LA GRAN TARTARIA E’ ESISTITA O NO ?

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6 Mesi 3 Settimane fa #52929 da Aigor
"cerchiamo di andare a fondo di questa questione"... :-D
secondo te possiamo riuscire ad andare a fondo di questa questione?
Sei molto ottimista... ;-)

Riguardo la tua risposta al punto 1) ne riparliamo appena ho un po' di tempo, credo che siano ben più di un paio per ogni città ;-)

Riguardo al fatto che giganti, mud flood, energia eterica, depopolamento, etc. non abbiano niente a che fare con la Tartaria, beh... tu la pensi in un modo, noi in un altro, che problema c'è.
E' comunque un dato di fatto che esisteva un qualcosa che aveva una propria lingua, una propria bandiera e dei confini delineati su decine di mappe geografiche.
Io lo chiamerei stato, tu chiamalo come vuoi, ignoralo pure se vuoi: come ho detto ognuno ha diritto ad avere la sua opinione.

Questo dovrebbe dare sufficienti stimoli per una ricerca, dato che a scuola si studia che i Tartari erano nomadi che vivevano a cavallo e che "Tartaria" è il nome che si attribuisce a innumerevoli tribù sparse per tutta l'Asia.



 

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52930 da Mark28
Parlando invece di Tartaria propriamente detta, guardate questo video di Tom Bosco, secondo me si smonta da solo
www.youtube.com/live/P_zlUwdOyd0?si=27bUvcvqC8EDweO8

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Fanno vedere questa foto senza soffermarsi a leggerla, mentre Tom parlava di altro, e poi cambiano immagine. Se invece leggiamo quello che c'è scritto è in linea con la versione ufficiale, ovvero i Tartari erano i Turco-Mongoli, trascrivo qui il testo:<<Si chiamava prima Scithia [Scizia]; ma da trecento anni in quà [l'immagine è del secolo 1500, quindi dal 1200, epoca di Gengis Khan] i Tartari, (popoli usciti sotto il gran Chingi, da un cantone dell'Asia detto in lor lingua Mongal,) che ne hanno occupato il dominio, hanno anche mutato il nome: sotto 'l quale si contiene (lasciando i Tartari Precopiti), de' quali habbiamo parlato al suo luogo) poco meno della metà della terra ferma dell'Asia: perché si stende dalla Volga fino a i confini della China, & dell'India; & dall'Oceano Scitico, fino alla palude Meotide [mar d'Azov], & al mare Hircano, è divisa in 4 parti, l'una contiene le Orde [Orda d'Oro, Orda Bianca...]; l'altra il Zagataio (Chagatay), & gli altri popoli fino al Vssonte [questo non lo so neanch'io che vuol dire], & al deserto Loppo; la terza il Cataio, con tutto ciò, che si allarga tra 'l suddetto deserto, e la China; la quarta comprende i paesi poco conosciuti di Belgian, Argon, Arfaret, Ania.>>

Poi:
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Hanno fatto anche vedere una mappa della "Tartaria indipendente" e anche quella corrisponde alla versione ufficiale, fà vedere quei territori a est del mar Caspio che infatti sono stati gli ultimi ad essere conquistati dall'Impero Russo (ovvero i khanati di Khiva e Bukhara), il che dimostra anche che la parola Tartaria era un'espressione geografica per descrivere tutta quell'area abitata da popoli Tartari (quindi Turcomanni, Mongoli, ecc), e che era stata effettivamente un Impero, e poi si è divisa in vari Khanati, Orde, ecc. come leggevamo sopra.
Ecco un'immagine moderna che rappresenta la versione "ufficiale"
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Sul perché alcune mappe del 1700 mostrino ancora la Tartaria come Impero quando ormai, secondo la versione ufficiale, i Russi stavano già conquistando quelle terre se ne può parlare. Intanto quelle mappe sono una minoranza, la maggiorparte mostra zone geografiche, e spesso dividono la Tartaria in parti diverse. Quindi a voler per forza prendere quelle poche mappe che mostrano l'Impero vuol dire fare cherry-picking. E per quanto ne sappiamo quelle potevano essere le peggiori mappe disponibili all'epoca, infatti contengono anche altri errori, e nessuno lo nega questo...
Comunque sembra che ci sia stato un "ritardo" dell'aggiornare alcune mappe, non tutte. Ve lo concedo. Poi dal 1800 non si parla più di Tartaria e si mostra correttamente quella zona dell'Asia divisa fra Impero Russo e Impero Cinese.

   
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52931 da Kimera
Ciao , Tom Bosco che conosco ha il suo modo di vedere le cose giuste o sbagliate che siano , che va rispettato e se uno non si riconosce in quello che dice deve farsene una ragione e va per la sua strada , lo stesso vale per qui , La Gran Tartaria è presente nelle mappe e negli atlanti dal 1200 al 1890 , e viene chiamato Impero Tartarico infatti nelle specifiche descrittive di Abrhan Ortellius è scritto che si estendeva dalla siberia fino alle nazioni occidentali europee e dove anche l'attuale alaska e le regioni settentrionali dell'est americane erano sotto  questa influenza , appena posso metto qui un video dove è riportato il modo di auto goveno delle provincie Tartariche nel caso specifico dell'Irlanda , prima della sua annessione al regno unito. Sono d'accordo su quanto sostenuto da Aigor e Chgall non per partito preso ma perchè il tutto deriva da ragionamenti e indagini fatte da noi , certo possono non piacerti ma resta una cosa tua , se hai questioni argomentate e documentate da sottoporre al thread qui si può discutere , se invece sono provocazioni bhè a ognuno il suo. ciao e grazie

PS. per sapere della fine della Gran tartaria posso dirti di cercare nella storia nobiliare (inventata) dei Romanov e di Napoleone Bonaparte  parliamo del 1812 fino al 1856  buona lettura .

