Nuova Cronologia

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4 Anni 1 Mese fa #39244 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
parlami Nomit del riciclo delle monete romane nel Medioevo per favore.
Sai che monete trovate in un contesto stratigrafico intanto sono datate quanto è databile il sito stesso? Ergo se in una stratigrafia riportante l'epoca imperiale del I secolo troviamo due monete di Nerva le stesse apparterranno alla loro coniazione / emissione effettiva e non al 1500. Questo ti è chiaro? Le fantasticherie di Fomenko lasciale a persone scevre da ogni studio accademico. Il Fomenko è un ciarlatano e non un archeologo e nei suoi libri tratta la stratigrafia in modo pseudoscientifico e puerile, ponendo argomenti che possono far breccia solo su chi non ha studiato...
difatti fa breccia qua, chissà come mai

Ma se non ti interessa l'argomento possiamo sempre parlare delle monete medicee e malatestiane, visto che dall'altra parte hai nominato il Magnani

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4 Anni 1 Mese fa #39245 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
effetto Dunning-Kruger ; ecco da cose siete affetti. In modo particolare alcuni utenti che, ovviamente a torto ed in modo ridicolo, si sentono esperti più degli esperti in un determinato settore e pensano di poter far a meno degli accademici, ergo degli esperti. Alcuni utenti si sentono talmente arrivati, talmente superiore nella loro sapienza (inesistente) leggendo su libri pseudoscientifici, da rifiutare la vera spiegazione degli esperti.
Fatevi curare in altre parole...ed al tempo stesso iscrivetevi ad una Università...ma finite gli studi: Triennale, specializzazioni, corsi,master e dottorari.
Poi ritornerete qua e vi farete tante risate...
Ma con voi so benissimo che è un discorso inutile...vero cari? :)

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4 Anni 1 Mese fa #39248 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
allora sei un medico?

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4 Anni 1 Mese fa #39249 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
mia moglie: psicologa. Resto sempre in attesa della risposte dell'illustre archeologo di LC :) il diplomato :)

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4 Anni 1 Mese fa #39253 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic Nuova Cronologia

mart.vassallo ha scritto: mia moglie: psicologa.


Ora si spiega tutto.
:laugh:


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 1 Mese fa #39254 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
non fate i finti tonti: 0 lauree, 0 specializzazioni ergo non avete nessuna voce in capitolo. Voi non avete alcun diritto di giudizio su cose che non conoscete. E' come se un idraulico si mettesse da un giorno all'altro ad operare al cervello, sostituendosi all'oncologo.
Esistono le Università, ma se avete tanta e giusta curiosità ma perché non vi segnate ? Non ci vuole molto

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #39255 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia

CharlieMike ha scritto:

mart.vassallo ha scritto: mia moglie: psicologa.


Ora si spiega tutto.
:laugh:


Non se la prenda a male me chi non ha titoli non può parlare giacché la vostra "cultura" (inesistente) è marginale e colma di falle. La vostra mente poi è labile e fideista, tipica di un sistema mentale che tutto domande e tutto spiega all'interno del sistema stesso.
Effetto Dunning-Kruger.
Attendo comunque notizie dall'eminente archeologo di LC. Voglio proprio vedere in cosa è specializzato. L'eminenza che ancora non capisce come mai non si trovano resti della battaglia di Canne :) . Nemmeno al primo anno d'Università una incomprensione così stupida ed infantile; tipica di chi non ha nemmeno la Triennale; nonché tipica di chi ha solo un diploma, come voi del resto :) (anche se diversi possiedono solo la terza media). Ma ovviamente voi avete l'Università della vita, ovvio dai :)
Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da mart.vassallo.

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4 Anni 1 Mese fa #39256 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
la tua ossessione come si chiama?

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #39257 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
guarda è molto semplice: sin da bimbo ho sempre mal sopportato gli ignoranti colmi di sicumera. Il mio precettore mi diceva sempre di non considerare nemmeno chi è un ignorante. Da quando poi mi sono laureato, specializzato e presi i due dottorati, li ho schifati ancor di più. Difatti io mi diverto con chi non sa e pensa di sapere solo perché ha una connessione, quindi può dire ogni fesseria che gli capita a tiro.
Ho capito che voi venite qua per passare il tempo e divertirvi, ma anche io vengo qua per passare il tempo e divertirmi. Non tollero chi ha un diploma e vuole , come il Pyter spacciarsi per laureato ed archeologo, quando (e lo dissi in un pvt lo scorso anno) non possiede nemmeno una piccola laurea di base, ergo non ha alcun diritto di giudizio sul nostro operato.
Tutto qua :)
Mi cacciasse pure il Mazzucco, non è di mio interesse il restare, ma finché vi resto mi diverto come voglio
Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da mart.vassallo.

