Scontri ideologici nelle scelte di priorità normativa, e trappole affini

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2832 da Floh
Vorrei offrire due spunti sulla nuova piega che ha preso la discussione in seguito all'intervento di Pispax:

1) I confini tra naturale e artificiale sono puramente convenzionali.
Pur volendo convenire ed enucleare un dato insieme di rapporti e situazioni naturali, la celebrazione degli stessi come puro bene (quindi desiderabili ed incentivabili) e la volgarizzazione dei secondi come puro male (quindi condannabili e dissuadibili) non ha senso. Questo perché secondo tale criterio sarebbe da dissuadere e condannare anche un trapianto cardiaco - giusto per fare un esempio - in quanto evento “innaturale”. A seconda del parametro convenzionale impiegato, poi, lo stesso uso di utensili da parte dell'uomo o di una scimmia potrebbe essere considerato innaturale e quindi indesiderabile (sempre per rendere l'idea delle minchiate che sostengono alcuni in questo thread quando parlano di "natura").

2) Il diritto* non è (nel senso della filosofia kantiana) metafisicamente trascendente ma gnoseologiamente trascendentale (H.Kelsen; Lineamenti di dottrina pura del diritto, Einaudi, 1952).
La responsabilità genitoriale (costruzione giuridica) in capo a due persone dello stesso sesso, esattamente così come è riconosciuta ora a certi altri soggetti, può essere riconosciuta anche a loro. Che avvenga o meno dipende solo dal rapporto di forze in seno alla società di cui si tratta.
La questione della giustizia e dell'opportunità di un istituto giuridico non è risolvibile con assolutismi aprioristici, quali ad esempio il richiamo a supposte entità immutabili e perfette (che sono - in realtà - convenzionali), ma solo in base ad una scelta ideologica (ex definitione arbitraria).


* ovviamente si parla di diritto nell'accezione oggettiva del termine, ossia quale sistema di norme che regola la vita sociale.

PS:

Che differenza c'è tra trascendente e trascendentale?

Questo soggetto sembra avere le idee chiare:

Per contatti: movimentori(chiocciola)yahoo.it
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9 Anni 9 Mesi fa #2833 da perspicace
Pispax

In Natura il problema non si pone proprio. Se due zebre sono omosessuali, la Natura le "punisce" bloccando le loro linee genetiche. Non possono riprodursi.
Quindi la genitorialità omosessuale pare essere fermamente "condannata" dalla Natura.
Il "Diritto Naturale" non la prevede per niente, giusto?

Perdio: giustissimo.
Ora però proviamo a allargare lo sguardo. Ci accorgiamo in fretta che di "genitorialità alternative" il famoso "Diritto Naturale" ne proibisce parecchie.
Faccio due esempi.

In primissimo luogo il "Diritto Naturale" proibisce la riproduzione agli handicappati.
Sei storpio, cieco, demente, paralizzato?
Non arrivi nemmeno lontanamente all'età dello sviluppo sessuale.
Sei cibo per i predatori.

In secondo luogo il "Diritto Naturale" proibisce la genitorialità ai cattivi genitori.
Tu sei abile, sessualmente fertile e ti sei riprodotto?
Fantastico: ma il fatto di essere un cattivo genitore non permette che la tua linea genetica si sviluppi.
Te ne sbatti del tuo cucciolo, e LUI diventa cibo per i predatori.


Noi siamo una società evoluta.
Siamo fieri, tutti quanti, di poter garantire il diritto a avere una vita dignitosa anche agli handicappati e agli invalidi. Andiamo palesemente contro al "Diritto Naturale", in questo. Addirittura paghiamo delle tasse in più per facilitare la loro possibilità di essere bravi genitori.
Siamo fieri, tutti quanti, anche di contribuire alla tutela dei cuccioli della tribù.

Decidiamo di lavorare gratis per un periodo di tempo (ovvero paghiamo le tasse) solo per proteggere i figli dei "cattivi genitori". Ancora non abbiamo trovato soluzioni perfette, ma la cosa certa è che non vengono lasciati morire di fame, o vittime della fame di qualcun altro.

Quando si parla di tutelare la vita degli handicappati o dei figli, che so, di tossicodipendenti terminali, tutte queste storie sul "Diritto Naturale" non si sentono MAI.


Non hai capito la mia posizione.

Primo io NON faccio parte di quei TUTTI QUANTI che menzioni tu anzi per me NON ESISTONO sono in realtà "UNA PARTE, QUALCUNO" NON "TUTTI QUANTI", dovresti editare l'errore.

Siamo fieri, tutti quanti, di poter garantire il diritto a avere una vita dignitosa anche agli handicappati e agli invalidi.


Io sono per l'eugenetica non dovrebbero nascere gli storpi.

Io non sono per la società che ha distrutto la selezione naturale, sono fortemente convinto che la "vostra" società stia danneggiando il patrimonio genetico dell'umanità, siete come il film "idiocracy" per me. ;)


Comunque come giustamente si fa notare "se si decide che non sono più le leggi di madre natura il modello da seguire" allora io VOGLIO che il MIO DIRITTO a modificare la genetica della mia prole NON VENGA CALPESTATO da i miei concittadini ignoranti.

Madre Natura non conta più un caxxo? Allora io ho il DOVERE di migliorare la genetica della mia prole per garantirle la sopravvivenza visto che LA VOSTRA società sta indebolendo il patrimonio genetico dell'umanità.

Noi eugenetici siamo eroi che vogliamo salvare l'umanità e siamo pure una minoranza che va tutelata con un bel diritto a migliorare la nostra prole.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2834 da Floh
@ Pispax

Poi il "Diritto Naturale" si è riaffacciato di nuovo per opporsi alla parità dei diritti della donna.
Anche qui, è EVIDENTE che la donna è inferiore all'Uomo.
Di conseguenza le richieste delle donne di avere diritti pari a quelli dell'Uomo è PROIBITA proprio dalla Natura.


L'uso del diritto naturale è una sorta di extrema ratio di chi vuole imporre agli altri la sua visione del mondo senza discutere. Esso viene in soccorso in un secondo momento, quando ormai l'appello diretto alla volontà divina sancita dai dogmi di fede dichiaràti non è più retoricamente efficace (perché il volgo è ormai troppo poco ignorante per credere alla favoletta del "libro sacro" di promanazione divina).

Non farà male citare nuovamente lo stesso passo biblico che ho citato già due pagine fa:

Efesini 5:22-24 (NR): Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti , come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.”



PS:

E con ciò arricchiamo la risposta alla terza domanda guida del thread :hammer: :pint:

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2836 da Pispax
A seguito di sua precisa richiesta rettifico la mia posizione: perspicace non fa parte dei "tutti quanti".
E' per l'eugenetica, lui.


Fino alla pagina precedente il concetto di "eugenetica" per perspicace - che onestamente non sembra mantenere le promesse suggerite dal nick - era che Vendola e il suo compagno, ferma restando la femmina, avessero potuto decidere quale sperma usare dei due maschi.
Adesso è una cosa che rivendica con fierezza anche per la SUA prole.
Lui VUOLE che il SUO DIRITTO a modificare la genetica della SUA prole NON VENGA CALPESTATO da i suoi concittadini ignoranti. (cit.)


Dunque?


Su questo nessun problema: basta decidere chi sarà il padre dei SUOI figli.
Se sarà lui, oppure se sarà il postino o il calzolaio, oppure un altro ancora.
I termini sono gli stessi usati per Vendola, la procedura "eugenetica" anche.