"Abbaiano Sancho , vuol dire che cavalchiamo" - Don Chisciotte
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52932 da chgall
Ok, quindi una sorta di impero gigantesco, presente su tre continenti, che è rimasto in piedi per secoli solo grazie all'autonomia governativa concessa alle sue province?
Tipo alle province autonome di Trento e Bolzano in Italia (si autogovernano, infatti)?

Colgo l'occasione, allora, per correggere la mia teoria e di uniformare la mia ipotesi a quella di Kimera e di Aigor, integrandola ad essa (anche attualmente, nei casi di grandi città tipo Monaco di Baviera, Berlino ed Amburgo in Germania, se non erro, si parla proprio di città-stato, autonome cioè dal governo centrale).

Mark28 questa autonomia, ha raggiunto anche città nell'estremo oriente asiatico (potrebbero essere state colonie dell'impero tartarico) e questi edifici neoclassici potrebbero essere la prova di ciò (ho trovato comunque edifici in stile neoclassico/vittoriano anche in India, appena trovo il link lo posto).

Perdonatemi ma ho sempre associato la parola "Impero" ad un accentramento del potere, e non, come evidenziato da Kimera nel caso dell'impero tartarico, ad una forte autonomia governativa concessa da quest'ultimo alle sue regioni periferiche.

Errore mio.

P.S.
Bentornato Kimera.
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6 Mesi 3 Settimane fa #52933 da Mark28
Mappa di Abraham Ortelius commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Map_of...braham_Ortelius.jpeg
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<<Tartaria, que Sarmatiam Asiaticam & utramque Scythiam veterum comprehendit>> (Tartaria che comprendeva la Sarmazia Asiatica ed entrambe le antiche Scizie)La Tartaria quindi confinava con la Moscovia (Ducis Moscoviae Confinia), ha anche un colore diverso.
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 Anche qui si dice che i suoi confini sono limitati all'Asia, dalla Volga al Cataio e termina nell'Oceano.
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 Poi ho trovato queste due immagini sempre di fine 1500: 
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In questa si dice: <<Si come à gli antichi furono ignoti i paesi posti a Levante del Mar Caspio, ch'essi stimavano esser parte dell'Oceano; così a i tempi nostri ancora poco conosciuti sono tutti i popoli, che habitano oltra il sudetto mare, e'l monte Dalanguer, e l'Ussonte. Marco Polo fu il primo, che ne diede raguaglio assai pieno; e da lui habbiamo la più parte delle cose appartenenti a i Tartari, che noi sappiamo.>>

Questa credo che sia dello stesso libro, sarebbe bello trovare un pdf del libro originale e leggerlo:
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<<... Vi è un'altra parte detta Zagatai (Chagatay), & un'altra che si divide in Orde che sono come Tribu, dove sono diversi Principi da loro chiamati tutti Cham (Khan), che però riconoscono il gran Cham (il gran Khan) come supremo imperatore (ecco la forma di governo della Tartaria) oltra che vi sono molti paesi mal conosciuti per non vi essere commercioessendo nell'ultima parte della Tartaria, dove à pena si conosce il suo nome>> 
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52936 da Mark28
Mappa di metà 17° secolo: la Russia inizia a espandersi verso Est, si intravede il resto dell'Asia con la scritta "Tartaria", e anche la zona a nord del Mar Nero è chiamata Tartaria, sebbene fosse già stata conquistata dalla Russia. Precedentemente vi erano stati i Tatari di Crimea e gli Ottomani.

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Mappa di metà 18° secolo: la Russia ha ormai raggiunto l'oceano orientale, tra la Russia e la Sina (Cina) troviamo un "Regnum Seno-Tataric" (Regno Sino-Tartarico).
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6 Mesi 3 Settimane fa #52937 da chgall
A parte la solita contrapposizione Moscovia/Tartaria, della mappa di Ortelius postata da Mark, mi ha colpito il settore in basso a sinistra:

sanderusmaps.com/our-catalogue/antique-m...raham-ortelius-28637

Piuttosto piatto, quasi pianeggiante, sono rappresentate infatti Persia, India e Cina, ma quella regione composta prevalentemente da montagne (Himalaya) dove sta?


L'altopiano del Tibet ha solo, quindi, qualche secolo di vita (visto che la mappa è del XVI secolo)?

P.S.
Quelle rappresentate sulla mappa rinascimentale sembrano corrispondere alle montagne dell'odierno Kyrgyzstan.

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6 Mesi 3 Settimane fa #52938 da Mark28
Il monte Imaus corrisponde al Karakorum, il monte Dalanguer dovrebbe corrispondere al Dhaulagiri, e Ussonte sarebbe Utsang. Quella catena montuosa che è disegnata nella mappa si estende fino al Tibet e alla Cina, quindi è l'Himalaya.

Questi nomi derivano dalle informazioni del 1500, come diceva l'altra immagine che ho postato la maggiorparte di quello che si sapeva all'epoca erano informazioni portate ancora da Marco Polo, o al massimo da qualche missionario Portoghese.
D'altronde sarebbe assurdo pensare che se una cosa non compare su una mappa allora essa non esisteva, specialmente quando scrivevano di non sapere molto di quelle terre.
Altrimenti dovremmo prendere tutta la mappa per vera, dovremmo prendere anche il fatto che la Cina è più piccola che nella realtà, il Giappone ha forma completamente diversa, e così via...
Invece il fatto che nessuna mappa mostri la Tartaria in Europa o negli USA, né tantomeno come impero globale, viene ignorato.
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52946 da chgall
Certo che se utilizzi l'enciclopedia del pensiero unico come fonte:

la.wikipedia.org/wiki/Imaus

Ti esce che il nome latino Karakorum odierno è il monte Imaus di un tempo,

Ma siccome Uikipidia non è affatto indipendente come vogliono far credere i loro amministratori, cercando un pò più affondo, si ottiene:


dsr.nii.ac.jp/toyobunko/VII-1-62/V-7/page-hr/0109.html.en

Che in pratica, colloca il monte Imaus nell'odierno Turkestan (o Turkistan, ovvero "Terra dei Turchi", che è una regione dell'Asia centrale, ben al di sopra dell'Himalaya), che annovera tra i suoi rilievi montuosi, montagne di tale genere:

it.wikipedia.org/wiki/Turkestan



Questo che significa? Che la tua affermazione non corrisponde a verità ("Quella catena montuosa che è disegnata nella mappa si estende fino al Tibet e alla Cina, quindi è l'Himalaya").