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4 Anni 1 Mese fa #39258 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
altra cosa aberrante è che vi siano anche idee molto estremiste da queste parti; e la cosa non mi va molto a genio

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4 Anni 1 Mese fa #39259 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
non hai capito niente, ma non ho voglia di darti spiegazioni, se t'impegni puoi farcela da solo

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4 Anni 1 Mese fa #39260 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
signore bello, è lei a non aver compreso nulla se alberga in questi luoghi di infima cultura

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4 Anni 1 Mese fa #39261 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
per capire non è necessaria la cul-tura, ci vuole la sensibilità

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4 Anni 1 Mese fa #39275 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
mart.vassallo,essere laureati non significa essere intelligenti.Questa si esprime in ben altra maniera da quella che tu esprimi con i tuoi post.Tutti,se ne hanno la possibilità,possono ripetere a pappagallo i testi su cui hanno studiato,pochi li capiscono realmente,potendoli poi ,eventualmente,criticare.
Oltre a non dimostrarti intelligente,non dimostri neanche di essere saggio.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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4 Anni 1 Mese fa #39276 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
in realtà a me e ad Italo Pandolfo fa comodo, perché sponsorizza questo thread

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4 Anni 1 Mese fa - 4 Anni 1 Mese fa #39277 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
mart.vassallo,cito
..."L'eminenza che ancora non capisce come mai non si trovano resti della battaglia di Canne"

Forse perché si cerca nel posto sbagliato.Personalmente cercherei nella zona del Fortone,precisamente in località Ischia Rotonda,anche se oggi l'area della battaglia è pressoché coperta dall'acqua del lago Occhito.L'unica zona che ben corrisponde alla topologia dei luoghi descritti dagli storici,in particolare da Polibio, anziché Tito Livio.

P.s credo importante,nella definizione della località della battaglia,studiare attentamente la disposizione delle legioni romane,che nel caso della battaglia contro l'esercito di Annibale,decisamente inferiore,hanno assunto.Annibale ha vinto perché ha scelto il campo di battaglia,e Isola Rotonda gli dava un grande vantaggio tattico.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."
Ultima Modifica 4 Anni 1 Mese fa da orsoinpiedi.

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4 Anni 1 Mese fa #39280 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Nuova Cronologia
la battaglia di canne per certi versi si rivelò strana, l'esercito di Annibale, molto inferiore di numero riuscì a CIRCONDARE quello romano e praticamente a sterminarlo. Un pò strano. Le popolazioni romane antiche offrono un VASTISSIMO campo di ricerche clipeologiche. Qui menzionerò specificatamente le gesta inerenti ai leggendari Dioscuri, CASTORE e POLLUCE. Molti saranno al corrente delle loro gesta al fianco dei Romani nelle battaglie del lago Regillo, di Pidna, di Farsalo, dei Cimbri. I due gemelli furono presenti anche a Canne schierandosi invece apertamente con Annibale, contro i Romani, che furono quasi sterminati. La battaglia ebbe luogo presso l'odierno fiume Ofanto. Nonostante la disparità di forze a favore dei Romani, i Cartaginesi ebbero facilmente la meglio. Lo scrittore C. Berlitz suppose che Annibale abbia più volte usato anche una specie d'esplosivo.

Se così fosse non si comprende perchè mai i Romani, ma soprattutto i Cartaginesi, non abbiano dato pubblicità al fatto: per gli uni quelle esplosioni erano attribuite a soprannaturalità, per gli altri conveniva tacere visto che era psicologicamente importante che i Romani attribuissero a loro simili poteri... da qualche parte avevo pure letto che i Romani descrissero più volte la distruzione di rocce intere davanti al loro cammino, distruzioni avvenute mediante fuoco. Se si fosse trattato di terremoto, c'è da chiedersi come mai risparmiò i Cartaginesi... è poi da notare che in ogni battaglia che videro partecipare i Dioscuri vi fosse anche un corso d'acqua o lago (vedi la battaglia del lago Trasimeno, lago Regillo, di Canne-Ofanto). Coincidenza o binomio UFO-acqua?

Vanno ricordati anche i prodigiosi miracoli e le incredibili guarigioni che questi due SEMIDEI attuavano con la conoscenza di materie e scienze IMPOSSIBILI per quei tempi. Coincidenze che portano interrogativi, anche nel rispetto dei famosi scritti di Orazio ed Ossequente. Rispetto per loro ma anche per la nostrana enciclopedia Treccani nella quale si legge che: "secondo certe leggende, durante la battaglia di Canne, si videro i Dioscuri che incitavano Annibale". Per questa "strana" sconfitta Romana, di fatto la leggenda parla della comparsa dei Dioscuri a Canne, è stata tramandate oralmente, perchè non vi sono, che io sappia, testimonianze scritte. Non è però da escludersi che con opportune ricerche in antiche biblioteche, si possa realmente trovare un tale raro documento di chi fu testimone oculare.

