Biglino

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3 Anni 5 Mesi fa #43246 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
E' sempre interessante leggere e vagliare osservazioni e critiche altrui, quando sono serie e pacate come quelle di Charlie.
Mi si diceva, erroneamente, che Biglino non parla mai di Gesù, i suoi video dicono il contrario...

Vagliamo dunque questo nuovissimo sforzo di Mauro, laddove afferma (con la sua solita enfasi) che il solo vangelo di Giovanni riporta il fatterello della lancia nel costato di Cristo, osservando che questo non viene riportato negli altri 3 sinottici.

Ora, anche uno che di solito "fa finta che" dovrebbe sapere che l'unico evangelista testimone sotto alla croce era proprio lui, Giovanni, come potevano gli altri apostoli relazionare il fatto se non erano presenti? Vabbè tirem innanz. In seguito Biglino da più credito al filosofo Celso (nato 160 anni dopo la crocifissione) e al vetusto Omero (forse mai esistito) citando il fantomatico plasma degli dei, l'icore. Quando ci si mette il Biglino è davvero forte... Il tutto per arrivare a dire che Gesù non morì sulla croce, (idea di stampo islamico) con qualche goccia tramite una "spongia soporifera", la sua fu una morte fittizia. Insomma avalla la favola della non morte in croce, per avallare questo, probabilmente Biglino era presente all'evento...

Contesta la sua morte perchè dal costato uscì sangue e acqua, cosa per lui ovvia, dal momento che ANCHE TUTTI GLI DEI dell'Olimpo avevano questo tipo di sangue bicolore, appunto l'ICORE...A questo punto dovrei chiedermi se ha più fantasia lui o il mago Otelma... Ma stiamo al suo (sbagliato) ragionamento, del fatto che contesta che dal costato uscì acqua e sangue. Orbene, dal momento che Gesù era morto era logico che fosse così. Il peso specifico dei globuli rossi è maggiore del resto del plasma, tendono per inerzia (dopo la morte) depositarsi verso il basso, lasciando sopra questo strato il rimanente materiale plasmatico diventato acquoso (biancastro perchè privo di globuli rossi).

Nel caso di Gesù ritto sulla croce e ormai morto, è avvenuta una semplice "decantazione" di pesi specifici. Quando la lancia trafisse il costato di Gesù, lo squarcio fece uscire contemporaneamente (e ben distinti) i due componenti, plasmatico e acquoso il più leggero, e globulare il più pesante. Con questa sua ultima entrata, il Biglino non ha fatto un'ottima ... uscita. Volendo far credere che Gesù fosse stato "narcotizzato" e quindi salvato da morte in croce, Mauro ha di fatto confermato quanto riportato da Giovanni nel suo vangelo.
Cercando di portare ad ogni costo acqua alle PALE del suo mulino, Biglino si è bagnato le maniche...
Un saluto

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3 Anni 5 Mesi fa #43247 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino
@Volano
"Mi si diceva, erroneamente, che Biglino non parla mai di Gesù, i suoi video dicono il contrario..."

Io non ho detto che non ne parla, ma che non se ne occupa.
Biglino si occupa della bibbia, che parla di Gesù perché è un personaggio della bibbia.

Per il resto non mi esprimo in quanto non so nulla a parte quello che ha detto Biglino.

Una cosa però la so.
Della bibbia non si sa nulla: chi l'ha scritta,  in che lingua è stata scritta, come venisse letta, quando fu scritta.
Sappiamo però con certezza che è stata manipolata nell'arco di millenni e che il testo che conosciamo oggi non è quello originale.
È questo che intende Biglino quando dice "facciamo finta che..." sia vero quello che c'è scritto,  perché non possiamo fare altro.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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3 Anni 5 Mesi fa #43248 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
sulla Bibbia, sue origini, etc vi suggerisco la lettura de "la favola di Cristo" di Luigi Cascioli, ne parla in particolare al primo capitolo, potete trovarlo in PDF e scaricarlo qui:
idoc.pub/documents/luigi-cascioli-la-fav...istopdf-pqn8exgozkn1

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3 Anni 5 Mesi fa #43249 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
Le lettere paoline, una volta perso l’indefinito, sospetto e fuorviante riferimento alla croce, al suo indecifrabile valore salvifico e alla sua oscura funzione riabilitativa di respiro universale, sembrano testimoniare (e strumentalizzare) un solo messia che il Vangelo di Tommaso, dal canto suo, chiama “Vivente” e lo stesso Paolo di Tarso, negli anni 60 del primo secolo, affermò essere ancora in vita:



“… avevano solo con lui alcune questioni relative la loro particolare religione e riguardanti un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere ancora in vita “. (At., 25, 19)

preso da qui sotto la voce "il pensiero paolino tra i due messia" ( le parti in giallo sono liberamente consultabili) :
www.yeshua.it/La_Croce_di_spine/Estratto_libro/indice.htm

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3 Anni 5 Mesi fa #43250 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
sempre da Tranfo e "la croce di spine" di cui vi ho allegato prima il link vi copincollo una interessante analisi (ma tutta l'opera è alquanto interessante), il capitolo Gesù-Barabba:


GESÙ – BARABBA



In alcune antiche versioni del Vangelo di Matteo, sotto ai versi 16 e 17 del cap. 27, appare una nota nella quale viene affiancato al nome di Gesù quello di Barabba, non tanto per distinguere due diverse individualità, quanto per identificarne meglio una di esse, ravvisato che entrambe portavano lo stesso nome, mediante l’aggiunta dell’appellativo di Barabba!

La nota non lascia adito a dubbi: “Ihsoun Barabban", nelle versioni in latino “Iesoun Barabba", e cioè... “Gesù Barabba”, non è altro che una possibile variante di "leghomenon Barabba" e cioè "detto Barabba" (28), che ha valenza di un soprannome, mentre l’espressione "di nome Barabba", che appare ad esempio nel "Nuovo Testamento, Nuova Revisione 1992 sul Testo Greco, della Società Biblica di Ginevra", ne ha ben altra (29).

Riguardo, poi, alla fama di "Barabba", la tradizione cristiana ci insegna fosse quella di un brigante (ribelle, assassino), tuttavia in antiche fonti, come nel Novum Testamentum Graece et Latine, in una nota ai suddetti versi, viene detto che tale personaggio era stato arrestato in occasione di una sommossa scoppiata in città, ma non che lo stesso si macchiò di reato alcuno in tale circostanza (30).

