducevano oggetti tipo ortaggi nelle loro parti intime, mangiavano e rivomitavano una specie di lasagna riscaldata al micronde,
Il tutto in un'orgia di colori e odori penetranti, fino alla nausea. Insomma la mia amica e buona parte della platea, si sono sentiti male... Se questo lo chiamano teatro d'avanguardia...
Mi aspettavo una performance alla Nekrosius, ma l'avevo sopravalutato!
"che secondo me era il caso di DD."
No, dai non me lo smontare cosi'... io ci vedo un potenziale che puo' spaziare in diverse interpretazioni, ha la sua logica se si vede da un'angolazione diversa da quella a cui siamo abituati
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Fino al momento in cui avviene un dialogo tra padre e figlio, quasi alla fine del film
mi sembrava solo di aver visto una lunga serie di citazioni di Visconti, Bertolucci, De sica.
Poi quel dialogo trasforma tutto il racconto in uno squarcio di vera vita, in una di quelle follie
che tutti noi siamo stati ad un millimetro dal compiere, e non abbiamo avuto il coraggio di superare
quel piccolo segmento di spazio.
Grandissima sceneggiatura di James Ivory.
Sarebbe grande anche la regia, solo che ogni tanto scade in piccole sbavature e ingenuità .
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- monsieur Verdoux
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Un grandissimo regista ed una grandissima intuizione, il cambiamento della coscienza di coloro che si riconoscevano in un ideale comunista, lo si vede molto bene oggi.
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Un inno alla stupidità ed all'avidità di certi individui appartenenti alla razza umana, le figure centrali sono il padre di John Huston che impersonifica la saggezza di chi ha capito tutta l'inutilità di questo continuo agitarsi ( la scena è il finale del film dove il destino si beffa di tutto questo agitarsi ed è fantastica la maniera di rappresentare quello che il regista ci vuole dire ), Tim Holt che impersonifica coloro che sono disposti ad imparare ed ascoltare e Bogart impersonifica l'avidità, vittima di se stessa.
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- monsieur Verdoux
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Un documentario sugli effetti di una guerra nucleare, nello specifico un attacco della Russia contro la Gran Bretagna.
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