di Mattia Luisetto
“Ascolta o Socrate, un discorso certamente singolare, ma tutto vero, come lo raccontò un giorno Solone, il più saggio dei sette”.
Era circa il 360 a. C. quando, con queste parole, il filosofo greco Platone dava inizio ad un racconto destinato a fissarsi nella memoria dell'umanità. Protagonista è un'isola situata nel mezzo dell'atlantico Pelago, la cui popolazione aveva raggiunto elevati livelli di civiltà decine di migliaia di anni prima del nostro tempo.
Atlantide, questo il suo nome, è probabilmente il mistero più dibattuto della storia, complici due schieramenti che da 2000 anni si contrappongono. Da una parte chi ritiene che il racconto contenga delle basi di verità, dall’altra (come, gran parte del mondo accademico), chi riduce il tutto ad un semplice mito di carattere filosofico.
Tra questi, neanche a dirlo, si erge il Cicap, nel cui sito esistono circa 400 articoli dedicati alla questione, riassumibili in una frase: Atlantide è un’invenzione di Platone. Punto e basta.
La presa di posizione, estremamente dogmatica, si basa di fatto su tre semplici assunti:
-
Platone è l’unico a parlare di Atlantide.
-
Non poteva esistere nessuna civiltà al tempo descritto da Platone.
-
La scienza ha categoricamente escluso l’esistenza di un continente nell’oceano Atlantico.
Non sono sufficienti poche righe per dimostrare la falsità di questi tre punti; perciò, perché non fare una piccola analisi su chi invece difende a spada tratta la versione accademica?
Tra tutti i debunker della scuola di Piero Angela, la scelta ricade ovviamente su Massimo Polidoro. Proprio lui, infatti, ha dedicato ben due video, oltre che un capitolo di un suo libro, al caso Atlantide. I video si intitolano rispettivamente: “Atlantide: il continente perduto” e “Atlantide: Il continente scomparso”.
Basterebbe il titolo per evidenziare la malafede con la quale i debunker si approcciano all’argomento. Ma non limitiamoci a questo.
In entrambi i video viene ribadito più e più volte come Atlantide fosse un continente di grandi dimensioni. Lo spettatore viene quindi portato ad associare inconsciamente la figura dell'isola a quella di un continente.
Ciò diventa estremamente importante nel momento in cui, ci dice Polidoro, la scienza ha escluso l'esistenza di continenti sommersi nell'oceano Atlantico. In questo modo si crea una semplice equazione nella mente dei non addetti ai lavori: siccome Atlantide era un continente e la scienza ha dimostrato la non esistenza di masse continentali (fatte quindi da granito) nei bacini oceanici, allora la storia è una semplice invenzione di Platone, altrimenti qualcosa avremmo trovato, no?
Peccato che le premesse siano completamente sbagliate.
Platone infatti parla di isola, non di continente. La parola usata nel testo greco in riferimento ad Atlantide è νῆσος (nêsos isola). E, cosa ancor più curiosa, in un passaggio del Timeo, Platone differenzia nettamente l’isola in mezzo all’Oceano dal continente (in greco ἤπειρος) posto dall’altra parte. Ma chissà come mai su questa cosa Polidoro, pur citandola, sorvola: sia mai che a qualcuno, pensando a un continente posto dall’altra parte, vengano in mente le Americhe.
Alla fine, le argomentazioni contenute sono estremamente faziose e a tratti denigratorie, visto che si sceglie di accostare il racconto a elementi che nulla c’entrano, come: dischi volanti, esplosivi, televisori e addirittura ascensori.
Ovviamente tutto ciò non contribuisce affatto al dibatto, anzi.
Non viene portata nessuna prova tangibile che corrobori le tesi di chi nega a priori l'esistenza dell'isola. Al contrario, si arriva addirittura a utilizzare il falso storico come testimonianza per rafforzare la propria posizione. Sia Polidoro che il Cicap, infatti, menzionano una frase attribuibile ad Aristotele in cui l'allievo di Platone negherebbe l'esistenza di Atlantide, definendola un'invenzione del suo maestro. Purtroppo per loro Aristotele non lo ha mai detto e nemmeno scritto. È letteralmente un falso storico nato intorno all'800.
La realtà è ben diversa da come ci viene presentata. Gli argomenti, infatti, vengono accuratamente scelti per evitare di dover affrontare tutte quelle prove in contrasto con la versione accademica. Questo perché dal secondo dopo guerra disponiamo di evidenze scientifiche che spaziano dall'oceanografia alla paleoclimatologia, che ci permettono di fare un'affermazione tanto importante quanto dissacrante: Atlantide non è un mito.
Ma questo ai difensori dello status quo non interessa. L’importante è non porsi domande.
E così continuano a raccontarci di una favolosa e immaginaria storia nata dalla mente di Platone.
Scarica la ricerca su Atlantide di Mattia Luisetto, Serena Greco e Filippo Nardi
it.wikipedia.org/wiki/James_Randi
Chissà come mai. Mah!?
Ora che certi personaggini al tempo il Piero Angela o poi di Polidoro mi vengano a dire che invece no, quelle cose la' sono balle, ebbene e' la loro opinione e ce la teniamo per quello che valgono.
Per chi volesse leggere gratuitamente il Mattino dei maghi,
www.coscienza.org/.../Il-mattino-dei-maghi.pdf
Mentre per i libri di Kolosimo non so se esistono pubblicazioni gratuite. Se qualcuno tra voi mi sapesse indicare, ne sarei felice.
Atlantide e' una leggenda, perche' come ci insegnano a scuola i popoli antichi,oltre ad aver creato la matematica, la geometria, la scrittura, l'agricoltura ecc. passavano il tempo libero a raccontarsi il...c'era una volta capuccetto rosso!
Erano geni ma bambinoni.
Invece di prenderli sul serio, gli antichi hanno fondato le basi della scienza e della tecnica oltre alle scienze umaniste, facciamo quelli che per non vedere ci volgiamo dall'altra parte fischiettando.
Un "mito" presente in quasi tutti i popoli della terra merita piu' attenzione e dobbiamo sempre ringraziare gli studiosi chiamati eretici, che vanno aldila' degli insegnamenti accademici e si rifiutano di dipingere il cielo di oro zecchino invece che azzurro (Giotto).