Anche le versioni meno remote dei Vangeli non riferiscono nulla in merito alle colpe personali di Barabba: Marco (31) parla di "Un tale chiamato Barabba" che si trovava in carcere, insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio"; Matteo parla semplicemente di "un noto carcerato" (32); Giovanni, infine, ci dice semplicemente che era un "lestes" (33), parola che può essere tradotta con "bandito" o "ladro" ma che nel linguaggio comune era usata dai romani per indicare coloro che praticavano la “delinquenza politica” ossia gli zeloti, tristemente noti per il loro programma di azione insurrezionale e per i metodi di lotta seguiti.

Dunque, negli antichi testi (come in quello citato sopra), la sommossa, l'omicidio o, più in generale, i disordini, non costituiscono altro che l'occasione (che può aver visto protagoniste altre persone tra le quali lo stesso messia Giovanni) nella quale fu arrestato insieme a Gesù anche… Gesù Barabba.

Tuttavia la tradizione paolina, antimessianica, antigiudaica e totalmente protesa ad ingraziare i romani, assegnò a Barabba una connotazione individuale marcatamente criminale, al precipuo scopo di avvalersi di un giusto contrappeso morale alla santità del Cristo, il quale possa poi a propria volta accentare la folle cecità correa del popolo ebraico (e la saggia estraneità di Pilato e dei romani alla decisione presa).



L’intero episodio, che nella vicenda messianica sembra essere di assoluta centralità, ci viene raccontato in forma banalizzata ed inverosimile per celare, così come spesso i Vangeli fanno, un diverso quadro dei fatti, di difficile decifrazione.

Infatti, le osservazioni che possono essere formulate non si limitano al nome di Barabba ma investono molti altri aspetti che nel racconto neotestamentario appaiono deboli dal punto di vista argomentativo e fragili da quello della logica.

Se Barabba era davvero un ladro o un assassino, che motivo aveva il popolo per reclamarne la liberazione preferendola a quella di un povero e pacifico innocente?

Se invece era un rivoluzionario che godeva di una certa popolarità, non sarebbe certo venuto in mente a Pilato di rischiarne la liberazione (sottoponendo il caso al verdetto popolare) per poi trovarsi costretto a liberare un terrorista ed a giustiziare un visionario e innocuo mistico, conciliante con il potere di Roma e disposto a "dare a Cesare quel che è di Cesare".

Innanzitutto durante la dominazione romana in Palestina, non è mai esistita alcuna usanza di liberare un prigioniero per Pasqua, altrimenti lo avremmo certamente saputo dai racconti degli storici del tempo.

Se, inoltre, il Sinedrio si fosse davvero riunito per giudicare Gesù in piena notte e durante le festività pasquali (cosa del tutto inverosimile, considerando il rigore degli usi del tempo), avrebbe avuto, a quel punto, piena autorità per condannare a morte Gesù (non per crocifissione ma per lapidazione), mentre invece sappiamo dai Vangeli che si dichiarò incompetente e si rivolse al giudizio di Pilato, dipinto dai Vangeli come un "pio imbecille" in balia del popolo.

Un “praefectus” così incerto e arrendevole “sarebbe stato spazzato via da zeloti e sicari in un tempo brevissimo”(34), e non sarebbe stato certamente descritto da Giuseppe Flavio e Filone Alessandrino, con aggettivazioni ben diverse volte ad evidenziarne la spietatezza, l’inflessibilità e l’indisponibilità nei confronti del popolo al quale si impose senza mai riconoscere alcuna concessione.

Un approccio storicamente credibile e coerente con gli avvenimenti accaduti in quei giorni, considerando anche il fatto che le feste pasquali, come riferito dagli storici, erano sempre occasione di tumulti (35), deve per forza condurre all’individuazione un nesso logico tra più eventi quali l’unzione messianica, l’ingresso in Gerusalemme, la cacciata dei mercanti dal tempio, l’arresto e il processo.

In tale ottica, dietro all’oscuro confronto tra Gesù e Pilato si nascondono in realtà decisioni politiche molto serie, assunte in prima persona da Pilato in qualità di “praefectus”, che nel pieno delle proprie funzioni di rappresentante dell’imperatore e tutore dell’ordine pubblico, disponeva in via esclusiva e inalienabile di quello “ius gladii” che gli consentiva di passare per le armi non certo chi si fosse macchiato di colpe religiose quali l’attività miracolistica o la predicazione apostatica, ma chi avesse posto in essere azioni tese a minacciare il dominio e la sovranità di Roma sul territorio della provincia, tentando di rovesciarne l’ordine politico e militare.

Il processo popolare non è che uno dei tanti episodi riferiti in maniera volutamente superficiale, frammentaria e sconnessa, per nascondere la realtà di un vero e proprio “colpo di mano”, un tentativo di insurrezione con il coinvolgimento (e forse il mancato sostegno finale) del popolo, pericolosamente posto in essere dal movimento messianico, capeggiato da chi si considerava ed era considerato quale legittimo erede dinastico al trono di Israele e da Israele atteso in simmetria politico-escatologica con la corrispondente figura messianico-sacerdotale.



Ritorniamo all'espressione “Ihsoun Barabban " per cercare di ricostruire ciò che verosimilmente accadde nel passaggio dalla citata antica versione di Matteo alle successive edizioni dei canoni.

Nel tempo il nome di Iesoun venne cancellato dai racconti neotestamentari, mentre all’appellativo “Barabba” venne data la valenza di un nome proprio diverso da Gesù, in modo da evitare disorientanti sovrapposizioni tra i due individui posti da Pilato di fronte al popolo che, com'è noto, avrebbe scelto la liberazione di Barabba a scapito di quella di Gesù.

Ma, ritornando all’antica versione di Matteo, se “Iesoun” era il nome e “Barabba” l’appellativo della medesima persona, che senso ebbe originariamente la tragica alternativa formulata da Pilato?

Che razza di domanda avrebbe posto Pilato al popolo dicendo: “Volete che io vi liberi Gesù o... Gesù”?

Quale nome poi avrebbe urlato il popolo per comunicare univocamente la propria preferenza?

Una volta consumata l’improbabile farsa, cosa sarebbe successo? Gesù sarebbe stato rilasciato mentre Gesù sarebbe stato destinato al patibolo!

Tra gli "sdoppiamenti" dei racconti neotestamentari, questo più di altri sembra celare la chiave per comprendere il personaggio di Gesù (o quello delle individualità storiche sulle quali esso è stato costruito) e il senso della sua stessa resurrezione che, autenticata in chiave letteralista nella secolare e reiterata alterazione delle scritture neotestamentarie, può invece essere interpretata come sopravvivenza di un “Gesù” rispetto all’altro.

Nella curiosa contrapposizione tra le due identità, considerando il primo (Gesù) come il “Cristo” nel senso di “Unto” o messia davidico, con chi può essere identificato il secondo (Gesù Barabba)?

L’appellativo di "Barabba" cela ulteriori inquietanti significati.

