La storia nascosta

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4 Anni 8 Mesi fa #33035 da FZappa
Risposta da FZappa al topic La storia nascosta
La “danza del sole” non è un rito in onore ad una specifica divinità individuata nel sole; è un rituale sacro di purificazione e di unione con il Grande Spirito che è ovunque e dovunque in tutta la natura (di cui il sole è solo una parte…)
In realtà, il nome indiano è “danza guardando il sole” e si capisce bene dall’atto finale della danza in cui il guerriero danzatore è sollevato al cielo tenuto da pezzi d’osso conficcati nel petto e “guarda il sole”
E’ un rituale che si conclude in modo decisamente cruento e pericoloso e, per questo, fu vietato.
Vedi “Un uomo chiamato cavallo” (astenersi impressionabili…)


Direi che questo divieto è un aspetto marginale rispetto al genocidio che subirono i nativi d’America, certamente uno dei maggiori della storia dell’umanità

PS. La danza del sole è stata reintrodotta ma senza il finale cruento....

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4 Anni 8 Mesi fa #33041 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
il modo cruento fa parte di una determinata tradizione, e gli statunitensi, dopo le porcate che avevano fatte verso dei popoli che erano un tutt'uno con la natura, non avevano nessun diritto di sospendere alcur rito. Potevano togliere i crocifissi loro dalle chiese innalzate sui cimiteri dei Nativi

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4 Anni 8 Mesi fa #33044 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto:

charliemike ha scritto: Chiedo venia per l'equivoco.



Ok, ora chiedo a Bonobo se ci passa un Calumet.


sarebbe interessante Pyter sapere cosa ne pensi allora della cultura dei Nativi

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4 Anni 8 Mesi fa #33047 da Pyter
Risposta da Pyter al topic La storia nascosta
Ma non potevano certo rimanere insensibili a tanta pagana violenza...

A me sembrava ovvio che se invochi il Grande Spirito non puoi avere un culto del sole se non come fenomeno naturale compreso nello Spirito stesso.
E' bene però tenere presente che la cultura pellerossa è stata compromessa, così come quella di tutte le popolazioni precolombiane.
La porta del sole di Tiahuanaco è un'altro esempio di manipolazione a scopi pagani di culture autoctone.


Ps
Ho visto il film al cinema da piccolo e a un certo punto ho chiuso gli occhi e non ho più guardato.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)

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4 Anni 8 Mesi fa #33048 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto: Ma non potevano certo rimanere insensibili a tanta pagana violenza...

A me sembrava ovvio che se invochi il Grande Spirito non puoi avere un culto del sole se non come fenomeno naturale compreso nello Spirito stesso.
E' bene però tenere presente che la cultura pellerossa è stata compromessa, così come quella di tutte le popolazioni precolombiane.
La porta del sole di Tiahuanaco è un'altro esempio di manipolazione a scopi pagani di culture autoctone.


Ps
Ho visto il film al cinema da piccolo e a un certo punto ho chiuso gli occhi e non ho più guardato.


con questa frase del film che vuoi dire ? perdonami

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4 Anni 8 Mesi fa #33049 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
io mi riferivo ad un culto del sole inteso come ringraziamento allo stesso, nell'ambito, nell'insieme di un rito al Grande Spirito. Per i Nativi il Grande Spirito era lo spirito della Terra, la Grande Madre

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4 Anni 8 Mesi fa #33050 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
PS togliendo riti ecc, per me i Nativi fecero benissimo ad imbracciare armi rudimentali prima e fucili prese ad inglese e francesi poi, e reagire. Se qualcuno viene in casa tua e ti vuole rubare tutto è ovvio che reagisci

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4 Anni 8 Mesi fa #33052 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto: Ma non potevano certo rimanere insensibili a tanta pagana violenza...

