Il materiale di RA secondo Dipende

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7 Anni 4 Settimane fa #12063 da Pavillion
Si potrebbe "reinventare" ed è quel che strutturalmente si fa, nel muoversi in tal senso, chiedo, quale sarebbe la "differenza" tra il niente e il nulla o li si dovrebbe considerare un tutt'uno.

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7 Anni 4 Settimane fa #12075 da Dipende

Si potrebbe "reinventare" ed è quel che strutturalmente si fa


Eh?

chiedo, quale sarebbe la "differenza" tra il niente e il nulla o li si dovrebbe considerare un tutt'uno


Eh?

Io sto cercando di essere il meno criptico possibile, cercate anche voi di esserlo. Io capisco l'ego dello scrivente, ma la retorica, il sarcasmo, la parabola, le frasi velate, le pillole di saggezza e le avventure filosofiche fino ad ora non hanno portato grossi benefici. Potremmo cominciare proprio da qui, forse parlare come se avessimo 11 anni potrebbe portare a qualcosa di nuovo.

Spesso ho immaginato un virus che sterminasse chiunque abbia più di 7 anni (facciamo 5 è meglio)
Come si potrebbe evolvere un mondo (Terra) dominato da bambini terrestri di 5 anni?
I sopravvissuti commetterebbero gli stessi nostri errori? Cambierebbe la tendenza?
Io credo che se li lasciassimo in pace e se le distorsioni fossero al minimo, forse ne uscirebbe qualcosa di buono, di molto insolito, ma buono... almeno dal punto di vista evolutivo.

I bambini non sono tutti buoni.
Dalle rivelazioni di RA viene fuori che esistono alcune entità che, anche se in numero assai minore (credo che il rapporto sia 1 a 10) s'incarnano proprio con l'intento di metterlo nel culo al prossimo. In un Pianeta misto come la Terra s'incarnano sia entità che vogliono servire il prossimo, sia quelle che vogliono servire solo se stesse. Immaginate un bambino, che a noi appare un innocente bambino, ma dentro di egli esiste un'entità, più o meno esperta, che come programma di sviluppo ha come priorità l'apprendimento/specializzazione del potere e come dominare gli altri senza farsi scrupoli. Anche Himmler, o Rasputin sono stati bambini.

Probabilmente questi bambini che potremmo erroneamente definirli cattivi, prima o poi si uniranno e formeranno dei nuovi club esclusivi con potere piramidale col più forte in cima, dove s'insegna/impara come dominare gli altri.
Poi, vista la situazione abbastanza anomala che si è venuta a creare sulla Terra dove sperimentano assieme entità che provengono dai più disparati luoghi della nostra Galassia, io credo che se tornassimo sul pianeta Terra dei bambini dopo 500 anni, troveremmo un manipolo di eredi dei bambini cattivi che dominerà il resto degli eredi dei bambini buoni (ancora re, imperatori, presidenti, papi, un simbolo da adorare... etc.)
Questa è la prerogativa dei Pianeti ad affluenza mista.
Questo non vuol dire che il “Male” sia più forte del “Bene” anzi, in fin dei conti sembrerebbe il contrario, ma significa che chi s'incarna per il percorso negativo, s'impegna di più di chi s'incarna scegliendo il percorso positivo, almeno sul pianeta Terra è così.

Logicamente io sto parlando della Terra, non della terza densità in generale. Il pianeta Terra come tutte le entità planetarie ha una sua storia che crea un registro/patrimonio sociale metafisico mondiale (una specie di memoria storica planetaria) che geneticamente/energeticamente influenza tutte le entità che sperimentano dal momento della nascita.

Se invece prendessimo dei bambini terrestri di 5 anni misti e li portassimo su di un Pianeta di terza densità vergine, cioè senza storia pregressa che potrebbe fare da preconcetto genetico, non so come andrebbe a finire. Di sicuro si muoverebbero/evolverebbero più veloci di quanto non facciano qui adesso, in entrambi i sensi di marcia.

Io credo che all'epoca di Joshua, e prima di lui, le parabole, le velature ed il mistero egocentrico che la personalità dello scrivente smania per mettere in mostra, andavano bene, ma credo che nel momento in cui ci troviamo adesso, questa epoca sia terminata. Bisognerebbe cominciare a parlar chiaro, appunto come se avessimo 11 anni.

Questo parlar chiaro però potrebbe, a quanto pare, minacciare il libero arbitrio delle entità che tu vorresti far evolvere più velocemente.
Per cui non solo non si può costringere gli altri a credere nella Legge dell'Uno, ma non bisognerebbe nemmeno fare troppa pressione, o loro sceglierebbero la TUA dottrina solo per il fatto che sei credibile, o perchè gli stai simpatico, o sceglierebbero per paura di ritorsioni e questa non è una vera scelta...e non avremmo fatto un solo passo avanti.

Insomma qui la questione è più che spinosa, non per niente nei millenni scorsi nessuna entità, per quanto esperta e cazzuta fosse, è riuscita ad invertire definitivamente il senso di marcia.
Però nei secoli scorsi era diverso. C'era meno urgenza, le “nuove energie” spingevano meno, o non spingevano affatto, adesso le nuove energie sono fuori la porta..anzi a sentire RA e molti altri, dovrebbero essere già nel salotto.

Un'altra cosa che sarebbe utile, è la pacatezza nell'esporre il proprio punto di vista e questa cosa è valida in ogni contesto di vita.
Il corpo umano è composto principalmente da acqua. Questo perché l'acqua è un buon conduttore elettrico, ma anche perché l'acqua ha una memoria di ferro.
L'acqua presente nei nostri corpi reagisce agli stati d'animo e ne conserva la memoria.
Uno scienziato giapponese, da poco scomparso, ci ha mostrato che se prendi dell'acqua pura, i cristalli di ghiaccio che si formeranno al momento del congelamento assumeranno forme geometriche perfette, armoniose e belle a vedersi. Se prendi dell'acqua inquinata, al momento del congelamento si formeranno cristalli irregolari, poco armoniosi e fastidiosi a vedersi.
Ma la parte più interessante dell'esperimento sta nel fatto che se prendi un bicchiere di acqua del rubinetto e parli all'acqua in modo gentile, in modo pacato e le doni amore e gratitudine, quest'acqua prenderà una conformazione armoniosa e rimarrà limpida e pura per parecchio tempo.
Se invece le dirai parole di odio e lo farai in modo aggressivo, l'acqua dopo un po' ristagnerà e diventerà sporca e non potabile.

-Apro parentesi E' per questo motivo che RA dice al gruppo di mettere un calice colmo d'acqua e riempirlo con pensieri positivi d'amore e poi farlo bere a Carla dopo la seduta. Quell'acqua così configurata diventa poi energizzante e può più facilmente ripristinare lo stato debilitato di Carla dopo una trance – chiudo la parentesi.

Visto che noi siamo fatti prevalentemente di acqua, approcciare una persona in maniera aggressiva le crea un “pantano” dentro che risulta poco armonioso e foriero di:
stati difensivi, malintesi, incomprensioni, tensioni, sfide, stati arrendevoli fino alla sottomissione, o in antitesi al predominio e comunque manda in malora ogni proposito di iniziativa/dialogo che si era deciso di intraprendere.
Per cui, anche se si è fondamentalmente in contrasto su un argomento, è consigliabile rimanere calmi e cercare di essere il meno aggressivi possibile.

Sia la pacatezza e la gioia, che l'aggressività e l'odio si propagano tramite onde sinusoidali di ampiezza però diversa. Quella che potremmo definire dell'amore ha un'ampiezza maggiore e più regolare, quella dell'odio invece forma un'onda più stretta e irregolare, entrambe misurabili.
Non solo, se si mettono a confronto simultaneamente queste due onde di ampiezza diversa, dopo un po' una comincerà a assomigliare all'altra fino a diventare uguale.
Indovinate quale? Quella più corta (dell'odio) dopo un po' muterà e comincerà a propagarsi come quella dell'amore.
Io credo che il senso di “porgi l'altra guancia” sia tutto qui. Joshua, o se preferite “Gesù” per me è stato un brillante professore di fisica quantistica.

PS Sto leggendo la nuova versione tradotta da Gianluca Mosaico per L/L Reserch e rileggendo il tutto ho pensato: “Cazzo, questo materiale è davvero incredibile, ogni volta che lo rileggo ci trovo delle cose nuove...deve essere il mio grado di consapevolezza che aumenta...”
Invece è la traduzione precedente, quella a cui avevo avuto accesso anni fa che, oltre ad essere spesso tradotta in maniera imprecisa, è mancante di vari pezzi.
Non solo manca l'introduzione, ma alcune domande e le relative risposte sono state completamente rimosse, spero che non sia per motivi di censura.
Comunque il messaggio fondamentale rimane intatto, le omissioni riguardano solo rivelazioni più o meno considerabili “gossip” La Legge dell'Uno rimane tale, come tutte le sue distorsioni e tutte le spiegazioni che ho tentato di esporvi nella mia rivisitazione.
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7 Anni 3 Settimane fa #12090 da Dipende
Buongiorno amici, io comprendo che è complicato per qualsiasi categoria di umano mettere questi discorsi in cima alle proprie priorità.
Chi ha un livello troppo basso non può usare né l'intelletto, né ha capacità di deduzione per poter comprendere discorsi del genere.
Chi invece potrebbe comprenderli (e qui ce ne sono parecchi) ha altre priorità su cui discutere.
Renzi che fa il pagliaccio, i 5stelle che non sono quello che parevano fossero, il coglione americano che rispecchia la personalità bifolca dei propri paesani....e poi si ci sono i vaccini, i microchips, l'uomo che non è mai andato sulla luna, gli attentati che fanno acqua da tutte le parti, la proibizione della canapa, le scie di merda in cielo e devo dire che ce ne sarebbero anche altre se non ci fosse un limite imposto dalla “ragione” umana.
RA nelle sue rivelazioni, che ricordo sono datate 1981, parla anche degli oggetti volanti che noi terrestri non sappiamo identificare e che fanno parte della flotta terrestre, (questa fu una delle cose che più sconvolse Don che cominciò a dubitare di RA) parla delle organizzazioni di sicurezza nazionale segrete e del controllo climatico.
Ma io avevo omesso queste ed altre rivelazioni perché specialmente noi di LC chesappiamo bene o male , anche se marginalmente, una parte di schifezze che alcuni umani da secoli combinano ai danni degli altri.

Io comprendo tutto questo, soprattutto perché questi discorsi hanno preso anche me, però poi mi sono accorto di girare in tondo....e non solo...mi sono accorto di essermi imbruttito ed imbrutito.
Io credo che sia tutto legato, ed essendo tale, se tu ti concentri solo su una parte del gioco, quella negativa, ti distruggi.
Ogni cosa negativa, ha la sua espressione positiva, faccio un esempio. Prendete gli ultimi attentati dal 2001 ad oggi. Ogni qualvolta avviene un attentato dove muoiono persone innocenti, già dopo poche ore, sul luogo dell'attentato cominceranno a venire persone che si riuniranno in preghiera, che solidarizzano fra di loro che si abbracciano e che donano amore.
A voi pare na cazzata? A me pure pareva, o meglio pensavo che fosse una goccia nel mare, invece poi ho studiato e mi sono accorto che così non è. I pensieri non solo sono creativi, ma hanno una potenza che noi umani abbiamo sempre sottovalutato.