Non capisco però la novità: procedure "eugenetiche" di questo tipo sono fonte di pettegolezzi da millenni.
:ok: :ok: :ok:
Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da Pispax.

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9 Anni 9 Mesi fa #2838 da perspicace
@Pispax

Chiaramente esistono varie forme di eugenetica.

Quella di cui ha fatto uso Ventola è una forma di Eugenetica, ha scelto la razza della madre e del padre, hanno escluso gli ovuli e gli spermatozoi portatori di malattie ereditarie mediante uno screening degli ovuli e degli spermatozoi seguito da una selezione degli stessi.

Io dico che SE permettete a delle persone che siano esse omosessuali o eterosessuali di fare uso di una qualsiasi forma di Eugenetica allora NESSUNO può negarmi la possibilità di fare uso dell'Eugenetica per la mia prole.

Se io voglio che mio figlio/a abbia una vista migliorata capace di vedere uno spettro più ampio tipo gli infrarossi, le microonde, gli ultravioletti, i raggi X e i raggi gamma. TU come gli altri che difendete l'eugenetica per gli omosessuali non potete negare me questo DIRITTO.

Se voglio che mio figlio/a abbia una vita più lunga, tramite staminali, telomerasi e antiossidanti prodotti da un corpo modificato o.g.m. nonché più forza, più resistenza e un sistema immunitario migliorato. TU e gli altri che difendete l'eugenetica per alcuni non potete negare me questo "diritto".


Hai tirato in ballo quelli che "sono per animali" ma poi si ricordano a pasqua di mangiare un saporito capretto.

Ecco ricordatelo, perché tu ora hai detto di essere favorevole all'Eugenetica non fare che poi quando ci sarà da discuterla ti tiri indietro.

:popcorn:

Il terzo millennio inizia alla grande pensare che in quello scorso davano del pazzo a chi proponeva l'eugenetica ora invece folle di persone la chiedono ed attaccano chi vuole negare questo "diritto" e dei "genitori".

Chissà come sarà nel prossimo futuro vedere alla televisione le promo sul "referendum per la riduzione della popolazione mondiale" e le reazioni delle folle.

P.S. chiaro che un referendum simile non ci sarà ma è curioso vedere come cambiano i tempi. :pint:

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler

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9 Anni 9 Mesi fa #2840 da invisibile
Pispax, hai scritto una marea di stupidaggini.

Ecco come si smontano:

1) Noi non siamo animali

2) (personalmente) quando parlo di "diritto del bambino ad avere un padre ed una madre", non mi riferisco al diritto legale, di cui personalmente mi ci pulisco il didietro, ma della realtà delle cose.
Quindi, tutta la tua bella lista-trappololone (MA LOL) è solo un tentativo di portare un discorso dal piano della realtà a quello della fuffa ideologica, proprio come dicevo dei "guardiani della prigione".

Chissenefrega dove andrebbe tracciata quella "linea". Quella è una lista di lamenti umani, lamenti di persone infantili che non accettano la realtà.
O poveri genitori che si vogliono separare perché lei si è rivelata una arpia (sembrava una fata prima).

Siamo sempre li: si cerca di non avere responsabilità dei proprio atti e si cerca di nascondere i propri errori dietro le leggi e dietro le belle parole sui diritti e bla bla bla.

Sempre personalmente, io non ho la soluzione a tutte le follie umane e sinceramente non me ne frega niente di cercarle (anche perché non esistono), però posso dire come stanno le cose nella realtà, per esempio riguardo ai bisogni (e per cui ai diritti naturali) dei bambini.

E cosa si porta per contestare questo? Uomini che dovrebbero essere adulti che fanno la lagna perché c'è la discriminazione dei gay (o se preferisci scegli un altra lagna infantile).

Eccerto, prima bisogna soddisfare qualunque cosa agli "adulti" passi per la testa, poi, ma solo se avanza del tempo e solo se ci va, pensiamo ai bambini.

Poi ci si stupisce se il mondo va male... a proposito di IPOCRISIA (vero MC?).

********************

Floh

I confini tra naturale e artificiale sono puramente convenzionali.


Ecco, proprio no.

Tu stai usando delle parole dandogli il significato che ti pare e piace. Mi dispiace, ma io uso le parole per il significato che hanno e "naturale" ha un significato preciso:

"1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura..."

"Di cosa che è in natura, che è secondo natura, conforme all’ordine della natura..."

www.treccani.it/vocabolario/naturale/


Il bambino ha diritto per natura ad avere un padre ed una madre.
Questa è la realtà e nessuna fuffa politico-ideologica-religiosa e quant'altro può essere partorito dalla mente umana, potrà cancellare questa realtà, realtà confermata da studi ed osservazioni plurimillenarie.

A qualcuno non piace? Bè è un problema perché questo BISOGNO dei bambini non si può cancellare con un colpo della bacchetta di mago Merlino perché uno la pensa diversamente o perché i poveri gay solo "discriminati".

Guarda che questo tipo di ragionamenti sono pura neolingua eh, perché non tengono conto della realtà.

*******************************

Perspicace

Molto divertente vedere come continui a ribadire le tue idee senza minimamente curarti delle osservazioni che le mettono in crisi.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Mi dispiace ricordarvelo ragazzi, capisco che per qualcuno questo possa essere difficile da accettare, ma la realtà esiste ed ignorarla non si è mai rivelato essere una buona idea, mai.
I seguenti utenti hanno detto grazie : TheNecrons

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9 Anni 9 Mesi fa #2842 da Rickard
Pispax

Mi ha divertito perché se DAVVERO vogliamo seguire il "diritto naturale", toccherebbe ricordare che l'omosessualità è parecchio presente in natura. Sia in organismi complessi (tipo i bisonti) che in organismi semplici (la zanzara della frutta). C'è più o meno a tutti i livelli, come comportamento naturale.
Chiaro che questa considerazione è solo il punto di partenza: non stiamo discutendo del fatto che l'omosessualità sia o non sia naturale, ma del fatto se sia giusto che gli omosessuali possano avere dei figli.

Fai un casino come al tuo solito.

Prima critichi come risibile l’argomentazione posta sul piano “naturale”, e poi usi tu stesso la medesima argomentazione, portando l’esempio dell’omosessualità tra animali. Gli animali esibiscono molti comportamenti, alcuni dei quali li consideriamo mostruosi, come il divorare la prole (leone alpha che uccide i cuccioli del vecchio alpha per imporre la sua discendenza, ad esempio).

Poi, cosa c’entra l’omosessualità animale, se la questione (a tuo dire) è stabilire se sia giusto che gli omosessuali abbiano figli? Il concetto di giusto ha a che fare con una miriade di fattori culturali, non certo con la “natura” e gli istinti animali (che infatti non usano le categorie di “giusto” e “sbagliato”).

Come punto di partenza, è alquanto confusionario.

Riguardo alla lungaggine sul termine “Diritto Naturale”, è ovvio che non si intende “diritto” dal punto di vista legislativo o di applicare tale categoria a qualunque aspetto dell’esistenza (tirando in ballo predatori ecc.). Chi usa questa formula fa riferimento al naturale ordine delle cose per un dato fenomeno (in questo caso la genitorialità). Non un’argomentazione che mi faccia impazzire, dato che di cose “contro-natura” ne facciamo a bizzeffe, in ogni ambito, ma almeno non travisiamo le parole altrui solo per meglio imbastire i propri discorsi.