A me sembrava ovvio che se invochi il Grande Spirito non puoi avere un culto del sole se non come fenomeno naturale compreso nello Spirito stesso.
E' bene però tenere presente che la cultura pellerossa è stata compromessa, così come quella di tutte le popolazioni precolombiane.
La porta del sole di Tiahuanaco è un'altro esempio di manipolazione a scopi pagani di culture autoctone.


Ps
Ho visto il film al cinema da piccolo e a un certo punto ho chiuso gli occhi e non ho più guardato.


Per favore potresti spiegarmi la parte delle "manipolazioni a scopi pagani" ... e la frase del film?
Ti ringrazio Pyter

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4 Anni 8 Mesi fa #33053 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta



Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 8 Mesi fa #33055 da Mig25
Risposta da Mig25 al topic La storia nascosta

Pyter ha scritto: Ma non potevano certo rimanere insensibili a tanta pagana violenza...

Pagana?
Perché Pagana?

Mig25 foxbat

Ci siamo messi dalla parte dei dittatori perché da quella dei democratici erano tutti legati e imbavagliati.

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4 Anni 8 Mesi fa #33058 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
Gneo Pompeo Magno (triumviro)
Marco Giunio Bruto (cesaricida)
Gaio Giulio Cesare
Ottaviano Augusto

Maggio
Giugno
Luglio
Agosto, l'ottavo mese

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4 Anni 8 Mesi fa #33060 da FZappa
Risposta da FZappa al topic La storia nascosta

Bonobo ha scritto: il modo cruento fa parte di una determinata tradizione, e gli statunitensi, dopo le porcate che avevano fatte verso dei popoli che erano un tutt'uno con la natura, non avevano nessun diritto di sospendere alcur rito. Potevano togliere i crocifissi loro dalle chiese innalzate sui cimiteri dei Nativi


Anche i sacrifici umani o animali fanno parte di una “determinata tradizione” di alcuni popoli....…
E allora, continuiamo così ??

Il divieto della “danza del sole” è veramente un granello di sabbia in mezzo alle angherie subite dai nativi………

"A proposito della ritualità sacra dei Lakota, e dei Popoli Nativi in particolare, spesso le persone non hanno una consapevolezza esatta di ciò che queste nazioni hanno dovuto affrontare nel corso degli ultimi 500 anni, a causa della forzata conquista da parte dei Colonizzatori europei, quindi prima di esporre brevemente quali siano i riti Lakota, vorrei fornire alcune informazioni necessarie alla migliore comprensione di questi aspetti ed in particolare sulla Spiritualità.

La domanda che spesso mi è stata posta è la seguente:
E’ vero che anche essa fu proibita dai Conquistatori Europei Bianchi?