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4 Anni 1 Mese fa #39281 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Volano49 - è poi da notare che in ogni battaglia che videro partecipare i Dioscuri vi fosse anche un corso d'acqua o lago (vedi la battaglia del lago Trasimeno, lago Regillo, di Canne-Ofanto). Coincidenza o binomio UFO-acqua?

Mmmmmh... potrebbe essere un'allegoria astronomica che si riferisce al segno dei Gemelli.

Oppure può essere che CASTORE e POLLUCE fossero termini che indicavano qualcosa.
"to cast" in inglese significa "lanciare" , "POL" è una radice che compare in termini che hanno a che fare con l'acqua o i liquidi, come "polla" o l'inglese "pool" o il russo "bolotnyye".
Quindi può essere che "polluce" si riferisse a delle imbarcazioni e che "castore" si riferisse ad un'arma da lancio.
Il motivo per cui comparivano solo nelle battaglie avvenute in prossimità di fiumi e laghi forse è che si trattava di catapulte o cannoni caricati su imbarcazioni perché troppo ingombranti per poter essere trasportati e manovrati a terra.

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4 Anni 1 Mese fa #39282 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
#Volano49-cito
"la battaglia di canne per certi versi si rivelò strana, l'esercito di Annibale, molto inferiore di numero riuscì a CIRCONDARE quello romano e praticamente a sterminarlo. Un pò strano"
Vero,se prendi canne come campo di battaglia,dove l'esercito romano poteva schierarsi in tutta la sua ampiezza.76000 romani contro 40000/45000 cartaginesi.Ovvio che in ampiezza,considerando 16 le legioni romane(due erano a protezione dei due campi base),era impossibile per i cartaginesi accerchiare i romani.Allora è necessario trovare un altra zona adatta come campo di battaglia,dove il numero stesso dei romani impediva loro gli usuali movimenti in battaglia,lo scambio frequente ,nelle prime linee ,di truppe fresche.Ritengo che Annibale abbia cercato una piccola piana circondata da avvallamenti e collinette,trovandolo presso quello che oggi è il lago Occhito.
Mi scuso,ma lo scrivere sul cellulare non mi è facile.

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4 Anni 1 Mese fa #39284 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Nuova Cronologia
Ogni opinione quando si parla di miti, una vale l'altra. A pag. 249 del libro "Atlantide l'ottavo continente" di Charles Berlitz, si legge che Annibale fece uso di esplosivo ANCHE per far franare le rocce sui Romani che gli ostruivano il passaggio. Il loro voltafaccia (dei due Dioscuri) in occasione della battaglia di Canne, dopo aver parteggiato per i Romani nella battaglia del lago di Regillo (496 a,C.),del lago Trasimeno ( 217 a. C.), ma pure in quella di Pidna (168 a.C.), quella contro i Cimbri (pro Roma-101 a.C.), di Farsalo (dopo Canne 48 a.C, pro G. Cesare), è certamente da considerarsi per chi, secondo loro, era dalla parte giusta, alla faccia della favorevole accettazione del culto dei Dioscuri da parte dei Romani, in quanto i due fratelli accoglievano in sè l'antichissimo culto dei gemelli e delle coppie primordiali, in questo senso Romolo e Remo possono riflettere l'allegoria dei misteriosi Dioscuri...Del due in uno, come del resto di Osiride e di Seth, del bene e del male Zoroastriani, dei due principi (pure io li rappresento come avatar...) Yang e Yin cinesi, di Dio e Lucifero, ed infine con il Dio Giano bifronte.

Non avremo prove schiaccianti della loro esistenza, ma la letteratura greca riferisce ampiamente la loro leggenda, Omero per primo ne narrò le vicende dedicando loro un inno, riferito ai marinai in pericolo che li invocavano sacrificando a poppa degli agnelli bianchi, vedendoli così apparire all'istante: "lanciandosi dall'etere su pallide ali a sedare i turbini dell'uragano"... Alceo dedicò loro un altro inno: "corrono la Terra e i mari su rapidi cavalli e saltano da lontano girando luminosi sulle navi nelle notti avverse"... (qui c'è qualcuno che ci vedono dei dischi volanti). Riassumendo si può dire che erano invocati specialmente in momenti di estrema difficoltà, in mare e in battaglia. Arrivavano in soccorso velocemente e velocemente se ne dipartivano. Furono perciò per molti secoli ritenuti "divinità protettrici". I naviganti li associavano ai fuochi di Sant'Elmo, ovvero i fuochi di Castore e Polluce.
Un saluto

