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Perchè quello che si materializza nell'iper moderno storytelling non è il racconto redivivo, il "racconto salvato", è il racconto postumo. E' il racconto dopo la morte del racconto: il ritorno fantasmatico del significante dopo l'estinzione (l'indicibilità) del significato.
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Le maggiori istituzioni si battono accanitamente per impadronirsi di risorse che non sono elencate in nessun inventario: l'aria, l'oceano, il silenzio, il sole, la salute. E attirano l'attenzione del pubblico sulla scarsità di queste risorse solo quando sono ormai quasi irrimediabilmente degradate. La natura diventa ovunque venefica, la società disumana, mentre si viola la vita interiore e si soffocano le vocazioni personali.
Una società che istituzionalizza i valori identifica la produzione di beni e servizi con la richiesta dei medesimi. Nel prezzo del prodotto è compreso il condizionamento che ti porta ad aver bisogno di quel prodotto. La scuola è l'agenzia pubblicitaria che ti fa credere di aver bisogno della società così com'è. In una società del genere il valore marginale è diventato qualcosa che si autotrascende incessantemente. Esso costringe i pochi grandi consumatori a contendersi il potere di esaurire le risorse della terra, di riempirsi le pance già gonfie, di disciplinare i piccoliconsumatori e di impedire le attività di coloro che ancora trovano soddisfazione nell’ arrangiarsi con ciò che hanno. L'ethòs dell'insaziabilità è dunque alla radice della devastazione fisica, della polarizzazione sociale e della passività psicologica.
Una volta che i valori sono stati istituzionalizzati in processi programmati e meccanizzati, i membri della società moderna credono che il vivere bene consista nell'avere istituzioni che definiscano i valori di cui essi e la loro società ritengono d'aver bisogno. Il valore istituzionale può essere definito come il livello di produzione di una istituzione. Il valore corrispondente di un uomo si misura secondo la sua capacità di consumare e degradare questi prodotti istituzionali, e di creare in tal modo una nuova - e anche maggiore - richiesta. Il valore dell'uomo istituzionalizzato dipende dalle sue capacità di inceneritore. Per usare un'immagine: egli è diventato l’idolo delle sue opere. L’uomo definisce ormai sè stesso come la fornace che brucia i valori prodotti dai suoi stessi utensili. E questa sua capacità non ha limiti. Il suo è l'atto di Prometeo portato all'estremo.
L'esaurimento e l’inquinamento delle risorse della terra sono, soprattutto, l'effetto di una corruzione dell'immagine che l'uomo si fa di se stesso, di una regressione della sua coscienza. Qualcuno preferirebbe parlare di una mutazione della coscienza collettiva, che porta a vedere nell'uomo un organismo dipendente non dalla natura o da altri individui, ma dalle istituzioni. Questa istituzionalizzazione dei valori essenziali, questa fede che un processo di trattamento programmato finisca col dare i risultati desiderati da chi lo subisce, questo ethos consumistico sono al centro dell'illusione prometeica.
Gli sforzi per arrivare a un nuovo equilibrio nell'ambiente globale dipendono dalla disistituzionalizzazione dei valori.
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pencri93 ha scritto: Segnalo un sito che può essere utile: www.pdfdrive.com/
Non sono un fan dei libri digitali, preferisco di gran lunga il cartaceo , ma se comprassi tutti i libri che mi interessano spenderei cifre che al momento non posso permettermi.
Su PDFdrive.com ho trovato molti libri, anche famosi, gratuitamente disponibili per il download (nessuna registrazione richiesta, il download è facile e veloce).
Sto leggendo Principles di Ray Dalio. Vi farò sapere.
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pencri93 ha scritto: Bella domanda.
Non lo so, io effettivamente leggo senza problemi in inglese non mi sono mai posto il problema.
Hai provato a cercare qualche testo in italiano? Perché qualcosa in russo l'ho vista, quindi magari ci saranno dei testi anche in italiano.
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