Io non voglio trovare una soluzione proprio adesso, in questo momento, Sarebbe stupido da parte mia aspettarmi qualche utente del forum che possa dire: “Si ce l'ho io la soluzione” però ci sono da tenere in considerazione alcuni aspetti.
Primo non bisogna aver timore di provare a cercare una soluzione e possibilmente sbagliare.
Come scrivevo in precedenza e, soprattutto se avete letto il materiale, o la mia esposizione, vi sarete accorti che RA comincia questo contatto per riparare ad una cazzata fatta millenni fa.
Da quel che ho capito le cazzate fatte dalla Confederazione non si contano, RA non è stato l'unico a sbagliare, ma noi siamo umani cazzo, siamo “vaccinati” contro la merda travestita da muffin.

Insomma, a quanto pare nessuno è infallibile, manco il Creatore (che saremmo noi) e direi di più, il Creatore ama sbagliare, perché così facendo crea nuove opportunità, crea nuovi nexi, nuovi noduli nell'energia che qualcuno prima o poi sbroglierà e per farlo si farà un mazzo che voi non avete idea.
Tutto questo poi formerà nuova creazione, con nuove possibilità e nuove direttive.
Il pericolo di essere fraintesi su questo Pianeta è altissimo!

RA dice che sulla Terra nel 1981 erano incarnati una settantina di milioni di erranti. Ripeto gli erranti sono entità che hanno compiuto il loro lavoro di terza densità, hanno compiuto anche il quarto e spesso anche il quinto e sono arrivati al sesto livello vibrazionale (al pari di RA) e hanno deciso di reincarnarsi in terza densità, sul pianeta Terra per dare una mano.
Ebbene questi erranti (che adesso sono di più di 70 milioni) se ricordassero potrebbero essere paragonati ad un Dio, ma quasi sempre rimangono impelagati mani e piedi in questa illusione e molti di loro non riescono a combinare una mazza. Visto quanto sono infami le distorsioni qui?

Immagino un errante di sesta forte e cazzuto che si sta per incarnare sulla Terra. Spavaldo nella sua corazza di luce, certo del suo bagaglio di esperienze, con un sorriso quasi beffardo saluta i propri compagni esclamando: “La rimetto io a posto la Terra!”
Poi viene qui e lo sfasciano di mazzate. Poi lui depresso e sconfortato si fa una canna in un parco e poi passa una volante....

Ragazzi, continuerò a scrivere ancora per un po', poi se non vi va di partecipare alla discussione va bene lo comprendo però poi dovrò smettere perché tanto vale aprirmi un blog tutto mio ( e non ho voglia) e perché non voglio fare come l'utente “Alimento” che continua imperterrito a scrivere una nuova bibbia.
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7 Anni 3 Settimane fa - 7 Anni 3 Settimane fa #12104 da Al2012
Ciao Dipente,

L'obiettivo della Confederazione e di tutti gli erranti che decidono di incarnarsi carne ed ossa in una densità inferiore all'esperienza da loro raggiunta, è proprio questo, escogitare un metodo che possa fa venire “voglia” all'entità di evolversi.
Tutto questo però deve farlo senza minacciare il libero arbitrio, o la libera scelta (o la Legge della confusione come la chiama RA) e, come abbiamo visto fin ora, non è che è servito a molto, almeno se parliamo della massa terrestre.


Per come la vedo io la spinta evolutiva è innata, è la caratteristica principale del “fenomeno Vita” , quindi, a livello individuale, la “voglia” di evolversi è dentro ad ognuno di noi, ma è una “vocina” flebile che è difficile da percepire.

Personalmente verso la fine del 2004 ho ripreso un percorso di ricerca di quel ponte che può unire la mia materialità con la mia spiritualità, ricerca che avevo interrotto immergendomi di più nella materialità.

Percorso che si può intravedere nel Topic "Il Campo del Punto Zero" che ho aperto sul vecchio sito, che va dal 2/10/2006 -- 01/12/2012 ed in altri Topic.

Anche nel mio nickname, (che mi ha fatto guadagnare l’etichetta di newage), c’è racchiusa la speranza/illusione di un possibile “salto quantico” della coscienza collettiva, possibile se si raggiungesse la famosa massa critica.

Ora gli entusiasmi si sono affievoliti, dire spenti.
Comunque sono contento d’aver raggiunto alcuni punti fermi che mi permettono di osservare il mondo da un punto di vista differente.
D’essermi allontanato dal paradigma riduzionistico e di essermi avvicinato al paradigma olistico e il solo focalizzarmi su questo fatto mi dà un senso di benessere.

Ecco, se dovessi suggerire a qualcuno come iniziare gli direi di abbandonare il paradigma riduzionistico, cosa non facile e che non avviene con un schicco di dita, essendo il paradigma in cui siamo nati da generazioni.
Anche la falsità della linearità temporale della vita, quando in natura tutto è ciclico, l’idea di vivere in un sistema isolato, quando non esiste un sistema totalmente isolato.

Ora so con certezza che non siamo solo materia, anzi è la materia ad non essere solo quel concetto di cubetti lego che probabilmente tutti immaginiamo.
La materia un insieme, un sistema di vibrazione che va ben oltre a quello che possiamo osservare dal nostro punto di vista.

Noi guardiamo, ma non vediamo, la Realtà.
Quello che noi chiamiamo realtà è quella “comunemente accettata” la realtà ordinaria, ma altri, da punti di vista differenti, guardano realtà differenti.
Ultima Modifica 7 Anni 3 Settimane fa da Al2012.

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7 Anni 3 Settimane fa #12113 da Dipende
Ciao Al speravo in una tua comparsa...

Per come la vedo io la spinta evolutiva è innata, è la caratteristica principale del “fenomeno Vita” , quindi, a livello individuale, la “voglia” di evolversi è dentro ad ognuno di noi, ma è una “vocina” flebile che è difficile da percepire.


Si, ne sono convinto anche io, o meglio credo anche io che tutto il gioco si fondi proprio sul fatto di riuscire ad intercettare questa flebile vocina come dici tu e per far ciò c'è chi inventa modi, tecniche, o sotterfugi...però qui da noi, sul pianeta Terra è successo qualcosa, qualcosa di molto grosso che RA e gli altri continuano a sminuire.
Lo fanno perché dal loro punto di vista non è importante e anche per non farti spaventare/arrendere.
E' come se ci fosse qualcuno/qualcosa/alcuni che non vuole che tu ascolti la vocina.

Come ho sempre detto esistono 2 modi di esistere, due polarità, una positiva, l'altra negativa. Entrambe le polarità possono far accendere una lampadina e far evolvere un'entità.
Però, come abbiamo più volte detto esiste una terza polarità, anzi per essere corretti una non polarità, la polarità neutra.
Per cui, tutto sommato, dal punto di vista spirituale, fa molto più danno chi ti tiene ancorato ad una polarità neutra, che chi vuol farti polarizzare negativamente.
Per cui bisognerebbe prima di tutto individuare chi ti vuole fermo, non chi ti vuole male.
Qual è l'istituzione più conservatrice della Terra?

Anche nel mio nickname, (che mi ha fatto guadagnare l’etichetta di newage), c’è racchiusa la speranza/illusione di un possibile “salto quantico” della coscienza collettiva, possibile se si raggiungesse la famosa massa critica.


Salto quantico e massa critica, due termini importanti, ma poco chiari.
Un salto quantico, che non ha nulla a che vedere con la new age è nient'altro che il passaggio da uno stato ad un altro di un elettrone, o meglio la capacità di un elettrone di comparire in un guscio esterno al suo originale.
Dal punto di vista spirituale, questo “salto quantico” avverrebbe quando l'entità vibra in modo assonante alla vibrazione successiva, appunto come fa un elettrone quando cambia casa.
Ma la maggioranza delle entità della Terra non potranno farlo.
Ed è proprio questo il punto. Qui nessuno andrà all'inferno, nessuno verrà punito, o torturato per questo, però se l'obiettivo era quello di fare questo benedetto “salto quantico” l'umanità ha fallito.
La massa critica si può raggiungere solo quando gli intenti collimano, quando le intenzioni si armonizzano, tu hai il sentore che le intenzioni degli umani si stiano armonizzando?
L'energia intelligente non ti rende onnisciente se ti colpisce in fronte....potremmo dire più che altro che l'energia intelligente, al momento della morte del corpo, fa da scanner. Controlla il tuo stato vibrazionale e poi ti porrà dove tu meriti di stare (a livello vibrazionale s'intende) e se tu meriti ancora e ancora e ancora la terza densità...lì andrai.

Insisto su questo punto perché il problema sembrerebbe derivare unicamente dalla mancata scelta della maggioranza degli umani, perché impossibilitati a farla. La maggior parte degli umani non anela, non desidera un salto quantico soprattutto perché non sa della sua esistenza.

Ecco, se dovessi suggerire a qualcuno come iniziare gli direi di abbandonare il paradigma riduzionistico, cosa non facile e che non avviene con un schicco di dita, essendo il paradigma in cui siamo nati da generazioni.
Anche la falsità della linearità temporale della vita, quando in natura tutto è ciclico, l’idea di vivere in un sistema isolato, quando non esiste un sistema totalmente isolato.


Hai consigli pratici da dare? Qualcosa di semplice che possa aiutare almeno a mettersi nello stato d'animo ideale per fare questa "trasformazione?"

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7 Anni 3 Settimane fa #12126 da Al2012
Ciao avatar imbronciato!

però qui da noi, sul pianeta Terra è successo qualcosa, qualcosa di molto grosso che RA e gli altri continuano a sminuire.
Lo fanno perché dal loro punto di vista non è importante e anche per non farti spaventare/arrendere.
E' come se ci fosse qualcuno/qualcosa/alcuni che non vuole che tu ascolti la vocina.

Semplificando, la spinta evolutiva deve essere contrastata da qualcosa, altrimenti il gioco finisce troppo presto e senza sforzo non c’è gusto.

Sforzo vuol dire: sofferenza, fatica, cadere e risollevarsi …. Un impegno continuo che deve rinforzare la volontà e forgiare l’intento .

Sinceramente non so se sulla Terra le cose sono più complesse che da altre parti, il fatto è che se siamo qui c’è un motivo, è anche vero che il grado delle difficoltà superata da più gloria e rafforzano l’intento.

Per cui bisognerebbe prima di tutto individuare chi ti vuole fermo, non chi ti vuole male.
Qual è l'istituzione più conservatrice della Terra?

La religione!

Insisto su questo punto perché il problema sembrerebbe derivare unicamente dalla mancata scelta della maggioranza degli umani, perché impossibilitati a farla. La maggior parte degli umani non anela, non desidera un salto quantico soprattutto perché non sa della sua esistenza.

Qui devo farti una domanda.
Non mi è chiaro se il passaggio dimensionale deve essere collettivo o può essere individuale?