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4 Anni 1 Mese fa #39289 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
Volano49,se parliamo di paleastronautica,sfondi una porta aperta.Da ragazzo leggevo sempre Colosimo.
Per quanto concerne l'uso di esplosivi,o polvere nera,nella battaglia di Canne,lasciami dissentire.Non pensi che i Romani avrebbero fatto di tutto per capirne il segreto?Eppure i Romani non hanno mai avuto gli esplosivi.
Ricordiamo che la prima testimonianza scritta sulla composizione della polvere fu Qing Xuzi nel IX secolo d.C.
Curioso è il fatto di come inizialmente, da testi Taoisti,la prima formula della polvere da sparo fu ottenuta come sottoprodotto delle sperimentazioni cinese per la ricerca di medicinali.
Un fatto che ha cambiato il mondo.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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4 Anni 1 Mese fa #39291 da Tonki
Risposta da Tonki al topic Nuova Cronologia
Perché i dioscuri avrebbero aiutato i cartaginesi a canne anziché i romani? E' spiegato da qualche parte perché si sarebbero visti incitare annibbale?

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4 Anni 1 Mese fa #39292 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
le divinità dell'antica grecia erano estremamente capricciose

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4 Anni 1 Mese fa #39295 da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Nuova Cronologia

horselover ha scritto: le divinità dell'antica grecia erano estremamente capricciose



Già già. Anche gli dei, si sa, sono delle voltagabbana... Probabilmente erano venuti a conoscenza che le vergini Vestali che accudivano il tempio a loro dedicato, non erano più tali... Da qui l'incazzatura...

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4 Anni 1 Mese fa #39347 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
www.jaks.sk/dokumenty/fomenko/04-Dark%20...ence%20Book%204-.pdf

IL PROBLEMA DEI SECOLI BUI
di Anatoly Fomenko

Libro 4 della serie “History: Fiction or Science?”