Il termine deriva dall’aramaico “Bar Abbà” e risponde all’uso frequente di identificare una persona indicandone la paternità: “bar” sta per figlio, al quale segue il nome del padre, in questo caso, “Abbà” che tradotto significa “padre”.

“Bar Abbà” significa, dunque, “figlio del padre”, patronimico vuoto e privo di reali elementi identificativi a meno che non venga riferito al “Padre” in senso biblico cioè a Dio, in perfetta coerenza con i principi della religione ebraica in base ai quali non potevano essere riconosciuti al “Padre” nomi propri di alcun genere.

Come già visto trattando la terminologia dei Vangeli, nel mondo giudaico il significato autentico dell’espressione "Figlio di Dio" o, come in questo caso, "del Padre", non era certo da individuare nella “discendenza unigenita” da Dio e, conseguentemente, nell’unicità irripetibile, per chi fosse identificato con tale titolo, della coniugazione dell’elemento umano con quello divino.

Tale visione, a noi familiare perchè di esclusiva derivazione ellenistica, è lontanissima dall’originale accezione ebraica, volta a riconoscere un'alta levatura iniziatica del personaggio (umano e non divino) identificato e noto in seno alla comunità con il ricorso a tale espressione.

Ammesso e per nulla concesso il reale svolgimento dell’improbabile processo pubblico, il popolo interpellato da Pilato avrebbe conosciuto, dunque, l’appellativo del personaggio “assolto” e sarebbe stato in grado di distinguere il Gesù identificato con esso dall’altro.

Ma chi furono, in conclusione, i due veri protagonisti della tragica alternativa e cosa nasconde questo dubbio processo simile ad una messinscena?

Un avvenimento così oscuro nei significati e improbabile nella dinamica sembra essere stato concepito al precipuo scopo di normalizzare quella dualità messianica sulla quale insistiamo, che nelle pagine dei Vangeli assume un certo spessore soprattutto nell’episodio in questione.

Con l’espediente della scelta popolare accompagnata dalla folle e masochistica automaledizione, fu fatto uscire di scena “Gesù Figlio del Padre” che a nostro avviso altri non fu che il messia di Aronne e dinnanzi alla croce, per colpa del popolo ebraico, rimase solo l’altro rabbi, il “Re dei Giudei”, il messia davidico, quel Giovanni al quale nel II secolo fu dato il nome dell’altro, con il risultato grottesco di rappresentare due individui dallo stesso nome opposti nel pretestuoso confronto.

L’inconveniente occasionato dai primi falsari, che si limitarono a sostituire “Giovanni” con “Gesù” (lasciandoci fortunatamente traccia del loro “astuto” intervento nell’antica citata versione del passo di Matteo), fu poi superato da altri di seconda generazione attraverso la trasformazione dell’appellativo Bar Abbà nel nome proprio Barabba e la cancellazione di “Gesù”.

Non più, dunque, Yeshua e Yeshua bar Abbà, ma Yeshua e Barabba!

Da una parte, dunque, Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo, il Re dei Giudei, l’”Unto” ovvero il "CristoV" (Christòs), dall’altra Yeshua ben Panthera, o “Bar Abbà”, il Figlio del Padre ovvero il sacerdote di Aronne: due individui reali ai quali mancò l’avallo della storia per trasformare l’ambizione in realtà e il carisma del titolo in autentico crisma divino e regale.

Se è vero che la chiave suggerita è priva del supporto di fondate prove, è altresì vero che essa è forse l’unica a consentire la lettura coerente di un fatto che altrimenti appare illogico e inspiegabile (37).

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3 Anni 5 Mesi fa #43251 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
sperando di avervi fatto cosa grata, non mi rimane che augurare Buona Pasqua a tutti Voi...

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3 Anni 5 Mesi fa #43256 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Gli auguri sono di rito. Ma andrebbero fatti sempre. Per quanto mi riguarda nell'ovone vorrei trovare come sorpresa Amber Heard...
Torniamo alle cose frivole... a Bar Abba. Se il Dr. Komax mi parte già per la tangente con: vi suggerisco la lettura de "la favola di Cristo", non che un invito simile lasci molto margine di discussione equidistante. Come dire che in realtà, la figura e gli avvenimenti che riguardano Cristo sono in realtà delle baggianate e altro non si dovrebbe aggiungere.

BARABBA - E' più volte menzionato come brigante (Gio. 18,40), messo in prigione come omicida (Mc15,7 - Lc.23,18) . Mo varda mo ben...STESSO identikit di Gesù: hai voglia quanti omicidi ha compiuto Gesù, è riportato in ogni dove.... Più sottilmente (alla Biglino, per intenderci) si potrebbe far finta che, quando Marco lo segnala come "famoso", questiona il riferimento a casi ben conosciuti (Mt 27,16) che riguardavano Bar-figlio di-Abba. Fino a qualificarlo come un eroe per il popolo.

Sempre "facendo finta che", si potrebbe dire che i sacerdoti quando organizzarono un movimento per la sua liberazione, abbiano ceduto alla pressione dei suoi sostenitori (Mc. 15,8) per sfuggire in questo modo all'offerta di Pilato di liberare Gesù (Mt.27,20 - Mc.15,11).

Per il casino che spesso si intavola (non è roba recente caro Komax, certamente NON farina di Luigi Cascioli) la concomitanza del nome Gesù per i due personaggi, in alcuni manoscritti di Matteo, -27,16- si legge "Gesù Barabba" (variante che Origene ritiene antica), ciò fa assumere alla domanda di Pilato un significato ben preciso: libero Gesù Barabba o Gesù Cristo? Figure indipendenti l'una dall'altra dunque.

Si conoscevano tutti e due per quel che erano, Uno che predicava di amare il prossimo come se stesso. Gesù Cristo durante la sua vita terrena si è più volte dimostrato solidale con l'uomo bisognoso e peccatore, sofferente nell'anima e disprezzato nel corpo. L'altro, Gesù Barabba andava più per le spicce decollando chi intralciava i suoi propositi.
Un saluto

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3 Anni 5 Mesi fa #43257 da macco83
Risposta da macco83 al topic Biglino
Mah visto che si festeggia la pasqua ebraica cioè un genocidio simbolizzato da sacrifici di animali innocenti, per me la pasqua compresi i suoi auguri, si possono evitare tranquillamente..

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.

