La storia nascosta

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7 Anni 3 Settimane fa #10351 da polaris
Risposta da polaris al topic La storia nascosta
Nel 2012 esce per l'editore Rizzoli un thriller intitolato "I custodi della pergamena proibita" di Aldo Gritti, pseudonimo dietro al quale si nasconde un sacerdote che vuole rimanere anonimo a causa delle rivelazioni del romanzo, rivelazioni che hanno come protagonista il Manoscritto Voynich.

L'autore dice di essere entrato in possesso di documenti che rivelerebbero come decifrare il manoscritto che non sarebbe un testo di magia o alchimia, come ipotizzato da molti, ma il diario di Wilfrid Voynich, libraio antiquario e spia al servizio di diverse potenze straniere. Voynich sarebbe stato coinvolto nell'omicidio dell'anarchico Stepnyak, nell'incidente di Pierre Curie, conoscerebbe la verità sull'affondamento del Titanic (torpedete!), sulla fondazione della Federal Reserve e sulla morte di Rosa Luksemburg. Il tutto sarebbe dimostrato dalla chiave di decifrazione che Gritti fornisce ai lettori.

Attualmente il libro è fuori commercio.

Linko un articolo scritto da Valerio Evangelisti, sicuramente più puntuale e meglio scritto del mio post.
www.carmillaonline.com/2012/05/10/il-man...tto-voynich-svelato/
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7 Anni 1 Settimana fa #10520 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
"Non sono, né sono mai stato a favore in nessun modo dell’uguaglianza sociale e politica fra le razze bianca e nera. Né ho mai appoggiato la concessione a un nero del diritto di voto o di far parte di una giuria, né della possibilità di avere cariche pubbliche e neppur di potersi sposare con i bianchi. Vi dirò inoltre che vi è una differenza fisica fra le razze bianca e nera che ritengo osterà per sempre al fatto che le due razze possano vivere insieme in un regime di uguaglianza politica e sociale. […] [Esse] devono essere poste in posizione di superiore e inferiore e io […] sono favorevole a che la razza cui appartengo sia in posizione di superiorità."
Abraham Lincoln, 1858.

Sud contro nord, guerra di secessione o di unione? Sud schiavista e nord abolizionista? In questo articolo in due parti di qualche anno fa l' autore cerca di fare un po' di chiarezza; sono abbastanza digiuno dell' argomento ma mi sembra ben fatto, senz' altro interessante.

roadliberty.blogspot.it/2013/02/il-vero-...ie-di-spielberg.html

roadliberty.blogspot.it/2013/02/il-vero-...di-spielberg_27.html
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7 Anni 1 Settimana fa #10555 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Axis Mundi it.wikipedia.org/wiki/Axis_Mundi
"ash" in inglese significa "frassino" e Yggdrasill era appunto un frassino. Irminsul era invece una quercia ("oak"). "Ax" poi significa "ascia", oggetto che serviva ad abbattere gli alberi. E poi c'è "asse", un pezzo di legno lavorato. Quindi è ovvio che la radice AX o ASH o AK significasse "albero" o "legno".
Quindi "axis mundi" è composto da due termini: axis , la cui radice si riferiva agli alberi, e mundi, che è simile a "monte". E l'axis mundi poteva appunto essere un albero o un monte.

-

Ambrose Lisle Philipps, nobile inglese fattosi cattolico, in una lettera al conte di Shrewsbury datata 28 ottobre 1850, riferì la seguente visione di Edoardo il Confessore, re e santo:

“L’estrema corruzione e la malvagità della nazione inglese hanno provocato la giusta collera di Dio. Quando la malvagità sarà arrivata all’apice, Dio nella sua ira manderà al popolo inglese degli spiriti maligni che lo puniranno e lo affliggeranno con grande severità, separando l’albero verde dalla sua radice per la lunghezza di tre furlong (misura equivalente a 200 metri circa ndr). Alla fine, però, lo stesso albero, per la compassione e la misericordia di Dio, e senza alcun aiuto da parte delle autorità inglesi, ritornerà alle sue radici, rifiorirà e porterà abbondante frutto. Dopo aver sentito queste parole, il santo re Edoardo aprì gli occhi, riacquistò i sensi e la visione svanì.
www.iltimone.org/31976,News.html