5.4. La tendenziosa distorsione dell’immagine dell’Atene medievale nei “lavori di restauro” del XIX-XX secolo

Volgiamo ora la nostra attenzione al momento in cui nel XIX secolo Gli Europei ottennero una dura e definitiva vittoria sugli Ottomani, e arrivarono sul territorio Greco in generale e in particolare ad Atene. Ci si potrebbe chiedere che cosa trovarono, per esempio, sull’Acropoli di Atene. Videro la cosa più ovvia del mondo. Praticamente Atene (incluso l’Acropoli) era piena di costruzioni Ottomane, torri e templi. Molte erano state danneggiate durante le guerre Ottomane del XVII-XVIII secolo. Per esempio, oggi ci viene raccontato che “quando scoppiò la guerra tra Venezia e l’impero Ottomano, una proiettile di cannone colpì il Partenone, dove i Turchi tenevano le loro munizioni. Queste esplosero, e molte delle sculture di Fidia furono distrutte” ([198], pag. 19). Comunque, non sono esclusivamente gli Ottomani a essere ritenuti responsabili per la maggior parte delle distruzioni che avvennero sul territorio della Grecia. Lord Elgin, per esempio e il pittore italiano Lusieri, che era a capo della Commissione Internazionale per il restauro di Atene molto si lamentarono pubblicamente poiché “lo stato delle statue sopravvissute era veramente deplorevole… ciò era dovuto alla guarnigione Turca dell’Acropoli; alcune delle statue erano state ridotte a pezzetti per la produzione di proiettili [? – A. F.]. Il Partenone rimase in gran parte in quelle condizioni persino dopo l’esplosione del 1687, e fu battezzato “l’antico tempio dell’idolo” dai Turchi, che periodicamente lo saccheggiarono in cerca di piombo” ([198], pag. 19). Questo significa che i saggi e generosi Europeo Occidentali erano fuori strada nel tentativo di preservare gli “antichi” capolavori Greci per la posterità – capolavori che, come di può capire, erano stati creati lì dagli Ottomani nel periodo “Mongolo” del XIV-XVI secolo. Fig. 7.36. Ritratto di Lord Elgin. Gli storici moderni dicono quanto segue dell’immagine: “La postura casual del giovane lord così sicuro di sé che si è permesso di rivendicare per sé i più grandi tesori della Grecia – in primo luogo, le sculture del Partenone e alcune altre costruzioni dell’Acropoli - e inviarle via nave in Inghilterra. Sua Eccellenza si ammalò gravemente un po’ di tempo dopo, e si coprì di piaghe (probabilmente risultato del trattamento della sifilide con l’utilizzo del mercurio e perse quasi completamente il naso. Appariva così malconcio che faceva davvero pietà” ([198], pag. 19). Le accuse moderne agli Ottomani per la totale distruzione della Grecia difficilmente possono essere interamente giustificate. Alcune delle distruzioni possono essere state naturalmente causate durante la conquista Ottomano = Ataman del XV-XVI secolo; comunque, gran parte venne distrutto durante la “guerra di liberazione” contro gli Ottomani nel XVII-XVIII secolo. Come sappiamo già, il famoso Partenone, per esempio, fu distrutto dai Veneziani, e non dagli Ottomani (vedi sopra e in [198], pagg. 15-16). Consideriamo ora la preservazione dell’antica eredità del passato nell’interpretazione degli Europei Occidentali civilizzati del XIX secolo. Dando un occhiata all’Acropoli, per esempio, hanno sostenuto con assoluta certezza che alcune delle costruzioni erano senza dubbio “Greche antiche” – e le altre orribili, barbariche Ottomane. Oggi non abbiamo alcuna conoscenza di come i nobili signori e i graziosi artisti separassero l’ “antichità” dal Medio Evo. Molto probabilmente, il loro ragionamento era piuttosto semplice. Ogni cosa che portasse segni visibili di Cristianità o Islam veniva considerato una distorsione della città di Atene classica. Torri, campanili, minareti, croci Cristiane, mezzelune Ottomane, iscrizioni Slave e Arabiche, sepolcri “irregolari”, ecc. erano chiaramente “imitazioni”. Ogni altra cosa veniva senz’altro dichiarata “antica”. Dopo la separazione tra costruzioni “incontaminate” da quelle “corrotte”, iniziò subito la seconda fase. Le costruzioni che potevano essere definite Greche d’autorità, senza prezzo, sarebbero naturalmente state preservate per la posterità e sarebbero servite come attrazione turistica per le genti del mondo. Per quanto riguarda le assurde e brutte costruzioni Ottomane – dovevano essere immediatamente rase al suolo per non rovinare la raffinata forma classica dell’antichità restaurata. Nel XIX secolo, un ondata delle nobili distruzioni fatte passare come “restauri” investì l’intera Acropoli. Tra l’altro, “Heinrich Schliemann, lo scopritore di Troia, era tra i numerosi restauratori [di Atene – A. F.]