Pensare che possano riscrivere la storia, quando su quella ufficiale hanno fatto le fortune professori,scienziati, divulgatori e debunker, e' credere un po' alle favole (queste si), ci pensera' la storia (quella vera) per mezzo degli "eretici", a contraddirli e a gettarli nel ridicolo, posto che meritano da sempre.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Il gatekeeper è chi finge di stare dalla tua parte e si arroga una posizione di esperto del settore rivelando cose controverse di bassa/media intensità, per far si che le cose gravi di quel settore vengano ammantate di un aura di leggenda/derisione, visto che l'esperto controverso non ne parla.
Chi invece si schiera apertamente con il sistema e prova a demolire le teorie alternative è il debunker.
I due concetti non sono sovrapponibili, e l'unico punto di contatto tra entrambi è chi li finanzia.
Grazie per il chiarimento, io intendevo gatekeeper nel senso letterale cioe' guardiano del cancello, ignoravo che il gatekeeper fosse diciamo...la famosa serpe in seno.
Provvedo alla correzione.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
In sintesi serviva già allora un controllo sulla "disinformazione" e chi meglio di un giornalista famoso, dotato di carisma e popolarità, il tipico "padre di famiglia", già addestrato ad obbedire al Sistema, poteva essere il miglior candidato?
Quanto ad Atlantide basterebbe evitare di tenere chiuso dogmaticamente il cervello e aprirlo alla ipotesi che in passato potevano esistere sulla Terra civiltà avanzate, cosa poi non improbabile vista la mole di OOPArt rinvenuti in ogni parte del mondo.
famigliafideus.com/.../...
dovresti cercare nelle bancarelle che vendono vecchie riviste la rivista "Oltre il cielo" (emanazione della rivista "Ali"); per inciso, oltre agli articoli di Peter Kolosimo, ci sono illuminanti articoli su quale fosse l'atmosfera che precedette l'invio del primo uomo sulla luna; ad es. cerca fasce di van Allen
in altre discussioni si parla spesso di vita su altri pianeti, senza precisare cosa si intenda per "Vita"
si da per scontato che la vita si possa manifestare solo nella forma che conosciamo
e invece qualcuno afferma (mi pare proprio Peter Kolosimo) che gli abitanti dell'Atlantide non fossero come noi ma con un grado di incarnazione inferiore: il loro corpo era meno denso dei nostri (e quindi più spirituali)
questo tipo di vita, fornita dall'Intelligenza A-belinata, potremmo mai incontrarla ?
1) Secondo Platone, Atlantide fu vinta in guerra da Atene, nel 10.000 a.C. Atlantide non si può scavare, ma Atene sí. Chiedete agli archeologi quanto era avanzata Atene nel 10.000 a.C. Guardate se scavando sotto Atene si trova una metropoli supertecnologica del 10.000 a.C.
2) Platone dice di rifarsi ad una tradizione orale risalente a Solone il Saggio. Una tradizione orale, perché Solone non scrisse niente di Atlantide. Platone fa parlare Crizia, personaggio noto per aver affermato che gli dei furono un'invenzione di uomini saggi per controllare le masse (mentre Atlantide sprofonda per l'ira di un dio, ma sorvoliamo!). Ora, Crizia è vissuto duecento anni dopo Solone. È come se qualcuno di noi affermasse di ricordare ciò che disse un contemporaneo di Napoleone. È credibile? Che credibilità avrebbe un ipotetico discendente di Napoleone, se OGGI se ne uscisse dicendo che il suo celebre avo un giorno disse di aver saputo dentro una loggia massonica che, per dire, ogni scienza sia stata trasmessa a noi da una civiltà ormai scomparsa, sorta nell'Antartide prima della sua glaciazione? Anzi, nemmeno se lo dicesse lui, ma se scrivessi io, novello Platone, fingendo di riportare la testimonianza di un discendente di Napoleone morto cinquant'anni fa (già, Crizia era morto da un pezzo quando Platone scrisse di Atlantide...)? Non aggiungerei un minimo di credibilità alla teoria: al massimo, sarebbe un pretesto per esporvi questa teoria, concepita da me... Potrebbe anche essere un escamotage giocoso per parlare di una fantasticheria, di un'utopia politica, ambientandola in un mondo meraviglioso.
Prendere alla lettera un simile racconto è screditante per chi lo fa, come questo articolo scredita questo sito, a mio parere.
Ascoltate questo video dove viene citata una "leggenda" messicana che parla di un' isola in mezzo all' atlantico e di una mappa antichissima trovata in un tempio indiano nel 1870..
su "VINTED" i libri di kolosimo si trovano a 2/3/4 euro
www.vinted.it/.../
Secondo me, considerando l'epoca e la "non scoperta dell'america", quello che potevano considerare "in mezzo" all'oceano doveva essere molto più vicino alle coste europee....
La scomparsa di atlantide, il suo sprofondamento nel mare, per quello che ne sarebbe rimasto traccia oggi,
credo possa trattarsi dell'arcipelago delle isole Azzorre:
letta, grazie per averla proposta
l'ho trovata carica di spunti interessanti da approfondire
tuttavia sarebbe da tenere molto in considerazione un aspetto secondo me molto rilevante, ovvero la diatriba in ambito scientifico sul metodo di datazione radiometrica del radiocarbonio ritenuta tutt'altro che attendibile..
ma si sa Platone parla per miti.
peccato per i cicappini che poi qualcuno ha dimostrato vera la precessione (un paio di secoli dopo, II sec. a.C.)
NON E' TERRESTRE :
famigliafideus.com/.../...
ASTRONAVI SULLA PRESISTORIA [da leggere online]:
scribd.com/.../...
[da scaricare, GET e pdf]:
libgen.li/.../
TERRA SENZA TEMPO [clicca su GET e scarica il pdf]:
libgen.li/.../
OMBRE SULLE STELLE [GET e pdf]:
libgen.li/.../
Le piu' belle scoperte nei libri di mio padre quando ero bambino
Scarica la ricerca su Atlantide di Mattia Luisetto, Serena Greco e Filippo Nardi: Preferiti.
Sarebbe interessante sapere come spiegano la costruzione delle piramidi...ma senz'altro avranno spiegazioni precisissime, di migliaia e migliaia di schiavi che sollevano pietre pesanti come un camion e poi vengono frustati a morte o muoiono schiacciati...quelle immagini che vediamo nei sussidiari, dove il CICAP e altri enti "accreditati" ce le fanno mettere.