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3 Anni 5 Mesi fa #43258 da Davide71
Risposta da Davide71 al topic Biglino
Ciao a tutti:
grazie a tutti per i vostri contributi. Io continuo a sospettare che la competenza di Biglino come traduttore dall'Ebraico antico sia molto inferiore a quanto lasci intendere, ma mi riservo di cambiare idea. Il mio problema é che anche Zachariah Sitchin, sostenitore di una teoria molto simile, si professava traduttore dal sumero senza avere qualificazioni formali. Poi intendiamoci. A me basta che essi sostengano l'idea degli alieni per ridimensionare completamente la portata della loro speculazione intellettuale.
Comunque io ho visto parecchi video di Biglino e Letto un paio dei suoi libri, e contengono tutti informazioni interessanti. Inoltre il format espositivo é bello, molto lontano dalla prolissitá dell'oratoria cristiana, che non sopporto.
Quello che mi inquieta di Biglino é che lui non sembra giungere alle conclusioni a cui dovrebbe giungere in base alle sue stesse teorie.
1- Perché non applica i "facciamo finta che..." alle parole di Gesú?
2- Perché non fa finta che la preghiera ti metta veramente in comunicazione con gli elohim?
3- Perché non cerca di entrare in contatto con un elohim? In particolare con San Michele, a cui peraltro é spiritualmente legato, anche se lui non sembra rendersene del tutto conto. Il fatto di "combattere per una lettura piú reale della Bibbia" lo mette nella lista dei "dipendenti di San Michele" che, tra le funzioni, ha anche quella.
Insomma, trovo una certa discrepanza tra le cose che, in teoria, dovrebbe aver capito e come si comporta. Ma ammetto che entrare nel cuore degli uomini non é cosa facile.

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3 Anni 5 Mesi fa #43259 da Davide71
Risposta da Davide71 al topic Biglino
Una delle tante incongruenze di Biglino.
In alcuni dei suoi video parla dell'immacolata concezione. Egli giunge a dire la frase blasfema "Lo Spirito Santo é entrato dal solito posto" (scusate se ho disturbato la religiositá di qualcuno di voi). In sostanza lui sostiene che un "gavri-el", cioé un emissario dalla potenza divina, avrebbe fecondato la vergine Maria per vie normali, a sua insaputa. E lo avrebbe associato ai "figli segli dei che torvarono belle le figlie degli uomini e ne presero in mogli quante ne vollero." Tuttavia egli si dimentica di fare una serie di considerazioni:
1- lo stesso essere si sarebbe presentato a Elisabetta, anziana, sterile e facilmente poco attraente. Chiaro che non si comportò allo stesso modo. Oltre tutto la storia, per come la so, è che il marito riacquistò la virilità perduta, la moglie la sua fertilità e poi nacque Giovanni il Battista. Adesso questo non è compatibile con il modo estremamente banale con cui Gabriele avrebbe fatto concepire Gesù a Maria.
Biglino non cerca neanche di spiegare questa contraddizione, e lo fa perché i suoi "facciamo finta che..." funzionano finché non cozzano con la sua teoria!
2- Biglino non si chiede mai perché IHVH abbia bisogno di tutte queste complicazioni per portare a termine il Suo piano, e non si chiede veramente neanche quale sia il Suo piano. Questo lo trovo incredibile! Insomma, IHVH si è servito di Ezechiele, che chiama "Figlio dell'uomo" perché era un essere umano su cui lui non ha mai messo mano, per portare avanti il suo piano, e lo stesso vale per moltissimi altri profeti.
3- Biglino non ama Gesù Cristo evidentemente perché pensa che non avesse assolutamente le qualità per essere un maestro spirituale, ma fosse solo un capo militare e politico. Che senso ha avuto, allora, la crocifissione? Se la poteva proprio risparmiare no?
4- Biglino non usa mai le sue argomentazioni per dimostrare che i Testi Sacri sono favole, o sono contraddittori, e questo lo mette, a mio avviso, molto al di sopra del livello di altri studiosi, sia come utilità sia come pericolosità ;). Tuttavia egli si comporta come uno che non crede veramente a nulla di quello che dice. Per esempio, egli deve ammettere che il suo elohim deve averlo sostenuto durante tutta la sua missione (ammazza i miracoli che ha fatto!) e che la crocifissione fosse nei piani di Gesù, almeno stando ai Vangeli (facciamo finta che...)
Dopo di ché la Storia ci mostra come in capo a 300 anni (dalla distruzione del Tempio) praticamente tutto l'Impero Romano divenne Cristiano e Biglino non si accorge di niente?
Di contraddizioni come questa ne posso trovare a decine in ognuno dei suoi video, e mi stupiscono ogni volta.

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3 Anni 5 Mesi fa #43261 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
@davide71
cit: 1- lo stesso essere si sarebbe presentato a Elisabetta, anziana, sterile e facilmente poco attraente. Chiaro che non si comportò allo stesso modo. Oltre tutto la storia, per come la so, è che il marito riacquistò la virilità perduta, la moglie la sua fertilità e poi nacque Giovanni il Battista. Adesso questo non è compatibile con il modo estremamente banale con cui Gabriele avrebbe fatto concepire Gesù a Maria.

Biglino, che tra l'altro io non seguo (ma sono sensibile agli argomenti che qui si discutono), non è il solo ad asserire certe cose, ti riprendo il grande maestro Luigi Cascioli copincollando un pezzo dal suo lavoro "la favola di cristo" che ho linkato ieri, per tua comodità il link lo rimetto sotto, come dicevo puoi leggerlo e scaricarlo, sono poco più di 130 pagine, 134 se non ricordo male, dunque, dice Cascioli:

-Prima di chiudere questo capitolo voglio dire che, tra tante superficialità, meschinità, crudeltà, ho comunque trovato qualcosa di positivo nella Bibbia. Mi riferisco al fatto che essa ammetta nella sua morale che una donna fertile possa partorire per conto di una donna sterile, usando il seme del marito di quest’ultima. Infatti, c’è un passo della Bibbia che riconosce come cosa giusta che una donna feconda possa “affittare” il suo utero per soddisfare il desiderio di maternità di un’altra donna che non può avere figli. L’esempio ci viene da Sara, moglie di Abramo, che, prima che il signore la visitasse e quindi la rendesse fertile, era ricorsa alla schiava Agar perché, fecondata da Abramo, partorisse un figlio per lei. [Sara disse ad Abramo: «il] signore mi ha impedito di avere prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere dei figli che considererò come miei dal momento che vengono dal tuo seme». Abramo si uní alla schiava Agar che, rimasta incinta, partorí un figlio per conto di Sara» (Gn. 16).