Perchè il Karakorum odierno, ovvero l'Himalaya occidentale, si trova moooolto più in basso (niente Pakistan per Mark, gne gne gne!).

Ma c'è qualcosa di ancora più interessante nella tua affermazione, ed è questo stralcio qui: ("...si estende fino al Tibet").

Dove lo leggi Tibet?

Io, al massimo, alla fine della catena montuosa leggo un "Thebet".

Che non può corripondere al Tibet odierno (estensione di 2,5 milioni di chilometri quadrati, un quarto dell'intera Cina!), perché è pianeggiante ed è piuttosto piccolino.

Davvero vuoi farmi credere che nessuno dei viaggiatori/viadanti/straccioni europei, passando da quelle parti, non abbia mai sentito parlare del Tibet, a quei tempi?


Manco approssimativamente (a differenza del mare nero e del mare caspio che sono rappresentati) c'è disegnato sulla carta da te postata, niente.


Questo vuol dire che l'altopiano del Tibet e l'Himalaya in generale, nel 1500, NON ESISTAVANO ANCORA!

Pazzesco.

Le montagne più alte del mondo sono più recenti di quello che vogliono farci credere (un pò come il Sahara, bisogna togliere uno "0" alla sua "anzianità"!).

Infine... dove cacchio è la muraglia "cinese"?!
(doveva essere già presente in quegli anni)

Eppure alcune città della Cina sono rappresentate.

Forse è come sosteneva Aigor qualche pagina fa, ovvero che le merlature difensive di tale colossale struttura, in realtà, stavano dalla parte "mongola" (=tartarica)?!?

Ultima cosa: la Tartaria non viene rappresentata nella sua interezza da nessuna parte perché ha commesso l'errore di opporsi (o, per meglio dire) tentare di opporsi al reset globale di metà ottocento (visto che è costato la pelle alla stragrande maggioranza dei suoi abitanti).
Il suo "Impero" (che dava parecchia autonomia alle sue province e forse questo è stato il problema fondamentale) è stato smembrato e frazionato: il NWO ha ereditato, ad esempio, Nord America ed Europa ed il fatto che la massoneria occidentale abbia come motto "Novus Ordo Seclorum":

ossia "Nuovo Ordine dei Secoli", ne è la prova schiacciante (per la serie: abbiamo stravolto la cronologia e ve lo sbattiamo anche in faccia!)

P.S.
Mark sei sicuro di non essere un debunker, visto che dimostri di avere la tendenza a fare di un'erba, un fascio?
Ultima Modifica 6 Mesi 3 Settimane fa da chgall.