Per le vie della mia città mesi fa il CICAP sponsorizzava il festival della scienza, rivolto principalmente a bambini e ragazzi (guarda un po'). Loro combattono i dogmi....perchè vogliono sostituirli con i loro dogmi.....i dogmi della scienza. Che poi è la scienza che dicono loro, quella che in tempo di COVID non accettava confronti e di mettersi in discussione, l'antitesi della vera scienza.
Poi però quando Piero Angela ci ha salutato il figlio ha parlato di "aldilà". Non ricordo le parole esatte, ha parlato del "viaggio" che farà il papà....qualcosa per cui avrebbe potuto essere scomunicato (non uso la parola a caso) dal CICAP stesso.
La scienza non può dire con certezza se Atlantide esista o meno perché non vi sono prove empiriche (esattamente come non può dire che esista) ma per loro ogni cosa diventa un dogma. Non esiste il beneficio del dubbio.
È questo che li rende totalmente antiscientifici ed inaffidabili anche sulla ricetta della carbonara.
Poi nel caso si voglia parlare delle intenzioni come facciamo noi allora gli aggettivi cambiano.
Però parlando di metodo cioè mettendosi al loro livello, su può dire che espongono tesi alla Wanna Marchi maniera.
La grecia è proprio a mezza via tra Gobekli Tepe, che è una metropoli ante 10.000 a.C. e le piramidi bosniache. Quindi ce n'è tanta da dire, invece che liquidare tutto quanto con questa considerazione di "scavare sotto Atene"
Polidoro spara a zero sulle ovvietà, figurarsi se non affonda i... canini sul mito atlantideo. Su questo argomento senza soluzione sembra ci trovi ancora più gusto, mah! Chissà quali agenti patogeni sono responsabili della sua malattia (scuotimento continuo della capoccia... )
Potrebbero anche spiegarlo dicendo che è stata la pozione magica di Panoramix il druido, tanto non ci sarà nessuno a contestarlo, e siccome loro si sono AUTOammantati di autorevolezza perché loro sono "i veri detentori della scienza(h) e della Verità(h)", non considerano nemmeno la possibilità di un contraddittorio: "E' così, perché lo dico io."
Gobekli tepe ha tracciato una linea, e' la prova scientifica di una civilta' precedente la nostra, inoppugnabile e pesante come una montagna
Chi vuole saperne di piu' puo' leggere l'articolo e la discussione presenti anche qui sul sito old.luogocomune.net/.../...
Ho raccolto in una scheda a parte le mille e mille prove/indizi che convergono tutti nella stessa direzione, e durante la discussione ne sono stati aggiunti molti altri
Chi vuole approfondire ulteriormente puo' leggere due libri che considero i migliori fra i tanti che ho letto durante tutta una vita dedicata all'argomento, www.ibs.it/.../9788833801971
ilgiardinodeilibri.it/.../...
Edit Ho appena visto che la maggior parte delle fotografie del mio articolo e' sparita, ma le ho nel mio archivio
Se interessano scrivetemi in privato o in pubblico, cerchero' di soddisfare tutte le eventuali richieste
Come ha detto Massimo, la missione del debunker è mantenere lo status quo.
Tutto ciò che deraglia dai binari deve essere immediatamente fermato.
Sono i cani da pastore del sistema che, a forza di morsi, devono tenere compatto il gregge.
Atlantide è solo uno dei tanti casi che dimostrerebbe, se provato, la presenza di civiltà avanzate tecnologicamente sulla Terra in un periodo preistorico, cosa che manderebbe a gambe all'aria tutto ciò che propaganda la scienza(h) imposta, a partire dalla nostra religione.
Come d'altronde anche la missione dei giornalai,
l'occidente è buono, il resto del mondo è cattivo;
Israele è nella ragione, la Palestina nel torto;
Biden è la salvezza, Trump un criminale;
I vaccini fanno bene e ci hanno salvato;
I novax sono dei criminali da perseguire e perseguitare;
Omo è bello, è moderno, di tendenza, etero è vintage,
ecc ecc
Perchè sono al servizio dei debunker, quando non ne fanno parte.
www.libroco.it/.../cw88847640382367.html
L'autore esamina nei dettagli il racconto di Platone, e sostiene di averne trovato le corrispondenze geografiche nel sud dell'antartide
Questa parte e' ovviamente opinabile, molto meno lo sono le prove scientifiche (paleontologiche in primis) raccolte nel libro
Io non possiedo antenne televisive da oltre tre decenni, per mia scelta, appunto, scelgo cosa, come e dove informarmi.
Ed in tanti anni di ricerche mai, ma dico mai, mi sono imbattuto nei loro nomi. La mia salute ne ha beneficiato.
Più che altro so chi sono perchè molte persone li detestano.... ma ne siamo sicuri?
Perché state parlando (dando spazio, visibilità e credito) di queste persone se li detestate?
Se youtube mi propone un palledoro qualsiasi io lo banno e tanti saluti.
Dalla pandemenza ho imparato a farlo anche con i dosati e greenpassati..... e signori, sarò un privilegiato perché posso permettermelo (cor ca**o mi sono creato le condizioni pagandola carissima).... ma signori.... vi assicuro che la mia vita ha fatto un gran salto di qualità, vi assicuro che se si escludono i palesemente idioti dai discorsi, se ne trae un beneficio esponenziale nella qualità delle discussioni stesse.
Provare per credere
Letto anche io e mi ha decisamente quasi-convinto della sua ipotesi.
Collima con un sacco di cose.
# 2 audelmar
Da giovani abbiamo fatto le medesime letture, io li ho ancora tutti nella mia libreria.
hai ragione Massimo, ho fatto una specie di crasi con i due titoli.
Chiedo scusa a tutti per l'errore. Correggo direttamente il post.
Ne consiglio vivamente anch'io la lettura...è un mattonazzo bellissimo
Precessione e tutto quello che ne consegue, compresi i nostro tempi, è sempre andato così e sempre andrà così nel corso dei millenni.
Ne dicono di tutti i colori, compresi eminenti pseudoscienziati archeologi, sulle piramidi egizie attribuite all'Antico Regno.
Fidati che ne ho studiati molti.
Quello che è pressoché certo è che l'epoca di costruzione non sia assolutamente compatibile con il regno dei faraoni della IV Dinastia.
Ci sono prove vere e incontrovertibili a testimoniarlo. Ma tant'è, si girano dall'altra parte.