Certo, ed il primo a parlarne fu proprio il mio Antenato: Pietro Martire D’Anghiera, nella sua Opera chiamata “De Orbe Novo et accronicris”. I primi infatti a proibire a costo della vita la pratica della spiritualità dei Nativi furono gli Spagnoli, tramite il loro sacro braccio operativo: “L’inquisizione”.
Ovviamente anche per i “selvaggi pagani Indiani” erano comminate atroci torture, e poi ovviamente, la morte dopo atroci sofferenze, se non si accettava la conversione al cristianesimo. Già nei disegni di Bartolomeo de Las Casa vediamo la pratica dei Messi del Papa, arrostire a fuoco lento i Nativi ed i loro bambini, fatti sbranare dai cani degli Spagnoli davanti agli occhi atterriti dei genitori. Erano soliti gli Spagnoli, fare scommesse in denaro, fra loro, e avrebbe vinto colui che indovinava il tempo minore in cui, un cane affamato dell’esercito Spagnolo, sbranava e dilaniava un bambino nativo. Ovviamente i genitori venivano fatti assistere allo spettacolo, che tanto divertiva Spagnoli e uomini della Chiesa, poi i genitori a loro volta, venivamo messi a cuocere sui carboni a fuoco lento.
Ecco che il mio Antenato descrive e denuncia tali atrocità nell’ottava decade della sua opera, appunto il De Orbe Novo, e ci racconta Pietro Martire che i Nativi (che lui chiama nell’opera i Lyucayani) preferivano dare la morte loro stessi ai loro figli in maniera veloce e poi uccidersi loro stessi prima di essere presi dagli Spagnoli. A causa di questi fatti storici, oggi molti nativi sono sia Cristiani sia seguaci della spiritualità originaria. Altri solo cattolici –cristiani, altri solo seguaci della tradizione spirituale originaria. Poi già nel 1646 nella baia del Massachusetts fu promulgata una legge dai coloni ed in particolare dal pastore John Elliot, con la quale si prevedeva la pena di morte per impiccagione per i nativi se seguaci della loro spiritualità originaria.
Immaginate i primi coloni arrivano nel 1610, e soltanto 36 anni dopo il loro arrivo in un mondo a loro sconosciuto e che li aveva accettati ed ospitati con amicizia ed amore, questi fanno una legge che mette a morte i Nativi, che li avevano accolti fraternamente, se trovati a pregare secondo la loro tradizione e se non si fossero subito convertiti alla fede cristiana sebbene protestante. Immaginate questo comportamento folle ed assurdo, che comunque spiega e rende bene l’idea dell’approccio dei conquistatori Bianchi nel così detto Nuovo Mondo.
Poi ancora dal 1493 e poi sino al 1883 una serie di leggi che proibiscono ai Nativi le loro pratiche spirituali, ricordiamo l’atto promosso dal segretario del dipartimento degli interni Henry M. Teller (ovviamente proveniente da una organizzazione cristiana cattolica) dal nome “ la corte per giudicare le offese degli indiani”, lo scopo era dichiarato: quello di eliminare totalmente la pratica delle odiate “pratiche atee indiane” la legge poi rivisitata in maniera ancora più drastica nel 1870, proibiva la pratica religiosa di ogni ritualità nativa americana all’interno delle riserve e comunità native, l’assurdo di questa legge era che, se un bianco , avesse praticato alcuno di questi rituali non sottostava alla legge che era riservata solo ai Nativi Americani e non ai bianchi! L’opposizione del Governo Americano alle pratiche spirituali dei Nativi proseguì fino a tutto il 1920, quando il timorato cattolico osservante Agente degli affari Indiani Sig Charles Burke inviò formale dichiarazione a tutti gli “Indiani” ordinando loro di abbandonare ogni danza e pratica religiosa nativa o volontariamente od altrimenti ciò sarebbe stato ordinato anche con l’uso della forza (Spicer 1969, p.241). Solo nel 1978 – praticamente ieri - viene emesso l’atto del Congresso conosciuto come “L’Indian Freedom Religious act”, il quale restituisce la libertà delle pratiche spirituali ai Nativi."


Estratto da un articolo di Alessandro Martire, pubblicato sulla rivista “News From Indian Country”, 1993. Edito da: Indian Country Communications, Inc. - Rt.2 Box 2900A, Hayward, WI 54843.

Fonte: www.wambligleska.org/
E’ un ottimo sito per chi vuole approfondire DAVVERO un po' di cultura e di storia, scritta dalla parte dei “vinti”.