Mi rendo conto che le cattive compagnie rendono difficile anche al singolo il raggiungimento e mantenimento della giusta vibrazione,

Il rapporto tra coscienza individuale e collettiva è innegabile, ma non saprei definire fino a quale punto può impedire il passaggio ad un’altra dimensione o densità.

Hai consigli pratici da dare? Qualcosa di semplice che possa aiutare almeno a mettersi nello stato d'animo ideale per fare questa "trasformazione?

Il consiglio più pratico che posso dare è che se la cosa interessa veramente ci sono sicuramente tutti i mezzi per poterla approfondire, seguendo le proprie sensazioni.

I primi input li ho ricevuti dal libro Avere o Essere? di Fromm e alcune letture di libri di maestri Indiani, ultimamente e in modo più approfondito attraverso la lettura di alcuni libri di F. Capra

Qualcosa di semplice potrebbe essere comprendere che l’olismo unifica e il riduzionismo separa.
L’olismo rappresenta il presente/futuro, il riduzionismo il passato ….

Non saprei che parole utilizzare per creare lo stato d’animo ideale per una trasformazione che unisce cose che prima erano vissute come separate se non “Amore”.

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7 Anni 3 Settimane fa #12128 da polaris

E' come se ci fosse qualcuno/qualcosa/alcuni che non vuole che tu ascolti la vocina.

Come scrisse Charles Fort "Siamo proprietà di qualcuno o se non di qualcuno, di qualcosa. Qualcosa è in possesso della Terra, tutti gli altri si tengono a distanza".

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7 Anni 3 Settimane fa #12129 da FranZeta
Passavo da queste parti e ho deciso di fermarmi a fare un saluto...

Dipende ha scritto: Ragazzi, continuerò a scrivere ancora per un po', poi se non vi va di partecipare alla discussione va bene lo comprendo però poi dovrò smettere perché tanto vale aprirmi un blog tutto mio ( e non ho voglia) e perché non voglio fare come l'utente “Alimento” che continua imperterrito a scrivere una nuova bibbia.

Beh se vuoi un vero esempio di soliloquio vai a dare un'occhiata al mio thread vacca2O! No, scherzi a parte, quando riesco leggo volentieri queste tue rinnovate riflessioni, era un po' che non facevo immersioni in questo universo parallelo e almeno per me non è proprio facile rimettersi in qualche modo in risonanza. Non c'è nemmeno più l'utente @invisibile che tanto ti faceva girare i maroni...ma sicuramente contribuiva in termini di quantità.

In ordine sparso, qualche citazione.

RA dice che sulla Terra nel 1981 erano incarnati una settantina di milioni di erranti. Ripeto gli erranti sono entità che hanno compiuto il loro lavoro di terza densità, hanno compiuto anche il quarto e spesso anche il quinto e sono arrivati al sesto livello vibrazionale (al pari di RA) e hanno deciso di reincarnarsi in terza densità, sul pianeta Terra per dare una mano.


Quindi direi che gli erranti sarebbero attualmente almeno l'1% della popolazione terrestre. Se si fossero incarnati proprio in quell'1% di popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza complessiva, forse avrebbero avuto vita più facile nel cercare di aiutare l'umanità. O forse sarebbero diventati pure loro degli avidi sfruttatori, magari travestiti da filantropi. Chissà forse alcuni lo sono davvero, non ho capito bene come dovrebbe funzionare la storia degli erranti...sono più tipi alla Gandhi? O alla Steve Jobs? Alla Elvis? O magari stile tossico eroinomane? Comunque stiano le cose, se penso a come doveva essere il mondo nel 1981 (ero troppo piccolo per averne una coscienza diretta), a com'era vent'anni dopo, a com'è oggi...direi che questo esercito di erranti non è riuscito a concludere proprio un cazzo, anzi.

Dalle rivelazioni di RA viene fuori che esistono alcune entità che, anche se in numero assai minore (credo che il rapporto sia 1 a 10) s'incarnano proprio con l'intento di metterlo nel culo al prossimo. In un Pianeta misto come la Terra s'incarnano sia entità che vogliono servire il prossimo, sia quelle che vogliono servire solo se stesse.

Beh se è per questo c'è anche una percentuale importante (direi almeno 4-5 su 10) che viene al mondo già con le mutande in testa e aspetta solo che passi il primo degli 1-su-10 di cui sopra a svolgere il proprio intento (semicit. Wanna Marchi). Si possono salvare solo per via aritmetica, perchè per via karmica sono già fottuti in partenza. Lo dico scherzosamente e senza intenti denigratori, sia chiaro.

L'acqua presente nei nostri corpi reagisce agli stati d'animo e ne conserva la memoria.

Io avevo fatto l'esperimento del riso, proposto dallo stesso scienziato. Due barattoli di riso bollito (sempre di acqua si parla), su uno un'etichetta con un pensiero positivo, sull'altra negativo, tipo "amore" e "odio", effettivamente il primo a marcire era quello dell'odio. Anche alcune pratiche omeopatiche si fondano su fenomeni simili, anche se personalmente ritengo che siano tutte conseguenze di facoltà nascoste della nostra mente, che quasi mai riusciamo a fare emergere. Nei casi in cui l'omeopatia funziona, s'intende, perchè spesso e volentieri non funziona, ma non vorrei andare OT.

Anzi a dire il vero questi messaggi, oltre ad essere ripetitivi fino allo sfinimento – ricordo che in una sessione del materiale di RA, RA dice che una volta, per comodità, invece di contattare direttamente gli umani misero una specie di ripetitore telepatico che diceva sempre le stesse cose e quando Don chiese perché lo fecero, RA rispose perché gli umani chiedono sempre le stesse cose... Cioè non fanno un solo passo avanti, comunque dicevo oltre ad essere ripetitivi, questi messaggi a me hanno sempre dato l'idea dell'atteggiamento che può avere un padre terrestre col figlio ritardato.

Cioè RA aveva messo una specie di operatore automatico?
-Siete in linea con RA...[breve gingle musicale]...
-Stiamo momentaneamente facendoci i cazzi nostri in sesta densità...click
-se volete informazioni sulla legge dell'uno digitate 1 [ovviamente]...click
-se volete sapere perchè la vostra vita è così fottutamente incasinata digitate 2...click
-se volete sapere...
-[2]
-avete digitato 2, la risposta al perchè la vostra vita è così fottutamente incasinata la trovate nella legge dell'uno. Grazie per averci contattato vi aspettiamo in sesta densità fra un miliardo di anni.

Vabbè dai, si fa per scherzare, però anche RA con il ripetitore telepatico un po' ci prende per il culo a noi poveri imbecilli di terza densità.

@Al2012:

Anche nel mio nickname, (che mi ha fatto guadagnare l’etichetta di newage), c’è racchiusa la speranza/illusione di un possibile “salto quantico” della coscienza collettiva, possibile se si raggiungesse la famosa massa critica.

Ma dai...quindi è da leggersi come "ci si vede nel 2012"? Un po' come "telefonami tra vent'anni" di Dalla (quanto mi piace quella canzone...)? Io ci trovavo invece un'assonanza con HAL9000 di Odissea nello Spazio, pensa te...però l'etichetta new age credo sia più indotta dalla foto...

FranZη

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7 Anni 3 Settimane fa #12131 da Dipende
Ciao Al

Semplificando, la spinta evolutiva deve essere contrastata da qualcosa, altrimenti il gioco finisce troppo presto e senza sforzo non c’è gusto.

Sforzo vuol dire: sofferenza, fatica, cadere e risollevarsi …. Un impegno continuo che deve rinforzare la volontà e forgiare l’intento .

Sinceramente non so se sulla Terra le cose sono più complesse che da altre parti, il fatto è che se siamo qui c’è un motivo, è anche vero che il grado delle difficoltà superata da più gloria e rafforzano l’intento.


E ci siamo, il gioco delle incarnazioni si basa su questo, se tu avessi le stesse capacità e la stessa consapevolezza di quando sei disincarnato non ci sarebbe sfizio. Io parlavo di un'altra cosa, di una sensazione che hanno percepito in molti sulla Terra fino ad ora.
Di una forza negativa che si sommerebbe alle distorsioni insite nella densità che noi stiamo sperimentando...vabbè è complicato

Qui devo farti una domanda.
Non mi è chiaro se il passaggio dimensionale deve essere collettivo o può essere individuale?


Il passaggio dimensionale avviene in automatico appena tu raggiungi la vibrazione giusta, a prescindere in quale spazio/tempo e tempo/spazio tu ti trova.
Questo avviene perché non c'è un vero e proprio giudizio, è più una cosa tecnica.
I cicli maggiori (quelli di 25.000 anni circa) servono un po' come resoconto planetario, mentre il ciclo “master” quello di 75.000 pone fine alla densità.
Se tu dovessi aver raggiunto la vibrazione adesso e abbandoni il corpo, la tua essenza vibrerà in assonanza alle “cose” di quarta densità e hai diritto a sperimentare queste “cose”...sempre se vuoi.

Un pianeta Terra di quarta densità non esiste ancora però, o meglio esiste ma non è ancora percepibile, diventerà “reale” solo dopo la fine del ciclo.

Il consiglio più pratico che posso dare è che se la cosa interessa veramente ci sono sicuramente tutti i mezzi per poterla approfondire, seguendo le proprie sensazioni.

I primi input li ho ricevuti dal libro Avere o Essere? di Fromm e alcune letture di libri di maestri Indiani, ultimamente e in modo più approfondito attraverso la lettura di alcuni libri di F. Capra

Qualcosa di semplice potrebbe essere comprendere che l’olismo unifica e il riduzionismo separa.
L’olismo rappresenta il presente/futuro, il riduzionismo il passato ….

Non saprei che parole utilizzare per creare lo stato d’animo ideale per una trasformazione che unisce cose che prima erano vissute come separate se non “Amore”.


Grazie Al


Uè Fran è un piacere rivederti qui

Quindi direi che gli erranti sarebbero attualmente almeno l'1% della popolazione terrestre. Se si fossero incarnati proprio in quell'1% di popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza complessiva, forse avrebbero avuto vita più facile nel cercare di aiutare l'umanità. O forse sarebbero diventati pure loro degli avidi sfruttatori, magari travestiti da filantropi. Chissà forse alcuni lo sono davvero, non ho capito bene come dovrebbe funzionare la storia degli erranti...sono più tipi alla Gandhi? O alla Steve Jobs? Alla Elvis? O magari stile tossico eroinomane? Comunque stiano le cose, se penso a come doveva essere il mondo nel 1981 (ero troppo piccolo per averne una coscienza diretta), a com'era vent'anni dopo, a com'è oggi...direi che questo esercito di erranti non è riuscito a concludere proprio un cazzo, anzi.


Da quel che ho compreso, in genere (perché esistono un mucchio di eccezioni) gli erranti sono in prevalenza di sesta e quinta densità. Abbiamo visto che sia in quinta, ma soprattutto in sesta densità per arrivarci devi aver fatto un mucchio assai grosso di esperienze, molte di più di un'entità di terza.
Questo porta inevitabilmente due riscontri immediati. Una forte personalità e un senso di alienazione.
La terza densità è una densità molto pesante e gli erranti ci si abituano con difficoltà. Questo spesso porta l'entità a beccarsi un bel po' di malattie, o allergie.
Non troverai, almeno di eccezioni, un errante fra, non so...il pubblico di Maria De Filippi ad esempio, o di Paolo Bonolis, lì difficilmente ne troverai. Anche fra i militari non ne trovi.