Dio benedisse questa unione e al figlio che nacque fu dato il nome di Ismaele. Questo è il dio della Bibbia. Se il vostro non dovesse corrispondere a questo, per quanto possiate averlo concepito differente, risulterà sempre e comunque una vostra costruzione, una costruzione che, adattandola alla vostra natura, risulterà essere uguale a voi. D’altronde, come potreste usarlo per soddisfare i vostri bisogni se fosse il dio di un altro, magari del vostro peggiore nemico che, a sua volta, se ne è costruito uno tutto suo espressamente per distruggere voi?

poi, per sopperire alla sterilità maschile ci sono gli altri uomini, finanche gli angeli e gli arcangeli che andavano in visita nelle tende e omaggiavano di grazia divina sia donne ma anche uomini, chi sa perché il sesso degli angeli non è mai stato definito, mah...pare succedesse spesso che gli uomini ebrei rimanessero sterili a causa della gonorrea e altre amenità che erano soliti trasmettersi dato che davano spesso in uso ad altri le loro donne, spesso per motivi di convenienza, gonorrea che pensarono di poter risolvere con la circoncisione che ancora oggi tradizionalmente praticano come segno distintivo; riporto poi qualcosa sugli angeli, sempre da Cascioli:

-Un altro episodio trattato dalla Bibbia nel Genesi, che è il libro in cui si parla di Abramo e dei suoi diretti discendenti, è quello che riguarda suo figlio Lot che ospita dei viandanti in casa propria perché vi passino la notte. Anche se la base dell’argomento è il sesso, se riporto questo fatto non è tanto per dimostrare come l’omosessualità facesse parte dei costumi di questi nomadi, quanto per mettere in evidenza il discredito in cui era tenuta la donna. Lot, nipote di Abramo, era seduto alla porta di Sodoma quando arrivarono due angeli. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia in terra. E disse: «miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada». Quelli risposero: «no, passeremo la notte sulla piazza». Ma egli insistette tanto che li convinse a entrare nella casa sua. Egli preparò loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e cosí mangiarono. Non si erano ancora coricati, quand’ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sodoma, si affollarono intorno alla sua casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. Chiamarono Lot e gli dissero: «dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi perché possiamo abusarne!». Lot uscí verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, disse: «no, fratelli miei, non fate del male! Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini perché sono entrati all’ombra del mio tetto». Ma quelli risposero: «tirati via! Quest’uomo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice. Ora faremo a te peggio che a loro». E spingendosi violentemente contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. Allora dall’interno quegli uomini [gli angeli] sporsero le mani e, fatto rientrare Lot in casa, colpirono quelli che erano fuori con abbaglio accecante cosí che non poterono piú trovare la porta (Gn. 19).

A questo punto vorrei chiedere ai teologi, che di queste cose sicuramente se ne intendono, avendo lungamente discusso sul sesso degli angeli, cosa sarebbe accaduto a quei due se fossero ritornati in Paradiso riempiti di sperma sodomita. Sarebbero stati respinti e messi alla porta, o sarebbero stati riconfermati nel loro ruolo di messaggeri divini, magari dopo avergli fatto dei bagnoli e dei microclismi?

per approfondire maggiormente, ti rimando al libro "la favola di cristo" io consiglio di scaricarlo, lalettura on line mi è sembrata a tratti confusa da salti rispetto al testo che mi sono scaricato che ricordo più intelleggibile, penso sia ancora gratuito, almeno a suo tempo era possibile scariccarlo gratis anche se magari qualche obolo sarebbe giusto darlo; dunque ripropongo il link:

idoc.pub/documents/luigi-cascioli-la-fav...istopdf-pqn8exgozkn1

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3 Anni 5 Mesi fa #43262 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
@volano49
guarda che il capitolo "gesù-barabba" non lo ho ripreso da Cascioli ma da Tranfo e il suo lavoro "la croce di spine" anche di questo avevo messo il link; poi, se leggi con un minimo di attenzione, Tranfo richiama proprio Matteo, copincollo:

-Ritorniamo all'espressione “Ihsoun Barabban " per cercare di ricostruire ciò che verosimilmente accadde nel passaggio dalla citata antica versione di Matteo alle successive edizioni dei canoni.

Nel tempo il nome di Iesoun venne cancellato dai racconti neotestamentari, mentre all’appellativo “Barabba” venne data la valenza di un nome proprio diverso da Gesù, in modo da evitare disorientanti sovrapposizioni tra i due individui posti da Pilato di fronte al popolo che, com'è noto, avrebbe scelto la liberazione di Barabba a scapito di quella di Gesù.

Ma, ritornando all’antica versione di Matteo, se “Iesoun” era il nome e “Barabba” l’appellativo della medesima persona, che senso ebbe originariamente la tragica alternativa formulata da Pilato?

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3 Anni 5 Mesi fa #43263 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
@macco83
concordo con te, in genere auguro ogni bene a chicchessia, e nello specifico non ho saputo trattenermi da un pelino di ironia, talvolta mi capita, è già tanto che mi ricordassi che era pasqua, credimi; comunque come periodo dell'anno è un periodo di rinascita della natura, dopo l'inverno arriva la primavera, questo sì che è da festeggiare, gli ebrei si sono impossessati anche di questo trasformandola nella festa della resurrezione che con ogni probabilità non è mai avvenuta, come i dice nel mio #43249 riprendendo Tranfo; tra l'altro anche il Natale è una festa "rubata" ( cosa altro aspettarsi da un popolo di razziatori) infatti cade dopo il solstizio d'inverno, quando le giornate tornano ad allungarsi, ovvero la luce torna a prevalere sulla tenebra, e questa è la vera cosa che dovremmo festeggiare in quel periodo piuttosto che nascite imbrobabili di salvifici messia, poi ognuno è libero di fare e credere a tutte le favole che vuole, talvolta aiutano a tirare avanti, io ne preferisco altre di favole, quelle di Esopo ad esempio

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3 Anni 5 Mesi fa - 3 Anni 5 Mesi fa #43264 da giovanni
Risposta da giovanni al topic Biglino
Komax,
sulla questione Gesù-Barabba ho trovato questo dibattito tra specialisti e che verte sulla tesi errore vs censura. È decisamente tecnico e (per quanto mi riguarda) abbastanza proibitivo. La sola considerazione che mi viene da fare è che arrivare ad un dato certo nelle questioni linguistiche (antiche) non è cosa per principianti (quale io mi considero). 
cristianesimoprimitivo.forumfree.it/m/?t=24528517

Alcune considerazioni su Lot-Abramo-angeli:
- non capisco il nesso ospitalità=omosessualità. Mi pare che Abramo intuisca che i messaggeri sono creature ultraterrene e quindi ospiti da trattare con il massimo ossequio. 
- Lot, similmente ad Abramo con il figlio Isacco, è disposto ad offrire le figlie piuttosto che vedere offesi i messaggeri di Dio. 
​​​​​​Quindi non penso sia un modo di mettere l'accento sul discreto che c'era verso le donne, che ricordo sussiste tutt'ora in una certa misura a seconda dei luoghi, ma piuttosto la volontà di preservare i preziosi ospiti, forse con la speranza che essi stessi avrebbero provveduto all'incolumità di lui e delle figlie. O forse perché sapeva già che i sodomiti (manco a dirlo) avevano altri gusti, e quindi non avrebbero in ogni caso accettato l'offerta. 
 