Comunque per l'egittologia le hanno costruite con manodopera professionale e non schiavi.
La prova che le hanno costruite? Sono li da vedere
Earth under fire. Il codice dell'Apocalisse
di Paul A. La Violette
www.libreriauniversitaria.it/.../9788889983027
Qui nello specifico e' il capitolo 8 che tratta di atlantide,delle altre possibili civilta'contemporanee ad essa e delle cause della loro scomparsa.
Civiltà sommerse
di Graham Hancock
www.libreriauniversitaria.it/.../9788850209507
Qui l'autore tra l'altro del doc Ancient Apocalypse, va in fondo agli oceani di mezzo mondo,confermando la tesi che alla fine dell'ultima era glaciale il mare si e' innalzato in alcuni posti come il mediterraneo di almeno 90-100 metri, nascondendo e custodendo strutture e manufatti.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
ATLANTIDE: MISTERO SVELATO. Con Marco Goti e Elisabetta Barberio (Le ali del brujo)
Potrei quasi dire convincente oltre che interessante dopo aver letto Caranzano e visto decine di suoi video, dove spesso ricorreva una bella visualizzazione su Google Earth di dove si trovasse il polo prima di adesso (10-11.000 anni fa) ed ancora prima, con tracciate le circonferenze del relativo circolo polare artico ; mi manca però il libro e soprattutto le argomentazioni dell'ammiraglio Flavio Barbiero per potermi sbilanciare un po' di più sulla Groenlandia e suoi satelliti nell'Atlantico, e prima vorrei sentire la sua versione.
Mi accingo quindi a vedere questo video per colmare questa mia lacuna, per cui lo posto senza averlo visto, sulla fiducia di altri utenti che lo conoscono già.
L'AMMIRAGLIO FLAVIO BARBIERO E LE SUE STRAORDINARIE ESPLORAZIONI ANTARTICHE (Luigi Baratiri/La NEMESI della HYBRIS)
P.s. Metto sempre i titoli dei video più interessanti perché se poi spariscono dal tubo non ho più idea di chi e cose fosse dentro il link e per poterlo cercare altrove.
Cicap & co. non meritano neanche questa riga che sto scrivendo per mandarli a fare il guru
Orbene, Atlantide era circolare, in una grande pianura, fu sommersa e Platone narra che i fondali della zona erano ancora bassi e non navigabili....
Per "oltre le colonne d'Ercole" ricordiamo che nell'antichità era molto più semplice navigare che attraversare un continente e le isole che portano al continente ci sono comunque, inoltre, se prendiamo come riferimento sempre Felice Vinci, le antiche Colonne d'Ercole si trovavano tra Norvegia e Danimarca, quindi tutto quadrerebbe.
Ci sono tante prove di antiche civiltà che si può dire che manchi la prova della NON esistenza di Atlantide.
Nota: Zahi Hawass non voleva credere alle scoperte fatte a Gobleki Tepe
www.youtube.com/watch?v=q4NnCAZcxHg
grazie per il tuo aiuto #11 Alflipper
ma il sito indicato mi avverte che:
hai fornito il link ma, a parte il primo,
cliccando sui link indicati non succede
nulla, almeno sul mio computer...
qualcuno può darmi un suggerimento?
ti ringrazio della tua segnalazione, #8 Sandro Paparozzi, il libro pdf citato all'indirizzo, me lo sono scaricato.
Non sai quanto vorrei girare per le bancarelle, ma io vivo in Russia.
Prego..!
ho potuto scaricare solo NON E' TERRESTRE, comunque gia' cosi' mi hai fatto un regalone. Dunque ti ringrazio.
Qualcosa di importante incredibile ed assurdo . Cosa poteva arrivare dall'ex consgliere di Speranza (che tutti vanno a morì).Un atto da regime totalitario e la testa marcia è l'UE con la Cazzola von der Pfizer
www.maurizioblondet.it/.../
il mio antivirus mi dice che i link sono pericolosi (dal punto di vista informatico)
su Oltre il cielo ci sono articoli che non sono stati pubblicati nei libri,
uno me lo ricordo ancora: sembra la trama del film "shangri la"
una piccola curiosita':
la frase "collina dei tacchi", in lingua turca e': "topuklu tepe", dove in russo e' "холм на каблуках"
l'assonanza tra i vocaboli in lingue differenti e' mirabile: каблуках, topuklu e göbekli.
la frase in turco "göbekli tepe", in lingua italiana e': "collina del ventre"
tepe sta per collina
göbekli, sta per tacchi ma anche per ventre.
Ora si sa che tutta la struttura fu sepolta apposta dalla civilta' che costrui quei manufatti. Ma il ricordo di cosa fosse non fu perduto attraverso i 130 secoli che ci separano da essi, ma fu conservato nel toponimo del luogo. Questo io lo trovo fantastico.
ma non so cosa siano: Oltre il cielo e il film "shangri la".
io voglio difendere la mitologia.
I racconti mitologici sono veri, esattamente come le cronache storiche, ma molto semplicemente raccontano verità che non appartengono al piano corporeo, ma al piano fisico in generale.
L'esempio più plateale che mi viene in mente è il racconto del Diluvio della Bibbia. Dobbiamo veramente credere che le acque abbiano coperto tutta la Terra fino alla punta dell'Everest e poi "si sono ritirate"? Non è che magari le acque sono un simbolo di qualche cosa?
Le acque sono simbolo di sfere non materiali, e nella Bibbia il termine "le acque superiori" e "le acque inferiori" non significano affatto le piogge e i fiumi, ma significano rispettivamente il piano spirituale e il piano psichico. Certamente il diluvio è una catastrofe globale, ma non necessariamente causata dall'acqua. Peraltro la Terra ha subito frequenti catastrofi globali, praticamente uno ogni era geologica, e almeno 5 Grandi Estinzioni. Quindi questi fenomeni sono possibili, e nel lungo periodo sono certi.
E l'arca cosa rappresenta? Semplicemente qualcosa in grado di portare i semi del ciclo precedente alla catastrofe fino al ciclo successivo alla catastrofe. Deve per forza essere una barca? No. La barca la rappresenta molto bene però. Esistono delle vere "Arche di Noè"? Certo che esistono, e sono semplicemente dei luoghi psichici che sono al riparo dalle tempeste del mondo materiale. Possono essere delle caverne , in cui uno entra e quando ne esce sono passati centinaia d'anni (sono state riportate varie storie del genere, quella che conosco io è quello dei 7 dormienti di Efeso), ma possono anche essere altri luoghi. Peraltro esistono anche "catastrofi" di tipo locale, e il ruolo di arca è costituito magari da un libro in cui sono conservate le conoscenze di un'epoca passata.