Gli erranti, in genere, individualmente non fanno un cazzo di eclatante, lavorano per un progetto a lungo termine...mi spiego.
Fuori di qui si è capito che gli umani nel 1800 non avevano abbastanza tempo per farsi le domande, per riflettere e per meditare sulla creazione perché completamente schiavi del lavoro, allora un gruppo di erranti (che non si conoscevano fra di loro) si sono incarnati con l'intento di far guadagnare agli umani questo tempo perso ed è cominciata la rivoluzione industriale.
Più tempo libero da dedicare a pratiche umane che ti fanno evolvere.
Poi è subentrata la televisione e si sono di nuovo tutti spenti.

Beh se è per questo c'è anche una percentuale importante (direi almeno 4-5 su 10) che viene al mondo già con le mutande in testa e aspetta solo che passi il primo degli 1-su-10 di cui sopra a svolgere il proprio intento


Già, però non vengono al mondo già con le mutande in testa, gliele mettono a circa 2 anni.

Cioè RA aveva messo una specie di operatore automatico? ….
Vabbè dai, si fa per scherzare, però anche RA con il ripetitore telepatico un po' ci prende per il culo a noi poveri imbecilli di terza densità.


Già, io fossi stato in lui ci avrei mandati a cagare definitivamente, ma per fortuna io non sono lui.

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7 Anni 3 Settimane fa #12132 da Dipende
Franzeta, il fatto che tu sia un matematico e che ogni tanto ci passi a trovare, per me è una buona cosa :wink:

Come continuo a ripetere dal primo dei miei interventi, sembrerebbe tanto che il “Creando” esista unicamente in quanto percepito.
La diversificazione individuale di questa percezione, rende il “Creando” molto vasto e potenzialmente infinito.
Questo modo di intendere il “Creando” non solo è abbastanza interessante, ma a mio parere, stimola processi mentali nuovi nel caso a qualcuno venga voglia di indagare.

Anche concettualizzare il tempo tridimensionalmente come già si fa per lo spazio, è un gioco assurdo in principio, ma utile in seguito.
Prova a dare delle coordinate al tempo, come faresti per lo spazio e unisci il tutto alla prima regola della Creazione che dice che nell'essenza non solo tutto è un'unica cosa che si distorce al tal punto da diversificarsi, ma che tutto è ora, cioè tutto avviene simultaneamente e in un solo punto.
Tutto in un unico spazio/tempo ed in un unico tempo/spazio.
Cosa ti trovi?
L'illusione di quel che un'entità individuale percepisce come esistenza e sottolineo “illusione”.
Ciò che sta a significare? Prima di tutto vuol dire che se tu ti intestardisci a dare un senso logico al tempo cronologico e allo spazio infinito, prima o poi devi fermarti perché più vai in profondità, più i conti non tornano.
Poi significa che i paradossi che si formeranno nel caso volessi continuare la tua ricerca, non sono più davvero tali se si tengono in considerazione i due assunti di prima, cioè che il “Creando” esiste unicamente in quanto percepito e che la diversificazione individuale di questa percezione, rende il “Creando” molto vasto e potenzialmente infinito.
Ciò da senso alla non località delle particelle, al collasso della funzione d'onda, al fatto che una particella riesce a collassare simultaneamente alla sua “gemella” sulla Terra anche se la porti su Giove.
Qui non c'entra la velocità della luce in quanto la luce non va, la luce è.

La tua coscienza, come la mia e come quella di ogni entità esistente, individua come reale solo il segmento che sta sperimentando. A lei (entità) non serve sapere che tutto è simultaneo e che proprio in questo preciso momento lei sta anche sperimentando nel 1938, nel 1112, nel 4500 avanti Cristo, e nel 2530 dopo Cristo... o non avrebbero senso né la sperimentazione, né l'evoluzione.
Il fatto che tu sperimenti contemporaneamente non solo in diversi posti dell'Universo, ma anche in diversi tempi della Creazione crea, nel caso tu riesca ad intuirli, i cosiddetti “Universi paralleli”.

Però questo fatto che essenzialmente noi tutti sperimentiamo tutto lo sperimentabile in un unico punto nel tempo e nello spazio, nel ricercatore crea (e deve farlo) miliardi di paradossi sia nel tempo che nello spazio, che rimarranno insormontabili se si vuol dare a tutti i costi un senso logico a tutto questo.

La fisica quantistica è indubbiamente molto più stimolante della fisica meccanica per il fatto che un nuovo ostacolo non diventa un muro come avviene per la fisica meccanica, ma l'ostacolo rappresenta lo spunto per nuove teorie che proprio dall'ostacolo traggono ispirazione.

So di alcuni scienziati americani ed europei che stanno cominciando a riunire la scienza alla spiritualità divise da oramai troppo tempo. Questo sicuramente farà apparire nuovi orizzonti e nuove terre da esplorare che potrebbero cambiare radicalmente il senso di intendere la vita.
Ma per i discorsi fatti in precedenza, questi scienziati vengono ancora ora ostacolati, derisi e spesso denigrati nello stesso loro ambiente di ricerca.

Anche Dio, o meglio il suo simbolo è fondamentalmente percezione.
Conosco gente che crede in Dio (anche personificato) e lo considera un'entità buona e giusta che in fin dei conti sa quel che fa. Questa gente trae indubbiamente beneficio da questo simbolo. Ne trae sicurezza e tranquillità e questo faciliterà qualsiasi tipo di “missione” o “compito” loro debbano portare a termine.
Conosco però anche gente (molti di più) che invece considera Dio come un padrone e non solo ne ha timore, ma questa condizione porta l'entità a sentirsi indegna e fondamentalmente inutile.
Per questa gente Dio funziona come un specie di alibi. “Lascia fare a Dio” “Ci pensa Dio” “Dio vede e provvede” etc.

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7 Anni 3 Settimane fa #12143 da kempis
Ciao Dipende,
vorrei ringraziarti tantissimo per questo topic, veramente molto interessante. Ti sono grata per l’esposizione così semplice e allo stesso tempo raffinatissima del materiale di RA, che avevo affrontato un po’ a pezzetti sparsi negli anni scorsi senza mai trovare tempo e forza per approfondire. Che dire, grazie, soprattutto perché più di una volta mi hai fatto sorridere...e pure ridere!

Grazie anche a tutti gli utenti che hanno contribuito, in particolare ad Al2012, i cui commenti sono sempre particolarmente interessanti.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Al2012

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7 Anni 3 Settimane fa #12145 da Al2012
@ FranZeta

Ma dai...quindi è da leggersi come "ci si vede nel 2012"? Un po' come "telefonami tra vent'anni" di Dalla (quanto mi piace quella canzone...)? Io ci trovavo invece un'assonanza con HAL9000 di Odissea nello Spazio, pensa te...però l'etichetta new age credo sia più indotta dalla foto...

Quando mi sono iscritto a LC avevo iniziato il mio “viaggio” nella fisica quantistica che mi ha sbattuto in faccia un concetto di Coscienza e realtà percepita del tutto nuovo, e contemporaneamente seguivo anche il tema del “calendario maya”, che non ho mai vissuto come fine del mondo, ma come opportunità, come occasione per poter far evolvere la coscienza individuale/collettiva ….

La foto del pellerossa è dovuta al fatto che fin da bambino avevo un legame con loro, anche se inizialmente non per scelta mia.

@ Dipende

Come continuo a ripetere dal primo dei miei interventi, sembrerebbe tanto che il “Creando” esista unicamente in quanto percepito.
La diversificazione individuale di questa percezione, rende il “Creando” molto vasto e potenzialmente infinito.
Questo modo di intendere il “Creando” non solo è abbastanza interessante, ma a mio parere, stimola processi mentali nuovi nel caso a qualcuno venga voglia di indagare.

Il termine “Creando” che tu hai coniato, come ti ho già detto, racchiude perfettamente la mia idea di una Creazione che coincide con il Creatore.
Tutti gli elementi racchiusi nel Creando determinano il Creando stesso modificandolo in una continua co-creazione di nuovi elementi.

Una caratteristica del Creando (Vita) è quella di autogenerarsi e nella continua ricerca della complessità adattandosi e modificando l’ambiente, per questo dai organismi semplici mono cellulari siamo arrivati ad esseri multicellulari sempre più complessi.
Questa evoluzione che secondo la scienza ordinaria è solo fisica, non è altro che la parte materiale di una evoluzione della Coscienza.

E’ il grado di Consapevolezza raggiunto dalla Coscienza che percepisce il Creando.

Anche concettualizzare il tempo tridimensionalmente come già si fa per lo spazio, è un gioco assurdo in principio, ma utile in seguito.

In merito alla bidirezionali del tempo io trovo molto interessante la teoria del matematico Luigi Fantappiè che contrappone alla entropia la sintropia.
Fantappiè studiando la sintropia trovò che ha le stesse proprietà dei sistemi viventi, organizzazione in strutture, ordine e complessità, similitudini che gli fecero pensare che la vita provenga dal futuro piuttosto che dal passato

L’entropia si può visualizzare con onde divergenti che partono da un punto posto nel passato, la sintropia si può visualizzare con onde convergenti che partono da un punto posto nel futuro – attrattore -, il punto di incontro tra queste due onde rappresenta il presente.

Prova a dare delle coordinate al tempo, come faresti per lo spazio e unisci il tutto alla prima regola della Creazione che dice che nell'essenza non solo tutto è un'unica cosa che si distorce al tal punto da diversificarsi, ma che tutto è ora, cioè tutto avviene simultaneamente e in un solo punto.
Tutto in un unico spazio/tempo ed in un unico tempo/spazio.

Qui il discorso si fa complesso …

Ovviamente per noi immaginare “qualcosa” che trascenda le dimensioni temporali e spaziali è difficile.
Come è difficile accettare l’idea del continuum in cui fatti differenti (in spazio e tempo illusori) possano esistere simultaneamente in unico Uno a-temporale e a-spaziale.

So di alcuni scienziati americani ed europei che stanno cominciando a riunire la scienza alla spiritualità divise da oramai troppo tempo. Questo sicuramente farà apparire nuovi orizzonti e nuove terre da esplorare che potrebbero cambiare radicalmente il senso di intendere la vita.
Ma per i discorsi fatti in precedenza, questi scienziati vengono ancora ora ostacolati, derisi e spesso denigrati nello stesso loro ambiente di ricerca

I fisici quantistici nella loro ricerca del base della materia non hanno trovato una particella, ma un’onda
Niente mattoncini lego, ma una vibrazione, proprio come è narrato nella filosofia spirituale orientale.
Hanno scoperto che la scienza quantistica non poteva più ignorare l’esistenza della coscienza, che l’osservatore (coscienza) interferisce sullo stato della energia/materia

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7 Anni 3 Settimane fa #12146 da FranZeta

Dipende ha scritto: Gli erranti, in genere, individualmente non fanno un cazzo di eclatante, lavorano per un progetto a lungo termine...mi spiego.
Fuori di qui si è capito che gli umani nel 1800 non avevano abbastanza tempo per farsi le domande, per riflettere e per meditare sulla creazione perché completamente schiavi del lavoro, allora un gruppo di erranti (che non si conoscevano fra di loro) si sono incarnati con l'intento di far guadagnare agli umani questo tempo perso ed è cominciata la rivoluzione industriale.
Più tempo libero da dedicare a pratiche umane che ti fanno evolvere.
Poi è subentrata la televisione e si sono di nuovo tutti spenti.