* Quella non è la definizione peculiare di "diritto" data da Pispax, funzionale alle sue argomentazioni.
Quella è proprio la definizione universale del concetto di diritto.
Un "diritto" è una cosa che serve a proteggere un debole da un forte. O comunque a proteggere un debole.

No, quella è una tutela. Il diritto è questo .

Non trovi MAI scritto in nessun codice che il bullo ha "il diritto" di picchiare gli storpi.

Non trovi nemmeno scritto il contrario, se è per quello.

Semmai ci trovi scritto il contrario, che lo storpio ha il diritto di non venir picchiato dal bullo.

No, questo non è il contrario della precedente affermazione (che sarebbe “lo storpio ha diritto di picchiare il bullo”). E la legge prevede forme astratte e generiche, e dunque il reato di aggressione e lesioni personali non distingue la “bullaggine” o la “storpiaggine” della vittima o del carnefice.

Floh

1) I confini tra naturale e artificiale sono puramente convenzionali.

Questa affermazione è fallata, come tutta la supercazzola che la segue.

“Artificiale” significa “ottenuto con arte”, cioè con una delle arti a disposizione dell’uomo; dunque, il prodotto dell’azione dell’uomo su un determinato contesto. Noi distinguiamo noi stessi dal resto dell’esistente, per la nostra unica capacità di controllo e manipolazione del mondo, e distinguiamo il nostro operato dal complesso dei fenomeni che naturalmente avviene (cioè senza il nostro intervento).

Non si tratta di demonizzare l’uno o santificare l’altro. È vero che ciò che è naturale esiste in quanto in equilibrio con gli altri meccanismi, propri del suo ambiente (o smette di esistere, se tale equilibrio viene a mancare). La nostra opera artificiale può avere un forte impatto sui cicli naturali, sconvolgendoli e creando conseguenze impreviste, talvolta irreversibili.

La scienza non è nient'altro che una perversione, se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità - Nikola Tesla

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9 Anni 9 Mesi fa #2846 da Pispax
Rickard

Fai un casino come al tuo solito

.

Ha importanza?
Ho pubblicato una sorta di "gradazione" di tipi di famiglia.
Se vuoi, e se te la senti, indicami tu dove sta il punto in cui il "diritto del fanciullo a avere una Madre e un Padre" non viene più rispettato.

Perché vedo che non lo fai.
Così come non lo fa nessuno di quelli che sono intervenuti.

Sai, ogni altro discorso diverso da quello è solo fumo negli occhi.
Proviamo a andare al sodo.

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9 Anni 9 Mesi fa #2849 da Rickard

Pispax ha scritto: Ha importanza?
Ho pubblicato una sorta di "gradazione" di tipi di famiglia.
Se vuoi, e se te la senti, indicami tu dove sta il punto in cui il "diritto del fanciullo a avere una Madre e un Padre" non viene più rispettato.

Perché vedo che non lo fai.
Così come non lo fa nessuno di quelli che sono intervenuti.

Sai, ogni altro discorso diverso da quello è solo fumo negli occhi.
Proviamo a andare al sodo.

Allora “andiamo al sodo”, caro il mio venditore di fumo.

Io, personalmente, tendo a guardare la cosa da un punto di vista “opposto”. Non mi interrogo sul diritto del figlio a conoscere il proprio madre e la propria madre, quanto piuttosto sulla seguente prospettiva: i figli sono un diritto?

Avere un figlio deve essere un diritto garantito, al pari della integrità fisica, del welfare ecc.? Non si tratta di un qualcosa che riguarda la propria persona, ma che ne riguarda un’altra (il figlio).

La mia risposta a questa domanda è no. Perché non si tratta di un qualcosa che riguarda se stessi o la propria libertà individuale. L’idea che avere un figlio sia un diritto (da tutelare e garantire) fa considerare i figli stessi come un bene acquisibile.

Perché se l’utero in affitto è lecito, perché limitarlo solo a chi è ricco e può farsi viaggetti all’estero? A quel punto, dovrebbe essere garantito dal Sistema Sanitario Nazionale.

Questa è la strisciante eugenetica che sta venendo propinata, Pispax, non quella di cui cianciate voialtri da qualche post.

Riguardo al diritto dei figli al padre e alla madre, dico solo una cosa: fa parte della natura umana il cercare le proprie origini. Tutti i figli adottati, a un certo punto della vita, cercano i propri genitori biologici; non perché vogliano lasciare quelli adottivi o altro, ma per soddisfare quel bisogno di sapere da dove vengono. La stessa cosa è vera per i figli dati da inseminazioni artificiali, che si mettono a cercare l’identità di quel misterioso donatore di sperma o utero affittato.

È molto distorta la visione in cui anche qualcosa come i figli, debbano essere un diritto che lo stato ti garantisce. La visione per cui tutto debba essere un diritto garantito.

Tutta la parte delle “gradazioni” di famiglia che hai fatto non vale nulla, dato che è solo una sfilza di appellativi, che nulla ci dice sul loro significato.

La scienza non è nient'altro che una perversione, se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità - Nikola Tesla

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2850 da invisibile

Pispax ha scritto: ...Ho pubblicato una sorta di "gradazione" di tipi di famiglia.
Se vuoi, e se te la senti, indicami tu dove sta il punto in cui il "diritto del fanciullo a avere una Madre e un Padre" non viene più rispettato.

Perché vedo che non lo fai.
Così come non lo fa nessuno di quelli che sono intervenuti.

Sai, ogni altro discorso diverso da quello è solo fumo negli occhi.
Proviamo a andare al sodo.


All'ottima risposta di Rickard aggiungo una cosa per evidenziare come il tuo "sodo", sia in realtà solo un espediente dialettico volto a cercare di chiudere la discussione facendo accettare agli altri le tue idee preconcette.

Vuoi farci prendere il tuo stesso cetriolo nel culo, insomma.

Ecco quanto è facile evidenziare il giochetto:

in base a quale criterio tu hai deciso che le seguenti situazioni che hai descritto:

Adesso metto in ordine alcuni tipi di famiglia.
E' una divisione grossolana: in realtà per ognuna di queste voci ci vorrebbero anche altre due scale relative a Capacità e Affetto. Ma per il momento può bastare.

- padre e madre naturali
- padre e madre sterili con fecondazione artificiale (compreso l'utero in affitto)
- padre e madre separati in lite giudiziaria ma ancora conviventi
- padre e madre separati in affido condiviso
- padre e madre separati con diritto del padre di vedere il figlio nei finesettimana e intervenire nell'educazione
- padre e madre separati in affido esclusivo di uno dei due
- coppia con uno dei genitori che lavora lontano per lunghi periodi di tempo.
- genitore vedovo/a con figlio piccolo che forma una coppia gay
- genitore vedovo/a con figlio piccolo che resta single
- madre rimasta incinta prima dell'arresto del marito, poi condannato all'ergastolo e al 41bis
- ragazza madre per scelta
- ragazza madre a causa di stupro collettivo da parte di ignoti
- padre di bambino la cui madre è morta durante il parto
- coppia gay con utero in affitto


siano da considerarsi famiglia?

Perché vedi caro Pispax, queste descrizioni che tu consideri "famiglia" sono solo tue opinioni personali, ma fai il trucchetto di cercare di farle passare per universalmente accettate.