Io sostengo che la vita abbia potuto sopravvivere le Grandi Estinzioni appunto per mezzo di tali arche, che sono ben reali, ma non necessariamente barche.
In sostanza il racconto di Platone può benissimo essere mitologico, e Atlante essere ben reale! Io penso che Atlantide sia stata una grande civiltà che avesse esteso la propria sfera d'influenza in tutto il mondo, fino a quando una catastrofe globale ha seppellito Atlantide e tutto il suo mondo.
Negli anni 60 esisteva una rivista che si chiamava "Ali", era monotematica: aeri militari; quando inizio l'esplorazione delle spazio "Ali" fondò un'altra rivista monotematica "Oltre il cielo" che si occupava di missili, satelliti e navicelle spaziali. Per dare un po' di vivacità ai contenuti pubblicavano anche racconti che avevano un qualche nesso con gli argomenti di cui ti ho detto.
Shangri La è una valle immaginaria descritta nel romanzo "Orizzonte perduto" di James Hilton (1933)
Dal Romanzo nel 1937 venne ricavato un film che ebbe un enorme successo.
La trama, molto velocemente (anche perché più di tanto non ricordo): un aereo cade in un punto non identificato (ovviamente) dell'Himalaya; alcune persone si salvano e iniziano a vagare in mezzo ad una tempesta di neve, quando stanno per perdere ogni speranza di salvezza imboccano una caverna che li porta in una valle incantata, è sempre primavera, ogni ben di Dio è accessibile gratuitamente e soprattutto non si invecchia mai; i sopravvissuti vengono accolti senza problemi, iniziano una nuova vita, nasce anche un amore tra un sopravvissuto e una donna di Shangri La; tutto sembra procedere per il meglio ma poi la nostalgia del mondo perduto si fa strada tra i sopravvissuti; decidono di tornare nel loro mondo; la donna di Shangri La decide di seguire il suo amore; partono, imboccano la caverna percorrendola in senso inverso; come escono dalla caverna la donna di Shangri La diventa istantaneamente una vecchia decrepita e muore (a Shangri La non si invecchiava, ma gli anni passavano comunque) ... e poi non mi ricordo più.
Kolosimo scrisse un racconto, pubblicato appunto su "Oltre il cielo", in cui narrava di aver trovato la caverna che portava a Shangri La, di essere entrato e descrive i palazzi si Shangri La: erano di cristallo ecc ecc ecc.
Due precisazioni: il film l'ho visto negli anni 60' in un cinema d'assai, sono vecchio ma non fino al punto di averlo visto alla dine degli anni 30.
Il racconto su "Oltre il cielo" era firmato con uno pseudonimo, ma credo fosse proprio Kolosimo
Ho caricato i pdf su google drive, prova a vedere se i link funzionano
TERRA SENZA TEMPO
drive.google.com/.../view?usp=sharing
ASTRONAVI SULLA PREISTORIA
drive.google.com/.../view?usp=drive_link
OMBRE SULLE STELLE
drive.google.com/.../view?usp=drive_link
i link presenti in #16 Trimegisto tornano il seguente messaggio
i nuovi link
il primo funziona correttamente
il secondo chiede una autorizzazione scritta
egregiamente.
Grazie mille.
Bravissimo! Hai unito due puntini che avrei dovuto unire io da tempo, conoscendo bene sia l'opera di Felice Vinci che di Flavio Barberio.
È proprio vero che le cose meglio nascoste sono quelle che hai sotto il naso...
@cum
Se ti interessa devo avere il pdf di Barbiero da qualche parte... fammi sapere che te lo giro
La mia teoria tenta di unire vari puntini messi insieme da diversi ricercatori, ma ha il suo punto nodale in una cosa fondamentale : il polo nord ai tempi di Atlantide si doveva trovare in nord America, nella Baia di Hudson o giù di lì :
youtu.be/QGg6RIKBWMM?t=2982
Il cerchio giallo è l'attuale circolo polare artico, quello rosso è quello dai 75.000 ai 50.000 anni fa, mentre quello blu è fino a 12.500 anni fa.
Perché il polo doveva trovarsi lì, è spiegato brevemente da Caranzano qualche minuto prima :
Scorrimento della Crosta Terrestre - Pt 1 RoundTables (BEFORE US-Prima di noi)
youtu.be/QGg6RIKBWMM?t=2036
Vedendo l'immagine sopra, una buona parte della Groenlandia era al di fuori del circolo polare, ed il suo clima doveva essere simile a quello dell'attuale Norvegia, Svezia e Finlandia, per cui tendenzialmente freddo ma non invivibile, altrimenti non avremmo avuto i Vichinghi.
Ci sarebbe pure da considerare che l'asse terrestre doveva essere praticamente perpendicolare all'eclittica (e su questo concordo con Barberio) :
per cui in pratica non c'erano le stagioni nel resto del mondo (qualche civiltà ne parla nei miti, ma ora mi sfugge quali siano), ed in Groenlandia come in Islanda e giù fino ai paesi scandinavi gli inverni dovevano durare poco, come le estati, per cui una qualche stabilità nel range delle temperature durante l'anno mi sembra plausibile che ci potesse essere, da cui anche un conteggio diverso dei mesi dell'anno (forse).
Per cui questa Atlantide nel nord Atlantico, con le sue isole (o satelliti della capitale?) di cui parla Bizzi, avrebbe sia le caratteristiche di un'isola (se fosse una di quelle della Groenlandia), sia quella di un continente che sta prima di un altro continente (il nord America), ed acqua dolce in quantità dovuta allo scioglimento dei ghiacciai della precedente glaciazione.
Tornando a Vinci, penso allora che l'Atene che avrebbe sconfitto Atlantide non fosse affatto quella a noi nota che non torna né per l'epoca e né per l'enorme distanza, ma si trovasse nel nord europa
"Tebe, Atene e Micene, dal che si arguisce che i loro prototipi nordici si estendevano sulla costa nonché sulle isole adiacenti, un po’ come Siracusa, il cui nome originariamente era al plurale"
www.ilfattoquotidiano.it/.../5259530.