Sì, nel commento precedente ho scherzato un po', però immaginavo qualcosa del genere, grazie comunque per la spiegazione. Diciamo che se sono loro gli artefici della rivoluzione industriale forse questa va ascritta alle cazzate di cui parlavi altrove, prima ancora dell'avvento della TV, perchè la classe operaia del 1800 non è che avesse poi tutta questa disponibilità di tempo e benessere in più rispetto ai servi della gleba di qualche secolo prima...

Tra l'altro questo mi ricorda altre fonti secondo le quali, dietro ad alcune tecnologie che hanno permesso la recente rivoluzione nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni, ci siano suggerimenti "alieni". La disponibilità di potenza di calcolo e memoria a basso costo, unita alla connessione istantanea e globale, fra le varie cose hanno portato alla nascita di internet e questa sì, nel nostro discorso, mi pare sia una bella pensata. Almeno per ora decisamente più riuscita della rivoluzione industriale.

Anche concettualizzare il tempo tridimensionalmente come già si fa per lo spazio, è un gioco assurdo in principio, ma utile in seguito.
Prova a dare delle coordinate al tempo, come faresti per lo spazio e unisci il tutto alla prima regola della Creazione che dice che nell'essenza non solo tutto è un'unica cosa che si distorce al tal punto da diversificarsi, ma che tutto è ora, cioè tutto avviene simultaneamente e in un solo punto.
Tutto in un unico spazio/tempo ed in un unico tempo/spazio.


Qui si aprirebbe un mondo di considerazioni nel quale mi ero immerso parecchi anni fa. Diciamo che già la concezione di spazio-tempo quadridimensionale è una svolta gigantesca rispetto a quella classica. Se mi permetti mi dilungo un poco sull'argomento, non sia mai che salti fuori qualche spunto per le tue riflessioni più generali. Userò anche un minimo di notazione tecnica per ragioni più che altro di chiarezza.

L'universo della fisica classica (ma si potrebbe dire della filosofia) come si sa è uno spazio euclideo tridimensionale, con l'aggiunta di un parametro indipendente che rappresenta il tempo. Potremmo indicarlo così:

Universo classico = {(x(t),y(t),z(t))}

Cioè l'insieme dei punti nello spazio 3D dipendenti dal parametro temporale t. Se prendiamo un certo istante fissato t0 ci ritroviamo in uno spazio euclideo puro, cioè dalla fisica stiamo passando alla geometria. Già questa era una visione piuttosto profonda della realtà, talmente "buona" che si usa tuttora nella maggior parte delle applicazioni pratiche. Poi arrivò la relatività ristretta con Minkowski (no, Einstein non c'entra in questo...) che ci disse -NO! Spazio e tempo sono una sola cosa, impossibile separarli dato che non si ha esperienza di un luogo senza un tempo o viceversa. L'universo diventò questo:

Universo di Minkowski = {(x,y,z,t)}

Poco dopo ci fu l'avvento della relatività generale (qui Einstein entra in gioco) e l'universo di Minkowski diventò solo un caso particolare, una versione locale e piatta di un qualcosa di più complesso, curvo e tuttora ignoto. MA, nella versione originale della relatività ristretta c'è un MA, che si ricollega a quanto dicevi tu, e che necessitava di questa introduzione per essere descritto. E' noto che la distanza fra due punti (infinitamente vicini, ma non è essenziale qui) dello spazio-tempo è la seguente:

ds2=dx2+dy2+dz2-c2dt2

ed è in effetti questa la vera caratterizzazione dello spazio-tempo di Minkowski rispetto a quello classico, dove la distanza è quella euclidea:

ds2=dx2+dy2+dz2

e il tempo non compare essendo come già detto un parametro indipendente. Qualcuno si accorse presto che se consideravamo come tempo non "t", ma "ict" (i è l'unità immaginaria, cioè la radice di -1, c è la velocità della luce), la metrica (= distanza) di Minkowski tornava ad essere quella euclidea, dato che (ict)2=-c2t2. Quindi lo spazio-tempo di Minkowski poteva essere considerato come un particolare spazio euclideo, stavolta di dimensione 4 perchè risultava inglobata anche la dimensione del tempo, ma con una clausola oltremodo sconvolgente: il tempo è da considerarsi come una normale dimensione spaziale, ma immaginaria! Il fatto che risulti moltiplicato anche per la velocità della luce c è solo un fattore di scala, ininfluente, e che esiste comunque anche nella versione standard della relatività. Qui "immaginario" è da intendersi nel senso squisitamente tecnico del termine: un numero reale moltiplicato per la radice di meno uno, o un numero complesso con parte reale nulla se preferiamo, ma senza troppi voli pindarici sulle ali del dizionario dei sinonimi e contrari. Quindi potremmo ridefinire l'universo di Minkowski così:

Universo di Minkowski (versione immaginaria) = {(x,y,z,ict)}

Ma adesso arriva il bello. Consideriamo lo spazio delle velocità dei punti dello spazio-tempo appena definito, questo risulta essere del tipo:

Spazio delle velocità di Minkowski = {(-ix/c,-iy/c,-iz/c,t)}

Dato che l'unità immaginaria stavolta compare davanti alle variabili spaziali, è da interpretarsi come un tempo-spazio (rubo la tua espressione) con tempo tridimensionale e spazio unidimensionale. Anche qui -1/c è un fattore di scala ininfluente nel ragionamento. Ecco allora che già nell'ambito della relatività ristretta si può dare un senso al tuo concetto di tempo-spazio dimensionalmente invertito. Aggiungo che nella meccanica, sia classica che relativistica che quantistica, lo spazio delle posizioni e lo spazio delle velocità sono due enti complementari e ugualmente determinanti nella comprensione dei fenomeni, a partire dalla meccanica lagrangiana, passando per quella hamiltoniana per arrivare fino a Schrödinger e alla sua famosa equazione, che tra l'altro nella forma è concettualmente la trasposizione di quanto fatto da noi sopra quando abbiamo aggiunto una "i" e un fattore di scala a un'espressione classica.

Dove ci porta tutto questo? E chi lo sa! Però nell'astrazione matematica spazio-tempo e tempo-spazio esistono già, e coesistono. Poi quanti e quali riscontri ci siano nel mondo reale -qualunque cosa significhi "mondo reale"- è un altro discorso, ma in questo thread ai confini della ragione (in senso buono eh) direi che ha scarsa importanza. Per quanto mi riguarda, se un ente appartiene all'astrazione matematica, ha già un suo livello di esistenza -qualunque cosa voglia dire "esistenza". Altrimenti non avrei passato tanto tempo ad interessarmente (anche se ho conosciuto matematici materialisti fino al midollo, credo che il loro interesse per la materia fosse una qualche variante di quello che si può avere per le parole crociate, o per i puzzle, comunque mi hanno sempre ispirato una certa compassione). Mi fermo qui va là, ho gia scritto pure troppo.

FranZη

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7 Anni 3 Settimane fa #12148 da thorsten029
Grazie per aver condiviso le tue preziose informazioni. È molto utile per noi, si prega di visitare sotto di noi:- :shake:

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7 Anni 3 Settimane fa #12151 da Dipende

Qui il discorso si fa complesso …

Ovviamente per noi immaginare “qualcosa” che trascenda le dimensioni temporali e spaziali è difficile.
Come è difficile accettare l’idea del continuum in cui fatti differenti (in spazio e tempo illusori) possano esistere simultaneamente in unico Uno a-temporale e a-spaziale.


Hai perfettamente ragione Al, è colpa mia, sono andato un po' oltre perché queste informazioni non fanno parte del lavoro di terza e nemmeno di quarta, è dalla quinta densità in poi che tu cominci a destreggiarti fra questi paradossi...e ad “usarli” per uno scopo
Il mio era più un tentativo di rassicurare i ricercatori, specie quelli più incalliti, di non demoralizzarsi se alla fine dei conti ti viene fuori una incomprensibile, pazzesca, assurda, fittizia, insensata, grottesca, paradossale teoria.

Fran

Non saprei, forse è come dici tu. Questo fatto della rivoluzione industriale non è una mia osservazione, ma è una rivelazione di RA. Io non avrei mai potuto fare un'osservazione del genere perché io nel 1750 non ci sono mai stato e se ci sono stato in qualche mia vita precedente, ovviamente non ricordo una mazza e visto che delle cronache terrestri mi fido sempre meno, a prescindere che la fonte sia una tavoletta d'argilla, o un libro di storia, o un quotidiano stampato ieri, non potrei mai dire con certezza come se la passassero all'epoca e quale giovamento abbiano realmente avuto dalla rivoluzione industriale.
Però credo che il discorso di base rimanga valido, cioè, tranne rari casi di diciamo “convergenze” che hanno poi permesso ad una singola entità errante di fare sensibili cambiamenti, anche regionali, che poi possano avere avuto un risalto planetario creando così nuovi modi di intendere la vita (tipo Ghandi), la maggior parte delle azioni degli erranti avvengono a lungo termine e in maniera collettiva.
Cioè tipo un gruppo di erranti s'incarna come scienziato (logicamente s'incarnano come umani neonati che diventeranno bambini curiosi, non è che s'incarnano direttamente col camice addosso) in vari posti del pianeta e ognuno di loro comincerà a lavorare ad un progetto simile.
Molte invenzioni/metodi su questo Pianeta sono balenate quasi contemporaneamente nella capoccia di vari scienziati sparsi per il globo ed estranei tra di loro.

Nikola Tesla ad esempio era un errante, cercò di donare agli umani una tecnologia che se adottata avrebbe illuminato il Pianeta gratis, non c'è riuscito.
Bach era un errante, non ha inventato/scoperto niente di scientifico...però che musica.

L'osservazione sulla TV invece e tutta mia, ma nemmeno tanto perchè in una seduta, se non ricordo male, Don chiede a RA quale sia la funzione della TV e RA risponde che prevalentemente fa da narcotico.

Qui si aprirebbe un mondo di considerazioni nel quale mi ero immerso parecchi anni fa. Diciamo che già la concezione di spazio-tempo quadridimensionale è una svolta gigantesca rispetto a quella classica. Se mi permetti mi dilungo un poco sull'argomento, non sia mai che salti fuori qualche spunto per le tue riflessioni più generali. Userò anche un minimo di notazione tecnica per ragioni più che altro di chiarezza.


Oh cazzo ...devo leggere con calma...:question:

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7 Anni 3 Settimane fa #12152 da Dipende
Ciao Kempis, sei molto gentile, grazie.