=

An in lingua sumerica, Anum o Anu in accadico era il dio celeste della mitologia mesopotamica. Artefice del creato, deus otiosus, è padre degli dei e sposo della dea Antum. Gli era sacro il numero 60, massima cifra del sistema sessagesimale mesopotamico. An/Anu in lingua accadica vuol dire "colui che appartiene ai cieli".
Nacque insieme con la sua controparte Ki, la Terra, dal Mare primordiale (Nammu) costituendo inizialmente un unico insieme (chiamato montagna cosmica, l'An-Ki). An e Ki furono in seguito separati dal dio Enlil, da essi stessi generato.
it.wikipedia.org/wiki/An_(mitologia)

Quindi Edoardo il Confessore descrisse a sua moglie, al suo successore e all'arcivescovo di Canterbury, la cosmogonia sumera.

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6 Anni 11 Mesi fa #10654 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Le foto post mortem dell'epoca vittoriana www.antoniaromagnoli.it/write/le-foto-po...em-epoca-vittoriana/

"In molte foto reperibili in rete, alcune delle quali sembrano rappresentare una persona vivente, danno adito a dubbio proprio per a presenza, alle spalle del soggetto rappresentato, del piedistallo"



Dal sito Supernovum.ru -

Nell'Ottocento c'era la moda delle fotografie postume, cioè il cadavere veniva messo seduto su una poltrona e fotografato, o collegato ad un supporto verticale e fotografato in piedi. Spesso è difficile distinguere tali fotografie da immagini di una persone vive. Tuttavia, ci sono dei segnali da cui si può capire che ad essere immortalato è un cadavere e non una persona viva. Capirlo è più facile nel caso dell'immagine di un cadavere in piedi, perché in tali fotografie si può vedere dietro la persona il piedistallo a cui è fissato il cadavere.

Qui ci sono esempi di foto postume, dove dietro i cadaveri sono visibili i piedistalli usati per mantenerli in posizione eretta:

supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932

Se, guardando vecchie foto, vedi un piedistallo dietro la schiena della persona immortalata, puoi essere certo che si tratta della fotografia di un morto.

Capito questo, esaminiamo una delle foto più famose di Friedrich Nietzsche:



Gli storici ufficiali (compresi i curatori degli archivi Nietzsche) giurano che questa immagine è stata presa nel 1868, quando Nietzsche aveva 24 anni , molto prima della sua morte. Tuttavia, la foto stessa mostra chiaramente un piedistallo per fissare i cadaveri dietro la parte posteriore dell'oggetto. Quindi possiamo concludere che questa è l'immagine post mortem di un giovane militare, spacciata per fotografia del giovane Nietzsche.

-

Ho trovato altre versioni di quella fotografia in cui il piedistallo non si vede, questo mi ha fatto venire il sospetto che quanto ipotizzato da quel tipo sia vero e che qualcuno abbia cercato di cancellare l'immagine del piedistallo per morti.

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6 Anni 11 Mesi fa #10655 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta
molto interessante Nomit, non avevo mai letto niente sulle foto post-mortem.

..mi fa rabbia che molte foto siano prive di fonte :angry:


ne ho trovata un'altra interessante, che è poi la stessa che hai trovato tu, ma in questa è evidente la macchia che ne dimostra il vissuto

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6 Anni 11 Mesi fa #10748 da Al2012
Risposta da Al2012 al topic La storia nascosta
Medioevo da non credere

Casualmente oggi ho visto su Rai Storia il professor Alessandro Barbero descrivere il Medioevo in modo totalmente diverso da quello “comunemente conosciuto”.

Ho trovato molto interessante e scorrevole la narrazione del professore che sfata molti pregiudizi e falsità avallati da storici che, a quanto pare, ignorano la realtà storica di un periodo che non è sicuramente cosi buio ….

Speciale Medioevo da non credere
www.raistoria.rai.it/articoli/speciale-m...e/38481/default.aspx

Per chi vuole approfondire c’è una play list di 3 video:

Alessandro Barbero Medioevo da non credere

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6 Anni 11 Mesi fa #10750 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Giano ha scritto: LXV "...In quei giorni Noè vide che la terra si era inclinata e che la sua rovina era vicina.