Già non ce lo vedo uno scontro con una popolazione agli estremi del Mediterraneo partendo dalla Groenlandia ed Islanda, e ancora meno ce lo vedo dall'Antartide, ma guardando l'immagine sopra mi sembra invece più probabile avere problemi con quelli di fronte, cioè i paesi scandinavi, avendo le spalle coperte ed i lati dalla coltre di ghiaccio, l'oceano ed il mare artico.
All'interno di quel contesto e delle migliaia di km necessari a circumnavigare la penisola scandinava, meteo permettendo, mi sembra anche più comprensibile perché il ritorno a casa di Ulisse potesse essere un'odissea, dove invece dalla costa della Turchia troiana alle isole greche ci sarebbe potuto arrivare quasi a nuoto.
A catastrofe avvenuta, gli Atlantidei superstiti secondo me non si sarebbero quindi spinti verso le terre dei nemici, i quali a loro volta sono stati costretti dal cataclisma a scendere via via verso sud fino alla Grecia, l'Anatolia (e qui ritorno a Vinci) ed oltre fino all'Iran e India, ma avrebbero costeggiato i ghiacci del nord america fino a trovare un luogo climaticamente adatto in centro america di cui Aztlán è leggendaria terra d'origine degli Aztechi e di tutte le popolazioni di etnia nahua, una tra le più importanti culture mesoamericane
Aztlán su Wiki : it.wikipedia.org/wiki/Aztl%C3%A1n
Non mi sorprende quindi che vista l'esperienza marina traumatica, andassero a costruire in alta quota.
E poi, riguardo ai nemici scandinavi :
"Interessante è la presenza nella mitologia scandinava di una classe di dei (gli Æsir) con funzioni e prerogative simili, ugualmente in lotta con la classe avversaria dei Vanir."
[wiki]Asura[/wiki]
Da altre isole più a sud invece, potrebbero essere arrivati sulle coste del nord Africa, la cui catena montuosa Atlante in Marocco ne ricorderebbe il nome e poi in Egitto.
Riguardo l'India e l'Iran, riporto una parte di un commento in questa pagina che cerca di stroncare Vinci criticaimpura.wordpress.com/.../... :
"Ma Le suggerisco di non trascurare un aspetto (apparentemente forse insignificante): sia nei poemi omerici (che Lei immagino conosca a menadito), sia negli inni “omerici”, sia nell’Avesta, sia nei Veda, vi sono non pochi fenomeni astronomici ascrivibili, incontrovertibilmente, soltanto ad un contesto circumpolare subartico. L’astronomia non è meno rigorosa della filologia e della linguistica (ce lo ricordava anche il nostro Leopardi). Dunque, Lei è in grado di chiarire come si spiega la presenza di queste “anomalie astronomiche” in opere letterarie che, tradizionalmente, si ritengono prodotte alle basse latitudini? Qui l’acribìa filologica o linguistica non porta più acqua al mulino. Qui occorre qualcosa d’altro.
Credo si possano isolare almeno due spiegazioni:
1) la presenza di aurore boreali, soli di mezzanotte o notti solstiziali, ecc. in queste opere letterarie potrebbe essere riconducibile alle suggestioni giunte alle basse latitudini dal nord, verosimilmente attraverso i commerci (penso ad esempio alle vie dell’ambra): voci e racconti di fenomeni astronomici cosi “meravigliosi”, giunti alle basse latitudini, potrebbero essere stati inseriti poi in quelle opere letterarie, senza presupporre l’origine nordica di tali opere.
Tale ipotesi può forse funzionicchiare per l’Odissea (dove incontrovertibili riferimenti astronomici a fenomeni polari sono limitati agli episodi dei Lestrigoni o di Circe); ma per l’Avesta ed i Veda la faccenda si complica, poiché i riferimenti a fenomeni astronomici circumpolari o subartici aumentano notevolmente nell’Avesta, sino a risultare quasi “fondativi” nei Veda (come argomentò magistralmente Tilak ne “La dimora artica nei Veda” con prove non solo, e non tanto, linguistiche, ma astronomiche). Ovvero, nell’Avesta e nei Veda i riferimenti sono troppi, e troppo importanti, per essere il risultato soltanto di un “sentito dire”.
2) la presenza di aurore boreali, soli di mezzanotte o notti solstiziali in queste opere letterarie si può spiegare con la provenienza dalle alte latitudini di gruppi di individui (non saprei come chiamarli: indoeuropei, indoarii, indovattelappesca, fate voi) che, giunti in varie zone alle basse latitudini ed ivi fusisi alle popolazioni locali, hanno contribuito con il retaggio della propria cultura originaria (inclusa quella letteraria) alla formazione delle civiltà vedica, persiana, tocaria, greca, romana (il cui anno “romuleo” primordiale era di 10 mesi, ad esempio), ecc.
La sfortuna di questa seconda ipotesi, a mio avviso, è stata quella di essere stata utilizzata (e sapientemente distorta) per corroborare l’ideologia nazionalista ed imperialista europea ottocentesca, nonché i suoi ancor più tragici sviluppi primonovecenteschi: poco importa se già un Pitea, uno Strabone, un Erodoto, un Diodoro Siculo, un Plinio (che Lei ben conosce e che nulla c’entravano con nazionalismi, nazismi, fascismi, o con i loro compassionevoli epigoni attuali) parlavano di una “Iperborea” situata nel Nord Europa dove si riscontravano gli stessi fenomeni astronomici subartici che già si incontrano nella più antica letteratura vedica, persiana ed omerica (giacché soltanto a quelle latitudini possono esistere una notte e un giorno di sei mesi l’uno, le aurore boreali, complessi culti solari, la concezione del cielo stellato come una “ruota” o una “macina”, un mare che, dopo il tracollo dell’optimum all’inizio del I millennio a.C., doveva essere tornato “concretum” e “coagulatum” – pensiamo al pancake-ice o allo slush ice – o del tutto ghiacciato).
Minchia, mi son perso nelle mie elucubrazioni su cose come queste che mi appassionano
Ah sì, ora ricordo da dove son partito, per cui se hai il pdf che mette in crisi la mia teoria, mi farebbe tanto comodo per cercare debunkarmi da solo o per darmi ulteriori conferme se la sua teoria per me traballa
1) Ottima ricostruzione, con la quale penso di poter essere completamente d'accordo.