Ho una strana capacità innata di trasformare delle robe diciamo complicate, o difficili da ricordare in dei "fatterelli" a volte comici.

Devi sapere che in tutte le scuole che ho frequentato da studente, tutti i miei compagni di classe andavano bene in storia.
Questo capitava perché io raccontavo loro la storia in maniera buffa come fosse una sequenza di sketch e lo facevo in dialetto. Loro dovevano solo ricordare le date a memoria.
Oltre a divertirci, ci rendemmo conto che questa cosa serviva a dare un filo logico alla storia e che risultava poi più facile andare bene all'interrogazione.
Il professore di storia ci mise anni per capire come era possibile una cosa del genere e ci sgamò perché un nostro compagno mentre esponeva una parte della storia cominciò a ridere.
Poi la voce si è sparsa e nell'anno in cui mi diplomai raccontavo storielle a circa una cinquantina di ragazzi.

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7 Anni 3 Settimane fa #12153 da Maksi
Ciao Dipende.

La canalizzazione di Ra l'ho letta (non tutta) una decina di anni fa. All'epoca ero abbastanza preso dalla questione prettamente aliena e dal destino che ci attende. Non ero assolutamente un seguace New Age, ma da li' a poco (un paio di anni), iniziai a studiare le ricerche di Malanga sugli adotti, la coscienza e anima. All'impatto questo Ra (che non c'entra una mazza col dio egizio, che e' ben altra cosa; quindi questa strana entita' ha utilizzato un nome quantomeno improprio), sembrerebbe che abbia divulgato delle informazioni veritiere (ma non so quanto utilizzabili) che coincidono si con le tradizione sapianziali degli nostri antenati iperborei, ma ha anche un po' semplificato (si piu' dire "modernizzato"?), catalogando il uomo "buono" come altruista e quello "malvagio" come egoista. La percezione del negativo e positivo e' molto cristianeggiante e fatalista. Questo mi ha fatto dubitare di queste canalizzazioni. Cercavo le conferme nelle tradizioni antiche, dove la cosmologia e la natura umana (di un certo tipo umano) erano sempre ben spiegate e determinate. Per farla breve questo Ra virtuale pare abbia catalogato umani passivi (quelli che si annullano spiritualmente per trovare l'Amore universale) come virtuosi e quelli attivi (quelli che costruiscono civilta' per dire) come quelli che incatenano la nostar liberta' spirituale. La cosa e' mooolto sospetta, perche' si ricollega ad una morale tossica, molto in voga anche nelle sette messianiche. Questa morale della spiritualita' passiva (preghiera dell'amora contro odio) no ve ne traccia nelle sapienze tradizionale antiche, che anzi vedevano i sentimenti di odio o amore come parassiti. Questo Ra-falso sembra in effetti proprio un parassita. Coi sentimenti non ci evolviamo da nessuna parte, ma invece qui vedo ancora molta gente che vede nell'Amore la salvezza, che invece determina proprio il nostro annullamento spirituale. Ripeto: di questa morale di Ra-falso nelle dottrine antiche non c'e' ne traccia. Non e' un caso che abbia fatto presa negli ambienti puritani anglosassoni, dove la morale del positivismo passivo (sentimentalismo) e il negativismo attivo (volonta' di potenza) e' un punto cardine della loro esistenza spirituale. Sono schizofrenici.

Saluti.

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7 Anni 3 Settimane fa #12157 da Dipende
Ciao Maksi

Non posso controbattere alle tue osservazioni, per due motivi:
Primo perchè l'ho già fatto ampiamente nelle 10 pagine che compongono il thread dove credo ci siano tutte le mie osservazioni sul caso specie dopo la comparsa dell'utente “Invisibile” e non credo possa aggiungere altro tranne forse il fatto che dal mio punto di vista RA si chiama RA perchè questo è il suo nome...non è mica colpa sua? Che poi questo nome sia stato associato in seguito ad un qualcosa di negativo, dal mio punto di vista, è tutta roba umana.
Secondo, ed è il motivo più importante, non posso far altro che prendere atto delle tue osservazioni e...boh...forse gioire del fatto che ognuno possa essere libero di avere la propria opinione personale.
Per me questo fattore è importante. Mi trovo in disaccordo con te, ma le tue osservazioni sono chiare, hanno una loro logica e le hai esposte con garbo senza salire su di alcun pulpito.
Benvenuto nella discussione.

Guardando i vari commenti direi che c'è un solo ed incontestabile punto su cui tutti gli utenti che sono intervenuti sono d'accordo. La dannosa inutilità delle religioni.

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7 Anni 3 Settimane fa #12159 da kempis
Dipende, ti ho inviato un PM

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7 Anni 3 Settimane fa #12160 da Maksi
Dipende grazie per la risposta.

Se devo essere sincero non mi va di sorbirmi i "discorsi" di Invisibile :woa:

Se vuoi possiamo confrontarci su vari aspetti della cosmologia e del percorso spirituale e iniziatico delle tradizioni ancestrali. Non sono un massimo esperto, ma se dobbiamo confrontare le affermazioni di questo Ra virtuale con le dottrine originali, allora molte cose non tornano (perche' diciamola tutta questo Ra si fa portavoce di proprio quelle dottrine). Diciamo che mi fido piu' dei miei antenati che di questo essere non meglio identificato.

Comunque per me Ra (il dio egizio) non e' affatto una figura negativa anzi. E' lui la nostra stirpe. Purtroppo una certa corrente massonica corrotta [da taluni] ha usurpato la simbologia solare di Ra, camuffando il suo occhio col quello di Geova. Bisogna stare molto attenti.

Stammi bene.

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7 Anni 3 Settimane fa #12162 da Dipende

Se vuoi possiamo confrontarci su vari aspetti della cosmologia e del percorso spirituale e iniziatico delle tradizioni ancestrali.


Per me va bene

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7 Anni 3 Settimane fa #12166 da FranZeta

Dipende ha scritto: Oh cazzo ...devo leggere con calma...:question:

Se ti può aiutare, in estrema sintesi, in un'interpretazione naturale della relatività speciale si può considerare una posizione come un vettore con tre coordinate spaziali e una temporale, una velocità come un vettore con tre coordinate temporali e una spaziale. Se non ho capito male era quanto suggerivi tu con la tua idea di spazio-tempo e tempo-spazio.

FranZη

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7 Anni 2 Settimane fa #12259 da Dipende

Se non ho capito male era quanto suggerivi tu con la tua idea di spazio-tempo e tempo-spazio.


Si si era proprio quello solo che io faccio sempre fatica ad interpretare una formula. In matematica sono sempre andato un schifo.

Alcuni utenti mi hanno detto che entrare in questa discussione è come entrare in un mondo parallelo "il mondo di Dipende" dove sembra quasi che tutti i Renzi, i Berlusconi, i vaccini e anche solo le beghe quotidiane svaniscano per un momento, o meglio più che svanire, hanno una diversa importanza.
Io sta cosa la prendo come un complimento...anche se potrebbe significare pure: "Uè Dipende ma con tutto sto casino che sta succedendo lì fuori, tu ti metti a pensare a RA e al tempo che non è tempo e lo spazio che non è spazio?"

Comunque io continuo per ora....


Nella mia prefazione avevo accennato a Michael Newton e Brian Weiss...e anche ad altre cose, poi non essendo strettamente legate al materiale, non ho approfondito...e visto che ora sto approfondendo (sempre dal mio punto di vista) posso scrivervi la mia impressione sulla vicenda ipnosi regressiva, o meglio un accenno, poi chi sa se andrà avanti...

Ipnosi, una finestra sull'inconscio, o un condizionamento mentale?

Se uno volesse dare una risposta secca a questa domanda, la risposta sarebbe senz'altro la seguente.
E' entrambe le cose, più altre cose.

E' sempre difficile dare una risposta secca, farlo sul pianeta Terra diventa spesso impossibile.
Questo perché noi umani viviamo di preconcetti, o meglio per essere precisi, ci ritroviamo un cervello che lavora per associazione e se il concetto originale da associare viene a mancare, il cervello userà un preconcetto non verificato a cui affidarsi.
Siccome i concetti sul pianeta Terra sono stati stravolti, l'umano si ritrova spesso a lavorare su preconcetti, che sono la lontana ombra del concetto originale
Questo causa un vero e proprio casino ogni qual volta il ricercatore tenta di indagare con occhio critico e spassionato.
Nel caso dell'ipnosi abbiamo a che fare sia con i preconcetti dell'ipnotizzato, ma anche con i preconcetti dell'ipnotizzatore che vuole(dentro di se) sentire determinate cose.

Ma prima di discutere di questo aspetto, bisogna sapere che il cervello umano è “fabbricatore di realtà”. Senza tirare in ballo il materiale di RA, o qualsivoglia testimonianza ai limiti del “paranormale” posso assicurarvi che gli scienziati sono arrivati al punto di comprendere che la realtà a cui tutti noi facciamo affidamento non è altro che dei pacchetti di luce/informazione codificati che vengono ricevuti da una antenna specifica che è il cervello umano.
Ciò sta a significare che la realtà materiale risulta tale solo se c'è un cervello a percepirla.
Qualcuno di voi starà esclamando: “E grazie al cazzo!” Se non ci fossero cervelli, non ci sarebbero persone e in un deserto di anime cosa vuoi percepire? Un po' come quella domanda che ho spesso sentito dire in giro (da gente che non c'ha capito un cazzo) “Ma se in una foresta disabitata cade un albero, ma non c'è nessuno che se ne accorge, l'albero è davvero caduto?”
Oppure...se io vi dicessi che un oggetto verde, prendiamo ad esempio una pianta, se io vi dicessi che quella pianta ha le foglie di un bel verde brillante solo perché c'è la luce, quando non c'è luce ha invece le foglie nere, voi potreste dimostrarmi che mi sbaglio?
Non sto dicendo che sia l'oscurità a far apparire tutto scuro ed indistinguibile, ma proprio che le piante sono in realtà nere, è ed è solo un inganno che la luce usa che ce le fa vedere verdi. Potreste dimostrarmi che sto sbagliando?
E come fareste?

Insomma se non ci fosse un cervello così strutturato, l'esperienza materiale percepibile in terza densità, o meglio...parlando in termini umani per non impressionare alcuno, l'esperienza delle persone sulla Terra, sarebbe simile a quel che può provare uno che si è appena fatto di LSD.
Una sequenza geometrica di stringhe di luce colorata senza senso e senza una forma specifica da poter poi comparare con altre forme, per tirarci poi su una storia...altro che albero che cade.