Qui c'è scritto "had sunk down"... voi come lo tradurreste? Non significa "è affondata"? www.ancienttexts.org/library/ethiopian/e...arables/parables.htm
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6 Anni 11 Mesi fa #10751 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
@ Al20012 - www.storiamedievale.net/pre-testi/stereotipi.htm "Progetto di un prontuario degli stereotipi e dei luoghi comuni sul medioevo"

Riassumo:

I BARBARI

Stereotipi della vulgata attuale

1. Invadono l'impero e lo distruggono.
2. Si caratterizzano per la loro alterità, rispetto al mondo imperiale.
3. Vivono in comunità primitive e semplici, rispetto alla società mediterranea complessa

Messa a punto della storiografia

Quando penetrano nell'impero sono già abbondantemente latinizzati.

SERVI DELLA GLEBA

Stereotipi della vulgata attuale

Sono l'emblema della condizione servile del lavoro agricolo Vi sono rare attestazioni di adscripti glebae. Si tratta di una cattiva lettura di Marc Bloch.

Messa a punto della storiografia

I contadini erano liberi, servi o schiavi: ma non legati alla terra.

IL PAPATO

Stereotipi della vulgata attuale

Dopo Costantino, la chiesa è un potere unico, esteso in tutta Europa. Le eresie rappresentano una rottura di questa unità. Attentano all'unità ecclesiale anche l'anarchia feudale e i processi di autonomia. I papi dell'XI secolo, a partire da Gregorio, lottano per ripristinare l'unità originaria

Messa a punto della storiografia

Solo dopo il XII secolo il papato si presenta come un potere monarchico. Fino ad allora, i vescovi erano sovrani nelle loro sedi.

MONASTERI

Stereotipi della vulgata attuale

- La ricchezza è un'aspetto della degenerazione della vita monastica - originariamente costruita intorno al precetto della preghiera e del lavoro - contro la quale insorge la riforma.
- I monaci benedettini si rifacevano al principio dell' "ora et labora". Ovvero credevano nella funzione purificatrice dell'attività manuale.

Messa a punto della storiografia

- [ la ricchezza] era segno di superiore disciplina spirituale.
- Non amavano il lavoro se non come condizione indispensabile per consentire la preghiera, non credevano a una funzione purificatrice dell'attività manuale.

I VINCOLI FEUDALI


Stereotipi della vulgata attuale

I vincoli feudali sono l'esito dello smembramento del patrimonio statale e del potere pubblico a favore di un'aristocrazia militare e fondiaria.

Messa a punto della storiografia

I poteri signorili si sono formati più o meno spontaneamente dal basso e non delegati feudalmente dall'alto.

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6 Anni 11 Mesi fa #10757 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta

Qui c'è scritto "had sunk down"... voi come lo tradurreste? Non significa "è affondata"? www.ancienttexts.org/library/ethiopian/e...arables/parables.htm

Sì, il testo da te linkato risale al lavoro di Robert Charles .

qui però viene tradotto con "the earth became inclined", lavoro di Richard Laurence

in un altro lavoro di George Schodde viene tradotto con "that it was curved"


e chi lo sa chi ha ragione. ma la cosa interessante, ad ogni modo, è che in una versione vengano testimoniate le cause, e nell'altra le conseguenze. ciò non prova altro che la correlazione fra inclinazione dell'asse terrestre e l'inabissamento delle terre non sia un'idea moderna.
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6 Anni 11 Mesi fa #10758 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
@Nomit, Shavo
Grazie per aver condiviso le vostre ricerche. Il testo originale è scritto in questa lingua antica, da wiki:

"La lingua ge῾ez[1] (ግዕዝ, traslitterata gə'əz oppure gheez[1] oppure geez) è una lingua semitica, oggi estinta, parlata nell'Impero d'Etiopia fino al XIV secolo.
Con una certa approssimazione si potrebbe dire che essa è per l'amarico e tigrino idioma ufficiale dell'odierna Etiopia, ciò che il latinorappresenta per l'italiano. Attualmente è ancora usata come lingua liturgica della Chiesa ortodossa etiopica ed eritrea[2], e della comunità Beta Israel (o "falascià", cioè etiopi di religione ebraica), nonché dalla Chiesa cattolica etiope[3][4]. Anticamente veniva parlata nella regione dei Tigrè."

it.m.wikipedia.org/wiki/Lingua_ge%27ez



Ora non resta che scovare un religioso etiope che possa dissipare i dubbi. Avete in programma un viaggetto nel corno d' Africa? :sun:

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6 Anni 11 Mesi fa #10759 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

in un altro lavoro di George Schodde viene tradotto con "that it was curved"

Lo sapevo. Me lo sentivo. :excited: Consentitemi di fornire una spiegazione fomenkoide al passaggio in questione.