In pratica hai già deciso a priori per tutti cosa è da considerarsi famiglia, poi ci chiedi di tracciare una linea e attendi che i polli cadano nella trappola.

E' ovvio anche per un bambino che così avrai sempre ragione tu: decidi i presupposti, decidi cosa è famiglia e quindi hai ragione su tutta la linea, cantandotela e suonandotela da solo.

Perché vedi caro Pispax, per me (tanto per fare un esempio) "genitore vedovo/a con figlio piccolo che forma una coppia gay" non rientra in nessun modo nella definizione di "famiglia" e non perché sono condizionato da pregiudizi bigotti (te piacerebbe lo so), ma per vari motivi esposti da me e da altri che però vengono sistematicamente ignorati.

Curioso nevvero?

Dai, ora come al solito di che chi dice così è perché odia i gay, sia mai dover affrontare l'ipocrisia, l'egoismo e le contraddizioni della dottrina dominante.
Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da invisibile.

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9 Anni 9 Mesi fa #2857 da incredulo

Calvero ha scritto:

incredulo ha scritto: L'idea di Floh è quella che supera l'uomo "vecchio" e va verso l'uomo "nuovo", il super-uomo o l'oltre-uomo teorizzato da Nietzche.

Un uomo completamente libero di fare e disfare ogni cosa, a seconda il suo capriccio personale, un uomo senza taboo, senza vincoli, l'uomo che ha raggiunto la Libertà massonica, una condizione voluta ed anelata come il traguardo finale dell'uomo liberato.


Ciao Incredulo, lo sai quanto rispetto la tua sensibilità e intelligenza, quindi è proprio per questo che devo sottolineare qualcosa di semplicemente sbagliato. L'avesse sostenuto qualche buzzurro, non era un problema, ma Te non sei un buzzurro, quindi ...

... o hai sbagliato e sei rimasto ambiguo, e non hai fatto i dovuti distinguo o una buona premessa, oppure hai dato per scontato qualcosa che tutto è, tranne che così scontata.

Il super-uomo/oltre-uomo inteso da Nietzsche (compresa la famosa [e abusata dall'intellighenzia d'ogni tempo] "volontà di potenza") c'entrano un beato cazzo con il progetto massonico e tutto ciò che concerne il mondo storto, questo schifoso status quo e i suoi eroici difensori, programmato dalle élite. E anche le definizioni, se pure volutamente "in soldoni" - che hai dato al concetto di superuomo, riguardano per nulla il pensiero di Nietzsche.

So di cosa parlo


Ciao Calvero, dove ti sei cacciato?

Ti sei rotto il cazzo di parlare al vento vero? :laugh:

Ti capisco vecchio mio....:wink:

Guarda, in sincerità il discorso che ho fatto riguardo alle similitudini fra il pensiero di Floh e quello massonico con il richiamo a Nietsche è un discorso molto semplificato, è un discorso terra-terra poco approfondito, ma è un discorso che centra il punto.

Il superuomo, tema fortemente strumentalizzato (dall'estetismo e dal nazismo), è in realtà un concetto filosofico: è un nuovo tipo di uomo in grado di accettare la dimensione dionisiaca dell'esistenza, dire di sì alla vita, sopportare la morte di Dio e delle certezze assolute, decidere l'eterno ritorno, andare oltre alla morale e il cristianesimo, porsi come volontà di potenza, superare il nichilismo, affermarsi come attività interpretante e prospettica.

Ora, sinceramente ti dico che sono d'accordo con te che il superamento della morale che imprigiona il lato dionisiaco dell'esistenza, sia un limite da superare per ogni uomo per crescere, io l'ho fatto e so di cosa parlo.

Dire sì alla vita, alle pulsioni dionisiache primarie, è un atto di potenza sì liberatorio, ma è una liberazione solo temporanea.

Quel fuoco, quella volontà di potenza, si esaurirà con il tempo a causa del declino fisico.

Dichiarare la morte di Dio e basarsi solo sulle forze dionisiache dell'esistenza, significa preparare il terreno e le menti ad un mondo di pulsioni senza nessun limite, un mondo dove è possibile uccidere un uomo solo per provare come ci si sente dopo averlo fatto.

L'oltreuomo teorizzato da Nietsche è solo un'utopia, perchè l'uomo è un ESSERE mortale.

Il limite dell'oltreuomo che nega Dio è proprio la morte fisica, avvenimento che sancirà la fine della sua illusione di potenza.

L'effetto della liberazione totale delle forze dionisiache senza che queste siano bilanciate dalla forza delle Leggi morali,, contribuisce alla costruzione di una società squilibrata e di un uomo solo e disperato.

Il pensiero di Floh è orientato in quel senso, così come è orientato in quel senso il pensiero della libertà massonica, quel pensiero che accarezza l'idea dell'uomo che si fa Dio.

Ma non voglio parlare di Nietsche in questo topic, per cui la chiuderei qui se sei d'accordo.

Poi se vuoi approfondire la questione magari portando nuovi elementi su Nietsche, visto che lo conosci a fondo, penso che nessuno avrà da obiettare. :ok:

Ciao

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2862 da Calvero
___________

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da Calvero.

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2864 da incredulo
Calvero

Spiacente, non è allineato in quel senso. Il pensiero dell'oltreuomo di Nietzsche riguarda l'uomo che si fa uomo. Non Dio. Il linguaggio allegorico e metafisico da lui utilizzato, inganna se considerato intellettualmente. Non è per tutti. Questo è quanto.
Elitario o meno, è così.
Non per niente Nietzsche ha attaccato il cristianesimo e non Cristo.


L'uomo che si fa uomo mi piace molto Calvero, chapeau.... :fedora:


Edit:

P.S. Ma per farsi uomo Superiore, per diventare oltreuomo nell'eccezione che intendi tu, un uomo deve correttamente rapportarsi alla figura di Dio.

Rapportarsi correttamente ad una entità superiore all'uomo costringe l'uomo ad elevarsi nel super-uomo, costringe l'uomo ad ammettere i suoi limiti e a prendere coscienza di ciò che è veramente.

Senza un punto di riferimento e di confronto così elevato come quello rappresentato dalla divinità, l'uomo è preda della sue potenze dionisiache disordinate e può agire senza scopo in maniera distruttiva.

Dichiarare la morte del Dio Ebraico è una cosa, dichiarare la morte di Dio è tutta un'altra cosa....

Voglio dire che se parti dal concetto di vivere in un mondo senza Dio, difficilmente l'uomo potrà diventare un Uomo.

Ciao


Di Nietzsche si parla solo davanti a una birra e con chi non ha nel culo il cetriolo della razionalizzazione (ovviamente non mi riferisco a Te).
E qui sono in troppi ad averlo.


Chissà che non possa capitare sul serio prima o poi vecchio mio.... :pint:

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da incredulo.

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9 Anni 9 Mesi fa #2869 da mc
Rickard

i figli sono un diritto?

Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.
E' questo il diritto.
Tutto il resto e' convenzione (o convinzione? ;-) ).

Non capisco cosa ci sia di difficile o di cosi' inaccettabile.
La mediazione legislativa (che il mezzo del potere) interviene solo perche' "deve" farlo, e quando lo fa e' per se' stessa... per ribadire il proprio potere decisionale, per soggiogare e per illudere la popolazione con "decisioni dall'alto" e "concessioni" (generose come l'atto di regalare l'aria!). E per dividere... e, quindi, accrescere ancora di piu' la propria forza sulla disorganizzata massa.

ciao

mc


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9 Anni 9 Mesi fa #2871 da invisibile

mc ha scritto: Rickard
i figli sono un diritto?

Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.
E' questo il diritto.
Tutto il resto e' convenzione (o convinzione? ;-) ).


Niente da fare, i figli proprio non si riesce a considerarli nell' "equazione".

Chissenefrega se crescono con problemi e fobie gravissime, l'importante è che i "diritti" (che sempre "IO" ho deciso quali siano) vengano applicati indistintamente.

Bene, rivendico una legge che imponga la pensione (anche di reversibilità) sugli animali domestici.

Hanno lavorato per la collettività ed è giusto che anche essi ricevano la pensione e se muoiono il coniuge (perché nel frattempo ci si può sposare anche con fido ovviamente) ha diritto a ricevere la pensione.

Evvai! Ho risolto il mio problema di povertà :hammer:

Versione breve:

="mc" post=2869]Rickard

i figli sono un diritto?

Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.
E' questo il diritto.


E chi decide che le persone XY (XX-YY per essere politicamente corretto) lo hanno dimostrato?

In base a quali criteri si considera dimostrato?

Chi decide quali sono questi criteri che dimostrano quanto sopra?

ops...

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9 Anni 9 Mesi fa #2874 da P.K.89
Ciao Incredulo.

Dichiarare la morte di Dio e basarsi solo sulle forze dionisiache dell'esistenza, significa preparare il terreno e le menti ad un mondo di pulsioni senza nessun limite, un mondo dove è possibile uccidere un uomo solo per provare come ci si sente dopo averlo fatto.


Questa affermazione mi ha fatto venir voglia di scrivere e riflettere.

Preparare il terreno e le menti. Non parliamo più di Uomini... Un Uomo non è affatto una menta da preparare, è un animale. E agisce proprio come gli altri animali. Il giochetto di mettere l'uomo al centro, erigerlo a speciale è proprio il degrado che ha subito l'uomo.

Il fatto è che un Uomo animale, è Super se confrontato con l'uomo schiavo, addomesticato.

Per polemizzare invece sull: n mondo di pulsioni senza nessun limite, un mondo dove è possibile uccidere un uomo solo per provare come ci si sente dopo averlo fatto
E perchè uccidere per arricchirsi ha un grado differente nella scala della Morale? (Morale con la maiuscola riferito ad una morale condivisa)

Incredulo, la morale è LA propaganda dal mio punto di vista. L'Uomo non centra un fico secco con la morale, e l'uomo non è regolato da essa, ma dal messaggio di minaccia che questa porta. Perchè per quanto un surrogato dell'Uomo dentro l'essere assopito a livello inconscio ma non troppo tutto gira sempre allo stesso modo. E la morale fa leva proprio sull'unico freno presente, non ce ne sono altri, c'è uno e solo un freno lo stesso anche degli animali. La morale, l'amore, gli affetti, tutte stronzate conseguenziali. (stronzate non è forte come appellativo e non rispecchia quel penso, ma rafforza il concetto di secondario e non necessario)

L'effetto della liberazione totale delle forze dionisiache senza che queste siano bilanciate dalla forza delle Leggi morali,, contribuisce alla costruzione di una società squilibrata e di un uomo solo e disperato.


Su questo mi devo trattenere, aprirei una discussione che non riuscirei in questo modo. Ti pongo solo una domanda per indurti ad una riflessione, o reindurti, (senza arroganza). Perchè l'Uomo può non essere solo? Sul disperato, lo può diventare per infiniti motivi.

Senza un punto di riferimento e di confronto così elevato come quello rappresentato dalla divinità, l'uomo è preda della sue potenze dionisiache disordinate e può agire senza scopo in maniera distruttiva.

Dichiarare la morte del Dio Ebraico è una cosa, dichiarare la morte di Dio è tutta un'altra cosa....

Voglio dire che se parti dal concetto di vivere in un mondo senza Dio, difficilmente l'uomo potrà diventare un Uomo.


Mi aspettavo questo tuo pensiero, almeno da quel poco o tanto che ho letto nei tuoi vari interventi che cerco sempre di leggere.
può agire senza scopo in maniera distruttiva.
Lo scopo. Lo scopo, il concetto che porta alla morale. Ma il concetto senza il quale non si può parlare di intelligenza.
Incredulo ecco un concetto dal quale partirei per, l'invocata in tempi passati, chiacchierata che mi farei con te. Forse partirei da quì per parlare poi di Dio.
Certo non mi buttare il concetto di scopo così senza darci poco conto.

:wave:

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2876 da Floh
Vedo che alcuni hanno tentato maldestramente di sintetizzare in questo o in quel modo "il pensiero di Floh". E' stato scomodato persino Nietzsche, anche se da quanto ho scritto finora il vostro richiamo risulta evidentemente fuori luogo. In primo luogo perché il filologo prussiano non tratta nei suoi scritti di politica, cosa che invece si è tentato di fare in questo thread.
Dato che il mio silenzio potrebbe essere scambiato per una sorta di condivisione tacita della condensazione concettuale svolta da taluni della mia opinione politica, mi trovo costretto a rigettare con forza tutto quanto è stato detto da queste persone finora. La mia posizione politica traspare chiaramente dai miei precedenti post, ma se devo fornire un sunto conciso della stessa, trovo adeguato postare una citazione di J. S. Mill:

« Il solo aspetto della propria condotta di cui ciascuno deve rendere conto alla società è quello riguardante gli altri: per l'aspetto che riguarda soltanto lui, la sua indipendenza è, di diritto, assoluta. Su se stesso, sulla sua mente e sul suo corpo, l'individuo è sovrano.»

Questo è il principio ideologico da cui discendono per deduzione tutte le mie posizioni sui singoli argomenti politici.

Però c'è un fondamentale aspetto nel quale il mio pensiero diverge dal quello di Mill, tra gli ambiti della vita di cui il singolo deve "rendere conto" alla società, secondo me, c'è innanzitutto l'ambito economico, che deve essere regolato senza attribuire diritti di godimento esclusivi a nessuno sui mezzi di produzione. Questo però non inficia la piena condivisione con Mill della necessità di riconoscere ai singoli la totale libertà nella sfera personale. In fin dei conti, è solo una questione di convenire su quali siano i confini tra sfera personale ed interesse pubblico.

PS:

Mentre per quanto riguarda alcune situazioni coi cetrioli, le lascio a quelli che danno ad intendere di aver spiegato Nietzsche dicendo che Nietzsche non si può spiegare. Un ragionamento un tantino circolare e contradditorio, mi pare.
Ma non preoccupatevi.

Ti ripeto che so di cosa sto parlando.


Disse quello del ragionamento circolare. IO vi assicuro che tutto quello che è stato scritto su Nietzsche non ha senso. Perché?

Perché:

se ti dico che so di cosa parlo, significa che lo so.


Ancora non siete convinti? :wink:

Per contatti: movimentori(chiocciola)yahoo.it
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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2878 da Calvero
__________________

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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9 Anni 9 Mesi fa #2881 da incredulo
P.K.89.


Ciao P.K.89, le tue considerazioni meritano una risposta articolata, una risposta che temo non si esaurirebbe in un post solo, visto la delicatezza di queste tematiche.

Propongo di spostarci in un altro topic se lo scambio fra noi dovesse proseguire oltre.