... Egli finanziò la demolizione della torre di 21 metri costruita sul sito dei Propilei nel Medio Evo poiché pensò che la torre incrinasse l’armonioso contorno dell’intera Acropoli” ([198], pag. 99). Daremo un resoconto dettagliato della “vera” scoperta di Troia da parte di Schliemann, e racconteremo al lettore che cosa in realtà avesse disseppellito, in Chron2. E così successe che le costruzioni Ottomane, torri ed altre costruzioni furono distrutte su larga scala, con zelo, e con la consapevolezza di totale impunità, principalmente ad Atene. Alcune delle più rare fotografie che riflettono lo stato dell’Acropoli nel XIX secolo esistono ancora, e possono mostrarci lo stadio finale di questo “restauro scientifico”. In fig. 7.37 vediamo una panoramica fotografica dei dintorni del Partenone nel 1869. Il commento dato dagli storici è il seguente: “Nella fotografia panoramica fatta da Stillman nel 1869 possiamo vedere il Partenone nell’Acropoli con ancora una piccola parte delle abitazioni Turche che avevano coperto i resti antichi da cima a fondo, che vengono rimosse. Il restauro del tempio e la liquidazione metodica di strati di terreno non è ancora iniziata” ([198], pag. 34). Fig. 7.37. Una rara fotografia dei dintorni del Partenone datata al 1869. Viene riportato come questo territorio fosse stato già “parzialmente ripulito” dalla costruzioni Ottomane ([198], pag. 34). Comunque, si può ancora osservare l’ultima torre Ottomana a destra. Ripreso da [198], pagg. 34-35. Fig. 7.38. Un ingrandimento di una foto del 1869. Si vede in lontananza una torre medievale a destra del Partenone. Oggi non c’è più, poiché i restauratori Occidentali Europei sono stati abbastanza lungimiranti da cancellarla. Ripreso da [198], pag. 35. Come si può comprendere oggi, parecchio era già stato demolito e perciò non poteva più essere fotografato. Comunque, possiamo vedere un’alta torre Ottomana in questa vecchia foto, alla destra del Partenone. Oggi non esiste più. I restauratori l’hanno distrutta dopo il 1869 per mantenere il paesaggio classico con la sua armonia di linee, così almeno ci viene detto oggi. Le altre volgari fortificazioni Ottomane sono state distrutte, qv sotto. Un’altra fotografia di valore degli anni intorno al 1860 si può vedere nella fig. 7.39. Gli storici commentano come segue: “le fondamenta del piccolo tempio do Atena Nike (a destra in alto nella foto) vennero disseppellite solo nel 1835, quando fu distrutto il bastione Turco. La torre quadrata medievale dietro il tempio sarebbe stata demolita nel 1875, per ricostruire l’antica immagine di questa parte della città” ([198], pag. 38). Fig. 7.39. Una rara fotografia datata agli anni intorno al 1860. Questa parte della Acropoli deve le sue condizioni alla distruzione del bastione Ottomano = Ataman che un tempo stava lì ([198], pag. 38). Si vedono le fondamenta del tempio di Atena Nike e la torre medievale dietro di esso, la cui distruzione avvenne poco dopo. Non c’è traccia della torre Ottomana oggi. Ripreso da [198], pagg. 38-39. Fig. 7.40. Un ingrandimento di una vecchia foto degli anni 1860. È chiaramente visibile che la torre medievale Ottomana e le “antiche” fondamenta del tempio di Atena Nike hanno lo stesso tipo di muratura e sono costruiti con lo stesso tipo di pietra. Queste costruzioni ovviamente appartengono alla stessa epoca. Preso da [198], pag. 39. Comunque, l’ingrandimento di un frammento della fotografia che si può vedere in fig. 7.40 rende chiaro come la muratura della torre medievale sia identica a quella delle fondamenta dell’ “antico” tempio. Si ha l’idea che tutto questo sia stato costruito intorno allo stesso periodo dagli stessi costruttori con materiali da costruzione simili – intorno al XV-XVI secolo. E allora perché distruggere la torre Ottomana e lasciare intatte le fondamenta del vicino tempio? Si potrebbe pensare che andasse tirato giù allo stesso modo, essendo altrettanto medievale della torre. Evidentemente, l’unica ragione di ciò è la presenza di alcune colonne sulla fondazione medievale, che sono semplicemente state dichiarate “antiche” con un ipse dixit. Inoltre, la demolizione della torre Ottomana era una necessità assoluta poiché la vicinanza alle “antiche” fondamenta con identica muratura metteva in pericolo la storia Scaligeriana. Qualsiasi osservatore non affetto da pregiudizi avrebbe avuto il diritto di chiedere agli storici sulla differenza tra le costruzioni medievali e quelle antiche, e questi non avrebbero avuto nulla da rispondere. Dopo la distruzione di tutte le costruzioni che erano ovviamente medievali, di indizi Cristiani, o Ottomani, quelli rimanenti non avrebbero più potuto essere confrontati con nulla. Tutte le domande pericolose sarebbero divenute impossibili quando i detriti delle costruzioni e delle fortificazioni Ottomane fossero stati portati via. Le vecchie fotografie di queste parti non sono disponibili per molti. I restauratori Tedeschi, Francesi e Inglesi ([198]) erano perciò certi della loro impunità, e non avrebbero dovuto preoccuparsi delle domande di qualcuno che chiedesse le ragioni del fatto che costruzioni “antiche” e medievali fossero fatte degli stessi materiali e in maniera simile. Alcuni anni dopo le guide Ateniesi avrebbero rassicurato i turisti sul fatto che la “città era sempre stata così”. Non è difficile capire le guide, questo è quello che gli avevano detto gli storici. La scala dei “lavori di restauro” in Atene è stata realmente impressionante. Nelle figg. 