Il testo contiene tre informazioni che ci suggeriscono l'epoca a cui risale:

1) la Terra viene descritta come piatta, col sole che entra ed esce da porte situate nel cielo
2) ma in quel passaggio si dice che Noè vide che essa era curva
3) in quello stesso periodo si pensava che la distruzione fosse vicina

Tra i periodi storici in cui si pensò che la fine del mondo fosse vicina, ci fu quello immediatamente precedente l'anno 7000 del calendario bizantino, cioè il 1492 ( survincity.com/2012/04/calendar-end-of-t...ch-never-took-place/ ). Secondo la vecchia storia, quella che raccontavano fino alla metà del secolo scorso, fu proprio in quel periodo che gli europei superarono la concezione che la Terra fosse piatta grazie a Cristoforo Colombo archive.org/stream/bub_gb_4pkR0NSebJ0C#page/n83/mode/2up
Questo è del tutto naturale, in quanto gli uomini non potevano verificare la sfericità della Terra prima di colonizzare zone del mondo con fusi orari molto diversi (perché solo allora potevano verificare che il sole non è mai sotto la terra) e quindi fino a Colombo la sfericità della Terra poteva essere considerata solo una teoria.

Quindi il libro delle parabole di Enoch fu scritto nel '500 e parla del periodo immediatamente precedente ai viaggi di Colombo.

Inoltre il testo attribuisce questa scoperta a Noè. Fomenko ipotizza che dietro Noè si nasconda proprio Cristoforo Colombo. Sostiene che i vari racconti del diluvio universale presenti in tutte le culture del mondo siano in realtà sucessive al contatto con gli europei. Pensa che il racconto biblico del diluvio sia sostanzialmente opera di fantasia, ispirata però al seguente fatto: inoltrandosi nell'Oceano, per effetto della curvatura, la terra sembra inabissarsi, per poi riemergere alla fine della traversata. Da qui l'idea del diluvio. Infine, identifica Noè-Colombo con Nefi, il protagonista del Libro di Mormon.
translate.google.it/translate?hl=it&sl=r..._01.html&prev=search

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6 Anni 11 Mesi fa #10770 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta

Ora non resta che scovare un religioso etiope che possa dissipare i dubbi. Avete in programma un viaggetto nel corno d' Africa? :sun:

forse non c'è bisogno di prendere l'aereo

dimensionesperanza.it/ecclesiale/item/26...ellano-a-milano.html

gli ho scritto ieri , farò sapere :chyea:
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6 Anni 11 Mesi fa #10772 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
@Shavo

Mitico! :shake:
Speriamo abbia una risposta chiarificatrice (stavo già andando in palla con le fomenkerie di Nomit -scherzo Nomit, l' ipotesi è stuzzicante anche se destabilizzante) e che magari ti dia anche una sua interpretazione.
Tienici aggiornati! :popcorn:

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6 Anni 10 Mesi fa - 6 Anni 10 Mesi fa #11001 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Da qualche giorno sto cercando di comporre un post assurdamente complicato su una pittrice del seicento, i cui soggetti mi sembrano in realtà la rappresentazione di un'unica vicenda.
Ero giunto da solo all'ipotesi che Giaele [strike](genesi 34)[/strike](giudici 4 e 5), Giuditta (libro di Giuditta), Susanna (libro di Daniele) e Danae (mito greco) fossero in origine lo stesso personaggio.

Per concludere il post, ho cercato una pagina di Chronologia.org (sulla guerra ai catari, che Fomenko colloca alla fine del cinquecento) che lessi tempo fa, in cui viene citata la storia di Giaele e Sisara.
Sono finito invece su "Com'era nella realtà – L'epoca del XVI secolo" , in cui Fomenko elenca quelli che considera duplicati della regina russa Elena Stefanova (38) e scopro che anche lui è giunto alla stessa conclusione riguardo a Susanna, Giaele e Giuditta (per Susanna, io ci sono arrivato guardando dei dipinti, non per la sua storia).
Ma la cosa più intrigante è questa: nell'elenco manca Danae, ma c'è Diana di Poitiers. Scopro che

"Diana morì a 66 anni avvelenata dall'oro liquido (od "oro potabile"), un infuso di oro disperso che ingeriva per mantenersi giovane, come pubblicato dal «British Medical Journal» nel dicembre del 2009, dopo i risultati delle analisi di un'équipe specialista nella ricerca paleopatologica sulle spoglie della bella Diana"