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3 Anni 5 Mesi fa #43267 da Davide71
Risposta da Davide71 al topic Biglino
Ciao Komax,
ho provato a leggere Luca Cascioli e lo trovo francamente disgustoso.
La Bibbia, innanzi tutto, é il testo sacro degli Ebrei e le sue interpretazioni stupide e peregrine se le puó anche tenere per sé. Pensare che gli Ebrei fossero (siano) disposti a lasciar stuprare le loro figlie a cuor leggero é ridicolo e pazzesco.
Non solo non ha nessun rispetto per un popolo che, ricordo, se ne sarebbe stato volentieri a casa sua. Sono sempre stati altri che sono andati a rompere i cosiddetti e a costringerli a emigrare. Dopo di ché abbiamo pure i Cristiani che si sono impadroniti del loro testo sacro, lo hanno tradotto e interpretato come meglio piaceva a loro senza il loro permesso e si permettono pure di giudicare. Dopo di ché arrivano gli atei che, dopo essere andati vicini a sterminare il genere umano (ed essere stati fermati solo dalla bontá divina, checché ne pensino), adesso mettono mano ai testi sacri e fanno la stessa cosa.
Io non dico che Cascioli possa anche dire cose interessanti, ma é talmente disgustoso che non riesco a leggerlo.

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3 Anni 5 Mesi fa #43268 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Biglino
@Davide71

"Pensare che gli Ebrei fossero (siano) disposti a lasciar stuprare le loro figlie a cuor leggero é ridicolo e pazzesco."

Può essere ridicolo quanto vuoi ma è scritto qui:

Genesi 19,8
"Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto»."
www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citaz...=Gen+19&VersettoOn=1


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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3 Anni 5 Mesi fa #43269 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
@Davide71
Luigi, non Luca, Cascioli è un ex seminarista tra le altre cose, Tranfo viene da una devota famiglia cattolica, per dire da che basi sono partiti e dove sono arrivati; capisco il tuo disgusto,, ma presuntuosamente sono portato a pensare che possa ben essere dovuto a una qualche forma di rifiuto, magari dovuto a condizionamenti fortemente radicati che certamente non aiutano a vedere le cose in un'ottica diversa che potrebbe aiutare affrontando le cose con uno spirito critico come hanno fatto sia Cascioli che Tranfo malgrado le loro posizioni di partenza; penso che dovresti provare anche tu (come tutti i cattolici ma anche e più ancora ebrei e musulmani nel caso della critica alla religione) a lasciare da parte atavici condizionamenti non del tutto casuali e magari riuscirai a superare quel disgusto che dici di provare, e vedrai che molte cose troveranno spiegazione logica una volta che riuscirai a superare quella barriera dogmatica che tende a non spiegare l'inspiegabile nel tentativo di spiegarlo, arrivando ad arroccarsi nel "mistero della fede"; io il libro di Cascioli lo trovo persino divertente ed ironico seppur avvicinandosi talvolta al sarcasmo, che dire, riprova e magari riuscirai ad andare oltre, bisogna volerlo però

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3 Anni 5 Mesi fa #43270 da komax
Risposta da komax al topic Biglino
@Giovanni
la questione omosessualità sembra piuttosto generalizzata, anche re Davide non ne è immune, Cascioli se leggi offre diversi spunti interpretando passi biblici; certe pratiche riguardano anche i musulmani per tua tranquillità, e sembrano avere, a detta degli psicologi e psicanalisti, basi sessuofobiche che le religioni promuovono nel tentativo di distogliere l'uomo dai piaceri carnali, probabilmente per non fargli disperdere energie altrimenti utili ad altri scopi come quelli lavorativi-produttivi, vedi ad esempio " tu uomo guadagnerai il pane con il sudore della fronte tu donna partorirai con dolore (per produrre altri uomini che si guadagnano il pane con il sudore della fronte o che tornino utili come carne da macello ossia guerrieri, ragione quest'ultima per la quale il fascismo e il nazismo erano e sono avversi all'omosesualità che avrebbe impedito di procreare disperdendo le energie altrimenti procreative in epicureistiche ricerche del piacere); certo che gli angeli sono una bella invenzione per ammantare tutto questo in modo sfumato, indefinito, indistinguibile senza dargli quei contorni netti che la distinguerebbero maggiormente, addirittura alati, per volare meglio nella fantasia e magari anche di tenda in tenda magari con il favore dell'oscurità
quanto al link che mi hai allegato, ti ringrazio, gli ho dato un'occhiata sommaria, e penso che anche tu non abbia trovato le risposte contrarie alle interpretazioni di Cascioli che probabilmente cercavi, tanto che sembri rifugiarti in un'umile ammissione di incompetenza,cosa pur vera anche per me d'altronde; penso che il problema di fondo nell'interpretazione di certe questioni sia insito in ulteriori insabiamenti, omissioni e manomissioni ossia sabotaggi tesi a ostacolare e impedire l'emergere di verità scomode, torna utile quel che dice Tranfo a proposito dei rotoli del Mar Morto e a chi furono affidati, ne riprendo il captolo da "la Croce di spine", penso possa tornare utile:

LO STUDIO DEI ROTOLI



Tuttavia, il governo israeliano riconfermò l’incarico a Padre Vaux (come già detto, svolto in precedenza per conto della Giordania su una sola parte dei rotoli) ed egli, prendendo in carico anche la parte di rotoli precedentemente esaminata dagli studiosi israeliani, riuscì ad esercitare un controllo indiscusso sui componenti della commissione e sugli esiti dello studio che si arrogò di pubblicare.

Padre De Vaux era un integralista, votato alla difesa ad oltranza della dottrina cattolica.

Egli, in quanto tale era più preoccupato (a ragione) di tenere sotto controllo tutto quanto potesse insidiare l’impianto dottrinale posto a fondamento della fede cristiana, piuttosto che promuovere uno studio autentico, privo di condizionamenti e mirato alla scoperta della verità.

Nonostante i silenzi e le reticenze, il mondo scientifico di ispirazione laica comprese subito l’importanza di quei rotoli, e di quell’antico ordine che duemila anni prima aveva nascosto quegli scritti per preservarli, forse, dalla certa distruzione della repressione di Roma, nell’inferno che era scaturito dalla guerra giudaica.

Il monopolio di De Vaux sullo studio dei rotoli, tuttavia, durò a lungo e fu sempre condizionato dalla necessità di evitare che gli esiti dello studio potessero costituire motivo di turbativa nell’interpretazione ufficiale della figura storica di Gesù Cristo.