Preparare il terreno e le menti. Non parliamo più di Uomini... Un Uomo non è affatto una menta da preparare, è un animale. E agisce proprio come gli altri animali. Il giochetto di mettere l'uomo al centro, erigerlo a speciale è proprio il degrado che ha subito l'uomo.


L'uomo ha una natura duplice.

L'uomo è animale ed istintivo, ma anche meditativo e dotato di ragionamento astratto.

L'uomo si fa domande, se le fa fra Sè e Sè quando è solo, oppure le sottopone ad un altro quando è in compagnia.

I Sè in noi sono due, tutti noi durante il nostro percorso di vita, cerchiamo di trovare l'equilibrio fra di loro.

Il mondo è composto da uomini che compiono un percorso di vita per diventare Uomini con la U maiuscola, uomini che compiono un percorso per diventare consapevoli di ciò che sono.

Il mondo fisico è una specie di scuola Spirituale e l'insegnante principale è la Vita.

Diventare Uomini significa esprimere compiutamente ogni parte di noi, sia quella animale ed istintiva, sia quella meditativa contemplativa ed immaginativa di natura Spirituale.

L'uomo dominato dal sè inferiore è molto abitudinario e ripetitivo, segue logiche indotte ed è facilmente manipolabile, è da leggere in quel senso il mio "preparare le menti".

Coloro che dominano il mondo, lo fanno grazie alla collaborazione involontaria degli altri.


E perchè uccidere per arricchirsi ha un grado differente nella scala della Morale? (Morale con la maiuscola riferito ad una morale condivisa)


No, sono identiche per la Morale.

Ma perlomeno uccidere per arricchirsi è un'azione che ha una parvenza di logica, almeno apparente.

Pensare di uccidere un uomo a sangue freddo senza nessuno scopo, è un'aberrazione della mente che cerca disperatamente di trovare carburante per provare una qualche emozione aggiuntiva, una mente a cui non basta più nessun tipo di eccesso per sentirsi viva.

Un atto di questo tipo, per me, è espressione del deserto interiore che pervade l'Anima di coloro che la compiono.

Le forze dionisiache di cui si parlava prima sono forze assolutamente irrazionali, forze difficili da indirizzare verso un percorso "virtuoso" senza una disciplina personale in grado di bilanciarle.

Scatenare queste forze senza riuscire a bilanciarle, significa scatenare un fuoco che consuma, che brucia la volontà e l'ingegno.

La morale, l'amore, gli affetti, tutte stronzate conseguenziali. (stronzate non è forte come appellativo e non rispecchia quel penso, ma rafforza il concetto di secondario e non necessario)


Non sono d'accordo P.K.89.

Coltivare l'Amore, gli affetti, e sottoporsi ad una morale virtuosa, permettono ad ogni uomo di VIVERE nell'Amore, tra gli affetti, con rettitudine.

Ciò che tu ritieni stronzate collaterali e secondarie, sono in realtà le soddisfazioni più grandi e durature per un uomo, sono i doni più appaganti e quelli più difficili da realizzare.

Ogni "trasgressione", la metto fra virgolette per farti capire di cosa parlo, non perchè ne faccia una questione di moralità, tutt'altro, ogni "trasgressione" ci dà sensazione fantastiche, ogni festino, ogni sbronza epocale, ogni trombata galattica, ci dà emozioni incredibili e fortissime, ma è tutta roba che non dura.

E' una "botta", uno sballo, un'esplosione di ormoni, di neurotrasmettitori e di sostanze chimiche.

Poi finito tutto, finito lo "sballo" temporaneo, ci vuole una dose ancora più forte di "sballo" per provare sensazioni di uguale intensità e, col tempo ci si abitua ad andare sempre più "oltre".

Parlo per esperienza, non per sentito dire.

Coltivare l'Amore e gli affetti, essere grati per le piccole cose, è invece una sensazione duratura, una sensazione che ci abitua allo stare bene, alla semplicità.

L'Amore che riversi nel mondo, anche quando sembra che non abbia nessun effetto concreto, è l'unica forza in grado di trasformarci profondamente nel bene.

I suoi tempi, i tempi dell'Amore sono lentissimi, gli effetti dell'Amore non sono così rapidi come quelli di uno sballo, o di una trombata galattica scaturita da una tempesta ormonale.

E' per questo che è necessaria una grande forza morale per riuscire a perseverare nella Via dell'Amore.

I suoi risultati, i risultati dell'Amore sono talmente lenti, che si ha sempre la sensazione che esercitarsi nell arte dell'amare sia un esercizio inutile ed obsoleto.

Niente di più sbagliato.

Perchè l'Uomo può non essere solo? Sul disperato, lo può diventare per infiniti motivi.



L'uomo non può essere solo perchè è un ESSERE duplice.

O dialoga con sè stesso o dialoga con un altro, l'uomo è un animale sociale che ha bisogno degli altri.

Pensaci, tu non sei sicuramente "solo", nessuno lo è.

La solitudine è sì un sentimento che bisogna imparare a gestire, ma se non ci fossero gli affetti personali a mitigarla, subentrerebbe alla lunga un senso di disperazione per chi fosse rimasto veramente solo.

Molti si relazionano con animali per non sentirsi soli.

Pochissimi uomini al mondo vivono in solitudine assoluta, una condizione che deve essere per forza solo temporanea.

Nelle tribù, si allontanavano dal gruppo coloro i quali avevano infrante le leggi della comunità; era un'azione che portava alla morte certa dell'allontanato.

Ci si può sentire soli anche se si è in mezzo a tanta gente se non si riesce a condividere il proprio SENTIRE con quello di qualcun altro.

Alla lunga questo sentimento porta l'Anima in territori oscuri.

Intendiamoci P.K.89, passare del tempo anche lungo in completa solitudine, è molte volte un atteggiamento auspicabile, ma non è un atteggiamento che sia possibile attuare per tutta la vita.

Spero di avere chiarito il perchè, un sentimento di solitudine prolungato, porti al sentimento della disperazione.

Lo scopo. Lo scopo, il concetto che porta alla morale. Ma il concetto senza il quale non si può parlare di intelligenza.
Incredulo ecco un concetto dal quale partirei per, l'invocata in tempi passati, chiacchierata che mi farei con te. Forse partirei da quì per parlare poi di Dio.
Certo non mi buttare il concetto di scopo così senza darci poco conto.


Sì hai ragione.

Un argomento così importante merita di essere sviluppato ed argomentato più in profondità.

Ciao

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita

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9 Anni 9 Mesi fa #2889 da mc
Opinioni personali scambiate per verita' assolute, e verita' assolute sostituenti le proprie opinioni personali: questo e' il risultato in comune a questi illogici individui...

Ecco che miracolosamente non appare ridicolo (a molte ... troppe utenze) parlare di "contro Natura".


Tutto molto triste. Tutto molto "già visto".


°°°°°°°°°°°°°°°°

Nietzsche si sta rivoltando (dalle risate) nella tomba... :laugh:

**************

mc


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9 Anni 9 Mesi fa #2890 da Calvero

mc ha scritto: Opinioni personali scambiate per verita' assolute, e verita' assolute sostituenti le proprie opinioni personali: questo e' il risultato in comune a questi illogici individui...

Ecco che miracolosamente non appare ridicolo (a molte ... troppe utenze) parlare di "contro Natura".


Sfugge la contro-argomentazione. Perché se non c'è, indovina cos'è ...