Secondo il mito, Zeus ingravidò Danae trasformandosi in una pioggia d'oro.

commons.wikimedia.org/wiki/File:Jacopo_Tintoretto_009.jpg
www.liberaeva.com/1interviste/dianedepoitiers/3A.jpg
Ultima Modifica 6 Anni 10 Mesi fa da Nomit. Motivo: correzione riferimento biblico

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6 Anni 10 Mesi fa #11014 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
Ciao Nomit, stavo dando uno sguardo alle eventuali somiglianze tra i personaggi che hai citato e volevo iniziare con la storia di Giaele, quindi sono andato a Genesi 34 ma in quella parte viene narrata la storia di Dina, figlia di Lia e Giacobbe violata da un non circonciso, mentre la storia di Giaele, l' assassina di Sisara, è in Giudici 4 e 5.
Sbaglio?

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6 Anni 10 Mesi fa #11015 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Grazie per la correzione.
C'era anche Dina nel post che stavo scrivendo, perché viene citata da Giuditta nella preghiera che rivolge a Dio prima di compiere la sua impresa.
Sichem pensa di riparare offrendo al padre una grande dote ("Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e il valore del dono") e pensavo che la "pioggia d'oro" di Danae potesse rappresentare questa offerta. Ma poi ho letto di Diana di Poitiers e sono andato in crisi.

La storia di Dina somiglia invece alla storia di Susanna. Apparentemente non centrano niente con Giuditta e Giaele, per questo mi ha sorpreso vederle identificate con loro da Fomenko.

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6 Anni 8 Mesi fa #11685 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta
Giano ho letto or ora un tuo messaggio fra i commenti liberi e mi son ricordato di questa discussione.... scusate il ritardo, m'era completamente passato di mente. M'era passato di mente anche perchè non ho, ahinoi, notizie da portare. L'amichevole comunità eritreo-milanese non seppe aiutarci, e così scrissi a tal prof. Lusini ma, dopo un altrettanto amichevole scambio iniziale, non si è più fatto sentire...... :poke:

il resto è storia (riporto per dovere di cronaca)

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6 Anni 8 Mesi fa #11686 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
E vabbè, grazie comunque per il tentativo di approfondimento.
A questo punto non potendo accertare l' accuratezza della traduzione sulla ipotizzata "recente" inclinazione terrestre causata da un qualche disastro naturale, possiamo limitarci ad accertare che i due studiosi da te interpellati hanno dimostrato una discreta inclinazione a snobbare le nostre domande. :stuckup:

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6 Anni 8 Mesi fa #11690 da Shavo
Risposta da Shavo al topic La storia nascosta
ma sì, fossi stato un suo ex alievo son sicuro sarebbe stato felice di spenderci tempo... ma così..uno sconosciuto via email.... posso capire :laugh:

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6 Anni 8 Mesi fa #11692 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Nel Vangelo c'è scritto più volte che i peccatori saranno gettati nel fuoco della Geenna. Ufficialmente questa parola deriva da “ge-hinnom”, che significa “valle dell'Hinnom”. Tuttavia è facile vedere che la coppia di consonanti GN o CN è associata proprio al fuoco in diverse parole:

GEENNA
IGNIS
INCENDIO
ACCENDERE
CENERE
CENA

… e, trasformata in TN, la troviamo in

TINE (irlandese per “fuoco”)
ETNA

E' facile intuire che il significato originale del nome dell'Etna potesse essere “il monte fuoco”.
Ma allora anche il nostro amico Vesuvio* avrebbe potuto avere un nome simile. Pensiamo: quale nome che contiene la radice GN possiamo associare al Vesuvio? Naturalmente questo nome è GENNARO. Io credo che “San Gennaro”non fosse il nome di una persona, ma il precedente toponimo della città di Napoli, e che significasse “città del vulcano”.

* scherzo, solidarietà ai napoletani per il razzismo assurdo che subiscono nella vita reale ed in TV (ma solidarietà anche al Vesuvio)


Anche per altri patroni possiamo fare un ragionamento simile:

Venezia è la città marittima per eccellenza e il suo patrono è SAN MARCO, così come le MARCHE sono una regione costiera
Mantova sorge in un'ansa del fiume Mincio ed il suo patrono è Sant'ANSELMO
Marte era il dio della guerra e guerra in latino si dice Bellum, il patrono della città di Belluno è SAN MARTINO.

