Un altro islamico. Un altro furgone. Un'altra lunga lista di morti e feriti inutili.
Inutili perchè non ci sono rivendicazioni. E anche quando ci sono, queste rivendicazioni sono talmente vacue e ridicole che è come se non esistessero.
Ho sentito voci, in TV, che suggerivano un legame fra la scelta di Barcellona e il fatto che la Catalunya voglia diventare indipendente. Ma non avrebbe senso, per due motivi. Primo, i catalani non sono gente che si lascia impressionare facilmente, e non basta certo un attentato del genere per fargli cambiare idea. E, secondo, non si spiegherebbero allora gli attentati fin troppo simili a quest'ultimo del ponte di Londra, del mercatino di Amburgo, oppure lo stesso attentato di Nizza della scorsa estate.
Tutti attentati compiuti con autoveicoli utilizzati per falciare la gente, il cui unico legame fra loro sembra essere proprio la assoluta mancanza di senso per ciascuno di loro.
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Un camion travolge la folla. Almeno tre morti e otto feriti.
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Ma che bello iniziare il 2017 con la notizia di un nuovo attentato. Nemmeno il tempo di digerire il cenone di ieri sera, e siamo qui di nuovo a fare i conti con decine di morti e mandanti misteriosi. O meglio, i "soliti" mandanti misteriosi. Perchè di quello si tratta. E' come se qualcuno ci volesse ricordare che l'anno scorso è finito, ma che le nostre paure dovranno continuare anche in quello nuovo.
Ovviamente l'instabilità in medio oriente continua ad esistere, e quindi è anche logico che la Turchia, che è al centro di questa instabilità, debba subirne le conseguenze.
Ucciso in Italia Anis Amri. Era lui il killer di Berlino?
Se i padrini mondiali del terrorismo avevano fatto un esperimento - come molti hanno suggerito - "per vedere che cosa succede ad ammazzare un prete in chiesa", hanno avuto la loro risposta, e non è stata per loro positiva: il trucco non ha funzionato, e il sistema ha fatto cortocircuito.
Prima di veder scatenare una guerra di religione a tutto campo, infatti, i leader religiosi delle due comunità hanno fatto un passo storico, portando ad un risultato fino a ieri impensabile: musulmani che vengono a pregare insieme ai cristiani nelle chiese cattoliche, in Francia come in Italia.
Il via alla reazione lo aveva dato il Papa qualche giorno fa, quando ha respinto chiaramente il concetto di "guerra di religioni". Da quelle dichiarazioni ad estendere l'invito ai musulmani di venire in chiesa il passo è stato breve. E per fortuna questi hanno accettato, perchè ormai eravamo arrivati ad un punto in cui l'intero Islam stava per essere criminalizzato a livello globale.
Sono giorni confusi, anche perchè insieme alla moltitudine di attentati e mini-attentati che si stanno susseguendo, i media continuano ad indirizzare la nostra attenzione verso gli assassini, e mai verso i possibili mandanti. E così ci perdiamo tutti a discutere se un attentatore fosse stato "radicalizzato" di recente oppure no, dove avesse passato le ultime settimane, che cosa abbia detto di preciso durante l'attentato, eccetera. Non dovremmo invece dimenticare che gli assassini si possono programmare con grande facilità, rendendoli dei semplici strumenti al servizio di giochi molto più grandi e complicati di loro. E se quello che vedrete è stato possibile 50 anni fa, provate solo ad immaginare quello che è possibile fare oggi, con le nuove tecniche di condizionamento mentale.
Il prete sgozzato. Perfetta immagine della "guerra di religioni". Siamo tornati ai tempi del Medio Evo. Ora i nostri Crociati possono partire senza più nessun ritegno.
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Il terrorismo mondiale negli ultimi 15 anni sembra essersi articolato in tre fasi diverse.
La prima fase è stata quella in cui si è voluto creare il nuovo brand internazionale del cosiddetto "terrorismo islamico". L'evento madre ovviamente è stato l'11 settembre, il quale a sua volta era stato ottimamente preparato dalla false flag del primo attentato alle torri gemelle, otto anni prima. Una volta che i media mondiali si sono bevuti la messinscena dell'11 settembre, è stato universalmente stabilito che il terrorismo islamico esisteva, e da quel giorno tutta la geopolitica mondiale ha cominciato a ruotare intorno a questa nuova realtà, con le invasioni dell'Afghanistan e dell'Iraq a farla ovviamente da protagoniste.
Poi è arrivato l'attentato di Londra del 2005, e con questa terza false flag clamorosa è stato stabilito non soltanto che il terrorismo islamico esisteva, ma che avrebbe potuto continuare a colpirci in ogni momento, in ogni parte del mondo. Grazie a questo, i vari governi occidentali hanno ottenuto di poter dare numerosi giri di vite ai diritti civili dei propri cittadini. Questo ha portato alla chiusura della prima fase.
Nella seconda fase i grandi burattinai del terrorismo mondiale hanno iniziato a godere dei frutti di ciò che avevano seminato. [...]
Attentato di Monaco - Gli utenti possono commentare.
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