2) L'articolo che cerca di stroncare Vinci è giustamente coperto di sterco da parecchi commentatori. L'estratto che hai pubblicato ne è un esempio esemplare
3) mail in arrivo (se ritrovo la tua mail in tempi non biblici)
EDIT: mail spedita (ero stato troppo pessimista )
PS: fino alla lettura di Barbiero mi ero sempre chiesto com'era stato possibile trovare resti del pranzo nello stomaco dei mammut ibernati nel ghiaccio... così come mi ero sempre chiesto "ma quante tonnellate di licheni dovevano estirpare per sfamarsi?".
Poi... galeotto fu il Barbiero
Negli anni 60 il prof Giorgio De Santillana e la professoressa Hertha von Dechend dell’MIT hanno sostenuto la conoscenza della precessione degli equinozi da parte delle culture antiche nel loro saggio il mulino di Amleto
Senza alcun contatto con l'approccio scientifico:
#32 enzosky 2024-03-05 14:39
Interessante in merito il libro di Nicola Bizzi "Atlantide e altre pagine di storia perduta" e di grande spessore quello di Santillana *"Il mulino del tempo"* che abbraccia un panorama più vasto.
Senza alcun contatto con l'approccio scientifico:
Titolo corretto da Redazione
#33 redazione
Immagino che tu intenda "Il mulino di Amleto".
Senza alcun contatto con l'approccio scientifico:
Di meraviglia la terrena capacità non finirà mai di stupirmi, apperò 1ap per l'unitario trapianto di Dimensione!
Al centro di questa immagine
ci sono le Isole Soloveckie o Solovetskij.
Su una di queste isole, c'è un monastero di epoca recente (nel senso di secoli) che ha subito varie vicissitudini, ed in maniera simile alle costruzioni antiche in centro e sud america in cui il materiale costruttivo più recente è meno tecnologicamente avanzato di quello precedente
poggia su fondamenta con massi dalle dimensioni che farebbero sudare anche i tuoi amati giganti, e chissà più sotto che altro c'è.
Per capirci meglio rispetto alla mia ipotesi, queste isole, guarda un po' dove stanno?
Sono quel puntino verde nel centro
P.s. Letto ora l'edit, grazie!
Ora sono io a dover cercare quella email e password che non uso mai (perché quando mi sono iscritto anni fa temevo che il sito fosse sorvegliato dalla CIA, FBI, NSA, FAA, FDA, FCC, DOJ, NASA, ESA, ASI, SISMI, SISDE, DIGOS, NAS e tanti altri, compresi i nazisti dell'Illinois, ma poi ho capito che l'unico problema nel mondo e tutto ciò che accade o potrebbe accadere è solo colpa di Putin )
Beh, se non trovi la pass, puoi sempre iscriverti a telegram e fornirmi nick: lì posso condividere documenti facilmente.
Sì, già fatto, scusa il ritardo ma ero immerso nella lettura.
A rileggere ora certe cose dopo anni ed anni in cui ho fatto altri percorsi, ho notato una cosa che ai tempi (ovviamente) non mi aveva destato alcun sospetto, se non "vabbè, Poseidone era un dio che come gli altri facevano le cose più strane, vai a sapere..."
E invece :
"Ebbe anche 5 coppie di figli maschi e li allevò, divisa l’isola di Atlantide in 10 parti, diede
al primo figlio l’abitazione materna e il possedimento circostante, che era il più vasto e il
migliore e lo fece re sugli altri figli. Gli altri li fece principi e li rese capi di molti uomini e di
un vasto territorio.
E diede a tutti loro un nome, il più grande lo chiamò Atlante da cui deriva il nome
dell’isola e dell’oceano Atlantico. A suo fratello gemello che nacque dopo di lui, e che
ebbe come possedimento il territorio all’estremità dell’isola verso le Colonne d’Ercole, di
fronte alla regione oggi chiamata Gadirica dal nome di quella località, chiamata in greco
Eumelo, mentre nella lingua del luogo era chiamata Gadiro e questo fu il nome poi dato
a questa regione.
L’altra coppia di gemelli li chiamò l’uno Anfere e l’altro Egemone. Alla terza coppia di
gemelli diede il nome di Mneseo al primo nato e di Autoctono a quello nato dopo. Della
quarta coppia di gemelli chiamò Elasippo il primo nato e l’altro Mestore. E alla quinta
coppia di gemelli diede il nome di Azae al primo e Diaprepe al secondo."
Quindi per ben 5 volte di fila ha avuto una coppia di gemelli e per ben 5 volte di fila una coppia di maschi : eugenetica aliena ai massimi livelli e vista tante volte (almeno per chi come me ormai c'ha fatto il callo su chi ci sia dietro le varie divinità), in cui della controparte umana Clito (più che umana a questo punto direi terrestre), ha cercato ed ottenuto di evitare pure il sesso di lei pur di avere una discendenza quanto più riconducibile a lui in immagine e somiglianza, diciamo dei semidèi possibilmente più dèi che semi
Sì, già fatto, scusa il ritardo ma ero immerso nella lettura.
A rileggere ora certe cose dopo anni ed anni in cui ho fatto altri percorsi, ho notato una cosa che hai tempi (ovviamente) non mi aveva destato alcun sospetto, se non "vabbè, Poseidone era un dio che come gli altri facevano le cose più strane, vai sapere..."
E invece :
"Ebbe anche 5 coppie di figli maschi e li allevò, divisa l’isola di Atlantide in 10 parti, diede
al primo figlio l’abitazione materna e il possedimento circostante, che era il più vasto e il
migliore e lo fece re sugli altri figli. Gli altri li fece principi e li rese capi di molti uomini e di
un vasto territorio.
E diede a tutti loro un nome, il più grande lo chiamò Atlante da cui deriva il nome
dell’isola e dell’oceano Atlantico. A suo fratello gemello che nacque dopo di lui, e che
ebbe come possedimento il territorio all’estremità dell’isola verso le Colonne d’Ercole, di
fronte alla regione oggi chiamata Gadirica dal nome di quella località, chiamata in greco
Eumelo, mentre nella lingua del luogo era chiamata Gadiro e questo fu il nome poi dato
a questa regione.
L’altra coppia di gemelli li chiamò l’uno Anfere e l’altro Egemone. Alla terza coppia di
gemelli diede il nome di Mneseo al primo nato e di Autoctono a quello nato dopo. Della
quarta coppia di gemelli chiamò Elasippo il primo nato e l’altro Mestore. E alla quinta
coppia di gemelli diede il nome di Azae al primo e Diaprepe al secondo."