Ah vero, tu sei quello che provoca sottilmente e poi dice che non ha cominciato lui.

Tutto molto triste. Tutto molto "già visto".


Senza dubbio.

Sempre in punta di regolamento a rompere il cazzo, ma relativamente ... "mc system" non si smentisce mai, poi quando arrivano le segnalazioni a Mazzucco, hai anche da ridire :goof:

[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.

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9 Anni 9 Mesi fa #2894 da invisibile

mc ha scritto: Opinioni personali scambiate per verita' assolute, e verita' assolute sostituenti le proprie opinioni personali: questo e' il risultato in comune a questi illogici individui...


Le leggi della natura, o se preferisci la forma che da la Treccani "ordine naturale", non sono opinioni, sono una cosa che si chiama realtà.

Se poi tu vuoi fare finta che non esista la realtà non c'è nessun problema, ma andare a dire agli altri che la realtà sono opinioni fa solo ridere i polli.

E hai anche il coraggio di dire che gli illogici sono gli altri.
Ti informo che la negazione della realtà è proprio la base della illogicità, perché così si creano presupposti (per l'analisi logica che ne consegue) puramente immaginari.

Fantasie insomma.

Ecco che miracolosamente non appare ridicolo (a molte ... troppe utenze) parlare di "contro Natura".


Che non sia ridicolo è un fatto confermato dalla realtà.
Se tu hai scelto di ignorare la realtà non è che per questo automaticamente gli altri possono diventare ridicoli, se non nella tua personale fantasia, appunto.

Sei tu che non ci arrivi e che cerchi di dipingere le cose secondo le tue fantasie, senza portare uno straccio di argomentazione come ti ha fatto notare Calvero.

Ed il fatto evidente che a te basti la tua parola per essere sicuro delle cavolate che hai detto, la dice lunga sull'inesistenza delle stesse, ma pare che tu su questo non ci faccia molta attenzione... Contento te... di renderti ridicolo...

E anche te ignori totalmente i possibili danni che i bambini potrebbero avere a causa di scelte giuridiche.

Si pensa solo al "diritto" secondo quello che ci piace o non ci piace eh...

Tutto molto triste.


Si, molto triste vedere come la cosa più importante, ovvero la crescita sana dei bambini, venga totalmente ignorata da molti, mettendo come unica priorità un immaginaria concezione del diritto che possa fare dormire sonni "tranquilli" alle menti imbottite di propaganda mainstream.

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2905 da mc

Sempre in punta di regolamento a rompere il cazzo, ma relativamente ... "mc system" non si smentisce mai, poi quando arrivano le segnalazioni a Mazzucco, hai anche da ridire

Se dire quello che penso di quello che scrivi e' rompere il cazzo, io mi rompo il cazzo a leggere te che scrivi che "se non concordo con te allora sto rompendo il cazzo".

Ahahaha... divertente comunque:

Sfugge la contro-argomentazione. Perché se non c'è, indovina cos'è ...

Fidati: Io so quello di cui parlo e "se ti dico che so di cosa parlo, significa che lo so" (e se non sei d'accordo e' solo perche' vuoi rompere il cazzo... conosco il tuo "sistema"... :laugh:

E non noti la tristezza e l'ipocrisia di una posizione del genere?

Mi dispiace che tu non riesca ad argomentare senza ricorrere a vittimismi strumentali, da chi cita Nietzsche e che "sa quel che dice", ci si apetterebbe di piu'.

Ah vero, tu sei quello che provoca sottilmente e poi dice che non ha cominciato lui.

Ehm ... no, quello e' un altro. Ti sbagli...
Sono i fatti che espongo che descrivono la realta' che osservo. Non e' una mia decisione provocare, e' una tua decisione scrivere cose che possono essere deprecate (secondo opinione personale: non sono io quello delle verita' assolute e conosco i miei limiti).

Chissa' cosa ne penserebbe Nietzsche :question: dei tuoi piagnistei alle mie critiche ...

mc


Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da mc.

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9 Anni 9 Mesi fa #2910 da Rickard
MC

Poter decidere (e dimostrare) di essere in grado di crescere dei figli.
E' questo il diritto.
Tutto il resto e' convenzione (o convinzione? ;-) ).

“Se non è zuppa, è pan bagnato”.

Fai una distinzione semantica che dribbla il problema che avevo posto, un problema che è la logica conseguenza di certe scelte e certe forme mentis: avere dei figli è un diritto assoluto, dunque da tutelare e garantire?

Sta passando la visione per la quale, la possibilità (che esiste in natura) di avere dei figli biologici debba essere elevata a diritto garantito. Il fatto è che avere un figlio non riguarda semplicemente se stessi o una propria scelta (mi drogo, bevo, mangio quello che mi pare ecc.), bensì riguarda la nuova persona che viene al mondo.

Io sono contrario all’idea opposta, per cui lo stato dovrebbe autorizzarti o meno ad avere figli, ci mancherebbe. Il punto è che il figlio come diritto equivale ad una mercificazione e oggettivizzazione del figlio stesso.

Non sto parlando di scenari futuribili e fantascientifici: sta già avvenendo. C’è l’utero in affitto, e ci sono statistiche e classifiche dei paesi in cui è permessa, di quelli in cui costa di più o di meno, delle spese accessorie e condizioni contingenti. In pratica, c’è un mercato.

In Australia un bimbo è nato dal seme prelevato da un uomo morto . È questa la direzione in cui ci vogliamo spingere? Tutti devono poter avere figli ad ogni costo?

Come può questa visione coesistere col fatto che, in determinate circostanze, la potestà genitoriale venga tolta? Se i figli sono un diritto assoluto, ne consegue che anche la potestà genitoriale è assoluta, e non ammette eccezioni. Se “va bene” che una donna usi il seme di un uomo morto perché voleva un figlio ad ogni costo e alle sue condizioni, come si può pretendere di porre limiti e paletti al processo di crescita ed educazione di quel figlio?

Se l’utero in affitto “va bene”, perché non dovrebbe “andare bene” anche qualcosa di più eugenetico?

Quando, esattamente, è stato stabilito che la possibilità naturale di avere figli debba essere assoluta ed estesa obbligatoriamente a qualunque tipo di struttura sociale umana (coppie gay, trans, single, ecc.)?

Non si tratta più di avere un figlio per crescerlo, amarlo e dargli gli strumenti per orientarsi nel mondo, si tratta di avere qualcosa per se stessi.

La scienza non è nient'altro che una perversione, se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità - Nikola Tesla

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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #2912 da mc
Rickard

Fai una distinzione semantica che dribbla il problema che avevo posto, un problema che è la logica conseguenza di certe scelte e certe forme mentis: avere dei figli è un diritto assoluto, dunque da tutelare e garantire?
Sta passando la visione per la quale, la possibilità (che esiste in natura) di avere dei figli biologici debba essere elevata a diritto garantito. Il fatto è che avere un figlio non riguarda semplicemente se stessi o una propria scelta (mi drogo, bevo, mangio quello che mi pare ecc.), bensì riguarda la nuova persona che viene al mondo.

Ma scusa, non e' vero:
questa e' una forzatura che proponi tu, non io.
Tu forzi il mio, banale e scontato perche' "ovvio", ragionamento come se fosse inteso a proporre l'obbligatorieta' di fare figli, quando e' inteso palesemente solo a proteggere il "diritto" di poter scegliere di averne.
Proposizione che, di fatto, contrasta la convinzione illiberale di dover intervenire a negare questo tipo di volonta' genitoriale.