Per cui, per nostra fortuna (e anche sfortuna come vedremo in seguito) il cervello funziona unicamente come elaboratore dati. Come potrebbe fare un'antenna collegata ad un PC.
Le informazioni che arrivano, si può dire arrivino in forma neutra, sarà poi l'elaboratore cervello, che oltre a codificarla, darà un senso a questa informazione e a darle un valore emotivo.
Per il discorso che affrontavo in precedenza, non avendo un centro elaborazione dati che gli dica cosa sia vero e cosa sia falso (perchè in realtà tutto è falso) il cervello umano non decodifica più l'informazione originale per come è, ma la filtra tra numerosi preconcetti e te la rilascia “arricchita”.
Un po' come potrebbe fare una fonte pura d'acqua che per arrivare a valle passa per vari minerali e s'arricchisce di ulteriori informazioni fino ad arrivarti gasata.
In questo caso i minerali che l'acqua originale della fonte incontra sono dei veri e propri sacchetti dell'immondizia che inquinano l'acqua fino a farla diventare non potabile, ma questo è un altro discorso.

L'ipnosi nasce come metodo di controllo, e non nasce ora, ma è nata contestualmente al nostro cervello. Da subito l'umano ha compreso due cose: Che non siamo tutti uguali e che qualcuno è mentalmente più potente di qualcun altro.
Poi ha compreso che l'organo che usiamo per la ricezione dati è manipolabile in svariati modi, poi chi si è spinto più in là, ha poi scoperto che tutto è un'illusione per cui posso/potrei manipolare direttamente le informazioni invece di manipolarti il cervello, tanto il risultato è lo stesso, ma anche questo è un altro discorso.

Detto questo, l'ipnosi come noi la conosciamo è nata invece come metodo di guarigione.
L'umano ha compreso che in determinati periodi della nostra vita, subiamo dei traumi, ad alcuni di essi non diamo il tempo di venire metabolizzati/accettati. Ciò causa un blocco che in futuro si manifesterà come fobia/paura/disfunzione organica.
L'umano si è anche accorto che il cervello, come del resto tutto l'organismo, ha un unico imperativo, quello di mantenerti in vita e in forma...a tutti i costi!
I traumi, se non affrontati subito, potrebbero ingigantirsi fino a bloccare/paralizzare completamente la persona, allora il cervello tende a nascondere questi traumi, lo fa per il nostro bene.
L'umano si è anche accorto che il nostro cervello immagazzina/registra anche i dati che vorrebbe nasconderci e, con la dovuta preparazione/concentrazione si possono recuperare questi dati anche se sono vecchi di decenni.
E allora seguendo determinate procedure si può far rilassare il “paziente” fino a metterlo praticamente in stand-by. Questo stato è ideale per rivivere i ricordi, anche quelli più profondi che il cervello ha preferito nasconderci/camuffarci.

Nota bene-sto parlando per adesso solo di procedure tecniche di programmazione linguistica e di condizionamento empatico, poi esistono anche condizionamenti a stati ipnagogici indotti da determinate droghe sintetiche, ma questo è un altro discorso.

In pratica, si riporta mentalmente il paziente al momento del trauma e poi, complice la voce rassicurante dell'ipnotista si cerca di non fuggire questa volta, ma di restare lì ed affrontare il problema. Nel caso si dovesse riuscire nell'intento, il paziente si sveglierà guarito.
Cioè ti curo un trauma nel passato per farti star meglio nel futuro.
Ho scritto passato perché l'ipnosi non è un semplice potenziatore di ricordi, ma ha la capacità di azzerare il tempo cronologico vissuto fin ora creando una linea temporale ripercorribile ad un comando, cioè i pazienti non ricordano l'evento, ma lo rivivono in prima persona proprio come è successo anni prima.
Sembrerebbe un'inezia, invece è importante capire la differenza fra ricordare vividamente e rivivere.

C'è da dire anche, in aggiunta al fatto che la realtà non è altro che una sentita/percepita, reazione ad un impulso esterno che dopo l'opportuna codifica, si manifesterà reale, che con i giusti condizionamenti si può far percepire al soggetto sotto ipnosi, un condizionamento tale da stravolgere ogni legge della fisica e della chimica.
Faccio un esempio. Se ad un tizio in ipnosi profonda gli dici che la matita che tu hai in mano è un ferro arroventato e la poggerai sul suo braccio, il tizio non solo caccerà un urlo di dolore e salterà dalla sedia, ma nel punto in cui tu hai premuto la matita, si formerà una bolla da ustione.
Può nella realtà una matita di legno causare una bruciatura? No. E allora cos'è la realtà?

Se uno parte da questi presupposti allora è facile intuire che l'ipnosi sia soprattutto un condizionamento mentale, ma il discorso è più complesso.

A far diventare il tutto ancor più complicato, qualcuno ha avuto l'idea di portare il paziente sotto ipnosi a prima della sua nascita...ad una vita precedente...e alla vita fra le vite.

Ciò ha nettamente ridimensionata l'idea che ci eravamo fatti del cervello e della sua “potenza”
In pratica sembrerebbe che ci sia qualcosa, un'”energia” più “antica”, più “consapevole” della mente che noi usiamo per vivere quotidianamente.

I cervelli umani non hanno tutti la stessa potenza di calcolo, certo hanno tutti le stesse potenzialità, ma non vengono usati in maniera uniforme dalla popolazione terrestre. Questo non solo fa in modo che esistano i maestri e gli alunni, o i geni e gli stolti, ma ciò fa in modo che esitano umani meno condizionabili e umani più condizionabili, logicamente si fa un lavoro migliore (a prescindere tu cosa intenda per migliore e per “lavoro”) su un debole di mente, anziché su uno forte. Ciò accade anche nell'ipnosi.
Chi ha una mente forte fa troppa resistenza.

Esistono un casino di scritti sul condizionamento mentale e sull'ipnosi vera e propria vecchi di secoli, oggi giorno numerosi personaggi che nella vita facevano altro sono stati attirati da questo nuovo tipo di indagine.
Come sempre, visto che vivete sul pianeta Terra, se siete interessati all'argomento, per capirci qualcosa dovrete superare un mucchio abbastanza elevato di:
truffatori,
perfetti idioti,
deboli di mente condizionati,
esseri crudeli.

Però come sempre, se uno scava bene, se uno si prepara prima di scavare...qualcosa di interessante si trova.

Uno che a me piace molto, sia come lavora, che come persona/entità si chiama Aurelio Mejia.
In rete ci sono molte sue sedute registrate.
Non troverete alcuna risposta da quei video, anzi vi sorgeranno ancora più domande, ma come spesso ripeto, sono le domande che vi farete la parte più importante di tutta la storia, non le risposte!

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7 Anni 2 Settimane fa #12268 da Dipende
Tutto quel che ho scritto fin ora sull'ipnosi, lo si può inquadrare ancora dal punto di vista tecnico e si può ancora scegliere se credere che sia tutto unicamente frutto della potenza cerebrale, o no, ma se invece vuoi proseguire nell'indagine, arrivi ad un punto che ti devi arrendere, o almeno le domande da fare sono altre. Non più: “E vero? O non è vero?” ma come cazzo sia possibile che nessuno ne parli? E che ci sia poca gente che conosce la faccenda?

C'è qualcosa che non va.

Qui non parliamo di un cazzo di guru che si sveglia la mattina e ti dice: “così è!” e non parliamo manco di un presunto alieno di sesta che si fa chiamare RA, qui parliamo di centinaia di migliaia di interviste ipnotiche fatte in tutto il mondo e documentate da almeno un secolo.
C'è addirittura chi si è specializzato in “interferenze aliene”
Come interferenze? Come aliene? Ma chi gli UFO?

Però, ogni cosa è legata e per questo unico motivo, prima di intraprendere un qualsiasi viaggio d'indagine bisogna essere equilibrati, mi spiego con un esempio che molti di voi comprenderanno.
Prendiamo Corrado Malanga ad esempio e più recentemente Calogero Grifari.
Entrambi lavorano prevalentemente su addotti, o comunque su qualcuno che ha ricevuto la visita di entità che appaiono non di questo Pianeta. Questo vogliono, questo cercano e questo gli arriva.

Malanga all'epoca, era un tecnico, uno scienziato, non si era mai interessato di spiritualità e diciamo per caso, si ritrovò a dover esaminare un ragazzo che ricordava sotto ipnosi di essere stato rapito dagli alieni.
Essendo uno studioso, essendo assai curioso, essendo un gran figlio di troia (positivamente parlando) cioè uno che non si fa impressionare facilmente dagli avvenimenti assurdi a cui assisteva, ma soprattutto sentendo dentro una gran voglia di liberare gli umani dalle interferenze aliene, si è fatto non solo prendere la mano, ma ha inquadrato il problema solo da un lato.
Il lato più maligno del problema, quello più oscuro, quello dove è molto meglio camminare coi piedi di piombo visto che hai a che fare con dei “maestri dell'illusione e della menzogna”.

Però anche lui ad un certo punto, non solo ha intercettato questa “energia assopita” che i suoi pazienti sotto ipnosi mostravano, ma ha compreso (alla fine) che esiste un “gioco delle parti” e che gli alieni non sono tutti cattivi.
Però nel frattempo ha elaborato teorie molto interessanti soprattutto per quanto riguarda la distinzione fra “spirito” ed “anima” due termini che gli umani sovrappongono per indicare la stessa cosa, ma invece sono due cose diverse.

Normalmente, se uno non è credente, fa fatica già soltanto ad immaginare cosa possa essere un'anima, dirgli poi che esiste anche uno spirito oltre ad un'anima, lo manda al manicomio.

Da qualche anno un certo Calogero Grifasi sta facendo lo stesso lavoro di Malanga, commettendo gli stessi errori. Io credo che, a prescindere da quanto tu sia “potente” spiritualmente, se non studi prima di agire, rischi di fare un mucchio di cazzate.
Lui sta indagando sui cicli di reincarnazione ed ha scoperto che molta gente sul pianeta Terra si reincarna non per propria volontà. I pazienti gli raccontano che dopo aver abbandonato il corpo vengono approcciati da un'entità che li mostra la via per un posto buio e poco armonioso, da qui poi si ritroveranno poi nel ventre di una donna per una nuova reincarnazione.
E allora Calogero non ci sta, perché lui si chiede: “Perchè la gente deve per forza reincarnarsi sulla Terra? Che è un posto di merda dove si soffre e dove la consapevolezza è bassa? Sarà colpa degli alieni!
Solo che a volte Calogero becca dei pazienti che descrivono che dopo aver abbandonato il corpo vengono accolti e stazionano in un bel posto dove incontrano tutti i loro amici, dove riposano, giocano studiano e si organizzano per la prossima reincarnazione.
E allora Calogero, che non sta capendo assolutamente una mazza, crede che questo posto sia una proiezione mentale effettuata da qualche alieno maligno che t'inganna per farti reincarnare.