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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52947 da cekota
Vajra
Il vajra è uno strumento assolutamente straordinario e allo stesso tempo un'arma, utilizzata da antiche civiltà; é un importante oggetto rituale nell'induismo, nel buddismo e nel giainismo; è un simbolo di culto.
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vajra a due raggi
In sanscrito ha diversi significati: "fulmine" e "diamante"; in Tibet è chiamato dorje e in Giappone kongosho.
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vajra a quattro raggi
Il doppio vajra significa equilibrio e armonia sul sentiero della realizzazione della verità, allontanandosi dagli estremi e la campana che serviva per sintonizzare e attivare il vajra, simboleggia la perfezione della saggezza.
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campana con vajra
E' interessante che oggetti simili appaiano come attributi di divinità e in monumenti culturali antichi in diversi paesi; Zeus negli antichi affreschi greci tiene chiaramente in mano un vajra ed il Tonante possedeva un'arma potente, in grado di scagliare fulmini e controllare il tempo atmosferico.
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C'è un complesso di templi Boudhanath in Nepal, costruito nel VI secolo d.C.; al centro si trova il cosiddetto Stupa buddista e vicino ad esso c'è un enorme vajra; oggetto di culto per molti pellegrini. I monaci locali affermano che gli dei usavano questo vajra come strumento: tagliavano pietre, creavano blocchi per la costruzione di templi e altre enormi strutture; secondo loro, questa era la “macchina degli antichi” che volava e macinava le montagne.
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Recentemente, con la teoria del paleocontatto si prende in considerazione l'ipotesi che una volta esistevano alte tecnologie sul nostro pianeta.
Il vajra funziona solo sull'energia psichica del “dio” che lo controlla e l'effetto distruttivo dello strumento viene effettuato sulla base dell'interferenza della radiazione dell'onda longitudinale (differenza di fase dovuta alle diverse lunghezze del percorso del segnale lungo l'asta centrale del vajra e delle sue gambe).
Il metodo stesso dell'attivazione del vajra rientra nel regno dell'esoterismo, poiché l'attivazione richiede l'energia psichica di una persona; esistono due metodi di attivazione del vajra.
Il primo è quello del mantra, custodito dai servitori delle antiche religioni orientali e possibile solo per una ristretta cerchia di iniziati, se esiste.
Il secondo è con l'aiuto dell'energia umana; il vajra viene preso nella mano destra, con l'aiuto della concentrazione l'energia viene reindirizzata nella mano e poi nel vajra stesso e sull'oggetto che è il bersaglio dell'influenza del vajra. In questo modo, con l'aiuto del "chi" o del "prana" nel corpo umano è possibile compiere incredibili miracoli: tagliare pietre, spostare oggetti di peso molte volte superiore a quello della persona stessa o usarlo come una potente arma, che non sarà inferiore alle armi più moderne.
Il famoso Nikola Tesla nel 1896 creò il suo misterioso generatore di risonanza (bobina di Tesla), che funziona senza mantra e, creando una tensione di diversi milioni di volt, lancia letteralmente fulmini; quindi, si può proporre la versione secondo cui il vajra è anche un generatore di risonanza con una potenza molto elevata; questo dispositivo si basa su campi di torsione poco studiati.
Per comprendere il principio di funzionamento del vajra, si consideri la figura seguente, tratta dal libro di G. I. Shipov  “Physical Vacuum".
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Questa figura mostra un modello dei campi di torsione di una particella elementare; per facilità di percezione, il disegno viene ruotato in senso antiorario e assume una posizione orizzontale.
Il vajra riproduce geometricamente il modello dei campi di torsione di una particella elementare e, poiché riproduce questo modello, allora può entrare in risonanza con qualsiasi particella elementare e, se viene pompato con un campo di torsione, allora, attraverso la risonanza, sarà in grado di influenzare questa particella.
Campo di torsione è un termine originariamente coniato dal matematico Élie Joseph Cartan nel 1922 per riferirsi ad un ipotetico campo fisico generato dalla torsione dello spazio; ha attirato l'attenzione sul ruolo speciale di un'altra caratteristica geometrica della “torsione” dello spazio, cioè la curvatura dello spazio, causata dalla rotazione.
Occorre in primo luogo costruire una teoria in grado di descrivere la corrispondente gamma di fenomeni e, in secondo luogo, creare generatori e ricevitori di radiazione di torsione. La soluzione al primo di questi è stata intrapresa dal giovane fisico moscovita G.I. Shipov.
Shipov ha avuto l'opportunità di continuare la sua ricerca teorica, il cui risultato è stata la monografia scientifica "La teoria del vuoto fisico". L'ulteriore sviluppo di questa teoria portò alla previsione di effetti fisici fondamentalmente nuovi associati alla torsione o, che è lo stesso, alla rotazione. Secondo la teoria di Shipov, l'analogia tra la forma del campo di torsione e la forma del vajra è alla base della possibilità di trarre energia dal mondo circostante.
Questi effetti cominciarono a essere chiamati “torsione”, e i campi fisici che si generano in questo caso furono chiamati “campi di torsione”. Si è scoperto che la radiazione di torsione dinamica è in grado di creare campi molto forti.
È interessante notare che i campi di torsione nel vuoto fisico non sono soggetti al “divieto” della teoria della relatività sull’impossibilità delle velocità superluminali. È altrettanto importante che la radiazione di torsione sia in grado di trasmettere informazioni preziose e poiché quasi tutti gli oggetti sono generatori di tali radiazioni e poiché qualsiasi corpo materiale è costituito da microparticelle per le quali la rotazione è una proprietà quasi universale, i campi di torsione possono diventare una fonte di informazioni complete sul mondo circostante.
La particolarità di qualsiasi sistema risonante (ottenendo un'onda stazionaria in un risonatore) è che può funzionare a diverse lunghezze d'onda; la cosa principale è che la lunghezza del risonatore si adatta a un numero intero di semionde, ad es. è possibile avere più frequenze multiple.
L'energia che si può ricavare dall'ambiente grazie ai campi di torsione è colossale; i campi di torsione che si formano nel vajra possono influenzare i materiali circostanti, provocando in essi campi di torsione e vortice, portando all'emergere di nuove proprietà: riduzione del peso e levitazione, cambiamento nella struttura della pietra, possibilità di ammorbidire la pietra, possibilità di ritornare allo stato solido originario dopo l'ammorbidimento.
Il vajra può essere combinato con altri accessori per il taglio e la lavorazione della pietra e di altri materiali.
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Il "rasoio" con ornamento consente di formare bordi/plinti in un monolite di pietra; questi bordi sono elementi di dispositivi elettromagnetici che funzionano con onde superficiali in un dielettrico/conduttore.
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Combinazione di vajra con strumento tagliente
Il materiale per la sua realizzazione é elettricamente conduttivo, spesso in bronzo; qualsiasi metallo contiene un numero sufficiente di elettroni liberi, facili da controllare. Nelle tecnologie di torsione, questi elettroni sono facilmente riorientabili e il loro momento rotatorio (spin) può essere utilizzato per gli scopi dell’operatore; in un modo o nell'altro, funzionerà solo un vajra di metallo; un vajra di legno o plastica non funzionerà.
La parte degli spinterometri adiacente al blocco risonante può essere decorata: realizzata a forma di teste di animali o piante da cui fuoriescono gli spinterometri. La forma degli scaricatori è semicircolare e le estremità sono appuntite; attivare il vajra è la parte più difficile, ormai quasi dimenticata.
Come è noto dal libro dei ricercatori, in particolare da E. Muldashev, il vajra lavora sull'energia psichica dell'operatore o, più semplicemente, sul campo di torsione di una persona; ciò significa che il metodo per attivarlo non è tecnico, ma esoterico.
Entrando in risonanza di torsione con le particelle elementari della materia, il vajra è in grado di cambiare il momento di torsione di queste particelle, le forze di attrazione tra le particelle e quindi la posizione geometrica delle stesse, l'una rispetto all'altra.
L'immagine seguente si presenta come una campana:
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Ma c'è una sfumatura: perché la campana ha un'impugnatura così complicata, stilizzata come un vajra? La risposta è semplice: è un modello di vajra, con l'emissione di energia su un lato e la campana imita le vibrazioni sonore dei mantra e l'emissione direzionale del suono; disegniamo i flussi di energia.
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Il punto di tutto questo è giustificare la messa a disposizione del pubblico di informazioni che potrebbero essere considerate un dispositivo per armi a fascio di energia; pensare che le informazioni sul dispositivo del generatore di energia chiamato vajra debbano essere strettamente limitate è un'illusione di pensiero stereotipato.
Fonti:
Евгений Шамала, Научно-практическая техномагия
sofyapremudraya.livejournal.com/557106.html
aribut.ru/forum/15-88-1
sell-off.livejournal.com/2394751.html
nano-world-articles.nethouse.ru/page/1067799
salik.biz/articles/16688-vse-o-vadzhre-p...%2Fduckduckgo.com%2F
Шипов Г. И., Теория физического вакуума в популярном изложении
александр матанцев, Технологии древних цивилизаций: полигональная кладка и размягчение камней
Ultima Modifica 6 Mesi 3 Settimane fa da cekota.
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #52948 da Mark28
@Chgall il verso "gne gne gne" lo fai a qualcun'altro, io sto facendo fatica e ti parlo in modo rispettoso, perché già mi hai chiamato "troll", adesso pure "debunker", continui a non rispondere alle domande e ignori fatti appurati, avrei tutti i motivi per risponderti male, ma non lo farò. Conosco bene il trucco, è da anni che faccio dibattiti, cercano sempre di provocare una reazione per poi incolparti, e magari bannarti.