Se, come propongono alcuni sottosviluppati di questo paese, si iniziasse a pretendere di porre legittimi dubbi sulla adeguatezza di alcuni genitori, basandosi solo su distinizioni di "genere", ci ritroveremmo a fare i conti con l'inadeguatezza di alcuni parenti a prescindere dal proprio genere di appartenenza e questo sarebbe davvero imbarazzante.
Imbarazzante perche' si scoprirebbe come, nonostante l'eterogenia di coppia, alcuni genitori abbiano fatto danni psicologici indicibili alla propria prole.
Imbarazzante perche' si potrebbe tranquillamente fare statistiche sul come, ad esempio, impostare l'educazione su principi religiosi, possa creare problemi profondi a livello psicologico, cosa che, per coerenza, andrebbe regolamentata con un divieto di procreare per quei genitori rei di aver creato dei fanatici irresponsabili.

Imbarazzante perche' non ci sarebbe piu' nessuna ultima spiaggia nel quale rifugiarsi a difendere il proprio inadeguato modo personale di allevare i propri figli, cercando di farsi scudo di "tradizione e ordini naturali" del tutto irrilevanti in un contesto di responsabilita' diretta sulla propria discendenza.

Stai ricamando su di una ipotesi di infelicita', o di inadeguatezza, o di squilibrio, o di subnormalita' che potenzialmente e' affibiabile a qualsiasi individuo venga alla luce, indipendemente da chi siano i propri genitori. E' questo l'errore di incoerenza... di ingiustizia morale ed etica.... che si perpreta sindacando su eventuali negazioni dirittuali.
Il discorso di inadeguatezza sta a priori ed e' una questione culturale non legislativa.

Tornando al discorso che si propone nel titolo:
Quando sono intervenuto per la prima volta ho provato a definire le motivazioni che, a mio avviso, spingono i "legislatori" a leggiferare dando priorita' a disegni politici che nulla hanno a che vedere con l'argomento su cui stanno leggiferando.
Non e' nel merito che agiscono ma nell'ottica delle conseguenze ottenibili nel trattare tali argomenti perche' consci di poter far leva su distinzioni culturali dettate da "pensiero comune" (quella che io chiamo subcultura, riconoscibile in quanto basata su scelte vincolanti e non argomentabili nel merito ... della serie "e' cosi' e basta!").
Sembra che tu non voglia andare a monte della questione e preferisca rimanere giu' a valle a valutare tutta la "fanghiglia" inutile trasportata nell'impeto delle proprie convinzioni personali e (sub)culturali (comprese le mie, ovviamente).
Cortesemente, mi spieghi perche'?

Il nascituro, potenzialmente, ha le identiche probabilita' di essere un buon essere umano indipendentemente dai genitori che si viene a ritrovare, l'importante e quello che impara nel corso della propria vita e quello che dovrebbe imparare e' tranquillamente distaccato dalla propria identita' sessuale (o lo e' parzialmente, ma solo in termini sociali, non individuali ... se vuoi approfondisco).

Come può questa visione coesistere col fatto che, in determinate circostanze, la potestà genitoriale venga tolta? Se i figli sono un diritto assoluto, ne consegue che anche la potestà genitoriale è assoluta, e non ammette eccezioni. Se “va bene” che una donna usi il seme di un uomo morto perché voleva un figlio ad ogni costo e alle sue condizioni, come si può pretendere di porre limiti e paletti al processo di crescita ed educazione di quel figlio?

Bravo, e' proprio questo il punto:
non si puo' ipocritamente chiudere alla "a-normalita'" della coppia, perche' non ha nulla a che vedere con l'inadeguatezza genitoriale che contraddistingue i problemi nei propri figli.

Quello che ti sfugge quando dici "anche la potestà genitoriale è assoluta, e non ammette eccezioni" e' che e' vero che in termini di scelta di aver figli (come anche sul decidere di non averne, abortendo) non ammette eccezioni:
ma forse confondi, il "diritto di poter scegliere di avere figli" con "l'obbligo di averne" e mi sembra che tu stia impostando la controargomentazione su questo assunto forzato che, appunto, mi usi "contro". :popcorn: :-)
La questione "acquisto figli", o "utero affittato" ...wow... non mi sembra granche':
nessuno qui ipotizza che possa considerarsi qualcosa di positivo in assoluto, ma non e' di questo che si tratta discutendo dei "diritti" negati ad alcune coppie di individui che hanno deciso di voler intraprendere l'esperienza genitoriale.

E' la volontarieta' dell'"utero" che viene affittato che viene messa in discussione, no?
Non e' un altro tipo di problematica che nulla a che vedere con il "permesso" legale di poter essere un genitore?


Poi, questa ridicola (non so bene cosa ne pensi tu) cosa dell'innaturalita' del non poter avere figli in una coppia omosessuale e' veramente penosa:
primo)
questo discorso non esisterebbe in una coppia di donne omosessuali, cosa che, a livello teorico fa decadere ogni principio di "innaturalita'". :laugh:
secondo)
l'atto biofisico non e' in discussione parlando di allevamento di figli per le coppie omosessuali: si discute sulle qualita' umane dei genitori non di come godano a letto. Si discute del fatto inaccettabile che vorrebbe sostenere che se uno fa determinate scelte di orientamento sessuale non possa in nessun modo trasmettere "equilibratezza" e decenti attitudini umane ai propri figli (naturali o meno che siano).

Quando, esattamente, è stato stabilito che la possibilità naturale di avere figli debba essere assoluta ed estesa obbligatoriamente a qualunque tipo di struttura sociale umana (coppie gay, trans, single, ecc.)?
Non si tratta più di avere un figlio per crescerlo, amarlo e dargli gli strumenti per orientarsi nel mondo, si tratta di avere qualcosa per se stessi.

Si e' deciso nel momento in cui si e' scelto di non fare discriminazioni in base a razza, religione e orientamento sessuale:
scelta del tutto indiscutibile... eppure e' questo che sembra sottoattacco :
se non e' propagandistica una posizione che pretende questa forzatura logica???

si tratta di avere qualcosa per se stessi.

Si:
un figlio, da crescere ed amare.

Per tutti e' cosi': la regolamentazione non avviene prima, nella fase di decidere se avere un figlio, ma dopo averlo avuto.
Non vedere questa enorme peculiarita' comune a tutti i generi di coppia immaginabili e' discriminazione bigotta... o ideologica... o semplicemente propagandistica... o peggio solamente stupida...
In ogni caso, nulla di acettabile, secondo il mio punto di vista.

Se l’utero in affitto “va bene”, perché non dovrebbe “andare bene” anche qualcosa di più eugenetico?

Che e' un po' come dire :
"Se e' lecito prendere un aereo per volare, perche' non dovrebbe esser lecito, impiantare delle ali di gabbiano nei nascituri?".

Assurdo.
Non c'e' nulla di piu' "naturale" di far nascere un figlio: nulla in contrario per nessuno, immagino.
Modificare la genetica del figlio che nasce non e' proprio la stessa azione.
E, comunque, come ho gia' detto a Perspicace, non sono contrario per partitio preso alla eugenetica... e' tutto valutabile persino i futili motivi (tutto valutabile, tranne impedire a priori la scelta di applicarla ...).

ciao

mc


Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da mc.

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