7.41 e 7.42 si può vedere un’altra rara foto dell’anno 1865. Il commento degli storici è il seguente: “in questa foto dell’Acropoli fatta nel 1865 si possono osservare le irregolari escavazioni che vanno dalla cima al fondo dopo che le costruzioni Turche sono state tirate giù e portate via. I Propilei e la torre medievale che non sono stati ancora demoliti stanno sulla sinistra” ([198], pag. 40). In fig. 7.43 vediamo un ingrandimento del frammento fotografico che mostra la costruzione medievale Ottomana abbattuta poco dopo. Fig. 7.41. Una rara foto dell’Acropoli nel 1865. Si vede il risultato della demolizione di un gran numero di costruzioni Ottomane. Grandi pile di pietre e ghiaia scivolano lungo le pareti della fortezza. Si vede la torre medievale, ancora in piedi, sulla sinistra. Preso da [198], pagg. 40-41. Fig. 7.42. Un ingrandimento di una foto datata 1865. Vediamo i Propilei, e vicino una fortificazione Ottomana, insieme a cumuli di ghiaia delle costruzioni demolite dagli amorevoli restauratori. Preso da [198], pag. 40. Fig. 7.43. Un ingrandimento di una foto datata 1865. La torre medievale Ottomana chiaramente apparteneva allo stesso gruppo di costruzioni dei Propilei. Tuttavia non è sopravvissuta. Presa da [198], pag. 40. Abbiamo anche una foto dell’Acropoli Ateniese presa nel 1896 durante i Giochi Olimpici di Atene (vedi fig. 7.44). Si vede ancora la torre Ottomana, più alta del Partenone. Questo significa che c’erano diversi resti di costruzioni Ottomane nell’Acropoli verso la fine del XIX secolo, e anche piuttosto imponenti. Fig. 7.44. Un’immagine del 1896 con disegnata la successivamente demolita torre Ottomana sull’Acropoli. Era più alta del Partenone. Preso da [340], pag. 40. Fig. 7.45. Una vista dall’alto dell’Acropoli moderna. Si può chiaramente vedere che le “antiche” costruzioni lasciate intatte dai restauratori sono una minoranza dell’intero gruppo architettonico che occupava l’intera cima della rocca in epoca Ottomana. Evidentemente la maggioranza delle costruzioni era chiaramente troppo Cristiana e datata al XV-XVI secolo. È questo il motivo per cui è stata demolita in modo da “restaurare l’antico panorama”. Preso da [198], pagg. 100-101. In fig. 7.45 possiamo veder una moderna veduta a volo d’uccello dell’Acropoli. È chiaramente visibile che l’intera superficie della rocca era un tempo occupata da costruzioni di qualche tipo. Rimangono ancora solo i resti delle fondamenta. I “restauratori” del XIX secolo non hanno lasciato che poche costruzioni intatte – quelle che loro hanno deciso fossero “antiche” – cioè, il Partenone, i Propilei e alcune altre. Il resto, la parte chiaramente predominante delle costruzioni non li soddisfaceva – molto probabilmente per la loro indiscutibile origine medievale o Ottomana. é stata distrutte con nonchalance e portata via. I contorni del panorama sono così diventati armonici, secondo la franca e in qualche modo cinica affermazione fatta da Schliemann ([198], pag. 99). I resti delle fondamenta furono, con una certa preveggenza, lasciati intatti, poiché queste pietre silenziose non possono più dire alcunché a nessuno e anch’esse furono dichiarate immediatamente “davvero molto antiche”. I turisti rispettosi hanno cominciato a visitarle fin dalla fine del XIX secolo. Gli sarebbe stato detto che il grande Platone si sedeva e meditava “proprio su questa pietra”, e indicato dove il leggendario Demostene avrebbe indirizzato le sue ispirate orazioni stando su una pietra vicina. I turisti in posa avrebbero poi scattato innumerevoli fotografie. Il tendenzioso “restauro” di Atene continuò anche nel XX secolo. “L'Acropoli prese la sua forma moderna così famosa nel mondo dopo che l’ingegnere Greco Nikolaos Balanos incominciò a lavorare qui alla fine del XIX inizio del XX secolo ” ([198], pag. 99). Fece una gran mole di lavoro; comunque, sappiamo che la sua “ricostruzione” del Partenone, per esempio, aveva veramente poco a che vedere con l’immagine originale del tempio. “Grazie a Balanos, il Partenone riguadagnò la sua forma primigenia dal 1933, per quanto fosse possibile al tempo, e cominciò a sembrare nel modo in cui presumibilmente era 250 anni fa, sebbene le opinioni degli scienziati si polarizzarono sul fatto che questo risultato fosse lodevole. Già nel 1922, Anastasios Orlandos, assistente personale di Balanos, protestò contro la ricostruzione del colonnato… e cessò pubblicamente ogni collaborazione col suo superiore. Altri hanno accusato Balanos di voler costruire [e non ricostruire – A. F.] una prova grandiosa della gloria dell’Atene Pericleiana, senza curarsi troppo delle informazioni riguardo la forma del tempio. Quello che Balanos ha fatto veramente è stato utilizzare i primi pezzi di marmo trovati per la ricostruzione senza curarsi particolarmente della collocazione originale delle pietre. Inoltre, se la forma dei frammenti non lo soddisfaceva, Balanos li tagliava della forma che preferiva in modo che corrispondessero al piano generale” ([198], pag. 104). Come possiamo vedere, Balanos praticamente