Se vuoi ti spiego perché varie fonti lo identificano con il Karakorum e non con l'Hindu-Kush, sono anche disposto a discutere del dito che indica la Luna, bello, affascinante, ma tenendo ben presente la Luna: sono tutte catene montuose collegate, e fanno parte dell'Himalaya.
Potrebbe anche essere un altro monte, o non essere nessuna delle due catene montuose, non cambia, non è che tutta la teoria si basa su questo.
Infatti c'erano anche altri monti, ti ricordo il Dalanguer e l'Ussonte, che sarebbero il Daulagiri e i monti dell'U-Tsang. Cosa che ho scritto e che tu hai bellamente ignorato.

U-Tsang era anche il nome della dinastia che governava l'Impero Tibetano di allora. Quindi sì, il Tibet era conosciuto.
Ovviamente non era stato esplorato e misurato e mappato, se non sbaglio i primi europei a visitarlo furono dei missionari Portoghesi nel XVII secolo, se si escludono gli eredi dei regni greco-battriani che combatterono anche una battaglia contro i Cinesi (Guerra dei cavalli celesti, 100 AC circa secondo la storia ufficiale) e passarono di lì.

Di sicuro non ne conoscevano la reale estensione, lo scrivono pure, che la maggiorparte delle informazioni derivano da Marco Polo, altra cosa che vi ho fatto vedere e che continui a non considerare.
Marco Polo è lo stesso che non menziona la muraglia cinese, quindi sarà per quello che non compare.
Alcuni addirittura mettono in dubbio che sia mai stato veramente in Cina, vedi un po' te...

Ma la data di costruzione della muraglia cinese, oppure la veridicità del viaggio di Marco Polo, alla fine lasciano il tempo che trovano.
Mentre dire che se una cosa non compare sulla mappa allora non esisteva, ce ne vuole. È un salto logico ingiustificato.
L'altra volta ti ho chiesto, Domanda 1 (iniziamo a numerare le domande come fa bene Mazzucco perché sono anche stufo di non ricevere una risposta) quindi siccome anche tutto il resto dell'Asia ha forma diversa, il Giappone ha forma diversa, manca la Kamchatka ecc. allora vuol dire che non esistevano quelle terre? Oppure vuol dire che non erano ancora state misurate e mappate?
Perché se hai le prove che furono misurate, basta che le mostri. Dicci quando e da chi, e siamo a posto.

"La Tartaria non viene rappresentata interamente in nessuna mappa" ohh e finalmente, è qui che volevo arrivare. A parte che prima hai detto che se una cosa non compare sulle mappe allora non esisteva, adesso invece dici che esiste una realtà che le mappe non mostrano? Delle due l'una...
Ma a parte la contraddizione, quindi tutte queste mappe sono inaffidabili, come tutti quei testi che scrivono che era limitata all'Asia; quindi su cosa si basa la teoria della Tartaria come impero globale che governava su Europa e Stati Uniti?
Sulle foto in bianco e nero, ah no, anche quelle dite che sono fotomontaggi, quindi non affidabili.
Sull'architettura allora, ah no, non hai più risposto alle mie domande, domanda 2: qual'è il nesso fra quegli edifici e una civiltà di nome Tartaria? Il motivo sarebbe che alcuni edifici hanno dei grifoni? Ma mi faccia il piacere! Allora tutti gli edifici con i leoni sono stati fatti dai Veneziani o da altri popoli che usavano il simbolo del leone, non è possibile che più popoli usassero gli stessi simboli? O che un popolo usasse più di un simbolo? Anche come stemmi araldici di diverse famiglie?
Quindi zero assoluto, anche volendo credere che ci sia qualcosa di strano in quegli edifici non c'è alcuna connessione con una civiltà di nome "Tartaria". Sennò mi avresti già risposto.
Idem per la tecnologia perduta, se ne può parlare, auto e tram elettrici, antenne che ricavavano energia dall'etere, fantastico, ma (domanda 3) la Tartaria da dove salta fuori in tutto ciò?
Idem per gli star-forts e tutto il resto, qual'è il collegamento con la Tartaria? Questo vorrei che qualcuno spiegasse, è da 4/5 anni che sento parlare di Tartaria e nessuno lo ha ancora spiegato, meno che meno in queste 29 pagine. Dopo 4/5 anni almeno un'idea ve la sarete fatta, invece no, tu stesso hai cambiato versione 3 volte, prima l'impero era uno, poi due, adesso sono tanti stati diversi, aridaje. Gli edifici neoclassici hai amesso che c'entrano con gli Europei, quindi alla fine sostituisci agli imperi Europei degli imperi analoghi, nelle stesse zone e con gli stessi stili architettonici. Piano piano stai riconoscendo anche tu che la Tartaria non c'entra niente.