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4 Anni 8 Mesi fa #33063 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
Difatti gli statunitensi cercarono di tenere i Nativi lontani da loro e appunto in quella "ignoranza", da non farli entrare nel "mondo civile". Oltre a depredare i loro territori, li scansavano come fossero appestati in casa loro.
Ho fatto appello al rapporo Nativi - locomotiva, poiché non va, secondo il mio parere, dimenticato e va sottolineato, quando il treno fece male a queste popolazioni. Negli Stati Uniti una grande compagnia, la Union Pacific Railroad, fondata nel 1862, disboscò mezzo continente per costruire le rotaie dove sarebbe passata la locomotiva a vapore. Questi erano i territori di diverse tribù di Nativi, come i Sioux, Pawnee, Arapaho, Shoshone, Blackfoot (Piedi Neri, o nella loro lingua "Niitsitapi"), gli Snake, Crow e Bannock. In un primo tempo i Nativi non ostacolarono la locomotiva, ma con questa videro che dopo la stessa portava altri "uomini bianchi", e con essi le loro malattie, famiglie intere, banditi, disoccupati e gente della peggiore risma che non vedevano di buon occhi quelli che in realtà sono i veri americani, i Nativi. Inoltre l'uomo bianco disboscava quei boschi che da sempre erano territorio delle tribù autoctone, costruendo paese e città. Iniziarono così gli attacchi dei Nativi lungo la linea della ferrovia, dove perirono a lungo andare anche molti soldati americani in questi attacchi.
Penso sia normale la rabbia dei Nativi. Se io non ti ho chiamato, se io non ti ho invitato, tu non sei nessuno per venire in casa mia e depredarmi, facendomi passare ai posteri come "cattivo", come "spietato".
Qua in Europa la storia della locomotiva non è andata così male, poiché essa portava lavoro anche in quelle popolazioni rurali che ben l'accolsero. Ma in Nord America il tutto fu un tantino differente
I seguenti utenti hanno detto grazie : CharlieMike

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4 Anni 8 Mesi fa #33064 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Bonobo ha scritto: Difatti gli statunitensi cercarono di tenere i Nativi lontani da loro e appunto in quella "ignoranza", da non farli entrare nel "mondo civile". Oltre a depredare i loro territori, li scansavano come fossero appestati in casa loro.
...

Appunto.
La religione non c'entra nulla.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 8 Mesi fa - 4 Anni 8 Mesi fa #33065 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta

charliemike ha scritto:

Bonobo ha scritto: Difatti gli statunitensi cercarono di tenere i Nativi lontani da loro e appunto in quella "ignoranza", da non farli entrare nel "mondo civile". Oltre a depredare i loro territori, li scansavano come fossero appestati in casa loro.
...

Appunto.
La religione non c'entra nulla.


Sì, ma solo nel XIX secolo non fu un problema religioso, ma solo di progresso, che i Nativi "ostacolavano". Spagnoli in primis, Inglesi e Francesi sino alla fine del XVIII secolo li vedevano come selvaggi perché non seguivano usi e costumi cristiani, ed il credo naturale era visto come una avversità a Dio, che aveva da sempre benedetto i cristiani
Ultima Modifica 4 Anni 8 Mesi fa da Bonobo.

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4 Anni 8 Mesi fa - 4 Anni 8 Mesi fa #33067 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Bonobo ha scritto: Sì, ma solo nel XIX secolo non fu un problema religioso, ma solo di progresso, che i Nativi "ostacolavano". Spagnoli in primis, Inglesi e Francesi sino alla fine del XVIII secolo li vedevano come selvaggi perché non seguivano usi e costumi cristiani, ed il credo naturale era visto come una avversità a Dio, che aveva da sempre benedetto i cristiani

La religione è sempre stata la scusante per giustificare le imprese di conquista fin dalla "scoperta " dell'America e non solo.
Poi, una volta insediati e conquistati i nativi, gli "americani" hanno gettato la maschera e mostrato i loro veri scopi.

Poiché la storia è spesso scritta dai vincitori, noi sappiamo che i "buoni Americani" sono andati a convertire i cattivi e idolatri nativi, portando loro il cristianesimo con le statue di legno del crocifisso, e sequestrando le statue d'oro delle divinità pagane.
Questo almeno in sudamerica.
Al nord c'erano territori sterminati "apparentemente" inabitati, dove costruire città e dove iniziare nuovi commerci, senza contare poi il petrolio.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 4 Anni 8 Mesi fa da CharlieMike.