Soltanto in un tempo relativamente recente (anni 90 dello scorso secolo), sotto la giusta pressione dell’ambiente scientifico ed in particolare del prof. R. H. Eisenman, direttore del dipartimento di Studi Religiosi dell'Università di California (4), gran parte del contenuto dei rotoli fu resa nota e, anche se tuttora la Chiesa si sforza di raccontare a se stessa e al mondo che in fondo poco o nulla cambia, emerge l’immagine storica di un messia profondamente diverso dal “Soter” cristiano.

Oggi, un approccio storico-scientifico serio al Cristianesimo delle origini non può più prescindere dall’ipotesi che il personaggio nascosto sotto le vesti del Cristo paolino abbia avuto a che fare con i movimenti che fanno riferimento a Qumran, e che sia stato egli stesso un esponente di rilievo di questi movimenti che nel I secolo d.c. persero le caratteristiche ascetico- meditative dei periodi più antichi, per ispirarsi al giudaismo messianico e in parte confluire e confondersi nel movimento insurrezionale di quel tempo.

Solo recentemente, la Chiesa cattolica attraverso la penna del Papa, per evitare l'anacronismo al quale si era votata negando per decenni l'evidenza, ha iniziato timidamente ad ammettere la possibilità che " Giovanni il Battista, ma forse anche Gesù e la sua famiglia, fossero vicini a questa comunità"(5).

Benedetto XVI si sarà accorto che con questa affermazione ha ammesso l'appartenenza di "Gesù di Nazareth" ad una comunità che proprio in quegli anni, aveva abbandonato l’innocuo isolamento per abbracciare la causa del movimento zelota (6)?

Il vago possibilismo espresso con l’affermazione che "Giovanni il Battista abbia vissuto per qualche tempo in questa comunità e abbia in parte ricevuto da essa la sua formazione", può portare molto più lontano di quanto Benedetto XVI non abbia voluto spingersi nel suo cauto sforzo di adeguamento alle evidenze storiche.



È straordinario come, in solo colpo di penna, il pontefice abbia potuto creare tanto imbarazzo agli stessi “studiosi allineati” alla cristianità ufficiale. Oltre a negare qualsiasi legame di Cristo con la comunità qumranica, pur di allontanarlo con i suoi discepoli dal fondamentalismo rivoluzionario zelota strettamente imparentato con essa, si sono ostinati per anni ad attribuire all’appellativo di “zelota” assegnato all’apostolo Simone, il significato di “colui che ama ardentemente Dio” anziché di appartenente al movimento messianico-insurrezionale tristemente noto.

D’altra parte, si tratta degli stessi studiosi che si sono sempre ostinati a sostenere la tesi secondo la quale l’appellativo di “Iscariota”, abbinato al nome di Giuda, indica la provenienza dalla città di Keriot, anziché lo stato di militante della setta dei “sicari” considerata da Giuseppe Flavio un’ala oltranzista dello stesso movimento zelota.

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3 Anni 5 Mesi fa #43272 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Provo a restare più sul pezzo, anche in considerazione di chi rifiuta e restano esterefatti di fronte a certi fatti, e li giudicano di primo acchito negativamente solo perchè risultano fuori dal proprio tempo e dalla propria logica. Questo non dimostra, quantomeno, una larga apertura mentale: ciò che si vede e si tocca, si va sempre più scientificamente ad accertare, che sia relativamente una minima parte di ciò che esiste.

Ho notato che per semplificare i detrattori (di Gesù) accomunano Gesù Bar con Gesù Cristo, focalizziamo un punto che li accomuna: la tempistica e duale entrata in Gerusalemme. Non è proprio così. Ora, sappiamo bene che Barabba in quei giorni era incatenato in prigione in attesa di pena capitale, dopo processo e condanna, per i vari suoi crimini. Certo non aveva attorno una folla acclamante che gli stendeva tappeti rossi....

A differenza di Gesù Bar, La folla stendeva i propri mantelli e i rami di palma davanti a Gesù mentre entrava in città. Chi si va a studiare il perchè, si renderà conto che questo era un insolito tributo, un onore riservato fino ad allora solo a 2 (DUE) eroi nazionali: Giuda Maccabeo (2MC 18,7), che aveva purificato e riconsacrato il tempio dopo la sua profanazione ad opera di Antioco IV Epifane, e il Re Ieu (2Re 9,13). Non risulta in NESSUN passo che Barabba fosse entrato in Gerusalemme in contemporanea a Gesù e ugualmente venissero stesi tappeti e palme al suo incedere, aveva ben altro da pensare che a farsi notare dalla folla.

Un più che probabile errore interpretativo, del quale Biglino, interprete magnum dei testi antichi dovrebbe farsi carico, sono le grida della folla rivolte a Gesù entrante: "osanna nel più alto dei cieli" (Mc11,10 - Mt21,9). Frase che contiene un possibilissimo errore di traduzione. Infatti l'espressione Osanna, Hoshia'na, significa "aiuta dunque!" o "salva dunque", e l'espressione "ba-meromim (nel più alto") è quasi identica a "mi-haromim (dai romani), rendendo plausibile che la folla in quel contesto, abbia acclamato Gesù come Re, gridandogli: salvaci (liberaci) dai romani.

Proprio da questo "salvaci dai romani", parte l'azione (e contromisura) politica di Pilato con la conseguente ritorsione fino alla croce. Quel dirompente ingresso regale in Gerusalemme, e la speranza della folla di ritrovare l'indipendenza e di liberarsi dal giogo delle TASSE romane, spiega bene il senso della condanna a morte, e il titulus, che recitava: "Gesù Nazareno Re dei Giudei", non fa, per così dire, una grinza.
Un saluto

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3 Anni 5 Mesi fa #43275 da danielas
Risposta da danielas al topic Biglino
“sulla questione Gesù-Barabba ho trovato questo dibattito tra specialisti  …”

ho scoperto Biglino e le sue traduzioni della Bibbia pochi giorni fa, mi hanno interessata moltissimo.
Il mio interesse non è tanto per Biglino che non conosco, e neanche ho un particolare interesse “storico” per la Bibbia.
Il mio interesse principale è per quello che succede adesso.
Ho visto che le forme sono diverse ma solo le forme, in realtà mi trovo in situazioni che mi fanno ricordare la stanza del patronato delle suore dove mi mandavano a lezione di catechismo 60 anni fa.
Nella sostanza, è la stessa cosa.
Mi viene naturale chiedermi il cosa, e il come e il perchè, ci hanno raccontato.
Sapere che oltretutto neanche c'era scritto quel che ci hanno iniettato in testa con tanta cura, è interessante.
Non intendo con questo attaccare o criticare le fedi religiose di nessuno.
Per chiarire: amo molto Aldo Moro, che era religiosissimo.
Ricordo quel che succedeva concretamente a quelle lezioni di 60 anni fa, e in generale come si concretizzava “l'educazione cristiana” dappertutto, e vedo gli esiti di quella educazione.
Lo so che E'CAMBIATO TUTTO. So che negli anni hanno modificato il catechismo, c'è stata anche una legge che non rendeva più obbligatoria la lezione di religione a scuola ecc. ecc.
Eppure il meccanismo è lo stesso, lo riconosco.
Ricordo come battevano sul “ non sappia la tua mano sinistra cosa fa la destra”!
Ognuno può pensarla come vuole … vedo che davvero tanta gente non sa “mettere insieme” tutte e due le mani e ripenso a quell'educazione ricevuta.