Adesso vediamo cosa ti inventerai per accusarmi, prima troll, poi debunker, comodo così, dovrei essere io a chiamarti troll, e le fallacie logiche che commetti sono le stesse dei debunker: ignorare fatti appurati, il falso problema, dare per scontato cose che non lo sono, ecc... Di sicuro non giova alla teoria della Tartaria.
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6 Mesi 3 Settimane fa #52951 da Kimera
Egregio , Mark 28 , alle domande che tu hai posto abbiamo già risposto nelle 29 pagine di commenti , mappe e foto che forse dovresti leggere , ma sembra trasparire che il tuo scopo sia un'altro , visto anche il tuo profilo creato ad hoc il 10 febbraio 2014 ,

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ma che strano con tutti gli iscritti di Luogocomune ci capita sempre qualcuno calato dall'alto che nessuno conosce spero che tu non sia qualcuno che ha già interagito con provocazione qui con altro nickname . Dici di seguire  luogo comune da molto tempo e di essere un tipo alla Mazucco ma molto sottilmente , usi il metodo mazzucco contro i mazzucchiani ossia noi ,  scusami se non lo faccio di getto , non sto ancora bene di salute , ma risponderò io con documentazione alle tue domande daltronde forse è quello che cerchi o sbaglio ? Inoltre vedo che come ho parlato di Abhram Ortellius  sei corso ad utilizzare le mappe fornite da wuikkipeddia sul profilo di Orthelius ma non hai idea dove prendere le mappe ed altlanti ad alta definizione anche di altri cartografi , cioè quelle che ti esporrò nelle risposte , anche di cartografi  del 1200 dove si parla di Tartaria ,Impero tartarico e anche di civiltà tartarica ,con tanto di antich-tec, pensa che tali antich-tec è indicata nella mappa di Othellius ma forse non sai dove è citata perchè forse non hai letto in profondità la mappa  . La Cina ai tempi di Marco Polo era chiamata Khatai,o come dicono i latini Cataio , il tibet non faceva parte del Khatai ma dell'attuale India ed era nella Tartaria indipendente , dimostrerò anche che la civilizzazione, modi costruttivi , e tecnologia erano liberi e diffusi dappertutto , anche in Europa. Allora a presto , intanto ti esorto a porre non solo domande ma anche tue spiegazioni agli argomenti che presenti , sempre per una buona conversazione tra brave persone. un saluto

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6 Mesi 3 Settimane fa #52959 da Alflipper
a proposito di TIBET ,è una domanda che volevo farvi da molto tempo e ne approfitto per non essere fuori tema: cosa ne pensate delle leggendarie torri a stella dell'Himalaya?.....rispetto alle successive costruzioni sembrano fuori tema,non si sa quando furono costruite,da chi e perchè.
vidi un documentario(l’esploratore francese Michel Peissel) molti anni fa.complimenti sempre per questa pagina, è sempre un piacere leggerla.

"L'ignorante sa molto
L'intelligente sa poco
il saggio non sa niente
L'imbecille sa sempre TUTTO!"

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6 Mesi 3 Settimane fa #52963 da chgall

culturacolectiva.com/en/lifestyle/travel...n-star-shaped-china/

Personalmente, mi ricordano molto le 180 (per alcuni 100) torri di Bologna nell'XI secolo D.C. (cronologia "ufficiale"):

www.atlasobscura.com/places/towers-of-bologna

Pur trovandosi a migliaia di km di distanza e di forma planimetrica leggermente diversa, sia le torri tibetane che quelle bolognesi avevano la stessa destinazione d'uso: abitativa/difensiva.

Difensiva da chi?

Da un aggressore esterno (terrestre, antropomorfo ma non umano).

Senza sbilanciarmi troppo: la nostra civilizzazione è avvenuta quasi sempre in luoghi adiacenti all'acqua (fiumi, laghi, coste marittime).

La fine di ognuno di questi periodi di civilizzazione (=reset) è partita, presumo, quasi sempre da questi medesimi luoghi.

Nel corso dei secoli, torri e cinte murarie, hanno sempre cercato di opporsi a questo ineluttabile destino della razza umana.

Impero Tartarico/Civiltà Tartarica ha tentato di contrastare tutto ciò e come "ricompensa" è stato/a cancellata dalla storia.

Questa è una mia opinione del PERCHE' di queste strutture difensive (in elevazione).

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6 Mesi 2 Settimane fa - 6 Mesi 2 Settimane fa #52976 da Azrael66
Spero che questo mio post non sia off-topic, qualora lo fosse ditemelo che lo cancellerò senza problemi.Ho trovato un filmato in rete che in teoria basandosi su tecnologia tartarica, mostra dei dispositivi di tipo meccanico risalenti a fine '800 inizio '900, antesignani dei moderni sintetizzatori, capaci di distorcere il suono onde esplorare anche nuove dimensioni, sullo stile dell'Arca Musharitmica del padre gesuita Athanasius Kircher.La mia conoscenza della lingua inglese è maccheronica e quindi ci sta che abbia preso un abbaglio, ditemi cosa ne pensate:

 


 

Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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6 Mesi 2 Settimane fa #52977 da chgall
No Azrael, non è affatto off-topic, le fotografie del video riguardano proprio l'epoca tartarica, oggetto del thread (qui sotto la traduzione google in italiano del video da te postato):

"Scatena i tuoi sensi e intraprendi un viaggio attraverso i regni sconfinati della musica elettronica tartaria. Immergiti nelle profondità dei paesaggi sonori cosmici e abbraccia le frequenze trascendenti emanate dall'enigmatico sintetizzatore che si trova al centro di questa odissea sonora.

In questo accattivante video di YouTube, assisti alla presentazione di un sintetizzatore ultraterreno, una meraviglia dell'ingegno tartariano e della risonanza cosmica. Lasciati stupire dalla sua presenza colossale, adornata da luci pulsanti e circuiti intricati, mentre incanala la potenza pura dell'universo in melodie eteree e armonie ipnotizzanti.