ricostruì i frammenti sopravvissuti del Partenone in un modo nuovo, guidato dal suo soggettivo concetto di “antichità”. Vi sono sufficienti prove della evidentemente tendenziosa ricostruzione dell’Acropoli da parte di Balanos, che aveva basato il suo lavoro sulla cronologia Scaligeriana. Per fare un esempio, pensò fosse una caricatura ricostruire le parti del Partenone che gli storici avevano considerato una moschea Mussulmana ([198]). Tutto appare chiaro. La cronologia Scaligeriana considera un crimine pensare che il Partenone fosse stato originariamente un tempio Cristiano, e fosse susseguentemente stato trasformato in moschea. Tutte le prove citate sopra che il Partenone fosse stato utilizzato come tempio Cristiano o Islamico vengono definite il risultato della sua “barbarica ricostruzione nel Medio Evo” dagli storici moderni. Comunque, oggi possiamo vedere dei cambiamenti in meglio. Un paio di anni fa, l’importante architetto Manolis Korres, che ha preso in carico il restauro del Partenone, ha dichiarato la sua idea di ricostruire la “moschea del Partenone”. Ovviamente ha trovato immediata e forte opposizione da parte degli storici. Si dice che “siano iniziati grandi dibattiti sull’idea di Korres di mantenere le tracce di alcuni dei cambiamenti fatti nel Partenone nei secoli. Per esempio, l’idea di rendere parzialmente visibile la moschea Mussulmana eretta all’interno del tempio” ([198], pag. 102). Per quanto ne sappiamo, i tentativi di Korres di far apparire il Partenone nel modo in cui era nel XIV-XVI secolo, almeno parzialmente, al momento non hanno portato a nulla. Concluderemo con un esempio minore ma molto istruttivo, che dimostra chiaramente come molti dei moderni “restauratori” vanno trattati con cautela. In fig. 7.46 possiamo vedere la famosa composizione che mostra Laocoonte che “fu trovata vicino a Roma durante il Rinascimento” ([198], pag. 12). Si suppone sia una copia in marmo del presunto I secolo D.C. fatta su un originale presumibilmente datato al II secolo A.C. tempi antidiluviani, insomma. Nonostante ciò, lo stile e la qualità della composizione ricorda molto, per esempio, i lavori di Michelangelo; cioè, assomiglia molto a lavori d’arte creati nell’epoca rinascimentale. Fig. 7.46. Una ricostruzione della statua del Laocoonte datata presumibilmente al XVI secolo. La mano destra di tutte e tre le statue è sollevata. Questo è molto probabilmente un originale fatto nel XVI secolo, e non una ricostruzione di qualche tipo. Preso da [198], pag. 13. Si ritiene che la composizione che mostra Laocoonte sia una ricostruzione del XVI secolo ([198], pag. 13). Comunque, è stata molto probabilmente realizzata semplicemente nel XVI secolo. Facciamo attenzione al fatto che le tre mani destre di tutte e tre le statue sono sollevate. Questo può avere qualche significato – religioso, per esempio. È difficile dire qualunque cosa di certo al giorno d’oggi. Comunque, il fatto più interessante riguarda ciò che osserviamo in fig 7.47, la quale mostra un’altra fotografia della stessa composizione che è già stata “restaurata” nel 1960 ([198], pag. 12). Fig. 7.47. Una “ricostruzione” del 1960 della statua di Laocoonte. I moderni restauratori hanno rotto tutte e tre le braccia alzate. La più grande ha solo qualche frammento invece del braccio che era stato d’autorità dichiarato “copia esatta dell’antico originale”. Preso da [198], pag. 12. Ciò che si vede è che i moderni restauratori hanno rotto il braccio destro di tutte e tre le statue per qualche ragione. Due di loro hanno adesso degli inutili moncherini. Come la statua centrale, la più grande, che ha un frammento curvo dopo lunghe considerazioni scientifiche. Gli storici affermano che questo fosse il frammento che cercavano tanto, rimasto seppellito nel sottosuolo per così tanti secoli. Si suppone sia stato trovato nelle “stanze dei depositi Vaticani” ([198], pag. 11). Gli storici moderni sono riusciti finalmente a riconoscerlo tra migliaia e migliaia di frammenti simili senza la minima ombra di dubbio, e l’hanno con sicurezza riconosciuto come il braccio destro perso di Laocoonte – molto più concordante del braccio che aveva posseduto per tre secoli, fin dal XVI secolo. Il braccio che non concordava è stato tagliato senza esitazione, come anche mezzo serpente, vedi figg. 7.46 e 7.47. I pezzi tagliati sono stati probabilmente buttati via come spazzatura inutile e al loro posto è stato messo il frammento congruo. Ovviamente, bisognava scrivere un articolo per dare basi scientifiche per questa assoluta necessità di miglioramento. Tuttavia, gli storici hanno involontariamente dimostrato che per far corrispondere il frammento ritrovato hanno dovuto danneggiare la vera statua di Laocoonte. Il commento recita: “il braccio disteso è stato sostituito dal frammento genuino appena ritrovato… c’è voluto un inserto di marmo per far combaciare i pezzi” ([198], pag. 13). Per quanto ci riguarda, è molto difficile riconoscere in questo una ricerca scientifica.

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