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3 Anni 5 Mesi fa #43276 da danielas
Risposta da danielas al topic Biglino
“ Lot, similmente ad Abramo con il figlio Isacco “

A un certo punto sono riuscita a chiedermi a cosa servisse farci imparare fin dall'infanzia queste storie così edificanti, e a rispondermi. Col tempo ho anche trovato autori che avevano visto la cosa dallo stesso punto di vista.
Forse posso dirlo in questo modo: guardare il dito invece che la luna che indica, anche se ti hanno messo in testa che chi lo fa è un idiota. Non è così facile, visti i contesti in cui è stata usata questa formula. A volte bisogna anche chiarire cosa è il dito e cosa la luna.
Mi sono chiesta a cosa serviva, per esempio, continuare a metterci sotto il naso quell'Isacco sul ceppo, ho visto che qualcun altro se lo è chiesto e l'ha scritto, e anche che spazio ha ottenuto questo tipo di ricerca.
Adesso?
Già l'anno scorso qualcuno mi ha detto: io quel trattamento sanitario non lo voglio, ma se diventa obbligatorio lo farò, il governo non può volere qualcosa che ci fa male perchè sa che non verrebbe più eletto. Ricordo che restai muta, non avevo parole. Col passare del tempo ho scoperto che questa teoria era diffusa, e anche che alcuni di loro il trattamento sanitario se lo sono fatto senza che diventasse obbligatorio, solo era insistentemente consigliato.
Posso liberamente chiedermi cosa ce lo hanno messo a fare quell'Isacco sul ceppo?
Cosa ci sia scritto davvero nella Bibbia mi interessa, ma in seconda istanza.

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3 Anni 5 Mesi fa - 3 Anni 5 Mesi fa #43277 da giovanni
Risposta da giovanni al topic Biglino
komax,

 

quanto al link che mi hai allegato, ti ringrazio, gli ho dato un'occhiata sommaria, e penso che anche tu non abbia trovato le risposte contrarie alle interpretazioni di Cascioli che probabilmente cercavi

 

è più importante chiedersi se anche Cascioli abbia fatto le stesse ricerche e come sia giunto ad una conclusione che altri non sono riusciti a definire.

Comunque capisco quello che vuoi dire, ciò nonostante penso che nessuno può risultare immune dai condizionamenti, nemmeno gli autori dei libri nei quali troviamo (o pensiamo di trovare) delle risposte (certe). Hanno tutti una loro personalità, una loro attitudine plasmata da pensieri, considerazioni, esperienze personali (vedasi i post di danielas che ringrazio).

Questo solo per dire che il libro, il video o qualsiasi altro mezzo di divulgazione che ci viene proposto, in sintesi, può diventare esso stesso uno strumento condizionante, esattamente come i libri e i condizionamenti dai quali cerchiamo di emanciparci. La discussione tra specialisti che parlano di Gesù-Barabba (non sono andato oltre la pagina 1 del topic) penso rappresenti un buon esempio di come, con gli strumenti della scienza ed i manoscritti a disposizione, risulti complicato arrivare ad una conclusione condivisa...anche tra esperti del settore.

Per la questione omosessualità, nei passaggi citati, davvero non riesco a trovarne il nesso...ma probabilmente è un mio limite.

danielas

 

Posso liberamente chiedermi cosa ce lo hanno messo a fare quell'Isacco sul ceppo?

 

Me lo domando anche io, a volte colgo la risposta, altre volte mi sfugge.
L'importante è continuare a chiederselo penso.

Mi scuso con Volano se ho alimentato l' OT.

Un saluto.
Ultima Modifica 3 Anni 5 Mesi fa da giovanni.

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3 Anni 5 Mesi fa #43279 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Biglino
Isacco sul ceppo? Non è che una delle tante e inverosimili collere di "DIO" verso il suo popolo. Certamente NON farina/metodo Di Cristo. Diamo qualche spiegazione al perchè del sacrificio non effettuato.

Bisogna partire dal nome Isacco (in ebraico Yishàq: "egli ride") che, secondo Gn. 17,19, proprio i vecchi Sara ed Abramo si sganasciarono fino al mal di pancia dal ridere (Gn 21,6) dopo aver udito che avrebbero avuto un figlio in un'età non più fertile. "Dio" così pronto all'ira se la legò al dito e solo poco prima che ad Abramo gli venisse uno sciòpone per l'orrore che gli aveva ordinato di fare, pugnalare suo figlio, pensò bene di soprassedere, tanto più che Abramo e la sua discendenza gli sarebbero stati in seguito utili per i suoi scopi.

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3 Anni 5 Mesi fa - 3 Anni 5 Mesi fa #43281 da giovanni
Risposta da giovanni al topic Biglino
Komax, ti faccio un regalo (magari doppio, come a Natale, nel caso lo puoi riciclare hihihi).
Il link alla discussione Gesù-Barabba era stato aperto dall'utente Hard-Rain che è presente in altri forum (con lo stesso nick).

Ebbene, ho trovato (attirato dalla preparazione dell'utente Hard-rain) un forum in cui dialoga direttamente con Giancarlo Tranfo che hai citato qualche post addietro, ed un'altro topic (stesso forum) in cui si discute del testo "La croce di spine".

cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=22992756
cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=28218592

La cosa che mi colpisce positivamente è che, nonostante le diverse prospettive, ben evidenziate dai post, Tranfo si è sentito libero di mandare una copia autografata con dedica ad Hard-Rain (Gianluigi Bastia):
digilander.libero.it/Hard_Rain/dedica_tranfo.jpg
Solo per questo, e senza aver letto il libro, mi sento istintivamente di stimarlo.

Non entro nel merito della questione tecnica di cui discutono perchè non ho gli strumenti ne la preparazione per farlo.

Un saluto.
Ultima Modifica 3 Anni 5 Mesi fa da giovanni.

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3 Anni 5 Mesi fa - 3 Anni 5 Mesi fa #43283 da marco_it
Risposta da marco_it al topic Biglino
Gli dei volavano con lo skateboard


Ultima Modifica 3 Anni 5 Mesi fa da marco_it.

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