Unisciti a noi mentre esploriamo i misteri della musica elettronica tartaria, una sinfonia che trascende il tempo e lo spazio, e scopri il potere di trasformazione delle sue frequenze celestiali. Immergiti nell'arazzo cosmico del suono e lascia che ti trasporti in regni invisibili.

Non perdere questa occasione per vivere la magia della musica elettronica tartaria. Fai clic sul collegamento sottostante per intraprendere un'avventura sonora indimenticabile e svelare i segreti dell'universo"
.

Il problema è che l'ascolto di questa preziosa musica sintetizzata del XIX secolo sembra essere solo a pagamento:

linktr.ee/truthtartarian

Peccato.

(sigh!)
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6 Mesi 2 Settimane fa - 6 Mesi 2 Settimane fa #52978 da Mark28
La vera musica Tataro-Mongola è quella che viene chiamata "throat singing" o "canto gutturale" in Italiano, accompagnata da strumenti di vario tipo. Ma è riduttivo chiamarla così, esistono vari stili e ogni paese ha il suo. Esistono pratiche simili un po' in tutti i popoli antichi del mondo, anche in Sardegna.
La più famosa è quella Mongola, Tuvana, e Tibetana.




Mi sembra che qui si stia cercando di distruggere la cultura e l'identità dei popoli Tataro-Mongoli. Mi raccomando, pagate, date tanti soldi a quella gente. Se uno vende musica elettronica Tartarica è come Wanna Marchi e chi vende Rolex finti per strada.
@Kimera intanto sto ancora aspettando questa documentazione di cui parlavi, ormai è passata una settimana
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6 Mesi 2 Settimane fa - 6 Mesi 2 Settimane fa #52979 da chgall
Azrael ha riportato un link sulla musica elettronica (sintetizzata).

Tu riporti dei canti gutturali locali che non hanno nessuna attinenza con essa, cercando come al solito di sminuire il tutto.

Siccome cerchi di alludere sempre al fatto che Tartaria sia semplicemente una regione storica dell'Asia, allora come te la spieghi la presenza di questa bandiera, in un enciclopedia statunitense, del 1865?

Che indica, nei fatti, come Tartaria rappresenti un entità politica ben precisa?



Stranamente il Giappone sembra avere la stessa bandiera dell'Argentina odierna (mah).

 
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6 Mesi 2 Settimane fa #52980 da Kimera
Pazienta ancora un poco Mark 28, putroppo sono i miei occhi ad avere problemi , non c'è prescrizione per qunto ho promesso , ma posso comuneuqasserire che i video che tu hai postato dichiarando che è musica tartaro mongola e una beneamata  stupidaggine , scambiare i mantra buddisti per musica mah! quelle persone stanno semplicemente pregando , invece la musica tartariana veniva eseguita con  campane , arpe , tamburi , la civiltà tartarica eraun misto di etnie che costituivano l'Horda d'oro , mi raccomando continua a studiare non vorrei trovarti impreparato su questo argomento (tartaria) scusate gli errori dicrittura ma comedetto ancora nonvedo bene . saluti alla prossima

"Abbaiano Sancho , vuol dire che cavalchiamo" - Don Chisciotte
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6 Mesi 2 Settimane fa #52981 da acidboy
Ciao, riguardo le bandiere credo che su quella pagina NON indichino necessariamente entità politiche ma anche etniche/geografiche. Il Regno di Sardegna per esempio non esisteva più nel 1865 a seguito dell'unità d'Italia (la terza non si capisce). Per la francia, raggruppa sotto due sole bandiere ("colonie occidentali" e "colonie orientali") territori vastissimi e lontanissimi ognuna facente capo alla realtà statale di Francia.

Sul resto a parte il video che cerca di vendere fuffa, mi pare che Mark abbia postato musica relativa a quei posti, che è qualcosa di più concreto di un generico "suonavano usando arpe ecc". Che poi le tradizioni musicali sono le più antiche, in tutte le culture, come dimostrato nel video successivo quindi non dovrebbe essere difficile scovare musica tartarica "vera" o no? Perchè altrimenti, quello è. Infine mi chiedo come si faccia a sostenere che i canti e/o le preghiere non siano musica. La voce è uno strumento, siamo d'accordo su questo? Almeno le basi cazzarola
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6 Mesi 2 Settimane fa #52984 da chgall
Ciao Acidboy. Il titolo dell'immagine da me postata è: "The Flags of All Nations", alias "Le bandiere di tutte le nazioni".

Nazioni.

Poi, non so per quale motivo (forse per la loro "popolarità") ci sono anche quelle con il lato destro triangolare, che dovrebbero avere una correlazione marittima (tipo la "Jolly Roger" dei pirati).

Il risorgimento italiano è meglio che lo lasciamo perdere (tra storici, revisionisti borbonici e negazionisti (come me)).

Le bandiere delle colonie francesi, sono per l'appunto colonie della Francia, dotate quindi di bandiere diverse da quest'ultima.

Non è detto che il video segnalato venda fuffa, può darsi che sia anche qualche ricercatore che vuole semplicemente guadagnare qualcosa dalle sue scoperte (deplorevole, ma oh, sono scelte personali).

Inoltre, torno a ripetere, sono due cose diverse la musica sintetizzata (tartarica) ed i canti gutturali (della regione del tartaro).

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6 Mesi 2 Settimane fa #52985 da acidboy
Sì ho capito la tua obiezione.
Scusa se sono entrato un pò "a gamba tesa" ma dopo che mi son smazzato 30 pagine di thread, mi sembrava giusto lasciare un segno del mio passaggio :)

in linea di massima propendo per la tesi secondo cui la Tartaria sia (come ci hanno insegnato a scuola) una regione geografica storica.
Mi pare però che - come faceva notare Mark - in questa teoria stia entrando la qualsiasi, cioé mi sembra la "teoria complottista del tutto": energie alternative, storia cancellata, reset ante litteram ecc.