Quindi per ben 5 volte ha avuto una coppia di gemelli e per ben 5 volte una coppia di maschi : eugenetica aliena ai massimi livelli e vista tante volte (almeno per chi come me ormai c'ha fatto il callo su chi ci sia dietro le varie divinità), in cui della controparte umana Clito (più che umana direi terrestre), ha cercato ed ottenuto di evitare pure il sesso di lei pur di avere una discendenza quanto più riconducibile a lui in immagine e somiglianza, diciamo dei semidei possibilmente più dèi che semi
"Inoltre, c’era un gran numero di elefanti sull’isola." che anch'io chiamerei così se sentissi dei racconti di tempi lontani e non sapessi cosa siano i mammuth.
- Città sommersa di Cuba
- Città sommersa delle isole Chandeleur (sud del Texas)
- Binari di pietra di Malta
- Piramidi di Visoko (Bosnia)
- Binari di pietra della penisola Absheron (Azerbaijan)
- Area archeologica sommersa del golfo di Khambhat (ovest dell'India)
- Rovine sommerse del lago Fuxian (Cina)
- Gunung Padang (Indonesia)
- Monumento sommerso di Yonaguni (sud del Giappone)
Qualcuno ha qualcos'altro da aggiungere?
Ho caricato i file sulla cloud di Adobe
Per piacere, fatemi sapere se i links non funzionano.
ASTRONAVI SULLA PREISTORIA: acrobat.adobe.com/.../...
TERRA SENZA TEMPO: acrobat.adobe.com/.../...
OMBRE SULLE STELLE: acrobat.adobe.com/.../...
perfetto
grazie
Bravo, è già un bell'elenco... provo scavare un po' fra le mie cose e vedo cosa esce
Rimetto il link old.luogocomune.net/.../...
La piu' eclatante di esse e' certamente l'intera citta' di Tiwanaku, in Bolivia, ed il vicino insediamento di Puma Punku, che ho avuto la fortuna di visitare anche personalmente
Il post che la riguarda ahmbar Inviato: 13/10/2011 3:02 Aggiornato: 15/10/2011 4:23
Una delle particolarita' di questo insediamento (ma certo non l'unica)
Tiwanaku (Bolivia) Source: Jean-Pierre Protzen & Stella E.Nair, “On Reconstructing Tiwanaku Architecture”,
Journal of the Society of Architectural Historians, Vol. 59, Nr.3, 2000, pp. 358-371
Noi usiamo il cartongesso, gli antichi blocchi di 20 tonnellate di granito ( i piu' comuni) ed altri che raggiungevano il peso di centinaia di tonnellate
Quanto scoperto e pubblicato da Barbiero nel suo "Civilta' sotto ghiaccio" e' stato per me fondamentale per unire i vari puntini che questa pletora di indizi sparsi per il mondo suggerivano, ma l'opera di Caranzano "Gli dei del diluvio" e' ancora superiore, perche' usufruisce della tecnologia e delle scoperte odierne
Edit
Kolosimo ed il suo "Terra senza tempo" e' stato il primo libro che lessi sull'argomento, quello che mi ha indirizzato verso una intera vita di ricerca, indubbiamente interessante e "profetico", ma quanto scritto ai giorni nostri da Graham Hancock e Massimiliano Caranzano vale molto ma molto di piu'
Chi vuole conoscere e/o approfondire l'argomento civilta' pre-diluviane legga i libri dei due autori sopra citati
Riguardo Gobekli Tepe, è stato recentemente scoperto un sito ancora più antico nelle vicinanze di nome Karahan Tepe:
noto per questa misteriosa faccia, che si ritiene essere la prima testa scolpita della storia:
Per quanto riguarda PumaPunku, ancora non sappiamo chi l'abbia costruito, nè quando, nè perchè... tuttavia ora sappiamo il come:
vid.puffyan.us/.../
In pratica, i blocchi di pietra NON sono stati tagliati e trasportati, bensì creati sul posto grazie a degli stampi!
E se questo fosse lo stesso metodo utilizzato per costruire le piramidi? Questo spiegherebbe la presenza di un tronco assurdamente incastrato all'interno di uno dei blocchi
Quella delle pietre "liquide" (e quindi artificiali) e' una scoperta di ca 15 anni fa, quando Il prof Barsoum trovo' nei blocchi delle delle piramidi la presenza di un polimero che non esiste in natura: ha trovato le prove proprio a Giza del primo cemento fuso conosciuto
Michel Barsoum, professor of materials engineering, shows in a peer-reviewed paper to be published Dec. 1 in the Journal of the American Ceramic Society how the Egyptian builders of the nearly 5,000-year-old pyramids were exceptional civil and architectural engineers as well as superb chemists and material scientists..
www.sciencedaily.com/.../061209122918.htm
Iil suo lavoro e' stato poi ripreso e confermato da un team internazionale nel 2011
A new scientific analysis demonstrates the artificial nature of Egyptian Pyramid stone. The article titled: “Were the casing stones of Senefru’s Bent Pyramid in Dahshour cast or carved? Multinuclear NMR evidence” was published in Materials Letters 65 (2011) 350–352, by an international team of scientists
geopolymer.org/.../...
Che poi e' il segreto delle mura poligonali, chi potrebbe mai lavorare delle pietre sino a formare incastri simili?
Trovare simili costruzioni in tutto il mondo e' l'ennesimo indizio/prova di una conoscenza globale diffusa in tutto il mondo conosciuto, che fossero stati gli eredi di Atlantide scampati al disastro che segno' la fine del pleistocene a diffonderla, come sostiene Barbiero, o che fosse antecedente allo stesso e' ancora oggetto di congetture
Negare pero' che esistesse, solo il Cicap o gli ignoranti possono pensarlo
So che di queste due epoche dell'umanità ne parla anche lo Steiner, credo ad esempio nella sua Scienza occulta. Non ho ancora approfondito. Facendo una ricerca sul Web con le parole "Rudolf Steiner Atlantide" si trova molto materiale; bisogna vedere poi la qualità.
Massimo Lo Iacono
Per chi volesse approfondire la questione americhe sono estremamente consigliati i libri di Riccardo Magnani "nessuno ha mai scoperto le americhe per davvero" parte 1 e 2.
-Luisetto Mattia