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4 Anni 8 Mesi fa #33068 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
quei territori "inabitati" erano fatti di praterie, montagne, foreste a perdita d'occhio, vallate, tutte rigorosamente abitate. L'"americano" se n'è ampiamente fregato di tutti quegli abitanti, nonché degli animali e della natura tutta

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4 Anni 8 Mesi fa #33071 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta

Bonobo ha scritto: quei territori "inabitati" erano fatti di praterie, montagne, foreste a perdita d'occhio, vallate, tutte rigorosamente abitate. L'"americano" se n'è ampiamente fregato di tutti quegli abitanti, nonché degli animali e della natura tutta

Infatti io ho scritto virgolettato "apparentemente inabitati".


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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4 Anni 8 Mesi fa #33074 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
Si si certamente; ho messo un accento al tuo virgolettato

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4 Anni 8 Mesi fa #33113 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
Riconnettendomi alla "Storia nascosta", quindi al titolo di tutto ciò che è stato scritto sino ad ora, vorrei un vostro parere: io al liceo avevo un professore, bravissimo professore di storia, che fra l'altro era anche un filologo. Era una mente molto aperta e sensibile: ci diceva anzitutto di pensare con la nostra testa e che molte delle cose che studiamo in storia, poi dovranno nella vita essere riprese in mano, studiare di nuovo e studiare in modo molto più approfondito, poiché quello che si legge sui libri di storia sino al liceo, non corrisponde alla totale realtà dei fatti, ma bensì ad una sorta di cronologia che non va nello specifico. Per entrare nello specifico, diceva lui, bisogna entrare nella ricerca e capire in realtà cosa è nascosto realmente nella storia.
Lui ci faceva sempre l'esempio dei castelli medievali, quindi dell'incastellamento. Ricordo con quale enfasi si scagliava verso le "credenze" che i castelli fossero sola ed esclusiva dimora dei signori feudali. Il mio professore di storia diceva che divennero dimora dei signori, e non per forza nobili, ma anche di masnade, nel Rinascimento e dopo, quando vennero modificati da ciò che erano in realtà: fortezze sì, ma per il popolo diceva lui. Lui ci diceva di come, in caso di attacco, e prima era frequente, di masnade e non solo, il popolo di un borgo, del manso, di una cittadina, si rifugiava dentro il castello; che poi in una grande città vi erano diversi fortilizi, alcuni dei quali , specialmente nel nord, erano fatti di legno attorno all'anno 1000. Il castello era una grande armeria e poi, ma solo poi ci andarono i signori feudali, ma nel Rinascimento.
Lui prendeva ad esempio i potenti italiani del XV secolo, come Sigismondo Pandolfo Malatesta; grande mecenate. Egli conquistò e perse diversi castelli nella sua vita, nei territori dell'odierne province di Rimini, Forlì, Cesena , Pesaro e Urbino. Fece costruire Castel Sismondo in Rimini sì, ma appunto siamo nel XV secolo, dove muore e dove era già morto il pensiero dell'uomo medievale, che, sottolineava, era un pensiero rurale poiché all'epoca l'uomo era ancora a contatto con la terra. La maggior parte dei territori erano coltivati e la maggior parte della genta era contadina. I castelli che si occupavano (i Malatesta pagavano le persone al loro servizio) era grandi armerie e avamposti di controllo; quindi al di là dell'immagine medievale del vassallo che dal suo castello domina tutto e tutti, con balli di corte ecc (che ci saranno pure stati , ma non era la prassi).
Da filologo, il mio professore ebbe modo di studiare negli archivi dei Comuni Italiani , e quando si parla di castelli si parla appunto di armi, vettovaglie, e di riparo per i popoli di questo e quel borgo, manso, contrada ecc. Nelle città ad esempio, vi erano tante torri, molte delle quali a scopo abitativo.
Perché allora dell'immagine medievale del castello come dimora feudale già nel XI-XIII secolo? Il nostro professore ci disse che la colpa era di Sir Walter Scott, che nel 1819 scrisse quello che gli storici considerano come il primo vero romanzo storico, ambientato nell'Inghilterra del XII secolo. Ci disse che , ovviamente come ogni romanzo, è frutto di invenzione, di fantasia e che Scott mise in quegli imponenti edifici di pietra, tutta la sua fantasia. Così un po' come hanno fatto tutti i romanzieri storici che hanno l'idea di un romanzo medievale, e come fanno i romanzieri dei fantasy medievale, come ad esempio Game of Thrones (Trono di Spade). Alla fine la fantasia non ha confini. Io posso anche creare un romanzo dove come abitazione prendo una piramide, no? A chi faccio male? A nessuno.
PS morale di tutto il discorso? Il mio professore venne licenziato in tronco.
Cosa ne pensate?