Ci sono poi patroni il cui nome semplicemente ricorda quello della città:

Genova – Giovanni
Catania – Agata
Iglesias – Chiara
Matera - Madonna
Siena – Ansano
Girgenti (Agrigento) – Gherlando

E città i cui patroni o secondi patroni sono San Pietro o San Petronio: forse in origine questi nomi significavano “città di pietra”.

Quindi io penso che San Marco, San Gennaro, Sant'Ambrogio eccetera, non fossero persone, ma i vecchi nomi delle città italiane e che SAN significasse “città” o “paese” o “villaggio”.
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6 Anni 8 Mesi fa #11696 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic La storia nascosta
Genna" o "janna" oppure con elisione " 'enna" -in sardu significa porta. Che equivale sempre al dio Giano, double face come i passaggi, gli ingressi e appunto le porte, come Gennaio.

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6 Anni 8 Mesi fa #11700 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

Mrexani ha scritto: Genna" o "janna" oppure con elisione " 'enna" -in sardu significa porta. Che equivale sempre al dio Giano, double face come i passaggi, gli ingressi e appunto le porte, come Gennaio.

Io penso che ianua sia all'origine del nome Genova e che quindi il nome di quella città significasse "la porta". Ma non sono ancora pronto a comporre i pezzi del ragionamento pazzesco che sta dietro a questa mia idea.

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6 Anni 8 Mesi fa #11796 da Giano
Risposta da Giano al topic La storia nascosta
Trascrivo alcuni passi di un interessante testo cifrato presente nei "documenti Miccinelli" (si veda il post d' apertura del forum) redatto dal gesuita J.A.Oliva in cui, descrivendo la storia degli Inca, cita il diluvio, i giganti e l' arrivo di uomini presumibilmente "occidentali" nelle americhe prima di Colombo:

"(...) Ora , in rispetto alla tradizione c' è di famigliare a noi che gl' Inca parlano d' un originario Diluvio, infra le varie leggende, che portò i Piruani a Caracas. La storia del diluvio è similare alla nostra, ma quello che è stupido, a mio parere, è che i capi vogliono far credere ad una loro origine divina, e mentono. Infatti, il quipucamaioc chauarurac mi mostrò uno di cotesti quipos colorato con differenti simboli colorati e mi lesse quello che vi era annodato, insomma era scritto co i nodi. E vale a dire che, in circa 10 secoli prima di quest' anno domini, un gruppo di esploratori e saggi coraggiosi della grande Tartaria si spinsero verso il meridione occidentale. Essi incontrarono nel vasto mare del sud, ossia pacifico, numerose insule che nei quipos eran denominate tucaninapac, sputo di fuoco. Ivi si acconciarono con le popolazioni indigene pacifiche delle insule e, succedendosi le generazioni giunsero al continente. Ivi, trovando le terre occupate da popoli costruttori di grandi piramidi discesero nel sec.13 ancora verso il sud, ove si scontrarono con le bellicose genti delle coste, le quali deponevano le armi solo allorché scendevano dalle alte terre huomini di statura dissimile, e vale a dire cioè circa due volte la loro, di incarnado bianco, chiome folte e il viso ricoperto di barba color dell' oro. Di qui è nata l' ingenua favola dei giganti e della origine divina del popolo inca. (...)"
J.Anello Oliva, 1637

Tratto da "Exul immeritus Blas Valera..." di Laura Miccinelli edito da CLUEB.

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6 Anni 8 Mesi fa #11806 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta

solo allorché scendevano dalle alte terre huomini di statura dissimile, e vale a dire cioè circa due volte la loro, di incarnado bianco, chiome folte e il viso ricoperto di barba color dell' oro

Ricorda la descrizione che Biglino fa degli elohim, ma suggerisce anche che la dimora celeste di questi elohim non fosse altro che la montagna, in questo caso le Ande.

Di qui è nata l' ingenua favola dei giganti e della origine divina del popolo inca.

La parola "inca" non avrebbe designato il popolo, ma solo la casta dominante e l'imperatore. Ma a proposito di inca: è facile arrivare alla parola IMPERO alla parola PERU'. Ma anche da IMPERO a INCA. Quindi QHAPAQ INCA = capo (qhapaq) dell'impero ("inca") !

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6 Anni 8 Mesi fa #11858 da polaris
Risposta da polaris al topic La storia nascosta
La madre di Leonardo Da Vinci era una schiava cinese?

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