Se Calogero avesse letto RA si sarebbe accorto che non tutti gli umani una volta morti vanno nell'aldilà e possono programmarsi la prossima reincarnazione, ma chi invece è di un livello troppo basso, si reincarna automaticamente. Non c'entrano un cazzo gli alieni! E' proprio il ciclo delle reincarnazioni che funziona così!
Ma lui che ha una preparazione malanghiana, si è intestardito co sti cazzi di alieni...che si, è vero esistono e spesso parassitano la gente (sono quelli del gruppo di Orione) ma lui oramai ce li vede dappertutto...come succedeva a Malanga.
Poi esistono gli erranti (ne ho parlato spesso) che lui non considera assolutamente.
In pratica la sua visione non si distacca molto da quella religiosa. Lui crede che noi siamo tutti uguali e che esiste un demiurgo che ci ha intrappolati in un loop reincarnativo che evita che noi si vada in paradiso.
Logicamente non conosce le dimensioni, o meglio ne parla in maniera errata e tutto questo forma un gran casino che...boh...non so karmicamente cosa succede, probabilmente quel che succede sempre qui sulla Terra...rallentamento.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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7 Anni 2 Settimane fa #12307 da Dipende
Signore e signori benvenuti nel “Mondo di Dipende” dove verrete proiettati in un mondo di fantascienza teorica pura, dove vige la regola che tutto è Uno per cui in questo luogo tutti i paradossi svaniscono e tutti i controsensi prendono vita . Un luogo dove questo è anche quello e quello è anche questo. Un luogo dove è meglio non portarsi appresso il cervello.

Prego, accomodatevi.

I viaggi nel tempo della coscienza.

Ritornando all'ipnosi, come ho scritto in precedenza, quando i pazienti ritornano indietro nel tempo, lo fanno per davvero!
Cercherò di essere il più chiaro possibile nel mio ragionamento perché, a prescindere da dove io abbia preso le informazioni, o da chi sia io realmente, si tratta sempre di un mio ragionamento spesso deduttivo che non potrò mai dimostravi con prove inconfutabili.

Vi ho detto che i pazienti rivivono davvero il momento che hanno vissuto in passato, lo fanno rispondendo agli stimoli di quel tempo. Ad esempio se tu porti un ipnotizzato a 5 anni lui ragionerà, scriverà (e spesso parlerà) come se avesse 5 anni. Oppure tipo se un ipnotizzato lo porti a quando aveva tre anni e gli dici: “Qual'è il tuo cognome?” Lui ti risponde: “Boh” Se gli dici di andare avanti nel tempo (a 18 anni) e gli fai la stessa domanda lui saprà dirti qual'è il suo cognome.
Non è il paziente che ricorda di avere 5 anni, o saprebbe dirti il suo cognome anche se lo porti ad un anno di vita, ma il paziente ha davvero 5 anni in quel momento.

Una cosa del genere è capitata anche in una seduta di ipnosi di Malanga. Il paziente sotto ipnosi descriveva un ambiente sotterraneo dove questi presunti rapitori lo stavano conducendo. Malanga chiede se riconosce qualche simbolo, qualche dettaglio che possa far risalire al luogo, il paziente risponde che di sfuggita ha visto che c'era una targa con su una sigla, ma l'aveva vista troppo di sfuggita e non ricordava cosa ci fosse scritto. Allora Malanga lo ferma e gli dice di ricordare. Lui non ricorda perché in realtà ha visto la targa solo con la coda dell'occhio e non può ricordare ciò che non ha visto. Il cervello ha inconsciamente memorizzato che lì c'era una targa, ma non ha avuto il tempo di leggerla. Allora Malanga lo fa andare ancora più in profondità e gli chiede: Ora vai a vedere cosa c'è scritto sulla targa. Il paziente risponde: “Aspetta controllo” e gli dice l'acronimo stampato sulla targhetta, cioè significa che il paziente non s'è ricordato il nome, ma lo è andato a vedere nel passato.

Ora il discorso si fa più complicato.
Immaginate quel che vi sto ripetendo dall'inizio, cioè una creazione nelle fondamenta senza tempo e senza spazio, che crea illusioni di spazio e di tempo percepite unicamente per creare una percezione personale che come scopo ultimo ha la diversificazione di un qualcosa che altrimenti sarebbe unita. Fatto? Ok
Non esistendo il tempo e lo spazio come noi lo percepiamo, quando un paziente sotto ipnosi va indietro nel tempo, ci va per davvero nel senso che interverrà sulla sua storia passata e cambierà la sua linea temporale.
Cosa vi ricordano i termini “viaggio nel tempo” e “linea temporale?” Ritorno al futuro certo, perché noi intendiamo il tempo cronologico come lineare (anche Zemeckis lo interpreta così) con tutti i paradossi che comporta questa visione, come del resto “Universi paralleli” ci fa venire in mente la serie TV “Fringe” perché noi siamo capaci di considerare estranei perfino noi stessi che sperimentiamo in altre zone e altre date del Creando.

Ci siete? Continuo? Nel nostro caso, cioè il paziente che torna indietro nel tempo e cambia la propria linea temporale, se io avessi inventato una macchina del tempo (come nel film) e avessi la possibilità di tornare fisicamente indietro nel tempo all'istante esatto in cui il paziente sotto ipnosi modifica il suo passato, se continuassi a vivere in questa linea temporale, vedrei il paziente che dopo aver affrontato il problema in modo diverso (dopo il comando avuto dal futuro) e averlo risolto, vivrebbe una vita migliore senza le fobie, o disturbi che lo hanno poi costretto ad andare dall'ipnologo.
Il paziente questo non lo vede/vive perché l'ipnotista una volta risolto il problema lo fa ritornare immediatamente ad oggi (in questa linea temporale) e l'unica cosa che si vede è che lui sta meglio.
Questo significa non solo che i viaggi nel tempo alla Zemeckis sono impossibili da farsi, ma che gli Universi paralleli sono nient'altro che Universi di altre scelte, di altri tempi, che tu percepisci come parallelo solo per il fatto che tu credi reale e centrale solo quello che percepisci ora e significa anche che ognuno di noi ha più passati personali, più presenti personali, e più futuri personali che possono mutare. Ho scritto personali perché così è, Anche se noi continuiamo ad interagire costantemente con gli altri, ognuno di noi esiste in quanto percepisce in maniera individuale l'intero Creando.
Si potrebbe dire che tutte le creature esistenti siano l'occhio del Creatore.
Ma tutto questo sta a significare anche che tutto e ripeto tutto ciò che esiste, che è esistito, che esisterà, che potrebbe esistere, che sarebbe potuto esistere, è modificabile in qualsiasi momento del tempo e dello spazio senza che due Universi si scontrino o che si strappi la membrana spazio/temporale che divide le dimensioni. Certo se hai in mente di fare una serie TV, sta cosa che ho appena scritto ti fotte alcuni risvolti spettacolari della sceneggiatura.

So che è complicato e che non sono stato chiaro come volevo, ma non è facile esporre teorie del genere evitando citazioni e link chiarificatori (almeno in parte) però questa è una teoria molto deduttiva e molto mia

comunque....

Questa sembrerebbe essere la stessa “strategia” che a volte si usa nell'aldilà quando parlavo di programmazione pre-vita che in pratica non sarebbe altro che una revisione della vita passata (con tutti gli errori e le scelte fatte che hanno acceso alcuni scenari anziché altri) e la consapevolezza che se si fosse presa un'altra via, cioè se l'entità avesse fatto delle scelte diverse, non solo si sarebbe acceso uno scenario diverso, ma avrebbe capito la lezione..e si può fare, cioè si può cambiare la via già percorsa.

Una volta in una seduta, l'ipnotista (se non ricordo male proprio Michael Newton) fu letteralmente stoppato dalla guida spirituale del paziente, che interruppe il dialogo sotto ipnosi e intervenendo tramite il corpo del paziente, lo redarguì dicendogli che c'erano cose che il paziente non doveva sapere, ma scoprire. Molte entità che si programmano le incarnazioni hanno una guida di livello superiore che fa da maestro. Spesso nelle ipnosi si trovano risposte che l'entità avrebbe dovuto scoprire da sola nei panni di incarnato perché proprio questo aspetto avrebbe costituito la lezione da imparare. Non per niente è stato inventato il “velo della dimenticanza”.
Ecco, se fosse capitata una cosa del genere a Malanga, o a Grifasi, avrebbero pensato fosse un'interferenza aliena e avrebbero combinato un casino.
Non sto dicendo che le interferenze aliene non esistano, anzi ce ne sono fin troppe, ma non puoi basare tutti i tuoi studi e le tue conoscenze su un solo aspetto della questione che è invece molto vasta.

Un'altra cosa che capita spesso nelle ipnosi regressive è cercare la causa scatenante di un problema regredendo in questa vita e non trovarla, per poi trovarla invece in una vita precedente.
Tipo un tizio che ha problemi di gola. S'infiamma spesso, gli brucia e spesso perde la voce. E' andato dal medico, ma non è servito. E' cronicamente malato di gola. Un medico avrebbe potuto dire: “Lei ha la gola sensibile, mi spiace si metta una sciarpa” in ipnosi invece questo paziente viene portato indietro nel tempo alla sua giovinezza, alla sua infanzia.
Non trovando episodi scatenanti l'ipnologo gli dice:
“Vai alla vita precedente” Lui ci va.
L'ipnologo allora gli dice: “vai avanti fino al momento in cui muori!”
Il tizio comincia prima a spaventarsi poi a farfugliare qualcosa di incomprensibile, poi si tocca la gola e muore. L'ipnologo lo blocca e gli dice: “Sei appena morto, mi dici come è successo?”
Il paziente allora racconta di essere un soldato di vedetta... quando alle spalle un nemico lo ha immobilizzato e gli ha tagliato la gola.
Allora l'ipnologo gli fa vedere la scena dall'alto e gli dice: “Lo vedi che è successo in una vita precedente? E' una cosa che fa parte di un'altra vita, un'altra esperienza che non deve condizionare questa che stai vivendo ora”
Il paziente comprende, si sveglia dall'ipnosi e non soffrirà più di mal di gola.

Non si può dire che tutto il fenomeno sia inventato e nemmeno che sia frutto del cervello umano, se vi viene da pensare una cosa del genere allora vuol dire che non siete nemmeno vicini ad essere pronti per capirci qualcosa perché avete ancora paura, però si può dire benissimo che il fenomeno è vasto e assai ingannevole sia per la struttura stessa del fenomeno, che per l'ingerenza di varie forme di energia estranee al pianeta.
Quando dico estranee al pianeta non intendo solo gli alieni, ma anche gli spiriti dei vari piani interni e di un qualcosa che RA chiama “pensiero-forma” che ho già spiegato cosa sia.

Insomma, indagare in questo modo (con l'ipnosi regressiva) senza avere un buon bagaglio culturale specifico, è inutile, forviante e pericoloso. Le basi tecnico/spirituali del tuo bagaglio ti servono per inquadrare il problema, per non girare in tondo, per non intestardirti con la soluzione di paradossi...e per non farti fregare da un “demone” travestito da “angelo”.

Tutti gli ipnologi che hanno lavorato con gli addotti e tutti gli studiosi del fenomeno (Budd Hopkins, Jaques Vallèe, Malanga e altri) denunciano però che i membri del gruppo di Orione hanno la capacità di fermare il tempo, di creare una linea temporale diciamo provvisoria che utilizzano per interagire con l'addotto. Poi finita l'interazione, riportano l'addotto nella posizione, sia nello spazio che nel tempo, da cui l'avevano prelevato.

Signori, questa è super fantascienza teorica applicata e si studierà solo a partire dal quarto anno.

Vi ringrazio di essere stati qui, anche se oramai avrete capito che “stati” e “qui” sono più che altro modi di dire.
Alla prossima.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

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