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4 Anni 8 Mesi fa #33114 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
PS perdonate per lo scritto troppo lungo. Non voglio annoiarvi

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4 Anni 8 Mesi fa #33141 da Mig25
Risposta da Mig25 al topic La storia nascosta
Io rispondo con una domanda e poi vediamo quanti di voi sanno la risposta (non vale usare il papero, eh?):
Da chi è eletto il Presidente degli Usa?

Mig25 foxbat

Ci siamo messi dalla parte dei dittatori perché da quella dei democratici erano tutti legati e imbavagliati.

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4 Anni 8 Mesi fa #33148 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta
che io sappia è il popolo statunitense, quindi non gli americani (Nativi) che votano il loro Presidente. Sbaglio?

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4 Anni 8 Mesi fa - 4 Anni 8 Mesi fa #33155 da Mig25
Risposta da Mig25 al topic La storia nascosta

che io sappia è il popolo statunitense, quindi non gli americani (Nativi) che votano il loro Presidente. Sbaglio?

Intanto ti ringrazio per la risposta.

La risposta è errata: non sono né gli uni né gli altri. Sono solo 538 le persone che eleggono il "presidente più potente della Terra" (almeno così si definisce). Il che mi ha sorpreso molto nel esserne a conoscenza.

La questione l'ho posta perché vorrei indurvi in riflessione circa la così "grande democrazia" che tanto si decanta oltreoceano (e, anche un pochino, diciamo, per mettere in evidenza quanto non sappiamo, quanto presumiamo, quanto diamo per scontato, che poi si rivela essere un falso clamoroso).

Qui su LC diciamo che dovremmo essere un po' tutti preparati a non prendere per scontate le cose. :wink:

Un piccolo contributo per il tuo ex professore che ha voluto scavare, riuscendovi, in un concetto dato per scontato con troppa leggerezza, leggenda metropolitana che aleggia nelle coscienze delle masse e persino in qualche libro di storia.

Grazie.

Mig25 foxbat

Ci siamo messi dalla parte dei dittatori perché da quella dei democratici erano tutti legati e imbavagliati.
Ultima Modifica 4 Anni 8 Mesi fa da Mig25.

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4 Anni 8 Mesi fa #33157 da Bonobo
Risposta da Bonobo al topic La storia nascosta

Mig25 ha scritto:

che io sappia è il popolo statunitense, quindi non gli americani (Nativi) che votano il loro Presidente. Sbaglio?


Un piccolo contributo per il tuo ex professore che ha voluto scavare, riuscendovi, in un concetto dato per scontato con troppa leggerezza, leggenda metropolitana che aleggia nelle coscienze delle masse e persino in qualche libro di storia.

Grazie.


Grazie, sei stato gentilissimo nel tuo pensiero verso il mio ex professore. Sì bè, lui venne cacciato anche per altre cose che diceva, sulle Piramidi, sulla civiltà egizia. Lui non faceva affidamento agli anagrammi, od alla numerologia. Lui esaminava da filologo i testi ed anche diverse pergamene, oltre a farle datare nei laboratori scientifici. Oltre ad insegnare, aveva una vita da ricercatore; difatti alcune volte mancava alle lezioni poiché era a compere delle ricerche

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