Ti faccio una domanda a proposito di questa fantomatica energia eterica, se ne sai qualcosa: visto che abbiamo gli schemi tecnici ecc, a parte quel video del signore latino che armeggiava nel suo garage, nessuno si è preso la briga di costruire seriamente qualcosa? Non dico per farci i brevetti neh, che non voglio essere ammazzato dal MI6 :D ma almeno per alimentare il mio baracchino. Nel senso, se funziona per davvero...così a occhio non mi sembra molto difficile da realizzare.

Ciao
Acid
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6 Mesi 2 Settimane fa - 6 Mesi 2 Settimane fa #52986 da chgall
Tranquillo Acid, la tua data di registrazione testimonia la tua buonafede (a differenza di qualcun altro...).

Già che ci siamo, volevo precisare una cosa: l'esistenza di Tartaria nazione non esclude assolutamente l'esistenza di Tartaria regione storica dell'Asia: è semplicemente un'omonimia che la narrativa ufficiale sfrutta per cancellare l'esistenza della prima.

Siccome a me piace ottimizzare sempre le mie ipotesi (per alcuni, invece, le cambio e basta) avrei pensato a Tartaria come una sorta di unione politica ed economica a carattere sovranazionale (tipo la "nostra" attuale Unione Europea) composta da svariati stati membri in Europa/Asia/Americhe più colonie sparse per il resto del globo (India e Cina in primis):



Ma che a differenza della tirannica UE attuale (nella quale gli stati condividono solo poche minchiatelle, vessando i propri sudditi... ehm cittadini), l'Unione Tartarica ha privilegiato sempre il benessere dei propri cittadini (elettricità e telecomunicazioni GRATIS nelle loro case), lasciando ad essi larga anzi larghissima autonomia politica (ossia il decentramento del potere) a cui poi il reset ottocentesco ha posto una brusca (ed inaspettata) fine.

Ed il 14 luglio 1789, per la città di Parigi ad esempio, altro non è stata che la data di INIZIO della fine di questo periodo di benessere.

Sull'aspetto tecnologico vero e proprio, purtroppo, non ti so dire molto visto che mi piace analizzare di più cartografie e fotografie di quel particolare periodo storico, collegandole tra loro, cercando di tirarne fuori successivamente un'ipotesi, che può apparire a prima vista irrazionale, ma che alla fine risulta essere logica (cioè "che fila").

Se c'è qualche utente più preparato sull'argomento tecnologico, credo che non esiterà a risponderti.

Ciao!
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6 Mesi 2 Settimane fa - 6 Mesi 2 Settimane fa #52987 da Cum grano salis

Digitare YES mentre scorre un video su TikTok per ascoltare la canzone completa?
E come, ma soprattutto dove? Su quale tastiera? In quale campo di testo?
Se anche fosse non si sa come, avrebbe detto di scrivere YES nei commenti, non di digitarlo, così magari si riceve qualche link come risposta per ascoltare il mistico brano, magari sperando gratis prima di scoprire che è a pagamento.

Stupido io : chi segue queste cose crede a tutto senza filtro, non si pone domande essendo che tutto è possibile nella magica Tant'aria.
E difatti, constatando che digitare YES non fosse possibile, l'indomito credente della setta non si arrende, e scrive nell'unico modo possibile.

e poi mi son rotto di fare screenshot ad una lunga lista che è tutta così, fatta di pe...rsone belanti zelanti.
www.tiktok.com/@tartarianwarrior/video/7335233548510596384

Queste persone fanno benissimo a credere che sia tutto vero quello che c'è scritto nella descrizione tradotta da chgall, perché altrimenti quello che s'è inventato 'sta cosa per vendere le sue musichette fatte in cantina che non se lo cagava nessuno, ma come diavolo faceva a tirare su tanta bella crana così facilmente?

Vai Tartarianwarrior, fai bene, continua così!!
Perché nonostante sia chiarissimo dal tuo video (fatto con la IA generativa di cui scrivevo pagine e pagine fa) che non c'è traccia di "campane , arpe , tamburi" ma ciò nonostante per Kimera va benissimo uguale - tant'è che non ne parla nemmeno (ma dei canti e musiche, quelle vere, ma certo che sì che ne deve parlare) - allora è giusto e sacrosanto che la selezione naturale faccia il suo corso e che gli vengano ciulati tutti i soldi e tutti li averi, e che l'italica Wanna Marchi sempre sia lodata, la migliore di tutti, molto prima e molto meglio di 'sti quattro russi scappati de casa, nostalgici di una nazione e appropriatisi di un fantomatico retaggio che non è nemmeno il loro, tant'è che la Russia ha ben 4 bandiere a suo nome nel 1865.

Però sono le foto delle città russe che testimonierebbero la tecnologia tartarica, ce ne fosse mai una di una città indiscutibilmente tartara. Del resto, pure nelle mappe quelle zone vengono rappresentate con gente che vive nelle tende, popolo nomade che si sposta tra le steppe, mica vive nei palazzi.
Ma tant'è, se la fede dice così, allora nelle mappe vale per vero quello che torna utile e si ignora quello che non lo è.
YES, YES, YES, YES...

Mi ricorda qualcosa, lo stesso tipo di settarismo sfrenato, zero pensante, intransigente e mentalità votata al pensiero critico invece dell'appecoramento nel fare esattamente la stessa cosa di quello nella riga sopra che chiaramente solo un troll debunker e così via potrebbe vedere qui :
YES, anzi no, Amen
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6 Mesi 2 Settimane fa #52988 da chgall
Bentornato Cum Grano, la tecnica del prendere un elemento singolo marcio per poi buttare a terra tutto il resto vedo che ti è rimasta.

Appena mi sono accorto che era a pagamento mi sono fermato. Leggi quello che ho scritto a riguardo.

Anche se questo è un sito truffa, non significa che la musica tartarica sintetizzata non sia mai esistita.

Misà che devo per forza di cose postare la mia ipotesi su quello che è successo a Parigi nel XIX secolo.

Così magari ti fai quattro risate.

Ahahaha.
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